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INNERVAZIONE
Mentre in passato si riteneva che l’adenoipofisi fosse scarsamente innervata, solo con
fibre vasomotrici ortosimpatiche, negli ultimi decenni è stata riconosciuta
un’innervazione ricca, soprattutto peptidergica, con funzioni modulatorie dell’attività
della ghiandola. Mentre per la neuroipofisi ci sono rami vasomotori e fasci ipotalamo-
ipofisari provenienti da neuroni magnocellulari.
È situata sotto lo splenio del corpo calloso. Il termine “pineale” è più usato nella
letteratura anglosassone, e deriva dalla forma ovalare a pigna che ha portato
all’antica denominazione di conarium. Poiché la ghiandola si pone sulla linea mediana
nel corso de secoli sono state fatte diverse ipotesi sulla sua funzione: si pensava che
fosse il terzo occhio (in effetti negli anfibi e negli uccelli l’epifisi ha una funzione
fotorecettoriale che però nei mammiferi è andata persa, anche se restano alcuni
segni). Si pensava, data la posizione, che fosse la sede dell’anima e il luogo in cui si
formano i pensieri. Nel 1948 è stata scoperta la sua funzione di ghiandola endocrina,
e nel 1958 è stata identificato l’ormone che l’epifisi produce e mette in circolo, ovvero
la melatonina, regolatore dei ritmi circadiani.
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ANATOMIA E TOPOGRAFIA:
RAPPORTI:
Il volume dell’epifisi appare ridotto in soggetti obesi o in soggetti con insonnia: non
è chiaro se la riduzione di volume sia causa della condizione o conseguenze di
patologie.
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VASCOLARIZZAZIONE:
STRUTTURA:
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e analogie strutturali con coni e bastoncelli. Le terminazioni
nervose, soprattutto adrenergiche, con noradrenalina attorno
ai terminali dei pinealociti sono abbondanti e sono ricche in
mitocondri e ormoni.
I pinealociti sono connessi tra loro da canalicoli che permettono l’arrivo della
melatonina alle cellule ependimali del recesso ventricolare. In questo modo la
melatonina entra attraverso l’ependima o tra le cellule ependimali direttamente nel
3° ventricolo
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3. Macrofagi puri in
posizione perivasale,
lavorano come cellule
presentanti l’antigene.
MELATONINA
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diffonde nel sistema ventricolare delle cisterne e
arriva al tessuto nervoso per diffusione liquorale
grazie ai taniciti. Le concentrazioni maggiori di
melatonina si ritrovano nel 3° ventricolo (si sa
perché in interventi di neurochirurgia per
risoluzione di situazioni di idrocefalo si fanno
campionamenti di liquor contenuto nelle diverse
cavità).
SOPRACHIASMATICO:
I tre vincitori del Nobel della medicina del 2017 hanno vinto il Nobel per le
scoperte sull’orologio rappresentato dal nucleo soprachiasmatico: la luce colpisce la
retina, da cui origina un fascio retino-ipotalamico che va al nucleo
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soprachiasmatico dell’ipotalamo. Questo, inibito
dalla luce, e stimolato dal buio, regola la sintesi e il
rilascio di melatonina con un a via multisinaptica
abbastanza complessa:
SVILUPPO:
Alla 7° settimana, a livello della regione diencefalica
ependimale, sul tetto diencefalico del 3° ventricolo, si forma
questa piccola formazione che può andare incontro a sviluppo
completo dopo la chiusura del tubo neurale.
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