Tipi di cromatografo
Unità di pressione
Fase mobile
Rivelatori
HPLC di adsorbimento
HPLC di ripartizione
La cromatografia ad alta pressione HPLC (High Performance Liquid
Chromatography o High Pressure Liquid Chromatography) si basa sui principi
generali delta cromatografia d’adsorbimento, di ripartizione, di scambio ionico
ecc.; essa permette di analizzare miscele difficilmente risolvibili con le tradizionali
cromatografie.
Le colonne HPLC hanno una maggiore risoluzione dovuta all’impiego di fasi
stazionarie molto finemente suddivise alto scopo di realizzare una superficie di
interazione molto grande ed un migliore impaccamento, questo comporta che la
fase mobile attraversi la fase stazionaria delta colonna ad una pressione molto alta
per permettere una eluizione accettabile net tempo. Per una simile tecnica
cromatografica, la fase stazionaria, che presenta una granulometria generalmente
compresa tra 5-10 m, deve avere requisiti particolari per adattarsi at tipo di
separazione da effettuare ed inoltre deve avere come requisiti indispensabili:
FASE MOBILE
HPLC DI ADSORBIMENTO
I principi su cui si basa la cromatografia di adsorbimento sono stati già trattati
nella parte generale. Si può operare in fase normale o in fase inversa in funzione
del materiale che si usa per la fase stazionaria. La fase stazionaria può essere
caratterizzata, in relazione alla sua struttura fisica, in due categorie:
1. materiale poroso sia in superficie che all’interno contraddistinto in
microporous, se la dimensione vana fra 5-10 m;
macroporous, se la dimensione varia fra 50-100 m
2. materiale, di dimensione compresa fra 20-40 m, compatto nella parte interna e
con una pellicola porosa in superficie dello spessore compreso fra 1-2 m, che
viene definito pellicular.
HPLC Dl RIPARTIZIONE
Per questo tipo di cromatografia la fase stazionaria é costituita da un liquido
che può essere legato ad un supporto inerte fisicamente o chimicamente. Nel caso
in cui la fase stazionaria è legata fisicamente, può verificarsi un trascinamento di
essa da parte della fase mobile; per evitare questo, che porterebbe ad una
cromatografia non perfettamente efficiente si usa saturare la fase mobile con la fase
stazionaria.
In generale per evitare trascinamenti della fase stazionaria si usa operare legando
chimicamente la fase stazionaria inerte che in genere è costituita da gel di silice, in
particolare vengono funzionalizzati in vario modo i gruppi silanolici (figura 3)
Alcuni metodi di funzionalizzazione vengono riportati nello schema seguente:
Se si adopera come fase stazionaria silice legata chimicamente con gruppi funzionali
(bonded phase chromatography) si può operare sia in fase normale che in fase inversa
in funzione della polarità dei gruppi legati al supporto, si avrà così:
L’ordine di polarità dei vari gruppi legati alla silice varia secondo la seguente scala
di polarità:
Si può operare sia in fase normale che in fase inversa, tenendo conto del
tipo di fase mobile da usare in funzione del tipo di fase stazionaria.