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Diritto -12/10

Il lavoro è l’attività manuale o intellettuale finalizzata allo scambio di beni o servizi


per soddisfare i bisogni dell’individuo.
I servizi sono le attività intellettuali come l’avvocato, l’insegnante o il notaio.
I bisogni sono divisibili in primari e secondari:
- I primari sono necessari per la vita dell’individuo
- I secondari non sono necessari per la vita ma ne migliorano le condizioni
Per risolvere i bisogni le necessità di un individuo, è necessario il lavoro di altre
persone. Le altre persone al contempo si affidano al lavoro di altri individui.
IMPORTANTE: nel lavoro non c’è differenza di dignità, ma solo di retribuzione. Tutti
quanti i lavoratori hanno pari diritti.
Il primo articolo della costituzione dichiara che a far progredire l’Italia è il lavoro.
“L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”.
COMMA 1
Nel quarto articolo comma uno della costituzione viene esplicitato che ogni cittadino
ha diritto al lavoro, e che lo stato promuove il lavoro.
Il fatto che i cittadini abbiano diritto a lavorare e che lo stato favorisca le condizioni
perché ciò avvenga si chiama principio lavorista formale.
Il principio lavorista sostanziale è la possibilità data dallo stato di ottenere un lavoro. ?
COMMA 2¶
Nel secondo comma dell’articolo 4 della Costituzione viene espresso per la prima
volta il termine dovere, usato nell’ambito morale e civico e non giuridico, poiché
nessuna legge obbliga a lavorare. Il lavoro deve però contribuire allo sviluppo
dell’intera società.
DIRITTO DEL LAVORO
Nasce per tutelare la vita lavorativa dei lavoratori dipendenti.
Il lavoro subordinato è la prestazione che un lavoratore compie alle dipendenze e
sotto le direttive di un datore di lavoro, in cambio di retribuzione. RIENTRA NEL
DIRITTO CIVILE.
- È retribuito
- È sotto la direzione di qualcuno
- È alle dipendenze di qualcuno
Al contrario il lavoro autonomo viene svolto senza dipendere da nessuno e venendo
pagati per i propri servizi.
È da considerare autonomo anche un lavoratore che ha collaboratori o dipendenti.
Naturalmente in questo caso il compenso che riceve per il servizio svolto va ripartito
con le altre persone.
ATTENZIONE: lo stipendio per un lavoratore autonomo è il compenso, mentre per un
lavoratore subordinato è la retribuzione.

Diritto -18/10
LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO:
- La Costituzione e le leggi ordinarie dello stato in maniera generica e solo come
linee guida.
- Gli accordi aziendali, decisioni che avvengono tra il datore e i suoi dipendenti
in maniera diretta.
- Gli accordi interconfederali che avvengono tra il datore di lavoro ed i
dipendenti per mezzo dei sindacati.
- I contratti collettivi stabiliscono le retribuzioni minime a cui hanno diritto i
lavoratori (parte retributiva) e stabiliscono i principali aspetti
dell’organizzazione lavorativa (parte normativa).
Avvengono in tre fasi, la prima è l’esposizione di quanto prevede il contratto,
la seconda è la contrattazione da entrambe le parti, la terza è la firma del
contratto.
Hanno efficacia nei confronti di tutti (lett. erga omnes)
- Il contratto individuale di lavoro avviene tra un datore ed un solo dipendente
Il contratto è un accordo tra le parti finalizzato a creare, modificare o annullare un
rapporto giuridico.
Il contratto può prevedere un periodo di prova, dove il lavoratore non è retribuito.
È una garanzia sia per il datore, che potrebbe non essere soddisfatto dell’operato
del lavoratore, ma anche per il dipendente, se non soddisfatto dell’ambiente di
lavoro. Se al termine del periodo di prova entrambe le parti vogliono continuare, il
lavoratore riceve lo stipendio per il suo periodo di prova.

TIPI DI CONTRATTO:
- Part time, ore di lavoro parziali:
verticale, più ore al giorno e meno giorni;
orizzontale, meno ore al giorno e più giorni;
ciclico, nella settimana si alternano verticale e orizzontale;
misto, tutti i part time alternati nelle settimane.
- Apprendistato, è un contratto di massimo tre anni per lavoratori sotto i 19
anni per integrarli nel mondo del lavoro. È retribuito, anche se in maniera
ridotta, ed è questa caratteristica a rendere l’apprendistato diverso dallo
stage.
- Servizio di somministrazione, il cliente viene servito dal lavoratore, e paga il
servizio all’azienda datrice del lavoratore. L’azienda datrice dà la retribuzione
poi al lavoratore.
- Lavoro a intermittenza, il lavoratore non ha orari di lavoro e viene chiamato a
seconda delle necessità.
- Lavoro ripartito, per integrare giovani o reintegrare chi ha perso il lavoro in
attività divise in più parti.
- Lavoro occasionale, senza troppe valenze burocratiche (babysitter,…)

DIRITTI:
- Essere retribuiti
- Essere retribuiti in base alle ore svolte e al tipo di mansione.
Fino al 1992 si veniva retribuiti in base ai guadagni dell’azienda, ma l’INPS ha
tolto questa pratica. (contingenza)
- Riposarsi, ogni lavoratore ha diritto al riposo giornaliero dopo 8 ore lavorative,
e ad un giorno di riposo ogni 5 o 6 giorni di lavoro. Se viene meno al riposo
per lavorare ha diritto a un compenso straordinario -> i medici hanno un
contratto che non pretende straordinari
DOVERI:
- Diligenza, seguire le direttive del datore con cura
- Fedeltà, non divulgare informazioni private dell’azienda
- Subordinazione, rispettare il ruolo superiore del datore di lavoro
- Rispetto degli orari lavorativi

Il datore ha la possibilità di licenziare il dipendente se non rispetta i suoi doveri


Il cliente può fare causa all’azienda se i lavori sono stati fatti male, il datore va a
processo ma i soldi verranno scalati dallo stipendio del dipendente

In tutto i ruoli lavorativi possono essere divisi in quattro categorie in ordine di


retribuzione: operai, dipendenti, quadri e dirigenti.

LO STATUTO DEI LAVORATORI  1970


Ha stabilito leggi solo per i lavoratori.
1- La libertà di espressione sul luogo di lavoro, ma non mentre si lavora.
2- Il datore non può controllare con dispositivi audiovisivi i propri lavoratori,
può utilizzare GPS sui mezzi aziendali dei dipendenti.
È utile sia al datore per controllare l’operato del dipendente, sia al dipendente
per la sua sicurezza.
Tutto questo deve essere accettato dal lavoratore al momento della stesura
del contratto.
3- Il datore non può verificare che un lavoratore in mutua stia davvero male, ma
se ha dei dubbi può affidare ai medici della mutua la verifica del suo stato di
salute.

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