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N° 357 | MENSILE - OTTOBRE 2021 | PRIMA IMMISSIONE 28/09/2021 | EURO 7,00

BADBADNOTGOOD LEE SCRATCH PERRY ANGELO DE AUGUSTINE NAS


IVAN GRAZIANI JOLLY MARE CHARLIE WATTS MADTEO MELVINS CHVRCHES

VALENTINA MAGALETTI RETROPOLIS OLTRE 280 RECENSIONI


IL RITMO DEL SILENZIO 50 ANNI DI FAUST TRA DISCHI, LIBRI, FILM
SERIE E FUMETTI

SUFJAN
STEVENS
IL CINEMA INTERIORE

TUTTA LA MUSICA DI CUI HAI BISOGNO

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N. 9 ANNO 2021
2021 - Bronson Recordings nella Zona d’Ombra:
Out Now! Out Now!
R.Y.F. Cemento
Everything burns Atlantico
(Vinyl, Cd & Digital) Rotte interrotte
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Internazionale: "Everything Burns" di Francesca Morello, in arte Rumore - Album del Mese (Treecolore):
RYF sarà uno dei dischi più vivi e sensati del prossimo autunno." “Cemento Atlantico e Rotte Interrotte in cima alla lista degli
(Claudia Durastanti) outsider più clamorosi dell’anno 2021”
Rumore: "Everything Burns è un auto da fé sovversivo che mette (Francesco Farabegoli)
sotto accusa l'inquisizione e le grettezze del perbenismo e della Internazionale: “Una sintesi che pulsa un po’ di storia e un po’
società binaria a colpi di elettronica queer" di quella magia che la storia la assorbe e la rifiuta"
(Andrea Prevignano) (Claudia Durastanti)

Solaris San Leo


Io non trovo in lui nessuna colpa (EP) SOL. live at Transmissions Waves
with Nicola Manzan & Ottone Pesante Ltd. edition of 99 cassettes
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IL DESERTO LA NOTTE IL MARE CUORE NERO
CD | LP LMT.ED. NUMERATA - SIGNED CD | LP LMT.ED. NUMERATA - SIGNED
VINILICAMENTE è il
Decimo album in studio per l'ex voce dei Moda ANDREA CHIMENTI. Tantissimi gli ospiti e Nuovo album per DAVIDE OLDEN SELLARI intitolato CUORE NERO, sempre prodotto Canale YouTube in cui
musicisti inclusi nelle 11 canzoni inedite: DAVID JACKSON dei VAN DER GRAAF da FLAVIO FERRI (DELTA V, GIANNI MAROCCOLO) con la partecipazione straordinaria Johnny parla di musica
GENERATOR partecipa in tre tracce del disco tra cui il singolo “Milioni”, GINEVRA DI di PIERPAOLO CAPOVILLA (TEATRO DEGLI ORRORI). Dieci tracce in CD e VINILE in a 360°: dischi in uscita,
MARCO duetta nel brano “Allodola Nera” ed ancora ANTONIO AIAZZI (LITFIBA) FABIO edizione limitata AUTOGRAFATO che trasudano l'immediatezza del rock più tagliente e classici imperdibili,
GAVALOTTI (MODA), FRANCESCO MAGNELLI (CSI e CCCP) partecipano ad un album introspettivo in un piccolo capolavoro delo rock underground. Disco non disponibile hi-fi e tanto altro...
intenso di raffinata poesia. Produce, insieme a Chimenti, CRISTIANO ROVERSI. nelle piattaforme digitali. ABRASIVO E FICCANTE
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GLI ANNI CANCELLATI


DI ROSSANO LO MELE

Mentre sul mondo si abbatte il ritorno dei Col- Per articolare un ragionamento su questo tema,
dplay, tra servizi al TgCom e metanarrativa pubbli- già un paio di anni fa sulla versione americana di
citaria per un ceto ecosostenibile a rate, mi ritorna “Esquire”, il giornalista Dave Holmes (solo quasi
in mentre quel vecchio singolo dei Blue Merle. Si omonimo del magnifico produttore nordirlandese)
chiamava Burning In The Sun e usciva a metà degli creò una definizione. Parlò infatti degli “anni can-
anni Zero. Nel video compaiono quattro americani cellati”. Secondo Holmes i cosiddetti deleted years
mediamente casual, un’automobile, un bel paesag- sono quelli racchiusi fra il 2003 e il 2012. Stretti
gio rurale simil langarolo, contrabbasso, chitarra, tra l’apertura dell’Apple Music Store e l’inizio di
batteria e voce. La voce appartiene a Luke Rey- Spotify. Molti fra i seguaci del brand con la mela
nolds: suona e canta come fosse quello bravo nel mozzicata, fra cui si infila pure Holmes, sono quelli
quartiere. Infatti, a dispetto di una carriera con- che negli anni Zero hanno conservato la musica
sistente, Reynolds e i Blue Merle star non lo sono dentro MacBook ormai remoti e iPod (verdi sopra)
mai diventati. Anche se canta nello stesso identico resi inutili dalla perdita di un caricatore, non più in
modo di Chris Martin, con una band che lo segue commercio. Quello che “The Atlantic” ed “Esquire”
come se fosse inciampata nei primi due album dei sembrano dirci è che: non solo la tecnologia impatta
Coldplay. Subdoli alter ego? Cosplay dei Coldplay? sulla musica, ma anche i traslochi e le relazioni. Il
Meme ante litteram loro malgrado? che sarà anche ovvio, ma è pure profondamente,
tragicamente umano. Holmes ha enucleato una lista
Certo, i meccanismi del successo nella musica sono di artisti appartenenti ai cosiddetti anni cancellati.
complessi, ardui da comprendere e ancora più da E per farla breve basterà citare nomi come Kaiser
definire, non basta una formula. A qualcuno può Chiefs, The Pipettes, Corinne Bailey Rae, Starsailor.
andare bene, ad altri male, conta la geografia, il
Holmes spiega che gli anni cancellati hanno comun-
timing, la faccia, il suono, il pezzo, il caso, anche
que prodotto delle star, che però per diventare tali
se qui siamo di fronte a due progetti coevi domici-
hanno generalmente beneficiato di un prolungato
liati presso le potenze mondiali della discografia.
supporto della radiofonia, di marchi commerciali
Allora cosa? Alla domanda ha provato di recente
o del circuito televisivo. Chi era fuori da quel giro
a rispondere Joe Pinkser sul mensile statunitense
ha goduto sì di popolarità, ma per un numero con-
“The Atlantic”.
finato di anni. E per una serie di ragioni, a detta di
Holmes: la fine di MTV e dei video in rotazione, la
L’autore dell’inchiesta parte dalla sua esperienza
chiusura di Top Of The Pops, il cambio nella meto-
personale, dapprima da acquirente di dischi una
ventina di anni fa, poi da ascoltatore di mp3 trami- dologia di accertamento delle classifiche di vendita
te download a pagamento o meno, infine come con- realizzato da “Billboard” e infine il passaggio dalla
sumatore seriale dei servizi di streaming. Nell’os- memoria degli iPod a quella meno capiente dei
servare che oggi la musica non si compra più, bensì primi iPhone, in grado di contenere meno musica,
si affitta, Pinsker parte dalla morte del suo iPod. effettuando così selezione alla porta uditiva.
Di fatto inutilizzabile. “Perdere una parte di quella
musica è stato come tagliare linee di comunicazio- Tutto ciò viene definito dai giornalisti in questione
ne con altre versioni di me stesso più giovane, con obsolescenza sonora. Così come sappiamo che a
le memorie che una vecchia canzone può riportare un certo punto frigoriferi, automobili e televisori
alla mente, il primo bacio o momenti interiori, più smetteranno di funzionare, la stessa cosa vale per i
difficili da articolare”. Pinsker continua poi parlan- supporti che governano la musica. Sarà per questo
do delle decine di playlist da lui create per Spotify che quelli dell’Elire Management Group stanno ap-
negli anni, domandandosi che ne sarà in futuro. La prontando un caveau alle isole Svalbard, tra Norve-
risposta è che non lo sa. Anzi, il fondatore di Inter- gia e Polo Nord, dove “storare” su supporti digitali
net Archive, Brewster Kahle, gli ha proprio detto: di certa e futura durata musica che resista almeno
“Sei fregato”. Nel senso che gli ascolti archiviati dai un millennio. Il progetto si chiama Global Music
fornitori del servizio, in futuro, dipenderanno dal Vault e dovrebbe partire nella primavera del 2022.
software usando dall’azienda in questione, dai rap- Ci accodiamo quindi al suggerimento di Pinsker:
porti che manterrà con i titolari dei diritti e dalla c’è ancora tempo per comprare un po’ di copie degli
resistenza economica del modello economico di album che amiamo e trascrivere a penna su un qua-
fronte a eventuali fallimenti. derno una selezione dei brani preferiti.

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357
CO N T E N U T I

26

COV E R S TO R Y

S UFJ AN ST E VE N S

26 Sufjan Stevens & Angelo De Augustine: DI M AURO FENOGLIO

lo sguardo innocente

34 Badbadnotgood: gioco di squadra DI M AURO FENOGLIO

42 Valentina Magaletti: in viaggio, D I M AU R O F E N O G L I O

oltre i confini del ritmo

88 Retropolis: Faust D I A L E S S A N D R O B E S S E LVA


AV E R A M E
NUMER O 357
ANNO 30
OT TOBR E 2 02 1

DI R ET TOR E R ESPONS ABI LE


Marco De Crescenzo

DI R ET TOR E EDI TOR I ALE


Rossano Lo Mele

COOR DI NAMENTO R EDAZI ONAL E


Alessandro Besselva Averame

R E DA Z I O N E E WE B
Nicholas David Altea, Letizia Bognanni

VAL EN T IN A M AGAL E T T I CONSULENTI ALL A R EDAZI ONE


Maurizio Blatto, Giona A. Nazzaro,
Claudio Sorge, Giorgio Valletta
42
R UBR I CH E
Alessandro Baronciani, Carlo Bordone,
Luca Doldi, Francesco Farabegoli, Luca Frazzi,
Sergio Messina, Marco Pecorari, Andrea
Pomini, Barbara Santi

COLL ABOR ATOR I


Davide Agazzi, Diego Ballani, Antonio
Belmonte, Paolo Bogo, Claudia Bonadonna,
Antonio Briozzo, Arturo Compagnoni, Matteo
Da Fermo, Stefano D’Elia, Margherita Di
Fiore, Stefano Fanti, Mauro Fenoglio, Paolo
Ferrari, Daniele Ferriero, Manuel Graziani,
Luca Gricinella, Daniela Liucci, Stefano
Morelli, Andrea Prevignano, Gianluca
Runza, Fabio Striani, Doriana Tozzi, Andrea
Valentini, Simona Ventrella, Francesco
Vignani

DI R ET TOR E AR TI STI CO
Stefano Manzi

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8 News 82 Flashback
direttamente presso l’editore

14 Privé 83 Retropolis
Autorizzazione del tribunale di Torino n. 21
102 Che Fine Hai Fatto? del 25/07/2013
18 My Tunes ISCRIZIONE AL ROC N° 23733
103 Gente Sola
20 Futura Questo periodico è associato
CONTEN ITOR I (Ma Non Troppo) all’Unione Stampa Periodica Italiana
49 Recensioni
104 Visioni Finito di stampare nel mese di settembre 2021
50 Disco Del Mese
108 Letture
72 Treecolore 112 Fumetti
74 Radici 113 Poster-i
76 In Italia 114 Banda Larga
PAVEMENT FKA TWIGS CHROMATICS ROBERT SMITH MICHAEL CHAPMAN ABBA

A CU RA DELL A RE DA Z I ONE OT TOBRE 2021 @ ru m o re m a ga z i n e

DA M O N A L B A R N F L E A C H A R L I E WAT T S A R LO PA R K S M A S S I V E AT TAC K

INDICE: NEWS p. 08 — FACCIAMO I CONTI p.09 — SOCIAL p.10 — IN ARRIVO p.10

LA CAMPAGNA
AMBIENTALE DEI
MASSIVE ATTACK

I Massive Attack hanno reso


noti i risultati di uno studio
condotto dal Tyndall Centre,
organismo che si occupa di
ricerche climatiche con il
quale il gruppo ha inaugurato
da tempo una partnership,
illustrando una serie di propo-
ste elaborate per combattere
la crisi climatica nell’ambito
dell’industria musicale, tra
cui l’eliminazione dell’uso di
jet privati, il ricorso a mezzi
di trasporto elettrici, l’abo-
lizione dei generatori diesel
(per i festival), nuovi modelli
di venues “plug and play”e via
dicendo. Secondo la ricerca
del Tyndall Centre, per poter
rientrare entro i parametri
fissati dall’Accordo di Parigi IL MIXTAPE DI FKA TWIGS
sul clima, il settore musicale
dovrebbe puntare all’azzera-
mento delle emissioni nocive
K A Twigs è al lavoro sul L’ipotesi è che possa vedere la luce tra la
(inerenti i luoghi in cui si
seguito dell’apprezzato fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. A
svolgono eventi, ma anche i
mezzi di trasporto impiegati
F Magdalene, pubblicato proposito della nuova uscita, la musicista ha
ormai quasi due anni fa dichiarato sul proprio account di Discord: “È
dal settore) entro il 2035. I (in quella occasione “Ru- molto profondo, emotivo, e onesto, ma au-
Massive Attack si sono messi more” le aveva dato la spicabilmente ci saranno più lacrime dorate
in gioco in prima persona, copertina), ma non si tratterà di un album che tristezza. Questa volta ho veicolato la mia
progettando sei moduli per vero e proprio. Le musiche a cui l’artista malinconia in modo differente”. Tra i nomi
la riduzione delle emissioni britannica aveva lavorato lo scorso anno in coinvolti nel nuovo progetto sono al momen-
che verranno testati durante pieno lockdown, ricorrendo a collaborazioni to confermati quelli di Koreless, Arca e Mike
il tour del prossimo anno, a distanza di vario tipo, andranno infatti a Dean, producer già al lavoro tra gli altri con
fissando inoltre una serie di costituire un mixtape, di cui non è ancora Kanye West.
ulteriori partnership con vari stata annunciata una data di uscita precisa.

8 | RUMOREMAG.COM
esponenti dell’industria eco-
sostenibile. In un comunicato
FACCIAMO I CONTI Robert “3D” Del Naja ha sot-
tolineato il fatto che “ciò che
importa in questo momento
è l’implementazione. I grandi
LA POSIZIONE DI CLASSIFICA

144
RAGGIUNTA DA NEVERMIND NELL A promotori devono sempli-
PRIMA SET TIMANA DI USCITA. 46.251 cemente fare di più, questi
LE COPIE STAMPATE PER IL MERCATO appelli pubblici non possono
AMERICANO essere sempre affidati agli
artisti”, aggiungendo che le
politiche governative, quando

10
si parla di sovvenzioni, conti-
ANNI DI VITA CONDENSATI IN DUE ORE DI nuano a discriminare l’energia
MUSICA: QUESTO SARÀ IL NUOVO DISCO
pulita privilegiando l’industria
DEI CURE A DET TA DI ROBERT SMITH
dei combustibili fossili. Al mo-
mento di annunciare la part-
nership con il Tyndall Centre
il gruppo aveva addirittura
IL DEBITO IN STERLINE ACCUMUL ATO

3000
preso in considerazione l’idea
DA UN ADOLESCENTE NICKY WIRE
(MANIC STREET PREACHERS) di non esibirsi più dal vivo
GIOCANDO ALLE SLOT MACHINE
REUNION DEI PAVEMENT
NEL 2022

16
ORE AL GIORNO IN VETRINA PER UN
MESE: LE HA TRASCORSE GROUPER L’attesa, da parte dei fan dei
PER COMPORRE IL SUO NUOVO ALBUM, Pavement, sembrerebbe esse-
SOT TO FORMA DI INSTALL AZIONE re finita. La band di Portland
aveva annunciato nel 2019 una
reunion – non la prima nel

13
corso del tempo, ma senz’altro
ANNI: FINO A QUELL’ETÀ MIKI BERENYI
(EX LUSH, ORA NEI PIROSHKA) HA la più attesa - sul palco del
ASCOLTATO MUSICA SOLO CON IL Primavera Sound di Barcello-
WALKMAN na per l’anno successivo, ma
l’irrompere della pandemia
aveva ovviamente modificato i

3
piani di Steve Malkmus e soci.
MUSICISTI MIGLIORI DEGLI In un primissimo momento
AT TRACTIONS NON ESISTONO ANCORA l’appuntamento era slittato
IN CIRCOLAZIONE, OGGI, SECONDO
all’edizione di quest’anno, a
E LV I S C O S T E L L O
sua volta cancellata nei mesi
scorsi; i Pavement sono stati
infine confermati come hea-

1
LEZIONE DI CHITARRA ALL A dliner del Primavera Sound
SET TIMANA: L’OFFERTA DEI GENITORI
2022.
A FAYE WEBSTER DOPO AVERL A
VISTA COMINCIARE DA BAMBINA
AUTODIDAT TA ARLO PARKS SI AGGIUDICA
IL MERCURY PRIZE

STERLINE: IL SONTUOSO ANTICIPO

5000
Arlo Parks si è aggiudicata
RICEVUTO DA DAVID BOWIE PER
il prestigioso Mercury Prize
REGISTRARE HUNKY DORY, CHE STA
PER COMPIERE 50 ANNI britannico con il suo album
di debutto Collapsed In Sun-
beams, pubblicato lo scorso
gennaio, sbaragliando la con-
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE correnza, tra gli altri, di Sault,
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! Nubya Garcia, Wolf Alice,
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID
Floating Points e Pharoah
Sanders, Mogwai, Black Coun-

RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! OT TO B R E 202 1

RUMORE PER IL SOCIAL


try, New Road e Hannah Peel.
La ventunenne, una delle più
giovani vincitrici di sempre (il
record spetta a Dizzee Rascal, SF O G H I, CO N FE S S IO N I E CA Z Z EGGI CAT TUR ATI IN RE TE
che se lo aggiudicò nel 2003
ad appena 19 anni), durante
il discorso di ringraziamento
ha ricordato quando, da bam-
bina, andava a scuola in bici
passando di fronte all’Ham-
mersmith Apollo, luogo in
cui si è svolta la cerimonia di
premiazione. PEPPA PIG
OFFICIAL PEPPA CHANT
@ p e p p a p i g
FOUR TET VS DOMINO
Peppa didn’t need to host listening parties in
Mercedez-Benz Stadium to get that .5

Kieran Hebden aka Four Tet (Peppa non ha avuto bisogno di organizzare dei
sta intentando causa alla Do- listening parties al Mercedes-Benz Stadium per ottenere
quel .5)
mino, sua vecchia etichetta,
per ottenere percentuali più
alte sui diritti degli album
incisi per la label britannica
negli anni Zero. L’elemen-
to principale della contesa
è legato al cambiamento
delle modalità di diffusione
e fruizione della musica in-
stauratosi nel frattempo, in
particolare con l’introduzione
dello streaming: Hebden ha
firmato il suo contratto nel
2001 e Spotify ha esordito nel IN ARRIVO
2008. Il musicista e producer
londinese, secondo l’attuale
contratto, riceve di base una
percentuale di circa il 18%,
mentre i suoi avvocati vor-
rebbero portarla fino al 50%. DAMON ALBARN
Questi ultimi hanno inoltre
richiesto 70mila sterline di
danni e interessi. Il braccio THE NEARER THE FOUNTAIN, MORE
di ferro – la Domino difende PURE THE STREAM FLOWS
TRANSGRESSIVE
la sua decisione di mantenere
la stessa percentuale applica-
ta a vendite e download nel
contratto originale - non ha Secondo album a proprio nome per Damon Albarn dopo Everyday Robots, che usciva ormai
un esito scontato, quel che sette anni fa, The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows era nato inizialmente
è certo è che il verdetto avrà come composizione orchestrale ispirata dai paesaggi islandesi, poi sviluppatasi e ampliatasi
delle ripercussioni sull’intero durante il lockdown dello scorso anno fino ad assumere le sembianze di un full length. A
ambito discografico, e porterà proposito dei contenuti e degli stati d’animo che attraversano il lavoro, Albarn ha dichiarato:
con buona probabilità alla “Sono stato impegnato in un mio personale viaggio nell’oscurità durante la realizzazione di
questo disco, e questo mi ha spinto a credere che possa ancora esistere una fonte di purezza”.
ridiscussione di molti contrat-
Evidente il richiamo del concetto nel titolo, ispirato da una poesia di John Clare, Love And
ti siglati prima dell’avvento
Memory. Al momento di andare in stampa sono stati diffusi tre brani, la title track, Polaris e
dello streaming.
Particles.

ALTRI LUTTI D A M O N A L B A R N M U S I C .C O M T R A N G R E S S I V E R E C O R D S .C O M

Ci anno lasciati in queste I N U S C I T A I L 12 N O V E M B R E 202 1


settimane: Gary “Chicken”

10 | RUMOREMAG.COM
Hirsh (1940-2021), storico
ESSI VIVONO batterista di Country Joe And
The Fish; Powell St. John
ABBA has released 2 brand new singles and (1940-2021), protagonista
announced a new album. They sound incredible. della scena psichedelica texa-
J O H N The new songs are pure Abba. I feel like I’m 28 na di metà anni 60 e autore di
again!
CARPENTER You Don’t Know e Slide Ma-
@T h e H o r r o r M a s t e r
(Gli ABBA hanno pubblicato due singoli nuovi di zecca e chine dei 13th Floor Elevators;
hanno annunciato un nuovo album. Sono incredibili. Le Brian Travers (1959-2021),
nuove canzoni sono ABBA allo stato puro. Mi sembra di sassofonista e fondatore degli
avere di nuovo 28 anni!)
UB40; Eric Wagner (1959-
2021), ex cantante della band
doom metal Trouble; Olli
Wisdom (1959-2020), negli
GARLICFORNICATION anni 80 cantante dei glam
dark Specimen, poi organiz-
Padma Lakshmi zatore della storica serata
@PadmaLakshmi
What’s the best way you’ve found to peel garlic?
RE: I attack it wildly with my teeth
F L E A
@ f l e a 3 3 3 (Padma Lakshmi
@PadmaLakshmi
Qual è il modo più efficace che hai scoperto per pelare
l’aglio?
RE: Lo addento selvaggiamente)

r u mo remag r u more m a ga z i n e

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L’ESPERIENZA
DI RUMORE
SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
PLAYLIST DEDICATA
AL NUMERO IN USCITA

PER VIVERE IL MAGAZINE


IN MANIERA TUTTA NUOVA

SI SCIOLGONO I CHROMATICS
APRI L’APP SPOTIFY,
i sciolgono, dopo 20 anni, della band e fondatore dell’etichetta che ne ACCEDI ALLA
i Chromatics. Tre compo- ha pubblicato i dischi a partire dal 2006, SEZIONE RICERCA E
S nenti del gruppo di Port-
land, Oregon, Ruth Ra-
Italians Do It Better. O, meglio, attraverso
un portavoce: “Johnny è estremamente or-
CLICCA SUL SIMBOLO
DELLA MACCHINA
delet, il fondatore Adam goglioso del lavoro con il progetto nel corso FOTOGRAFICA,
Miller e Nat Walker, lo degli anni e continuerà a fare musica, e a SCANSIONA IL CODICE
avevano annunciato su In- supportare la grande arte e i grandi artisti QUI SOTTO E SARAI
stagram ai primi di agosto: “Dopo un lungo attraverso la sua etichetta Italians Do It SUBITO SUL NOSTRO
periodo di riflessione, noi tre abbiamo Better”. Gli altri tre, intanto, hanno lasciato PROFILO
preso la difficile decisione di porre fine al intendere che qualcosa bolle in pentola:
gruppo”. Dopo qualche giorno è arrivata la “Siamo molto eccitati per il futuro, e non
conferma anche da parte di Johnny Jewel, vendiamo l’ora di condividere con voi i no-
quarto componente nonché produttore stri nuovi progetti, molto presto”.

