Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Scopo dell’esperienza
Lo scopo della prova è quello di verificare la spinta di Archimede, ovvero verificare che sia
presente una forza che impedisce o rallenta la caduta di un corpo in un fluido.
Strumenti
Parallelepipedo in alluminio
Parallelepipedo in acciaio
Cubo in acciaio
Cilindro in alluminio
2 cilindri graduati (p=250ml; s=2ml)
Dinamometro (p=1N; s=0.1N)
Acqua
Alcool
Schema funzionale
Descrizione esperienza
In questa esperienza abbiamo inizialmente riempito due cilindri graduati, rispettivamente di acqua e
alcool. Utilizzando un dinamometro ricaviamo il peso del corpo a secco, successivamente
immergiamo il corpo in acqua (poi in alcool) e, sempre con l’utilizzo del dinamometro, trascriviamo
nella tabella il peso da immerso (che, per la spinta di Archimede, risulta minore del primo). Dopo
aver trascritto in tabella i pesi e la densità del liquido in cui è stato immerso il corpo provvediamo a
ricavare il volume del corpo facendo la differenza tra il volume del liquido nel cilindro, con il corpo
al suo interno, e il volume del liquido senza il corpo; moltiplichiamo poi per 10⁻⁶ ricaviamo il
volume in m³ (V(corpo)= V(liq+c) -V(liq) = V(m³)).
Ora possiamo calcolare la spinta sperimentale S(spe) e la spinta teorica S(teo) con le seguenti
formule:
S(spe)= P(secco) -P(immerso)
S(teo)= d(liq)*g*V(solido)
La spinta teorica indica la spinta ricavata dalla formula matematica (d*g*V), mentre la spinta
sperimentale indica la vera spinta risultante dai calcoli eseguiti
Calcoli e formule
Legenda simboli
Grafici e tabelle
ACQUA
d(Kg/m^3) g(N) V(m^3) Sp(teo) P(secco) P(imm) Sp(spe) Scarto Er%
1 1006 9.81 2E-05 0.20 0.54 0.36 0.18 0.02 9%
2 1006 9.81 1.9E-05 0.19 1.38 1.08 0.30 0.11 60%
3 1006 9.81 0.00 2.5 0.00 0%
4 1006 9.81 0.00 1.56 0.00 0%
ALCOOL
d(Kg/m^3) g(N) V(m^3) Sp(teo) P(secco) P(imm) Sp(spe) Scarto Er%
1 920 9.81 2E-05 0.18 0.54 0.38 0.16 0.02 11%
2 920 9.81 1.9E-05 0.17 1.38 1.22 0.16 0.01 7%
3 920 9.81 0.00 0 0.00 0%
4 920 9.81 0.00 0 0.00 0%
Conclusione
In questa esperienza l’errore con il secondo corpo immerso in acqua è stato molto elevato,
probabilmente a causa di calcoli errati per ricavare il volume; inoltre non siamo riusciti a
completare l’esperienza con tutti e 4 i corpi. Siamo riusciti comunque a dimostrare la spinta di
Archimede con un errore accettabile del 7%