Norma Italiana
GUIDA
CEI 0-3
Data Pubblicazione Edizione
1996-11 Prima
Classificazione Fascicolo
0-3 2910
Titolo
Legge 46/90
Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità
e relativi allegati
Title
Law 46/90
Declaration of conformity and relevant annexes: drawing up criteria
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Guida è stata preparata con lo scopo di fornire alle imprese installatrici di impianti elettrici,
elettronici, di antenna televisiva e di protezione contro i fulmini, indicazioni per la compilazione della Di-
chiarazione di Conformità secondo quanto previsto dalla Legge 46/90.
La Guida riporta dapprima le definizioni relative ai possibili tipi di intervento effettuati dall’impresa instal-
latrice, indirizza quindi l’operatore alla compilazione della Dichiarazione di Conformità ed, in particolare,
alla redazione della relazione sulla tipologia dei materiali, all’esecuzione dello schema di impianto realiz-
zato, al numero di copie che devono essere diffuse, nonché alla eventuale relazione sui risultati delle ve-
rifiche eseguite prima della messa in esercizio dell’impianto.
DESCRITTORI
Impianto elettrico; Dichiarazione di Conformità;
Internazionali
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 0-3 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
INTRODUZIONE 1
1 SCOPO 1
2 DEFINIZIONI 2
2.1 Nuovo impianto ........................................................................................................................................................................ 2
2.2 Trasformazione di un impianto ..................................................................................................................................... 2
2.3 Ampliamento di un impianto .......................................................................................................................................... 2
2.4 Manutenzione straordinaria di un impianto ......................................................................................................... 2
2.5 Manutenzione ordinaria di un impianto ................................................................................................................. 3
2.6 Macchina ........................................................................................................................................................................................ 3
2.7 Immobile ........................................................................................................................................................................................ 3
2.8 Unità immobiliare .................................................................................................................................................................... 3
2.9 Chiarimenti ................................................................................................................................................................................... 3
Modello della dichiarazione di conformità ............................................................................4
4 INFORMAZIONI GENERALI 9
4.1 Tipologie dei materiali (componenti elettrici) utilizzati .............................................................................. 9
4.2 Schema (descrizione) dell’impianto realizzato ................................................................................................. 10
4.3 Verifiche ....................................................................................................................................................................................... 10
4.4 Rilascio della dichiarazione di conformità .......................................................................................................... 10
4.5 Numero di copie della dichiarazione di conformità .................................................................................... 10
A L L E G AT O
A LEGENDA ALLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ 11
A L L E G AT O
B CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 46/90 12
A L L E G AT O
C ESEMPIO,
UTILIZZABILE NEI CASI PIÙ SEMPLICI, DI TABELLA SCHEMATICA
RELATIVA ALL'IMPIANTO REALIZZATO 13
A L L E G AT O
D IMPIANTI ELETTRICI SENZA E CON OBBLIGO DI PROGETTO 15
A L L E G AT O
E PROSPETTO
RELATIVO AL NUMERO DI COPIE CHE L’IMPRESA INSTALLATRICE
DEVE RILASCIARE E RELATIVI DESTINATARI 16
A L L E G AT O
F ESEMPIO DI RELAZIONE CON TIPOLOGIE DEI MATERIALI 17
A L L E G AT O
G TABELLA VERIFICHE 18
A L L E G AT O
H PRESTAZIONI E CONTRATTI PARTICOLARI 21
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INTRODUZIONE
La Legge 46/90, con il suo Regolamento di attuazione riportato nel DPR 447/91, si
applica a tutti gli impianti elettrici senza distinzione tra ambienti di vita e di lavoro.
Il primo dei provvedimenti adottati dalla legge per raggiungere l’obiettivo della
sicurezza è quello della individuazione dei soggetti abilitati alla installazione de-
gli impianti, in modo da evitare improvvisazione e confusione delle responsabili-
tà. La legge richiede infatti l’iscrizione al Registro delle Ditte o all’Albo delle Im-
prese Artigiane ed il possesso di specifici requisiti di professionalità, requisiti
questi richiesti anche per i tecnici di strutture interne di ditte non installatrici,
quando queste strutture siano preposte all’impiantistica.
