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Relazione di Laboratorio:

Verifica sperimentale dello stato di sforzo


di un recipiente in pressione
Davide Martinicca

Raccolta dati: 20 Novembre 2018


Matricola: 871761
Corso: Principi di Progettazione e
Tecnologia Meccanica
Professore: Mauro Filippini

Il lavoro presentato in questa relazione riguarda il comportamento di un recipiente di


forma cilindrica messo in pressione. Verranno calcolati analiticamente i valori di
sforzo e saranno successivamente confrontati, tramite il legame elastico lineare del
materiale, con i valori ricavati dalle misurazioni empiriche delle deformazioni
effettuate tramite estensimetri. Dopo aver determinato le componenti dello stato di
sforzo in entrambi i casi, verranno effettuate le verifiche di resistenza. Si discuteranno
le ipotesi alla base dell’esperienza e si confronteranno i risultati ottenuti con il calcolo
degli sforzi per via analitica, evidenziando e le cause delle differenze osservate.
1) Raccolta Dati

Tabella per la raccolta dei valori delle deformazioni misurate

Canale Num. Pressione


comm. estens.
0 bar 80 bar 0 bar
Int. 1 5c 0 m/m 766 x 10-6 m/m 3 x 10-6 m/m

Int. 2 5a 0 m/m 229 x 10-6 m/m 3 x 10-6 m/m


Est. 1 14c 0 m/m 785 x 10-6 m/m 2 x 10-6 m/m

Est. 2 14a 0 m/m 198 x 10-6 m/m 2 x 10-6 m/m

Nota: E’ stato necessario tarare inizialmente la centralina su valori di deformazione nulli perché a
pressione pari a 0 bar si hanno, comunque, dei valori di deformazione non nulli. La causa di questo
fenomeno va ricercata nelle tensioni residue accumulate precedentemente dal materiale, durante
cicli di carico e scarico. Le rosette sono sensibili alla differenza di temperatura e quindi si
potrebbero rilevare deformazioni differenti in base alla temperatura in laboratorio, non
monitorata durante l’esperimento. Infatti una volta riportato il contenitore a pressione nulla si
può notare come rimangano delle deformazioni residue, seppur minime.

Tabella per la raccolta dei valori delle deformazioni intermedie:

Canale Num. Pressione


comm. estens.
20 bar 40 bar 60 bar
Int. 1 5c 215 x 10-6 m/m 393 x 10-6 m/m 582 x 10-6 m/m

Int. 2 5a 67 x 10-6 m/m 121 x 10-6 m/m 176 x 10-6 m/m

Est. 1 14c 223 x 10-6 m/m 404 x 10-6 m/m 597 x 10-6 m/m

Est. 2 14a 59 x 10-6 m/m 104 x 10-6 m/m 153 x 10-6 m/m

Per le condizioni di assialsimmetria, dato che le componenti tangenziali sono nulle,


lo stato di sforzo è costituito unicamente dalle componenti di sforzo assiale,
circonferenziale e radiale.

σ𝑎 0 0
Stato di sforzo = [ 0 σ𝑐 0]
0 0 σ𝑟
2) Calcolo analitico degli sforzi
Pressione Superficie interna Superficie Esterna
𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4 𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4
σa = = = 20 MPa σa = = = 20 MPa
4𝑠 4∗0.01 4𝑠 4∗0.01
20 bar 𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 40 MPa
𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 40 MPa
σr = -p = -2 MPa σr = 0 Mpa

𝑝𝑑 40∗105 ∗0.4 𝑝𝑑 40∗105 ∗0.4


σa = = = 40 MPa σa = = = 40 MPa
4𝑠 4∗0.01 4𝑠 4∗0.01
40 bar 𝑝𝑑 40∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 80 MPa
𝑝𝑑 40∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 80 MPa
σr = -p = -4 MPa σr = 0 MPa

𝑝𝑑 60∗105 ∗0.4 𝑝𝑑 60∗105 ∗0.4


σa = = = 60 MPa σa = = = 60 MPa
4𝑠 4∗0.01 4𝑠 4∗0.01
60 bar 𝑝𝑑 60∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 120 MPa
𝑝𝑑 60∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 120 MPa
σr = -p = -6 MPa σr = 0 MPa

𝑝𝑑 80∗105 ∗0.4 𝑝𝑑 80∗105 ∗0.4


σa = = = 80 MPa σa = = = 80 MPa
4𝑠 4∗0.01 4𝑠 4∗0.01
80 bar 𝑝𝑑 80∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 160 MPa
𝑝𝑑 80∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 160 MPa
σr = -p = -8 MPa σr = 0 MPa

2.1) Verifica di resistenza

Si effettua la verifica per il valore di pressione maggiore Pmax poichè, se a questo valore risulta
verificata la verifica di resistenza, allora il componente è in sicurezza anche per valori minori di
pressione. Per non avere deformazioni plastiche considero come sforzo limite lo sforzo di
snervamento σlim = Rs = 275 MPa.
Dato che si tratta di materiale duttile, è opportuno utilizzare il criterio di Von Mises, si procede
quindi con il calcolo dello sforzo equivalente:

