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-CAP 2 CIVIL LAW

- La trad. di civil law che ha il suo centro in Europa occidentale si può parlare solo dalla fine XII-XIIs
periodo in cui vennero istituite le università, prima del XIIs il sistema giuridico si basava sulle
consuetudini
- Con la caduta dal SRI, il diritto romano declina preso in analisi è il diritto del corpus juris civilis
voluto da Giustiniano 524-539 e si articola in 4 parti: Codex, Digesta, Institutiones, Novellae
- Dopo le invasioni barbariche i popoli romani e barbari vivevano ognuno secondo il proprio diritto
- Iniziano a circolare compilazioni del diritto romano quali la compilazione giustinianea in oriente e
italia e lex romana visigotorum francia e spagna. VI -XI iniziano a circolare anche compilazioni
barbariche ma essendo troppo complicate vennero sostituite dal diritto volgare
- La tradizione di civil law si caratterizza per la fisionomia disorganica, stato di arretratezza in cui
versa il diritto, manca un’autorità centrale e economia e società agricole e autosufficienti
- Rinascimento giuridico dopo anno 1000 rappresenta il fiorire di tali società ed è legato
all’insegnamento che si impartisce nelle università. RG vuol dire rinascimento dello studio del
diritto romano. Università..
- I giuristi che avevano partecipato alla diffusione del diritto romano si organizzarono in 4 scuole:
 Glossatori = glossa: annotazione marginale e interlineare. Testo chiarificatore e sintetico a base
romanista. Il massimo culmine XIIIs. Con Magna Glossa o Glossa ordinaria di Accursio che
comprendeva circa 96.000 glosse
 Commentatori = si basavano sul sensus del principio razionale del contenuto legislativo
 Canonisti = l’epoca medievale è caratterizzata dalla supremazia della chiesa in cui si segnalò il
lavoro dei canonisti per aver riorganizzato le fonti canoniche ad opera di Graziano da Chiusi fino
alla prima e vera emanazione del codex juris canonici 1917
 Umanisti = scuola aperta in Francia nel 16s, il loro obiettivo è quello di restituire al diritto
romano il suo senso originale e per aver anticipato l’idea di codificazione

CODE CIVIL FRANCAIS 1804

- Primo codice dell’età moderna entrato in vigore il 1° gennaio 1806, rappresenta una rottura con il
passato e il modello delle codificazioni privatistiche dei sistemi a base romanistica. Riformula i
rapporti civili, obbedendo a scelte sistematiche, perché assume il modello garantistico a guida di
una coerente organizzazione del diritto, segnando il trionfo della classe borghese. Il diritto non
proviene dal basso, ma si pone dall’alto assumendo il carattere di diritto nazionale unico, completo
ed esclusivo. Con il codice, la legge diventa l’unica fonte capace di esprimere la volontà generale e
quindi si passa dal concetto di droit a quello di loi. Redatto in stile semplice ed elegante può essere
compreso anche dal non giurista e il codice si trova a metà tra i principi generali e le regole
casistiche. È l’archeotipo dei codici borghesi del XIXs., è considerato un monumento della cultura
giuridica francese e c’è stata la decodificazione ovvero moltiplicazione delle disposizioni legislative
al di fuori del codice.
- Attraverso il dogma della proprietà e della volontà, il codice garantisce la libertà di agire in senso
economico
- Struttura: si compone di 2281 articoli distribuiti in titolo introduttivo: formato da solo 6 articoli e i
più importanti sono il 4 (divieto di non liquet= non giudicare) e il 5 (divieto al giudice di sostituirsi al
legislatore), primo libro (diritto di famiglia in cui si segnala l’art 8 il titolare dei diritti civili è qualsiasi
cittadino francese) secondo libro (dogma della proprietà) e il terzo libro (disciplina poco omogenea
di istituti: contratto, donazione, successione)

L’ALLEGEMEINES LANDRECHT PRUSSIANO DEL 1794: ALR;