RUMOREMAG.COM | 11
R.I.P. OT TO B R E 202 1

gothic londinese The Batcave


e einfine pioniere della trance
psichedelica; Fritz McIntyre CHARLIE
(1958-2021), tastierista dei
Simply Red; Dave Harper, WATTS
batterista di Frankie & The
Spesso descritto come un batterista dal solido back-
Heartstrings, band indie rock ground jazz che un “incidente di percorso” aveva
inglese; Kenny Malone piazzato dietro ai tamburi in uno dei gruppi cardine
(1938-2021), batterista di Na- della storia del rock, Charlie Watts in realtà ha re-
shville attivissimo come ses- galato ai Rolling Stones, oltre che la sua figura di
sionman (tra i tanti a fianco improbabile e defilata rockstar, perfetto contraltare
agli eccessi e agli istrionismi di Mick Jagger e Keith
di Johnny Cash, Ray Charles,
Richards, uno stile batteristico controintuitivo e
Dolly Parton); Ron Bushy minimale, in grado di tenere insieme con sublime
(1945-2021), batterista e com- efficacia la caracollante esuberanza della band. Di-
ponente originale degli Iron plomatosi come grafico nel 1960, Watts aveva suo-
Butterfly; Susan Anway, nato in innumerevoli formazioni jazz e poi nei Blues
prima cantante dei Magnetic Incorporated di Alexis Korner, sorta di nave scuola
Fields, presente sui primi
dell’intera scena blues bianca britannica. Gli appena
nati Rolling Stones avevano a lungo corteggiato il
due album dei newyorchesi,
richiestissimo batterista, riuscendo a ingaggiarlo nel
Distant Plastic Trees e The 1963, con un salario di cinque pounds a settimana.
Wayward Bus; Don Everly Nel libro According To The Rolling Stones, pubbli-
(1937-2001), metà degli Everly cato nel 2003, Watts aveva dichiarato: “Mi piaceva
Brothers. suonare con Keith e la band – è ancora così – ma
non mi interessava essere un idolo pop circondato
da ragazze che urlano. Non è quello il mondo da cui
ERRATA CORRIGE N. 356 (1 9 41 -2021) provengo. Non è quello che volevo essere, continuo
a pensare sia sciocco”.
Nella rubrica Letture il libro
di Massimo Zamboni, La
Trionferà, recensito da Stefa- MICHAEL
no D’Elia, è stato pubblicato
da Einaudi e non, come erro-
CHAPMAN
neamente indicato, da Il Sag- Michael Chapman ha attraversato il folk rock britan-
giatore. nico a cavallo tra ‘60 e ‘70 in una posizione defilata e
autarchica, testardamente aggrappato a un fingerpi-
cking impeccabile e a una voce aspra e stropicciata,
IN USCITA incrociando sulla propria strada nomi come Paul
Buckmaster e Mick Ronson (la cui chitarra contribu-
isce, pre Bowie, alle trame dell’eccellente Fully Qua-
ABBA Voyage (5 novembre)
lified Survivor del 1970). Affascinando in seguito
Curtis Harding If Words gente come Thurston Moore e Steve Gunn, quest’ul-
Were Flowers (5 novembre) timo direttamente coinvolto - come musicista e pro-
Joan As A Police Woman, (1 9 41 -2021) duttore - nei suoi due incompromissori capolavori
Tony Allen & Dave Okumu della maturità, 50 (2017) e True North (2019).
The Solution Is Restless (5
novembre) Aimee Mann
Queens Of The Summer Hotel FABIO
(5 novembre) Mira Calix
Absent Origin (5 novembre) PARRINELLO
(BLACK EYED DOG)
Courtney Barnett Things
Take Time, Take Time (12 no- Nato a Varese ma trasferitosi in seguito in Sicilia,
vembre) Gov’t Mule Heavy Fabio Parrinello aveva imbracciato la chitarra dopo
Load Blues (12 novembre) l’incontro con Nevermind dei Nirvana, e nel 2006
Jon Hopkins Music For aveva esordito con lo pseudonimo Black Eyed Dog,
Psychedelic Therapy (12 moniker ispirato dall’omonima canzone di Nick Drake
(altra epifania decisiva nella sua formazione artistica).
novembre) Lee Ranaldo In
Il gruppo, inizialmente un progetto solista, aveva
Virus Times (12 novembre) esordito discograficamente nel 2007 con l’album Love
Elbow Flying Dream 1 (19 Is A Dog From Hell (Ghost Records). Con l’arrivo del
novembre) Robert Plant & (1 9 7 9 -2021) nuovo decennio Black Eyed Dog era diventato un trio e
Alison Krauss Raise The l’ultimo album, Killing Me Twice, era uscito nel 2015.
Roof (19 novembre).

12 | RUMOREMAG.COM
LEE SCRATCH PERRY
(1 9 3 6 -2 02 1 ) DI PAO LO F ERRARI

Verso i dieci anni ti accorgi che la bacchetta magica, A pensarci, che bell’incontro sarebbe stato. Per le hit,
rassicurante presenza di tante favole, è una bufala che bussare a Chase The Devil di Max Romeo o al Junior
ti hanno raccontato per tenerti tranquillo. Poi arrivi Murvin di Police And Thieves, da cui nacque il flirt
a 18 anni e scopri che sì, era tutto vero: la bacchetta umano e artistico con la banda Strummer. Sul versan-
magica esiste, ma ha un ruolo molto diverso. Tutto te sperimentale, largo a Super Ape. Dritti e rovesci
quel che tocca diventa sporco e geniale, anziché di- giocati tutti e tre nel 1976. Fino al cortocircuito, non
spensare sicurezza semina dubbio, spiazza, rimette in elettrico, sosteneva lui, ma nervoso: Perry si è sempre
discussione cose che sembravano assodate. Suoni, nel attribuito la responsabilità del rogo che annientò il
caso di Lee Scratch Perry, maturamente scomparso Black Ark, sostenendo di averlo scatenato durante un
lo scorso 29 agosto. Al servizio di mostri sacri della attacco d’ira. Quando si dice un musicista incendia-
musica ribelle come Bob Marley o The Clash. In studi rio. Braccato dai suoi fantasmi, paranoico, instabile,
dove cursori, distorsori, eco e altri effetti compone- Mr. Upsetter cadde e risorse dalle proprie ceneri fuori
vano un quadro da grotta del Mago Merlino. Verso dall’isola, trovando linfa vitale in una scena britanni-
orizzonti visionari, scommesse ardite quanto può ca che stravedeva per lui. La guidava Adrian Sherwood,
esserlo stata l’opera di Sun Ra, l’unico dei profeti neri e dal sodalizio nacque nel 1987 il capolavoro Time
che ci si sente di scomodare per render conto dell’im-
Boom X The Devil Dead. Il demonio era morto, la
menso genio di Mr. Upsetter. Un uomo nelle cui vene
nuova vita era intrapresa. In Svizzera, dove si trasferì
scorreva l’intera storia di un reggae concepito non
con la nuova compagna Mireille Campbell e famiglia
come genere a sé stante, ma come reagente per il pop
e nel 1990 realizzò in un nuovo studio l’album From
universale. Una storia anche buia, per esempio sotto il
The Secret Laboratory, superbo nella copertina che
profilo dello sfruttamento selvaggio di cantanti e mu-
lo ritrae monarca tra i ghiacci. Un profilo da impera-
sicisti da parte di produttori pionieri come il pur indi-
tore intorno a cui sarebbero fioccati omaggi da tutto il
spensabile Sir Coxsone Dodd, uno che pagava Perry,
ex contadino, poco più di quanto guadagnasse nei mondo: epica la partecipazione alla Dr. Lee PhD scrit-
campi. Ma spaventosamente luminosa: basti pensare ta su misura nel 1996 dai Beastie Boys, accorato l’in-
alla connessione punk reggae, all’influenza del dub di vito degli Orb a partecipare all’album The Observer
etichette come la On-U Sound sul trip hop e sull’elet- In The Star House. Il 3 dicembre 2015 andò a fuoco
tronica successiva, alla diffusione mondiale della cul- anche il Laboratorio Segreto svizzero, ma questa volta
tura del sound system, oggi linguaggio universale. Tre per una candela dimenticata, a proposito di Grotta
terreni di applicazione sui quali Mr. Pipecock Jackson di Merlino. Bruciate le attrezzature, perse irrime-
ha esercitato qualcosa di più simile a un potere che a diabilmente tracce inedite, arrosto, e forse fu ciò che
un’influenza, partendo proprio dall’atto di ribellione gli fece più male, anche la formidabile collezione di
che lo indusse a creare nel 1973 il leggendario Black abiti, costumi e aggeggi da sciamano che, insieme alla
Ark Studio. La sua sterminata discografia, tra produ- mania delle lavagne, dei fogli e dei muri su cui scara-
zioni, dischi personali e collaborazioni d’ogni sorta, bocchiare, lo passano alla storia come eterno bambi-
spazia con naturalezza tra hit mostruose e deliri che no. Ah, già, la bacchetta magica dei 18 anni: tanti ne
veniva una mezza idea di ricorrere a Ciccio Ingrassia, avevo quando mi piombò addosso Complete Control,
pregandolo di tornare a vestire i panni dell’Esorciccio. la prima produzione di Lee Perry per i Clash.

RUMOREMAG.COM | 13
TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE L A FINE DELL’ALBUM? CERTO. F RANCES CO FARAB EG O LI

La fine dell’album?
Certo
PANZANE

sono: un singolo è più o meno “plus”, “extended”, “2.1” e idiozie


un disco costruito su una singola simili) per far sì che un unico
canzone, a cui in genere è affian- inedito possa essere percepito
cata un’altra canzone (“b-side”) dal pubblico all’interno di una
di secondaria importanza - una cornice “album”. Ma voglio dire,
canzone scartata dall’album del perché al fan medio di Annalisa,
gruppo, o simili. Un extended che ascolta in streaming e compra
play è tradizionalmente un disco sei dischi a decennio, dovrebbe
più corto di un normale LP, di- importare che Movimento Lento
ciamo sotto i 25 minuti. Erano sia presente su Nuda10 Deluxe
distinzioni importanti ai tempi (la versione estiva di Nuda10,
del vinile: un singolo stava su un che era la versione post Sanremo
disco a 7”, un EP andava sui 10”, di Nuda) piuttosto che mollato
con costi di produzione diversi a caso dentro alla sua pagina ar-
Mi sono innamorato di Orange, e prezzi di acquisto diversi. Sin- tista? Risposta onesta: perché sì.
il nuovo singolo dei Pinegrove, goli ed EP hanno continuato a Poi sì, continueranno a spiegarci
ma proprio di brutto - non so se esistere nell’era del CD, ma i costi che pensare in termini di “album”
avete presente, ascolti una can- di produzione erano molto più è antiquato e tutto il resto, ma chi
zoncina, carina, la riascolti, molto allineati (il CD era lo stesso per registra e ascolta la musica conti-
carina, e 24 ore dopo l’hai sentita tutti e tre i formati); ed esistono, nua a concepire l’esistenza di una
un centinaio di volte. Stavo anche o meglio resistono, anche nell’era cosa che si chiama “EP”, a più di
pensando di proporre la recen- dello streaming. Nella quale 30 anni dall’ultimo giorno in cui
sione del singolo alla direzione continuano, a intervalli rego- parlare di “EP” poteva avere un
di “Rumore” poi ho pensato che lari, a raccontarci che il formato qualunque senso economico. Non
magari anche no, nel senso, Or- “album” è destinato a finire, che è meraviglioso?
ange non è veramente un “singo- nessuno pensa più in termini di
lo”. È una canzone pubblicata in “disco”, che conviene frazionare
streaming, c’è uno scopo benefico il materiale e moltiplicare le us-
dietro, vabbe’, non è importante, cite per rimanere sui radar. Sarà
prima o poi suppongo finirà in un vero. A volte in effetti gli artisti
disco lungo. Singoli, dischi lung- pubblicano anche 4-5 tracce a
hi, eccetera. Vestigia di un tempo intervalli di tempo regolari prima
passato che continuano a tornare. di pubblicare il disco intero,
Vi è mai capitato di pensare a magari un album di 10 tracce che
quanto siamo ancora aggrappati a sembra la versione extended di
questi concetti? un EP inesistente uscito 4 mesi
Esempio scemo: in questa rivista prima. Ma d’altra parte ci sono
c’è una sottosezione delle recen- popstar in grado di pubblicare
sioni, “Singolare”, dedicata a sin- lo stesso album in tre o quattro
goli ed EP. Tutti sappiamo cosa versioni differenti (“deluxe”,

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TESTO DI
PRIVÈ / BLOG’N’ROLL MY BL ANK PAGES CARLO B O RD ON E

My blank pages
BLOG’N’ROLL

regola del “vale tutto” - di ganci, Ore’”), e quindi mi limito a un


addì 11 settembre 2021 (ecco, “corporate music still sucks” che
già ne spunta uno) ce ne sareb- in tempi di trentennale di Nev-
bero diversi. Potrei parlare per ermind fa sempre la sua figura.
esempio della querelle tra Kanye Già che ci sono potrei parlare
West e Drake, ma poi penso che del trentennale di Nevermind,
di pochissime cose nella vita me ma mi rendo conto che sarebbe
ne frega di meno che degli scazzi un’idea troppo snob e di nicchia.
tra Kanye West e Drake. Oppure E quindi? E quindi niente, fisso lo
del ritorno degli ABBA in formato schermo così malinconicamente
ologramma, ma sinceramente bianco, mi metto le cuffie e ascol-
non ho ancora avuto il coraggio to alle sette di un sabato mattina
di ascoltare il pezzo che hanno Fully Qualified Survivor dato
diffuso (loro, o gli ologrammi), che ieri è morto Michael Chap-
La pacchia, insieme all’estate quella foto che gira mi fa tanta, man. Un grandissimo scrittore di
e alle vacanze, è finita. E rieccoci tanta paura e tutti i giochi di pa- canzoni, una roccia d’uomo e di
alla solita gag tra il sottoscritto role possibili con “abba” dentro artista che a 80 anni spargeva an-
e lo stoico Besselva Averame che sono già stati fatti. C’è la questio- cora con la sua musica un po’ di
come tutti i mesi mi manda l’SMS ne dolorosa dei concerti e di tutta bellezza e di poesia nel mondo. Di
“riesci a mandare la rubrica l’infrastruttura della musica dal pagina dei necrologi ne abbiamo
entro, tipo, adesso?”. Ovviamente vivo in epoca post (?) pandemica, già una e quindi mi fermo qua,
Alessandro non scrive in questo ma è un argomento troppo serio anche perché ormai la rubrica è
modo barbaro, ma è per dare e che coinvolge il lavoro e le vite fatta. Era solo per dire che l’os-
l’idea. Il meta-articolo sull’ansia di troppe persone per liquidarlo sessione di parlare (e scrivere)
da pagina bianca è una carta che in modo sbrigativo. L’augurio è di musica toglie troppo tempo
ci si può giocare una sola volta che finalmente se ne occupi qual- e concentrazione all’unica cosa
al massimo, e temo che nel mio cuno, come dire, un pochino più che conta, con la musica, e che
caso sia questa. In realtà non è importante. Tipo un ministro, per facciamo sempre meno e sempre
che manchino mai gli argomenti esempio. Piluccando tra le notizie peggio: ascoltarla.
papabili, quelli che un corsivista del music business, interessante
novecentesco avrebbe chiamato quella della BMG che nella prima
“spunti di riflessione” e qualcu- metà del 2021 batte il suo record
no più cinico “pretesti per tirare di utili (quasi 300 milioni di
giù 3000 battute”. Posto che euro) trainata dallo streaming,
neanche io ormai so quale sia alla faccia delle major che dieci
il focus di questa rubrica - che anni fa davamo per morte, ma gli
come da titolo era partita con articoli con numeri e percentuali
l’intenzione di parlare di blog in genere annoiano il lettore tipo
musicali interessanti e ha fini- della rivista (“se volevo sucarmi
to per piegarsi felicemente alla sta roba mi compravo ‘Il Sole 24

RUMOREMAG.COM | 15
TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG CALBONISMO LU CA F RAZ Z I

Calbonismo
ZIGZAG

che però, guarda caso, alla fine a ricordare questo o quell’evento.


votano a destra senza porsi tanti E state sicuri che i membri della
problemi). L’hanno fatto su Face- community c’erano, sempre,
book, ma questo è un dettaglio. ovunque e comunque. Il linguag-
Di recente però il dibattito ha gio? Citazioni e cuoricini, tanti,
assunto risvolti inquietanti. Quel- col tocco di classe del romanesco
la che emerge è un’idea distorta di da cartolina, quell’imbarazzante
comunità, anzi, di community (il sequenza di “daje”, “nnamo” e
termine più inflazionato sui social “famo” che se pronunciati dalla
dopo “figa”, “transizione ecolog- Toscana in su mettono solo tris-
ica” e “ristampa deluxe”) intesa tezza.
come appartenenza a schieramen-
ti riconducibili all’orientamento Ora, do per scontato che sappiate
politico, al tifo, ai gusti musicali chi è Calboni. Ecco, avete pre-
Io riconosco te, tu riconosci me. e alla cultura personale. In sin- sente la polentata esclusiva offer-
Mi chiami per nome. Meglio, col tesi: le differenze tra chi guarda ta dalla contessa Serbelloni Maz-
diminutivo. Mi tagghi. Alludiamo la partita al bar bestemmiando zanti Vien Dal Mare nella quale
a cose che sappiamo solo io e te e votando Meloni pur andando il nostro eroe, clamorosamente
ma vogliamo che gli altri intuis- in chiesa (dicono sia normale) e imbucato, si spreca in saluti e ba-
cano. chi si pronuncia su tutto ciò che è ciamano servili ai nobili presenti?
“Sai che Aspettando Godot di “alto” (dalle foto di Ghirri alla dis- Ecco, quella è una community,
Claudio Lolli è un gran disco?” cografia dei Fugs) dalla camera di non tanto dissimile da quella
“Lo so bene. Sempre ascoltato, io, una pensioncina a Cannes, dove punk o quella dei cultori delle
Claudio Lolli, anche quando com- si trova (discretamente annoiato) prime edizioni Einaudi. Circoli
pravo i dischi dei Bauhaus” per il Festival del Cinema. Tutto chiusi nei quali il riconoscimento
“Altro genere, ma di recente ho ri- così, molto stucchevole. reciproco è una questione di so-
scoperto anche Enzo Carella…” pravvivenza. Tra il triste e il pa-
“A me, lo dici? È da settimane che “C’eri, al concerto dei Royal Trux tetico, con l’aggravante del “daje”.
in macchina ascolto Barbara in al Tunnel nel ’98?”
loop” “Ovvio che c’ero. Io, Gigi e il Gi- A questo punto, se non c’è alter-
Seguono like, strizzatine d’occhio, ampi, tre ore per trovare il locale. nativa alla community dei cuori-
reciproci pompini. Non esistevano i navigatori, nel cini, preferisco guardare la partita
’98, mica come oggi…” al bar bestemmiando. Da vaccina-
Che Facebook abbia affossato il “E al Festival XXX? Mitiche to e senza votare Meloni.
livello della conversazione l’han- le prime edizioni…Si, c’eri, da
no già detto tutti (scavando un qualche parte devo avere ancora
solco ancora più profondo tra quella foto che abbiamo fatto col
rozzi qualunquisti e comunisti di bassista degli YYY, ti ricordi?
Capalbio, con l’aggiunta recente La community. Tutti buoni, tutti
dei paladini del libero pensiero amici (a gratis), tutti prontissimi

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TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO IL DOT TOR PERRY, SUPPONGO AN D REA PO M I N I

Il dottor Perry, suppongo


GLOBO

bar, Robbie Shakespeare, Tony abbiamo provato tutti almeno


Chin, Bobby Chalfat (sic), Skully una volta a spiegare che sbaglia e
e Dwight Pickney, sul lato B da la colpa non è sua ma di Babilo-
Mikey Boo, Flabba Holt, Rascher, nia) per eccellenza. E ben presto
Ansel Collins, Bonger Herman è stato evidente anche a occhio
(sic), Dougie e Huntley. Prodotto nudo che quei pezzi non potevano
da E. Brooks e Jah Lion, arrangia- essere stati mixati da Scratch al
to da E. Brooks e Patrick France, Black Ark. Il suono è un altro, il
registrato agli studi Channel One. feeling è un altro. Channel One?
Mixato da Lee Perry ai Black Ark Molto probabile. King Tubby?
Studios. Oh, finalmente! Ora, le Pure.
informazioni nel 1990 circolavano
grazie a radio, riviste e passapa- La terza volta l’ho scoperto oggi,
rola. Il fatto che Perry fosse uno quando ho deciso di dedicare la
Il primo disco di Lee Perry che dei grandi non era in discussione, pagina di questo mese a Perry e ho
ho comprato? Non era un disco di se ne parlava solo in quei termini, ripreso Blood Vapour dallo scaf-
Lee Perry, e l’ho scoperto tre volte. aveva lavorato con Bob e i Clash. fale. Per curiosità, sono andato su
Quel disco aveva una sua foto in Discogs a vedere quanto valesse,
La prima quando ancora era di copertina, e, anche se nei fatti il e ho scoperto che qualcunə aveva
proprietà del piccolo negozio con suo contributo pareva marginale approfondito la faccenda più di
roba d’importazione che, a un per le conoscenze in materia di un me, che mi ero fermato all’ABC
certo punto, aveva aperto pure teenager, quando il tizio del nego- istintivo del genere. Sono mix
nella cittadina dove sono nato zio lo metteva sul piatto suonava alternativi di un album registrato
e cresciuto. Una volta era così, benissimo. intorno al 1979 e uscito nel 1996
anche posti da qualche decina di per Top Beat, intitolato Channel
migliaia di abitanti avevano un La seconda volta che ho scoper- One Revisited Dub e accreditato ai
negozio di dischi alternativi, e il to che Blood Vapour (uscito nel Revolutionaries, fra le principali
fatto che fossimo nella culla del 1990, ma con registrazioni del band di studio dell’epoca. A sua
reggae italiano è in realtà poco più 1976) non era un disco di Lee volta, è la versione dub di Channel
di una coincidenza. Ad ogni modo, Perry non è legata a un momento One-Revisited, raccolta di materi-
ho scoperto che non era un disco preciso. È più frutto di un pro- ale d’annata di Peter “Elrico” Mar-
di Perry - nonostante la copertina cesso, se vogliamo. Il reggae è shall pubblicata dalla stessa Top
così dichiarasse - sezionando i diventato il mio genere musicale Beat nel 1995. Produce Edmond
credits sul retro quella decina di preferito, le sue declinazioni roots “Mike” Brooks, ed è l’unico legame
volte che l’ho preso dallo scaffale e dub dei ‘70 in particolare, ne ho con quel primo disco di Lee Perry
per esaminarlo, per capire se fosse comprato e ascoltato a quintali, che ho comprato. Poteva andare
da comprare o meno. I soldi erano l’orecchio si è affinato, ho impara- peggio.
pochi, il rischio faceva parte del to a orientarmi fra i dettagli della
gioco, meglio limitarlo però. musica tutta uguale (conosciamo
Suonato sul lato A da Sly Dun- tutti almeno unə che la pensa così,

