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ISSN n.

1974-7144

SICUREZZA TECNOLOGIE INNOVATIVE

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: CHIPAGEDDON,


usBIM
us BIM IL FULCRO DELLA PREVENZIONE NEI
LUOGHI DI LAVORO
LA CRISI DEI MICROCHIP
Dall’inizio della pandemia a oggi tutte le criticità
usBIM
us BIM
superbonus Sviluppare la prevenzione a tutti i livelli per far importanti nella catena di approvvigionamento
superbonus
Gestione pratiche crescere la cultura della sicurezza in qualsiasi dei microchip Gestione pratiche
SuperBonus settore lavorativo SuperBonus
P. 18 P. 26

IN CONVENZIONE CON

Il giornale dell Ingegnere_Manchette_[luglio_2021].indd


23/07/2021 16:40:51
1 Il giornale dell Ingegnere_Manchette_[luglio_2021].indd
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PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI

Fondato nel 1952

N.9/2021 novembre

EDITORIALE | INCHIESTA
Stop and go Sicilia: alluvioni e
È TEMPO DI APPALTI |
Un nuovo approccio
alla progettazione.
I fondi del PNRR e
dissesti idrogeologici.
di Gianni Massa
del PNC sono risorse
Di chi è la colpa?
Utilizzando il linguaggio dei motori, preziose per rinnova-
novembre e dicembre sono i mesi re edifici scolastici e
dello stop and go dedicato a quella Piogge eccezionali, tornado e grandi- ospedalieri
che, comunemente, definiamo nate: da Catania a Siracusa, un’ intera PAG. 20
manovra; il settaggio della mac-
isola in ginocchio. Tra fatalità
china per il prosieguo della gara.
e trasformazione incontrollata

Enjoy
La pandemia ha amplificato, non
generato, criticità già presenti
del suolo
nella società contemporanea. Come intervenire? Quali soluzioni adottare? E ancora:
Sicuramente l’approccio al breve, qual è la sottile linea di confine tra fatalità e responsabilità?
Ne abbiamo parlato con professionisti ed esperti
brevissimo, periodo, che dimentica
di settore, siciliani e non. PAG. 2 ®
lo sguardo lungo per il quale occor-
rono visione e capacità di ri-strut-
APPROFONDIMENTO |
turare più che di ri-formare, come
La Direttiva 2007/60/CE e
ho già avuto modo di scrivere.
La società non è esattamente una
il Piano di gestione delle R3
64-bit
gara di Formula 1, lo so; ma troppo
spesso la cultura politica del nostro
Paese affronta questo stop and go
alluvioni
con il solo fine del prossimo giro Entro dicembre 2021 i Piani di gestione
di pista. Ecco! Pensare al prossimo
sarannoaggiornati come previsto dalla
giro e non all’intera gara o, meglio,
al campionato, significa non porre
Direttiva. Il PGRA ha portato un valore
aggiunto nella gestione del rischio? PAG. 6 in 2021!
attenzione alle generazioni che INTERVISTA | SUPERBONUS 110% |
verranno e alla formazione dell’os-
satura e dei tessuti che reggeranno COP 26, bicchiere mezzo Isolamento termico dell’in- www.straus7.it/
il Paese nel futuro. pieno o mezzo vuoto? volucro e prevenzione incendi R3-64.htm
Le rilevazioni Istat, timelapse che Bene l’obiettivo di 1,5°C, male Emerge sempre più forte la con-
raccontano la società, fanno emer- il phase down per il carbone. vinzione che la riqualificazione
gere numeri da cui è possibile leg- Fondamentale guidare la pro- PARITÀ DI GENERE |
del’involucro sia un processo com-
gere gli effetti, positivi e negativi, gettazione degli edifici verso
di azioni o inazioni collettive negli
plesso e integrale che richiede un “In cantiere non
una reale efficienza. Il punto approccio multidisciplinare
ultimi 60 anni. Certamente un lasso
di vista di Filippo Busato PAG. 10 PAG. 8
chiamatemi Signora”
di tempo, questo, che travalica Quanto è lunga la strada
l’orizzonte temporale classico della
PROFESSIONI | verso la parità di ge-
politica e mette in evidenza un pen- nere nelle professioni
siero più strutturato: il consenso,
ancora di più oggi nell’era social, si
Equo compenso, un diritto tecniche? Ne abbiamo
“quasi compiuto”? parlato con l’arch. Maria
fonda su narrazioni e scelte di breve
periodo che possono far vincere o Approda in Senato il disegno di legge Acrivoulis, Presidente
perdere le elezioni e non sulla base sull’Equo Compenso. Un provvedimento in linea di AIDIA, L’Associazione
di progetti a lungo termine. con le necessità della categoria che presenta Italiana Donne Ingegneri
CONTINUA A PAG. 4 ancora qualche criticità da risolvere PAG. 14 e Architetti PAG. 16

© È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione
N.9/2021 novembre

DIREZIONE a cura di Roberto Di Sanzo


CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI
Via XX Settembre, 5
INCHIESTA
00187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILE
Armando Zambrano
Presidente Consiglio Nazionale
degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALE
Gianni Massa
Vicepresidente Vicario Consiglio Nazionale
degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICA
Eugenio Radice Fossati, Davide Luraschi,
Massimiliano Pittau

PUBLISHER
Marco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALE
Antonio Felici

DIREZIONE
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI
Stefano Calzolari, Giovanni Cardinale, Gaetano
Fede, Michele Lapenna, Ania Lopez, Massimo
Mariani, Gianni Massa, Antonio Felice Monaco,
Roberto Orvieto, Angelo Domenico Perrini, Luca
Scappini, Raffaele Solustri, Angelo Valsecchi,
Remo Giulio Vaudano, Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONE
A. Allegrini, G. Annunziata, M. Baldin, L. Bertoni, S.
Catta, V. Caravaggi Vivian, A. Dall’Aglio, D. Milano,
A. Romagnoli

REDAZIONE
Vanessa Martina
Palazzo Montedoria
Via G.B. Pergolesi, 25 - 20124 Milano
tel. +39 02.76011294 / 02.76003509
fax +39 02.76022755
redazione@giornaleingegnere.it
Testata registrata - Tribunale di Milano
n. 229 - 18/05/2012

SEGRETERIA
Giulia Proietti
Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Via XX Settembre, 5 - 00187 Roma
tel. 06 69767036
giornaleingegnere@cni-online.it

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO


M. Baldin, F. Baruffi, V. Caravaggi Vivian, P. Cian-
cio, R. Di Sanzo, G. Fede, V. Germano, G. Giagni,
A. M. Lostia, G. Margiotta, P. Ricci, A. Salzano, R.
Scalisi, E. Seghetti

COMITATO D’INDIRIZZO
Il Comitato d’Indirizzo, in fase di costituzione,
sarà composto dai Presidenti degli Ordini degli
Ingegneri d’Italia.

Sicilia, terra martoriata


EDITORE:
QUINE Srl
Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. 02 864105
Iscrizione R.O.C n. 12191
Pubblicità: QUINE Srl

da alluvioni e dissesti
Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Realizzazione grafica
Fabio Castiglioni
Progetto grafico
Stefano Asili e Francesco Dondina
Responsabile di Produzione

idrogeologici.
Antonio Iovene
Ufficio Traffico
Elena Genitoni
e.genitoni@lswr.it - Tel. 02 89293962
Stampa: Roto3 - Industria Grafica S.r.l.
Proprietà Editoriale:

Di chi è la colpa?
Società di Servizi del Collegio
degli Ingegneri e Architetti di Milano S.r.l.
Via G.B. Pergolesi, 25 - 20124 Milano
© Collegio degli Ingegneri
e Architetti di Milano
Gli articoli e le note firmate esprimono l’opinio-
ne dell’autore, non necessariamente quella del-
la Direzione del giornale, impegnata a garantire
la pluralità dell’informazione, se rilevante. Essi

T
non impegnano altresì la Redazione e l’Editore.
L’invio, da parte dell’autore, di immagini e testi Piogge eccezionali, Trombe d’aria, grandi- immagini – incredibili – della è una parola fine a se stessa,
implica la sua responsabilità di originalità, veri-
tornado e grandinate: nate, alluvioni, alla- città etnea invasa dalle acque, quasi un peso o un fastidio.
dicità, proprietà intellettuale e disponibilità ver-
gamenti e tornado con case distrutte, macchine Diventando, invece, di estre-
so terzi. Esso implica anche la sua autorizzazio-
ne alla loro pubblicazione a titolo gratuito e non
da Catania a Siracu- vari. No, non vi stia- “galleggianti ” e disperazione ma attualità e tragicità quando
dà luogo alla loro restituzione, anche in caso di
sa, un’intera isola in mo presentando la tra i cittadini. Eventi idrogeo- avvengono fenomeni clamorosi
mancata pubblicazione. La Redazione si riserva trama dell’ultimo film logici di notevole eccezionalità come quelli accaduti in Sici-
il diritto di ridimensionare gli articoli pervenuti,
senza alterarne il contenuto e il significato.
ginocchio. Tra fatalità “catastrofico” in programma al che però hanno messo in risal- lia. Quindi, come intervenire?
Assicurati di ricevere con continuità tutti e trasformazione incon- cinema. Ma di quanto accaduto to, ancora una volta, la fragi- Quali soluzioni adottare? E an-
i fascicoli recentemente in diverse parti lità ambientale della nostra cora: qual è la sottile linea di
PER ABBONAMENTI: abbonamenti@quine.it trollata del suolo, ab- d’Italia. Disastri meteorologici Penisola. E soprattutto, i ritar- confine tra fatalità e respon-
Tel. 02.76003509 - Fax 02.76022755
redazione@giornaleingegnere.it biamo raccolto il parere che hanno colpito soprattutto di infrastrutturali che ormai sabilità? Ne abbiamo parlato
www.quine.it la Sicilia e la sua parte orienta- caratterizzano gran parte dei con professionisti ed esperti
PUBBLICITÀ: di esperti e ingegneri le, da Catania a Siracusa: sono nostri sistemi urbani. Un’Ita- di settore, siciliani e non. Ecco
dircom@quine.it ancora negli occhi di tutti le lia dove spesso la prevenzione cosa ne è scaturito.

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N.9/2021 novembre
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Poca importanza a una corretta e ampia realizzazione di infrastrutture fognarie


La trasformazione del suolo ha un effetto decisivo – e permeabili, mentre i quartieri più recenti sono stati edi- adeguare i canali di drenaggio e
spesso negativo – sugli eventi calamitosi che spesso de- ficati sugli alluvionali, praticamente impermeabili. In ge- operare una decisa deimperme-
vastano l’Italia. Da Nord a Sud. Isole comprese. È questa nerale, si è sempre data poca importanza a una corretta abilizzazione dei terreni ”. Gli in-
l’analisi di Salvatore Alecci, componente del Comita- e ampia realizzazione di infrastrutture fognarie, convinti gegneri si sono già impegnati in
to Tecnico Scientifico Autorità del Bacino del Distretto che l’acqua potesse impermeabilizzarsi nel sottosuo- tal senso: “Siamo stati tra i pro-
idrografico della Sicilia e Presidente dell’Associazione lo, anche quando ciò era scientificamente impossibile. tagonisti della Legge Regionale Salvatore Alecci,
Idrotecnica Italiana, sezione Sicilia Orientale. “La trasfor- Ecco, quindi, che al giorno d’oggi i deflussi superficia- 19/2020 che ha introdotto il prin- componente del
mazione del suolo è un fattore fondamentale nelle aree li, a fronte di precipitazioni eccezionali, diventano in- cipio dell’ invarianza idraulica Comitato Tecnico
urbane. In particolare, a Catania e Siracusa, visti i danni sostenibili e si riservano in città”. Insomma, il primo e lo studio della compatibilità Scientifico Au-
registrati, sicuramente superiore all’aspetto naturale do- passaggio pare proprio obbligatorio: “Va rivista l’ intera idraulica degli strumenti urbani- torità del Bacino
del Distretto idro-
vuto a una pioggia incessante che ha martoriato il territo- rete fognaria, su questo non ci sono dubbi”. Ma non è stici. Con l’ invarianza l’obiettivo
grafico della Si-
rio per 10 giorni di seguito”, spiega Alecci. Il focus è pro- tutto: “Se si edifica su aree alluvionali, costruendo negli è far sì che ogni trasformazione
cilia e Presidente
prio sul capoluogo etneo, dove “ il territorio è particolare. anni l’aeroporto, capannoni industriali e residenziali, i del suolo sia realizzata senza dell’Associazione
La città storica è stata costruita su vulcaniti, quindi terreni risultati sono agli occhi di tutti. Ecco perché bisogna creare dissesti idrogeologici. Nel Idrotecnica Itali-
secondo caso, invece, ogni stru- ana, sezione Sicilia
mento urbanistico deve dotarsi Orientale
“Siamo stati tra i protagonisti della Legge Regionale 19/2020 che ha introdot- di uno studio urbanistico, insie-
to il principio dell’invarianza idraulica e lo studio della compatibilità idraulica me a quello geologico e agricolo-forestale, per indivi-
degli strumenti urbanistici. Con l’invarianza l’obiettivo è far sì che ogni trasfor- duare preventivamente gli effetti naturali che quel suddet-
to piano urbanistico potrà causare in merito agli elementi
mazione del suolo sia realizzata senza creare dissesti idrogeologici” idraulici”.

Basta parlare di bombe d’acqua


Non vuole sentir parlare di fatalità o di casualità legate al tempo Paolo La Greca, prevedere una serie di soluzioni tecniche e ingegneristiche che possano mitigare
Presidente del CeNSU, il Centro Nazionale di Studi Urbanistici. “Ormai gli eventi gli effetti devastanti degli eventi atmosferici: “Va ripensato l’ intero sistema fo-
calamitosi di straordinaria importanza si ripetono con cadenze periodiche. gnario delle zone maggiormente a rischio idrogeologico. E non ogni 100 anni,
Non possono più essere considerati episodici”, spiega La Greca. “Dobbiamo ma con archi temporali molto più contenuti. Poi, nell’ immediato, una prima
renderci conto che il nostro clima sta cambiando, è diventato fortemente pio- misura potrebbero essere i tetti verdi. Le vasche di prima pioggia, sui tetti
voso. Pensiamo alle alluvioni: solo qualche decennio fa erano occasionali. Oggi, dei parcheggi, dei supermercati e di altre strutture similari, avrebbero la pos-
invece, sono diventate la norma, purtroppo, in diverse aree d’Italia. E basta Paolo La Greca, sibilità di raccogliere copiose quantità d’acqua prima che arrivino al suolo”.
parlare di bombe d’acqua: specialmente i media, chiamando le alluvioni e le Presidente del A Catania il maltempo ha causato danni ancora maggiori anche per un’altra
forti precipitazioni così, danno un’ informazione sbagliata: la bomba d’acqua CeNSU motivazione: “L’attività eruttiva dell’Etna ha portato alla totale chiusura delle
è un qualcosa di episodico. Le statistiche dicono che non è più così. Basti caditoie stradali, ricolme di sabbia. Inoltre, i pluviali non sono collegati alle
pensare che al Sud, specialmente in Sicilia e in Sardegna, stiamo assistendo a una fognature e scaricano direttamente sui marciapiedi. I risultati, purtroppo, li abbiamo
vera e propria tropicalizzazione del clima”. La soluzione? Rimboccarsi le maniche e tutti sotto gli occhi. Ecco perché bisogna insistere sulla manutenzione quotidiana di
infrastrutture di tal genere”. Senza dimenticare un ultimo
“L’enorme consumo di suolo e la crescita urbana hanno portato al ruscellamen- – ma importantissimo – aspetto: “L’enorme consumo di
suolo e la crescita urbana hanno portato al ruscellamento
to delle acque superficiali in maniera incontrollata. Un fenomeno che determina delle acque superficiali in maniera incontrollata. Un feno-
i disastri che periodicamente colpiscono i nostri territori” meno che determina i disastri che periodicamente colpisco-
no i nostri territori”.

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N.9/2021 novembre

EDITORIALE |
SEGUE DA PAG. 1 INCHIESTA
di Gianni Massa

I timelapse di breve intervallo pos- Combattere con decisione l’abusivismo


sono darci alcune indicazioni sugli Vincenzo Di Dio,
Eventi atmosferici eccezionali, che hanno acuito problematiche atavi- Presidente dell’Or-
indirizzi. Da agosto a settembre di
quest’anno i lavoratori autonomi
che di un territorio spesso eccessivamente cementificato. È questo il “L’eccessiva cementificazione dine degli Inge-
gneri di Palermo
sono calati di 28 mila unità. Se ci giudizio di Vincenzo Di Dio, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di aggrava situazioni già di per sé
riferiamo all’intervallo annuale, da Palermo e anche assessore comunale all’Edilizia Privata. “La copiosa
settembre 2020 a settembre 2021 il pioggia caduta sulla Sicilia è figlia di uno stravolgimento climatico
critiche. In più, costruire in zone
taglio dell’occupazione indipendente del quale dobbiamo prendere coscienza”, dice Di Dio. “I modelli di idrogeologicamente dissestate,
è pari a 150 mila unità. Nello stesso
periodo l’occupazione dipendente è
calcolo sulle previsioni meteorologiche attuali non sono più adeguati. oltre a essere un illecito, è un vero
A Palermo il 15 luglio 2020 si scatenò un’autentica bomba d’acqua che
cresciuta di 422 mila unità (69 mila
creò notevoli problemi e purtroppo nessuno riuscì a prevederla. Ciò
scempio”
a tempo indeterminato e 353 mila
a tempo determinato). In sostanza che voglio dire è che i livelli di piovosità ai quali stiamo assistendo
– riprendendo Dario Di Vico in un re- sono eccezionali. Porre rimedio è difficile”. La verità è che non si può no sempre più frequentemente e con forza crescente”. E ancora: “Nel
cente articolo sul Corriere della Sera più ragionare con logiche e sistemi d’allerta di 20 anni fa. Anche per- corso degli ultimi 50 anni, sono prevalse le politiche della cemen-
– il Prodotto Interno Lordo avanza e ché “non esiste una bacchetta magica che dall’oggi al domani riesca tificazione eccessiva. Politiche che hanno incrementato a dismisura
i lavoratori autonomi arretrano. L’a- a trovare una soluzione ottimale per i dissesti idrogeologici in Italia, le zone di espansione delle nostre città e, contestualmente, hanno
pertura di nuove partite IVA nel 2020
non solo in Sicilia. Si tratta di un problema generalizzato”, aggiunge il svuotato i nostri centri storici”. Una cementificazione che, soprattutto
era stata di circa 15 punti inferiore
Presidente palermitano. Certo, qualcosa si può fare, anche nell’imme- negli anni ’60-70, ha spesso interessato zone a rischio idrogeologico.
all’anno prima e gli ultimi dati riferiti
al terzo trimestre 2021, paragonati diato: “Penso a una gestione dell’emergenza più attenta e a una mi- Tutto ciò determina “nuove condizioni di fragilità del nostro territorio,
allo stesso intervallo del 2020, danno gliore pulizia e snellimento dei percorsi di deflusso delle acque urba- producendo disastri idrogeologici e notevoli rischi per la pubblica in-
un incremento assai limitato (+1,4%) ne e interurbane. Un’altra possibilità è dotare i sottopassi, che spesso columità”. Le possibili soluzioni? “Sono indispensabili e urgenti nuo-
dopo un recupero nei mesi prece- si allagano e diventano delle vere e proprie trappole mortali, di se- ve politiche di governo del territorio, fondate sulla riduzione del con-
denti. Sempre guardando i recenti mafori in grado di canalizzare il traffico in casi estremi”. Certo è che sumo di suolo, sulla manutenzione programmata dei corsi d’acqua e
timelapse Istat, il 48% degli iscritti
spesso l’uomo ci mette del suo: “L’eccessiva cementificazione aggrava sulla rigenerazione urbana del costruito. A tal proposito, gli Architetti
alle casse previdenziali relative alle
situazioni già di per sé critiche. In più, costruire in zone idrogeologi- agrigentini auspicano che venga al più presto approvato il Testo uni-
professioni ha un reddito inferiore ai
20 mila euro annui. camente dissestate, oltre a essere un illecito, è un vero scempio. Ecco ficato dei disegni di legge in materia di rigenerazione urbana sosteni-
Abbiamo compreso, forse, che la perché bisogna combattere con decisione l’abusivismo. E non per un bile dello scorso 9 novembre, già incardinato al Senato. Il disegno di
sfida che attende italiani, europei e capriccio ma per salvare vite umane”. Durissima, in tal senso, la presa legge prevede l’istituzione di un Fondo nazionale per la rigenerazione
tutti i cittadini del mondo, passa per di posizione degli Architetti di Agrigento. Secondo il Presidente Rino urbana che ammonterebbe a 10 miliardi di euro, cioè 500 milioni di
riforme strutturali che traguardino, La Mendola “È necessaria una pronta inversione di tendenza nelle euro annui dal 2021 al 2040. È prevista anche la rigenerazione urbana
prima di tutto, gli obiettivi del clima
gestione del territorio, altrimenti i disastri idrogeologici si ripeteran- attivata da promotori privati, che potranno presentare i propri pro-
e delle disuguaglianze.
getti ai Comuni di competenza chiamati a valutarne la coerenza con la
Sono consapevole che il grafico
dei timelapse non può cambiare “Nel corso degli ultimi 50 anni, sono programmazione comunale di rigenerazione urbana”. Nel disegno
di legge sono stati introdotti specifici incentivi volumetrici (in-
repentinamente. La curva, quando in
ascisse utilizziamo il lungo periodo,
prevalse le politiche della cementifi- cremento cubatura sino al 20%) per i cittadini che investiranno
dipende da movimenti lenti, da azioni cazione eccessiva. Politiche che hanno nella rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. “Speriamo
che durano nel tempo, che a volte, incrementato a dismisura le zone di che la politica comprenda – conclude Rino La Mendola – come
quando accumulano energia, diven-
il tema del rispetto dell’ambiente, della riduzione del consumo
tano rpentini per poi tornare lenti. In espansione delle nostre città e, con- Rino La Mendola, di suolo e della rigenerazione urbana non sia più differibile per
questo senso spero si sia compreso
che la concorrenza al ribasso (non
testualmente, hanno svuotato i nostri Presidente dell’Or-
dine degli Architet- scongiurare il rischio di ulteriori e sempre più devastanti disa-
la concorrenza sana e inserita in un centri storici” ti di Agrigento stri ambientali”.
sistema di regole, che consenta di
partecipare alla gara e al campionato
del mercato in un mondo consapevo-
le riguardo a emergenza ambientale,
disuguaglianze, salute ed economia)
finisce per distruggere valore e de-
strutturare il tessuto professionale e
imprenditoriale del Paese.
Siamo nei box dello stop and go
per settare la macchina. I prossimi
giri saranno fondamentali visto che
avremo di fronte l’elezione del Pre-
sidente della Repubblica e le azioni
(in particolare delle riforme e del
PNRR) volte all’emergenze sanitaria,
climatica sociale ed economica. È
necessario però iniziare a guardare
all’intera gara, al campionato di
oggi e a quelli di domani.
Pur comprendendo la complessità del
momento e la tensione del Governo
nella direzione delle riforme, sarebbe
importante un ulteriore sforzo che
guarda alla Next Generation e al fu-
turo. Occorre, a mio parere, cambiare
l’approccio della legislazione fiscale
indirizzato a incentivare la piccola
e piccolissima dimensione. Non che
questo sia, in assoluto, un male. Ma,
in un mondo in cui le relazioni tra gli
elementi sono più importanti degli
Sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini
elementi stessi, occorre costruire op- Un rispetto per l’ambiente che deve diventare “il verbo” per il fu- “Gli interventi dell’uomo con la trasformazione dei territori e la
portunità per connettere competenze turo. Un cambio di passo che devono compiere tutti, dai singoli cementificazione spinta non sono più tollerabili. Oltre alle mi-
e discipline. cittadini sino ai rappresentanti delle istituzioni. Ne è convinta sure tecniche che si possono mettere in campo per arginare
“Se non superi una determinata Elvira Restivo, presidente della Consulta degli Ordini degli i fenomeni, occorre predisporre una massiccia campagna
soglia paghi di meno” è la sintesi, Ingegneri della Sicilia: “Da ingegnere idraulica, con una spe- di informazione. Sensibilizzare e rendere consapevoli i
forse estrema, della tendenza della cializzazione geotecnica, ma soprattutto da palermitana, mi cittadini e gli amministratori che per ridurre i danni da
legislazione fiscale in materia di sento particolarmente coinvolta da quanto accaduto nell’ulti- dissesto idrogeologico bisogna cambiare i comportamenti”.
lavoro autonomo. Ma la complessità mo periodo nella nostra isola. Un dissesto legato essenzial- Ciò che manca, ricorda Restivo, è “la cultura della preven-
dell’economia contemporanea ri- mente a due cause: la prima è da far ricadere ai cambiamen- Elvira Restivo, zione. In Italia si gestisce solo il post, ma non si prende
chiede competenze multidisciplinari presidente della
ti climatici in corso. È in atto una tropicalizzazione del tempo Consulta degli Ordini mai in considerazione la possibilità di intervenire prima
e interprofessionali e, quindi, un che porta a precipitazioni intense, sino a trasformarle in degli Ingegneri della che accadano eventi tragici. Come? Ad esempio, svol-
tessuto professionale capace di con- alluvioni. Su questo, francamente, possiamo fare ben poco”. Sicilia gendo la manutenzione ordinaria periodicamente, non
netersi e organizzarsi. Questo è ciò Ma non è tutto. Perché le responsabilità ci sono: solo quando si è in emergenza. La verità è che viviamo
che occorre per essere competitivi in una società che non pone
sul mercato professionale italiano
ed europeo. La capacità di fare rete,
“La verità è che viviamo in una società che non pone più importanza al più importanza al futuro, ma
vive solo del presente. Il dopo
di tèssere competenze e linguaggi, di futuro, ma vive solo del presente. Il dopo di noi non interessa. E invece di noi non interessa. E invece
associarsi (anche in forme flessibili),
è ciò che serve oggi. Non lo stimolo bisogna agire per il bene delle future generazioni” bisogna agire per il bene delle
a destrutturare e dissociare. future generazioni”.
N.9/2021 novembre

APPROFONDIMENTO

Entro dicembre
2021 i Piani di
gestione saranno
aggiornati come
previsto dalla Di-
rettiva. Il PGRA ha
portato un valore
aggiunto nella
gestione del rischio
da alluvione? Ne
parliamo con alcuni
Segretari Generali
delle Autorità di
bacino distrettuali

La Direttiva 2007/60/CE e il
Piano di gestione delle alluvioni
a cura di Francesco Baruffi, tiva, gestionale, patrimoniale e Passare da una visione statica del rischio alla sua “gestione”
già Segretario Generale del contabile. Al centro di tale si- I problemi di alluvione che affliggono l’Italia e l’Eu- pennino Meridionale si stanno compiendo rilevanti
Distretto delle Alpi Orientali stema organizzativo, si colloca ropa richiedono una gestione virtuosa del rischio sforzi per giungere nel più breve tempo possibile alla