- la prima codificazione che si presenta con 17.000 articoli e vuole raccogliere ed esporre tutto il
diritto e si segnala come il prodotto più genuino del diritto della ragione perché vuole rafforzare il
potere del sovrano, spinge il legislatore ad occuparsi del benessere dei sudditi e pretende di
disciplinare la materia civilistica del diritto privato, costituzionale ed ecclesiastico.
- Denominato dai principi di chiarezza e completezza può essere definito come la traduzione
prussiana del tardo assolutismo illuminato europeo e consta di 3 parti: introduzione: norme
generali di matrice giusnaturalista, 1 diritti reali, 2 associazioni e diritti e doveri dello stato nei
confronti dei cittadini
- Ispirazione giusnaturalista, lo stile, buona formulazione lo avvicinano ai codici moderni, ma restò in
vigore fino all’entrata del BGB
- Aveva ridotto la dottrina e giurisprudenza ai semplici guardiani della legge, infatti Savigny che
occupò la cattedra di diritto civile in Prussia nel 1810 definì tale codice ‘spazzatura’

CODICE CIVILE AUSTRIACO 1811-ABGB

- Codice diverso da quello francese ma con molti punti di contatto: legato al principio di statualismo,
vocazione liberale e ideologia garantista. Quattro riferimenti per evidenziare il giusnaturalismo: per
colmare le lacune legislative, il codice consente il ricorso ai principi del diritto naturale, il legislatore
ha escluso le nome consuetudinarie, riconosce all’individuo una serie di diritti innati, attribuisce
rilievo alla proprietà
- Composto da 1502 artt, breve e chiaro, suddiviso in introduzione, 1 diritto delle persone, 2 diritto
delle cose, 3 disposizioni comuni come cost. modificazione, estinzione dei diritti
- Illuminista, influenza all’estero minima, si limita al centro Europa ai Balcani ed al Lombardo veneto
dove resta in vigore fino all’unità d’Italia

CODICE CIVILE TEDESCO 1900 – BGB

- SCUOLA PANDETTISTICA respinge l’arbitrio del legislatore e ritiene la consuetudine fonte primaria,
assumeva particolare importanza il diritto romano
- Entrato in vigore per volere del l’imperatore
- Composto da 2385 artt. 1 parte generale – 2 obbligazioni – 3 diritti sui beni – 4 diritto di famiglia - -5
successioni
- Codice fortemente conservatore rappresenta un mondo in via dissoluzione
- Aspira a prospettare un sistema chiuso caratterizzato da: definitività (concetti del dogma sono
immutabili e conclusivi) completezza (si nega l’esistenza di lacune) esclusività (l’interprete può
riferirsi a precetti diversi dalla legge in casi tassativi)
- Uscito vittorioso dagli anni più bui della storia tedesca
- Diffusione modesta e limitata: dal 1835 si inizia a guardare all’opera dei Pandettisti

CODICE CIVILE SVIZZERO DEL 1912: ZGB


La Svizzera voleva restare isolata rispetto alla realtà politica d’Europa, ma intorno al XIXs. Cominciò ad
avvertire l’esigenza di rendere unitario il sistema giuridico per risolvere il problema della frammentarietà
del diritto.

- Protagonista assoluto della codificazione svizzera fu Eugene Huber, professore di basilea che
dominò lavoro di preparazione e redazione del codice, entrando in vigore nel 1912-
- Rifiuta il modello romanistico ed eccessivamente dotto del ZGB ma tende a seguire la lingua
comune ed evitare l’uso eccessivo di termini tecnici e non ricorrere troppo ai rinvii tra i vari articoli.
- Composto da una breve introduzione di 10 paragrafi e da 4 libri: persone, famiglia, successioni,
diritti reali a cui si aggiunge un 5 l’OR ovvero il diritto delle obbligazioni. Tra le caratteristiche c’è la
deliberata incompletezza perché delinea solo i tratti salienti di ciascun istituto giuridico.
- Sono stati dati giudizi positivi tra cui per Wieacker la codificazione si è imposta molto di più rispetto
al BGB e per Zweigert e Kotz il successo è dato al riconoscimento del potere creativo della
giurisprudenza e l’equilibrio tra il difficile concettualismo del BGB e la chiarezza del code civil