Un altro provvedimento adottato dalla legge è quello stabilito dall’articolo 9, se-
condo il quale, al termine dei lavori, l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al
committente una dichiarazione di conformità degli impianti realizzati a regola
d’arte, utilizzando allo scopo materiali parimenti a regola d’arte.
Il rispetto delle disposizioni di sicurezza deve essere dichiarato dall’impresa in-
stallatrice in maniera precisa con la dichiarazione di conformità resa sulla base
del modello predisposto con decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio
e dell’Artigianato, riportato a pagina 4.
La presente Guida è stata preparata da un apposito Gruppo cui hanno partecipa-
to rappresentanti di tutte le categorie interessate.
Si fa presente che durante le discussioni per la preparazione della presente Gui-
da, sono rimasti aperti alcuni problemi per la cui soluzione il Gruppo valuterà
l’opportunità di formulare proposte da inviare al Ministero competente.
Il testo della presente Guida sarà oggetto di riesame sulla base di osservazioni
derivanti dalla pratica applicazione per la durata di due anni.
1 SCOPO
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2.5 Manutenzione ordinaria di un impianto
Per manutenzione ordinaria di un impianto si intendono gli interventi finalizzati a
contenere il degrado normale d’uso nonché a far fronte ad eventi accidentali che
comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la
struttura essenziale dell’impianto e la sua destinazione d’uso.
Note: 1 Si tratta di interventi che non richiedono obbligatoriamente il ricorso ad imprese in-
stallatrici abilitate, ma che comunque devono essere effettuate da personale tecnica-
mente qualificato. Ad evitare responsabilità nello scegliere la persona idonea è pertan-
to consigliabile ricorrere ad imprese abilitate anche per la manutenzione ordinaria.
2 Un esempio tipico di manutenzione ordinaria è rappresentato dalla sostituzione di
piccole apparecchiature dell’impianto, le cui avarie, usure, obsolescenze siano facil-
mente riconoscibili, con altre di caratteristiche equivalenti.
La distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è in ogni caso una deci-
sione che spetta all’impresa installatrice.
3 Non è necessario rilasciare la dichiarazione di conformità per interventi di manuten-
zione ordinaria.
2.6 Macchina
Secondo l’articolo 3.6.1 della Norma CEI EN 60204-1, per macchina si intende un
insieme di parti o di componenti (di cui in genere almeno uno mobile), collegati
tra di loro, con appropriati attuatori, circuiti di comando e di potenza della macchi-
na, ecc., uniti tra di loro per una applicazione ben determinata, in particolare per la
trasformazione, il trattamento, la movimentazione o l’imballaggio di un materiale.
Il termine macchinario comprende anche un insieme di macchine che, per rag-
giungere uno stesso risultato, sono disposte e comandate in modo da avere un
funzionamento solidale.
Macchinario significa anche equipaggiamento intercambiabile che modifica la
funzione di una macchina, che viene posto sul mercato allo scopo di essere as-
semblato dall’operatore stesso con una macchina o con una serie di macchine di-
verse o con un trattore in quanto questo equipaggiamento non è una parte di ri-
cambio o un utensile.
2.7 Immobile
Secondo l’articolo 812 del Codice Civile, sono considerati beni immobili (tra gli
altri) gli edifici e le altre costruzioni anche se unite al suolo a scopo transitorio.
Nota Ne consegue che sono soggetti alla Legge 46/90 non solo gli impianti relativi a fabbricati
permanenti, ma anche quelli relativi a costruzioni precarie quali, ad esempio, “contai-
ner” adibiti ad abitazione od uffici, chioschi, costruzioni per fiere e costruzioni simili.
2.9 Chiarimenti
Per adeguamento di un impianto si intendono gli interventi, finalizzati al rispetto
delle prescrizioni della Legge n.46 del 12 marzo 1990, sugli impianti già realizzati
alla data della sua entrata in vigore; essi si devono intendere, secondo i casi,
come interventi di nuovo impianto, di trasformazione, di ampliamento o di ma-
nutenzione straordinaria.
Con il termine “altro” riportato nella 12a riga del modello predisposto dal
M.I.C.A. si intende l’adeguamento, alle prescrizioni indicate nell’ultimo paragrafo
del comma 8 dell’articolo 5 del DPR 447/91, degli impianti già realizzati alla data
di entrata in vigore della Legge 46/90.