L
il Piano di bacino distrettuale che può essere conseguita con misure strutturali alle unificazione dei due strumenti e posizionare, nel con-
La pianificazione di di cui all’articolo 65 del T.U. che quali associare le misure non strutturali quali: il pre- tempo, il PGRA all’interno di un processo più ampio, di
bacino in Italia ha riprende i contenuti stabiliti sidio territoriale, il monitoraggio, i modelli matematici tipo multiscalare e multidisciplinare, che mira all’ag-
le sue radici nella L. dalla L. 183/1989. Dopo le allu- avanzati, nonché la diffusione dell’informazione per giornamento di tutti i Piani di settore e, soprattutto,
183/1989 attraverso vioni del Danubio e dell’Elba rendere i cittadini consapevoli e partecipi degli sforzi alla redazione del Piano di Bacino in una logica di
la quale il territorio (1998-2002), l’Europa adottò il compiuti dagli Enti. sistema.
nazionale fu suddi- 23 ottobre del 2007 la Direttiva In questa prospettiva la Direttiva 2007/60/CE L’obiettivo globale è quello di impegnare in
viso in bacini idrografici e istitu- 2007/60/CE sulla valutazione risulta di grande aiuto consentendo di passa- un unico sforzo il Distretto, i tecnici chia-
ite le corrispondenti Autorità di e la gestione dei rischi di allu- re da una visione statica del rischio alla sua mati a redigere i Piani e i cittadini la cui
bacino. Il 23 ottobre 2000, l’Eu- vione, nota come “Direttiva al- “gestione”. Favorendo, così, il passaggio dal conoscenza dei pericoli e di percezione
ropa varò la Direttiva 2000/60/ luvioni ”, prevedendo il Piano di PAI al PGRA sia per la maggiore visione strate- del rischio devono essere notevolmente
CE, che disegnò un quadro per Gestione del Rischio Alluvioni gica di quest’ultimo e sia per l’impossibilità incrementate per favorire il passaggio
Vera Corbelli,
l’azione comunitaria in materia (PGRA). Le attività iniziarono nel di fare convivere sul territorio due strumenti da un regime puramente vincolistico a
Autorità di bacino
di politica delle acque, chiama- 2011 con la valutazione prelimi- pianificatori che perseguono fini differenti. distrettuale dell’Ap- una gestione condivisa e partecipata del
ta in breve “Direttiva acque”, e nare delle potenziali condizioni Per quel che riguarda il Distretto dell’Ap- pennino Meridionale territorio.
attribuendo agli Stati membri di rischio. Nelle aree così indi-
il compito di definire i distret- viduate, entro il 2013, dovevano
ti idrografici. Il recepimento essere elaborate le mappe di condizioni di rischio, già deli- e quella sulle alluvioni sono del bacino idrografico. Sono le
in Italia avvenne con il D.Lgs. allagabilità e del rischio di allu- neate dall’art.14 della Direttiva collegate mediante i corrispon- cosiddette infrastrutture ver-
152/2006 e portò all’ individua- vione tenendo conto della vita 2000/60/CE, promuovendo una denti piani, nonché attraverso il di, proiettate alla contestuale
zione di sette distretti idrogra- umana, l’ambiente, i beni cultu- partecipazione diretta e attiva coordinamento della partecipa- tutela dell’acqua e degli ecosi-
fici (Figura 1), nei quali, solo nel rali e l’economia. Quindi, entro al processo di pianificazione. La zione pubblica. Tale approccio è stemi acquatici, come richiesto
2015, furono istituite le corri- il dicembre 2015, doveva essere valutazione preliminare (2011), confermato anche per i bacini dalle direttive quadro sulle ac-
spondenti Autorità di bacino di- predisposto il corrispondente in Italia, fu operata utilizzando i idrografici che interessano più que, sugli habitat, sulla valuta-
strettuali. Alle Autorità fu attri- piano di gestione con le misure Piani per l’Assetto Idrogeologi- Stati, attraverso misure di mi- zione dell’ impatto ambientale
buita natura di enti pubblici non di mitigazione. La Direttiva en- co (PAI), rispettando le successi- tigazione e di tutela che non e strategica. Promuove, quindi,
economici, dotati di autonomia fatizzò il diritto dei cittadini ad ve scadenze stabilite. devono aumentare il rischio nei le misure non strutturali tra cui
tecnico-scientifica, organizza- accedere alle informazioni sulle La direttiva quadro sulle acque Paesi confinanti. La Direttiva i sistemi previsionali, la ricerca
2007/60/CE nelle premesse ri- multidisciplinare e l’educazione
propone le cause che possono ai temi del rischio, necessarie
L’approccio ingegneristico al rischio idraulico aggravare gli effetti delle allu- per meglio comprendere le si-
Il PGRA e la Direttiva 2007/60/CE sono un valo- patti dei cambiamenti climatici. La promozione di vioni, quali l’uso improprio del tuazioni di criticità. Non casual-
re aggiunto poiché valorizzano e garantiscono attività di partecipazione e coinvolgimento della territorio e i cambiamenti clima- mente la direttiva richiama la
la continuità al lavoro già svolto, e segnano una popolazione, nonché di formazione e informazio- tici, nonché la necessità di ga- “gestione” del rischio.
rottura con la strategia della protezione assoluta ne di amministratori e tecnici è un ulteriore valo- rantire uno sviluppo sostenibile. Entro dicembre 2021 i Piani
ricercata con i soli interventi infrastrutturali. Fa- re aggiunto, fondamentale per la consapevolezza La gestione del rischio prevista di gestione saranno aggiorna-
voriscono un più moderno e sistemico approc- del rischio e l’attivazione di buone pratiche di dalla direttiva, mira quindi a ri- ti come previsto dalla Direttiva.
cio dell’ ingegneria al rischio idraulico con difesa. durre la probabilità e/o l’ impat- È quindi importante capire se
una gestione dei sistemi fluviali impostata Al fine di innalzare la “cultura del proget- to delle alluvioni attraverso mi- in questi primi anni di attività il
anche sugli interventi non strutturali. Nel tare”, potenziare il coordinamento con i sure di prevenzione, protezione, PGRA abbia portato un valore ag-
Distretto della Sardegna per i principali comuni, gli enti locali, i professionisti, e preparazione, di risposta alle giunto nella gestione del rischio
corsi d’acqua sono stati definiti “Scenari diffondere la cultura del PGRA, anche nel emergenze, di recupero. da alluvione, nonché se questo
di intervento strategico e coordinato” suo aggiornamento, sono confermate In alternativa alla mitigazione strumento di pianificazione sia
con mappature che integrano il PAI. Un Antonio Sanna, apposite misure per la formazione e del rischio realizzata con clas- conosciuto e partecipato come ri-
Autorità di bacino
importante aspetto innovativo della Di- regionale della
informazione in materia di rischio idro- siche misure strutturali, pro- chiesto dall’Europa. Ne parliamo
rettiva è inoltre l’attenzione verso gli im- Sardegna geologico. pone misure che traggono l’ef- con alcuni Segretari Generali delle
ficacia dalle capacità naturali Autorità di bacino distrettuali.

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N.9/2021 novembre
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Se il parlamento approvasse la legge contro il consumo di Aggiornare il sapere è una funzione


suolo, potrebbe iniziare un’altra storia fondamentale per effettuare
La Direttiva è una pietra miliare nella valuta- rischi che paghiamo oggi. Oggi, delle mappe di
zione e gestione dei rischi da alluvione. L’Ita- rischio del PGRA le amministrazioni locali do- scelte ponderate
lia aveva già una normativa di avanguardia: la vrebbero far tesoro e se il Parlamento approvas- Senza dubbio il PGRA e la direttiva hanno migliora-
L.183/1989, varata grazie al pressing di Giulio De se la legge contro il consumo di suolo, potrebbe to le conoscenze, un valore aggiunto di importanza
Marchi. La L.183, fu praticamente sepolta sotto il iniziare un’altra storia. strategica. Aggiornare il sapere è una funzione fon-
peso di continui rinvii, di circolari interpretative, Da queste riflessioni, la mia Autorità ha dato vita damentale per effettuare scelte ponderate. Il PGRA ha,
normative, nuova giurisprudenza. Cosa avremmo al progetto ReStart, la prima piattaforma tecno- infatti, permesso di valutare anche situazioni di Meuccio Berselli,
dovuto fare dopo il 2000 e il 2007 con l’arri- logica con il completo sistema informativo pericolosità idraulica locale andando, quindi, oltre Autorità di bacino
vo delle due Direttive? Scrivere normative territoriale di gestione dati in un’area ai temi di grande scala di un bacino vasto come il distrettuale del
fiume Po
chiare per i due corrispondenti piani. Li vasta europea, disponibile per 138 co- Po. L’approfondimento delle conoscenze permette
abbiamo invece moltiplicati come i pani muni del centro Italia. È parte integrante di individuare meglio sia le misure strutturali che
e i pesci stratificando nuova e ulteriore del lavoro strategico iniziato per omoge- quelle non strutturali aumentando la resilienza come richiesto dalla
legislazione. A questa legislazione ridon- neizzare e integrare i sette PAI delle Re- Direttiva 2007/60/CE. Con le Regioni del Distretto Padano c’è la massi-
dante, teoricamente garante dell’ inte- gioni ora convergenti nel Distretto. Lo ma sinergia e collaborazione: il PGRA è uno strumento di pianificazio-
Erasmo D’Angelis,
grità del territorio e dell’ambiente, è Autorità di bacino estenderemo all’area metropolitana di ne conosciuto e partecipato nelle problematiche e nei contenuti. Tutto
corrisposta, all’opposto, l’ illegalità con distrettuale dell’Ap- Roma, e poi la “esporteremo” in tutto il questo si riverbera principalmente sulla rete idraulica principale del
3 condoni, caso unico in Europa, con pennino Centrale Distretto. bacino del Po. Diverso è il grado di conoscenza del PGRA nei piccoli
comuni, per i quali rimane uno strumento poco conosciuto. Nel re-
ticolo secondario e minore, dove insistono molti di questi comuni,
bisogna infatti fare un lavoro di analisi coraggioso e lungimiran-
Figura 1. I sette distretti te per tener conto delle possibili dinamiche evolutive di questa
idrografici in Italia specifica rete idraulica, da collegare anche ai possibili effetti dei
cambiamenti climatici. Nel distretto del Po, il PAI e il PGRA convi-
veranno sinergici e coordinati nel più vasto ambito della pianifi-
cazione di bacino stabilito dalla Direttiva quadro 2000/60/CE e dal
corrispondente Piano di gestione delle acque.

Un cambiamento culturale e partecipativo assolutamente positivo


Una novità importante della Direttiva è il maggior coinvolgimento dei cittadini, chiamati a esprimere direttamente
le loro esigenze e la percezione sulla sicurezza idraulica del territorio. Questo coinvolgimento è confermato dalla
condivisione della partecipazione con il Piano acque della Direttiva 2000/60/CE. È stato incentivato il collega-
mento necessario per realizzare opere che assicurino un giusto equilibrio tra gli obiettivi di qualità ambientale e
la sicurezza del territorio. Un elemento in più riguarda il livello europeo a cui è stata posta la pro-
blematica delle alluvioni e quella recente verificatasi in Germania conferma che non esistono
sicurezze assolute. La Direttiva in tal senso ha evidenziato l’importanza di considerare il rischio
residuo anche quando si realizzano nuove opere di mitigazione. È un messaggio importante per
i cittadini. L’informazione, quindi, al centro tra cittadino e decisore. l’Autorità con la misura del
PGRA chiamata Osservatorio dei cittadini, ha dato una risposta a tutto ciò. I vari Comuni, non
Marina Colaizzi, avevano colto il vero messaggio del primo PGRA (2015), interpretato solo come un ulteriore
Autorità di bacino vincolo. Il suo aggiornamento è stato invece maggiormente seguito dagli enti locali e dai cit-
distrettuale delle tadini attraverso le osservazioni, importante esito del processo di partecipazione pubblica. Un
Alpi Orientali
cambiamento culturale e partecipativo assolutamente positivo.

Il PGRA ha comportato
un approccio più completo
alla gestione del rischio
Il PGRA ha contribuito alla semplificazione in materia di ri-
schio idraulico. L’Autorità dell’Appennino Settentrionale ha
infatti scelto, per la pericolosità idraulica, di perseguire, già
dal 1° ciclo di pianificazione, il superamento dei PAI con il
PGRA, assunto quindi quale unico riferimento. Attraverso la
disciplina del piano e la sottoscrizione di accordi, sono sta-
te snellite le procedure e meglio definite le competenze con
i vari enti locali e statali. Evidenti e positivi i risultati della
collaborazione con i Geni Civili e i Comuni della Toscana nelle
conoscenze per la gestione del rischio e la piani-
ficazione urbanistica. Nell’ambito dei cambia-
menti climatici il PGRA ha approfondito le
conoscenze a scala distrettuale. La metodo-
logia sviluppata dal personale interno per la
mappatura della pericolosità da Flash Flood
è stata indicata da ISPRA come riferimento
Massimo Lucchesi,
nazionale e inclusa dalla Commissione Euro-
Autorità di bacino
distrettuale pea tra le buone pratiche da disseminare. È
dell’Appennino pubblicata nel documento “Current Practice
Settentrionale
in Flood Risk Management in the European
Union” (settembre 2021). In generale il PGRA ha comportato
un approccio più completo alla gestione del rischio, eviden-
ziando l’ importanza di realizzare oltre alle opere strutturali,
interventi non strutturali, integrati con altre Direttive euro-
pee, come la 2000/60/CE. In questi termini il PGRA rappre-
senta uno strumento innovativo, a cui fare riferimento nella
transizione ecologica.

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N.9/2021 novembre

SUPERBONUS

Isolamento termico
dell’involucro e prevenzione
incendi: criticità a confronto
Tra contenimento energetico e sicurezza antincendio, emerge sempre più forte la convinzione che
la riqualificazione dell’involucro sia un processo complesso e integrale che richiede un approccio
multidisciplinare
a cura di Patrizia Ricci

L’
L’entrata in vigore
del Superbonus
110%, la misura
di incentivazio-
ne introdotta dal
Decreto “Rilancio”
che punta non solo a rendere più
efficienti e più sicure le abitazioni,
ma anche a ridare impulso al set-
tore dell’edilizia, e il concetto di
nZEB (edifici a energia quasi zero)
implementato nel D.M. 26/05/2015
per rispondere alla richiesta di una
maggiore efficienza energetica, sia
per i nuovi edifici che per gli in-
terventi di ristrutturazione, hanno
portato a una crescente richiesta
e posa in opera di soluzioni tecni-
che (cappotto o parete ventilata)
di grandissimo valore igrotermico,
e spesso anche acustico, in grado
di conferire alle abitazioni elevati
comfort abitativi.
Tuttavia, l’impiego di queste solu-
zioni, che per alcuni edifici condo-
miniali richiedono anche il rispet-
to di prescrizioni antincendio per
le facciate, rientrando nelle atti-
vità soggette al controllo da parte
dei Vigili del Fuoco, unitamente
ad alcuni gravi incendi avvenuti
in ambito nazionale e internazio- tico e sicurezza antincendio. Una nomico-finanziari. Una comples- e sussistere le migliori condizioni verso l’utilizzo di materiali termoi-
nale, hanno accresciuto la sensi- progettazione accurata che tenga sità, quella legata alla riqualifica- di sicurezza, occorre dunque una solanti convenzionali, puntando
bilità degli addetti ai lavori verso conto dell’apparato normativo, sia zione dell’involucro edilizio di un maggiore diffusione e condivisio- sostanzialmente sull’isolamento
la problematica degli incendi in cogente che di utile riferimento, immobile esistente, che richiede ne della cultura della prevenzione termico a cappotto (noto anche
facciata (si veda Il Giornale dell’In- dell’analisi del rischio e della defi- una forte sinergia tra tutte le fi- del rischio e della sicurezza antin- con la sigla ETICS, External Ther-
gegnere n.7/21, pag. 2 e pag. 6, nizione degli obiettivi, e che faccia gure tecniche coinvolte nel pro- cendio con tutti gli operatori del mal Insulation Composit System)
ndr.). Le tante problematiche che ricorso alle migliori tecnologie per getto di progettazione e gestione settore delle costruzioni, riser- e sul rivestimento a parete ven-
tecnici, amministratori di condo- il miglioramento delle prestazioni del cantiere e che, in pratica, il vando agli specialisti in materia tilata che, integrando coibenta-
mini e committenti si trovano ad termiche dell’involucro edilizio, Superbonus 110 non ha fatto altro di prevenzione incendi (ex Legge zione a cappotto e intercapedine
affrontare nella coibentazione dei assicurando agli edifici un livello che evidenziare e mettere in luce. 07/12/1984, n. 818), spesso chia- ventilata, permette di migliorare
componenti opachi dell’involucro, di sicurezza antincendio entro il Problematiche finora mai affron- mati a intervenire e operare in decisamente efficienza energetica
connesse a tipologia dei materiali, cosiddetto “rischio accettabile”. tate in modo integrale e integra- modo isolato su scelte già operate e comfort. L’isolamento deve rag-
spessori, modalità di installazio- I temi dell’isolamento infatti non to, che nei fatti rappresentano la a monte da altri soggetti, solo gli giungere anche la copertura che,
ne, tempi di consegna e costi, e la riguardano solo gli aspetti tecnico complessità di un processo che aspetti più sofisticati e avanzati a volte può costituire l’elemento
richiesta di conseguire il risultato energetici del sistema edificio-im- vediamo replicarsi numeroso nei della materia. L’evoluzione del- più vulnerabile. Questo comporta
del doppio salto di classe energe- pianto, ma richiedono competen- tanti cantieri avviati recentemen- le soluzioni per l’involucro degli la presenza di uno strato isolan-
tica, hanno fatto emergere il biso- ze trasversali e multidisciplinari te sul territorio. anni più recenti, rispetto a una te, che può essere anche molto
gno di una progettazione integrata che abbracciano aspetti architet- tradizione costruttiva che garan- spesso, su tutto il contorno ester-
necessaria per prevenire e risol- tonici, energetici, acustici, di sicu- SOLUZIONI TECNICHE TIPICHE tiva una sicurezza passiva degli no dell’edificio. Queste soluzioni
vere le possibili esigenze contra- rezza – strutturale e antincendio E RISCHIO DI INCENDIO edifici soddisfacente, tende a tecniche necessitano di partico-
stanti tra contenimento energe- – urbanistici, legali, fiscali ed eco- Per far sì che possano maturare esaltare singole prestazioni attra- lari attenzioni, in quanto possono

Fonti: Convegno AiCARR “Isolamento termico dell’involucro: criticità energetiche e problematiche di sicurezza antincendio”
L’articolo prende spunto dal Convegno AiCARR - Isolamento termico dell’involucro: criticità energetiche e problematiche di sicurezza antincendio (Live&Digital), tenutosi presso il
Politecnico di Milano lo scorso 29 ottobre 2021, al quale hanno partecipato Filippo Busato, Presidente AiCARR; Giovanni Lozza, Direttore Dipartimento di Energia del Politecnico di
Milano; Gennaro Loperfido, Studio di Ingegneria Loperfido - Matera, Coordinatore Comitato Tecnico Sicurezza e Prevenzione Incendi, in qualità di moderatore; Luca Rollino, CEO di
C2R Energy Consulting; Angelo Lucchini, Dipartimento ABC - Politecnico di Milano; Marco Cavriani, Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Regione Lombardia; Marco Di Felice,
Libero Professionista, Componente del Gruppo di Lavoro Sicurezza e Prevenzioni incendi del CNI e membro titolare del Comitato Centrale Tecnico Scientifico/CCTS presso il Ministero
dell’Interno.

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N.9/2021 novembre
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propagare l’incendio in un edificio dio, la capacità portante dell’edifi-


anche se è bene sottolineare fin cio possa essere garantita per un
Reazione al fuoco: la nuova RTV chiusure d’ambito
da subito che, dal punto di vista periodo di tempo determinato; la La nuova RTV sulle chiusure d’ambito, di prossima pubblicazione, non prevede per le coperture e le fac-
della prevenzione incendi, tutti i generazione e la propagazione del ciate di tipo SA requisiti di reazione al fuoco; mentre per le chiusure d’ambito di tipo SB sarà necessario
cappotti possono essere utilizzati fuoco e del fumo all’interno dell’o- ricorrere a materiali di tipo GM2, che corrispondono a una classe B-s2,d0, con la condizione che, se protetti
a patto di rispettare la Linea Gui- pera, così come a opere da co- su tutte le facciate esposte a possibile attacco del fuoco, come previsto nel cap. S.1, sono ammessi anche
da dei VVF per la determinazione struzione vicine, siano limitate; gli materiali isolanti del gruppo GM3 (C-s2,d0). Se la protezione dell’isolante non ha prestazioni di resistenza
dei “Requisiti di sicurezza antin- occupanti possano abbandonare al fuoco, deve avere uno spessore ≥ 15 mm. Infine per quelle di tipo SC sono previsti materiali di tipo GM1.
cendio delle facciate negli edifici l’opera, tenendo conto della sicu- Non sono richiesti requisiti di reazione al fuoco per le coperture di edifici aventi massima quota dei piani
civili”, come vedremo meglio in rezza delle squadre di soccorso. ≤ 24 m. La RTV entra anche nell’ambito della resistenza al fuoco, il comportamento della struttura durante
seguito. Inoltre è opportuno riba- lo sviluppo dell’incendio, e la compartimentazione. In corrispondenza delle proiezioni di compartimenta-
dire che nella scelta del sistema di IL QUADRO NORMATIVO zioni orizzontali e verticali, la copertura deve presentare fasce di separazione realizzate con materiali del
isolamento, i dati forniti dal pro- Dal punto di vista normativo, la gruppo GM0 di reazione al fuoco e devono essere costituite da uno o più elementi costruttivi aventi classe
duttore di un sistema non devono disciplina della prevenzione in- di resistenza al fuoco E 30-ef (o→i) o, se portanti, RE 30-ef (o→i).
essere valutati in modo asettico, cendi fa ricorso a tre diversi livelli Nella classificazione la RTV distingue tre classi di edifici:
ma rispetto al loro utilizzo nei di rango: la buona tecnica, ovve- SA - chiusure d’ambito di edifici aventi quote di tutti i piani comprese in -1< h <12 m, affollamento com-
progetti e nelle costruzioni. Dato ro i cosiddetti criteri generali di plessivo ≤ 300 occupanti e che non includano compartimenti con Rvita pari a D1, D2 (degenze ospedaliere
che la modalità con la quale un prevenzione incendi; la norma o ambulatoriali);
sistema (o kit) funziona dipende volontaria, le UNI o le norme in- oppure edifici fuori terra, a un solo piano;
strettamente dalla modalità con ternazionali che riguardano spe- SB – chiusure d’ambito di edifici aventi quote di tutti i piani h ≤ 24 m e che non includano compartimenti
la quale lo stesso viene applicato cificatamente prodotti e sistemi; con Rvita pari a D1, D2;
e lavorato, chi progetta deve valu- le Regole Tecniche emanate per SC - chiusure d’ambito di altri edifici.
tare attentamente se nella propria Decreto, quindi cogenti. In par-
applicazione è in grado di garan- ticolare, per quanto riguarda le
tire l’integrità del kit. Altrimenti facciate degli edifici, questo ap- rezza dei lavoratori individuati nel rischio vita degli occupanti, forma utilizzato e quindi concorrere alla
occorre un’analisi del rischio che parato normativo comprende la D.Lgs. 81/2008 – Testo unico sulla delle facciate, tipo di materiali uti- funzione di contenimento energe-
non si basi sulla pedestre applica- Guida tecnica VV.F. emanata con salute e sicurezza nei luoghi di la- lizzati per le facciate e modalità di tico o altro, se protetto o incap-
zione del dato del kit. lettera Circolare n. 5093 del 2013 – voro, dove (Titolo I, art. 15) si de- applicazione dei materiali (in ade- sulato (ad esempio, un prodotto
“Requisiti di sicurezza antincendio clamano esplicitamente gli obiet- renza, con intercapedine o altro). isolante C-s3,d2 se protetto con
FATTORI CRITICI E REQUISITI delle facciate negli edifici civili”, tivi di “eliminazione dei rischi” e il Nel Codice, la strategia principe materiali almeno di classe A2, un
I fattori critici per la sicurezza an- documento volontario riferito agli ricorso alle “conoscenze acquisite è la reazione al fuoco (trattata al prodotto isolante di classe non in-
tincendio di facciate e coperture edifici aventi altezza antincendio > in base al progresso tecnico”. La cap. S1), fondamentale per il con- feriore a E se protetto esternamen-
sono determinati dalla presenza 12 m, il D.M. 03/08/2015 “Codice di soluzione a questo disallinea- tenimento del rischio di incendio te con materiali almeno di classe
di materiali combustibili le cui prevenzione incendi” e s.m.i. (D.M. mento legislativo sembrerebbe e la limitazione della propaga- A1, tipicamente corrispondente a
proprietà di reazione al fuoco in- 12 aprile 2019, D.M. 18 ottobre 2019, essere più orientata all’armoniz- zione dello stesso, in particolare un intonaco, aventi uno spessore
fluenzano la velocità di diffusione D.M. 14 febbraio 2020) che l’hanno, zazione del D.Lgs. 81/2008 al Codi- nella fase di prima propagazione non inferiore a 15 mm). Nel caso in
dell’incendio; l’assenza di ostacoli di fatto, riscritto, e un iniziale li- ce di prevenzione incendi che non dell’incendio (pre-flashover). Essa cui la funzione isolante della fac-
alla propagazione dell’incendio mitato numero di Regole Tecniche viceversa. “esprime il comportamento di un ciata sia garantita da un insieme
in facciata e/o copertura e verso Verticali (RTV), utilizzabili per una materiale che, con la sua decom- di componenti unitamente com-
facciate e/o coperture limitrofe; specifica attività o per ambiti di CARENZE E POSSIBILI RIMEDI posizione, partecipa al fuoco al mercializzati come kit, la classe
la conformazione geometrica e la essa, con indicazioni, complemen- NELLA PROGETTAZIONE DELLE quale è stato sottoposto in spe- di reazione al fuoco deve essere
presenza di strati di ventilazione tari o sostitutive di quelle previste CHIUSURE D’AMBITO cifiche condizioni”. A questo pa- riferita al kit nelle sue condizioni
che possano favorire lo sviluppo nella Regola Tecnica Orizzonta- L’analisi del rischio incendio deve rametro fa riferimento la norma finali di esercizio e alle eventuali
dell’incendio e la sua propagazio- le (RTO) introdotta dal Codice e rappresentare il punto di par- europea EN 13501-1 che prevede medesime condizioni di test spe-
ne verso l’alto e anche in direzio- applicabile a tutte le attività. Tra tenza per ogni tipo di intervento una classificazione del grado di rimentale in laboratorio. Un kit è
ne orizzontale o addirittura verso quest’ultime vanno considerate che coinvolga le facciate e più in infiammabilità da A, non infiam- equivalente a un prodotto da co-
il basso; la possibilità di sgoccio- le RTV relative agli edifici civili e generale l’edificio. Il progettista mabile, a F, reazione non deter- struzione quando è costituito da
lamento di parti infiammate di la nuova RTV “Chiusure d’ambito dell’intervento, eventualmente minata. Vengono inoltre tenute una serie di almeno due compo-
distacco di porzioni di facciata degli edifici civili”, già approvata supportato da un professionista in considerazione la produzione nenti separati che necessitano di
incendiate e/o di coinvolgimento dal CCTS e di prossima pubbli- antincendio, deve sempre effet- di fumo (s) e di gocce/particelle essere uniti per essere installati
di porzioni di facciata o copertura cazione. Tale regola può essere tuare un’accurata analisi del ri- ardenti (d), seguiti dal grado di permanentemente nelle opere e,
ancora integre che possano com- considerata anche come utile ri- schio incendio per quantificare e resistenza che va da 0 se ottimo ad esempio, diventare un sistema
promettere l’esodo degli occupan- ferimento per la progettazione di mitigare l’eventuale aggravio del a 3 se scarso. Al paragrafo S.1.7 assemblato. Per quanto riguarda
ti o l’operatività delle squadre di chiusure d’ambito di altre opere rischio indotto dalla possibile mo- viene esplicitamente trattato il il cappotto, il kit è rappresentato
soccorso; l’interessamento delle da costruzione (edifici industriali). difica delle facciate, sia dal punto tema della reazione al fuoco del- da tutti i componenti e i materiali
aree a terra proprie e/o degli edi- Questo quadro, se correttamente di vista della tecnologia adottata, le facciate, specificando che de- del ciclo di posa, dalla lastra alla
fici limitrofi e infine, l’emissione seguito, assicura agli edifici un li- che dei materiali utilizzati e delle vono essere utilizzati materiali di finitura finale, ed è strettamente
di fumi e gas nocivi nell’ambiente vello di sicurezza antincendio tale modalità di realizzazione. In sede rivestimento che limitino il rischio necessario che, per non far deca-
urbano. da contenere il comportamento di esecuzione dei lavori, il Diretto- di incendio delle facciate stesse dere la certificazione del produt-
Questi fattori sono alla base del dell’incendio entro il cosiddet- re dei Lavori dovrà quindi valutare nonché la sua propagazione, a tore, siano utilizzati tutti i mate-
requisito di sicurezza antincendio to “rischio accettabile”. Il Codi- anche le implicazioni di sicurezza causa di un eventuale fuoco aven- riali e il ciclo di posa indicati nel
delle facciate contenuto nell’art. ce infatti ha finalmente dotato il antincendio delle eventuali va- te origine esterna o interna. Nella kit certificato. Nel concetto di kit,
2 del D.M. 25 gennaio 2019 con- professionista antincendio di un rianti in corso d’opera, pressoché fase di cogenza transitoria, in atte- la reazione al fuoco dei materiali
cernente norme di sicurezza an- protocollo di progettazione certo all’ordine del giorno nei cantieri. sa della pubblicazione della nuo- viene affrontata ponendo come
tincendio per gli edifici di civile e affidabile, ispirato ai moderni Tale analisi dovrà tener conto, ol- va RTV, la Guida Tecnica VV.F. 2013 riferimento il sistema di finitu-
abitazione, in base al quale l’opera standard internazionali, anche se tre che dell’altezza dell’edificio, richiede per i rivestimenti delle ra, che deve garantire una classe
deve essere concepita e costruita in parziale antinomia con le mi- anche di quota piani interrati, facciate una classe di resistenza pari a B-s3,d0.
in modo tale che, in caso di incen- sure generali di tutela della sicu- numero di occupanti, profilo di minima di reazione al fuoco pari Tale classe può essere raggiunta
a B-s3,d0. Il sistema di isolamento indipendentemente dalla classe
a cappotto può essere realizzato di reazione al fuoco del materiale
con diversi materiali (EPS, XPS, en- isolante utilizzato, ma è determi-
trambi in Classe E, lana di roccia, nante l’azione del rivestimento. Ad
lana di vetro, entrambi in Classe esempio, l’EPS (polistirene espan-
A1 o A2-s1, d0, etc.). Tuttavia va ri- so sinterizzato) è in classe E di rea-
badito che i prodotti isolanti (con zione al fuoco, ma se viene rivesti-
esclusione di quelli a ridosso dei to da materiali specifici, di classe
vani finestra per una fascia di lar- superiore, può conferire al kit an-
ghezza 0,60 m e di quelli posti alla che la classe B-s1,d0 (>B-s3,d0).
base della facciata fino a 3 m fuori Quindi questo significa che può
terra) possono non rispettare i re- essere utilizzato un rivestimento a
quisiti di reazione al fuoco sopra cappotto realizzato con un kit con-
menzionati, purché siano installati tenente EPS, se certificato per la
protetti, anche all’interno di inter- reazione al fuoco e posato a rego-
capedini e cavità, secondo precise la d’arte. Pertanto l’approccio alla
indicazioni. Quindi un materiale tematica della sicurezza al fuoco
combustibile di classe inferiore deve essere di tipo olistico, ovvero
alla B-s3,d0, anche se non rispet- deve considerare il corretto fun-
ta i requisiti di reazione al fuoco zionamento del sistema edificio e
in quanto materiale, può essere non dei singoli componenti.