CODIFICAZIONI ITALIANE
Dopo la Restaurazione molti stati preunitari (regno delle due Sicilie, regno di Sardegna) adottarono dei
codici civili ispirati al Code Napoleon, tranne il lombardo veneto a cui venne esteso codice austriaco e lo
stato pontificio e toscana in cui continuava a vigere il diritto comune. Sono codici poco originali ma che
testimoniano il bisogno di una formazione univoca e il richiamo delle idee del codice francese. Si
distinguono in:

- Codice del 1865: primo codice civile del regno d’Italia, sostituì leggi/codici civili che vigevano
autonomamente negli stati preunitari italiani. Si presenta come una mera traduzione del code civil,
presenta come fulcro centrale l’individualismo e i divieti e gli obblighi posti nel codice servono a
consentire la libertà dell’uno coesista con quella dell’altro. Diviso in tre libri: 1 delle persone, 2 dei
beni, proprietà e sue modificazioni, 3 dei modi di acquistare e trasmettere la proprietà e gli altri
diritti sulle cose
- Codice del 1942: nasce in un periodo in cui le vecchie idee sono superate e quelle nuove non
ancora mature, per di più il codice precedente pur presentando caratteristiche di un codice
astratto, predisposto alla longevità non riesce a sopravvivere alla trasformazione economica e
politica che investe l’Italia unificata negli ultimi anni delXIXs; si ha così l’esigenza di sistemare i
rapporti tra le classi sociali e serve un codice chiaro e duttile. Maggior risalto è sdato dal lavoro
subordinato, elemento determinante dell’impresa e l’innovazione rappresentata dall’unificazione
del diritto privato che ha esteso in maniera soddisfacente le regole fino a quel momento esclusive
del commercio. Si articola in 6 libri: 1 persone e famiglia, 2 successioni, 3 proprietà, 4 obbligazioni,
5 del lavoro, 6 tutela dei diritti. Codice ancora vigente.

Sezione 3 fonti del diritto: il codice rappresenta una rottura con il passato, afferma il monopolio del
legislatore, si consolida la distinzione tra diritto pubblòico e prvato e imperona l’ideale di norma giuridica