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DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
DELL’IMPIANTO ALLA REGOLA DELL’ARTE
Art. 9 della Legge N° 46 del 5 Marzo 1990
Il sottoscritto ________________________________________________________________________________________
titolare o legale rappresentante dell’impresa (ragione sociale) _________________ con sede in Via _____________________
operante del settore _________________________________________________________________________________________
______________ n° _______________ Comune ___________ (Prov.) ______________ Tel. _______________________
part. IVA ________________________________________________________________________________________
iscritta al registro delle ditte (R.D. 20.9.1934 n° 2001)
della Camera C.I.A.A di _____________________________________________________ n°_________________________
iscritta all’albo provinciale delle imprese artigiane (legge 8.8.1995 n° 433) di _______ n°_________________________
esecutrice dell’impianto (descrizione schematica) ________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
inteso come: nuovo impianto trasformazione ampliamento manutenzione straordinaria
altro (1) _______________________________________________________________________________________________
Nota: Per gli impianti a gas specificare il tipo di gas distribuito: canalizzato della 1ª, 2ª, 3ª famiglia: GPL da recipienti mo-
bili, GPL da serbatoio fisso.
commissionato da: __________________________________________ , installato nei locali siti nel Comune di ____________
______________ (prov.) ____________ via ______________________________________ n°________________________
scala _______ piano _______ interno _______di proprietà (nome, cognome, o ragione sociale e indirizzo)_____________
__________________________________________________________________________________________________________
in edificio ad uso: industriale civile (2) commercio altri usi
DICHIARA
sotto la propria responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte, secondo quanto
previsto dall’art. 7 della legge n° 46/90, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio,
avendo in particolare:
rispettato il progetto (per impianti con obbligo di progetto ai sensi dell’art. 6 della legge n° 46/1990);
seguito la normativa tecnica applicabile all’impiego (3)_______________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
installato componenti e materiali costruiti a regola d’arte e adatti al luogo di installazione, art. 7 legge n° 46/1990
controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste
dalle norme e dalle disposizioni di legge.
Allegati obbligatori:
progetto (solo per impianto con obbligo di progetto) (4);
relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5);
schema di impianto realizzato (6);
riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti (7);
copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.
DECLINA
ogni responsabilità per sinistri a persone o cose derivanti da manomissione dell’impianto da parte di terzi, ovvero da carenza
di manutenzione o riparazione.
Avvertenze per il committente: responsabilità del committente o del proprietario: legge n° 46 1990, art. 10 (9).
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3 INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI
CONFORMITÀ CON RIFERIMENTO AL MODELLO PREDISPOSTO CON
DM M.I.C.A. 20 FEBBRAIO 1992
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n di antenna televisiva
n di protezione contro i fulmini
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III) con riferimento agli impianti di cui ad entrambe le lettere (a) e (b) del
comma 1 dell’art.1 della Legge 46/90, si citano le seguenti norme tecniche di
legge:
n DECRETO 20 maggio 1992, n. 569
Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici
storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre.
n DECRETO 9 aprile 1994
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costru-
zione e l’esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere.
n LEGGE 11 gennaio 1996, n. 23
Norme per l’edilizia scolastica.
n DECRETO MINISTERIALE 18 marzo 1996
Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi.
n DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione
e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.
n DECRETO MINISTERIALE 19 agosto 1996
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costru-
zione e l’esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.
Note: 1 Nella generalità dei casi, le Norme tecniche riguardanti gli impianti elettrici trattano
congiuntamente la progettazione, installazione e verifica.
2 Non è necessario riportare le Norme tecniche e di legge già citate nel progetto.
3.3.1 Progetto
Il progetto deve essere redatto da un professionista abilitato iscritto negli albi
professionali nell’ambito delle rispettive competenze, obbligatoriamente nei casi
previsti nell’Allegato D.
Si considerano redatti secondo la buona tecnica professionale (art. 4, comma 2 del
DPR 447/91) i progetti conformi alle indicazioni delle Guide CEI (attualmente CEI 0-2).
Per progetto si deve intendere il progetto definitivo, integrato con le eventuali
variazioni in corso d’opera.