RUMOREMAG.COM | 17
MY TUNES
MONNA LISA
I VA N G R A ZI A NI

OTTOBRE 2021 DI MAURIZIO BL AT TO

o frequentato per se aveste pronunciato una cosa tipo detto. Alcuni italiani al fondo della
diverso tempo ventriculation o chissà che altro. coda rumoreggiarono esplicitamente.
H Mentone, primo
comune francese
I francesi poi. Una mattina, in una
boulangerie di Mentone, in coda
Aldo insistette. Conobbi il suo nome
quando la moglie, una bella donna
dopo la frontiera davanti a me, correttamente in fila e vestita come le italiane in vacanza lì
con la Liguria. ornato dei segnali estetici da italiano (permanente fresca, camicia di lino,
Attaccato. A lungo italiano, conserva in vacanza lì (camicia di lino, ma- gonna sul ginocchio e consapevolezza
toponomastica e cognomi (pur de- glia in cotone sulle spalle, scarpa da che “voi donne francesi sarete anche
clinati in transalpino) del Bel Paese, yacht, accento da arco Mediaset fine più indipendenti, ma noi siamo più
ma è in tutto e per tutto Francia. Con 80s) un signore di nome Aldo atten- bone”) gli mise una mano sul braccio
il completo dei luoghi comuni, come deva pazientemente di poter avere la tentando di sedarlo con “Calmati,
sempre non troppo distanti dalla sua meritata dose di baguette (e met- Aldo”. Ma l’invito fu reso vano da
realtà, attribuibili ai nostri cugini. tetele in un sacchetto, cristo), pain Madame Je Ne Comprend Pas che
Sensazione di Stato vero, maggior au chocolat o macarons. Quando fu disse sbuffando “les Italiens…”. Alla
cura del bene pubblico, una scuola il suo turno, enumerò in un francese consueta etichetta che ha per sottote-
solida, parlata erotica e donne molto più che comprensibile i suoi desideri. sto “cafoni, ignoranti, casinisti con le
indipendenti. Ma anche una inne- Su deux baguettes la signora addetta camicie di lino”, Aldo non ci vide più
gabile e onnipresente alterigia. Con al banco delizie (che probabilmente e iniziò a urlare in italiano: “Ma vaf-
tutto il male che si può dire degli faceva Colombinì di cognome, ma fanculo, francesi di merda, presun-
italiani, non ne ho mai visto uno puntava tutto sull’accento finale per tuosi del cazzo. Tenetevela la vostra
sottrarsi dall’aiutare un turista che definirsi) si immobilizzò dicendo baguette e infilatevela su per il culo.
domandava informazioni, pur nella che non capiva. Je ne comprend pas. Bastardi puzzoni senza il bidet. Vaf-
sua lingua, o che cercava di comu- Aldo ripeté scandendo la frase e ita- fanculo!”. Mentre gli italiani al fondo
nicare maccheronicamente nella lianizzandola con ampi gesti numeri- applaudivano e preparavano striscio-
nostra. Provate a dire Victoria Sta- ci e di localizzazione pastereccia sul ni, tamburi e mortaretti di gaudio, la
tion a un inglese, anche sforzandovi bancone, ma nulla, je ne comprend moglie lo trascinò fuori. Ma, proprio
albertosordistyle di ammantarla di pas. Da lì tutto precipitò. Persino una sulla soglia del negozio, rubizzo in
un qualche accento anglosassone. coppia francese azzardò che si pote- volto e con la maglia di cotone ormai
Irrimediabilmente vi guarderà come va capire benissimo quanto avesse svenuta dalle spalle, Aldo aggiunse:

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TESTO DI
MY TUNES MONNA LISA IVAN GRAZIANI MAU RIZIO B L AT TO

“DOVETE ASSOLUTAMENTE VISITARE IL LOUVRE, CELEBERRIMO MUSEO D’ARTE DOVE POTRETE VEDERE,
A DISTANZA RAV VICINATA , IL DORSO DI ALTRE MIGLIAIA DI TURISTI CHE CERCANO DI VEDERE L A GIOCONDA”
(DAVE BARRY)

“E ridateci la Gioconda, brutti ladri fu acquistata nientemeno che dal re ra. Lo inquadrai nel ristorante cen-
del cazzo. Ridatecela!”. Io attesi di Francesco I. Quando si accorsero trale, di fronte a un piatto di arrosto
capire se mi attendesse uno scontro del furto le autorità sospettarono di e patate. So che appare incredibile,
fisico all’arma bianca fuori dalla bou- Guillaume Apollinaire, Pablo Picasso ma ho una classifica di musicisti che
langerie, mi stupii del fatto che nes- e persino dell’Impero Tedesco tutto, mangiano arrosto e patate prima del
suno avesse ancora tirato in ballo la ma nessuno pensò al vero inside concerto, credo sia il piatto più servi-
testata a Zidane e, immancabilmente, man. A Peruggia, che si era chiuso a to nell’ambiente. Sul podio J Mascis,
sentii in testa partire il riff di Monna fine giornata in uno sgabuzzino del che vidi srotolarlo con la forchetta
Lisa di Ivan Graziani. Louvre, aveva tolto agevolmente di come fosse una faina addormenta-
Secco, potente, con un grande groove notte la Monna Lisa dalla teca, forte ta, con un appetito consono al suo
e una riduzione all’osso rock molto della sua passata professionalità e, abituale entusiasmo verso la vita.
poco presente in quegli anni. È il dopo averla arrotolata sotto il cap- Ma anche Mark Arm, immobile e in
1978 e uno con quella capacità chi- potto, se ne era andato allegramente fase di studio per qualche secondo e
tarristica e una frase del tipo “A me al mattino, scambiando due parole poi vorace e assassino come uno che
della politica non me ne può fregare con l’idraulico del Louvre e raggiun- sa di poter contare su una mascella
di meno. Mi interessa, invece, rac- gendo la pensione dove alloggiava superfuzz bigmuff. Ivan Graziani
contare storie che toccano il sociale. prima in tram e poi in taxi. Un lavo- lo consumò educatamente, ma non
C’è una bella differenza”, non può ro pulito. La buttò sotto il letto per capii se pensasse “questo è davvero
che essere alieno rispetto all’aria due anni e poi, tornato in Italia, la il massimo che posso avere ora?”
dei tempi. Spesso indecifrabile Ivan appese sopra il suo tavolo di cucina, o “è comunque sempre una buona
Graziani, con quella faccia agreste e a differenza di Napoleone che la te- cosa avere un pasto simile”. In ogni
aspra, gli occhiali camp e una voce neva in camera da letto (e su questo caso dimmi come mangi arrosto e
da bimba perversa, come lui stesso parallelismo d’utilizzo potremmo patate e (forse) ti dirò chi sei. Ivan
la definì. Ma Pigro, il disco che con- scriverci agevolmente un trattato Graziani non sorrise al tavolo e lo
tiene anche Monna Lisa, andrebbe filosofico/estetico franco/italiano). fece poco anche sul palco, piazzato
rivendicato più spesso come “no- Al patriottismo subentrò la necessità in un polveroso campo di pallone
stro”, musicalmente e per quello che di incassare, divenendo peruggismo, dove chiunque era sfuggito alla mia
racconta, con il suo carico di rabbia e Vincenzo tentò di vendere l’opera a maldestra marcatura. Ma suonò alla
compressa, implosione sentimentale Firenze. Lo scoprirono e la Giocon- grande. Il suo fan più convito risultò
e barbarismi domestici. Monna Lisa da, dopo un mini tour italiano, se ne essere Alex l’indiano (tratti estetici
poi, ha una linea di basso impareg- tornò in Francia. Peruggia ebbe tutto vagamente comanche), soprattutto
giabile. Merito di Hugh Bullen, che sommato una pena mite e, immanca- perché vantava un padre abruzzese
arrivò in Italia da Trinidad E Tobago bilmente, da allora tutti gli italiani in della provincia di Teramo, città na-
all’inizio degli anni 60. Suo fratello gita, me compreso, provarono sempre tale di Ivan Graziani. Alex l’Indiano
Kevin, bassista pure lui, militò nei anche soltanto un grammo del suo seguì l’intero concerto pestando i
Napoli Centrale, mentre Hugh entrò impeto di fronte al dipinto nella sala piedi nell’area di centrocampo, dove
nel giro degli Area e di Finardi e Bat- affollata del Louvre. Ma è piccolo ‘sto l’erba risultava drammaticamente
tisti. In Monna Lisa Il basso pulsa quadro. Guarda te o me? Dovrebbe assente, condannandosi a quasi due
costantemente ed elettrica e acustica stare a casa nostra, cazzo. Non asso- ore d’immersione ininterrotta nella
reggono un brano che non ha mai miglia alla bidella del terzo piano? E polvere. Creò il suo effetto speciale
fronzoli eccessivi o virtuosismi su- io dietro, con il basso di Hugh Bullen lo-fi e compromise irrimediabilmen-
perf lui. bello dritto, “Sì, vorrei rubarla. Vor- te la funzionalità dei polmoni, ma
La linea ritmica prevale su una sto- rei rubare quello che mi appartene- se la godette in pieno. Come noi, che
ria nota, quella che racconta il furto va. Sì, vorrei rubarla. E nasconderla trovammo Ivan Graziani quasi punk
della Gioconda/Monna Lisa avve- in una cassa di patate. Di patate”. (tutto ciò che non ricordava Baglioni
nuto nel 1911 per opera di Vincenzo Uno sguardo al controllore di sala, potenzialmente poteva ambire all’eti-
Peruggia, ex impiegato del Louvre impeccabile e tassidermizzato, in un chetta) e su Monna Lisa garantimmo
nato a Dumenza, vicino a Luino, angolo e via in testa “Il custode si la- il massimo, con girotondi semi pogo,
convinto che il dipinto fosse stato menta. Probabilmente vuole un’altra fischi e col cazzo sul verso “la scuola
rubato all’Italia da Napoleone e che botta in testa, ora”. è una gran cosa”, spintoni sull’asso-
meritasse di tornare nei suoi confini Gran pezzo, Monna Lisa. Ho visto lo asciutto che arriva intorno ai tre
d’origine. Un falso storico condiviso Ivan Graziani una sola volta, dal minuti, ma soprattutto con una man-
(pure da Aldo), perché in realtà fu lo vivo. Si esibì nel paese di montagna ciata di Napoleone merda a briglia
stesso Leonardo Da Vinci a portare dove passavo le vacanze quando era sciolta. Eravamo giovani. E italiani.
la Gioconda in Francia nel 1516, dove già nella fase calante della sua carrie- E si sa, les Italiens…

Ivan Graziani, ovvero del patrimonio della musica italiana non del tutto rivalutato. Rino Gaetano indie, ma Ivan
Graziani no. Perché? Partito beat, poi session man di grande lusso, quindi cantautore “rock”, Ivan Graziani ha
avuto successo, ma forse meno di quanto avrebbe meritato. Monna Lisa apre Pigro, del 1978, album senza un
solo momento debole, tagliente e letterario. Lui se n’è andato a soli 51 anni ed è stato seppellito con una delle sue
chitarre, una Gibson. “Signore è stata una svista, abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista”.

RUMOREMAG.COM | 19
RUMOREMAGAZINE OT TOB RE 202 1

20 | RUMOREMAG.COM
Trova questo quotidiano o rivista molto prima sul sito eurekaddl.one , su https://t.me/eurekaddlquotidiani e su https://t.me/eurekaddlriviste
DOVE: QUANDO:

L’RAIN
New York, dal 2017
USA

COSA:

La sintesi fra sperimentazione e nuova canzone soul

IL DISCO: ONLINE:
FATIGUE lrain.info
MEXICAN SUMMER, 2021

aja Cheek è nata stanchi o scoraggiati. Sono emo-


a Brooklyn ed è zioni vere, non significa che deb- Da quasi sei anni Taja è anche
T in qualche modo
figlia d’arte: suo
bano perdurare”. associate curator al MoMA PS1,
il celebre museo d’arte contempo-
padre lavorava Il cambiamento, nel personale e ranea newyorkese dove fra l’altro
nella promo- nel sociale, richiede sforzi impor- ha organizzato la prima perfor-
zione dell’etichetta rap Select tanti: “Cerco sempre di far musica mance americana della pioniera
Records, mentre è alla madre che sia soprattutto collegata alle new age Beverly Glenn-Copeland:
insegnante - Lorraine C. Porter, mie esperienze, e credo che molte “È un’esperienza completamente
scomparsa prematuramente – che altre persone ci si possano rispec- nuova per me, non ci sono regole
deve il suo nome d’arte. Dopo chiare. Per me è necessario anda- prestabilite e con i miei amici e
varie esperienze, prima come re in profondità verso l’interno per colleghi ci occupiamo di mettere
bassista autodidatta alle supe- potermi aprire verso l’esterno”. in cartellone gli spettacoli che
riori, poi nell’estemporanea band Una considerazione che va in vogliamo vedere”. Con altrettanta
Throw Vision, oltre al lavoro nella parallelo con le dichiarate scelte schiettezza, Taja descrive così la
college radio WYBC (“Curavo la artistiche di Taja, la quale nel co- necessità di raggiungere un pub-
direzione musicale, in quel perio- municato che accompagna l’uscita blico ampio, nonostante la sua
do ho ascoltato tantissima musi- del disco rileva come il suo lavoro, musica elaborata e lontana dagli
ca. Ero già una nerd, ma lì lo sono sebbene sempre avventuroso nella schemi: “Le culture musicali di
nicchia sono importanti e ho fatto
diventata ancor di più!“), il suo forma e nella miscela di generi,
parte di molte di esse a New York.
primo omonimo album, nel 2017, dalla sperimentazione sonora
Penso anche che sia fantastico
raccoglie incoraggianti consensi al neo soul, dal gospel al jazz, si
quando queste piccole comunità
presso la stampa specializzata. stia avvicinando alla “songness”,
riescono a raggiungere un gran-
alla forma canzone. “Utilizzo
de pubblico, a diffondere le loro
Quattro anni dopo, lo scorso timidamente la parola canzone,
idee. Il potenziale di idee strane
giugno, L’Rain firma un secondo forse sto cercando di aprire quella
e scomode che raggiungono un
lavoro estremamente suggesti- definizione per quanto riguarda
pubblico mainstream può davvero
vo, dal punto di vista musicale e me stessa. Ammiro tantissimo i essere sorprendente. È qualcosa
tematico. Un album che esplora grandi autori, ma non so se io stia in cui voglio credere, anche per
“la simultaneità delle emozioni davvero scrivendo canzoni, que- quanto riguarda me stessa”.
umane, l’audacia della gioia sulla sto è quello che più ci si avvicina.
scia del dolore, la delusione di Anche gli intermezzi sono parte
fronte alla realizzazione”. Dice essenziale del disco, dei collage
Taja: “Ho deciso di intitolare sonori più che canzoni. Più di
questo disco Fatigue perché sono tutto mi piace scrivere musica
molto stanca: ho cercato di dare per sorprendermi, per vedere che
un senso al mondo e alla mia vita, cosa riesco a inventare, e parte di
c’è molto da fare ed è un lavoro tutto ciò arriva anche attraverso
duro. È un titolo onesto e volevo la struttura della canzone: il modo
anche comunicare a chi mi ascol- più immediato, secondo me, per
ta che a volte è normale sentirsi provare qualcosa di nuovo”.

TESTO DI Giorgio Valletta

RUMOREMAG.COM | 21
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DOVE: QUANDO:
Londra,
UK GREEN LUNG dal 2017

COSA:

Psych, metal, protopunk, doom

IL DISCO: ONLINE:

BLACK HARVEST www.greenlung.co.uk


SVART, 2021

Non ho mai avuto il piacere e visionarie dei brani. Infatti la naziste che tendono a infiltrarsi
di calarmi un trip a Soho o a loro musica è un occult rock con nella scena legandosi alle tema-
Camden, ma penso che facendolo forti tensioni heavy metal, aff lati tiche esoteriche (nel merchandi-
avrei avuto ottime probabilità proto punk, sfuriate psych intrise sing i Green Lung proponevano
di imbattermi in uno dei mem- di fuzz e un’anima innegabilmen- una toppa “Nazi occultists fuck
bri dei Green Lung, o in tutti te doom. Ma senza perdere mai off”) - si dichiara apolitica e vici-
e cinque. Ceffi senza divise da il gusto per il fattore melodia: na allo spirito degli antichi culti
sottocultura giovanile, eppure infatti, nella migliore tradizione magici e stregoneschi: “Amiamo
capaci di metterti a disagio in sabbathiana, il riffing chitarristi- gruppi come i Witchfinder Gene-
tempo zero con un’aura da av- co è serrato e zeppo di hook che ral, ma stiamo dalla parte delle
venturieri irranciditi da strada e si piantano in testa, e poi ci sono streghe”.
stravizi. Gente che non scherza, i ritornelli, quasi tutti a presa Al loro attivo hanno anche un EP
che non disdegna i guai, magari rapida, declamati dalla voce di di esordio (2018) e l’album Woo-
dopo un bel carico di additi- Tom Templar (dalle tonalità molto dland Rites (2019).
vi. Per il “Guardian” suonano vicine al giovane Ozzy Osbourne,
“heavy metal così come va fatto”: con tocchi di Ian Anderson).
una definizione molto positiva,
ma piuttosto riduttiva perché E i testi? La band - pur essendosi
bypassa le atmosfere esoteriche schierata contro le frange neo-

TESTO DI Andrea Valentini

22 | RUMOREMAG.COM
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PROMISE AND
DOVE: QUANDO:
Stoccolma, dal 2007
Svezia

THE MONSTER
COSA:

Piccole storie infernali dream pop

IL DISCO: ONLINE:

CHEWING GUM facebook.com/


ICONS CREATING EVIL ART, 2021 promiseandthemonster

L’ultimo EP di Billie Lindahl, Fire - e che qui si esprime al suo il brano One Summer dalla visio-
la cantautrice e multistrumenti- meglio, forse per una presenza ne del film di Ingmar Bergman
sta - suona chitarra, violoncello, più massiccia dell’elettronica. Una Vampata D’Amore, anche
flauto, organo e glockenspiel Più massiccia ma senza snaturare questo ambientato in un circo.
- svedese dietro il progetto Pro- il sound di Billie, che accom- Un mondo sfaccettato e misterio-
mise And The Monster, si chiama pagnata dall’”invisibile metà” so che in effetti non è estraneo a
Chewing Gum, un titolo che fa - parole sue - Love Martinsen quello - anzi a quelli: “Ogni can-
presagire musica usa e getta, un continua a esplorare paesaggi zone e ogni album è un mondo a
disco di pop colorato alla Katy crepuscolari con il suo dream/ sé, e devo stare attenta a ciò che
Perry, godibile ma duraturo dark folk dai caratteri nordici. è e che può diventare. Mi piace
come una gomma da masticare e stare in quel mondo, e lasciarlo
sputare quando perde il sapore. Affascinata fra le altre cose mi rattrista” - creato attraverso
Fortunatamente non è così, o lo dall’immaginario circense, Billie brani “sognanti, dark e romanti-
è solo in parte: la parte del pop, ha preso il nome da Promise And ci”, che “raccontano piccole sto-
per il quale Lindahl sfoggia un The Monster, libro per ragazzi rie infernali”.
talento naturale che era già evi- di Babette Cole che racconta di
dente nei lavori precedenti - l’EP un mostro rapito da un circo iti-
Antarktis e gli album Transpa- nerante e del pony che parte alla
rent Knives, Red Tide e Feed The sua ricerca, ed è stata ispirata per

TESTO DI Letizia Bognanni

RUMOREMAG.COM | 23
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MANUEL
LITTLE HAG PISTACCHIO
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Asbury Park, New Jersey, USA dal 2016 Rimini/Ravenna/Bologna, Italia dal 2018

ONLINE: littlehag.com ONLINE: facebook.com/manuel.pistacchio

COSA:
COSA:
Il cuore, lo “scordato strumento”
Corrosivo cantautorato folk rock
del quartetto romagnolo

IL DISCO: IL DISCO:
BREAKFAST EP SCORDATO CUORE
BAR/NONE, 2021 BRUTTURE MODERNE, 20211

“Cosa è successo a Avery Jane?” si domandava nel suo A Diego Pasini e Lorenzo Camera si sono uniti Arianna
primo album per Bar/None. Più che un vero e proprio Pasini e Francesco Giampaoli, già Sacri Cuori e produt-
esordio, una raccolta di singoli pubblicati in larga parte tore dell’esordio. “La rivoluzione sono Arianna e Fran-
su Bandcamp quando ancora si faceva chiamare con il cesco. Hanno portato idee cruciali negli arrangiamenti.
suo nome: Avery Mandeville. Abituata sin da giovanissi- Con la regia di Lorenzo e Francesco ognuno è riuscito a
ma a confinare la vita in piccoli e pugnaci brani folk rock emergere secondo le proprie qualità. I brani sono liberi
per presentarli nelle locali open mic nights, la giovane da concetti di forma e stile, seguono l’evocazione del
stella della florida scena di Asbury Park firmava il suo testo, l’immaginario del passato”, dicono.
primo contratto quando il mondo intorno chiudeva i
battenti. Questo secondo album è ispirato a Montale. “Scorda-
to Cuore si rifà a Corno Inglese, sua poesia che recita:
I mesi del lockdown sono stati creativamente febbrili, al ‘Suonasse te pure stasera scordato strumento, cuore’.
punto da ridefinirne il profilo artistico. Attorno a lei si è La cornice giusta per il disco. Il cuore è il punto più
coagulata una vera e propria band, destinata a trasfor- interno e puro della spiritualità. L’essenza generatrice
marne le solitarie elucubrazioni in spigolosi brani rock. della vita in equilibrio con l’energia del mondo e oltre le
Nel 2020 arrivava così primo album, fortemente influen- emozioni individuali. ‘Scordato’ significa sia dimenticato
zato dalla vita durante la pandemia e in cui per la prima sia disarmonico, a sottolineare il pessimo rapporto che
volta svelava al mondo la disarmante sincerità e toccante abbiamo oggi con la spiritualità. Viviamo un momento
ironia dei suoi testi. Uno stile destinato a farsi sempre catastrofico legato al Covid e ai cambiamenti climatici. I
più viscerale. Tanto che il nuovo EP Breakfast (che con nostri problemi nascono dalla materialità, dal consumo.
brani dal titolo Piss, Blood e Cum si presenta come una Volevamo un disco che contrastasse la disillusione del
specie di trilogia dei fluidi corporei) potrebbe lanciarla futuro, parlando di amicizia, contaminazione e diversità,
come sorta di erede diretta di Angel Olsen, fra le cantau- potenza, bellezza interiore e rinascita. In un paesaggio
trici più brillanti della sua generazione. sonoro disarmonico e instabile”.

