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IL CONTRATTO

L’art.1321 cod.civ. definisce il


contratto come «l’accordo di due o
più parti per costituire, regolare o
estinguere tra loro un rapporto
giuridico patrimoniale»

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L’accordo di due o più parti…..
Il contratto è l’accordo «di due o più parti», può quindi essere
bilaterale o plurilaterale:
• il contratto è bilaterale quando le parti devono necessariamente
essere due, come ad es. nella vendita, (il venditore e il
compratore);
• il contratto è plurilaterale quando le parti possono essere più di
due, per es. nel contratto di società dove le parti possono essere
numerose).
Il concetto di parte non coincide con quello di persona.
Se ad es. due fratelli Luca e Marco vendono un appartamento a
Giacomo, avremo che la vendita si perfeziona con l’incontro di
volontà di tre persone (Luca, Marco e Giacomo) ma le parti del
contratto restano due: la parte venditrice (Luca e Marco) e la parte
acquirente (Giacomo).
Ogni parte di un contratto può, quindi, essere formata da più
persone. La parte è un centro autonomo di interesse.

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….per costituire, regolare o estinguere tra loro…..

L’art.1321 prosegue affermando che «il contratto è un accordo


necessario per costituire, regolare o estinguere un rapporto
giuridico patrimoniale»

«costituire» significa incidere sulla situazione e sugli interessi


delle parti introducendo un nuovo rapporto;

«regolare» significa introdurre una qualsiasi modificazione di un


rapporto esistente;

«estinguere» porre fine ad un rapporto già esistente.

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….un rapporto giuridico patrimoniale
deve, cioè, avere per
oggetto cose o prestazioni a
cui sia possibile dare una
valutazione economica.
Nel contratto il rapporto Il comportamento di ogni
giuridico deve avere natura porte deve essere
patrimoniale valutabile in denaro in modo
da agevolare il risarcimento
del danno in caso di mancato
rispetto dell’accordo.

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LA REGOLAMENTAZIONE DEL
CONTRATTO
Norme che riguardano i
contratti in generale, che quindi
si applicano a tutti i contratti
Il legislatore regolamenta
il contratto con due livelli
di norme: Norme che, invece, si applicano a
singoli contratti, i c.d. contratti
tipici (es. la compravendita, la
locazione, la somministrazione
ecc..)

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L’AUTONOMIA CONTRATTUALE
- LA LIBERTA’ DI CONTRATTARE-

PRINCIPIO
A norma dell’Art. 1322, cod.civ. le DELL’AUTONOMIA
parti possono liberamente CONTRATTUALE
determinare il contenuto del ossia il diritto alla libertà
contratto naturalmente nei limiti di contrattare:
imposti dalla legge La legge riconosce a ogni
persona il potere di dar
vita a contratti con un
proprio atto di volontà

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- CONTRATTI TIPICI E CONTRATTI ATIPICI-
L’autonomia contrattuale e, quindi, la libertà di stipulare
contratti riguarda anzitutto il tipo di contratto.
Oltre ai contratti tipici (che sono disciplinati dal Codice civile)
le parti possono concludere anche contratti che non sono
disciplinati dalla legge ( c.d. contratti atipici o innominati)
purchè questi siano diretti a realizzare interessi meritevoli di
tutela per l’ordinamento giuridico

TIPICI (o nominati), previsti e


disciplinati dal Codice Civile (es. la
vendita, il mandato, il mutuo, il comodato,
Sono possibili due il deposito, il trasporto, l’appalto, la
tipi di contratti: locazione ecc..)

ATIPICI (o innominati) che non


sono previsti dal Codice Civile (ad
essi si applica , in via analogica, la
disciplina dettata per i contratti tipici
ad es. il contratto di albergo, il leasing,)
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- L’AUTONOMIA CONTRATTUALE COME «LIBERTA’
DI FARE» -
L’autonomia contrattuale si manifesta principalmente i tre forme:

1. Libertà di scegliere tra diversi


2.La libertà di determinare,
contratti tipici ( a seconda degli
entro i limiti posti dalla legge, il
scopi che si vogliono raggiungere) Ad
contenuto del contratto (ad es. il
es. se Mario è disposto a pagare del
compratore acquisterà il personal
denaro per avere un personal
computer dal venditore solo dopo
computer da Luca, Mario e Luca
ver trovato un accordo sulla
sceglieranno il contratto tipico della
qualità del bene e sul prezzo)
vendita;