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3.3.3 Schema (descrizione) di impianto realizzato
Come indicato in 4.2, la richiesta di una descrizione dell’impianto realizzato può
essere soddisfatta:
n qualora sia previsto un progetto, redatto da un professionista abilitato (Alle-
gato D), con un semplice rinvio allo stesso.
n per i casi più semplici, in particolare per impianti senza obbligo di progetto,
redatto da un professionista abilitato, compilando una tabella schematica, di
cui nell’Allegato C viene riportato un esempio (utilizzabile per impianti nuovi,
semplici e molto comuni, o per limitati interventi di ampliamento, di trasfor-
mazione o di manutenzione straordinaria), accompagnata eventualmente da
una breve descrizione dell’impianto. In alternativa, per questi casi, si può rea-
lizzare uno schema elettrico unifilare, completo delle principali caratteristiche
dell’impianto.
Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l’in-
tervento deve essere inquadrato, se possibile, nello schema dell’impianto
preesistente. Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto).
Nota La guida CEI 64-50 riporta esempi di schemi che possono servire come riferimento, per
molte pratiche applicazioni, nella preparazione della precedente relazione descrittiva.
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4 INFORMAZIONI GENERALI
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4.2 Schema (descrizione) dell’impianto realizzato
La dichiarazione di conformità deve contenere uno schema (descrizione) dell’im-
pianto come eseguito.
La richiesta di uno schema (descrizione) dell’impianto realizzato può essere sod-
disfatta, nei casi più semplici, senza obbligo di progetto, riportando i dati essen-
ziali, come indicato nella tabella esemplificativa dell’Allegato C (accompagnata
eventualmente da una breve descrizione dell’impianto), che consentano di ripor-
tare in maniera chiara le principali caratteristiche dell’impianto.
In alternativa si può realizzare anche uno schema unifilare, completo delle prin-
cipali caratteristiche dell’impianto.
Qualora sia previsto il progetto, lo schema (descrizione) di cui sopra non è richiesto.
4.3 Verifiche
Al termine dei lavori, e per quanto possibile anche nel corso dei lavori, l’installa-
tore deve procedere alle verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di
legge applicate.
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ALLEGATO
A LEGENDA ALLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
1) Come ad esempio nel caso di impianti a gas, con “altro” si può intendere la
sostituzione di un apparecchio installato in modo fisso.
2) Per la definizione “uso civile” vedere D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447, art. 1
comma 1.
3) Citare la o le norme tecniche e di legge, distinguendo tra quelle riferite alla
progettazione, all’esecuzione e alle verifiche.
4) Qualora l’impianto eseguito su progetto sia variato in opera, il progetto pre-
sentato alla fine dei lavori deve comprendere le variazioni realizzate in corso
d’opera.
5) La relazione deve contenere, per i prodotti soggetti a norme, la dichiarazione
di rispondenza alle stesse completata, ove esistente, con riferimenti a marchi,
certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati. Per gli altri prodotti (da
elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e com-
ponenti conformi a quanto previsto dall’art. 7 della legge n. 46.
La relazione deve dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente d’installazione.
Quanto rilevante ai fini del buon funzionamento dell’impianto, si devono for-
nire indicazioni sul numero o caratteristiche degli apparecchi installati ed in-
stallabili (ad esempio per il gas: 1) il numero, tipo e potenza degli apparec-
chi; 2) caratteristiche dei componenti il sistema di ventilazione dei locali; 3)
caratteristiche del sistema di scarico dei prodotti della combustione; 4) indica-
zioni sul collegamento elettrico degli apparecchi, ove previsto).
6) Per schema dell’impianto realizzato, si intende la descrizione dell’opera come
eseguita (si fa semplice rinvio al progetto quando questo esiste). Nel caso di
trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l’intervento deve
essere inquadrato, se possibile, nello schema dell’impianto preesistente. Lo
schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto).
7) I riferimenti sono costituiti dal nome dell’impresa esecutrice e dalla data della
dichiarazione. Non sono richiesti nel caso che si tratti di un nuovo impianto o
di impianto costruito prima dell’entrata in vigore della legge. Nel caso che
parte dell’impianto sia predisposto da altra impresa (ad esempio ventilazione
e scarico fumi negli impianti a gas), la dichiarazione deve riportare gli analo-
ghi riferimenti per dette parti.