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TRANSIZIONE ENERGETICA / INTERVISTA

COP 26, bicchiere mezzo pieno zione degli edifici a lavorare in


maniera più equilibrata. Ultima-

o mezzo vuoto?
mente si stanno studiando, per
esempio, gli edifici come ele-
mento chiave nella fornitura di
servizi cosiddetti ancillari di re-
golazione del sistema elettrico,
Bene l’obiettivo di 1,5°C, male il phase down per il carbone. Fondamentale guidare integrato con la rete nazionale.
la progettazione degli edifici verso una reale efficienza. Il punto di vista di Filippo In questo modo si riuscireb-
be anche ad abbassare il costo
Busato, Presidente di AiCARR dell’energia elettrica, perché
renderebbero più efficiente il si-
di Erika Seghetti stema di regolazione e il sistema

U
di gestione dei flussi della rete.
n grande successo o un Facendo lavorare gli edifici in
evidente fallimento? La maniera intelligente, e in questo
conferenza sul clima ci vengono in aiuto Intelligen-
delle Nazioni (COP26) si za Artificiale, Big Data, Machine
è chiusa il 13 novembre scorso Learning, si può dare anche, in
portandosi dietro uno strascico maniera indiretta, un contributo
di pareri molto discordanti. C’è a livello di regolazione del siste-
chi ha definito il Glasgow Clima- ma elettrico. Questo favorirà lo
te Pact, frutto dei negoziati, un sviluppo delle rinnovabili su un
patto deludente sotto diversi sistema elettrico. Questi sono
punti di vista e chi invece lo ha chiaramente argomenti di fron-
definito il migliore compromes- tiera, ma che dovremmo tenere
so raggiungibile. Che bilancio si in considerazione per il prossi-
può fare di questa COP26? Lo ab- mo futuro”.
biamo chiesto a Filippo Busato,
Presidente di AiCARR, Associa- Questo per quanto riguarda il
zione italiana Condizionamento nuovo e la progettazione per
dell’Aria, Riscaldamento e Refri- il futuro. Rimanendo invece
gerazione, che, in un comunica- sull’esistente, la riqualificazio-
to diffuso in concomitanza della ne energetica è un passo obbli-
conferenza, aveva sottolineato gato. In questo senso le agevo-
l’ importanza di un reale e im- lazioni fiscali sono utili?
mediato cambio di rotta nella Filippo Busato, Presidente di AiCARR, Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione “Le agevolazioni fiscali si sono
lotta ai cambiamenti climatici. sempre dimostrate uno stru-
Auspicando innanzitutto delle consumi energetici aumentano ti che, dal mio punto di vista, punto di vista? mento efficiente e in grado di
politiche più ambiziose per la in maniera assoluta. E questo dovrebbero essere offerti. Ma “L’efficienza negli edifici è una mettere in moto meccanismi
riqualificazione del patrimonio è un dato fondamentale da te- nel bilancio dovremmo inseri- tematica complessa, risultato virtuosi. Aiutano a far emerge-
edilizio esistente, responsabile nere in forte considerazione. re non soltanto le risorse utili di una serie di considerazioni e re il lavoro sommerso e soprat-
di una buona fetta dei consumi I nostri consumi, e per nostri per aumentare la produzione interventi. La pompa di calore tutto incentivano committenti,
energetici e quindi delle emis- intendo quelli dei paesi cosid- da rinnovabili, ridurre le emis- viene vista come un elemento clienti e utenti finali a investire
sioni di gas a effetto serra. detti sviluppati, possono essere sioni derivanti dal carbone e chiave nella decarbonizzazio- in percorsi di riqualificazione
considerati in aumento relativo, via dicendo ma anche quelle ne degli edifici, ma deve esse- energetica degli edifici. E inve-
Qual è la sua impressione in mentre quelli dei paesi in via di che serviranno per riparare i re accoppiata a uno sviluppo stire su imprese, professionisti
merito ai risultati della COP26? sviluppo sono in aumento asso- danni derivanti dagli eventi ca- delle rinnovabili e al tempo e manovalanza significa anche
Si poteva ottenere di più o pos- luto. Insieme ai consumi ad au- lamitosi provocati dal cambia- stesso a una decarbonizzazio- creare ricchezza nel nostro Pa-
siamo ritenerci soddisfatti? mentare sono chiaramente an- mento climatico, che saranno ne anche nella produzione di ese. Sicuramente in alcuni casi,
“Senza dubbio c’è stata un’evo- che le emissioni. Per intenderci, pesanti. In linea generale, qual- energia elettrica. Perché se è come ad esempio il Conto Ter-
luzione molto positiva rispet- se noi ‘spegnessimo’ l’Europa siasi decisione andrebbe presa vero che le PDC contribuiscono mico, andrebbero semplificati,
to al Protocollo di Kyoto e agli rallenteremmo semplicemen- considerando il mondo non per a una riduzione delle emissioni ma sono sistemi fondamentali
accordi di Parigi. Si è passati te di un anno lo sviluppo delle quello che è ora ma per quello è altrettanto vero che possono per lo sviluppo economico del
dal limite dei 2°C per il con- emissioni totali. Poi si aggiunge che sarà. Per concludere faccio generarne altrettante in manie- mondo dell’edilizia”.
tenimento del riscaldamento un altro aspetto: quale può es- un’ultima considerazione: oltre ra indiretta. L’efficienza degli
globale a quello di 1,5°C. Porsi sere la spinta alle rinnovabili? all’ industria delle costruzioni, edifici non deriva soltanto dalla Da questo punto di vista come
un obiettivo più ambizioso è un Si parla, ad esempio, di tripli- esistono altri settori industriali parte impiantistica, ma dovreb- giudica la mini proroga del Su-
punto di merito. Un obiettivo care la quota di rinnovabili in che sono fortemente responsa- be partire dall’edificio stesso, perbonus e il meccanismo di
ambizioso, ma anche necessa- Cina e in India entro il 2030, ma bili delle emissioni di CO2, come ovvero dall’ involucro. Bisogne- riduzione graduale introdotti
rio, se prendiamo in considera- nel conteggio andrebbe con- l’ industria del cemento, quella rebbe quindi prima realizzare nell’ultima Legge di Bilancio?
zione i gravissimi effetti relativi siderato anche l’aumento del dei fertilizzanti, quella agroali- edifici che consumano poco e “Lo giudico molto positivamen-
a un innalzamento della tem- consumo assoluto di energia. mentare. Settori di cui si parla poi intervenire sugli impianti. te perché la cosa migliore che
peratura di 1,5 C° di cui parla- E non è affatto detto che, conti sempre troppo poco”. Sul fronte impiantistico è chiaro si può fare con il Superbonus è
va nel 2018 il report sul Global alla mano, l’emissione di que- che serve una sempre maggio- prorogarlo riducendo al di sot-
Warming dell’IPCC. Se da un sti Paesi diminuirà in maniera L’efficientamento energetico re delle rinnovabili. Quindi non to del 100% l’ incentivo. Il mec-
lato questo target è lodevole, così decisa. Su questo aspetto degli edifici è fondamentale solo pompa di calore, ma anche canismo del 110% ha portato a
dall’altro però, e qui veniamo si innesta la questione econo- per ridurre i consumi energeti- solare termico, fotovoltaico e un aumento sconsiderato dei
agli aspetti negativi, viene tolto mico-finanziaria, perché i Pa- ci e per raggiungere quindi gli non dimentichiamoci dei siste- prezzi nel settore dell’edilizia
uno strumento indispensabile esi in via di sviluppo chiedono obiettivi di decarbonizzazione. mi di accumulo, che aiutano il perché quando non si paga di
per ottenerlo: l’eliminazione contributi ai paesi sviluppa- A che punto siamo da questo sistema elettrico di alimenta- tasca propria non ci si pone il
del carbone. Nell’ultima versio- problema dei costi. Passare in-
ne dell’accordo non si parla più vece a un meccanismo del 90%
di eliminazione del carbone, ma — “Se da un lato questo target è lodevole, dall’altro, però, viene o 85% aiuterebbe a contenere i
soltanto di una intensificazione rincari a cui stiamo assistendo
degli sforzi per una riduzione tolto uno strumento indispensabile per ottenerlo: l’eliminazione del e sarebbe veramente la chiave
(non eliminazione) del carbo- di volta per la riqualificazione
ne. Non si parla più di phase carbone. Nell’ultima versione dell’accordo non si parla più di elimi- del patrimonio immobiliare.
out ma di phase down. Una di- Con questa percentuale di de-
rezione fortemente voluta da
nazione del carbone, ma soltanto di una intensificazione degli sforzi trazione lo strumento potrebbe
alcune nazioni, come l’India e per una riduzione del carbone. Non si parla più di phase out ma di avere un orizzonte temporale di
la Cina che, per il loro svilup- 5 o 10 anni e questo sarebbe un
po energetico, puntano ancora phase down” — piano veramente ambizioso per
principalmente sul carbone. E il nostro Paese e assolutamente
ne hanno bisogno, perché i loro sostenibile”.

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N.9/2021 novembre
11

EFFEMERIDI

SEMANTICA DEL CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI


Il saggio è chiaramente ironico, ma potrebbe apparire ai malpensanti satirico
di Giuseppe Margiotta (il vicariato ha comunque, Solustri e Lopez, per i quali
anch’esso, un’ immediata con- avremmo dovuto arrampicarci
Ho ritrovato, dentro una vec- notazione ecclesiastica), il sugli specchi e ricorrere al
chia copia della Commedia, buon Gianni porta con sé un significato originario e spesso
questo testo apocrifo, attribuito sostantivo femminile di par- oscuro dei loro nomi, alterando
a un Anonimo Siciliano. Si tratta ticolare importanza: concreto così il senso primo di questa
di un testo a tutti gli effetti e astratto allo stesso tempo, immane opera. Facendo così
apocrifo, anche se tra le postille Massa è infatti una grandezza avremmo scoperto che Raffa-
al testo è facile rinvenire indizi fisica propria dei corpi mate- ele è un arcangelo, con le ine-
che possono far risalire al suo riali. vitabili proteste del Consigliere
autore materiale, ma si tratta in Se invece torniamo al mondo Segretario, che si sentirebbe
fondo solo di paragrammi. della spiritualità, Felice (che gerarchicamente scavalcato;
Il saggio è chiaramente ironico, di per sé sarebbe un aggettivo Domenico non è il maschile del
ma potrebbe apparire ai mal- maschile) diventa un sostan- giorno dedicato al Signore ma
pensanti satirico. L’ho dunque tivo, anch’esso maschile e sin- un aggettivo latino che signi-
girato agli interessati qualche golare, Monaco. Si tratta di un fica “del padrone”, che non è
tempo fa, per una preliminare religioso che vive generalmente una bella cosa per un tifoso gerundio, come indica la desi- ritrovò la sua vena artistica e…
lettura. La netta maggioranza nell’ambito di una comunità. dell’Inter, che soffre una pro- nenza del suo nome Armando. pittò!
ha apprezzato, variamente In architettura, invece, è l’ele- prietà cinese non proprio invi- Sul piano morfologico, il gerun- E come sempre dovrei chio-
chiosandolo, il testo. Dal terzo mento centrale di una capriata. diabile; per Anja, poi, avremmo dio non ammette nessuna sare con l’estensore del pam-
rimanente non è pervenuto Rimane comunque fondamen- una variante russa del nome declinazione, come ormai sap- phlet, facendomi aiutare dal
alcun commento, segno che tale per la nostra stabilità, Anna, che al significato “gra- piamo bene di lui. E questo è correttore automatico di Word
erano altrimenti impegnati, strutturale o morale che sia. ziosa”, che le potrebbe essere quanto. che mi riconosce spesso come
ovvero non apprezzavano, ma Roberto, invece, attinge ai nomi appropriato e gradito, affianca Postilla: avrei un omaggio un Margotta, che è una tecnica di
in questo caso si tratta di sup- propri di città, Orvieto, curiosa- quello ebraico un po’ meno po’ avventato pure per il diret- innesto delle piante, o come
posizioni (dal latino letterale: mente considerato anch’esso di apprezzato di “Dio ha avuto tore del Centro Studi. In alcuni dice l’agronomo, una tecnica di
Chi tace, sembra acconsentire). genere femminile, nonostante misericordia”. Perciò lasciamo dialetti della Sicilia orientale, moltiplicazione agamica. Con-
Forte, dunque, del consenso dei la vocale terminale “o”. Caso perdere. Pittau è anch’esso un verbo, siderato che agamico vuol dire
due terzi canonici, mi accingo a singolare di falso ideologico, Ma dopo sostantivi e aggettivi la terza persona singolare del asessuato, ohibò, non so se
pubblicare il saggio, attribuen- essendo il nostro notoriamente (e un avverbio), ecco final- passato remoto del verbo pit- l’atavico desiderio di riprodu-
done a me la responsabilità, ma genovese o non orvietano, mente un verbo. Senza invocare tare (dipingere). Perbacco, letto zione valga la candela!
non la paternità, che come si sa ligure e non umbro. invano “la Parola”, il Presidente nella lingua di un’ isola diversa A.D. 2021, die LXV Era Gaeta-
è abominevole. A proposito di umbri, Massimo Zambrano è evidentemente un dalla sua, il nostro direttore nensis.
(che come è lecito attendersi
OVVIAMENTE, da un maestro par suo, risulta
UN MANOSCRITTO indifferentemente sostantivo,
Visto che il futuro si prospetta aggettivo e avverbio) porta
Novembre 2021
incerto, prima che venti e come cognome un aggettivo
tempi impetuosi ci coinvolgano maschile plurale, di alto valore

PLASTITALIA
in argomenti assai più seri, vi religioso, essendo proprio dei
propongo una divagazione che devoti al culto o alla figura di
riprende antiche e discutibili Maria. Mariani, cos’altro?

INFORMA
tradizioni e trae spunto da una Con una radice logica comune
battuta radiofonica di Umberto abbiamo poi Luca e Stefano, che
Broccoli, di tutt’altro tenore non sono degli evangelisti o dei
e serietà (ebbene sì, c’è chi protomartiri, ma dei sostantivi
ancora ascolta la radio, anche maschili plurali. L’uno (Luca) ha Bollettino tecnico per saldatura e giunzione di tubi in polietilene per
se solo durante i viaggi in auto). nel cognome un regionalismo:
applicazioni gas, acqua e industria
Capisco che può sembrare irri- “scappino” è infatti un sostan-
spettoso non iniziare dal Presi- tivo maschile di origine set-
dente ma, credetemi, è proprio tentrionale, che sta a indicare
il contrario. il piede della calza e nel dia-
Inizieremo dunque, per non letto veneto scarpa, scarpino o, Sono state appena pubblicate dall’UNI le revisioni di
far torto a nessuno, dall’a- anche, tomaia (cfr Treccani, non 4 norme fondamentali:
mico Gaetano. Il suo cognome sono mica veneto, ciò). Stefano UNI 10520 - procedure di saldatura ad elementi
è evidentemente un sostan- è invece chiaramente accom- termici per contatto (testa a testa)
tivo femminile immateriale e pagnato da un paragramma di UNI 10521 - procedure di saldatura ad elettrofusione
perciò intangibile, dal profondo “calzolai ”, sostantivo maschile UNI 10566 - Unità di controllo (saldatrici) ad
elettrofusione
significato spirituale, Fede, che ben più noto e comune (almeno
UNI 11508 - Specificazione e qualificazione delle
ispira tuttora larghe fette del un tempo).
procedure di saldatura per polietilene.
mondo ordinistico insulare e Dalla cognonomastica siamo
peninsulare. costretti a rientrare in una Esse si affiancano alle revisioni appena
Il caro Michele, invece, porta un più banale onomastica, per pubblicate delle norme UNI EN 1555 (parti
sostantivo femminile (con tanto gli amici Valsecchi e Vaudano, da 1 a 5) dedicate ai prodotti, tubi, raccordi
di articolo, La Penna) assai con- in stretto ordine alfabetico, e valvole per gas combustibili, alla UNI EN
creto, anche se variamente col- che hanno cognomi che mal 13067 (qualifica dei saldatori) e alla UNI
legabile a significati diversi, si prestano alla celia. Il primo 10779 (impianti antincendio).
provenienti comunque da un è Angelo, sostantivo maschile
unico significante, la penna che indica un essere puramente E’ un rinnovamento completo del settore
aviaria, utilizzata un tempo per spirituale, di natura supe- tecnico italiano che lo allinea ai bisogni attuali
scrivere. riore all’umana, rappresentato e futuri della nostra società. In questa epoca
Non vi sono dubbi sul signi- nell’arte in forma corporea, for- di transizione ecologica sarà necessario
ficato ecclesiastico del sur- nito di ali e di giovanile bellezza sempre più essere in grado di cogliere i
name di Giovanni: sostantivo (almeno un tempo, quando non cambiamenti come opportunità di crescita,
maschile che sta a indicare erano intervenuti certi film per contribuire alla costruzione di un futuro
un prelato di grado gerarchico sull’argomento). Remo invece più verde e più sostenibile.
immediatamente inferiore al è un sostantivo maschile utile
papa, come evidentemente per vogare, preferendolo cer-
Per maggiori informazioni contattate il nostro ufficio tecnico
deve essere inteso l’ improprio tamente al nome proprio di un
appellativo di Vicepresidente: lupacchiotto protoromano, fra- Plastitalia High performance fittings
Cardinale. tello sfortunato di tale Romolo. www.plastitaliaspa.com | +39 0941 536311
A proposito di Vicepresidenti Tralasciamo i fortunati Perrini,

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TRANSIZIONE ENERGETICA / ORIZZONTI

espresse in miliardi di tonnellate sgow, le Conferenze sono state 26: nuò a crescere e nel 2012 raggiunse
(Gt) e le rispettive percentuali rispet- una storia lunga e controversa, fat- il massimo storico di 5,7 Gt (24%);
to al totale mondiale [2]. La Tabella 1 ta di successi, di fallimenti e anche fu in quel periodo, che le emissioni
riporta le emissioni di CO2 di gruppi di... vuote intese di comodo. Vale della Cina cominciarono a crescere
di Paesi aggregati su base geografi- la pena di ripercorrerla per sommi e ben più rapidamente che altrove;
ca, mentre la Tabella 2 riporta quelle capi tenendo d’occhio i valori stori- da 2,2 crebbero a 3,4 Gt (14%).
di alcuni Paesi industrializzati, parti- ci delle emissioni di CO2. All’accordo di Kyoto seguirono mol-
colarmente significativi. Dopo le prime due conferenze che te altre Conferenze interlocutorie
All’epoca dello storico accordo di Rio affrontarono solo problemi tecnici prima di arrivare alla COP13 del
(anni ’90) le emissioni totali di CO2 dei e procedurali, nel 1997 la COP3 a 2007 a Bali, dove finalmente ci si
combustibili fossili erano stimate 21,6 Kyoto portò al primo risultato con- rese conto che le sole dichiarazioni
Gt. L’Europa e gli USA contribuivano creto: l’approvazione del Protocollo di principio e gli impegni volontari
rispettivamente con 5,5 (25,4% del di Kyoto, lo storico trattato inter- servivano a poco; a Bali si comin-
totale) e 5,0 Gt (23%), la Cina soltanto nazionale che impegnava i Paesi ciò a parlare concretamente della
con 2,2 Gt (10,8%). Sono valori molto firmatari a ridurre mediamente del necessità di adottare processi con-
inferiori a quelli delle emissioni at- 5% entro il 2012 le emissioni di gas a divisi e impegni vincolanti per af-
tuali, ma già allora il tasso di crescita effetto serra rispetto alla quota del frontare i cambiamenti climatici e
dello sfruttamento dei combustibili 1990; un accordo a cui gli USA non concretizzare gli impegni che erano
fossili faceva supporre che, a lungo aderirono, perché l’impegno non stati presi a Kyoto, in vista della loro
andare, la situazione non sarebbe gravava equamente su tutti i Paesi, scadenza nel 2012.
stata sostenibile. ma solo su quelli più sviluppati. Il Nelle Conferenze che seguirono, si
principio secondo cui “le respon- discusse anche di interventi di sup-
UN EXCURSUS TRA LE COP sabilità sono di tutti, ma gli oneri porto e di meccanismi di compen-
Il primo vertice internazionale sul vanno differenziati”, ha faticato sazione economica per i Paesi in via
clima o – come da allora vennero molto prima di affermarsi ed essere di sviluppo, che si sentivano dan-
chiamati questi vertici – Conferenza condiviso da tutti i Paesi. All’epoca neggiati dai limiti posti all’impiego
delle Parti (COP1), si tenne a Berlino dell’accordo di Kyoto, le emissioni dei combustibili fossili, senza tutta-

Pochi progressi
nel 1995 e da allora gli incontri si totali di CO2 dei combustibili fossili via giungere mai a risultati concre-
sono ripetuti quasi ogni anno. In tut- superarono 23,9 Gt; tuttavia l’Euro- ti; quello delle compensazioni alle
to, compresa quella attuale di Gla- pa aveva già cominciato a ridurre le economie più povere e più esposte

dagli scarsi risultati


proprie (un comportamento virtuo- ai cambiamenti climatici è un argo-
so che si è protratto senza interru- mento delicato, ancora oggi oggetto
zioni fino a oggi) scendendo da 5,5 a di discussione.
4,8 Gt e passando dal 25 al 20% del I Paesi meno sviluppati, in genere,
totale delle emissioni mondiali; ne- non amano le misure anti-inqui-
Dalla prima COP1 all’ultima, quella di Glasgow. Quanto è gli USA invece anche dopo l’accordo namento perché le considerano un
stato fatto e quanto ancora c’è da fare per abolire le di Kyoto, la produzione di CO2 conti- ostacolo allo sviluppo industriale e
alla crescita economica; l’abbando-
emissioni di CO2? no dei combustibili fossili per l’ado-
zione delle energie rinnovabili è an-
a cura di Marco Baldin* cora un’operazione molto costosa.

L
Ai Paesi industrializzati, che in gran
a Convenzione ONU sul Cam- parte hanno già intrapreso – per
biamento climatico (UNFCCC quanto lentamente – la transizione
[1]) è nata nel 1992, con il verso la sostenibilità, quelli più po-
Summit per la terra di Rio veri chiedono incentivi e misure di
de Janeiro (noto come “Accordo di compensazione.
Rio”): fu il momento storico in cui La COP15 del 2009 a Copenhagen
tutti i Paesi presero coscienza dei raggiunse un risultato storico: i Pa-
problemi ambientali causati dallo esi partecipanti convennero sulla
sviluppo economico e, particolar- necessità di evitare il superamento
mente, della crescita di gas a effetto della soglia dei 2 °C di aumento del-
serra, prodotto dalle attività umane. la temperatura del pianeta rispetto
Come noto, i combustibili fossili – il al periodo preindustriale e “pos-
cui impiego è iniziato nei primi anni sibilmente” di non superare 1,5 °C;
dell’Ottocento con la Rivoluzione tuttavia mancò la formale adozione
Industriale –, che ancora oggi sono di questo impegno che, in pratica,
largamente usati nei processi indu- non fu considerato da tutti i Paesi
striali e nella produzione di ener- vincolante come invece avrebbe do-
gia meccanica ed elettrica, sono la vuto essere.
Tabella 1. Emissioni di CO2 per gruppi di Paesi aggregati su base geografica. Valori espressi in G t (miliardi di tonnellate) e
causa prima della presenza di gas a Nel 2010, Europa e USA mantennero
in percentuale sul totale mondiale
effetto serra nell’atmosfera. sostanzialmente stabili le emissioni
Le emissioni di anidride carbonica di CO2, rispettivamente a 4,7 e 5,5 Gt
(CO2), protossido di azoto (N2O) e e ridussero l’incidenza sulle emis-
metano (CH4) delle attività umane, sioni mondiali al 15% ed al 17,6%;
sono infatti le principali responsa- al contrario, i Paesi asiatici, com-
bili del riscaldamento globale del plessivamente, raddoppiarono le
pianeta. Sotto questo aspetto, me- loro, passando dai 7,7 Gt dell’epoca
tano e azoto risultano molto più dell’accordo di Kyoto, a 14,0 Gt; le
potenti dell’anidride carbonica, ma emissioni di CO2 della sola Cina, già
appaiono meno pericolosi perché allora erano diventate 8,2 Gt: il 26%
meno diffusi e perché il loro effet- del totale mondiale. Nelle Confe-
to serra si riduce nell’arco di pochi renze che seguirono Copenhagen, i
decenni; al contrario, l’anidride car- Paesi partecipanti convennero sulla
bonica rimane nell’atmosfera per necessità di tagliare le emissioni di
centinaia di anni. gas serra dal 20 al 40% entro il 2020,
Si stima che negli ultimi decenni, ma la discussione su come raggiun-
l’uso dei combustibili fossili – e par- gere questo obiettivo proseguì sen-
ticolarmente del carbone – abbia za esiti concreti per altri tre anni.
prodotto almeno i 3/4 della CO2 at- Fu solo con la Conferenza di Doha
tualmente presente nell’atmosfera. (COP18) nel 2012, che il Protocollo di
A titolo di esempio, le Tabelle 1 e 2 Kyoto (in scadenza proprio quell’an-
riportano a partire dal 1990, con un no) venne riconfermato e gli accordi
intervallo di cinque anni, le emis- Tabella 2. Emissioni di CO2 di alcuni Paesi rappresentativi. Valori espressi in G t (miliardi di tonnellate) presi in quella occasione e non an-
sioni di CO2 dei combustibili fossili, e in percentuale sul totale mondiale cora soddisfatti – di necessità – pro-

