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TESTAMENTUM IN PROCINTU
Particolare forma testamentaria diffusa in Roma sin dall’età arcaica e compiuta, secondo forme
estremamente semplificate e snelle dai soldati durante le campagne belliche, dopo che erano stati
presi gli auspici per la battaglia davanti ai propri commilitoni che ne avrebbero riferito il contenuto
in caso di morte del testatore.
Il soldato poteva disporre delle proprie armi e degli oggetti che aveva più cari: per i restanti beni
dato che il (—) non designava un erede, permaneva il diritto a succedere dell’hères suus o
comunque, del soggetto designato come erede secondo le norme della succèssio ab intestàto.
TESTAMENTUM MILITIS
Testamento ammesso a titolo transitorio da Cesare e poi legalizzato dal princeps. Privo di
formalità rigorose, la redazione era consentita oltre che ai militari anche ai civili che, in tempo di
guerra, seguivano l’esercito. Era valido entro un anno dal congedo non ignominioso. Costituiva il
risultato dell’adeguatezza del diritto alle varie esigenze della vita castrense.
TESTAMENTUM TRIPERTITUM
Forma testamentaria tipica del diritto romano postclassico. Quest’epoca fu caratterizzata da una
maggiore accentuazione dei vincoli di sangue e dalla semplificazione delle espressioni tipiche di
ultima volontà. Si affermò la distinzione tra il testamentum civile (derivante dal testamentum per
æs et lìbram), per il quale occorrevano cinque testimoni e il testamentum iure prætorio factum ,
per il quale ne occorrevano sette: per il primo non si ritenne più necessaria la formalità
della mancipàtio familiæ ma si richiese, così come era stabilito dal diritto provinciale, che il
testamento fosse scritto di pugno dal testatore (olografo).
La legislazione imperiale prese atto di questa prassi e stabilì che il testatore e i testimoni dovessero
sottoscrivere l’atto, indicandone la natura testamentaria laddove in precedenza erano richiesti
solo i sigilli.
Le Institutiones giustinianee attestano che la figura che si affermò derivava in parte dal diritto
civile, in parte da quello pretorio ed in parte da quello imperiale: il testamentum venne così
definito tripertitum.