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PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE

DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

D ELLA PARO
C A L
AD
NI
D O ME

I DIO

LA DOMENICA
Beato chi ascolta DELLA
la Parola di Dio!
(Lc 11, 28) PAROLA DI DIO
SUSSIDIO
LITURGICO-PASTORALE

2022
INDICE GENERALE

Un ringraziamento speciale a: Introduzione 3

Dott.ssa Elena Bosetti, sjbp


Istituto di Teologia per la Vita Consacrata “Claretianum” La Parola di Dio in Comunità 4
Dott.ssa Rosalba Manes Alcune considerazioni pratiche5
Pontificia Università Gregoriana Accogliere la Parola di Dio in Comunità7
Dott. Gregorio Vivaldelli Lectio Divina sul Vangelo
Studio Teologico Accademico di Trento
della III Domenica del Tempo Ordinario9
Mgr. William Segura Sánchez, Presb
Università Cattolica di Costa Rica La voce dei Padri della Chiesa14
S.E.R. Mons. Florencio Armando Colín Cruz
Vescovo di Puerto Escondido, México La Parola di Dio in Famiglia 15
Accogliere la Parola di Dio in Famiglia16
Lectio Divina sul Vangelo
della III Domenica del Tempo Ordinario18
Proposta pastorale.
Commento al Vangelo di ogni giorno su internet22

La Parola di Dio nella preghiera personale 24


Il metodo della lettura popolare e comunitaria della Bibbia25
Lettura popolare e comunitaria del Vangelo
della III Domenica del Tempo Ordinario27
Testimonianza. La Parola di Dio può cambiare il cuore33

Referenze iconografiche:
Appendice: Chiesa e Parola di Dio 35
© Vatican Media: copertina, pag. 11; La Voce dei Papi36
© Getty Images: pag. 70;
© Shutterstock.com: pag. 6, 24, 28, 30, Aspetti biblici sul Ministero del Lettorato38
35, 43, 46, 48, 53, 56, 60, 68, 81, 84, 91 La Parola di Dio nella vita della Famiglia42
Solo chi ascolta può annunciare:
© EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 2022 Parola di Dio e Catechesi alla luce del nuovo Direttorio45
Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano)
www.edizionisanpaolo.it Il Logo per la Domenica della Parola di Dio48
Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l.
Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano)
Beato chi ascolta la Parola di Dio! INTRODUZIONE 3

I
l testo che Papa Francesco ha scel- discepolo del Signore. Richiede la gio- Tutto questo contesto porta una sua osservanza. È costitutivo dell’an-
to per la Domenica della Parola di ia dell’incontro e la perseveranza. Per donna presente a esclamare con con- nuncio cristiano la sua testimonianza
Dio è fortemente espressivo per la questo il Signore continua afferman- vinzione: «Beato il grembo che ti ha fattiva. Custodire la Parola equivale a
vita della comunità cristiana. L’evan- do: «Chiedete e vi sarà dato, cercate portato e il seno che ti ha allattato» farla diventare come un seme che por-
gelista Luca inserisce queste parole di e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Lc 11, 27). La risposta di Gesù non ta frutto a tempo debito (cfr. Lc 8, 15).
Gesù come conclusione di un discor- (Lc  11, 9). Nulla rimane inascoltato si fa mancare. Pur lasciando lodare La sua efficacia, comunque, non di-
so in cui è possibile vedere ancora una presso il Padre quando è richiesto nel sua mamma, indirizza oltre lo sguar- pende tanto dall’impegno personale,
volta uniti l’agire messianico di Gesù e nome del Figlio. do dei credenti. Con la proclamazione ma dalla forza che scaturisce da quel-
il suo insegnamento. Il capitolo si apre L’insegnamento di Gesù, comun- della beatitudine unisce l’ascolto della la Parola divina.
con la richiesta fatta da un discepolo que, è visibile nella sua azione e testi- Parola di Dio con la sua messa in ope- La Parola di Dio, pertanto, si tra-
di insegnare loro a pregare così come monianza. Nel nostro contesto, l’evan- ra. Un duplice orizzonte si apre da- duce nella “volontà di Dio” e, vicever-
anche il Battista aveva fatto con i suoi gelista pone un esorcismo. Un uomo vanti a noi. Da una parte, l’esistenza sa, questa diventa la sua Parola che
discepoli. Gesù non si ritrae e insegna reso muto, adesso, davanti alla poten- cristiana si caratterizza per l’ascolto opera la salvezza. La comunità cri-
la più bella preghiera che tutti i cristia- za di Cristo, riacquista la parola. Lo della Parola di Dio. In essa viene of- stiana, pertanto, diventa il luogo pri-
ni usano da sempre per riconoscersi in stupore e l’entusiasmo della folla non ferto un senso così profondo che aiu- vilegiato dove poter ascoltare e vivere
lui come figli di un solo Padre. riesce, tuttavia, a frenare l’insolenza ta a comprendere la nostra presenza di questa Parola, perché nella comu-
Il Padre nostro non è solo la pre- di alcuni che non contestano a Gesù tra le alterne vicende del mondo. Sarà nità i cristiani sono realmente fratel-
ghiera dei credenti che affermano di la sua attività taumaturgica, ma la sua sempre una lotta dura tra quanti ade- li e sorelle che si sostengono l’un l’al-
avere tramite Gesù un rapporto filia- origine: «È per mezzo di Beelzebul ca- riscono alla Parola e quanti vi si op- tro vivendo nell’amore. La Domenica
le con Dio; costituisce anche la sintesi po dei demoni che egli scaccia i demo- pongono. Edulcorare questa condi- della Parola di Dio, come si può nota-
dell’essere rinati a una vita nuova dove ni» (Lc 11, 15). Tentazione spietata e zione potrà dare ai cristiani un ruolo re, permette ancora una volta ai cri-
compiere la volontà del Padre è fonte ingannatrice di quanti non intendono sociale più remunerativo, ma li ren- stiani di rinsaldare l’invito tenace di
di salvezza. In una parola è la sintesi accogliere nella loro vita la fonte del- derà insignificanti, perché alla fine re- Gesù ad ascoltare e custodire la sua
dell’intero Vangelo. la salvezza attraverso l’amore, ma si steranno “muti” e soggiogati. Divente- Parola per offrire al mondo una te-
Le parole di Gesù invitano quanti intestardiscono a rimanere legati alla ranno come il sale che perde il sapore stimonianza di speranza che permet-
pregano con quelle espressioni a la- legge e alle sue opere. La reazione di e saranno calpestati e rifiutati anche ta di andare oltre le difficoltà del mo-
sciarsi coinvolgere in un “noi” indice Gesù è un ulteriore insegnamento sul- da coloro che hanno asservito (cfr. Mt mento presente.
di una comunità: «Quando pregate, la sua origine divina, ma nello stesso 5, 13). Illusione da cui rifuggire con
dite» (Lc 11, 2), e lasciano percepire tempo è un pressante invito a quanti convinzione per non rendere vano il + Rino Fisichella
da parte dei suoi discepoli una seria crederanno in lui a non lasciarsi vin- Vangelo della salvezza. Dall’altra par-
volontà di preghiera come espressio- cere dalla presenza del male e dai suoi te, il solo ascoltare la Parola di Dio
ne di tutta la loro esistenza. La pre- servitori di violenza, perché il Regno non basta. Gesù aggiunge un verbo
ghiera, quindi, non è di un momento, di Dio è chiaramente in mezzo a noi determinante che comporta il “con-
ma coinvolge tutta la giornata di un con i suoi frutti. servare” in sé questa Parola con la
La Parola di Dio
in comunità

«Per favorire l’ascolto della Parola di


Dio non si devono trascurare quei
mezzi che possono aiutare i fedeli
ad una maggiore attenzione… Un’at-
tenzione speciale va data all’ambo-
ne, come luogo liturgico da cui vie-
ne proclamata la Parola di Dio».

(Verbum Domini 68)


Alcune considerazioni pratiche LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 5

C
onsiderando la presente si- fasce d’età, realizzare un momento Per incontrarsi con la Parola viven- dubbio valore culturale ha molteplici
tuazione pandemica, si rac- di carattere culturale, storico e bi- te è necessario concentrarsi soprattut- connotazioni.
comanda agli organizzatori blico); to sulla preparazione spirituale, chie-
della Domenica della Parola di Dio di • scegliere altre persone adatte per dendo l’apertura di cuore per noi e per
controllare sempre le vigenti norme l’esecuzione pratica del program- quelli a cui sarà proclamata durante la COINVOLGERE I FEDELI
sanitarie e di adattare conseguente- ma; Domenica della Parola di Dio. Di con-
mente lo svolgimento comunitario • preventivare eventuali spese; seguenza, i preparativi per program- L’informazione concernente la Do‑
dell’iniziativa. • preparare il materiale necessario; mare l’iniziativa richiedono necessa- menica della Parola di Dio richiede un
Per vivere fruttuosamente la Do‑ • divulgare le informazioni riguar- riamente che si parta dalla preghiera largo anticipo per raggiungere più per-
menica della Parola di Dio in comu- danti questa Domenica; individuale e comunitaria. sone possibile.
nità, è essenziale prepararla con un • raggiungere le persone in difficoltà Le comunità, almeno una settima- Indubbiamente l’invito personale
largo anticipo. È bene che i prepara- (malati, case di cura, ospedali, car- na prima della Domenica della Paro‑ è il modo più diretto per informare le
tivi si estendano dal livello spirituale ceri, associazioni caritative…); la di Dio, potrebbero includere nella persone dell’iniziativa.
(la preghiera personale e comunitaria • coinvolgere, per quanto possibile, preghiera dei fedeli un’intenzione de- Si possono usare anche volantini e
per la buona riuscita e l’apertura di persone di altre religioni e confes- dicata alla buona riuscita di questa dépliant, facilmente distribuibili alle
cuore alla Parola di Dio) a quello ma- sioni cristiane, così come i non cre- iniziativa. persone e affissi nelle bacheche.
teriale (adeguata programmazione, denti. I membri del gruppo responsabi- I social media come facebook, twit‑
corrispondente alla vita della propria le, come anche i catechisti, gli evan- ter, whatsapp e altre app siano valoriz-
comunità). gelizzatori e altre persone responsa- zati per diffondere ampiamente le at-
PREPARARSI SPIRITUALMENTE bili della proclamazione del Vangelo, tività programmate.
potrebbero prevedere un momento di
CREARE UN GRUPPO È utile ricordare, in primo luogo, Adorazione silenziosa del Santissimo
RESPONSABILE che la Bibbia non è solo un testo di Sacramento, offerta per la celebrazio- VIVERE LA DOMENICA
alto valore culturale, morale, stori- ne della Domenica della Parola di Dio. DELLA PAROLA DI DIO
Il primo passo da compiere è istitu- co, sociale o artistico, capace di ispi-
ire un gruppo di persone che potreb- rare il pensiero dell’uomo odierno. È importante favorire l’incontro
be curare e coordinare lo svolgimen- La Bibbia racchiude in sé la Parola PROGRAMMARE LE ATTIVITÀ personale e comunitario con la Paro‑
to delle iniziative pastorali per questa di Dio che è «viva, efficace e più ta- la vivente.
Domenica. Il compito di questo grup- gliente di ogni spada a doppio taglio; Le diverse attività programmate Siamo chiamati a diventare stru-
po di persone sarà: essa penetra fino al punto di divisio- per lo svolgimento di questa inizia- menti nelle mani del Signore e ricorda-
ne dell’anima e dello spirito, fino al- tiva dovrebbero essere rivolte sia al- re che, «come la pioggia e la neve scen-
• pregare per la buona riuscita; le giunture e alle midolla, e discerne le comunità che alle singole persone, dono dal cielo e non vi ritornano senza
• programmare le varie iniziative i sentimenti e i pensieri del cuore» ricordando sempre che la Bibbia è la avere irrigato la terra, senza averla fe-
(presentare le proposte per diverse (Eb 4, 12). Parola di Dio vivente e che il suo in- condata e fatta germogliare, perché
LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 6

dia il seme a chi semina e il pane a


chi mangia, così sarà della mia parola
uscita dalla mia bocca: non ritornerà
a me senza effetto, senza aver operato
ciò che desidero e senza aver compiuto
ciò per cui l’ho mandata» (Is 55, 10-11).

CONTINUARE L’ESPERIENZA
DELLA PAROLA DI DIO

Terminata la Domenica, occorre ri-


cordare che la Parola di Dio non ces-
sa di operare nei nostri cuori, quindi
sarebbe opportuno avviare occasioni
formative (ad esempio: la Lectio divi‑
na settimanale o mensile, gruppo bi-
blico, ecc.) dove si possa continuare
l’incontro con la Parola di Dio, offren-
do un’opportunità per la formazione
permanente dei fedeli.
Di seguito si riportano alcune pro-
poste pastorali che possono aiutare a
sottolineare l’importanza della Dome‑
nica della Parola di Dio in comunità.
A seconda del contesto di ogni comu-
nità, se ne possono sviluppare altre
come l’istituzione dei Lettori da par-
te del Vescovo, la lectio continua di un
testo biblico, la consegna della Paro-
la in ambiti diversi, momenti cultura-
li di approfondimento, audio-drammi
su personaggi biblici, momenti forma-
tivi, celebrazioni ecumeniche.
Accogliere la Parola di Dio in Comunità LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 7

Viene ora proposto un Rito di in- processione solenne con il turibolo, Segue l’atto penitenziale, che potrebbe Il libro contenente la Parola di Dio
tronizzazione della Parola di Dio, che la navicella, la croce e le candele, por- essere il seguente: viene solennemente portato e colloca-
potrebbe risultare più indicato soprat- tando l’Evangeliario secondo le usanze to sul trono. È un gesto simbolico con
tutto nella situazione epidemiologi- della Chiesa romana. C. Signore, che sei la Parola di Dio fat- cui non solo innalziamo la Sacra Scrit-
ca in continua evoluzione. Tuttavia, ta carne, Kyrie eleison tura in mezzo a questa nostra comu-
a discrezione del Vescovo locale e del R. Kyrie eleison nità orante, ma anche manifestiamo
Parroco, possono essere introdotti al- ATTO PENITENZIALE C. Cristo, che ai ciechi ridai la vista la nostra volontà di metterla al primo
tri gesti che sottolineano l’importanza con la forza della tua parola, Christe posto della nostra vita. Così la Parola
della Parola di Dio nella comunità ce- Dopo il saluto iniziale si introduce con eleison di Dio diventa il faro della nostra esi-
lebrante – in conformità, naturalmen- queste o simili parole: R. Christe eleison stenza che illumina le nostre decisioni
te, con le indicazioni liturgiche vigenti C. Signore, che liberi le nostre esisten- e ispira il nostro agire secondo la vo-
in merito alla celebrazione dei sacra- «Oggi si è compiuta questa Scrit- ze dal peccato, Kyrie eleison lontà di Dio.
menti e, soprattutto, dell’Eucaristia. tura che voi avete ascoltato» – dice il R. Kyrie eleison
È da tenere presente, comunque, Signore agli abitanti di Nàzaret. Così Segue l’omelia e la Santa Messa mo‑
che il Rito di intronizzazione qui ripor- Gesù ricorda che la Parola di Dio è di- C. Dio onnipotente abbia misericordia re solito.
tato è una proposta, e non deve esse- namica. Non è un libro che, una volta di noi, perdoni i nostri peccati e ci con-
re applicato in modo pedissequo alla letto, si chiude e si depone in uno scaf- duca alla vita eterna.
liturgia celebrata, senza prendere in fale, ma è una presenza viva, capace di R. Amen PREGHIERA DEI FEDELI
considerazione le esigenze particolari trasformare e di santificare la nostra Si canta il Gloria e poi inizia la Litur-
che possono essere presenti in una co- vita. Aprire la Bibbia significa incon- gia della Parola more solito. Si potrebbe usare la seguente preghie-
munità parrocchiale o diocesana. trare personalmente Dio che si rivolge ra dei fedeli, modificandola secondo le
È auspicabile che il Rito di intro‑ a me e mi rivela se stesso e la sua pre- necessità della comunità.
nizzazione si svolga almeno una vol- senza nella mia vita. INTRONIZZAZIONE C. Fratelli e sorelle, in Gesù Cristo si
ta, durante la celebrazione eucaristica In questo giorno la Chiesa cele- compiono le Sacre Scritture e le nostre
più solenne nella Domenica della Pa- bra la Domenica della Parola di Dio: Per la proclamazione del Vangelo vie- vite trovano la loro pienezza. Presen-
rola di Dio. apriamoci alla presenza di Dio che, ne portato processionalmente l’Evan- tiamo a Dio Padre le nostre intenzioni,
Accanto all’altare, oppure all’ambo- attraverso la sua Parola, desidera ri- geliario dall’altare all’ambone, dove per vivere pienamente la sua Parola.
ne, o in un altro luogo appositamente velarsi e abitare in mezzo alle nostre viene incensato. Al termine della let- L. Preghiamo insieme e diciamo: Si
preparato (una cappella), si prepari un esistenze. tura del Vangelo il ministro, dopo aver compia in noi, o Padre, la tua Parola!
posto visibile da tutta l’assemblea, ele- Perché possiamo accogliere la sua baciato il testo sacro, processional-
vato e ornato, dove si può collocare il presenza durante questa celebrazio- mente lo colloca sul trono, dove viene 1. «Lo Spirito del Signore è sopra di
testo sacro. ne, riconosciamo di essere peccatori e aperto e incensato. me, e mi ha consacrato». Il Papa, i
La Santa Messa inizia more solito: invochiamo con fiducia la misericor- Un commentatore spiega il gesto con Vescovi, i Presbiteri e i Diaconi con
si favorisca, secondo le possibilità, la dia di Dio. queste o simili parole: coraggio sostengano tutti coloro
LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 8

che vivono nelle diverse situazioni tori della Buona Notizia alle perso- nelle comunità condividano la fe- sta ai ciechi». Ciascuno di noi apra
di schiavitù spirituale e materiale. ne che incontrano, soprattutto quelli de, l’amore e la speranza con tutte il cuore alla presenza divina che il-
Noi ti preghiamo. più bisognosi. Noi ti preghiamo. le persone sole, disperate, malate e lumina e guida, attraverso la sua
2. «Lo Spirito del Signore è sopra di 3. «Lo Spirito del Signore è sopra di schiacciate dal peso della vita. Noi Parola, alle sorgenti della vita eter-
me, a portare ai poveri il lieto annun- me, per liberare coloro che sono ti preghiamo. na. Noi ti preghiamo.
zio». Tutti i battezzati, guidati dallo oppressi». I Lettori, i Catechisti e 4. «Lo Spirito del Signore è sopra di
Spirito Santo, diventino annuncia- quanti diffondono la Parola di Dio me, ad annunziare il dono della vi- C. Ti ringraziamo, o Padre, per il tuo
Figlio che hai inviato in mezzo a noi.
Fa’ che con la grazia dello Spirito San-
to sappiamo accoglierlo nei nostri
cuori. Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli.
R. Amen.

BENEDIZIONE SUL POPOLO

La celebrazione si può concludere con


la seguente benedizione.
C. Dio vi benedica con ogni benedizio-
ne del cielo e vi renda puri e santi ai
suoi occhi; effonda su di voi le ricchez-
ze della sua gloria, vi istruisca con le
parole della verità, vi illumini col Van-
gelo di salvezza, vi faccia lieti nella ca-
rità fraterna.
R. Amen.
C. E la benedizione di Dio onnipoten-
te, Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga
sempre.
R. Amen.
Lectio Divina sul Vangelo LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 9
della III Domenica del Tempo Ordinario

PREPARAZIONE ALL’ASCOLTO in noi, come balsamo sulle nostre fe- PROCLAMAZIONE DELLA PAROLA Gesù ritornò in Galilea con la po-
(STATIO) rite, vieni dolce consolatore, donaci tenza dello Spirito e la sua fama si
un cuore nuovo, capace di compren- Dal Vangelo secondo Luca diffuse in tutta la regione. Insegnava
Disponiamoci ad ascoltare con tut- sione e di tenerezza. Donaci di saper- (Lc 1, 1-4; 4, 14-21) nelle loro sinagoghe e gli rendevano
to il cuore la Parola che ci viene dona- ci ascoltare umilmente gli uni gli al- Poiché molti hanno cercato di rac- lode. Venne a Nàzaret, dove era cre-
ta. Non è scontato fare silenzio interio- tri, donaci di saperci perdonare e di contare con ordine gli avvenimenti che sciuto, e secondo il suo solito, di sa-
re: talvolta non basta la nostra buona aprirci all’accoglienza della tua novi- si sono compiuti in mezzo a noi, come bato, entrò nella sinagoga e si alzò a
volontà, siamo presi da tante cose e tà nella storia che stiamo vivendo. In- ce li hanno trasmessi coloro che ne fu- leggere. Gli fu dato il rotolo del pro-
sollecitazioni, disturbati da pensieri segnaci a riconoscere la tua Presenza rono testimoni oculari fin da principio feta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo
negativi, da affanni e preoccupazioni. in quanto ci accade. Insegnaci a ri- e divennero ministri della Parola, così dove era scritto:
Ci mettiamo così come siamo davan- conoscere il Verbo incarnato in ogni anch’io ho deciso di fare ricerche ac- Lo Spirito del Signore è sopra di
ti al Signore, in comunione con tutti fratello e sorella, soprattutto nei pic- curate su ogni circostanza, fin dagli ini- me; per questo mi ha consacrato con
i nostri fratelli e sorelle rigenerati dal coli, nei poveri, negli afflitti e disprez- zi, e di scriverne un resoconto ordinato l’unzione e mi ha mandato a portare ai
seme incorruttibile della Parola viven- zati. Ti lodiamo e ti ringraziamo per per te, illustre Teòfilo, in modo che tu poveri il lieto annuncio, a proclamare
te (cfr. 1Pt 1, 23). Invochiamo la grazia averci convocati oggi ad ascoltare la possa renderti conto della solidità de- ai prigionieri la liberazione e ai ciechi
dello Spirito Santo e l’intercessione di tua Parola. Amen. gli insegnamenti che hai ricevuto. la vista; a rimettere in libertà gli op-
Maria, che è “beata” perché ha credu-
to pienamente alla Parola (cfr. Lc 1, 41-
45), affinché possiamo anche noi, con
la grazia dello Spirito, accogliere con
fede la Parola, darle carne nella nostra
vita e annunciarla con gioia come Pa-
rola che salva.

