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CAPITLO 1: INTRODUZIONE
Soft City--> libro di Jonatan Raban sottolinea la vita londinese degli anni ’70. Molto importante per
la nostra analisi perchè il libro fu scritto in un momento storico di cambiamento: i problemi della
vita urbana. I romanzo infatti un nuovo tipo di linguaggio (yuppie e gentification), aprendo le
porta al post modernismo.
Raban rifiuta l’idea fi una città che produce in serie per un sistema razionalizzato, egli descrive
l’individualismo e imprenditorialità--> cade l’idea di città come enciclopedia o emporio di stili dove
ogni gerarchia o omogeneità stava decadendo.
La città di raban--> infatti assomigliava a un teatro, un vero e prprio palcoscenico dpve glidividui
nelle varia situazioni socili idossavn una maschera, intrepretan diversi ruoi (sociali). La città di
raban è un labirtinto un aleveare di interazione dove la città enciclpedia viene meno poiche appare
come un album di ritagli colorat sensa un rdine recso, senza acuni schema.
Ma non è tuto ora ciò che luccica, non tuttto va bene nella vità urbana: mlti nfatti hanno smarrito
la strada nella città labritinto perdondo la propria identità--> violenza insbiegabile e caos
totalizate: stanno alla bas della vita urbana poroosta da Raban dove la città tetaro può esserre
palcoscenico per u idividu che è sia cattivo ce buffone trsfromando la scea o un violento
melodramma, tragicommedia--> soft city come testo premondtre dell’avanzata del pst odernismo:
pochè registra una tensione tra gli eri del modernismo e Bathes che sarà figura centrae er il
postmodernismo (dicotomia tra modernismo e postmodernismo)
Decrizioi di raban--> trna alla mente di harvey quandi visti un mstra fotografica dell’artsa
postmodernsta Cindy Shrman. La plasticità dell’identità posta da raban analoa alla figuara di dnna
rittratta da Cindy ce si rivela esserre sempre la stessa donna inogni scatto ma con smebianza
diverse, infie si rvale ssere prprio ‘artosta stessa.
Ma cme definire il post modernismo? Il livoro di raban ci dice che non si tratta del’ultima tedeza
sistica imposrtata da paigi a new york, non s tratta di unncabiamenti archttettonico ma di una sere
di cambiamenti a parire dal 1970--> il pst modernismo rapprsenta un allontanamentoo dal
modernismo
Secondo Baudelaire nel suo saggio il pittore della vita moderna per mdernità indeidiamo il
transitoro il fuggitivo il contingente da una parte e dall’altra parte e eterno e immutabile. La stors
de mderndmo infatti oscilla tra questi due poli effimero e fuggevole ed eterno e immutabile.
Grazie alla desrizione di baudleaire possiamo comorere megli i sgnificai constradtanti attriuti al
modernismo poichè la stors de mderndmo infatti oscilla tra questi due poli effimero e fuggevole
ed eterno e immutabile.
Secondi la descrizione di Berman: essere moderni vuol dire trovarsi iun ambiete che pormette
avventura, gioa poetre, trasformazione e creescta di no stessi e di pai passo disturgge tutto ciò che
si cnsce e che siamo. Gli mbianti mdern suernao in cinfini etnici e gioegrafici religione ed
ideologia, esre moderni vvuol dire far arte di un modo dove tutto ciàò che è solid si dissolve ell’aria
(Marx).
Berman descrive come diversi arsiti in mmenti e lughi diversi hanno volut rappresentare tale sens
di frammetarietà e caducità, studio rreso più abant da Frisby. Essi dmostran che una gran numero
di scrttri mderni rionoscono che il tratto distinitivo della modernità è l’derteminatezza prensa al
cais totslizzante.
Ad esempio il poeta W.B. Years descrive così tae situazione:
Tutta cade a pezzi, il centro non tiene
Il mndi e pervaso dall’anarchia
Alcuni sudionsi come Hermas continuarono a sostenere i progetto anche se bisognava fare luce su
alcuni probemi pripri dell’illuminismo come: il rapporto tra mezzi e fni, bisognava stabilire gli
obbiettivi (sesso stabiliti intermini utopistici ce rsiultavano oprresssivi ad lcuni entre lbertori ad
altri), stabilire infine ch potesse rivedicare a superiprità della ragone e le condizioi dove tale
ragione potesse esserre esercitata come potere.
Altri studiosi invece inistoni sullabbadnare il progetto puntandi sull’emacipazione umana:
Per comoredere bene a modernità l’immagine di distruzione creativa è moto imporante soprattutto
se ci rifacciamo al mito del Faust di goethe: faust è l0’eroe epico prnt a distruggere valri, miti
eigiodi e modi di vita quotidiani per affermare u nuovo mondo. È una fiura ragica poiche spige se
stesso e i suoi compogni agi estremi pur di dominare la natra e lbeare l’uomo dla bsogni proto ad
eliniare chiunque ostacoli il suo prgetto. Berman speiga inaftti come avveine la tragedia: il
processo di sviluppo trasfroma una terra desolata in uno spazio fiorente, ma ricrea la stessa
desolazionr dellevolutore.
Vediamo l’ossosizone tra effumer ed eterno diversamente: dicotomia tra impreditore e artista di
Shumpeter, il quale si rifà all’immagine di nice della distruzione creativa e crezione distruttiva:
Impreditore--> è il distruttore creativo er eccelleza (come faust) a slo attraverso questo
eroismo cretivo che si può graantire il progresso, aspetto prinipale della modernità. Il
massimo esempio di dostruzione ceratva nella toria capitlisica è la seconda guerra
mondiale. Dopo Nietzsche nel XX sec, la ragione illuminista non ebbe più ragione do essere
privilegiata in quanto il filosofo tedesco pose l’esperienza estetica sopra la scienza, la
razionalità e la politica.
Artista--> second uni dei più importnti architteti modernisti Frank Loyd Wright l’artista
nondeve compredere uicamete lo spirit dell suo temp ma dave dare oigine al processo di
cambiamento di tale spirito.
STORIA DEL MODERNISMO: nasce a parigi nel 1848 grazie all’azione degli artisiti i quali riusvivano
a rituvare l’universale e l’eterno ricavanoli dalle forme effimere e fuggevoli di tutti i giorni. Il
modernismo si cncerta su lingaggio: ciè identificazione di qualche modo speciale per rappresntare
le verità eterne. Il successo individuale dipde dall’innovazione del linguaggio da ciò risulata che
l’opera modernista rivela che la prpria natura è un artifizio, non. Uno specchio della società.
