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Le equazioni degli interni

stellari
parte V

Astrofisica stellare: struttura delle stelle

Prof. F. R. Ferraro
Situazione
dP(r) GM(r)
=− ρ(r) [eq. idrost.]
dr r 2

dM(r)
€ = 4πr 2 ρ(r) [cont. massa]
dr kρT
" µ eH
aT 4 kρT $
€ P= + + # k 1 ρ5 3 (+ Condiz. Deg.)
3 µ iH
€ $ [eq. stato]
% k 2 ρ4 3

€ dL(r)
= 4πr 2 ρ(r)εe(r,T,X,Y) [bilancio en.]
dr


Le equazioni degli interni stellari - parte III 2
dT 3κρ L(r)
" =−
$ dr rad 4πr 2 4acT 3
#
1
$ Fconv =
2
(
ρvcpα ∇ − ∇ad T ) ∇ > ∇ ad

% [eq. trasporto]


" κ ∝€10 Z(1+ X) ρ
BF
25
3.5
T
$
€ κ = κ ( ρ,T) # κ ∝ 10 (X + Y )(1+ X) T
FF
22 ρ
3.5

€ $
% κ E ∝ 0.2(1+ X) [opacita`]

€ €
ε = ε(x, ρ, T) [coeff. produz. en]

Le equazioni degli interni stellari - parte III 3
Reazioni Termonucleari

Il nucleo atomico è composto da nucleoni:


cioè da Z protoni e N neutroni

Z+N=A

A = numero di massa atomico (num. di nucleoni: p+ + n)


Z = numero di protoni; stabilisce la specie atomica,
l’elemento chimico che stiamo considerando

Gli elementi con uguale Z e diverso N si dicono isotopi

Il nucleo è tenuto insieme da un tipo d’interazione detta FORTE


che agisce su distanze estremamente piccole (~10-12/-13 cm)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 4


E’ importante notare che la massa totale di un nucleo
è < della somma di tutti i nucleoni che lo costituiscono.

Per un nucleo composto da


Z protoni ed N neutroni,
l’energia di legame del nucleo e`:

2
E(Z, N) = {Zmp + Nmn − m(Z, n)}c

Massa protone Massa neutrone Massa


(mp = 1.672 10-24 g) (mn = 1.675 10-24 g) nucleo

Le equazioni degli interni stellari - parte III 5


Es: He4

E(2,2)= (2mp + 2mn -mHe4) c2 = 0.05 10-24 c2

6.694 10-24 g 6.644 10-24 g = 4.525 10-5 erg


= 28.28 MeV

Le equazioni degli interni stellari - parte III 6


Quindi:

Ø quando si forma un nuovo nucleo stabile, una certa frazione


di massa viene trasformata in energia E(Z,N)

ovvero

Ø E(Z,N) e` l’energia che viene prodotta quando si forma un


nuovo nucleo stabile (a causa della perdita di massa
frazionaria)

ovvero

Ø E(Z,N) e` l’energia che bisogna fornire ad un nucleo per


spaccarlo nelle singole particelle (nucleoni) che lo costituiscono

Le equazioni degli interni stellari - parte III 7


Una grandezza interessante è l’energia di legame per nucleone

E(Z,N)
E E
=
N+ Z A

€ declino graduale

rapido massimo tra ~ 40 e 80


aumento (nuclei del gruppo del ferro)
Le equazioni degli interni stellari - parte III 8
• Gli atomi del gruppo del Fe hanno i nuclei piu` legati =>
quando si formano, danno la massima perdita di massa frazionaria,
ovvero rilasciano la massima energia

Le equazioni degli interni stellari - parte III 9


energia di legame per nucleone

E(Z,N)
E E
=
N+ Z A

He4

• He4 mostra un picco “locale” di energia di legame: ecco perche’


il Fe56, quando si disintegra (fotodisintegrazione - SNII), non si
“spacca” in 26p+ e 30n, ma in 13 nuclei di He4 (+4n)
Le equazioni degli interni stellari - parte III 10
energia di legame per nucleone

REAZIONE DI FUSIONE

Le equazioni degli interni stellari - parte III 11


energia di legame per nucleone

REAZIONE REAZIONE
DI FUSIONE DI FISSIONE

Le equazioni degli interni stellari - parte III 12


• I nuclei piu’ pesanti del Fe sono via via sempre meno legati =>
per formarli attraverso il processo di fusione, e` necessario
fornire energia

Si puo` produrre energia solo spaccandoli in elementi piu` leggeri


(processo di FISSIONE)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 13


Consideriamo quali sono le forze in gioco che favoriscono o
si oppongono all’innesco delle reazioni termonucleari

• Responsabile della formazione


dei nuclei stabili
Interazione forte
• Molto forte, ma
piccolo raggio d’azione r0~10-13cm

Repulsione elettrostatica • Varia come r-2

Le equazioni degli interni stellari - parte III 14


Barriera di potenziale

Interazione Coulombiana
(repulsiva)

Z1Z2e2
Vc =
E
r

Interazione
FORTE €
(attrattiva) r
r0

Le equazioni degli interni stellari - parte III 15


Dal punto di vista CLASSICO, la reazione di
fusione avviene se due nuclei riescono ad
avvicinarsi a meno della distanza (r0) necessaria
per far entrare in gioco le interazioni forti
(dopo aver superato la barriera di potenziale)

Vediamo quanto è critica la situazione…


con un semplice conto

Le equazioni degli interni stellari - parte III 16


Ad una temperatura di ~107 °K
l’energia media di una particella è:

3 3
ET = kT = 1.4 ⋅ 10−16 ⋅ 107 = 2 ⋅ 10−9 erg
2 2

1 eV = 1.6 ⋅ 10−12 erg



2 ⋅ 10−9
ET = ~ 1000 eV = 1 keV
1.6 ⋅ 10 −12


Le equazioni degli interni stellari - parte III 17
Quanto vale invece la barriera di
potenziale fra due nuclei?

Z1Z2e2 25 ⋅ 10−20
Ec = = = 2 ⋅ 10 −6
erg
r 10 −13

= 1 MeV

(caso piu` “favorevole”: Z1=1, Z2=1)



La barriera di potenziale è 1000 volte superiore
all’energia termica media delle particelle
º
è molto improbabile che le reazioni
possano avvenire!!!
Anche a temperature di 10 milioni di gradi !!!!
18
In realtà bisogna precisare meglio…

La situazione sarebbe davvero critica se fosse


necessario che tutte le particelle avessero ET>EC
ma non è così…

Per di più la meccanica quantistica offre un


quadro più possibilista…

Esiste la probabilità che avvengano reazioni termonucleari


anche se le particelle hanno energia minore di quella che
servirebbe per superare la barriera di potenziale…

Quindi, di fatto, le reazioni termonucleari possono


avvenire più frequentemente di quanto prevede la
meccanica classica!

Le equazioni degli interni stellari - parte III 19


Due sono i fattori importanti


Nonostante l’energia media delle particelle sia < Ec(r0)
esistono comunque alcune particelle che possiedono
un’energia superiore alla media
(code della distribuzione)

‚
La meccanica quantistica suggerisce che le interazioni
possano avvenire anche ad energie minori di Ec

Effetto Tunnel (Gamow)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 20


Barriera di potenziale

Interazione Coulombiana
E (repulsiva)

Z1Z2e2
Vc =
E
r

Effetto tunnel

Interazione
FORTE
(attrattiva) r
r0

Le equazioni degli interni stellari - parte III 21


Come si calcola ε ?
# erg &
ε = % (
$ gr sec'

Il coefficiente e è dato dalla sommatoria delle energie prodotte


dai processi che€ intervengono in un dato ciclo di reazioni

energia prodotta N reazioni cm3


ε = ∑
reazione cm3 sec gr

€ 1
Questo termine va
ρ
stimato facendo il
bilancio energetico Calcoliamo per primo
per ciascun ciclo di questo termine
reazioni €
Le equazioni degli interni stellari - parte III 22
Calcolo del rate di reazioni
termonucleari

Data la reazione: A+B C+g

vogliamo stimarne il tasso (rate):

dN
= “rate” = numero di reazioni per unità di volume
dt e per unità di tempo

€ Quali sono gli ingredienti che servono per calcolare


questo tasso?

Le equazioni degli interni stellari - parte III 23


s = sezione d’urto della reazione,
cioe`il numero di reazioni per target A, per unità di tempo e
per flusso di particelle incidenti B
(flusso = num di part. incidenti per unità di area e di tempo)
[L2]

v = velocità relativa tra le particelle A e B [L T-1]

NA, NB = densita` numerica delle particelle A e B [L-3]

Allora:
dN
= rate = v σ(v) NA NB [L T-1 L2 L-3 L-3 = T-1 L-3]
dt

Considerando un gas con una certa distribuzione di velocità:


€ ∞

rate = NANB& v σ(v) n(v) dv

0
Le equazioni degli interni stellari - parte III 24
In termini di distribuzione di energia (invece che di velocita`),
la relazione precedente diventa:

s(E) = sezione d’urto della reazione


dNr ⌠
= N
NA1NB2 ' Π(E) σ(E) v dE
dt ⌡
0

Velocità relativa
Concentrazione degli
€elementi A e B dei 2 elementi

P(E)dE = Probabilità che le due particelle


abbiano energia compresa tra E ed E+dE

Le equazioni degli interni stellari - parte III 25


Se la distribuzione delle velocità è di tipo MAXWELLIANO, allora:

% 1 (3 2 − Et 1 2 2E
Π(E)dE# = 2π ' * e kT E dE v =
& πkT ) M

Quindi, sostituendo queste relazioni nell’espressione del rate:


€ ∞ €
dNr ⌠
= N1N2 ' σ(E) v Π(E) dE
dt ⌡
0

Si ottiene: ∞
⌠ E
dNr -
€ ∝ N1N2 ' σ(E) E1 2 e kT E1 2 dE
dt ⌡
0


⌠ E
-
∝ N1N2 ' σ(E) E e kT dE

0

Le equazioni degli interni stellari - parte III 26


dN ⌠ -E
∝ N1N2 ' e kT E σ(E) dE
dt ⌡
0

La sezione d’urto dipende da 3 fattori



σ (E) ∝ σ $(E) Π$(E) Π$

a) c)
€ Probabilità che la reazione
Sezione d’urto di un
incontro ravvicinato porti alla formazione di un
b) nucleo stabile

Probabilità che questo


incontro porti alla
penetrazione della barriera
Le equazioni degli interni stellari - parte III 27

dN ⌠ -E
Quindi ∝ N1N2 ) e kT E σ#(E) Π#(E) Π# dE
dt ⌡
0

Calcoliamo i vari fattori


a) s’(E) ® sezione d’urto


ravvicinato
Per calcolare questo fattore assumeremo che la
sezione d’urto della particelle sia dell’ordine della
lunghezza d’onda di de Broglie:
h h
λ = =
p 2ME
πh2
2
Quindi: σ"(E) = πλ =
2ME

Le equazioni degli interni stellari - parte III 28


b) P’(E) " probabilita` di penetrazione della barriera Coulombiana
(fattore di Gamow)

Introdotto da Gamow per tener conto che esiste la possibilità


che una particella con energia minore di EC(r0) perfori la
barriera di potenziale (“effetto tunnel”).