Preghiamo
Vieni Spirito Santo, comunione vi-
vente del Padre e del Figlio. Vieni Spi-
rito creatore, Tu che hai parlato nei
Profeti e hai concepito nella Vergine
la Parola. Vieni Tu che nel battesimo
sei disceso su Gesù e lo hai consa-
crato per annunciare ai poveri la bel-
la notizia, per liberare gli oppressi e
portare a tutti gioia e salvezza. Vieni
LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 10

pressi, a proclamare l’anno di grazia MEDITAZIONE (MEDITATIO) (At 15, 28); e non sono semplicemente La citazione di Is 61, 1-2 ingloba
del Signore. Paolo e compagni a decidere la strada un’espressione di Is 58, 6 che raffor-
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò Entriamo in dialogo orante con la della evangelizzazione, ma «lo Spirito za il tema della liberazione e omette
all’inserviente e sedette. Nella sina- Parola che abbiamo ascoltato, come di Gesù» che si manifesta in situazio- invece la seconda parte di Is 61, 2 che
goga, gli occhi di tutti erano fissi su di faceva Maria di Nàzaret che custodiva ni a volte sfavorevoli (cfr. At 16, 7). Se- annuncia «il giorno di vendetta del no-
lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi le parole riguardanti Gesù «meditan- guendo Gesù «pieno di Spirito santo» stro Dio». Si arresta volutamente alla
si è compiuta questa Scrittura che voi dole nel suo cuore» (cfr. Lc 2, 19.51). (Lc 4, 1), i battezzati sono chiamati a prima parte del versetto che procla-
avete ascoltato». Ci lasciamo interpellare dalla Parola: «camminare nello Spirito» (Gal 5, 16), ma «l’anno di grazia del Signore». È
cosa dice oggi alla mia vita, alla nostra a lasciarsi guidare in tutto dallo Spiri- il giubileo, tempo di grazia e di mise-
famiglia, alla nostra comunità? Cer- to. Possiamo allora chiederci: come vi- ricordia, tempo di gioia e di fraternità,
LETTURA ORANTE (LECTIO) chiamo di declinare più concretamen- viamo la relazione con lo Spirito Santo anno sabbatico che prevede la remis-
te la domanda soffermandoci su alcu- che abbiamo ricevuto nel Battesimo e sione dei debiti e il riposo della terra
Cerchiamo anzitutto di “ambientar- ne istanze che emergono dal testo e dal nella Confermazione? Le nostre scelte che verrà di nuovo data in usufrutto
ci” nella scena descritta dall’evangeli- contesto lucano. e programmazioni sono precedute dal- ai poveri (cfr. Lv 25, 10). Chissà quan-
sta, aiutandoci anche con l’immagina- la preghiera e dal discernimento nello te volte i fedeli ebrei avranno ascoltato
zione (è la cosiddetta compositio loci). Il contesto: guidato dallo Spirito Spirito? Papa Francesco ci esorta ad es- e pregato queste parole profetiche che
Non abbiamo paura di usare l’immagi- Il contesto di Lc 3, 21 – 4, 15 ci per- sere Evangelizzatori con Spirito, «che si annunciano grazia, misericordia, giu-
nazione, sant’Ignazio di Loyola invita mette di cogliere un profondo legame aprono senza paura all’azione dello Spi- stizia, fraternità. Notiamo che il testo
a valorizzarla per coinvolgerci piena- tra il battesimo, la discesa dello Spiri- rito Santo» (Evangelii Gaudium, 259). profetico parla in forma diretta, non in
mente. Chi è stato in pellegrinaggio a to Santo e la missione di Gesù, il Figlio terza ma in prima persona: «Lo Spirito
Nàzaret può attivare la memoria, ma amato che si lascia pienamente guidare Nel cuore della liturgia del Signore è sopra di me; per questo
tutti possiamo chiudere un momento dallo Spirito che lo conduce anzitutto Siamo nel cuore della liturgia mat- mi ha consacrato con l’unzione e mi ha
gli occhi e immaginarci nella sinago- nel deserto (Lc 4, 1) e quindi lo fa ri- tutina del sabato. Quando Gesù nel- mandato…». Ma di chi parla il profeta,
ga di Nàzaret che Gesù ha frequentato tornare in Galilea, dopo aver supera- la sinagoga di Nàzaret si alza per fa- «dice questo di sé stesso o di qualcun
fin dall’infanzia, dove è stato formato to vittoriosamente le tentazioni: «Gesù re la lettura profetica, si suppongono altro?» (cfr. At 8, 34).
e cresciuto nell’ascolto delle Scritture. ritornò in Galilea con la potenza del- già fatte la lettura della Torah e le pre-
Non è un giorno qualsiasi: è il gior- lo Spirito» (Lc 4, 14). Tutta l’attività di ghiere comprese nella prima parte del L’oggi di Gesù
no festivo del sabato e il popolo è riu- Gesù si dispiega nella piena docilità al- rito. È nel rotolo del profeta Isaia che Attimi di silenzio e di respiro sospe-
nito per l’assemblea liturgica. lo Spirito e nella medesima prospetti- Gesù trova il passo fondativo della sua so. Gesù riavvolge il rotolo (è lui che
C’è grande attesa, cosa dirà Gesù? va Luca vedrà dispiegarsi la missione missione. Ma l’evangelista Luca ci sor- apre, è lui che chiude), lo riconsegna
Leggiamo e rileggiamo il testo sen- della Chiesa battezzata nello Spirito di prende perché il passo citato non lo si all’inserviente e si siede (la lettura vie-
za fretta, come buon cibo che va gu- Pentecoste. Infatti, non sono semplice- trova così nella Bibbia, non è citazione ne fatta in piedi, l’omelia da seduti). Gli
stato e assimilato, come acqua sorgiva mente Pietro e gli apostoli a decidere letterale, ma un intreccio di passi di- occhi di tutti sono puntati su di lui. Co-
che disseta l’anima. cosa fare, ma «lo Spirito Santo e noi» versi con significative omissioni. sa dirà nell’omelia? Ma Gesù non fa la
LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 11

predica, non fa il commento del testo, che condona i debiti, rimette in libertà di Marco inaugura la predicazione di Parola di gioia e di liberazione
ne dichiara invece il compimento: «Og- i prigionieri, fa trasalire di gioia i po- Gesù: «il tempo è compiuto» (peplér ‑ Nel seguito della pericope notia-
gi si è compiuta questa Scrittura che veri e respirare la madre terra, anche tai, Mc 1, 15). Il tempo della promes- mo che la prima reazione dei fedeli
voi avete ascoltato» (Lc 4, 21). È Gesù lei bisognosa di riposo e di liberazione. sa si apre all’«oggi» di Gesù, un «og- nella sinagoga di Nàzaret dopo avere
stesso il compimento della Scrittura, Nella sinagoga di Nàzaret risuona il gi» che attraversa l’intero vangelo di ascoltato le parole di Gesù è la mera-
è lui il consacrato con l’unzione dello verbo della pienezza: oggi «si è com- Luca, da Betlemme alla croce: «oggi, viglia: «Tutti gli davano testimonian-
Spirito, inviato a portare il lieto annun- piuta» (peplér tai) questa Scrittura. nella città di Davide, è nato per voi un za ed erano meravigliati delle parole
cio ai poveri. Lui stesso è il “giubileo” È il medesimo verbo che nel vangelo Salvatore», dice l’angelo ai pastori (2, di grazia che uscivano dalla sua boc-
11); «oggi per questa casa è venuta la ca» (Lc 4, 22a). Il Vangelo è bella noti-
salvezza», dice Gesù a Zaccheo (19, 9); zia, è gioia contagiosa che sgorga dal
«oggi con me sarai nel paradiso», ri- cuore di Cristo, è consolazione e libe-
sponde Gesù al malfattore crocifisso razione profonda che nasce dall’amare
con lui (23, 43). e dal lasciarsi amare, dal donare e per-
Si noti il passaggio dagli «occhi» donare, dal prendersi cura degli altri,
agli «orecchi». I fedeli presenti in si- in particolare delle persone più fragi-
nagoga volevano vedere («gli occhi di li e bisognose, con profondo rispetto
tutti erano fissi su di lui»), ma Gesù e accoglienza delle diversità, con re-
li riconduce al primato biblico sponsabilità e tenerezza.
dell’ascolto: «Oggi si è compiuta Il “giubileo” che Gesù è venuto a in-
questa Scrittura che voi avete augurare non lascia tranquilli coloro
ascoltato» (letteralmente: «nei che vogliono seguirlo, uomini e don-
vostri orecchi»). Si passa dal ne. È un giubileo che sveglia il cuore
vedere all’ascoltare. Anche e la mente, che fa aprire gli occhi sul-
noi oggi siamo provoca- le ingiustizie, sulle povertà negate, sul-
ti a passare dalla cu- le situazioni dolorose e insostenibili di
riosità del vedere alla tanti fratelli e sorelle, sulle ferite che
fede che nasce dall’a‑ continuamente vengono inferte alla
scolto della Paro- madre terra. Non è gioia superficiale
la (cfr.  Rm 10, 17). e non può essere gioia avara, che si la-
Attiviamo dunque la “beatitudine scia chiudere in circoli ristretti, riser-
dell’ascolto”! Solo chi ascolta la Paro- vata a pochi privilegiati. La gioia del
la con fede, con tutto il cuore e con Vangelo si impasta con le lacrime dei
tutta la vita, potrà esserne testimone e poveri e dei sofferenti, non tollera so-
annunciatore credibile. prusi e violenze, contesta ipocrisie e
LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 12

ogni forma di oppressione, anche reli- ciechi, cammino spedito anziché zop- Parola che incoraggia e consola zione e balsamo spirituale. L’apostolo
giosa: «Guai a voi che caricate gli uo- picante perché il Signore rinnova le Nella Bibbia l’espressione “evange- Paolo ci invita a consolarci reciproca-
mini di pesi insopportabili, e quei pe- forze, «rende i miei piedi come quelli lizzare”, “portare il lieto annuncio”, mente, con la stessa consolazione con
si voi non li toccate nemmeno con un delle cerve e sulle alture mi fa cammi- compare per la prima volta sullo sfon- la quale siamo consolati da Dio, «Pa-
dito!» (Lc 11, 46). Il Vangelo di Gesù nare», dice il profeta (Ab 3, 19). do dell’esodo da Babilonia, strettamen- dre misericordioso e Dio di ogni con-
è essenzialmente liberazione: «Coloro L’immagine della luce è frequente- te collegata al tema della consolazione. solazione» (cfr. 2Cor 1, 3-5). Se acco-
che si lasciano salvare da Lui sono li- mente associata alla Parola nella Bib- Dice il Signore: «Consolate, consolate gliamo la consolazione che ci viene da
berati dal peccato, dalla tristezza, dal bia: «Lampada per i miei passi è la tua il mio popolo. Parlate al cuore di Geru- Dio attraverso la sua Parola, possiamo
vuoto interiore, dall’isolamento» (EG Parola, luce sul mio cammino» (Sal salemme e gridatele che la sua tribola- a nostra volta consolare con le paro-
1). Liberazione e gioia non solo per gli 118, 105). Cristo stesso è la Parola che zione è compiuta… Sali su un monte, le e i sentimenti di Dio che ha cura di
umani, chiamati ad essere tutti “fratel- illumina, è «la luce vera, che illumina tu che annunci liete notizie a Sion! Al- ogni sua creatura. Papa Francesco ci
li”, ma anche per la madre terra che ogni uomo» (Gv 1, 9). Chi ascolta la za la tua voce con forza, tu che annun- dice che «il prendersi cura è una rego-
ha il diritto di un tempo sabbatico per sua parola è strappato dalle tenebre ci liete notizie a Gerusalemme» (Is 40, la d’oro del nostro essere umani e por-
riposare e rigenerarsi, anno di grazia e trasferito nel regno della luce. Con 1-2. 9). Ciascuno di noi è chiamato ad ta con sé salute e speranza (cfr. LS 70)
in cui i debitori possono respirare per- la predicazione di Gesù sulla Galilea essere messaggero/messaggera di bel- [...] Questa cura dobbiamo rivolger-
ché i loro debiti saranno condonati e i dei pagani sorge la luce: «Il popolo che le notizie. Lo possiamo fare utilizzan- la anche alla nostra casa comune: alla
poveri potranno rallegrarsi perché sa- abitava nelle tenebre vide una grande do i social, con un messaggio di gioia terra e ad ogni creatura. Tutte le forme
rà concessa anche a loro una porzione luce, per quelli che abitavano i regione e di speranza, ma siamo chiamati a fa- di vita sono interconnesse, e la nostra
di terra, come è giusto che sia. e ombra di morte una luce è sorta» (Mt re di più, a farci noi stessi messaggio salute dipende da quella degli ecosiste-
4, 16). Non è forse l’ignoranza di Dio e che “parla al cuore”, che porta inco- mi che Dio ha creato e di cui ci ha inca-
Parola che illumina e risana del suo amore, la tenebra più profon- raggiamento e conforto. Dice il profe- ricato di prenderci cura» (Udienza ge‑
Ai messaggeri inviati da Giovan- da? I rigenerati in Cristo sono passati ta: «il Signore mi ha mandato a porta- nerale, mercoledì 16 settembre 2020).
ni Battista che in carcere è provato dalle tenebre alla splendida luce di Co- re il lieto annuncio ai miseri, a fasciare
dal dubbio sull’identità messianica lui che li ha chiamati per una specifica le piaghe dei cuori spezzati» (Is 61, 1).
di Gesù, egli risponde facendo parla- missione: annunciare il vangelo, pro- Oggi il mondo è pieno di uomini e don- PREGHIERA
re i segni del Vangelo che attestano il clamare le opere meravigliose del Si- ne, bambini, giovani e anziani che sof- (ORATIO E CONTEMPLATIO)
compimento delle parole del Profeta: gnore (cfr. 1Pt 2, 9). frono interiormente, hanno l’animo a
«Andate e riferite a Giovanni ciò che Quanto è viva in noi la consapevo- pezzi, il cuore straziato. C’è chi non ha Dopo avere ascoltato e meditato il
avete visto e udito: i ciechi riacquista- lezza di essere portatori di una luce mai visto la pace da quando è nato, ma brano evangelico, facciamo spazio alla
no la vista, gli zoppi camminano, i leb- che non viene da noi, ma dalla Paro- solo guerra, fame, miseria. La pande- preghiera e alla contemplazione. Non
brosi sono purificati, i sordi odono, i la che ci ha «rigenerati» per un amo- mia ha dilatato sofferenza e paura, an- si tratta di dire qualche preghiera, ma
morti risuscitano, ai poveri è annun- re fraterno senza ipocrisia? (cfr. 1Pt 1, goscia e solitudine. Siamo mandati a piuttosto di “pregare” la Parola ascol-
ciata la buona notizia» (Lc 7, 22; cfr. Is 22-25). Come viviamo il Vangelo della consolare e incoraggiare, a fasciare te- tata e meditata perché essa trovi attua-
26, 19; 35, 5-6; 42, 7; 61, 1). Luce per i fraternità? neramente le ferite del cuore, con un- zione nella nostra vita.
LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 13

• Chiediamo al Padre di farci assapo- • Chiediamo a Gesù di donarci i suoi di. Con san Bernardo di Chiaravalle, non sia una parola scritta e muta, ma
rare la gioia di essere suoi figli e fi- sentimenti, la sua passione per il grande maestro di vita spirituale, ve- incarnata e viva; non una parola inci-
glie. Ringraziamolo per averci do- Vangelo e per il popolo di Dio, in nerato come santo anche dalla chiesa sa a caratteri fissi su una pergamena
nato “l’unzione” dello Spirito per particolare per gli ultimi, i pove- anglicana e luterana, chiediamo che la morta, ma stampata sotto forma uma-
cui siamo anche noi dei “cristi”, sia- ri, i piccoli, le pecorelle stanche e Parola si faccia carne nella nostra vita: na nel mio casto ventre; tracciata non
mo “cristificati”. smarrite. «Non sia una parola che passa veloce- da una penna, ma per opera dello Spi-
• Ringraziamo lo Spirito Santo che ci mente appena proferita, ma una paro- rito Santo!».
abita e grida in noi «Abba, Padre!» Lasciamo che la Parola raggiunga la la concepita per dimorare, rivestita di
(cfr. Rm 8, 15). profondità del nostro cuore e lo riscal- carne e non di aria fuggente! Che essa
DISCERNIMENTO E AZIONE
(DELIBERATIO E ACTIO)

La dinamica della Parola non si ar-


resta sul monte Tabor! Vale a dire, la
contemplazione, benché sia il vertice
della lectio divina, ha bisogno di im-
pastarsi con la storia, di farsi “actio”,
azione trasformante. Contemplativi in
azione! Dal monte della contemplazio-
ne/trasfigurazione scendiamo con Ge-
sù per “prenderci cura” dei nostri fra-
telli e delle nostre sorelle, della madre
terra e di ogni creatura, annunciando
il Vangelo con la vita. In questa pro-
spettiva, quale scelta concreta, qua-
le decisione mi sollecita a prendere la
Parola? Cosa mi chiede «oggi» perché
la gioia del Vangelo possa abitarmi e
contagiare il mondo?
La voce dei Padri della Chiesa LA PAROLA DI DIO IN COMUNITÀ 14

Nella presente edizione diamo vo- velarlo; cose queste che sono nasco- che non giudica nessuno ma ha da- dalla vita temporale a quella eter-
ce a Sant’Agostino d’Ippona, nato a ste ai sapienti e rivelate ai fanciulli, to al Figlio ogni potere di giudica- na; ebbene per lui sono più dolci i
Tagaste il 13 novembre 354 e morto a poiché Dio resiste ai superbi mentre re, sono senz’altro immutabilmente giudizi di Dio che se stesso, perché
Ippona il 28 agosto 430. È considera- dona la grazia agli umili. giusti. Perché né Dio ha ingannato per lui essi sono più dolci del mie-
to il “Dottore della Grazia” e difenso- Le giustizie del Signore sono rette, qualcuno nel minacciare o nel pro- le e del favo.
re della fede di fronte alle eresie dei allietano il cuore. Tutte le giustizie mettere, né alcuno può togliere agli E incontreranno favore le paro‑
manichei, dei donatisti e dei pelagiani. del Signore sono rette in Lui, che empi il supplizio, o ai pii il premio le della mia bocca, e la meditazione
Di seguito riportiamo il suo commen- non ha insegnato niente che non che egli dà. del mio cuore sarà sempre al tuo co‑
to ad alcuni versetti del Salmo 18, che abbia fatto egli stesso, di modo che Più desiderabili dell’oro e di molte spetto: la meditazione del mio cuo-
saranno proclamati nella Liturgia del‑ quanti lo imiteranno possano gioi- pietre preziose: sia pur molto lo stes- re non ha per scopo di piacere agli
la Parola della III Domenica del Tempo re nel loro cuore di quelle cose che so oro e le pietre, e molto preziosi e uomini, perché è già annientata la
Ordinario, ciclo C. fanno liberamente per amore e non molto desiderabili, tuttavia i giudi- superbia; ma è sempre al tuo co-
servilmente per timore. zi di Dio sono più desiderabili delle spetto, perché tu scruti la coscien-
Il comandamento del Signore è pompe di questo secolo, il cui desi- za pura.
COMMENTO DI SANT’AGOSTINO nitido, illumina gli occhi: è limpi- derio fa sì che i giudizi di Dio non si- Signore mio aiuto e mio redento‑
do il comandamento del Signore ano desiderati, ma temuti o disprez- re: Signore, tu aiuti me che tendo a
Manifestazione del Cristo che senza il velo delle osservanze zati o non creduti. E se qualcuno è te; poiché mi hai redento affinché
(Sal 18, 8.9.10.15) carnali illumina il volto dell’uomo egli stesso oro o pietra preziosa, io tenda a te; nessuno attribuisca
Immacolata è la Legge del Signo‑ interiore. tanto da non essere consumato dal alla sua sapienza il convertirsi a te
re, converte le anime. Egli stesso è Il timore del Signore è puro e ri‑ fuoco ma da essere assunto nel te- o alle sue forze il giungere a te, se
la Legge del Signore, perché è ve- mane eternamente: il timore del Si- soro di Dio, ebbene costui desidera non vuole essere respinto ancora di
nuto ad adempiere la Legge, non ad gnore, non quello che è posto sotto più di se stesso i giudizi di Dio, la più da te, che resisti ai superbi; co-
abrogarla; è Legge immacolata poi- la legge della pena e che ha terrore cui volontà antepone alla sua. stui infatti non si è purificato dal
ché non ha commesso peccato, né è che gli siano sottratti i beni tempo- E dolci più del miele e del favo: e grande peccato né incontra favore
stato trovato inganno nella sua boc- rali, nell’amore dei quali fornica l’a- sia uno già miele, in quanto, sciolto innanzi a te, che ci redimi perché ci
ca, e non schiaccia le anime sotto il nima; ma quello puro con il quale già dai vincoli di questa vita, atten- convertiamo, e ci aiuti perché giun-
giogo della servitù, ma le converte la Chiesa quanto più ardentemente da il giorno in cui possa giungere al giamo a te.
in libertà all’imitazione di se stesso. ama il suo sposo, tanto più diligen- banchetto di Dio; oppure sia ancora
Fedele è la testimonianza del Si‑ temente teme di offenderlo; e per- favo, cioè avvolto da questa vita co- Commento al Salmo 18.
gnore che porge la sapienza ai fan‑ ciò l’amore perfetto non scaccia via me da cera, non mescolato ad essa Esposizione I.
ciulli. Fedele è la testimonianza del questo timore che invece rimane ma riempiendola, ed abbia bisogno
Signore, perché nessuno ha cono- eternamente. di una certa pressione della mano
sciuto il Padre se non il Figlio, e I giudizi del Signore sono veraci, di Dio, che non opprime ma trae
colui al quale il Figlio ha voluto ri- giusti in se stessi: i giudizi di colui fuori, per poter passare purificato
La Parola di Dio
in Famiglia

«Infatti, con l’annuncio della Parola


di Dio, la Chiesa rivela alla famiglia
cristiana la sua vera identità, ciò che
essa è e deve essere secondo il dise-
gno del Signore».

