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Fichite era un discepolo di Kant, viene considerato il fondatore dell’idealismo tedesco, egli segue

Kant no alla ne ma successivamente si accorge che quel dualismo che Kant non era riuscito a
risolvere, doveva essere risolto con una idea completamente nuova. Secondo lui l’io penso è
qualcosa che ha in sé, sia il fenomeno che il noumeno. L’io penso è caratteristica umana ma anche
un percorso di conoscenza, e si comincia a parlare di una conoscenza divisa in tre momenti:

1. riconoscimento di sé stessi quindi l’io penso si riconosce nella sua unità(tesi)

2. l’io penso si accorge che all’esterno di se stesso si pone qualche altra realtà come la natura e
altri io penso (antitesi), questo porta a uno stato di so erenza dell’io penso perché deve accettare
qualcosa che al di fuori di se stesso.

3. si forma un unico io arricchito

È una triade che ci porta ad un sistema dialettico, cioè si passa da un momento all’altro, si parla di
divenire. Nell’unicità di questo percorso è compreso soggetto e oggetto. C’è inoltre un nuovo
concetto di storia diverso dal concetto che avevano avuto gli illuministi. La storia per gli illuministi è
un punto fondamentale perché sono molto interessati all’attuale. Il concetto di storia degli idealisti
sarà nuovo perché secondo Hegel ad esempio la storia contemporanea non si può studiare in modo
riproduttivo perché il percorso dell’idea deve ancora completarsi. Quindi il percorso di tesi, antitesi e
sintesi deve essere completo per poter essere giudicato.

Fichite

L’idealismo in Fichite viene chiamato idealismo soggettivo perché il soggetto pensante è l’uomo con
la sua ragione oppure idealismo etico perché da tutto questo percorso esce fuori il superamento del
criticismo Cantiano, attraverso la scelta tra necessità e libertà, per superare questo bisogna porre il
principio di libertà di pensiero perché l’io penso è libero, la realtà quindi è manifestazione di un’unica
sostanza fondamentale che lui de nisce io puro. l’io puro è attività spirituale e in nita. Principio
fondamentale è il principio di libertà perché per fare tutto questo percorso si deve essere liberi, frase
del losofo è “non vale nulla essere liberi, causa divina è diventarlo”, si diventa liberi superando i limiti
della sensibilità cioè con la cultura.

Hegel

È il teorico dell’ ultimo sistema della loso a europea, e prende spunto da chite e da Kant ma
elabora un pensiero molto più profondo, lui ha una visione storicistica e idealista della realtà e pone le
basi per la loso a europea e marxista degli anni successivi.

Alla morte di Hegel discepoli cominciano a discutere sui principi fondamentali della loso a e si
dividono in due gruppi: vecchi hegeliani che continuavano a dare signi cato alla loso a del maestro
in modo religioso e giovani hegeliani che invece si distaccano dalla loso a del maestro per realizzare
una loso a completamente nuova. Lui sviluppa un quadro complesso che non veniva elaborato dai
tempi di Platone e Aristotele, studia il rapporto tra mente e natura, soggetto e oggetto della
conoscenza e tiene presente nella sua prospettiva lo Stato, la storia, l’arte, la religione e la loso a.

La dialettica di Hegel è un percorso circolare, una spirale perché è un ricominciare del problema
perché mentre si chiude una problematica se ne apre un’altra.

Lui a erma che l’assoluto è un soggetto in divenire e diviene attraverso un processo dialettico
formato da tre momenti:

• tesi

• antitesi, dove lui dice che il riconoscimento della natura non è qualcosa al di fuori dell’idea stessa
ma si compie all’interno dell’idea stessa, la natura è qualcosa di imperfetto e ha caratteristiche un
po’ diverse dall’assoluto stesso

• sintesi dove si ha la realizzazione dello spirito assoluto.

L’aforisma italiano più famoso è tutto ciò che è reale è razionale tutto ciò che è razionale è reale.

Hegel critica Kant perché voleva realizzare a tutti costi una loso a del nito e questo è stato il suo
limite. Hegel critica anche i romantici perché ad hegel non piace come intendono la fede, il
sentimento. Secondo Engel cht non risolve il dualismo perché assume l’oggetto come semplice
ostacolo, l’ostacolo che è separato completamente dall’io. Quindi quell’assoluto da raggiungere
diventa secondo è che è un ideale da raggiungere. Critica anche Shell ling perché lui non utilizza la
triade ma pone in principio l’assoluto.

I capisaldi della loso a hegeliana sono tre:

• risoluzione del nito nell’in nito, cioè la realtà è un processo di autoproduzione dell’uomo e delle
sue attività;

• identità di reale e razionale cioè il soggetto spirituale in nito viene denominato ragione;

• funzione della loso a consiste nel prendere atto della realtà e la loso a deve mantenersi in pace
con la realtà ed elaborare concetti.

A erma che l’assoluto è un soggetto in divenire e diviene attraverso un processo dialettico formato
da tre momenti: tesi antitesi e sintesi.

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