La lotta er definre un ooper d’ate modernista è uno sforzo individuale cipiut in circostanxe di
cmpetixione. L’arte modernista viene definita arte auratica nel senso che l’artsta doveva assumere
un aura di cerativtà all’arte al fine di cerare un qualosa di originale unico e commerciabile. Risulta
u atteggiament individualistio aristorcarito e sperzzantee da pate degli artisti modernisti
Dopo il 1848--> iniziò a sgretolarsi l0idea di un unica rappresentazione, la fissitò del pensier
illuministc venne sostituita da sistemi di rappreentazione divergenti; ad esempio a parigi scrittori
pittori cominciarono a sperimentare ed esplorare modi di rappresentaione che rcordavano le
geometrie nn euclidee manndo in pezzi l’unità del linguaggio matematico del XIX. Questo continuo
sperimentare portò ad una trasformazine radicale del modernismo che vide una grande vitalità
del’arte, della musica, della linguista e della fisica, trsfromazione ce avvenne in un erodo
brevissimo: dal 1910 al 1915
la rispa a tale questio ifatti sta pririo iin qesto momento: i cambiamenti furono infuenzati dalla
crescete insoddisfazione del pensiero illuministico che avaveva messo le basi fin dall’iniz del
modernismo. Da csa deriva tutta questa insddisifazione? Derva dal turbolento camminno della
lotta di classe prima di allora i pensatori come adam smith erano convnti che bsiognava spezzare
le caene ddel feudalesimo e insiaturr un capitslimso benevolo er poetr portare profitti al
modernismocapitaistico
Il modernismo viene inserito nel moviimento socialista--> marx rifuta questa tesi, il movimenti
scialista sofdava la tesi del ensiero illuministico e insoerì il modenismo nel moviment socialista.
Altro punt fodamentale che segno il cambaiment di tono del modernismo--> clima di disordine e
diserazione, istabità politico/eonocmica. Questo dovva sottolinare l’iimpossibilità di rappresentare
i mod con un unico lingusggio. Possiam chiare questo tipo di modernismo EROICO.
Modernismo eroico-->IL MDERNSM NEGLI ANNI DELLE DUE GURRE ACCMPAGNATO DA DISTRI:
BISOGNAVA RISANRAE E FRATTUE POLITICO ECONOMICHE CAUSATE DALLA GUERRA. Cn il
modernismo eroico si vedo lo svanire della fede iluministica per aprire le porte ad una visoe
eststica dell’azion sociale. Inoltre faceva appello all’immaggine di razionalità incorportata nelle
macchiie, nella fabbrica, nel pptere della della tecnologia conteprnaea o nella città intesa come
macchinna vivnte.
Il midernsmo eroico conbbe una grande svolta postivistica--> con il circolo di vienna si instaurò na
nuova filosofia fondamentale nel pensiero filosofoico posts econda guerra mondiale--> positivismo
logico: comoatibile cn l’archittetura midernista e con il prgresso di tutte le scienze. In quest
periodo case e città vengono concepite come macchine per abitare e in quesri sessi anni fu adttata
la crata di atene la qae avrebbe definito l’arcitettura modernisra doopo i 1933.
I prblema del modrnismo eroico--> consteva el fatto che se abbandonato il ito della macchina
qualsasi altr mito avrebbe potut predere il posto centrae nel progetto mdrnista coem verità
eterna. Osì si unì latecixa e la scienza apportand i mito della suoeriorità dlla razza ariana e della
partia--> nasce il modernsi reazinario cw strà alla base della germania nazista.
Modernismo reazionario--> conquista una posizione prevalente nella germaia nazista, vceda duto
all’iebolimenti del oensiero illuinista. In qiets eriodo della storia del moderismo le tensioni tra
naznalismi e intrebazionalismo venner espsperate.
Porblema princiole: estetiszzazione della politca: numerosi artisti politicamente imognati furno
inglobati nell0ala modernista indirzzando l’arte con la prduzione di orere che saltrassero il mito
nazista, fascista, comunista ecc.
Modernism universale--> egemne dopo il 1945 ebbe un rapporto più agevolo cn i centri di potre,
andnao a placarsi la ricerca d un mito poichè il istema di potre intrenazionale si stablizzò
maggiormente.
Il modernism che ne risukta è positivistico, tecnocetrico e razionalitico.
L’archtettra--> prdice immgini impeccabili di grade pptenza e prestigio per le aziende e industrie,
ma trasucrava i progetti abtativi per gli oerai delle stesse fbbrce alienttado così i concetto di
alienzione e disumanizzazione.
Problema principale--> la sua debolezza consteva infatti nell ceebrazione del ptere burocratuco e
delle grand azned e quindi un ritorn al mito dell macchine (modernismo eroico). Prevalenza disazi
e prospettive e linea retta.
In questo contesto nacquero i vari movimenti controculturali e antimodernsti degli anni 60-->
esplora i cami dell’auto-realizzazione atravverso una politca d nuva sinistra con gesti antiautritari,
scheiata contro le qualità opresive e critica la vita quotidiana. Il modernismo fallito ape le porte tra
il 1968 e il 1972vedamo il postmodernismo sboccati ma nn articolat coerentemente.
CAPITOLO 3: POSTMODERNISMO
La cultura della soctà capitalista è cambainta profondmente dal punti di vista della stuttura del
sentire--> Charles Jencks indica nelle ore 15.32 del 15 luglio 1972 il passaggio dal modernismo al
postmodernismo: moment in cui il comlesso Saint Louis (riuscita dela macchina da abitare di
LeCorbusier) fu demolito perchè inabitabile per i ceti popolari. Si registrò un grade ca,iament in
diversi ambiti:
Architettura: era giunt il momenti di costruitr per la gente e non per l’Uomo. L’ambiente
odrnista era cameggato da torii di vetri, blocchi di cement aramto ogni decorazione o
forma di sentimentaiso era bndita e consdrata kitch, ma con l’avvento dell’archotettra
postmodernista lo scenrio cambia per passare a edifici decrati, piazze medievali, case a
gusti locale prgettate su misur-->per cerare una miente urbano pù sodisfacebte.
Romanzo: cratteriszzanto dal passaggio di un elementi domninate epistemologico ad uno
ontologico.
Filosofia: rinato pragmatismo con l’avveto postmarxista e ppststrutturalosta che colpisce
parigi dopo iln1968 viene definito furore contro l’umanesiomo e i pesiero illuminista il
qale aveva bost le basi del modernsmo prcedetemente. Csiteva in una avversione per ogni
pensier e ragone atsrtta e indirizzat ad un emancipazzione umane grazie alla tecnologia
escienzae ragione. A è entrto nel merito dellla questione anche papap givani II il qiale non
attacca il arxismo e i progresso perchè volano del uturo, del l’onda pstmodernista, pichè le
filosofie pprie del modeismo, del XX seclo hanno fatto il loro cooso e psmi son in declinio
(lussuria e potere sono unci che hanno biogno dl lume dela ragione per esserre scoperti)
Se gigure di rande picco social come papa giobanni e crali d’inghkettr entrano inmerito alla
qustione sottilinea l’importanza di questo nuovo momeni stroico che oredeva piede. Am
noostante ciò bsogna risponderre a molte domande in merito al postmodernismo defi de in che
csa cinste questi cambuamento o se è solo una controcorrente L MODERNISMO.
