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CARTOGRAFIA NUMERICA AEROFOTOGRAMMETRICA*1

ALLE SCALE
1:10.000
1:5.000
1:2.000

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO


(deliberazione di G.R. della Puglia del 13.11.1989 n.6320 con integrazioni)

1
* Le integrazioni o le parti in difformità rispetto al capitolato speciale di appalto della deliberazione della G.R. della
Puglia del 13.11.1989 n.6320 sono scritte in corsivo.
CAPO I - OGGETTO DEI LAVORI DESIGNAZIONE DELLE OPERE

ART. 1 - OGGETTO DEL LAVORO


Il lavoro ha per oggetto la formazione della cartografia numerica, ottenuta con metodo
aerofotogrammetrico, del territorio del comune di LUCERA (FG); la base di dati geometrica così ottenuta
dovrà essere strutturata sia per la normale gestione cartografica che per la costruzione di un Sistema
Informativo Territoriale che integri e colleghi l’accesso al dato vettoriale con un database di tipo
relazionale.
Tutte le componenti vettoriali saranno costruite fra punti memorizzati numericamente e saranno
geometricamente definite da triplette di coordinate spaziali georeferenziate la cui tolleranza, funzione
della scala, è indicata successivamente. Tali coordinate saranno ottenute direttamente, in forma
numerica, dal modello tridimensionale formato in un restitutore fotogrammetrico analitico. Le
caratteristiche tecniche della strumentazione fotogrammetrica ed informatica sono dettagliatamente
descritte nei successivi articoli così come le modalità di restituzione, di pre-trattamento dei dati acquisiti e
di archiviazione.

ART. 2 - DESIGNAZIONE DELLE OPERE


I lavori in oggetto comprendono:
- cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:10.000 relativamente all’intero territorio comunale
per complessivi 35.000 ha circa;
- cartografia aerofotogrammetrica numerica volumetrica con indicazione delle parti di edificio aventi
altezze diverse o differenti tipi di copertura e rilevamento, per ognuno di esse, delle quote al piede, in
gronda e al colmo al fine di poter dedurne le altezze e le volumetrie in scala 1:5.000 per una superficie
complessiva di ettari 1665 relativa alle parti urbanizzate così come perimetrata nell’allegata mappa in
scala 1:25.000 ; questo elaborato si dovrà ricavare dal successivo tramite semplici eliminazioni e/o
sostituzioni di elementi particolari secondo le specifiche di cui al successivo art. 6;
- cartografia aerofotogrammetrica numerica volumetrica con indicazione delle parti di edificio aventi
altezze diverse o differenti tipi di copertura e rilevamento, per ognuno di esse, delle quote al piede, in
gronda e al colmo al fine di poter dedurne le altezze e le volumetrie in scala 1:2.000 per una superficie
complessiva di circa 1665 relativa alle parti urbanizzate così come perimetrata al precedente punto
- cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:2.000 con sovrapposizione della cartografia
catastale sulla medesima superficie relativa alle parti urbanizzate di circa 1665 ettari così come
perimetrata al precedente punto
- fornitura di software specialistico per cartografia/G.I.S.:
a) pacchetto di base per gestione Sistemi Informativi Territoriali (tipo ArcView GIS 3.oa o similari);
b) applicativo per la gestione degli strumenti urbanistici e la emissione di certificati di destinazione
urbanistica in tempo reale (tipo UrbView o similari);
c) applicativo per la gestione del patrimonio cartografico (tipo MapView o similari);
d) applicativo, in ambiente G.I.S., per la gestione delle reti stradali (tipo RoadView o similari).

ART. 2.1 - AMMONTARE DELL’APPALTO (integrazione)


Fermo restando quanto specificato nel successivo articolo 2.1, l’importo complessivo dei lavori a base
d’asta ammonta a L 220.000.000, come risulta dai seguenti prezzi unitari e quadro economico:

Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:10.000 L./ha 2.500


Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:5.000 L./ha 2.000
Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:2.000 L./ha 35.000
Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:2.000 con sovrapposizione L. 5.000.0000
della cartografia catastale

DESCRIZIONE CATEGORIE DI LAVORO Importo a corpo


1 - Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:10.000 dell’intero £. 87.500.000
territorio comunale per superficie complessiva di circa 35.000 ettari
2 - Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:5.000 per una superficie £. 3.330.000
complessiva di ettari 1665 relativa alle parti urbanizzate
3 - Cartografia aerofotogrammetrica numerica volumetrica con indicazione £. 58.275.000
volumetrtica con indicazione delle parti di edificio aventi altezze diverse o
differenti tipi di copertura e rilevamento, per ognuno di esse, delle quote al piede,
in gronda e al colmo al fine di poter dedurne le altezze e le volumetrie in scala
1:2.000 per una superficie complessiva di circa 1665 relativa alle parti
urbanizzate
4 - Cartografia aerofotogrammetrica numerica in scala 1:2.000 con £. 5.000.000
sovrapposizione della cartografia catastale sulla medesima superficie relativa alle
parti urbanizzate così come perimetrata al precedente punto 3.
5 - Fornitura di Software specialistico cosi come meglio precisato nell'articolo 2 £. 10.000.000
TOTALE LAVORI A CORPO A BASE D’ASTA (*) £ 164.105.000
SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMM.COM.
I.V.A. SUI LAVORI A BASE D’ASTA £. 32.821.000
SPESE DI COLLAUDO £. 15.000.000
I.V.A. SUL COLLAUDO £. 3.000.000
IMPREVISTI ED ARROTONDAMENTI £. 5.074.000
IMPORTO COMPLESSIVO £ 220.000.000

ART. 2.2 - DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO (integrazione)


Fanno parte integrante del Contratto di appalto, il Capitolato Generale LL.PP. approvato con D.P.R.
n.1063/62 ed il presente Capitolato speciale con i relativi seguenti allegati:
- tavola aereofotogrammetrica in scala 1:25.000 con indicazione della perimetrazione del territorio da
cartografare in scala 1:5.000 ed in scala 1:2000

ART. 3- VARIAZIONE DEI LAVORI


Le indicazioni dei lavori di cui al precedente art. 2 per quanto riguarda le aree da rilevare, sono date solo
per norma generale.
L'Amministrazione, fermo restando quanto previsto nel successivo articolo 21, si riserva la facoltà di
apportare tutte le modificazioni, aggiunte e soppressioni di lavori che all'atto dell'esecuzione ritenesse a
suo insindacabile giudizio necessarie ed opportune, anche fuori dei limiti di cui all'art. 14 del Capitolato
Generale d'Appalto LL.PP. e cioè senza che l'Appaltatore possa avanzare diritti a compensi o indennità di
sorta, oltre il pagamento dei soli lavori regolarmente eseguiti e valutati nel modo prescritto dal presente
Capitolato.

CAPO II - MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO - ORDINE DA TENERSI


NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI

ART. 4 - MODALITÀ DI ESECUZIONE E FASI DEL LAVORO


Le modalità tecniche con le quali dovrà essere eseguito il rilevamento sono quelle proprie
dell'aerofotogrammetria integrata, ove necessario e prescritto, con operazioni di rilevamento diretto sul
terreno.
Il lavoro si svolgerà di massima attraverso le fasi che qui di seguito si elencano secondo un ordine
pressapoco coincidente con l'ordine cronologico di esecuzione. Nei paragrafi che seguono sono
contenute, per ciascuna di queste fasi, prescrizioni e norme cui l'esecutore del rilevamento dovrà
attenersi. Durante ciascuna fase dovranno essere eseguite delle verifiche per il collaudo da parte del
Collaudatore in corso d'opera.
Nessuna fase successiva potrà essere iniziata se la fase precedente da cui strettamente dipende non è
stata verificata dal Collaudatore e questi, mediante un verbale, abbia dato il benestare per l'inizio del
successivo lavoro.
È fatto obbligo al Collaudatore di eseguire la verifica e stendere il verbale di ciascuna fase entro 30 giorni
dalla presentazione di tutti gli elaborati relativi alle operazioni connesse con la specifica fase del lavoro.
Le fasi sono le seguenti:
-Voli fotogrammetrici e approntamento del materiale fotografico necessario;
-Controllo della rete geodetica di inquadramento, istituzione della rete di raffittimento e determinazione
dei punti fotografici di appoggio;
-Restituzione numerica dei fotogrammi e plottaggio della minuta di restituzione, integrata con la
toponomastica;
-Ricognizione generale topografica del terreno e integrazione numerica dei dati di restituzione;
-Editing;
-Output grafico;
-Organizzazione dei dati nei files di archivio.