CAP 3 COMMON LAW

- l’espressione common law descrive una cultura giuridica, una particolare attitudine verso il diritto e
il modo di risolvere i problemi legali, è un ramo del diritto inglese elaborato dalla giurisprudenza
delle corti di Westminster a partire dal 1066 (conquista normanna); ciò che risalta è la particolare
figura del giurista che mentre nella civil law il protagonista è il giurista dotto, nella common law è il
pratico, in particolare il giudice. La common law affonda le sue radici nel dritto inglese e comprende
molti ordinamenti; attualmente è il diritto americano ad essere il maggior veicolo di diffusione della
common law per la sua influenza sul diritto pubblico e privato.
- I caratteri: Discrezionalità del giudice in presenza di casi nuovi o dubbi - Assenza di codificazione a
carattere nazionale - Comunanza linguistica che permette ai giuristi di comunicare fra loro
- inoltre mentre la common law è di produzione giurisprudenziale (regole create o scoperte dalle
corti superiori), la statute law di creazione legislativa (leggi del Parlamento).
- Il diritto inglese è il prodotto di quella tradizione giurisprudenziale che trova la sua origine nella
conquista normanna 1066. La struttura feudale introdotta dai sovrani normanni ricorda una
piramide al cui vertice troviamo il Re, ai suoi piedi i Lords, legati al Sovrano per quanto riguarda il
profilo politico-militare e i Subtenats. È una monarchia feudale che separa il re dai sudditi.
- La common law inoltre è individuabile nella curia regis: corte feudale, è un organo centrale, le cui
competenze sono una diretta emanazione del re che è il centro dello stato, ove si specializzano 3
organismi: Exchequer: ha una giurisdizione fiscale ma in gradi di intervenire nei rapporti fra i privati
attraverso una serie di finzioni qualora questo comporti un tornaconto e la più comune è la
Quominus e interviene con un writ (ordine) - Court of common pleas: corte competente a
conoscere le liti tra commoners (controversie tra privati) che si occupa delle udienze comuni -
King’s bench: corte del banco del Re . È composta da giudici tecnici del diritto presieduta da un
chief justice ed estende le sue competenze ai casi di cause penai e civili in cui il re è direttamente
coinvolto
- Le corti speciali si affermano importanti tribunali dotati di giurisdizione speciale che sviluppano un
diritto di derivazione romano canonica: corti canoniche e corti mercantili
- Al declino delle corti locali si ha la giustizia itinerante: ha lo scopo di avvicinare al popolo la giustizia
reale, altro organo locale di giustizia è lo Sheriff di origine anglosassone, la sua carica dura un anno.
Da inizi del XII s la Corte regia si sostituisce alle corti reali. Uno dei mezzi importanti con cui opera è
il writ (breve): un ordine del sovrano scritto in latino su pergamena con sigillo reale, il mezzo con cui
si avvale il re per intromettersi nella giustizia delle corti locali. Se si creano nuovi writs per tutelare
nuove situazioni si ottiene l’affermazione di nuovi diritti. Viene elaborato nella segreteria del
cancelliere il quale ha compito di istruire il ricorso per cui si chiede la concessione del writ e può
avere due destinatari lo sceriffo, rappresentante locale dell’autorità regia e il lord titolare di una
corte feudale. L’inosservanza del writ è considerata offesa per il re. vi sono due diversi tipi di writ:
Writ ordinari consolidati nella prassi giudiziale e annotati in un apposito Registrum brevium; l’attore
che intende usufruire della corte regia, deve ottenere dietro pagamento il writ - Writ straordinari
per il suo carattere eccezionale non sono annotati in via di grazia o per corripsettivi alti; l’aumento
dei writ non è ben visto dai baroni.
- Le corti operano sul writ of trespass concesso solo a chi ha subito un’illecita e violenta invasione
della sfera giuridica pertsonale o patrimoniale (tre tipi: to person, to land, to goods) da ciò si
sviluppano due strumenti di tutela: assumpsit e trover.
- L’equity: ramo del diritto inglese sviluppato dalla Chancery Court affianca il sistema della common
law e si qualifica come un insieme di regole complementari le caratteristiche sono: inorganicità e
asistematicità (non è un sistema autosufficiente) discrezionalità, modello processuale si presenta
scritto, segreto data la forte influenza eccclesiastica del cancelliere e rimedi elaborati e offerti dalla
Chancery court in caso di inadempimemto contrtatto e in materia di vizi del consenso
- Particolare rilevanza assume il trust: istituto è un rapporto fifuciario di origine anglosassone in
origine ideato per motivi di risartezza poi usato per vari scopi relativi alla gestione del patrimonio
- Inizi del XIXs si ha un accentramento della giustizia civile e un decentramento di quello penale
- County courts act sono viste come la più importante riforma del XIXs e consiste nel’istruzione di
una rete locali distribuite in 500 distretti con a capo un giudice scelto tra avvocati con 7 anni di
esperienza
- Nonostante le riforme come il real property act (azioni reali da 60 a 3) o uniformity of orcess acr
(uniformità delle citazioni nelle corti) si sentiva l’esigenza di creare una giurisdizione unica. Le
numerose corti concorrenti vengono ricomprese in un’unica Supreme Court of Justice che si articola
su due livelli di giurisdizione: in prima istanza High Court of Justice competente in materia civile che
ricomprendeva Queen’s Bench e Charchery per le corti – probate divorce – crown Court competete
in materia penale; in seconda istanza la Court of Appeal organizzata in sezione civile e penale e la
house of lords ove viene riconfermata la giurisdizone
- Con il constitutional reform act del 2005 è stato modificato il vertice della giurisdizione civile
- Vi sono grandi processi snche con l’affermazione di due figure principali: barristers e sollicitors e ciò
porta che i giudici vengono scelti tra acvocati duinque i tribunali hanno competenza pratica
- Mafistratura laica che prta 2 vantaggi: uno a livello economico pechè i giudici di pace sono meno
pagati dei togati e uno a livedllo sociale: i cittadfini possono parteciapre ai prcessi; sono laici e non
ricevono compenso ma un’indennità
- La giustizia inglese anche con pochi giudici togati, funziona grazie alla magistratura laica e
particoalre processo che prevede un Pretrial (predibattimento) e Trial (dibattimento)
CAP 4 LA TRADIZIONE GIURIDICA DEI PAESI NORDICI

