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tino. FELICITA’ IN PRESTITO Personaggi principali: Roberto, Simona, Bruno, Mar- Un cliente si presenta alla porta dell’ufficio di investi- gazione “ARGO”. Roberto (cliente): Buongiorno. Bruno (investigatore): Buongiorno, avvocato Merelli. Si ac- Roberto; Bruno: Roberto: Bruno: Roberta: Bruna: Roberto comodi. Ancora nessuna notizia di mia moglie? Nessuna, purtroppo... Col passare dei giomi le ri- cerche si fanno pit difficili. Ormai restano poche speranze di rintracciarla. fo le speranze non intendo perderle. Quello che mi chiedo é se lei si prodiga come doyrebbe. Sono sei mesi che pago, ma non vedo risultati! Crede che sia facile, in una citta di tre milioni di abitanti, trovare una donna che vuole tenersi nasco- sta? Allora mi rivolgeré ad altri. No, aspetti... Fard quel che posso, senza chiederle altro denaro. Sciocchezze. Ogni lavoro va pagato. Le lascio un assegno. Ma si dia da fare (1): trovi Simona. Ore sette di sera. Gli uffici della agenzia “AGRO” chiudono, L’investigatore rincasa. Bruno: Simona: Bruno: Ciao, Simona. Ciao. Come é andata, oggi? Pochi clienti, e quei pochi sono esigenti. E poi ho concorrenti troppo agguerriti... Forse, dovremmo andare a vivere in un’altra citta, 20 _ Paszogopueiii umanoancKuil: paseepuymar Geceda u paccKas Simona: Ma che idea é questa? Ogni tanto tu torni sull’idea di lasciare questa citta, per andare a vivere altro- ve... Dici che gli affari vanno male, che c’é lo smog... Ma io sento che la ragione é un’altra, Bru- no. Quale? Vuoi proprio saperlo? La verita ¢ che tuo marito non ci da respiro! Sono sei mesi che ti cerca e pro- prio a me si é rivolto per ritrovarti. Stamane é ri- comparso, pili risoluto delle altre volte. Il passar del tempo non lo scoraggia, al contrario pare dargli pid sicurezza di riportarti a lui. Sta diventando una persecuzione. Una situazione crudele. Bruno: Simona: E’ una fatalita che Roberto si sia rivolto proprio a te per rintracciarmi. Ma é anche una fortuna, cosi puoi tenerlo a bada (2), Bruno: Non é un uomo che si possa tenere a bada troppo a lungo. Ha minacciato di rivolgersi ad altre agenzie d’investigazione. Simona: Dunque é questo che ti spaventa: che io riveda Ro- berto. Bruno: ©’ una eventualita a cui dobbiamo essere prepararti. Simona: Questa eventualita a me non fa paura. Perché se lui deciso, io lo sono ancora di pil: non tomerei mai a vivere con un assassino. Bruno: Simona, controllati. Non puoi considerare tuo ma- rito un assassino! Simona; Ha ucciso mio figlio! Potevo continuare a vivere con I’uomo che ha spento la vita di Martino? Non fare cosi, ti prego... Simona: Era il pit bel bambino del mondo... eravamo cost felici... E lui lo ha ammazzato! Collegio di San Filippo. La domenica successiva, Prete: Buongiorno, avvocato Merelli. Roberto: Buongiorno. Sono venuto a trovare mio figlio. Bruno: Felicita’ in prestita Martino: Papa! Roberto: Ciao, Martino! Sei contento di vedermi? Martino; Si, tanto... Ma lamamma? E’ sempre malata? (3) Roberto: La sua é una malattia che richiede molto tempo per guarire, Martino: 1o perd vorrei conoscerla. E” tanto che aspetto... Roberto: La conoscerai, Martino. E’ una mamma molto bel- la e buona, ma bisogna darle il tempo di curarsi. Martino: Dille (4) che faccia presto a guarire. lo non voglio pit stare in collegio. Si avvicina l’anziano prete che li ha lasciati soli per il colloquio. Prete: Avvocato Merelli, il direttore l’aspetta. E tu, Mar- tino, vai a giocare con gli altri bambini... Direttore: Avvocato, é ancora presto per insegnare al bambi- no a chiamarla “papa”. E non deve parlargli di una mamma che non ha mai visto. Roberto: Ma il bambino é destinato a me. Devo pur prepa- rarlo! Direttore: Certo, ma con molta prudenza. Questi sono bam- bini senza famiglia. Puo bastare una parola sbaglia- ta.a turbarli profondamente. Roberto: Martino l’avra una famiglia, molto presto. Direttore: Proprio questo é il punto su cui vorrei essere rassicu- rato. Prima di affidarle un bambino devo conoscere sua moglie, ma lei non fa che chiedere tempo (5). Roberto: La prego di accordarmene ancora, signor direttore. Direttore: Ma che genere di malattia ha sua moglie? Tale da immobilizzarla (6) per tanti mesi? Roberto: E? una malattia dell’anima, insorta quando il! nostro primo figlio mori. Purtroppo Simona porta la re- sponsabilita di questa morte... Direttore: Questo, lei lo ha scelto solo per via dell’eta e del nome? Felicita’ in prestito 23 SS Bruno: Non mi aspettavo di rivederla cosi presto. Tuttavia ho buone notizie per lei. Roberto: Martino, il mio vero figlio, avrebbe adesso cing! anni € mezzo... Leta di questo. Che male c’é se ae a bisognosi ee soit bape Roberto: Bene. La ascolto. ; . es oa a ee ie ae boat al Bruno: Ho finalmente rintracciato sua moglie. Direttore: Lei ama il ricordo del figlio che ha perduto, Ma é Roberto: Veramente? Le confesso che ormai non ci speravo sicuro di amare allo stesso mado il nostro Martino? pid. Roberto; EB possibile amare allo Stesso modo? Ci Proverd, | Bruno: E” naturale, ma ricerche di questo genere vanno gliclo assicuro. Sarebbe la mia salvezza, avanti per mesi e mesi... e d’un tratto si cade sulla Direttore: Lei perd non mi ha ancora spiegato che cosa im- pista giusta... pedisce a sua moglie di venire qui. Roberto: Veniamo al sodo (10): dov’é Simona? Roberto: Vuole proprio sapere che cosa tiene lontana da me Bruno: La porterd da sua moglie, se... se é pronto a trovar- Simona? Un altro uomo col quale vive dopo la si di fronte a lei. morte di nostro figlio. Roberto: Sono pronto. Un incontro bastera. Aa Mezz’ ora pid tardi, all’altro estremita della citta. Simona: E* qui? ; Bruno: Si, é gil... Aspetta solo che gli dica se pud salire. Direttore: Ma questo lei me lo ha sempre tenuto nascosto! Roberto: Sto facendo di tutto perché torni a me. E so che Prima 0 poi (8) questo avverra! Direttore: Come lo sa, se sua moglie lo ha lasciato? Devo farlo? Sei sicura di te? Roberto: Simona mi ha lasciato, ma so tutto di lei. Vive con Simona: Sicura di me? Potrei esserlo pid di cosi, Bruno? Ho un certo Stami, un investigatore privato. Lui fa di voluto questo incontro per fargli capire che non mi tutto per tenerla nascesta, ma io aspetto il mio Tiavra piu. momento! Bruno: — Stiamo facendo un gioco d’azzardo tutti e tre, Co- Direttore: Avvocato Merelli, bisogna che questa situazione munque, sia COMG VAG! tu. oo. sia chiarita. Tenga presente (9) che ho la responsa- Passano pochi minuti. Roberto é ora davanti a Simona. bilita