ART. 5 - NORME PER LA ESECUZIONE DEI LAVORI

La cartografia in oggetto deve essere rappresentata nella proiezione di Gauss, inquadrata nel sistema
Geodetico Europeo Unificato, ma con coordinate piane riferite al sistema nazionale Gauss-Boaga.
Le dimensioni dei fogli saranno, salvo diversa prescrizione da parte del Collaudatore, di 707 x 1.000 mm,
corrispondente al formato B1 della classificazione UNI.
Il taglio, il quadro d'unione, la numerazione dei fogli sia per la cartografia rilevata che per quella derivata,
sarà oggetto di proposta, da parte della ditta esecutrice del rilievo, che questa Amministrazione
esaminerà e discuterà prima della definitiva approvazione.
Si conviene che si debba mantenere il concetto di "scala" anche per la cartografia numerica e che si
debba intendere per scala di una cartografia numerica quella che corrisponde al massimo rapporto di
scala a cui si può riprodurre una carta numerica mediante plotter, in modo che essa abbia i requisiti
qualitativi e metrici di una carta tradizionale avente la stessa scala.
Devono essere restituiti tutti quegli elementi naturali ed artificiali del terreno, atti a descriverlo, con una
densità di informazione paragonabile a quella di una carta tradizionale alla stessa scala (vedi art. 6 sub.
c).
Ogni elemento è identificato mediante una codifica: ad ogni informazione planimetrica è associata anche
l'informazione altimetrica. Tuttavia, allo scopo di meglio descrivere la morfologia del terreno, si pro cede
anche alla restituzione sia dei punti quotati che delle curve di livello.
Le curve di livello hanno già una equidistanza, in metri, pari a S/1000. Una curva ogni 5 in
corrispondenza di quote interne multiple di 5, verrà contraddistinta con un codice differente (curva
direttrice). I particolari morfologici (cocuzzoli, selle, ecc...) che non risultassero sufficientemente
evidenziati dalle curve ordinarie, saranno rappresentati con curve ausiliarie contraddistinte da un proprio
codice ed equidistanza pari alla metà di quella delle curve di livello ordinarie.
Nelle zone con pendenza media generale inferiore al 5% e maggiore del 2%, purché non ricoperte
dall'agglomerato urbano, le curve ausiliarie andranno rilevate sull'intero territorio.
Nei centri urbani coperti da edifici e nelle zone con pendenza media inferiore o uguale al 2%, non
verranno rilevate le curve di livello.
I punti quotati isolati dovranno essere in numero medio di 10 per ogni decimetro quadrato di
rappresentazione cartografica.
Essi dovranno essere localizzati in corrispondenza di elementi del terreno beni definiti altimetricamente,
in particolare: - cocuzzoli, selle, alvei fluviali, confluenze, strade, incroci di strade, punti di cambiamento di
pendenza lungo le strade, piazze, sagrati, aie di cascinali, isolati, altre opere di interesse topografico,
civile od industriale.
Tutti gli elementi, le cui dimensioni sono tali da non rendere opportuna la rappresentazione a misura,
vengono acquisiti come singoli punti, memorizzando le coordinate del baricentro.
Tutte le linee che descrivono gli elementi del terreno possono essere curve o spezzate; in entrambi i casi
il numero dei punti acquisiti deve essere tale da assicurare il rispetto della tolleranza plano-altimetrica
della linea.
Per le curve di livello tale rispetto deve essere assicurato con una opportuna limitazione dell'intervallo fra i
punti e dell'angolo di vettore, che dovranno essere non maggiori di 2 cm. e di 15 gradi rispettivamente.
Si pretende la totale confluenza geometrica numerica di tutti gli elementi che definiscono i fabbricati.
È necessario che ogni superficie chiusa sia effettivamente tale, e cioè che sia definita da un perimetro
chiuso. Ogni linea, che definisce elementi artificiali e che termina su un'altra linea, deve essere troncata o
prolungata mediante un calcolo rigoroso di intersezione o di fusione di punti.
Tutti gli spostamenti (editing), rispetto ai punti originariamente acquisiti in restituzione, devono essere
effettuati solo se il loro valore non eccede la precisione intrinseca del rilievo, di cui si dirà.
Le prescrizioni in materia di precisione della posizione dei punti che costituiscono la carta numerica sono
conseguenza diretta della scala della cartografia numerica.
Si conviene pertanto che, detti:
- x, y, z, le coordinate memorizzate (in metri terreno) di un punto qualsiasi della carta numerica;
- X, Y, Z, le coordinate (in metri terreno) dello stesso punto, determinate con operazioni topografiche
dirette sul terreno rispetto al punto di inquadramento più vicino;
- S, il denominatore della scala della carta;
- D, la distanza, misurata (in metri) con operazione topografica diretta,
tra due punti;
- d, la distanza calcolata utilizzando le coordinate x, y, z, degli stessi due punti;
Debba risultare per quanto riguarda la posizione del singolo punto:
((X - x)2 +(Y-y)2)1/2 * 1000/S £ Tp
e contemporneamente:
(Z - z) * 1000/S £ Th
dove Tp = tolleranza planimetrica pari a 0,3 m. e
Th = tolleranza altimetrica pari a 0,3 m.
Per quanto riguarda la distanza fra i punti deve essere:
(D - d) * 1000/S £ Td per punti la cui distanza è tale per cui d/S = 300m.
(D - d) * 1000/S £ Td +d(S*1000) negli altri casi,
dove Td = tolleranza di distanza pari a 0,6 m.
Per quanto riguarda i punti che descrivono le curve di livello, deve risultare:
(Z - z) * 1000/S£ Tc
dove Tc = tolleranza delle curve di livello pari a 0,5 m.
Per quanto riguarda i punti di gronda deve essere:
(Z -z) * 1000/S£ Tg
dove Tg = tolleranza quote in gronda pari a 0,5 m.
Le coordinate e le distanze sul terreno saranno determinate con strumenti e metodi topografici che
garantiscono un errore quadratico medio di un ordine di grandezza inferiore alla relativa tolleranza
moltiplicata per S.
La raccolta, la scelta e la distribuzione della toponomastica delle località, dell'orografia, dell'idrografia,
delle opere dell'uomo e della viabilità deve essere molto curata. I toponimi devono avere una densità di 1
ogni decimetro quadrato della carta. Devono comunque essere trascritti tutti i toponimi che verranno
indicati a tempo debito dal Committente.

5.1 - VOLI FOTOGRAMMETRICI


Le riprese fotogrammetriche del territorio da rilevare debbono possedere tutti i requisiti richiesti dalla
tecnica più aggiornata per l'esecuzione dei rilievi a grande scala.
In particolare debbono venire rispettate le prescrizioni seguenti:
- dovranno usarsi di norma camere da presa grandangolari, con distanza principale di mm. 150 circa e
formato utile dell'immagine di 23 cm. x 23 cm.. Dal certificato di taratura della camera, di data non
anteriore a 2 anni, dovrà risultare che una distorsione media dell'obbiettivo di presa,determinata sulle due
diagonali, inferiore a + 0,01 mm.
L'eventuale uso di camere di diversa focale sarà proposto, per casi speciali, al Direttore dei lavori il quale
lo accetterà o respingerà a suo insindacabile giudizio. Per l’esecuzione di coperture fotografiche di centri
urbani adatte alla restituzione in scala 1:500 si raccomanda l’uso di camere con distanza principale pari a
310 mm. o 210 mm.
La scala media dei fotogramma dovrà essere:
di 1:22.000 e comunque mai inferiore a 1:25.000 per la cartografia a scala 1:10.000;
di 1:15.000 e comunque mai inferiore a 1:18.000 per la cartografia a scala 1:5.000
di 1:8.000 e comunque mai inferiore a 1:10.000 per la cartografia a scala 1:2.000.
I voli dovranno essere eseguiti per strisciate parallele e rettilinee. Le variazioni degli elementi angolari di
orientamento dovranno sempre essere inferiori a 5 g. Le variazioni delle componenti trasversali della base
dovranno essere inferiori a 1,5/10 del formato della lastra.
Per tutte le altre scale i fotogrammi lungo le strisciate dovranno avere ricoprimento longitudinale del 60%
con oscillazioni comprese entro il ± 5%; le variazioni delle componenti trasversali della base dovranno
essere inferiori a 1,5/10 del formato della lastra. I fotogrammi lungo le strisciate dovranno avere
ricoprimento longitudinale del 60% con oscillazioni comprese entro +- 5%; le strisciate parallele dovranno
ricoprirsi fra loro almeno del 10%. Quando il terreno è molto accidentato, il ricoprimento longitudinale
potrà essere anche maggiore, ma comunque in nessun caso dovrà superare il 70%.
Non dovranno esistere soluzioni di continuità nella copertura stereoscopica del territorio.
Il piano del volo preparato su carta alla scala 1:25.000 dovrà essere preventivamente sottoposto al
Collaudatore per l'approvazione.
I voli dovranno essere eseguiti nelle ore a cavallo del mezzogiorno solare con altezza solare non inferiore
a 30 °, e nella stagione in cui si abbia la minima copertura del terreno da parte della vegetazione arborea.
I fotogrammi dovranno presentarsi nitidi e privi di nubi. Il materiale fotografico da usarsi dovrà essere
quello in possesso delle migliori qualità in commercio al momento della stipulazione del contratto. Il
supporto dovrà avere la massima indeformabilità, e le qualità di sensibilità e di finezza della grana,
dovranno essere ottimali per i voli fotogrammetrici.
Dovrà essere dimostrato che il periodo di validità del film non è ancora scaduto, che esso è stato
sviluppato ed asciugato secondo le norme tecniche suggerite dalla casa produttrice e dalle più recenti
ricerche scientifiche. Con uguale cura dovranno essere compiute le operazioni di produzione delle
positive in vetro o su supporto poliestere.
Particolari accorgimenti dovranno prendersi per la conservazione della pellicola negativa e delle positive
su poliestere.
È fatto obbligo alla ditta esecutrice dei voli di comunicare al Collaudatore quando verranno effettuate le
operazioni di sviluppo e di stampa del materiale fotografico.
La ditta esecutrice del volo è tenuta ovviamente ad adempiere a tutti gli obblighi di legge circa le
autorizzazioni da chiedersi all'autorità civile e militare. Essa dovrà inoltre sottoporre all'autorità militare i
fotogrammi ottenuti, secondo le norme da questa fissate, per l'esame di riservatezza.
Dovranno essere consegnati i seguenti elaborati:
a) n. 1 copia positiva per contratto su carta, di tutti i fotogrammi ottenuti dal volo, con annotati gli estremi
della autorizzazione all'uso rilasciata dall'autorità militare;
b) lucido alla scala 1:25.000 delle strisciate eseguite, ove compaia il ricoprimento di ciascun fotogramma.
È fatto obbligo alla ditta contraente di eseguire le prove che il Collaudatore in corso d'opera riterrà
necessario far compiere per verificare l'adeguatezza del materiale fotografico.