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lungati al 2020; ma anche in questo cente; ma ancora una volta, l’uscita sgow (oggi). Per di più, sarebbe un
caso si trattò di un impegno solo dalle fonti fossili resta un traguardo fallimento che pagheremmo a caro
formale, infatti l’accordo fu sotto- imprecisato: l’accordo di Glasgow prezzo: la transizione dai combusti-
scritto solo dalla Comunità Europea infatti parla solo di “riduzione”, non bili fossili alle energie rinnovabili è
e dai pochi altri Paesi che aderirono di “abbandono”. La COP26 non ha ancora oggi un processo molto co-
su base volontaria. La maggior parte saputo risolvere neppure i problemi stoso, di gran lunga più costoso di
dei Paesi industrializzati e in via di di finanza solidale: i 100 miliardi di quello che ogni paese è disposto ad
sviluppo, oltre alle buone intenzioni, dollari l’anno promessi alle econo- accettare.
preferì ancora una volta non pren- mie più povere e marginalizzate per Il taglio delle emissioni di gas serra
dere impegni vincolanti. sostenere la loro transizione ecolo- non può riguardare solo il mondo
Alla Conferenza delle parti di Doha gica, anche questa volta non arrive- occidentale: nel XXI secolo la mag-
va però riconosciuto il merito di aver ranno. Il fondo solidale rimane una gior parte delle emissioni inquinanti
finalmente introdotto il principio in semplice promessa. proverranno dalla Cina, dall’India e
base al quale i Paesi più ricchi devo- Il grafico di Figura 1 presenta l’evolu- dal resto dell’Asia (già oggi hanno
no sostenere l’onere economico dei zione dal 1990 al 2020, delle emissio- raggiunto il 50% del totale mondia-
danni climatici subiti dalle nazioni Figura 1. Emissioni di CO2 delle diverse aree geografiche in miliardi di tonnellate ni di CO2 prodotte dai combustibili le). Senza gli sforzi dei Paesi dell’e-
povere; peraltro, anche questo fu un (Gt). Fonte: BP’s Statistical Review of World Energy fossili, espresse in miliardi di tonnel- stremo oriente e, particolarmente,
accordo di principio, perché non fu late (Gt) e suddivise per area geogra- senza quelli dei grandi inquinatori
accompagnato da concreti impegni e dei risultati conseguiti dopo l’Ac- in secondo piano; nel 2020, il totale fica. È la fotografia delle responsabi- cinese e indiano, gli ambiziosi obiet-
economici. Le questioni del risar- cordo di Parigi assunse l’impegno di delle emissioni mondiali di CO2, in lità storiche collettive. Negli anni ’90, tivi della COP26 non verranno rag-
cimento dei danni ambientali e del raggiungere l’impatto climatico zero conseguenza delle crisi industriale all’epoca della convenzione di Rio, le giunti in tempo utile per contenere
sostegno economico ai Paesi meno entro il 2050, altri Paesi preferirono seguita proprio alla pandemia, è im- emissioni di CO2 di USA, Nord Ameri- di 1,5 °C il riscaldamento globale
sviluppati, affrontate ripetutamente adottare impegni meno stringenti o provvisamente sceso da 34,2 a 32,3 ca ed Europa valevano entrambe il rispetto ai valori del periodo prein-
anche nelle Conferenze successive a a lunga scadenza per le emissioni di Gt, livello delle emissioni di otto anni triplo di quelle cinesi; ma da allora la dustriale [5].
Doha, non sono state mai risolte. La gas serra. Di tutt’altro avviso fu inve- prima; un calo brusco e improvviso, situazione è radicalmente cambiata. Ma le economie emergenti del mon-
promessa di destinare 100 miliardi ce il governo statunitense che, nel ma – è da temere – solo contingente. Nonostante le promesse fatte e gli do globalizzato, rivendicano il diritto
di dollari all’anno entro il 2023 ad un 2017, annunciò polemicamente il ri- impegni presi dalle Conferenze delle di sostenere la loro crescita sfruttan-
fondo di aiuti ai Paesi meno sviluppa- tiro (peraltro oggi rientrato) dall’Ac- A CHE PUNTO SIAMO OGGI? parti, le emissioni di gas effetto ser- do fonti di energia affidabili ed eco-
ti [3], non è stata ancora mantenuta. cordo di Parigi a partire dal 2020. Oggi, a sei anni dalla stipula dell’Ac- ra continuano ad aumentare, come nomiche e la transizione dai combu-
Nel 2019 il totale mondiale delle cordo di Parigi, l’impressione gene- se non fosse stato adottato nessun stibili fossili alle energie rinnovabili
L’ACCORDO DI PARIGI emissioni di CO2 dei combustibili rale, è che neppure con la COP26 provvedimento a tutela del clima. ha un costo troppo elevato, insoste-
A Doha seguirono ancora due Con- fossili, aveva raggiunto il massimo di Glasgow siano stati raggiunti i In anni recenti, prescindendo dalla nibile senza il concreto supporto dei
ferenze interlocutorie, che tuttavia storico di 34,2 Gt. Se da un lato Euro- risultati attesi: nessun impegno re- brusca caduta del 2019 per la crisi Paesi più sviluppati. D’altra parte,
riuscirono nell’intento di impegnare pa e USA – questi ultimi nonostante almente vincolante, solo impegni e industriale seguita alla presente pan- neppure l’Occidente, a ben guardare,
tutti i governi ad adottare dei piani le dichiarazioni ufficiali di disimpe- accordi volontari. L’Accordo di Parigi demia, le emissioni di CO2 di Africa e è esente da colpe: consuma in preva-
nazionali entro il 2015 – Intended gno – avevano effettivamente intra- del 2015 aveva come obiettivo prin- Medio Oriente, di India ed Estremo lenza beni la cui produzione è stata
Nationally Determined Contributions preso la strada del comportamento cipale al 2100, il contenimento del Oriente, ma soprattutto quelle della delocalizzata dalle proprie aziende
(INDCs) – per frenare le emissioni virtuoso riducendo le emissioni di riscaldamento globale entro 2°C e – Cina (particolarmente nel decennio proprio in Cina, India ed estremo
di gas serra; questi piani nazionali CO2 rispettivamente a 4 e 5 Gt (che solo – “possibilmente” entro 1,5 °C; 2002-2012) hanno subito una forte oriente non solo per sciagurata spe-
costituirono la base del successivo corrispondono al 12% ed al 15% del con Glasgow invece, l’obiettivo per crescita ed oggi, complessivamente, culazione economica, ma spesso
Accordo di Parigi. totale mondiale), d’altra parte la tutti è diventato 1,5°C [4]. pesano per oltre il 50% del totale anche per aggirare le più stringenti
I 196 Paesi partecipanti alla COP21 Confederazione Russa in tono mi- La riduzione delle emissioni di CO2 delle emissioni mondiali. Al contrario, norme ambientali nazionali.
del 2015 a Parigi, finalmente sti- nore, ma soprattutto i Paesi asiatici del 45% rispetto ai livelli del 2010 le emissioni di CO2 della Confedera- È ipocrita lamentare la scarsa sen-
pulano un patto climatico globale in modo significativo, le avevano entro il 2030 e il raggiungimento del- zione Russa, di Centro e Sud America, sibilità di Pechino e New Dheli ver-
condiviso e coerente con i rispettivi aumentate. Nel 2019 i Paesi asiatici la neutralità climatica entro il 2050 sono rimaste sostanzialmente stabili, so le politiche ambientali e la loro
piani nazionali. L’accordo – per mol- più industrializzati (Cina, Giappone, appaiono decisioni necessarie per mentre USA (nonostante le dichiara- mancata partecipazione agli accordi
ti aspetti ancora valido – si basa sul India, Sud Corea, Indonesia) assie- limitare il riscaldamento globale a zioni di disimpegno), Nord America internazionali: a ben guardare, occi-
principio della responsabilità comu- me hanno contribuito alle emissioni 1,5 °C nel tempo previsto; ma non ed Europa, le hanno ridotte. Il prin- dente e oriente condividono le stes-
ne, ma differenziata tra Paesi indu- di CO2 con 17,2 Gt, che corrispondono sono state condivise da tutti. Troppi cipale obiettivo della Convenzione se colpe. Abbiamo urgente bisogno
strializzati e in via di sviluppo, anche al 50% del totale mondiale; la Cina Paesi, soprattutto Cina e India, di- ONU (UNFCCC) perseguito con le Con- di una via condivisa per progredire
se ammette deroghe ed esenzioni ha emesso 6,8 Gt di CO2, incidendo pendono ancora dal carbone per la ferenze delle parti seguite al vertice sulla strada della transizione ecolo-
che, in pratica, ne hanno ridotto – se da sola per il 31%. produzione di energia. Altri impegni di Rio de Janeiro del 1992, era quello gica, altrimenti le prossime Confe-
non addirittura compromesso – l’ef- Nel 2019, questa situazione portò al presi nell’ultimo vertice, come ridur- di ridurre drasticamente le emissioni renze delle parti sul clima saranno
ficacia. A questo proposito, significa- sostanziale fallimento della COP25 re “significativamente” le emissioni di gas serra per contrastare il riscal- ancora una volta infruttuose come
tiva è la precisazione compresa nel di Madrid, che non riuscì a produrre di gas effetto serra (metano e pro- damento del pianeta e qualche passo le precedenti.
testo, secondo la quale l’adesione impegni vincolanti non solo riguar- tossido di azoto) entro il 2030, “acce- in questo senso è stato effettivamen-
all’accordo non comporta l’ammis- do l’obbligo per i singoli Paesi, di lerare” la transizione a un’economia te fatto, almeno per quanto riguarda *Consigliere Collegio Ing. di Venezia
sione di responsabilità e, d’altra presentare i piani nazionali di ridu- a zero emissioni nette, decretare la gli accordi di principio; ma sono stati
parte, non costituisce la base per zione delle emissioni coerenti con fine dei sussidi pubblici per i com- progressi decisamente inferiori alle
pretese risarcitorie. gli obiettivi fissati dall’Accordo di Pa- bustibili fossili, fermare la defore- necessità, che hanno prodotto scarsi NOTE
L’obiettivo dell’Accordo di Parigi, che rigi, ma anche riguardo agli impegni stazione, costituiscono importanti risultati concreti. [1] UNFCCC è l’acronimo di “United
è soggetto a revisione ogni 5 anni, economici necessari per sostenere i dichiarazioni di principio, ma anco- Per quanto riguarda la emissioni Nations Framework Convention on
era sempre quello di contenere en- Paesi meno sviluppati e più esposti ra una volta prive di reale efficacia. mondiali di CO2 dei combustibili fos- Climate Change”.
tro il 2100 il riscaldamento globale all’impatto dei cambiamenti climati- L’accordo bilaterale tra USA e Cina sili (Figura 2), a partire dagli anni ’90 [2] BP’s Statistical Review of World
sotto i 2 °C rispetto all’epoca prein- ci. In seguito, come sappiamo, tutti i che impegna le due superpotenze la situazione non è migliorata, anzi. Energy. Fonte: https://www.bp.com/
dustriale e “possibilmente” di non Paesi hanno dovuto fare i conti con a collaborare nella lotta al cambia- Da allora le emissioni mondiali sono en/global/corporate/energy-eco-
superare 1,5 °C. Con tutta evidenza l’emergenza pandemica e la lotta al mento climatico, date le premesse, cresciute da 21,5 a 34,0 Gt (+ 50%) e nomics/statistical-review-of-wor-
è stato ancora una volta di un obiet- cambiamento climatico è passata è sicuramente un risultato soddisfa- di questa crescita sono responsabili ld-energy.html, novembre 2021.
tivo perseguito senza la necessaria soprattutto Cina, India ed Estremo [3] L’impegno è previsto dall’Accor-
fermezza, adottando la formula vaga Oriente. La sola Cina oggi (2020) do di Parigi del 2015.
del conseguimento della “neutralità pesa per oltre il 30% sulle emissio- [4] Attualmente (2020), l’aumento di
climatica”, limitandosi a chiedere ni mondiali di CO2, Europa e USA, a temperatura rispetto ai livelli prein-
a tutti la riduzione volontaria delle loro volta, entrambe solo per poco dustriali, avrebbe già raggiunto il
emissioni di gas serra “prima pos- più del 10% (Tabb. 1 e 2). valore di + 1,1 °C.
sibile”. Le Conferenze delle parti È evidente che non sarà continuan- [5] Secondo alcuni ricercatori, con
che seguirono, si occuparono prin- do a tagliare solo le emissioni di CO2 questo tasso di crescita nel 2030 le
cipalmente dei protocolli operativi europee e nordamericane che l’am- emissioni di gas a effetto serra sa-
e degli aspetti tecnici necessari per biente trarrà vantaggi decisivi; an- ranno il doppio di quelle necessarie
rendere operativo l’Accordo di Parigi che se Europa, USA e Nord America per contenere il riscaldamento glo-
e di stabilire regole condivise per ri- raggiungessero la “neutralità clima- bale entro 1,5°C; prevedibilmente
lanciare gli impegni di riduzione del- tica” entro il 2050 (emissioni zero) e nel 2100 l’aumento della tempera-
le emissioni di gas serra contenuti riuscissero a conservarla fino a fine tura globale del pianeta, sarà di 2,4
nei piani nazionali; ancora una volta secolo, questo da solo non baste- °C . Fonte: https://climateaction-
però, con scarsi risultati. Se l’Unione Figura 2. Emissioni totali di CO2 e contributi delle aree geografiche rebbe per raggiungere gli obiettivi tracker.org/, novembre 2021.
Europea, forte delle misure adottate in miliardi di tonnellate (Gt). degli accordi di Parigi (ieri) e di Gla-

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N.9/2021 novembre

PROFESSIONI

Equo compenso, un diritto


“quasi compiuto”?
Approda in Senato il disegno di legge sull’Equo Compenso. “Un provvedimento sostanzialmente in linea
con le necessità della categoria che presenta ancora qualche criticità da risolvere”, secondo Armando
Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di ProfessionItaliane
di Patrizia Ricci ferimento legislativo nel Jobs Act dall’art.1, comma 2, della Legge n. 4
degli Autonomi del 2017 e che oggi del 14/01/2013, e che istituisce un

“U
“Un disegno dovrebbe occuparsi di come am- principio molto forte”.
di legge con pliare questa tutela a beneficio di
meriti e al- 2,3 milioni di professionisti”. LA SENTENZA DEL CONSIGLIO
cuni limiti”, A parte il problema dell’amplia- DI STATO SUL BANDO DEL MEF
quello sull’E- mento della platea dei soggetti La necessità di attribuire un giu-
quo Com- obbligatori e la definizione, even- sto compenso ai professionisti
penso all’esame del Senato dopo tualmente con un regolamento che, in termini di competenze e
l’approvazione alla Camera, se- applicativo, delle norme per P.A., affidabilità, possono dare un con-
condo Armando Zambrano e Ma- secondo il Presidente Zambrano, tributo importante alla Pubblica
rina Calderone, rispettivamente “nella sua globalità, il provvedi- Amministrazione, è un principio
Presidente e Vicepresidente di mento risponde allo scopo; con- trasversale che dovrebbe appli-
ProfessionItaliane, l’Associazione sente infatti l’aggiornamento dei carsi a tutti i rapporti intrattenuti
che racchiude al proprio interno parametri, riconosce l’indennizzo con i professionisti. Principio che,
le rappresentanze professionali per il professionista, prevede la tuttavia, sembrerebbe non valere
di CUP e RPT. Il provvedimento va Marina Calderone, Vicepresidente di ProfessionItaliane e Presidente del CUP tutela dei diritti individuali omo- per il Consiglio di Stato, che con la
quindi nella giusta direzione an- genei dei professionisti attraverso Sentenza n. 07442/2021 pubblica-
che se “può essere migliorato”, in l’azione di classe, istituisce presso ta recentemente, ha stabilito che
particolar modo in riferimento ai il Ministero della Giustizia l’Osser- la Pubblica Amministrazione può
limiti inseriti al suo campo d’appli- vatorio nazionale sull’Equo Com- emettere bandi senza necessaria-
cazione che non tengono in conto penso per vigilare sull’osservanza mente prevedere una paga per il
la “tipicità del substrato econo- delle nuove disposizioni, in real- professionista. “Diventa necessa-
mico e imprenditoriale italiano, tà già previsto in ambito RTP, ma rio, alla luce della sentenza del
formato nella sua larga maggio- mai realmente attivato, e quindi Consiglio di Stato, intervenire
ranza da piccole e microimprese”. può essere ritenuto soddisfacente. con un emendamento per chia-
La proposta di Legge n. 3179, che Tuttavia, prevedere che alla legge rire che la prestazione del pro-
va a sostituire quelle precedenti segua un provvedimento attuativo fessionista deve sempre essere
avanzate sul medesimo argomen- che riguardi soprattutto la P.A. è remunerata in maniera equa”,
to, presenta rilevanti elementi in- fondamentale, in quanto sancire hanno sottolineato Zambrano e
novativi, come l’estensione della un principio, senza affermare che Calderone. La sentenza del Con-
garanzia dell’Equo Compenso non occorre evitare ribassi eccessivi, siglio di stato rappresenta infatti
più ai soli professionisti iscritti che non è possibile conferire in- per entrambi “una decisione che
agli Ordini, ma anche a tutti coloro carichi a compenso nullo e pre- mette a dura prova i professio-
che svolgono professioni non or- Presidente di ProfessionItaliane e Presidente CNI vedere, d’altro canto, sanzioni per nisti”. Con questa sentenza non
dinistiche e il rafforzamento della chi come responsabile unico della si riconosce il diritto a un’equa
tutela nei confronti delle imprese parametri per la determinazione dunque sui rapporti professiona- procedura non applica la norma, remunerazione dell’attività pro-
ritenute contraenti “forti”, quali le dei corrispettivi da porre a base li regolati da “convenzioni” con ne rende di fatto impossibile l’at- fessionale svolta. Il Consiglio di
imprese bancarie, le compagnie di gara negli appalti di servizi per banche, assicurazioni e grandi tuazione”. In realtà, la battaglia più Stato, sebbene annulli l’avviso
assicurative e le aziende di gran- architetti e ingegneri. imprese che, di fatto, rappresen- forte sull’Equo Compenso fu quella pubblico del bando MEF del mar-
di dimensioni. “Tuttavia – come Uno dei temi più delicati ancora tano solo una parte dei clienti dei del 30 novembre 2017, quando più zo 2019 per una mancanza di cri-
sottolineato sia da Armando Zam- da discutere resta l’art. 2: “Il prin- professionisti, mentre non viene di 1500 professionisti manifesta- teri di trasparenza nel processo
brano che da Marina Calderone, cipio dell’Equo Compenso, infatti, fatto alcun riferimento ai rapporti rono a Roma per chiederne a gran di selezione dei professionisti,
rispettivamente anche presidenti va esteso a tutte le realtà econo- professionali individuali, cioè re- voce il riconoscimento. Quella che riconosce che lo stesso non vìoli
del CNI e del CUP – nel testo di miche e non limitato, come pre- lativi alle singole prestazioni, che venne definita “una battaglia di ci- la norma sull’Equo Compenso,
legge approvato alla Camera re- visto dall’articolo 2 del DDL, solo rappresentano la maggior parte viltà giuridica” fu vinta nelle stesse perché non è stato previsto un
stano alcune criticità che è indi- alle imprese che nel triennio pre- degli incarichi attribuiti dalla P.A. ore in cui si svolgeva la manife- indennizzo al momento del con-
spensabile correggere nel passag- cedente al conferimento dell’inca- ai professionisti e che rimangono stazione, e il principio dell’Equo ferimento dell’incarico. “Non è
gio in seconda lettura al Senato”. rico hanno occupato alle proprie fuori dal campo di applicazione Compenso in materia di compenso giusto, però, sostenere – precisa
dipendenze più di 50 lavoratori o della legge. “Quello che chiedia- professionale per le prestazioni Marina Calderone – che possano
QUANDO IL COMPENSO È EQUO hanno presentato ricavi annui su- mo – aggiunge Calderone – è di degli avvocati, trovò la sua collo- esservi dei lavoratori, dei pro-
La proposta di legge considera periori a 10 milioni di euro”, ha di- calare il provvedimento nella re- cazione nel corpo normativo italia- fessionisti, a cui venga imposto
equo il compenso di un profes- chiarato Zambrano. Nel merito, in- altà del nostro Paese. Restano, in- no con l’approvazione del Decreto di prestare la propria opera gra-
sionista quando è proporzionato fatti, il testo propone di estendere fatti, escluse dall’applicazione del Fiscale 2017, poi aggiornato con la tuitamente. Tutti hanno diritto di
alla quantità e qualità del lavoro la disciplina dell’Equo Compenso principio buona parte delle picco- successiva Legge di Bilancio 2018. trarre dal proprio lavoro i mezzi
svolto e al contenuto e alle ca- alle attività professionali – e più le e medie imprese. Siamo infat- “La norma di cui si discuterà in per il proprio sostentamento, so-
ratteristiche della prestazione precisamente a prestazioni d’ope- ti convinti che l’Equo Compenso Senato – continua Zambrano – è prattutto in questo periodo in cui
professionale. Per essere equo, il ra intellettuale – svolte in favore andrebbe esteso a tutte le realtà una norma di carattere generale, i liberi professionisti risentono
compenso deve soprattutto esse- di imprese bancarie e assicurative, economiche. Inoltre, sorprende il non più vincolata a quella degli degli effetti economici della pan-
re conforme ai compensi previsti nonché di imprese afferenti alla continuo rinvio dell’approvazione avvocati, che riguarda tutti i pro- demia. Ribadiamo, dunque, con
dai decreti cosiddetti “parame- tipologia sopra descritta. Si insiste di una legge che ha già un suo ri- fessionisti, anche quelli individuati fermezza la nostra contrarietà a
tri” e “parametri-bis”, ovvero dal qualsiasi forma di quantificazio-
D.M. 140/2012 con cui il Ministero ne a zero delle competenze pro-
di Giustizia ha introdotto i para- — Diventa necessario, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, fessionali e la necessità di dare
metri che i giudici impiegano per maggiore valore a tale principio
determinare i compensi in caso intervenire con un emendamento per chiarire che la prestazione del facendo applicare in modo più
di controversie, e dal D.M. Giusti- stringente la norma da parte delle
zia del 17 giugno 2016, che fissa i
professionista deve sempre essere remunerata in maniera equa” — pubbliche amministrazioni”.

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L’ITER LEGISLATIVO sformazioni e a oggi la norma non dei parametri di riferimento delle
Nel corso degli anni, la materia è ancora completa. “La battaglia prestazioni che, fra le altre cose,
Ferruccio Resta
della determinazione del com- sull’Equo Compenso – chiarisce va nella direzione da noi auspicata è Socio Onorario del Collegio
penso professionale ha subito Marina Calderone – nasce per su- da tempo”, dichiara ProfessionIta-
profonde trasformazioni. Come perare il vuoto creatosi dopo l’a- liane. “Viene previsto infatti che i Il Magnifico Rettore del Politecnico
ricorda il presidente Zambra- bolizione dei minimi tariffari nel parametri di riferimento siano ag- di Milano, il Prof. Ing. Ferruccio
no nella prefazione della guida 2006 ed evitare le conseguenze di giornati ogni due anni su proposta Resta è diventato Socio Onorario
CNI dedicata ai “Corrispettivi per una deregolamentazione che ha dei Consigli Nazionali degli Ordini o del Collegio degli Ingegneri e
committenti privati e pubblici”, portato, in questi anni, molte pub- Collegi Professionali che sono legit- Architetti di Milano. La Pergamena
l’Equo Compenso resta un dirit- bliche amministrazioni a mettere timati ad adire l’autorità giudiziaria e l’onorificenza è stata consegnata
to incompiuto a partire dal 2017, a bando per 1 euro la consulenza competente in caso di violazioni dal Presidente Ing. Davide Luraschi,
anno in cui il principio venne in- dei professionisti e tante grandi delle disposizioni vigenti in materia. insieme al già rettore Prof. Adriano
trodotto con l’approvazione del imprese a dettare le regole del Spetta sempre agli Ordini la possi- de Maio Past President del Collegio,
Decreto Fiscale 2017, poi aggior- mercato. Dunque, un principio di bilità di fornire pareri di congruità dal Past President Ing. Eugenio
nato con la successiva Legge di civiltà a salvaguardia della liber- sulle parcelle con efficacia di titolo Radice Fossati e al Segretario Arch.
Bilancio 2018. La legge, che ha tà negoziale e dell’indipendenza esecutivo e di adottare disposizio- Ambrogio Risari. Questa onorificen-
fissato l’obbligo per i commit- dei professionisti chiamati a un ni deontologiche per sanzionare la za sigilla e rafforza un connubio e una sinergia indissolubile che lega
tenti cosiddetti “forti” e per la importante ruolo di terzietà. Pro- violazione, da parte del professio- le due storiche istituzioni milanesi e che risale alla fondazione del
Pubblica Amministrazione di rico- fessionItaliane ha chiesto ripetu- nista, dell’obbligo di convenire e Politecnico stesso, quando il primo Rettore l’Ing. Francesco Brioschi, fu
noscere al libero professionista tamente che tale principio valga preventivare un compenso che sia anche Presidente del Collegio.
un compenso proporzionato alla in tutti i rapporti, pubblici e priva- giusto, equo e proporzionato alla
quantità e alla qualità del lavoro ti, senza distinzioni o limiti e che prestazione richiesta e determi-
svolto tutelandolo, al contempo, questo venga stabilito con una nato in applicazione dei parametri
da clausole vessatorie eventual- normativa più chiara e inequivo- ministeriali. Inoltre, a sanzionare la
Un importante riconoscimento per le
mente presenti nel contratto di cabile. L’Equo Compenso applica- violazione dell’obbligo di avverti- istanze degli ingegneri del terzo settore
prestazione, rappresenta un vero to solo in alcuni casi rischia infatti re il cliente che il compenso per la
e proprio punto di svolta rispetto di creare una distinzione netta prestazione professionale rispetti Il Consigliere Nazionale,
alle norme emanate negli ultimi fra professionisti tutelati e altri in ogni caso, pena la nullità, i criteri Roberto Orvieto, Com-
dieci anni nel nostro Paese in che non lo sono. Pertanto, non stabiliti dalle disposizioni”. Nell’am- ponente del Consiglio
materia di compensi professiona- bisogna perdere l’occasione del bito del provvedimento sono quindi Operativo del C3i, è stato
li. Da allora la materia del com- passaggio in Senato per arrivare a presenti elementi significativi per la eletto per l’elezione alla
penso e della tutela delle presta- una disciplina più inclusiva”. categoria che “attribuiscono ruoli prestigiosa carica di
zioni professionali è stata oggetto determinanti ai Consigli naziona- Vicepresidente di ECEC
anche di norme regionali, sulla IL RUOLO ASSEGNATO li delle professioni ordinistiche, ai (European Council of
scia della norma nazionale, com- AI CONSIGLI NAZIONALI quali viene conferito un riconosci- Engineering Chambers),
piendo così piccoli avanzamenti. “Attualmente il testo che il Senato mento a tutto tondo della nostra ca- l’organismo europeo che
Tuttavia, l’argomento è stato og- è chiamato a esaminare prevede un pacità e serietà nell’interlocuzione riunisce gli “Ordini” degli Ingegneri nazionali di numerosi Paesi, che
getto di provvedimenti, ricorsi e ruolo proattivo dei Consigli Nazio- con la pubblica amministrazione”, sovrintendono la professione di ingegnere in forma regolamentata.
disegni di legge: 10-12 anni di tra- nali degli ordini nell’aggiornamento concludono Zambrano e Calderone.

INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

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garantire la
sicurezza e la
salute dei
consumatori
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tà di I.N.C.S.A., Istituto Nazionale Con-
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Con la pubblicazione nel 1999 del Decreto Ministeriale in Gazzetta Uffi-
ciale della Direttiva Ascensori 95/16/CE, l’Italia recepisce le nuove proce-
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altresì, il regime obbligatorio delle verifiche periodiche biennali degli
ascensori e montacarichi.
Sin dagli inizi del 2000, I.N.C.S.A. viene autorizzato dal Ministero dello
Sviluppo Economico e notificato alla Commissione europea, per attuare
le attività legate all’applicazione delle procedure europee di conformità
di prodotto ai sensi della Direttiva 95/16/CE (allegati VI e X).
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legati VI e X), accreditamento rinnovato nel 2016 e poi nel 2021 per la
Direttiva 2014/33/UE (allegati V e VIII) e per gli art. 12,13 e 14 del D.P.R. organico. Chi si volesse candidare
162/99. Via Ildebrando Vivanti, 157 00144 – ROMA
L’accreditamento garantisce ai clienti, agli utenti e a tutte le parti inte- può inviare il CV a Telefono: (+39) 06.52246324
ressate, che l’Organismo soddisfi i criteri stabiliti da norme armonizzate (+39) 338.6562949
e, ove appropriato, ogni altro requisito supplementare, per poter svolge- info@incsa.it Email: info@incsa.it
re attività di valutazione della conformità.
N.9/2021 novembre

INTERVISTA PARITÀ DI GENERE |

“In cantiere non chiamatemi Signora”


Quanto è lunga la strada verso la parità di genere nelle professioni tecniche?
di Vanessa Martina

“S
iamo Architetti e
Ingegneri riunite
in un’associazione
senza fini di lucro
che promuove e valorizza la pre-
senza femminile in ambito lavo-
rativo”: il claim di AIDA è chiaro.
L’Associazione Italiana Donne
Ingegneri e Architetti, nata nel
1957, si fonda sullo spirito di
solidarietà tra le professioniste
tecniche, col bisogno di sentirsi
rappresentate all’ interno delle
istituzioni, dando un aiuto con-
creto per la difesa dei diritti delle
laureate in ingegneria e architet-
tura. “Cercando su Google don-
na architetto si trova sempre la
classica immagine di una donna
accattivante in tailleur e caschet-
to, e questo la dice lunga sull’im-
maginario collettivo attorno alla
donna che fa questo lavoro”. Le
cose stanno lentamente cam-
biando, ma la disparità di gene-
re purtroppo esiste. Ne abbiamo
parlato con l’arch. Maria Acrivou-
lis, Presidente di AIDIA.