(Verbum Domini 85)


Accogliere la Parola di Dio in Famiglia LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 16

Durante la Domenica della Parola di In seguito un’altra persona introdu- Donami un cuore grande e forte doveva passare di là. Quando giunse
Dio, tutta la famiglia si raduna attor- ce la preghiera allo Spirito Santo con capace di amare tutti, sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli
no alla tavola principale della propria queste parole: deciso a sostenere per loro disse: «Zaccheo, scendi subito, per-
casa, dove viene collocato il crocifisso, Ci raduniamo insieme attorno alla ogni prova, noia e stanchezza, ché oggi devo fermarmi a casa tua».
un’icona della Madonna, una candela Parola di Dio per sentire la voce del Si- ogni delusione e offesa. Scese in fretta e lo accolse pieno di
e la Bibbia. Uno dei membri della fa- gnore nella nostra vita e per illuminare gioia. Vedendo ciò, tutti mormorava-
miglia accende la candela e dice: con la Sua luce il nostro agire. Apria- Donami un cuore grande, no: «È entrato in casa di un peccato-
La luce di Cristo. mo i nostri cuori alla presenza di Dio, forte e costante fino al sacrificio, re!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Si-
invochiamo il dono dello Spirito San- felice solo di palpitare con il cuore di gnore: «Ecco, Signore, io do la metà
Tutti rispondono: to perché ci dia la grazia di compren- Cristo di ciò che possiedo ai poveri e, se ho
Rendiamo grazie a Dio. dere le Parola di Dio e di metterla in e di compiere umilmente, fedelmente rubato a qualcuno, restituisco quattro
pratica. e coraggiosamente la volontà di Dio. volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi
per questa casa è venuta la salvezza,
Si recita quindi la seguente preghiera Tutti rispondono: perché anch’egli è figlio di Abramo. Il
di San Paolo VI (può essere divisa e re- Amen. Figlio dell›uomo infatti è venuto a cer-
citata da più persone): care e a salvare ciò che era perduto».
Un membro della famiglia prende la
Vieni, o Spirito Santo Bibbia, la apre, e inizia a leggere il bra- Tutti i membri della famiglia compio-
e donami un cuore puro, no di Lc 19, 1-10 che narra l’incontro no un gesto di venerazione al libro del-
pronto ad amare Cristo Signore di Gesù con Zaccheo. le Sacre Scritture.
con la pienezza, la profondità e la gioia Segue un momento di silenzio, di me-
che tu solo sai infondere. ditazione sopra il testo appena ascolta-
ASCOLTATE LA PAROLA to e di preghiera personale.
Donami un cuore puro, DEL SIGNORE DAL VANGELO In seguito i presenti possono condivi-
come quello di un fanciullo SECONDO LUCA dere le proprie riflessioni sulla Parola
che non conosce il male di Dio appena ascoltata. Per facilitare
se non per combatterlo e fuggirlo. Entrò nella città di Gèrico e la sta- la condivisione, si propongono le se-
va attraversando, quand’ecco un uo- guenti domande:
Vieni, o Spirito Santo mo, di nome Zaccheo, capo dei pub- • Quale parte del brano mi ha colpito
e donami un cuore grande, blicani e ricco, cercava di vedere chi di più e perché?
aperto alla tua Parola ispiratrice era Gesù, ma non gli riusciva a causa • Con quale persona del racconto bi-
e chiuso ad ogni meschina della folla, perché era piccolo di sta- blico mi identifico?
ambizione. tura. Allora corse avanti e, per riuscire • Quale comportamento o situazione
a vederlo, salì su un sicomòro, perché ha attirato la mia attenzione?
LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 17

• Durante la lettura ho provato delle Gesù, che tra tanti volti che lo cir- L’accoglienza e l’attenzione di cogliere Gesù, il quale «è venuto a
emozioni? Quali e quando? condavano – la folla –, cerca proprio Gesù nei suoi confronti portano cercare e a salvare ciò che era per-
• Come questo brano si relaziona al- quello. Lo sguardo misericordio- quell’uomo a un netto cambiamen- duto (v. 10)».
la mia vita? so del Signore ci raggiunge prima to di mentalità: in un attimo si ren-
• Mi sento ispirato dalle parole ascol- che noi stessi ci rendiamo conto di de conto di quanto è meschina una Papa Francesco, Angelus,
tate? averne bisogno per essere salvati. E vita tutta presa dal denaro, a costo 3 novembre 2019
con questo sguardo del divino Mae- di rubare agli altri e di ricevere il
Se si preferisce omettere il momento stro comincia il miracolo della con- loro disprezzo. Avere il Signore lì, a Dopo il commento tutti recitano insie-
di condivisione, si può leggere il se- versione del peccatore. Infatti Gesù casa sua, gli fa vedere tutto con oc- me la preghiera di Gesù.
guente commento: lo chiama, e lo chiama per nome: chi diversi, anche con un po’ della Padre nostro…
«Zaccheo, scendi subito, perché og- tenerezza con cui Gesù ha guarda-
Il Vangelo di oggi (cfr. Lc 19, gi devo fermarmi a casa tua» (v. 5). to lui. E cambia anche il suo mo- Al termine della preghiera, la persona
1-10) ci pone al seguito di Gesù che, Non lo rimprovera, non gli fa una do di vedere e di usare il denaro: che ha acceso la candela prende la Bib-
nel suo cammino verso Gerusalem- “predica”; gli dice che deve andare al gesto dell’arraffare si sostituisce bia e traccia il segno della croce, bene-
me, fa tappa a Gèrico. C’era tanta da lui: “deve”, perché è la volontà quello del donare. Infatti, decide di dicendo con la Sacra Scrittura tutta la
folla ad accoglierlo, tra cui un uomo del Padre. Nonostante le mormo- dare la metà di ciò che possiede ai famiglia.
di nome Zaccheo, capo dei “pubbli- razioni della gente, Gesù sceglie poveri e di restituire il quadruplo a La benedizione di Dio scenda su di noi
cani”, cioè di quei giudei che riscuo- di fermarsi a casa di quel pubblico quanti ha rubato (cfr. v. 8). Zaccheo e con noi rimanga per sempre.
tevano le tasse per conto dell’impe- peccatore. scopre da Gesù che è possibile ama-
ro romano. Egli era ricco non grazie Anche noi saremmo rimasti re gratuitamente: finora era avaro, Tutti rispondono:
a un onesto guadagno, ma perché scandalizzati da questo comporta- adesso diventa generoso; aveva il Amen.
chiedeva la “tangente”, e questo au- mento di Gesù. Ma il disprezzo e gusto di ammassare, ora gioisce
mentava il disprezzo verso di lui. la chiusura verso il peccatore non nel distribuire. Incontrando l’Amo- Si spegne la candela, dicendo:
Zaccheo «cercava di vedere chi era fanno che isolarlo e indurirlo nel re, scoprendo di essere amato no- Resta con noi, Signore, adesso e per
Gesù» (v. 3); non voleva incontrarlo, male che compie contro sé stesso e nostante i suoi peccati, diventa ca- tutti i giorni della nostra vita.
ma era curioso: voleva vedere quel contro la comunità. Invece Dio con- pace di amare gli altri, facendo del
personaggio di cui aveva sentito di- danna il peccato, ma cerca di salva- denaro un segno di solidarietà e di Tutti rispondono:
re cose straordinarie. Era curioso. re il peccatore, lo va a cercare per comunione. Amen.
Ed essendo basso di statura, «per ri- riportarlo sulla retta via. Chi non si La Vergine Maria ci ottenga la
uscire a vederlo» (v. 4) sale su un al- è mai sentito cercato dalla miseri- grazia di sentire sempre su di noi
bero. Quando Gesù arriva lì vicino, cordia di Dio, fa fatica a cogliere la lo sguardo misericordioso di Gesù,
alza lo sguardo e lo vede (cfr. v. 5). straordinaria grandezza dei gesti e per andare incontro con miseri-
E questo è importante: il primo delle parole con cui Gesù si accosta cordia a quelli che hanno sbaglia-
sguardo non è di Zaccheo, ma di a Zaccheo. to, perché anche loro possano ac-
Lectio Divina sul Vangelo LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 18
della III Domenica del Tempo Ordinario

PREPARAZIONE ALL’ASCOLTO conquistare la fiducia persa a causa di Come Chiesa abbiamo il compito di fraterne, solidali e rispettose tra tutti,
questa malattia. incoraggiare tutte le persone: bambi- con il creato e con Dio, sempre illumi-
Sono passati due anni da quando Di fronte a questa situazione, chiedia- ni, adolescenti, giovani, adulti, anzia- nati dalla sua Parola, che produce gio-
tutto è cambiato a causa della minac- moci: come possiamo continuare a lavo‑ ni, migranti, malati, fratelli e sorelle ia e impegno in chi la ascolta. In que-
cia della pandemia, anni in cui abbia- rare per la costruzione del Regno di Dio, in estrema povertà, quelli giustamen- sto contesto di incertezza e sfiducia, è
mo vissuto molte tensioni a causa del- nonostante le conseguenze negative che la te o ingiustamente imprigionati, quel- importante continuare a coltivare que-
la tragica situazione globale. La rapida pandemia da Covid 19 ha lasciato nella li senza lavoro. Tutti noi che siamo in ste forme di relazione, incoraggiando-
diffusione del coronavirus (Covid-19) vita e nel cuore di tante persone: tristezza, pellegrinaggio in questo mondo dob- ci, come abbiamo fatto finora, con la
ha alterato tutto. Questo flagello ha povertà, emarginazione e sfiducia? biamo cercare di ristabilire relazioni Sacra Scrittura.
cambiato radicalmente il nostro modo
di vivere quotidiano a causa di tutte le
misure di prevenzione imposte dalle
autorità sanitarie e governative. Dob-
biamo mantenere i protocolli per pro-
teggerci a vicenda: mantenere la giusta
distanza, usare la mascherina chirur-
gica, lavarsi continuamente le mani
con acqua e sapone, evitare assembra-
menti di persone. “Resta a casa” è sta-
ta una frase spesso ripetuta – e giusta-
mente!
Grazie a Dio, abbiamo già il vacci‑
no, che viene dato a gran parte della
popolazione mondiale. Tuttavia, come
sappiamo, nuovi focolai e nuove va-
rianti del virus sono emerse nonostan-
te le misure adottate. Questo ha creato
una situazione di maggiore incertezza
per tutti. Non possiamo stringerci la
mano, abbracciarci o baciarci, soprat-
tutto se pensiamo che chi ci sta vicino
può essere un portatore asintomatico
del virus con il rischio di essere infet-
tato e di contagiare altri. Dobbiamo ri-
LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 19

LECTIO Lo Spirito del Signore è sopra di • Dal punto di vista narrativo, questo • Vale la pena considerare che il Van-
(COSA DICE IL TESTO?) me; per questo mi ha consacrato con testo si trova nella seconda parte del gelo di Luca ci offre alcune chiavi
l’unzione e mi ha mandato a portare ai Vangelo conosciuta come “l’attività di lettura per interpretare questo
Il testo da meditare in questa Dome‑ poveri il lieto annuncio, a proclamare di Gesù in Galilea” nella sezione de- testo affinché il “processo evange-
nica della Parola di Dio è tratto dal Van- ai prigionieri la liberazione e ai ciechi dicata alla “manifestazione e rifiu- lizzatore missionario”, che Gesù
gelo secondo Luca (1, 1-4; 4, 14-21). la vista; a rimettere in libertà gli op- to di Gesù”. In questa sezione, Gesù sta per intraprendere, sia chiaro e
Ascoltiamolo attentamente e fac- pressi, a proclamare l’anno di grazia manifesta la sua identità attraverso comprensibile a tutti. È l’inizio del
ciamolo nostro. Prendiamo la Bibbia del Signore. azioni e parole. I capi di Israele lo suo ministero, l’orizzonte verso cui
nelle nostre mani e leggiamolo len- Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò rifiutano. Lui invece raccoglie intor- si proietta il suo messaggio. I suoi
tamente: all’inserviente e sedette. Nella sina- no a sé un gruppo di discepoli che discepoli sono già con lui, saranno
goga, gli occhi di tutti erano fissi su di manderà a predicare. suoi fedeli testimoni e lo aiuteranno
Poiché molti hanno cercato di rac- lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi • A livello strutturale, il testo che me- a diffondere il Regno. Egli ha già ri-
contare con ordine gli avvenimenti si è compiuta questa Scrittura che voi ditiamo si trova nella parte intro- velato la sua origine messianica at-
che si sono compiuti in mezzo a noi, avete ascoltato». duttiva del Vangelo secondo Luca traverso la sua genealogia. Tutto è
come ce li hanno trasmessi coloro che (1, 1-4), seguito dalla genealogia di pronto per innescare il nuovo pro‑
ne furono testimoni oculari fin da prin- Per una migliore comprensione Gesù (3, 23-38) e dalle tentazioni cesso evangelizzatore.
cipio e divennero ministri della Parola, del testo proclamato di Gesù nel deserto (4, 1-13). Do- • Questa scena rappresenta il pro-
così anch’io ho deciso di fare ricerche • Il brano del Vangelo della III Do- po il testo da meditare, troviamo gramma di ciò che Gesù sta per
accurate su ogni circostanza, fin dagli menica del Tempo Ordinario, che il passaggio in cui il popolo ammi- compiere nel suo ministero e allo
inizi, e di scriverne un resoconto or- Papa Francesco ha istituito co- ra Gesù per le parole sagge che gli stesso tempo l’annuncio di quello
dinato per te, illustre Teòfilo, in mo- me Domenica della Parola di Dio, sono uscite dalla bocca. Questi ri- che dovrà essere il cammino della
do che tu possa renderti conto del- contiene importanti insegnamenti corda i proverbi: «medico, cura te Chiesa e il modo in cui questo com-
la solidità degli insegnamenti che hai proposti da Gesù per noi. Ricordia- stesso!» e «nessuno è profeta in pa- pito sarà svolto.
ricevuto. mo che il testo di Luca è classifica- tria!». I presenti vorrebbero buttar-
Gesù ritornò in Galilea con la po- to come il Vangelo della misericor‑ lo giù dal monte, ma lui si ritira per Nel contesto attuale, è importante
tenza dello Spirito e la sua fama si dia, della compassione, in cui Gesù guarire i malati e, tra questi, un in- riconoscere che il significato che Gesù
diffuse in tutta la regione. Insegnava si avvicina ai bambini, ai giovani, demoniato (4, 22-37). dà a questi insegnamenti è come un
nelle loro sinagoghe e gli rendevano ai malati, agli emarginati, ai pec- nuovo crogiolo di speranze e di aneliti.
lode. Venne a Nàzaret, dove era cre- catori; in cui si rivela il volto mi- Nota. Si consiglia di avere la Bibbia in È una grande catechesi rivolta ai cri-
sciuto, e secondo il suo solito, di sa- sericordioso di Dio e il suo tenero mano per vedere dove si trova il testo e stiani provenienti dal paganesimo del-
bato, entrò nella sinagoga e si alzò a amore per chi è privo di fortuna e insegnare ai bambini o ai ragazzi della la seconda generazione per capire cosa
leggere. Gli fu dato il rotolo del pro- di amore. La Buona Novella per il famiglia in modo pedagogico a delimi- il Signore vuole che viviamo.
feta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo popolo stanco e oppresso di tutti tare un testo biblico.
dove era scritto: i tempi.
LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 20

MEDITATIO zioni e il metodo storiografico per de- sta ai ciechi, a rimettere in libertà gli re concesso ogni 10, 20, 25 o 50 an-
(COSA MI DICE IL TESTO?) scrivere le radici del Messia. oppressi. Questo è l’annuncio della sal- ni. Ma quando sentiamo queste parole
Gesù, in una riunione di sabato nel- vezza e la denuncia delle ingiustizie, la di Gesù, pensiamo che voglia comu-
Questo secondo momento ci porta a la sinagoga, servendosi di un oracolo missione specifica del Regno. nicarci qualcosa di più profondo, che
scoprire ciò che lo Spirito Santo vuo- del profeta Isaia (Is 61, 1-2) e illumi- Gesù afferma anche di essere venu- potremmo interpretare come il com-
le comunicare a coloro che partecipa- nato dalla potenza dello Spirito Santo, to a proclamare un anno di grazia del pimento del tempo della salvezza,
no alla riflessione della Parola di Dio. indica ciò che è al centro del suo an- Signore, ispirandosi al Sal 9, 1-2 che cioè che Gesù, il Messia, il Signore, ci
Siamo invitati a rileggere il testo e a nuncio: Egli è venuto a portare il lie- allude a un anno giubilare in cui veni- ha portato un anno di grazia che conti-
dare una risposta personale. Ricordia- to annuncio ai poveri, a proclamare la vano concessi vari doni. Era un anno nuerà per tutta la storia della redenzio-
mo che in questo passo si tratta di “fa- liberazione ai prigionieri, a dare la vi- sabbatico di riposo, che poteva esse- ne: per quelli che hanno vissuto dalle
re nostra la Parola”. Cosa mi dice il te-
sto? Cosa dice alla mia vita?

