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CHE COS’E’ LA

COMUNICAZIONE?
Definizione, elementi e
assiomi
Comunicazione: che cos‟è?

 Comunicare viene inizialmente interpretato con il


significato di trasmettere o trasferire,
inizialmente riferito ad entità fisiche, in seguito ad
informazioni

 Comunicazione come la trasmissione di


un‟informazione da un emittente ad un ricevente
Lo schema di Shannon e Weaver
(1949)
 La comunicazione è concepita secondo un modello
lineare, come trasferimento di informazioni tramite
segnali da una fonte ad una meta; il trasferimento è
reso possibile da un apparato di trasmissione e da
uno di ricezione.
Il modello di Shannon e Weaver…

 è un modello teso a interpretare la comunicazione da


un punto di vista prettamente scientifico quasi
matematico.
 non prende in considerazione il significato che il
messaggio dell‟informazione può portare
 Il limite di questo modello è quello di voler far
coincidere la comunicazione con la semplice
trasmissione dell‟informazione
 Introduce il concetto di rumore nella qualità del
processo comunicativo
 Nella comunicazione il problema principale consiste
nel controllo della correttezza del segnale e del suo
trasferimento dalla fonte alla mete: se la
comunicazione è difficoltosa, ciò è da amputare
unicamente all‟interposizione di fattori di disturbo
che impediscono la corretta ricezione del messaggio.
Il modello di Jacobson (1960)

 Linguista che estese il modello dei matematici


americani applicandolo ad un campo più umanistico
 I protagonisti non sono più le tecnologie e le
macchine ma gli esseri umani, che interagiscono gli
uni con gli altri scambiandosi messaggi.

 Il modello individua
quelli che sono definiti gli
ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
Elementi della comunicazione

EMITTENTE colui che invia il messaggio

colui al quale il messaggio è


RICEVENTE
destinato

insieme di regole che consentono


CODICE di decodificare il significato
di un messaggio
Elementi della comunicazione

modalità di trasmissione
del messaggio
(verbale, paraverbale, non verbale)
CANALE

ciò che l’emittente mette in


MESSAGGIO comune con il ricevente
 Il messaggio passa attraverso dei mezzi comunicativi.

 Il mezzo uditivo-vocale, che permette il passaggio di


un messaggio dalla bocca dell‟emittente all‟orecchio
del destinatario;
 Il mezzo visivo-cinesico, grazie al quale possiamo
comunicare con gesti ed espressioni;
 Il canale motorio-tattile, che riguarda tutti gli scambi
comunicativi tattili
 Il canale chimico-olfattivo, non particolarmente
sviluppato negli uomini, lo è negli animali che spesso
lasciano tracce odorose provviste di significato per i
cospecifici o per le altre specie
Da un modello lineare ad un modello
circolare
 Il modello elaborato da Jacobson, basandosi su una
concezione della comunicazione come trasmissione
unidirezionale delle informazioni, ne attribuisce la
responsabilità unicamente all‟emittente e relega il
ricevente a un ruolo passivo.
 A partire dai primi anni „60, cominciarono a
svilupparsi modelli alternativi che introducono il
concetto di contesto e di feedback, restituendo al
destinatario un ruolo attivo e mettendolo al centro di
un processo circolare.
Elementi della comunicazione

Situazione in cui
avviene lo scambio comunicativo
CONTESTO

Insieme dei segnali di ritorno


FEEDBACK da parte del ricevente
che diviene a sua volta emittente
 Per molti anni la teoria della comunicazione resta
legata al presupposto “realista” del trasferimento di
un messaggio che rimane immutabile come un pacco
o un oggetto solido nel passare da una persona a
un‟altra.
 Solo a metà degli anni cinquanta si elaborerà un
modello comunicativo a due vie, in cui emittente e
ricevente sono ambedue impegnati a inviare
messaggi uno all‟altro, come in una partita di tennis.
 Ambedue gli interlocutori diventano soggetti attivi, e
l‟attenzione si sposta sulla ricerca di un codice
comune. Si supererà la dicotomia rigida tra
l‟informazione e il rumore, e verrà posto al centro
dell‟interesse non più il messaggio, ma l‟ascoltatore.
IL CICLO DELLA COMUNICAZIONE

CANALE
VERBALE PARAVERBALE
NON VERBALE

USA MEZZI E 2 MESSAGGIO


CODICI PER
TRASMETTERE

1 EMITTENTE 3 RICEVENTE

PERCEPISCE
DECODIFICA
MEMORIZZA
4 FEEDBACK

RISULTATO/EFFETTO
DELLA COMUNICAZIONE
 Comunicare come “mettere in comune” dal latino
communicare

 La comunicazione è un processo sociale ed


interpersonale di scambio di informazioni e
di influenzamento reciproco che avviene fra
due o più persone in un determinato
contesto.
La pragmatica della comunicazione

 Morris negli anni „50 distingue all‟interno della


semiotica, ovvero la scienza generale dei segni:
 La sintassi, che studia le relazioni formali tra i segni,
le strutture logiche del sistema di segni utilizzato (ad
esempio regole di costruzione delle frasi)
 La semantica, che studia i significati, cioè le relazioni
dei segni con gli oggetti a cui si riferiscono
 La pragmatica, che studia le relazioni dei segni con
gli interpreti, mettendo così a fuoco gli effetti della
comunicazione sul comportamento
Watzlawick,
Baeavin ,
Jackson, 1967
Ed. Astrolabio