5.2 - RETE GEODETICA DI INQUADRAMENTO, RETE DI RAFFINAMENTO E DETERMINAZIONE DEI


PUNTI FOTOGRAFICI DI APPOGGIO.
L'inquadramento geodetico della cartografia oggetto del presente appalto verrà derivato dalla rete dei
punti trigonometrici dell'I.G.M., del 1° 2° e 3° ordine esistente nella zona da rilevare. Possono essere
utilizzati anche i vertici del 4° ordine purchè determinati posteriormente all'anno 1942 e previo controllo di
omogeneità con i vertici di ordine superiore; alle stesse condizioni possono essere utilizzati anche i vertici
della rete catastale, e quelli della rete costiera dell'I.I.M.
L'inquadramento altimetrico dovrà derivare dalla livellazione di alta precisione dell'I.G.M.
Dalla rete di inquadramento fondamentale si deriverà una rete di punti di raffittimento sia planimetrico che
altimetrico il cui scopo sarà, oltre a quello di permettere la determinazione dei punti fotografici di
appoggio, anche quello di mettere a disposizione dei tecnici punti di riferimento di coordinate note, ben
individuabili sul terreno ed in posizione prossima e comoda, da utilizzare per operazioni di riporto sul
terreno di progetti di opere.
Si dovrà provvedere innanzi tutto alla raccolta dei dati sugli elementi geodetici preesistenti sul territorio,
presso gli enti cartografici competenti ( I.G.M., Catasto I.I.M.) ed alla verifica, mediante sopralluogo, della
reale consistenza dei vertici e dei capisaldi tuttora esistenti e reperibili.
Si dovrà redigere un grafico alla scala 1:25.000 della rete plano-altimetrica dei punti esistenti ed
utilizzabili con indicazione della rispettiva origine.
Per eventuali verifiche di omogeneità dei vertici della rete di inquadramento preesistenti richieste dal
Collaudatore, si prenderà in considerazione almeno il 20% dei vertici suddetti.
Le verifiche, da compiersi con misure dirette sul terreno, daranno risultato positivo e quindi la rete sarà
ritenuta idonea nella sua completezza quando, confrontando le misure dirette con gli analoghi valori
dedotti dalle coordinate, si può desumere che lo scarto quadratico medio di posizione dei vertici
controllati è dell'ordine di un paio di decimetri.
Si dovrà redigere un progetto di rete da raffittimento che dovrà essere sottoposto al Collaudatore per la
preventiva approvazione.
I vertici dovranno essere localizzati su particolari idonei per la rispettiva funzione, in corrispondenza di
elementi stabili e facilmente accessibili; di ciascuno di questi vertici dovrà essere redatta un'accurata
monografia che ne consenta il sicuro ritrovamento.
Le operazioni che portano alla determinazione delle coordinate di detti punti dovranno essere compiute
con metodi e strumentazione di tipo moderno; in particolare saranno preferibili i metodi di "trilaterazione"
con misure di distanze effettuate mediante distanziometri elettronici avente errori sulle distanze
dell'ordine di ± 5 p.p.m.
Ogni operazione dovrà prevedere l'esecuzione di misure sovrabbondanti mediante le quali disporre di
controlli intrinseci, statisticamente validi; la compensazione delle misure dovrà essere effettuata con
metodi rigorosi (ai minimi quadrati).
Gli schemi operativi dovranno essere sottoposti all'approvazione del Collaudatore.
Gli scartii quadratici medi desunti dalla compensazione delle coordinate dei vertici della rete di
raffittimento devono essere dell'ordine di ± 0,20 m.
Per l'orientamento assoluto dei modelli si devono rilevare le coordinate plano-altimetriche di almeno
quattro punti fotografici in ciascun modello e la quota di un punto al centro. I quattro punti determinati
plano-altimetricamente dovranno essere situati al bordo dei modelli possibilmente nelle zone di
sovrapposizione laterale e longitudinale con gli adiacenti modelli.
La natura dei punti fotografici di appoggio deve essere tale da permettere una sicura collimazione
stereoscopica, plano-altimetrica, nella osservazione delle fotografie aeree. La posizione di questi punti
deve essere individuata su una serie di positive su carta ed opportunamente contraddistinta.
I punti di appoggio plano-altimetrici potranno eccezionalmente coincidere con i vertici della rete di
inquadramento o di raffittimento, purchè questi coincidano con particolari in possesso delle predette
qualità di individuazione stereoscopica sulle fotografie.
Le operazioni di misura per la determinazione dei punti di appoggio delle fotografie aeree dovranno
essere condotte con strumentazione moderna idonea ad ottenere la precisione richiesta. Per la
determinazione delle coordinate di tali punti fotografici è consigliabile il ricorso alla triangolazione aerea,
che, per cartografie in forma numerica andrà eseguita esclusivamente mediante stereocompartore
analitico avente RMSE inferiore a 2 micron per asse.
Il metodo usato e le norme per l'esecuzione dei lavori devono essere concordati minuziosamente con il
Collaudatore.
Valgono inoltre le seguenti norme particolari:
a) devono essere rilevati con la precisione caratteristica dei punti delle reti di raffittimento almeno 15 punti
planimetrici e 25 altimetrici, disposti secondo le norme tecniche, ogni 50 modelli;
b) tra una strisciata e l'altra deve essere predisposto almeno un punto di connessione per ogni modello;
c) il calcolo di compensazione delle strisciate e dei blocchi deve essere eseguito con un calcolatore
elettronico ed utilizzando programmi che l'esperienza ha mostrato essere adeguati allo scopo;
d) in ogni modello deve essere determinata mediante triangolazione aerea la posizione di un punto ben
individuabile sul terreno, da utilizzare per le operazioni di collaudo.
Al termine delle operazioni per la verifica della rete di raffittimento e per la determinazione dei punti
fotografici d'appoggio dovranno essere consegnati i seguenti documenti:
a) i grafici a scala 1:25.000 della rete di inquadramento esistente e della rete di raffittimento eseguita, sia
per la planimetria che per l'altimetria;
b) le monografie descrittive di tutti i punti delle reti di cui al punto precedente;
c) le serie dei fotogrammi carta con riportati i punti fotografici di appoggio di ciascun modello
stereoscopico;
d) gli schemi dei calcoli eseguiti ed in particolare i documenti di uscita originali dei calcoli elettronici;
Inoltre per la triangolazione aerea:
e) il grafico delle strisciate triangolate con l'ubicazione dei punti di appoggio e dei punti di collegamento
delle strisciate;
f) gli output dei calcoli elettronici eseguiti con tutte le indicazioni atte a lumeggiare compiutamente i
risultati ottenuti.
Tutti i vertici plano-altimetrici di inquadramento e di raffittimento, effettivamente utilizzati per il
piazzamento dei modelli o quanto meno per l'appoggio della triangolazione aerea, devono essere inseriti,
nel file di banca dati con le coordinate originali.
I caposaldi di livellazione, utilizzati a livello suolo devono essere inseriti con la quota originaria e le
coordinate planimetriche derivanti dalle operazioni di triangolazione aerea o di restituzione.