E
Potenziale elettrostatico
Ec
Z1Z2e2
EVC =
r

€ E(r1)

r0 r1 r
Le equazioni degli interni stellari - parte III 29
Si tratta di risolvere questo integrale

⎛ r1 ⎞

−⎜ (2 M )1 2 (E (r )−EC )1 2 dr ⎟

⎜ h ⎟
⎝ r0 ⎠
Πʹ = e

r1 = Distanza alla quale la


Massa ridotta del sistema particella 2 incontra la
m1m2 barriera di potenziale
della particella 1
m1 + m2

r0 = raggio d’azione della


forza forte

Le equazioni degli interni stellari - parte III 30


Si può dimostrare che:
(vedi Cester pag. 160-161)

% E (1 2
−' 0 *
& E )
Π"(E) = e

A1 A 2 2 2
E0 = 1.6 ⋅ 10 −6
Z1 Z2 [erg]
€ A1 + A 2


Le equazioni degli interni stellari - parte III 31
Vediamo quanto vale P’ nel caso più semplice
in cui ci sono due protoni

A1 A 2 2 2
A = Z = 1 => E0 = 1.6 ⋅ 10 Z1 Z2 = 0.8 10-6 erg
−6

A1 + A 2

L’energia di una particella ad una temperatura di 107 °K è


E ~ 2×10

-9 erg

% E (1 2
−' 0 *
& E )
Quindi: Π"(E) = e
= Exp[-(8 10-7/2 10-9)1/2] = Exp[-(4 102)1/2]

€ Π" = e−20 ~ 2 ⋅ 10−9 erg


La probabilità è piccola ma non nulla!
Le equazioni degli interni stellari - parte III 32
Finora abbiamo considerato i fattori a) e b). Vediamo…

dN ⌠ -E
∝ N1N2 ) e kT E σ#(E) Π#(E) Π# dE
dt ⌡
0

πh2 # E &1 2
−% 0 (
$ E '
2mE e


% E (1 2
⌠ -E 2 −' 0 *
dN € €πh & E )
∝ N1N2 0 e kT
E e Π+ dE
dt 0
⌡ 2mE
0

∞ % E (1 2
E −' 0 *
⌠ - kT & E )
∝ N1N2 0 e e Π+ dE

0
La funzione integranda è il
prodotto di 2 funzioni
Le equazioni degli interni stellari - parte III 33

E

nuclear reaction probability <sv>


e kT (decrescente; Maxwell distr.)
# E &1 2
−% 0 (
$ E '
e
(crescente; tunneling prob.)

Il prodotto sarà una funzione con valore ¹ 0 SOLO in un


ristretto intervallo di E (picco di Gamow)

#2π 2 (2m)1 2 Z Z e2 kT &2 3


EG = % 1 2
(
$ h 2'
Le equazioni degli interni stellari - parte III 34
c) Consideriamo il fattore P”

Questo fattore parametrizza la probabilità che, una volta


entrati in contatto, i nucleoni formino effettivamente un
nucleo stabile.

Infatti, il nucleo generato dalla fusione sarà in uno stato “eccitato”


e quindi potrà decadere in vari modi, essenzialmente:

è Riformare i nuclei originali

è Emettere l’energia di eccitazione sotto forma di


radiazione elettromagnetica e formare un nucleo stabile NON
eccitato

Le equazioni degli interni stellari - parte III 35


P” si può calcolare attraverso il rapporto di due quantità:

t e t
Tempo durante il quale Tempo impiegato dal
il nucleo rimane in uno nucleo prodotto
stato eccitato per emettere la radiazione
di eccitazione

Le equazioni degli interni stellari - parte III 36


Nuovo nucleone in stato
eccitato (instabile)

… se vive abbastanza a
lungo…

Elementi Nucleone stabile


originari non eccitato

NO REAZIONE! REAZIONE OK!


Energia di
eccitazione
Le equazioni degli interni stellari - parte III 37
τ Tempo durante il quale
Π" ∝ il nucleone prodotto
t rimane in uno stato
eccitato

Tempo impiegato dal


nucleo prodotto ad
€ emettere la radiazione di
eccitazione

In generale P” viene misurato dalla “sezione


d’urto” della reazione nucleare. Esistono
delle tabelle ottenute sperimentalmente.

Le equazioni degli interni stellari - parte III 38


In conclusione, considerando tutti i
fattori ed integrando, avremo:

$ E '1 3
−1.89& o )
dNr 2 −2 3 % kT (
= cx1x2ρ T e
dt

4h2 (A1 + A 2 )3 2 16
c = 72 52
E0 Π"
€ k 23
mH (A1 A 2 )

A1 A 2 2 2
E0 = 1.6 ⋅ 10 −6
Z1 Z2
€ A1 + A 2
Le equazioni degli interni stellari - parte III 39
In conclusione, considerando tutti i
fattori ed integrando, avremo:

$ E '1 3
−1.89& o )
dNr 2 −2 3 % kT (
= cx1x2ρ T e
dt
AMBIENTE: dipendenza complessa
dalla TEMPERATURA

€ c =
4h2
72
(A1 + A 2 )3 2
52
16
E0 Π" Proprieta` dei nuclei
k 23
mH (A1 A 2 )
che si fondono e del
A1 A 2 2 2 nucleo che viene
E0 = 1.6 ⋅ 10 −6
Z1 Z2 sintetizzato
€ A1 + A 2

Le equazioni degli interni stellari - parte III 40


Calcolo del tasso di produzione
di energia (e)
Il calcolo del tasso di produzione energetica (eº energia
prodotta per grammo e per secondo) è molto complesso
perché dipende da molti fattori (in particolare dalle
sezioni d’urto che variano in modo considerevole da un
tipo di reazione ad un altro)

Per ciascun ciclo (catena) di reazioni si dovrebbe tenere


conto di ogni componente… ma spesso ci si limita a
considerare la reazione che condiziona l’intero ciclo
(quella che ha il t più lungo)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 41


Il ragionamento è in generale il seguente:

Il coefficiente e è dato dalla sommatoria delle energie


prodotte dai processi che intervengono in un dato ciclo
di reazioni

energia prodotta N reazioni cm3 # erg &


ε = ∑ ε = % (
reazione cm3 sec gr $ gr sec'

€ € 1
Questo termine va
Questo termine lo abbiamo ρ
stimato facendo il
già calcolato
bilancio energetico $ E '1 3
per ciascun ciclo di −1.89& o )
dNr % kT (
= cx1x2ρ2 T −2 3e
reazioni dt €

Le equazioni degli interni stellari - parte III 42



% E (1 3
e dunque avremo: −1.89' o *
2 −2 3 & kT ) 1
ε = E cx1x2ρ T e
ρ

% E (1 3
−1.89' o *
& kT )

ε = E x1x2c ρT −2 3e

Il coefficiente “E” va calcolato per ciascuna catena di reazioni


che andremo € a considerare.

Le equazioni degli interni stellari - parte III 43


Quindi, per una catena di n reazioni avremo:

% E (1 3
n −1.89' o *
& kT )
ε = ∑ Ei x1x2ci ρT − 2 3e
i=1

Nuclei atomici Ambiente


Analizziamo adesso le principali catene di reazioni termonucleari


e la produzione di energia a loro associata Ei

Le equazioni degli interni stellari - parte III 44


Reazioni Termonucleari

Tipologie e nomenclatura
dei principali processi nucleari
Il numero di protoni nel nucleo stabilisce il tipo di elemento
chimico di cui stiamo parlando

N protoni N protoni

H - Idrogeno 1 B - Boro 5

He - Elio 2 C - Carbonio 6

Li - Litio 3 N - Azoto 7

Be - Berillio 4 O - Ossigeno 8

Le equazioni degli interni stellari - parte III 46


Protone Neutrone

Il tipo di elemento è determinato dal numero


di PROTONI presenti nel Nucleo
Numero di massa=
Numero di particelle nel nucleo

He4
H1
Si chiama Elio =
Ha 2 protoni nel nucleo

He4
ha 3 particelle nel nucleo =

He3 E’ un ISOTOPO leggero dell’elio

Li7
Si chiama Elio =
Ha 2 protoni nel nucleo

Be9
Come abbiamo visto il “superamento” della barriera di potenziale e’ solo il
primo passo per la formazione di un nucleo stabile (vedi il parametro P”)

La stabilita` di un nucleo atomico e` un delicato equilibrio tra numero di


neutroni e protoni. Un eccessivo numero di Protoni o Neutroni nel nucleo
genera instabilita`

Le equazioni degli interni stellari - parte III 48


• Responsabile della formazione
dei nuclei stabili
Interazione forte
• Molto forte, ma
piccolo raggio d’azione r0~10-13cm

Repulsione elettrostatica • Varia come r-2

• Responsabile della trasformazione


delle particelle sub-nucleari
Interazione debole
• Molto debole, decadimenti lenti
piccolissimo raggio d’azione r0~10-16cm

Le equazioni degli interni stellari - parte III 49


Particelle elementari e non

neutrone protone
elettrone

0.9395 GeV 0.9382 GeV


1.675 10-24 gr 1.673 10-24 gr 0.0005 GeV

Particella
Particelle Complesse Elementare

Le equazioni degli interni stellari - parte III 50


Protoni e Neutroni
Le particelle sub-atomiche: protone e neutroni NON sono particelle
elementari (come si pensa invece sia l’elettrone): sono costituiti da
quark.

