Il codice rappresenta:
La generalità riconosciuta alla norma giuridica spiega come nei paesi di civil law, il compito del giurista sia
concepito come compito di interpretazione delle formule legislative ove la regola è sufficientemente ampia
da lasciare un certo margine di libertà all’interprete: si assume un sistema giuridico chiuso, ammessa una
certa libertà dell’interprete, meno prevedibile; nei paesi di common law la norma giuridica ha un carattere
più dettagliato, concreto, ponendosi ad un livello semantico concreto, la tecnica giuridica è caratterizzata
dal procedimento delle distinzioni. Se in tutta la tradizione giuridica occidentale il diritto è inteso come una
costante ricerca di giustizia: nella civil law, si cerca la soluzione di giustizia con una tecnica che ha come
punto di partenza: la legge; nei paesi di common law, essendo la norma più particolare, concreta, si cerca la
soluzione di giustizia partendo da un caso concreto o una decisione giurisprudenziale. Questo porta ad una
distinzione riguardo la regola di diritto: nei paesi di civil law, la regola è concepita in forma legale e
dottrinale; nei paesi di common law, la regola è concepita in forma giurisprudenziale.
Nei paesi di civil law, la legge non più considerarsi la sola fonte del diritto, in quanto la giurisprudenza
concorre insieme ad altre fonti a determinare il diritto, le corti dei paesi sono attente al valore dei
precedenti; nei paesi common law si parla in riferimento all’esperienza americana di ‘statutorification’,
sottolinea con una sfumatura negativa, l’aumento della produzione legislativa, inoltre numerose tecniche
possono rendere elastico il significato della regola ‘stare decisis’.
- Diffuso: potere di controllo spetta a tutti gli organi giudiziari, i quali lo esercitano in modo
incidentale: noto anche come caso americano
- Accentrato: potere di controllo spetta ad un solo organo: noto come caso austriaco.
I due modelli hanno assunto connotati diversi negli ordinamenti ove si sono inseriti: particolare riferimento
all’Italia si è parlato di sistema ibrido, in quanto assomma in sé elementi di entrambi i modelli. Ancora
abbiamo il controllo di carattere politico in Francia fino alla riforma cost. del luglio 2008 che riguarda tutti i
poteri dello stato.
- Contro i Parlaments
- Contro i giudici professionisti sostituiti nel 1791 dai giudici elettivi
- Contro l’interpretazione giurisprudenziale della legge
Passata la ventata rivoluzionaria, il modello si basa si ispira alla legge sull’ord. giudiziario promulgata da
Napoleone nel 1810) prevede un sistema di corti di norma articolato su 3 gradi: prima istanza che si articola
di norma in due livelli, uno a competenza limitata, l’altra in modo generale; appello si configura in genere
come riesame in fatto e in diritto del giudizio di primo grado, entro i limiti dell’impugnazione, radicato nella
trad. civil law da essere considerato una componente fondamentale dell’idea di giusto processo, corte
suprema si può atteggiare come ‘cassazione’ o come ‘revisione’. Il modello (tedesco) della ‘revisione’ si
presenta come un vero e proprio terzo grado di giudizio, ove corte decide il caso anche nel merito.
- Pluralità di giurisdizioni
- Il potere giudiziario è esercitato dai giudici di professione (funzionari dello stato, presi in
considerazioni quelli con base anzianità, merito o ambedue i criteri)
- Stile sentenze: caratteristiche comuni sono l’esistenza di una motivazione per garantire la
trasparenza del processo decisionale e la sua impersonalità
Il ruolo creativo della giurisprudenza è di grande importanza nei periodi di stabilità della società/diritto. I
sistemi di civil ma anche common law concordano nella diffidenza verso un’eccessiva attività creatrice da
parti di soggetti – i giudici privi di legittimazione democratica. Zweigert e Kotz sottolineano, al metodo
induttivo della common law si contrappone il metodo induttivo della civil law; secondo il quale il giudice
non va di caso in caso, ma applica una determinata norma ai fatti della causa in forza di un atto di
sussunzione, né deriva una sentenza, quella di civil law e in particolare quella francese, in cui scarsissimo
rilievo viene attribuito ai fatti. Mauro Cappelletti ha marcato differenze fra l’approccio common law/civil
law:
- Pluralità di corti supreme: articolazioni in varie camere, numero di giudici è più sfumata di quella
che possiede ad es. l’unica Corte degli USA con i suoi 9 giudici;
- Corti supreme di civil law difettano di quel potere discrezionale che consente alle corti supreme di
common law di decidere poche decine di casi ogni anno e di concentrarsi sul proprio ruolo
nomofilattico
- Autorità delle decisioni delle corti supreme di civil law è attenuata dal fatto che i giudici sono coloro
che sono giunti all’apice della carriera e che hanno sviluppato capacità teniche notevoli di
‘applicazione’ della norma piuttosto che capacità di emanare pronunce ìpolicy oriented’.
Dottrina: ha avuto un ruolo nella formazione/evoluzione trad. civil law, collocazione privilegiata tra le fonti
del diritto, dai giureconsulti romani, accolta con forza normativa nella codificazione giustinianea, agli
esponenti delle grandi scuole fiorite nelle università europee che hanno preparato gli schemi alla
codificazione. Il codice ha allontanato la dottrina dalla produzione del diritto, ma essa conserva un ruolo da
protagonista della cultura giuridica di civil law. Laddove si codifica la preparazione degli schemi è compito
della dottrina.