Di ca p a cità /co m p e te n za
>UNITÀ DIDATTICA 1
ii cuoco e l igiene in cucina pag. 84
>M O D U L A N D O iv :U i 11
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Le principali norme di igiene in cucina
B atteri e virus so no a buona riuscita di un piatto è determ inata, oltre che dalla sintesi dei pro
agenti di p e rico lo se
m alattie e p o sso n o
L dotti che si vedono, si gustano e si odorano, da altri aspetti di qualità, che
concorrono alla perfetta riuscita del cibo.
essere trasm essi Il cuoco ha, quindi, la responsabilità di fornire alla sua clientela anche una
anche attraverso grande qualità dal punto di vista igienico, avendo ben presente che è pro
g li alim enti contaminati. prio la carenza d'igiene e di pulizia a favorire lo sviluppo dei microbi, dei
parassiti e di ogni altro agente patogeno che può essere trasmesso con gli
alimenti.
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Unità Didattica 1
tenere unghie corte, ben pulite, non laccate e non portare anelli;
utilizzare scarpe apposite, resistenti e antiscivolo;
assicurarsi di non avere alle mani malattie contagiose (porri, verruche, ecc.);
non fumare in cucina; Gli scarti della
non assaggiare con le dita, ma utilizzare un cucchiaio apposito; lavorazione deg li
non sedersi sui tavoli dove si eseguono preparazioni; alim enti d evo n o
non accettare animali in cucina. essere p o sti in appositi
contenitori e d eliminati
Y Im p o r t a n t e : il l i b r e t t o d i i d o n e i t à s a n i t a r ia dall'am biente
La leg g e n. 283 d el 1962 impone a tutti gli operatori che manipolano derra di p reparazione.
te alimentari il libretto di idoneità san itaria . Tale docum ento viene rilascia
to dopo accertamenti e visite mediche che certifichino l'idoneità sanita
ria del soggetto.
Il libretto deve essere rinnovato ogni anno e conservato sul posto di
lavoro a cura del datore di lavoro.
nche per ciò che riguarda i locali in cui si lavora e gli strumenti che
A
•
si utilizzano è necessario seguire alcune norme fondamentali, cioè:
assicurarsi del buono stato dei materiali in rame e, in generale, di
qualsiasi strumento, prima di utilizzarlo;
• pulire e disinfettare periodicamente i filtri di aspirazione;
• lavare, disinfettare e tenere asciutti materiali quali spugne, spugnet-
te, stracci da pavimento, ecc.;
• lavare e disinfettare accuratam ente tutti gli accessori del materiale
m eccanico (cutter, tritacarne, frusta, ecc.);
• sterilizzare le tasche da pasticceria, le bocchette, le etam ine;
• lavare e disinfettare ogni giorno i taglieri; È im portante verificare
• riunire gli scarti in recipienti appositi coperti e muniti di sacco la qualità d e g li alim enti
raccoglitore, svuotarli più volte durante la giornata, e quindi lavarli usati, controllandone
accuratam ente ogni volta che sarà effettuato il cambio; la data di scadenza.
• pulire e disinfettare, a fine servizio, piani di lavoro, forni, stufe, vaporiere,
brasiere, ecc. (utilizzo di detergenti e sanificanti specifici);
• mantenere le celle frigorifere in perfetto ordine e
igienicam ente ine ccep ib ili (vanno riordinate e
pulite a ogni fine servizio).
L'igiene professionale
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I
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> Le principali norme di igiene in cucina
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lavare accuratam ente frutta e ortaggi prima dell'utilizzo;
Particolare cura non sbucciare mai ortaggi direttamente sui tavoli o sui taglieri ma sempre
d eve essere posta nello in appositi recipienti;
sto cca g g io d e i materiali detergere accuratam ente il piano di lavoro dopo aver effettuato una
p e r l'alim entazione. certa operazione;
verificare la qualità degli alimenti (scadenza, stato delle confezioni, ecc.);
pulire i coltelli dopo ogni utilizzo e riporli negli appositi sterilizzatori;
verificare il buon funzionamento delle celle e dei frigoriferi, ogni giorno e
al termine di ogni servizio, rispettando i valori di temperatura necessari;
eliminare gli imballaggi primari e riporre gli alimenti in appositi recipienti
di stoccaggio;
utilizzare sempre i prodotti che sono stati acquistati per primi;
coprire tutti i recipienti e tutto ciò che viene posto in celle frigorifere, badan
do che siano completamente freddi;
rispettare la separazione dei prodotti in frigorifero (pesci, form aggi, carni,
ortaggi, ecc.);
realizzare le salse (emulsionate, semicoagulate) il più possibile vicino al
servizio;
non confezionare salse fresche sulla base di quelle vecchie;
non decongelare i prodotti alla temperatura di cucina;
verificare la temperatura e lo stato dell'olio per fritture;
mettere in mise en place i prodotti deperibili come leuova all'ultimo
istante;
non conservare gli alimenti in recipienti di rame o di alluminio;
abbattere la temperatura dei prodotti cotti e da conservare nel più breve
tem po possibile (la legge prevede entro due ore).
