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William Thomas "Billy" Strayhorn

Billy Strayhorn
Foto di Carl Van Vechten (14 agosto 1958)

Nazionalità  Stati Uniti


Genere Jazz
Swing
Big band
Periodo di 1934 – 1967
attività musicale
Etichetta United Artists, Felsted,
Mercer
Sito uf ciale
Modi ca dati su Wikidata · Manuale

William Thomas "Billy" Strayhorn (Dayton, 29 novembre 1915 – New York,


31 maggio 1967) è stato un arrangiatore, compositore e pianista statunitense,
noto soprattutto per la sua trentennale collaborazione col compositore e
direttore d'orchestra Duke Ellington, per il quale compose e orchestrò molti
dei brani che resero famosa la sua orchestra.
Tra le sue composizioni più conosciute si ricordano Chelsea Bridge, Take the
"A" Train e Lush Life.
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Indice
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Collegamenti esterniBiografia[modi ca | modi ca wikitesto]


La giovinezza[modi ca | modi ca wikitesto]
Nato a Dayton, in Ohio, Strayhorn presto si trasferì con la famiglia a
Pittsburgh. Dopo poco, tuttavia, la madre lo mandò presso i nonni materni a
Hillsborough, in Carolina del Nord, per proteggerlo dalle sfuriate del padre,
che era spesso ubriaco. Strayhorn ebbe a dichiarare che la nonna materna
ebbe una fondamentale in uenza sulla sua formazione e che fu lei ad
avviarlo alla musica: Billy imparò a suonare i primi inni ecclesiastici sul piano
della nonna e passava le giornate ascoltando dischi sul suo grammofono.[1]
L'incontro con Ellington[modi ca | modi ca wikitesto]
Tornato a Pittsburgh, Billy s'iscrisse alla Westinghouse High School che
sarebbe anche stata la scuola di Erroll Garner e Ahmad Jamal: il suo
professore di piano era lo stesso che avrebbe insegnato a Erroll Garner e a
Mary Lou Williams. Iniziò la sua carriera musicale studiando musica classica
al Pittsburgh Music Institute, componendo un musical per il suo liceo,
formando un trio che veniva trasmesso ogni giorno da una radio locale, e
componendo, non ancora ventenne, le canzoni Life Is Lonely (che sarebbe
poi diventata Lush Life), My Little Brown Book, e Something to Live For.
All'età di 19 anni, iniziò a comporre per un musical professionale, Fantastic
Rhythm.
Dopo aver constatato le dif coltà praticamente insormontabili che un
afroamericano avrebbe dovuto affrontare nel mondo della musica classica
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(che era completamente bianco), Strayhorn entrò in contatto col jazz


attraverso un gruppo di Pittsburgh, i Mad Hatters, ed iniziò ad ascoltare la
musica di Art Tatum e Teddy Wilson che lo convertirono completamente a
questo genere musicale.
Billy incontrò Duke Ellington nel dicembre del 1938, dopo un concerto
tenutosi a Pittsburgh (Strayhorn aveva già assistito ad un concerto di
Ellington nel 1933). Ebbe così l'occasione di illustrare a Ellington le sue idee
sull'arrangiamento e di dimostrargliele in pratica. Duke fu tanto colpito da
invitare altri membri dell'orchestra a sentire Strayhorn. Alla ne dell'audizione,
chiese a Strayhorn di andare a trovarlo a New York alla ne del tour.
Fu l'inizio di un sodalizio trentennale, in cui Strayhorn funse da arrangiatore,
compositore, pianista e collaboratore di Ellington, che lo ricordava così: "Billy
Strayhorn era il mio braccio destro, quello sinistro, gli occhi che avevo dietro
la testa; le mie onde cerebrali viaggiavano nel suo cervello, e le sue nel
mio."[2]