8) Esempio: eventuali certificati dei risultati delle verifiche eseguite sull’impianto
prima della messa in esercizio o trattamenti per pulizia, disinfezione, ecc.
9) Al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente
la dichiarazione di conformità degli impianti nel rispetto delle norme di cui
all’art. 7 (legge n. 46/1990, art. 9). Il committente o il proprietario è tenuto ad
affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manu-
tenzione degli impianti di cui all’art. 1 ad imprese abilitate ai sensi dell’art. 2
(legge n. 46/1990, art. 10). Il sindaco rilascia il certificato di abitabilità o di
agibilità dopo aver acquisito anche la dichiarazione di conformità (omissis)
(legge n. 46/1990, art. 11).
Copia della dichiarazione è inviata dal committente alla commissione
provinciale per l’artigianato o a quella insediata presso la Camera di
Commercio (Regolamento Legge 46/90, art. 7).
Note: 1 Con l’emanazione del D.P.R. 392 del 18/04/94, art. 3, comma 4, il paragrafo in gras-
setto della nota 9 è così modificato:
Copia della dichiarazione di conformità di cui all’articolo 9 della legge, sottoscritta
anche dal Responsabile tecnico, è inviata a cura dell’impresa alla Camera di Com-
mercio nella cui circoscrizione l’impresa stessa ha propria sede.
2 Qualora il responsabile tecnico di una impresa installatrice sia una persona diversa
dal titolare dell’impresa stessa, deve essere aggiunta, alla dichiarazione, per la copia
da inviare alla Camera di Commercio, anche la scritta “il Responsabile tecnico”, con
lo spazio per la relativa firma, nelle vicinanze della scritta “Il Dichiarante”.
3 Vedere anche Allegato E.
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ALLEGATO
B CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 46/90
La Legge 46/90 si applica agli impianti di produzione, di trasporto e di utilizzazio-
ne dell’energia elettrica all’interno di edifici (ed anche agli impianti utilizzatori
posti all’esterno di edifici se gli stessi sono collegati ad impianti elettrici posti
all’interno, come ad esempio l’impianto di illuminazione dei giardini e molti im-
pianti luminosi pubblicitari) a partire dal punto di consegna dell’energia fornita
dall’ente distributore, quando si tratta di:
n edifici adibiti ad uso civile, intendendosi come tali le unità immobiliari, o par-
ti di esse, destinate ad uso abitativo, a studio professionale, a sede di persone
giuridiche private, associazioni, circoli, conventi e simili;
n edifici adibiti a sede di società, ad attività industriale, commerciale od agricola
o comunque di produzione o di intermediazione di beni o servizi;
n edifici di culto;
n immobili destinati ad uffici, scuole, luoghi di cura, magazzini o depositi o in
genere a pubbliche finalità, dello Stato o di Enti Pubblici territoriali, istituzio-
nali o economici.
La Legge 46/90 si applica anche, ma limitatamente agli edifici adibiti ad uso civile
(intesi come sopra indicato, nel primo quadratino):
n agli impianti radiotelevisivi ed elettronici, intendendosi come tali le parti ne-
cessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali e dei dati ad installazio-
ne fissa funzionanti a bassissima tensione (le parti funzionanti a tensione di
rete sono invece da considerare appartenenti all’impianto elettrico);
n alle antenne;
n agli impianti di protezione da scariche atmosferiche.
Per impianti di utilizzazione dell’energia elettrica, secondo la Legge 46/90, si in-
tendono i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori (di apparecchi
cioè che trasformano energia elettrica in altre forme di energia, per esempio lu-
minosa, calorica e meccanica) e delle prese a spina con esclusione degli equi-
paggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili e degli apparecchi utilizzatori
in genere.
La Legge 46/90 non si applica all’equipaggiamento elettrico delle macchine.