TESTO DI Diego Ballani TESTO DI Barbara Santi

24 | RUMOREMAG.COM
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NEWDAD SARRAM
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Galway, Irlanda dal 2018 Nuoro, Italia dal 2017

ONLINE: ffm.bio/newdad ONLINE: sarram.bandcamp.com

COSA:
COSA:
Enciclopedico indie rock
Oltre il muro del suono
in chiave dreamy

IL DISCO: IL DISCO:
WAVES ALBERO
FAIR YOUTH, 2021 SUBSOUND, 2021

L’aurea vena d’Irlanda non accenna ad esaurirsi. Gli “La musica c’è sempre stata, grazie a una famiglia che
ultimi in ordine di tempo sono questi NewDad, esponen- ha sempre creduto fermamente nell’equazione musica
ti (insieme a band come i Just Mustard) dell’avamposto uguale cultura. In realtà il mio primo strumento è stato
più dreamy della nuova scena. Nel loro caso, a plasmar- il violino, poi abbandonato molti anni dopo per dedicar-
ne il sound ha contribuito lo spirito bohémien e tradizio- mi totalmente alla chitarra”. L’esplorazione, la percezio-
nalista di Galway, la loro città natale. “Dobbiamo aver ne e, infine, l’alterazione del suono sono i cardini della
suonato con ogni musicista passato da qui”, affermano, composizione non convenzionale di Valerio Marras. Dal
“quindi tutta la musica più strana è filtrata inconscia- 2017 tutti i quattro dischi pubblicati sono significativa-
mente nelle nostre canzoni”. mente influenzati dalla sua terra di origine.

Più che “strana”, la loro musica è in realtà un blend ben La lontananza dai grandi centri urbani e l’isolazionismo
calibrato di indie rock degli ultimi 40 anni. Una fusione isolano sembrano paradossalmente aver influenzato
fra le profonde linee di basso dei Cure e le distorsioni positivamente il musicista sardo: “Ho sempre visto e
dei Pixies officiata fra fumi shoegaze. A tenere sotto vissuto mare e montagna in maniera molto romantica
controllo il tasso di nostalgia ci pensa innanzitutto il e, seppur in modi diversi, entrambi hanno influenzato e
languore intimista della cantante Julia Dawson, il cui arricchito i miei orizzonti sonori”. Poi l’ultimo lavoro lo
sussurro appena percettibile rimanda al pop introverso ha catapultato oltre il muro del suono. “Al contrario di
degli xx. C’è poi la produzione fiammante di Chris Ryan, quanto fatto in precedenza, Albero rappresenta il tenta-
che ha donato al loro primo EP la delicata lucentezza di tivo di declinare il suono in frequenza e non in lunghez-
nuovi artisti come Wolf Alice e Beabadoobee. Ora, dopo za. Ho inciso lunghe sessioni con l’idea di mantenere
la lunga pausa del lockdown, sono pronti per ritornare in tutto sempre in sospensione, non ricreando un monolite
pista, in attesa di un album d’esordio che ne testi il valo- come Four Movements Of A Shade ma rendendo il suono
re sulla lunga distanza. più orchestrale e meno spinto”. Obiettivo ampiamente
raggiunto.

TESTO DI Diego Ballani TESTO DI Antonio Briozzo

RUMOREMAG.COM | 25
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SUFJAN
STEVENS
ANGELO DE
&
AUGUSTINE

LO SGUARDO
INNOCEN T E
T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
F O T O D I J E S S C O L L I N S , E VA N S R I C H A R D S O N

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diventano archetipi per provare, ancora una volta,


a parlare di vita, morte e memoria. I film diventano
sorgenti d’idee, i personaggi simboli di qualcosa che quei
film non dicevano, o che forse a noi all’epoca era sfuggito.
Si scrivono versi e cori, Sufjan interviene con il suo soffio
orchestrale, o ambientale, dove necessario. Angelo regala
la sua fragilità alla causa. In una casa perduta nei boschi
dello stato di New York, mentre l’America si rompe, un
pezzettino in più ogni giorno. Forse, inconsapevolmente,
stanno consegnando un nuovo pugno di riflessioni
sussurrate a un paese che affonda in un presente sempre
più disilluso, cercando di preservarne il passato e i suoi
riti. Per una volta, ancora. Se glielo chiedi, ti diranno che
è un gesto casuale ma, di certo, è di conforto pensarlo.
Proviamo a stanarli. Angelo collegato da Los Angeles, con
un torcicollo che lo rende ancora più elusivo, Sufjan da
New York. E, aprendo la porta, cerchiamo in seguito di
parlare di vita, fede e ricordo con Sufjan, sperando che,
come sempre, mentre il mondo là fuori non concede un
attimo di respiro, possa farci intravedere un raggio di
luce.

tati Uniti, 2021. L’illusione della fine della pandemia è


stata spazzata via dalla variante Delta e dall’incapacità
dell’uomo di accettare la sfida per provare a vincerla
attraverso rinunce immediate alla propria libertà. Intanto
un presidente si trova in difficoltà nel mettere fine a una Quali ragioni intime si celano dietro A Beginner’s
lunga e inutile guerra in un paese lontano (l’Afghanistan), Mind?
e il pianeta Terra, con i suoi uragani sempre più violenti, Angelo De Augustine: “Ci siamo semplicemente messi
continua a ricordare a una parte del paese che l’ultimo a guardare film insieme la notte. Ci eravamo trovati per
minuto per occuparsi del futuro ambientale sta scadendo, scrivere qualche canzone, senza altro scopo. Non pensava-
o forse è già scaduto. Le persone finiscono per chiudersi mo che avremmo scritto dei pezzi ispirati dai film. Poi, ap-
sempre di più in casa. L’accoppiata “film e cena”, da punto, abbiamo iniziato a parlare di ciò che guardavamo
piacevole routine, diventa chimera. La seconda più grande insieme, rendendoci conto che alcune di quelle idee entra-
catena di cinema del paese, la Regal, chiude i battenti. La vano dentro la musica che scrivevamo durante il giorno.
prima, la AMC, è comunque a rischio. Niente è più come Così abbiamo deciso di continuare su quella strada”.
un tempo e quello che sarà non è mai stato così incerto. Sufjan Stevens: “Non credere che sia stato qualcosa di così
Stati Uniti, 2021 (o 2020): due cantautori e compagni profondo. L’abbiamo fatto perché ci siamo resi conto che
d’etichetta (l’Asthmatic Kitty) decidono di trovarsi per era quello che stava accadendo. Abbiamo seguito quella
scrivere un pugno di nuove canzoni. Uno è Angelo De pista, in modo del tutto fortuito”.
Augustine, autore di due EP e tre album dal 2014 a oggi,
custode di un passato privato sempre troppo doloroso,
da accarezzare con melodie fragili, intime, mai oltre la Che metodo avete seguito per tradurre le immagi-
soglia di arrangiamenti reclusivi al limite dell’imbarazzo. ni in musica e testi?
L’altro è Sufjan Stevens. Uno che sull’epica del ricordo, S.S.: “È stato diverso per ogni canzone. In qualche caso
della propria vita, di una certa geografia sentimentale abbiamo visto i film insieme e poi scritto i pezzi insieme,
e dei propri miti, del Natale come gioia e solitudine in altri ognuno di noi ha visto un film e iniziato il pezzo
e della famiglia come dolore, ha costruito un canone (per lo più Angelo), poi l’altro ci si agganciava. E poi ci
ineludibile per il nuovo folk americano degli ultimi 20 sono casi in cui abbiamo scritto la canzone senza neanche
anni. Si prendono un mese sabbatico, si chiudono nella aver visto il film. Giusto, Angelo? Ad esempio Angelo ha
proverbiale casa in mezzo alla foresta, nel nord dello scritto gran parte di Fictional California, il pezzo ispirato
stato di New York, e la notte iniziano a guardare dei film a Bring It On Again, un film leggero sulle cheerleaders
insieme. Di giorno parlano di quegli stessi film. Uno ne che però non aveva mai visto. Mentre io lo avevo visto una
consiglia altri all’amico, e pian piano quei personaggi di quarantina di volte, è uno di quei DVD sempre presenti sul
celluloide, eroici, bizzarri, adorabili, orribili, paurosi, nostro tour bus. Insomma, lo guardavamo sempre mentre

TAG: #romcom #strategieoblique #fakeittillyoumakeit #revisionismo #fede ONLINE: music.sufjan.com angelodeaugustine.com

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un ricordo. Chissà se le persone torneranno a sentirsi così


sicure da ritornare in una sala cinematografica”.
« I L C I E LO S O P R A B E R L I N O È A N C H ’ E S S O A.D.A.: “Io mi ricordo quando andavo da Blockbuster con
mio padre. Giravo con lui per gli scaffali e prendevamo
I N T R AT T E N I M E N T O . P R O P R I O C O M E
due film che avremmo poi guardato insieme. Eravamo
IN UN FIL M M ARVEL , I PERSONAGGI ossessionati da Scontro Fra Titani e Gli Argonauti. È uno
dei ricordi più belli che ho di quando ero bambino, c’era
V E N G O N O D A U N A LT R O M O N D O , C O N
ancora mio padre ed era divertente stare insieme, sceglie-
I LO RO P OT ERI E I LO RO PRO B L E MI . re i film e poi guardarli”.
SOLO CHE IN V ECE DI ES SERE
Come avete lavorato insieme ai pezzi? Dove inizia
SUPEREROI SONO ANGELI» il contributo di uno e finisce quello dell’altro?
-S U FJA N S T E V E N S - S.S.: “Abbiamo arrangiato i pezzi da soli. Ho usato piano e
chitarra come basi, perché avevamo deciso unanimemen-
te (e forse inconsciamente) che questo sarebbe stato un
album folk. Non so perché, è andata così. Non scrivevo da
tempo con la chitarra ed è stato un bene per me riabituar-
mici. Molta della musica è intrinsecamente collaborativa.
andavamo in giro a suonare. Mi ha sempre affascinato
Angelo scriveva un verso e io lavoravo sui cori. Altre sono
perché è la tipica commedia romantica americana (rom
solo sue”.
com, nda) che non corre mai il rischio di avventurarsi al di
là dei propri obbiettivi, resta superficiale nel miglior modo
Come mai avete citato le Oblique Strategies,
possibile. L’idea di base del pezzo però è di Angelo”.
il mazzo di carte di Brian Eno, tra le influenze
A.D.A.: “Avevo semplicemente letto qualcosa su quel film”. dell’album?
A.D.A.: “È venuto fuori come una burla. Non mi pare che
Qual è il vostro primo ricordo d’infanzia riguar-
abbiamo davvero usato le carte per aiutarci nelle scelte.
dante il cinema, o i film?
Forse funziona di più con la pittura”.
S.S.: “Il mio è particolarmente sorprendente. Certo, mi
S.S.: “Credo che durante il processo creativo avvengano
ricordo la prima volta che ho visto i cartoni animati di
molti incidenti. È un approccio che condividiamo sia io
Disney o Star Wars, ma il mio ricordo speciale riguarda il
che Angelo. Non abbiamo mai il completo controllo di ciò
mio settimo compleanno. I miei genitori mi permisero di
che succede. Ci sono momenti in cui vai semplicemente
andare a vedere La Cosa di John Carpenter e Kaan Prin-
alla deriva e questo fa parte del processo creativo. È un
cipe Guerriero, in doppia programmazione, due film al
po’ fake it till you make it (‘fingi fino a quando non ottieni
prezzo di uno. È stato uno di quei rari compleanni in cui
il risultato’). È una sorta di pietra angolare del mio ap-
mi hanno permesso di fare tutto ciò che volevo. Vengo da
proccio. Credo valga anche per te Angelo”.
una famiglia molto numerosa e con così tanti bambini i
compleanni non erano una roba particolarmente specia- A.D.A.: “Sì, credo di sì. Sono tantissime le parti in movi-
le. Inoltre sono nato d’estate, in genere non ci sono molte mento quando scrivi, le cose che non controlli. E spesso
persone intorno per poter festeggiare. Ma quell’anno i miei sono quelle che ti portano in una certa direzione se dai
genitori mi regalarono il doppio biglietto e poi andammo loro ascolto. Molte volte gli errori ricoprono il ruolo di
insieme da Chuck E Cheese (catena di sale giochi e fast santi che ti guidano verso qualcosa che per te si rivela del
food americana, nda). Ero da solo, per qualche ragione i tutto nuovo”.
miei fratelli erano fuori città. Me la ricordo ancora bene S.S.: “Uno sforzo concertato e pianificato in genere è un
quella giornata. Tutto ciò sta scomparendo, non solo per la ostacolo insormontabile quando cerchi di produrre qual-
pandemia ma anche perché la gente preferisce guardarsi cosa di fresco e puro. Il nostro riferimento alla strategie
i film a casa. Questa specie di comunione sta diventando oblique e all’I Ching è traducibile come la capacità che ab-

DAL MICHIGAN AL CUORE DEL MONDO: 20 ANNI DI DISARMANTE INNOCENZA IN DIECI CANZONI

WE ARE WHAT FOR THE ALL THE TREES CHICAGO CASIMIR


YOU SAY WIDOWS IN OF THE FIELD… ILLINOISE PULASKI DAY
A SUN CAME! PARADISE… SEVEN SWANS (ASTHMATIC KITT Y, 2005) ILLINOISE
(ASTHMATIC KITT Y, 2000) GREETINGS FROM MICHIGAN (ASTHMATIC KITT Y, 2004) (ASTHMATIC KITT Y, 2005)
THE GREAT LAKE STATE
(ASTHMATIC KITT Y, 2003)

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biamo di accettare gli incidenti in quanto parte fondante stuzzicato il nostro interesse. Non credo che abbiamo mi-
della scoperta di qualcosa di nuovo”. schiato intenzionalmente cinema alto e basso. Mescolare
le fonti è come ammettere che quel genere di distinzione è
La scelta dei film mischia cinema d’essai (Il Cielo del tutto arbitraria. Guarda i film della Marvel e il film di
Sopra Berlino o Lacrimae Rerum) con pellicole Wim Wenders che abbiamo scelto. Il Cielo Sopra Berlino è
più popolari. È un approccio deliberato? anch’esso intrattenimento. Proprio come in un film Mar-
A.D.A.: “Ce li consigliavamo a vicenda. E poi c’erano alcu- vel, i personaggi vengono da un altro mondo, con i loro
ni film che ci avevano colpiti da piccoli e volevamo analiz- poteri e i loro problemi. Solo che invece di essere supere-
zarli da adulti”. roi sono angeli”.
S.S.: “Credo che il cinema sia una forma d’arte relativa-
mente nuova. Soprattutto se confrontata con l’intero arco C’è sempre una sorta di ambivalenza nei per-
artistico e culturale umano. Ed è anche nato come forma sonaggi dei film che avete tradotto in canzoni.
d’arte popolare, all’inizio le immagini in movimento ave- Anche quelli apparentemente più malvagi (il ce-
vano lo scopo d’intrattenere il pubblico. Quindi l’intrat- nobita di Hellraiser o il mostro mutaforma de La
tenimento è comunque una componente fondamentale Cosa) vengono analizzati secondo una prospettiva
ancora oggi, anche se ci sono dei film elevati, che hanno inedita, rivelando una sorprendente fragilità.

ONLY AT FUTILE DEATH WITH THE ONLY MYSTERY


CHRISTMAS DEVICES DIGNITY THING OF LOVE
TIME THE AGE OF ADZ CARRIE & LOWELL CARRIE & LOWELL MYSTERY OF LOVE EP
SONGS FOR CHRISTMAS (ASTHMATIC KITT Y, 2010) (ASTHMATIC KITT Y, 2015) (ASTHMATIC KITT Y, 2015) (ASTHMATIC KITTY, 2018)
(ASTHMATIC KITT Y, 2006)

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A.D.A.: “Abbiamo tentato di osservare i personaggi sca- Sufjan, andando indietro fino al 2000, quando
vando oltre le logiche che li hanno plasmati. Come quando pubblicasti il tuo esordio, A Sun Came!, come
giri la rotella dello zoom di un microscopio e scopri parti giudichi quel disco? Che cosa cambieresti even-
dell’immagine che fino ad allora erano nascoste alla vista. tualmente?
Abbiamo cercato di dare nuovi significati ai personaggi, S.S.: “Oddio, che domanda orribile. È una domanda me-
sfumature che magari sfuggono guardando il film una sola schina (ride, nda). Ma certo! La vita è tutta un rimpianto.
volta”. Sai, ogni volta che finisco un nuovo progetto l’opinione
S.S.: “C’è tanto revisionismo in queste canzoni, nel modo che ne ho si sgonfia rapidamente. Ne sono talmente stufo
in cui abbiamo preso in prestito i personaggi per riappro- che sono pronto a focalizzarmi sui miei prossimi passi.
priarci dei loro tratti distintivi. Abbiamo applicato quei Non so se questa possa essere definita una stoica resi-
frammenti a idee e prospettive squisitamente nostre. I stenza al rimpianto, oppure semplice realismo. In realtà,
pezzi riflettono di più noi come persone e autori che i film. non mi piace passare troppo tempo a pensare al passato.
Siamo due cantautori intuitivi e riflessivi, nel nostro ap- Non prescrivo a nessuno il rimpianto, perché è semplice-
proccio l’empatia gioca un ruolo fondamentale. E anche il mente una perdita di tempo. Ovviamente avrei fatto al-
perdono, se pensi che tutti quei film hanno qualche proble- cune cose diversamente, ma alla fine non puoi farci nulla.
ma. Non solo per i personaggi, ma per come e quando sono Perché non sei più quello che eri allora. Credo sia molto
stati girati, il loro contesto politico. Noi li abbiamo guar- importante restare sul presente e focalizzarti su ciò che
dati, estraendone i temi per riappropriarcene, cercando sei chiamato a fare oggi. Dimentica il passato, tanto non
di essere più comprensivi ed empatici. E alla fine abbiamo lo puoi cambiare”.
capito quei personaggi in modo più profondo, arrivando a
crearne di nuovi”. In qualche modo (anche al di là della tua volontà)
sei diventato una sorta di nuovo canone per la
Se vi dessi da scegliere un film che non è finito tra musica folk americana. Come percepisci questo
le fonti d’ispirazione del disco ma sul quale potre- status? È più un peso o un onore?
ste scrivere una canzone, quale sarebbe la scelta S.S.: “Questo tipo di analisi è lavoro per critici musicali
di ciascuno di voi? come te. Non posseggo neppure lontanamente il genere
S.S.: “Sono talmente tanti quelli che non ce l’hanno fatta!” di consapevolezza e percezione che occorre per dichiara-
re qualcosa del genere. Non è il modo in cui vivo o lavoro,
A.D.A.: “I vari episodi de La Casa di Sam Raimi. Dovrem-
o percepisco me stesso. La descrizione di me in quanto
mo farli”.
artista americano finisce con la geografia. Vivo negli
S.S.: “Uno dei miei preferiti resta Showgirls. Potremmo Stati Uniti e sono cresciuto qui. Mi rendo conto che una
fare quello (L’ufficio stampa mi ha poi confessato di aver buona parte del mio lavoro si immerge nella storia ameri-
ringraziato il cielo che non ci fosse quel film. Sarebbe stato cana, ma mi piace pensare di essere un artista globale, in
un incubo giustificarne la presenza nel contesto attuale, grado di descrivere attraverso la musica una esperienza
nda). È stato nella mia top ten per tanto tempo. Sono un umana universale. Il resto è contesto, coincidenza. Lo si
grande fan di Paul Verhoeven. I suoi film sono insensati, può dire di altri che fanno musica qui negli Stati Uniti.
così problematici e strani. Come Robocop, un vero classi- Di Beyoncé, Kanye West o Will Oldham. Non credo ci sia
co!” qualcosa di unico che mi contraddistingua o mi renda
A.D.A.: “Qual è quel film in cui la protagonista prende un più americano di altri. Anche perché è sempre molto
pezzo di ghiaccio e lo conficca nell’occhio di un uomo?” complicato distillare il reale significato di cantautorato
S.S.: “Basic Instinct. Magnifico”. americano. È un casino, ed è ovunque. Cambia continua-
mente e in fretta. Scrivere dell’America significa scrivere
di un eterno conflitto. Se vuoi, un tratto che mi identifica,
Immagino una canzone intimamente folk su Basic
fin dal primo giorno, è il mio catatonico e costante senso
Instinct…
di rivelazione quotidiana. Mi permette di espormi e di
(Ridono entrambi, nda)
esprimermi ed è probabilmente una caratteristica molto
A.D.A.: “insieme abbiamo anche visto 1997 Fuga Da New americana”.
York”.
S.S.: “Angelo, non lo abbiamo neanche finito… quel film Abbiamo già fatto i conti col passato, ma è inne-
non ha superato la prova del tempo. Passa il confine un po’ gabile che la memoria sia una chiave di accesso
troppe volte. No, decisamente”. fondamentale alla tua musica. Ricordi d’infan-

