Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
LEGNO
Ph. Haute Material
Introduzione
Caratteristiche tecniche
Il legno in cucina
Derivati del legno: i piallacci
Punti di debolezza: i possibili trattamenti
Uso e manutenzione
Derivati del legno: i pannelli
I principali legni utilizzati in cucina
Legni antichi
Le finiture e le lavorazioni
IL LEGNO
LEGNO MASSICCIO E DERIVATI
Introduzione
Se è ben noto che il legno sia un materiale naturale che deriva dai tronchi degli
alberi, molto meno conosciute sono invece la sua composizione e le sue ca-
ratteristiche, piuttosto che i pregi e i difetti che accompagnano il suo impiego
nella produzione dei mobili.
Testo di Franco Bulian - vice direttore Catas*
Schemi a cura della Redazione di Ambiente Cucina
IL LEGNO 2
IL LEGNO
dall’atmosfera con un ciclo che tutti UN MATERIALE ECOLOGICO
conosciamo come la “fotosintesi clo-
rofilliana”. Ebbene, è stato calcolato • Il legno utilizzato dai produttori di mobili
che per produrre un metro cubo di è frutto di piantagioni controllate e come
legno l’albero sottrae dall’atmosfera tale sostenibile
• È un materiale riciclabile
circa una tonnellata di questo gas. • La coltivazione degli alberi contribuisce a
Sappiamo bene quali e quanti danni diminuire l’effetto serra
l’effetto serra sta provocando in tutto
il mondo, generando cambiamenti e
sconvolgimenti climatici oramai mol- *CATAS è l’istituto italiano per la certificazione,
to seri ed evidenti: se l’effetto serra ricerca e prove nel settore legno-arredo. L’atti-
dipende dall’aumento della con- vità di CATAS si svolge in due centri operativi: il
centrazione di anidride carbonica primo si trova a San Giovanni al Natisone (Udi-
provocato dal continuo e crescente ne), il secondo a Lissone (Monza e Brianza),
impiego di combustibili fossili (pe- per un totale di 9.500 m2 di superficie coper-
ta. Lo staff è composto da chimici, ingegneri
trolio e carbone), incentivare la cor- e matematici a testimonianza della competen-
retta gestione della “risorsa legno” za e della specializzazione che sono alla base
per un sempre più massiccio impie- del successo dell’azienda.Per ogni materiale e
go nella produzione di beni, oggetti, prodotto, CATAS può comprovare l’effettiva ri-
mobili o addirittura case al posto di spondenza ai requisiti del cliente, la conformità
altri materiali rappresenta un modo alle specifiche previste dalle norme, il control-
per contrastarlo. Il perché è chiaro: lo della qualità, la sicurezza, la resistenza e la
durata. Le prove sono condotte in conformità
come abbiamo detto in precedenza, alle norme europee (EN), internazionali (ISO) e
il legno è infatti una sorta di “magaz- nazionali (UNI, DIN, BS, NF, ASTM, ANSI, etc.) o
zino” di anidride carbonica sottratta secondo capitolati specifici richiesti dal cliente
all’atmosfera. Nessun altro materia- (ad es. IOS MAT).
le può essere proposto affermando
che il suo impiego serve a migliorare
l’ambiente.
www.catas.com
IL LEGNO 3
IL LEGNO
CARATTERISTICHE TECNICHE
Bisogna innanzitutto considerare che attualmente sono note più di 30mila dif-
ferenti specie di alberi e che ognuna di esse si distingue dalle altre per le
proprie, specifiche caratteristiche. Il colore, la densità, la resistenza meccanica
sono dunque diverse da specie a specie.
IL LEGNO 4
IL LEGNO
Il colore del legno petuto con acqua può far emergere
Un altro aspetto che deve essere delle alonature per effetto della “mi-
conosciuto riguarda il colore del le- grazione” di queste sostanze verso la
gno, conferito da sostanze naturali superficie.
conosciute con il nome di “estrattivi”. Inoltre, la pulizia con preparati che
Sono sostanze che variano da spe- contengono ammoniaca è estrema-
cie a specie per tipologia e quantità: mente deleteria, in quanto può dare
esistono pertanto legni molto chiari, vita alla formazione di spiacevoli e
come l’acero, o viceversa quasi neri, indelebili macchie nerastre.
come l’ebano. Ci sono specie che
contengono estrattivi colorati con to-
nalità particolari – rosa, verde o ros-
si – e con una variabilità che a volte
dipende anche dalla zona di prove-
nienza dell’albero. Il colore del legno
è dunque difficilmente omologabi-
le, anche per l’effetto provocato nel
tempo dall’esposizione alla luce.