3.La libertà di concludere contratti atipici


che vengono ideati per risolvere i bisogni che
si creano continuamente nell’attività
economica
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- L’AUTONOMIA CONTRATTUALE COME «LIBERTA’
DI NON FARE» -

L’art. 1372 cod.civ. stabilisce


infatti che il contratto non
La libertà di non fare vuol dire produce effetti rispetto ai terzi
che nessuno può essere costretto cioè verso coloro che non hanno
a eseguire determinate voluto quel contratto .
prestazioni contro la propria (nessuno puo’ essere costretto a
volontà. seguire determinate prestazioni
contro la propria volontà)

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ELEMENTI DEL CONTRATTO
- ELEMENTI ESSENZIALI-
Il contratto è un negozio giuridico e, come tale, presenta gli elementi
essenziali e accidentali propri di ogni negozio giuridico.

1.L’ACCORDO
DELLE PARTI
Gli elementi essenziali sono 2.LA CAUSA
quegli elementi senza dei
quali il contratto e nullo. 3.L’OGGETTO

4.LA FORMA
«quando è
prescritta dalla
legge» (art.1325
cod.civ.)

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1.L’ACCORDO
L’accordo non è altro che il consenso delle
parti, l’incontro delle volontà delle parti
contraenti.

-L’ ACCORDO DELLE PARTI-

E’ il momento in cui le manifestazioni di volontà delle parti contraenti si


incontrano e raggiungono una piena coincidenza

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- LE MODALITA’ DI MANIFESTAZIONE DELLA VOLONTA’-

La volontà si può manifestare espressamente o tacitamente e, quindi, l’accordo


può essere espresso o tacito.

L’accordo è ESPRESSO quando la volontà delle parti:


- è «dichiarata verbalmente» (quando ad es. Mario dice di voler vendere e,
rispettivamente, Luca dice di voler acquistare quel determinato orologio al
prezzo di 2000 euro);

- è «dichiarata per iscritto» (quando ad es. il proprietario Sig. Rossi scrive di


voler dare in locazione un determinato immobile e, rispettivamente, il
conduttore Sig. Bianchi scrive di volerlo prendere in locazione);

- è «dichiarata con qualsiasi altro segno» (per es. ad un’asta il Sig. Rossi
dichiara di voler comprare un determinato quadro alzando il braccio)

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L’accordo è TACITO quando la volontà di concludere un contratto si
desume dal comportamento delle parti stesse ( se ad es. il Sig .Rossi
mette sul bancone del barista Sig. Verdi una moneta da 2 euro e il
Sig. Verdi gli serve una bibita, abbiamo un esempio di vendita tacita
che avviene milioni di volte al giorno)

- COME SI FORMA L’ACCORDO?-


L’accordo tra le parti può essere:

SIMULTANEO SUCCESSIVO
Quando le dichiarazioni delle parti In questo caso bisogna distinguere la fase
avvengono nello stesso momento ( ad es. della proposta e la fase dell’accettazione.
compratore e venditore si recano insieme Il contratto è concluso nel momento in cui
da un notaio e davanti a questi, chi ha fatto la proposta ha conoscenza
simultaneamente, dichiarano l’uno di voler dell’accettazione dell’altra parte
acquistare e l’altro di voler vendere lo
stesso bene)

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Generalmente la formazione del contratto avviene
attraverso due fasi: la proposta e l’accettazione

1. LA PROPOSTA
La proposta è la dichiarazione di volontà proveniente dal soggetto
che prende l’iniziativa di concludere un determinato contratto
Contiene tutti gli elementi del contratto che si vuole concludere.
Contiene un elemento oggettivo (indicazione degli elementi del
contratto) e un elemento soggettivo (intenzione di obbligarsi)

Il proponente può revocare la proposta finchè il contratto non sia


concluso ossia fino a che egli viene a conoscenza dell’accettazione
dell’altra.
Occorre che la revoca si portata a conoscenza del destinatario

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2. L’ACCETTAZIONE

E’ la dichiarazione diretta al proponente, che contiene


l’accoglimento della proposta

L’accettazione deve essere:


• tempestiva , cioè pervenire entro un congruo termine,
• pienamente conforme alle clausole contenute nella proposta e
• deve avere la forma richiesta dal contratto che si vuole concludere.
Anche l’accettazione può essere revocata purchè la revoca giunga al
proponente prima dell’accettazione stessa

PRESUNZIONE DI CONOSCENZA: Sia la proposta che l’accettazione si


presumono conosciute nel momento in cui giungono all’indirizzo del
destinatario che, però, può provare di esser stato, senza sua colpa,
nell’impossibilità di averne notizia.

