Sei sulla pagina 1di 38

Solcometri

Il secondo strumento necessario per la navigazione stimata,


dopo la bussola (direzione), è quello che fornisce il cammino
percorso o la velocità della nave.

S=V·T
noto T è possibile passare da un elemento all’altro.

Solcometri: misuratori di distanze


Tachimetri: misuratori di velocità
Attualmente questi strumenti sono riuniti in un un’unica
apparecchiatura che consente la lettura sia del cammino
fatto sia della velocità istantanea. Gli strumenti che
forniscono solo la velocità sono i Contagiri (usati sulle navi
di maggiore tonnellaggio).
Contagiri
È diffuso l’uso di calcolare la velocità della nave mediante i
giri dell’elica. Tale uso si basa sul principio di proporzionalità
esistente tra velocità della nave e giri del propulsore.

Con una serie di esperimenti fatti su percorsi ben definiti (basi


misurate), in base al principio del rapporto tra il percorso e il
tempo impiegato a percorrerlo, si calcolano i numeri di giri
relativi a ciascuna velocità (tutto ciò è valido solo entro precisi
limiti di velocità, assetto, stabilità e pulizia della carena della
Dopo le prove si costruisce una curva giri-velocità dalla
quale si nota:
che essa ha un andamento quasi rettilineo e questo vuol
dire che c’è proporzionalità lineare tra i giri dell’elica e la
velocità della nave. Quindi:

y(v)

g
g = k⋅v v=
k
o x(g)

dove k è il coefficiente di proporzionalità, v è la velocità della


nave e g è il numero di giri/min.
La misura dei giri dell’elica è fornita da appositi contagiri.

Giri Nodi
56 8
67 9
75 10
84 11
93 12
100 13
109 14
116 15
126 16
133 17
140 18
147 19

Si può anche ottenere il cammino percorso dalla nave nell’intervallo


di tempo ∆t, quando si dispone di un contagiri continuo (che dà il
numero dei giri dall’inizio del moto) mediante la relazione:

g⋅∆t
m=
k
Tipi di Solcometri
Tradizionali:
• Solcometro a barchetta
• Solcometro di fondo
• Solcometro meccanico (ad elica rimorchiata e ad
elica applicata allo scafo)

Moderni:
• Solcometro E.M.
• Solcometro a pressione idraulica (tubo di pilot)
• Solcometro doppler (Sonar)
Gli attuali solcometri (tachimetri), anche se
tecnologicamente all’avanguardia, non forniscono
dati (V e d) precisi (affetti da errori);
Navigazione stimata

Le cause sono da attribuirsi al fatto che essi


forniscono la velocità rispetto all’acqua e non
rispetto al fondo.
Anche i più recenti sistemi che sfruttano l’effetto
doppler, presentano delle limitazioni.
Come limite, ovviamente, è legato alla profondità,
che, se superiore ai 600-700 metri, non consente di
ottenere misure attendibili.
“Solcometri a barchetta”
Pietra miliare nella storia della nautica, descritto per la prima volta nel 1574 da William Bourne.

Il solcometro a “barchetta”, costituito per l’appunto da una tavoletta a


forma di barchetta, piombato nella sua parte inferiore, veniva gettato in
mare, tenuto da una sagola marcata con dei nodi equidistanti.
La velocità era data dal numero di nodi filati in uno svuotamento di
clessidra tarata su 30sec (v=d/∆t). Da questo strumento è nato il termine
“nodo” adottato come unità di misura della velocità in mare.
I nodi equidistanti, venivano posti ad una distanza di 15,43 metri (120
parte di 1 mg), ovvero il percorso che farebbe una nave in 30 secondi
(120 parte di 1h) se percorresse un miglio.
Ovvero 15,43:30sec=0,51433 · 3600sec in 1h = 1851,6 Mt cioè 1miglio circa.

d =15,43 m

zavorra

Gli errori maggiori commessi erano legati alla misura del tempo
effettuata con clessidre.
“Solcometri di Fondo”
È analogo al solcometro a barchetta, ma lo si può
impiegare solo nei bassi fondali.
Al posto della barchetta viene posto un peso di
piombo che si ancora sul fondo.