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ALLEGATO
C ESEMPIO, UTILIZZABILE NEI CASI PIÙ SEMPLICI, DI TABELLA
SCHEMATICA RELATIVA ALL'IMPIANTO REALIZZATO
Alimentazione da Distributore pubblico di energia con collegamento a terra mediante sistema TT
Tensione nominale: V
Potenza contrattuale impegnata/massima: . . . . . . . kW
Corrente di cortocircuito all’origine dell’impianto: . . . . . . . . kA
Caduta di tensione:. . . . . . . . . . . . . . . . 4%
..........
Grado di protezione di eventuali apparecchi all'aperto: IP . . . . . . . .
È stato realizzato l'impianto di terra, completo di dispersore, di conduttori di protezione (PE) e di
collegamento equipotenziale principale (EQP)
È stato realizzato, nei locali per bagni e docce, il collegamento equipotenziale supplementare (EQS)
Nota Per altre informazioni non comprese nella presente tabella schematica si può eventual-
mente fare riferimento allo schema elettrico unifilare (facoltativo), redatto sulla base delle
informazioni fornite dalla Guida CEI 64-50, e ad una breve descrizione (facoltativa) re-
datta sulla base delle voci riportate nella pagina seguente.
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C.1 Breve descrizione dell'impianto realizzato
Può essere redatta una breve descrizione dell'impianto realizzato includendo, ol-
tre alle informazioni riportate nella precedente tabella schematica, nel caso in cui
questa tabella non sia stata compilata, informazioni riguardanti ad esempio le se-
guenti voci:
n il tipo di impianto (energia, illuminazione, o altro);
n l'ambiente in cui sono installati i vari componenti elettrici ed in particolare
sono posate le condutture;
n il grado di protezione (IP) dei componenti elettrici, quando questi siano in-
stallati in luoghi particolari;
n le caratteristiche dei componenti elettrici relativamente alla protezione contro
i contatti indiretti, con particolare riferimento al dimensionamento dell'im-
pianto di terra (conduttori di protezione, conduttori equipotenziali principali
e supplementari, conduttori di terra e dispersore);
n le caratteristiche dei componenti elettrici con riferimento alla protezione con-
tro i contatti diretti;
n i tipi e le caratteristiche degli eventuali circuiti ausiliari, ad esempio degli im-
pianti citofonici, degli impianti di segnalazione e di allarme e degli impianti di
antenna TV.
n le predisposizioni per altri impianti, ad esempio per impianti telefonici;
n i risultati delle verifiche, per i quali si può tuttavia rinviare al rapporto (facol-
tativo) di verifica.
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ALLEGATO
D IMPIANTI ELETTRICI SENZA E CON OBBLIGO DI PROGETTO
Il progetto è necessario che venga redatto da parte di professionisti, iscritti negli
albi professionali nell’ambito delle rispettive competenze, per l’installazione, la
trasformazione e l’ampliamento degli impianti elettrici ai quali si applica la
Legge 46/90, ad eccezione dei seguenti impianti:
n Impianti di utenze domestiche e civili (uso abitativo, studi professionali, sedi
di persone giuridiche private, associazioni, circoli, conventi e simili):
n aventi superficie non superiore a 400 m2;
n provvisti di centrale termica avente potenza non superiore a 35 kW (circa
30000 kcal/h);
n aventi potenza impegnata inferiore ad 1,5 kW, qualora l’unità immobiliare
sia provvista, anche solo parzialmente, di locali ad uso medico o per i quali
sussista pericolo di esplosione o di maggior rischio in caso di incendio.
n Impianti di utenze condominiali:
n aventi potenza impegnata non superiore a 6 kW;
n provvisti di centrale termica avente potenza non superiore a 35 kW (circa
30000 kcal/h);
n provvisti di autorimesse con numero totale di auto non superiore a 9 od
anche superiore a 9 se si affacciano su spazi a cielo aperto.
n Impianti con lampade fluorescenti a catodo freddo (in edifici ad uso civile):
n aventi potenza complessiva resa dagli alimentatori non superiore a
1200 VA, e non collegati ad impianti elettrici per i quali sia obbligatorio il
progetto.
n Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche (in edifici ad uso civile):
n in edifici con volume non superiore a 200 m3 e con altezza non superiore
a 5 m;
n in edifici con volume non superiore a 200 m3 e con altezza anche inferio-
re a 5 m, qualora non siano provvisti, anche solo parzialmente, di locali
ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o di maggior
rischio in caso di incendio.
n Impianti elettronici (in edifici ad uso civile):
n non coesistenti con impianti elettrici con obbligo di progetto.
n Impianti per attività produttive, per il commercio, per il terziario e per altri usi:
n qualora la superficie non superi 200 m2 e l’impianto sia alimentato in bas-
sa tensione;
n aventi potenza impegnata inferiore ad 1,5 kW, qualora l’unità immobiliare
sia provvista, anche solo parzialmente, di locali ad uso medico o per i quali
sussista pericolo di esplosione o di maggior rischio in caso di incendio.
