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SOGGETTIVITA’ INTERNAZIONALE DELL’INDIVIDUO possibilità di adire la Corte

SISTEMA INTERAMERICANO DEI DIRITTI UMANI: base di direttrici molto differenti rispetto all’Ue; in quanto
sia il sistema in se che diritti tutelati assumono una connotazione particolare. In termini di strutture
istituzionali si deve osservare che il sistema si fonda su una serie di organismi facenti capo ad intese tra stati
aderenti al sistema agiscono sulla base di competenze attribuite. Ovvero, mentre nella cedu abbiamo uno
strumento ovvero la Convezione e un sistema; in quello americano abbiamo due principali strumenti: Carta
istitutiva dell’org degli stati americani ( OAS), 1948; Convenzione dei diritti umani ovvero patto di San Jose
di Costa Rica (1969). Sono due accordi istituzionali che vanno a costituire insieme il sistema
interamericano. L’organo politico che gestisce il sistema è l’OAS che è costituita da 35 paesi; tutti e 35
hanno aderito alla carta istitutiva dell’oas ma non tutti alla convenzione, con la differenza che non vi è
un’adesione automatica nel momento in cui si aderisce all’organizzazione; mentre da noi se si aderisce al
Consiglio internazionale d’Europa ( diversa dall’Ue) contestualmente si aderisce alla CEDU; in America
invece è data facoltà agli stati. Qualora non si ratifichi la Convenzione ci si sottrae alla giurisdizione della
Corte Interamericana ( es gli USA si sono sottratti alla Convenzione ) Caso La Grand e Avena: Usa
condannati dalla Corte internazionale di Giustizia per aver violato articoli dei patti consolari; invece di
conformarsi alla Convenzione hanno denunciato il protocollo che conferiva alla Corte la competenza ad
interpretare quella determinata Convenzione difficoltà nel sottoporre gli Usa al sindacato di un giudice
internazionale. Ciò vale anche per il Canada. Entrambe però sono sottoposte maggiormente sotto la
Commissione Interamericana. L’ OAS è esperienza internazionale che risale già nell’ottocento in particolare
in America Latina si era cercato di prevedere meccanismi di tutela sia pure non eccezionalmente efficaci,
ma comunque che garantissero almeno gli interessi commerciali. Solo negli anni 40 del 900 viene istituita
l’OAS con relativa Carta. Cosi come la carta dell’onu che quella dell’oas si propone espressamente di
garantire la pace e la sicurezza tra paesi membri creando e istituendo dei meccanismi di garanzia volti alla
cooperazione. Contestuale approvazione della Dichiarazione dei diritti e dei doveri delle persone. Come
quella universale non ha valore vincolante e non era previsto che la si potesse incorporare nella Carta
istitutiva, era un mero strumento di carattere dichiarativo da utilizzare come linee guida per creare un
diritto americano. Solo a partire dal 1960 ( Round di Santiago) si decise di creare un organo specifico che
avesse la espressa attribuzione della promozione e rispetto dei diritti umani : Commissione interamericana.
Come nell’ambito UE, la finalità primaria non era certamente l’adozione di uno strumento volto a
proteggere e tutelare i diritti fondamentali della persona. In realtà in qualche modo la Carta di Bogotà
cercava di formalizzare l’idea per cui gli Usa non dovevano ingerirsi nella sovranità degli stati dell’America
Latina, ma non fu un successo in quanto la guerra fredda ha portato gli stati latini ad accertare l’aiuto degli
Usa. Serviva a tacitare l’opinione pubblica e mostrare una attenzione che nei fatti però non c’era. 1969:
Convenzione americana dei diritti umani. La ragione per la quale parliamo di sistema interamericano è
perché si tratta di un sistema binario già a partire dagli strumenti: Carta e Patto. Fonte di ispirazione era la
CEDU. Il sistema americano però non funzionò mai con la stessa efficienza; infatti molti stati dell’America
latina erano in mano a regi dittatoriali. Con ratifica del Patto di San Josè porta la Corte a lavorare.
Quando la Corte comincia a svolgere la propria attività giurisdizionale prende decisioni di particolare
rilevanza come diritto alla vita divieto di procedimenti sommari divieto sparizione forzata; allora una delle
conseguenze più significative della genesi di questo sistema è che la convenzione americana prevede un
numero maggiore di diritti e libertà rispetto alla cedu e alcuni sono formulati in maniera molto più
dettagliata. Gli organi principali ( commissione corte) interagiscono svolgendo i propri compiti in maniera
autonoma. Accanto alla Commissione e alla Corte abbiamo un’assemblea generale dell’oas tenendo conto
che la corte rappresenta il cuore dell’organizzazione e soprattutto per ciò che concerne la funzione
giurisdizionale. Ciò nondimeno la Commissione ha importanza ai fini giurisdizionali quanto perché spetta a
lei decidere quali ricorsi devono essere presentati ed inoltrati alla Corte. Assemblea è un compito per lo più
politico che dovrebbe essere finalizzato ad indurre gli stati a rispettare le decisioni prese dalla Corte che si
risolvono in condanna in violazione dei diritti fondamentali. L’intervento delle tre istituzioni non è
contemporaneo: prima Commissione, poi Corte; ove c’è sentenza di condanna interviene l’assemblea per
vigilare sul rispetto della sentenza. Il Patto di San Josè prevede la possibilità di presentare sia ricorsi
individuali che interstatali. RICORSI INDIVIDUALI: presentati SOLTANTO alla Commissione ed eventualmente
sarà la commissione a presentare il caso innanzi alla Corte. Possono esser presentati tanto dalla vittima
quanto da tutti coloro che dimostrano di essere titolari di un interesse concreto; contempla quindi l’istituto
dell’ actio copularis ( familiari, onge cc ..). Questo non è previsto nella CEDU, si fa riferimento ad un gruppo
di privati. La ragione di una scelta del genere si può collocare da un punto di vista sociale di emergenze alla
presenza di numerosi casi si desaparecidos omicidi ecc. RICORSI INTERSTATALI: come nel Patto diritti civili e
politici ci deve essere l’espressa accettazione della competenza della Corte a conoscere i ricorsi interstatali
e ciò può avvenire solo su base di reciprocità.
COMMISSIONE INTERAMERICANA: preesiste all’adozione della Convenzione . viene istituita in realzione
all’attività di promozione di diritti garantiti dalla dichiarazione. Cosi come per il sistema Eu, i membri della
commissione rappresentano tutti i paesi e non il paese membro per il quale sedie. È anche organo di
controllo rispetto gli standard di tutela dei diritti umani. Svolge questa funzione fungendo come organo
intermedio tra vittima/parente e Corte. Perché non si è consentito un ricorso diretto alla Corte? Motivo
legato al timore che gli Stati potessero sentirsi minacciati nella loro sovranità e quindi rinunciare alla
giurisdizione della corte. La commissione è un organo avente natura politica e quindi per gli stati era più
rassicurante che ci fosse questo organo a svolgere delle funzioni di filtro ai ricorsi.
Nella prima delle tre fasi nelle quali è possibile scomporre il suo operato, deve accertare l’ammissibilità
della richiesta : no anonimo, no abusivo, esaurimento vie di ricorso interno, no ricorsi pendenti in altre
istituzioni internazionali. Valutazione dell’ammissibilità: entro 6 mesi la decisione definitiva; no petizione
già presentata della stessa materia. Ove si passi questa fase di valutazione, Commissione svolge la seconda
fase che è più rilevante: attività istruttoria che si concreta nel reperimento di documento utile sia da parte
di ricorrente che stato convenuto e commissione può disporre indagine in loco. Durante la seconda fase

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