Presidente, ci racconti della sua


carriera: come ha scelto il mon-
do dell’architettura?
“Ho iniziato molto giovane: la mia a un livello di specializzazione che ruolo molto difficile da svolgere
passione per l’architettura è stata ci consente di gestire incarichi di senza supporto: ci si rende con-
l’arma che mi ha fatto entrare già un certo peso. Mi sono sempre to che la società italiana non è
a 19 anni nel mondo del lavoro. Ho occupata anche di design, come preparata al ruolo professiona-
cominciato collaborando con un indica il nome dello studio. È una le delle donne a livelli apicali, e
importante studio pugliese, che delle caratteristiche delle ristrut- per questo è necessaria una rete
si stava occupando del restau- turazioni di interni che facciamo: esterna alle istituzioni. AIDIA è
ro dell’Abbazia di S. Maria a San disegnamo anche mobili su misu- nata nel 1957, ed è interessante il
Nicola alle isole Tremiti. La mia ra, con una visione di architettura fatto che sia stata fondata dalla
carriera universitaria è iniziata d’interni a 360°”. prima laureata in Ingegneria: mi
proprio dentro l’associazionismo: interessava capire anche come
insieme ad altri studenti della fa- Come si è avvicinata all’Associa- fosse stato affrontato nella storia
coltà sono stata tra i fondatori di zione AIDIA? il problema delle professioniste
un’associazione che si chiamava “Nel mio percorso romano mi tecniche”.
IntegrA e che puntava a integra- sono resa conto che, essendo sola
re il sapere ingegneristico con dal punto di vista familiare e pro- Esiste ancora una disparità di ge-
quello architettonico. All’epoca fessionale – nel senso che ho fatto nere a livello universitario, oltre
la facoltà di Architettura non era tutto da sola e non ho genitori che che lavorativo, o le cose stanno
nel Politecnico a Bari e quindi ci lavorano in questo campo – la cambiando?
sembrava importante provare a cosa più importante era fare una “Le cose stanno lentamente cam-
costruire un rapporto tra le due rete, un po’ come quella che ave- biando, ma la disparità di genere
facoltà. Mentre il dibattito archi- vo già sperimentato in università. purtroppo esiste: lo testimonia la
tettonico mondiale andava verso Mi sono avvicinata all’Associazio- necessità di una legge per l’equi-
il decostruttivismo, da noi c’era ne Italiana Donne Ingegneri e Ar- tà salariale, approvata di recente
un certo immobilismo: la facoltà chitetti cercando di capire come dalla Camera all’unanimità. Quan-
di Architettura era stata fonda- fosse possibile per una donna che do sono entrata nell’AIDIA sono
ta dalla scuola romana, ed era fa il mio lavoro riuscire ad avere rimasta colpita dal fatto che una
ancora legata al linguaggio dei una rete e un supporto, visto che delle socie ingegnere prendesse
maestri dell’Architettura italiana, non esiste un welfare adeguato. uno stipendio inferiore a quello
mentre noi volevamo parlare un Ero diventata madre, avevo uno dei suoi sottoposti uomini nell’a-
linguaggio internazionale. Quindi, studio professionale da gestire, zienda in cui lavorava. Lavorando
la nostra associazione ha aperto avevo un carico di lavoro che mi come libero professionista ti rendi
un dibattito all’interno delle fa- comportava un grosso impegno, meno conto di questa disparità,
coltà di Architettura e Ingegneria ma non ottenevo nessun ricono- ma quando te la trovi di fronte ca-
dell’epoca. Le due facoltà sono Arch. Maria Acrivoulis, Presidente dell’AIDIA scimento dalla società, ed è un pisci di essere in una società che
poi confluite nel Politecnico, dove ha deciso che la leadership de-
mi sono laureata. Meno di un v’essere soltanto maschile. Quindi
anno dopo la laurea ho aperto il — “Il 56% dei laureati sono donne, ma poi ai livelli apicali della sì, c’è ancora una forte disparità
mio studio a Roma, Acrivoulis Ar- sia a livello economico sia a livello
chitettura+Interior Design. Qui a società sono solo il 28%. Poi nell’ambito delle professioni tecniche lavorativo, sia per i dipendenti sia
Roma ho avuto sia incarichi pub- per i liberi professionisti, a parti-
blici che privati di un certo inte- c’è proprio una certa chiusura nei confronti delle donne e delle pro- re dal tema del welfare: assumere
resse, che hanno permesso a me posizioni di leadership e gestire
e ai miei collaboratori di arrivare
fessioniste, diversamente dall’università che accoglie di più” — il proprio studio professionale,

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gestire un’azienda e avere con- vare a questo rispetto è difficile e anche occasioni di collaborazione contribuito, tra le altre cose, alla contesto. Un’altra attività nazio-
temporaneamente una famiglia. passa anche attraverso l’idea che e confronto. Puntiamo a creare le- riuscita della missione Rosetta. nale in questo momento riguarda
Sono situazioni che creano anco- solo un atteggiamento di durezza gami culturali e di collaborazione Certamente il suo esempio, come le Trasformazioni Urbane, con un
ra difficoltà, indipendentemente ci rende credibili alla pari degli con la società civile, attraverso quello di tante donne ecceziona- ciclo di convegni e seminari che
dalla fortuna di avere un partner uomini in questo contesto pro- l’organizzazione di convegni e al- li dell’AIDIA non può che essere provano ad analizzare le diffe-
più o meno collaborativo. Il wel- fessionale. Riguardo ai collabora- tre iniziative utili sia per le donne uno stimolo per le giovani che si renti prospettive di rigenerazione
fare per la famiglia non va inteso tori devo dire che le donne han- che per gli uomini, al fine, da un apprestano a lavorare nell’ambito della città e del territorio; lo stu-
solo come strumento di supporto no sempre rispettato il mio ruolo, lato, di supportare le donne e la delle discipline STEM”. dio delle diverse esperienze pro-
alla carriera delle donne, ma come mentre alcuni uomini sentono la loro affermazione professionale, gettuali, non solo di tipo urbani-
strumento di civilizzazione di ogni necessità di prevaricarmi pur non dall’altro, di rendere veramen- Quali sono i prossimi eventi stico o architettonico, ci porta ad
comunità. L’importanza del sen- avendo la mia esperienza”. te inclusivo il contesto sociale e dell’Associazione? analizzarne gli esiti di impatto
so di comunità è stata ben com- lavorativo. Siamo attive sia nel “Il 27 ottobre abbiamo presentato sociale e i nuovi conseguenti sce-
presa dalle donne allorquando Da questo punto di vista l’Asso- settore pubblico sia nel privato, e a Milano, in piazza Leonardo Da nari urbani. Accanto alle altre at-
hanno capito che era necessario ciazione cosa fa per le professio- questa eterogeneità ci permette Vinci nell’aula magna del Rettora- tività nazionali, come il prossimo
stabilire un percorso collettivo niste iscritte? di intervenire anche dal punto di to, un libro intitolato Il mio lavo- Convegno che si terrà a Bologna
che valorizzasse quello individua- “L’Associazione è nata con l’idea vista sociale rispetto alle studen- ro è una favola: curato da Maria il 10 dicembre, sulla Trasmissione
le. Qualsiasi Famiglia, Comunità, di difendere i diritti delle laurea- tesse, così da dare visibilità nazio- Lentini, con prefazione di Elena dei modelli di ruolo al femmini-
Nazione che comprenda che co- te in architettura e ingegneria, ma nale alle donne in questo settore. Bonetti, raccoglie 15 favole scritte le e il gap salariale, sono tante le
niugare professione e famiglia è questo ruolo di difesa si è sposta- La Presidente nazionale, prima di da appartenenti all’AIDIA, legate attività gestite dalle sezioni locali
un problema collettivo e non solo to a seconda delle epoche stori- me, è stata l’ing. Amalia Ercoli-Fin- al mondo delle professioni tec- che analizzano e affrontano temi
femminile può fare la differenza che. Oggi l’AIDIA è riuscita a costi- zi, ingegnere aerospaziale e prima niche, con l’idea di dare spazio a e problematiche locali, ma sem-
nella parità di genere e nello svi- tuire una rete tra professioniste donna a laurearsi in questo setto- un immaginario collettivo aperto pre in forte nesso con la mission
luppo civile della società. Alcune che offre non solo solidarietà, ma re al Politecnico di Milano, che ha alla presenza delle donne in ogni di AIDIA”.
colleghe hanno dovuto lasciare il
proprio studio e andare a lavora-
re come dipendenti per concilia-
re meglio queste problematiche.
E la differenza si riscontra anche
nel fatto che il 56% dei laureati
sono donne, ma poi ai livelli api-
cali della società sono solo il 28%.
In Italia l’allineamento del ruolo

opera di Geremia Renzi - Accademia di Brera


professionale delle donne alle
loro capacità e alla preparazione
è fortemente sbilanciato, poiché,
soprattutto nella libera professio-
ne e nel mondo produttivo, esiste
uno stereotipo culturale che vede
gli uomini più portati per i ruoli
tecnici. Diversamente dal mondo
universitario che è più aperto ri-
spetto ai ruoli femminili, benché
solo oggi si inizino a vedere le pri-
me Rettrici donne”.

In cantiere la chiamano “signora”


o “architetto”?
“Signora, e quando dicono archi-
tetta lo dicono con il risolino, ed
è ancora più mortificante, qua- GRAUTEK A
si una presa in giro. Cercando su
GRAUTEK R
Google donna architetto si trova
sempre la classica immagine della GRAUTEK RASANTE
donna accattivante con tailleur e
RIPRISTINI GRAUTEK OSMOTICO
caschetto, e questo la dice lunga
sull’immaginario collettivo attor- GRAUTEK FIX
no alla donna che fa questo lavo-
ro. Ho iniziato presto a lavorare in
GRAUTEK RAPID
cantiere perché avevo una certa GRAUTEK EXTRARAPID
esperienza anche se ero ancora
una studentessa. Quando ho ini-
KERATEK
ziato a lavorare a Roma ho cercato AETERNUM 1
un socio, dato che non ero nella
mia città e avrei avuto bisogno di
CONSOLIDAMENTI AETERNUM 3
persone che conoscessero di più il AETERNUM 1 SPECIAL
territorio e che avessero più con-
tatti di me. Se capitava che lui ar- AETERNUM MB
rivasse più tardi in cantiere spesso AETERNUM PLATE
venivo presa per la sua collabora-
trice. Ricordo un episodio in uno AETERNUM FIRE
dei primi cantieri in cui abbiamo AETERNUM SUB
lavorato insieme: una mattina
spiegai tutti i disegni costruttivi
ADEGUAMENTI AETERNUM PROOF
per una scala a sbalzo nella mu- ANTI-SISMICI AETERNUM PAV
ratura, con un cosciale di ferro, e
il capo cantiere mi rispose: Grazie AETERNUM CSA
signorina. Dopo un’ora circa arrivò AETERNUM 1 SCC
il mio socio, e il capo cantiere gli
disse: Grazie, ma mi ha già spiega- AETERNUM PLAST
to tutto la sua collaboratrice. Ecco,
AETERNUM HTE
l’idea che una donna possa gestire
un cantiere o essere il capo di uno
studio era proprio fuori discussio-
ne. Forse ora che ho 50 anni vengo
vista in maniera diversa, ma a 30
l’idea che io avessi l’esperienza PRODOTTI ITALIANI
professionale per poter spiegare
questo genere di cose in cantiere TEKNA CHEM S.p.A. - via Sirtori, 20838 Renate (MB) tel. 0362 918311 - www.teknachem.it - info@teknachemgroup.com
era inconcepibile. La lotta per arri-

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N.9/2021 novembre

SICUREZZA

La valutazione dei rischi: il fulcro


della prevenzione nei luoghi di lavoro
Il rimedio più efficace per contrastare l’ incremento degli infortuni è sviluppare le attività e i compiti del SPP (ser-
vizio di prevenzione e protezione)
la prevenzione a tutti i livelli per far crescere la cultura della sicurezza in qual- in relazione all’organizzazione
siasi settore lavorativo aziendale?  E con quale ordine, e
secondo quali priorità, devono es-
sere svolte tali azioni?
Una nuova rubrica
Sicurezza non significa LA PRASSI UNI SULLA
rischio zero. Significa non PREVENZIONE E PROTEZIONE
scambiare per emergenza ciò La prassi di riferimento UNI/
che, al contrario, dovrebbe PdR  87:2020 “Servizio prevenzio-
essere un impegno costante. ne e protezione – Attività tipi-
Significa conoscere; perché che del servizio di prevenzione
senza “conoscenza” è impos- e protezione così come previsto
sibile intervenire e costruire dall’art. 33 del  D.Lgs.  81/2008”,
strumenti per la sicurezza. elaborata da UNI Ente Italiano
Significa conoscere per pro- di  Normazione  e Consiglio Na-
gettare. Da questo numero zionale degli Ingegneri, con il
di novembre daremo il via determinante supporto del pro-
a una rubrica che tratterà prio GdL Sicurezza, fornisce una
i temi legati alla sicurezza risposta alle  superiori  domande,
attraverso gli approfondi- indicando elementi di carattere
menti del Gruppo di Lavoro tecnico, gestionale, organizzati-
del Consiglio Nazionale In- vo, utili a tutti i soggetti coinvolti
gegneri coordinato dall’ing. nella gestione della salute e si-
Gaetano Fede. curezza sui luoghi di lavoro per
espletare al meglio la loro fun-
Gianni Massa, Vicepresidente zione.  Tutti i ruoli  del  SPP  (Ser-
Vicario CNI vizio di Prevenzione e Protezio-
ne) devono essere  analizzati  alla
sospensivi per quanto riguarda che  è  la reale natura dei dati di sulente che sia, per l’acquisizione luce della loro specifica funzione,
di Gaetano Fede* tutte le violazioni che espongono riferimento? Certamente no! Si di informazioni che permettano di con particolare riguardo al  ruolo
e Gianluca Giagni** l’azienda, e in particolare il lavora- possono distinguere due grandi comprendere meglio e in maniera del RSPP e alla sua fondamentale

I
tore, a rischi che possono mettere tipologie di rischi  negli ambienti più  efficace ed efficiente  l’effetto azione di supporto al datore di la-
l picco di infortuni sul lavoro a repentaglio la salute, a partire lavorativi: i rischi oggettivi e quelli dei fattori che concorrono a mo- voro.  Sulla base dell’analisi del
che ha accompagnato l’ulti- dai rischi  di carattere generale soggettivi.  Il rischio generalmen- dulare  la grandezza  del rischio; contesto organizzativo aziendale
mo periodo del biennio “pan- fino ad arrivare a tutti i rischi spe- te è considerato sotto un profilo secondo alcuni, il rischio oggetti- e delle sue peculiarità, devono
demico” 2020-21 ha riportato cifici, e in particolare quelli    rite- squisitamente oggettivo quando vo potrebbe risultare sotto  o so- essere poi individuati gli ambiti
al centro dell’attenzione il tema nuti di grossa valenza nell’ambito si fa riferimento alla probabilità, vrastimato  perché, a seconda di specifici e le attività di prevenzio-
della sicurezza sui luoghi di lavo- infortunistico, quali per esempio il oggettivamente determinata, con come si calcola, le valutazioni sui ne, con le relative modalità di in-
ro e ancor più specificatamente rischio di caduta dall’alto, quello cui  un pericolo  futuro  possa  ma- rimedi potrebbero variare. tervento, controllo, verifica e cor-
quello della corretta valutazione connesso con i cosiddetti “spa- nifestarsi. È  evidente che questi rezione; ossia un reale piano di
dei rischi e della cosiddetta “rego- zi confinati”, nonché il rischio da rischi si riferiscono a  situazioni LA PERCEZIONE NEL miglioramento e regolarizzazione
larizzazione” dell’organizzazione folgorazione. Sui i primi due il GdL pericolose per le quali è possibile RISCHIO SOGGETTIVO delle attività lavorative aziendale.
aziendale. Attività queste che fan- Sicurezza del CNI ha sviluppato individuare una certa probabilità, Si parla di rischio soggettivo in-  
no capo al “datore di lavoro”, la cui importanti documenti di appro- legata a eventi/incidenti che acca- vece, quando si fa riferimento L’ATTIVITÀ DEL
adeguata formazione risulta esse- fondimento sotto forma di “linee dono periodicamente. al  rischio percepito  in modo dif- CONSULENTE TECNICO
re determinante per una corretta guida” consultabili sul sito istitu- ferente dal singolo soggetto. Infat- Per una più efficace azione di pre-
attività di prevenzione dei rischi zionale dell’organismo di riferi- I RISCHI OGGETTIVI ti,  ognuno può valutare in modo venzione è auspicabile che in tale
nelle aziende.  mento nazionale della categoria. I rischi oggettivi si possono quindi differente un rischio, o perché ne procedimento siano coinvolti non
Proprio negli  ultimi  otto  mesi c’è Ma gli interventi di controllo sui determinare applicando formule entra direttamente in contatto, o solo gli incaricati del SPP, ma an-
stato un  aumento  delle denunce luoghi di lavoro, seppur necessa- o modelli più o meno sofisticati, perché osserva un lavoratore che che tutti i lavoratori, a partire dal
di infortuni nel loro complesso, ri e poco attuati negli ultimi anni, valutazioni che necessariamente sta utilizzando un macchinario, o datore di lavoro. L’attività del con-
con un leggero calo di quelli  mor- per carenze croniche di personale variano a secondo dei parametri anche perché ha una differente sulente tecnico diventa quindi non
tali e una risalita di quelle che e per un’eccessiva distribuzione considerati. Ad esempio,  per  sta- esperienza rispetto a un altro la- più a carattere “prescrittivo”, ma
sono le malattie professionali de- delle scarse risorse umane tra i bilire  il rischio di valanghe in un voratore dello stesso settore. sostanzialmente di tipo “presta-
nunciate nello stesso periodo diversi enti e istituzioni preposti, dato luogo e in un dato momen- In questi casi  si deve  parlare di zionale” e quindi necessariamente
dell’anno scorso. Il confronto tra non potranno mai essere la solu- to concorrono diversi fattori oltre rischi soggettivi perché l’entità esercitata da chi ha conoscenza,
il 2020 e il 2021 richiede però una zione al problema. quelli meteorologici come il tipo delle conseguenze di determinati esperienza e specifica  professio-
certa attenzione. È chiaro quindi come dal punto di di manto nevoso oppure la mor- eventi, o comportamenti, può es- nalità. La  prevenzione, quindi, va
Infatti analizzando  la tipolo- vista tecnico il ruolo della valuta- fologia e la topografia del terreno; sere diversamente stimata da ogni sviluppata a tutti i livelli per far
gia degli infortuni c’è stato  in- zione dei rischi assuma un valo- così diversi sono i fattori che con- individuo, a seconda di quelle che crescere la cultura della sicurez-
dubbiamente  un aumento de- re di centralità, a prescindere da corrono alla determinazione del sono state le procedure che sono za in qualsiasi settore lavorativo;
gli  incidenti  mortali avvenuti in quella che è la cogenza e l’obbliga- rischio di infarto in una determi- state utilizzate per effettuare la questo rappresenta senza dubbio
“itinere”,  cioè  nel tragitto ca- torietà legislativa. Di conseguenza nata fascia di lavoratori, che svol- stima.  il rimedio più efficace per contra-
sa-lavoro-casa, con una crescita è fondamentale che il datore di gono  una  precisa  mansione,  la Non è semplice quindi valutare stare l’incremento degli infortu-
nei primi  otto  mesi  di quest’an- lavoro debba “conoscere e sape- predisposizione genetica, il fumo, i rischi: devono essere sempre ni che sta affliggendo il mondo del
no  pari al 10% circa; nei  pri- re”, perché è  lui stesso che deve l’assunzione di alcol, la vita se- attenzionate  tutte le tipologie di lavoro ormai da anni. In questo
mi  otto  mesi  si  sono registrati attivare procedure e iniziative per dentaria, solo a titolo di esempio. dati ed elementi conosciuti, og- contesto, non v’è dubbio che ri-
infatti 12 incidenti plurimi per un una corretta valutazione dei rischi I rischi di tipo  oggettivo  però gettivi e soggettivi. Nascono spon- sulta centrale il ruolo sociale degli
totale quasi di 29 decessi, 17 dei nella propria azienda. possono essere anche quelli che tanee, dunque, le seguenti do- ingegneri chiamati a dare il loro
quali legati a incidenti stradali. si riferiscono a eventi singoli o mande: quant’è importante la contributo per far vincere al Paese
Recentemente è stato varato il VALUTAZIONE DEI RISCHI: estremamente rari, per i quali non formazione del datore di lavoro ai questa battaglia di civiltà.
D.Lgs. 21 ottobre 2021 n.146 “Mi- DA DOVE PARTIRE? sono disponibili  dati storici  che fini di una corretta valutazione dei
sure urgenti in materia economica Ma da dove partire per una valu- consentano di stimare la loro pre- rischi?  Quant’è  importante che la *Consigliere CNI Responsabile
e fiscale, a tutela del lavoro e per tazione efficace dei rischi? Si può vedibilità. Da queste prime consi- formazione ai lavoratori sia svolta Area Sicurezza
esigenze indifferibili”, che ha am- pensare a una valutazione dei ri- derazioni scaturisce  l’importanza sulle reali fonti di rischio della sin- **Coordinatore del GTT.1 del GdL
pliato  la  portata  degli interventi schi senza tener conto di quella del supporto tecnico, RSPP o con- gola realtà lavorativa? Quali sono Sicurezza

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Un nuovo approccio alla progettazione

I fondi del PNRR e del PNC sono risorse preziose per rinnovare edifici scolastici e ospedalieri,
ma sono necessari progetti che garantiscano la qualità architettonica, tecnica e funzionale
degli interventi
di Viviana Caravaggi Vivian* affrontati, nell’ultimo anno, molti urbanistica, ai sensi dell’art. 19 tuire il Decreto dei livelli di pro- procedura, soprattutto per la dif-
temi riguardanti la contrattuali- del Decreto del Presidente della gettazione da emanarsi dall’allora ficoltà iniziale di approccio alla
“Non pensate che i tempi morti stica pubblica: finora non siamo Repubblica 08 giugno 2001 n. 327, Ministero delle Infrastrutture e dei progettazione, nell’ottica della
siano inutili. I tempi morti sono in presenza di grandissime novità, il progetto di fattibilità tecnica ed trasporti ora MIMS. proporzionalità.
molto importanti se servono a ma di tutta una serie di discus- economica sostituisce il progetto Finalmente, in questo ginepraio, Non ci si può esimere neanche
comprendere che cosa dovevamo sioni che stanno attendendo preliminare. anche se al momento solamente da una necessaria revisione dei
fare, che cosa dovremo fare e qua- soluzioni o sblocchi normativi. Ci Ma andiamo per ordine, cosa s’in- per le Grandi Opere del PNRR, le corrispettivi posti a base di gara,
li sono gli obiettivi del nostro agi- troviamo di fronte a una gestione tende per progetto? Per il diziona- linee guida pubblicate nel luglio riferiti al D.M. 16 giugno 2016, con-
re” (Ermanno Olmi). delle procedure di affidamento rio della lingua italiana il progetto di quest’anno, sono volte a defi- siderato il numero e la complessità
Sotto questo profilo la pandemia ed esecuzione dei contratti pub- è l’ “Organizzazione di azioni nel nire con chiarezza i contenuti degli adempimenti richiesti che
ci ha concesso un tempo assolu- blici, per accelerare l’attuazione tempo per il perseguimento di uno essenziali e gli elaborati oltre che anticipano di fatto elaborazioni
tamente ragionevole per ripen- degli investimenti pubblici nella scopo predefinito, attraverso le i requisiti prestazionali, rinve- che sono più consone in livelli di
sare alle nostre azioni, oltre che prospettiva del rilancio e della varie fasi di progettazione da parte nendo anche processi di digita- progettazione successivi: rela-
a nuovi obiettivi da perseguire, ricaduta dei fondi che stanno di uno o più progettisti” o ancora lizzazione di cui il D.M. 560/2017 zioni tecniche, studi di impatto
dando una spinta formidabile a arrivando con il PNRR e PNC che “Un progetto è un complesso e modellazione informatica del ambientale, relazioni di sosteni-
questo Paese. Negli ultimi mesi devono produrre effetti in termini coordinato di azioni finalizzato a PFTE (indicazioni contenute nel bilità dell’opera, rilievi, computo
stiamo assistendo alla riorganiz- di investimenti realizzati. ottenere risultati determinati nel DIP - Documento d’indirizzo alla metrico estimativo, capitolato spe-
zazione dei processi amministra- Per affrontare questa sfida ci rispetto dei limiti stabiliti di tempo progettazione) a sostegno delle ciale d’appalto, piano di sicurezza
tivi per accelerare gli interventi si domanda se i progetti siano e di risorse”. Tutte le definizioni Stazioni Appaltanti oltre che nel e di coordinamento, capitolato
del Piano Nazionale di Ripresa disponibili e se siamo in grado di progetto riscontrabili in lette- tentativo di facilitare gli adempi- informativo, piano preliminare alla
e Resilienza (PNRR) e del Piano di generare progetti di qualità in ratura, ma già da tempo presenti menti dei progettisti. manutenzione dell’opera etc.
Nazionale per gli investimenti tempi certi? nelle procedure della World Bank, Di certo non si banalizza se si
Complementari (PNC). Proprio nei termini acceleratori fanno riferimento, direttamente IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ afferma che l’incremento di
Le nostre priorità sono gli edi- del PNRR e PNC, gli articoli 44 e o indirettamente a bisogni da TECNICA ED ECONOMICA indagini ed elaborati progettuali
fici scolastici e ospedalieri, le 48 del Decreto Legge n. 77/2021 soddisfare, ad azioni finalizzate a Sappiamo che il Progetto di fat- richiesti, comporta un ingiustifi-
infrastrutture lineari e puntuali, convertito nella legge 29 luglio “risorse” da consumare entro limiti tibilità tecnica ed economica è cato aggravio procedimentale ed
la capacità di programmare e 2021, n. 108 stabiliscono, per le prefissati; tutte le definizioni iden- il documento strategico su cui si economico, soprattutto nella fase
pianificare per contrastare i ter- “Grandi opere”, la possibilità per tificano il progetto come processo. regge il progetto globale, attra- della programmazione quando
remoti, procedere al riassetto le Stazioni appaltanti di avviare verso elementi tecnici, ambientali, cioè non si hanno finanziamenti
idrogeologico, il rispetto del la procedura dell’appalto inte- IL DOCUMENTO DI QUADRO economico-sociali, economico-fi- certi e tali spese premono sui
patrimonio storico-archeologico grato sulla base di un Progetto ESIGENZIALE nanziari, procedurali e ammi- Bilanci delle S.A. quali risorse pro-
tutto in un’ottica di sostenibilità di fattibilità tecnica economica e Assicurato pertanto che il pro- nistrativi, che dovranno essere prie (cfr. Consiglio di Stato - Parere
competitiva con un grande focus in quest’ottica il Ministero delle getto viene sviluppato da un’idea, monitorati durante il corso del n. 22/2017).
sull’ambiente, sulla produttività, infrastrutture e della Mobilità attraverso la fattibilità e la piani- ciclo di vita del progetto.
sull’equità e sulla stabilità. Sostenibile (MIMS) unitamente ficazione per fasi successive, esso Il Legislatore ha operato respon- IL CIRCOLO VIZIOSO CHE
Sotto questo profilo, i tecnici al Consiglio Superiore dei Lavori nasce da fabbisogni, da esigenze sabilizzando le Amministrazione BLOCCA I PROGETTI
hanno l’obbligo di redigere pro- Pubblici hanno pubblicato le qualitative e quantitative e da nelle scelte discrezionali effet- Molti progetti sono fermi o bloc-
getti che garantiscano la qualità “Linee guida per la redazione del obiettivi generali da perseguire che tuate, tentando di superare la cati a causa di un circolo vizioso di
architettonica, tecnica e funzio- progetto di fattibilità tecnica ed vengono tradotti in un documento patologica proliferazione delle combinazione tra burocrazia, dif-
nale degli interventi, che possano economia da porre a base dell’af- che si chiama quadro esigen- varianti, attraverso un “progetto ficoltà finanziarie e processi deci-
ridurre gli errori e approssimare fidamento di contratti pubblici di ziale di cui all’art. 3 comma 1 lett. di conoscenza”. sionali politici, che evidenziano
allo “zero” i rischi di varianti, con- lavori del PNRR e PNC”, identifi- ggggg-nonies del D.Lgs. 50/2016) Quest’ultimo volto, con un’ade- l’esistenza di un’area di impunità
tenzioni e riserve con l’obiettivo cando il PFTE in maniera rinno- del Codice, nel rispetto delle deci- guata e preventiva diagnostica amministrativa.
di realizzare opere pubbliche effi- vata per contenuti e metodologie, sioni dell’Amministrazione. (indagini storiche, ambientali, Un contributo alla soluzione può
cienti e sostenibili per l’ambiente anche attraverso modelli digitali. In linea generale l’art. 23 del D.Lgs. urbanistiche, studi conoscitivi, arrivare dai professionisti, archi-
e per la collettività, nel rispetto dei Di fatto, a cinque anni di distanza n. 50/2016 accentra il progetto etc.), all’efficienza del processo tetti e ingegneri tutori della qualità
tempi previsti e con finanziamenti dall’entrata in vigore del D.Lgs. nell’intero ciclo di vita dell’o- realizzativo dell’opera. del bene, attraverso la donazione
certi. In linea con gli obiettivi defi- n.50/2016, finalmente vengono pera su tre livelli successivi di In contraddizione con l’assegna- generosa delle proprie risorse alla
niti nel Regolamento UE 2020/852 indicati i contenuti essenziali e approfondimento progettuale: il zione dell’efficienza assegnata collettività attraverso una proget-
e nel Regolamento UE 2021/241 i documenti necessari per redi- progetto di fattibilità tecnica ed dalla normativa al PFTE, c’è una tazione di qualità redatta senza
attraverso un approccio sinergico gere un Progetto di fattibilità tec- economica; il progetto definitivo scarsa assegnazione dei finan- incognite, per sostenere la qualità
tra sostenibilità e innovazione nica ed economica, verificato che e il progetto esecutivo, i cui con- ziari per il progetto di conoscenza delle nostre città, dei nostri borghi,
dell’intero ciclo di vita dell’opera. molte stazioni appaltanti identifi- tenuti, ai sensi dell’art.1 del D.L. e per lo stesso PFTE. Il rapporto del nostro territorio e delle nostre
cano, erroneamente, il PFTE con il n. 32/2019 c.d. “Sblocca cantieri” sbilanciato tra la tecnica e la infrastrutture.
I FONDI DEL PNRR E vecchio Progetto preliminare. sono demandati al Regolamento conoscenza da un lato e l’aggra-
LA NECESSITÀ DI TEMPI CERTI Vale la pena ricordare che solo attuativo unico, oggi frenato, che vio di oneri dall’altro rischiano *Resp. U.O. Grandi Opere di riqualifi-
In questa rubrica sono stati per le opere proposte in variante a sua volta avrebbe dovuto sosti- di appesantire l’operatività della cazione del Comune di Ancona