5.3 - DISPOSITIVI PER IL TRATTAMENTO DEI DATI


Il controllo dei dati dovrà avvenire durante la fase di acquisizione
in ("tempo reale"); si procederà successivamente all'integrazione e all'editing; per tutte queste operazioni
si dovranno utilizzare dispositivi e procedure assimilabili.
Si possono pertanto unificare le prescrizioni per tali attrezzature, suddividendole nelle seguenti categorie:
- Dispositivi di visualizzazione:
I video grafici a colori (almeno 16 visualizzabili contemporaneamente) e di adeguata risoluzione (almeno
1024x768 pixels), devono essere corredati di adeguate funzioni di ingrandimento e scorrimento
dell'immagine.
La risoluzione deve essere tale da consentire di mettere in evidenza incongruenze grafiche che
sarebbero visibili se si producesse un elaborato grafico, tramite plotter, alla scala nominale della carta.
Dovrà essere sempre possibile l'individuazione ed il controllo logico dei codici di livello e delle entità
attraverso graficismi, colori e messaggi alfanumerici.
Le caratteristiche funzionali richieste per il software utilizzato sono più ampiamente descritte al
successivo punto 5.6.
Esso dovrà comunque garantire l'individuazione dei diversi codici di livelli e delle singole entità logiche
cartografiche, sia mediante l'uso interattivo del cursore grafico, già mediante opportuni comandi
alfanumerici.
- Dispositivi di puntamento: ai fini del controllo e dell'editing dei dati sul videografico, è necessario che
l'operatore abbia dispositivi di plottaggio diretto del cursore, del tipo tavoletta grafica, mouse, ecc.
- Tavoli digitalizzatori: qualora per l'introduzione dei dati integrativi e correttivi provenienti dalla
ricognizione sul terreno, si utilizzano tavoli digitalizzatori di formato A0, questi dovranno avere una
precisione, su tutta l'area utile di lavoro, non inferiore a 0,1 mm., risoluzione non inferiore a 0,025 mm. e
dovranno essere dotati di cursore con reticolo di puntamento di spessore adeguato alle precisioni
richieste ed esente da fenomeni di parallasse.
- Dispositivi di output per la produzione di elaborati di consegna: gli elaborati della cartografia numerica
devono essere, oltre che numerici (archivi) su supporti magnetici, anche grafici (mappe) su supporti
cartacei o plastici.
- Supporti informatici per la memorizzazione dei dati numerici: dovranno essere utilizzati formati e
supporti largamente diffusi quali ad esempio floppy disks con capacità 1,44 Mb, cartucce magnetico-
ottiche da 128 Mb o superiori, CD-ROM masterizzati, tutti in formato MS-DOS compatibile.
I formati e le densità di registrazione dovranno sempre essere preventivamente concordati con il
Committente, onde garantire la compatibilità con il sistema di utilizzazione finale.
- Dispositivi di produzione di grafici
Per la produzione di elaborati cartacei possono essere utilizzati plotter a rullo o piani con penne,
elettrostatici o ink-jet, purchè garantiscano una ripetitività non inferiore a 0,1 mm. ed una risoluzione di
almeno 0,025 mm., al fine di evitare seghettature del segno grafico.
Per produrre elaborati su supporto plasticoindeformabile dovranno essere preferibilmente usati plotters a
tavolo piano di dimensioni adeguate (almeno A0) muniti di testa di incisione a controllo tangenziale.

5.4 - RESTITUZIONE DEI FOTOGRAMMI IN FORMA NUMERICA


Questa fase operativa avrà inizio dopo che le due fasi che la precedono e che in essa confluiscono
hanno già avuto il benestare da parte del Collaudatore.
La Ditta esecutrice, prima di iniziare il lavoro di restituzione, dovrà indicare con quali strumenti restitutori
intende eseguire il lavoro di restituzione. È compito del Collaudatore accertare l'idoneità dello strumento
al rilevamento da eseguire. Comunque criterio fondamentale per la valutazione di idoneità e quello della
precisione altimetrica strumentale: gli errori in quota di origine strumentale non debbono superare in
nessun punto del modello 1/10.000 della quota di volo. In ogni caso, per l'esecuzione di cartografia
numerica fotogrammetrica è obbligatorio l'uso di strumenti restitutori analitici aventi RMSE £ 2 micron per
asse.
La strumentazione dovrà inoltre essere dotata di un sistema in linea di visualizzazione grafica interattiva
dei dati di restituzione.
Le operazioni di orientamento relativo ed assoluto di ogni modello debbono essere compiute da un
operatore esperto con l'ausilio dell'elaboratore, per via matematica, con il metodo dei minimi quadrati.
Lo scarto massimo ammesso, fra le coordinate note di un punto di controllo e quelle misurate, deve
soddisfare le tolleranze definite nell'art. 5, moltiplicate per 2/3. Per ogni modello orientato dovrà essere
compilata una scheda dalla quale risultino: le indicazioni relative ai fotogrammi utilizzati, gli elementi di
orientamento strumentali delle due camere, la scala del modello, gli scarti in planimetria e quota su tutti i
punti di appoggio interni al modello, la data di inizio e di fine della restituzione, il nome dell'operatore.
Qualora, malgrado ripetuti tentativi, non risulti possibile portare gli errori su di un punto di appoggio entro i
limiti prescritti, si dovrà innanzi tutto cercare la causa di tale fatto (in errori di calcolo, di identificazione o
altro) dopo di che se le discrepanze permangono detto punto non dovrà essere utilizzato per
l'orientamento assoluto del modello. Ove possibile dovrà essere reintegrato con altro punto di appoggio.
Comunque dovrà essere segnalato ogni caso di questo tipo al Collaudatore durante le operazioni stesse
di restituzione.
L'operatore allo strumento restitutore dovrà possedere esperienza e abilità sufficiente per eseguire le
operazioni di restituzione e di fotointerpretazione delle fotografie aeree. Circa la qualità e quantità degli
elementi naturali ed artificiali del territorio da riportare sulla carta, dovrà attenersi alle prescrizioni generali
contenute nei paragrafi precedenti.
La bozza di restituzione dovrà essere plottata su un supporto indeformabile, sul quale dovranno
comparire oltre alla parametratura, anche i punti di appoggio dei fotogrammi e i vertici della rete di
inquadramento.
Il sistema di registrazione e di visualizzazione, sarà dotato anche delle seguenti funzionalità:
- visualizzazione contemporanea in linea di ogni elemento memorizzato;
- se l'output è su video grafico: possibilità di ingrandimento: riduzione della scala della vista;
- mantenimento automatico della codifica assegnata al primo punto di una entità per tutti i punti
successivi della stessa e anche quelle immediatamente successivi dello stesso tipo;
- possibilità di registrazione punto-punto o automatica con parametri distanza/angolo prefissati;
- registrazione di un punto con le stesse coordinate di un altro già memorizzato;
- annullamento di punti o entità precedentemente registrate;
- visualizzazione continua su video delle coordinate x, y, z, corrispondenti alla posizione della marca
strumentale, nel sistema di riferimento cartografico utilizzato;
- chiusura automatica di linee chiuse (congruenza geometrica numerica).
La registrazione dei punti dovrà essere automatica,e cioè i dati non dovranno essere inseriti
manualmente.
È esclusa anche l'acquisizione esterna allo strumento restitutore mediante tavoli digitalizzatori se non
limitatamente agli elementi di integrazione rilevati nella fase di ricognizione.
Verranno memorizzate sequenze di punti, catalogati e definiti da un codice e dai valori delle tre
coordinate terreno x, y, z, associati in sequenze logiche. Tali punti dovranno essere in numero sufficiente
a permettere una corretta ricostruzione della cartografia nel rispetto delle tolleranze e dei contenuti
prescritti per i rilevamenti aerofotogrammetrici alle diverse scale.
E’ raccomandato l’uso di almeno otto caratteri per i codici. Le coordinate dovranno essere espresse con
un numero di cifre significative adeguato alla precisione connessa alla scala nominale della carta. Si
raccomanda inoltre che all'operatore venga fornito un riscontro acustico dell'avvenuta registrazione del
punto.
Poiché e richiesta una cartografia numerica di tipo volumetrico, andranno individuate le parti di
edificio aventi altezze diverse o differenti tipi di copertura e rilevate, per ognuno di esse, le quote
al piede, in gronda e al colmo al fine di poter dedurne le altezze e le volumetrie.
Sulla minuta di restituzione dovranno essere annotate anche quelle informazioni qualitative dedotte
dall'operatore e atte ad aiutare la esecuzione del disegno successivo.
Al termine delle operazioni di restituzione dovranno essere consegnati al Committente i seguenti
documenti:
a) il grafico della ripartizione in fogli e loro numerazione, sovrapposto al grafico della copertura dei singoli
fotogrammi con relativa numerazione;
b) le schede originali relative ai protocolli di restituzione ove siano riportati i parametri ed i residui delle
operazioni di orientamento;
c) n. 2 copie eliografiche della minuta di restituzione.
La Ditta esecutrice del rilievo è tenuta a permettere l'accesso del Collaudatore in qualsiasi momento ai
locali ove si svolge la restituzione, e a mettere a sua disposizione tutti i documenti, relativi alle operazioni
in corso, che il Collaudatore stesso riterrà utile consultare.

