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CAPITOLO IV: Presentazione del metodo Suzuki ai genitori

Cari genitori,

Cuore della METODOLOGIA SUZUKI è l’EDUCAZIONE ovvero il tempo


che il genitore dedica al proprio figlio in modo prioritario
accompagnandolo a diventare persona adulta.

Quindi l’aver scelto il Metodo Suzuki per il proprio bimbo non è


semplicemente e semplicisticamente la scelta di un percorso
musicale-strumentale, ma è la scelta di un percorso educativo
globale ossia si sceglie di educare il proprio figlio alla vita attraverso
la MUSICA.

Obiettivo del Metodo non è quello di formare dei violoncellisti


professionisti o dei pianisti professionisti o dei violinisti; ma degli
UOMINI e DONNE più sensibili, equilibrati, civili, capaci di profondità
di pensiero; vorrei dire delle persone migliori, indipendentemente
dalla professione che andranno a svolgere. Infatti durante le lezioni
singole e di gruppo si educa la voce, l’orecchio, il ritmo, l’agilità delle
dita, ma anche la disciplina, la perseveranza nel raggiungimento di
obiettivi passo dopo passo, il saper stare insieme in un gruppo, il
rispetto verso l’altro, il saper ascoltare, il saper condividere, il saper
confrontarsi, il saper aspettare, la capacità di attenzione,
l’autocontrollo e tutto ciò che serve per diventare degli individui
migliori.

Tutto questo è EDUCARE ALLA VITA e tutti voi, genitori, vivete


l’educazione del vostro bambino e condividete questo percorso con
lui; il vero MAESTRO siete prima di tutto voi. Il primo educatore è il
genitore e l’educazione coinvolge tutta la famiglia del bambino.

Per questo è obbligatoria la presenza del genitore in classe. Infatti il


maestro è come il medico, prescrive la giusta cura per il bambino. Ma
poi è il genitore a casa che deve assicurarsi che il proprio bambino
quotidianamente prenda le medicine, è il genitore che ne ha la
responsabilità.

Così in classe il genitore deve diligentemente prendere appunti,


ricordarsi, registrare tutto ciò che il maestro fa con il bimbo in modo
che poi a casa sarà lui a lavorare assieme al bambino ogni giorno.
Infatti è solo con la ripetizione quotidiana che si giunge alla
interiorizzazione e quindi all’assimilazione.

Per raggiungere ciò bisogna avere una GRANDE FIDUCIA, anche nei
momenti più difficili quando il bambino proprio non ne vuole sapere
di “suonare un po’ “. Mai mostrarsi titubanti, non si può dubitare con
l’educazione. Se un bimbo vuole andare a letto con le scarpe ai piedi,
glielo permettiamo? No, non si fa, non è educato, un genitore non
dubita, non cede. E così con la musica. Se si sceglie di fare la musica,
si fa.

Mai scoraggiarsi e sempre incoraggiare durante tutto questo


percorso difficile – in quanto richiede sicuramente molto impegno da
parte di tutti – ma sicuramente gratificante. E soprattutto non
“mollare mai”. Proprio come la goccia che scava la pietra: goccia
dopo goccia, giorno dopo giorno...

Pensate sempre che far entrare la musica nell'educazione del proprio


figlio è un’opportunità unica e irripetibile che la famiglia dà al proprio
bambino.

Ricordate sempre che per il bambino è fondamentale la


MOTIVAZIONE, e nel conquistare delle abilità la motivazione è la
GRATIFICAZIONE che ne consegue.

Ogni cosa che si fa comporta delle abilità specifiche e la conquista di


queste abilità è molto importante per il bambino poiché dopo,
appunto, c’è la gratificazione: “l’esser capaci “. Il compito
dell’insegnante è di rendere il più abile possibile, quindi capace, il
bambino, quindi sviluppare una capacità in più nel suo percorso
educativo. Al bimbo si offre una abilità in più e questo porta ad una
maggiore consapevolezza di sé e così più sicurezza e sensibilità.
Gratificare il bambino è dargli forza.

Il Metodo Suzuki è il METODO della LINGUA MADRE: SUONARE


COME PARLARE ossia, fin da piccolissimo il bambino impara il
linguaggio musicale come impara la propria lingua madre, per
imitazione:

- si ascolta

- si imita

- si ripete

- si assimila

La LEZIONE di STRUMENTO è individuale ed ha cadenza settimanale:


si inizia con mezz’ora di lezione per passare a tre quarti d’ora e poi
arrivare ad un’ora.

Alla lezione individuale si affianca, con cadenza mensile, la LEZIONE


di GRUPPO e di ORCHESTRA , alle quali il genitore non è presente. A
seguire, durante l’anno scolastico, ci sono i SAGGI, momenti aperti a
tutti, ai familiari, agli amici, al “pubblico “.

Durante la lezione individuale è fondamentale che il genitore si


appunti ogni cosa su un suo quaderno, e anche sul Libro Suzuki; che
registri ciò che il maestro suona in modo che poi nel lavoro
quotidiano a casa possa avere più riferimenti possibili di aiuto.
Importante è l’ascolto del CD allegato al Libro, che permette al
bimbo di conoscere già bene il pezzo che andrà poi a studiare.
Auguro perciò a tutta la Famiglia BUON LAVORO!

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