Solo i quark di prima


generazione esistono
spontaneamente in
nautura e sono
i costituenti delle
particelle sub-nucleari

Carica elettrica
u = 2/3 e
d = -1/3 e

e = carica elettrica
elementare
Decadimento beta

n = (udd) p = (uud)

Carica n = 2/3e-1/3e-1/3e=0 Carica p = 2/3e+2/3e-1/3e=+1e

Le equazioni degli interni stellari - parte III 52


I decadimenti beta
L’interazione debole e’ l’unica forza in grado di cambiare il sapore dei
quark e dunque di “trasformare” le particelle sub-nucleari.
L’interazione debole ha un raggio di azione ancora piu piccolo (10-16 cm)
delle forza forte ed e’ caratterizzata da decadimenti lenti (su scala nucleare)

• Decadimento b- (O b): un neutrone decade generando


un protone, un elettrone, un anti-neutrino

n ® p+ + e - + n
(reazione esoenergetica = avviene spontaneamente)

• Decadimento b+: un protone decade generando


un neutrone, un positrone, un neutrino

p → n+ e + ν
+ +

(reazione endoenergetica = NON avviene spontaneamente)


n® p+ + e- +n (decadimento b-)

• Per un n libero, t ~ 10 minuti ® NO neutroni liberi in natura


® tempo enorme su scala nucleare

• n ® p+ + e- + n

0.9395 GeV 0.9382 GeV 0.0005 GeV è solo 0.0008 GeV!


L’energia prodotta e` piccola.
Queste considerazioni ci rassicurano sulla stabilità del neutrone
quando è legato in un nucleo: quando è legato, infatti, la sua
energia e’ al di sotto del limite (perché c’è l’energia di legame)
che gli permetterebbe di fare un decadimento b- (che dunque
non è più possibile dal punto di vista energetico)

Attenzione! Ci sono pero` isotopi semistabili che decadono in


questo modo con vite medie che vanno da qualche secondo, a
qualche anno…
Le equazioni degli interni stellari - parte III 54
p → n+ e + ν
+ +
(decadimento b+)

Attenzione!
Questa reazione violerebbe la conservazione dell’energia
(massa) se avvenisse per un singolo protone isolato

p+ → n + e+ + ν

“Masse” a riposo: 0.9382 GeV 0.9395 GeV 0.0005 GeV


Può avvenire solo se il protone “prende” energia dall’esterno:


per esempio, parte dell’energia cinetica

Le equazioni degli interni stellari - parte III 55


• decadimento b- inverso (cattura elettronica):

p + e + −
→ n+ ν

Questa reazione ha ruolo chiave nel “processo URCA”,


durante le fasi di pre-esplosione delle SNII:

• processo che si auto-alimenta:
piu` n e n vengono prodotti, piu`la stella si contrae =>
piu` p+ ed e- intergiscono tra loro =>
piu` n e n vengono prodotti =>
….

• sottrae e- degeneri => collasso core

Le equazioni degli interni stellari - parte III 56


Cattura protonica: processo (p, g)
Un protone interagisce con
un nucleo di numero atomico Z e numero di massa A.

Viene generato un nuovo elemento


di numero atomico Z+1 e numero di massa A+1
e viene liberata energia

A A+1
Z + p → (Z + 1)
+
+ γ

€ Le equazioni degli interni stellari - parte III 57


Processi (a, g) e (g, a)
Con “particella a” s’intende in generale un nucleo di
He4 (cioè un nucleo costituito da 2 protoni e 2 neutroni)

Processo (a, g) o cattura a:


un nucleo ZA interagisce con una particella a
A A+4
Z + α → (Z + 2) + γ
Questo processo aiuta la formazione
degli elementi più pesanti del C12

Processo (g, a) - fotodisintegrazione:


€ g “spacca” un nucleo ZA in x particelle a + un certo
un fotone
numero di neutroni (n)
A
Z +γ → x ⋅α + n
Le equazioni degli interni stellari - parte III 58
I processi che abbiamo appena visto possono essere
scritti anche in forma piu compatta

INPUT
OUTPUT
La particella A
interagisce
A(a, g) B …producendo
una particella
una particella a
B+ radiazione

ZA(a, g) (Z+2)A+4
un nucleo ZA interagisce con una particella a

A A+4
Z + α → (Z + 2) + γ
Ad esempio:
C12(a, g) O16
12 16
€ C +α → O +γ
Processi (n, g) e (g, n)
Processo (n, g) o cattura neutronica:

ZA + n ® ZA+1
Questo processo, generalmente seguito da un decadimento b-,
spiega la formazione degli elementi più pesanti del Fe

ZA+1 ® (Z+1)A+1 + e- + n
NB: perche’ avvenga, questo processo ha bisogno di neutroni
liberi, ma a causa del decadimento b- che disgrega un
neutrone dopo pochi minuti, è difficile trovare in natura
neutroni liberi.
=> per avvenire, questo processo deve essere accompagnato
da una reazione che generi neutroni
Le equazioni degli interni stellari - parte III 60
La cattura neutronica può avvenire in due modi

Il confronto tra il tempo scala di cattura neutronica (tn) e il tempo


scala di decadimento b- (tb) determina la distinzione tra

“processi s”: “processi r”:


processi di cattura neutronica processi di cattura neutronica
lenti (slow); rapidi (rapid);
un nucleo instabile decade un nucleo instabile riesce a
per b- prima di catturare catturare molti n prima di
altri n ( tb< tn) decadere per b- (tn < tb)

Per avvenire, i processi r hanno


bisogno di una sorgente di neutroni
particolarmente efficiente (vedi dopo)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 61


Processi (n, g) e (g, n)

Processo (g, n) o fotodisintegrazione:


fotoni energetici possono spaccare i nuclei e
generare neutroni (sorgente di n!!)

Fe 56 + γ → 13He4 + 4n
66
Esempio:

Questi n possono interagire col Fe e


€ generare elementi più pesanti
(per cattura neutronica & decadimento b-)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 62


Valle di stabilita`
(Z=# protoni, N=# neutroni)

Nel piano Z-N, i nuclei stabili definiscono una


“sequenza di stabilità” (detta anche Valle di stabilità)

• Per pesi atomici bassi Z


la stabilità è assicurata
Valle di
da Z~N
stabilità
• Al crescere di Z
comincia a rendersi
necessario un
eccesso di neutroni
(rispetto al numero
di protoni)

N
Stabilità = massima
Le equazioni degli interni stellari - parte III
di energia di legame 63
I processi b- e b+ sono due canali di trasformazione naturale
che, mantenendo costante il numero di nucleoni (A=cost),
portano i nuclei verso configurazioni stabili
(di massima energia di legame)

b+ : p + ® n + e+ + n b -: n ® p + + e - + n

(Z, N) → (Z − 1, N + 1) + e+ + ν (Z, N) → (Z + 1, N − 1) + e− + ν


A = Z-1+(N+1) = Z+N = cost A = Z+1+(N-1) = Z+N = cost
ma il nucleo prodotto ha ma il nucleo prodotto ha
un p+ in meno e un n in piu` un p+ in piu`e un n in meno
rispetto al nucleo originale rispetto al nucleo originale
Þ formazione di un Þ formazione di un
elemento con Z piu`piccolo elemento con Z piu`grande

Le equazioni degli interni stellari - parte III 64


b+: b -:

(Z, N) → (Z − 1, N + 1) + e+ + ν (Z, N) → (Z + 1, N − 1) + e− + ν

€ €

Le equazioni degli interni stellari - parte III 65


Z

Cattura p

Cattura n

Le equazioni degli interni stellari - parte III 66


Reazioni termonucleari di
fusione dell’idrogeno
PPI

PPII PPIII

Le equazioni degli interni stellari - parte III 67


Prima catena di
bruciamento dell’idrogeno:

catena PPI
PPI
H1 H1
p → n + e+ + ν

H2

He3 He3
H1

+ +

He4 H1 H1

Le equazioni degli interni stellari - parte III 69


H1 H1
PPI

H2

He3 He3
H1

+ +

He4 H1 H1

6 H è 1 He4+2 H

4 H è 1 He4
Le equazioni degli interni stellari - parte III 70
E t

1 1 2 +1.44 MeV
H +H → H + e + ν +
1.4 109 yr
−0.26 MeV

H2 + H1 → He3 + γ € +5.49 MeV 6 sec




He3 + He3 → He4 + H1 + H1 +12.85 MeV 106 yr
€ € €

−5
€ 2(1.44 − 0.26 + 5.49) +12.85
€ = 26.2 MeV =€4.2⋅ 10 erg

I valori negativi nel bilancio vengono dalle perdite per n:


€ perdita di energia per emissione di neutrini ~0.5 MeV (~2%)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 71


PPI
4 H è 1 He4

E=26.2 Mev

Le equazioni degli interni stellari - parte III 72


E t

1 1 2 +1.44 MeV
H +H → H + e + ν +
1.4 109 yr
−0.26 MeV


€ Questa e’ di gran lunga la reazione piu` lenta dell’intero ciclo PP1

Questo perche’ implica la “trasformazione” di un protone in
Protone in un neutrone

+ + +
p + p →( pn) + e + ν

Quindi di fatto un decadimento β+ che come abbiamo detto


E’ un processo molto improbabile.

€ p + →n + e + + ν

Le equazioni degli interni stellari - parte III 73


Attenzione!

A causa dell’interazione debole “decadimento b-” che


disgrega un neutrone dopo pochi minuti, è difficile trovare in
natura neutroni liberi!!

Se non esistesse il decadimento b allora avremmo n e p


nel plasma stellare pertanto potrebbe avvenire:

p + n ® H2 + g
e il ciclo di fusione dei nuclei sarebbe più veloce di un
fattore 109 rispetto al processo debole

2 +
p + p →H + e + ν + γ

Le equazioni degli interni stellari - parte III 74


E t
+1.44 MeV
H1 + H1 → H2 + e+ + ν 1.4 109 yr
−0.26 MeV
Attenzione!

€ Nel calcolo dell’energia prodotta da ogni reazione

dobbiamo
SOTTRARRE l’energia emessa sotto forma di neutrini.
I neutrini sono particelle che hanno una bassissima
interazione con la materia: possono attraversare l’intera
struttura stellare senza interagire e dunque di fatto
trasportano energia fuori dalla stella.
L’energia trasportata dai neutrini va dunque costantemente
valutata perche` sottrae energia al nucleo
RAFFREDDANDOLO.