di affidarle un bambino. Se lei non si riconci- Simona: Hai fatto tanto per trovarmi. Sono sei mesi che mi lia con sua moglie, dovrd dare parere sfavorevole perseguiti. Mi hai rifiutato il divorzio. Insomma, alla sua richiesta di adozione, che vuoi da me? Roberto: Questo é un ultimatum! Roberto: Proprio questo sono yenuto ad offrirti: il divorzio. Direttore: Devo farlo, avvocato Merelli. O Jei pud dare a Simona: Tu menti, deve esserci sotto un trucco.., Martino la famiglia di cui ha bisogno, oppure non Roberto; Nessun trucco, solo che ho qualcosa da chiederti in se ne fa nulla. cambio. Devi tornare con me un mese. Un mese, e Roberto: Va bene. Le assicuro che la prossima domenica poi sarai libera. E io avrd Martino. i mia moglie sara accanto a me... ; Un sussulto. Un’ombra di smarrimento sul volte di L’indomani Roberto torna all’ ufficio di investigazione Simona, “ARGO”. Simona: Martino? Che dici? 24 Paszosopneii MINQNbANCKUI: PasBepHyman beceda u PaccKkaz Roberto: Non il Martino che é mMorto, ma un I’altro, che sara affidato solo si potrd far credere a una normale si- tuazione familiare. Ognuno reagisce a modo suo al dolore. Tu sei fuggita lontano da ogni ricordo. Io voglio un altro figlio, che Sostituisca quello che ho perduto. Potresti averlo veramente un figlio tuo, se volessi, Sei giovane, e basterebbe... Roberto: Lo so, basterebbe che amassi un’altra donna. Ma ho amato te. Ti ho Perduta, ma non ti potrei sosti- tuire... Simona: Quello che é stato é stato, Roberto: D’accordo, dammi un mese di tempo. Solo questo ti chiedo: recitare per un mese. Penso che anche “lui” dovrebbe essere d’accordo. Simona: Lui? Di chi stai parlando? Roberto: Dell’uomo con cui vivi: Bruno Starni. Il poverac- cio che in questo momento deve sentirsi sui carbo- ni accesi (11). Simona: Tu... lo Sapevi? Roberto; L’ho Sempre saputo. Ma che potevo fare? Non sa- pevo dove ti teneva nascosta. Simona: Come pensi che un altro bambino possa prendere il Posto di quello che abbiamo perduto, solo perché Porta lo stesso nome? Roberto: Per me é pit che possibile. Basta solo che tu mi aiuti. Alcune settimane pit tardi, nell'ufficio del direttore del collegio di San Filippo. Direttore: La documentazione & in regola, non resta che fir- mare queste carte. Spero vi rendiate conto della re- sponsabilita che vi assumete. Roberto: Non ne dubiti, Signor direttore, lo ¢ mia moglie sia- mo di nuovo insieme, come vede. Il ragazzo avra Simona: Felicita’ in prestito 25 una vera famiglia e crescera nella stessa casa e nello stesso benessere in cui viveva nostro figlio. Direttore: Vado a prendere Martino, Il direttore é uscito. Simona: Intendi riaprire la casa di Collealto? Non me ne avevi parlato. Roberto: Che ci vedi di male in questo progetto? Simona: Tornare a Collealto per me significa rivivere un passato che voglio dimenticare! Roberto: Taci, sta tornando il direttore col piccolo. Roberto; Ciao, Martino. Simona: Ciao. Direttore: Martino, il tuo papa é venuto a prenderti. E questa volta ¢’é anche la mamma. Poco dopo, iccolo Martino arriva a casa. Ed é come se dayanti ai suoi occhi incantati si spalancassero le porte del paradiso. Roberto: Qui starai bene, piccolo mio. Saremo tutti e tre fe- lici... Simona non parla. Il suo volto tradisce un profondo