La maturazione
Gli estrattivi del legno non sono infatti
chimicamente stabili e si degradano
facilmente per effetto della sempli-
ce radiazione luminosa. Quest’effet-
to è a volte chiamato “maturazione”
del legno, per richiamare il fatto che
si tratta di un materiale naturale che
segue inevitabilmente le leggi della
natura.
CARATTERISTICHE DA RICORDARE
Nel tempo, pertanto, il colore di una
cucina inevitabilmente cambierà, • Porosità Dona leggerezza e buone
con effetti anche decisamente diffe- caratteristiche di isolamento ma lo rende
renti tra una parte vicina a una fine- molto sensibile all’umidità e anche alle
stra rispetto a quella più distante da macchie
fonti luminose. • Maturazione Il legno invecchia e modi-
fica nel tempo le proprie caratteristiche,
con differenze fra le varie tipologie, so-
Le sostanze da evitare prattutto per quanto riguarda il colore
Un ultimo punto di attenzione nei • Colore Viene conferito da sostanze natu-
confronti del legno riguarda il fatto rali conosciute con il nome di “estrattivi”
che questi estrattivi colorati possono che variano secondo le diverse tipologie
essere solubili in acqua e comunque rendendole riconoscibili e uniche. Chi-
sensibili al contatto con sostanze micamente non sono stabili nel tempo
acide o basiche. In qualche caso, ad e quindi il legno esposto alla luce può
cambiare colore
esempio con il rovere, il contatto ri-
IL LEGNO 5
IL LEGNO
IL LEGNO IN CUCINA
L’impiego del legno massiccio nelle imitato anche con la riproduzione del-
cucine è in realtà abbastanza limitato. la caratteristica porosità di questo ma-
Si possono trovare cucine completa- teriale naturale.
mente in legno massiccio, realizzate
per lo più da aziende artigiane alta- I legni ricostruiti
mente specializzate o da realtà indu- Esistono poi dei piallacci prodotti con
striali più grandi che hanno scelto di una sorta di legno ricostruito, chiama-
produrre solo con legno massello, ma to legno multilaminare ma più noto
normalmente ciò che appare come le- come precomposto o ricomposto.
gno è solo un sottile foglio di questo Questi sono in realtà dei materiali mol-
materiale, chiamato piallaccio (vedi to sofisticati che, partendo da specie
capitolo seguente “Derivati del legno: legnose meno nobili, riescono a imi-
i piallacci”), con spessore anche infe- tare qualsiasi legno con le tonalità di
riore al mezzo millimetro, incollato su colore e di disegno desiderate.
un pannello (vedi capitolo finale su Anche la definizione della specie le-
“Derivati del legno: i pannelli”). gnosa può essere a volte ambigua, in
Tavoli, ante e mobili contenitori in le- quanto esistono delle denominazioni
gno di noce, di ciliegio o di altre spe- commerciali che sfruttano a volte una
cie legnose sono dunque realizzati similitudine apparente ma che non ri-
quasi sempre in questo modo ovvero flette la vera classificazione botanica
con pannelli “impiallacciati” che sono di quel legno.
sempre di derivazione lignea.
Il legno massiccio lo possiamo invece I NEMICI DEL LEGNO IN CUCINA
trovare nelle parti tornite di sedie, uti-
lizzato per la realizzazione delle gam- • Umidità Soprattutto nel legno massello,
be di tavoli o nelle cornici, anche det- se non adeguatamente lavorato e trattato,
to telaio, delle antine dei mobili la cui può determinare rigonfiamenti o al contra-
rio, in un clima troppo secco, può causare
parte centrale è invece costruita con
ritiri del materiale con possibili fessurazioni
un pannello impiallacciato con un fo- • Luce Il colore del legno naturale non è chi-
glio dello stesso tipo di legno. micamente stabile e nel tempo si modifica
con la radiazione luminosa. Un arredo cuci-
Le possibili imitazioni na esposto in modo diverso alle radiazioni
Oggi non è davvero facile riconoscere del sole può essere soggetto a cambia-
se un certo rivestimento è veramente menti non uniformi
• Sostanze aggressive Il contatto delle
legno o una sua imitazione.