In alcune fasi evolutive il raffreddamento particolarmente


efficiente operato dall’emissione di neutrini porta a fenomeni
importanti

Le equazioni degli interni stellari - parte III 75


Seconda catena
di bruciamento dell’idrogeno

catena PPII
Questa seconda catena genera il Berillio
tramite l’interazione tra He3
e l’He4 già esistente
H1 H1 PPII
He4
H2

He3 p + e− → n + ν
Be7
H1

€ Li7
e-

He4

Be8 +
H1
He4

Le equazioni degli interni stellari - parte III 77


H1 H1 PPII
He4
H2

He3 Be7
H1

e- Li7

He4
4 H + He4è 2 He4
Be8 +
4 H è 1 He4 H1
He4

Le equazioni degli interni stellari - parte III 78


E t

1 1 2 +1.44 MeV
H +H → H + e + ν +
1.4 1097yr
1.4 ⋅10 yr
−0.26 MeV

H2 + H1 → He3 + γ € +5.49 MeV 6 sec


€ €

He3 + He4 → Be7 + γ +1.59 MeV 106 yr
€ € €
+0.86 MeV
7
Be + e −
→ Li + ν 7
0.4 yr
€ € −0.80 MeV €

Li7 + H1 → 2He4 + γ € +17.35 MeV 6 min


€ €

+25.67 MeV
€ € 4.1 ⋅ 10−5 erg €

Perdite di energia per neutrini


€ ~1 MeV (~4%)
Le equazioni degli interni stellari - parte III € 79
PPII
4 H è 1 He4

E=25.7 Mev

Le equazioni degli interni stellari - parte III 80


Terza catena
di bruciamento dell’idrogeno

catena PPIII
Si differenzia dalla PPII
perché il Be7 interagisce con H1
anziché con un e-
H1 H1
PPIII

H2 He4

He3 Be7
H1

He4
B8
H1

Be8 +
He4
p → n + e+ + ν

Le equazioni degli interni stellari - parte III 82


H1 H1
PPIII

H2 He4

He3 Be7
H1

He4
B8
H1

Be8 +
4H+ 2 He4è He4 He4
4 H è 1 He4
Le equazioni degli interni stellari - parte III 83
E t

+1.44 MeV
H1 + H1 → H2 + e+ + ν 1.4 ⋅10
1.4 109 7 yr
−0.26 MeV

H2 + H1 → He3 + γ € +5.49 MeV 6 sec


€ €

He3 + He4 → Be7 + γ +1.59 MeV 106 yr
€ € €
Be7 + H1 → B8 + γ +0.135 MeV 66 yr
€ € €
B8 → Be8 + e+ + ν +18.07 MeV
€ € € 1 sec
8
Be → 2He + γ 4 −7.20 MeV

€ € +19.3 MeV

€ €
Perdite di energia per neutrini ~7.5 MeV (~28%)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 84
PPIII
4 H è 1 He4

E=19.3 Mev

Le equazioni degli interni stellari - parte III 85


Dipendenza dalla T
Efficienza
relativa
della
reazione
(He3+He3) (He3+He4 )
1

PP
(Be7+H1)

I
PPIII

(Be7+e-)
PPII

0
T
(107 °K)
PPI PPII PPIII
1.6 2.3

Le equazioni degli interni stellari - parte III 86


Riassunto catene PP
PPI H1 + H1 → H2 + e+ + ν
He3 + He3 → He4 + H1 + H1
69% H2 + H1 → He3 + γ

€ 31%
€ 7 7
Be + e −
→ Li + ν
PPII

Li7 + H1 ® Be8 He3 + He4 → Be7 + γ
99.7%
€ Be8 ® 2He4 + g
PPIII 0.3%
Inizialmente domina la PPI; €
man mano che l’abbondanza di Be7 + H1 → B8 + γ
He4 aumenta, aumenta anche al
probabilità della reazione He3-He4 B8 → Be8 + e+ + ν
e dunque si aprono Be8 → 2He4 + γ

i canali PPII e PPIII
Le equazioni degli interni stellari - parte III € 87
Ciclo CNO
Il bruciamento dell’H in He
può avvenire anche secondo un altro processo
che prevede la presenza di
elementi pesanti come C, N, O

Questi elementi agiscono da catalizzatori


(vengono consumati e prodotti all’interno del ciclo)
H1 C12 H1 CICLO
PRINCIPALE

N15 N13

p → n + e+ + ν
p → n + e+ + ν
He4

O15 g
€ C13 e-

H1
H1 N14
Le equazioni degli interni stellari - parte III 89
Le equazioni degli interni stellari - parte III 90
Ciclo Principale E t

C12 + H1 → N13 + γ +1.94 MeV 1.3 ⋅ 107 yr

+2.2 MeV
N13
→ C 13
+ e + ν +
7 min
€ € −0.7 MeV €

C13 + H1 → N14 + γ +7.55 MeV 2.6 6


2.7 ⋅ 10 yr

€ €

N14 + H1 → O15 + γ +7.29 MeV 3.2 ⋅ 108 yr
€ € €
+2.7 MeV
O15 → N15 + e+ + ν 82 sec
€ € −1.0 MeV

N15 + H1 → C12 + He4 4.96 MeV yr


1.1 ⋅ 105 sec

€ €

+25 MeV
€ € ~ 4 ⋅ 10−5 erg

Le equazioni degli interni stellari - parte III 91

CNO
(Ciclo principale)

4 H è 1 He4

E=25 Mev

Le equazioni degli interni stellari - parte III 92


Attenzione

Nel ciclo CNO gli elementi Carbonio Azoto Ossigeno agisco da


“catalizzatori” per la combustione dell’H.

essi SONO GIA` presenti nella mistura del gas che costituisce
il plasma Stellare.

DUNQUE gli elementi CNO NON SONO PRODOTTI


DALLA CATENA CNO

Pero’ le loro abbondanze relative vengono alterate dalla


catena a causa dei tempi scala di ciascuna reazione. Vediamo..

Le equazioni degli interni stellari - parte III 93


Ciclo Principale E t

C12 + H1 → N13 + γ +1.94 MeV 1.3 ⋅ 107 yr

+2.2 MeV
N13
→ C 13
+ e + ν +
7 min
€ € −0.7 MeV €

C13 + H1 → N14 + γ +7.55 MeV 2.6 6


2.7 ⋅ 10 yr

€ €

N14 + H1 → O15 + γ +7.29 MeV 3.2 ⋅ 108 yr
€ € €
+2.7 MeV
O15 → N15 + e+ + ν 82 sec
€ € −1.0 MeV

N15 + H1 → C12 + He4 4.96 MeV yr


1.1 ⋅ 105 sec

€ €

+25 MeV
€ € ~ 4 ⋅ 10−5 erg

Le equazioni degli interni stellari - parte III 94

La reazione più lenta è

14 1 15
N +H → O + γ
Per questo motivo ci sara` un “accumulo” di N14

Le equazioni degli interni stellari - parte III 95


H1 C12 H1 CICLO
PRINCIPALE

N15 N13

He4

O15
C13

H1
H1 N14
Le equazioni degli interni stellari - parte III 96
Se partiamo da una certa abbondanza di CNO,
una volta che il ciclo CNO e` andato a regime
le abbondanze relative si modificheranno cosi’:

C N O

Ciclo CN î ì -

Ciclo CNO î ì î

Le equazioni degli interni stellari - parte III 97


X
He4
O16
C12

N14

Le equazioni degli interni stellari - parte III


2 4 6 log t 98
I tempi medi di ciascuna reazione nel ciclo CNO
sono particolarmente importanti
perché permettono di dedurre le abbondanze relative
degli isotopi da C12 a O16

Infatti, in uno stato di equilibrio


(tasso con cui un dato isotopo scompare in una reazione = tasso
con cui viene prodotto nella reazione precedente)
=>
abbondanze relative = rapporto dei tempi di vita media

C12 1.3 ⋅ 107 13 N14 3.2 ⋅ 108


= = = 4.6 15
= 5
= 2900
C 13
2.7 ⋅ 10 6
2.7 N 1.1 ⋅ 10

€ €

Le equazioni degli interni stellari - parte III 99


H1 C12 H1 CICLO
PRINCIPALE

N15 N13

p → n + e+ + ν
p → n + e+ + ν
He4

O15 g
€ C13 e-

H1
H1 N14
Le equazioni degli interni stellari - parte III 100
O16 H1 C12 H1

H1

N15 N13
F17
p → n + e+ + ν

€ He4

O15
O17 He4 C13

H1
H1 N14
Le equazioni degli interni stellari - parte III H1 101
O16 H1 CICLO
SECONDARIO
H1
C12

N15
F17
p → n + e+ + ν

€ He4
O15
O17 He4

H1
Le equazioni degli interni stellari - parte III H1 N14 102
Ciclo Secondario
E t

N14 + H1 → O15 + γ +7.29 MeV 3.2 ⋅ 108 yr

15 15 +2.7 MeV
O → N + e + ν +
82 sec
€ € −1.0 MeV

N15 + H1 → O16 + γ +1.2 MeV

€ €

O16 + H1 → F17 + γ +0.6 MeV
€ €
F17 → O17 + e+ + ν +2.7 MeV
€ −0.94 MeV

O17 + H1 → N14 + He4 € +1.19 MeV


+24.9 MeV
€ € ~ 4 ⋅ 10−5 erg
Le equazioni degli interni stellari - parte III 103
CNO
(Ciclo secondario)

4 H è 1 He4

E=24.9 Mev

Le equazioni degli interni stellari - parte III 104


Attenzione

Questi che abbiamo appena analizzato sono solo alcuni dei cicli
che possono essere attivati a partire dal ciclo principale.
A temperature via via crescenti infatti possono diventare attivi
altri cicli secondari (sempre alimentati da catture protoniche)

Questi cicli (se attivati) introducono delle signatures importanti


nel gas interstellare (anticorrelazioni tra differenti elementi
come ad esempio la O-Na: sodio aumenta quando l’ossigeno
diminuisce; o la Mg-Al)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 105


T= 4 107 K T= 7 107 K
Ossigeno DIMINUISCE
Sodio AUMENTA

Cumulative behaviour of [Na/Fe] as a function of [O/Fe] for 19


Galactic Globular Clusters (Carretta et al. 2009)
T= 4 107 K T= 7 107 K
Torniamo alla caratterizzazione del parametro ε:

% E (1 3
−1.89' o *
& kT )
ε = E x1x2c ρT −2 3e

Il coefficiente E va calcolato adesso per ciascuna catena di



reazioni che abbiamo considerato.

