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Di Nino Sabella
La legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (legge di stabilità 2015) ha abolito gli esoneri e i semi
esoneri per i docenti con funzioni di vicario e/o collaboratore del dirigente scolastico,
come previsto dal decreto legislativo n. 297/94.
La legge di stabilità del 2015, dunque, ha abolito gli esoneri, previsti dall’articolo 456 del
D.lgs. n. 297/94, e allo stesso tempo ha rimandato all’attuazione dell’organico
dell’autonomia, introdotto successivamente dalla legge n. 107/2015.
La legge 107 ha quindi affrontato la questione del vicario e del collaboratore del dirigente
scolastico, facendo in pratica scomparire tali figure e prevedendo generiche figure di
collaboratori. Questo quanto dettato dal comma 83 della legge:
Non si parla più di vicario e secondo collaboratore ma si prevede che il dirigente può
individuare, nell’ambito dell’intero organico dell’autonomia, sino al 10% dei docenti
affinché svolgano attività di supporto organizzativo e didattico, quindi i compiti svolti dal
vicario e dal collaboratore. Il tutto senza alcun onere a carico della finanza pubblica.
La legge non parla di esoneri o semi esoneri, questione affrontata all’inizio dell’a.s.
2015/16 tramite la nota Miur n. 1875 del 3 settembre 2015, poi ripresa dalla nota n. 30549
del 21/09/2015.
La nota del 3 settembre è dedicata proprio alla questione degli esoneri e semi esoneri dei
collaboratori del dirigente scolastico. In essa si affronta il problema, creatosi all’inizio
dell’anno scolastico 2015/16, quando ancora non erano stati assegnati alle scuole i posti e i
docenti di potenziamento, arrivati poi con la fase C (del piano straordinario di immissioni
in ruolo) nel mese di Novembre, e gli istituti chiedevano gli esoneri. Con la nota, in attesa
dell’assegnazione dell’organico di potenziamento, si sono autorizzati gli esoneri,
sottolineando che tali posti sarebbero stati poi compresi nel fabbisogno di organico da
assegnare successivamente (quindi a Novembre con la predetta Fase C).
La successiva nota del 21 settembre ha ripreso quanto appena riportato e prevedeva che
gli USR assegnassero alle scuole posti di potenziamento corrispondenti agli esoneri
concessi. Così, il collaboratore manteneva l’esonero e il docente di potenziamento andava
in classe.