Diritto -18/10
LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO:
- La Costituzione e le leggi ordinarie dello stato in maniera generica e solo come
linee guida.
- Gli accordi aziendali, decisioni che avvengono tra il datore e i suoi dipendenti
in maniera diretta.
- Gli accordi interconfederali che avvengono tra il datore di lavoro ed i
dipendenti per mezzo dei sindacati.
- I contratti collettivi stabiliscono le retribuzioni minime a cui hanno diritto i
lavoratori (parte retributiva) e stabiliscono i principali aspetti
dell’organizzazione lavorativa (parte normativa).
Avvengono in tre fasi, la prima è l’esposizione di quanto prevede il contratto,
la seconda è la contrattazione da entrambe le parti, la terza è la firma del
contratto.
Hanno efficacia nei confronti di tutti (lett. erga omnes)
- Il contratto individuale di lavoro avviene tra un datore ed un solo dipendente
Il contratto è un accordo tra le parti finalizzato a creare, modificare o annullare un
rapporto giuridico.
Il contratto può prevedere un periodo di prova, dove il lavoratore non è retribuito.
È una garanzia sia per il datore, che potrebbe non essere soddisfatto dell’operato
del lavoratore, ma anche per il dipendente, se non soddisfatto dell’ambiente di
lavoro. Se al termine del periodo di prova entrambe le parti vogliono continuare, il
lavoratore riceve lo stipendio per il suo periodo di prova.
TIPI DI CONTRATTO:
- Part time, ore di lavoro parziali:
verticale, più ore al giorno e meno giorni;
orizzontale, meno ore al giorno e più giorni;
ciclico, nella settimana si alternano verticale e orizzontale;
misto, tutti i part time alternati nelle settimane.
- Apprendistato, è un contratto di massimo tre anni per lavoratori sotto i 19
anni per integrarli nel mondo del lavoro. È retribuito, anche se in maniera
ridotta, ed è questa caratteristica a rendere l’apprendistato diverso dallo
stage.
- Servizio di somministrazione, il cliente viene servito dal lavoratore, e paga il
servizio all’azienda datrice del lavoratore. L’azienda datrice dà la retribuzione
poi al lavoratore.
- Lavoro a intermittenza, il lavoratore non ha orari di lavoro e viene chiamato a
seconda delle necessità.
- Lavoro ripartito, per integrare giovani o reintegrare chi ha perso il lavoro in
attività divise in più parti.
- Lavoro occasionale, senza troppe valenze burocratiche (babysitter,…)
DIRITTI:
- Essere retribuiti
- Essere retribuiti in base alle ore svolte e al tipo di mansione.
Fino al 1992 si veniva retribuiti in base ai guadagni dell’azienda, ma l’INPS ha
tolto questa pratica. (contingenza)
- Riposarsi, ogni lavoratore ha diritto al riposo giornaliero dopo 8 ore lavorative,
e ad un giorno di riposo ogni 5 o 6 giorni di lavoro. Se viene meno al riposo
per lavorare ha diritto a un compenso straordinario -> i medici hanno un
contratto che non pretende straordinari
DOVERI:
- Diligenza, seguire le direttive del datore con cura
- Fedeltà, non divulgare informazioni private dell’azienda
- Subordinazione, rispettare il ruolo superiore del datore di lavoro
- Rispetto degli orari lavorativi