5.5 - RICOGNIZIONE
La ricognizione sul terreno va eseguita a cura dell'appaltatore ed è volta alla correzione degli errori
interpretativi, alla integrazione metrica ed alla raccolta dei dati della toponomastica. Essa va eseguita
dopo la fase di restituzione e prima di quella del disegno, da operatori esperti che percorreranno il
territorio nella sua interezza.
L'integrazione metrica del rilievo riguarderà soprattutto i seguenti elementi:
- rilievo diretto sul terreno di quelle zone rimaste defilate sui fotogrammi o nascoste da vegetazione o da
altre cause, che dovrà essere preferibilmente effettuato con operazioni topografiche che forniscano le
coordinate planoaltimetriche dei punti, con precisione adeguata alla scala della carta;
- rilievo con le modalità di cui al precedente, della posizione corretta di elementi nuovi, costruiti nel
frattempo, o di costruzioni sotterranee;
- misura dell'ampiezza delle grondaie dei tetti degli edifici allo scopo di correggere gli errori di restituzione
relativamente alle dimensioni degli edifici (sgrondature);
Dal punto di vista qualitativo con la ricognizione si dovrà:
- inserire la toponomastica, ricavandola sia da documenti scritti, sia da informazioni dirette;
- riportare i limiti amministrativi tramite documenti forniti dalla Amministrazione, o dedotti da documenti
ufficiali;
- indicare le colture e le essenze arboree principali;
- contrassegnare gli edifici pubblici e quelli di importanza essenziale per la comunità;
- prendere nota degli elementi morfologici necessari per una corretta compilazione della carta;
Le integrazioni della ricognizione dovranno essere riportate su una copia dei disegni ottenuti con il
tracciamento automatico dei files di resti- tuzione e consegnati alla Direzione lavori. La modifica dei file di
restituzione con l'introduzione dei dati di ricognizione dovrà avvenire secondo le modalità descritte più
avanti con riguardo alle operazioni di editing.

5.6 - EDITING (COMPILAZIONE DELLA CARTA)


La compilazione della carta si articolerà in quattro tipi di intervento sui dati dell'archivio, e precisamente:
- intervento sulle codifiche dei punti restituiti;
- intervento di integrazione dei dati restituiti con dati provenienti da ricognizione o da altra fonte;
- interventi per la ricostruzione delle congruenze geometriche e grafiche;
- intervento per l'introduzione dei dati di toponomastica.

5.6.1 - INTERVENTO SULLE CODIFICHE


Dovranno essere effettuati tutti i controlli finalizzati ad accertare:
- che ogni entità sia contraddistinta da un codice preventivamente concordato con il Collaudatore;
- che il suddetto codice sia contemplato tra quelli elencati nella tabella delle caratteristiche della carta;
- che il suddetto codice non sia in contrasto con le caratteristiche geometriche che sono implicitamente
contenute nelle coordinate dell'entità ad esso associata;
- che il codice di ogni entità sia corrispondente alle prescrizioni di capitolato.
Le operazioni suddette potranno essere effettuate con procedure di tipo batch o con procedure interattive.
La correttezza delle operazioni di codifica effettuate in sede di restituzione e/o con successive fasi di
correzione ed integrazione, attuate o con procedure di tipo batch o con procedure di tipo interattivo, dovrà
essere verificabile sistematicamente su tutta l'area che compone il rilievo fotogrammetrico, mediante
visualizzazione e utilizzando codici cromatici o simbolici che mettano in corrispondenza le entità
rappresentate con la loro codifica.

5.6.2. - INTERVENTO DI INTEGRAZIONE GEOMETRICA


Le integrazioni numeriche derivanti dalle operazioni di ricognizione potranno essere inserite nell'archivio
dei dati in due modi:
a) introducendo direttamente le coordinate plano-altimetriche del particolare rappresentato;
b) integrando con il disegno tradizionale il disegno ottenuto al plotter dal file di restituzione, e
trasformando i dati integrativi in forma numerica mediante digitalizzazione.
Al dato planimetrico acquisito per digitalizzazione dovrà essere associata la quota relativa.

5.6.3. - INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE CONGRUENZE GEOMETRICHE E/O


GRAFICHE
Il controllo del rispetto delle congruenze grafiche per i dati del file di restituzione verrà effettuato
esaminando un disegno automatico dei dati stessi, realizzando alla scala nominale della carta e
verificando che la congruenza sia nei limiti stabiliti a norma di capitolato.
Per quelle entità per cui sia richiesta la congruenza geometrica, si dovrà imporre che ogni punto, che
appartenga fisicamente a più entità o che sia stato acquisito più volte per una stessa entità, sia
memorizzato con gli stessi valori di coordinate a qualsiasi entità venga considerato associato.
La congruenza dovrà essere, a seconda dei casi, o solo planimetrica (ad esempio per un punto in
comune a due edifici a quota diversa) o plano-altimetrica (ad esempio uno stesso punto di una stessa
entità restituita mediante due o più linee).

5.6.3.1. - CONTROLLI SULL'ALTIMETRIA


Sui dati altimetrici dovranno essere attuati i controlli che vengono in seguito descritti:
- verifica che i valori delle quote di punti quotati, compresi fra due curve di livello successivo, siano
congruenti con le quote delle curve stesse;
- verifica che i valori delle quote dei punti appartenenti ad entità i cui codici siano assimilabili a un codice
del tipo " specchio d'acqua" o siano indicati specificatamente in capitolato differiscano tra loro per meno
del doppio della tolleranza altimetrica.
Le quote relative ai punti per i quali non risulteranno soddisfatte le condizioni sopra esposte, verranno
verificate ed eventualmente corrette con le idonee procedure.

5.6.3.2. - INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CHIUSE


Il perimetro delle aree chiuse potrà essere costituito da tre tipi di linee:
a) linee che costituiscono particolari planimetrici realmente esistenti e che vengono tracciate nel caso di
tracciamento automatico della carta (esempio: il contorno di un edificio).
b) linee che costituiscono particolari planimetrici esistenti ma che non vengono tracciate dal plotter (linee
reali invisibili)(esempio il tratto di un corso d'acqua interrotto da due ponti);
c) linee che non corrispondono a particolari del plottaggio della carta (linee virtuali) ad esempio la sede
stradale fittiziamente interrotta al bordo del modello).
Il perimetro di un'area chiusa verrà descritto dall'insieme di una o più linee, che nel loro complesso
dovranno formare una spezzata chiusa; ciascuna linea potrà costituire la descrizione geometrica di uno
qualsiasi dei tipi di linea precedentemente descritti.
Quando la superficie chiusa è delimitata, tutta o in parte, da linee appartenenti ad altra entità, si tollererà
che il perimetro della campitura coincida con essa nei limiti della tolleranza planimetrica della carta.

5.6.3.3. - ORTOGONALIZZAZIONE, PARALLELISMI ED ALLINEAMENTI


Gli interventi di ortogonalizzazione verranno effettuati su entità i cui codici siano assimilabili a "edificato" e
che siano costituite da spezzate i cui lati formino angoli prossimi ad angoli retti.
Per gli interventi di modifica sulle coordinate dei punti di una o più spezzate, relative a una o più entità di
restituzione, volti alla realizzazione di allineamenti e/o di parallelismi secondo direzioni obbligate,
qualsiasi sia l'algoritmo utilizzato per la determinazione delle nuove coordinate che devono assumere i
vertici delle spezzate originarie per costituire spezzate soddisfacenti le condizioni di ortogonalizzazione,
parallelismo e/o allineamento, l'intervento non dovrà essere effettuato se gli spostamenti dei vertici dalla
posizione originaria alla posizione finale saranno superiori alla tolleranza planimetrica della carta.

5.6.4. - INTERVENTI SULLA TOPONOMASTICA


L'archivio dei dati della cartografia numerica dovrà essere integrato dai dati numerici ed alfanumerici
provenienti dall'inserimento della toponomastica. La densità della toponomastica sarà quella di una carta
tradizionale di pari scala.
I dati riguardanti la toponomastica dovranno essere memorizzati con tutti gli elementi che consentano di
ottenere un elaborato grafico al plotter o su video grafico, avente, per quanto attiene il posizionamento
delle scritte, le stesse caratteristiche generali di una carta tradizionale, e cioè ad esempio:
- le scritte riferite a linee con andamento irregolare (esempio: corsi di acqua) dovranno seguire
l'andamento medio di tali linee;
- le scritte relative ai nomi delle vie dovranno seguire l'andamento dell'asse mediano e, possibilmente
essere collocate all'interno della sede stradale;
- non dovranno risultare scritte sovrapposte.
Dovrà essere possibile visualizzare contemporaneamente sia il disegno fotogrammetrico, sia i toponimi
apposti.
A ciascun toponimo dovrà essere associata questa serie di informazioni minimali:
a) le coordinate Est e Nord dell'inizio e della fine del toponimo, intesi come il punto più in basso a sinistra
del primo carattere e il punto più in basso a destra dell'ultimo carattere del toponimo; osservati secondo il
suo verso di lettura;
b) l'altezza dei caratteri del toponimo;
c) il tipo di toponimo;
d) il testo del toponimo.