turbamento. Tutto in quella casa le ricorda un passato che aveva disperatamente tentato di dimenticare. Roberto: E questo é la tua stanza. Guarda quanti giocattoli! Roberto ha pensato a tutto, come un abile regista che vuole rievocare qualcosa che non c’é pit. E sembra lui il Primo a credere in quella patetica, disperata finzione. Due settimane dopo... in Collealto. Bruno é yenuto... Bruno; Non avete ancora risolto nulla? Simona: Gli ho Promesso un mese... un mese dal giorno in cui siamo venuti a vivere qui a Collealto. Abbi pa- zienza, Bruno. Tuo marito ha inscenato una lugubre commedia: ti ha ricondotta in questa casa; ti ha messo accan- to un bambino con lo stesso nome di tuo figlio. Bruno: 26 Pascosopxeiii umanbaucKuil: paxeepxyman Geceda u paccKas Felicita’ in prestito 27 Roberto: Martino, torna in casa. lo e mamma ti raggiunge- remo tra poco, Non dovevi entrare qui. Martino: Non lo sapevo... Rimangono soli nel vecchio garage dove le ragnatele e la polvere si accurnulano sulla carcassa di una vecchia auto. Quell’uomo specula sui tuoi sentimenti, per to- glierti a me... Simona: Se & cosi, si sbaglia, Quel bambino mi fa orrore... (12) Non potrei mai affezionarmi a lui. Dietro il suo viso, vedo il viso de! mio vero figlio. Bruno; Roberto ti sta torturando. Dovevamo rifiutare que- sta prova. Roberto li raggiunge. Odio, amore, diffidenza sem- brano sospesi nell’ aria. Roberto: Scusatemi. So di essere io l’estraneo... Devo perd ricordarvi i patti... Agli occhi del bambino é bene Simona: E? terribile! Conservi ancora |’auto che ha ucciso nostro figlio! Sei ancora affezionato alla tua auto sportiva capace di fare i duecento all’ora... L’auto che ha ucciso Martino! Roberto: Non é la mia auto che ha ucciso Martino, ma Ja tua passione per la vita mondana (15). che Simona sia vista solamente con me. Vai, Bru- Simona: Che cosa hai intentato per dare a me la colpa (16) no. Ma non ti arrabbiare. Tutto questo durera poco, della morte di Martino? Bruno a Simona: Non essere tanto sicura, E” una trappola. Roberto: Mio figlio, a quell’ora di notte, mentre tormayamo Una trappola da cui non sara facile uscire. dalla festa, non doveva essere nel viale che porta alla villa! La cameriera doveva stare con lui! Ma tu Simona: \n certi momenti mi chiedo se questo non é real- Bas Je la licenziasti, quella sera! mente un gioco crudele di cui tutti rischiamo di fa- re le spese. Anche tu. Simona: Non era mio diritto, licenziare una cameriera? Roberto: Non dare ascolto a quell’uomo (13). Parla cosi Raberto: Se me lo avessi detto, quando sono passato a pren- perché mi & nemico. Senza di lui, le cose potevano derti, non ti avrei portata a quel ricevimento, la- andare diversamente. Eravamo disperati, ma é stata sciando nostro figlio solo in casa. Invece hai taciu- la sua comparsa a dividerci tanto profondamente. to, per non rinunciare al ballo. E cosi Martino Simona: Non é a lui che dobbiamo dare la colpa (14), Ro- svegliatosi in piana notte, é venuto incontro ai fari berto. Tu lo sai bene! della mia auto. Tu lo hai ucciso, non io! Una piccola voce li interrompe. Dei passi in corsa ri- Simona: E’ mostruoso quello che dici! Accusi me per solle- suonano sul viale. vare la tua coscienza! (17) Martino: Papa, mamma, dove siete? Roberto: Proprio come pensavo: per te l’assassino sono solo Simona: Mio Dio, chi gli ha insegnato questo gioco? io! La’ tua frivolezza colpevole (18) non conta! Roberto: Taci! L’hai dimenticata! 