superfici con alcune sostanze può mo-
Sempre più spesso i piallacci sono so- dificarne l’aspetto. Da evitare quelle che
stituiti da materiali che imitano il legno contengono ammoniaca
come le carte impregnate, i laminati e • Fuoco Tutti sanno che il legno è un ottimo
anche le plastiche avendo oggi rag- combustibile, pertanto è sconsigliato utiliz-
giunto delle qualità estetiche spesso zarlo vicino ai fuochi, sul piano di lavoro
molto prossime a quelle del materiale
IL LEGNO 6
IL LEGNO
DERIVATI DEL LEGNO: I PIALLACCI
IL LEGNO 7
IL LEGNO
PUNTI DI DEBOLEZZA: I POSSIBILI TRATTAMENTI
Tra i punti di forza del legno è cer- lo spessore del prodotto verniciante
tamente da porre in primo piano la applicato, maggiore sarà la prote-
sua derivazione naturale, tema a cui zione che otterremo. Una considera-
abbiamo già accennato, che rende zione che è bene tenere nel dovuto
unico un qualsiasi oggetto o mobile conto, anche se oggi sono “di moda”
realizzato con questo materiale. superfici cosiddette “naturali” o “a
Abbiamo anche già parlato di alcu- poro aperto”, con finiture di pochi
ne sue peculiarità (buone caratteri- micron di spessore. È evidente che in
stiche meccaniche, bassa densità e questi casi si predilige l’effetto este-
buone proprietà isolanti), così come tico, non solo visivo ma anche tattile,
pure degli aspetti che possono es- rispetto a quello protettivo, con tut-
sere considerati come debolezze. to ciò che questa scelta comporta in
Alcune lavorazioni sulla superficie o termini di “durabilità”.
trattamenti più radicali possono ov-
viare a tali inconvenienti. I termo trattamenti
Da oltre un secolo vengono speri-
Le lavorazioni mentati alcuni particolari trattamen-
Oggi sono molto ricercate le superfi- ti del legno che hanno lo scopo di
ci che richiamano le lavorazioni a cui modificarne la composizione chimi-
è soggetto questo materiale: come ca. Il fine è migliorare alcune carat-
il “Legno Segato” che mostra in su- teristiche, soprattutto di quei fattori
perficie i tipici segni ripetitivi degli che possono facilmente portare al
utensili impiegati per il suo taglio. suo degrado, soprattutto quando
Anche effetti di usura come il “Le- esposto all’esterno. Tra questi quelli
gno Graffiato” o quello denominato più noti e affermati sono i trattamen-
come “Spazzolato” producono una ti termici, processi effettuati a caldo
tridimensionalità superficiale parti- con temperature anche superiori ai
colarmente gradita, che si ottiene 200°C. In diversi Paesi, specie del
con l’asportazione differenziata delle nord Europa, sono operativi diver-
parti più tenere del legno, gli anelli si impianti industriali che utilizzano
primaticci, attraverso precisi tratta- varie metodologie per il trattamen-
menti meccanici. to termico del legname, che si diffe-
renziano per i tempi del processo, le
Le protezioni temperature impiegate e per l’even-
A tal proposito appare evidente che tuale ricorso a vapore o altri gas.
il legno ha bisogno di una protezio- I benefici effetti del calore
ne superficiale la cui efficacia dipen- Per effetto del calore i costituenti del
derà dal tipo di trattamento effettua- legno subiscono diverse trasforma-
to anche in termini quantitativi. zioni di tipo chimico che a oggi non
Se parliamo di una verniciatura, ad sono ancora del tutto chiarite, ma
esempio, è chiaro che maggiore sarà che fanno sì che la sua affinità nei
IL LEGNO 8
IL LEGNO
confronti dell’acqua sia ridotta, con È pertanto difficile, se non impossi-
interessanti benefici soprattutto per bile, considerare i legni termotrattati
ciò che riguarda gli effetti indiretti (i come un’unica categoria di materiali
movimenti e le aggressioni biologi- potendo solo accomunare in senso
che) che tale sensibilità provoca. generale i pregi e i difetti che, in varia
Una conseguenza particolare del ter- misura, derivano da questi processi.
motrattamento è lo scurimento del
legno in tutta la sua massa che, sep- I punti di debolezza del legno ter-
pure non sempre stabile soprattutto motrattato
nei confronti della luce, rende inte- Alcune proprietà, come quelle mec-
ressante questo processo anche da caniche, vengono tuttavia general-
un punto di vista estetico. Esistono mente ridotte dalle alte temperature
pertanto dei piallacci ottenuti da le- del processo (infragilimento del le-
gno termotrattato che si caratterizza- gno).
no per la colorazione scura ottenuta
senza l’impiego di coloranti artificiali.