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N.9/2021 novembre
21

LIBRI STORIA DELL’INGEGNERIA | PROGETTARE LA MILANO NEL FUTURO

L’impegno “virtuoso” di Cesare Chiodi


solo per il nostro settore ma per
tutte le professioni”. Uno spirito di
appartenenza che non deve però
far pensare a una sorta di ‘orgo-
glio’ fine a se stesso. Secondo Au-
Il capoluogo lombardo tra il 1944 e il 1946: valori e contenuti le. È grazie a lui se la nostra As- gusto Allegrini, presidente della
tracciati nell’ultimo libro del professor Roberto Busi sociazione, sin da allora, si pone Consulta Regionale degli Ordini
come interlocutore privilegiato nei degli Ingegneri della Lombardia,
politecnica e la serietà delle varie rapporti con la Pubblica Ammini- “il libro del professor Busi ci per-
specializzazioni ingegneristiche da strazione”. Un lavoro certosino e mette di compiere un paralleli-
armonizzare fra loro e con le archi- repentino, quello di Cesare Chio- smo audace, ma assolutamente
tettoniche. Basti pensare al climate di, che “a pochi mesi dalla fine del necessario. Tra il 1944 e il 1946 gli
change o all’economica circola- conflitto, poneva i temi della rico- ingegneri parteciparono attiva-
re: sono sfide che non richiedono struzione di Milano, inviando note, mente alla rinascita economica,
solo sistemazioni a posteriori del approfondimenti e appunti degli sociale e urbanistica di una Mi-
progetto, ma ne definiscono il ingegneri alle istituzioni. Basti un lano martoriata. Ecco, dobbiamo
concept”, aggiunge Giovanna Fos- dato per comprendere l’impegno imparare dal passato: a quei tem-
sa. “Ecco, oggi più che mai gli in- di Cesare Chiodi: nel 1946 gli iscritti pi i nostri colleghi hanno saputo
gegneri sono chiamati alla vision, al Collegio erano addirittura 1.500, dare l’esempio. Oggi, noi possia-
alla definizione e modellazione del triplicati nel giro di pochi mesi”. mo e dobbiamo dare il nostro
problema, non solo a trovare solu- L’apporto dell’ingegneria, in quegli contributo per un cambiamento
zioni tecniche”. anni, fu quindi fondamentale per epocale. Dopo il periodo difficile
Cesare Chiodi, una sorta di “visio- la nuova visione urbanistica del della pandemia, Milano è in grado
nario illuminato”, come ricorda capoluogo lombardo. “L’apprez- di cogliere un’opportunità unica:
Gianni Verga, Past President del zamento per la professionalità di rinascere da un punto di vista
Collegio Ingegneri e Architetti di tanti colleghi fu unanime – conclu- non solo urbanistico ma globale.
Milano. “Chiodi è stato l’artefice de l’ingegner Verga – e ciò grazie Gli ingegneri hanno tutte le com-
della rinascita del Collegio subito anche alla rinascita del Collegio e petenze per essere protagonisti
dopo la Seconda Guerra Mondia- alla sua autorevolezza. Un faro non del cambio di passo necessario”.

L’eccellenza
FEM
accessibile.
Nativo Non-Lineare www.hsh.info
Calcolo struttuale ad elementi finiti al vero secondo NTC 2018, EC2 e EC3
Nessun limite pratico al calcolo strutturale
di Roberto Di Sanzo sor Busi –; con il mio libro ho voluto

C
dare il giusto risalto a un’opera sco-
rederci sempre, operando nosciuta ai più”. Un modus operan-
senza sosta, per costruire il di che potrebbe essere riproposto
momento del rilancio. L’in- anche ai nostri giorni, come illustra
gegnere non deve essere Busi: “Dopo la distruzione di Milano
mai inerte ma precorritore dei tem- in seguito ai bombardamenti della
pi. È questo uno degli “insegna- Seconda Guerra Mondiale, la città è
menti” che emerge dall’ultima fati- risorta meglio di prima. Questo gra-
ca letteraria del professor Roberto zie allo spirito innovativo dei mi-
Busi, dal titolo “1944-1946 Piani per lanesi, mai domi ma vogliosi di un
la Milano del futuro. Ovvero: la so- futuro migliore. Ecco, oggi quello
litudine del tecnico”. Roberto Busi, spirito volitivo, che caratterizza an-
classe ’45, è professore emerito di che gli ingegneri, deve permettere
Tecnica e pianificazione urbani- di superare le difficoltà dovute alla
stica nell’Università degli Studi di pandemia, regalandoci una Milano
Brescia, Facoltà di Ingegneria. Ac- sempre più internazionale e funzio-
cademico che ha prestato servizio nale alle esigenze della comunità”.
in diverse università italiane, Busi
ha scritto numerosi libri. Dal 1992 UN SAPERE TECNICO CONSA-
svolge prevalentemente ricerca in PEVOLE DEL SERVIZIO AL BENE
materia di sicurezza degli utenti
deboli della strada in ambiente ur-
COMUNE
Un libro che, come sottolinea Gio-
Jacket Lift System (JLS) Beam - 170 m
bano e di valorizzazione degli spazi vanna Fossa, ordinario di Tecni-
Cimolai ha costruito le due travi piu' lunghe del mondo, ognuna del peso di
collettivi urbani scoperti. Nel libro, ca e pianificazione urbanistica al 6700t e di 170m di lunghezza, compresa la coda (tail) di 26m incernierata

Modello
presentato recentemente al Poli- Politecnico di Milano, “Evidenzia alla trave, e progettato il grillage e il seafastening per il loro trasporto via
mare da Monfalcone fino a Rotterdam. Le due travi sono le travi principali del
tecnico di Milano, Busi narra le vi- modelli virtuosi di impegno pro- Jacket Lift System (JLS), un innovativo sistema di installazione o rimozione

in
dei jacket delle piattaforme off-shore. Il JLS e' in grado di movimentare in un
cende della ricostruzione di Milano fessionale, accademico e civile solo sollevamento elementi fino a 20000t di acciaio e verra' installato a
tra il 1944 e il 1946, grazie alle te- sempre attuali, in particolare l’ap- poppa sulla nave da costruzione Pioneering Spirt di Allseas, lunga piu' di
380m e larga 124m. Cimolai ha utilizzato il codice di calcolo Straus7 per
stimonianze di Alfio Susini, esperto proccio problem solving, un sapere realizzare i modelli FEM del grillage abbinati a modelli parziali della trave JLS ®
e della gigantesca barge Iron Lady ed eseguire le analisi lineari e non lineari,
urbanista in missione – su indi- tecnico consapevole del servizio al che hanno permesso di verificare lo stato tensionale e deformativo con
cazione della Repubblica Sociale
Italiana – proprio per testimoniare
bene comune, indipendentemen-
te dagli schieramenti politici di
differenti combinazioni di carico nelle fasi di load-out e navigazione
considerando per quest'ultima, onde di calcolo pari a 7.0m. Modelli locali
con mesh piu' raffinata sono stati utilizzati per le verifiche strutturali di
R3
il notevole fervore di rinascita eco-
nomica, sociale e architettonica del
parte e da interessi personali” In
tal senso, l’ingegneria può essere
resistenza e di sbandamento e per le verifiche a fatica delle saldature delle
robuste interfacce con la barge e con la trave JLS stessa.
64-bit
Committente: Allseas
capoluogo lombardo. Tra i fautori protagonista della trasformazione
Progetto: Allseas
del “Rinascimento milanese” Ce- sociale, economica e urbanistica Carpenteria metallica: Cimolai S.p.A.
sare Chiodi, padre dell’urbanistica della Milano del futuro: “La rigene- Progetto di trasporto via mare, grillage e seafastening: Allseas
in Italia e capace, in quegli anni, di razione deve integrare ambiente, Progetto di trasporto via terra e loadout: Cimolai S.p.A.
aggregare professionisti, ingegneri infrastrutture e insediamento con Testo, foto e immagine del modello di calcolo Straus7 per gentile concessione di Cimolai S.p.A.
e architetti per trovare idee, solu- un approccio olistico, tecnicamen-
zioni e proposte per ricostruire la te all’avanguardia e consapevole Distributore esclusivo HSH srl - Tel. 049 663888
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città. “Uno sforzo enorme purtrop- delle implicazioni sociali e cultura- di calcolo Straus7 www.hsh.info - straus7@hsh.info
po dimenticato – spiega il profes- li. Proprio per la loro competenza

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N.9/2021 novembre

RIGENERAZIONE URBANA

La proposta pre-
sentata il 22 luglio
scorso all’Audi-
torium Gio Ponti
di Assolombarda
ha come cardini il
concetto di “densi-
ficazione” abbinato
al coinvolgimento
degli operatori
privati

Un nuovo volto per i quartieri


ERP di Milano. Tra valore
sociale e opportunità
di Pasqualina Ciancio
mune di Milano, Fabio Bandirali, con interventi di decongestio- Milano), adottato nell’ottobre del rete metropolitana al 2035 che
Ridisegnare l’edilizia consulente in Real Estate e Anto- ne che modifichino il costruito 2019. Tutela ambientale, diritto sono: Vialba e Quarto Oggiaro;

R
popolare e riqua- nio Belvedere, dello Studio Lega- riqualificando gli spazi e dando alla casa, ricucitura dei rapporti Comasina; San Siro; Giambellino,
lificare i quartieri le Belvedere Inzaghi & Partners. respiro alle funzioni pubbliche, fra centro e periferie, queste le Lorenteggio, Inganni; Sant’Am-
maggiormente pro- L’analisi che ha supportato la ai servizi e al verde, ma anche ri- sfide principali contenute nel PGT brogio; Stadera e Corvetto.
blematici della città definizione della nuova metodo- uscire a intervenire sul costruito e che hanno offerto l’occasione “In queste zone della città sono
di Milano seguendo logia e il convegno sono stati re- densificando. per individuare nuove strategie stati fatti degli investimenti im-
i criteri della den- alizzati grazie alla collaborazione Nel secondo invece la proposta di rigenerazione urbana coerenti portanti in infrastrutture a van-
sificazione e della sostenibilità. con Assoimmobiliare. metodologica intende per part- con gli obiettivi complessivi de- taggio della comunità e quindi
Questo è l’oggetto della ricerca nership pubblico-privata inten- lineati dall’amministrazione co- è qui che si deve lavorare”, ha
e della metodologia di interven- RIQUALIFICARE TRA DENSI- de una governance affidata alla munale. Partendo da questi tre commentato così il progetto di ri-
to presentata a Milano il 22 lu- FICAZIONE E PARTNERSHIP Pubblica Amministrazione che ne obiettivi i curatori del progetto generazione urbana Gianni Verga,
glio scorso durante un convegno PUBBLICO-PRIVATO definisce il percorso, individua hanno mappato la città di Milano che ha aggiunto: “Altra riflessione
presso l’Auditorium Gio Ponti di Il progetto di rigenerazione e ri- su quali delle aree si può inter- per individuare i punti nevralgi- sulla quale abbiamo lavorato è
Assolombarda: una proposta ba- qualificazione urbana è da tempo venire, predispone un piano di ci per accessibilità, vuoti urbani che bisogna recuperare un po’ di
sata sull’alleanza tra pubblico e al centro del dibattito pubblico a intervento, ottiene i titoli edilizi, ed edilizia sociale dati che sono spirito milanese-lombardo e met-
privato per rigenerare i quartieri Milano, sull’onda di un dinami- bandisce le gare di interesse pub- stati poi incrociati con gli indici di tersi nell’ottica di pensare che si
ERP. smo che sta trasformando pro- blico per selezionare i commit- edificabilità della città (art. 17 del può fare anche da soli senza spe-
I proponenti della nuova meto- fondamente il volto della città. tenti privati che svilupperanno i Piano delle Regole), le piazze e i rare che se ne occupi qualcun al-
dologia di rigenerazione urbana In questo contesto si inserisce la progetti nell’ambito delle regole nodi di interscambio del traspor- tro. Questo è stato il punto di par-
sono Massimo Roj, Amministra- proposta metodologica di Roj e definite. to pubblico e gli ambiti di rigene- tenza dal quale abbiamo iniziato
tore Delegato di Progetto CMR, Verga che individua come fattori Il documento fondamentale da razione urbana e valorizzazione a lavorare, si tratta di 2 anni e più
l’ingegnere Giovanni Verga, Past di riqualificazione il principio del- cui parte il progetto di rigene- dei piani terra (P.d.R. art. 15). Il ri- di lavoro nel quale abbiamo visto
President del Collegio degli Inge- la densificazione e la partnership razione urbana presentato il 22 sultato, come mostrato in Figura e considerato che ci sono alcuni
gneri e Architetti di Milano e già pubblico-privato. Nel primo caso luglio è il Piano di Governo del 1, individua sette aree periferiche quartieri popolari di Milano co-
Assessore in Regione Lombardia, per densificazione si intende non Territorio “Milano 2030” (vedasi Il a maggiore accessibilità conside- struiti a cavallo tra le due guerre
in Provincia di Milano e in Co- solo riqualificazione del degrado piano di governo del territorio di rando anche l’estensione della che però oggi fanno paura e que-

Figura 1. Le 7 aree
periferiche a mag-
giore accessibilità
considerando l’es-
tensione della rete
metropolitana al
2035

Figura 2. Il potenziale di densificazione del quartiere San Siro applicando i principi della proposta

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N.9/2021 novembre
23

Il Piano di Governo del Territorio di Milano


Il Piano di Governo del Territorio (PGT) è uno strumento urbanistico introdotto nella La “Relazione Generale: Milano 2030 . visione, costruzione, strategie, spazi” del nuovo
Regione Lombardia e che ha sostituito il Piano Regolatore Generale (PRG) come stru- PGT di Milano indica la “densificazione selettiva” quale strumento per “valorizzare le
mento di pianificazione urbanistica a livello comunale e ha lo scopo di definire l’assetto identità della città a partire dalle specificità ambientali, economiche e sociali”.
dell’intero territorio comunale. Si legge infatti che “La Milano del futuro vuole rigenerarsi per crescere in maniera
Il PGT è composto dal Documento di Piano, dal Piano dei Servizi e dal Piano delle Rego- consapevole, nel segno della qualità urbana e territoriale costruita attorno a comunità
le, corredato dal nuovo studio geologico. coese, servizi di mobilità che garantiscano l’accessibilità a tutti i quartieri”.
Approvato dal Consiglio Comunale il 14 ottobre 2019, il Piano di Governo del Territorio
di Milano fissa gli obiettivi verso Milano 2030 in una fase di crescita della città sotto Nella relazione quindi vengono individuate le Strategie di Rigenerazione Urbana, che
il profilo demografico, economico e turistico. La Milano di oggi ha una visione del suo sono gli obiettivi da percorrere:
futuro, al punto che tutte le infrastrutture previste per le Olimpiadi 2026 sarebbero 1. connettere luoghi e persone. I nodi come piattaforme di sviluppo;
state realizzate anche in assenza dei Giochi, e negli anni ha aggiunto a quelli che sono 2. trasformare, attrarre, eccellere. L’occasione dei vuoti urbani;
storicamente gli asset fondamentali della sua economia, un crescente ruolo del siste- 3. innovare e includere. Emanciparsi attraverso il lavoro;
ma universitario aggiornando nome e regole al fine di rendere la crescita più equa e 4. rendere equa Milano. Più case in affitto sociale;
sostenibile. I tre punti su cui il Piano innova fortemente la visione della città, anche in 5. fare spazio all’ambiente. Progetti per suolo e acque;
un’ottica metropolitana, sono quindi: 6. progettare una nuova ecologia. Gli standard di sostenibilità;
• ambiente e cambiamenti climatici; 7. adattarsi ai cambiamenti sociali. Servizi vicini a tutti i cittadini;
• periferie e quartieri; 8. riavvicinare i quartieri. Lo spazio pubblico come bene comune;
• diritto alla casa e affitti calmierati. 9. rigenerare la città. Le periferie al centro.

sto è un punto sul quale dobbia- alloggi per circa 20.000 residenti. di operatori privati. Diversi sono mente nei dettagli perché dovrà, visto la realizzazione di 71 progetti
mo intervenire con rapidità”. Le principali opportunità di que- i vantaggi di questa operazione: di volta in volta, essere trasfor- con un mix funzionale di 40% uf-
sta zona sono legate all’alta ac- la rigenerazione urbana non ha mata sulla base del contesto fici, 40% residenziale, 15% cultura
LE PERSONE COME VALORE cessibilità, la vicinanza al City Life costi per l’amministrazione pub- territoriale che, per sua natura, e settore ricettivo e 9% commer-
SOCIALE NEL QUARTIERE e al centro storico mentre le criti- blica; la popolazione continua originalità e composizione è sem- ciale; le nuove abitazioni costruite
Su quale sia la risorsa primaria cità dipendono da carenza di ver- ad abitare nella medesima area pre diverso e necessita di essere sono 7.500 di cui quasi 2000 sov-
alla quale pensare in questa ope- de pubblico, servizi e attrezzature urbana ma in case nuove; non si progettato per rispondere alle venzionate.
ra di riqualificazione urbana l’in- pubbliche; problemi di integra- dismettono le case popolari ma esigenze specifiche dei singoli In Francia invece l’esempio è Le
gegnere Verga non ha dubbi. “È zione sociale; monofunzionalità e si procede alla riqualificazione e contesti urbani. Ci sono quartieri Grand Paris un progetto di rige-
la gente che abita in questi quar- assenza di commercio di vicinato al consolidamento dei quartieri interi che meritano di essere af- nerazione urbana che si pone di
tieri, queste persone non vanno e degrado del costruito. esistenti; non si consuma ulte- frontati con urgenza e prontezza: ripensare lo sviluppo della cit-
considerate come bisognosi, ma A partire dal polo di piazzale Se- riore suolo; si riducono i costi di la rigenerazione non è soltanto tà da qui al 2050 e prevede oltre
sono una risorsa. Nella creazione gesta – dove si trova l’omonima urbanizzazione valorizzando le un’operazione urbanistico-edili- 70mila nuove abitazioni all’anno e
del progetto il punto di partenza fermata della M5 – la proposta si dotazioni di servizi esistenti (e il zia ma una vera operazione socia- 18 milioni di metri quadri di nuo-
è stato proprio quelle di conser- propone di trasformare radical- surplus disponibile); si promuo- le di riscatto di brani di città che vo costruito concentrati in 12 hub
vare sul territorio questa risorsa. mente l’aspetto del quadrilatero: vono politiche per l’accesso alla devono diventare i nuovi luoghi edilizi.
Sin da subito abbiamo detto che non più una serie di edifici bassi casa, l’integrazione sociale e la ri- dell’abitare”. Invece, a Lisbona la rigenerazio-
la popolazione che abita in quei disposti a “filare”, ma più nuclei generazione ambientale e si lavo- ne sociale di un quartiere degra-
quartieri, cuore del progetto, noi ad alta densità disposti attorno ra al consolidamento della città GLI ESEMPI ESTERI DI dato del centro storico passa dal
la vogliamo mantenere in quei ad aree verdi comuni e spazi pe- policentrica, promuovendo il mix RIGENERAZIONE PUBBLICA coinvolgimento dei cittadini, tra
territori. Abbiamo constatato che donali a misura d’uomo. funzionale e nuove opportunità La proposta non nasce dal nulla, gli interventi del comune anche il
a Milano ci sono dei quartieri che A seguito del ricollocamento dei per i quartieri. ma parte da quanto già si sta re- tentativo di attrarre fasce giovani
possono diventare ricchi dal pun- residenti nel nuovo costruito, l’i- “La proposta di rigenerazione alizzando all’estero, dalla Germa- di popolazioni e famiglie median-
to di vista della socialità che que- potesi prevede la sostituzione studiata e illustrata nel corso del nia alla Francia fino al Portogallo. te incentivi per la ristrutturazione
sti quartieri possono esprimere edilizia dell’esistente per ambiti convegno del 22 luglio è metodo- HafenCity è il progetto di rigene- e l’insediamento di nuove attivi-
e che con il nostro intervento si secondo criteri di mix funzionale logica e indica i criteri”, conferma razione urbana che ha trasforma- tà seguendo il modello della ca-
può migliorare”. e sociale. Gianni Verga: “Non entra voluta- to il porto di Amburgo e che ha sa-bottega.
Continua l’ingegnere Verga: “Se Il potenziale di densificazione di
prendiamo l’esempio di San Siro, San Siro secondo il metodo pro-
Lorenteggio e Giambellino abbia- posto da Roj e Verga permetterà
mo dei quartieri che sono intrisi al quartiere di passare da un ver- NOVITÀ EDISIS V. 11
di infrastrutture dove il pubblico de fruibile di 9.250 mq a 100.000 IL PRIMO SOFTWARE DI CALCOLO
IN CA M I CI AAT TU
UR A
RA
ha investito molto (es. la nuova mq di verde fruibile; la superfi- STRUTTURALE PER EDIFICI IN C.A. IN C. A .
linea metropolitana), quindi la cie coperta passa da 81.500 mq IN ZONA SISMA CON ANALISI IN CA M I CI AAT TU
UR A
RA
nostra proposta si basa fonda- a 68.500 mq, scendendo del 16%
PUSHOVER E SHAKEDOWN IN AC C IA IO
mentalmente sulle plusvalenze mentre la superficie costrui-
immobiliari che si sono generate ta passerebbe da 336.000 mq a P L A CC A GG I
in questi territori per effetto del- 1.000.000 mq superficie costruita IN M AT E RI ALI
R IA
le infrastrutture. San Siro è a soli (Figura 2). C OM
O M P O SI
S IT I
700 metri da City Life e quindi è “Di periferie si è parlato tanto A VV OL
O L G IM EN T I
inconcepibile che a una situazio- ma fatto poco”, sottolinea Verga IN M AT E RI ALI
R IA
ne di benessere si contrappone che poi prosegue con un aned- C OM
OM P O SI
SI I
T
a breve distanza una condizione doto personale: “Ermanno Olmi, C U C IT U R A AT T I VA
invece drammatica. Il tema è pro- il grande regista, mi disse quan- M A N U F AT T I
prio quello della qualità dell’abi- do lavoravo come responsabile
tare, del vivere e delle relazioni. del territorio a Milano che la ri-
Questa è una proposta metodolo- soluzione dei problemi della città
gica, ma che dimostra la fattibili- parte dalla periferia perché se la
tà: a Milano si può”. città è ferita, se ha degli elementi
di disagio, come le ferite del cor-
IL CASO PILOTA DI SAN SIRO po di ognuno si rimarginano a
Il cuore del progetto ha come partire dall’ intorno, la parte più
scopo quello di innescare pro- esterna. È un’immagine che mi è
cessi di rigenerazione urbana e sempre rimasta nella testa per
sociale mediante interventi pilo- questo abbiamo voluto iniziare PROVA I SOFTWARE EDISIS E POR2000
dalle periferie nella proposta che
COMPRENSIVI DELLA FUNZIONALITÀ
ta di densificazione con il coin-
DI CALCOLO DELLA CLASSE DI RISCHIO
volgimento di operatori privati. abbiamo presentato per la rige- SISMICO PER IL SISMABONUS
Per supportare la loro ipotesi Roj nerazione urbana di Milano”.
e Verga hanno applicato la loro
metodologia di intervento al caso I VANTAGGI DELLA
studi di San Siro nel quadrilatero RIGENERAZIONE URBANA
Selinunte. La metodologia individuata ha
Il quartiere San Siro, come altri lo scopo di innescare processi di Newsoft s.a.s.
quartieri popolari milanesi, è sta- rigenerazione urbana e sociale www.newsoft-eng.it
to costruito tra il 1935-1947 e dove mediante interventi pilota di den-
attualmente sono presenti 6.110 sificazione con il coinvolgimento

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N.9/2021 novembre

COMITATO ITALIANO INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE

Il decreto “smart road”


di tecnologie possa soddisfare i
requisiti sopra elencati. Ad esem-
pio, i classici sensori che misura-
no la variazione di flusso magne-

e i sistemi di rilevazione
tico al passaggio dei veicoli, sono
poco sensibili alle condizioni
meteo o di luminosità, ma dan-
no delle informazioni limitate sul

del traffico
veicolo in transito e sono invasive
per l’infrastruttura in quanto van-
no installate nell’asfalto e vanno
sostituite ogni volta che si riasfal-
ta la strada.
Per sostenere l’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comuni- Le tecnologie video si sono mol-
to evolute nel corso degli ulti-
cazione al settore del trasporto stradale mi anni grazie anche all’uso di
potenti processori a bordo e, a
di Riccardo Scalisi* tivo della stazione di rilievo; volte, di algoritmi di intelligenza