0: a Accuse e controaccuse, parole crudeli come pugnala- i + 2 i i or - . . . Simona: E’ un gioco che facevamo col nostro bambino... te, a cui Simona non riesce a reggere. Si é rifugiata nella Nasconderci qui mentre lui ci cercava... sua camera da molte ore, quando Roberto si decide ad Roberto: Non ci ha visti. Sta andando verso il vecchio gara- andare da lei. ge! Seguiamolo. Roberto: E credi che io non lo sia? Ma & meglio questo che Lo raggiungono nel locale ormai abbandonato. continuare a tacere, Simona! 28 Paseosopnerii umaneancKutl: passepnymaa Geceda u paccka3 Simona: Vattene (19), lasciami sola. Non capisci quanto sono sconvolta? Roberto: Ti rendi conto che dal giorno in cui mori Martino non ci eravamo piil parlati chiaramente? Oggi lo abbiamo fatto, sia pure per accusarci. Simona: E’ giusto, perd. Io avevo dimenticato le mie colpe, e hai fatto bene a ricordarmele. Siamo entrambi re- sponsabili della morte di Martino, ma abbiamo fat- to di tutto per respingere questo terribile peso. Roberto: Questo non fa di noi due assassini. Non dilaniamo- ci di pill. Cerchiamo di avere pieta uno dell’altro, Simona! Simona: Ma che cosa possiamo fare, se non cercare di di- menticare? Roberto: Si pud fare di pid: ricominciare. Ricominciare in- sieme, Simona: io e€ te. Simona: Allora ¢ vero. Tu fin da principio non hai avevo in mente che questo (20): togliermi a Bruno. Roberto: Tu non sei mai stata di quell’ uomo. Te ne sei servi- ta, per creare un baratro tra di noi. Tutto qui. Simona: Oh, Roberto, che cosa é successo? L’amore per nostro figlio ci teneva vicini. La sua morte ci ha cosi divisi che ci siamo perduti... Roberto: Eppure, Simona, potremmo ritrovarci. Se solo lo volessimo... Fuori, sul viale che conduce alla villa, Bruno Starni ha visto Simona ¢ Roberto. Non ode le voci, ma l’atteggiamento € fin troppo eloquente. Si controlla perché si sta avvici- nando Martino. Martino: Ciao. Sei venuto a trovarci? Bruno: No... non c’é pit posto per me qui. E nemmeno per te, povero piccolo... E’ bene che tu lo sappia: quelli che chiami papa e mamma non potranno mai volerti bene. Si sono solo serviti di te per riconciliarsi... La “mamma” ha avuto, prima che tu nascessi. Un altro Felicita' in prestito 29 bambino e gli ha voluto tanto bene. Si chiamava Martino come te. Questa non é casa tua. Martino: Papa e mamma mi hanno detto che questa é casa mia, invece! Dolore e risentimento fanno dire a Bruno Starni paro- le spietate. Bruno: Papa e mamma dicono delle bugie molto cattive. Martino: Allora... allora preferisco tornare in collegio, In collegio almeno ci sono altri bambini con cui posso giocare, Tra noi bambini ci vogliamo bene... Bruno: Non ti sara facile neanche tornare in collegio... E cosi tu, come me, pagherai per i loro sbagli. E’ gia fuori da quella villa quando dei passi affrettati lo raggiungono. Simona: Bruno... Bruno, aspetta! Bruno: Me ne vado. Ne ho abbastanza di questa comme- dia! Mi accorgo di essere stato per te solo uno strumento. Come quel bambino per tuo marito: un modo per combattere la solitudine (21). Simona: Non dire cosi. Io ti voglio bene... Brung: Se é vero, dimostramelo. Lascia tuo marito, questa casa. Torna da me: subito e per sempre. Simona; Subito... non € possibile. Dammi tempo... fino a domani. Appena il tempo necessario per parlarne con Roberto. Domani pianto tutto, te lo prometto. Brune; _E va bene: aspetterd fino a domani. Ma se domani non tornerai, vorra dire che é davvero tutto finito. Scende la sera. In quella casa piena di ricordi, un bimbo raccoglie i suoi giocattoli Roberto: Martino, che fai con tutti quei giocattoli? Martino: Li porto con me nell’altra stanza. Roberto: Trattali bene, quei giocattoli. Sono tanti anni che sono in questa casa... Mamma non vorrebbe che tu li rompessi. 30 Paszosopwerii umaneaucxuii: passepuymar beceda u paccxas Felicita’ in prestita 31 Martino: Non li romperd. Ormai Martino sa tutto: quei giocattoli, come quella casa e Paffetto dei suoi “genitori”, sono appartenuti a un altro bambino, venuto prima di lui. Papa e mamma pen- sano ancora a quell’altro bambino. Dunque non resta che bruciare i giocattoli che sono appartenuti a lui, distrugge- re il suo ricordo. D’un tratto s’alza una fiammata che si estende ai ten- daggi a un lato del camino. In fuoco divampa e nel piccolo esplode il terrore... Martino: Mamma! Papa! Il fuoco! Roberto: Ma che succede di la? Simona: 1 bambino... Ci siamo dimenticati di lui! Si precipitano di la. Le fiamme stanno invadendo la stanza. Roberto: Brucia tutto. Tirati indietro, Simona! Ci penso io, a Martino! Martino; Papa! Papa, ho paura! Nel breve tempo richiesto per mettere in salvo il bam- bino, il fuoco si é propagato. Quando giungono i pompie- ri, della villa di Collealto non rimangono che le rovine. Nella caserma dei vigili del fuoco... (22) Martino: Io volevo solo bruciare i giocattoli... Roberto: Non importa, figliolo... Bisognava che il passato bru- ciasse, per lasciar posto al presente... Tu sei il presen- te. Un piccolo Martino che vivra sempre con noi... L’altro era un fratellino maggiore. Ora non ¢’é piu. Ci sei tu. Martino: Non siete arrabbiati con me? Roberto: 11 denaro che ho deve pur servire a qualcosa. Cid che resta di Collealto sara venduto. Andremo a vi- vere altrove, lontano da questi amari ricordi. Martino: E verra anche la mamma? Un silenzio di attesa. Simona china il capo, come vinta dal loro amore, Simona: Werrd, Martino. La vita ricomincia per tutti e tre... insieme. La vita ricomincia, L’indomani, anche Tagenzia di in- vestigazione di Bruno Starni riapre. Verranno altri clienti. Bisogna essere li a riceverli. Bisogna continuare a vivere. FINE VOCABOLARIO abile agg ymenbiii adozione f ychinosnenne affezionare w pacnonarats agguerrito agg onsITHblit ammazzare vf yOunaTb arrabbiarsi rfl Gecurscs, 31uTECa atteggiamento m nonezenue baratro m npénacts crudele agg »xecToKHii destinare wf npegHasHayaTe dilaniare vt myantp, Tep3aTe disperatamente avy GesnanexHo divampare vt pasroparsca eloquente agg kpacHopenseli esigente agg TpeOopaTenbHbili estraneo agg NocTopoHHHit Hofatalita f poxosaa cnyuaitHocTh incantato agg ovaposanusiit inscenare vf HHCueHHpoBaTs insortare vi BosHHKaTS investigazione fcuicknoe areHTcTBO lugubre agg mpayuiit Minacciare vt yrpoxkats Pista foneg Prudenza foctopoxHocTs agnatela fnayruna