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RETI DI COMUNICAZIONE

Ing. Marco Ciboldi


Direttore S.C. Ingegneria Clinica
marco.ciboldi@ospedaleniguarda.it
INFORMAZIONE E RETI
schema base
rumore
generatore utilizzatore

canale

Fig. 2.1
RETE INFORMATIVA - 1
I nodi delle reti informative sono di tipi
differenti:

Generatori o sorgenti o mittenti


Utilizzatori o destinatari
Utilizzatori/generatori
Archivi o depositi

Fig. 2.2
RETE INFORMATIVA - 2

Gli ARCHI o RAMI di


una rete informativa
sono i CANALI

Fig. 2.3
RETE INFORMATIVA - 3

G U U

G
U
G ARCHIVIO
G U

U
G
U G
Fig. 2.4
COMUNICAZIONE INTERNA
DELL’OSPEDALE

IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE


Comunicazione clinica (es. teleconsulto)
Comunicazione tecnico
amministrativa
Comunicazione ed apparecchiature
Comunicazione con gli utenti

Fig. 2.5
INFORMAZIONE CLINICA

• RELAZIONI E DIARI CLINICI


(cartelle cliniche)
• BIOIMMAGINI E RELATIVI
REFERTI
• MISURE DI PARAMETRI
FISIOLOGICI

Fig. 2.6
INFORMAZIONE OSPEDALIERA E RETI

VERBALE SCRITTA IMMAGINI


tipologia informazione
CLINICA Comunicazioni
tra personale
Diari clinici,
referti,
RX,TAC, RMN,
ecografie,
sanitario documentazione diagrammi
dimissioni
Reti monitoraggio
Rete telefonica PACS
Cablaggio strutturato Cablaggio strutturato Cablaggio strutturato

TECNICO Comunicazioni
tra personale
Pratiche
amministrative
documentazione
tecnica:
AMMINISTRATIVA tecnico
amministrativo
e tecniche inventario
apparecchiature
e sanitario
Rete telefonica
Cablaggio strutturato Cablaggio strutturato Cablaggio strutturato

UTENTI Comunicazioni
tra personale
documentazione
accettazione e
Informazione
accoglienza
ospedaliero dimissione, pazienti e
pazienti e referti, visitatori
visitatori
Rete telefonica pagamenti
Cablaggio strutturato Cablaggio strutturato

Fig. 2.7
STRUTTURA DELLA RETE
TELEFONICA

U
U U
U
U
G
U G
U U
U G
U
U
U U
G
U
Fig. 2.8
RETE TELEFONICA PUBBLICA
NAZIONALE
livelli gerarchici
gateway
internazionale gateway
internazionale

66 stadi di
gruppo di transito
SGT

630 stadi di
gruppo urbano
SGU

14.000 stadi di
linea SL

armadi di
distribuzione
Fig. 2.9
PARAMETRI DI FUNZIONALITA’
DELLA RETE TELEFONICA - 1

• DURATA DI OCCUPAZIONE: il tempo totale


durante il quale un organo di centrale o un
circuito è impegnato per mantenere un
collegamento

• GRADO DI PERDITA: rapporto tra numero


delle chiamate non immediatamente
inoltrate ai destinatari e numero totale delle
chiamate offerte

Fig. 2.10
PARAMETRI DI FUNZIONALITA’
DELLA RETE TELEFONICA - 2
• INTENSITA’ DI TRAFFICO: numero n dei
collegamenti simultaneamente in corso in
un certo istante t

• TRAFFICO: (nell’intervallo T): somma delle


durate di occupazione dell’intervallo di
tempo T. E’ in sostanza l’integrale di n(t)
tra t e T

• INTENSITA’ MEDIA DI TRAFFICO: rapporto


tra TRAFFICO e l’intervallo di tempo T

Fig. 2.11
TRAFFICO TELEFONICO IN
OSPEDALE (traffico in entrata)

NO:
Traffico
totale
NC:
Traffico
a buon
fine

Fig. 2.12
ILTRAFFICO TELEFONICO IN
OSPEDALE (traffico in uscita)