5.7 - OUTPUT GRAFICO


La carta dovrà essere disegnata automaticamente mediante un plotter digitale piano di formato UNI A0
con precisione di almeno 0,05 mm., su supporto poliestere stabile dello spessore minimo di 0,14 mm
sensibilizzato con emulsione di colore arancio o rosso o blu e reso idoneo per l'incisione con punta di
zafferano (utilizzare la tecnica del disegno scribe)
Il disegno dovrà essere nitido e preciso, e completo di toponomastica, indicazioni marginali,
parametrature e cornici.
Esso dovrà riprodurre esattamente in forma grafica il dato base numerico, con l'uso dei tratti e dei
simbolismi.
Dagli originali di disegno, completi in ogni loro parte e dopo il benestare da parte del Collaudatore, si
dovranno produrre:
- n. 1 tipo su pellicola dimensionalmente stabile per l'originale;
- n. 3 copie eliografiche su carta a grammatura 110.
Per quanto concerne le norme per il disegno e i segni convenzionali da adottare per l'output grafico (alle
varie scale), la ditta appaltatrice dovrà attenersi alle prescrizioni contenute negli appositi "repertori"
predisposti dalla Regione Puglia.
Le tavole in scala 1:2.000, comprendenti la sovrapposizione dei dati geometrici catastali, andranno
consegnate secondo le medesime modalità sopra indicate.

5.8 - ORGANIZZAZIONE DEI DATI NEL FILE DI ARCHIVIO


Il file di archivio dovrà contenere le coordinate di tutti i punti necessari alla descrizione plano-altimetrica
degli oggetti restituiti; ciò significa che la descrizione degli oggetti avviene tramite una serie di punti che si
intendono congiunti da segmenti e non si ammette invece che parte della descrizione di un oggetto venga
fornita attraverso una serie limitata di punti che debbano essere interpolati con linee curve.
I dati dovranno essere archiviati in file relativi a zone di territorio corrispondenti a quadrate o rettangolari i
cui lati siano costituiti da segmenti paralleli agli assi del sistema di riferimento cartografico (taglio
equivalente a quello dei fogli della cartografia tradizionale disegnata).
I dati riguardanti un'unità di aggregazione territoriale anzichè essere inclusi in un unico file, potranno a
richiesta della Committenza essere suddivisi in files in funzione di categorie (o livello) prestabiliti.
I dati costituenti la cartografia numerica dovranno essere idonei alla descrizione degli oggetti che
costituiscono il territorio da rilevare.
Con il termine "oggetti" si intendono i particolari naturali o artificiali del terreno che vengono elencati nelle
norme di disegno dei Capitolati della Commissione Geodetica Italiana, relativi alla costruzione di carte
tradizionali a pari scala.
La minima unità di disaggregazione dei dati che costituiscono la Cartografia Numerica del Territorio è
l'entità: in linea generale un'entità è definita da una codifica e da una o più triplette di coordinate relative a
punti rilevati; si esclude in ogni caso che entità grafiche aperte o chiuse appartenenti ad oggetti definiti
siano disaggregate in unità elementari costituite da singoli segmenti.
Un oggetto potrà essere descritto da una o più entità. Per gli oggetti per i quali non è richiesta la
descrizione mediante un'unica entità, ma dei quali è richiesta la ricostruibilità, dovranno essere indicati i
criteri che la consentono, con riferimento alle specifiche del formato.
Dovrà essere possibile selezionare gruppi di oggetti in funzione della loro appartenenza a categorie (o
livelli) prestabilite. Ciascuna di queste categorie dovrà articolarsi a sua volta in altre categorie.
Per "categoria" o 'livello" (termini che si considerano equivalenti) si intende l'insieme di oggetti che hanno
caratteristiche comuni sotto un prefissato punto di vista.
Un esempio di suddivisione degli "oggetti cartografici" in categorie è il seguente:
- edifici e costruzioni;
- vie di comunicazione;
- delimitazioni fisiche o amministrative;
- idrografia;
- reti tecnologiche;
- orografia;
- vegetazione;
- toponomastica.
Eventuali sovrapposizioni di dati catastali, urbanistici, tematici etc saranno contenuti in uno o più livelli di
rappresentazione specifici univocamente georeferenziati rispetto alla cartografia di base.
Dagli originali dei files numerici, completi in ogni loro parte e dopo il benestare da parte del Collaudatore,
si dovranno produrre e consegnare le seguenti copie su un supporto magnetico a scelta del
Committente:
- n. 1 copia di tutti i files comprendenti le tavole vestite alle varie scale di rappresentazione in formato di
interscambio grafico (*.DXF);
- n. 1 copia di tutti i files comprendenti le tavole vestite alle varie scale di rappresentazione in un formato
grafico indicato dal Collaudatore e compatibile con i Sistemi Informatici del Committente;
- n.1 copia di tutto il data-base cartografico, in formato e taglio indicato dal Collaudatore e compatibile
con i Sistemi Informatici del Committente, privo di vestizione comprendente le campiture, i simboli
puntuali, lineari ed areali, le differenziazioni di spessore grafico etc..

CAPO III - DISPOSIZIONI PARTICOLARI


ART. 6 - CAPITOLATI E REGOLAMENTI CHE REGOLANO IL LAVORO
Per tutto quanto non sia in contrasto con le condizioni del presente Disciplinare Tecnico, l'esecuzione dei
lavori sarà regolata:
a) dal Capitolato generale per gli appalti delle opere dipendenti dal Ministero dei Lavori Pubblici,
approvato con D.P.R. 16-7-1962 n.1063;
b) dal Regolamento per la direzione, contabilizzazione e collaudazione dei lavori dello Stato, di cui al R.D.
25-5-1895 n. 350 e successivi provvedimenti modificati.
c) dai seguenti capitolati:
1) "Capitolato Generale di Appalto per la Carta Tecnica alla scala 1:5.000 e 1:10.000" a cura della
Commissione Geodetica Italiana.
2) "Capitolato Speciale di Appalto per Carte Generali a Grande scala (1:1.000, 1:2.000)", compilato
dalla Commissione Geodetica Italiana.
3) "Capitolato Speciale di Appalto per le Carte Generali alla scala 1:500 di zone Urbane", proposto
dalla Società Italiana di Topografia e Fotogrammetria.
ciascuno da applicarsi in relazione alle diverse scale della cartografia.
d) dai fascicoli sui contenuti, norme di rappresentazione e segni convenzionali predisposti dalla Regione
Puglia.
e) dalla "Proposta di normativa per la stesura di capitolati per la produzione di cartografia
aerofotogrammetrica numerica" elaborata dal Comitato Scientifico della S.I.F.E.T;
.
ART. 7 - CAUZIONE
La cauzione provvisoria di cui all'art.2 del Capitolato Generale di Appalto LL.PP. sarà di 1/50 dell' importo
offerto.
La cauzione definitiva, prestata nelle forme e nei modi previsti dalle leggi vigenti sarà pari al 5%
dell’importo contrattuale.

ART. 8 - DIREZIONE TECNICA DA PARTE DELLA DITTA ASSUNTRICE


La ditta assuntrice è tenuto ad affidare la direzione tecnica dei lavori ad un tecnico a ciò abilitato
(ingegnere o architetto) che assumerà ogni responsabilità civile e penale relativa a tale carica.
La Ditta è tenuta a comunicare le generalità del Direttore Tecnico prima dell'inizio dei lavori e a dare
tempestiva comunicazione in caso di sostituzione dello stesso. Il Collaudatore dopo aver esaminato le
referenze, si riserva il diritto di chiedere, per motivate ragioni, la sostituzione del Direttore nominato
dall'appaltatore.

ART. 9 - CONSEGNA DEI LAVORI - INIZIO DELL’ESECUZIONE DEI LAVORI


L'Amministrazione potrà procedere alla consegna dei lavori anche prima della stipula del contratto ai
sensi dell'art.337 della Legge sui Lavori Pubblici. La consegna dei lavori potrà essere effettuata anche
mediante successive operazioni.

