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19-10-21

ART. 405
Decreto del giudice tutelare
Il giudice tutelare provvede, entro 60 giorni dalla data della richiesta di nomina, alla
nomina dell'amministratore di sostegno con decreto motivato. Qualora ne sussista la
necessità il giudice adotta, anche d’ufficio,provvedimenti urgenti per la cura della
persona interessata e per la conservazione e amministrazione del suo patrimonio.
Il decreto di nomina deve contenere:
- le generalità dell’amministratore di sostegno
- la durata dell’incarico che può essere anche a tempo determinato, perché le
esigenze di tutela di quel soggetto possono essere anche temporanee
Nel decreto si trovano l’oggetto dell’incarico e anche un elenco di atti che il
beneficiario può compiere, ma con l’assistenza dell'amministratore di sostegno.
Perché è importante il decreto di nomina? Questo decreto è importante, perché
legittima la validità degli atti compiuti dall'amministratore, anche se periodicamente
dovrà rendere conto al giudice delle operazioni economiche effettuate.

ART. 406
Il ricorso per l’istituzione dell’amministrazione di sostegno può essere proposto dallo
stesso beneficiario, addirittura anche se interdetto, inabilitato o minore.
Ovviamente, gli verrà tolta l’interdizione o l’inabilitazione. Inoltre, questa richiesta
potrà essere fatta anche da parte del coniuge, del convivente, dei parenti entro il
quarto grado, degli affini entro il secondo grado, del tutore, del curatore o del
pubblico ministero.

PERSONE GIURIDICHE O ENTI COLLETTIVI


Perché non tutti gli enti collettivi sono persone giuridiche? Perché la personalità
giuridica è una finzione di diritto e quindi si va a considerare un ente collettivo come
un soggetto di diritto, distinto dalle singole persone fisiche che fanno parte del
medesimo ente collettivo.
L’ente collettivo non può manifestare la propria volontà quindi avrà sempre bisogno
di una persona fisica che firma, la quale agirà per conto della persona giuridica.
Gli enti collettivi sono caratterizzati da elementi materiali:
- la compresenza di più soggetti, in particolare di più persone fisiche
- denominazione dell'ente per ciò che esso si consideri tale
- patrimonio: serve a perseguire gli scopi
- organi: espressione della volontà dell'ente collettivo verso l'esterno e anche come
momento di formazione della volontà
Queste considerazioni non sono sufficienti per ciò che concerne il riconoscimento
della persona giuridica, per cui serve un riconoscimento formale con cui l'ente
collettivo acquisisce piena personalità giuridica. Esistono degli enti collettivi non
personificati, cioè privi di personalità giuridica (es. associazioni non riconosciute,
comitati, società di persone) e degli enti collettivi che hanno personalità giuridica
(es. associazioni riconosciute, fondazioni e società di capitali).
La differenza sostanziale è l'autonomia patrimoniale. Il patrimonio è necessario
appunto per il perseguimento degli scopi ed è sia il saldo attivo che il saldo passivo,
perché per patrimonio intendiamo l'insieme dei rapporti giuridici attivi o passivi.
Gli enti collettivi che possiedono una personalità giuridica hanno un'autonomia
patrimoniale perfetta, mentre quelli privi ne hanno una imperfetta.
L'autonomia del patrimonio dell'ente collettivo da cosa? È un'autonomia da
patrimoni dei singoli soggetti che fanno parte dell'ente collettivo, quindi di quella
persona giuridica.

ASSOCIAZIONI
Le finalità dell'ente collettivo sono:
- atto costitutivo con il quale più persone fisiche decidono di costituire una persona
giuridica o ente collettivo. Esso è immutabile, perché rimane quello iniziale
- statuto può essere modificato nel tempo. Esso contiene le norme di
comportamento (es. stabiliscono determinati comportamenti per quanto riguarda
l’acquisizione della qualità di socio).
L'assemblea che nomina i vertici, nomina coloro che possono rappresentare verso
l'esterno la nostra associazione. Emerge quindi, che le associazioni sono delle
organizzazioni formate da persone (es. organizzazioni di volontariato).

FONDAZIONI
Mentre, per quanto riguarda, le fondazioni (ente collettivo con personalità giuridica)
sono considerate un'organizzazione di mezzi, perché ci vogliono dei soldi, dei beni
immobili. Significa quindi avere un patrimonio da destinare a una determinata
finalità che è quella che si trova nell'atto costitutivo.
Il fondatore che mette a disposizione questo patrimonio di norma non partecipa alla
gestione della fondazione, ma spetta agli amministratori che sono detti "organo
servente", perché, di norma, non hanno un grande margine di decisione, ma hanno
un minimo di discrezionalità

COMITATI
Il comitato è composto da più soggetti che sono detti ‘’promotori’’. L'attività
principale è quella di raccogliere fondi presso soggetti terzi che vengono definiti
"sottoscrittori" o "oblatori" ( es. coloro che offrono) per una determinata finalità che
però è temporanea, perché l’attività prima o poi finisce. Per questo non è previsto il
riconoscimento della personalità giuridica.
SINDACATI
Le persone giuridiche non esistono solo in ambito privato, ma anche in quello
pubblico: infatti, nell'articolo 11 vengono citate le persone giuridiche pubbliche
(province, comuni, gli enti pubblici).
ART. 39
Nell'ambito degli enti collettivi si trovano anche i sindacati che sono enti non
riconosciuti. L'organizzazione sindacale è libera
Comma 3
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano
l’ordinamento interno a base democratica
Comma 4
I sindacati registrati hanno personalità giuridica, anche se non hanno mai avuto una
piena attuazione di questo comma

ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS)


Sono enti del terzo settore le organizzazioni di volontariato.
Decreto legislativo 117 del 2017 reca il codice del terzo settore, a norma dell'articolo
1, comma 2, della legge 6 giugno 2016
Troviamo la finalità e l'oggetto della disciplina di quegli enti che si prefiggono di
perseguire il bene comune.
Sono enti del Terzo settore le associazioni di promozione sociale (APS), gli enti
filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le
fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società. Sono enti del Terzo
settore perché sono costituiti per il proseguimento, senza scopo di lucro, di finalità
civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

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