- I legami tra gli attuali stati nordici hanno lasciato segni che permettono di dividere la famiglia in due
sottoinsiemi, ognuno con ordinamento trainante: Tradizione nordica orientale con la Svezia come
modello per i finlandesi; fino al 1809 non esisteva un diritto finlandese, i territori erano una
provincia del Regno di Svezia, poi il territorio passò sotto il controllo russo come granducato, con il
privilegio di mantenere il proprio diritto svedese, diritto ‘congelato’ all’interno dell’impero russo.
Con il trattato di Kiel la Norvegia è legata alla Svezia da unione personale: il sovrano di Svezia lo era
anche di Norvegia, ma la Norvegia manteneva istituzioni autonome, tale unione si scioglierà nel
1905; Tradizione nordica occidentale con la Danimarca che ha influito sul diritto norvegese e
islandese
- Importante il fattore linguistico: ogni paese ha una sua lingua nazionale, ma tale pluralismo non
ostacola la circolazione di idee e la comunicazione fra giuristi. Le lingue danese, norvegese, svedese
sono intercomunicanti mentre l’islandese è una forma arcaica delle lingue nordiche.
- La tradizione giuridica dei paesi nordici condivide con la common law la continuità storica degli
ordinamenti Ogni paese ha redatto un proprio testo, quello adottato in svezia che sarà diritto
vigente in Finlandia è il Rikes Lag: un testo atipico con radici medievali, in lingua arcaica ma
comprensibile, poneva fine alla bipartizione diritto rurale/diritto cittadino, diviso in 9 parti:
matrimonio, terre, pene, commerici, processo. Divenne simbolo della cultura nazionale.
- Per quanto riguarda l’avvio della cooperazione legislativa si divide in 3 parti: la prima nel 1872 con
l’avvio degli incontri nordici dei giuristi che riunivano ogni 3 anni giuristi sia teorici che pratici per la
discussione di problemi di comune interesse, la seconda si ha partecipazione diretta della Finlandia
per superare la sua arretratezza furono emanate leggi ispirate al modello nordico, ultima fase: anni
70 ed è legata alla realizzazione del particolare modello di welfare state che reso gli ordinamenti
nordici un laboratorio sociale d’Europa. E ciò li avvicinò alla tradizione di civil law.
- La struttura dei odici scandinavi è diversa es. manca una def. del diritto di proprietà. Chi ha lavorato
sul diritto nordico, alle sentenze della corte suprema che nelle biblioteche giuridiche avevano il
titolo ‘nuovo archivio giuridico’ vengono affiancati i lavori preparatori con titolo ‘nuovo archivio
giuridico II’ che raccoglie tali lavori emanati ogni anno, i quali hanno avuto importanza nella
gerarchia delle fonti e con l’elaborazione delle grandi leggi civilistiche.
- Con l’ingresso nella UE aumenta l’importanza del controllo giudiziario di costituzionalità; le
costituzioni dei paesi nordici sono rigide ma il controllo giudiziario sull’attività del legislatore era
poco incisivo, inoltre dedicavano poco spazio alla tutela dei diritti fondamentali, fornendo garanzie
solo in materia di proprietà, di pensiero. La costituzione è uno strumento di organizzazione del
potere politico più che difesa delle libertà individuali
- La marginalità della giurisprudenza non significa marginalità dei giudici, il sistema giuridico basava
la sua forza sul forte radicamento locale del sistema giudiziario, il quale ha avuto un ruolo
significativo nel secondo dopoguerra, passando da uno stile criptico ad uno libero.