N
• Il Decreto prevede che tutti artificiale; permangono tuttavia
Nell’ottica di una i veicoli conteggiati vengano delle carenze per quanto riguarda
modernizzazione e classificati in almeno 8+1 classi la misurazione della velocità dei
informatizzazione (moto, auto, auto con rimorchio, veicoli, la classificazione e l’ana-
delle infrastruttu- furgone, camion, autotreno, lisi del flusso veicolare in condi-
re stradali, con il autoarticolato, autobus, altro), zioni di traffico intenso o scarsa
Decreto Ministe- che venga fornita la velocità visibilità.
riale 70 del 2018, del transito, l’istante di rileva- Le tecnologie radar sono parti-
il Ministero delle Infrastrutture mento, la lunghezza del veicolo, colarmente adatte per misurare
e Trasporti ha inteso lanciare la l’headway temporale (distanza le velocità e risentono poco delle
regolamentazione del proces- testa-testa o coda-coda tra un condizioni meteo e per nulla delle
so di trasformazione digitale e veicolo e il successivo) e la se- condizioni di luminosità ma mo-
sostenere l’applicazione delle gnalazione di presenza coda in strano delle evidenti debolezze in
tecnologie dell’informazione e corrispondenza della stazione caso di traffico lento e intenso e
della comunicazione al settore utenti della strada, spesso per- 1. Dati relativi al rispetto del Codi- di rilevamento; sono limitate nella classificazione
del trasporto stradale allo sco- mettono anche un ritorno sugli ce della Strada. • Viene inoltre richiesto che i dei veicoli.
po di introdurre piattaforme di investimenti offrendo quindi so- Nel caso 1) di rilievo dei transi- rilievi siano separati per ogni Le tecnologie laser, invece, han-
monitoraggio del traffico, mo- stenibilità, a livello economico, ti presso una sezione stradale di corsia di marcia e che venga no delle ottime performance sia
delli di elaborazione delle infor- per l’ investimento in questo tipo controllo, i dati di transito possono indicata carreggiata e corsia di per ciò che concerne la classifica-
mazioni e servizi avanzati per i di tecnologie. Esempi tipici di ap- essere ottenuti con metodi basa- marcia cui la corsia appartiene; zione dei veicoli, dei quali viene
gestori delle infrastrutture e per plicazioni di sistemi di rilevazione ti su diversi principi e tecnologie. • Viene richiesta inoltre la rileva- ricavato un profilo tridimensio-
gli utenti della strada nonché il del traffico sono: Senza voler dare più importanza zione di veicoli che si muovono nale e ne viene misurata altezza,
miglioramento delle prestazioni 1. Gestione delle Zone a Traffico a una o più specifiche tecnologie contromano in modo da poter larghezza e lunghezza con buona
ambientali e dell’efficienza, com- Limitato (ZTL); e senza voler essere esaustivo in generare un allarme al verifi- precisione inoltre la misurazione
presa l’efficienza energetica. 2. Gestione dei sistemi di pedag- questo breve articolo, le tecnologie carsi dell’evento; della velocità e del conteggio dei
Tra gli obiettivi di questo Decre- gio (con barriera o free-flow); principalmente usate per questo • La rilevazione deve essere con- veicoli è buona anche in condi-
to ci sono, tra gli altri, il miglio- 3. Gestione dei parcheggi (liberi o tipo di rilievi includono: tinua e si richiede un’elevata zioni di traffico non scorrevole.
ramento della sicurezza strada- a pagamento); 1. Tecnologie Laser; granularità dei dati, ovvero Ovviamente anche il laser, trat-
le, della gestione del traffico e 4. Gestione delle strade a pedag- 2. Tecnologie Radar; devono essere rilevate tutte le tandosi comunque di una tecno-
dell’informazione agli utenti. gio e non a pedaggio; 3. Tecnologie Magnetiche; caratteristiche del passaggio di logia ottica operante nel campo
Le “Smart Road”, come definite 5. Protezione di infrastrutture 4. Tecnologie Video; ogni singolo veicolo; degli infrarossi, può avere un calo
dal Decreto, rientrano nell’am- per quel che riguarda l’altezza 5. Infrarossi; • In merito alle condizioni di fun- di prestazioni in caso di presenza
bito dei più ampi Sistemi Intel- massima dei veicoli; 6. Ultrasuoni; zionamento viene richiesta l’o- di forte nebbia.
ligenti di Trasporto (Intelligent 6. Violazioni del codice della strada. 7. Sensori di pressione. peratività con un range esteso Per quanto riguarda la comuni-
Transport Systems - ITS) e con- Il Decreto prevede, per le Smart di temperatura da -20°C a +55°C; cazione tra sensori e centro di
nessi servizi C-ITS (Sistemi Intel- Road di Tipo 1 (Infrastrutture via- REQUISITI • Si richiede che la precisione controllo, non essendosi anco-
ligenti di Trasporto Cooperativi). rie principali e autostradali) che Il Decreto non entra nel merito delle misure non subisca un ra affermato a livello europeo,
Tra le specifiche definite nell’Al- questi sistemi ITS siano imple- delle tecnologie e non suggerisce degrado apprezzabile in condi- un protocollo di comunicazione
legato A del Decreto, al punto 5 mentati obbligatoriamente per l’uso di una specifica tecnologia zioni di traffico regolare, inten- aperto, alcuni Enti sia in Italia che
vi è la “Dotazione di un sistema nuove costruzioni e manutenzioni rispetto a un’altra, ma pone l’ac- so, coda e stop and go; all’estero, laddove non abbiano
di rilievo del traffico ed enfor- straordinarie e che, comunque, in cento sui seguenti requisiti: • Si richiede inoltre che la pre- sviluppato un protocollo proprio,
cement, nonché di rilievo delle due fasi successive, entro il 2025 • I dati di transito devono esse- cisione delle misure non subi- stanno propendendo per l’ado-
condizioni di deflusso, articolato e il 2030 tutte le strade vengano re rilevati per tutti i veicoli che sca un degrado apprezzabile di zione di uno standard americano
su un livello di maggior detta- adeguate a Smart Road con tutti i transitano attraverso la sezione qualunque condizione meteo (NTCIP) che garantisce al gestore/
glio per le smart road di tipo I, in dispositivi di rilevamento del traf- stradale di controllo e non solo inclusa pioggia intensa, nebbia, concessionario dell’infrastruttura
conformità con quanto descritto fico necessari. su un campione; neve e rilevazioni di notte o con la piena interoperabilità tra di-
nella Sezione A (rilievo del traf- Un’attenzione particolare viene • Il rilievo deve essere assicura- scarsa visibilità; spositivi di produttori diversi.
fico e delle condizioni di deflus- data alla sostenibilità energetica to 24 ore su 24 per tutti i giorni • I dati devono essere trasmes- La scelta della tecnologia da usa-
so); i sistemi di rilievo devono per cui si richiede che i sistemi ITS dell’anno e dato che si è posta si a pacchetti ogni 5 minuti ed re nelle stazioni di rilevamento
avere le caratteristiche minime siano energeticamente efficienti anche l’attenzione sulla soste- essere memorizzati in locale va quindi accuratamente valutata
di qualità delle misure e rispon- e che possano essere alimentati, nibilità energetica, gli impianti per almeno 48 ore per poter con un Ingegnere esperto che, in
dere alle regole di qualificazione eventualmente, mediante fonti devono essere tali da poter ga- sopperire a eventuali problemi base alle specifiche esigenze del
descritte sempre nella Sezione A; rinnovabili come, ad esempio, pic- rantire sempre il rilevamento momentanei di comunicazione; cliente, alle normative cogenti,
il sistema deve essere progettato coli impianti fotovoltaici. anche quando, in determinati • Per ogni arco di strada è ne- alle condizioni e all’ambiente del
in maniera tale da minimizzare Per quanto riguarda il Rilievo del periodo dell’anno possano ve- cessario prevedere almeno due sito d’installazione e alle tipiche
la propria impronta ecologica ed Traffico e dei relativi dati di flusso rificarsi delle condizioni sfavo- stazioni di rilevamento oppor- condizioni di traffico nell’area sia
energetica”. e velocità, questi vengono artico- revoli, ad esempio a sistemi ali- tunamente posizionate in pros- in grado di realizzare una adegua-
lati in tre modalità: mentati da pannelli fotovoltaici; simità degli estremi dell’arco ta progettazione e sia in grado di
LE APPLICAZIONI 1. Dati di transito rilevati presso • Il luogo del rilievo deve essere stesso. seguire la gestione del progetto
I sistemi di rilevazione del traf- una specifica sezione dell’arte- opportunamente identificato in- e di garantire un collaudo impar-
fico sono determinanti in varie ria viaria; dicando almeno la strada, la ge- LA SCELTA DELLA ziale dell’opera.
applicazioni che, oltre a miglio- 1. Dati di tragitto rilevati tra i pun- oreferenziazione, il chilometro, TECNOLOGIA ADATTA
rare la gestione del Traffico e a ti estremi degli archi principali la carreggiata, il senso di marcia, È necessario, quindi, valutare con *Vice Delegato C3i Ordine degli
generare un servizio utile per gli che costituiscono la rete viaria; la tecnologia usata e l’identifica- attenzione che tecnologia o mix Ingegneri di Udine

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25

Tra pianificazione nazionale e L’AIR (requisiti informativi del ce-


spite immobile), invece, è un do-
cumento che definisce i requisiti

digitalizzazione nelle costruzioni


informativi specifici del cespite og-
getto di intervento. Data la natura
specifica di tale documento è ne-
cessario definire tutte le informa-
zioni, per caratterizzare i modelli
Un processo avviato da tempo, ma che negli ultimi anni registra informativi, che siano strettamente
un importante incremento merosi vantaggi in termini di ridu-
legate alla natura dell’immobile o
a gruppi eterogenei di essi. L’AIR
di Antonio Salzano* trollo di parametri e la gestione di tutto il processo di digitalizzazione zione dei rischi e di ottimizzazione definisce già dei requisiti da rispet-
processi di risposta a determinate di un’opera civile sia correttamen- dei costi di manutenzione. Come tare da parte degli operatori eco-

L
La definizione di una condizioni. Tali tecnologie consen- te sviluppato da tutti gli attori del precisato nelle ISO 19650 tali pro- nomici affidatari degli incarichi di
strategia di controllo, tono una gestione delle operazioni processo, sia da parte del gestore cedure sono applicabili a immobili gestione del cespite.
e più generalmente di manutenzione dettate maggior- che da parte degli operatori eco- e commesse di tutte le dimensioni Il PIR (requisiti informativi della
di manutenzione, ri- mente dalle condizioni reali piutto- nomici interessati alla trasforma- e a tutti i livelli di complessità. È commessa) è strettamente colle-
sulta necessaria per sto che basate su ragionamenti ma- zione digitale delle singole opere. necessario evidenziare che le ISO gato all’OIR in quanto è un docu-
preservare e garan- nutentivi ciclici “fuori condizione”. Solo con un processo organizzato 19650 sono strettamente legate mento che definisce le informa-
tire un determinato Tutti i processi pertanto possono e standardizzato sarà possibile alle ISO 9001 dedicate alla ge- zioni necessarie per rispondere
livello di sicurezza e di funzionali- essere tenuti sotto controllo grazie utilizzare, con le tecnologie prece- stione della qualità dei processi e alle richieste sviluppate a livello
tà delle opere civili. Ciò si ottiene a indicatori provenienti dal campo dentemente descritte, le informa- dell’organizzazione delle aziende, strategico, quindi nell’OIR, però
attraverso un sistema di gestione e convogliati attraverso la rete ver- zioni dei modelli digitali risultato alle ISO 55000 che caratterizza- sulla scala della singola com-
efficiente, il quale richiede un so i sistemi informatici di archivia- delle procedure di digitalizzazione no i sistemi di gestione del patri- messa. Tale documento quindi,
inventario completo di tutte le zione ed elaborazione, siano essi introdotte sia nei servizi di proget- monio ed alle ISO 21500 dedicate partendo dai requisiti informativi
informazioni associate derivanti in cloud oppure on premise. Grazie tazione di nuove opere o di opere alla gestione dei progetti (Project definiti nell’OIR, li caratterizza per
da rilievi, ispezioni, procedure di ai software di analisi e ai cruscotti esistenti. Management). Da tale scenario di la singola commessa e per tale
verifica e controllo come il moni- di visualizzazione le informazioni A tal proposito, l’Organizzazione riferimento è possibile definire che motivo è un documento che ca-
toraggio. Tale sistema deve quindi raccolte vengono elaborate per ri- Internazionale per la Standardiz- il settore delle costruzioni ha final- ratterizza i rapporti tra il gestore
essere in grado di restituire una cavare evidenze utili al processo zazione (ISO) sta lavorando da mente la sua norma per la gestio- e l’operatore economico in caso di
valutazione non solo della condi- decisionale, con la possibilità di anni con l’obiettivo di attuare una ne in qualità dei processi edilizi e affidamento del servizio di gestio-
zione relativa all’opera stessa, ma ottenere una vista centralizzata e di trasformazione digitale nel settore tale sistema di qualità può essere ne del cespite.
anche considerazioni sull’impat- immediata consultazione. delle costruzioni. Nella fattispecie, attuato attraverso l’ausilio del BIM L’EIR (requisiti di scambio delle in-
to dei diversi scenari, necessari Questo scenario ovviamente av- le norme ISO 19650 “Organizzazione e delle piattaforme interoperabili a formazioni), invece, definisce tutti
al fine di individuare le soluzioni viene in ambienti digitali specifici. e digitalizzazione delle informazio- esso collegate. gli aspetti che riguardano le richie-
ottimali di intervento. Ogni sce- Solo recentemente è iniziato uno ni relative all’edilizia e alle opere di ste informative delle commesse
nario esige, dunque, determinate sviluppo, da parte di alcune softwa- ingegneria civile, incluso il Building REQUISITI INFORMATIVI E MO- e dovrebbero essere definiti ogni
attività di controllo e manuten- re house, volto a integrare quanto Information Modelling (BIM) – Ge- DELLI INFORMATIVI RISULTANTI volta che si definiscono gli incari-
zione, per garantire nel tempo sopra descritto in ambiente BIM. Al stione informativa mediante il Bu- Tali procedure supportano, quin- chi. In particolare, in un processo
determinati livelli prestazionali. contempo rimane da implementa- ilding Information Modeling” vanno di, il processo di trasformazione di digitalizzazione, in funzione della
Una delle complessità relative alla re lo sviluppo del dialogo possibile nella direzione della gestione delle digitale del patrimonio immobi- fase del processo edilizio, avviene
manutenzione delle opere civili è dei modelli IFC con i dati di monito- opere e della produzione di infor- liare, nuovo ed esistente, se ven- un trasferimento di informazioni
la gestione delle ingenti risorse raggio real-time. mazioni durante l’intero ciclo di gono richieste dai gestori di asset tra il gestore e il soggetto incari-
economiche destinate a tali atti- vita delle stesse e definiscono tutti e applicate da parte degli opera- cato allo sviluppo del servizio. Tale
vità da impiegare negli interventi, A PROPOSITO DI BIM, i principi e i concetti per la gestione tori economici del settore. Tra i trasferimento di informazioni può
che dovranno, quindi, essere ade- STANDARD NORMATIVI delle informazioni nell’ambito di un diversi principi e concetti svilup- avvenire anche attraverso model-
guatamente ripartite negli anni in La trasformazione digitale è un processo edilizio. pati nell’ambito delle ISO 19650 è li informativi sviluppati da altri
accordo a scenari aventi priorità processo che si è avviato da tempo La ISO 19650, caratterizzata da due necessario evidenziare la parte di soggetti, quindi, per tracciare un
differenti. e negli ultimi anni registra un im- parti, è stata sviluppata in ambito definizione dei requisiti informa- processo di qualità è necessario
portante incremento determinato internazionale in collaborazione tivi e dei modelli informativi risul- che per ogni fase del processo
LA VOLONTÀ DI sia da obblighi normativi che dalle con l’ente di normazione europeo tanti. In tale sezione si descrivono edilizio, in cui avviene un’integra-
SUPERARE LE SFIDE richieste di restituzioni digitali da CEN (Comité Européen De Norma- i principali documenti a supporto zione di informazioni, si stabilisca
La trasformazione digitale, inoltre, parte di molti gestori di asset. Que- lisation o European Committee for dei processi di digitalizzazione di un EIR. Altre definizioni introdot-
sta promuovendo nuove modalità sto è un aspetto di fondamentale Standardization). Per questo moti- commesse, utili sia ai gestori che te dalla ISO 19650 riguardano il
operative nel campo del Facility importanza in quanto il processo vo, una norma ISO sviluppata e re- agli operatori economici, e nella modello informativo del cespite
Management. Sulla spinta di trend di manutenzione basato su mo- cepita dal CEN viene obbligatoria- fattispecie sono: immobile (AIM) e il modello infor-
tecnologici quali Internet Of Thin- delli digitali trova reale efficienza mente adottata dall’Ente Italiano di - OIR (Organizational Informa- mativo di commessa (PIM).
gs, Big Data, Intelligenza Artificiale, se le informazioni sono corrette Normazione (UNI). tion Requirements); Il primo, AIM, riguarda il model-
oggi si dispone di nuovi strumenti e coerenti con le fasi di sviluppo L’utilizzo dei processi e degli stan- - AIR (Asset Information Require- lo informativo inerente lo stato
digitali che permettono di miglio- del processo edilizio di un’opera dard descritti da tali norme, da par- ments); dell’immobile. La natura delle in-
rare i processi di gestione sotto il civile. Per ottenere risultati soddi- te dei concessionari e dei gestori di - PIR (Project Information Re- formazioni presenti nell’AIM (co-
profilo dell’efficienza, della qualità sfacenti, quindi, è necessario che asset immobiliari, garantisce nu- quirements); sti di manutenzione, date di in-
e della velocità. L’innovazione pre- - EIR (Exchange Information Re- stallazione e manutenzione, etc.)
suppone la volontà di superare le quirements). forniscono supporto alla gestione
sfide e non può essere ridotta alla L’OIR (requisiti informativi dell’or- strategica e manutentiva dell’im-
semplice implementazione della ganizzazione) è un documento di mobile durante l’intero ciclo di
tecnologia ma piuttosto riguar- livello strategico che permette di vita. Il PIM, invece, è il modello
da una trasformazione metodo- definire i requisiti informativi, su informativo generato durante la
logica relativa alla definizione di larga scala, necessario per i gestori commessa e contribuisce, quindi,
nuovi processi o al ripensamento di gruppi di immobili che hanno la all’ottenimento dell’AIM. Tale mo-
di quelli esistenti. Solo in questo necessità di standardizzare, unifi- dello informativo è caratterizzato,
modo l’utilizzo di modelli informa- care e centralizzare il controllo e la quindi, da tutti i processi di digi-
tivi, di soluzioni IoT e AI può avere manutenzione dei propri asset. Tale talizzazione utilizzati per ottenere
un impatto decisivo sulle attività di documento, ad esempio, deve es- un corretto modello informativo
Facility Management e più global- sere predisposto dai grossi gestori, dell’immobile necessario per svi-
mente di Asset Management. per definire le informazioni neces- luppare una ottimale gestione
Per quanto riguarda le tecnologie, sarie per gestire i propri cespiti, e della manutenzione dello stesso.
l’IoT rientra, in particolare, di diritto diffuso nella propria organizzazio-
tra i fattori rivoluzionari del Facility ne interna, soprattutto se tale or- *Ricercatore Università di Napoli Fed-
Management, offrendo un contribu- ganizzazione è dislocata in diversi erico II, Dipartimento di Ingegneria Ci-
to sostanziale in ambiti come il con- compartimenti regionali o locali. vile, Edile e Ambientale

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TECNOLOGIE INNOVATIVE

Chipageddon,
LE CONSEGUENZE
E LA RIPRESA
In un contesto di questo tipo,
vari settori hanno subito danni

la crisi dei microchip


economici ingenti, primo fra tutti
il mondo dell’autoveicolo, basti
pensare all’elevata complessi-
tà del settore auto (aggravato
Dall’ inizio della pandemia a oggi tutte le criticità importanti da un passaggio delicato come
la conversione verso il mondo
nella catena di approvvigionamento dei microchip delle auto elettriche) e l’altret-
tanto elevata sofisticatezza dei
di Vincenzo Germano* chip utilizzati che rendono tale

L’
mercato estremamente rigido
elettronica digitale e agli “ imprevisti”, ma anche con-
l’informatica sono basa- siderando che tradizionalmente
te sulla elaborazione di le aziende automobilistiche di
informazioni semplici, di solito non immagazzinano gran-
tipo binario come alto/basso, che di quantità di forniture e inve-
convenzionalmente sono rappre- ce ricevono i componenti di cui
sentate dai simboli 0/1. Per elabo- hanno bisogno su base “appena
rare queste informazioni servono in tempo”. In questo settore più
circuiti elettronici digitali in grado ancora che in altri, si stanno sen-
di leggere, scrivere e organizzare tendo le conseguenze del Chi-
questi brandelli di informazioni pageddon, con un impatto im-
in elementi molto più complessi, mediato tradotto in incrementi
come il funzionamento di un tele- sostanziali di prezzo nei vari set-
fonico, di un PC, di un autoveicolo tori elettronici, poca disponibili-
e, tra le attuali frontiere della tec- tà di prodotti e ritardi nel lancio
nologia, anche l’intelligenza artifi- di nuovi, se non totale assenza
ciale: come tante altre tecnologie, di pianificazione di sviluppo di
non potrebbe “esistere” senza i nuovi prodotti.
microchip, che sono di fatto il cer- I piani per fronteggiare la crisi,
vello delle società informatizzate. sulle nuove catene di approvvi-
In elettronica, nella sua accezione gionamento chip posti in essere
più generale, il microchip non è al- dall’Europa e dagli Stati Uniti, sia
tro che una minuscola piastrina di a livello governativo che dalle
silicio sulla quale, dopo opportuni aziende produttrici, per quan-
trattamenti fisico-chimici (con tec- to stanno rispondendo rapida-
niche avanzate che permettono di mente aumentando la capacità
concentrare in un spazio molto di produzione e sono destinati a
ridotto strutture che in passato mobilitare investimenti miliarda-
avrebbero occupato stanze inte- ri, avranno comunque bisogno di
re), vengono costruiti gli elementi tempo per essere messi in prati-
di un circuito elettronico integrato ta la pandemia globale, che ha ci si sono generati ritardi nelle principale nel Hsinchu Science ca: nel frattempo la sottoprodu-
anche molto complesso – si pen- costretto le fabbriche di tutto consegne in costante accumulo Park a Taiwan. Nello scorso anno, zione e l’eccesso di domanda per
si solo a un microprocessore per il mondo a chiudere i battenti (a ogni passaggio), con un conse- infatti, l’ isola di Taiwan è stata i microchip non cesserà di farsi
computer – che, in collaborazione per settimane e, in alcuni casi guente aumento di costi neces- colpita da una delle peggiori sic- meno incalzante verso le indu-
con altri componenti elettronici, mesi, già a inizio 2020 e a chiu- sari a mettere in movimento le cità della storia, a causa dei con- strie e si avrà bisogno di tem-
può svolgere le operazioni ne- sure prolungate nell’ultimo anno merci in tutto il mondo. Si tenga tinui mutamenti climatici, che ha po per tornare a una situazione
cessarie per elaborare qualsiasi con interruzioni intermittenti. In anche presente che, in generale, esaurito la disponibilità di riser- “stabile”. Sicuramente questa
informazione binaria. I microchip questo scenario alcuni produtto- i costruttori di dispositivi elet- ve di acqua – fondamentali nella situazione globale ha permesso
(identificati semplicemente come ri di dispositivi elettronici hanno tronici hanno raramente bisogno produzione di microchip –, nono- di mettere in risalto le criticità
chip) sono ovunque, ad esempio tentato di anticipare l’ incertezza di un solo microchip per l’assem- stante sia uno dei luoghi più pio- della catena di realizzazione di
negli smartphone, nei frigoriferi, all’orizzonte prenotando tutti i blaggio dei propri dispositivi ma, vosi del mondo e storicamente prodotti elettronici complessi,
negli orologi, nei piani cottura, ne- chip possibili e generando una a seconda del prodotto, possono l’approvvigionamento idrico non permettendone un miglioramen-
gli impianti di domotica e centina- coda di ordini “ impossibile” da servire decine, centinaia o mi- è mai stato un problema (un van- to a “tutti i livelli” nel prossimo
ia anche nelle auto. smaltire rapidamente anche in gliaia di componenti elettronici taggio per i produttori di chip, futuro.
È facile immaginare perché negli condizioni normali, falsando il che devono tipicamente arriva- dato che la produzione avanzata
ultimi anni si è sempre più senti- mercato rispetto alle reali ne- re da più fornitori sparsi per il di semiconduttori dipende for- *Ingegnere dell’informazione spe-
to parlare della crisi dei chip, ora cessità. In contrapposizione, altri mondo; perciò, se dovesse man- temente da una fornitura stabile cializzato in elettronica e compo-
identificata come Chipageddon produttori, in particolare nell’ in- care anche solo un componen- di acqua dolce). Un altro esem- nente Commissioni Innovazione e
(l’Armageddon dei microchip) os- dustria automobilistica, hanno te, il prodotto non è pronto per pio è dato da quanto accaduto Ingegneria Forense Ordine degli
sia la loro carenza globale, che invece inizialmente annullato i l’assemblaggio e di conseguenza in Texas, dove il colosso coreano Ingegneri della Provincia di Torino
sta mettendo in crisi le forniture propri ordini prevedendo un calo per la vendita. Se a questo si ag- Samsung ha interrotto le opera-
di tutto il mondo per la realizza- di fatturato e faticando succes- giunge che in molti casi, a fare le zioni a causa di tempeste e gela-
zione di prodotti elettronici. Il ter- sivamente a riprendere posto spese di questa situazione non te che hanno provocato problemi NOTA
mine dà la misura di uno dei più in una catena di approvvigiona- sono neanche gli utenti finali, ma alla rete elettrica locale. Per quanto l’utilizzo delle
grandi esempi di limite e fragilità mento che si è riconvertita alla altre aziende intermedie che per Infine, un ultimo fattore chiave parole straniere (principal-
intrinseca delle catene di approv- produzione di chip destinati i propri prodotti hanno bisogno del Chipageddon è la “guerra” mente anglosassoni) o, peg-
vigionamento di settori fonda- ad altri beni di consumo, mag- di altri prodotti contenenti chip tecnologica/commerciale globale gio, delle loro “storpiature”
mentali per l’economia odierna. giormente richiesti nel periodo introvabili, la situazione si aggra- scatenatasi tra Stati Uniti e Cina, italianizzate sia diventata
Scatenata dalla pandemia Co- di pandemia, come computer, va ulteriormente. anche per le sanzioni imposte da- onnipresente, specialmente
vid-19, ha però diverse concau- tablet, smartphone e altro (basti Altri fattori hanno poi compli- gli Stati Uniti che hanno portato i nel mondo automobilistico,
se tutte intrecciate tra loro, che pensare solo alle necessità ge- cato questa situazione delicata, produttori di chip a non poter più ho cercato di non utilizzare
spiegano come mai la situazione nerate dallo smartworking). primo fra tutti quello climati- fornire liberamente i loro prodotti alcun termine anglosasso-
rimarrà difficile anche nei mesi a Con questa situazione globale, co, che ha esaltato i limiti della nelle aziende, previa licenza e ap- ne, valorizzando la lingua
venire e conoscerle può aiutare una problematica diretta imme- catena di approvvigionamento provazione del governo, con una italiana. Tuttavia mi sono
a capire perché la situazione si diatamente emersa è legata al concentrata in poche industrie conseguente incertezza dell’in- concesso il lusso del solo
stia trascinando anche ora che la funzionamento dei canali di tra- chiave, creando un ingolfamen- dustria globale sfociata in alcuni termine chip/microchip, dato
fase acuta della pandemia è alle sporto dai fornitori di chip verso to ulteriore che si è ripercosso casi a doppie prenotazioni per che è universalmente rico-
spalle. i loro clienti: infatti, alcuni porti a cascata sulle aziende globali: maggiore sicurezza (continuan- nosciuto (“circuito integrato”
sono rimasti chiusi per mesi e, un esempio è dato dalla Taiwan do ulteriormente a esacerbare la non rende bene l’idea) e
LE CONCAUSE in casi peggiori, impossibilitati Semiconductor Manufacturing carenza) oppure ad accaparrarsi poiché l’argomento trattato è
DEL CHIPAGEDDON a stoccare le merci in attesa di Company (TSMC), la più grande quanti più chip possibili prima il Chipageddon.
Come anticipato, il catalizzato- partenza, perciò andando in crisi fabbrica indipendente di semi- dell’imposizione di sanzioni e im- V. G.
re di questa situazione è sta- gli snodi tipici del trasporto mer- conduttori al mondo, con sede pedimenti commerciali.

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DAL CNI | L’importanza della certificazione


Insomma, i vantaggi della certifi-
cazione sono davvero molteplici, a

Certing, “vetrina internazionale quanto pare.


“Certificare delle persone esperte,
con competenze comprovate in

per comprovare le competenze


procedimenti e settori specia-
listici, è certamente un vantag-
gio per tutti. Da un lato, si eleva
il livello qualitativo dell’offerta

dei professionisti” in un determinato ambito pro-


fessionale; dall’altro, si garanti-
sce alla comunità un ventaglio di

Intervista a Daniela Pedrini, ingegnere dirigente ospedaliera a Bologna: professionisti con il know-how
necessario ad affrontare, gestire
“Certificare conoscenze ed esperienza è fondamentale in ambiti specifici, come la sanità” e risolvere situazioni complesse.

U
Come, solo a titolo di esempio,
na professionista in car- pulare un accordo con Certing. quelle che affronto io, insieme a
riera. In grado di certi- Dando vita a un percorso di cre- tanti colleghi, quotidianamente in
ficare le proprie com- scita del ruolo professionale per ambito ospedaliero”.
petenze e valorizzarle a tutti i professionisti dell’ambito
livello internazionale. Una garan- sanitario, che così vedrebbero Lei è anche presidente di IFHE
zia per il mondo delle professioni riconosciute le loro capacità - International Federation of
e – allo stesso tempo – dell’utenza in maniera ufficiale. L’Associa- Healthcare Engineering, la Fede-
finale. Daniela Pedrini, ingegnere zione riunisce a livello nazionale razione Internazionale dell’ in-
responsabile della gestione pa- ingegneri, architetti e diplomati gegneria ospedaliera. In ambito
trimonio dell’ospedale Sant’Or- in materie tecniche operanti a globale, qual è l’ importanza della
sola di Bologna, da sempre lavora livello locale, regionale e nazio- certificazione dei professionisti?
nel campo della progettazione, nale presso organizzazioni ed “IFHE è una grande rete di pro-
costruzione, manutenzione e ge- enti pubblici o privati conven- fessionisti del settore. L’obiettivo
stione delle strutture ospedalie- zionati del Servizio Sanitario della federazione è incoraggiare
re e sanitarie, come Dirigente di Nazionale. I principali obiettivi e facilitare lo scambio di infor-
Area Tecnica di Enti del Servizio dell’Associazione sono l’aggior- mazioni ed esperienze nel vasto
sanitario nazionale (Modena, Par- namento, l’ interscambio cultu- campo della progettazione,
ma, Imola e Bologna). Compren- rale e lo sviluppo dei rapporti costruzione, ingegneria, messa in
dendo sin da subito l’ importanza professionali tra gli iscritti, la servizio, manutenzione e gestione
della certificazione Certing. valorizzazione e la promozione immobiliare di strutture ospe-
Pedrini è certificata come “In- della ricerca e lo sviluppo delle daliere e sanitarie. E in ambito
gegnere esperto in sistemi edi- conoscenze scientifiche nei internazionale il valore di tali
lizi, specializzata in gestione dei settori tecnici della sanità, la associazioni è davvero notevole,
progetti e dei processi di edilizia promozione della formazione visto che sono proprio loro a rila-
ospedaliera”. Certing è un punto di nuove figure tecnico-profes- sciare le certificazioni. Una best
di riferimento per aziende pub- sionali e la collaborazione con practice particolarmente in auge
bliche e private, cittadini, pub- i complementari ambienti sani- in tutto il Sud America e nel Nord
bliche amministrazioni che cer- tari, scientifici e industriali. Tutte Europa. Ecco, il mio sogno è che
cano professionisti competenti queste informazioni per avvalo- anche in Italia la certificazione
e qualificati, perché ne facilita la rare – ancora una volta – l’ im- possa diventare sempre di più un
ricerca e l’ inquadramento come portanza della certificazione”. percorso virtuoso necessario”.
consulenti o come risorse uma-
ne. Nata come ente di certifica-
zione rivolta esclusivamente agli
ingegneri, l’Agenzia Certing ha
oggi ampliato la rosa di compe-
tenze certificate, includendo via
via altre professionalità. La cer-
tificazione è accreditata secondo
lo standard UNI CEI EN ISO/IEC
17024.