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zia, di una nazione, di personaggi famosi. Custo- occhio più ottimista. Questo approccio è importante, oggi
dire il ricordo continua a essere un motore per più che mai”.
te?
S.S.: “Credo sia vitale per quello che faccio. Nonostante la Guardando un film con gli occhi di un bambino,
mia naturale riluttanza a vivere nel passato e il mio desi- riusciamo a distinguere il Bene dal Male senza ne-
derio di proiettarmi nel presente sento ancora di essere cessità di ulteriori guide, senza impantanarci in
definito dalla memoria. Credo che questo valga un po’ zone grigie. Quanto è importante per te avere uno
per tutti noi, che conteniamo moltitudini e assimiliamo sguardo innocente sulle cose, soprattutto adesso
continuamente, costruiamo e ascendiamo sulla base di che il mondo sembra frantumarsi ogni giorno di
chi è venuto prima di noi. Significa essere umani. È una più?
lotta continua, perché non mi piace essere gravato dal mio S.S.: “È dura. Credo sia molto importante avere la mente
io precedente. Voglio rinascere ogni giorno e strutturo la di un bambino. È così che interpreto il peso dell’esistenza.
mia vita sull’essere presente qui e adesso. Ma è innegabile Vorrei rinascere bambino ogni giorno, per percepire le
che la mia musica sia ispirata dal passato. Forse perché cose con quella apertura e quel senso di novità. La storia
sento di poter parlare di quanto è accaduto prima, con il ci stanca e ne sentiamo il peso, il peso dell’esperienza
beneficio della saggezza che offre il senno di poi. Riesco umana offusca il nostro senso di realtà e di speranza.
a comprendere me stesso in un modo più oggettivo. È Credo sia quasi un dovere esprimere il senso di meraviglia
difficile fidarsi della verità del presente, perché è neces- con la pratica quotidiana. Il titolo del disco parla proprio
sario passarci attraverso, processarla. Ma allo stesso di quello, a beginner’s mind, la mente del principiante.
tempo cerco strenuamente di affidarmi sempre meno al Una apertura pura, che diventa imperativa oggi. Tendia-
passato. Più divento vecchio, meno ho voglia di accendere mo a dimenticare troppo in fretta l’evidenza della verità e
quell’interruttore. E spero che il mio lavoro recente riflet- della bellezza che sono intorno a noi. Le cose che in realtà
ta questa intenzione. Non lo so, forse è solo una speranza funzionano, nonostante tutto. Certo, ci sono una marea
che non riesco ancora a manifestare con la mia musica. di aspetti della società da sistemare, e saremo chiamati a
Sicuramente sono intenzionato a muovermi lungo questa una prova durissima. È sempre accaduto, e accadrà anco-
direzione”. ra. Ieri, oggi, nel prossimo secolo. Ci vorranno nuovi modi
di pensare, di percepire, di credere, perché il modo in cui
La componente spirituale dei tuoi testi è un’altra abbiamo sviluppato la società fin qui non è più sosteni-
caratteristica ben riconoscibile. Il simbolismo bile. L’evidenza è inequivocabile. Siamo chiamati a fare
presente nei tuoi testi, se non può dirsi stretta- un sacco di cambiamenti dell’ultimo minuto. Possiamo
mente religioso, ha una forte carica evocativa in compierli, non è la fine del mondo. Ci facciamo ingannare
riferimento al sacro. Come è cambiata la tua fede troppo spesso da tutte quelle visioni apocalittiche, molte
nel tempo? sono puro melodramma. Sarà complicato ma ce la faremo.
S.S.: “La mia fede è in continuo movimento. La sua base, Un po’ come la mia musica negli ultimi 20 anni: un adora-
fondamentale, è il fatto che non posso arrivare a fine bile disastro”.
giornata senza cercare di capire il mondo a un livello spi-
rituale. Mi da un senso di speranza e di scopo percepire Un altro aspetto importante del tuo approccio alla
che ogni cosa intorno a me ha una sua risonanza. La parte scrittura è la necessità di legare i pezzi di ogni tuo
fisica del mondo può essere spesso disturbante e delu- nuovo album a un concetto specifico. La religione
dente. Mi piace questa pratica giornaliera con cui provo per Seven Swans, una geografia sentimentale per
a sopportare il mondo fisico investendo parte del mio Michigan e Illinois, il Natale come metafora di
tempo nel guardarlo con un senso estatico e trascenden- famiglia e solitudine nei due box natalizi, il dolore
te. Non è tanto ciò che vedo, tocco o sento, perché credo e ancora la famiglia in Carrie & Lowell. Come mai
che ci sia molto di più nella vita e nell’universo, cose che ci deve sempre essere un filo conduttore in ogni
semplicemente non vogliamo o non possiamo capire. Non tuo nuovo progetto?
voglio mai perdere quel senso di mistero, voglio aggrap- S.S.: “Il filo conduttore è uno strumento pratico per me.
parmici, per quanto possibile. La mia relazione con Dio, Innesca la mia produttività. È la descrizione più sempli-
la mia pratica spirituale, le mie preghiere giornaliere, la ce possibile, non è molto profonda, me ne rendo conto.
meditazione, sono fondamentali per me. Forse sono una Abbiamo creato un disco sui film, e la cosa è avvenuta
stampella per arrivare alla fine del giorno illeso e men- accidentalmente. Quando è successo abbiamo semplice-
talmente stabile, ma mi aiutano a vedere il mondo con un mente abbracciato l’idea. Se vuoi è una prova della nostra

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capacità creativa, quella di seguire un tema che leghi un
intero album, ma poco ha a che vedere con la natura del
concetto stesso. Potevamo non dire a nessuno che quelle
«CREDO CHE SI DIVENTI canzoni parlavano di film e sarebbero comunque arrivate
CONDISCENDENTI QUANDO SI a chi le ascolta. Credo sia importante non mettere troppa
enfasi sul concetto che lega il tutto, anche se non posso
R I M P I A N G E U N A C E R TA D E C I S I O N E negare che identifichi il mio metodo di lavoro. Per me è
D E L P A S S AT O P E R C H É L A S I I S O L A come dire: ‘Devo scrivere questi nuovi pezzi e ho bisogno
di concentrarmi. Ok, componiamo un balletto utilizzan-
DA L CO N T ES TO. Q U EL L A D ECISI O NE, do due pianoforti, facciamolo lungo 30 minuti e diviso
P U R E S S E N D O M A L I N F O R M ATA in sette movimenti. E poi iniziamo a pensare alla forma
con cui vestirlo’. Una cosa stupida, ma molto utile. Vorrei
O DISA STROSA , NE GENER A UNA
poter affermare che si nasconde una grande autorevolezza
S U C C E S S I VA , R I V E L A N D O U N dietro a questo tipo di decisioni, ma in realtà molte sono
PERCORSO CHE NON PUÒ PIÙ ESSERE davvero casuali. Però la vita a essere casuale! Prendiamo
continuamente delle decisioni reagendo, esagerando,
M O D I F I C AT O . I O G U A R D O A L P A S S AT O minimizzando, e troviamo una strada che, guardandola
CERC ANDO QUELL A SEQUENZ A , retrospettivamente, rivela una sequenza determinata
da certi comportamenti e decisioni. Questo si lega alla
CONTESTUALIZ Z ANDOL A , CERC ANDO tua domanda sul rimpianto. Credo che si diventi condi-
D I V E D E R E C H E C O S A H A F U N Z I O N AT O scendenti quando si rimpiange una certa decisione del
passato perché la si isola dal contesto. Quella decisione,
E COS A N O. Q U ES TO PRO CES SO
pur essendo malinformata o disastrosa, ne genera una
M I P ER M E T T E D I S V I LU P PA R E D EI successiva, rivelando un percorso che non può più essere
C O N C E T T I C H E D I V E N TA N O P O I modificato. Io guardo al passato cercando quella sequen-
za, contestualizzandola, cercando di vedere che cosa ha
C ATA L I Z Z AT O R I C R E AT I V I » funzionato e cosa no. Questo processo mi permette di svi-
luppare dei concetti che diventano poi catalizzatori crea-
-S U FJA N S T E V E N S -
tivi. Se è il cinema a costringermi a sedermi al tavolo e a
lavorare, ben venga. Lo farò volentieri e con obbedienza,
come un cane che viene addestrato”.

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S U FJ AN S TE VE N S & A NGE LO DE AU GU STINE T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

C’è questa immagine della tua opera musicale: definitivamente tramontato? Per molti rappresen-
una creatura a due teste. Da una parte il lato in- ta tuttora una sfida mitologica.
timista e folk, dall’altra la tua avida curiosità nei S.S.: “Mi spiace molto per questa cosa. Dopo Illinois non
confronti della musica ambient e dell’elettronica ci ho più davvero pensato. Quando qualcuno me lo chiede
in genere. Qual è il catalizzatore che ti porta da mi sento davvero stupido. Purtroppo le mie nuove idee si
un ambito all’altro?
muovono molto velocemente”.
S.S.: “Molto dipende dalla mia curiosità. Investigare il
suono è la mia attività preferita. Scrivere canzoni può es- Peccato, mi avrebbe incuriosito ascoltare almeno
sere un lavoro molto cerebrale e carico di peso narrativo, un EP sullo stato del Texas.
richiede molta attenzione e la capacità di costruire con la (Ride di gusto, nda).
creatività. L’approccio al suono è molto più impulsivo, è
un ambito più astratto e spirituale. Non necessita di spie- Chicago è una delle canzoni cardine della musica
gazioni né di venire ricondotto al significato letterale. Le pop degli ultimi 20 anni. Probabilmente ha rag-
mie escursioni nel collage di suoni o nella ambient music giunto il cuore di molte persone ben al di là delle
sono come una avventura misteriosa oltre i bastioni del
tue iniziali aspettative. Qual è il tuo rapporto con
mondo conosciuto. Una esperienza sacra. Probabilmente
quel pezzo oggi?
il valore che do alla mia ricerca sul suono è maggiore di
quello che le danno i miei ascoltatori, perché il suo signi- S.S.: “Credi che sia davvero così? Dammi i dati che lo
ficato è molto meno riconoscibile. Alla fine però è la musi- dimostrano (ride, nda). Quel pezzo è così speciale perché
ca che ascolto di più. Musica strumentale che gran parte cattura un momento della mia vita in cui le cose cam-
della gente considererebbe un sottofondo, una roba da biavano molto velocemente, transitavo da una stagione
installazione artistica. Per me invece è importante, anche all’altra. Oggi non comprendo affatto la persona di cui
come fonte da cui attingere i miei arrangiamenti quando parla quella canzone. Forse perché ho 46 anni e, sfortu-
scrivo canzoni. Con l’età il mio interesse per le atmosfere natamente, il senso di scoperta e di immaginazione nella
cosmiche è cresciuto in modo viscerale”. mia vita è diminuito parecchio. Resta comunque una can-
zone speciale, anche se non ne colgo più il significato come
So che hai già risposto molte volte a questa do- allora. Non posso più dire molto sulla mia musica di quel
manda, ma il tuo progetto sui 50 stati dell’Unione periodo. È come spiegare, oggi, una mia dichiarazione
che prevedeva un album (o un EP) per ciascuno è d’intenti di quando avevo 20 anni. È molto difficile”.

TO M M A S O C A P P E L L ATO
(FOTO DI Y VO N N E S C H M E D E M A N N)

SUFJAN STEVENS & A BEGINNER’S


ANGELO DE AUGUSTINE MIND
ASTHMATIC KITTY

La copertina disegnata da Daniel Anum Jasper riprende i suoi mi- e, soprattutto, Lacrimae Rerum, corto di Nikolaidis). I due amici/
tici poster che promuovevano le proiezioni di fortuna di blockbu- colleghi ricamano su un tessuto melodico di acustica fragilità
ster USA in Ghana, alla fine degli anni 80. Immagini popolate caro a entrambi, attraversato da testi simbolici. Per disegnare il
da creature fantastiche, semidei, demoni, distillate dalle poche senso dell’esistenza e della morte su personaggi eroici o aberranti,
informazioni che i coraggiosi cinefili ghanesi avevano su quei film. non importa quale dei due si celi dietro all’innocente falsetto, o
Un universo di suggestioni create da un occhio innocente e puro. dove finisca la ritrosia acustica dell’uno e inizi l’estro orchestrale
Come queste canzoni, venute fuori quasi per caso, da notti insonni
dell’altro. Le tracce di quanto già sapevamo sulla reinvenzione folk
davanti a un video casalingo, da discussioni su ricordi d’infanzia,
di Sufjan Stevens sono, comunque, tutte presenti. Nel crescen-
quando il cinema apriva le porte a un mondo sorprendente. E qui
raccolte, con una dedica a Jonathan Demme, compianto regista do gentile di Reach Out, nel mistero acustico di Pillar Of Souls,
del Silenzio Degli Innocenti, uno dei film scelti come riferimento nel groove casalingo di Back To Oz, nello strumming pregiato
(il pezzo è Cimmerian Shade). Per il resto, un pugno di ricordi di Olympus, nell’intimità pianistica di (This Is) A Thing. Perché
da educazione adolescenziale americana anni 80 (dagli horror, quando tutte le cose smettono di crescere bisogna tornare ad acca-
Hellraiser e La Cosa, alla sci fi di Mad Max, alla rom com di rezzarle, per ricordarsi che c’è vita oltre la morte.
Bring It On Again), e qualche vezzo d’essai (Il Cielo Sopra Berlino 81/100
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BADBAD
NOTGOOD
-GIOCO DI SQUADRA
-

S
embra quasi paradossale come, in un avidamente con i video della crew Odd Future di Tyler,
anno e mezzo in cui l’isolamento forzato The Creator e i collage di rap evoluto di MF Doom.
delle persone si è impadronito della L’ibridazione è solo l’inevitabile passo successivo. Par-
scena sociale, l’emersione e lo svilup- tendo da cover esplosive di artisti noti, fino alle mille
po di collettivi musicali sia diventato collaborazioni con produttori hip hop e musicisti di
quasi una costante. E che, con loro, il varia estrazione, costruiscono un loro suono peculiare
jazz sia diventato spesso strumento d’espressione che e transgenico, che si alimenta di contemporaneità aber-
si reinventa, in nuove mani curiose. Da una parte i rata in chiave neopsichedelica e di radici che pescano
progetti nu soul (ma non solo) di Sault e Mourning [A] nella storia della musica nera. Cinque album (fra cui
BLKStar, vere comunità di scrittura ed esecuzione, per Sour Soul del 2015, con Ghostface Killah del Wu-Tang
vocazione e per principio. Dall’altra il fiorire di etichette Clan) che decostruiscono le esigenze del ritmo in 4/4,
di jazz alternativo come la International Anthem o tutto rimescolano stilemi pop, elaborano crescendo coinvol-
il movimento britannico dietro a Shabaka Hutchings, genti e sospensioni celestiali, si abbeverano al passato
che strutturano le loro proposte su esperienze di con- da una prospettiva libera e non accademica. Esibizioni
tinua collaborazione e apertura a nuovi mondi. Collet- dal vivo che diventano gioiose terapie di gruppo per
tivi aperti e jazz inteso come linfa sonora, per nuovi un pubblico onnivoro e alieno a barriere di genere.
strumentisti poco interessati a glorificarne la purezza, Un mondo nuovo e pulsante che costruisce un seguito
curiosi piuttosto di affrontare nuovi processi d’ibrida- di culto, devoto ed euforico. Fino a quando Tavares,
zione. I BadBadNotGood nascono a Toronto. come trio, leader non dichiarato del gruppo (per doti produttive e
nel 2010. Alexander Sowinski (batteria), Chester Han- visione), decide di abbandonare, nel 2019. Il fuoco sacro
sen (basso) e Matthew Tavares (tastiere e tanto altro). che alimentava la sua partecipazione al trio da quando
A loro, dopo qualche anno, si unirà Leland Whitty, alla aveva 20 anni si era piano piano esaurito, man mano
chitarra e ai fiati. Studiano jazz all’Humber College, per che il plauso del pubblico aumentava. Come accade
appropriarsi del lignaggio storico, mentre si alimentano anche nello sport, la dipartita del campione spoinge chi

TAG: #jazz #analogico #memoriaeradici #collettivo #arthurverocai ONLINE: tv.badbadnotgood.com

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T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
FOTO DI JA M AL BURGER

resta a rinserrare le fila e a trovare nuove motivazioni più di me ed è un ottimo musicista. È stata una esten-
in un gioco di squadra che si rinnova in assenza del sione dei miei primi ascolti blues e sperimentali”.
fuoriclasse. Il risultato è Talk Memory, un dichiarato
viaggio per ritrovare le radici, attraverso un dialogo Quale processo avete seguito per introdurre l’e-
aperto con nuovi amici, produttori e musicisti storici. redità del jazz all’interno della vostra composita
Da Floating Points a Laraaji, fino alla mitica figura del proposta musicale?
cantautore e produttore brasiliano Arthur Verocai, che A.S.: “Sei anni fa Leland si è unito ufficialmente al trio
arrangia gli archi in cinque brani. L’annuncio dell’al- originario. Avevamo già suonato con lui a Toronto e
bum nuovo, a giugno, diventa virale su TikTok (quattro spesso ci raggiungeva in studio. Prima di lui passavamo
milioni di visualizzazioni in un mese), confermando la da cover a composizioni nostre, imparando a esplorare
resilienza di chi segue il trio. Di tutto questo parliamo varie inf luenze, dal rock al soul, dal kraut all’elettroni-
con Alexander (fresco papà) e Leland, in collegamento ca. Con l’andare del tempo abbiamo trovato una nuova
da Toronto. ispirazione, imparando a creare sezioni e interventi
solisti, supportandoci l’un l’altro nell’improvvisazione.
Quando avete incontrato il jazz per la prima L’arrivo di Leland, con le sue capacità di improvvisare
volta nella vostra vita? e la sua versatilità nel suonare diversi strumenti, ci ha
Alexander Sowinski: “Fa ridere, perché ne abbiamo fatto fare il salto. Con lui siamo riusciti a espandere la
parlato ieri. Credo che la mia prima volta sia stata nostra concezione di assolo a sassofono e chitarra, in
quando imparavo a suonare la batteria e guardavo le particolare in questo ultimo disco”.
performance di percussionisti, jazz o rock, inf luen- L.W.: “L’introduzione del jazz nel nostro modo di com-
zati dal jazz. Credo che le prime inf luenze siano state porre ha a che fare con la musica con cui siamo cresciu-
Buddy Rich e Gene Krupa, i video delle big band in cui ti. Questo vale anche per tutto il rock, il rap e il soul che
suonavano. Li guardavo senza sapere nulla della storia abbiamo ascoltato nel corso degli anni. Siamo cresciuti
del jazz”. con l’idea di mescolare i generi. È stato naturale veico-
Leland Whitty: “Mio padre ascoltava un sacco di blues lare tutte quelle inf luenze in una forma musicale unica.
e soul a casa. La prima volta è stata di sicuro con un Nessuno di noi, credo, volesse finire per diventare un
disco di Miles Davis, John Coltrane o Wayne Shorter. purista jazz, anche se tutti quanti amiamo quel modo di
Arriva da mio padre o da mio fratello, che ha due anni suonare”.

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nostro percorso. Credo che questo ci consenta di poter


contare su una maggiore maturità registrando, pur
« A V O LT E A L L O N TA N A R S I D A L lasciandoci spazio per improvvisare liberamente”.

C O M P U T E R E P O T E R C O N TA R E S O L O Come mai avete deciso di registrare tutto l’album


SU L PRO PR I O U D I TO, SU B I TO D O P O in analogico?
A.S.: “Direi l’amore per i metodi di registrazione sem-
AV E R S U O N AT O , P U Ò E S S E R E U N A
plici. Per anni come band ci siamo concentrati su come
E S P E R I E N Z A L I B E R AT O R I A . D E V I S O L O trattare il suono degli strumenti in modo appropriato,
A S C O LTA R E , N O N D E V I P E N S A R E su come registrarli con microfoni ad alta definizione e
via dicendo. A volte allontanarsi dal computer e poter
A I P I C C O L I D E T TA G L I C H E D O V R A I contare solo sul proprio udito, subito dopo aver suo-
MO D IFI C A R E IN SEG U I TO, D E V I nato, può essere una esperienza liberatoria. Devi solo
ascoltare, non devi pensare ai piccoli dettagli che dovrai
A B B A ND O N A RT I A L LO SPIR I TO CO N modificare in seguito, devi abbandonarti allo spirito con
C U I H A I A P P E N A S U O N AT O . C E R T O , T I cui hai appena suonato. Certo, ti capita comunque di in-
terrogarti sugli errori commessi, o di chiedere l’opinione
C A P I TA C O M U N Q U E D I I N T E R R O G A R T I
degli altri, ma il fatto di non dover subito correggere gli
SUGLI ERRORI COMMESSI, O DI errori rende più freschi i primi stadi della registrazio-
C H I E D E R E L’ O P I N I O N E D E G L I A LT R I , ne. Viviamo in un’era assai tecnologica, sia in ambito
musicale che in quello della comunicazione in generale,
M A I L FAT T O D I N O N D O V E R S U B I T O invecchiando e diventando sempre più insofferente mi
CORREGGERE GLI ERRORI RENDE rendo conto di apprezzare maggiormente gli aspetti
più tangibili della vita. D’altra parte la maggior parte
P I Ù F R E S C H I I P R I M I S TA D I D E L L A degli strumenti che oggi si cerca di tradurre in digitale
REG IS T R A ZIONE» o emulare sinteticamente li ha inventati gente che ne ha
creato i circuiti di base o le meccaniche, che si tratti di
-A LE X A ND E R SOWIN S KI- chitarre, sax o f lauti. Mi affascina il mestiere dietro alle
cose. Mi piace accendere uno strumento elettrico e sen-
tirlo crepitare, il modo in cui chi lo suona ne trasmette
l’energia liberamente anziché caricare tutto quanto su
un computer. Può essere affascinante manipolare i suo-
Talk Memory sembra catturare al meglio la vo- ni, ma devi dedicarci del tempo e devi sapere dove vuoi
stra spontaneità, in un modo diverso rispetto al arrivare. Abbiamo lavorato con ottimo ingegnere del
passato. Ci spiegate cosa è cambiato?
suono, Nic Jodoin, ha fatto tutto lui permettendoci di
L.W.: “Credo che in passato, con loro che lavoravano concentrarci sull’esecuzione. Senza dover pensare ogni
come trio e io che collaboravo da esterno, molte del- volta se la singola performance, quando ci pareva riusci-
le scelte produttive nascessero in studio, al momento ta a un primo ascolto, potesse generare anche i metadati
dell’esecuzione. Questa volta abbiamo scritto parecchio adatti alla registrazione. Ci ascoltavamo meravigliati,
prima, abbiamo provato per ore, ancor prima di pensare subito dopo aver suonato, senza il retropensiero dei
di mettere i piedi in uno studio. L’obbiettivo era arrivare dettagli da modificare. Questo ci ha dato la spinta per
al momento di registrare già con la necessaria confi- esplorare e sperimentare senza preoccuparci di dover
denza, lasciando che magia e spontaneità dell’improv- migliorare quanto avevamo prodotto. Talk Memory è il
visazione si manifestassero al momento giusto, in una risultato di preferenze personali, di stile e approccio,
struttura già solida, risultante dai nostri obbiettivi e dal che non potevano che condurre alla registrazione analo-