Nota Per maggiori dettagli vedere la “Guida pratica alla corretta applicazione della
Legge 46/90”, edita dal CEI.
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ALLEGATO
E PROSPETTO RELATIVO AL NUMERO DI COPIE CHE L’IMPRESA
INSTALLATRICE DEVE RILASCIARE E RELATIVI DESTINATARI
Se esiste il certificato di abitabilità o di agibilità dell’edificio, l’installatore deve,
oltre a tenere una copia per il proprio archivio, rilasciare:
n 1 copia al Committente
n 1 copia al Comune, solo per impianti nuovi, entro 30 giorni dalla fine dei lavori
n 1 copia alla Camera di Commercio Industria ed Agricoltura di competenza,
senza allegati (Circolare MICA 3342/C del 22 giugno 1994)
Se non esiste il certificato di abitabilità o di agibilità dell’edificio, l’installatore de-
ve, oltre a tenere una copia per il proprio archivio, rilasciare:
n 2 copie al Committente, che deve provvedere ad inviarne, per impianti nuovi,
alla fine dei lavori una copia al Comune
n 1 copia alla Camera di Commercio Industria ed Agricoltura di competenza,
senza allegati (Circolare MICA 3342/C del 22 giugno 1994)
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ALLEGATO
F ESEMPIO DI RELAZIONE CON TIPOLOGIE DEI MATERIALI
(art. 3.3.2)
Denominazione Modello, tipo Nome del Conforme alla regola dell’arte (*)
del componente o sigla costruttore
(**) (**) (**) (***) Marcatura CE Marchio IMQ Altra
(o altri documentazione
Marchi UE) (****)
I componenti elettrici elencati nella presente relazione sono dichiarati idonei rispetto
all’ambiente di installazione.
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ALLEGATO
G TABELLA VERIFICHE
ESITO
N° VERIFICHE
POS
ESAME A VISTA
1 L’impianto eseguito è conforme alla documentazione tecnica (es.: progetto)
2 I componenti hanno caratteristiche adeguate all’ambiente per costruzione e/o installazione
3 Le protezioni contro i contatti diretti ed indiretti sono adeguate
4 Gli impianti elettrici alimentati a tensione superiore a 1000 V in c.a. (cabine AT/MT) sono
conformi alle prescrizioni della Norma CEI 11-1
5 I conduttori sono stati scelti e posati in modo da assicurare le portate e cadute di tensione
previste
6 Le protezioni delle condutture contro i sovraccarichi sono conformi alle prescrizioni delle
norme CEI
7 Le protezioni delle condutture contro i cortocircuiti sono conformi alle prescrizioni delle
norme CEI
8 Il sezionamento dei circuiti è conforme alle prescrizioni delle norme CEI
9 Il comando e/o l’arresto di emergenza è stato previsto dove necessario
10 I conduttori hanno tensione nominale d’isolamento adeguate
11 I conduttori hanno le sezioni minime previste
12 I colori e/o le marcature per l’identificazione dei conduttori sono rispettati
13 I tubi protettivi ed i canali hanno dimensioni adeguate
14 Le connessioni dei conduttori sono idonee
15 Gli interruttori di comando unipolari sono inseriti sul conduttore di fase
16 Le dimensioni minime dei dispersori, dei conduttori di terra e dei conduttori di protezione
ed equipotenziali (principali e supplementari) sono conformi alle prescrizioni delle norme
CEI
17 I(il) nodi(o) collettori(e) di terra sono(è) accessibili(e)
18 Il conduttore di protezione è stato predisposto per tutte le masse
19 Il conduttore equipotenziale principale è stato predisposto per tutte le masse estranee
20 I sistemi di protezione contro i contatti indiretti senza interruzione automatica dei circuiti
(eventuali) sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8
21 Gli impianti elettrici nelle aree classificate con pericolo di esplosione rispondono alle
prescrizioni della norma CEI 64-2 ed alla classificazione delle zone
22 Gli impianti elettrici negli ambienti a maggior rischio di incendio rispondono alle
prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 751
23 L’impianto elettrico nei locali da bagno e docce è conforme alle prescrizioni della Norma
CEI 64-8/parte 7/sez. 701
24 L’impianto elettrico nelle piscine è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte
7/sez. 702