Ingegner Pedrini, quanto è impor-


tante, al giorno d’oggi, per un pro-
fessionista vedere riconosciute le
proprie competenze e conoscenze
nel settore di riferimento?
“Moltissimo. La certificazione
Certing è un percorso virtuoso
per svariati motivi. Innanzitutto,
perché ottenere una validazione
delle proprie competenze, degli
skills e delle capacità, è certa-
mente un valore aggiunto anche a
livello internazionale. Nel sistema
attuale, a certi livelli i confini non
esistono più e se si vuole crescere,
è necessario stabilire rapporti,
dimostrare il proprio valore ed
avere a disposizione una vetrina
interattiva dove condividere espe-
rienze e iniziative. Ma non finisce
qui. Ho in mente alcune iniziative
che spero di poter imbastire a
breve”.

Quali iniziative?
“Come presidente della ‘Società
Italiana dell’Architettura e
dell’Ingegneria per la Sanità
– S.I.A.I.S.’, mi piacerebbe sti-

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SPECIALE NORME TECNICHE


igienico sanitari principali dei loca-
li d’abitazione”. Esso, infatti, con-
siderava la necessità di apportare
d’urgenza modifiche alle istruzioni
ministeriali 20-6-1896 per la par-
te riguardante l’altezza minima e i
requisiti igienico sanitari principali
dei locali d’abitazione, in attesa di
procedere all’aggiornamento della
restante parte delle istruzioni mi-
nisteriali stesse.
Una seconda opportunità, decisi-
va, deriva dalla comparazione del
medesimo dispositivo con i corri-
spondenti regolamenti tratti dal
panorama normativo dei paesi
maggiormente sviluppati. Alla luce
di questo confronto, dove gli unici
casi di altezza minima pari a 2,70
metri sono riscontrabili in Porto-
gallo e in India, la norma nazionale
appare, quantomeno, obsoleta ed
estremamente riduttiva.
Una terza circostanza, che dovreb-
be spingere verso una revisione

Altezze interne minime


della legge (per la verità potrebbe
intendersi come controprova del-
la sua improcrastinabilità), è data
dalle numerose deroghe ammesse,
sia dal D.M., sia da norme succes-
sive. Il D.M., difatti, contiene già la

nell’edilizia residenziale:
deroga che permette la riduzione
dell’altezza minima dei locali abita-
bili, a 2,55 metri, nei comuni mon-
tani al di sopra dei mille metri sul
livello del mare, nei recuperi edilizi

è ora di cambiare?
e negli interventi di miglioramento
delle caratteristiche igienico sani-
tarie; questo per tener conto delle
particolari condizioni climatiche
locali e delle caratteristiche tipolo-
gico-architettoniche meritevoli di
Ostacolo per il recupero del patrimonio edilizio, la materia è regolamentata ancora oggi dal Decreto conservazione.
Ministeriale del 1975, anche se si sono susseguite negli anni diverse ipotesi di deroga
LE IPOTESI DI DEROGA
di Andrea Mario Lostia* Ad esser precisi, gli aspetti coin- borati della variante alla conces- dal Consiglio regionale della Li- A livello di normativa nazionale, si

L
volti dal recupero del patrimonio sione edilizia risultava l’altezza in- guria il 24 dicembre 2019, recante sono susseguite, nel tempo, le se-
La questione del re- edilizio, se affrontati con coraggio, terna netta di 2,70 metri, a fronte di “Disciplina per il riutilizzo di locali guenti possibilità di deroga, che,
cupero del patrimo- affrancandoli dalla cogente norma un’altezza effettiva di 2,68 metri. La accessori, di pertinenza di fabbri- considerate insieme, basterebbero
nio edilizio esisten- delle altezze interne minime, sa- sentenza stabiliva un risarcimento cati e di immobili non utilizzati”. a motivare la necessità di una revi-
te, soprattutto se rebbero tantissimi e andrebbero a favore dei compratori per via La finalità, comune a tante altre sione della legge.
osservata nell’ottica ben oltre l’auspicata riduzione del dell’impossibilità al rilascio dell’a- iniziative, soprattutto a carattere
della riduzione del consumo di suolo. gibilità a causa dei 20 mm di altez- regionale, era ispirata a quell’idea • Deroga implicitamente consenti-
consumo di suolo, appare oggi di Essi spazierebbero dal rispar- za interna mancanti (20 mm, sic et auspicabile del recupero e riutiliz- ta dalla prima legge sul condono
importanza fondamentale e stra- mio nei costi energetici al conte- simpliciter!). Già, per il requisito dei zo del patrimonio edilizio esistente edilizio, L. 47/1985, che, all’art.
tegica. Essa rappresenta, infatti, nimento delle emissioni nocive 2,70 m di altezza interna minima, la e al contenimento del consumo di 35, disponeva che, a seguito del
uno dei tasselli di un tema ben più nell’ambiente, dalle economie nei legge del 1975 non ammetterebbe suolo. Il caso ligure riguardava il rilascio della concessione o au-
ampio, che unisce la salvaguardia materiali da costruzione alla dimi- neppure le cosiddette tolleranze riutilizzo dei locali accessori, com- torizzazione in sanatoria, venis-
dell’ambiente, bene tutelato an- nuzione della durata dei cantieri, edilizie e verrebbe da pensare a presi i seminterrati, di pertinenza se contestualmente emesso il
che dalla Costituzione Italiana, e dalla riduzione dei costi di manu- quanti non sanno che, avendo rea- dei fabbricati e immobili non uti- certificato di abitabilità o agibi-
lo sviluppo sostenibile, termine, tenzione all’ammodernamento ed lizzato una nuova pavimentazione lizzati, incentivando il recupero di lità, anche in deroga ai requisiti
questo, centrale nell’attuale di- efficientamento del patrimonio sopra quella preesistente, potreb- volumetrie esistenti, con differenti fissati da norme regolamenta-
battito mondiale. edilizio, dallo snellimento delle bero aver reso il proprio apparta- destinazioni d’uso. ri, qualora le opere sanate non
Argomentare di recupero, riqua- pratiche edilizie, intrappolate nelle mento inagibile! contrastino con le disposizioni
lificazione e riuso del patrimo- maglie del D.M., al calo dei conten- L’AGGIORNAMENTO DEL vigenti in materia di sicurezza
nio edilizio esistente, soprattutto ziosi con le amministrazioni pub- IL RIUTILIZZO DEI LOCALI AC- DECRETO MINISTERIALE SUL statica, attestata dal certificato
nella nostra nazione, dove quel bliche e, chiudendo il cerchio, alla CESSORI NELLA LEGGE REGIO- REGOLAMENTO DEI LOCALI di idoneità di cui alla lettera b)
patrimonio è parte, spesso, della limitazione della profusione delle NALE N.30/2019 Il Governo, impugnando la norma, del terzo comma e di prevenzio-
vastissima e ineguagliabile risorsa attività istituzionali dei magistrati La recente sentenza n. 124/2021 sollevava il contrasto con l’Art. 1 del ne degli incendi e degli infortuni.
e ricchezza storica, artistica, ar- amministrativi. Innumerevoli sono, della Corte Costituzionale, che si D.M. 5 luglio 1975, che, a sua volta, Tale implicita deroga è stata poi
chitettonica e culturale, significa infatti, finora, i provvedimenti e le è abbattuta il 27 aprile scorso con- stabiliva modifiche alle disposizio- resa vana da numerose sentenze,
imbattersi nel discorso delle altez- sentenze dei vari TAR, della Corte tro la Legge Regione Liguria n. 30 ni ministeriali del 20 giugno 1896 in con il risultato che migliaia di im-
ze interne minime e fa emergere, Suprema di Cassazione, del Consi- del 2019, e nello specifico contro rapporto alle altezze minime e ai mobili, pur senza il requisito dei
forse, un paradosso della nostra glio di Stato e della Corte Costitu- alcuni suoi aspetti, impugnati dal requisiti igienico-sanitari dei locali 2,70 metri interni, hanno ottenu-
Costituzione. zionale, tutti ostativi, aventi come Governo, ha riacceso l’annoso pro- d’abitazione. to l’agibilità a seguito del rilascio
oggetto le altezze interne minime. blema legato alle altezze interne Una prima opportunità di una della concessione in sanatoria e,
IL PARADOSSO DELLA minime abitabili nell’edilizia e al seria riconsiderazione del D.M. 5 altrettanti immobili, oggi, pur tro-
COSTITUZIONE LA SENTENZA DELLA CORTE DI rispetto del D.M. 5 luglio 1975. luglio 1975 scaturisce già dall’età, vandosi in condizioni identiche,
Laddove questa, infatti, tutela la CASSAZIONE N. 30950/2017 La Regione Liguria, infatti, come sia della norma ispiratrice (125 non la possono più ottenere.
salute, intesa come bene primario, Tra le varie sentenze è paradigma- ha fatto un anno dopo anche la anni), sia dello stesso D.M. (46
e lo fa anche per mezzo del D.M. tica quella della Cassazione Civ. II Regione Autonoma della Sardegna anni). Il D.M., infatti, reca “Modifi- • Decreto Ministero dello Sviluppo
5 luglio 1975, lo stesso D.M. è di n. 30950/2017 che ha affrontato il con la L.R. n. 1/2021, ha approvato cazioni alle istruzioni ministeriali Economico 26 giugno 2015, All. 1
ostacolo al recupero del patrimo- caso di una compravendita, avve- una legge finalizzata al recupero 20 giugno 1896 (Compilazione dei “Applicazione delle metodolo-
nio edilizio esistente e, quindi, alla nuta nel 1991 in Toscana, riguar- del patrimonio edilizio esisten- regolamenti locali sull’igiene del gie di calcolo delle prestazioni
salvaguardia dell’ambiente e allo dante un appartamento per civile te. Si tratta della Legge Regione suolo e dell’abitato) relativamen- energetiche e definizione delle
sviluppo sostenibile. abitazione, per il quale dagli ela- Liguria n. 30 del 2019, approvata te all’altezza minima e ai requisiti prescrizioni e dei requisiti mi-
N.9/2021 novembre
29

Figura 1. Altezze interne minime in USA

nimi degli edifici”, Punto 2 “Pre- e ai piani urbanistici comunali. Semplificazioni 2021, conver-
scrizioni comuni per gli edifici Ai fini della presentazione o ri- tito in legge con la L. n. 108 del
di nuova costruzione, gli edifici lascio dei titoli abilitativi per il 29/07/2021), Art. 51, in materia
oggetto di ristrutturazioni im- recupero e la riqualificazione di altezze minime ed ampiezza
portanti o gli edifici sottoposti a edilizia dei medesimi immobili delle finestre, disciplinate dal D.
riqualificazione energetica”, 2.3 e della segnalazione certificata Min. Sanità 05/07/1975, per gli
“Prescrizioni”, 4.: deroga a 2,60 della loro agibilità, si fa riferi- immobili di interesse culturale,
metri nel caso di ristrutturazioni mento alle dimensioni legitti- sottoposti a tutela ai sensi del
importanti con installazione di mamente preesistenti. D.Lgs. n. 42 del 22/01/2004.
impianti termici dotati di pan- La norma stabilisce che l’altezza
nelli radianti a pavimento o a • Deroga consentita da norme minima interna utile dei locali adi-
soffitto e nel caso di intervento locali per il recupero del patri- biti ad abitazione è fissata in 2,40
di isolamento dall’interno. monio edilizio esistente, quali metri, riducibili a 2,20 metri per i
la L.R. (Regione Autonoma del- corridoi, i disimpegni in genere, i
• Deroga, per immobili ante 1975, la Sardegna) n. 1 del 18 gennaio bagni, i gabinetti e i ripostigli.
stabilita dal Decreto Legge n. 76 2021, la quale, al Capo I “Modifi-
del 06/07/2020 (Decreto Sem- che alla legge regionale n. 8 del • Si potrebbero citare, inoltre, le Figg. 3 e 4. Altezze interne minime in Australia
plificazioni, poi convertito nella 2015 (disposizioni per il riuso, la deroghe consentite dai regola-
L. 120/2020), il quale al Titolo I riqualificazione ed il recupero menti locali, oppure le svariate L’INTESA STATO, d’interni, ove queste fossero con-
“Semplificazioni in materia di del patrimonio edilizio esistente situazioni che, ogni giorno, si REGIONI E ANCI seguibili, si potrebbe aggiungere
contratti pubblici ed edilizia”, ed in materia di governo del ter- verificano in relazione alla pro- A proposito di altezze interne, un’ulteriore ragione per motivare
Capo II “Semplificazione e altre ritorio)”, Art. 7 “Modifiche all’arti- blematica delle altezze interne è significativo citare il mancato l’esigenza di abbassamento del
misure in materia edilizia e per colo 32 della legge regionale n. 8 minime. adeguamento da parte di alcune limite minimo dei 2,70 metri nelle
la ricostruzione pubblica nelle del 2015 (Interventi di recupero Un esempio di deroga locale è quel- amministrazioni (vedi Comune di altezze interne abitabili. Questa,
aree colpite da eventi sismici”, dei seminterrati, dei piani pilo- lo delle torri del Centro Direzionale Cagliari) al “Regolamento edilizio sentita soprattutto da chi in Italia
Art. 10 “Semplificazioni e altre tis e dei locali al piano terra)”, Residenziale di Monreale a Cagliari, unico e definizioni uniformi” di cui si occupa di architettura d’interni, è
misure in materia edilizia”, Com- aggiunge l’Art. 32-bis “Interventi realizzate negli anni 80, con altezze all’Intesa raggiunta il 20/10/2016 da ricercare in quel senso di estre-
ma 2, stabilisce che i requisiti, di di recupero dei seminterrati, dei di 2,50 metri, per immobili a uso uf- tra Stato, Regioni e ANCI (G.U. n. 268 ma frustrazione che nasce dalla
cui al decreto del Ministro per piani pilotis e dei locali al piano ficio, forniti di regolare certificato di del 16/11/16). Da esso discendeva constatazione che tante e validissi-
la sanità 5 luglio 1975, relativi terra” dopo l’articolo 32 della agibilità. È altresì utile ricordare che, l’adozione di 42 definizioni unifor- me soluzioni architettoniche deb-
all’altezza minima e i requisiti legge regionale n. 8 del 2015. nel passato, sono stati realizzati mi, destinate a eliminare ogni in- bano essere stroncate sul nascere
igienico sanitari dei locali di abi- La norma, pur con qualche limita- tantissimi edifici con provvedimen- certezza a favore di una univocità per via dei limiti stabiliti dalle nor-
tazione ivi previsti, non si consi- zione, consente il recupero, anche ti autorizzativi che consentivano, interpretativa, limitando le discre- me nazionali.
derano riferiti agli immobili che a fini abitativi, dei seminterrati, tra un piano terra caratterizzato da zionalità degli uffici tecnici comu- Ciò si ripete quotidianamente
siano stati realizzati prima del- dei piani terra e dei piani rialzati, grandi altezze destinato alle attività nali e sovracomunali. nell’attività professionale, con
la data di entrata in vigore del nonché dei piani pilotis, purché commerciali, e i piani alti destinati Secondo tale regolamento, la defi- l’aggravio derivante dall’ama-
medesimo decreto e che siano con altezza minima non inferiore alle residenze, un primo piano di al- nizione standardizzata e uniforme ra considerazione che analoghe
ubicati nelle zone A o B, di cui a 2,40 metri. tezza ridotta, da destinarsi a uffici. di altezza utile interna (definizione soluzioni progettuali sono inve-
al D.M. n. 1444 del 02/04/1968, Tale piano, detto mezzanino o piano n. 29) è la seguente: “altezza del ce consentite in tutto il resto del
o in zone a queste assimilabili, • Deroga consentita dal D.L. n. ammezzato, consentiva e consente vano misurata dal piano di calpe- mondo. Chi, infatti, tra coloro che
in base alla normativa regionale 77 del 31/05/2021 (c.d. Decreto anche oggi, la destinazione a ufficio stio all’intradosso del solaio sovra- si occupano di progettazione ar-
in locali aventi altezze interne di stante, senza tener conto degli ele- chitettonica, non prova quel sen-
2,40 - 2,50 metri. menti strutturali emergenti. [...]”. so di angosciosa mortificazione
In casi simili, ove l’agibilità cristal- A fronte di questa definizione, il nello sfogliare le riviste di archi-
lizza una certa condizione, non Comune di Cagliari, nel regola- tettura che, spaziando nella scena
sarebbero consentiti, al presente, mento edilizio in vigore, conserva mondiale, propongono soluzioni
secondo l’interpretazione di tanti la seguente locuzione: “H) DEFI- precluse in Italia? Questo limite,
uffici locali di edilizia privata, in- NIZIONI DI ALTEZZE - H.1) Altezza stabilito dalla nostra normativa,
terventi di manutenzione straordi- utile dei locali (Hu): è data dall’al- pertanto, diventa anche limite cul-
naria che possano prevedere una tezza misurata da pavimento a turale, e questo dovrebbe essere
differente distribuzione degli am- soffitto. Nei locali con elementi inaccettabile.
bienti interni, per esempio con lo strutturali a vista, l’altezza utile
spostamento dei tramezzi interni. si determina calcolando l’altez- CONFRONTO CON LE
Analoga situazione si può riscon- za fino all’intradosso degli stessi NORMATIVE INTERNAZIONALI
trare negli immobili condonati che elementi strutturali. [...]”. Si vuole riportare in Tabella 1 il rie-
hanno ottenuto il certificato di abi- Nel caso di un soffitto in legno, pilogo e il raffronto dei dati desunti
tabilità a seguito di regolare con- costituito da travetti e tavolato dalle normative nazionali europee
cessione in sanatoria, finanche con sovrastante, pertanto, il Comune ed extraeuropee (limitando la ri-
destinazione a soggiorno, in rela- di Cagliari impone una misurazio- cerca ai paesi, occidentali e non,
zione a locali aventi altezze interne ne dell’altezza utile interna che va più rilevanti: paesi europei, USA,
inferiori ai 2,70 metri. dall’intradosso del travetto al pavi- Canada, Cile, Brasile, Giappone,
mento, con conseguente perdita di Singapore, Hong Kong, Australia,
• Per ultimo, si può aggiungere circa 12-16 cm di altezza utile, con Nuova Zelanda, Sud Africa, etc).
anche il caso degli immobili ante buona pace per quella agibilità La Tabella non vuole essere esau-
1967 presenti nei centri storici, non più raggiungibile. stiva, anche a causa della difficol-
ove sono consentite deroghe su Pur apprezzando, ovviamente, le tà a rendere comparabili dei dati
Figura 2. Altezze interne minime in USA (ICC Digital Codes) tutte le altezze minime. grandi altezze nelle architetture che, provenendo dalle normative
SPECIALE NORME TECNICHE

dei vari paesi, sono spesso mutua-


ti da una pluralità di regolamenti superficie
altezza interna minima superficie interna minima
finestrata apribile
locali e sono espressione, talvolta, nazione
di classificazioni non immediata- locali di abitazione bagni locali accessori soggiorno
camera da letto camera da letto locali di soggiorno
singola doppia permanente
mente confrontabili (Figura 1).
Ciononostante, la tabella, pur se Paesi europei
di lettura non immediata, con- Italia 2,70 2,40 2,40 (*1) 14,00 9,00 14,00 1/8
sente un significativo e utile Germania 2,40 (*2) 10,00 10,00 (*3) 1/8
quadro di comparazione. I dati
6,00 (nuovo);
proposti, infatti, oltre che vertere Spagna 2,50 2,20 5,00 (esistente) 8,00 1/8
sul discorso delle altezze interne
Portogallo 2,70 2,20 6,00 (*4) 10,50 (*4)
minime, permettono un confron-
11,00 (nuovo);
to interessante anche tra gli altri
Paesi Bassi 2,60 2,20 7,50 (esistente) (*5) (*5)
parametri legati ai regolamenti
Svezia 2,40 (*6) (*7) (*7) (*7) 1/10
igienico sanitari, quali quelli ri-
guardanti la superficie minima Regno Unito 2,30 (*8) 7,00 12,00

dei vani abitabili e il loro rappor- Francia 2,30 6,00 - 9,00 (*9)
to con le superfici aero-illumi- Svizzera 2,40 (*10) 2,20 2,20 8,00 10%
nanti (Figg. 2, 3 e 4). Irlanda 2,40
Austria 2,40 (*11)
NECESSARIA UNA REVISIONE Danimarca 2,30 1/10
DEL D.M. 5 LUGLIO 1975 Norvegia 2,40 (*12) 7,00 1/10
Alla luce di quanto detto e illu-
Belgio 2,20 (*13)
strato si potrebbe affermare che
Paesi extraeuropei
i tempi sono forse maturi per
U.S.A. (*14) 2,134 2,032 6,50 6,50 6,50 8%
sottoporre il D.M. 5 luglio 1975 a
una seria revisione, che accosti la U.S.A. (*15) 2,286 2,286 2,286

normativa nazionale a quella eu- 2,311 (>50%)


Canada - Ontario (*16) 2,108 (resto)
ropea ed extraeuropea.
Basterebbe una modifica che 2,032 (>50%)
Canada - Ontario (*17) 1,956 (resto)
consenta maggiore flessibilità e
libertà nella progettazione, an- Australia 2,40 (*18) 2,10 2,10

che, eventualmente, con la dif- Brasile 2,50 2,40 2,40 12,20 7,80 - 6,60 (*19)
ferenziazione tra ciò che fa parte Argentina 2,60 2,10 - 2,30 (*20)
del patrimonio edilizio esistente e Cile 2,30 2,10
ciò che dovrà essere realizzato ex Messico 2,30 (*21)
novo, ma sempre nell’ottica di un Nuova Zelanda 2,40 2,30 2,30
adeguamento ai tempi e alle nuo- India 2,75 2,10
ve esigenze di riqualificazione del
Corea del Sud 2,40
patrimonio edilizio esistente e di
Hong Kong 2,50 1/10
rigenerazione urbana (Figura 5).
Giappone 2,40 (*22)
Nell’attuale contesto urbanisti-
co-legislativo, reso ancor più Singapore 2,60

confuso e ingarbugliato dalla Sud Africa 2,40 (*23) 2,10 2,10


spaventosa ridondanza normati- Israele 2,50
va, un provvedimento che fissas-
se nuove e ridotte altezze interne Tabella 1
minime e nuovi parametri, riguar-
do alle superfici minime dei vani tuttavia, si dovrebbe rammentare Per ogni nazione si sono considerati soltanto i dati risultanti da classificazioni confrontabili tra loro, talvolta desunti da norme locali.
e ai rapporti aero-illuminanti, po- che siffatti singoli provvedimenti Non sono state riportate, come rilevato in gran parte dei regolamenti nazionali o locali, le ampie possibilità di deroga, soprattutto nei casi di ristruttu-
trebbe apparire come l’“uovo di saranno pienamente efficaci sol- razione di edifici esistenti. Alcuni dati (USA, Canada) derivano dalla conversione di misurazioni effettuate in piedi e pollici nel sistema internazionale
Colombo”. tanto se sorretti da un generale di unità di misura (SI).
Un siffatto dispositivo, difatti, sa- snellimento burocratico. (*1) Corridoi, disimpegni in genere, ripostigli.
rebbe capace di risolvere e sbloc- Al giorno d’oggi, infatti, a cau- (*2) Altezza minima pari a 2,20 metri per piani mansardati e per seminterrati.
care una miriade di situazioni, sa della soffocante burocrazia e (*3) Nel caso fossero presenti più stanze, una camera può avere superficie minima pari a 6,00 mq (nessun limite minimo; il minimo di 10,00 mq è
anche a sostegno di un auspica- delle lungaggini amministrative, relativo ad alloggio monolocale).
bile e più profondo affrancamen- anche il famoso “uovo di Colom- (*4) La seconda camera da letto doppia può avere superficie minima pari a 8 mq; una ultriore camera, singola, può avere superficie minima pari a 6 mq.
to dell’architettura dalla molti- bo”, nell’usuale iter delle pratiche (*5) La dimensione minima del lato della stanza deve essere di almeno 3,00 metri per le nuove costruzioni e 2,40 metri per edifici esistenti.
tudine di lacci e lacciuoli, che la edilizie, destinate ai tortuosi pel- (*6) Altezza minima pari a 2,30 metri per piani mansardati e per seminterrati.
costringono a segnare il passo di legrinaggi da un ufficio all’altro, e (*7) Le abitazioni devono essere progettato secondo il numero delle persone per cui sono destinate.
fronte alle esperienze extra-na- seppur candidato alla leggenda, (*8) Nei locali mansardati è ammessa un’altezza minima di 2,00 metri per il 50% della superficie e inferiore a 2,00 metri per la restante.
zionali e a favore di quell’au- sarebbe finito, dritto dritto, nella (*9) 6,00 mq di superficie minima nel caso di alloggio plurilocale, che salgono a 9,00 mq nel caso di alloggio monolocale.
tentico recupero del patrimonio padella! (*10) Da Regolamento Edilizio di Locarno; altezza minima pari a 2,30 nelle Regolamento Edilizio proposto dalle Linee Guida del Canton Ticino.
edilizio esistente, finora solo (*11) 2,40 metri è l’altezza minima per i vani destinati a soggiorno; per le camere da letto sono ammesse altezze inferiori, con un minimo di 2,10 metri.
sbandierato. *Ingegnere libero professionista, (*12) Parti della stanza possono avere un’altezza del soffitto inferiore, laddove ciò non influisca sulla funzione prevista della stanza. I locali non
Per completezza e con raziocinio, Ord. Ing. Cagliari destinati all’occupazione continuativa devono avere un’altezza minima di 2,20 m. Le case per il tempo libero contenenti una singola unità
abitativa devono avere un’altezza minima di 2,20 m.
(*13) Nelle mansarde l’altezza minima scende a 1,80 metri.
(*14) International Residential Code (IRC), codice standard di riferimento per le case uni e bifamiliari e le case a schiera.
(*15) International Building Code (IBC), utilizzato per gli edifici commerciali e qualsiasi edificio che contiene più di due unità abitative, come i
condomini).
(*16) Ontario, Ontario Building Code per nuove costruzioni.
(*17) Ontario, Ontario Building Code per ristrutturazioni.
(*18) Ammessa dal Building Code of Australia (BCA) l’altezza minima di 2,10 metri per la cucina, pur classificata come stanza abitabile.
(*19) Il Programma “My Home My Life” (MHML) in São Paulo prevede 6,60 mq per la seconda camera da letto doppia.
Per i locali di “Seconda Classe” l’altezza minima è legata alla superficie: fino a 3 mq l’altezza minima è di 2,10 metri; oltre i 3 mq di superficie
l’altezza minima è di 2,30 metri.
(*21) Le altezze minime dipendono dalla regione climatica di appartenenza. Sono previste 3 regioni climatiche: A) Clima caldo secco (2,30 - 2,50 m);
B) Clima caldo umido (2,50 - 2,70 m); C) Clima temperato (2,30 m).
(*22) In generale non vi sono limiti inferiori. L’altezza media del soffitto in Giappone era di 220 cm, perché le persone generalmente sedevano su
tatami e l’altezza del soffitto veniva decisa in base al livello degli occhi. Con l’occidentalizzazione delle case giapponesi, è cambiato anche lo
stile di vita delle persone e il tatami è stato sostituito da sedie e pavimenti. Ciò ha portato a 2,40 metri l’altezza del soffitto.
(*23) L’altezza minima per la cucina è di 2,10 metri.
Figura 5. Utilizzo dei sottotetti in Danimarca

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