Le equazioni degli interni stellari - parte III 109


% E (1 3
−1.89' o *
Ricordando che ε = E x1x2c ρT −2 3e & kT )

4h2 (A1 + A 2 )3 2 16
c = 72 52
E0 Π"
€ k 2 3mH (A1 A 2 )

A1 A 2 2 2
E0 = 1.6 ⋅ 10 −6
Z1 Z2
€ A1 + A 2

Nel caso della catena di reazioni protone-protone avremo

€ 2 −2 3 13
6 −33.81 / T6
εpp = 2.36 ⋅ 10 ρXH T6 e Φ(T)
[erg s-1 g-1]

T6 = temperatura espressa in # T &


€ milioni di gradi. E’ una T6 ≡ % 6 (
grandezza adimensionale $10 °K '
Le equazioni degli interni stellari - parte III 110
Nella trattazione precedente abbiamo trascurato
il fatto che i nuclei sono circondati da
una nube di elettroni molto densa
che introduce un potenziale perturbatore
il cui effetto e` quello di
ridurre la barriera di potenziale
aumentando così la penetrabilità

2 −2 3 13
−33.81 / T6
εpp = 2.36 ⋅ 106 ρXH T6 e Φ(T)

€ F(T) funzione che tiene


conto dello schermo degli
elettroni
Le equazioni degli interni stellari - parte III 111
Analogamente per il ciclo CNO potremo scrivere

−2 3 13
−153.31 / T6
εCN = 7.21 ⋅ 1027 ρXHZCN T6 e Φ(T)

2 −2 3 13
6 −33.81 / T6
€ εpp = 2.36 ⋅ 10 ρXH T6 e Φ(T)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 112


Direttamente legate a queste quantità (e) ci sono i fattori “e”
che dipendono solo dalla T

εpp εCN
epp = eCN =
ρXH
2
ρXHZCN

ρ = 100 gr cm−3
€ €
XH = 0.67

ZCN
= 0.005
XH

Fino a T6=17 domina il ciclo PP,


a temperature superiori prevale
€ il ciclo CNO

1.7×107 °K
Le equazioni degli interni stellari - parte III 113
Nel nucleo del
Sole:
epp/eCNO~100

Le equazioni degli interni stellari - parte III 114


Processo 3a
Combustione dell’He4 in C12
Una volta che l’H è esaurito nel nulceo (X<0.05),
nelle regioni centrali della stella,
il nucleo comincia a contrarsi

la temperatura aumenta
e arriva a T~1.5 × 108 °K

A questa temperatura s’innesca


la reazione di fusione dell’He

Le equazioni degli interni stellari - parte III 116


3 a: +

3 He4 C12
E

He 4 + He 4 ↔ Be 8 −0.1 MeV

Be8 + He4 → C12 + γ +7.4 MeV



€ +7.3 MeV
€ €
~ 1.2 ⋅ 10−5 erg


Le equazioni degli interni stellari - parte III 117
La prima reazione assorbe energia (reazione endotermica):
infatti il Be8 è fortemente instabile e tende a ritrasformarsi
nelle due particelle iniziali.

La produzione di Be8 e la immediata (7 10-17 secondi!!!!)


scissione in due nuclei di elio indicano una reazione risonante
He4 + He4 → Be8

Be8 → He4 + He4


Solo in un ambiente STRAORDINARIAMENTE ricco di He
€ con concentrazione:

Be8 1
4
=
He 1010
il Be8 riesce ad interagire con un altro He4 e a formare C12


Le equazioni degli interni stellari - parte III 118
Analogamente per quanto scritto per le reazioni di
fusione dell’H, possiamo scrivere:

−4.32⋅109 / T
35 2 3 e
ε3α = 3.5 ⋅ 10 ρ Y 3
Φ(T)
T

Se vogliamo scriverla in funzione di T6 come le due


precedenti, allora sostituiamo T=T6×106
€ −4.32⋅109 / T6 ⋅106
35 2 3 e
ε3α = 3.5 ⋅ 10 ρ Y 3
Φ(T)
1018 T6

e−4320 / T6
€ ε3α = 3.5 ⋅ 1017 ρ2 Y 3 3
Φ(T)
T6
Le equazioni degli interni stellari - parte III 119
Completiamo il grafico…
e
CNO 3a

p-p

6 7 8 LogT

Bruciamento H Bruciamento He
Le equazioni degli interni stellari - parte III 120
Riscriviamole

2 −2 3 −33.8 / T 1 3
εpp = 2.36 ⋅ 106 ρXH T6 e 6
Φ1 (T)

−2 3 −153.3 / T 1 3
27
εCNO = 7.2 ⋅ 10 ρXHXCN T6 e 6
Φ 2 (T)

17 2 3 −3 −4320 / T
ε3α = 3.5 ⋅ 10 ρ Y T6 e 6
Φ 3 (T)


Le equazioni degli interni stellari - parte III 121
e=e(ρ,T)
Vorremmo poter esprimere la dipendenza di e dalla temepratura
attraverso una semplice legge di potenza:
νa con a=cost
ε = ε0ρT
Tuttavia, la complessita` della dipendenza dalla
temperatura nelle relazioni che abbiamo ottenuto ci
permettera` al massimo di ottenere relazioni di questo
tipo: €
ν $ d ln ε '
ε = ε ρT 0
dove ν = & )
% d ln T (
ρ

che sono valide SOLO per piccoli intervalli di temperatura


€ … vediamo
Partiamo dalla relazione generale che avevamo trovato

& E )1 3

2 −1.89 ( 0 +
' kT *
ε ∝ ρT 3
e

Passiamo ai Logaritmi


2
& E )1 3
ln ε ∝ ln ρ + lnT 3
− 1.89 ( 0 +
'kT *
13
2 & E0 )
ln ε ∝ ln ρ − lnT − 1.89 ( +
€ 3 'kT *
Le equazioni degli interni stellari - parte III 123
Deriviamo
13
dε dρ 2 dT %E0 ( 1 −4 3
= − − 1.89 ' *
+ T dT
ε ρ 3 T &k ) 3

13
dε %
dρ 2 dT 1.89 E0 ( 1
€ = − +
− ' * dT
ε ρ 3 T 3 &k ) T T
13

+ % (1 3.
€ dε dρ dT - 2 1.89 E0
= + − + ' * 0
ε ρ T -, 3 3 &kT ) 0/

* # E &1 3 2 - dρ
dε dT ,1.89
€ = % 0( − / +
ε T ,+ 3 $kT ' 3/. ρ

Le equazioni degli interni stellari - parte III 124


* # E &1 3 2 - dρ
dε dT ,1.89
= % 0( − / +
ε T ,+ 3 $kT ' 3/. ρ

€ # dε dT & # E &1 3
% ( = 0.63 % 0 ( − 0.67 = ν(T)
$ε T ' $kT '

€Questo e’ l’esponente che esprime la dipendenza


di ε dalla temperatura

n(T)
e≈ T
Anche l’esponente dipende dalla temperatura !!

Le equazioni degli interni stellari - parte III 125


# dε dT & # E &1 3
% ( = 0.63 % 0 ( − 0.67
$ε T ' $kT '

$ d ln ε ' $ E '1 3
€ ν = & ) = 0.63 & 0 ) − 0.67
% d ln T ( %kT (

A1 A 2 2 2
Ricordando
€ che E0 = 1.6 ⋅ 10 −6
Z1 Z2
A1 + A 2

1/3
# 2 2 &
A1 A 2 Z1 Z2
ν = 14.17
€ % ( − 0.67
% A1 + A 2 T6 (
$ '

n dipende dalla temperatura


e dagli elementi coinvolti nella reazione

Le equazioni degli interni stellari - parte III 126
Calcolandolo per i cicli PP e CNO, si ottiene:

−1 3 −1 3
νpp = 11.25 T6 − 0.67 νCN = 50.67 T6 − 0.67

Ovvero, tabulato in funzione di T:


€ € CN
PP

T6 n T6 n

4-6 6 14-16 20

6-10 5 16-24 18

3-13 4.5 21-31 16

11-17 4 24-36 15

16-24 3.5 36-50 13


Le equazioni degli interni stellari - parte III 127
Dunque possiamo scrivere le formule che parametrizzano il
parametro e come:

npp
epp =e1 r X2 T6 con npp=[3.5 - 6]
nCN
eCN =e2 r X XCN T6 con nCN=[13 -20]
n3a
e3a =e3 r2 Y3 T8 con n3a=[20 -30]

Con queste relazioni abbiamo finalmente


chiuso il sistema di equazioni!!!

Le equazioni degli interni stellari - parte III 128


npp
epp =e1 r X2 T6 con npp=[3.5 - 6]
nCN
eCN =e2 r X XCN T6 con nCN=[13 -20]

ATTENZIONE!!!
L’analisi di queste due equazione sara` fondamentale per
capire la struttura delle stelle al variare della massa.
Infatti e’ evidente che a parita` di condizioni di
temperatura eCN >>epp
con importanti conseguenze sul gradiente radiativo e
sull’istaurazione di moti convettivi nella struttura stellare

Le equazioni degli interni stellari - parte III 129


Il problema dell’He

L’abbondanza di He che si misura nell’universo


(Y ~ 0.24 ÷ 0.28)
è troppo alta per essere spiegata solo in base al
bruciamento dell’H negli interni stellari.

Da dove viene il resto?


Innanzitutto stimiamo quanto He puo` essere stato prodotto dalle
stelle da quando si e` formato l’Universo (cioe` in un tempo di
Hubble: tH~13 Gyr).
Facciamo il conto per la nostra Galassia, sapendo che:
LGal ~ 1011 Lsol
MGal ~ 1012 Msol
e supponendo che tutta la luminosità della Galassia venga dal
bruciamento di H"He e che sia rimasta sempre costante.

LGal = 1011 Lsol = 1011 4 1033 = 4 1044 erg s-1


=>
tH~13 Gyr = 13 109 yr = 13 109 p 107 =4 1017 s

=> ETOT= 4 1044 4 1017 = 1.6 1062 erg

energia totale prodotta dal bruciamento di H in He


da quando la Galassia si e` formata
Le equazioni degli interni stellari - parte III 131
L’energia di legame di un nucleo di He (=> l’energia prodotta
dal bruciamento di 4 nuclei di H in un nucleo di He) è:
Eb,He ~ 4.5 10-5 erg

Quindi il numero di atomi di He4 che si sono formati in 13 Gyr e`:

ETOT 1.6 1062


NHe = = = 3.5 1066
Eb,He 4.5 10-5

Considerando che la massa di 1 atomo di elio e` mHe~ 6.64×10-24 g,


la massa totale di He prodotta in un tempo di Hubble e` quindi:

MHe = NHe mHe ~ 3.5 1066 6.64×10-24 = 2.4 1043 g

Le equazioni degli interni stellari - parte III 132


La massa della Galassia è

MGal = 1012 Msol = 1012 2 1033 = 2 1045 g

Quindi la frazione in massa di elio prodotta da quando


l’universo si e` formato e`:

MHe 2.4 1043


Y= = ~ 10-2 = 0.01
MGal 2 1045

L’abbondanza di elio misurata (Y ~ 0.24 ÷ 0.28)


e` circa 20 volte maggiore!
Come mai?

Le equazioni degli interni stellari - parte III 133


NB: Y=0.24 e` l’abbondanza di elio stimata nelle stelle piu`
vecchie (t~13 Gyr) !!

Quindi deve esserci stato un processo estremamente efficiente che,


su tempi scala molto brevi, abbia prodotto un’abbondanza di elio
Y~0.24: un quarto della massa dell’universo e` fatta di Elio!

