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LGBT (acronimo italiano di: Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender)[1]. In uso fin dagli anni
novanta, il termine è un adattamento dell'acronimo LGB, per indicare la comunità LGBT
dalla fine degli anni ottanta,[2] in quanto molti trovavano che il termine "comunità gay" non
rappresentasse accuratamente tutti coloro a cui il termine si riferiva.[3] L'acronimo è diventato
un'auto-designazione convenzionale ed è stato adottato dalla maggior parte di centri sociali
e media basati su sessualità e identità di genere.[4]
Il fatto che qualcuno si identifichi apertamente o meno all'intero della comunità può
dipendere dal vivere in un ambiente discriminatorio, così come dalla condizione dei diritti
LGBT dove vive.[10]
Indice
● 1
● Storia
●
● 2
● Varianti
●
● 3
● Note
●
● 4
● Voci correlate
●
● 5
● Altri progetti
●
● 6
● Collegamenti esterni
●
Fino alla rivoluzione sessuale degli anni sessanta non c'era una terminologia generalmente
riconosciuta per descrivere la non-eterosessualità, che non avesse un significato spregiativo
(ad esempio sodomiti). Un possibile termine correlato era "terzo sesso", che risale agli anni
sessanta del XIX secolo, ma non prese mai piede negli Stati Uniti.[11][12][13][14][15][16]
Quando le lesbiche hanno forgiato la loro propria identità, l'espressione "gay e lesbica"
divenne più comune.[3] Le Daughters of Bilitis si divisero nel 1970 sulla direzione su cui
concentrarsi: femminismo o diritti LGBT. In quanto l'uguaglianza era una priorità per le
femministe lesbiche, la disparità di ruoli tra uomini e donne o butch and femme erano
considerate patriarcali. Le femministe lesbiche rifuggivano i ruoli di genere, che erano
pervasivi nei bar, così come nel maschilismo avvertito degli uomini gay; molte femministe
lesbiche si rifiutavano di lavorare con uomini gay o di abbracciare le loro cause.[18] Le
lesbiche che avevano una visione più essenzialista sull'essere nate omosessuali e che
usavano il termine "lesbica" per riferirsi all'attrazione sessuale, spesso consideravano le
opinioni separatiste e piene di rabbia delle femministe lesbiche dannose per la causa dei
diritti gay.[19] Questo fu presto seguito da persone bisessuali e transgender che cercavano
anch'esse riconoscimento come legittime categorie nella comunità estesa.[3]
Dopo che l'euforia iniziale dei Moti di Stonewall si esaurì, nei tardi anni settanta e primi anni
ottanta, ci fu un cambiamento di percezione; alcuni gay e lesbiche divennero meno
accoglienti nei confronti di persone bisessuali o transgender.[20][21] Si pensava che le persone
transgender mettessero in atto stereotipi e che le persone bisessuali fossero semplicemente
uomini gay o donne lesbiche che avevano paura di fare coming out ed essere onesti sulla
loro identità.[20] Ogni comunità ha lottato per sviluppare la propria identità, incluso se e come
allinearsi con altre comunità basate su genere e sessualità, a volte escludendo altri
sottogruppi; questi conflitti continuano fino a oggi.[21]
Il termine "LGBT" è stato sempre più comune dalla metà degli anni novanta sino ad oggi;[22]
è divenuto così tradizionale che è stato adottato dalla maggior parte dei centri di comunità
per lesbiche, gay, bisessuali e transgender e dalla stampa nella maggior parte delle nazioni
dove si parla inglese. Nell'ottobre 2004, la compagnia mass media, PlanetOut Inc., che
possiede i domini PlanetOut.com e Gay.com, ha scelto LGBT come suo ticker symbol,
quando è stato elencato sullo scambio del NASDAQ dopo un IPO di successo. Fin qui è
rimasto principalmente un termine scritto, piuttosto che un termine di conversazione.
Pride del 2007 a Buenos Aires organizzato dalla Federazione Argentina delle persone LGBT con la
sigla LGBT visibile nella bandiera del gruppo (in alto a destra nell'immagine)
Esistono molte varianti che cambiano l'ordine delle iniziali; LGBT o GLBT sono i termini più
comuni e più frequentemente visti.[21] Quando non inclusivo delle persone transessuali, è
talvolta ridotto a LGB.[23] LGBT può talvolta includere un ulteriore "Q" per queer oppure
questioning, "in dubbio" (a volte abbreviato con un punto interrogativo, usato anche per
indicare una persona non direttamente identificabile con L, G, B o T), dando origine alle
varianti "LGBTQ" e "LGBTQQ".[24][25][26] Nel Regno Unito, è talvolta stilizzato come LGB&T,[27]
[28]
mentre il Partito Verde di Inghilterra e Galles usa il termine LGBTIQ+ nei suoi manifesti e
nelle sue pubblicazioni ufficiali.[29][30][31]
Non esiste uno standard per l'ordine delle lettere; oltre alle variazioni della posizione delle
lettere "L" o "G", le altre lettere menzionate e meno comuni possono apparire in qualsiasi
ordine. Le molte iniziali legate alle persone LGBTQ sono state talvolta indicate come
alphabet soup ("zuppa alfabetica").[32][33] La variazione dell'ordine dei termini non rappresenta
tipicamente una differenza politica all'interno della comunità, ma nasce semplicemente dalle
preferenze dei gruppi e individuali.[34]
I termini "pansessuale", "omnisessuale", "fluido" e queer sono considerati come parte del
termine generale "bisessuale" (e quindi sono considerati parte della comunità bisessuale).
Allo stesso modo, i termini "transessuale" e "intersessuale" sono considerati come parte del
termine generale transgender, sebbene molte persone transessuali e intersessuali non siano
d'accordo su questo punto. Alcune persone intersessuali preferiscono la sigla LGBTI,
mentre altri insistono che non sono parte della comunità LGBT e non vorrebbero essere
inclusi come parte nel termine LGBT.[35][36] In Australia, dove il termine LGBTI è usato con
sempre maggiore frequenza,[37][38] e organizzazioni rappresentanti gli interessi fra le comunità
hanno una storia di collaborazione includendo anche la National LGBTI Health Alliance, la
legislazione contro le discriminazioni riconosce che l'intersessualità è un attributo biologico
distinto sia dall'identità di genere che dall'orientamento sessuale.[37][39][40][41][42]
SGL (same gender loving cioè "amore per lo stesso sesso") è talvolta favorito fra i membri
della comunità afroamericana come un modo per distinguersi da quelle che considerano le
comunità LGBT dominate d