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- QUANDO IL CONTRATTO SI INTENDE CONCLUSO?-

L’Art. 1326 cod.civ. stabilisce che «il contratto si intente


concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha
conoscenza dell’accettazione dell’altra parte» entro il
termine stabilito dal proponente o, in mancanza , dagli
usi.

Dunque il contratto è concluso quando al proponente giunge la


notizia dell’accettazione dell’altra parte
Ipotizziamo che un negoziante mandi un fax al grossista per
acquistare 100 magliette al prezzo di 40 euro l’una; il grossista
risponde che è disponibile a vendere le 100 magliette ma al prezzo di
ESEMPIO 50 euro (nuova proposta):il contratto è concluso nel momento in cui il
grossista riceve un fax con cui il negoziante gli comunica di accettare
le 100 magliette al prezzo di 50 euro.

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2.LA CAUSA
• E’ la funzione economico - sociale del
contratto

Es. nella compravendita la causa è lo scambio tra il bene e il prezzo; nella


locazione il godimento del bene contro il corrispettivo ecc.
La «causa» si differenzia dal «motivo»

CAUSA Funzione economico –sociale

E’ lo scopo individuale che determina il


singolo a concludere il negozio. (ad es.
MOTIVO «Io compro perché voglio abitare quella
casa»; «Vendo perché ho bisogno di
denaro e così via)
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- LA CAUSA ILLECITA-

La causa è illecita quando è contraria a norme imperative,


all’ordine pubblico o al buon costume (art.1343 cod.civ.).
- norme imperative: sono norme che si devono assolutamente
rispettare;
- ordine pubblico: regole su cui si basa la vita della società;
- buon costume: principi di correttezza e moralità.

Se la causa è illecita il contratto è NULLO

I contratti tipici hanno tutti una causa lecita proprio perché


sono disciplinati dalla legge; il problema si pone per i contratti
atipici che sono ammessi purchè la loro causa sia lecita.

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- LA MANCANZA DELLA CAUSA-

Si ha la mancanza della causa quando uno degli effetti giuridici


essenziali del contratto non può verificarsi

Il tipico caso è quello di una persona che compra un bene che è già
suo (lo ha ereditato ma non lo sa ancora):la causa della vendita
presuppone che si abbia, in cambio del prezzo, uno scambio di
proprietà che, in questo caso, è impossibile.

Anche in mancanza della causa il contratto è NULLO

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3.L’OGGETTO
E’ la cosa o il comportamento che è materia
dello scambio, della promessa o del
conferimento.
L’oggetto deve essere possibile, lecito , determinato o
determinabile
E’ DETERMINATO O
E’ POSSIBILE E’ LECITO
DETERMINABILE
quando la cosa già esiste quando non è Quando contiene gli
nella realtà fisica o può contrario alla elementi che ne
venire ad esistenza (es. legge, all’ordine consentono
si possono vendere i pubblico o la l’identificazione
frutti che saranno buon costume
raccolti su un fondo)
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4.LA FORMA
E’ il mezzo con cui si manifesta la volontà
negoziale..

Nel nostro ordinamento vige il principio della


LA LIBERTA’ libertà di forma per cui essa può essere
DI FORMA espressa (scritta o orale) o tacita.