Fino all’avvento del GPS e del solcometro doppler,


questo era l’unico solcometro che forniva la misura di
velocità effettiva (la misura della velocità è relativa al fondo).
Solcometro meccanico deriva da quello a “barchetta

Solcometri ad “elica rimorchiata”

contatore
meccanico volantino sagola elica pesce

È un congegno che mediante un’elica rimorchiata da una sagola, collegata ad


un contatore installato sulla poppa, dà l’indicazione della velocità della nave.
L’elica rimorchiata dalla nave compie un numero di giri sensibilmente
proporzionale al cammino. Il volantino sulla sagola serve a rendere più
uniformi le rotazioni.
Inconvenieti:
• vincoli causati durante le manovre della nave;
• necessità di recuperarlo quando si entra e si esce dai porti;
• effettuare la lettura lontano dalla plancia (anche se i più recenti
permettono di effettuare la lettura direttamente dalla plancia, dove le indicazioni del
contatore vengono rinviate elettricamente).
Solcometri ad “elica applicata allo scafo”
È costituito da un tubo sporgente (≈40 cm) esternamente allo scafo,
situato a ≈1/3 della lunghezza della nave partendo da prora.
Tale tubo aperto verso l’esterno contiene al suo interno un’elichetta
(sensore - elemento sensibile) rivolta verso prura, che per effetto
del moto dell’acqua gira proporzionalmente al moto della nave (la
rotazione dell’elica genera una corrente elettromgnetica la cui intensità è
proporzionale alla velocità della nave). Il dato viene poi trasmesso ad
un’apposito contatore di bordo. Inoltre, tale strumeto si fa rientrare quando
si naviga in acque basse. Gli errori possono derivare dal moto ondoso e da
un ≠ assetto della nave.
Ancora in uso

Solcometri elettromagnetici
Hanno sostituito da tempo i solcometri meccanici. Sono composti da un
tubo a spada sagomata che sporge dalla ruota di prura in posizione tale
che gli siano evitati i danni nell’attracco in bassi fondali.

Cuffia sensore
fem (tensione)
indotta
Piano dell’H2O

Direzione del
moto della nave
Nel tubo impermeabile è al servo motore
incapsulata una “bobina
induttiva” che (con la nave in
moto), in acqua di mare,
genera un campo ele.magn.,
ed ai morseti dei 2 elettrodi si
genera una fem indotta che
opportunamente amplificata, Cuffia del sensore Flusso del
viene inviata sia al circuito campo magnetico

che indica la velocità che a


quello del percorso.
L’acqua di mare è conduttrice
ed è dotata di moto relativo
rispetto alla bobina per cui la
fem è proporzionale al moto Bobina

della nave.

Le prestazioni di questo La fem indotta compare


solcometro non sono sugli elettrodi
soddisfacenti quando Circuito della fem indotta
Circuito
sul piano della
dell’Hfem
2O
indotta
varia il coefficiente di sul piano dell’H2O
conducibilità dell’acqua Senso del moto
(acque salmastre o dolci).
Ancora in uso

Solcometri a pressione idraulica


Lo Strumento consiste di un tubo (tubo di pilot) che sporge dallo scafo
sotto la chiglia. Lungo circa 60 cm. Ha un’apertura verso prora (nel
senso del moto) detta dinamica in quanto l’acqua sale in questo tubo per
effetto della pressione dinamica.
Vi è un secondo tubo, non sporgente, detto statico che permette
all’acqua di salire spinta dalla pressione idrostatica dovuta
all’immersione.
I 2 tubi mandano l’acqua in un recipiente diviso in due parti (A e B) da
una membrana (diaframma ondulato e flessibile C).
A nave ferma, nelle 2 parti regna la stessa pressione (idrostatica);
A nave in moto rimane inalterata la pressione statica del recipiente B,
mentre quella di A viene aumentata della pressione dinamica.
Un sensore misura la differenza di pressione tra i 2 recipienti dovuta
esclusivamente alla pressione dinamica (le 2 pres. statiche si elidono)
che risulta proporzionale alla velocità della nave.

C B

P= k⋅v
Velocità e percorso vengono, quindi, inviati ad un indicatore. Una
lancetta indica sul quadrante la velocità in kn, mentre un contatore
registra le miglia percorse.
Lo strumento deve essere ritirato in acque poco profonde (fuoriesce
dallo scafo e può essere facilmente danneggiato) ed è incapace di
misurare velocità molto basse < 5 kn (fornisce indicazioni valide per v
medie-alte).