25 L’impianto elettrico dei locali contenenti riscaldatori per sauna è conforme alle prescrizioni
della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 703
26 L’impianto elettrico del cantiere di costruzione e demolizione è conforme alle prescrizioni
della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 704
27 L’impianto elettrico della struttura adibita a uso agricolo o zootecnico è conforme alle
prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 705
28 Gli impianti elettrici nei luoghi conduttori ristretti sono conformi alle prescrizioni della
Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 706
29 L’impianto di terra delle apparecchiature per elaborazioni dati trattate dalla Norma
CEI 64-8/parte 7/sez. 707 è conforme alle relative prescrizioni
30 L’impianto elettrico delle aree di campeggio è conforme alle prescrizioni della Norma
CEI 64-8/parte 7/sez. 708
31 Gli impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento sono conformi alle
prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 752
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ESITO
N° VERIFICHE
POS
ESAME A VISTA
32 Gli impianti elettrici per le lampade a scarica a catodo freddo ad alta tensione sono
conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 753
33 L’impianto elettrico della centrale termica risponde alle prescrizioni delle Norme CEI 64-2 e
CEI 64-2A (se applicabili)
34 L’impianto elettrico dell’autorimessa risponde alle prescrizioni delle Norme CEI 64-2 e
CEI 64-2A (se applicabili)
35 Gli impianti elettrici dei locali ad uso medico sono conformi alle prescrizioni della Norma
CEI 64-4
36 Le quote di installazione delle prese (ed altre apparecchiature in relazione alle disposizioni
di Legge sulle barriere architettoniche) sono rispettate
37 La predisposizione delle tubazioni telefoniche risponde alle norme CEI ed alle prescrizioni
TELECOM
38 L’impianto di protezione contro i fulmini è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 81-1
39 L’impianto di antenna TV è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 12-15 e 12-15V1
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ESITO
N° VERIFICHE
POS
PROVE
1 La minima resistenza d’isolamento tra conduttori attivi è superiore ai valori prescritti
di ............... MΩ
2 La prova della continuità dei conduttori di protezione dei conduttori equipotenziali
(principali e supplementari) ha avuto esito favorevole
3 La minima resistenza di isolamento per i circuiti SELV e PELV è superiore ai valori prescritti
di ............... MΩ
4 La prova dell’efficienza delle protezioni differenziali ha avuto esito favorevole
5 La resistenza dell’impianto di terra, nelle ordinarie condizioni di funzionamento, è
di .......... Ω
6 I valori delle misure dirette delle tensioni di contatto e di passo (solo per impianti a
tensione superiore a 1000 V in c.a., se necessario) sono nei limiti previsti dalla Norma
CEI 11-8
7 Le misure dell’indipendenza dell’anello di guasto (solo per sistemi TN e IT) hanno
accertato il coordinamento dei circuiti di protezione contro i contatti indiretti
8 La prova di polarità ha avuto esito favorevole
9 La prova di funzionamento ha avuto esito favorevole
10 I risultati delle prove sugli impianti elettrici nei locali ad uso medico:
n installazione e funzionamento del dispositivo di allarme e di sicurezza del sistema di
protezione per separazione elettrica con controllo dell’isolamento
n misura del valore della corrente di primo guasto del circuito secondario del dispositivo
di protezione per separazione elettrica
n misura del valore della resistenza d’isolamento del pavimento antistatico
n collegamento al nodo equipotenziale della schermatura dei trasformatori di isolamento
sono nei limiti previsti dalla Norma CEI 64-4
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H PRESTAZIONI E CONTRATTI PARTICOLARI
Fine Documento
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Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni
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