Bisogna comunque infine ricordare
che la variabilità dei termo-tratta-
menti si associa a quella già citata
delle innumerevoli specie legnose
esistenti.
IL LEGNO 9
IL LEGNO
USO E MANUTENZIONE
Chi sceglie una cucina di legno sa che vono essere regolarmente applicati
deve trattarla con cura. Più si sposa seguendo attentamente le modalità
una scelta “naturale” – con effetti di indicate dal produttore.
finiture che esaltano ancor più il di-
segno, il colore e il calore di questo Gli effetti della luce
materiale – maggiori devono essere Attenzione infine alla luce, che, come
le attenzioni verso le sue superfici. già ricordato, fa sentire i propri effetti
Soluzioni “miste”, con piani di lavoro sul legno: qualche tenda alle finestre
in altri materiali e superfici verticali può servire a rallentare i fenomeni di
di legno, possono rappresentare co- “maturazione” del colore, quantome-
munque un buon compromesso. no attenuando eventuali differenze
cromatiche che si possono originare
Pulizia delicata e continua tra una parte e l’altra di una cucina.
La pulizia deve essere sempre effet-
tuata con costanza, senza permet-
tere il contatto prolungato delle su-
perfici con agenti sporcanti. Bisogna
assolutamente evitare l’impiego di
detergenti a pH basico, soprattutto
di quelli contenenti ammoniaca. An-
che altre modalità di “pulizia energi-
ca”, ad esempio con getti di vapore,
devono essere assolutamente evita-
te per tutto ciò che è stato detto in
precedenza.
Anche i solventi (acetone o alcool)
sono deleteri, in quanto possono
facilmente sciogliere e intaccare i
rivestimenti protettivi (le vernici) ap-
plicate sul legno. In qualche caso,
per il mantenimento nel tempo del-
la bellezza di effetti di finitura molto
naturali, sono previsti anche dei kit
di manutenzione specifici, che de-
IL LEGNO 10
IL LEGNO
DERIVATI DEL LEGNO: I PANNELLI
IL LEGNO 11
IL LEGNO
impiego quotidiano. La prima carat- pressoché costante nel tempo di
teristica è la netta tendenza dei pan- questo gas. La formaldeide, sebbe-
nelli a rigonfiarsi per contatto diretto ne classificata come cancerogena,
con l’acqua. La già citata igroscopici- è una sostanza comunque presente
tà del legno, unita alla forte compres- in molti materiali e prodotti anche di
sione subita nelle fasi di produzione, origine naturale legno compreso, ed
fanno sì che l’assorbimento di acqua è pertanto importante che i valori di
porti a un aumento dimensionale emissione dei pannelli si collochino
notevole del pannello con un effet- entro i limiti di sicurezza riconosciuti
to tendenzialmente irreversibile. Per per legge.
questo motivo le superfici dei mobi- In tal senso esiste in Italia un de-
li e in particolare dei piani di lavoro creto del Ministero della Salute che
delle cucine devono essere rivestite obbliga tutto il mercato dei pannel-
con materiali impermeabili, evitando li e dei mobili a produrre e utilizza-
inoltre qualsiasi apertura o fessura re esclusivamente pannelli di classe
nella quale l’acqua possa infiltrarsi. E1, ovvero della tipologia a minor
emissione secondo le normative eu-
Le attenzioni da prestare ropee di riferimento. La legislazione
Oltre a ciò bisogna prestare attenzio- italiana impone anche la tracciabilità
ne, ad esempio, alle superfici dei ta- della classificazione E1 lungo la fi-
voli realizzati con pannelli impiallac- liera produttiva sino al mobile finito
ciati, ovvero rivestiti con sottili foglie per assicurare che tutte le lavorazioni
di legno, e verniciati con finiture ad (incollaggi, verniciature, rivestimenti,
effetto “naturale” o a “poro aperto”. eccetera) non alterino il rispetto dei
In questi casi, particolarmente gra- limiti stabiliti.