Billy Strayhorn, New York, tra il 1946 e il 1948. Foto William P. Gottlieb
Vita con Ellington[modi ca | modi ca wikitesto]
Non è facile distinguere il lavoro di Strayhorn nell'orchestra da quello di
Ellington. Billy era un geniale compositore ed arrangiatore, ma sembrava gli
piacesse rimanere all'ombra di Duke. Quest'ultimo si comportava
protettivamente nei confronti del minuto, gentile e timido giovane, che
l'orchestra aveva soprannominato "Strays", "Weely", e "Swee'
Pea" ("pisellino").
Anche se ad Ellington fu in effetti attribuito molto del merito del lavoro di
Strayhorn, egli non passò mai sotto silenzio il contributo del suo
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collaboratore, anche con dichiarazioni scherzose dal palco: "Strayhorn fa
molto del lavoro, ma io faccio tutti gli inchini!".
Billy compose la sigla dell'orchestra, Take the "A" Train, e molti altri pezzi del
suo repertorio, a volte come autore unico (Lotus Blossom, Chelsea Bridge,
Rain Check) altre volte (Day Dream, Something to Live For) come coautore
(con Ellington). Alcuni dei suoi pezzi (Satin Doll e Sugar Hill Penthouse)
furono attribuiti al solo Ellington. D'altro canto Ellington accreditò a Strayhorn
alcuni lavori di ampio respiro su cui i due avevano lavorato assieme (Such
Sweet Thunder, A Drum Is a Woman, The Perfume Suite, The Far East
Suite).[3]
Come arrangiatore, Strayhorn lavorò su molte delle incisioni di Ellington,
donando loro un tocco distintivo. Mentre Ellington scriveva direttamente per i
solisti dell'orchestra, mettendo in mostra la personalità e il suono di musicisti
del calibro di Johnny Hodges, Harry Carney, Ben Webster, Lawrence Brown e
Jimmy Blanton, e giocando sui contrasti tra soli e sezioni per creare un suono
orchestrale caratteristico, Strayhorn introdusse una scrittura più lineare e
classica, contribuendo a consolidare gli obiettivi di Duke. Rispetto alla
scrittura di Ellington, quella di Strayhorn tendeva ad essere più dolceamara,
soprattutto nei pezzi scritti per il sassofono contralto Johnny Hodges.
Il lavoro di Strayhorn ed Ellington sulla colonna sonora del lm Anatomia di
un omicidio portò la loro collaborazione ad essere riconosciuta, ed elogiata,
anche al di fuori dell'ambito jazzistico.[4]
Poco prima del secondo tour europeo dell'orchestra, Strayhorn andò a vivere
con Ellington, la sorella Ruth e il glio di Duke Mercer. Fu attraverso
quest'ultimo che Billy (che era omosessuale), incontrò il suo primo partner, il
musicista afroamericano Aaron Bridgers, con il quale Strayhorn convisse
nché Bridgers si trasferì a Parigi nel 1947.[5]
Strayhorn prese posizione nelle lotte per i diritti civili degli afroamericani:
amico di Martin Luther King, nel 1963 arrangiò e diresse "King Fought the
Battle of 'Bam'" per l'orchestra di Ellington, all'interno dello spettacolo storico
My People, dedicato a King.
Il carattere di Billy Strayhorn lasciò il segno in molti tra quelli che lo
incontrarono. Egli fu determinante per la carriera di Lena Horne, che avrebbe
voluto sposarlo e lo ricordava come l'amore della sua vita.[6] Strayhorn aiutò la
Horne a migliorare la sua tecnica canora e registrò diverse canzoni assieme
a lei.
Nel corso degli anni cinquanta, Strayhorn si allontanò qualche anno da Duke
Ellington, incidendo alcuni album come solista, componendo spettacoli per la
Copasetics, casa di produzione di New York, e producendo spettacoli teatrali
col suo amico Luther Henderson.
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Malattia e morte[modi ca | modi ca wikitesto]
Nel 1964 a Strayhorn fu diagnosticato un cancro all'esofago che lo avrebbe
portato alla morte nel 1967. Billy morì nelle prime ore del 31 maggio,
confortato dal suo partner Bill Grove. (Si è spesso raccontato che Strayhorn
fosse spirato tra le braccia di Lena Horne. La stessa Horne ha invece
dichiarato di aver ricevuto la notizia della morte di Billy durante una tournée in
Europa).[7]
Ancora in ospedale, Strayhorn consegnò a Ellington la sua ultima
composizione Blood Count. Duke la usò come introduzione del suo album in
memoria di Strayhorn, …And His Mother Called Him Bill, che fu registrato
molti mesi dopo la morte di Strayhorn. L'ultima traccia è occupata da una
versione solista di Lotus Blossom suonata estemporaneamente al pianoforte
da Ellington, che iniziò a suonare per il suo amico mentre l'orchestra
smontava gli strumenti alla ne della seduta di registrazione (i rumori
dell'orchestra che smobilita si sentono sullo sfondo della registrazione).
Le ceneri di Billy Strayhorn vennero sparse sul ume Hudson dai suoi amici
più stretti.
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