ART. 10 - CALENDARIO DELLE CONSEGNE, PENALE PER IL RITARDO


L'esecuzione del volo secondo le norme prescritte dovrà essere completata entro 30 gg dalla data del
verbale di consegna dei lavori.
I documenti e gli elaborati relativi alle operazioni di inquadramento geotopografico secondo le modalità
indicate dovranno venire consegnati entro 30 gg dalla data di autorizzazione alla divulgazione dei
fotogrammi da parte dello S.M.A. (esame di riservatezza).
I documenti e gli elaborati relativi alle operazioni di restituzione, dovranno essere consegnati entro 60 gg
dalla data del benestare del Collaudatore, relativo alle operazioni di inquadramento geotopografico.
I documenti e gli elaborati relativi alle operazioni di ricognizione dovranno essere consegnati entro 30 gg
dalla data del benestare del Collaudatore, relativo alle operazioni di restituzione.
I disegni definitivi, i tipi e le relative copie e i nastri di archivio dovranno essere consegnati entro 30 gg
dalla data del benestare del Collaudatore relativo alle operazioni di ricognizione.
Il verbale di collaudo secondo le modalità prescritte dovrà essere completato entro 60 gg dalla consegna
dei tipi e dei files numerici d'archivio.
I suddetti termini sono perentori e pertanto non saranno ammesse per i ritardi altre cause di forza
maggiore se non quelle previste dalla legge che possono dar luogo alla concessione di proroga od alla
sospensione dei lavori.
La Ditta Appaltatrice che terminerà in ritardo, non sanato da concessione, di proroga o da sospensione
una qualsiasi fase del lavoro e che non consegnerà in tempo utile contrattuale gli elaborati previsti per
ogni fase, sarà soggetta a penale nella misura come di seguito specificata:
Per ogni giorno di ritardo sulla consegna finale, verrà applicata una penale pari all’1 per mille dell'intero
importo contrattuale.

ART.11 - PAGAMENTI
L’importo contrattuale sarà liquidato e pagato come qui di seguito specificato :
- voli aerofotogrammetrici 15%
- appoggio topografico 25%
- restituzione aerofotogrammetrica 35%
- consegna degli elaborati definitivi 15%
- collaudo finale 10%
ART. 12 - PROPRIETA’ DEL MATERIALE
Il materiale fotografico, cartografico e numerico resterà assoluta ed esclusiva proprietà del Committente
salvo quanto disposto dagli artt. 11 e 12 della legge 12.07.73, restando precluso alla Ditta appaltatrice
ogni diritto di uso del materiale stesso.

ART. 13 - PRESCRIZIONI DI COLLAUDO


13.1. - CRITERI GENERALI
13.1.1. - COLLAUDO IN CORSO D'OPERA E COLLAUDO FINALE
Ogni singola fase operativa verrà sottoposta a collaudo in corso d'opera.
Nessuna operazione relativa alle singole fasi potrà essere iniziata se non a seguito di benestare scritto
del Collaudatore in base ai controlli preliminari e alle risultanze del collaudo delle fasi precedenti.
È facoltà del Collaudatore concedere detto benestare anche per singole porzioni di territorio ("lotti").
Tale benestare dovrà giungere alla Ditta entro e non oltre 30 giorni dalla sua esplicita richiesta e dall'invio
della documentazione completa relativa alla fase precedente oggetto del collaudo, subordinatamente al
risultato positivo del collaudo stesso.
Entro un mese successivo il Collaudatore dovrà inviare alla Ditta ed all'Ente Committente una relazione
dettagliata delle risultanze, positive o negative, delle verifiche.
Entro due mesi dalla consegna definitiva degli elaborati, dovrà essere redatto il verbale di collaudo finale,
nelle forme prescritte dalla Legge.

13.1.2. - MODALITÀ DI COLLAUDO


Il collaudo avrà risultato favorevole quando non più del 5% degli elementi esaminati risulti fuori tolleranza.
Per quei collaudi per i quali non si può stabilire un rapporto percentuale, il giudizio motivato del
Collaudatore è determinante.
Qualora la percentuale degli elementi fuori tolleranza risultasse, per il campione esaminato, compresa fra
il 5% e il 10%, a giudizio del Collaudatore si potrà estendere il collaudo ad un successivo campione.
Se anche l'esame del secondo campione desse risultato sfavorevole, la fase oggetto del collaudo verrà
rifiutata.
Se invece il complesso dei due campioni rientrasse nel limite del 5% fuori tolleranza, gli elaborati
verranno accettati e a tutti gli effetti il risultato del collaudo verrà considerato favorevole.
È facoltà del Collaudatore suggerire, motivandola, una eventuale prassi operativa atta a rimuovere gli
inconvenienti riscontrati.
In caso di collaudo negativo alla Ditta esecutrice verranno imputati, oltre agli oneri relativi ad una totale
verifica e rettifica degli elaborati, anche i ritardi dovuti al periodo compreso fra la data di rifiuto e quella di
riconsegna degli elaborati stessi, e le conseguenti eventuali penali.
Non sono ammessi concordati tra Committente e Ditta fornitrice, che prevedano riduzioni nel prezzo o
comunque compensazioni di qualunque tipo, in caso di risultato sfavorevole.

13.1.3. - OBBLIGHI DELLA DITTA APPALTATRICE


Per ogni fase di collaudo,la Ditta appaltatrice metterà a disposizione del Collaudatore il personale tecnico,
gli strumenti, i locali ed i mezzi impiegati dalla Ditta stessa per l'esecuzione del lavoro. Essa consentirà
inoltre, a semplice richiesta, l'accesso del Collaudatore ai locali di produzione e metterà a disposizione, in
qualsiasi momento, tutti i documenti relativi alle operazioni in corso.

13.2. - COLLAUDO IN CORSO D'OPERA


13.2.1. - CONTROLLI PRELIMINARI
Dopo la consegna dei lavori e prima dell'inizio dei medesimi, il Collaudatore dovrà verificare, presso la
Ditta appaltatrice, che:
- la strumentazione fotogrammetrica ed i relativi dispositivi di acquisizione e registrazione dati siano
conformi a quanto dichiarato dalla Ditta e a quanto previsto ai punti precedenti con particolare riferimento
alla precisione, alle caratteristiche dei sensori di posizionamento ed alle possibilità di codifica;
- i dispositivi per l'editing dei dati e per la produzione degli elaborati di consegna siano anch'essi conformi
a quanto dichiarato,e a quanto prescritto agli artt. 5.3 e 5.6 , con particolare riferimento alle caratteristiche
tecniche dei videografici (risoluzione, funzioni grafiche di base), dei tavoli digitalizzatori (precisione), dei
supporti magnetici (tipo, densità, formati), dei plotter (precisione, risoluzione);
- il sistema di stereorestituzione numerica sia dotato dei dispositivi e dei programmi necessari per sod -
disfare le esigenze operative elencate all’art. 7.4. In particolare dovrà essere verificata la possibilità di:
a) effettuare l'orientamento assoluto analitico, con stampa del relativo "protocollo di restituzione";
b) consentire operazioni di restituzione e di editing in linea.
Il Collaudatore dovrà inoltre verificare che le caratteristiche dell'hardware e del software, indicati dalla
Ditta come idonei ad effettuare le operazioni di editing, corrispondano a quanto dichiarato ed alle finalità
del lavoro.
A seguito di gravi carenze nella strumentazione e nel software e/o discordanze fra quanto dichiarato e
quanto realmente disponibile, si procederà come previsto nelle norme amministrative facenti parte del
capitolato.
13.2.2. - COLLAUDO DELLA RESTITUZIONE GRAFICA E NUMERICA
Il collaudo della restituzione comporterà ripetizioni di operazioni fotogrammetriche e confronti con misure
dirette sul terreno. Verranno eseguiti, in particolare, per via fotogrammetrica, i seguenti controlli:
- l'esame della documentazione sullo stato di rettifica degli strumenti e dei "protocolli di restituzione";
- la ripetizione allo strumento dell'orientamento di almeno il 10% dei modelli e la restituzione sugli stessi,
di almeno 50 particolari planoaltimetrici ben definiti e di altrettanti punti quotati, situati in zone diverse del
modello ed in zone di sovrapposizione con modello contigui. Le coordinate acquisite in fase di
restituzione originale e quelle di controllo dovranno denunciare scarti non superiori alle tolleranze di cui
all'art. 5, moltiplicate per 1,4;
- la lettura sui predetti modelli della quota in corrispondenza di almeno 50 punti di curve di livello già
tracciate e memorizzate e di 50 quote in gronda, con verifica delle tolleranze di cui allo stesso art. 5,
moltiplicate per 1,4;
- il controllo delle modalità di restituzione delle curve di livello, verificando che per ognuno dei modelli
citati, in corrispondenza di almeno 10 porzioni di curve dello sviluppo grafico non inferiore 10 cm, la
densità dei punti registrati sia quella prescritta;
- la determinazione delle differenze in quota fra un punto qualsiasi, intermedio fra due punti successivi già
memorizzati, e lo stesso punto restituito "ad hoc", per almeno 20 casi. Si verificherà che tale differenza
non superi la tolleranza Tc * 1,4.
Analogo controllo, relativo ad almeno 5 casi per modello verrà effettuato su linee continue (bordi strada,
alvei, ecc.). In questo caso verranno confrontate tutte e tre le coordinate del punto intermedio con quelle
del punto restituito in corrispondenza dell'effettiva posizione della linea rilevabile sul modello, con
riferimento alle tolleranze Tp e Th moltiplicate per 1,4.
Verranno inoltre eseguite, per almeno il 5% del totale dei modelli restituiti, prove comparative mediante
misure dirette sul terreno.
In particolare per ciascuno dei detti modelli, si procederà a:
- determinazioni delle coordinate X, Y, Z, di punti già memorizzati, mediante idonee operazioni
topografiche dirette;
- misure di distanza fra particolari riconoscibili di entità variabile (da pochi millimetri a qualche decimetro
sulla carta);
- determinazioni di quota di punti quotati, di punti descriventi curve di livello, o di punti di gronda.
Le misure saranno in numero tale da avere significato statistico o comunque da garantire alla
Committenza che la qualità del prodotto sia conforme alle norme del capitolato.
Per ciascuna delle verifiche suddette verranno adottati i criteri e le tolleranze descritte all'art. 5.