NO:
Traffico
totale
NC:
Traffico
a buon
fine

Fig. 2.13
APPARECCHI TELEFONICI
terminali della rete telefonica

Fig. 2.14
STRUTTURA DELLA CENTRALE
TELEFONICA

Rete di selezione

Collegamenti Collegamenti
utenti utenti

Rete di controllo

Fig. 2.15
Una volta esisteva il
PERMUTATORE

Blocchetto di
permutazione

Fig. 2.16
STRUTTURA DEL PERMUTATORE
destinatario
A B C D E F G H I
A La connessione tra
chiamante D
B e destinatario F
blocca la
C
chiamante

comunicazione tra
ogni altro utente e i
D
due collegati
E
F
G
H
I
Fig. 2.17
PABX – CENTRALE TELEFONICA
UTENTE

Private
Automatic
Branch
eXchange
Fig. 2.18
CENTRALE TELEFONICA AZIENDALE

Fig. 2.19
TRASMISSIONE DI VOCE E DATI
CON UN PABX
voice over IP

Fig. 2.20
VoIP: PROBLEMI ATTUALI

Nessuna garanzia di ricevere i


pacchetti di dati nello stesso ordine
di trasmissione

Tempo di latenza alto per il


transito e l’elaborazione dei dati
durante la trasmissione

Fig. 2.21
ARCHITETTURA CPU DI UN PABX

Altre Interfaccia Interfaccia


interfacce V24 disco

Interfaccia Interfaccia
bus 802.3 RAM
Verso 8Mbit/s Hard
bus 8 disk
Mbit/s
MICROPROCESSORE
Verso
I/O

PIASTRA CPU

Fig. 2.23
ARCHITETTURA SOFTWARE DI UN
PABX

Livello applicativo

Applicazioni in tempo reale Applicazioni UNIX

Livello interfaccia

Monitor Real time


monitel mix
X.25

Pilota piastre

SISTEMA OPERATIVO

Punti di accesso esterno(V.24, Ethernet, terminali voce)


Fig.
2.24
TELEFONIA CELLULARE
percorsi della comunicazione

destinatario

chiamante

Fig. 2.27
GENERAZIONI DI TELEFONIA
CELLULARE
0G - radiotelefoni anni ’70
1G - prima generazione: telefoni cellulari analogici: anni ’80
2G – seconda generazione: oltre alla fonia, si trasferiscono dati,
come le email, software, dati aggiuntivi coma data e ora, ed i
messaggi SMS.
La tecnologia usata in prevalenza è GSM (con TDMA): le
frequenze utilizzate sono 900 MHz e 1800 MHz
2,5G – generazione intermedia tra seconda e terza: sono gli
attuali telefoni che utilizzano lo standard GPRS che è proprio
della terza generazione
3G – terza generazione: le tecnologie impiegate nei telefoni di
terza generazione sono: UMTS (W-CDMA) nota principalmente
in Europa, FOMA (Giappone), CDMA2000
telefoni 3,5G e 4G e 5G
Smartphone (PC + telefono):wi-fi; telefoni satellitari
Videocomunicazioni, immagini, paging systems

Fig. 2.28
STANDARD TELEFONIA MOBILE

TDMA: time division multiple access


accesso multiplo a divisione di tempo

CDMA: code division multiple access


accesso multiplo a divisione di codice

Fig. 2.29
INFRASTRUTTURA DI CELLA

Fig. 2.30
TELEFONI CELLULARI IN OSPEDALE
distanza da apparecchi
elettromedicali
Potenza
emissione
in Watt 10

0,1

0,01

0,001
1 2 3 4
Distanza in metri
Fig. 2.31
COMUNICAZIONI RADIO

modulazione in ampiezza

modulazione in
frequenza/fase

antenne e apparati

Fig. 2.32
Cablaggio strutturato basato sui
LIVELLI ISO/OSI

Livello 7 – applicazione APPLICAZIONE

Livello 6 – presentazione PRESENTAZIONE

Livello 5 – sessione SESSIONE

Livello 4 – trasporto TRASPORTO

Livello 3 – rete RETE

Livello 2 – dati DATI

Livello 1 - fisico FISICO

Fig. 2.33
MODELLO ISO/OSI

Architettura di comunicazione a livelli (layer)


Ogni entità (entity) è univocamente associata ad
un livello
Le entità di livello n-esimo si interfacciano solo con
quello del livello (n-1) e con quelle del livello (n+1)
tramite i Service Access Point (SAP)
Le entità di livello n-esimo comunicano solo con
quelle dello stesso livello (peer entities) tramite
opportuni protocolli
Le entità di livello 1 comunicano direttamente
usando i canali trasmissivi fisici che le connettono