Per rispodere a tali question ssiamo rifarci alla taballe di hassan:
Tabella di Hassan questi presenta una serie di opposizioni stilistiche per identificare i modi in cui
il postmodernismo potrebbe essere visto quale reazione al modernismo:
Modernismo Postmodernismo
Determinatezza Indeterminatezza
Trascendenza (astratto) Immanenza (concreto)
Significato Significante
Oggetto d’arte autorevole e finito Partecipazione, performance
Controllo della metropoli come totalità, Processo urbano incontrollabile e caotico nel quale
l’anarchia e il cambiamento possono giocare in
situazioni aperte
Radici Apparenze superficiali
Opere letterarie come esempi di generi Opere letterarie come testi con la loro propria
retorica
Molto su cui rifeltteren all’interno della tabella: lo stesso hassan ammette chre i vtri punti sono
equivici e ridurre le varie relazioni a semlici polarizazzini e moto pericoloso. Nonistante ciò la
tabella di hassan offre un importante riferimento per quelle che potrebbero esserre le fifferenze
tra modernismo e postmodernismo. Il fatto più sorprendente del postmodernismo: è la sua totale
accettazione della caducità, della frammentazione, della discontinuità e del caos, galleggia,
sguazza nelle correnti frammentarie e caotiche del cambiamento come se oltre ad esse non ci
fosse null’altro. Il postmodernismo si richiama a quella corrente di pensiero che sottolinea il
profondo caos della vita moderna e la sua scarsa maneggiabilità da parte del pensiero razionale. Le
rivoluzioni della sensibilità si verificano quando: le idee che sono latenti e represse in un certo
periodo, divengono esplicite e dominanti in un altro come è accaduto col modernismo ed il
postmodernismo.
Aronowitz è sedotto dall’aspetto più liberatorio e affascinante del pensiero
postmodernista: preoccupazione per la diversità. L’idea che tutti i gruppi (e negli anni ’60
ne sono sorti molti: femministe, omosessuali, ecologisti, gruppi etnici e religiosi…) abbiano
il diritto di parlare per sé, con la loro voce, e abbiano il diritto di vedere accettata la loro
voce in quanto autentica e legittima, è essenziale per la posizione pluralistica del
postmodernismo.
Husseyns sottolinea l’apertura del postmodernismo alla comprensione della diversità, e il
potenziale liberatorio che offre per tutta la serie dei nuovi movimenti (quelli sopra elencati).
La stessa preoccupazione per la diversità e per gli “altri mondi” si ritrova nella narrativa
postmodernista.
Foucault esprime ciò col concetto di eterotopia coesistenza di uno “spazio impossibile”,
di un “grande numero di possibili mondi frammentari”, semplicemente spazi
incommensurabili sovrapposti o giustapposti. Lo stesso cambiamento può essere
riscontrato anche nel cinema: la collisione e la sovrapposizione di diversi mondi è una delle
principali caratteristiche dell’arte postmoderna, come dimostrano le opere di David Salle,
che fa collage di materiali incompatibili come alternativa ad una scelta tra quegli stessi
materiali.
Lyotard avanza l’ipotesi che il modernismo è cambiato perché sono cambiate le condizioni
tecniche e sociali della comunicazione.
Schizofrenia: manca 1 pagina
Il postmodernismo si cncetra maggiormeni sul significate che sul significato, aulla patecipazione
alla performance hapening che sull’oggetti d’arte autorebole, unico e finito distint dagli atri, come
accadeva per le pere moderniste--> riduce l’esperienza a una serie di tempi presenti puri senza
alcun collegamento tra loro.
Secndi Deleuze e Guattari nel loro l’anti edipo ipotzzano un possibile rapporto tra schizofrenia e
caitalismo paragoando allo schizofrenixo postmodernista le macchine Renaut e lo shampoo cn
lunica differenza che i primi non sono un bene commercialbile e vedibile.
Elemento quindi prevalnete per il postmodernism, sema principale: schizofrenia dalla quale
possiamo trattre diverse conseguenze: inzitutto non possiamo più iintedere uomo cme alienato
pichè esserre alienati indica la cscienza della perdita di un idetità prira, coscenza che qui viene a
mancare, indetità che vine a mancare:
Modenismo--> presguienti di furuti migliori ma il mnacato raggiungimenti di tali ibbienttivi portava
ala paranoia; non era privo di mometi schizoid ma questi erano latenti.
Potmodenismo--> si cncretra slla schizofrenia introdotta dalla frammetarietà e instabilità che non
premettono di inquadrare un futuro dffrente
Possiamo dire che l’alienzaione del soggetto è sostituita dalla frammetazione postmoderna.
L’uso della pubblicità come “arte ufficiale del capitalismo” porta le strategie pubblicitarie
nell’arte, e l’arte nelle strategie pubblicitarie. Non dovremmo però interpretare il postmodernismo
come corrente artistica autonoma. L’essersi radicato nella vita quotidiana è una delle sue
caratteristiche più trasparenti ed evidenti. Ciò che separa il modernismo dal postmodernismo più
che altro è un “profondo mutamento nella struttura del sentire”.
Capitale simbolico suscita l’attenzione degli architetti; cioè la raccolta dei beni di lusso che
dimostrano il gusto e la distinzione del proprietario. Esso è capitale monetario trasformato che
produce il suo effetto nella misura in cui nasconde il fatto che trae origine da forme “materiali” di
capitale; è usato deliberatamente per nascondere la base reale della distinzione economica. La
spinta modernista fece di tutto per rimuovere il significato del capitale simbolico dalla vita urbana
creando un clima di domanda repressa: desiderio represso, desiderio che molti postmodernisti
cercano di soddisfare, se non di stimolare apertamente. dall’uninone di capitale simbolico e
mercato otteniamo la genetrification--> produzione di comunità, la ric9struzione di paesaggi
urabni erecpero della storiua. Il linguaggio architettnoco risponde quni ai diversi desideri a seconda
della comunità; Il risultato è la frammentazione, spesso consapevolmente favorita.
Il postmodernismo stabilisce una base più ampia per l’eterno: rispetto al moderniso, in una visione
costruita di continuità storica stabilizzata da monumenti che mantengon collegamneto con la
memoria collettiva.
il compito dell’architetto consiste nel partecipare liberamente alla produzioni di monumenti
che esprimono la memoria collettiva, riconoscendo al tempo stesso che ciò che costituisce un
monumento è a sua volta un mistero da ritrovare nella volontà segreta e i instancabile delle sue
manifestazioni collettive. La tendenza postmoderna a mescolare tutti i tipi di riferimento agli stili
del passato rappresenta una delle sue caratteristiche più importanti.
La realtà, sembra, viene modellata per imitare le immagini dei media. Ma così molte città passano
rapidamente dalla produzione di beni alla produzione di patrimonio artistico. La preoccupazione
per l’identità, per le radici personali e collettive, è diventata molto più pervasiva a partire dai primi
anni ’70 a causa di una diffusa incertezza nei mercati del lavoro..