13.2.3 - COLLAUDO DELLA RICOSTRUZIONE DELLE CONGRUENZE GEOMETRICHE E GRAFICHE


Utilizzando la strumentazione ed il personale disponibili presso la Ditta appaltatrice per l'esecuzione delle
opere di editing, verranno eseguiti a campione i controlli atti a verificare la corretta ricostruzione delle
congruenze geometriche, nonchè gli interventi di ortogonalizzazione, parallelismo ed allineamento.
Verrà in particolare verificato che le necessarie variazioni delle coordinate dei punti, rispetto al loro valore
originario presente sul file di restituzione non abbiano superato la tollerazione della carta.
Analogamente verrà effettuato a campione il controllo della corretta memorizzazione dei perimetri delle
aree chiuse e più in generale delle congruenze grafiche.

13.2.4. - COLLAUDO DELLE CODIFICHE


Per almeno il 20% dei files prodotti dovrà essere eseguito il controllo totale della congruenza fra entità
memorizzate ed i corrispondenti oggetti a cui si riferisce la descrizione numerica.

13.2.5. - COLLAUDO DELLA RICOGNIZIONE E DELLA TOPONOMASTICA


Esso comporterà:
- l'analisi critica dei documenti sui quali sono riportate le informazioni e le misure ricavate in fase di
ricognizione;
- la ripetizione, sul terreno, della ricognizione per almeno il 5% dei fogli prodotti, tendente ad evidenziare
eventuali errori interpretativi carenze ed omissioni;
- la misura diretta, sul terreno, nell'ambito degli stessi fogli, di distanze, con particolare riferimento a
dimensioni che sono state modificate ed integrate in sede di ricognizione (sgrondature, larghezze stradali,
zone defilate od in ombra, ecc.);
- la ripetizione del calcolo delle coordinate di punti definiti in fase di ricognizione, e la verifica che tali
coordinate siano state correttamente inserite nel file di archivio.
- per quegli elementi che siano stati acquisiti mediante operazioni di digitalizzazione, la verifica a
campione sulla correttezza di tale acquisizione e dell'inserimento nel file di archivio.

13.2.6. - COLLAUDO DEL SUPPORTO E DEI FORMATI DEL FILE DI ARCHIVIO


Utilizzando le strumentazioni della Ditta appaltatrice e quelle possedute dal Committente, il Collaudatore
dovrà accertare a campione che:
- gli oggetti, entità e categorie siano quelli richiesti e descrivano tutti gli elementi del territorio previsti;
- non esistano sovrapposizioni non consentite fra entità;
- i dati relativi alle operazioni di rilievo della rete geodetica e di triangolazione aerea siano stati
correttamente memorizzati;
- i files finali posseggano tutte le caratteristiche di contenuto, organizzazione e formato dei dati normati
dal par. 5.8.

13.3 - COLLAUDO FINALE


Il Collaudatore redigerà il verbale finale di collaudo quando tutte le fasi operative relative all'intero oggetto
dell'appalto saranno state consegnate e collaudate con esito positivo. Il verbale di collaudo finale dovrà
essere trasmesso entro 60 gg dall'ultima consegna.
È inoltre compito del Collaudatore, in sede di collaudo finale:
- misurare sulla carta, in contraddittorio con la Ditta esecutrice, la superficie totale effettivamente rilevata,
nell'ambito del territorio oggetto del rilievo;
- esprimere il proprio parere tecnico sulle cause di eventuali ritardi, dopo avere esaminato la
documentazione prodotta, allo scopo di definire l'entità delle relative penali.

ART. 14 - ASSICURAZIONI SOCIALI E RESPONSABILITÀ - ONERI DELL'APPALTATORE


Per quanto riguarda l'esecuzione delle opere, l'impresa è l'unica responsabile. La presenza in luogo di
persone di assistenza o di vigilanza non altera questa condizione di responsabilità.
Saranno inoltre a carico dell'appaltatore gli obblighi seguenti:
1) l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie degli
addetti ai lavori, invalidità e vecchiaia ed altre disposizioni in vigore e che potranno intervenire;
2) la corresponsione delle paghe e degli stipendi e conseguenti indennità ed oneri agli addetti ai lavori in
base al C.C.N.L. dei lavoratori aerofotogrammetrici;
3) provvedere alla condotta effettiva dei lavori con personale tecnico idoneo di provata capacità ed
adeguato numericamente alle necessità;
4) l'assunzione di ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni sia al personale addetto ai lavori che a
terzi nonchè per ogni danno che venga arrecato a beni pubblici o privati;
5) provvedere a propria cura e spese ad ottenere dalle autorità competenti o da quanti altri ne abbia titolo
tutti i permessi, autorizzazioni, ecc., occorrenti per l'esecuzione dei lavori di cui al presente disciplinare;
6) il pagamento degli oneri fiscali e delle imposte di bollo e di registro, escluso l'I.V.A..

ART. 15 - SUB-APPALTO
E’ tassativamente esclusa ogni forma di sub-appalto
All’appaltatore è consentito soltanto affidare ad altra ditta specializzata le sole operazioni di ripresa
aerofotogrammetrica senza che per questo vengano meno le responsabilità stabilite in contratto nei
confronti dell’Amministrazione.

ART. 16 - DICHIARAZIONE RELATIVA AI PREZZI


Trattandosi di appalto di durata inferiore ad un anno la revisione dei prezzi non è ammessa.

ART. 17 - MISURA E VALUTAZIONE DEI LAVORI


Fermo restando l'osservanza delle norme stabilite dal Capitolato Generale d'Appalto LL.PP., la
misurazione sarà fatta con mezzi geometrici escluso ogni altro sistema empirico e convenzionale. Il
territorio oggetto dl rilevamento e per il quale sarà valutato il compenso avrà la superficie che sarà
determinata sulla cartografia eseguita.
Ai fini delle liquidazioni dei compensi non saranno da computare le superfici marine e lacustri (naturali o
artificiali) incluse nella cartografia; lo saranno invece quelle fluviali e simili.
Qualora però nel foglio ricada una superficie cartografica inferiore a complessivi cmq. 500 alla scala
della carta alla ditta appaltatrice verrà corrisposto un compenso pari a quello corrispondente alla
superficie minima. Quanto sopra sempre che il collaudatore non ordini di riportare dette superfici nel fuori
margine dei fogli limitrofi.
In questo caso nessun maggiore compenso compete alla Ditta oltre quello derivante dal computo degli
ettari cartografici come stabilito all'inizio del presente comma.
Il Collaudatore potrà anche ordinare di riportare su superfici marine di uno stesso foglio aree terrestri di
fogli limitrofi, eventuali segni convenzionali, particolarità tematiche, strutture di bonifica, acquedotti…..

ART. 18 - AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI


Le offerte dovranno essere accompagnate da dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante
dell'Impresa, attestanteche l'Impresa medesima:
a) è in possesso delle attrezzature e delle tecnologie necessarie per l'esecuzione dei lavori;
b) sia iscritta all'Albo Nazionale Costruttori per la cat. 19/A;
c) applica ai propri dipendenti le condizioni prescritte dal C.C.N.L. per i lavoratori aerofotogrammetrici;
d) in caso di aggiudicazione dell'appalto si impegni ad eseguire i lavori in ogni loro fase (eccettuate le
riprese aeree), nei propri laboratori e non li affidi in subappalto;
e) sia in possesso del Nulla Osta di Segretezza (N.O.S.) rilasciato dalle Autorità competenti.
La definitiva aggiudicazione dei lavori sarà subordinata ad una visita degli incaricati dell'Amministrazione
committente per verificare il possesso delle attrezzature necessarie alla corretta esecuzione dei lavori.

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