diti soprattutto nelle cucine di “desi-
gn”, il semplice contatto prolungato
con una tovaglia umida o con la base
di un bicchiere bagnato d’acqua o di
una qualsiasi bibita, può provocare
PANNELLI. I TERMINI DA CONOSCERE
la formazione di antiestetiche “bol-
le” che non sono altro che l’evidenza • Pannello truciolare Realizzato con
in superficie del rigonfiamento del frammenti di legno, i trucioli, legati da
pannello di supporto. particolari resine
• Medium Density Fiberboard o MDF
Emissione di formaldeide Realizzato con fibre di legno, sempre
L’altro aspetto importante legato ai legate con resine, ha una struttura omo-
genea e fine
pannelli è la loro potenziale emissio- • Formaldeide Sostanza volatile che viene
ne di formaldeide. emessa anche dalle resine con cui sono
Le resine con cui sono realizzati, e a composti i pannelli
cui abbiamo già accennato in prece- • Classe E1 Sono i pannelli che hanno la
denza, sono infatti soggette a un con- minor emissione di formaldeide. La legge
tinuo fenomeno di degrado, chiama- impone ai produttori l’obbligo di produr-
to idrolisi, che porta alla liberazione re solo con questa tipologia di pannelli
IL LEGNO 12
IL LEGNO
GLI SCHEMI
ABETE CASTAGNO
È un tipo di legno ricco di chiaroscu- Robusto, di colore ambrato, caratte-
ri, creati da venature marroni su fon- rizzato da venature forti e variegate
do bianco. Presenta molti nodi che che si evidenziano con la tinteggiatu-
indicano il punto di attacco del ramo ra. Non è attaccato dai tarli perché ha
con il tronco. È un legno ideale per una notevole percentuale di tannino
essere colorato con pigmenti natu- che ne impedisce l’insediamento.
rali. La variante abete rosso è la più
diffusa specie arborea nostrana. CILIEGIO
È il legno che si ricava dall’omonimo
ACERO albero da frutto. Ha un bel colore ro-
È un legno chiaro, con sfumature ro- sato con una venatura discreta che
sate, non ha una grande durabilità rende al massimo nella colorazione
ma si lavora con facilità. Pertanto è neutra. Molto utilizzato negli anni 90.
utilizzato anche per piccoli manufatti
e strumenti musicali. NOCE
È uno dei legni più richiesti e pregia-
ti. Si presenta in varie tonalità di mar-
IL LEGNO 13
IL LEGNO
rone con sfumature che vanno dal MOGANO
marrone chiaro al testa di moro. Le Legno dalla tonalità bruno-rossastra,
tavole di noce sono impreziosite da presenta una struttura intrecciata che
venature piuttosto accentuate in un crea un bell’effetto cangiante.
continuo avvicendarsi di chiaroscuri.
OLMO
ROVERE Molto variegato di colore ambrato
Da sempre considerato un legno con venature multicolore che varia-
pregiato e adatto anche alla costru- no dal verde al marrone e si apprez-
zione dei mobili, il rovere naturale si zano a pieno con la finitura neutra.
presenta di colore bruno tendente
al giallo. Ha una buona durezza, sta-
bilità e durabilità, ma può subire va-
riazioni cromatiche per effetto della
luce e del calore.
FAGGIO
Legname ricavato dal grande albe-
ro delle Copulifere, con pochi nodi,
di venatura liscia e bianca, è famoso
per la sua resistenza.
IL LEGNO 14
IL LEGNO
2. LEGNI ANTICHI
RECUPERO FOSSILI
Recentemente alcuni produttori han- Il legno fossile è la parte di un tronco
no utilizzato legnami provenienti da d’albero preservato sotto forma di ri-
antiche strutture lignee che vengono trovamento fossile formatosi tra i 50 a
restaurati e ripuliti da eventuali ele- 250 milioni di anni fa. Esistono tre tipi
menti metallici. di legno fossile: pietrificato, mummi-
Data la elevata stagionatura, sono ficato, da foreste sommerse. Il legno
particolarmente stabili. pietrificato è un fossile la cui materia
organica è stata sostituita nel tempo
LINK PER APPROFONDIRE da minerali che modificano il colore
http://www.hautematerial.com/ del legno, oltre che la sua struttura.
Tra le sue caratteristiche è interessan-
te per la cucina la sua mancanza di
porosità che lo rende impermeabile.
http://www.toncelli.it/wp-content/
uploads/2016/10/Essence_IT.pdf
IL LEGNO 15
IL LEGNO
3. FINITURE, LAVORAZIONI, TRATTAMENTI
IL LEGNO 16