L A FORZA DEL COLLETTIVO: 10 ESEMPI DI COME UNA BAND DIVENTA COMUNITÀ

ART ENSEMBLE X-102 WU-TANG CLAN GODSPEED, THE AVALANCHES


OF CHICAGO DISCOVERS THE RINGS ENTER THE WU-TANG CLAN YOU BLACK SINCE I LEFT YOU
FANFARE FOR THE WARRIORS OF SATURN
(TRESOR, 1992)
(36 CHAMBERS)
(RCA/LOUD, 1993)
EMPEROR! (MODUL AR, 2000)
(ATL ANTIC, 1974) F#A#
(CONSTELL ATION, 1997)

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BADBADNOTGOOD GIOCO DI SQUADR A T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

gica, cosa rara nel mondo musicale contemporaneo”. leader, aveva un gran talento per la registrazione e una
forte direzione visuale. Con gli anni la cosa è diventata
Il riferimento alla memoria, al ritorno alle radici, un po’ stressante, c’era una persona che faceva tutto (o
è un tema portante del nuovo disco. quasi) e poteva capitare di avere dei dubbi su determi-
L.W.: “Il modo in cui abbiamo registrato ti richiede di nate scelte, su quanto ti rappresentassero davvero come
essere fin da subito molto presente, mentre suoni e poi persona. Non era sempre facile. Quando se n’è andato
ti ascolti. La memoria diventa quasi un meccanismo per noi è arrivato il momento di interrogarci su che cosa
immediato. Un altro significato della ricerca delle radici volessimo fare con il nostro suono. Come registrarlo,
sta nell’aver potuto suonare con artisti che non pubbli- quali direzioni prendere. È stata una cesura che ha ge-
cavano musica dagli anni 70. Tutte le fonti d’ispirazione nerato nuove esperienze, e anche divertimento”.
arrivano da qualche punto nel passato. Questo disco è
stato come rivalutare quelle fondamenta, riappropriar- In qualche modo, anche in passato, avete dato
sene”. grande importanza alle collaborazioni. Come mai
il contributo di esterni è così importante?
A.S.: “Matthew Tavares ha lasciato nel 2019. Voleva con-
centrarsi sui suoi progetti solisti e sulle sue idee. Era un A.S.: “Non sai mai cosa possa succedere quando qualcu-
elemento fondante del trio originale. Il suo abbandono no che non conosci entra nella tua stanza. Anche solo se
ci ha portati a ripensare a molte delle esperienze fatte penso al tempo trascorso in giro a suonare, ho incon-
con lui, e a cercare di creare qualcosa che andasse oltre trato tantissime persone interessanti, che mi hanno
quelle dinamiche. Che fosse in qualche modo più forte dato qualcosa dal punto di vista musicale: suggerimenti
e sano. Il gruppo ha avuto i suoi alti e bassi in passa- su artisti o album che non conoscevo ancora o, più
to, all’inizio non pensavamo di diventare una band, di banalmente, locali dove andare quando ci trovavamo in
girare il mondo. Quella esperienza è stata appagante, un determinato posto. Ti arricchisci moltissimo quando
ma ha anche creato delle difficoltà. Il nuovo album ci ha stabilisci dei collegamenti con gli altri. Me ne sono
permesso di mettere tutto in prospettiva. Dai privilegi e accorto soprattutto diventando padre, la trovo una cosa
le opportunità che abbiamo avuto alle ragioni che, come bellissima. È il modo in cui il mondo dovrebbe funzio-
gruppo, volevamo ancora difendere. Personalmente è nare. Ascoltare le persone, le loro storie, le loro idee,
stato un momento di profonda rif lessione. Volevo perce- aiutarle se hanno bisogno”.
pire la musica solo come pura emozione. È uno dei temi L.W.: “L’ultimo anno e mezzo ha confermato che lavorare
portanti di Talk Memory”. per conto proprio può aiutare a sviluppare le proprie
idee, ma può intrappolarti all’interno della tua mente.
Come è cambiato l’approccio senza Matthew? Sie- Portare anche il più piccolo germoglio di idea a qualcun
te ancora in buoni rapporti con lui? altro si apre a direzioni completamente diverse. Oggi è
L. W.: “Sono in buoni rapporti con lui, ma la sua di- molto facile dare vita a un progetto folk in completa so-
partita ha ispirato vari cambiamenti. Lui è un talento litudine, ma credo che l’essenza dell’esperienza musicale
multidimensionale, nel gruppo passava dal sound engi- sia creare dei suoni in una stanza insieme ad altri. È una
neering all’artwork. Il non averlo più con noi all’inizio esperienza collettiva che nessuna energia individuale
ha creato una sorta di horror vacui, ma poi ha anche potrà mai eguagliare”.
aperto nuove porte. Ci ha spinto a collaborare con nuovi A.S.: “Viviamo in una immensa stanza da letto in cui
ingegneri del suono in studio, con altri musicisti. Siamo molte persone producono musica in solitudine. E molti
riusciti a capire come il seme del nostro suono potesse così facendo producono musica bellissima. Ma noi
ispirare la visione di nuovi collaboratori. È questo gene- siamo sempre stati ispirati da esperienze in cui ritmi e
re di senso di comunità che ispira Talk Memory”. orchestrazioni erano il motore dell’energia. Pensiamo
A.S.: “In passato abbiamo preservato una certa ingenui- ai Beatles, ai Beach Boys, ma anche alle band jazz o alla
tà e ci siamo dati molto da fare per conservare il nostro musica classica, o persino a certo rap. Ci troviamo su un
approccio do it yourself. Matthew era una sorta di treno che spinge le persone a mettersi insieme a suona-

A CURA DI M AURO FENOGLIO

BROKEN SOCIAL BROCKHAMPTON MOURNING [A] SAULT ORCHESTRE


SCENE SATURATION II BKLSTAR UNTITLED (BLACK IS) TOUT
YOU FORGOT IT IN PEOPLE (QUESTION EVERY THING/
INC/EMPIRE, 2017)
THE CYCLE (FOREVER LIVING ORI-
GINALS, 2020)
PUISSANT…
(PAPER BAG, 2002/ARTS & (DON GIOVANNI, 2020) WE’RE OK. BUT WE’RE
CRAFTS 2003) LOST ANYWAY
(BONGO JOE, 2021)

RUMOREMAG.COM | 37
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re, anche come esperienza di vita”.

Allacciandomi all’ultimo periodo sembra para-


dossale che in anni di isolamento forzato vengano
fuori sempre più esperienze collettive. I Sault o
i Mourning [A] BLKStar sono solo due esempi.
Come mai, secondo voi?
A.S.: “Se io penso alle nostre prime inf luenze, mi ven-
gono in mente i video di Odd Future, il collettivo rap di
Los Angeles. Vedere quei ragazzi giovani in quei video
strani ma unici, ascoltare i loro mixtape con quei testi
diretti e aggressivi è stata una rivelazione. Studiavamo
musica in quegli anni, e scoprire che ci poteva essere
un approccio alternativo, ineducato ma vitale, è stato
importante. Poi gli amici intorno a te che vengono ad
ascoltarti e ti supportano fanno il resto. Le forme di
creazione musicale collettiva oggi nascono in continua-
zione, ma accadeva anche in passato”.

Che cosa pensate di tutto questo movimento new

BADBADNOTGOOD jazz? Mi riferisco a gente come Shabaka Hutchin-


gs o alle esperienze di etichette come Internatio-
nal Anthem e Brownswood.
A.S.: “Onestamente non so se ci siano ragioni preci-
se. Posso pensare che abbia a che fare con la voglia di
suonare insieme, ancora una volta. Mi vengono in mente

TALK MEMORY due cose: da una parte gruppi ed etichette che suona-
no e pubblicano grande musica. Dall’altra una cura
INNOVATIVE LEISURE/XL
meticolosa nel confezionare questi dischi. Alcuni grandi
dischi jazz del passato non avevano copertine partico-
Nella quiete apparente dei larmente accattivanti. Oggi il packaging è costruito per
cinque anni trascorsi dal aiutare l’ascoltatore a digerire la musica all’interno, a
magnifico IV sono succes- trarne ispirazione. Personalmente noto una cura sempre
se un po’ di cose alla band
maggiore nella confezione dei dischi. Per cui penso che
di Toronto. Alla reputazio-
ne in continua crescita e il fenomeno sia una combinazione di musica fatta bene,
alle numerose collabora- ottimo marketing e mondo che vuole ascoltare quei
zioni di prestigio (da Ken- suoni”.
drick Lamar a Kali Uchis
fino al compianto MF L.W.: “Se pensi ai generi musicali classici, rock, pop o
Doom) si è contrapposto R&B, con il progredire delle tecniche di registrazione si
l’abbandono di Matthew può fare qualsiasi cosa stando chiusi nella propria stan-
Tavares. Una crisi che si è za. Molti dischi contemporanei hanno un suono pulitis-
trasformata in opportuni- simo, senza imperfezioni ritmiche o tonali. Ma a volte
tà. Con Talk Memory troviamo una band trasformata nelle
intenzioni, decisa a lasciar maggior spazio all’improvvisazio-
la pulizia formale rimuove inevitabilmente l’elemento
ne e all’energia che ne contraddistingue le performance dal umano, l’emozione. Questo non si può fare col jazz.
vivo, pur nel continuo omaggio alle musiche che la ispira da Nessuno ascolterebbe un disco jazz con una produzione
sempre: jazz, funk, hip hop, soul. La psichedelica e visiona- che nasconde le imperfezioni. C’è una specie di intrin-
ria Signal From The Noise, co-prodotta da Sam Shepherd seca energia punk in quell’approccio musicale. Devi
(Floating Points) è un incipit perfetto nel suo saper diventare
permettere alla tua performance di svelarsi con onestà,
materia incandescente prima di tornare al magnetico tema
iniziale. I volteggi minimalisti di Unfolding (Momentum 73) errori inclusi. Questa è la ragione per cui certi dischi del
si avvalgono del contributo di Laraaji, pioniere della visione passato, dischi senza tempo, resteranno in eterno: pur
new age in musica, ma è il fuoriclasse di culto della musica suonando bene mantengono tutte le gradazioni emotive
brasiliana Arthur Verocai – recente collaboratore pure degli e sonore”.
Hiatus Kaiyote, da sempre loro inf luenza dichiarata – a far la
parte del leone fra gli ospiti, coinvolto in qualità di arran-
giatore con tanto di sezione d’archi in metà degli episodi in
Ci spiegate come mai Arthur Verocai, che ha
scaletta. A partire dalla cinematografica ed emozionante arrangiato gli archi in cinque tracce di Talking
City Of Mirrors, proseguendo con la pulsante Beside April, Memory, è così importante per voi?
che coinvolge il batterista e produttore Karriem Riggins, e A.S.: “Quando abbiamo ascoltato il suo disco omonimo
le morbide armonie di Love Proceeding, sulle quali prende il
del 1972 per la prima volta siamo rimasti letteralmente
volo il sassofono di Leland Whitty. Infine, dopo una Timid,
Intimidating che si propone come futuro standard della stupefatti. Sai, esiste una sorta di check list inconscia
band, tale è la capacità di riassumerne le qualità, arrivano connessa al proprio udito. Se quando ascolti qualcosa
il sax di Terrace Martin e l’arpa della sempre più ubiqua questo qualcosa risponde a tutti i requisiti, la tua testa
Brandee Younger ad aggiungersi alla jam conclusiva Talk esplode. Le improvvisazioni di quel disco, gli assoli, le
Meaning. emozioni, gli arrangiamenti d’archi, le vocalizzazioni
GIORGIO VALLETTA
85/100
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BADBADNOTGOOD GIOCO DI SQUADR A T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

e la produzione tipica degli anni 70 catturano comple- non riuscire ad entrare in quelle dinamiche. È un mondo
tamente il mio gusto. Quando abbiamo saputo che quel nuovo attraverso cui le persone si esprimono. Di certo
disco lo aveva inciso un songwriter facendo tutto da sono sorpreso dai milioni di visualizzazioni”.
solo abbiamo immaginato la difficoltà dell’impresa. In
un solo disco riesce a coprire un territorio vastissimo: Talk Memory è il vostro primo disco con XL.
dal jazz brasiliano, al soul, al funk, fino all’avanguardia Come vi trovate con loro?
per certi versi”. L.W.: “Sono un’etichetta leggendaria. Non hanno forzato
nessuna nostra scelta creativa, né musicale né estetica.
Continuo a essere sorpreso dal seguito di culto Allo stesso tempo ci hanno messo a disposizione il loro
che avete accumulato negli anni, dalla devozione gigantesco network e ci hanno prospettato approcci al-
del vostro pubblico, soprattutto in occasione dei ternativi. Mi pare un collettivo con una attitudine molto
vostri concerti. Che cosa ne pensate? Come avete positiva”.
reagito alla vostra recente esplosione social su
Tik Tok? Se doveste pensare a una collaborazione da so-
A.S.: “Siamo stati molto fortunati. Probabilmente ha a gno, il primo nome che vi viene in mente sarebbe?
che fare con le connessioni che si creano quando suo- L.W.: “Senza pensarci troppo: Herbie Hancock”.
niamo insieme. Mi piace suonare con Chester e Leland,
A.S.: “Non so come potremmo fare però... voglio dire…..
spero di continuare a farlo per il resto della mia vita
è sempre in giro per concerti. Io se potessi vorrei fare
se continueremo come gruppo. Chester è un bassista
anche solo una jam insieme a Stevie Wonder. Non so se
magnifico e Leland fa delle cose incredibili con dieci
accadrà mai, ma dio solo sa quanto amo la sua musica.
diversi strumenti. Forse il pubblico percepisce questa Se parliamo di artisti più contemporanei, in un certo
nostra mutua ammirazione, e l’eccitazione che proviamo senso è un cerchio che si chiude con le nostre origini, ho
suonando. Non ho mai capito che cosa sia successo con ascoltato tantissimo il nuovo Call Me If You Get Lost di
TikTok, perché siamo diventati un trend topic. Non ho Tyler, The Creator. Leggendo le sue ultime interviste e
particolare familiarità con quel tipo di social. Il modo ascoltando il mixtape mi sono reso conto di quanto sia
in cui la gente manifesta le proprie preferenze cambia cresciuto artisticamente. Credo rappresenti uno dei più
nel corso del tempo. Dalle fanzine dell’era pre Internet a alti esiti musicali creativi recenti. Poterci riallacciare a
TikTok. All’inizio non avevo una gran opinione di tutta lui sarebbe incredibile dopo tutto quello che ci ha dato,
la faccenda, ma alla fine mi rendo conto di essere io a in termini di ispirazione, negli ultimi dieci anni”.

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BADBADNOTGOOD M A X TURNBULL T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

UN SOTTERRANEO
FIUME IN PIENA
-
BREVE STORIA DI MAX TURNBULL, STRAMPALATO
FRATELLO MAGGIORE DEI BADBADNOTGOOD
T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
F O T O D I M E G H A N R E MY, M A L I N A C O R PA D E A N

I
l rockabilly chic di Jon Spencer miscelato nei confronti del rockabilly rimasticato). Decostruzionista
all’ossessione industrial di Genesis P-Orrid- per vocazione, alla maniera di un Frank Zappa primigenio.
ge. Oppure Nick Cave con una buona dose di Con l’ambizione di rompere il giocattolo pop per riassem-
mescalina, chiuso in una dark room per un blarlo secondo canoni assolutamente personali (e non
mese. O ancora, una pila di vinili di Elvis fatti sempre comprensibili).
a brandelli, riassemblati, e poi messi a girare sul piatto.
Sono solo alcune delle definizioni tentate dalla stampa Dopo qualche apparizione cinematografica (è lui il Billy
di settore negli anni per provare a catturare il bizzarro Zero della pellicola pre Juno con Ellen Paige, The Tracey
e precario mondo dell’aspirante rockstar postmoderna Fragments, 2007), Turnbull esordisce con un paio di EP
Max Turnbull, in arte Slim Twig (e altro ancora). Nato per l’etichetta locale Paper Bag. Derelict Dialect e Verna-
a Toronto, da genitori entrambi registi cinematografici, cular Violence del 2008 fotografano un adorabile reietto
Turnbull si presenta subito al mondo a metà anni Zero alle prese con ectoplasmi di canzoni cavernose, che guar-
come un talento bohémien e fuori fuoco, in cerca di una dano a un Elvis Presley terminale così come alla sporca
(improbabile) posizione di pregio sotto i riflettori del pop, essenzialità dei Suicide. Numeri composti senza direzione
raggiunta dalla porta di servizio della sua prospettiva precisa, che non sfigurerebbero nella colonna sonora di un
poco allineata. Figlio degenere di tutti gli eroi del cantau- qualsiasi film di David Lynch (idolo dichiarato del Nostro)
torato d’ombra del ‘900. Da Nick Cave (per timbro vocale) e vivono proprio in virtù della loro totale irresolutezza.
ad Alan Vega a Lux Interior (soprattutto per via dell’amore L’esordio lungo l’anno successivo, Contempt!, certifica le

TAG: #slimtwig #rockabilly #frankzappa #badgeepoque #polaris ONLINE: badgeepoque.bandcamp.com

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movenze, estremizzando ancora di più le composizioni,
che diventano scheletri d’intenzione pop (?) assemblati
con suoni trovati al sintetizzatore e voce. Difficile prova-
re a canticchiarle o aver voglia di farle girare in repeat.
Ma Turnbull ha un piano, come dichiarerà alla webzine
“Audiofemme” qualche anno dopo: “Spesso si pensa che
tutta la musica migliore sia già stata fatta. Anch’io ne
sono colpevole, con la mia personale fissazione rock.
Credo anche che sia questo approccio a far sì che i suoni
nuovi risultino meno vitali di quelli di una volta. La mia
musica vive di questa continua battaglia fra la necessità
di mimare il passato, come unico riferimento tangibile,
e la voglia di trascenderlo attraverso la sua distruzione.
La cultura rock deve sempre provare ad uccidere i propri
idoli”. E la prima cosa da distruggere è il proprio perso-
naggio. Nel 2011 Slim Twig annuncia di essersi trasfor-
mato in un compositore pop anni 60. Il primo parto è uno
split con la sua compagna Meghan Remy (U.S. Girls, di
cui poi produrrà in prima persona gli album U.S. Girls On
KRAAK e Gem), in cui affila le armi di devianza pop in un
ambito più camp, vestendo i panni di un Ariel Pink ancora
più indolente. L’idea è quella di dare alle stampe il suo

BADGE EPOCH
personale mini Pet Sounds. Un album concettuale ispirato
a Lolita di Nabokov e a Histoire De Melody Nelson di
Serge Gainsbourg (di cui, successivamente, rifarà anche
il pezzo Cannabis). La Paper Bag non si fida e gli rifiuta
l’album, che viene poi pubblicato dalla sua etichetta perso-
nale Calico Corp nel 2012. Sarà la DFA di James Murphy a
ricuperarlo due anni dopo, dandogli nuova esposizione.
SCROLL
TELEPHONE EXPLOSION
A Hound At The Hem è effettivamente un salto in avanti.
Una piccola opera post glam di neo barocchismi arabe-
scati che riescono a darsi senso compiuto. Ma l’incapacità Con gli altri sei musicisti del
di raccogliere i frutti della semina è una delle principali Badge Epoque Ensemble il
caratteristiche del Nostro, che solo tre anni dopo, nel poliedrico Max Turnbull ave-
2015, pubblica il suo ultimo lavoro come Slim Twig, l’in- va firmato sul finire del 2020
concludente e arruffato Thank You For Stickin’ With Twig. il buon Self Help, di cui ave-
Poi più nulla, fino a oggi. Certo, la sua dichiarata ammi- vo avuto il piacere di parlare
razione per loschi figuri come Phil Spector, Woody Allen brevemente su queste pagi-
ne: per descriverlo lui stesso
o Roman Polanski, anteponendo strenuamente il valore
aveva usato la definizione
dell’opera ai peccati dell’autore, non lo pone nelle prime
“jazz funk x mysticism”. In
posizioni di gradimento di un’opinione pubblica sempre questi 20 brani, per un totale
più guardinga. Più probabilmente l’estro esondante di di un’ora e mezza, si va an-
Turnbull si trova a proprio agio in una zona più defilata che oltre. Risultato della se-
rispetto agli anelati riflettori del pop. Il collettivo Badge lezione e dell’assemblaggio di tracce, jam e bozzetti accumulati nel
Époque Ensemble da lui capitanato (con la partecipa- corso negli ultimi otto anni, a mo’ di diario personale, Scroll pare
zione di Meghan Remy, vari amici e collaboratori e più esprimere al meglio la singolare visione caleidoscopica dell’artista
voci) diventa il vero terreno di gioco per le sue tensioni di Toronto. Curiosamente la sequenza è introdotta dal brano più
irrefrenabili. Tre album dal 2019 (di cui il primo omonimo lungo: i quasi 12 minuti di Galactic Whip sono quanto di più vici-
nominato al Polaris Music Prize) di caleidoscopico collagi- no ci sia all’interpretazione progressive (non fraintendete, per ca-
rità!) del jazz funk ad opera dei concittadini BadBadNotGood. Ma
smo strumentale, tra free jazz, progressive e ignara neop-
subito dopo iniziano a svelarsi altri mondi: nel febbrile incedere
sichedelia, che miscelano tracce di Sun Ra con The Lamb proto electro di Personality, nella musica concreta di Perception
Lies Down On Broadway dei Genesis, scoprendo lungo la Supremacy, nella psichedelia latineggiante che infonde Consensus
strada ritmiche hip hop degne del Wu-Tang Clan. Prova Reality. Più avanti, persino nei surreali momenti horror di Deers
ne sia Scroll, pubblicato ad agosto a nome Badge Epoch, In The Cemetery e nella techno dilatata di Ask For A Void. Risulta
che riprende otto anni di session e ritagli risuonati con il persino scontato utilizzare il termine eclettismo per quanto è
suo ensemble, un mare magnum di un’ora e mezza. Jam spettacolare la fluidità con cui scorre l’album nonostante i radicali
psycho funk che uniscono lounge, library e intermezzi di salti stilistici, in un processo che lo stesso autore paragona, senza
musica concreta, quasi fosse una versione vernacolare di falsa modestia, a certi lavori di J Dilla, Mothers Of Invention e
Uncle Meat dei Mothers Of Invention. Zappa e i BadBad- Actress. Ad assisterlo nell’editing, nella realizzazione di soluzio-
ni cut-up e in ulteriori sperimentazioni, il sound artist Andrew
NotGood non sono mai stati così vicini. Vogliamo sputare
Zukerman, ovvero Fleshtone Aura. Il tutto riesce a non risultare
fuori una nuova definizione? Pierre Boulez a braccetto con mai pretenzioso, in virtù di freschezza e originalità delle idee qui
i Funkadelic. Andiamo ad aggiungerla a tutte le preceden- applicate, e della massima libertà artistica nei confronti di schemi
ti, nel tentativo di ricomporre l’estro sfuggente ed irrisolto o aspettative discografiche.
di Max Turnbull. Un fiume in piena pronto ad esondare, GIORGIO VALLETTA
lontano dalle luci della ribalta. 81/100

