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L’altra volta abbiamo parlato di contrattualizzazione negli anni 90.

Questo tema come potrebbe essere


definito. In quale società ci sono i premi di produttività? Si tende secondo alcuni in maniera indiritta ad
aziendalizzare la pubblica amministrazione cioè a ragionare come se fosse secondo alcuni perché sarebbe
un modello di efficienza maggiormente adatto alla pubblica amministrazione si riprendono in tutto e per
tutto i parametri i tipi di controllo utilizzati nel diritto privato e si applicano indebitamente. Secondo alcuni
questo tipo di amministrazione avrebbe costituito un indebito baratto tra legalità ed efficienza tutto a
favore della seconda. Quindi si imposta un ciclo di gestione della performance amministrativa tarato su
parametri privatistici applicati al mondo pubblico. Questo è un esercizio che porta a delle agonie e
contraddizioni. Quindi si passa da un controllo sull atto a un controllo sull’attività un controllo sullla
performance dei pubblici dipendenti. Perché si tende ad applicare pedissequamente il risultato di
performance , di raggiungimento dello scopo ai pubblici dipendenti. Cioè si fissano i target amministrativi
che ogni pubblico dipendente deve perseguire altrimenti si attiva il meccanismo della responsabilità. Il
pubblico deve perseguire anche a scapito dei principi cardine dell’azione amministrativa. Io ho una
missione che non è pubblicistica pura ma è tarato su un mondo aziendalistico, un mondo delle società.
Secondo questo sistema si sarebbe resa più efficiente la pubblica amministrazione. I target possono avere
indici legislativi e indici normativi. Si imposta la macchina amministrativa come se fosse una società privata.
Perché parliamo di differenza tra legalità e legittimità? Quando parlo di legalità faccio sempre riferimento
all’imputazione di un potere. Perché emerge invece la legittimità? Perché il sindacato sugli atti è un
sindacato di leggittimità.

Domanda studente

l decreto 286 del 99 i 4 controlli interni sono ancora previsti? I controlli restano ma non sono più controlli
che vengono autogestiti dall’amministrazione, spesso vengono risposti ad organismi indipendenti di
valutazione. Il parametro di riferimento deve essere la performance amministrativa. Il controllo del
dipendente è un controllo aziendalistico, non c’è più un controllo preventivo di legittimità sull’atto o
sull’attività. Restano i controlli per quanto riguarda le determinazioni …(?), per esempio la lettera c
dell’articolo . Ma comunque deve essere limitato alla performance amministrativa, poi può essere anche
rimessa alla OIV cioè ad organismi indipendenti proprio per garantire la scissione tra controllante e
controllato. Quindi non c’è piu il controllo interno proprio per evitare questo tipo di sovrapposizione. Non
c’è piu il controllo tipico sull’attività e sull’atto.

Domanda studente

Il dirigente continua a controllare i dipendenti? Questo dipende dal tipo di rapporto se è un rapporto
esterno, di gerarchia, di dipendenza e dipende da come è organizzato l’ufficio. Che rapporto c’è tra
l’amministrazione e l’appaltatore? Non c’è controllo. Si parla di scissione soggettiva.

Domanda studente che non si sente

voi dovete tener ben distinta la funzione consultiva dalla funzione giurisdizionale della corte dei conti.
Quando voi definite la corte dei conti ,organo ausiliare dell’amministrazione, dovete distinguere queste due
funzioni. È regolata dall art 100 e 103 della costituzione.

Torniamo nell’ambito della responsabilità. Quando abbiamo parlato diamministrazione difensiva abbiamo
parlato del fenomeno sorto principalmente dopo la legge severino che si dice abbia spacchettato il grado di
corruzione, proprio e improprio. Corruzione per atti contrari o per atti coerenti . La legge severino in diritto
amministrativo fa transitare da un sistema puramente depressivo, quindi affidato al diritto penale, diritto di
ultima istanza della repressione, ad un sistema preventivo quindi affidato ad istituti di diritto
amministrativo. La legge severino è una legge a 2 velocità in parte direttamente precettiva in parte
dirittamente vigente, in parte rimessa a decreti legeslativi la fissazione di altri canoni. Quindi in parte legge
ordinaria in parte legge delega. Come è avvenuto per la legge madia che in parte ha modificato
direttamente l’apparato dell’amministrazione e in parte ha rimesso a successivi decreti legislativi la cura di
aspetti specifici . la Legge 190 confluisce nei decreti legislativi 33 e 39 del 2013 che sono proprio il segno di
questo passaggio dal sistema repressivo al sistema preventivo. Perché il 33 riguarda e disciplina la
trasparenza della pubblica amministrazione. Per la prima volta in una legge si parla in maniera unica di
trasparenza della PA. Il decreto del 39 disciplina i casi di incandidabilità, ineleggibilità, presso i pubblici
uffici. Dalla legge 190 in poi si instaura un timore dei dipendenti che qualsiasi tipo di comportamento possa
ingenerare un reato di PA. Quindi l’intendo della legge non fallisce però ridimensiona gli effetti che la stessa
avrebbe dovuto avere perché di fatto si istaura questo tema dell’amministrazione difensiva, cioè io non
opero pur di non incorrere in responsabilità. Quindi il legislatore ha dovuto far fronte a questa
problematica ingenerata che ha ingessato gli uffici pubblici. Se l’amministrazione è ferma si parla di
malamministrazione. Una cosa è la cattiva amministrazione e una cosa è la corruzione . La corruzione è una
componente della cattiva amministrazione ma non è tutta la cattiva amministrazione.

