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LE DONNE E IL CRISTIANESIMO

Come è possibile spiegare il fatto che le donne da 2000 anni abbiano accettato di buon grado e
supportato in prima persona una religione tanto infame, idiota, maschilista e misogina come il
cristianesimo, inventata dagli uomini ad hoc per gli uomini, che le discrimina, le opprime e le esclude da
qualsiasi funzione ufficiale o possibilità di accere a ruoli gerarchici dirigenziali?

Spiegarlo semplicemente con il naturale masochismo insito nello schiavo, con l'atavica debolezza
dell'eterno perdente, con la stupidità e l'ignoranza insite nella superstizione, con un'insediata
propensione naturale al gregarismo e al servilismo e con la passività di genere sarà sufficiente?

Qui i sospetti peggiori si insinuano sulla vera natura delle donne, sospetti che vanno ben al di là di una
semplice accettazione forzata di una condizione di eterna sudditanza, e nemmeno le più articolate
motivazioni storiche offerte dalle analisi femministe, dalla psicoanalisi o dalla sociologia risultano
sufficienti a spegare come sia potuto accadere nei fatti un fenomeno del genere, e resistere per millenni.

Credo siano domande importanti che ogni donna dovrebbe porsi, anche al di là della ovvia
considerazione che già occuparsi ancora di religioni in qualsiasi modo sia perlomeno indecente, pe
riuscire comunque a sciogliere un nodo importante - e il grande dubbio di un mostruoso vuoto abissale
connaturato in loro, anche sul semplice piano eidetico - proprio a partire dal punto più basso della
giustificazione storica della loro condizione: l'adesione a una religione e in particolare a un monoteismo
come l'ebraismo, l'islamismo, o il cristianesimo.

Perchè anche oggi le donne, pertanto che si possano pensare più evolute delle loro madri e nonne, non
hanno ancora le idee per niente chiare su quello che è loro successo e succede tuttora.

Ma quanto profondamente insediato e voluto proprio da loro stesse?

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