Elementi per la riflessione personale


Papa Francesco nella la Lettera
Apostolica Aperuit Illis, pubblicata il
30 settembre 2019, memoria del 1600°
anniversario della morte di San Girola-
mo, stabilisce che la III Domenica del
Tempo Ordinario sia dedicata alla ce-
lebrazione, riflessione e condivisio-
ne della Parola di Dio. Inoltre, nella
Domenica della Parola di Dio siamo in-
vitati a rafforzare i legami con gli ebrei
e a pregare per l’unità dei cristiani.
Nel testo che stiamo considerando,
Gesù delinea l’tinerario della sua mis-
sione, è come un preambolo, un’ouver‑
ture al programma di ciò che realizze-
rà nel corso del suo ministero pubblico.
Presenta anche lo scopo della sua mis-
sione, della sua presenza nella nostra
storia, dove irrompe la salvezza. L’au-
tore di questo Vangelo segue le tradi-
LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 21

origini dell’umanità; per quelli di noi perché ha fatto ciò che il Signore le ha parole, atti e omissioni ti sono stato nel tuo amore. Grazie Santa Trinità
che vivono in questi tempi già diffici- comandato. infedele; per le volte che parlo d’a- per generare la comunione tra tutte
li; e per quelli che verranno e vivranno Alla luce di ciò che hai meditato, more e non amo abbastanza perché le tue creature. Amen.
fino alla consumazione dei tempi, per- potresti rispondere alla seguente do- credano in Te. Perdonami per non
ché attraverso la sua passione, morte manda: Passo dal discorso o dalla ri- aver insegnato la tua Parola di Vita
e resurrezione ci ha salvati e questo flessione all’azione? In altre parole, con il mio esempio. Voglio ringra- CONTEMPLATIO E ACTIO
evento guiderà l’umanità fino al gior- chiediti: Servo nella mia famiglia? Col- ziarti, Signore Gesù, per questa Pa- (COME CRISTO VIVE IN ME?)
no del suo ritorno glorioso, sarà come laboro nelle faccende quotidiane? Ser- rola di Vita, pane che sazia la mia
una luce che brillerà per sempre. vo nella mia comunità, nel mio pae- fame di te. Grazie per avermi ricor- Ora ci prepariamo a varcare la so-
Per questo, quando consegna il vo- se, o mi limito a criticare? Servo nella dato che devo essere un testimone glia della porta della fede per rendere
lume e riprende il suo posto, dichia- mia parrocchia? Sono disponibile per vivente del tuo amore, affinché il viva la Parola del Signore e per con-
ra: «Oggi si è compiuta questa Scrittura qualsiasi servizio che aiuti a costruire tuo volto si rifletta nel mio. Ti chie- tinuare il processo di evangelizzazio-
che voi avete ascoltato». il Regno di Dio? Metto i miei talenti do di prendere la mia fede e la mia ne della nostra diocesi, parrocchia,
Prendendo come riferimento il al servizio degli altri? Offro una buo- vita nelle tue mani. Concedimi i do- comunità, formando una Chiesa se-
compimento della profezia di Isaia e na testimonianza di ciò che “predico”? ni della saggezza e del santo timore condo il cuore di Dio, chiamando al-
il testo di Luca che anima la presen- per essere coerente e testimoniare tri ad essere anche testimoni dell’amo-
te edizione del sussidio («Beato colui la tua misericordia. re divino.
che ascolta la parola di Dio e la met‑ ORATIO (COSA DICO AL SIGNORE?) Signore Gesù, ci hai detto che sei Si suggerisce di elaborare alcuni
te in pratica»), è importante andare ol- venuto ad annunciare la buona no‑ orientamenti che potrebbero aiutare
tre l’ascolto. Alla fine della sua Lettera Ora, nella preghiera, entriamo in un vella ai poveri, a proclamare la libe‑ un piccolo ma significativo cambia-
Aperuit Illis, il Papa ha invitato il popo- dialogo intimo e personale con Dio per razione ai prigionieri, a dare la vista mento personale in base alla lettura
lo di Dio a crescere nella familiarità re‑ assaporare la presenza attiva e creati- ai ciechi, a liberare gli oppressi e a orante del testo biblico appena con-
ligiosa e assidua con la Sacra Scrittura va della sua Parola. Così, con la Paro- proclamare un anno di grazia… Ti dotta:
in questa Domenica dedicata alla Pa- la di Dio nelle mani, ci rivolgiamo a chiediamo di aiutarci anche a met- Gesù, nella sinagoga di Nazareth
rola, come insegnava già anticamente Lui. Può essere una preghiera sponta- tere in pratica il tuo progetto per ha stilato un vero e proprio “progetto
l’autore sacro: «Questa Parola è molto nea o una preghiera che già conoscia- diffondere il Regno. Tu sai che so- di servizio, di preghiera, di opere buo-
vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo mo, l’importante è che esprima ciò che no piccolo, ma con l’aiuto dei miei ne”. Proviamo a calarlo nel nostro og-
cuore, perché tu la metta in pratica» vogliamo dire a Dio, nostro Padre. Un fratelli e sorelle potrò intraprendere gi, condividendo quanto emerge per
(Dt 30, 14). Sul cammino dell’ascolto esempio potrebbe essere la seguente questa bella avventura per cammi- rendere visibile il messaggio del Van-
e della messa in pratica della Parola di preghiera: nare verso la santità. gelo con l’esempio. In questo “proget-
Dio, ci accompagna la Madre del Sal- Grazie Padre Celeste per il tuo to di servizio” pensiamo a qualcosa di
vatore, riconosciuta come beata per- Signore Gesù, Maestro dell’Amo- Figlio Gesù Cristo, nostro fratello. concreto che possa alleviare il dolore
ché ha creduto nell’adempimento di re, vengo davanti a Te per chieder- Grazie per lo Spirito Santo che, in- e la sofferenza che la pandemia ha la-
ciò che il Signore le ha annunciato e ti perdono per le molte volte che in fondendoci i suoi doni, ci ha avvolti sciato in tante persone.
Proposta pastorale. LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 22
Commento al Vangelo di ogni giorno
su internet
Non tutto ciò che la pandemia ha una moka. Anche il Caffè Carmelita- sempre più grande di amici riceve, di- Se si desidera ricevere il commento
portato è negativo... Qualcosa di molto no, nato nei giorni difficili del confi- rettamente a casa propria, una piccola del Vangelo del giorno a cura dei Fra-
positivo è stato l’interesse di numerosi namento per il Covid-19, per iniziati- tazzina di caffè caldo e che si beve in ti Carmelitani Scalzi della Liguria sul
cattolici nell’approfondire il significato va dei Carmelitani Scalzi di S. Anna a cinque minuti. Un caffè buono come il cellulare basta inviare un messaggio
dei testi biblici proclamati nella liturgia Genova, ha bisogno di quattro sempli- Vangelo che, per circa 4.000 persone whathsapp a P. Lorenzo al numero
quotidiana grazie ai “social media”. Ciò ci ingredienti: l’acqua della nostra vita, sparse in Italia e nel mondo, è diven- +39 3519342011. Per riceverlo su te‑
era alla portata di tutti, anche nei mo- il caffè della Parola di Dio, il fuoco della tato un buongiorno atteso, un compa- legram, basta iscriversi sul sito web:
menti più critici della pandemia. Ecco preghiera, la moka di una comunità di gno di viaggio, un aiuto per la preghie- https://www.carmeloligure.it/iniziative/
alcune iniziative pastorali che aiutano frati. E così, ogni mattina, un gruppo ra e per la vita. caffe-carmelitano/
a rendere la ricchezza della Sacra Scrit-
tura disponibile ai fedeli ogni giorno.

UN CAFFÈ BUONO
COME IL VANGELO!

“Desidera un caffè?”. Quante volte,


senza troppo farci caso, abbiamo rice-
vuto o fatto questo semplice invito. C’è
chi prende il caffè per tenersi sveglio,
per fare una pausa, come digestivo do-
po un buon pranzo. A casa, al bar, sul
luogo di lavoro: un caffè, ammettia-
molo, è semplicemente un pretesto per
stare insieme, un modo per interrom-
pere il flusso continuo e stancante del-
le attività e perdere un po’ del nostro
preziosissimo tempo con le persone
che amiamo o con le quali lavoriamo
insieme. Il caffè è più un bisogno esi-
stenziale che una necessità fisiologica.
Per fare un caffè sono necessarie
quattro semplici cose: acqua, una mi-
scela ben macinata e tostata, fuoco e
LA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA 23

DIVENTA UN FOLLOWER LA PAROLA DI DIO portata di mano per vivere la propria si offre al lettore, invoca un’analoga di-
DEL VANGELO! NELLA TUA E-MAIL! fede nella quotidianità, “cercando e sponibilità a cogliere nei testi differen-
trovando Dio in tutte le cose”. Per sa- ti livelli di interpretazione. Da qui la
Sei un membro del social network Vuoi ricevere ogni giorno per e-mail perne di più, visita il sito web: pluralità di voci, diverse eppure simi-
Youtube? Ti piacciono i video? Ti pia- i testi biblici della Messa e il loro com- www.getupandwalk.gesuiti.it li, disposte a restare serenamente l’una
cerebbe appartenere a una comunità mento? I Domenicani (o Ordine dei accanto all’altra, al servizio della Paro-
virtuale? Questa proposta è per te! Predicatori) offrono questo servizio. la. Chi vuole può prendere visione del
Don Nicola Salsa, sacerdote della Questo Ordine religioso, fondato da NELLA PAROLA trailer di presentazione del sito:
Diocesi di Novara, ha creato un cana- San Domenico di Guzmán, quest’anno https://www.youtube.com/watch?v=jm-
le Youtube. Uno dei grandi vantaggi di celebra un giubileo speciale: sono in- Particolarmente interessante è il si- v7ltiMcf0https://youtu.be/jmv7ltiMcf0
questo social network è che puoi guar- fatti 800 anni che San Domenico è tor- to www.nellaparola.it. Secondo la tra-
dare i video da qualsiasi dispositivo, la- nato a Dio (6 agosto 1221). La missio- dizione ebraica e cristiana, nelle Scrit- Nota. Chi organizza la Domenica del-
ptop, smartphone, tablet, ecc. Attraver- ne dei Domenicani è la predicazione ture Sacre si nasconde e si rivela un la Parola di Dio dovrebbe cercare e di-
so i suoi video, brevi ed essenziali, don della Buona Novella, che scaturisce da solo Dio dai molti volti. La pluralità di vulgare iniziative come quelle descrit-
Nicola desidera dare a tutti la possibi- una vita di contemplazione e di studio sfaccettature, con cui il mistero di Dio te sopra.
lità di conoscere il Vangelo della Mes- della Sacra Scrittura. Ogni settimana
sa quotidiana in modo semplice ogni un gruppo di frati, suore, monache e
giorno alle ore 7:00 per progredire nel laici condivide i frutti della contem-
cammino della fede. Offre anche la pos- plazione offrendo una riflessione quo-
sibilità di pregare le Lodi alle 6:30 del tidiana sulla Parola di Dio.
mattino e i Vespri alle 18:00 della sera. È possibile ricevere gratuitamente
Le spiegazioni dei testi biblici a di- l’omelia della Domenica e le riflessioni
sposizione sul suo canale possono es- quotidiane sul Vangelo via e-mail. Per
sere commentate, condivise e valo- farlo, basta inserire il proprio indiriz-
rizzate nella catechesi; basta scrivere zo e-mail sul sito web:
direttamente alla sua email: https://www.dominicos.org/predica-
nicoladon@gmail.com cion/evangelio-del-dia/hoy/

Don Nicola è presente anche su altri


social network come Instagram, Spoti‑ GET UP AND WALK!
fy e Tik-tok. Per diventare un follower
del Vangelo basta andare al sito web: È possibile riflettere sul Vangelo del
https://www.youtube.com/channel/ giorno anche con il metodo della pre-
UCjFaPuCe1M_ju0hdCstulAw/join ghiera ignaziana. Un aiuto sempre a
La Parola di Dio
nella preghiera
personale

«La divina Parola introduce ciascu-


no di noi al colloquio con il Signo-
re: il Dio che parla ci insegna come
noi possiamo parlare con Lui… In tal
modo la parola che l’uomo rivolge a
Dio diventa anch’essa Parola di Dio,
a conferma del carattere dialogico
di tutta la Rivelazione cristiana, e l’in-
tera esistenza dell’uomo diviene un
dialogo con Dio che parla ed ascol-
ta, che chiama e mobilita la nostra
vita. La Parola di Dio rivela qui che
tutta l’esistenza dell’uomo è sotto la
chiamata divina».

(Verbum Domini 24)


Il metodo della lettura popolare LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 25
e comunitaria della Bibbia

UN’ESPERIENZA DI FEDE trice e trasformatrice di strutture, ge- tazione individualistica o accademica impegnato nella comunione e nell’uni-
neratrice e promotrice di vita, che ha (sempre necessaria, utile e insostitui- tà, così come nella vita, nella giustizia
La lettura popolare e comunitaria avuto inizio nelle comunità ecclesiali bile, ma non sufficiente) della Bibbia, e nella pace. «La Bibbia è il libro del
della Bibbia a partire dalla fede del- di base in America Latina. La Sacra ma piuttosto una lettura realizzata popolo del Signore che nel suo ascol-
la comunità è l’esperienza del miste- Scrittura è il libro attraverso il quale nella, per e dalla comunità, dove tutti to passa dalla dispersione e dalla divi-
ro di Dio Padre rivelato e incarnato Dio rivela la sua vicinanza al popolo, i partecipanti contribuiscono a partire sione all’unità. La Parola di Dio unisce
nella storia in Gesù Cristo dall’azio- rivelando la sua santità e quella del dalla propria vita, dalla propria situa- i credenti e li rende un solo popolo»
ne dello Spirito Santo. Ciò nasce da suo popolo. zione e dal proprio contesto o realtà (Aperuit Illis 4).
una lettura della Bibbia intesa come Questo metodo di lettura della Bib- vitale, dalla visione di fede di tutta la La Bibbia è intimamente legata alla
Parola viva e vivificante di Dio, libera- bia non è, in primo luogo, un’interpre- realtà in vista di un dinamismo attivo e situazione concreta del singolo lettore,
così che una lettura della Parola di Dio
profondamente legata alla vita concre-
ta e quotidiana della comunità produ-
ce una sorprendente illuminazione re-
ciproca tra Bibbia e vita. Il significato
e la portata della Parola e delle tante
parole che compongono la Scrittura
appaiono e si arricchiscono alla luce
delle tante e diverse situazioni che si
vivono e si sperimentano nella vita e
viceversa. Sullo sfondo c’è la riflessio-
ne viva che assicura che, poiché Dio ha
agito in modo prodigioso nel passato
per liberare e dare vita al suo popolo
nelle varie tappe della sua storia, farà
lo stesso oggi nella storia concreta del-
la sua comunità, la Chiesa.

LA VITA E LA PAROLA DI DIO

Tutto nasce dalla “vita quotidiana”


e dall’ascolto comunitario della Paro-
la di Dio. È sorprendente notare come
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 26

le persone abbiano una capacità viva costruirà la comunità e loderà e glori- SOTTO IL DINAMISMO se non è fatto al solo scopo di acquisi-
di leggere la presenza di Dio nella vi- ficherà il Dio vivo e vero. DELLO SPIRITO SANTO re conoscenze o al fine di accumulare
ta quotidiana. Per questo ci si basa in- È notevole come liberamente e dati sul passato, ma per ottenere, sotto
discutibilmente sull’esperienza uma- semplicemente i membri della comu- Questa lettura della Bibbia è mera- la luce e il dinamismo dello Spirito, da
na di ogni partecipante, affinché dalla nità mettano a nudo la loro vita con vigliosa perché nessuno dei lettori ri- una prospettiva di fede, contributi per
Parola rivelata e dalla fede viva in Dio le gioie e le speranze, i dolori e le an- tiene di saperne più dell’altro e nessu- l’orientamento e il discernimento del-
che essa suscita, questa realtà perso- gosce nel modo più semplice e diretto, no pensa di essere ignorante, poiché le situazioni, spesso complesse, che la
nale e comunitaria possa essere illumi- senza bisogno di usare un linguaggio tutti possono contribuire con la pro- comunità sta vivendo.
nata e generare così una risposta di fe- discorsivo incomprensibile o compli- pria realtà ed esperienza di ciò che
de che impegna dinamicamente tutti cato, optando piuttosto per la narra- Dio rivela attraverso la sua Parola,
nella trasformazione del contesto re- zione dei fatti, usando paragoni, frasi contenuta nelle Sacre Scritture. La LA PRESENZA DI DIO
ligioso, sociale, politico, culturale ed popolari, detti, narrazioni note a tut- lettura e l’interpretazione della Bib- È CELEBRATA CON GRANDE GIOIA
economico. In questo senso, il metodo ti, rivelando aneliti e speranze che ri- bia nella comunità è determinata dal
della lectio divina nei suoi vari passi è chiedono realizzazione e che senza dinamismo di ciò che lo Spirito di- È anche sorprendente che la lettu‑
di grande aiuto, senza mai tralasciare dubbio hanno l’illuminazione di Dio ce alla comunità, e per questo è sem- ra popolare e comunitaria della Bibbia
l’impegno effettivo nella trasformazio- attraverso la sua Parola, perché Lui pre attraente e sorprendente per chi non rimanga solo come una lettura, in-
ne suggerita dalla Parola e sostenuta li ha assunti lungo la storia della sal- la pratica e per chi vive in comuni- terpretazione e aggiornamento del te-
dallo Spirito Santo. vezza. tà, che si sorprende nel vedere come sto, ma essendo la mediazione di un
La lettura inizia con la condivisio- Poiché Dio è amante della vita, è il i credenti si uniscono, si impegnano incontro con Gesù Cristo, esige la ce-
ne della vita di ogni partecipante, la “Vivente” e attualizza la sua presenza nella fede e si amano, trasformando lebrazione del mistero rivelato di Dio
propria situazione, i propri conflitti, le vivificante e liberatrice nella storia di il loro ambiente. per il suo popolo. È allora che la lode,
domande, le preoccupazioni, le lotte, oggi, in ogni persona e nella comunità, L’approccio alla Bibbia non si ba- il ringraziamento, l’adorazione, la fe-
le gioie e convinzioni, i successi e le questa lettura della Bibbia difende la sa sull’idea che sia un compendio di sta, la condivisione del cibo e dei be-
aspettative di vita e di libertà. Da qui vita in tutte le sue manifestazioni, così trattati teologici imparziali o una se- ni, la solidarietà con i più bisognosi, la
l’importanza dell’ascolto comunitario come la dignità inalienabile e non ne- rie di belle storie esemplari, tanto me- maggiore giustizia di cui parla Matteo,
di ciascuno, dei suoi desideri profon- goziabile di ogni essere umano come no che sia una letteratura pia: essa è sgorgano in tutta la loro freschezza e
di di una vita piena e del suo bisogno figlio o figlia di Dio, senza distinzione piuttosto accolta come la Parola scrit‑ colore. Dio è dalla parte del suo popo-
di liberazione. Per questo l’obiettivo o esclusione. La vita e la giustizia che ta con la quale Dio offre alla comuni‑ lo e noi dobbiamo celebrarlo in modo
non è quello di ottenere risposte a do- scaturiscono dalla Parola di Dio sono tà orientamento e luce nelle varie si‑ grande e con tutto il fervore popolare.
mande poste da altri, ma a quelle che due pilastri fondamentali per l’azione tuazioni esistenziali e nei momenti di La successiva analisi del brano di Lc
riguardano la comunità in quel mo- e la trasformazione dell’ambiente in difficoltà. Per questo nella lettura po‑ 1, 1-4; 4, 14-21 proposto nella III Do-
mento. Allora la Parola rivelerà, illu- un luogo di vita dignitosa e abbondan- polare e comunitaria della Bibbia non menica del Tempo Ordinario, ciclo C,
minerà, rafforzerà, eleverà, metterà in te per tutti. si rinuncia al ricorso alle scienze bi- ci permetterà di apprezzare la ricchez-
cammino, darà strumenti per l’azione, bliche, ma l’approccio a queste risor- za di questo metodo.
Lettura popolare e comunitaria del Vangelo LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 27
della III Domenica del Tempo Ordinario

Papa Francesco in Aperuit Illis 8 af- noscere il Dio della nostra “Salvezza”. trasformazione del mondo, affinché la grazia del Signore: i poveri, i prigionie-
ferma: «Cristo Gesù bussa alla nostra Insegnaci ad accogliere la tua Parola tua salvezza raggiunga tutti, senza ec- ri, i ciechi, gli oppressi e gli innume-
porta attraverso la Sacra Scrittura; se con la loro storia e, dalla storia di que- cezione, ma soprattutto coloro che tu revoli nuovi disprezzati ed emarginati
ascoltiamo e apriamo la porta della sti uomini e donne, illumina e inco- hai mostrato essere i destinatari privi- della società, della cultura e dell’eco-
mente e del cuore, allora entra nella raggia le nostre azioni a favore della legiati della Buona Notizia dell’anno di nomia. Amen.
nostra vita e rimane con noi». Siamo
dunque pronti ad ascoltare il Maestro
con un cuore e una mente ben disposti,
ma soprattutto con la nostra vita per
accoglierlo, per discernere ciò che vuo-
le e per costruire la comunità di fede.