Qual è la soluzione che pone il legislatore? Semplificazione. Il legislatore nel settembre del 2020 adotta il
decreto 76. In maniera totalmente avulsa da qualsiasi tipo di ragionamento giuridico in un testo di
semplificazione decide di sollevare i pubblici funzionari dalle loro responsabilità. Si semplifica
deresponsabilizzando, si opta per un amministrazione più serenamente irresponsabile. Solleva attraverso
una norma che è stata poi indebitamente prorogata nella sua vigenza dal successivo decreto, solleva in
parte, perché solo per colpa grave, la responsabilità dei dirigenti, cioè dice c’è responsabilità solo quando
c’è colpa grave dal punto di vista di requisito soggettivo. È talmente grave la complicazione amministrativa
che l’unica soluzione che ho, non posso assumere, non posso snellire l’azione amministrativa, si rende
necessaria una cura l’unica soluzione è la deresponsabilizzazione. Altro tema sarebbe la riforma sull’abuso
d’ufficio. Quindi la paura di amministrare. Oggi si è passato da un tema riguardo legato alla corruzione
come problema che attanaglia l’amministrazione al tema dell’amministrazione che non amministra. È stata
prorogata fino al 21 dicembre del 2022. Se leggi c’è questa norma che quasi di nascosto la proroga
indefinitamente a si proroga, la norma non dice cosa, del vecchio decreto fino al dicembre 2022. Pone il
parametro soggettivo della colpa grave come parametro di azione per il procuratore.

La responsabilità per omissione resta la colpa grave passa dall’essere un parametro di riferimento
giurisdizionale del quantum, a requisito oggettivo dell’azione. Il 241 contratto pubblico, questo decreto è
molto importante.

Quando parliamo di pianificazione urbanistica parliamo di untema che riguarda strettamente la


competenza amministrativa in senso territorriale. Perché si passa dal sistema il cui la pianificazione è
stabilita a livello centrale alla necessità che siano le regione e gli enti territoriali a porre vita alla
pianificazione urbanistica del territorio. La quale si esplica attraverso diversi atti il piu importante è il piano
regolatore generale che è un atto di indirizzo che suddivide le aree destinando ogni singola aerea ad una
specifica utilitas. Al margine c’è il tema dei vincoli. Pensate che la prima legge amministrativa d’italia che è
la legge 48 del 65 , la legge successiva è ( non si sente) e si distinguono due tipi di vincoli i vincoli funzionali
ad un potere ablatorio della PA e i vincoli aventi altre finalità: paesaggistici, archeologici. I vincoli tendono a
funzionalizzare il limite dell amministrazione a se stessa sul singolo bene individuale. Quindi esistono i
vincoli funzionali all’esproprio che sono i vincoli di immodificabilità e i vincoli di inedificabilità sul bene. Io
so che l’amministrazione sta per pronunciare un esproprio , si deve espropriare in bene per consentire la
costruzione di un’opera, il vincolo serve a presentare quel bene che altrimenti potrebbe essere
indebitamente alienabile, io è come se volessi cristallizzare il regime giuridico di quel bene perché poi devo
espropriarlo. Casa tua mi serve, pongo il vincolo, è una scelta urbanistica, di pianificazione. Il vincolo
diventa vincolo preordinato all’esproprio. Se il vincolo è preordinato all’esproprio devo seguire la procedura
con gli altri subprocedimenti. I vincoli che non sono preordinati all’esproprio hanno un’altra funzione cioè
vincolare l’amministrazione( non si sente bene) i vincoli paesaggistici, idrogeologici ecc che ovviamente
implicano le ipotesi in cui ci siano altre amministrazioni.

Anche il vincolo è una complicazione necessaria dell’attività amministrativa.

ANAC , qual è l’obiettivo, la ratio legis del parere ? Deflazione e protezione amministrativa. Quindi si
consente all’ANAC di emanare questo parere di precomprensione. Rientra tra le funzioni consultive e svolge
una funzione di deflazione . L’articolo 10 bis (non si sente).

Domanda sulle due tipologie di parere.

Ultima domanda. Quando parlo di responsabilità il vostro faro deve essere l’art 28 della costituzione, si
potrebbero individuare dei cicli di responsabilità di ogni pubblico dipendente: penale , responsabilità civile,
amministrativa contabile o interna ( disciplinare.)

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