Big
Bang

Le equazioni degli interni stellari - parte III 134


La teoria del Big Bang descrive l’espansione e il
progressivo il raffreddamento dell’Universo, non
tratta di come sia effettivamente iniziato.
Big
Bang
La teoria del Big-Bang è proprio la descrizione della poderosa espansione
dell’Universo, del suo rapido e progressivo raffreddamento accompagnato
dalla conseguente diminuzione dell’energia media delle particelle che lo
costituiscono.
Dunque, temperatura (in rapida decrescita) e dimensioni (in rapida
crescita) sono le due quantità` che caratterizzano la cronologia degli
eventi nei primi secondi dopo la formazione dell’Universo.

Come si vede la CRONOLOGIA del


BB non comincia a t=0 ma a 10-43
secondi l’epoca in cui le 4
interazioni cominciano a separarsi.
La forza di gravita` si separa dalle
altre interazioni. Non abbiamo una
teoria che unifichi le 4 interazioni e
dunque questo e’ il primo istante
descrivibile in termini della fisica
attuale

135
CRONOLOGIA del BB
Possiamo stabilire una relazione funzionale approssimata
Tra TEMPERATURA ed eta` dell’Universo
Big
2
Bang ⎛ 1010°K ⎞ 10 10
tU = ⎜ ⎟ sec T= K
⎝ T ⎠ tU
Tempo di Planck = 10-43 secondi. E’ il primo istante describile in termini delle attuali
conoscenze fisiche. La forza di gravita` e’ separata dalle altre tre interazioni che regolano la
fisica dell’Universo
L’epoca dell’inflazione: 10-35 sec dopo il BB – E’ questa l’epoca della grande espansione
accelerata dell’Universo: in un tempo brevissimo (10-34 secondi) l’Universo di espande di 30
ordini di grandezza (mille miliardi di miliardi di miliardi di volte). Per giustificare una simile
iperbolica espansione occorre invocare una forma di energia (per il momento sconosciuta)

L’epoca della separazione della forza forte: 10-35 sec dopo il BB – L’Universo è
dominato dalla radiazione ad altissima temperatura e da particelle e antiparticelle elementari
(quark, antiquark, elettroni, positroni) che vengono continuamente distrutte e create: la
radiazione produce continuamente coppie di particelle-antiparticelle, che poi si annichilano,
tornando ad essere energia. Così in un loop senza fine. In linea di principio i fenomeni di
formazione di coppie particella-antiparticella dovrebbero portare ad un bilanciamento esatto
delle particelle e delle antiparticelle, per ogni particella che si forma, si forma anche la sua
antiparticella. Si capisce quindi che in questa situazione di perfetta simmetria, l’Universo
sarebbe rimasto costituito di pura radiazione: e’ la violazione di questa simmetria che genera
un extra-numero di particelle rispetto alle antiparticelle
136
L’epoca della separazione delle forze: 10-10 sec dopo
Big il BB – Anche la forza debole si separa dalla forza
elettromagnetica. Da questo punto in poi abbiamo in
Bang campo le quattro forze fondamentali che regolano i
fenomeni nell’Universo, ciascuna con le sue caratteristiche
e il suo raggio di azione, così come le conosciamo oggi. La
temperatura si è abbassata notevolmente a soli un milione
di miliardi di gradi (1015 K).

L’epoca delle particelle: 10-6 sec dopo il BB –


La materia annichilisce l’antimateria - La maggior parte delle particelle create si
annichilisce con la propria antiparticella, ed è a questo punto che quella piccolissima
sovrabbondanza di particelle rispetto alle antiparticelle fa` la differenza: sono queste le
particelle che sopravvivranno a quest’epoca e faranno si che l’Universo sia fatto di materia.
Mentre fino a questo momento la quantità di anti-particelle era del tutto confrontabile con il
numero di particelle, da questo istante in poi le anti-particelle diventano molto rare
(compaiono in alcune reazioni e vengono immediatamente annichilite dalla corrispondente
particella).

La temperatura è scesa a 10000 miliardi di gradi (1013 K). L’energia termica delle particelle
sta calando rapidamente e la forza forte comincia a prendere il sopravvento: comincia la
formazione delle particelle sub-atomiche. La forza forte organizza i quark in protoni e
neutroni e relative antiparticelle.

137
L’epoca dell’equilibrio materia-radiazione: 10-4 sec
T ~ 1012 °K(100MeV ) dopo il BB – c’è un delicato equilibrio tra particelle e
radiazione.

t =10 −4 sec
− −
e +γ ↔ e +γ Equilibrio radiazione-elettroni-positroni
+ +
e +γ ↔ e +γ
− +
e + e ↔ νe +νe Equilibrio neutrini-elettroni-positroni
± ±
e +νe ↔ e +νe
± ±
e +νe ↔ e +νe

e+ + n ↔ p + ν e Equilibrio neutrini-neutroni-protoni
Anche i neutrini partecipano a questo equilibrio: l’Universo
è ancora troppo caldo e troppo denso e sono ancora
ν e + n ↔ e− + p+ intrappolati in questo plasma e costretti ad interagire con i
protoni e neutroni, e ne controllano le abbondanze relative
n ↔ p + e− + ν e attraverso una serie di reazioni regolate dalla forza debole

138
In questo regime di equilibrio termodinamico il numero relativo tra
neutroni e protoni e’ stabilito dalla temperatura e dalla massa delle due
particelle seguendo la statistica di Boltzmann
mn c 2
− Δmc 2
⎡ n ⎤ Nn e kT − Δm × c 2 = (mn − m p )c 2 ≈ 1.29MeV
⎢ ⎥= = m c2 = e kT

⎣ p⎦ Np − p
e kT

T ~ 1012 °K(100MeV )
⎡ n ⎤ Nn
t =10 −4 sec ⎢ ⎥= = 0.99
⎣ p⎦ Np

T ~ 3×1010 °K(≈ 3MeV ) ⎡ n ⎤ Nn


⎢ ⎥= = 0.65
t = 0.12sec ⎣ p⎦ Np

Come si vede il numero dei neutroni diminuisce rapidamente man


mano che la TEMPERATURA DECRESCE

139
Il rapporto neutroni/protoni diminuisce rapidamenteal decrescere
della TEMPERATURA fino a restare “congelato” quando le condizioni
di equilibrio si interrompono (linea rossa)
140
L’EPOCA DEL CONGELAMENTO DEI NEUTRONI
5
⎛ 1.1×1010°K ⎞ Possiamo identificare un
tweak = ⎜ ⎟ sec
⎝ T ⎠ istante (t=0.7 sec, T=1.2
1010 K) in cui l’eta
dell’Universo (linea
continua) diventa uguale al
tempo caratteristico delle
Interazioni deboli (linea
tratteggiata) che
mantenevano in equilibrio i
neutrini con i protoni e
neutroni
2
⎛ 1010°K ⎞ Da quel momento in poi
tU = ⎜ ⎟ sec l’universo diventa
⎝ T ⎠ otticamente sottile
trasparente ai neutrini

E` questa l’epoca
dell’ultimo scattering dei
neutrini con la materia

1.2x 1010 K
141
L’EPOCA DEL CONGELAMENTO DEI NEUTRONI

T ~ 1.2 ×1010 °K (≈ 1MeV ) t = 0.7sec


A partire da questo momento in poi i neutroni possono solo decadere.
Diventa fondamentale capire dunque qual’e’ l’abbondanza di neutroni
congelata da questo evento, perche questa e’ la quantita di neutroni
disponibili per cominciare la nucleosintesi
mn c 2
10 − Δmc 2
T ~ 1.2 ×10 °K(≈ 1MeV ) ⎡ n ⎤ Nn e kT −
⎢ ⎥= = m c2 = e kT
= 0.27
t = 0.7sec ⎣ p⎦ Np − p
e kT
⎡ n ⎤
⎢ ⎥ == 0.21
⎣n + p⎦
Ovvero il numero dei neutroni e’ circa ¼ del numero dei protoni.
Dopo quest'epoca Nn diminuisce con una “velocita” dettata dal
decadimento Beta- dei neutroni con vita media τn = 885.7 secondi.

142
L’EPOCA DEL DISACCOPPIAMENTO DEI NEUTRINI

T ~ 1.2 ×1010 °K (≈ 1MeV ) t = 0.7sec


Andamento del rapporto [n/p] prima e dopo l’epoca del disaccoppiamento
dei neutrini

Decadimento β-
con vita media
τn = 885.7 sec.

t
⎡ n ⎤ Nn −
⎢ ⎥= = 0.27 × e 885.7 Equilibrio
⎣ p⎦ Np temodinamico

143
The Deuterium bottleneck
Perché` ci interessa tanto stabilire la frazione di neutroni disponibili? Perché` sono queste
particelle la chiave della nucleosintesi primordiale. Infatti, la disponibilità di neutroni liberi
consentirebbe di aggirare il collo di bottiglia della catena PP: la formazione del Deuterio.

Infatti, a questo punto, data la presenza dei principali ingredienti (protoni e neutroni) la
nucleosintesi primordiale potrebbe di fatto cominciare. Attraverso la tanto attesa reazione

n + p → H 2 +γ
Tuttavia c’’e un problema: l’Universo e’ ancora troppo caldo. Ci sono
fotoni troppo energetici che immediatamente spaccano il Deuterio in
protoni e neutroni

H 2 +γ → n + p

L'energia di legame del Deuterio e` abbastanza bassa E=2.23 Mev


Bisogna aspettare che la temperatura vada sotto il miliardo di gradi
(6 x 108 K) per avere un numero di fotoni con energia maggiore
dell’energia di legame del deuterio abbastanza basso da non invalidare il
processo
144
The Deuterium bottleneck
Universo troppo caldo per la
sopravvivenza del deuterio
Rapidamente (nel giro
di pochi minuti) tutti i
neutroni disponibili sono
incapsulati in nuclei di He

n + p → H2 + γ

H2 + H2 → He3 + n

He3 + n → H3 + p

H2 + H3 → He4 + n

Ad un’eta di circa 300 sec,


la temperatura e’ abbastanza
bassa da far sopravvivere il deuterio €
E la nucleosintesi puo cominciare. 145
NUCLEOSINTESI PRIMORDIALE

300
⎡ n ⎤ Nn
Quanti neutroni

⎢ ⎥= = 0.27 × e 885.7 = 0.19
abbiamo a disposizione? ⎣ p⎦ Np

Calcoliamo l’abbondanza in massa dell’elio che possiamo formare:


il max numero di atomi di He che posso formare e’ Nn/2
(ci vogliono 2 neutroni per fare un He)

⎡ Nn ⎤ ⎡ Nn ⎤
( )mHe ( )4m p
⎡ He ⎤ ⎢ 2 ⎥ ⎢ 2 ⎥
⎢ ⎥=⎢ ⎥ =⎢ ⎥ =
⎣ p + n + He ⎦ ⎢ N m + N m + ( N n )m ⎥ ⎢ N m + N m + ( N n )4m ⎥
⎣ p p n n
2
He
⎦ ⎣ p p n n
2
p

⎡ 2N n ⎤ ⎡ 2N ⎤ ⎡ 2N / N ⎤
n n p
=⎢ ⎥=⎢ ⎥=⎢ ⎥ = 0.24
⎢⎣ N p + N n + 2N n ⎥⎦ ⎢⎣ N p + 3N n ⎥⎦ ⎢⎣1+ 3N n / N p ⎥⎦

Posso formare il 24% in massa di Helio !!!!