Dopo l’assassinio di M.L. King (1968) siccome gli scntri tra le etenie minacciavano il centro e
larmonia delle città bisogna cercare cercare un nuovo simbolo grazie al quale crerare la nuva idea
di città com comunità che supera le dicisioni: la fiera di baltimora. dapprima fu un modo per
promuovere il recupero urbano, poi finì per esaltare la diversità etnica. Baltimora fu il centro di
esaltazione e passaggio dall’archotettura modernista austera ad un recupero urbanio spettacolare.
Ma Baltimora non fu l’unica città a costruire questi spazi urbani: le città vengoni rivitalizzate,
restrutturate rispetto all’archottetura modenista priva di fronzoli, con il postmodenismo si passa a
lla creazioni luoghi di alta qualità che attirni capitale e persone. L’architettura ed il disegno urbano
postmoderni di questo tipo trasmettono il senso di una ricerca di un mondo fantastico, un
qualcosa di illusorio che ci porta oltre le realtà attuali nella pura immaginazione.
Decostruttivismo reazione contro il modo in cui molto del movimento postmoderno è entrato
nella principale corrente culturale generando un’architettura popolarizzata ridondante e
indulgente. La frammentazione, il caos, il disordine rimangono temi centrali. Finzione,
frammentazione, collage ed eclettismo, avvolti in un senso di caducità e caos, sono forse i temi che
dominano l’architettura ed il disegno urbano postmodernista di oggi
5. MODERNIZZAZIONE
Le codizini di modenità vegono prodotte dal pcesso di modernizzazione, processo che ci sarà utile
pe comprndere la ver natura del postmodrnismo. Secondo Hravey è utile parire dall’idea di Marx
ichè ofre una teora della modernizzazne caitalistica utile a descivere il passaggio al
postmodernismo.
Manifest del partito comunista--> marx ed engels sotengono che la borgehsia ha creato un nuovo
internazinalism servedosi del mercato modiale cosa che ha cmportato alti costi vlenza, distruzione
delle tradizoni, prrsioni, tutto i riduce al freddo calcolo del denaro.
Capitale--> apre con un analisi dei beni consumati quoidianamete: merce è qualcosa di mistersoso
poichè incarna sia u valore d’uso sia un valore di scambio, tale dualità rede la merce ambigua per
noi: dbbiamo consmarla o sacbiarla? A rispondere a ae intergativo subentra il denaro
DENARO
Grazue al denaro il mitreo della merce, a sua ambigutà cambia: il denaro va a lbrficare gli sca,bi
poichè è l messo grzie al quale pssiamo attribuore il valore alla merce. Ma dobbiamo analizzare òa
foma di denaro e le conseguenze dervitati dal suo uso.
Economia monetaria--> secondo l’ottica marxiana sciglie le comunità tradizinali dove dipendiamo
drettamente da relazioni cn idividui che ciscamo, a comuità di denare dove si hanno relazion
imersnali ed oggettive con altri. Il denerao e le merci vanno a caler un velo, mascherao le relazioni
sociale fra le cose tale cndizione è chiamata da marx feticismo delle merci
Feticismo delle merci--> pone il prblema di cor trattare in termini socili i rapporti reali cge
possamo osservare el mercato: le csizioni di lavoro. Rabbia, gigia o frtrazionella base della
produzione di merci, ciò che accade in uno scabio tra merce e denaro. I fetiscismo delle merci c
spigaa come in csizine di mdernizzzione capitalistica siamo schiavi di altri le quali vite ci sonono
scnosciute.
Analizziamo i più rpfomdoà i denrao: ,arx sostieme che se i denrao svoge i modo efficente le sue
funzioni esso deve esserre sostituto da sibli cme noi cnsciamo cme monete, gettoni, banconote,
credito: il denaro è quindi na finzione arbtraria decisa sal csesi unversale dell’umaità.
Analizzaamo ora il rapporto tra lavro sociale e denaro: attraverso il denaro viene rappresentato il
modo del lavoro sociale, in assenza di lavor scialr il denaro sarebbe senza valore
È solo atraversi il denare che il lavoro viene rappresentato--> i perei del denaro vengoo accresciuti
da modo in cui i proprietari preetano i loro prdotti rendendoli appettibili per i consmatori
Due pagine
CAPITALISMO-->sistema socale he fa proprie le norme che gli permettno di rimanere lunica forza
rivulyzinaia e diropmenpente nella storia mondialeAnalizziamolo nel dettaglio:
Lavoratore: è tipicamente alienato dal prdotto finito e dal controlllo del processo di
rduzione
Capitalista: approfitta dell’alienzaione del lavoratore, ricavandon ds ciò un profitto
mponendo in mdodo strategico ogni tipo di cndizione al lavoratore manipoland i dirittti di
questi. Inoltre mobilità le forze delle opperazione, della dvisione del lavoro e delle
macchine
Da ciò riulata unadettagliata organzzazione e divsi e del lavoror in fabbrica. Analizziamo ora la
divisione del lavoro, inazitutto distinguamo due tipidi divisone del lavoro:
a. Divisione del lavoro in società: porta in cntatto prduttori di merce indipendeti da qualsiasi
autorità capitalstica superiorie.
b. Divisione del lavoror in fabbrica: vede al ertce il caèotalista sui lavoratori che sono da
uomni a arte del eccanismo di produzione di pripretà del capitalista--> lavoratpre come
appendice delle macchina
Borghesia--> ha stacciato i egami fdali nayturli andandi a reare relazione tra gli uomini unicamente
scopo cuniario. Com’è che la borghesia non èuò eesistere senza rivoluzionare la produzione
cntinuamnete? Marx rispnd a tale questito nl capitale: le leggi coercitive della cncorrenza di
mercato obbligano ttti i capitalsiti a cambiamenti tecologici per ncrementare e migliorrare la lorro
prduttività: tutti i capitalisti promuovono il proes e innovazion tranne in momenti massicce
eccedenze di forza lavoro
La lotta per mantenere la redditività spinge i capitalisti a esplorare ogni tipo di altra possibilità,
esasperando l’insicurezza e l’instabilità. La spinta a trasferirsi in luoghi più vantaggiosi, rivoluziona
periodicamente la divisione del lavoro internazionale e territoriale. Questo è il valore in
movimento, la circolazione del capitale che cerca sempre nuovi modi per incrementare i profitti. Il
credito è capitale fittizio, una specie di scommessa in denaro sulla produzione che non esiste
ancora. Ciò porta ad una tensione permanente.
Ci sono tuttavia molti aspetti positivi nella modernità capitalistica: il controllo della natura, la
creazione di nuovi bisogni che ci può sensibilizzare verso nuove possibilità culturali, la variazione
del lavoro, la fluidità della funzione, la mobilità universale del lavoratore, la riduzione delle
barriere spaziali, la formazione del mercato mondiale e la demistificazione dei processi di
produzione. Il problema però, secondo Marx, era quello di liberarsi dal feticismo degli scambi di
mercato e di demistificare il mondo sociale e storico.
La nascita del postmodernismo rappresenta forse un diverso modo di pensare a ciò che si
potrebbe o dovrebbe fare riguardo alla condizione sociale, oppure riflette un cambiamento nel
modo in cui il capitalismo attualmente funziona.
