Sei sulla pagina 1di 4

LA DIFFERENZA TRA TASSE E IMPOSTE

Molte volte nel linguaggio comune si parla dell'IRPEF come di una tassa da pagare, o
della TARI definendola un'imposta, senza badare alle reali differenze che ci sono tra i
due termini e, soprattutto, il significato che questi hanno.
Partiamo dal presupposto che tassa e imposta non siano sinonimi, così da mettere un
punto fermo sulla questione e cominciamo ad analizzare in via generale cosa
significhino questi due termini che nel quotidiano vengono utilizzati troppo spesso a
sproposito.
Quello che in pochi sanno, è che "Tasse" e "Imposte" possono essere raccolte sotto
l'unica definizione di "Tributi", che sono un prelievo coattivo operato dallo Stato che
applica la sua potestà impositiva nei confronti della ricchezza dei contribuenti.

COSA SONO LE IMPOSTE


L'imposta è innanzitutto, un tipo di tributo che ha la particolarità di essere un prelievo
coattivo da parte di un Ente impositore che non risulta però connesso a nessuna
prestazione specifica da parte dell'Ente stesso, che sia esso lo Stato, la Regione, il
Comune di residenza o altro e, normalmente, connesse alla propria capacità
contributiva (ma non sempre).

COSA SONO LE TASSE


Le tasse sono, invece, somme di denaro versate allo Stato o ad altro Ente
impositore in cambio di servizi specifici. Mentre, le imposte, sono dei
tributi imposti dallo Stato che non corrispondono ad alcuna prestazione
specifica svolta, dallo Stato stesso, per il versamento di quella somma.
In alcuni casi, addirittura, per scavare un solco ancor più esteso tra tasse e
imposte, è utile sottolineare che il cittadino è anche lasciato libero di
scegliere se avvalersi o meno del servizio soggetto a tassazione.
Il canone RAI, ad esempio, è una tassa che si paga a fronte di un servizio,
discutibile, (ma non è questo il luogo per approfondire l'argomento),
offerto dalla televisione pubblica per il possesso di uno o più apparecchi
radio televisivi. Questo significa che, non possedendo alcun televisore, non
si sarà più soggetti passivi di questa tassa. Questo è un chiaro esempio di
come il cittadino possa essere libero di avvalersi o meno del servizio.
Le tasse, come è facilmente intuibile, servono a finanziare lo specifico
servizio per le quali vengono pagate: la TARI ad esempio viene utilizzata
per coprire i costi dello smaltimento dei rifiuti, le tasse scolastiche per
coprire i costi dell'istruzione pubblica, ecc.
Le principali tasse italiane sono: la tassa raccolta rifiuti, le tasse scolastiche
e universitarie, la tassa di concessione governativa e la tassa per
l'occupazione di aree e spazi pubblici.
Si può sintetizzare il concetto di tassa affermando che rappresenti il prezzo
da pagare per determinati servizi forniti dallo Stato o da altro Ente
impositore di cui il cittadino può avvalersi o meno.
Infine, le tasse non vanno però confuse con le tariffe che sono, invece,
somme in denaro versate per fruire di servizi pubblici quali: il servizio
postale, la fornitura di energia elettrica e gas, l'acqua, il trasporto su rotaia,
ecc.
IMPOSTE E TASSE: DIFFERENZA RISPETTO AI CONTRIBUTI
I contributi, come le tasse e le imposte, rientrano nella classificazione del
tributo.

È denominato contributo o anche tributo speciale quel tipo di tributo che


ha come presupposto l’arricchimento che determinati soggetti traggono
dall’esecuzione di un’opera pubblica destinata alla collettività. Inoltre,
sono denominati contributi anche le prestazioni dovute per il
funzionamento di enti (es. consorzi; associazioni, ecc.)
Più semplicemente è possibile affermare che i contributi sono degli ibridi
tra le imposte e le tasse. Questo perché, il contributo, anche se è volto a
finanziare un servizio specifico così come le tasse, è un prelievo coattivo
come l’imposta. I contributi, inoltre, come le imposte, vengono calcolati
sulla base del guadagno e della contribuzione e si possono dividere in
assistenziali (versati all’INAIL o all’INPS) e previdenziali (versati
all’INPDAP o all’INPS).
Il tributo:
Quindi il tributo comprende le imposte, le tasse e i contributi. Sia le tasse che le imposte rappresentano
somme da versare all’Erario. La distinzione tra tasse e imposte ha alla base il collegamento tra le entrate e il
tipo di spese che vanno a finanziare.

Le imposte:
-acquisitiva: per procurare allo Stato le risorse finanziarie utili
all'espletamento delle sue funzioni e per realizzare i propri obiettivi. In
linea di massima finanziare la spesa pubblica;
-redistributiva: che ha la funzione, come dice il termine, di redistribuire la
ricchezza tra i vari contribuenti generando più equità. Viene realizzata
introducendo dei tributi progressivi che crescono con l'aumentare del
reddito o della ricchezza del cittadino che ne sarà debitore;
-promozionale: per disincentivare e/o incentivare alcune condotte dei
contribuenti attraverso l'introduzione di penalizzazioni fiscali o
agevolazioni.
-presupposto: ovvero la causa che genera la nascita del tributo;
-base imponibile: che rappresenta la cifra in base alla quale viene calcolata
l'imposta;
-aliquota: che è la percentuale da applicare alla base imponibile;
-imposte dirette: ossia quelle legate strettamente alla capacità contributiva
del cittadino e che usano come parametro fondamentale per la loro base
imponibile il reddito o il patrimonio. Semplificando il concetto, colpiscono
direttamente il denaro o il patrimonio che un contribuente guadagna, o
possiede, in un determinato periodo di tempo. Le principali imposte dirette
sono: IRPEF, IRAP, IMU, IRES.
-imposte indirette: non colpiscono direttamente i guadagni percepiti dal
contribuente nel periodo di tempo (anno fiscale), non incidendo sulla sua
capacità contributiva, ma vanno a colpire la ricchezza solo nel momento in
cui questa viene spesa, consumata o trasferita. Questo tipo di imposta,
normalmente, causa una differenza tra il prezzo netto di vendita e quello
reale che viene pagato dal consumatore. Sono imposte indirette: l'IVA, le
Accise, l'imposta di registro e l'imposta di bollo.
-comporta il sorgere di una obbligazione;
-è un’entrata imposta coattivamente;
-viene generato da un fatto economico;
-il suo gettito è destinato a finanziare lo Stato o altri enti pubblici.
-sono una prestazione patrimoniale dovuta in relazione all'espletamento di
un servizio svolto su richiesta del contribuente;
-sono legate ad una prestazione;
-finanziano servizi identificabili.
-rappresentano un prelievo coattivo;
-non sono connesse a prestazioni specifiche e quindi non è possibile
rintracciarle;
-finanziano servizi generali che sono a carico dello Stato.
Fonti Normative
Art. 53 Costituzione

Potrebbero piacerti anche