Solo in alcuni casi può essere richiesta, per la


validità del contratto, una forma determinata
che è quella scritta (ad es. per i contratti
LA FORMA immobiliari) nei due modi dell’atto pubblico o
SCRITTA
scrittura privata.
In questi casi il contratto è a forma solenne o
vincolata.
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LA FORMA PUO’ ESSERE PRESCRITTA:

PER LA VALIDITA’ DEL PER LA PROVA


CONTRATTO DEL CONTRATTO
(ad substantiam) (ad probationem)

In tal caso deve essere In tal caso il contratto è valido


necessariamente scritta anche se non è redatto per
altrimenti il contratto è iscritto; il problema è che
nullo l’esistenza del contratto, in
assenza della forma richiesta,
non può essere provata davanti a
un giudice

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ELEMENTI ACCIDENTALI

1. LA CONDIZIONE
Sono quegli elementi che
possono essere liberamente
apposti al contratto dalla 2. ILTERMINE
volontà delle parti e sono:
3. IL MODO

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1.La Condizione
E’ quell’avvenimento futuro e incerto al cui
verificarsi è subordinato l’inizio (condizione
sospensiva) o la cessazione (condizione
risolutiva) dell’ efficacia del contratto

Condizione sospensiva: se da essa dipende l’inizio dell’efficacia del


negozio (es. ti regalo un’automobile se ti laurei)
Condizione risolutiva: se da essa dipende la cessazione degli effetti
del negozio (es. ti regalo un’automobile ma, se non ti laurei, dovrai
restituirmela)

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2.Il Termine
Può definirsi come quell’avvenimento futuro
e certo dal quale le parti fanno dipendere
l’inizio (termine iniziale) o la cessazione di
efficacia (termine finale) del contratto.

Termine iniziale: avvenimento futuro e certo dal quale debbono


prodursi gli effetti del negozio (es. Mario dà in locazione un immobile a
Marco a partire dal 31 gennaio2016)
Termine finale: avvenimento futuro e certo fino al quale debbono
prodursi gli effetti del negozio (es. il contratto di locazione tra Mario
e Marco cessa di avere efficacia il 31 gennaio 2018)

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3.Il Modo (o onere)
E’ una clausola accessoria che può apporsi a
tutti i negozi a titolo gratuito allo scopo di
limitarli.

La limitazione può consistere in un obbligo di dare, di fare o di non fare.


E’ un peso posto a carico di chi riceve una liberalità.
(Ad es. ti dono un immobile con l’obbligo di costruire un ospedale nel
mio paese.)

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CLASSIFICAZIONI
- CONTRATTI CONSENSUALI E REALI-

se si perfezionano con il semplice


consenso (es. se voglio vendere la mia
CONSENSUALI automobile , il contratto si
perfeziona quando si forma l’accordo
con il compratore indipendentemente
dalla consegna dell’auto)

se, per il perfezionamento, occorre ,


REALI oltre al consenso delle parti, anche la
consegna della cosa (es. il comodato,
il mutuo)

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- CONTRATTI AD EFFICACIA REALE E AD
EFFICACIA OBBLIGATORIA -

Sono quelli che producono, come


effetto, il trasferimento della
CONTRATTI A
proprietà di un bene
EFFICACIA
determinato o il trasferimento di
REALE
un diritto reale (Ad es. nella
vendita l’effetto reale è il
trasferimento della proprietà)

CONTRATTI A
Sono quelli che danno luogo alla
EFFICACIA
nascita di un rapporto
OBBLIGATORIA
obbligatorio (es. locazione)

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- CONTRATTI A PRESTAZIONI CORRISPETTIVE E
UNILATERALI-

Sono quei contratti in cui le prestazioni


patrimoniali a carico di una parte e a
CONTRATTI A vantaggio dell’altra sono legate da un
PRESTAZIONI nesso di reciprocità o sinallagma per cui
CORRISPETTIVE
ciascuna parte non è tenuta alla propria
prestazione se non è effettuata anche la
prestazione dell’altra parte (es. la
vendita);

CONTRATTI Prevedono l’obbligo della prestazione a


UNILATERALI carico di una sola delle parti (es. la
donazione);

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EFFETTI DEL CONTRATTO
1.tra le parti
A norma dell’art.1372 cod.civ. «Il contratto,
una volta concluso, ha forza di legge tra
le parti».