6. POSTMODERNISMO O POSTMODERNISMO?
Il postmodernismo ha esercitato un’influenza positiva. È stato importante nel riconoscere le
molteplici forme della diversità che emergono dalle differenze di soggettività, sesso, razza, classe,
posizioni e spostamenti geografici temporali e spaziali. Eppure il postmodernismo vede se stesso
in modo piuttosto semplice: come movimento deliberato e caotico per superare tutti i supposti
mali del modernismo. Sembra anche che ci sia più continuità che differenza tra la storia del
modernismo e il postmodernismo. Sembra più sensato vedere il secondo come un tipo particolare
di crisi all’interno del primo, una crisi che sottolinea il frammentario, l’effimero, il lato caotico della
definizione di Baudelaire, mentre esprime scetticismo nel rappresentare l’eterno e l’immutabile.
Ma il postmodernismo si spinge troppo in là.
Vuole che noi accettiamo le reificazioni e le divisioni, che celebriamo le attività di mascheramento
e copertura, tutti i feticismi di località, posizione o raggruppamento sociale.
7. IINTRODUZIONE
È importante inanzi ttto stalire i cambiamenti del XX secolo cn la loro enità ed importaza:
cambiamenti ei provessi di priduzione, abitudidini dei consumatri, nele cngurazone geopolitivhe,
nei poteri degli stati ecc.
Tutti questi cambamenti sono vista da harvey sce una rasinzione al regme di accumulazione; per
presentae tali cambimenti harvey utilizza il linguggio deella scuola della rgolazioe dove la tei di
base di tale scuoa è la spiegzioe di un regime di ccumulzion i quale descrive la stabilità a lugi
termine della suddivisine del prodiotto nett fra consumo e accmulaonecon una consecutiva
trasforazione delle cndzioni di produzione e delle condizione di riprodzine dei salariati. Biogna
asegnare ad ogni categria di individui una confgurazione la quale ermette al regime di
accumulazine di continuare a funzionare. Tale processo è definito modo di regolazione.
Ques tpo di lingugio attira la nostra atenzione su tutte wlle partiche che permettn ad un sistema
capitalistico dinamic ed insatble di funzionare per un certo lasss di tempo in maniera iù o men
coerente. All’intero di un sistema capitalistico abbiamo due aree di difficltà:
1) Prima area: dipende dalle caratteristiche anarchiche dei mercati dai quali nascon i
prezzi
2) Seconda area: diede dal bisogno di cntrollare la frza lavo al fne di gatre profitti in
crescita per i capitalisti
Analizziamo nello specifico queste due aree:
Per quanti riguarda la prima--> La sola mano invisibile di adam sith non è mai stata utie da sla per
garantre un profitto magggiore pe ri capitalisti bisoga che subntri un ceto livello d’azione collettiva
per compenare gli insuccesi del mercato. La dinamica capialista è nfluenzata maggioremee dalla
prssine collettva dllo stato e dall’esecio delle grandi azinede i quali vanno ad esercitare una
prrssion che può sserre:
Diretta: cn il conrolo dei salari e dei przzi
Inditta: con la pubblicità che ci spinge a buvi bisogni
L’feto che deriva cosiste in una deerinazion della forma dell sviluppo capitalistico
Per uanti rigarda la seconda--> riguarda la cinversione della capicità di uomini e dnne di lavorare
in u sistema dovei fuitti d tale lavoro vengono sottarti dai cappitalisti. Tale adegament dei lavoratri
al vcapitaismo a segnat un ,ugno periodo storico e deve esserre ripttuto per gni uova gnereazione
di lavoratori.
8. I fordismo
nasce nel 1914 quando Henry Ford introdusse la giornata di lavoro di 8 ore a 5 dollari per gli
operai della catena di montaggio automatizzata. Ford razionalizzò le vecchie tecnologie e la
preesistente divisione del lavoro, ma ottenne grandissimi incrementi della produttività facendo
scorrere il processo produttivo davanti agli operai fermi.
Taylor(1911) aveva spiegato come si potesse aumentare la produttività suddividendo ciascun
processo di lavorazione in movimenti semplici e organizzando compiti frammentati. La separazione
tra gestione, concezione, controllo ed esecuzione era già avviata in altre industrie. Di speciale in
Ford c’è la sua visione--> egli comorende che il suo riconoscimento del fatto che la produzione in
serie significasse consumo di massa, e quindi un nuovo tipo di società democratica, razionalizzata,
modernista e populista. Ford credeva che il nuovo tipo di società potesse essere costruito con
un’adeguata applicazione del potere delle grandi aziende. Gli scopi della giornata di lavoro di 8 ore
erano:
1. fare in modo che il lavoratore rispettasse la disciplina necessaria per far funzionare la
catena di montaggio ad alta produttività;
2. fornire al lavoratore abbastanza denaro e tempo libero per consumare i prodotti fabbricati
in serie che venivano sfornati in quantità sempre maggiori.
Così nel 1916, Ford mandò degli assistenti sociali nelle case dei suoi lavoratori privilegiati ad
accertarsi che l’uomo nuovo della produzione in serie avesse il giusto tipo di probità morale e vita
familiare e la capacità di consumare in modo prudente e razionale così da essere all’altezza dei
bisogni e delle aspettative aziendali. Ford credeva nel potere aziendale quale forma di regolazione
dell’intera economia.
Negli anni ’30 egli aveva cercato di risolvere la grande depressione, spingendo i suoi lavoratori a
produrre la maggior parte di ciò di cui avevano bisogno per vivere, insistendo che il fare da sé era
“l’unico mezzo per combattere la depressione economica”. Il sistema fordista si instaurò a seguito
di un processo lungo e complicato durato quasi mezzo secolo, e dipese da una miriade di decisioni
individuali.
Vi erano due grandi ostacoli alla diffusione del fordismo negli anni tra le due guerre:
1. i rapporti di classe nel mondo capitalistico che non potevano accettare un sistema
produttivo in cui il lavoratore era assegnato a ore di mera routine, senza bisogno che
avesse capacità artigianali. Ford aveva risolto il problema assumendo lavoratori immigrati,
che però imparavano in fretta e gli americani erano loro ostili. Il ricambio nella forza-lavoro
di Ford fu elevatissimo. Invece nel resto del mondo l’organizzazione dei lavoratori e le
tradizioni artigiane erano troppo forti e l’immigrazione troppo debole per instaurare il
fordismo. Infatti la produzione in serie con la catena di montaggio in Europa fu limitata
fino alla metà degli anni ’30; solo verso gli anni ’50 il fordismo iniziò a diffondersi
oltreoceano.
2. modalità e meccanismi degli interventi statali – bisognava ideare un nuovo modo di
regolazione per soddisfare le esigenze della produzione fordista, ma tale rbe fu risloto slo
dopo il 1945. Ta cambiamento portò il fordismo alla maturità quale regime di
accumulazione ben definito, e come tale, esso rappresentò la base di un lungo boom
postbellico, che rimase immutato sino al 1973.