orologio
s = ∫ v ⋅ dt
t

Carena
Solcometro Doppler
SONAR
SOund NAvigation and Ranging

È il più moderno ed il più preciso tachimetro delle navi; uno strumento veramente versatile,
che oltre ad essere tachimetro e solcometro, è anche uno scandaglio, nel senso che
permette contemporaneamente misure di velocità, cammino e profondità.
Il SONAR emette onde acustiche
È difficile trasmettere energia attraverso l’acqua di mare. La luce e le onde radio si
attenuano a breve distanza dalla sorgente mentre le onde acustiche si propagano
abbastanza bene, gli stessi mammiferi marini, nonostante abbiano normali occhi per
vedere la luce, usano altri organi che utilizzano le onde sonore per “vedere” sott’acqua
con maggiore efficienza e a maggiore distanza (emettono e ricevono ultrasuoni).
L'orecchio umano può udire i suoni nell'intervallo dai
20 Hz ai 20.000 Hz (20 kHz).
I suoni la cui f < 20 Hz sono chiamati infrasuoni, i
suoni la cui f > 20.000 Hz sono chiamati ultrasuoni.
Alcuni animali hanno una gamma udibile maggiore di quella
dell’uomo, in particolare per quanto riguarda il limite superiore.
La soglia di udibilità dei cani si estende fino a 45.000 Hz, i gatti
arrivano a 70.000 Hz ed i pipistrelli oltre 100.000 Hz.

sensibilità orecchio umano

infrasuoni 20 Hz 2·104 Hz ultrasuoni


Velocità di propagazione
E’ la velocità con cui il suono si propaga nel mezzo attraversato e
dipende dalla densità dello stesso.

Velocitàdi propagazione del suono:


1. nell’aria (materiale gassoso) è ≈ 340 m/sec (in aria standard)
2. nell’acqua (liquido) è 1500 m/sec
3. nell’acciaio (solido) è 5000 m/sec
4. non si propaga nel vuoto.
I Solcometri doppler si suddividono in Solcometri
ad onda continua e ad impulsi.

I Solcometri ad onda continua lavorano su f tra 2÷4 MHz e


forniscono risultati accettabili fino a circa 50 mt. Sono dotati di 2
trasduttori 1 per la trasmissione e 1 per la ricezione.
I Solcometri ad impulso, sono dotati di un solo trasduttore che
opera sia in trasmissione che in ricezione, la frequenza di lavoro
è tra 400÷500 KHz. Funziona fino a 600 mt di fondale.

ad Onde Continue ad Impulsi


Limitata a 50 mt, ma funziona Sul fondo sino a più di 600 mt
già a partire da 1 mt
Portata Sulle masse d’acqua a tutte
Misure impossibili sulle
masse d’acqua le profondità
Teoricamente ottima fino Costante a tutte le profondità
a 10 mt, pessima oltre
Precisione unico trasduttore a doppia
2 trasduttori separati funzione (E/R)
È un prodotto della tecnologia avanzata che sfrutta un fenomeno della fisica:
Effetto Doppler.
Effetto Doppler
Fenomeno fisico che consiste in un’apparente variazione della
lunghezza, o della frequenza, di un'onda (sonora) percepita da un
osservatore che si trovi in moto relativo rispetto alla sorgente emittente;
ossia, descrive come cambia la f o l’altezza di un suono quando la
sorgente sonora si muove rispetto all’osservatore.
L’altezza di un suono dipende dalla f con cui i fronti d’onda raggiungono
il nostro orecchio.

bassa f alta f
alta λ bassa λ
La frequenza del suono emesso da una sorgente non cambia se osservatore e
sorgente sono entrambi fermi;
infatti, la f con cui l’osservatore riceve il segnale acustico è uguale alla f di
emissione della sorgente.

f = f
O ss Sorg
Se, invece c’è movimento relativo tra i due elementi
(osservatore-sorgente), risulta foss≠fSorg.

f = f ± ∆f
O ss Sorg
La variazione di frequenza Δf (scostamento, battimento, doppler shift
o variazione doppler) dipende dalla velocità con la quale lo
spostamento avviene.
Quando la sorgente si avvicina le che onde giungono
al nostro orecchio si susseguono con maggiore
frequenza (sentiamo il suono + alto);

f = f + ∆f
Oss Sorg
Quando la sorgente sonora si allontana accade
il contrario e percepiamo un suono + basso.