AMBIENTAZIONE

Al centro della stanza dove si svol-


gerà la riunione, si possono mette-
re due Bibbie, una aperta al libro di
Isaia e un’altra sul Vangelo di Luca, da
ognuna delle quali si può fare la rispet-
tiva lettura biblica. Questo ci permet-
terà di prendere coscienza della Paro-
la pronunciata nei tempi antichi come
“promessa” e della Parola proclamata
nel tempo della “pienezza” della rive-
lazione.

Preghiera iniziale
Signore Gesù, l’esperienza di fede
degli uomini e delle donne che cam-
minavano con te per le terre di Galilea
e Giudea ha plasmato l’opera che Lu-
ca, per ispirazione dello Spirito San-
to, ci presenta affinché possiamo co-
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 28

LETTURA DEL TESTO oppressi, a proclamare l’anno di gra- • Quale è la solidità dell’insegnamen- • Identifica e segna le parole che indi-
zia del Signore. to che abbiamo ricevuto e come ha cano la reazione del popolo a Gesù,
Dal Vangelo secondo Luca Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò contribuito o meno a dare vita ab- alla sua lettura e alla sua proclama-
(Lc 1, 1-4; 4, 14-21) all’inserviente e sedette. Nella sina- bondante alla nostra comunità? zione della Parola.
goga, gli occhi di tutti erano fissi su di • Cosa viene insegnato “oggi” in nome
Poiché molti hanno cercato di rac- lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi di Dio nei vari mezzi di comunica- Il contesto dell’azione
contare con ordine gli avvenimen- si è compiuta questa Scrittura che voi zione a disposizione della società? dello Spirito Santo in Luca
ti che si sono compiuti in mezzo a avete ascoltato». • Quali azioni liberatrici produce la L’incarnazione di Gesù è opera del-
noi, come ce li hanno trasmessi colo- presenza dello Spirito nei membri lo Spirito Santo (Lc 1, 35), lo stesso
ro che ne furono testimoni oculari fin della comunità (se necessario, pos- Spirito ha permesso a Simeone di ri-
da principio e divennero ministri della GUARDIAMO L’“OGGI” DELLE sono essere utili i testi di At 4, 19-20; conoscere nel bambino Gesù il “Salva-
Parola, così anch’io ho deciso di fare NOSTRE COMUNITÀ 5, 29.41-42)? tore” (Lc 2, 30), grazie a lui Anna vede
ricerche accurate su ogni circostanza, • Come si annuncia e si manifesta l’atteso “Liberatore” (Lc 1, 38), Gio-
fin dagli inizi, e di scriverne un reso- L’attività seguente può anche esse- la potenza dinamica dello Spirito vanni Battista annuncia che uno con
conto ordinato per te, illustre Teòfilo, re fatta individualmente, anche se do- a coloro che sono oppressi da vari un’autorità più grande di lui li battez-
in modo che tu possa renderti conto vrebbe essere fatta in gruppo (è una mali sociali, economici, politici e zerà con lo Spirito Santo e il fuoco
della solidità degli insegnamenti che lettura comunitaria della Bibbia). Se è culturali? (cfr. Lc 7, 21-23). (Lc 3, 16), quando Gesù fu battezza-
hai ricevuto. fatto in gruppo, è una buona idea alla • In che modo la Parola di Dio, sia to nel Giordano lo Spirito Santo scese
Gesù ritornò in Galilea con la po- fine condividere quanto emerge. nell’Antico Testamento sia nella pre- su di lui (Lc 3, 21-22), lo stesso Spiri-
tenza dello Spirito e la sua fama si Apriamo gli occhi sulla nostra real- dicazione di Gesù, proclama l’anno to lo conduce nel deserto per quaran-
diffuse in tutta la regione. Insegnava tà, scrutiamo la nostra vita quotidiana di grazia del Signore per tutti e spe- ta giorni dove fu tentato dal diavolo
nelle loro sinagoghe e gli rendevano e chiediamoci: cialmente per coloro che Luca vuole (Lc 4, 1-13). Nella potenza dello Spiri-
lode. Venne a Nàzaret, dove era cre- • Di quali situazioni religiose, socia- mettere in evidenza? to Gesù torna in Galilea dove insegna
sciuto, e secondo il suo solito, di sa- li, culturali, politiche ed economi- • Quali effetti ha l’annuncio di Gesù nelle sinagoghe (Lc 4, 14-15).
bato, entrò nella sinagoga e si alzò a che siamo testimoni oculari oggi sugli ascoltatori di oggi? I testi che Luca presenta hanno un
leggere. Gli fu dato il rotolo del pro- (se necessario, possono aiutare an- filo conduttore e un elemento comu-
feta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo che i brani di Lc 1, 5-7; 2, 1-3; 3, ne che è lo Spirito Santo: questi auto-
dove era scritto: 1-2.7-14.19-20). GUARDIAMO ATTENTAMENTE rizza Gesù per la missione, lo rafforza
Lo Spirito del Signore è sopra di • Chi (me compreso) e quando agi- IL TESTO DI LUCA nella tentazione e gli dà forza e guida.
me; per questo mi ha consacrato con scono con la potenza e l’unzione I racconti della nascita evidenziano la
l’unzione e mi ha mandato a portare dello Spirito Santo e quando no? Guardiamo le azioni di Gesù in Ga- presenza dello Spirito Santo nella per-
ai poveri il lieto annuncio, a procla- • Chi sono i servitori della Parola e chi lilea, a Nazareth, nella sinagoga: sona di Gesù: non solo lo Spirito si po-
mare ai prigionieri la liberazione e ai sono coloro che cercano di soffocar- • Scopri e segna nel testo tutti i ver- sa su di lui fin dalla sua nascita, ma è
ciechi la vista; a rimettere in libertà gli la e di paralizzarne il dinamismo? bi che descrivono le azioni di Gesù. generato da lui. Lo Spirito scende in
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 29

forma di colomba su Gesù. La voce di nieri la liberazione e ai ciechi la vista; a e il rifiuto seguiranno immediatamen- il Messia promesso che, usando un te-
Dio lo proclama come il Messia atte- rimettere in libertà gli oppressi, a procla‑ te, come leggeremo nella IV Domenica sto di Isaia, annuncia quella che sarà
so fin da Isaia e in lui lo Spirito abita mare l’anno di grazia del Signore. del Tempo Ordinario. la sua attività in Galilea e per la quale
in modo eminente. Luca si collega alle La lettura del testo da parte di Gesù Ma la scena è meravigliosa dal pun- deve essere riconosciuto anche dal suo
profezie di Isaia che “oggi” si sono re- nella sinagoga ha fatto risuonare una to di vista della potenza della Parola precursore, Giovanni Battista, al qua-
alizzate in Gesù. notizia straordinaria, la Buona No- di Dio proclamata da Gesù con l’auto- le riferisce solo i fatti che i suoi inviati
vella di Dio. E non solo: ha provocato rità dello Spirito Santo. I vv. 20-21 col- hanno “visto e sentito”. I fatti sono da-
Oggi si compie questa Scrittura: stupore, tensione e lotta drammatica. piscono per la loro semplicità, per la vanti ai loro occhi e alle loro orecchie:
Lc 4, 18-19 (cfr. Is 61, 1-2; 58, 6) Questa scena del Vangelo rappresen- loro forza rivelatrice. Una volta che il «I ciechi riacquistano la vista, gli zop-
Lo Spirito del Signore è sopra di me; ta la sintesi e il modello della predi- rotolo è chiuso e rimesso al suo posto, pi camminano, i lebbrosi sono purifi-
per questo mi ha consacrato con l’unzio‑ cazione di Gesù, che si presenta come l’insegnamento è atteso, quindi Gesù cati, i sordi odono, i morti risuscitano,
ne e mi ha mandato a portare ai poveri il Messia, provoca un grande entusia- «si sedette». i poveri ricevono la Buona Notizia».
il lieto annuncio, a proclamare ai prigio‑ smo, anche se è fugace, poiché la lotta Forse alcuni degli ascoltatori hanno Gli inviati devono raccontare a Gio-
commentato a sé stessi o tra di loro: “Se vanni ciò che “vedono e sentono oggi”,
quest’uomo proclama in questo modo, non c’è presentazione di ragioni teo-
cosa possiamo aspettarci dal suo inse- logiche, ma solo fatti concreti, nessun
gnamento? Dobbiamo ascoltare quello documento, ma eventi liberatori, che
che dice!”. Gesù si è seduto, però, non rivelano l’anno di grazia del Signore.
per iniziare un insegnamento solenne, Ciò che apre le orecchie alla Paro-
né per spiegare il contenuto del testo, la di Dio sono le parole di lode a Dio
né per tirare fuori belle esortazioni o proclamate da coloro che erano ciechi
saggi consigli, né per esigere impegni e ora vedono; dagli zoppi che ora cam-
eroici, ma per indicare il compimen- minano sulle strade annunciando l’a-
to della Parola, che si realizza nell’oggi zione potente di Dio nel loro corpo; da
della storia e del popolo che la desidera coloro che erano muti e ora parlano,
e la accoglie con fede. Tutto ciò che è lodano e glorificano Dio; dai lebbro-
stato annunciato e proclamato nel pas- si che mostrano la loro carne pulita e
sato di Israele si compie “oggi”. il loro reinserimento nella comunità e
La Parola proclamata con autorità nella santa assemblea; per i morti che
tocca non solo le “orecchie” dei parte- proclamano con la propria vita che la
cipanti al culto sinagogale in quell’in- morte è stata distrutta grazie al miste-
solito sabato a Nàzaret, ma anche gli ro pasquale; per i poveri che vivono
“occhi” di tutti coloro che sono fissi la loro vicinanza alla salvezza grazie
sul predicatore che, senza dubbio, è all’annuncio della Buona Notizia della
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 30

salvezza; per coloro che erano muti e verso la sua azione e la sua parola: sto che Gesù poté parlare quel sabato nessuno al fine di evitare, per quanto
ora possono dire a tutti che Dio è stato evangelizza, guarisce, esorcizza, invi- davanti all’assemblea riunita. La lettu- possibile, l’impoverimento, aiutare e
grande con loro. ta alla conversione. È una presenta- ra del testo sacro veniva fatta in piedi proteggere i poveri in modo consape-
Sì, tutto ciò che accade “oggi” è una zione globale di Gesù: nelle sinagoghe per rispetto alla Parola di Dio, mentre vole (cfr. Lv 19, 15).
meravigliosa esperienza di gioia espan- di Nàzaret, Cafàrnao e di tutta la Gali- l’insegnamento veniva fatto da seduti. In Lc 14, 7-14 Gesù esorta un padro-
siva che è contagiosa, che annuncia, lea si presenta come il profeta-salvato‑ L’annuncio dell’anno di grazia allu- ne di casa a invitare al banchetto i po-
che fa ardere il cuore e apre gli occhi re, l’oggi della salvezza, colui che crea de agli anni giubilari ogni cinquant’an- veri e coloro che non possono invitar-
all’azione del Salvatore. Si capisce allo- il discepolato, colui che sperimenta il ni e agli anni sabbatici ogni sette anni lo a loro volta e promette a colui che
ra perché il passo di Is 61, 1-2 sia parti- rifiuto. (cfr. Lv 25, 10-17). Lo scopo di questi fa questo la ricompensa escatologica;
colarmente appropriato per descrivere Luca riconosce in questa attività di anni era la completa restaurazione del- nella parabola del grande banchetto di
la missione di Gesù. Egli è stato consa- Gesù in Galilea un momento rivelato- la giustizia, la liberazione degli schia- Lc 14, 16-23 i poveri sono anche i pri-
crato da un’unzione, non con olio, co- re, come si vede dai titoli che gli dà: vi, il perdono dei debiti e la restituzio- mi a essere invitati, sostituendo colo-
me i re e i sacerdoti dell’Antico Testa- Figlio di Dio, Figlio dell’uomo, Cristo o ne dei beni. Ma se per alcuni essi erano ro che non sono venuti; in Lc 16, 20.22
mento, ma con lo Spirito Santo. Maestro. Tale attività è anche una pro- un anno di grazia (Is 61, 1-2) per altri Lazzaro, il cui nome significa “Dio aiu-
La Parola ha quel potere che irrom- posta programmatica per il futuro del- erano anni di vendetta (Is 61,  3). La ta”, è il prototipo del povero accolto da
pe nella vita di chi è stanco di sentire la missione, che per Luca è già una re- vendetta nell’Antico Testamento pote- Dio, mentre in Lc 12, 13-21 il ricco sen-
e non si aspetta più nulla; presenta da- altà presente e attiva. va essere attribuita a Dio o agli esseri za nome che non ebbe pietà di lui è im-
vanti ai suoi “occhi e alle sue orecchie” Nei racconti delle scene seguenti ve- umani e consisteva nella difesa dei di- magine di colui che viene condannato
“fatti” che danno ragione delle parole dremo il compimento di tutto ciò che ritti dei deboli e nella riparazione delle per le proprie azioni ingiuste.
scritte in tempi lontani e che, quando Gesù ha annunciato. Il Vangelo sarà ingiustizie. Tuttavia, Gesù ferma la sua Il testo di Luca ci permette di con-
vengono rispolverati e proclamati con proclamato ai poveri beati (6, 20; 7, lettura al v. 2 di Isaia, evitando di men- templare il compimento della profezia
la forza dello Spirito Santo, aprono 22), la vista sarà data ai ciechi (8, 35- zionare il giorno della vendetta nel v. 3. di Isaia, perché Gesù si rivela come il
il mistero dell’Incarnazione nell’oggi 43), la liberazione dagli spiriti maligni Gesù concentra il suo messaggio sulla profeta messianico atteso. Nel contesto
della comunità che lascia parlare i fat- a molti (7, 21). Tutto vuole mostrare Buona Notizia per tutti: Dio non lo ha di Isaia, il profeta fa l’annuncio profe-
ti ormai compiuti e in cui trova ragioni come la Scrittura si compie in Gesù e mandato per condannare o vendicarsi. tico del Messia di fronte alla tensione
per assumere il suo impegno con tutto attraverso Gesù, dando pieno compi- Un dettaglio importante per la com- vissuta dal popolo d’Israele, soprattutto
il suo dinamismo nella trasformazione mento alla volontà salvifica di Dio che prensione del testo è che all’epoca la di fronte alla divisione. Luca, da parte
della società. salva, guarisce e libera il suo popolo. religione prendeva le parti dei poveri, sua, con questo testo sottolinea il sen-
Nella sinagoga non c’era necessaria- degli indigenti e degli indifesi. La le- so dell’unzione da parte dello Spirito,
Il contesto all’interno mente un predicatore ufficiale della Pa- gislazione incoraggiava un forte spiri- con cui si inaugura l’attività pubblica
del Vangelo secondo Luca rola di Dio, ma ogni maschio israelita to sociale: equità nei salari, divieto di di Gesù, che guarisce, predica, si lascia
La sezione di Lc 4, 14 – 9, 50 è de- in età legale aveva il diritto di leggere prestiti usurai, anno giubilare, elemo- condurre dallo Spirito. Lo Spirito auto-
dicata al ministero di Gesù in Galilea. un testo della Scrittura e di dire qual- sina, permesso di raccogliere, applica- rizza, ispira e conduce Gesù in missio-
Gesù si rivela in questi capitoli attra- che parola per spiegarlo, ed è per que- zione della giustizia senza riguardi per ne come fece con i profeti di un tempo.
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 31

Il significato dell’annuncio di Gesù Notizia di Dio desiderata e attesa dal no solo Dio) sono liberati. Gesù si av- L’espressione «liberare i prigionieri»
è pienamente rivolto alla missione popolo. vicina a questi gruppi di persone con si riferisce al contesto della comunità
profetica di annunciare e proclama- Luca ricorrerà ripetutamente all’im- un messaggio di speranza, vuole radu- di Isaia, che vive la fase della liberazio-
re la Buona Notizia del Signore. Ciò magine dei poveri, sia nel senso sociale narli come gregge speciale di Dio; la ne dalla cattività babilonese: una parte
che è stato annunciato da Isaia si sta del termine, come coloro che non han- sua missione è che queste persone spe- del popolo è ancora in cattività, e a loro
realizzando profeticamente in Gesù; no nulla di materiale, ma anche pen- rimentino di essere amate da Dio e si il profeta lancia il suo grido di speran-
egli si presenta come l’inviato di Dio, sando ai poveri in contrapposizione ai sentano ricche perché «loro è il Regno za poiché sono ancora lontani da Geru-
proprio come il profeta, ma con la dif- ricchi che per il loro cuore avido sono dei Cieli». Il Vangelo li indica come i salemme. Gesù dà un grido di speranza
ferenza che egli personifica la Buona puniti, mentre i poveri (che possiedo- più vicini a raggiungere la salvezza. a coloro che aspettano la libertà. Egli
viene a rompere i legami che tengono
prigionieri gli esseri umani e non per-
mettono loro di essere liberi.
Gesù viene a rovesciare l’oppressione
causata dal peccato di schiavitù con la
sua vita, la sua morte in croce e la sua ri-
surrezione-ascensione; egli viene a libe-
rare coloro che sono spezzati dal peccato
e dall’ingiustizia sociale, viene a guarire i
cuori afflitti e a dare loro la dignità di in-
vitati al banchetto del Regno di Dio.

ATTUALIZZARE LA PAROLA
ACCETTANDONE LE SFIDE

Ogni incontro personale e comunita-


rio con la Parola di Dio ha l’effetto sal-
vifico di cambiare le persone che ascol-
tano, perché l’ascolto è intimamente
legato all’azione, all’impegno e alla soli-
darietà con coloro che sono privilegiati
nell’evangelizzazione. Da qui la neces-
sità di prendere impegni realizzabili e
adatti al proprio ambiente.
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 32

• Gesù ci incoraggia come comuni- zione gratuita è un segno del Regno che la religione, la società, la cultura filosofica. Dio concede loro “la sua
tà a nutrirci quotidianamente della che egli è venuto a portare. e l’economia hanno lasciato da parte: prima misericordia”. Questa prefe-
Parola di Dio per diventare, come • Gesù non lascia dubbi sul fatto che i poveri di tutti i tempi, soprattutto i renza divina ha delle conseguenze
Lui, contemporanei (“oggi”) e por- c’è un legame inseparabile tra la no- nuovi e innumerevoli poveri di oggi. nella vita di fede di tutti i cristiani,
tatori di Buone Notizie di liberazio- stra fede e la cura e la liberazione Insegnaci ad assumere con coraggio chiamati ad avere «gli stessi senti-
ne per le persone che incontriamo: i dei poveri e che non ci sono ragio- l’impegno di trasformare la realtà, menti di Gesù» (Fil 2, 5). Ispirata da
poveri, i prigionieri, i ciechi, gli op- ni valide per lasciarli soli, ma ragio- anche se nel cammino incontreremo essa, la Chiesa ha fatto una opzione
pressi e i nuovi e innumerevoli di- ni urgenti per impegnarci nelle loro ostacoli, rifiuti, giudizi, critiche e fi- per i poveri intesa come una «for-
sprezzati ed emarginati della socie- lotte e nella ricerca della giustizia. no al martirio, testimoniando con la ma speciale di primazia nell’eserci-
tà, della cultura e dell’economia. • Gesù ci chiede una spiritualità ec- nostra vita il tuo potere salvifico, li- zio della carità cristiana, della quale
• Gesù esorta ad aprire gli occhi per clesiale che guarisca, liberi, riem- beratore, consolatore e vivificatore, e dà testimonianza tutta la tradizione
uscire dall’individualismo che por- pia di vita e di pace, che chiami alla avendo come obiettivo di ottenere la della Chiesa». Questa opzione – in-
ta all’asfissia e alla sterilità, per per- comunione solidale e alla fecondi- vita eterna che ci hai donato per il segnava Benedetto XVI – «è implici-
correre con coraggio, dignità e re- tà missionaria, che umanizzi tut- tuo mistero pasquale. Tu che vivi e ta nella fede cristologica in quel Dio
sponsabilità cristiana il cammino ti senza distinzione né esclusione e regni nei secoli dei secoli. Amen. che si è fatto povero per noi, per ar-
della condivisione e della solida- dia gloria a Dio. ricchirci mediante la sua povertà».
rietà con coloro che Lui ha scelto Alla fine dell’incontro, la vita, la gio- Per questo desidero una Chiesa po-
preferenzialmente. ia, la consolazione e la pace che la Pa- vera per i poveri. Essi hanno mol-
• Gesù mostra l’urgenza vitale di an- PREGHIERA E CELEBRAZIONE rola ci ha dato sono condivise tra tutti to da insegnarci. Oltre a partecipare
dare oggi ad annunciare con auto- e, se possibile, si condivide anche il pa- del sensus fidei, con le proprie soffe-
rità e determinazione (parresìa) il Questo momento di riflessione con ne della solidarietà, la tavola della co- renze conoscono il Cristo sofferen-
Vangelo a tutti, ovunque e in ogni la Parola di Dio può essere concluso munione, una lunga tavola dove ognu- te. È necessario che tutti ci lascia-
occasione, senza indugio, senza di- con la seguente preghiera recitata da no finalmente abbia il suo posto. mo evangelizzare da loro. La nuova
sgusto e senza paura, perché la gio- tutti i partecipanti: evangelizzazione è un invito a rico-
ia del Vangelo è per tutto il popolo, noscere la forza salvifica delle loro
non può escludere nessuno. Gesù, grazie per la freschezza del- CONTINUA A CONTEMPLARE esistenze e a porle al centro del cam-
• Gesù rivela chi dovremmo privile- la Parola di Dio che, profetizzata nel mino della Chiesa. Siamo chiamati
giare nell’annuncio: i poveri e i ma- passato in un preciso momento sto- Il contenuto del Vangelo può esse- a scoprire Cristo in loro, a presta-
lati, coloro che sono spesso disprez- rico della vita del tuo popolo, Tu at- re ulteriormente approfondito leggen- re ad essi la nostra voce nelle loro
zati e dimenticati, coloro che non tualizzi nel presente con tutto il di- do il seguente testo di Papa Francesco: cause, ma anche ad essere loro ami-
hanno nulla da dare in cambio. namismo e la potenza dello Spirito ci, ad ascoltarli, a comprenderli e
• Gesù assicura che oggi e sempre i Santo. Tu vuoi aprirci al rafforza- Per la Chiesa l’opzione per i po- ad accogliere la misteriosa sapienza
poveri sono i destinatari privilegia- mento della comunione e dell’unità veri è una categoria teologica prima che Dio vuole comunicarci attraver-
ti del Vangelo, e che l’evangelizza- con tutti, ma soprattutto con coloro che culturale, sociologica, politica o so di loro (EG 198).
Testimonianza. LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 33
La Parola di Dio può cambiare il cuore