elle righe che seguono, è proposta una sequenza dei momenti di puli
N zia da effettuare nel locale cucina. Essi consistono in:
1 - pulizia istantanea - viene effettuata alla fine di ogni operazione di lavoro;
si asporta il materiale eccedente e si deterge la parte in causa;
2 - pulizia prima del servizio (pranzo e cena) - prima di ogni servizio, vanno
asportate le parti di "sporco" solido sui pavimenti e sulla stufa; successi
vam ente, deve essere effettuata un'azione detergente;
3 - pulizia dopo il servizio (pranzo e cena) - prima di lasciare il posto di
lavoro, oltre a pavimenti, tavoli, lavelli e macchinari, vanno controllate e
pulite anche le celle e i frigoriferi;
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Unità Didattica 1
Piano pulizie
PU N TO T IP O DI P R O D O T T O D EL
p e r io d ic it à
D 'IN T ER V EN T O U SATO TR A TTA M EN TO
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> Le principali norme di igiene in cucina
M Mi
L'alto e caratteristico
cappello del cuoco, il
>L'HBBIGLIHHENTO PROFESSIONALE
toqu e blanche, che ! abbigliam ento del cuoco non è una fantasia di chef estrosi, ma un vero
risponde a precise
esigenze di igiene e
L e proprio obbligo. Esso rappresenta una misura d'igiene nella ristorazio
ne, ed è anche il riflesso della personalità del cuoco e della Casa dove pre
di funzionalità, pare
sta la sua opera, consentendo, inoltre, di lavorare in sicurezza anche dal
sia stato inventato,
punto di vista igienico.
nell'O ttocento, da
Antoine Carem e. Già
in precedenza, però,
i cuochi usavano par
La divisa
ticolari copricapi: gli
spagnoli, ad esem a divisa del cuoco, uguale in quasi tutti i Paesi, è la sintesi, come si è
pio, indossavano un L accennato, di praticità, confortevolezza ed esigenze igieniche.
copricapo a forma di
berretto, di lana Essa è composta da:
bianca.
1 - cappello, che è l'emblema della professione; ha lo scopo di raccogliere
La divisa d e l cu oco. i capelli e di non farli cadere negli alimenti, protegge inoltre i capelli
stessi dai vapori "grassi";
La divisa d el cu oco.
C a p p e llo
F a z z o le tto
d a c o llo
G ia c c a
G re m b iu le
k V
V K f l
Torcione
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iS
S ca rp e
P an ta lon i
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Il vibrione del colera >IGIENE DELLA PERSOMI, DEGLI UTENSILI E DELLE RTTREZZRTURE:
è un batterio che si
trasmette attraverso HOZIOHI DI MICROBIOLOGIA
l'acqua potabile o da
alimenti contaminati utrire larga parte della popolazione comporta serie responsabilità,
da feci o dalla pre
senza di mosche.
N prima fra tutte quella volta alla salvaguardia della salute.
L'igiene riveste un carattere di particolare importanza e l'applicazione di cor
Scoperto nel 1883 rette regole igieniche, sia personali sia nella lavorazione degli alimenti, è esi
da R. Koch, in Egitto, genza basilare per ogni operatore, in qualsiasi inquadramento esso si collo
il vibrione è in grado
chi.
di provocare vere e
Igienico è, pertanto, tutto ciò che non presenta fattore di rischio per la salu
proprie pandemie,
te umana. Vediamo che cosa si intende con questa espressione.
cioè epidem ie che
possono interessare
tutto il pianeta.
C he cos'è un fattore di rischio
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Unità Didattica 1
n solo microrganismo non può fare quasi nulla, e neppure poche decine,
U mentre migliaia o milioni sì. È sufficiente fare un piccolo calcolo per capi
re la capacità di inquinamento svolta dai batteri. Una loro cellula si riprodu
ce, m ediam ente, ogni 20 minuti. Dopo un'ora vi sono 8 batteri, che diventa
no 64 dopo 2 ore per proseguire con numeri incredibili nelle 24 ore.
L'uomo si trova ad assumere due ruoli nei confronti dei microrganismi. Egli è:
• veico lo di trasm issio n e m icro b ica , in quanto tutto ciò che viene
a contatto con i microrganismi è un veicolo di trasmissione;
• vetto re di trasm issione m icrobica , perché è un essere vivente che
dopo aver assunto dei microrganismi li disperde nel mondo esterno
e/o li inocula direttamente in un corpo sano.
I vettori, in generale, possono essere distinti in:
• attivi, come nel caso della zanzara anofele, poiché essa è indispensabile
per la vita e la riproduzione dell'agente microbico che causa la malaria;
• p a ssivi, se , com e ad esem pio le m osche, trasm ettono i microbi
occasionalm ente e senza favorirne la riproduzione.
L'uomo, a seconda del tipo di microrganismi che trasmette, può essere un
vettore attivo o passivo.
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L e p r i n c i p a l i n o r m e d i i g i e n e in c u c i n a
• non asciugarsi mai le mani nel torcione ma sempre nella carta monouso.
L'operatore di cucina deve eseguire il proprio lavoro in modo igienicamente
corretto, avendo sempre presente che l'igiene di ciò che sta preparando è
principalmente nelle sue mani.
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Unità Didattica 1
T A B E L LA T EM P ER A T U R E DI C O N S E R V A Z IO N E
Uova da +2 a + 4 80/85
Salumi da +2 a +6 65/75