Pragmatica della Comunicazione


Umana
E ora…
Primo assioma

E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE

(Watzlawick, 1967)
Qualsiasi forma di comportamento è
comunicazione
Anche se ci sforziamo di non comunicare, il
nostro comportamento sarà interpretato da chi
ci sta vicino come un atto comunicativo

Pertanto si comunica sempre, con ogni


comportamento, con l’attività o l’inattività, con
lo sguardo, con i silenzi
Secondo assioma

In ogni comunicazione esiste un livello di CONTENUTO


(il messaggio, l’informazione, COSA SI DICE)

e uno di RELAZIONE ( aspetto che determina


l’interpretazione del messaggio, il COME SI
DICE)
Contenuto e relazione
Se togli di colpo la
È importante togliere la frizione rovinerai la
frizione gradatamente e trasmissione in un
dolcemente. momento!

Recano lo stesso tipo di contenuto ma esprimono una qualità differente di


relazione
LIVELLI O PIANI DELLA COMUNICAZIONE

LA COMUNICAZIONE AVVIENE SECONDO DUE PIANI O LIVELLI:

 IL PIANO DEI CONTENUTI


 IL PIANO DELLA RELAZIONE

COMUNICAZIONE

CONTENUTI RELAZIONE

EMISFERO EMISFERO
CEREBRALE CEREBRALE
SINISTRO DESTRO
(LOGICO) (ANALOGICO)

GOVERNA CIO' CHE E' GOVERNA LE EMOZIONI,


ANALITICO, RAZIONALE, IL NON VERBALE, LE IMMAGINI,
VERBALE, CULTURALE L'INCONSCIO

PREVALGONO I LINGUAGGI PREVALGONO I METALINGUAGGI

LA SINTESI TRA CONTENUTO E RELAZIONE DETERMINA CIO' CHE UNA PERSONA RECEPISCE
E COMPRENDE DI UNA COMUNICAZIONE O MESSAGGIO E NE CONDIZIONA I
COMPORTAMENTI E LE SCELTE
Terzo assioma

Ogni processo di comunicazione ha una sua


PUNTEGGIATURA

Il significato di una sequenza di comunicazioni è dato dal


punto di vista dei parlanti
La punteggiatura di una comunicazione

 Il padre dice: il Il padre, dice il bambino,


bambino è stanco. è stanco.

 Grazia, impossibile Grazia impossibile,


fucilarlo. fucilarlo.

 Lei brontola. Lui si Lui si chiude in se stesso.


chiude in se stesso. Lei brontola.
... Lei brontola …

Moglie CONFLITTUALITÀ Marito

… Lui si chiude in se stesso …


La comunicazione è un processo circolare

I sistemi interpersonali
possono essere considerati
circuiti di retroazione in
quanto il comportamento di
ogni persona influenza ed è
influenzato dal
comportamento di ogni altra
persona
 La punteggiatura è il tentativo
arbitrario di stabilire nessi di
causa-effetto in sequenza, ma
non esiste una punteggiatura
“oggettiva”
Quarto assioma

La comunicazione può essere analogica (gesti, immagini,


tono, voce, espressione del volto) o numerica (codice
alfabetico o numerico).

I canali della comunicazione sono: VERBALE (linguaggio),


PARA VERBALE (voce), NON-VERBALE (corpo)

Solitamente attraverso il canale verbale passano i messaggi di


contenuto, mentre attraverso il para verbale e non verbale vengono
veicolati i messaggi di relazione.
Verbale, Paraverbale e Non verbale

 Verbale: ciò che si dice (la scelta delle parole, la


costruzione delle frasi, l‟utilizzo di alcuni termini
piuttosto che di altri)
 Paraverbale: il modo in cui qualcosa viene detto
(tono, velocità, timbro, volume della voce)
 Non verbale: postura, movimenti, posizione occupata
nello spazio, aspetti estetici (come ci si veste, come ci
si presenta etc.)
Cosa determina la comprensione di un
messaggio

A cui si presta maggiore 7%


attenzione consapevole
Più facile da controllare
comunicazione verbale

38%

comunicazione A cui si presta minore


paraverbale attenzione consapevole
Più difficile da controllare
comunicazione non
55% verbale
L’incongruenza

Da noi, cortesia e
disponibilità verso la persona
sono al primo posto

Un messaggio è INCONGRUENTE quando le tre


componenti ( verbale, paraverbale, non verbale) sono
incoerenti, cioè sono in conflitto tra loro nell‟esprimerlo
I segnali sul piano del contenuto e sul piano della
relazione possono essere congruenti (CNV a
supporto dell‟elemento verbale) o incongruenti
(CNV in discrepanza con le parole)

In caso di incongruenza, tende a prevalere


il messaggio comunicato dalla CNV
Quinto assioma
I processi di comunicazione possono essere
SIMMETRICI o COMPLEMENTARI a seconda
dell’uguaglianza o differenza fra gli interlocutori, delle
loro posizioni all’interno dell’organizzazione

Le posizioni relative di ciascun interlocutore dipendono


dal contesto e dalla situazione
Uno scambio simmetrico avviene
tra interlocutori che si considerano
sullo stesso piano, svolgendo
funzioni comunicative e ruoli sociali
analoghi

Posizione
Uno scambio complementare one-up
fa incontrare persone che hanno
una relazione ma non sono sullo
stesso piano per potere, ruolo
comunicativo, autorità sociale,
interessi. Posizione
one-down

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