RUMOREMAG.COM | 41
VALENTINA
MAGALETTI
IN VIAGGIO, OLTRE I CONFINI DEL RITMO

L’
TESTO DI MAURO FENOGLIO - FOTO DI ADELE DI NUNZIO, ARTHUR SA JAS

di gruppo (almeno fino ad ora), nei quali i suoi ricami


percussivi sono l’orlo prezioso delle invenzioni della
cantante e leader Cathy Lucas. E poi la collaborazione
con i Raime per la reinvenzione contemporanea della
narrativa post rock, fra gli spigoli minimali dei Moin,
la linfa vitale percussiva del loro recente Moot! che
diventa collante universale fra il mondo delle chitarre
ansiogene e le direttive del dancef loor più oscuro. Senza
mai fermarsi: è già al lavoro per promuovere il secondo
album di Holy Tongue, coppia dub post psichedelica
formata con Allen Wootton (Deadboy), e ha lasciato per
strada almeno altre due o tre collaborazioni, come sas-
solini su un percorso in continua evoluzione, preparan-
dosi a nuove imminenti avventure sonore. Un universo
in espansione, dicevamo, oltre i confini del ritmo. La
universo di Valentina Magaletti è in continua espansio- raggiungiamo a casa sua, a Londra, mentre cerca di
ne. Un universo di suoni. Immaginati per anni, trovati ricominciare a suonare dal vivo, in una Inghilterra che
per caso, sperimentati per portarli alla vita. Senza cerca di dimenticare le privazioni della pandemia.
preclusioni di sorta, senza necessità di giustificazione
alcuna che non sia quella della propria libertà. Nell’in-
terpretazione nuova di uno strumento, la batteria, per
poterlo negare alle logiche che ne hanno determinato
Come e quando è avvenuto il primo incontro con
l’esercizio sul palco o in studio fino a oggi. Nelle scelte
il tuo strumento?
dei musicisti con cui collaborare. E così l’abusato con-
“Avevo 11 o 12 anni. A due isolati da dove abitavano i
cetto di ritmo trova di nuovo qualcuno capace d’interro-
miei, a Bari, avevano aperto una scuola di musica. Mi
garsi sui suoi significati, mettendone in discussione le
sono iscritta a batteria, quasi per sfida, e ho incomincia-
dinamiche e le logiche conosciute. Fra passato e futuro,
to a studiare”.
tradizione gloriosa e sperimentazione continua, gioco e
intrattenimento. Lungo traiettorie che la portano dalla Da lì in poi come hai sviluppato la tua educazio-
nativa Bari fino a Londra (dove abita e lavora da 20 ne musicale? Quali sono stati i tuoi riferimenti?
anni). Attraverso collaborazioni con musicisti e produt- “Sono sempre stata una avida ascoltatrice. Chiaramente
tori, in quell’area grigia e sempre fertile tra avanguardia quando ero più piccola ho cominciato dal rock e dal pop,
e comunicazione. Da Nicolas Jaar, passando per Jandek, ma non ho mai trascurato la musica orchestrale e il jazz.
Thurston Moore o Charles Hayward. I dieci anni passati Ho avuto sempre un approccio poliedrico. Non posso
nei Tomaga, l’antiduo formato col compianto bassista citare una fonte specifica. Sono sempre stata onnivora”.
Tom Relleen, piattaforma di sperimentazione in cui la
jam improvvisativa diventava nuova sorgente di scrit- Ritieni che il ritmo sia qualcosa che “uno ha nel
tura. I Vanishing Twin, giunti ora al terzo album, sangue”, oppure possa essere metodicamente
Ookii Gekkou, estrema concessione di Valentina all’idea assorbito attraverso l’apprendimento?

TAG: #viaggio #ritmo #gioco #dimensionisonore #pelli ONLINE: valentinamagaletti.com

42 | RUMOREMAG.COM
“È interessante, perché qui, a Londra, per un po’, ho
insegnato a ragazzini dai dieci ai 14 anni. C’è della verità
quando si dice che il ritmo è innato, perché ho visto
ragazzini avere difficoltà anche nel battere le mani a
tempo o ballare su una battuta fissa. Chiaramente que-
sto non ha nulla a che vedere con quanto sia importante
il non conformarsi alla necessità assoluta di andare a
tempo, c’è anche una valenza artistica nel rifuggirla.
Comunque secondo me si, il senso del ritmo è innato,
purtroppo”.

Ho letto da qualche parte che per te il suono


“perfetto” di batteria è quello di Dimensioni
Sonore, il box di sonorizzazioni di Ennio Morri-
cone e Bruno Nicolai. Ci spieghi perché?
“Mi sono presa la nuova edizione in vinile. Dovevo por-
tarmi i CD a Londra, perché quelle session hanno dav-
vero un valore artistico allucinante. Con le note interne
di Pasolini e di Sergio Leone. In un certo senso è un box
che identifica l’Italia più bella, secondo me. Ho sempre
seguito il Gruppo D’Improvvisazione Nuova Consonan-
za, un collettivo per me seminale. Il primo loro disco che
ho ascoltato, sul versante meno legato all’avanguardia,
è stato The Feed-Back, credo del 1970. A parte il groove
in senso stretto, la produzione è pazzesca. Il lavoro sui
suoni, sulle frequenze, è vicino alla perfezione. Un uni-
verso fra library italiana e jazz. Molto originale. Suona
contemporaneo pur non essendolo”.

Il tuo modo di interpretare l’elemento percus-


sivo ti porta da ambiti di quasi metronomica
precisione (per esempio con i Moin) a sperimen-
tazioni estreme (come il tuo recente lavoro sulla
batteria di porcellana creata da Yves Chaudouët,
per Valentina Plays The Batterie Fragile del
2017). Quali difficoltà comporta la tua versatili-
tà?
“La difficoltà fa parte della sfida. E la sfida è la com-
ponente più stimolante del mio lavoro. Se non avessi
dovuto uscire dalla mia zona di comfort sarei rimasta
tranquillamente a fare un lavoro d’ufficio, intraprenden-
do la professione legale come la maggior parte della mia
famiglia in Italia. Moin e la batteria di porcellana sono
agli antipodi. I primi si nutrono di dance ed elettronica,
tutto ciò che mi hanno dato erano dei BPM a cui appli-
care ritmiche molto rigide. Batterie Fragile è uno studio
sull’attrito, sulla reazione dei materiali, sull’attenzione
al suono in sé, quindi più libero come narrativa, scevro
da qualsiasi macchinazione metronomica. Entrambi i
mondi hanno il loro fascino. Basta avere un approccio li-
bero per non essere convenzionali. Senza essere preten-
ziosi, provando a dire qualcosa che non è stato ancora
detto, utilizzando la propria frequenza”.

Che cosa ti è rimasto della tua esperienza con


Tom Reellen nei Tomaga?
“È mio DNA, la mia crescita. Non solo da un punto di
vista musicale e di insaziabilità che entrambi condi-
videvamo. Tomaga mi ha insegnato molto a livello di
tecniche di produzione. Se ho imparato qualcosa lo devo
agli ultimi dieci anni con Tom, in cui passavamo quattro
giorni alla settimana insieme a lavorare. Tutte quelle re-
gistrazioni fatte praticamente in casa mi hanno lasciato
tantissimo”.

RUMOREMAG.COM | 43
VA L E N T I N A M AG A L E T T I I N V I A G G I O , O LT R E I C O N F I N I D E L R I TM O T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

Se prendo Jaki Liebezeit dei Can e Georgia Hu- scritti sui suoi famosi 4 minuti e 33 secondi, e rivela che
bley degli Yo La Tengo, due dei riferimenti da te quello era uno studio ambiguo sul silenzio, perché alla
citati in passato come interpreti dello strumento, fine non si capisce se Cage sia serio o meno quando pre-
mi viene da chiederti paradossalmente quanto
senta il pezzo. Come si sa, la pausa ha la stessa valenza
contino le pause e i silenzi nel tuo approccio alle
percussioni. del pieno. Allo spazio e alla battuta dò la stessa impor-
“A livello accademico è inutile soffermarsi sull’impor- tanza. Alla fine è importante rimanere in silenzio per
tanza del silenzio. Compositori come John Cage ci hanno ascoltare ciò che ci circonda. La musica in fondo è un
speculato a lungo sopra. È uscito di recente un libro dialogo, e un dialogo senza pause sarebbe impossibile.
intitolato Sounds Like Silence, che raccoglie una serie di Sarebbe come parlarsi l’uno sull’altro. In questo senso

FRA PELLI, CAMPANE E GIOCATTOLI: UNA DISCOGRAFIA ESSENZIALE DI VALENTINA MAGALET TI

TOMAGA UUUU VALENTINA VANISHING VALENTINA


THE SHAPE OF THE DANCE UUUU MAGALETTI & TWIN MAGALETTI
(HAND IN THE DARK/
NEGATIVE DAYS, 2016)
(EDITIONS MEGO, 2017)
YVES CHAUDOUËT THE AGE OF IMMUNOLOGY & JULIAN
VALENTINA PLAYS THE
BATTERIE FRAGILE
(FIRE, 2019)
SARTORIUS
SULLA PELLE
(UN JE-NE-SAIS-QUOI, 2017)
(MARIONETTE, 2019)

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VA L E N T I N A M AG A L E T T I I N V I A G G I O , O LT R E I C O N F I N I D E L R I TM O T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

Georgia Hubley è fantastica”.

Com’è stato lavorare di nuovo con i Moin per «T O M M A S O C A M P A N E L L A È S TAT O U N O


Moot!? Il tuo apporto sembra quasi quello di
una drum machine umana tanto è magistral- DEI PIÙ G R A NDI FILOSOFI DI SEMPRE.
mente preciso e essenziale (pur riempiendo mol- L U I D I C E VA C H E S ’ I M P A R A G I O C A N D O .
to i suoni). Come ti sei trovata nell’ambito della
reinterpretazione di un certo stile post rock o P E R M E L’A P P R O C C I O L U D I C O È T U T T O .
post hardcore? L A M I A I M M A G I N E A L L A B AT T E R I A
“Un’evoluzione e un connubio assolutamente naturali e
graduali per me. Dalle ritmiche di Slint e Fugazi e del
VIENE FUORI UN PO’ ACC ADEMIC A
post rock in generale, che ho sempre suonato quando E UN PO’ PUNK . IO SPERO CHE CHI
ero adolescente, alle mie esperienze di lavoro con le MI VEDE SUONARE C APISC A CHE MI
etichette dance qui a Londra, di cui si nutrivano anche
i Raime. Loro sono due produttori molto di tendenza S T O D AV V E R O D I V E R T E N D O . D I V E N TA
(anche se magari odiano quest’etichetta), due icone di Q U A L C O S A C H E I S P I R A , C H E P O R TA I L
quello che è stata la Blackest Ever Black, la quale già
tentava di creare un ponte fra quei due mondi. Questo
M E S S A G G I O A C H I A S C O LTA »
disco è molto particolare perché ritrova quella congiun-
zione. Due mondi (la dance oscura e le chitarre sorve-
gliate) che, se vogliamo, partono da concetti simili, ma
per i quali Moot! rappresenta comunque un crossover. co approccio maschile alla batteria. La porcellana apriva
All’inizio non credevo che, a livello di pubblico, cia- per me un mondo molto stimolante e inesplorato. Ho
scun mondo potesse apprezzare compiutamente l’altro. portato diversi tipi di bacchette, tra le quali un paio fatte
Invece mi sono trovata a partecipare a serate della Often da me, in gomma, per provare a sfruttarne l’attrito sulla
o della Trilogy Tapes con il DJ che inseriva un pezzo superficie, ottenendo un suono simile al violoncello. In
dei Moin in scaletta. Un pezzo post rock con le chitarre. generale sono suoni molto originali e spontanei. Non
Mi ricorda quando i Prodigy uscirono con Firestarter, trovi di sicuro il plug in della Batterie Fragile. Sarebbe
ponte fra punk e dance. Alla fine è una gran bella cosa bello eventualmente brevettarlo e venderlo alla Logic
quando buttiamo giù i muri. Ci si ritrova tutti uniti di (ride di gusto, nda)”.
fronte a sonorità non nuove ma immerse in un approccio
dance minimale, e tuttavia molto efficace”. Se dovessi analizzare il possibile ulteriore svi-
luppo della batteria come strumento nel futu-
Torniamo a The Batterie Fragile. Mi piace molto ro, vedi più un continuo aggiornamento delle
l’idea di interpretare lo strumento seguendo attrezzature disponibili o piuttosto una continua
percorsi che apparentemente potrebbero negar- ricerca di nuovi approcci alternativi al ritmo?
ne l’esistenza (la necessaria delicatezza su pelli “Sicuramente la seconda. Non vorrei mai essere quel
e piatti, l’utilizzo dell’attrito anziché la battu- batterista che ha sempre lo stesso kit o viaggia sempre
ta). Che cosa ti ha portata ad affrontare quella con gli stessi suoni. Per me è anche importante poter
sfida? suonare con quello che trovo. Penso sia sintomo di pigri-
“Abbiamo finito da poco il volume due, con un altro zia associare il nome del musicista allo strumento spe-
kit portatile appositamente cotto in uno di questi forni cifico. Diventi solo un’estensione dell’equipaggiamento
enormi. All’inizio ero ovviamente terrorizzata. Come che usi. Io ogni mese ho un’epifania nuova. Per esempio,
poter suonare sulla porcellana? C’era tutto un discorso dopo aver usato per tanti anni metallo e microfoni a con-
concettuale, pseudofemminista, nel voler evitare il tipi- tatto, sono in una fase in cui detesto i piatti. Ho tolto il

HOLY TONGUE VALENTINA AVVITAGALLI CZN MOIN


HOLY TONGUE MAGALETTI AV VITAGALLI COMMUTATOR MOOT!
(AMIDAH, 2020)
& MARLENE (MUSIC À L A COQUE, 2021) (OFFEN MUSIC/LOVERS
& LOLLYPOPS, 2021)
(AD 93, 2021)

RIBEIRO
DUE MATTE
(COMMANDO VANESSA ,
2020)
RUMOREMAG.COM | 45
crash e l’hi hat. Cerco di usare solo le campane. Insom-
ma, sono sempre alla ricerca di nuovi approcci, non solo
ritmici ma anche orchestrali. Mi porto dietro, se posso,
il vibrafono o il thumb piano, o provo ad accordare le
pelli in modo diverso”.

Hai definito la band di cui fai parte, i Vanishing


Twin, la tua “estrema concessione all’idea di
gruppo musicale”. Quali limitazioni ti dà il fatto
di essere componente di una band (nonché coau-
trice delle musiche)?
“Avevo fatto quell’affermazione prima del mio nuovo
progetto. Ho firmato un accordo con ‘The Quietus’,
che pubblicherà i lavori del mio nuovo trio. Insieme a
Matthew Simms dei Wire e Sarah Register, la chitarrista
di Kim Gordon e dei newyorkesi Talk Normal. A questo
trio tengo molto, perché mi ha fatto andare oltre quanto
avevo già accettato facendo parte di un quartetto come
i Vanishing Twin. Con l’avvento della pandemia è stato
molto stimolante per me lavorare in remoto, avendo Sa-
rah a New York e Matthew in Inghilterra ma a Ramsgate,
lontano da Londra. Abbiamo lavorato scambiandoci files
con sopra inciso un pianoforte preparato. Ne è venuto

VANISHING TWIN fuori un disco molto noise, molto d’impatto. Si chiama


Better Corners ed è uscito il 22 settembre in digitale. È
la mia nuova sorpresa”.

Il nuovo album dei Vanishing Twin, il terzo, sem-


bra essere un allontanamento dalle logiche del
songwriting tradizionale. Ce ne parli?
OOKII GEKKOU “Per come è stato concepito, Ookii Gekkou e stato detta-
FIRE
to dalle costrizioni del Covid. Avevamo tante session re-
gistrate in precedenza come band, poi la cantante, Cathy
Un disco di transizione per Lucas, ci ha ricamato sopra un lavoro di scrittura”.
certi versi, frutto, come
parecchi lavori usciti nel Si citano Piero Umiliani e l’Art Ensemble Of
corso dell’ultimo anno, Chicago, ma anche l’Electric Light Orchestra. Un
della piega degli eventi
bel cocktail di suggestioni. Che vengono fuori
dettata dalla pandemia.
La quale ha scompaginato forse più con le parti strumentali che con quelle
i piani di molti, inclusi vocali.
quelli del quartetto di “Concordo, anche perché si tratta di suggestioni comun-
base a Londra, intenzio- que strumentali”.
nato, a quanto si legge nel
comunicato che accom-
pagna l’uscita del disco, a
Ho sempre avuto l’impressione che l’aspetto
lavorare in maniera ancora improvvisativo nella band fosse un elemento co-
più mirata su un discorso pop, e ritrovatosi invece a imba- munque portante. È ancora così? Come è evoluto
stire canzoni su suggestioni strumentali e jam, su tessiture il vostro approccio esecutivo nel tempo?
library e oniriche rifrazioni. E forse è andata meglio così, “Con musicisti come me, o come Zongamin al basso,
non tanto perché Cathy Lucas e soci non siano in grado di l’improvvisazione è una componente fondamentale.
scrivere canzoni, roba immersa nello stesso bagno di coltura
retrofuturista di Stereolab e Broadcast, con qualche spezia Nel bene e nel male non siamo esecutori convenzionali,
surrealista, ma perché Ookii Gekkou fa emergere soprattut- quindi lo spazio per la sperimentazione c’è sempre. Il
to l’enorme potenziale del quartetto, la sua duttile anima peso non è equo, perché la band è capitanata da Cathy.
sperimentale. Prendiamo ad esempio In Cucina, una specie È lei che mette i puntini sulle i. Sono molto meno libera
di terra di mezzo tra la giungla percussiva di Les Baxter (con
quel f lauto exotico irresistibile, da Debussy trapiantato in nei Vanishing Twin, anche se alla fine riesco ad espri-
un tiki bar) e i Can gassosi e oceanici di Future Days, e sullo mermi pienamente all’interno di ciò che intendiamo
sfondo, a ondate, una specie di gioca jouer in italiano, men- creare. Con loro però il contesto è predefinito, mentre
tre il vortice sonoro ingloba spunti di ogni genere. Altrove, nei miei altri progetti no. Anche per Better Corners io e
come nella iniziale Big Mooonlight, la forma canzone prende
Sarah abbiamo portato delle idee molto free, che poi si
il comando, lambendo i languori autunnali di Song For The
Dead Che degli United States Of America, mentre Phase One sono incontrate e sono state registrate”.
Million costruisce su un rilassato, eterno e implacabile gro-
ove afrofunk, attraversato da synth proteiformi e sfrontate, È da poco uscito il secondo album della tua col-
minimali arie pop. A fare da collante al tutto, riconoscibilis- laborazione con Al Wootton, Holy Tongue, che
sima e insieme inafferrabile, Valentina Magaletti, alle prese esplora le possibilità del dub in ambito astratto
con batteria, percussioni, metallofoni e quant’altro: una
e neopsichedelico. È chiaramente una concezio-
danza di equilibri mobili che alterna senza sprechi mazzate
metronomiche, microvariazioni e ricami. ne di ritmo molto più fisica di quella che hai nei
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
78/100

46 | RUMOREMAG.COM
Vanishing Twin. Come cambia l’approccio alla
composizione e all’esecuzione, passando da que-
sti ultimi a Holy Tongue?
“Non te lo so dire. Nel momento in cui ti siedi dietro al
kit, l’approccio cambia naturalmente insieme al messag-
gio che veicoli, anche se il mio modo di suonare è sempre
lo stesso”.

Che cosa rappresenta per te il dub, e che cosa ti


intriga di quelle strutture ritmiche?
“Abbiamo debuttato proprio ieri con Holy Tongue dal
vivo. Quasi un presagio. Per me Lee ‘Scratch’ Perry
è stato una figura importantissima. Soprattutto in
Tomaga. Le tecniche utilizzate allora erano ispirate a
lui. Ad esempio il reamping (tecnica per cui un suono
viene registrato in presa diretta, poi passato attraverso
un amplificatore e registrato una seconda volta, nda).
Dal 2014 abbiamo sempre utilizzato le idee di produ-
zione del dub. Poi qualcuno di recente mi ha detto, ‘a
chi non piace il dub?’ Concordo. È una faccenda fisica.
Ti prende allo stomaco con i bassi, e al cervello con la
sua idea di ripetizione. Qualcosa di fondamentalmente
salubre, ancestrale. Penso ad esempio a The Bug (al suo
ultimo lavoro partecipa la mia amica Moor Mother). Lui
ha sempre delle richieste allucinanti per i bassi nei suoi HOLY TONGUE
live. Finiscono per colpirti direttamente allo stomaco
tanto sono profondi”.

