Interessi legittimi
L’interesse è un qualsiasi vantaggio che costituisce l’obiettivo del soggetto.
Interesse semplice: quando non vi è protezione giuridica (vorrei che ci fossero più ospedali,
ma non ho alcun diritto di pretenderlo)
Interesse ricevente tutela giuridica: ( se il debitore non mi paga posso agire in giudizio per
costringerlo a pagare , quindi sono titolare di un diritto soggettivo)
Interesse legittimo: quando i sono rapporti fra privato e pubblici poteri, strumento di
tutela dell interesse legittimo è l’impugnazione, grazie alla quale si può ottenere
l’annullamento
Vicende del rapporto giuridico
L’acquisto del diritto soggettivo può essere:
A titolo originario: quando il diritto sorge a favore di una persona senza essere trasmesso
da nessuno
A titolo derivativo: quando il direttosi trasmette da una persona all’altra, l’atto o fatto
giuridico che giustifica l’acquisto è il titolo d’acquisto o causa acquirenti. Il passaggio del
diritto da un soggetto all’altro si chiama successione ,colui che perde il diritto si chiama
autore o dante causa, colui che lo acquista successore o avente causa.
Acquisto derivativo-traslativo: quando il diritto trasmesso rimane lo stesso
Acquisto derivativo-costitutivo: quando il diritto trasmessi cambia ma rispettando
2 regole: il nuovo titolare non può vantare un diritto di portata più ampia di quello
precedente, e l’acquisto dipende dalla effettiva esistenza del diritto del precedente
titolare
Concetto di alienazione: tizio vende una cosa a caio, tizio fa un’alienazione, caio fa un acquisto.
La successione è a titolo universale se una persona subentra in tutti i rapporti di un’altra persona,
e cioè sia nelle posizioni attive che in quelle passive(come nel caso di morte di una persona) o a
titolo particolare. La vicenda finale del rapporto è la sua estinzione.
Diritti disponibili: diritti dei quali il titolare può disporre, alienandoli o rinunziandovi, a differenza
di quelli indisponibili(potestà).
La proprietà
Considerata sacra nello statuto albertino.
La proprietà attribuisce al titolare:
Potere di godimento: trarre utilità dal bene decidendo se, quando e come farlo
Potere di disposizione: poter cedere ad altri i diritti sulla cosa
Pienezza: far tutto ciò che vuole, perfino distruggerla
Esclusività: vietare le ingerenze dei terzi
Il legislatore non può abolire l’istituto della proprietà ma può delineare dei limiti ai poteri del
proprietario per perseguire la “funzione sociale” costituita dall’esigenza di realizzare uno
sfruttamento economicamente efficiente dei beni e di instaurare rapporti sociali più equi.
Inoltre la proprietà vanta i caratteri di elasticità(capacità di comprimere i poteri del prop. In virtù di
altri diritti reali come l’usufrutto), imprescrittibilità e perpetuità.
Espropriazione e indennizzo
La proprietà privata può essere espropriata per motivi di interesse generale, ciò può essere fatto
solo in presenza di 3 fattori:
Ci deve essere un interesse generale
Ci deve essere una previsione legislativa che lo consenta
Ci deve essere la presenza di un indennizzo che compensi la perdita del proprietario
Inoltre al fine di incentivare la cessione volontaria la legge prevede che il corrispettivo sia maggiore
dell’indennizzo dell’ espropriazione.
Rapporti di vicinato
Le proprietà spesso convivono fianco a fianco e al fine di contemperare i contrapposti interessi dei
proprietari vi sono delle leggi in materia di:
Atti emulativi: atti che hanno il solo scopro di nuocere ad altri, perché essi possano essere
puniti ci vuole un elemento oggettivo(assenza di utilità per chi la compie) e uno
soggettivo(intenzione di nuocere agli altri)
Immissioni: Attività che si svolgono sul fondo del vicino possono produrre immissioni( fumi,
rumori, etc…). Occorre distinguere 3 casi:
1. Immissioni al di sotto della soglia di normale tollerabilità: chi
le subisce deve sopportarle
2. Immissioni che superano la normale tollerabilità ma sono
giustificate da esigenze della produzione, chi le subisce non ha
il diritto di farle cessare ma può ottenere un indennizzo per il
danno sofferto
3. Immissioni che superano la normale tollerabilità e
ingiustificate: si può chiedere sia la cessazione di esse, sia un
risarcimento del danno, l’azione volta alle cessazione delle
immissioni va fatta contro chi è il proprietario dell’altro fondo
mentre l’azione risarcitoria contro chi ha materialmente
provocato il danno
Le distanze legali: le costruzioni devono stare a distanza di 3 metri, tuttavia questa norma è
derogabile e i proprietari possono trovare un accordo fra di loro
Azioni possessorie: Le azioni a tutela del possesso sono concesse a prescindere che il possessore
sia legittimo o illegittimo. La azioni possessorie sono diverse dalle azioni petitorie, le prime sono a
tutela del possesso mentre le seconde a tutela della proprietà e possono essere eseguite solo dal
titolare del diritto di proprietà a prescindere che ne abbia o no anche il possesso.
L’azione di reintegrazione( o spoglio): risponde all’esigenza di garantire a chi possiede un bene
una tutela giudiziaria, e serve a reintegrare il possesso perduto.
Per spoglio si intende qualsiasi azione che finisca con la duratura privazione del possesso, esso può
essere violento o clandestino quando è fatto contro la volontà del possessore. La legittimazione a
effettuare questa azione spetta a qualsiasi possessore, legittimo, illegittimo, di buona fede o di
mala fede, anche il detentore, ad esclusione di quello non qualificato può fare l’azione di
reintegrazione. La proposizione dell’azione è soggetta a un termine di decadenza di un anno.
L’azione di manutenzione: Essa è volta:
Reintegrare nel possesso del bene chi è stato vittima di uno spoglio non violento né
clandestino
Far cessare le molestie, intese come qualunque attività che arrechi disturbo al possessore.
La giurisprudenza ritiene che l’azione di manutenzione si possa fare solo quando il soggetto che
produce le molestie sia consapevole di arrecare danno al possesso altrui. A procedere con l'azione
di manutenzione è legittimato solo il possessore di un immobile, di un universalità di beni mobili o
di un diritto reale su un immobile(e non anche il detentore o gli altri tipi di possessori come accade
nell’azione di rivendicazione). Anche l’azione di manutenzione è soggetta a decadenza con termine
di un anno.
Le azioni di nuova opera e di danno temuto: possono essere esercitate sia a tutela del possesso
che a tutela della proprietà. La loro finalità è solo cautelare in quanto mirano a prevenire un danno
o pregiudizio.