𝛔 ∗𝒗𝒎 = √𝛔𝟐𝒂 + 𝛔𝟐𝒄 + 𝛔𝟐𝒓 − 𝛔𝒂 𝛔𝒄 − 𝛔𝒂 𝛔𝒓 − 𝛔𝒄 𝛔𝒓

Sulla parete interna:

σ ∗𝑣𝑚 = √802 + 1602 + (−8)2 − 80 ∗ 160 − 80 ∗ (−8) − 160 ∗ (−8) = 145.5 MPa

Sulla parete esterna:

σ ∗𝑣𝑚 = √802 + 1602 − 80 ∗ 160 = 138.6 MPa

Possiamo determinare i coefficienti di sicurezza sapendo che:


𝑅𝑠
σ ∗𝑣𝑚 ≤
η

Coefficienti di sicurezza
Parete Pressione 𝛔 ∗𝒗𝒎 η
interna 80 MPa 145.5 MPa 1.89
esterna 80 MPa 138.6 Mpa 1.98

In entrambi i casi i coefficienti di sicurezza sono η ≥ 1.5 e la verifica di resistenza risulta quindi
soddisfatta.

3) Calcolo sperimentale degli sforzi


Pressione Superficie interna Superficie esterna
𝐸 𝑣 𝐸
σa = [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 28.9 MPa σa = [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 28.5 MPa
(1−𝑣 2) 1−𝑣 (1−𝑣 2)
20 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 52.4 MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 54.5 MPa
1−𝑣
σr = -p = -2 MPa σr = 0 MPa

𝐸 𝑣 𝐸
σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 52.4 MPa σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 51 MPa
1−𝑣
40 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 95.5MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 98.5 MPa
1−𝑣
σr = -p = -4 MPa σr = 0 MPa

𝐸 𝑣 𝐸
σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 76.8 MPa σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 75.2 MPa
1−𝑣
60 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 141.1 MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 145.5 MPa
1−𝑣
σr = -p = -6 MPa σr = 0 MPa

𝐸 𝑣 𝐸
σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 100.4 MPa σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 98.1 MPa
1−𝑣
80 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 185.5 MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 191.2 MPa
1−𝑣
σr = -p = -8 MPa σr = 0 MPa

3.1) Verifica di resistenza

La verifica di resistenza viene effettuata sul punto maggiormente sollecitato che per un recipiente
in pressione è all’intradosso al valore massimo di pressione interna. Tramite il criterio di Von Mises
possiamo ricavare lo sforzo equivalente sull’intradosso alla pressione di 80 MPa:
σ ∗𝑣𝑚 = √100.42 + 185.52 + (−8)2 − 100.4 ∗ 185.5 − 100.4 ∗ (−8) − 185.5 ∗ (−8) = 168 MPa
𝑅
Considerando come sforzo limite ammissibile σlim = Rs = 275 MPa, e dato che σ ∗𝑣𝑚 ≤ η𝑠 ,
possiamo determinare il coefficiente di sicurezza come:
𝑅𝑠
η= = 1.64
σ ∗𝑣𝑚

Il coefficiente di sicurezza è η ≥ 1.5 quindi la verifica di resistenza risulta quindi soddisfatta anche
con i dati ottenuti dalle prove sperimentali.

4) Grafici

4.1) Superficie interna

2000

1800

1600

1400

1200
Sforzi

1000

800

600

400

200

0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Pressioni
σa analitici σa sperimentali σc analitici
σc sperimentali Linear (σa sperimentali) Linear (σc sperimentali)
4.1) Superficie esterna

2500

2000

1500
Sforzi

1000

500

0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Pressioni

σa analitici σa sperimentali σc analitici

σc sperimentali Linear (σa sperimentali) Linear (σc sperimentali)

5) Analisi dei dati


Risulta evidente una differenza tra i valori degli sforzi calcolati analiticamente attraverso le
formule di Mariotte e i valori degli sforzi calcolati tramite il legame sforzi-deformazioni.
Le ragioni principali di queste incongruenze sono da ricercare negli errori di misurazione e nelle
approssimazioni presenti nelle formule di Mariotte.
Infatti, le formule analitiche sono impostate considerando che il cilindro abbia spessore trascurabile e che
le misurazioni vengano effettuate nella zona centrale del mantello del recipiente lontano dal bordo
superiore ed inferiore.
La seconda ipotesi è stata soddisfatta durante l’esperimento, mentre la prima è un’ipotesi
semplificativa ma non aderente alla realtà. Infatti, essa implica che la distribuzione degli sforzi sia
uniforme lungo lo spessore contrariamente a quanto accade realmente.

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