Con queste parole molto semplici Poco dopo il padre torna e tutta
e nello stesso tempo toccanti, un con- la famiglia di nuovo si riunisce, ini-
dannato a morte inizia a scrivere la te- zia tuttavia un altro problema: «Pur-
stimonianza su come la Parola di Dio troppo nel quartiere in cui viveva-
ha trasformato definitivamente la sua mo tutti giocavano d’azzardo, anche
vita. Come è arrivato questo momento? i bambini di dodici o tredici anni
I primi anni felici del piccolo Toki- d’età. Fino a quel momento non mi
chi Ishii mutano ben presto verso ero fatto conoscere per una cosa di-
una situazione molto più complessa spettosa, tuttavia, in quel quartiere
e drammatica. Come annota lui stes- era facile imparare cattive maniere
so: «Abbiamo vissuto molto comoda- e presto iniziai a giocare d’azzardo
mente fino a quando avevo quattro o come gli altri. Allora ho cominciato
cinque anni, ma a quel tempo mio pa- ad aver bisogno di soldi: il poco che
dre aveva perso tutto a causa della di- mi davano i miei genitori non era ab-
pendenza dall’alcool, e mia madre era bastanza, e ho cominciato a rubare.
molto stressata dalle faccende dome- Questo è stato l’inizio della mia vita
stiche». criminale».
Tokichi è costretto a lasciare la Dai piccoli crimini Tokichi passa
scuola a dieci anni e la sua mamma ben presto a quelli più gravi. L’abbaglio
gli chiede di dedicare tutto il tempo a della criminalità lo attira in maniera
pedinare il padre nel tentativo di farlo sempre più forte. All’età di dicianno-
smettere di bere. Invano. La dipenden- ve anni, mentre ruba, viene catturato
za del padre è più forte dalle suppliche dalla polizia. Viene condannato e fini-
TOKICHI ISHII del piccolo figlio. Un paio di mesi dopo sce in carcere. Superata l’iniziale pau-
la mamma di Tokichi si ammala gra- ra della prigione, si abitua alle rego-
Nato nel 1871, Sconosciuto, Giappone vemente e il padre la trasferisce, insie- le di vita da carcerato: «Quando sono
Morto nel 1918, Tokyo, Giappone me al figlio, presso una zia, e li abban- stato mandato in carcere per la quarta
dona. Vivono la povertà estrema: non volta, ero già un criminale accertato.
possono permettersi una visita del me- In una comunità carceraria ci si distin-
«Vorrei raccontare come il mio cuo- la scuola solo per due anni. Da allora, dico. A undici anni il piccolo Tokichi gue in base alla misura dei nostri cri-
re è cambiato per la potenza di Gesù cioè da più di trent’anni, ho raramen- riesce a guadagnare pochi spiccioli, mini. Maggiore è il crimine, maggiore
Cristo. Ma prima di tutto devo fare una te una penna in mano, fino ad adesso, con i quali compra le medicine sugge- è l’onore, e gli uomini si vantano aper-
premessa. Quando ero piccolo, i miei quando la prendo in mano per scrivere ritegli dai vicini per la mamma, sal- tamente delle depredazioni che hanno
genitori erano poveri e ho frequentato questa storia della mia vita». vandole così la vita. commesso».
LA PAROLA DI DIO NELLA PREGHIERA PERSONALE 34

Tokichi cerca di allontanarsi dalla Bibbia. Così, a cavallo del 1915 e 1916, solo che con un cuore indescrivibil- Tokichi Ishii, condannato a mor-
realtà criminale. Si sposa e per tre an- Tokichi riceve in regalo il Nuovo Testa- mente grato avevo creduto». te per tutti i suoi omicidi, viene giu-
ni trascorre una vita modesta ma feli- mento. Per noia, apre il libro un paio Nonostante fosse condannato a mor- stiziato a Tokyo il 17 agosto del 1918,
ce con sua moglie. Un giorno viene a di volte a caso, legge come i discepoli te, Tokichi Ishii trova il conforto nella alle ore 9.00. Il cappellano nota, che il
trovarlo un amico di cella e la vita cri- di Gesù, Giacomo e Giovanni, voleva- Parola di Dio. Inizia il suo viaggio di cuore di Tokichi era calmo e tranquil-
minale riprende il suo corso, sempre no far scendere il fuoco su un villaggio fede e di trasformazione, accompagna- lo, quando pronunciava le sue ultime
più crudele e spietata. La condanna di samaritano (cfr. Lc 9, 52-58), legge an- to sempre dalle due missionarie. Scrive parole: «Il mio nome è macchiato, il
undici anni in carcere lo cambia pro- che la parabola sulla pecora smarrita la sua autobiografia che rimane fino ad mio corpo muore in prigione, la mia
fondamente. Tokichi inizia a odiare le (cfr. Lc 15, 1-7), tuttavia non rimane oggi la sua testimonianza dell’incontro anima, purificata, oggi ritorna alla Cit-
guardie e ribellarsi contro di loro. In impressionato da questi testi. con il Dio vivente nella sua Parola. tà di Dio».
cambio del suo comportamento viene Passa un po’ di tempo e Tokichi
sempre più spesso punito. Il circolo apre nuovamente la Bibbia. Questa
vizioso dell’odio prende il sopravven- volta legge di Gesù che sta di fronte a
to e rende il cuore di Tokichi impene- Pilato e pensa: «Questa persona chia-
trabile per il bene. In diverse occasio- mata Gesù era evidentemente un uo-
ni cerca di uscire da questo circolo, mo che in ogni caso ha provato di con-
ma ci riesce solo per poco tempo, per durre gli altri sulla via della virtù, e mi
precipitare nuovamente in una vita sembrava una cosa disumana crocifig-
criminale sempre più violenta. Oltre- gerlo semplicemente perché aveva opi-
passa un altro confine di coscienza: nioni religiose diverse rispetto agli al-
durante le rapine inizia ad uccidere tri. Anche io, da duro criminale qual
le persone. sono, pensavo fosse davvero vergogno-
Nel 1915 Tokichi viene definitiva- so che i suoi nemici lo avrebbero trat-
mente catturato e ammette numero- tato in questo modo».
sissimi crimini commessi, tra cui di- Così Tokichi continua la lettura. «La
versi omicidi. Prima del processo, mia attenzione fu attirata dalla frase:
chiuso da solo in una cella del carce- “E Gesù disse: Padre, perdona loro
re di Tokyo, fa i conti non solo con il perché non sanno quello che fanno”.
sistema giudiziario, ma anche con la Mi fermai: ero stato colpito al cuore,
propria coscienza. Lo stesso carcere come da un chiodo di dieci centime-
viene visitato da due missionarie: la tri. Cosa mi aveva rivelato il versetto?
signora West e la signora McDonald, Posso chiamarlo l’amore del cuore di
le quali distribuiscono i viveri, parla- Cristo? Posso chiamarlo la sua com-
no con i condannati e lasciano loro la passione? Non so come chiamarlo. So
Appendice

Chiesa
e Parola di Dio

«La Chiesa si fonda sulla Parola di


Dio, nasce e vive di essa. Lungo tut-
ti i secoli della sua storia, il Popo-
lo di Dio ha sempre trovato in essa
la sua forza e la comunità ecclesiale
cresce anche oggi nell’ascolto, nel-
la celebrazione e nello studio della
Parola di Dio».

(Verbum Domini 3)
La Voce dei Papi CHIESA E PAROLA DI DIO 36

Per approfondire il contenuto spi- COMMENTO DI di Santa Maria Regina Pacis duran- Tra le letture bibliche dell’odier-
rituale dei testi biblici della III Do- PAPA GIOVANNI PAOLO II te l’omelia fece il seguente commen- na liturgia vi è il celebre testo della
menica del Tempo Ordinario, ciclo C, to alla Prima Lettura di quella Do­ Prima Lettera ai Corinzi in cui san
si offrono i Commenti che gli ultimi Papa Giovanni Paolo II, il 23 gen- menica: Paolo paragona la Chiesa al corpo
Sommi Pontefici hanno fatto in alcuni naio 1983, in occasione della sua visi- umano… La Chiesa è concepita co-
dei loro interventi. ta pastorale alla Parrocchia romana La prima lettura, tratta dal libro me il corpo, di cui Cristo è il capo, e
di Neemia, ci ricorda con quale ve- forma con Lui un tutt’uno. Tuttavia
nerazione il Popolo di Dio dell’An- ciò che all’Apostolo preme comuni-
tico Testamento ascoltava le parole care è l’idea dell’unità nella molte-
della Sacra Scrittura, lette dal sa- plicità dei carismi, che sono i doni
cerdote Esdra nel giorno “consa- dello Spirito Santo. Grazie ad essi,
crato a Dio”: «Esdra aprì il libro in la Chiesa si presenta come un orga-
presenza di tutto il popolo […], co- nismo ricco e vitale, non uniforme,
me ebbe aperto il libro, tutto il po- frutto dell’unico Spirito che con-
polo si alzò in piedi, Esdra benedis- duce tutti ad unità profonda, assu-
se il Signore Dio grande e tutto il mendo le diversità senza abolirle e
popolo rispose: Amen, amen!» (Esd realizzando un insieme armonioso.
9, 5-6)… Che l’ascolto della Parola Essa prolunga nella storia la pre-
di Dio faccia gioire il nostro cuore e senza del Signore risorto, in parti-
guidi la nostra condotta [in questo] colare mediante i Sacramenti, la
Anno del Signore e per tutta la no- Parola di Dio, i carismi e i ministeri
stra vita. Amen! distribuiti nella comunità. Perciò, è
proprio in Cristo e nello Spirito che
la Chiesa è una e santa, cioè un’inti-
COMMENTO DI ma comunione che trascende le ca-
PAPA BENEDETTO XVI pacità umane e le sostiene… La Ver-
gine Maria, Madre della Chiesa, ci
Sullo sfondo della Settimana di pre‑ ottenga di progredire sempre nella
ghiera per l’unità dei cristiani, Papa comunione, per trasmettere la bel-
Benedetto XVI, durante l’Angelus del lezza di essere una cosa sola nell’u-
24 gennaio 2010, ha fatto il seguen- nità del Padre e del Figlio e dello
te commento alla Seconda Lettura di Spirito Santo.
quella Domenica:
CHIESA E PAROLA DI DIO 37

COMMENTO DI PAPA FRANCESCO ne e ai ciechi la vista», «rimettere concreta e cominciamo a dire: “ma Regno di Dio viene addomesticato
in libertà gli oppressi» e «procla- questi ragazzi, non sono figli di Ma- e impoverito. Voler addomesticare
Papa Francesco, durante il suo viag- mare l’anno di grazia del Signore» ria, di Giuseppe, non sono fratelli la Parola di Dio è una tentazione di
gio apostolico a Panama in occasione (cfr. Lc 4, 18-19). È l’adesso di Dio di…? parenti di…? Questi non sono tutti i giorni… E come avvenne nel-
della XXXIV Giornata Mondiale della che con Gesù si fa presente, si fa i ragazzini che noi abbiamo aiuta- la sinagoga di Nàzaret, il Signore,
Gioventù, nella Santa Messa celebrata volto, carne, amore di misericordia to a crescere…? Che stia zitto, come in mezzo a noi, ai suoi amici e co-
al Metro Park “San Giovanni Paolo II” che non aspetta situazioni ideali o possiamo credergli? Quello là, non noscenti, di nuovo si alza in piedi,
davanti a 700 mila giovani provenien- perfette per la sua manifestazione, era quello che rompeva sempre i ve- prende il libro e ci dice: «Oggi si è
ti da 160 paesi del mondo, commen- né accetta scuse per la sua realiz- tri col pallone?”. E uno che è nato compiuta questa Scrittura che voi
tando il Vangelo di quella Domenica zazione. Egli è il tempo di Dio che per essere profezia e annuncio del avete ascoltato» (Lc 4, 21).
ha detto: rende giusti e opportuni ogni situa-
zione e ogni spazio. In Gesù inizia e
«Nella sinagoga, gli occhi di tutti si fa vita il futuro promesso. Quan-
erano fissi su di lui. Allora cominciò do? Adesso. Ma non tutti quelli che
a dire loro: Oggi si è compiuta que- là lo ascoltarono si sono sentiti in-
sta Scrittura che voi avete ascolta- vitati o convocati. Non tutti i vicini
to» (Lc 4, 20-21). Così il Vangelo di Nàzaret erano pronti a credere
ci presenta l’inizio della missione in qualcuno che conoscevano e ave-
pubblica di Gesù. Lo presenta nel- vano visto crescere e che li invitava
la sinagoga che lo ha visto cresce- a realizzare un sogno tanto atteso.
re, circondato da conoscenti e vici- Anzi, dicevano: «Ma non è il figlio
ni e chissà forse anche da qualche di Giuseppe?» (cfr. Lc 4, 22).
sua “catechista” di infanzia che gli Anche a noi può succedere la
ha insegnato la legge… Una paro- stessa cosa. Non sempre crediamo
la proclamata fino ad allora solo che Dio possa essere tanto concre-
come promessa di futuro, ma che to e quotidiano, tanto vicino e rea-
in bocca a Gesù si poteva solo dire le, e meno ancora che si faccia tanto
al presente, facendosi realtà: «Og- presente e agisca attraverso qual-
gi si è compiuta». Gesù rivela l’a- che persona conosciuta come può
desso di Dio che ci viene incontro essere un vicino, un amico, un fa-
per chiamare anche noi a prendere miliare… Anche noi possiamo cor-
parte al suo adesso, in cui «portare rere gli stessi rischi della gente di
ai poveri il lieto annuncio», «pro- Nàzaret, quando nelle nostre co-
clamare ai prigionieri la liberazio- munità il Vangelo vuole farsi vita
Aspetti biblici sul Ministero del Lettorato CHIESA E PAROLA DI DIO 38

La pubblicazione della Lettera Apo- Rm 12, 1-8). Tale diaconia o ministe‑ mazzonia e dopo le sfide poste dalla FONDAMENTO
stolica Spiritus Domini, che modifica rialità, costitutiva della vita della Chie- pandemia del Covid-19, per nutrire la BIBLICO-TEOLOGICO
il canone 230 § 1 del Codice di Diritto sa e che si manifesta in modo speciale fede dei battezzati in circostanze di re-
Canonico per dare alle donne la pos- «nella partecipazione piena e attiva di strizione temporale delle libertà per- Se il profeta è testimone dell’effi-
sibilità di accedere ai ministeri istitu- tutto il popolo santo di Dio alle mede- sonali, compresa la ricezione dei sa- cacia della Parola di Dio, come si ve-
iti del Lettorato e dell’Accolitato, così sime celebrazioni liturgiche» (SC 41), cramenti. de con Ezechiele invitato a mangiare
come la Lettera del Santo Padre Fran- non si esaurisce nei ministeri ordinati Siccome «la fede viene dall’ascolto il rotolo della Parola (Ez 2, 8; 3, 1-3),
cesco al Prefetto della Congregazione (episcopato, presbiterato e diaconato) e l’ascolto riguarda la parola di Cristo» con Isaia chiamato da Dio a portare
per la Dottrina della Fede sullo stes- conferiti mediante un rito di ordina- (Rm 10, 17) è necessario che la Chiesa la sua Parola dopo aver sperimentato
so argomento, entrambe pubblicate il zione sacramentale, ma si arricchi- invii ai fratelli quanti «recano un lieto la purificazione delle sue labbra (Is 6,
10 gennaio 2021, offrono la possibilità sce anche di ministeri istituiti come il annuncio di bene» (Rm 10, 15), fedeli 5-7), e con Geremia scelto per essere
di approfondire alcuni aspetti del Mi‑ Lettorato e l’Accolitato (il cui conferi- laici, uomini e donne, dediti a procla- «la bocca di Dio» (Ger 1, 9; 15, 19), è
nistero del Lettorato dal punto di vista mento non è detto «ordinazione» ma mare la Parola durante la celebrazio- però lo scriba Esdra colui che nell’An-
biblico per favorire la sua istituzione «istituzione») e di altri ministeri che ne eucaristica e a trasformarla in vita tico Testamento assurge a figura di de‑
nelle comunità. vengono affidati ai fedeli laici senza un attraverso la testimonianza personale, positario ufficiale della Parola, a icona
rito liturgico. l’evangelizzazione e la catechesi. Icona del lettore che dispensa la Parola, sin-
Il Lettorato e l’Accolitato non na- della Chiesa che annuncia al mondo il tetizzata nell’espressione «il libro della
UNA CHIESA MINISTERIALE scono dal sacramento dell’Ordine ma Vangelo, il lettore o la lettrice risponde legge di Mosè» (Ne 8, 2), proclamando-
sono appunto istituiti dalla Chiesa al mandato ricevuto dal Risorto – «An- la al popolo.
La Chiesa è un intreccio di relazioni considerando «l’attitudine che i fedeli date in tutto il mondo e proclamate il Dopo il dramma dell’esilio e la dif-
che traggono linfa dalla vita di Cristo hanno, in forza del Battesimo, a far- Vangelo a ogni creatura» (Mc 16, 15) ficile ricostruzione delle mura al mo-
che circola copiosa grazie all’annun- si carico di speciali compiti e mansio- –, fa risuonare la Parola dando voce a mento del ritorno nella terra, il popolo
cio della Parola «regola suprema della ni nella comunità» (Evangelizzazione e Dio nell’assemblea e, proclamandola conserva la chiara coscienza di essere
propria fede» (DV 21), alla frazione del ministeri 62). Sono un dono con cui lo con la sua persona, la attualizza e ne ancora partner dell’alleanza con Dio e
pane nella celebrazione dell’Eucaristia Spirito Santo edifica la Chiesa e com- offre una prima comprensione. custode di una Parola che è il collan‑
con la quale «viene rappresentata ed portano una grazia che viene ottenuta Il compito profetico di proclama- te che tiene uniti i suoi membri anco-
effettuata l’unità dei fedeli» (LG 3), al- dalla intercessione e dalla benedizio- re la Parola nell’assemblea è il segno randoli alla memoria delle «grandi co-
la preghiera dei credenti e alla comu- ne della Chiesa. Il Lettorato e l’Accoli- sacramentale della martyria (testimo- se che il Signore ha operato» (Dt 11,
nione (cfr. At 2, 42). Questa vita divi- tato rappresentano così uno dei punti nianza) di quella stessa Parola nella 7) nel passato e la forza attrattiva che
na che, a partire dal battesimo, scorre di arrivo della riforma ispirata dal Va- vita del mondo. Tale compito tuttavia fa convergere «come un solo uomo» (Ne
nelle vene dei credenti spinge a vive- ticano II e al tempo stesso anche un non si esaurisce nel contesto della ce- 8, 1) uomini e donne «capaci d’inten-
re l’intera esistenza come una liturgia punto di partenza per sviluppi ulte- lebrazione liturgica, ma si estende ad dere» il suo messaggio e animati dal
che approda alla diaconia, cioè al ser- riori, sui quali riflettere oggi, dopo le un servizio che intercetti i fratelli e le desiderio di tendere l’orecchio al li-
vizio gioioso a Cristo e ai fratelli (cfr. questioni sollevate dal Sinodo dell’A- sorelle laddove essi si trovano. bro della legge (Ne 8, 3). Si torna così
CHIESA E PAROLA DI DIO 39