146
NUCLEOSINTESI PRIMORDIALE

Elio

YP =0.24
Tracce di H2, Helio 3, Berillio e Litio 7
147
Le reazioni successive possibili:

He4 + n → He5 → He4 + n

instabile τ = 10−21 sec


€ NON ci sono isotopi stabili con A=5 !

Altre possibilità €
instabile
He3 + He4 → Be7

He4 + He4 → Be8 → He4 + He4

instabile τ = 10−16 sec

€ NON ci sono isotopi stabili neppure con A=8 !


Il fatto che NON ci siano elementi stabili con A=5,8
impedisce la formazione di elementi più pesanti di He4

Le equazioni degli interni stellari - parte III 148


Ma “dove” possiamo arrivare aggregando p e n ?

Poco piu in la… visto che:

Le equazioni degli interni stellari - parte III 149


Quindi la composizione chimica dell’Universo al momento
del raffreddamento della sfera primordiale è costituita da
H, He4, tracce di H2 e He3 e poco altro
(un po’ di Litio e di Berillio)

Senz’altro queste considerazioni portano ad escludere che


gli elementi pesanti si possano essere formati in queste
prime fasi dell’Universo in espansione

Le equazioni degli interni stellari - parte III 150


Reazioni Termonucleari
successive alla 3a
Reazioni di Pre-Sequenza
Alcune reazione termonucleari possono avvenire a temperature
minori dell’innesco dell‘intera catena PP. Esse coinvolgono elementi
leggeri (fondono elementi leggeri e formano isotopi dell’He)

D2 + H1 = He3 0.5 ⋅ 106 °K

Li6 + H1 = He3 + He4 2.0 ⋅ 106 °K

Li7 + H1 = 2He4 2.4 ⋅ 106 °K

Be9 + 2H1 = He3 + 2He4 3.2 ⋅ 106 °K

B10 + 2H1 = 3He4 4.9 ⋅ 106 °K

B11 + H1 = 3He4 4.7 ⋅ 106 °K

Avvengono tra 0.5 e 5 milioni di gradi


€ €
Le equazioni degli interni stellari - parte III 152
Reazioni successive alla 3a
Cicli PP/CNO: H ® He4 (MS: sequenza principale)
3a: He4 ® C12 (HB: braccio orrizontale)
successive alla 3a: C12 ® O16, Ne20, … Fe56

Come abbiamo visto dal confronto della quantità di energia


prodotta, il bruciamento dell’He produce solo il 10% dell’energia
prodotta dalla catena p-p e per questo la fase di bruciamento di
He dura molto meno di quella di bruciamento dell’H.

Le equazioni degli interni stellari - parte III 153


CARBON BURNING IN A NON-DEGENERATE
CORE AT 5-6 108 °K

# O16
+ 2He 4

C12 + C12 →$ 20 4
% Ne + He

NEON BURNING IN A NON-DEGENERATE CORE


AT 1.2-1.9 109 °K

20 16 4
Ne + γ →O + He
20 4 24
Ne + He → Mg + γ

Evoluzione Stellare - parte IV 154


OXYGEN BURNING IN A NON-DEGENERATE
CORE AT 1.5-2.6 109 °K
O16 + O16 →S 32 →Si 28 + He 4
......................... →P 28 + p
......................... →S 31 + n
30 2
......................... →P + H
SILICUM BURNING IN A NON-DEGENERATE
CORE AT 2.3 109 °K
€ Si 28 + γ → Mg 24 + He 4
Mg 24 + γ → Ne 20 + He 4
Ne 20 + γ →O16 + He 4
O16 + γ →C12 + He 4
Evoluzione Stellare - parte IV
C12 + γ → 3He 4 155
SILICUM BURNING IN A NON-DEGENERATE
CORE AT 2.3 109 °K

Si 28 + γ → Mg 24 + He 4
Mg 24 + γ → Ne 20 + He 4
Ne 20 + γ →O16 + He 4
O16 + γ →C12 + He 4
C12 + γ → 3He 4

NOTE THAT Silicum burning is essentially a photo-disintegration


that produces alpha particles that are captured by the heavy
elements via€a number of chains that gradually increase the
mean atomic weight of the core until it is dominated by iron
group nuclei.

Evoluzione Stellare - parte IV 156


Processi di cattura a

Le equazioni degli interni stellari - parte III 157


A temperature superiori a 6×108 °K inizia una serie di processi
detti “catture a”
che consistono nella “cattura” di particelle a da parte del C12 e dei
nuclei piu’ pesanti, portando alla formazione di O16, Ne20 etc.

C12 + He4 → O16 + γ 7.6 MeV


16 4 20
O + He → Ne + γ 4.7 MeV
20 4 24
Ne + He → Mg + γ 9.3 MeV
24 4 28
Mg + He → Si + γ 9.9 MeV

Si28 + He4 → S32 + γ 6.9 MeV

S32 + He4 → Ar 36 + γ 6.6 MeV


Le equazioni degli interni stellari - parte III 158
28 4 32
Si + He → S + γ

S32 + He4 → Ar 36 + γ

...
52 4 56
Cr + He → Ni + γ

NOTE that the timescales of each successive burning are



increasingly shorter, decreasing from years to DAYS!!

Evoluzione Stellare - parte IV 159


C12 + He4 → O16 + γ
16 4 20
O + He → Ne + γ
20 4 24
Ne + He → Mg + γ
24 4 28
Mg + He → Si + γ
28 4 32
Si + He → S + γ

S32 + He4 → Ar 36 + γ
….

elementi a:riemessi nel mezzo


€ interstellare da SNII
Le equazioni degli interni stellari - parte III 160
Z

Cattura α

Le equazioni degli interni stellari - parte III 161


L’altro aspetto rilevante delle reazioni termonucleari in questo
regione di temperature e’ l’emissione di

NEUTRINI

Le equazioni degli interni stellari - parte III 163


In questi regimi di temperatura (a partire da alcune centinaia di
milioni di gradi) diventano importanti le perdite di energia per
emissione di neutrini (che vengono generati non piu` da singole
reazioni termonucleari ma direttamente dal plasma stellare)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 164


NEUTRINO ENERGY-LOSS RATE

NEUTRINO PAIR PRODUCTION –


At T= 6x 109 K
electron positron pairs are produced by the equilibrium reaction
+ −
e +e ⇔ γ +γ
In hot dense environments the following reaction can occur

+ −
€ e + e →ν + ν


NEUTRINO ENERGY-LOSS RATE

PHOTO-NEUTRINO PRODUCTION –
At lower temperature neutrinos can be produced by
The possibility that an electron can absorbe a photon and then
re-emit a neutrino-antineutrino pair

− −
e + γ →e + ν + ν
PLASMA-NEUTRINO PRODUCTION –
When the stellar core density becomes large
Photons behave as Plasmon and they can direct transform to
a neutrino-antineutrino pair. This CANNOT occur for a

normal photon in vacuum because of the conservation of
Momentum and energy.

γ pl
→e −
+ e → ν +
+ ν
Attenzione: i tempi di queste combustioni sono rapidissimi

Per M~20Mo

Bruciamento t

H ® He 107 yr

He ® C 106 yr

C®O 1000 yr

O 200 giorni

Si 7 giorni

Evoluzione Stellare - parte IV 169


Come abbiamo detto piu` volte la NUCLEOSINTESI degli elementi
prodotta da reazioni termonucleari di fusione nei nuclei stellari
si conclude con lo sviluppo del nucleo di FERRO

Gli elementi piu` pesanti sono prodotti da catture neutroniche


che avvengono in varie fasi evolutive della stella
(dalla fase di Asymptotic Giant Branch, fino alla esplosione
di supernova: NUCLEOSINTESI ESPLOSIVA)

Per capire dove possono avvenire i processi di cattura neutronica


dovremo identificare i processi che tendono a produrre Neutroni

Le equazioni degli interni stellari - parte III 170


Formazione di Neutroni
I processi di cattura a possono anche produrre neutroni:

C13 + He4 → O16 + n 2.2 MeV

O18 + He4 → Ne21 + n −0.69 MeV

Ne22 + He4 → Mg25 + n

A temperature T~1010 °K si ha la fotodisintegrazione del ferro:


€ €
Fe56 + γ → 13He4 + 4n

Questi neutroni possono essere assorbiti da elementi pesanti



per generare gli elementi più pesanti fino al Bi209

Le equazioni degli interni stellari - parte III 171


La cattura neutronica può avvenire:

in modo lento (slow o s): “processi s”

in modo rapido (rapid = r): “processi r”

“s” o “r” a seconda che i tempi caratteristici tra due


successive catture neutroniche da parte dello stesso nucleo
siano grandi o piccoli rispetto ai tempi caratteristici di
decadimento degli elementi instabili che si sono creati nel
processo di cattura neutronica

Le equazioni degli interni stellari - parte III 172


Successione di reazioni che portano alla formazione di neutroni
utili per i processi s (possono avvenire in fase di AGB):

N14 + α → F18 + γ

F18 → O18 + e+ + νe

O18 + α → Ne22 + γ

Ne22 + α → Mg25 + n


Reazione che porta alla formazione di neutroni utili per i
processi r (possono avvenire solo nelle SNII):

Fe56 + γ → 13He4 + 4n


Le equazioni degli interni stellari - parte III 173
Il processo di cattura neutronica che avevamo schematizzato
come

ZA +n ® ZA+1 ® (Z+1)A+1 + e- + n

in realtà più essere complesso: possono avvenire piu` catture


neutroniche prima che si verifichi il decadimento b-:

Z A + n → Z A+1

Z A+1 + n → Z A+2 ...