In tale periodo il capitalismo nei paesi industrialmente avanzati raggiunse tassi di crescita
economica notevoli e relativamente stabili, il livello di vita migliorò e la tendenza alla crisi fu
contenuta.
Lo stato assunse una grande varietà di obblighi: doveva dare una solida base al benessere sociale,
con spese che coprissero la previdenza sociale, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la casa… inoltre il
potere statale veniva usato per influenzare gli accordi salariali e i diritti dei lavoratori nel processo
produttivo.l’interv Il fordismo dipendeva proprio dall’assunzione da parte dello stato di un ruolo
speciale nel sistema di regolamentazione sociale. Il fordismo postbellico dev’essere visto come uno
stile di vita:
produzione in serie: voleva dire standardizzazione del prodotto e consumo di massa.
fenomeno internazionale: si instaurò solidamente in Europa e Giappone dopo il 1940, si
consolidò e si espanse nel periodo postbellico per mezzo delle politiche imposte durante
l’occupazione o grazie al Piano Marshall e agli investimenti statunitensi. Questo sviluppo
degli investimenti e del commercio esteri fece sì che la capacità produttiva eccedente degli
USA fosse assorbita altrove, mentre il progresso internazionale del fordismo significava la
formazione di
mercati di massa mondiali la globalizzazione dell’offerta di materie prime spesso meno
costose. Il nuovo internazionalismo portò con sé altre attività (banche, servizi, alberghi…) e
una nuova cultura internazionale.
Gli accordi di Bretton Woods (1944) fecero del dollaro la valuta di riferimento mondiale,
legando così lo sviluppo economico mondiale alla politica monetaria e fiscale degli USA. La
diffusione del fordismo si ebbe così in un particolare contesto di regolamentazione politico-
economica internazionale e in una configurazione geopolitica in cui gli USA avevano una posizione
predominante.
Non tutti traevano benefici dal fordismo:
le trattative salariali si limitavano a certi settori dell’economia, altri settori di produzione ad
alto rischio dipendevano ancora da salari bassi e precarietà;
i mercati del lavoro tendevano a dividersi in un settore di monopolio ed uno competitivo.
La disuguaglianza che ne derivava produceva gravi tensioni sociali e forti movimenti
organizzati dagli esclusi.
Una grande parte della forza-lavoro si vedeva pure negare l’accesso alle tanto decantate
gioie del consumo di massa, e ciò causava un enorme scontento, alimentando la crescita
dei contromovimenti insoddisfatti dei presunti vantaggi del fordismo.
La legittimazione del potere statale dipendeva dalla capacità di estendere a tutti i benefici del
fordismo e di trovare i modi per assicurare a tutti assistenza sanitaria adeguata, casa e istruzione.
Dal punto di vista dei consumatori, la qualità della fornitura dei servizi attraverso un sistema non
discriminatorio di amministrazione statale fu a sua volta oggetto di severe critiche.A ciò si deve
aggiungere lo scontento del Terzo mondo per un processo di modernizzazione che prometteva
sviluppo, emancipazione dal bisogno e piena integrazione nel fordismo, ma produceva distruzione
delle culture locali, oppressione e dominio capitalistico. Malgrado le tensioni, i capisaldi del regime
fordista ressero sino al 1973: crebbe il livello di vita materiale per la massa della popolazione ed
emerse un ambiente relativamente stabile e favorevole ai profitti delle grandi aziende
Il fordismo, già a metà degli ann sesata, iniziava a mostrare i primi segni di cedmenti: europa e
giappone avevano consolfidao i loro mercati intreni, mentre doveva iniziare ancora un
esportanzione con mercati esteri gli stati uniti invece fuornao segnati da una profonda cisi fiscale
dovuta al declinio delle grandi azionde e della produtività con un progessiva svautazione del
dollaro sottolinenando l’incapacità dgli stati uniti di reglare il sisma internazionale inaziaio.
Nel periodo ra il 1965 e il 1973 fu chiara l’icapità del sistma fordista e kynedano di risovere la crisi
ristilendo l’orine capitalostico. Tute quese dificoltà pendono i nome di rigidità: Le quali le
riscontriamo sul mercato del lavoro, nelle allocazioni della forza lavro e nei contratti. Tutti.
Tentativi di suprare tali rigidità s scotra con la casse operaia la quale rispondva con scioperi e
agitazioni sul fronte lavorativo. L’unico risollevamento statva nrla capacità monetraia: stampare
monta a qualsiasi velocità ebbe inizio n ondata inflazioniistica devastante
Inflazione--> dvuta all’eccednza di fndi captalistici. Nel 1973 si cercò di mettere frno a tale
inflazione; emersero grandi eccedenze di capacità prodttive portando ad in crollo dei ercati
imobbliari. La decisione dell’OPEC di azare i prezi del petrolio e l’embaro dei paesi arabi veso uelli
occidenali influì drasticamente aul cist dell’energia spgedo i settori dell’economia a ercare fore di
risparmio energeico e altrntaive.
Deflazione--> 1973-1975 indicava che e finiaze statali erano sproporzioae risoeto alle risirse: crisi
fiscale. Le grand azinede hanno una capicità inutiizzabile nella produzioe obbligandole ad u
eriodoo di razzionalizzazione, ristutturazone ed intesificazione del controllo dei lavortaori
Gli anni settanata e ottata vedono ‘ustia da un duro perioodo distagfalzion ad n difficile periodo di
resturtturazione economica, poliica e sociale. Iniazrono a predere forma uovi esperimenti i qualis
egnao un assaggio ad un nuovo regime di accumulazione
Accumulazione felssibile--> è caratterizzata da un confronto dretto con le rigidità del fordismo,
pichè basta sul concetto di flessibilità nri cnfronti dei prcessi podutivi r di cinsumo. Caratterizzata
da settori di produzion nuovi cn una grande crescta d’occupazione nl settre dei servizzi
Iltre ha deternato ua cmoressine spazio temprae--> diffusione delle decisioni in uno spazio
sempre più grande e variegato.
L’accumulazione flessibile implica una rapida distruzione e ricostruzione delle capacità dei
lavoratori, modesti o inesistenti aumenti salariali e il ridimensionamento del potere sindacale. Il
mercato del lavoro ha conosciuto una radicale ristrutturazione, i datori di lavoro hanno sfruttato il
diminuito potere sindacale e i lavoratori eccedenti per promuovere regimi lavorativi e contratti di
lavoro molto più flessibili. Ma ancora più importante è stato l’apparente abbandono
dell’occupazione regolare a favore di lavori a tempo parziale, o temporanei, o in subappalto
Cambia così la struttura del mercato del lavoro tipo:
1. Nucleo costituito da lavoratori dipendenti permanenti e a tempo pieno: fondamentale per il
futuro a lungo termine dell’azienda, che hanno maggiore sicurezza del posto di lavoro,
buone prospettive di carriera, diritto a livelli soddisfacenti di pensione, previdenza;
2. Periferia comprende due sottogruppi:
a) Dipendenti a tempo pieno: dotati di capacità ampiamente disponibili sul mercato
del lavoro, come impiegati, segretarie ecc. qualificati a lavori di routine;
b) Part time: i lavoratori occasionali e temporanei, a contratto, con una sicurezza del
posto di lavoro bassissima. In questa categoria di dipendenti, negli ultimi anni, c’è
stata una notevole crescita.
