Nota: E’ stato necessario tarare inizialmente la centralina su valori di deformazione nulli perché a
pressione pari a 0 bar si hanno, comunque, dei valori di deformazione non nulli. La causa di questo
fenomeno va ricercata nelle tensioni residue accumulate precedentemente dal materiale, durante
cicli di carico e scarico. Le rosette sono sensibili alla differenza di temperatura e quindi si
potrebbero rilevare deformazioni differenti in base alla temperatura in laboratorio, non
monitorata durante l’esperimento. Infatti una volta riportato il contenitore a pressione nulla si
può notare come rimangano delle deformazioni residue, seppur minime.
Est. 1 14c 223 x 10-6 m/m 404 x 10-6 m/m 597 x 10-6 m/m
Est. 2 14a 59 x 10-6 m/m 104 x 10-6 m/m 153 x 10-6 m/m
σ𝑎 0 0
Stato di sforzo = [ 0 σ𝑐 0]
0 0 σ𝑟
2) Calcolo analitico degli sforzi
Pressione Superficie interna Superficie Esterna
𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4 𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4
σa = = = 20 MPa σa = = = 20 MPa
4𝑠 4∗0.01 4𝑠 4∗0.01
20 bar 𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 40 MPa
𝑝𝑑 20∗105 ∗0.4
σc = 2𝑠 = 2∗0.01 = 40 MPa
σr = -p = -2 MPa σr = 0 Mpa
Si effettua la verifica per il valore di pressione maggiore Pmax poichè, se a questo valore risulta
verificata la verifica di resistenza, allora il componente è in sicurezza anche per valori minori di
pressione. Per non avere deformazioni plastiche considero come sforzo limite lo sforzo di
snervamento σlim = Rs = 275 MPa.
Dato che si tratta di materiale duttile, è opportuno utilizzare il criterio di Von Mises, si procede
quindi con il calcolo dello sforzo equivalente:
σ ∗𝑣𝑚 = √802 + 1602 + (−8)2 − 80 ∗ 160 − 80 ∗ (−8) − 160 ∗ (−8) = 145.5 MPa
Coefficienti di sicurezza
Parete Pressione 𝛔 ∗𝒗𝒎 η
interna 80 MPa 145.5 MPa 1.89
esterna 80 MPa 138.6 Mpa 1.98
In entrambi i casi i coefficienti di sicurezza sono η ≥ 1.5 e la verifica di resistenza risulta quindi
soddisfatta.
𝐸 𝑣 𝐸
σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 52.4 MPa σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 51 MPa
1−𝑣
40 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 95.5MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 98.5 MPa
1−𝑣
σr = -p = -4 MPa σr = 0 MPa
𝐸 𝑣 𝐸
σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 76.8 MPa σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 75.2 MPa
1−𝑣
60 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 141.1 MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 145.5 MPa
1−𝑣
σr = -p = -6 MPa σr = 0 MPa
𝐸 𝑣 𝐸
σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] − 𝑝 = 100.4 MPa σa = (1−𝑣 2) [𝜀𝑎 + 𝑣𝜀𝑐 ] = 98.1 MPa
1−𝑣
80 bar 𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] −
𝑣
𝑝 = 185.5 MPa
𝐸
σc = (1−𝑣 2 ) [𝜀𝑐 + 𝑣𝜀𝑎 ] = 191.2 MPa
1−𝑣
σr = -p = -8 MPa σr = 0 MPa
La verifica di resistenza viene effettuata sul punto maggiormente sollecitato che per un recipiente
in pressione è all’intradosso al valore massimo di pressione interna. Tramite il criterio di Von Mises
possiamo ricavare lo sforzo equivalente sull’intradosso alla pressione di 80 MPa:
σ ∗𝑣𝑚 = √100.42 + 185.52 + (−8)2 − 100.4 ∗ 185.5 − 100.4 ∗ (−8) − 185.5 ∗ (−8) = 168 MPa
𝑅
Considerando come sforzo limite ammissibile σlim = Rs = 275 MPa, e dato che σ ∗𝑣𝑚 ≤ η𝑠 ,
possiamo determinare il coefficiente di sicurezza come:
𝑅𝑠
η= = 1.64
σ ∗𝑣𝑚
Il coefficiente di sicurezza è η ≥ 1.5 quindi la verifica di resistenza risulta quindi soddisfatta anche
con i dati ottenuti dalle prove sperimentali.
4) Grafici
2000
1800
1600
1400
1200
Sforzi
1000
800
600
400
200
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Pressioni
σa analitici σa sperimentali σc analitici
σc sperimentali Linear (σa sperimentali) Linear (σc sperimentali)
4.1) Superficie esterna
2500
2000
1500
Sforzi
1000
500
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Pressioni