Fig. 2.34
CABLAGGIO STRUTTURATO – 1
parametri dimensionamento

• schema orario di utilizzo


• larghezza di banda
• numero utenti
• distanze tra utenti
• connettività

Fig. 2.35
LARGHEZZA DI BANDA DI UNA RETE

Teorema di Nyquist Shannon


dato un segnale analogico s(t) la cui banda di frequenza
sia limitata dalla frequenza fM e dato n e t, il segnale
s(t) può essere univocamente ricostruito dai suoi
campioni s(n t) presi a frequenza fs = 1/ t se fs > 2fM

Teorema di Shannon Hartley

C = B.log2(1+S/N) [bit/s]

dove
C capacità del canale S potenza del segnale
B larghezza di banda N potenza del rumore

Fig. 2.36
CABLAGGIO STRUTTURATO – 2
evoluzione prestazioni

Fig. 2.37
CABLAGGIO STRUTTURATO – 3
topologia logica – token ring

Router/
switch
PC
Stampante

PC PC

Fig. 2.38
CABLAGGIO STRUTTURATO – 4
topologia logica – rete a bus Ethernet

Router/switch

PC

Stampante
PC PC

Fig. 2.39
CABLAGGIO STRUTTURATO – 5
Topologia logica – rete a stella

PC

Router/
switch

Stampante
PC
PC

Fig. 2.40
CABLAGGIO STRUTTURATO – 6
topologia fisica – rete a stella

Router/
switch

Fig. 2.41
CABLAGGIO STRUTTURATO – 7
struttura gerarchica WAN e LAN
Distributore
CD di campus

BD BD Distributore
BD di edificio

FD FD FD FD FD 2000 m

Distributore
Punto di di piano
consolidamento
CP 100 m

TO TO TO
TO TO
RJ45 RJ45 RJ45
RJ45 RJ45

Fig. 2.42
CABLAGGIO STRUTTURATO – 9
LAN di edificio e montanti

FD

FD

FD

BD

Fig. 2.43
CABLAGGIO STRUTTURATO - 11

Fig. 2.46
CABLAGGIO STRUTTURATO – 10
LAN e telefonia

FD
TO

Fig. 2.48
ROUTER E MODELLO ISO/OSI

APPLICAZIONE APPLICAZIONE

PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE

SESSIONE SESSIONE

TRASPORTO router TRASPORTO

RETE RETE RETE

DATI DATI DATI DATI

FISICO FISICO FISICO FISICO

Fig. 2.49
CAVO UTP
unshielded twisted pair

Fig. 2.50
CABLAGGIO STRUTTURATO – 8
categoria delle reti
velocità di
trasmissione

2GHz

100MHz

100kHz

Fig. 2.51
PROTOCOLLI INTERNET
e livelli ISO/OSI

APPLICAZIONE

PRESENTAZIONE FTP, TELNET


ecc.

SESSIONE

TRASPORTO TCP

RETE IP

DATI Network

FISICO

Fig. 2.52
PROTOCOLLI INTERNET E MODELLO
ISO/OSI

Fig. 2.53
ACRONIMI INTERNET

@ FTP: File Transfer Protocol


@ TCP: Transmission Control
Protocol
@ IP: Internet Protocol

Fig. 2.54
RETE AD ALBERO
nel world wide web

Fig. 2.55
STRUTTURA PACS
standard DICOM
RX TAC workstation

computer

BUS
RIS

RMN ECO DISK


Fig. 2.56
PACS – STAZIONE DI LAVORO

Dati tecnici
e referti

immagini

Fig. 2.57
PACS – IMMAGINI ED ELABORAZIONI

Fig. 2.58
STANDARD DICOM
Lo standard DICOM (Digital Imaging and
Communication in Medicine) facilita l’interoperabilità
delle apparecchiature per bioimmagini definendo:

Per la comunicazione di rete, un set di Protocolli


che devono essere seguiti dalle apparecchiature
per bioimmagini;
La sintassi e la semantica dei Comandi, e le
informazioni associate, che possono essere
scambiate usando tali Protocolli;
Per i sistemi di comunicazione, un set di
dispositivi di archiviazione che possono essere
utilizzati dalle apparecchiature, insieme a un File
Format ed ad una struttura di Medical Directory
per facilitare l’accesso alle immagini ed alle
informazioni ad esse correlate;

Fig. 2.59
FORMATO DI FILE DICOM

DICOM DICOM DICOM


...
Information Object/SOP Instance Information Object/SOP Instance Info Obj.