CAP 5 TRADIZIONE GIURIDICA OCCIDENTALE


La tradizione giuridica occidentale ha incontrato nella sua storia altri mondi giuridici, lasciando delle tracce
in particolare modo in:

- America Latina: i cui sistemi vengono ascritti alla famiglia di civil law la cui costituisce il punto di
partenza per lo studio di tali sistemi ed il grande movimento di codificazione successivo
all’indipendenza. La cui indipendenza inizialmente non comportò delle modifiche giuridiche,
ovunque restò in vigore il diritto indiano, fu solo con i mutamenti sociali, politici ed economici del
XXs. che hanno reso necessari interventi di aggiornamento dei codici civili americani. Raggiunta
l’indipendenza delle potenze coloniali, i nuovi stati avviano la stesura di carte costituzionali
ispirandosi ai modelli francese e statunitense. Parlando di codici, fu quello cileno del 1865 opera de
giurista venezuelano Andres Bello che influenzerà le successive codificazioni ove lo stile letterario e
la struttura sono più razionali di quelle del code civil. L’opera comprende un titolo e 4 libri relativi a
persone, beni, successioni e donazioni, obbligazioni, contratti. Il codice fu adottato in Ecuador,
Venezuela e Honduras. Inoltre tali sistemi sistemi dedicano attenzione alle garanzie processuali di
tutele dei diritti fondamentali e giustizia costituzionale in particolare il recurso de amparo per
ottenere la riparazione di un diritto leso da un atto illegittimo del pubblico potere, è poi devenuto
meccanismo di tutela dell’intero ordinamento incorporata nella Convenzione Americana del 1969.
- Cina ha rappresentato il paese dominante dell’area est asiatica; ha sviluppato per prima gli
elementi di una civiltà. Nel IIs a.C. con la dinastia Qin si forma uno stato unitario che permane fino
al 1911. Con la dinastia Han (206a.C.) l’impero cinese fonda il proprio sistema istituzionale su due
scuole di pensiero: legista (aveva provato a gettare basi per certezza del diritto ed uguaglianza
davanti alla legge) e confuciana, la quale per riprodurre l’ordine naturale delle cose è necessario il
rispetto di 2 principi: principio gerarchico: l’inferiore deve obbedire al superiore e il principio di
differenziazione: ciascuno deve rivestire un determinato ruolo e ciò diventa ideologia di stato. Chi
appartiene a clan deve cooperare per il bene della collettività. La concezione cinese del diritto è
caratterizzata dai li (riti formati da testi classici confuciani) e dalla fa (leggi che prevedono
punizioni). La società deve vivere Peer cercare armonia e questo ha indotto a far pensare che in
Cina non vi fosse diritto. Esistevano delle raccolte di leggi volte a contribuire all’organizzazione della
società tra cui: Codice della dinastia Quing 1646 che per il sup spirito penalistico assimilava ogni
comportamento anticonformista ad un reato. Il diritto autoctono è caratterizzato dall’importanza
dei costumi e delle consuetudini; l’applicazione del diritto svolta dai funzionari dello stato che
svolgevano anche ruolo di giudice pur non avendo preparazione giuridica. Con le guerre dell’Oppio
(1839-42, 1856-60) inizia la storia della Cina, in cui Xiaoping successore di Mao vede il diritto come
strumento per garantire la modernizzazione. cost. emandata 4 volte, vi erano leggi scritte che
hanno segnato il rinnovamento e delle leggi speciali. L’ordinamento giudiziario cinese è composto
da corti speciali ed ordinarie, al vertice c’è la corte suprema del popolo. Il diritto cinese dunque è