N.B.
+ la sorgente è veloce > è la variazione di
altezza del suono percepito rispetto a
f = f − ∆f
Oss Sorg
quello emesso.
Quindi l’effetto doppler si produce solo se la sorgente si sposta e
l’osservatore è fermo o viceversa,oppure se entrambi si spostano.
La variazione di freq. Δf è legata alla lunghezza d’onda della
sorgente e alla velocità del bersaglio (osservatore) dalla relazione:

v λSorg = lunghezza d’onda della sorgente


∆ f = 2⋅ rel
fSorg = frequenza della sorgente
λ Vrel = velocità relativa tra bersaglio e sorgente
sorg

ma essendo λ=c/f (con c= velocità di propagazione del suono nel


mezzo materiale considerato) risulta:
v v
∆f = 2⋅ rel
ossia ∆f = 2⋅ f ⋅ rel

c/ f sorg c
sorg

V
Equazione Doppler f = f ± ∆f = f ± 2⋅ f ⋅ rel

Oss Sorg Sorg Sorg c


Principio di funzionamento del Sonar

Sfrutta l’effetto doppler sul segnale trasmesso per determinare la


velocità della nave rispetto al fondo.
I solcometri di questo tipo possono essere impiegati solo quando si
naviga su bassi fondali, poiché necessitano della riflessione dell’onda
da parte del fondo.
Il principio consiste nel misurare il battimento (∆f), ottenuto per
riflessione, sul fondo del mare.
L’onda ultrasonora trasmessa viene ricevuta per riflessione dal
fondo, con una frequenza diversa da quella iniziale di un certo Δf
funzione del moto relativo esistente tra trasmettitore e fondo marino.
Un sensore rileva, quindi, la variazione di frequenza Δf e da questo
dato vengono ricavate informazioni sulla velocità della nave.

L’energia acustica è irradiata da Trasduttori (convertono energia elettrica in


acustica e viceversa), analoghi a quelli degli Scandagli a ultra-suoni, ma mentre il
sonar doppler non tiene conto della natura del fondo, nello scandaglio è un
elemento essenziale.
V
Equazione Doppler f = f ± ∆f = f ± 2⋅ f ⋅ rel

Oss Sorg Sorg Sorg c

V
∆f = f − f = 2⋅ f ⋅ relNave

Nave Fondo Nave V


Suono
Ma per ottenere un battimento è necessario che il fascio d’impulsi sia
emesso e ricevuto nella medesima direzione di movimento della
nave, pertanto poiché il fascio forma un angolo (θ) con la direzione
orizzontale di movimento della nave, l’equazione doppler diventa:

2⋅ f
∆f = f − f = Nave
⋅ V ⋅ cos ϑ
Nave Fondo V
Suono

TR V
θ
V·cosθ

VrelNave = V·cos θ è la velocità relativa


di avvicinamento della nave rispetto al
fondo (nave in moto)
Dalla relazione precedente si ha la
velocità della nave rispetto al fondo:

V ∆f
V = ⋅
Suono
⋅ sec ϑ
2 f
Nave

I cambiamenti di assetto della nave possono causare delle


variazioni apparenti della velocità molto importanti. Per es., una
variazione di assetto di 3° crea una variazione di velocità del 5%.
Per eliminare questa sorgente di errore è stata messa a punto una forma
particolare: la configurazione “Janus”, per cui i fasci sono orientati
rispettivamente a 60° e 120°.
L’equazione doppler, allora, risulta:

2⋅ f
∆f = Nave
⋅ V ⋅ ( cos 60 ° − cos 120 ° ) 60°
V 120°
Suono

V ⋅ f
2 Suono ∆f
Siccome (cos60°- cos120°)=1, si ha: ∆ f ==
V ⋅ ⋅V
Nave

V2 f
Suono Nave

In questo caso una variazione di assetto di 3°, produce un errore dello 0,14%.
Errori del Sonar Doppler
L’equazione doppler è applicabile nelle condizioni ideali di evoluzione della
nave (mare calmo, poca corrente, etc..). Altrimenti si introducono degli errori:

• Errori di orientamento dei trasduttori (di piccola entità)


• Errori dovuti ai movimenti di rollio e beccheggio della nave
• Errori dovuti allo smarrimento del segnale
• Errori dovuti alla variazione della V. del suono nell’acqua.

Errore dovuto alla variazione di velocità del suono nell’acqua


È l’errore più consistente in quanto l’equazione doppler è basata sulla velocità del
suono in acqua che è funzione della Temperatura, Salinità e Profondità. Una
variazione di questi elementi è senza dubbio causa di errore e deteriora la precisione
della misura.
L’imprecisione può raggiungere: +3,2 m/sec per un aumento di 1° di T; +1,1 m/sec
per un aumento di salinità dell’1%.
Ne consegue che un aumento di T di 10°C comporta una variazione di 32 m/sec, cioè
all’incirca il 2% d’errore nella misura della velocità.
Allo stesso modo il passaggio dall’acqua dolce all’acqua di mare comporta un errore
all’incirca del 3%.
Per una misura precisa della velocità si deve tener conto di questi fattori.

Potrebbero piacerti anche