fassicurato agg yBepeHHbiit recitare vt ucnomHaTs (pom) 32 Paszogopneiit umanesucKuil: pascepuymaa Geceda u pacccas reggere vi clepkHBaTbca riconciliarsi rfl MapuTEcAa rievocare vf BOCKpelaT B NaMaTH rifiutare vf oTBepratb rintracciare vf oGHapykHBaTS risentimento m so3mywieHHe salvezza f cnacenue sconvolto agg paccrpoeHHiti scoraggiare vf noqaBnaTb smarrimento m pactepaHHocTa spalancare vt pacnaxueaTB spaventare vf nyrarb spietato agg xecToKnit sussulto mm s3qparHBaHne tendaggio m 3aHapecka torturare vf 3acTaBlaTb CTpagatb tradire ve BbipaxaTs trappola /nopyuika turbamento m cmatenne COMMENTI 1. Ma si dia da fare — Ho a nnauy 3a paGory. 2. tenerlo a bada — Bogut ero 3a Hoc. 3. E’ sempre malata? — Ona sce ewe GonbRa? 4. Dille— Ckaxu eif (1pu cnHaAHHH OLHOCHOKHEIX tbopm di, va, da, fa, sta. c MeCTOMMeHHBIMM H HapedbiMH 4acTHuaMA HavaIbHBIt COrmacHbih nocneqHHX, kpome gli, ynBanBaeTcs), 5, ma lei non fa che chiedere tempo — Ho BbI Hero He De- NaeTe, TONbKO TAHETE BpeMa. 6. Tale da immobilizzarla — Takas, 4to ckopana ee. 7. ha qualcosa in commune — umeert uTo-To obuee. 8. prima o poi — pano unu nosgHo. 9. Tenga presente — Hmeiite B suay. 10. Veniamo al sodo — JJanaiite no cywectBy. IL. sui carboni accesi — kak Ha packanenHeix yroax. 12. mi fa orrore... — nyraer Mena... Felicita’ in prestito 33 13, Non dare ascolto a quell’uomo. — Tit He caywaii Toro yenoBeKa. 14, Non é@ a lui che dobbiamo dare la colpa.— He ero Mb DOIDKHBI BHHUTB. 15. passione per la vita mondana — crpacte Kk cBeTCKOi 2H3HH. 16. Che cosa hai intentato per dare a me la colpa — A Buxy, Tbl HAMEPeH MEHA OOBHHHTb, 17, per sollevare la tua coscienza! — uT06b! yTewTs CBOIO copects! 18. frivolezza colpevole — npectynHoe nerKomitcnue. 19, Vattene — Yxogu orcioga. 20, Tu fin da principio non hai avuto in mente che questo — Tui c caMoro Ha4yana HH4eM, KpoMe 3TOFO, He 3aHHMAIICA. 2]. un modo per combattere la solitudine — cnoco6 Gopors- CA C OMHHOYECTBOM. 22, Nella caserma dei vigili del fuoco — B ka3apme ToxkapHoit KOMaHBI. ESERCIZI DI LESSICO 1. Leggete il testo cereando di comprendere il contenuto. 2, Rispondete alle domande seguenti: I. Perché Roberto va all’ufficio di investigazione? 2. Che cosa Bruno racconta? 3. Di che cosa parlano Bruno e Simona di sera? 4. Di che cosa parlano il direttore del Collegio di San Fi- lippo ¢ Roberto? 5. Che cosa deve fare Roberto per adozione di Martino? 6. Che cosa decide Roberto dopo la conversazione con direttore di Collegio? 7. Perché Roberto torna all’ufficio di in- vestigazione? 8. Che reazione d’investigatore &? 9. Perché Si- Mona non vuole tornare a Roberto? 10. Di che cosa parlano Bruno e Simona dopo la visita di Roberto? 11. Che piano di Ro- berto é? 12. Che reazione di Simona é? 13. Che cosa fanno Ro- berto e Simona all’ufficio di Collegio? 14. Che cosa fa Martino in Collealto? 15. Di che cosa parlano Roberto e Simona nel vec- Chio garage? 16.Che cosa dice Bruno a Simona alla villa? '7, Che cosa Bruno racconta a Martino? 18, Che reazione di 2.8998 34 Paszosopueiit umanbanckutk: paseepuymas Geceda u pact in prestito Martino dopo la conversazione con Bruno? 19. Che cosa 4, Traducete in russo (oralmente) le seguenti frasi del testo: Martino nella sua stanza? 