Vuol dire che è vincolante per chi


lo ha posto in essere.
….ha forza di legge tra Fino a quando il contratto non è
le parti perfezionato, le parti sono libere
di concluderlo o meno ma, una
volta concluso, il contratto vincola
le parti che sono tenute ad
osservarlo.
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-LE CAUSE DI SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO-

Il contratto può essere sciolto


solo per:

MUTUO CAUSE AMMESSE


CONSENSO DALLA LEGGE
quando le parti si Si tratta della
accordano per estinguere • Rescissione e
il contratto concluso tra • Risoluzione
loro

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-IL RECESSO UNILATERALE-

di norma è VIETATO a meno


che sia stato concesso dalla
legge o espressamente previsto
dalle parti
In tal caso:
Il «recesso unilaterale» si ha • la facoltà di recedere deve
quando una sola parte si essere esercitata prima che
scioglie unilateralmente dal abbia inizio l’esecuzione del
contratto contratto;
• non è necessaria
l’accettazione della
controparte;
• basta che il recesso sia
portato a conoscenza della
controparte.

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2.nei confronti dei terzi
A norma dell’art. 1372, 2° co. «il contratto non
produce effetti rispetto ai terzi tranne nei
casi previsti dalla legge»

In questi casi non può


…tranne nei casi mai essere
previsti dalla legge pregiudizievole al terzo
ma sempre favorevole

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L’INVALIDITA’ DEL CONTRATTO
Il contratto è invalido quando presenta alterazioni e vizi di
particolare gravità. L’invalidità può assumere due forme: la nullità e
l’annullabilità.

INVALIDITA’

NULLITA’ ANNULLABILITA’

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1.LA NULLITA’
Il contratto è nullo quando la mancanza o la grave anomalia di elementi
essenziali comporta un contrasto con valori ritenuti importanti non solo per
il singolo ma per l’intera collettività.

Il contratto è nullo quando:


- manca uno degli elementi essenziali (accordo, causa, oggetto, forma);
- la causa è illecita;
- il motivo è illecito;
- l’oggetto è impossibile, illecito, indeterminato o indeterminabile;
- negli altri casi stabiliti dalla legge.

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Con la sentenza di nullità il
contratto è come se non fosse mai
esistito (essa infatti opera
EFFETTI DELLA NULLITA’
retroattivamente).
La nullità ha effetto tra le parti e
nei confronti dei terzi.

(Ad es. se Mario acquista un ciclomotore da Luca non sapendo che quest’ultimo lo
ha ricevuto grazie a un contratto nullo, la sentenza che dichiara la nullità si
estende anche a Mario che deve restituire il ciclomotore)

La nullità può essere fatta valere


da chiunque vi abbia interesse e
L’AZIONE DI NULLITA’
può essere rilevata d’ufficio dal
giudice.

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2.L’ANNULLABILITA’
E’ un’anomalia meno grave della nullità.
Deriva dalla violazione di norme che mirano a tutelare
particolarmente una delle parti (es. vizi del consenso: errore,
violenza, dolo)

Il contratto non produce effetti, è come se non


nullo fosse mai esistito;

Il contratto produce effetti ma questi possono


annullabile essere annullati con l’azione di
Annullamento;

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LE CAUSE DI ANNULLABILITA’

Le principali cause di annullabilità del contratto sono:

L’INCAPACITA’ DI
CONTRATTARE DI I VIZI DEL CONSENSO
UNA PARTE

LEGALE NATURALE Errore Violenza Dolo


(Ad es. i minori (Ad es. l’incapace di
d’età che non hanno intendere e di
la capacità di agire volere che è
o gli infermi di infermo di mente
mente che siano ma non interdetto)
stati interdetti)

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E’ una falsa rappresentazione della realtà.
(Ad es. credo che siano viti gli oggetti che voglio comprare
mentre, invece, sono chiodi.)
L’errore deve essere:
- essenziale ossia tale da determinare la parte a concludere il
ERRORE contratto;
- riconoscibile ossia quando, in relazione al contenuto e alle
circostanze del contratto, una persona di normale diligenza
avrebbe potuto rilevarlo.

Può essere fisica o morale


-fisica quando manca del tutto la volontà (il soggetto è
materialmente costretto a compiere l’atto senza averne la
volontà) Il contratto in tal caso è nullo perché manca la
VIOLENZA volontà
- morale quando consiste nella minaccia di un male ingiusto
rivolta ad una persona per costringerla a concludere un
contratto. In tal caso la volontà è viziata e, quindi, il
contratto è annullabile.

E’ ogni artificio o raggiro con cui un soggetto induce un altro


DOLO soggetto in errore determinandolo a concludere quel
contratto che altrimenti non avrebbe concluso.