all’origine: il popolo dell’alleanza na- propria rete di relazioni, e persino richiama l’ambone, nella venerazione Testamento, nell’episodio di Lc 4, 16-
sce dall’ascolto che è la porta d’ingres- attraverso l’abbigliamento e l’abita- da parte di un intero popolo commos- 22, dove Gesù, assiduo frequentatore
so dei comandamenti, come ricorda il zione. Su ogni aspetto della vita vie- so dal contenuto di una parola che ri- della sinagoga, viene descritto nella
celebre passo dello Shema‘ Yisr l di ne apposto dal credente il sigillo della mette in moto la sua esistenza, si può duplice funzione di lettore e predica-
Dt 6, 4-9, il capolavoro della spiritua- Parola che, solo se accolta concreta- individuare la matrice della nostra at- tore del testo sacro. In un modo abba-
lità ebraica, incastonato nel cuore del- mente, può fluire anche all’esterno, tuale liturgia della Parola. Insieme alla stanza preciso e ricco di dettagli, l’e-
la preghiera d’Israele e posto a fonda- nel mondo. forza unitiva della Parola che raduna vangelista descrive il culto sinagogale
mento della sua tradizione. Con molta Per celebrare l’evento del ritorno a il popolo come fosse «un solo uomo» del sabato, imperniato sulla lettura
probabilità la formula «Ascolta, Isra- Gerusalemme e in Giuda e sancire la (Ne 8, 1), si coglie la perseveranza e de- della Scrittura, vero cuore del culto.
ele» era l’appello tradizionale con cui rinascita della propria identità, il po- dizione del lettore e degli uditori che Dopo la recita di alcune preghiere, co-
si apriva il q h l, l’assemblea cultuale polo riparte dalla Parola, dono di noz- le dedicano un tempo ampio, dallo me lo Shema‘, i comandamenti, la te‑
delle tribù, e che viene ribadito nei te- ze di Yhwh a Israele, sua sposa, la met- spuntare della luce fino a mezzogior- fillah o preghiera delle diciotto bene-
sti centrali delle tradizioni esodali. Il te al centro e organizza fuori dall’area no (Ne 8, 3), e il dinamismo della let- dizioni, seguiva la lettura di un brano
forte appello che risuona nello Shema‘ sacra del Tempio una solenne liturgia tura/proclamazione-traduzione e spie- della Torah e di uno dei Profeti (come
rimanda a due tappe: l’interiorizzazio- descritta dettagliatamente nel libro di gazione-comprensione (Ne 8, 3. 8. 12) si vede anche in At 13, 27; 15, 21; 2Cor
ne della Parola (vv. 4-6) e la sua tra- Neemia (8, 1-12). Tale liturgia appare che muove alla conversione e alla gio- 3, 15) da parte di un laico, l’omelia e
smissione (vv. 7-9). come il modello della lettura sinagoga‑ ia. L’ascolto della Parola sortisce es- una preghiera che si concludeva con
Si parte da un percorso in cui ten‑ le e di ogni liturgia della Parola. Anche senzialmente tre effetti: ricompatta il una grande dossologia (il kaddish). A
dendo a Dio si va verso se stessi per senza accedere al Tempio e praticare i popolo che aveva sperimentato la di- Gesù viene quindi affidato il rotolo di
aprire la propria interiorità alla Paro- sacrifici, la comunione con Dio è pos- spersione; asciuga le lacrime scaturite Isaia ed egli compie le azioni di rito:
la di Dio per poi fissarla, assimilarla, sibile grazie all’ascolto della Parola, dalla prova della deportazione comu- si alza a leggere il brano e si accomo-
darle ospitalità perché tutta la perso- specie del libro del Deuteronomio, la nicando la gioia; e restituisce a Israe- da per commentarlo. Accanto a Gesù
na viva un vero “cuore a cuore” con il seconda legge-alleanza che riformula le una dimensione costitutiva della sua si trova un inserviente (yperétes) a cui
Dio che parla. Il secondo è un percorso la legge-alleanza sinaitica (Es 20–31) identità, quella della festa, attraverso il egli consegna il rotolo di Isaia dopo la
verso il prossimo, che prevede la tra- data in vista dell’ingresso nella terra ritorno alle antiche tradizioni, in parti- lettura. Stando al testo, non vi erano
smissione della Parola attraverso una promessa. colare alla Festa delle capanne in cui si lettori ufficiali ma tutti potevano es-
speciale generatività spirituale. Attra- Nel popolo che si raduna (il ver- ricordava il soggiornare dei padri nelle sere invitati dal capo della sinagoga a
verso questo processo di memorizza- bo nella versione greca è sýnag , da capanne dopo l’esodo dall’Egitto. leggere e commentare la parola, visi-
zione (che inizia con l’ascolto e consi- cui deriva il termine «sinagoga») sul- Tale prassi di lettura-commento del- tatori occasionali compresi, come ac-
ste nel ricordare e nel comprendere) la piazza, nella comunione che armo- la Scrittura prende sempre più piede cade in At 13, 15, dove Paolo e i suoi
e di tradizione (che accade median- nizza le diversità nell’unità del senti- attraverso il servizio sinagogale che compagni giunti nella sinagoga di An-
te l’insegnare), la Parola immateria- re, nel testo sacro presentato a tutti consta della lettura della Torah e dei tiòchia in giorno di sabato sono invi-
le prende consistenza e si manifesta con grande solennità, nella lettura fat- Profeti. I particolari della liturgia si- tati a trasmettere qualche parola di
attraverso l’educazione familiare, la ta dall’alto di una tribuna in legno che nagogale vengono riportati nel Nuovo esortazione.
CHIESA E PAROLA DI DIO 40

In Ap 1, 3 troviamo la beatitudi- ditio Apostolica che «il lettore viene avanti quando afferma: «I fedeli lai- il Padre e alla comunione con i fratelli
ne del lettore (ho anaghinóskon) che istituito nell’atto in cui il vescovo gli ci a norma del diritto possono essere e le sorelle.
si affianca a quella degli ascoltatori. consegna il libro: non gli si fa, infatti, istituiti lettori e accoliti in forma sta- Perché il popolo di Dio possa ascol-
Ciò che la comunità giovannea legge l’imposizione delle mani». Ai lettori bile, tramite apposito rito» (La con‑ tare la Parola di Dio (cfr. Lc 11, 28), lo
«nel giorno del Signore» (Ap 1, 10), veniva offerta un’accurata formazio- versione pastorale 97). E la recente Spirito Santo ha suscitato il ministe-
nel contesto liturgico, dove si fa espe- ne biblica, tanto che durante la cele- Lettera Apostolica Spiritus Domini lo ro del lettorato. Esso affonda le sue
rienza della risurrezione del Signore, brazione liturgica, potevano leggere conferma: «I laici [di sesso maschile o radici nel progetto d’amore del Pa-
non sono più le Scritture di Israele, tutti i libri sacri, compresi i Vangeli, femminile] che abbiano l’età e le doti dre per la salvezza degli uomini che
ma quelle cristiane, dette «parole di di cui erano anche fisicamente custo- determinate con decreto dalla Confe- si è rivelato e compiuto nel Figlio suo
profezia», ritenute ispirate, che ogni di. Nel IV secolo la lettura evangelica renza Episcopale, possono essere as- Gesù che, risorto dai morti, è asceso
credente deve custodire (cfr. Ap 1, 3; fu affidata al diacono e a partire dal sunti stabilmente, mediante il rito li- al Padre affidando alla Chiesa, nella
22, 7). Alle Scritture anticotestamen- VII secolo, il lettorato va pian piano turgico stabilito, ai ministeri di lettori persona degli Apostoli, il mandato di
tarie si aggiungono le Scritture della scemando per divenire uno degli or‑ e di accoliti». proclamare il Vangelo a ogni creatura
nuova alleanza, come le lettere degli dini minori. La Chiesa per vivere ha bisogno di (cfr. Mc 16, 15).
apostoli che vengono lette, spiega- La revisione degli ordini minori av- «nutrirsi del pane di vita» dalla men- Secondo le indicazioni date da Pa-
te ed attualizzate da didáskaloi, cioè viene solo grazie alle sollecitazioni del sa non solo del Corpo di Cristo ma an- pa Francesco nella Lettera indiriz-
maestri. Poi, come confermano diver- Concilio Vaticano II. Con il Motu pro‑ che della Parola di Dio (DV 21). L’a- zata al Prefetto della Congregazione
se testimonianze del II secolo dell’e- prio di Paolo VI Ministeria quaedam scolto della Parola di Dio è condizione per la Dottrina della Fede a proposi-
ra cristiana, appare la figura del let‑ del 15 agosto 1972 i ministeri istituiti essenziale per la vita di ogni battezzato to della promulgazione del Motu Pro‑
tore (in greco anagnóstes, in latino che, fino a quel momento, nella Chie- e della Chiesa tutta. È dalla Parola che prio Spiritus Domini siamo in attesa
lector) incaricato di leggere la Scrit- sa latina erano tappe dell’itinerario nasce la Chiesa con i suoi sacramenti delle modifiche al «Rito d’istituzio-
tura durante le celebrazioni liturgi- verso i ministeri ordinati, «hanno ri- ed è la parola del Vangelo che la Chiesa ne di Lettori e Accoliti». L’attuale ri-
che, un ruolo molto importante dal cevuto una loro autonomia e stabilità, porta quando esce per andare in mis- to prevede che il Ministero di Lettore
momento che la lettura dei testi sacri come pure una loro possibile destina- sione e raggiungere «i nuclei più pro- sia conferito durante la celebrazione
rappresenta uno degli elementi litur- zione agli stessi fedeli laici» (Christifi‑ fondi dell’anima delle città» (EG 74). Eucaristica, subito dopo la proclama-
gici di chiara origine apostolica. Ne deles laici 23). Con il sinodo sulla Pa- Questa Parola, racchiusa nella Scrit- zione del Vangelo i candidati vengo-
parla già Giustino, nella sua I Apolo‑ rola di Dio del 2008 si è ribadito che tura, si concentra tutta in Cristo che, no chiamati per nome, segue l’omelia
gia (composta verso il 150) che distin- «mentre il Vangelo è proclamato dal secondo la tradizione patristica e me- o l’esortazione del celebrante, l’invito
gue il lettore da chi presiede che tie- sacerdote o dal diacono, la prima e la dievale, è il «Verbo abbreviato». In Lui, alla preghiera rivolto all’assemblea,
ne l’esortazione; con Tertulliano nel seconda lettura nella tradizione latina i verba multa (le molte parole) degli la solenne preghiera di benedizione
200 si delinea un ministero proprio, vengono proclamate dal lettore incari- scrittori biblici diventano per sempre e il rito esplicativo, che per i Lettori
stabile, distinto da quello del vescovo, cato, uomo o donna» (VD 58). L’istru- Verbum unum (l’unica Parola) che dà consiste nella consegna del libro del-
del presbitero e del diacono; e Ippo- zione del 20 luglio 2020 a cura della accesso ad un cammino di spirituali- la Sacra Scrittura.
lito di Roma chiarisce nella sua Tra‑ Congregazione del Clero fa un passo tà cristiana che porta all’intimità con
CHIESA E PAROLA DI DIO 41

FORMAZIONE DEI CANDIDATI stica, storica e culturale che permet- essi volevano produrre e il cuore del con una corretta dizione, con l’into-
A QUESTO MINISTERO ta di leggere speditamente il testo, messaggio rivelato alla luce della fe- nazione giusta in base al suo genere
di coglierne l’articolazione interna e de; una formazione liturgica che per- letterario, sia a voce libera che con
Secondo quanto deciso da Papa di mettere a fuoco il contesto degli metta di cogliere il senso profondo il ricorso a strumenti di amplificazio-
Francesco «sarà compito delle Confe‑ eventi narrati e le categorie cultura- della liturgia, la struttura della litur- ne che rendano più comprensibile il
renze Episcopali stabilire adeguati cri- li con cui sono stati redatti i diversi gia della Parola e il rapporto che in- contenuto delle letture, assumendo la
teri per il discernimento e la prepara‑ testi biblici; una formazione biblica e tercorre tra la liturgia della Parola e postura che permetta di emettere al
zione dei candidati e delle candidate teologica che aiuti a cogliere le diffe- la liturgia eucaristica; una formazio‑ meglio la voce, adottare un abbiglia-
al ministero del Lettorato» (Lettera al renze tra i generi letterari, l’intenzio- ne tecnica che permetta di leggere il mento conveniente che coniughi so-
Prefetto della Congregazione per la Dot‑ ne degli autori biblici, gli effetti che testo biblico senza alcuna vergogna, brietà e decoro.
trina della Fede, 10 gennaio 2021), in
base alle situazioni personali e loca-
li, per evitare ogni improvvisazione,
perché il lettore è il primo mediato-
re della Parola di Dio, colui che deve
aiutare l’assemblea liturgica ad acco-
glierne il messaggio e a custodirlo per
tradurlo in vita. Tutta la sua persona
è chiamata a trasmettere una Parola
che è «potenza di Dio per la salvezza
di chiunque crede» (Rm 1, 16). Il cor-
po, il volto, la voce, e persino l’abbi-
gliamento, diventano veicolo del mes-
saggio della Scrittura. Al lettore inoltre
è chiesto non solo di leggere dei testi,
ma anche di comprendere il messag-
gio che vi è contenuto (cfr. At 8, 30) per
poterlo accogliere nella fede. Sarà im-
portante a tal fine un processo perma‑
nente di frequentazione del testo biblico
che comprenda le tre tappe del legge-
re, del comprendere e del credere.
È opportuno che questa prepara‑
zione preveda: una formazione lingui‑
La Parola di Dio nella vita della Famiglia CHIESA E PAROLA DI DIO 42

AMARE LA PAROLA DI DIO contrario, li penetra per elaborarli e I primi capitoli del libro di Genesi inesorabilmente ad altri interrogativi
scoprirli come occasione di rinascita sono realisti: spesso sperimentiamo la molto diretti: A che scopo passiamo
La famiglia, «Chiesa domestica» e di rilancio: «Ti senti alle strette. So- terra apparentemente dimenticata dal da questo mondo? Per quale fine sia-
(LG 11), è un luogo propizio per ascol- gni l’evasione. Ma sta attento ai mirag- suo Giardiniere, innaffiata con terrifi- mo venuti in questa vita? Per che sco-
tare, meditare e pregare la Parola di gi. Per evadere da te, non correre, non cante regolarità dal sangue dell’inno- po lavoriamo e lottiamo? Perché que-
Dio (cfr. VD 85). Tuttavia, perché essa fuggirti: scava piuttosto in questo an- cente Abele. Le stesse pagine, però, sta terra ha bisogno di noi?» (Laudato
possa nutrire pienamente la vita eccle- gusto spazio che t’è dato… La vanità ricordano anche il sogno di Dio: l’u- si’, 160).
siale e familiare, è necessario rinnova- corre, l’amore scava. Se fuggi fuori di manità è chiamata ad abitare la terra
re ogni giorno tre decisioni: te, la tua prigione correrà con te e al e a collaborare con il suo Creatore cu- • La meditazione della Parola di Dio ti
1. amare la Parola di Dio, perché la vento della corsa ti si restringerà sem- stodendola con passione e coltivando- ha portato a curare il creato e a con-
freschezza dell’amore elimina le pre più attorno: se invece ti immergi in la responsabilmente. Nel sogno di Dio dividere i tuoi beni con i bisognosi?
tossine del narcisismo; te stesso, essa si spalancherà e diverrà la terra è il giardino dell’incontro, del
2. amare la Parola di Dio, perché l’ab- paradiso!» (Gustave Thibon). confronto e della condivisione.
bondanza di amore produce energia Aiutiamoci a vivere le nostre rela- LA PAROLA DI DIO
per affrontare le difficoltà della vita; È opportuno chiedersi: zioni ecclesiali e familiari arando in PROPONE UNO STILE DI VITA
3. amare la Parola di Dio, perché la • Amo la Parola di Dio? Come posso profondità la terra dei nostri schemi
fragranza dell’amore fa percepire mostrare il mio amore per essa? mentali con il vomere della buona Pa- «La terra che io ti indicherò» (Gen
che l’unica persona che deve cam- • Sento che la Parola di Dio mi fa cre- rola di Dio, per imparare ad accoglie- 12, 1): con questa indicazione Dio spa-
biare siamo noi stessi. scere nell’amore alla Chiesa e alla re e scoprire come fratelli coloro che lanca la finestra della vita di Abramo
mia famiglia? la loro terra non possono più coltivarla verso orizzonti imprevisti, diversi da
Amando la Parola di Dio le diamo la perché costretti a fuggire dalle guerre quelli che si era disegnato sulla pro-
possibilità di scendere più velocemen- e dalla violenza. Papa Francesco ricor- pria “agenda”. La promessa, da parte
te negli abissi delle nostre paure (spes- LA PAROLA DI DIO da che la terra affidataci da Dio è abi- di Dio, di un’altra terra permette ad
so inespresse) e di illuminare di signifi- PROMUOVE LA CONDIVISIONE tata in gran parte da persone affamate Abramo di sperimentare la vita come
cato pieno le gioie che viviamo. Amare e disperate, bisognose di essere accol- un cammino sempre nuovo, orientato
la Parola di Dio è la scelta più effica- «Così prepari la terra: ne irrighi i te intorno alla mensa della solidarietà: in avanti, verso una méta che gli darà il
ce per evitare di essere persone-sughe- solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le «Che tipo di mondo desideriamo tra- coraggio di attraversare le gioie e le fa-
ro: individui incapaci di scendere nel- piogge e benedici i suoi germogli» (Sal smettere a coloro che verranno dopo tiche della quotidiana avventura uma-
le profondità delle grandi domande 65). Dio stesso è il modello a cui l’uomo di noi, ai bambini che stanno crescen- na. “Terra promessa” è lo stile di vita
esistenziali presenti nel nostro cuore, deve rifarsi per abitare la terra secon- do? Questa domanda non riguarda so- di chi si lascia coinvolgere da Gesù di
rassegnati a galleggiare sulla superfi- do giustizia. Durante tutto l’anno Dio lo l’ambiente in modo isolato, perché Nàzaret, il Dio mite e umile di cuore;
cie del chiacchiericcio quotidiano. L’a- lavora alacremente come un sapiente non si può porre la questione in ma- è lo stile con cui siamo chiamati a rap-
more, invece, scava; l’amore non fug- agricoltore perché vuole dare da man- niera parziale. […] se questa domanda portarci con il coniuge, con i figli, con
ge dalle delusioni e dai fallimenti; al giare alla propria famiglia, l’umanità. viene posta con coraggio, ci conduce i compagni di scuola, con gli insegnan-
CHIESA E PAROLA DI DIO 43

ti, con i colleghi di lavoro, con i vici- Conquistatori o camminanti? Il tutto e, quasi sempre, di averlo capito LA PAROLA DI DIO
ni di casa, con i genitori, con i poveri conquistatore considera la “terra pro- meglio degli altri. GENERA BENE COMUNE
e i bisognosi, con i ricchi e con i sa- messa” una realtà di cui impadronirsi, Il camminante, invece, scopre nelle
ni. “Terra promessa” non è “terra con- o un ruolo da ottenere a tutti i costi e persone che gli sono accanto e nell’am- «Il faraone disse a Giuseppe: “Ec-
quistata”. “Terra promessa” evoca la da occupare il più a lungo possibile. Il biente che lo circonda la “terra pro- co, io ti metto a capo di tutta la terra
precarietà del camminare. “Terra con- conquistatore sfrutta la “terra promes- messa” verso cui è chiamato a fare il d’Egitto”» (Gen 41, 41). Il racconto di
quistata” richiama la conservazione sa” per il proprio tornaconto, dimenti- primo passo per creare fraternità e cu- Giuseppe (cfr. Gen 37-50) ha il valore
di un trofeo. “Terra promessa” genera candosi di Colui che gliel’aveva affida- stodire la “casa comune” dell’umanità. di dare alle prime pagine della Genesi
desiderio e apertura al futuro. “Terra ta e del perché gliel’avesse promessa. il giusto complemento circa il corretto
conquistata” favorisce immobilismo e Il conquistatore si appisola volentieri • Camminanti in questa terra o con- rapporto dell’uomo con la terra: c’è bi-
paura del futuro. sulla comoda poltrona dell’aver capito quistatori di questa terra? sogno di uomini come Giuseppe l’Egi-
ziano, di persone che sappiano custo-
dire e coltivare la terra nel tempo delle
vacche grasse e, soprattutto, nel tempo
delle vacche magre. Giuseppe l’Egizia-
no interpreta il lavoro da vero statista:
valorizzando i raccolti, conservando-
li nei granai ma sapendoli poi aprire
nel momento del bisogno. Verso l’Egit-
to accorrono popolazioni «da ogni pa-
ese» cercando di fuggire dalla fame
«perché la carestia infieriva su tutta la
terra» (Gen 41, 57). La sapienza agrico-
la di Giuseppe ha reso la terra egiziana
luogo di convergenza, di accoglienza e
modello di economia solidale. Giusep-
pe l’Egiziano realizza il sogno di Dio
nell’elaborazione di soluzioni adegua-
te e concrete, in grado di generare bene
comune per l’umanità bisognosa.
Verso la terra d’Egitto accorrono
anche i fratelli di Giuseppe: li ricono-
sce in mezzo ai tanti profughi che vi
giungono dopo aver affrontato este-
CHIESA E PAROLA DI DIO 44