Attraverso le tue varie collaborazioni ti sei sem-


pre mossa in ambiti più vicini all’avanguardia II
che a una comunicatività pop. Quanto è impor- AMIDAH
tante l’elemento ludico o istintivo, il divertimen-
to, in ambiti che un orecchio distratto giudiche-
rebbe molto seriosi e formali? Quello che stupisce della
“Tommaso Campanella è stato uno dei più grandi filosofi compositrice e performer
di sempre. Lui diceva che s’impara giocando. Per me Valentina Magaletti - oltre al
l’approccio ludico è tutto. La mia immagine alla batteria controllo del suo strumento
d’elezione, la batteria, oltre
viene fuori un po’ accademica e un po’ punk. Io spero
al suo drive sui generis - è
che chi mi vede suonare capisca che mi sto davvero un estro compositivo che la
divertendo. Diventa qualcosa che ispira, che porta il porta in territori decisamen-
messaggio a chi ascolta. Ad esempio quando sono rima- te diversi tra loro: la free
sta bloccata in Italia per il lockdown ho avuto modo di impro e le esplosioni rabbio-
suonare con Pino Montecalvo dei Bz BZ Ueu, che ha pure se del progetto Avvitagalli
fondato l’etichetta underground barese Music ‘A La Co- con Efisio Biancofiore e Pino
que. Ho avuto l’onore di registrare due cassette nel 2021 Montecalvo, l’uso di droni e
percussioni tribali à la Cut Hands di CZN, la ricerca sui materiali
con lui, a nome Avvitagalli (una omonima e l’altra inti-
della Batterie Fragile gli imprevedibili esperimenti concreti del
tolata Onde Curiosa). Sono uscite e andate esaurite. Si
duo Due Matte con Marlene Ribeiro. Holy Tongue è invece il
tratta di rumori giocattolo, di suoni trovati, di improvvi- luogo in cui Valentina Magaletti, in compagnia di Al Wootton (aka
sazione e divertimento. Raccoglie molto di ciò che avevo Deadboy, produttore e musicista di estrazione dubstep/techno),
voglia di fare da tanto tempo. Pino Saulo di Battiti , la naviga in acque dub. Nel secondo capitolo (il primo risalente a
trasmissione di Radio Tre, mi ha chiesto i . Sono realtà poco più di un anno fa ne costituisce un prodromo in forma di
microscopiche, che dovrebbero avere più visibilità”. EP) Magaletti e Wootton oscillano tra echi e riverberi in un album
breve, ipnotico, che salda a freddo un approccio free, le frequenze
Jandek, Nicolas Jaar, Tomaga, Holy Tongue, Va- pulsanti del dub e il post punk. This Heat e African Head Charge
nishing Twin... Qual è il tuo sogno di una colla- potrebbero essere buoni punti di riferimento, affinità elettive che
borazione impossibile? balzano all’orecchio. Ma se è indubitabile il richiamo, sul piano
della pura suggestione, a Charles Hayward (con il quale Magaletti
“Elvin Jones o Art Blakey. Comunque un batterista jazz
ha condiviso uno split coi Tomaga) e il dub bianco della stagione
storico. Sarebbe una nuova sfida. In realtà grazie al
migliore di Adrian Sherwood, II potrebbe inserirsi nel fenomeno
Cafe Oto di Londra ho avuto modo di conoscere molti del digital dub di Multi Culti e Om Unit. Qui ci sono però il suono
musicisti che per me sono dei riferimenti. In genere sono vivo del drumming di Magaletti e un ricamo elettronico sapiente
abbastanza selettiva, ma quando scelgo con chi collabo- di Wootton a rendere l’esperienza reale, pulsante. Breicha, il bra-
rare. Se confronto Londra con Los Angeles è come para- no più lungo del lotto, contiene gli elementi ricorrenti: un basso
gonare il paradiso al nulla, almeno per quanto concerne ostinato e incantatore, camere di eco sotto stress, un lavoro per-
la scena in cui opero”. cussivo pervasivo e il sax spettrale sound on sound di Ben Vince.
La bass culture si rinnova. Ed è anche per merito di Holy Tongue.
ANDREA PREVIGNANO
80/100

RUMOREMAG.COM | 47
MANSUR BROWN NAS HANDSOME JACK GEESE LORDE KING KRULE

CLE O SOL
50

K A N Y E W E S T C H V R C H E S F U T U R E P R A W N D R A K E

R E C E N S I O N I
243 DISCH I TRAT TATI OT TOBRE 2021 ru m o re m a ga z i n e

B I L LY B R A G G PA R Q U E T C O U R T S

59 60

B I T T E R B R A N C H E S M E LV I N S M A N I C S T R E E T P R E A C H E R S P O R C H E S G E E S E
DISCO DEL MESE OTTOBRE 2021

CLEO SOL

NEL NOME DELLA MADRE

possa vivere - la maternità -, si racconta dei brani più soulful, quasi uno spiritual)
con una sincerità che mette quasi a disagio e consapevole che i più grandi doni che
per come ascoltando queste 12 canzoni si possa fare al suo “angelo” siano la fiducia
ha l’impressione di trovarsi se non a una e la libertà - “I know you fell from your
seduta di analisi quantomeno a una serata mother’s tree, but you just started to live
fra amici intimi. your life, you can’t live someone else’s
dream”.
La copertina è già una porta che ci intro-
duce al concept del disco: Cleo ci guarda Con l’aiuto alla produzione del solito
negli occhi distesa su un divano in abiti Inflo - il quale racconta che “il 60% delle
casalinghi con il figlio neonato in braccio, voci è stato registrato con il bambino in
e sulla parete alle sue spalle c’è una foto braccio” -, Cleo Sol compone un’opera
della madre, l’altra mother dell’album. È soul/jazz/R&B calda, classica e contem-
a lei e alla sua ascendenza spagnola che poranea che attraverso l’esperienza della
deve il Sol del nome d’arte, è a lei, musi- genitorialità affronta temi come i traumi
cista a sua volta (così come il padre), che familiari, la fatica e la paura di diventa-
deve molte delle influenze che ne hanno re adulti - “Mama, please, stop acting
plasmato la carriera, sono suoi i sugge- twenty three, you’ve got responsibilities,
rimenti che abbiamo ascoltato nel brano are you still stuck in your teens?” - il
CLEO SOL del 2019 Sweet Blue - “don’t give it to the senso dell’amore, della spiritualità e
MOTHER masses”, “better to smile than let it get della femminilità. Sediamoci sul divano e
FOREVER LIVING ORIGINALS you down”. Ed è inevitabilmente ancora ascoltiamo(ci): fa bene all’anima, dopo-
a questa figura tanto importante che si tutto si chiama soul.
Quando presta la sua voce ai Sault, Cle- rivolge nel momento dell’evoluzione da 80/100
opatra Zvezdana Nikolic aka Cleo Sol si figlia a madre, usando parole non sempre
mimetizza all’interno del gruppo spo- concilianti - “you was the one who said
sandone ideale collettivista, tematiche, ‘believe in love’, we get closer, but not
poetica, sperimentalismo e “anonimato”. close enough” -, per poi, come in una ceri-
In questo nuovo lavoro solista, invece, monia di iniziazione, accettarne l’umanità
Cleo Sol è Cleo Sol e basta, lo è in modo e l’imperfezione e usarle come ulteriore
nudo ed estremo: spostando la narra- insegnamento per provare ad essere una
zione dal mondo esterno e dall’impegno madre migliore. Non perfetta, come non
civile cantati coi Sault alla “casa” e all’e- può esserlo nessuna, ma con “il cuore
sperienza più totalizzante che una donna pieno d’amore” (Heart Full Of Love, uno

DI LETIZIA BOGNANNI

50 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2021

10 000 RUSSOS AA. VV. AA. VV. AMENT


SUPERINERTIA FLAG DAY (ORIGINA JOIN THE RITUAL I SHOULD BE OUTSIDE
FUZZ CLUB SOUNDTRACK) JAGJAGUWAR
MONKEYWRENCH
REPUBLIC
Presenza costante e affidabile Terzo (e non ultimo, parrebbe) Jeff Ament è tante cose, il cuore
all’interno dal panorama psych “I am my father’s daughter / giro di festeggiamenti per i 25 dei Pearl Jam, artista e illustra-
europeo, i portoghesi 10 000 Come hell or high water”. Chia- anni della benamata Jagja- tore, filantropo e avido skater.
Russos si confermano duri e miamolo pure affare di famiglia guwar, dopo il tributo a Richard Non è un cantante, nel senso più
puri del motorik beat. I loro (allargata). Per la colonna sonora Youngs e un album spoken classico del termine, ma finora
brani sono lunghi excursus nel di Flag Day, adattamento per il word. Con una festa classica la cosa non aveva in alcun modo
versante più ipnotico del gene- grande schermo del memoir di su carta ma non scontata nello ridotto il fascino di side project
re: fra distese sonore fatte di Jennifer Vogel, Flim-Flam Man: sviluppo, seppur si riduca a un ed esperienze soliste. Non acca-
pattern metronomici, loop elet- The True Story Of My Father’s tributo alle etichette e ai suoni de lo stesso con il terzo progetto
tronici e interpolazioni chitar- Counterfeit Life, Sean Penn cerca da cui i fondatori sono stati ispi- a nome Ament, album “pande-
ristiche. Un paesaggio meccani- ancora la vena acoustic folk di rati negli anni. Affidato ad artisti mico” tra musica e arte - a ogni
co/spaziale appena umanizzato Eddie Vedder che, insieme a Glen di casa, ovviamente: via con brano e ispirazione corrisponde
dalla presenza di João Pimenta Hansard e Cat Power, senza toc- Angel Olsen che ripassa gli Smog un dipinto dello stesso Jeff, po-
e delle sue elucubrazioni voca- care le rivoluzioni emotive di Into di Cold Blooded Old Times, ad stato sul suo profilo Instagram
li. Il nuovo Superinertia non The Wild, imbastisce sottili rifles- esempio, o Spencer Krug che si - che è un patchwork poco riu-
altera la formula, ma li vede sioni sul perché diventiamo ciò dedica a Jad Fair e la sempre ec- scito di idee, emozioni, passioni,
superare il sound industriale che diventiamo e sulla complessità cellente Jamila Woods alle prese nostalgico su più fronti, nel suo
del precedente Kompromat per del legame padre/figlia. E su come con Tracy Chapman. In mezzo oscillare tra trippy folk, post
avvicinarsi ad un approccio più le nuove generazioni siano la mi- ad abbinamenti a dir poco sur- punk e rock, che un po’ si lega-
filologico e disteso, che affida i gliore versione di noi stessi. In una reali, a sentire The Concept dei no, un po’ si disperdono. La foto
passaggi lisergici ai languidi as- sorta di metanarrazione e di meta- Teenage Fanclub stiracchiata dai perfetta di un periodo di isola-
solo di chitarra o di organo. Più forico passaggio di testimone. Se Pink Mountaintops o i Besnard mento e confusione, di assenza
Neu! e meno Suicide, insomma, il film, infatti, ha per protagonista Lakes rileggere gli Slint. Non di contatto umano, di necessità
con momenti di grande sugge- Dylan Penn, la tracklist ospita la tutto indimenticabile, al di là del di aria, di surplus creativo. Che,
stione, specie quando le trame voce della 16enne Olivia Vedder, gioco delle coppie. Gli auguri, talvolta, sarebbe meglio lasciare
si fanno liquide e riflessive. a dimostrazione che buon sangue quelli sì, sono d’obbligo. chiuso in un cassetto.
DIEGO BALLANI non mente. FRANCESCO VIGNANI
DANIELA LIUCCI
75/100 DANIELA LIUCCI 71/100 57/100
70/100

AMUSEMENT PARKS AR-KAICS AUDIOBOOKS AYA


IM HOLE
ON FIRE LIVE IN THE SHIT ASTRO TOUGH
HYPERDUB
AN ARCHEA DIG! HEAVENLY RECORDINGS
EGB GLOBAL
Il 16 febbraio di un anno fa a Scolpito nell’elettronica squadrata Già attiva con lo pseudonimo
Erano spariti dai radar gli Amuse- Richmond, Virginia, appena di brani come The Doll, il nuovo Loft, con alcuni EP pubblicati
ment Parks On Fire di Michael Fe- prima che si entrasse in zona album del duo composto dal per etichette come Tri Angle e
erick, band shoegaze inglese ori- lockdown, gli Ar-Kaics incide- produttore David Wrench e dalla Wisdom Teeth, la mancuniana
ginaria di Nottingham. L’esordio vano questo tributo live al più giovanissima cantante Evangeline Aya Sinclair si è fatta conoscere
omonimo del 2004, praticamente scassato, rauco e primitivo beat/ Ling è un’affascinante raccolta nel circuito dei festival ed eventi
tutto suonato e registrato dallo garage dei 60’s. Loro sono di dominata dal caos creativo. Se il elettronici dediti a proposte
stesso Michael, era stato pubbli- quei gruppi ai quali non frega un cuore del lavoro batte infatti al sperimentali. La DJ/produttri-
cato dalla Invada Records di Geoff cazzo di quello che è più di moda ritmo di un electroclash sensuale ce britannica approfondisce il
Barrow dei Portishead, seguito o meno, o di quello che è lo spi- e verboso, in cui la Ling sfodera percorso di decostruzione delle
dall’ottimo Out Of The Angeles rito dei tempi moderni. Per loro ironia e trivialità, è con ballate forme recenti della musica da
(2006) e dal più accessibile Road esiste solo la musica/suono/ cinematiche stilizzate (Farmer) e club in questo primo album, ag-
Eyes (2010). Qualche EP recente attitudine degli Swamp Rats e performance drammatiche come giungendo testi che fanno a pezzi
ma per An Archea ci sono voluti dei (primi) Velvet. 1966, o giù di quelle Blue Tits che il progetto gli stereotipi delle identità queer
11 anni. L’inclinazione sonora ora lì. Gli Ar-Kaics sono un control- restituisce tutta la sua peculiarità. e transgender, vignette auto-
è più che mai vicina al nu gaze lato deragliamento che parte da Tutto è giocato sulla magnetica biografiche recitate con urgente
americano dei Silversun Pickups un garage scrauso e scontroso presenza della ragazza e sul suo teatralità e non senza un vitrio-
(Breakers) e la voce è controllata alla Teenage Shutdown e arriva talking dinoccolato. Rispetto lico sense of humour. Ma anche
e melodica (Aught Can Wait). a una deriva Velvet dal rozzo al primo album, dicono, questo nelle tracce strumentali (vedi
L’album segue un andamento con- Moe Tucker drumming style Astro Tough ha pezzi più studiati, The Only Solution I Have Found
tenuto dove convivono le distor- (vedi Long Way Down). Eccoli ma c’è da immaginare che nel Is To Simply Jump Higher) Aya
sioni alt rock dei Dinosaur Jr. (No con questo Live In The Shit che modo in cui la Ling si lascia anda- conferma una notevole lucidità,
Fission) e lo shoegaze più classico vuole mantenere viva un’idea re come un Mark E. Smith sotto mentre il rap di Iceboy Violet
(Boom Vang) ma si finisce con e uno spirito rock’n’roll al più codeina, ci sia una grande abilità realizza un perfetto contrappun-
l’art pop sognante di Blue Room. puro grado possibile. nell’improvvisare. to all’inquietante narrazione di
Bentornati. CLAUDIO SORGE DIEGO BALLANI Emley Lights Us Moor.
NICHOLAS DAVID ALTEA 80/100 76/100 GIORGIO VALLETTA

74/100 81/100
RUMOREMAG.COM | 51
BEACHY HEAD BITTER BRANCHES
BEACHY HEAD THIS MAY HURT A BIT
GRAVEFACE SHOVE/UGLY AND PROUD

Il promontorio calcareo bianco Joint venture italo/bulgara di


e luccicante nel sud dell’Inghil- etichette per la stampa europea
terra che dà il nome alla super- dell’esordio su 12” della band di
band inglese è uno spettacolo veterani dell’hardcore made in
per gli occhi. Per lo spettacolo Philadelphia - la line-up, infatti,
sonoro, invece, ci affidiamo a vede Tim Singer (Deadguy, Kiss
Christian Savill, chitarrista de- It Goodbye, No Escape), Jeff
gli Slowdive che, non con poche Tirabassi (Walleye), Matt Ryan
fatiche date dalla pandemia, ha (Calvary), Kevin Sommerville
messo assieme Ryan Graveface (Lighten Up!) e Brian Kantorek
(Dreamend, The Casket Girls), (Go! For The Throat, The
Matt Duckworth. batterista dei Curse). Il disco colpisce duro
Flaming Lips, Rachel Goswell. con 20 minuti di sonorità noise
voce degli Slowdive, e il marito punk che frullano Black Flag,
Steve Clarke - che insieme a Jesus Lizard, Shellac e certo

DOS SANTOS
Rachel condivide il progetto grunge intransigente: il risultato
The Soft Cavalry. Ovviamente il è una sorta di colonna sonora
dream pop è al centro del suo- delle vicende umane in corso -
no, a tratti sintetico (Warning fra crescendo ansiogeni, furia
Bell) e a tratti immerso nei impetuosa, imboscate soniche,
riverberi (Michael). La chitarra mid tempo pachidermici, attimi
dialoga con innesti elettronici di sospensione mortiferi e con-
CITY OF MIRRORS (Distraction), le voci sognanti
disegnano le atmosfere (De-
traeree di chitarre dissonanti. Il
mestiere c’è (e a pacchi), l’im-
INTERNATIONAL ANTHEM
stroy Us) tra fragilità emotiva e patto idem: li aspettiamo con un
obliquità 80’s. Evocativi. album completo, ora.
Circondati nel catalogo IA da NICHOLAS DAVID ALTEA ANDREA VALENTINI
mutazioni jazz fra le più poli- 76/100 77/100
ticamente e musicalmente ri-
levanti del momento - Jaimie
Branch, Makaya McCraven,
Angel Bat Dawid e Irrever-
sible Entanglements, per
dirne quattro - i Dos Santos
rischiano di venire sistemati
troppo in fretta nella casella
delle curiosità. Errore dop-
pio. Sia perché il sodalizio BLACK MARBLE MANSUR BROWN
fra etichetta e quintetto FAST IDOL HEIWA
testimonia al meglio la voca- SACRED BONES AMAI
zione comunitaria e attitudinale, ben prima che sonora e di
genere, del marchio di Chicago. Sia perchè Alex Chavez e soci Uno dei tanti segnali che certifi- Compositore, polistrumentista e
sono una band eccezionale a prescindere. Al primo ascolto, ca ineluttabilmente l’invecchia- produttore, il 24enne di Brixton
forse, City Of Mirrors non rapisce come il precedente Logos mento, carta d’identità a parte, è alza l’asticella in occasione del
(per chi scrive, miglior album del 2018), ma è un’impressio- il fatto che tra le tante nostalgie suo secondo album, che giunge a
ne. Forse dovuta al fatto che nel frattempo abbiamo acquisito adolescenziali verso epoche mai tre anni dal promettente Shiroi,
familiarità con il gruppo, le sue tecniche e i suoi segreti, e la vissute (se già non lo avessero che fu pubblicato dalla Black
certezza di non aver mai ascoltato nulla di simile per forza inventato e abusato il termine Focus di Kamaal Williams. In
di cose manca. Sotto tutti gli altri aspetti il disco è un passo retromania fungerebbe mirabil- Heiwa (cioè “pace” in giappo-
avanti di grande maturità e spessore, al quale contribuisce mente al caso) sono sempre più nese), Mansur Brown esplora
anche il ricorso, per la prima volta, a un produttore esterno: quelle che vanno a pescare in prospettive inedite e suggestive
Elliot Bergman (NOMO, Wild Belle) lavora come un membro epoche da noi vissute in prima attraverso la combinazione fra
aggiunto, asciugando e ripulendo suono e scrittura. Elementi persona e in piena diretta. In le melodie disegnate dalla sua
che insieme danno forma a un continuum americano in sen- presenza, si suol dire. Come chitarra e i ritmi elettronici di
so letterale, ampio e pieno, storicamente corretto, nel quale la wave dei newyorchesi Black derivazione hip hop. Come in
lingua spagnola e forme musicali latine sono preponderanti Marble, talmente morbida che Serious, dove è spettacolare la
come nel continente reale, ma il rock psichedelico della terra ai tempi l’avremmo archiviata sovrapposizione fra riff africa-
promessa statunitense fa da base imprescindibile. Affron- in fretta tra un disco minore di neggianti e beat sincopati, nel
tando la sfida in modo classico e innovativo al tempo stesso, Thomas Dolby e un retro sin- funk sintetico di Flight oppure
con la forza delle radici e una visione del presente nitida, golo degli Human League. Oggi in una Fade a tempo di dubstep.
conscia. “Le aspettative su come la musica latina dovrebbe invece, in vena di ricordi post Soprattutto, colpisce la capacità
suonare non potrebbero interessarci di meno”, diceva Chavez estivi, oltreché pre pensionisti- introspettiva e “cosmica” del
a “Rumore” qualche tempo fa. Gioielli come Alma Cósmica, ci, la infiliamo volentieri nello suo suono, che in questa scaletta
Cages And Palaces, A Tu Lado, White. Lies. o la title track stereo, subito dietro l’EP con cui trova un apice nella delicata e
sono solo la logica conseguenza. l’amata Angel Olsen ha appena poetica title track e nella succes-
ANDREA POMINI celebrato quella stessa epoca: gli siva Kerene. Un disco davvero
86/100 immortali eighties. sorprendente.
ARTURO COMPAGNONI GIORGIO VALLETTA
65/100 87/100
52 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2021

BEATS
BEATS

HAYDEN CALNIN BEN CHASNY


WHAT IT MEANS TO BE HUMAN THE INTIMATE LANDSCAPE
NETTWERK/BERTUS DRAG CIT Y
JANA RUSH
Soffice e denso come una Ben Chasny ha lasciato orfani PAINFUL ENLIGHTENMENT
PLANET MU
nuvola che viaggia sopra la i fan nel noise psych rock da
costa australiana, dove in un tempo: i suoi Comets On Fire, Nata e cresciuta a Chicago, produttrice dalla tene-
piccolo villaggio - influenzato inattivi dal 2006, hanno conces- ra età di 13 anni (come dichiara orgogliosamente
dalla lettura delle opere del so spazio a un’indole più delicata sulla sua pagina Bandcamp) nonostante sia solo al
filosofo Alan Watts - Hayden e speculativa. La sua sigla Six Or- suo secondo album dal ‘95 a oggi, Jana Rush rap-
Calnin ha realizzato questo gans Of Admittance (The Veiled presenta efficacemente l’ala più sperimentale della
disco: un percorso introspet- Sea da qualche mese su Three scena footwork, suono che peraltro si presta ad
tivo sull’essenza umana fatto Lobed), entità folk psichedelica esplorazioni inconsuete. Ispirato dalla sua lotta contro la depres-
di elegante folktronica e tocchi dalla discografia sterminata, vie- sione, Painful Enlightenment è tutt’altro che un ascolto conforte-
di pop geometrico, come una ne affiancata da qualche tempo vole, come dimostrano presto i nove minuti di Suicidal Ideation.
morbida linea curva che danza dal progetto solista che lo vede, Ma attraverso i suoi beat irregolari - vedi Mynd Fuc e Disorien-
tra parentesi orchestrali e tuffi armato di sola chitarra, utiliz- tation - e una visione che si estende fino al free jazz o alla speri-
nel profondo di un songwriter. zare il suo nome. The Intimate mentazione vocale (con Nancy Fortune nel delirio di Drivin’ Me
Scritto, registrato e prodotto Landscape, una raccolta di 13 Insane), Jana scrive un potente manifesto di libertà artistica.
dal musicista di Melbourne, canzoni per sola chitarra acustica 85/100
What It Means To Be Human è commissionato dalla rinomata
una prova brillante e convin- library inglese KPM, pesca dal
cente che conferma la capacità consueto immaginario New A CURA DI GIORGIO VALLETTA
di Calnin - arrivato al terzo Weird America: struggimento
album - di proiettare immagini appalachiano, ambientazioni
attraverso la sua musica. Un into the wild, un suono puro e
cofanetto di parole e suoni che
CIRCLE SKY MARK HAWKINS
incontaminato. Questa è ormai DREAM COLOUR THE NEW NORMAL
lascia spalancare gli occhi verso la cifra di Chasny, fingerpicker RESEARCH & DEVELOPMENT HOUNDSTOOTH
infiniti mondi possibili. solitario alla ricerca del proprio
Già metà di The In attività da oltre
MARGHERITA DI FIORE “paesaggio intimo”.
78/100 Grid (con Dave due decenni (e
ANDREA PREVIGNANO