Il cambiamenti più radical sta nella crescita del subappalto:. I subbalplto organizzativo è l’embema
ella rasformazine del mercato del lavro, dve in alcuni casi i subbaltp fa riirie vecche sistmi di lavo
cme il lavoo domesico, familiare o patriarcale: frome di lavoro sruttatrici. U sistemi di qusto tipo
sno una mcaccia per l’irganizzaine di laviratori pchè è più facile avere ua crruzuin dl sindacto piu
che una reale lbeazione dei dipendeti.
Uno dei vantiaggi della rinascita di tali strutture antiche sta ne fatto che queste indevboismcon
l’oganizzaizone peraia e trasfromano l’obbietttivo alla base della lotta di class: la coscienza di
classe non dipede più da rapport tra capitale e lavoro, ma si sopsta su un teriorio molto conuso
fatto di cflitt interfamiliari.
Donne--> con la trasfomazine del mercat del lavoro è più faccle sfruttare il avoro femminile poicg
grazie alla rinascita de subbapalto e dei lavor familari si da spazi a lavori domstucu. L’accumulazine
felssibile inaffti è segnata dala rculuzione del ruolo delle dinne le quali riveicano magguori diritti.
Questi sistemi flessibili di produzione hanno permesso un’accelerazione nel ritmo dell’innovazione
dei prodotti e l’esplorazione di piccole e specializzate nicchie di mercato. Il tempo di rotazione del
capitale doveva essere drasticamente ridotto con l’uso di nuove tecnologie e nuove forme di
organizzazione, anche il tempo di rotazione nei consumi doveva diminuire: la semivita di un tipico
prodotto fordista era di 5-7 anni, ma l’accumulazione flessibile in certi settori ha ridotto quel
tempo a meno della metà e in altri settori (videogiochi e software per computer) a 18 mesi.
L’accumulazione flessibile presta una maggiore attenzione alle mode mutevoli e alla mobilitazione
degli artifici della creazione di bisogni e della trasformazione culturale. L’estetica stabile fordista:
ha lasciato il posto al fermento, all’instabilità, alle qualità fuggevoli di un’estetica postmodernista
che “celebra la differenza, la caducità, lo spettacolo, la moda e la mercificazione delle forme
culturali”.
L’setto più interessante di questo perioso sotico è il modo i cui l capotalismo si sta oganizzan smpr
meglie in un clima di flessiblità, dispersione e Mobilità geografica. Lrganzizzaizone più rgirso e
lìimlisione del centralismo è datat da due sviluppi della sesssa mpotanza parlalleli.
1. l’accesso alle informazioni e il loro controllo assieme ad una forte capacità di analisi
istantanea dei dati sono diventati fattori essenziali.
L’impotanza delle infrmzione ha fatto sic he nascessero entrii di cnsulenza e cmmerciali
estrmamnte soecilizzati. Grazie l facile accesso alle informazini si è determinata una
situazione di grandi profittisopratutto nei ercati finaziari e valutari
L’accesso al know-how scientifico e tecnico è sempre stato importante nella lotta
competitiva, ma in un mondo di gusti e bisogni che cambiano rapidamente, l’accesso
all’ultima novità tecnica, al prodotto più recente, fa conseguire un’importante vantaggio
competitivo. La conoscenza stessa diventa un bene fondamentale, da produrre e vendere
al miglior offerente. Io cntrollo del luss di nfrmazioni e di propgazione di esse e divetata un
arma vitlenella lotta competitiva.
2. completa riorganizzazione del sistema finanziario mondiale e dall’emergere di poteri molto
maggiori di coordinamento finanziario: c’è stato un duplice movimento:
1) formazione di conglomerati finanziari di grande potere mondiale
2) rapida diffusione e un decentramento delle attività e dei flussi finanziari. La
deregolamentazione del sistema finianziario
Economia di carta conquistare profitti senza darsi la pena di produrre qualcosa di reale, fuori dal
controllo dei governi nazionali, questo mercato di denaro “senza stato” è cresciuto enormemente.
Rober reich dice ch l’economia di carta ors è al centr dell’interese delle grand menti amercane.
Tale mercato è cresct a dismsura portand a squilibru e tensioni nel sistema capitalistico.
Ciò pò portare a un riscio maggiuore di una crisi monetraia e finaziaria. Con il corllo di bretn
woods del 1971 il qual fissava il prezzo deell’oro e la convertblità del dollaro, gli sstati unit perdon i
loro primato del monpolo dulla poilitica fscale e monetaria mdìondiale, ssitiuit così da un sistema
di cambi flsibili nel 1973.
Cn il crollo del sistema fordista keinesiano crolla il deicato equilibrio all’interno del capitalismo tra
ptere fnaziario e poetre statale, sosptand lattenzione magioremente su prim rpstto ce sul secndo.
Tutto ciò è più evisete se consideriamo diversi aspetti come<. La rapida riduzione di costi
suitrsaporti e comuicazione, l’idustriiallizzazone di altri paesi prtano a notevli cambiamenti cme la
dipnexza degli stati uniti dl commercio stero andad ad avccresceevil commercio dei paeesi in via
dsvuilippo. Il sald delle paritite crrenti ha portato così gli stati uniti da cndiione di credtore
mondiale a maggiore debitore mondiale. Sale alla ribalta i giappone
Giappone--> crecsei sup pptere naziario cintokyo uno dei maggior centr modiali finaziari grazie alle
grandi uantità di asali attivi guaponesi. Supernao gli amerucani come massimi detenotri di attività
internaizionsli con le 4 priniali banche mondili controllate dl gippone.
Da tutti questi mutamenti è conseguita una sostanziale ridistribuzione del reddito, di cui però
hanno beneficiato in gran parte le classi già privilegiate. L’imprenditorialità caratterizza ora non
solo l’attività economica, ma campi diversi come la gestione urbana, l’organizzazione del mercato
del lavoro, la ricerca e lo sviluppo, persino la vita accademica, letteraria e artistica. Il più flessibile
movimento del capitale sottolinea il nuovo, il fuggevole, l’effimero, il transitorio ed il contingente
nella vita moderna, anziché i più solidi valori espressi dal fordismo. Ma è in tempi di
frammentazione e incertezza economica che il desiderio di valori stabili porta ad un’enfatizzazione
dell’autorità delle istituzioni di base (famiglia, religione, stato). E fin dal 1970, in tutto il mondo
occidentale, ci sono chiari segni di una rinnovata adesione a queste istituzioni ed ai valori che esse
rappresentano.
12. Introduzione
Harvey tiene conto di tali affermazioni tendo cont di sazio e empo nll vita sociale in modo da
mettere in luce i legami fra pocessi plitico-economici e prcess8 ulturalipermettndi inoltre di
compredere meglio passaggio dal modernismo ordista al postmodernismo flessible.