nuanti e pericolosi tragitti via terra mino sono le tue orme. Camminante, trare nella Terra promessa: la contem- Padre, “suggerita” dal Figlio, sia capa-
o… via mare. Giuseppe abbraccia i non esiste il cammino, il cammino si pla da lontano, accettando che altri ce di offrire una nuova possibilità di
suoi fratelli profughi, sciogliendo nel fa camminando» (Antonio Machado). prendano il suo posto. Mosè sperimen- vita proprio quando la sorte di quella
perdono ogni rancore e pregiudizio. Per riuscire a camminare al ritmo ta che “Terra promessa” è speranza per pianta sembra già segnata. Similmen-
Nella terra egiziana, coltivata e custo- del cuore di Dio, nella vulnerabilità camminanti che sanno guardare lon- te, la quotidianità che ci è data di vi-
dita da Giuseppe, ora si condivide un che abbiamo sperimentato come Chie- tano per il bene degli altri. vere come Chiesa e come famiglie è
altro tipo di cibo, indispensabile per la sa e come famiglie durante la pande- tempo di misericordia, di pazienza da
sopravvivenza dell’umanità: il grano mia da Covid-19, siamo chiamati a • Come mi sono sentito sostenuto parte di Dio, anche quando… non dia-
forte e tenero della riconciliazione fra- fare come Mosè, a toglierci i sandali: dalla Parola di Dio nei momenti mo frutti.
terna, prelevato dal granaio della mi- rinunciare alla rigidità dei nostri punti difficili? «Ancora quest’anno»: questa indi-
sericordia di Dio. di vista e ammorbidirli nel fuoco della cazione di tempo è pensata dal Van-
tenerezza di Dio. Anche la rivelazione gelo per stimolarci, come Chiesa e co-
• La Parola di Dio mi ha portato ad del nome stesso di Dio non dice tutto LA PAROLA DI DIO me Famiglia, a riscoprire l’urgenza di
essere misericordioso, a perdonare sull’identità di Colui che sta chiaman- INFONDE SPERANZA mettere mano alla riforma dei nostri
chi mi ha offeso, a cercare il bene do Mosè; Dio è sempre oltre rispetto atteggiamenti quotidiani, verificando
comune? ad ogni nostra comprensione: è la pre- «Padrone, lascialo ancora quest’an- le inclinazioni del nostro cuore. In-
carietà di ciò che ci pare di aver capi- no» (Lc 13, 8). Nella parabola dell’evan- fonde gioia sapere che c’è un Vignaio-
to di Dio. Il nostro camminare come gelista Luca si racconta che, nono- lo che, oltre a dedicarsi alla grande e
LA PAROLA DI DIO Chiesa e come famiglie avrà bisogno stante il padrone di una vigna avesse fruttuosa vigna, si prenderà del tem-
SOSTIENE NEL CAMMINO dei muscoli dell’umiltà, della cordiali- piantato un fico in un terreno fertile po anche per zappare pazientemente
tà e dell’amabilità. Pensando alla po- come quello delle vigne, il fico non dà intorno alla nostra vita quotidiana ec-
«Dio gridò a lui dal roveto. “Mosè, tenza dell’Egitto, Mosè è consapevole alcun frutto. Grazie all’intervento del clesiale e familiare, la quale può acca-
Mosè!”. Rispose. “Eccomi!”. Riprese: della propria inadeguatezza, tuttavia vignaiolo (figura meravigliosa di Gesù) dere che sia come quella pianta di fico:
“Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali cammina fino dal faraone e intercede il fico sarà vangato e concimato nella incapace di dare frutti. Dare frutto non
dai piedi…”» (Es 3, 4-5). Mosè, il cam- per il popolo di Dio. speranza che dia frutto. Con la scarsità è la cosa più urgente per la Chiesa e la
minante per eccellenza verso la Terra Il cammino nel deserto evidenzia di fertilizzanti che c’era in quell’epoca, Famiglia, bensì imparare quotidiana-
promessa, rivela cosa comporti cam- ulteriormente la precarietà del cammi- soltanto le vigne venivano concimate; mente a lasciarsi lavorare da Gesù e
minare, dentro i confini della preca- nare verso la Terra promessa; eppure, di certo non i fichi, che in genere cre- dal suo amore per noi, così come sia-
rietà umana, con un Dio liberante e anche nel deserto Dio si prende cura scono e fruttificano in terreni poveri e mo adesso.
un popolo chiamato a libertà. Nella del suo popolo: «Egli lo trovò in terra rocciosi: è questo un elemento in più
sua vocazione Mosè comprende che la deserta. Lo circondò, lo allevò, lo cu- per apprezzare il sorprendente amore • In quest’anno, ho lasciato che Gesù,
propria vita sarà un cammino impre- stodì come pupilla del suo occhio» (Dt del vignaiolo per questo fico. la Parola incarnata, entri nelle pro-
vedibile, impossibile da pianificare nei 32, 10). Dopo aver speso tutta la sua vi- «Ancora quest’anno»: il Vangelo rie- fondità del cuore perché possa tra-
minimi dettagli: «Camminante, il cam- ta per raggiungerla, Mosè non può en- sce a comunicare come la pazienza del sformarlo?
Solo chi ascolta può annunciare: CHIESA E PAROLA DI DIO 45
Parola di Dio e Catechesi
alla luce del nuovo Direttorio
«La Parola di Dio è il pane quotidiano, servizio catechistico, nella pluralità di • In secondo luogo, la catechesi apre
che rigenera e alimenta ininterrottamente il cammino ecclesiale. tipologie in cui può realizzarsi: primo alla celebrazione del Mistero at-
Il ministero della Parola, quindi, nasce dall’ascolto ed educa all’arte dell’ascolto, annuncio, catechesi di iniziazione cri- traverso l’esperienza della liturgia,
perché solo chi ascolta può anche annunciare. stiana, catechesi permanente, ecc. Nel- dei sacramenti, della preghiera e
“Tutta l’evangelizzazione è fondata sulla Parola di Dio, la vita della comunità cristiana, la ca- della pietà popolare: in questo mo-
ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata. techesi ha il compito di essere la “cassa do, i battezzati fanno esperienza vi-
La sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione” (EG 174)». di risonanza” della Parola di Dio nel va ed efficace della grazia di Dio e
(Direttorio per la Catechesi, 283) cuore degli uomini, aiutando ciascuno continuano a nutrirsi e a crescere
ad entrare in un dialogo intimo e amo- nel discepolato (cfr. DC 81-82. 86-
Il nuovo Direttorio per la Cateche‑ lebrazione e nello studio della Parola revole con Dio, attraverso la sua Pa- 87. 286).
si, pubblicato dal Pontificio Consiglio di Dio» (Verbum Domini, 3). Sembra di rola incarnata, Gesù Cristo Risorto e • In terzo luogo, la catechesi aiuta
per la Promozione della Nuova Evan- udire in queste parole l’invito accora- Vivente, l’unico che può rispondere ai progressivamente i cristiani a illu-
gelizzazione il 25 giugno 2020, nell’af- to di San Paolo VI, che, nell’Evangelii desideri e alle aspirazioni più profon- minare e a interpretare la vita e la
frontare il tema della trasmissione del nuntiandi, affermava: «Evangelizza- de (cfr. DC 53-54. 91-92). Non si può storia umana alla luce della fede,
Vangelo – il mandato affidato dal Si- trice, la Chiesa comincia con l’evan- dunque comprendere la catechesi se permettendo che il modo di pensa-
gnore Gesù alla sua Chiesa (cfr. Mt 28, gelizzare sé stessa. Comunità di cre- non a partire dal suo nesso vitale con re, giudicare e agire sia plasmato
18-20) – evidenzia che questo compito denti, comunità di speranza vissuta e la Parola di Dio, che costituisce la sua dallo Spirito Santo e diventi sempre
è stato realizzato trasmettendo la Pa- partecipata, comunità d’amore frater- motivazione più profonda. più conforme alla vita nuova del Ri-
rola di Dio oralmente (la Tradizione) no, essa ha bisogno di ascoltare di con- Nel delineare in sintesi gli obietti- sorto (cfr. DC 83-85).
e per iscritto (la sacra Scrittura). Non tinuo ciò che deve credere, le ragioni vi della catechesi, il Direttorio afferma: • In quarto luogo, la catechesi intro-
si può dimenticare che la Chiesa può della sua speranza, il comandamento «Realtà dinamica e complessa al ser- duce i figli di Dio nella vita del-
essere a servizio della Parola di Dio e nuovo dell’amore. […] Essa ha sempre vizio della Parola di Dio, essa accom- la comunità ecclesiale dove, vi-
annunciarla efficacemente al mondo, bisogno d’essere evangelizzata, se vuol pagna, educa e forma nella fede e al- vendo relazione fraterne nel segno
in quanto essa per prima sa rimanere conservare freschezza, slancio e forza la fede, introduce alla celebrazione del dell’amore e della condivisione, di-
dinanzi alla Parola in «religioso ascol- per annunziare il Vangelo» (n. 15). Mistero, illumina e interpreta la vita e ventano testimoni del Signore nel
to» (DV 1). La Chiesa, in ciascuna delle fasi del la storia umana» (n. 55). mondo, disposti ad annunciare da
Al riguardo, riprendendo le paro- processo dell’evangelizzazione, an- • In primo luogo, infatti, la catechesi discepoli missionari la gioia di aver-
le di Benedetto XVI, il Direttorio, al n. nuncia la Parola di Dio a tutta l’uma- si pone come percorso di accom- lo incontrato (cfr. DC 88-89. 284).
283, ricorda che «la Chiesa si fonda nità, esplicitando in tal modo un mini‑ pagnamento e di educazione alla
sulla Parola di Dio, nasce e vive di essa. stero, che «nasce dall’ascolto ed educa fede, sia di coloro che non conosco- In ognuno di questi ambiti – an-
Lungo tutti i secoli della sua storia, il all’arte dell’ascolto» della Parola (cfr. no ancora il Signore, sia di quanti nuncio della fede, iniziazione alla ce-
popolo di Dio ha sempre trovato in es- DC 283). Tra le diverse forme con le hanno già aderito a Lui e hanno ma- lebrazione del Mistero, formazione
sa la sua forza e la comunità ecclesiale quali si può esercitare questo ministe- nifestato il desiderio di seguirlo più della coscienza, vita comunitaria e
cresce anche oggi nell’ascolto, nella ce- ro della Parola (cfr. DC 37), figura il da vicino (cfr. DC 80). slancio missionario – la catechesi non
CHIESA E PAROLA DI DIO 46

può che riferirsi alla sacra Scrittura, ne biblica dei catechisti (cfr. DC 143- delle pagine sacre, è forse, tra le attivi- re le opere e le parole con cui Dio si
per il peculiare rapporto che questa 144), che permetta loro di conoscere tà pastorali, quella che con maggiore è rivelato all’umanità nella sua storia
ha con la Parola di Dio. La Scrittura, sempre più intimamente Colui che nel- efficacia permette al seme della fede di concreta. Il metodo per effettuarla può
che «raggiunge in profondità l’animo la fede hanno già accolto come Signo- mettere radici in profondità e portare essere riassunto schematicamente nei
umano, più di qualsiasi altra parola» re. Adoperarsi in ogni modo, sia nel- frutto per l’avvenire. seguenti passaggi:
(DC 91), è «essenziale per progredire la comunità parrocchiale che in quella Una proposta per la formazione bi-
nella vita di fede» (DC 74). Per que- diocesana, per fornire percorsi biblici, blica è la catechesi biblica, che può 1. Il catechista sceglie un testo bibli-
sto motivo, la catechesi si adopera per giornate o settimane di studio e appro- essere implementata nelle parrocchie co, tenendo conto delle necessità
introdurre concretamente i fedeli alla fondimento di un libro della Scrittu- o nei gruppi, associazioni e movimen- dei partecipanti o del cammino che
conoscenza delle pagine dell’Antico e ra, momenti di lectio e di meditazione ti ecclesiali. Essa mira a far conosce- si è scelto di compiere. Dopo aver
del Nuovo Testamento, fondamentali
per comprendere le tappe della storia
della salvezza con i suoi avvenimen-
ti e protagonisti. La familiarità col te-
sto sacro, letto e meditato sempre nel-
la fede e nella Tradizione della Chiesa,
apre il cuore del battezzato alla cono-
scenza dei mirabilia Dei e lo ammae-
stra a percepire il Signore vivo e ope-
rante nel mondo. Il “dimorare” nelle
pieghe delle vicende e dei personag-
gi biblici rende possibile quella lenta
trasformazione interiore del discepo-
lo, che, sedotto dalla voce del Maestro
e insieme con Lui, fa della sua stessa
vita un dono per i fratelli.
Perché i catechisti possano farsi
compagni di viaggio dei loro fratelli
nella meravigliosa esperienza di cono-
scenza e di sequela del Signore, è ne-
cessario che essi per primi crescano
nell’ascolto della Parola di Dio. A tal
fine, il Direttorio non dimentica di sot-
tolineare l’importanza della formazio-
CHIESA E PAROLA DI DIO 47

invocato lo Spirito Santo con una loro l’impegno ad agire e a parlare caldo più intenso: solitudine e bi- 5. Alla luce del testo biblico si possono
preghiera o con un canto, il brano come Dio ha fatto con lui. sogno si uniscono in questo mo- suggerire alcune domande per l’ap-
è proclamato lentamente e con vo- 6. Nel momento di preghiera conclu- mento (v. 6). plicazione e l’impegno personale:
ce chiara. sivo, il catechista invita i suoi inter- • Gesù rompe gli stereotipi e chie- • In quali momenti o situazioni
2. Il catechista lascia un tempo per la locutori a mettere nelle mani di Dio de a una donna samaritana di della vita mi sono sentito stan-
lettura personale del testo, invi- gli impegni presi nella catechesi. dargli da bere (vv. 7-9). Dio pren- co, scoraggiato per continuare il
tando i suoi interlocutori a guardare de sempre l’iniziativa, si avvicina cammino?
la situazione di vita dei personaggi, Si mostra un esempio di questo umilmente all’uomo nelle situa- • Dove ho cercato il riposo, dove
i dialoghi tra di loro, le azioni com- modello di Catechesi biblica, prenden- zioni cruciali della sua esistenza sono andato a recuperare le for-
piute dai personaggi, gli eventi della do in considerazione il brano evangeli- per entrare in dialogo con lui e ze?
storia personale o comunitaria a cui co dell’incontro di Gesù con la Sama- condurlo a scoprire la sua pre- • In quei momenti o situazioni ho
il racconto allude. Ogni partecipan- ritana. senza amorevole in queste, co- scoperto la presenza di Dio ed ho
te deve prendere nota di ciò che os- me anche nella storia dell’uma- potuto sentirmi amato da Lui?
serva nel testo. 1. Dopo l’invocazione allo Spirito nità. In questo modo, l’uomo Attraverso quali persone, opere
3. Il catechista invita i suoi interlocu- Santo, è proclamato il testo di Gv può rendersi conto che solo Egli e parole?
tori a condividere il frutto della lo- 4, 5-42. può dargli ciò che desidera vera- • Mi sento spinto a condividere l’e-
ro osservazione, cercando la parte- 2. Si lascia un tempo per la lettura mente nel profondo del suo cuo- sperienza del suo amore con gli
cipazione di tutti. e meditazione personale del testo re (vv. 10-26). altri? Attraverso quali opere e pa-
4. Il catechista guida la riflessione guardando la situazione di Gesù, la • La Samaritana, impressiona- role posso fare in modo che colo-
del gruppo, evidenziando quegli situazione della samaritana, i dia- ta dalle opere e dalle parole e di ro che sono stati emarginati per
aspetti del racconto che porteran- loghi tra loro, le azioni che ciascu- Gesù, si chiede se sarà lui il Mes- la società o per la Chiesa speri-
no alla scoperta delle opere e delle no di loro compie, gli eventi stori- sia atteso e lo comunica agli altri mentino Gesù come loro Salva-
parole attraverso le quali Dio si è ci a cui si allude, il cambiamento abitanti del villaggio, uomini e tore?
rivelato all’uomo nella sua storia nella Samaritana e nei suoi com- donne che, come lei, sono esclu- 6. La catechesi può concludersi im-
personale e nella storia della comu‑ paesani. si dalla vita sociale e religiosa, plorando l’intercessione della Vergi-
nità. 3. I partecipanti condividono gli aspet- restando al margine del cammi- ne Maria, modello per eccellenza di
5. Il catechista propone una serie di ti del punto precedente che hanno no. Questi vanno a incontrarlo, chi ascolta, medita, accoglie e mette
domande affinché ciascuno dei potuto individuare. impegnandosi in prima persona in pratica la Parola di Dio.
partecipanti diventi consapevole 4. Alcuni elementi per l’approfondi- (vv. 28-30).
delle opere e delle parole con cui Dio mento del testo biblico: • I Samaritani, entrando in contat-
si è fatto conoscere e ha rivelato il • Gesù, come molti uomini stan- to diretto con Gesù, credono in
suo amore e la sua vicinanza, so- chi del cammino, cerca il riposo, Lui; nelle sue opere e nelle sue
prattutto nelle situazioni più fatico- cerca di recuperare le forze e sie- parole hanno trovato il Salvatore
se della loro vita. Inoltre, suscita in de vicino a un pozzo. È l’ora del del mondo (vv. 39-42).
Il Logo per la Domenica della Parola di Dio CHIESA E PAROLA DI DIO 48

Il Logo della Domenica dalla Paro‑ sguardi, gesti e parole. Gesù appare
la di Dio si ispira al passo evangelico come colui che «si avvicina e cammi- I discepoli Il Risorto
«Due di loro erano in cammino» (Lc 24,13). Con discrezione, Gesù si pone
dei discepoli di Èmmaus (cfr. Lc 24, na con» l’umanità (Lc 24, 15), «stando Nei due discepoli Luca coglie il volto di tutti i credenti. sul nostro cammino, si “mette
L’attenzione alla reciprocità tra maschile e femminile, in mezzo”, abitando la nostra
13-33) e mette in evidenzia il tema del in mezzo» (Gv 1, 14). che attraversa tutto il racconto lucano, ha spinto alcuni storia, le nostre domande.
esegeti a vedervi una coppia, individuando nel discepolo Egli interpella e ascolta sia
rapporto tra i viaggiatori, espresso in anonimo la moglie di Clèopa. chi esprime la propria delusione
sia chi la custodisce nel silenzio
del cuore: «Gesù in persona
si avvicinò e camminava con loro»
La luce (Lc 24,15).
Mentre il sole volge
al tramonto, un’altra luce
scalda il cuore dei discepoli:
la luce della Parola. La stella
Nel gesto eucaristico Additata dal Risorto, è il segno
essa incontrerà dell’Evangelizzazione:
la sua pienezza, rendendo «Essi narravano ciò che era
piena la comunione accaduto e come l’avevano
con il Maestro: riconosciuto nello spezzare
«Allora si aprirono i loro il pane» (Lc 24,35).
occhi e lo riconobbero»
(Lc 24,29).

Il rotolo
Nel dialogo tra
Antico e Nuovo
Testamento
si svela il mistero
della salvezza.
«Cominciando da Mosè
e da tutti i profeti, spiegò
loro in tutte le Scritture
ciò che si riferiva a lui»
(Lc 24,27).

I piedi Il bastone
Il Risorto condivide i passi dell’uomo Esile e incerto, come tutte
e la potenza della sua Parola le sicurezze umane, esprime
sa orientarli nella giusta direzione per- la fragilità dei discepoli che
ché «lampada ai miei passi «si fermarono col volto triste»
è la tua Parola, luce sul mio cammino» (Lc 24,17).
(Sal 119,105). Per questo essi Il Risorto dà loro forza con
«partirono senza indugio e fecero la Parola «viva, efficace
ritorno a Gerusalemme» (Lc 24,33). e più tagliente di ogni spada
a doppio taglio… che scruta
i sentimenti e i pensieri
del cuore» (Eb 4,12).

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