frutto di trapianti giuridici occidentali,.
- Giappone : prima fonte di ispirazione è stata la Cina nel Vd.C. quando il Giappone insieme alla
scrittura cinese, religione buddista e filosofia confuciana, adottò i principi giuridici quali la diffidenza
verso la legge e la struttura gerarchica della società e del diritto. La dinastia Tokugawa addottò il
confucianesimo come ideologia ufficiale ma era inedeguata alle esigenze di un mondo in
trasformazione e ciò portò il Giappone all’apertura delle frontiere e alla firma di trattati ineguali.
Crollo nel 1868 segnando il ripristino dell’autorità imperiale dell’imperatore Mutsuhito (conosciuto
come Mejii) ove inizi un periodo di modernizzazione che tocco anche il diritto. Dopo la seconda
guerra mondiale il paese occupato dalle forze americane deve costruire una propria immagine
democratica ma restano alleati, importante novità cost. Emananra nel 1947 ancora in vigore che
accoglie il principio della separazione dei poteri, sancisce la protezione dei diritti fondamentali e
introduce il principio di laicità. per secoli il regime feudale giapponese ha bandito la professione di
avvocato: di front al giudice le parti si presentavano senza un difensore, il quale fu legittimato solo
in epoca Mejii.
- India: l’incontro è avvenuto a seguito della dominazione britannica e della penetrazione della
common law. Il diritto indù prima era diritto di tutta l’India, ora comprende solo il diritto delle
persone della comunità indù. I Veda erano testi sacri risalenti nel periodo VIIA.C. - II D.C, la società
era organizzata in categorie sociali (varna) e vi si apparteneva secondo la nascita ed a ogni categoria
ccorsspondeva un codice di comportamento o Dharma: insieme di precetti privi di sanzione donati
sulla credenza che esiste un ordine universale a cui l’uomo non deve turbare e fu considerato come
diritto astratto tradotto in norme positive. Altra cosa importante è l’indipedenza nel 1947 che ha
ridotto a due grandi protagonisti la vita giuridica indiana: diritto territoriale (legale) e diritto indù, la
quale si avvicinò alla cultura americana per la presenza di una carta cost., costituita da un’unione
federale di 28vstati e d era composta da un unico corpo costituito da corti superiori degli stati al
vertice la corte suprema con sede a nuova Delhi.
- Paesi islamici: il diritto islamico nel corso della sua storia si è confrontato con altre culture; vi è al
suo interno la compresenza di tracce del diritto preislamico e di consuetudini locali. Costituiscono
un’area etereogenea di 54 stati ed il primo incontro del diritto europeo con quello islamico riguardò
il diritto commerciale e penale. La storia del diritto islamico in india è divisa in tre periodi: islamico,
inglese, repubblicano le quattro fonti del diritto islamico ricollegate alla rilevazione divina sono:
 Corano= libro delle rilevazioni del profeta Muhammed
 Sunna = consuetudine inerente al comportamento del Profeta trasmesso oralmente
 Igma = accordo della comunità su una data questione riguardante la scaria
 qiyàs= procedimento analitico

La Common law ha lasciato meno tracce della civil law ma riuscì in india a combinarsi con il diritto islamico
creando un sistema detto anglo-maomettano dove le forme giursdizionali inglesi erano usate dai giuridici
inglesi per applicare norme islamiche conosciute attraverso i ‘native law officers’ che si basavano su
tradizioni dei testi classici dell’Islam

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