Domanda studente
l decreto 286 del 99 i 4 controlli interni sono ancora previsti? I controlli restano ma non sono più controlli
che vengono autogestiti dall’amministrazione, spesso vengono risposti ad organismi indipendenti di
valutazione. Il parametro di riferimento deve essere la performance amministrativa. Il controllo del
dipendente è un controllo aziendalistico, non c’è più un controllo preventivo di legittimità sull’atto o
sull’attività. Restano i controlli per quanto riguarda le determinazioni …(?), per esempio la lettera c
dell’articolo . Ma comunque deve essere limitato alla performance amministrativa, poi può essere anche
rimessa alla OIV cioè ad organismi indipendenti proprio per garantire la scissione tra controllante e
controllato. Quindi non c’è piu il controllo interno proprio per evitare questo tipo di sovrapposizione. Non
c’è piu il controllo tipico sull’attività e sull’atto.
Domanda studente
Il dirigente continua a controllare i dipendenti? Questo dipende dal tipo di rapporto se è un rapporto
esterno, di gerarchia, di dipendenza e dipende da come è organizzato l’ufficio. Che rapporto c’è tra
l’amministrazione e l’appaltatore? Non c’è controllo. Si parla di scissione soggettiva.
voi dovete tener ben distinta la funzione consultiva dalla funzione giurisdizionale della corte dei conti.
Quando voi definite la corte dei conti ,organo ausiliare dell’amministrazione, dovete distinguere queste due
funzioni. È regolata dall art 100 e 103 della costituzione.
Torniamo nell’ambito della responsabilità. Quando abbiamo parlato diamministrazione difensiva abbiamo
parlato del fenomeno sorto principalmente dopo la legge severino che si dice abbia spacchettato il grado di
corruzione, proprio e improprio. Corruzione per atti contrari o per atti coerenti . La legge severino in diritto
amministrativo fa transitare da un sistema puramente depressivo, quindi affidato al diritto penale, diritto di
ultima istanza della repressione, ad un sistema preventivo quindi affidato ad istituti di diritto
amministrativo. La legge severino è una legge a 2 velocità in parte direttamente precettiva in parte
dirittamente vigente, in parte rimessa a decreti legeslativi la fissazione di altri canoni. Quindi in parte legge
ordinaria in parte legge delega. Come è avvenuto per la legge madia che in parte ha modificato
direttamente l’apparato dell’amministrazione e in parte ha rimesso a successivi decreti legislativi la cura di
aspetti specifici . la Legge 190 confluisce nei decreti legislativi 33 e 39 del 2013 che sono proprio il segno di
questo passaggio dal sistema repressivo al sistema preventivo. Perché il 33 riguarda e disciplina la
trasparenza della pubblica amministrazione. Per la prima volta in una legge si parla in maniera unica di
trasparenza della PA. Il decreto del 39 disciplina i casi di incandidabilità, ineleggibilità, presso i pubblici
uffici. Dalla legge 190 in poi si instaura un timore dei dipendenti che qualsiasi tipo di comportamento possa
ingenerare un reato di PA. Quindi l’intendo della legge non fallisce però ridimensiona gli effetti che la stessa
avrebbe dovuto avere perché di fatto si istaura questo tema dell’amministrazione difensiva, cioè io non
opero pur di non incorrere in responsabilità. Quindi il legislatore ha dovuto far fronte a questa
problematica ingenerata che ha ingessato gli uffici pubblici. Se l’amministrazione è ferma si parla di
malamministrazione. Una cosa è la cattiva amministrazione e una cosa è la corruzione . La corruzione è una
componente della cattiva amministrazione ma non è tutta la cattiva amministrazione.
Qual è la soluzione che pone il legislatore? Semplificazione. Il legislatore nel settembre del 2020 adotta il
decreto 76. In maniera totalmente avulsa da qualsiasi tipo di ragionamento giuridico in un testo di
semplificazione decide di sollevare i pubblici funzionari dalle loro responsabilità. Si semplifica
deresponsabilizzando, si opta per un amministrazione più serenamente irresponsabile. Solleva attraverso
una norma che è stata poi indebitamente prorogata nella sua vigenza dal successivo decreto, solleva in
parte, perché solo per colpa grave, la responsabilità dei dirigenti, cioè dice c’è responsabilità solo quando
c’è colpa grave dal punto di vista di requisito soggettivo. È talmente grave la complicazione amministrativa
che l’unica soluzione che ho, non posso assumere, non posso snellire l’azione amministrativa, si rende
necessaria una cura l’unica soluzione è la deresponsabilizzazione. Altro tema sarebbe la riforma sull’abuso
d’ufficio. Quindi la paura di amministrare. Oggi si è passato da un tema riguardo legato alla corruzione
come problema che attanaglia l’amministrazione al tema dell’amministrazione che non amministra. È stata
prorogata fino al 21 dicembre del 2022. Se leggi c’è questa norma che quasi di nascosto la proroga
indefinitamente a si proroga, la norma non dice cosa, del vecchio decreto fino al dicembre 2022. Pone il
parametro soggettivo della colpa grave come parametro di azione per il procuratore.
La responsabilità per omissione resta la colpa grave passa dall’essere un parametro di riferimento
giurisdizionale del quantum, a requisito oggettivo dell’azione. Il 241 contratto pubblico, questo decreto è
molto importante.
ANAC , qual è l’obiettivo, la ratio legis del parere ? Deflazione e protezione amministrativa. Quindi si
consente all’ANAC di emanare questo parere di precomprensione. Rientra tra le funzioni consultive e svolge
una funzione di deflazione . L’articolo 10 bis (non si sente).
Ultima domanda. Quando parlo di responsabilità il vostro faro deve essere l’art 28 della costituzione, si
potrebbero individuare dei cicli di responsabilità di ogni pubblico dipendente: penale , responsabilità civile,
amministrativa contabile o interna ( disciplinare.)