…..

finchè l’elemento non esce dalla “valle di stabilità”
e€ decade spontaneamente

ZA+m ® (Z+1)A+m-1 + e- + n

Le equazioni degli interni stellari - parte III 174


Z

Cattura n

Le equazioni degli interni stellari - parte III 175


Le equazioni degli interni stellari - parte III 176
Le equazioni degli interni stellari - parte III 177
s-process during Core He burning

78Rb 79Rb 80Rb 81Rb 82Rb 83Rb 84Rb 85Rb


p
86Kr 87Kr 88Kr

77Kr 78Kr 79Kr 80Kr 81Kr 82Kr 83Kr 84Kr

b-
85Br 86Br 87Br
s 76Br 77Br 78Br 79Br 80Br 81Br 82Br 83Br

b-
84Se 85Se 86Se

75Se 76Se 77Se 78Se 79Se 80Se 81Se 82Se

b-
r 83As 84As 85As

74As 75As 76As 77As 78As 79As 80As 81As

b-
73Ge 74Ge 75Ge 76Ge 77Ge 78Ge 79Ge 80Ge

n,g
s,r
72Ga 73Ga 74Ga 75Ga 76Ga 77Ga 78Ga 79Ga

Le equazioni degli interni stellari - parte III 178


Riassunto processi nucleari
Temperatura t

Elementi leggeri ~106 °K ~105 yr

p-p ~107 °K ~1010 yr

CNO ~107 °K 109 yr

3a >108 °K 107 yr
Bruciamento
~109 °K 105 yr
Carbonio
Bruciamento
>109 °K 105 yr
Ossigeno
Processo s >108 °K 103-107 yr

Processo r >1010 °K 10-100 sec

Le equazioni degli interni stellari - parte III 179


NUCLEOSINTESI
NUCLEOSINTESI CATTURE
PRIMORDIALE
STELLARE NEUTRONICHE
Variazioni delle abbondanze di
H ed He

Il bruciamento di un certo combustibile altera l’abbondanza di


quel dato elemento e dunque ha un effetto diretto sulla
composizione chimica dello strato considerato:

• la combustione dell’H nelle regioni centrali diminuisce


l’abbondanza di H e fa aumentare quella di He

• reazione successiva 3a diminuisce l’abbondanza di He e


favorisce il C12

• e così via…

Le equazioni degli interni stellari - parte III 182


INPUT
OUTPUT
Sistema di
M
Equazioni del L,Te
X,Y,Z
Modello
stellare

Cenni sull'integrazione dei modelli stellari 183


INPUT
t = t+Δt
M Xi = X0 +ΔX
Sistema di L,Te
X0,Y0,Z0 Yi = Y0 +ΔY
Equazioni del
Zi = Z0 +ΔZ
Modello stellare

Cenni sull'integrazione dei modelli stellari 184


Quindi, per un dato guscio della struttura stellare, al tempo t=0
le abbondanze di H e He sono X0 e Y0. A causa delle reazioni
termonucleari, al tempo t+Dt le abbondanze saranno:

" dX %
X = X0 + $ ' Δt
# dt &0
" dY %
Y = Y0 + $ ' Δt
# dt &0

Per ottenere i nuovi valori di X e Y in ogni punto del modello


stellare e` quindi necessario calcolare dX/dt e dY/dt.
Vediamo… €

Le equazioni degli interni stellari - parte III 185


Abbiamo calcolato i coefficienti l’energia E prodotta da
ciascuna catena di reazioni.
Possiamo quindi calcolare l’energia emessa per grammo di
particelle formate (dovremo dividere l’energia prodotta per la
massa degli elementi formati)

∗ Epp
Epp = = 6.3 ⋅ 1018 erg gr −1
4mH
∗ ECN
ECN = = 6.0 ⋅ 1018 erg gr −1
4mH

∗ E3α
E3α = = 5.9 ⋅ 1017 erg gr −1
12mH

Nota che l’energia prodotta nella reazione 3a è un
ordine di grandezza inferiore rispetto a quella prodotta

dal bruciamento dell’H

Le equazioni degli interni stellari - parte III 186


La variazione di abbondanza di un certo elemento nel tempo si
ottiene dividendo il tasso e di produzione di energia in un dato
processo, per l’energia E* prodotta per grammo di materia

dX εpp εCN %ε εCN (


pp
= − − = −4mH ' + *
dt Epp

ECN

'&Epp ECN *)

dY εpp εCN ε3α &ε εCN ε3α )


pp
€ = + − = 4mH ( + − 3 +
dt Epp

ECN

E3α

('Epp ECN E3α +*

€ Le equazioni degli interni stellari - parte III 187


Nel caso di una regione convettiva si dovrà assumere un
valore medio dell’abbondanza dell’elemento considerato

Le equazioni degli interni stellari - parte III 188


Il Sistema Completo
dP(r) GM(r)
1 =− ρ(r)
dr r 2

dM(r)
2€ = 4πr 2 ρ(r)
dr kρT
" µ eH
aT 4 kρT $
3€ P= + + # k 1 ρ5 3
3 µ iH
€ $
% k 2 ρ4 3
4€ dL(r) € 2
= 4πr ρ(r)ε
dr

Le equazioni degli interni stellari - parte III
€ € 189
" dT
dr
=−
3κρ L(r)
4πr 2 4acT 3
$
rad

€ 5 # Fconv =
1
2
(
ρvcpα ∇ − ∇ad T )

$

% ∇ > ∇ ad

Le equazioni degli interni stellari - parte III 190


" κ ∝ 10 Z(1+ X) ρ
BF
25
3.5
T
$ ρ
6 κ = κ ( ρ,T) # κ ∝ 10 (X + Y )(1+ X) T
FF
22
3.5

€ $
% κ E ∝ 0.2(1+ X)
€ €

€ " εpp = ε1ρX T62


α
α 3.5 - 6
[ ]
€ $ β

7 ε = ε(x, ρ, T) # εCN = ε2ρXXCN T6 β 13 - 20


[ ]

$ 2
ε3α = ε3ρ Y T8 3
γ
γ 20 - 30
[ ]

%

Le equazioni degli interni stellari - parte III 191

….due parole sulle
Supernovae…

Le equazioni degli interni stellari - parte III 192


CLASSIFICAZIONE delle SNe
Classificazione principale

Tipo II Tipo Ia Tipo Ib Tipo Ic

Attenzione:

questa classificazione è puramente empirica.

E’ basata sulla osservazione delle righe spettrali presenti e


non sull’origine dell’esplosione.

Evoluzione Stellare - parte IV 193


SN II Mostrano righe di H

Non mostrano righe di H

Ia hanno righe di Si
SN I
Ib no Si - hanno forti righe di He
Ic no-Si ma non hanno nemmeno
forti righe di He

Evoluzione Stellare - parte IV 194


Supernova classification
Supernova classification
SN II
Esplosione di
stella massiccia SN Ib Hanno perso
(M>8M¤)
l’inviluppo di H prima
dell’esplosione
CORE-COLLAPSE SN Ic

Innesco esplosivo di
CO in ambiente
degenere SN Ia

THERMONUCLEAR

Evoluzione Stellare - parte IV 197


SN II
Esplosione di
stella massiccia
(M>8M¤) SN Ib Hanno perso
l’inviluppo di H prima
dell’esplosione
CORE-COLLAPSE SN Ic

Collasso del nucleo di Fe degenere generato dall’evoluzione


termonucleare di una stella di grande massa.

Il collasso e` causato da processi di cattura elettronica e


processo URCA che rimuovono gli elettroni che mantenevano in
equilibrio il nucleo

Evoluzione Stellare - parte IV 198


La stella ha raggiunto una
struttura a cipolla
Brucia H

Brucia He
Inviluppo di
H, He
Brucia C

Brucia O
He
Brucia
Si C

O
Fe Si
Evoluzione Stellare - parte IV 199
The shockwave:
The CORE Rebound
and external layers in free fall

He
H, He
Envelope
C

O
He

Si
C

O
Fe Si
Evoluzione Stellare - parte IV 200
Propagation of the shock
wave through the
envelope
Beyond the O-shell the material is
H essentially pushed off the star with
no further processing.

He
H, He
Envelope
C

O
He

Si
C

O
Fe Si
Evoluzione Stellare - parte IV 201
Material heated about 5x 109 K
(essentially the Si shell) is
transformed into iron-peak
elements.

Inviluppo di
H, He

He

O
Fe Si
Evoluzione Stellare - parte IV 202
SUPERNOVA TYPE II EJECTA:
LARGE AMOUNTS OF MATERIAL PROCESSED by H,He,C BURNING
+ alpha-ELEMENTS

A SMALL FRACTION OF IRON (0.1 Mo) SINCE MOST OF THE IRON


REMAINS INTO THE CORE ( WHICH IS COLLAPSING TO A
NEUTRON STAR)

A LARGE AMOUNTS OF s and r- ELEMENTS PRODUCED BY


NEUTRON CAPTURE

COMPACT REMNANT (NS or BH)

Le equazioni degli interni stellari - parte III 203


Esplosione di stella
di piccola massa SN Ia

THERMONUCLEAR

Innesco esplosivo di CO in una struttura degenere

(ipotesi: sistemi binari di due WD o con una WD che


accresce massa da una compagna non degenere)

Evoluzione Stellare - parte IV 204


TYPE Ia SN: The Double-
degenerate scenario
TYPE Ia SN: The Double-
degenerate scenario
TYPE Ia SN: The Double-
degenerate scenario
SUPERNOVA TYPE Ia EJECTA:
LARGE AMOUNTS OF MATERIAL PROCESSED by THE He
(essentially C and O) and Si BURNING (essentially iron-peak
Elements == 0.6 Mo)

NO REMNANT !!!

Le equazioni degli interni stellari - parte III 209


Supernova
(Death of a star)
Type Ia Type II

• No hydrogen • Hydrogen in spectrum


• Thermonuclear explosion of • M > 8 solar masses
a white dwarf star • Iron core collapses to
• No bound remnant a neutron star or black hole
• ~1051 erg kinetic energy • ~1051 erg kinetic energy
• v ~ 5,000 – 30,000 km s-1 • v ~ 2,000 – 30,000 km s-1
• No neutrino burst • Neutrino burst ~ 3 x 1053 erg
• Eoptical ~ 1049 erg • Eoptical ~ 1049 erg
• Lpeak ~ 1043 erg s-1 for 2 weeks • Lpeak ~ 3 x 1042 erg s-1 for about
• Radioactive peak and tail (56Ni, 56Co) 3 months (varies from event to event)
• 1/200 yr in our Galaxy • Radioactive tail (56Co)
• Makes about 2/3 of the iron • 2/100 yr in our Galaxy
in the Galaxy • Makes about 1/3 iron and
all the oxygen and (alpha-elements)
There are also Type Ib and Ic supernovae
plus many other elements
that share many of the properties of Type II
but have no hydrogen in their spectra
Type II Sne Type Ia Sne
(CC) (Th)

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