Tempo--> reistriamo il trascorrr del tempo attraverso secondi, minuti, ore ecc.com se tutto avesse
il proprio posto, ordine in una scale temprale obiettiva. Il teppo in fisica e dffce da definire ma nn
incide sula nstra cinceione di tempo che stabilisce la nodtra routine qotidinaa. I nstri processi
mentali a volte ci tragg in inganno: i secondi ci semrini anni luce e momenti piacevoli passino in un
attitito di ciglia; possiamo dre chè il tempo è soggettivo e dipende dalle diverse società. I divers
senso di tempo possono esserre clleganti: veneti ciclici e ripetticvi danns enso di sicurenzza
sipratutto pe rquati ruiguarda il progesso che appre in qyesto modo sempr diritto verso l’inito e
gnoto. Ma tutti questi sensi diversi di tempo possosno cerrer conflitti, ma tai differenze vegno
ancora interprrta coe differenze di percezione ed interoretazioe
Spazio--> consderato un fatto naturalizzato ma mlto più cmlesso del tempo ance se cnsderato com
attribbuto ggettivo delle cose che uò sserre misurato efissato. Come per il tempo esiston cncezioni
diverse di spazio er gni società: ad esempio tra indiani e coloni binchi i qualli nn cidividevano lo
steso cncetto di spazio per quanti rigarda le grandi pianure dell’america settentriobale. I conlitti
nfatti rigradavano priorio lo spazio che doveva eserere utliziati r dare senso ai dirititti teritoriali e
alla ita soiale. Eppure è riconosiut un unc univesale senso di spazio.
Harvey cntesta ‘idea che vi sia un unico snesi di pensare lo soazio e i tempo egi insiste sul
riconiscere la moltplicità delle qualità ggettiv di tempo e spazio e il comortamento imano ne
costruirtli. Harvey però rifacedosi ai fisici che sostengono che sazio e tempo non esistoni prima
della materia queste due categrie sono indipendeti da processi materiali.
In conclusine ne tenpo ne spazio possno essrre asseganti sognocato oggettivi indipendeti dai
processi materiali e che sltant uno studio approfondito di qyesti ultim posso deteminare le ostre
due categorie.
Per comprdere al meglio questio fenomeno, harvey fariferimento alla divisione sul nostro piano
intelletuLE:
Le teorie sociali: ipotizzano l’esistenza di un ordine spaziale preesistente in cui operano i
processi temporali, oppure ritengono che le barriere spaziali si siano ridotte a tal punto da
rendere lo spazio un aspetto accessorio e non fondamentale dell’azione umana. La teoria
sociale è sempre concentrata al progresso pichè esso comporta la conquista dello
spaziol’abbattimento di tutte le barriere spaziali annullamento dello spazio attraverso
il tempo.
La teoria estetica: si preoccupa della spazializzazione del tempo: cerca le norme che
permettono di trasmettere verità eterne e immutabili nel mezzo del cambiamento. Ogni
sistema di rappresentazione è una spazializzazione che automaticamente congela il flusso
dell’esperienza. Come per esempio nel oesagio di jackob: il paesaggio immgine
L’architettura: secondo Harries, non è solo un addomesticamento dello spazio, il creare e
plasmare un luogo vivibile nello spazio, ma è anche una forte difesa contro il “terrore del
tempo”. Creare un oggetto bello significa legare il tempo all’eternità, in modo tale da
liberarci dalla tirannia del tempo. Gran parte dell’impulso estetico del modernismo
consiste nel lottare per questo senso di eternità in mezzo al fluire.
Cinema: mezzo di rappresentazione più ovvio: il suo confinamento su uno schermo senza
profondità ci ricorda che anch’esso è limitato nello spazio.
Secondo Gurvitch, particolari formazioni sociali sono associate ad uno specifico senso del tempo:
egli fa una classificazione degli otto tipi di tempo esistiti nella storia, rovescia l’affermazione
secondo cui c’è un tempo per ogni cosa e propone invece che ogni relazione sociale abbia il
proprio senso del tempo:
Tipo Livello Tipo Livello
Tempo durevole Ecologico Tempo ritardato Simboli sociali
Tempo ingannevole Società organizzata Tempo alternate Nome, segnali segni e
comportamento collettivo
Tempo irregolare Ruoli sociali, mode Tempo in anticipo su se Trasformazione collettiva e
stesso innovativa
Tempo ciclico Unioni mistiche Tempo esplosivo Rivoluzione e creazione
collettiva
Il tempo e lo spazio non possono essere compresi indipendentemente dall’azione sociale: i rapporti
di potere sono sempre coinvolti nelle pratiche spaziali e temporali
18. TEMPO E SPAZIO NEL CINEMA POSTMODERNO Il cinema ha forse la maggior capacità di
gestire in modi interessanti i temi interconnessi di spazio e tempo. Sia “Il cielo sopra Berlino” che
“Blade Runner” esemplificano molte delle caratteristiche del postmodernismo, e prestano
particolare attenzione alla concettualizzazione e ai significati di spazio e tempo.
“Blade Runner”--> è una parabola fantascientifica in cui i temi postmodernisti, collocati in un
contesto di accumulazione flessibile e di compressione spazio-temporale, sono esplorati con tutta
l’immaginazione di cui il cinema è capace. I replicanti sono simulacri piuttosto che robot. Il senso
della città a livello della strada è caotico da ogni punto di vista. Il design architettonico è un
miscuglio postmoderno.
20. ECONOMIA COL TRUCCO: Bush e Anderson parlano di Economia voodoo ed economia col
trucco nel del programma di rilancio economico di Ronald Reagan, il trionfo dell’estetica sull’etica,
in modo molto evidente. Ma la costruzione dell’immagine in politica non rappresenta nulla di
nuovo: L’elezione di un ex attore, Reagan, a una delle cariche più potenti del mondo permette
però di cogliere meglio le possibilità di una politica mediatizzata creata esclusivamente dalle
immagini: prevaleva l’immagine della persona piuttosto che le sue idee e convinzioni. Questo tipo
di economia può essere assimilata all’ economia di cartaconquistare profitti senza darsi la pena
di produrre qualcosa di reale.
Disuguaglianza sociale sotto l’amministrazione Reagan: crebbe la disoccupazione (il 32% dei
disoccupati riceveva un sussidio), aumentarono i senzatetto, i posti di lavoro cretai erano insicuri
emal pagati nel settore srvizi. Crebbe invece il mondo immobiliare e finanziario e la massa
culturale dedita alla produzione di immagini, conoscenza, forme culturali ed estetiche. Ci fu un
vero e pripro boom nei servizi commerciali e finanziari: naque una nuova cultura yuppie con tutto
il suo corredo di gentrification e di grande attenzione al capitale simbolico, alla moda, al design,
alla qualità della vita urbana. Il rovescio di questa medaglia fu la tragedia dei senzatetto,
l’esautoramento e l’impoverimento generale.