20. Che succede nella villa? r |. Il passar del tempo non lo scoraggia, al contrario pare dar- Parrenrt 2 tt cat i ri i i. 2, Non é un uomo che si possa 3. Traducete in italiano quanto segue adoperando le paro! gli pit sicurezza di riportarti a lui. 2. Non & un uo le espressioni imparate: # oe i re ore a bada troppo a lungo. Ha minacciato di rivolgersi ad altre agenzie d° investigazione. 3. Dille che faccia presto a pun wiecTL MecalleB, Kak # BaM ayy, a pe3yNbTaTOB He B 4,51 avVIEIDA ere ae te ne te ~ i a ae 3. Torga 2 o6paimycs k apyrum. 4. Kaxqaa pa6ota 0: quio. - HE nipe deve eae saciia ‘turbarli profondamente. 6bITs omsatena. 5. Ho a nnayy 3a padory. 6, Kapiti pas 6P ue hstare, im a a spa eta e del nome? 8. Lui fa di BOSBpalaewibcA K MBICMM yexaTb U3 3TOrO ropoga. 7. To 7. Lei lo ha scelto solo per ee mi omento! 9. Se lei FOBOPHUlb, 4TO NNOXO HAYT Bena, TO cmor.,. 8. Ho a 4yB mstio per tenerla nasensia, 108 pee 4 ee re efivorevalé By}, 4TO nputnna B Apyrom. 9. [Ipapna saknrouaetca B non >I riboneilia apy sum: mop. bel a ee incontro per 4To ‘Te0H MY% He DacT MHe B3gOxHyTe. 10. Dro pokosas Cc! alla su Denies Sree: 1 ee aera un ‘de yalinocte, to Pobepro obpatuica HMeHHO K Te6e, YTOGHI MI fargli cape he pare aay ita I the da ogni heals HA pa3bickaTb. 11. Ho sto # cygbGa, Tak TbI MOXELIb BOD! dazzardo Hote ese 12, Tu sei fugeita BUI, che ar eaeaate: ero 3a HOC. 12. Tet He MOKELIb CYHTATb CBOerTO MyxKa YORI BSP Miao pendiatt te ella cations a i iment; ue. 13.Maptwio, wan noxrpait c opyrumMH MajbyMK: ADM patna 8 et ee Pine trie ceces durera 14, HMextio B 9TOM MHe xOTenOcs Ob! OBITS. yBepeHHBIM. 15. Per SeeUet a Toes, Toe aces Bere e a poco. 17. Ma che cosa possiamo fare, se non cercare di dimenti- ro Sa Gonesnb! yisaitel mean? It Maciy coGeimedtiohy care? 18. Dunque non resta che bruciare i giocatoli che sono ap- Hy 6pi10 Ob! cefiyac naTs c NOMOBHHO: eT. 17. Tlocne cmep’ partenuti a lui, distruggere il suo ricordo. Haulero CbIHa OHa XKMBeT C JPyr4M MyYDKYMHOH. 18. CuMo OCTaBHIa MeHA, HO A 3HarO BCe O Hei. 19. HykHO, uTOGbI CHTyalHA mposchunack. 20. Zapepsio Bac, YTO B CHeMyIOLIl 1. Ocraerca Mano Hajexner BETH Ha ee caen. 2. Y3 BOCKPECeHbe Moa 2eHa OyzeT co MHoli. 21. He oxHman yBuat COMPITI 2 Bac CHOBa Tak CkOpo. 22. MMeHHO 3TO 4% NPHUeN MperNoOxKH' . Riferite il contenuto della storia a nome di ogni perso- Te6e — pa3non. 23. Kaxnbii pearupyer Ha 6onb no-cBoem' naggio, 24, TbI AyMaellb, 4TO ApyroH pebeHoK MOET 3aHATS Me . Descrivete i caratteri dei personaggi (oralmente). TOFO, KOTOPOrO MBI MOTEPAMIH, TOKO TOTOMY, YTO OH HOCHT oe Ma? 25. Pobepto nogyman 060 BCeM, Kak ONBITHBIM perkHt cep. 26. Taoli Myok HHCWCHHpoBan Mpa4yHyto KomMeguto. 27. 3Hal0, 4TO 3f¢Cb A NocTOpoHHHH. 28. He Gygb Takoit yeeper: Hol. Sto — nopywika. 29. Tb1 TOBOPHLb Tak, NOTOMY 4TO oO} MHe Bpar. 30. OHH ocTaloTca OHH B CTapom rapaxe, re nay: THHa M [bib NOKpBIBAKOT KaMOT cTaporo asTOMOOuna. 31. Ocrasb Mea OfHy. Thi He MOHMMaellb, HaCKONEKO # pac: crpoena? 32. bonb 4 BO3MyIeHHe BEIHYKRaIOT BpyHo Topo PHTb 2KECTOKHE CNOBa. 33, BHesaNHo BCHLIXMBAeT NAMA, K Poe OXxBaTEIBaeT 3aHaReckn. 34. Korga NpHObIBalwT NoxKapHbie, OT BHJUIbI OCTaIOTCA OAHH pyHHbl. Recitate la storia secondo le parti. Formulate idea principale delta storia.

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