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EFFETTI DELL’ ANNULLABITA’

Come la sentenza di nullità, anche la sentenza di annullamento


opera retroattivamente. E, come la nullità, anche l’annullamento ha
effetto tra le parti (per cui il contraente che ha ricevuto un
prestazione in virtù di un contratto annullato, è tenuto a
restituirla)
Mentre, però, la sentenza di nullità opera rispetto ai terzi,
l’annullamento opera retroattivamente solo rispetto ai terzi in
mala fede nel senso che non pregiudica i diritti acquistati in
buona fede dai terzi
TERZO IN BUONA FEDE TERZO IN MALA FEDE
Ad es. Mario non dovrà restituire
l’immobile comprato in buona fede Se, invece Mario era a
da Marco che, a sua volta, lo aveva conoscenza del contratto
ottenuto da Carlo sulla base di un annullato per errore, allora egli
contratto annullato per errore) deve restituire l’immobile

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RESCISSIONE E RISOLUZIONE
CONTRATTO
-LA RESCISSIONE-
Il contratto può essere rescisso per anomalie genetiche ossia
anomalie che esistono al momento della conclusione del contratto
perché è stato concluso:

IN STATO DI PERICOLO PER LESIONE


pericolo in cui si trovava uno dei quando ad es. una parte si trova
contraenti; deve trattarsi del pericolo in «stato di bisogno» e l’altra si
di un danno grave alla persona ( ad es. approfitta di tale situazione; vi è,
il caso in cui il chirurgo chiede per un quindi, una sproporzione tra le
intervento al paziente, che teme per la due prestazioni (la sproporzione
sua salute, una somma eccessiva dipende dallo stato di bisogno di
rispetto al suo normale onorario una parte)
approfittando quindi del suo stato di
apprensione)
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- LA RISOLUZIONE-
Il contratto può essere risolto per anomalie (o motivi) che
intervengono dopo la conclusione del contratto.

La risoluzione può essere per:

1)inadempimento, 2) impossibilità sopravvenuta, 3) eccessiva onerosità

Inadempimento che a sua volta può essere


giudiziale (nel senso che occorre un pronuncia
del giudice: se una delle parti non adempie le
1.INADEMPIMENTO sue obbligazioni, l’altra può agire in giudizio per
chiedere l’adempimento o la risoluzione del
contratto) o di diritto o extragiudiziale (quando
cioè opera senza necessità di ricorrere ad una
pronuncia del giudice)

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La risoluzione di diritto opera in tre casi:
• diffida ad adempiere: è una dichiarazione scritta con la quale la
parte adempiente intima alla parte inadempiente di eseguire la
prestazione entro un congruo termine e contemporaneamente
avverte la controparte che, decorso inutilmente tale termine, il
contratto si intenderà automaticamente risolto;
• clausola risolutiva espressa: una clausola con la quale le parti
prevedono che il contratto debba considerarsi automaticamente
risolto se una o più obbligazioni non siano adempiute o siano
adempiute secondo modalità diverse da quelle pattuite;
• termine essenziale: indica il momento al di là del quale il
creditore non ha più interesse ad ottenere l’esecuzione della
prestazione e, dunque, il contratto si intende risolto.

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Se la prestazione diviene impossibile per una
2.IMPOSSIBILITA’ causa non imputabile ad alcuna delle parti, l’
SOPRAVVENUTA obbligazione si estingue.

Nei contratti di durata, che comportano


un’esecuzione differita o protratta nel
3.RISOLUZIONE tempo, può chiedere la risoluzione del
PER ECCESSIVA contratto la parte la cui prestazione sia
ONEROSITA’ divenuta eccessivamente onerosa a causa di
avvenimenti straordinari e imprevedibili (ad
es. una guerra o una forte svalutazione
monetaria)

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EFFETTI DELLA RISOLUZIONE

La risoluzione ha effetti diversi tra le parti e rispetto ai terzi.


In particolare:

Tra le parti la risoluzione del contratto ha effetto retroattivo


(art.1458 cod.civ.) ossia decorre dalla data del contratto;

Rispetto ai terzi, invece, l’effetto retroattivo della risoluzione non


si produce : il terzo che ha acquistato dei diritti, da una delle parti
di un contratto poi risolto, li mantiene nonostante la risoluzione.

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