DICOM Part 5 Encoding DICOM Part 5 Encoding

DICOM DICOM
File Meta DICOM Data Set File Meta DICOM Data Set
Information Information

A File contains one Information Object A File contains one Information Object ... More Files

A File-set contains DICOM Formated Files

Fig. 2.60
STANDARD DICOM E ISO/OSI

APPLICAZIONE

PRESENTAZIONE

TRASPORTO

RETE

Fig. 2.61
Rete
PACS
DICOM server
ospedaliera

sale Stazioni di
operatorie refertazione
RIS multimonitor

pacs1
hd server

MODALITA’:
CT, MR, CR
pacs server
Eco, Angiografia
Fig. 2.62
Rete PACS
network
ospedaliera
sale
operatorie
Stazioni di
RIS refertazione
multimonitor

pacs1
hd server

MODALITA’:
CT, MR, CR
pacs server Eco, Angiografia
Fig. 2.63
PACS
integrazione con le reti sanitarie
Altri Cliniche Medico di
Specialisti
presidi remote base

Intranet Internet
Distribuzione
Web

Rete LAN

Modalità
PRENOT
ESAMI PACS Broker
HIS
GESTIONE
RICOVERI Archivio
CUP

Interfaccia

PACS
Refertaz.
vocale
RIS Review
REFERTI Stations WFM

Fig. 2.64
WORKFLOW
info
paziente,
worklist esame
modalità

ID Station modalità
CUP
info
feedback
pazienti,
esami, Pacs-Broker esame eseguito
immagini e
referti
info studio

pre-fetch studi precedenti


HIS RIS validation info studio,
referti
aggior. info esame, paziente archivio
referti auto-routing

refortify

refertazione review station


vocale diagnostiche

HIS/RIS System CS 500 modalità diagnostiche


Fig. 2.65
PACS E TELERADIOLOGIA

Acquisizione Visualizzazione
Comunicazione Stampa
DICOM
Stazione
di Film Laser
Stazione di teletrasmissione Printer
acquisizione da Stazione di
diagnostica non ISDN visualizzazione
Modalità Networks
digitale
Digitali

ISDN
DICOM Router

Server di
Stazione
Stazioni di Stampa di
refertazione
Digitalizzatori di rete
di radiogrammi digitalizzazione
e
teletrasmissione

Fig. 2.67
TELECONSULTO : FLUSSO OPERATIVO
medico utente del servizio Centro di Teleconsulto

medico
esperto

richiesta di
consulto

casi dubbi o complessi


training/aggiornamento

SECONDA
SECONDA OPINIONE
OPINIONE Opinione relativa
all’esame .. Esame
Opinione relativa ecografico del
all’esame .. Esame ppaziente
ecografico del
ppziente

ISDN LAN

ON LINE ( sessione di consulto interattiva )


OFF LINE ( sessione di consulto non interattiva )

Fig. 2.67
SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN
REPARTO - 1

Prima Seconda
infermiera infermiera

paziente

Fig. 2.68
SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN
REPARTO - 2
L’infermiera
Il paziente riceve la
chiama dal posto chiamata
letto

L’infermiera
L’infermiera segnala
verifica le
la presenza arrivata
necessità del
presso il paziente
paziente

L’infermiera SI È NO
chiama altro necessario
personale aiuto ?

Fig. 2.69
SEGNALAZIONE IN REPARTO

Segnalazione luminosa bTicino


Fig. 2.70
IMPIANTO CHIAMATA INFERMIERE

Altoparlante/
microfono

Pulsante
allarme

Presa a 7 poli
per perella
chiamata

Fig. 2.71 Sistema Clinos Phon ABB


CENTRALE TELEFONICA E SISTEMA
CHIAMATA INFERMIERE - 1

Sistema CTS 900 - NT


Fig. 2.72
CENTRALE TELEFONICA E SISTEMA
CHIAMATA INFERMIERE - 2

Sistema teleCARE - NT Fig. 2.73


SISTEMI ALLARME
E TELECONTROLLO

monitoraggio
temperature:frigoemoteche
anti-intrusione
casi particolari: USU - domotica

Fig. 2.74

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