G.W Hegel visse l’epoca della Rivoluzione Francese,delle vicende Napoleoniche e della Restaurazione ma il
suo pensiero nonostante i diversi periodi storici e le diverse teorie nate riuscì comunque ad imporsi come
dominante in Germania.
Nella sua riflessione due furono i problemi principali:
1. uno riguardante la storia→ Hegel si interessò alla storia dei popoli, ponendo come questione principale la
modalità con cui gli eventi si susseguono nel tempo (se senza un ordine preciso o se con un progresso
continuo.)
2. l’altro riguardante il sapere→Nella cultura moderna a causa di una sempre maggiore specializzazione nei
diversi campi tecnici e alle innovazioni, il sapere divenne sempre più frammentario. Hegel si interrogò allora
su come dare unità ai diversi saperi→ voleva andare infatti oltre il compito svolto dagli enciclopedisti(che
riorganizzarono il sapere in rapporto alle facoltà umane) dando ai saperi unità attraverso un fondamento
metafisico.
Avendo come scopo di riuscire a rispondere a questi due quesiti l’obiettivo di Hegel fu quello di elaborare un
sistema(=visione unitaria del reale) filosofico cioè che poneva la filosofia come scienza della totalità del reale
contro lo scetticismo moderno e l’illuminismo.(in linea con filosofia romantica e contro illuminismo).
Nel voler spiegare la realtà nel quadro della totalità del reale,Hegel espresse una grande fiducia nei confronti
della RAGIONE. Nel saggio ’Fede e Sapere’ egli si mostrò in una posizione critica nei confronti della filosofia
moderna(cartesio e kant) per la sua impostazione→ essa portò infatti alla convinzione che gli uomini potessero
conoscere attraverso la scienza solo la dimensione del finito,rinunciando ad uno sguardo complessivo sulla
realtà\infinito o lasciandolo come argomento alla fede religiosa.
Hegel volle però rivendicare le possibilità capacitive della ragione umana. Nelle sue tesi afferma infatti che con il
termine ragione non si deve intendere solo la ragione umana ma la struttura portante e il principio primo della
realtà. → tutto ciò che è razionale è reale e tutto ciò che è reale è razionale
(indicando che ragione può conoscere totalità reale)
Hegel decise di portare però delle chiarificazioni alla sua idea:
1. PRIMA CHIARIFICAZIONE:REALTà
Hegel associa la realtà con l’assoluto e la totalità. La ragione che si manifesta nella natura e nello spirito è infatti
una identica dimensione che si manifesta però inconsciamente nella natura e consciamente nell’uomo.
Essa non è statica;rappresenta infatti una attività propria del pensiero→ è sia soggetto che contenuto del
pensiero
Per Hegel la realtà è l’attività attraverso cui la ragione si manifesta e conosce.Essa si realizza nel mondo
umano attraverso la storia delle civiltà(aka storia dei popoli che si evolvono con istituzioni sempre più libere e
razionali). L’attività della ragione è dunque quella di realizzarsi nella storia attraverso civiltà finite in un
movimento infinito per superare le civiltà precedenti→ il finito non esiste se non nell’infinito.
Unico modo per capire la realtà è guardarla da un punto di vista globale. (L’assoluto non è altro se non la
ragione che si sviluppa nella realtà e che si coglie solo con un senso generale)
2. SECONDA CHIARIFICAZIONE:METODO
Secondo Hegel la ragione riesce a conoscere la realtà solo adottando un procedimento di pensiero che riflette
in sé le modalità con cui la realtà stessa si sviluppa. Questo processo è la dialettica:processo di
autorealizzazione e identificazione della ragione stessa.
Nella sua trattazione egli distinse due dialettiche:
● una incentrata sulla realtà volta a spiegare come la ragione si sviluppa
● dialettica intesa come procedimento del pensiero
Essa comprende tre momenti:
1. INTELLETTUALE(TESI): il primo momento è la modalità di conoscenza propria dell’intelletto che ponendo
una determinazione come fissa impose la sua diversità dalle altre determinazioni. Questa diversità si basa su
un rapporto di opposizione e contraddittorietà.
2. RAZIONALE NEGATIVO(ANTITESI): Alla base del secondo momento è presente la ragione che obbliga a
superare il particolarismo dell’intelletto. Seguendo la ragione non ci si può fermare ad una contraddizione ma
bisogna mettere in relazione le diversità che esistono e che possono essere pensate solo in rapporto di
opposti.
3. RAZIONALE POSITIVO(SINTESI): Nel terzo e ultimo momento la ragione assume il punto di vista più alto
per cogliere la verità e l’unità tra le contraddizioni→ vuole superare ogni punto di vista per raggiungere il
massimo AUFHEBURG= togliere e conservare=superare
i concetti della realtà non vengono visti da Hegel come statici ma in continua circolazione con il movimento
dialettico.
Stabilito il metodo di ricerca da utilizzare Hegel passò all’elaborazione di un sistema filosofico in grado di
comprendere ed esprimere attraverso dei concetti le strutture razionali del reale→ aveva lo scopo di dare un
fondamento alle scienze filosofiche per dare una base filosofica alle altre discipline.
Come primo passo per la fondazione delle scienze filosofiche stabilì due strade per mostrare la razionalità del
reale:
1. FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO 1807
2. ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE IN COMPENDIO 1817
portano entrambe allo stesso risultato→ la possibilità per la mente umana di conoscere la verità
Nell’elaborazione scientifica e per il sapere comune,la visione naturale come ‘altro’ rispetto allo spirito e quindi
come oggetto è però una visione superficiale. Per Hegel però l’alienazione è necessaria→ la natura presenta
infatti dei limiti nei confronti dello spirito. Essa è infatti decadenza del logos rispetto alla sua forma originaria.
Nella sua trattazione Hegel afferma che la natura ha un ordine finalistico: il fine della natura è l’uomo(propone
una gerarchia di fini al cui vertice è posto l’uomo)
Esistono per lui 843 gradi naturali della meccanica,fisica,fisica organica i cui campi di indagine sono
rispettivamente i fenomeni meccanici,le leggi fisiche e chimiche e gli esseri viventi.
Con il passaggio di trattazione da natura a spirito Hegel introduce una riflessione sulla morte: essa è l’atto che
segna la differenza tra gli enti coscienti e non. L’uomo infatti dopo la sua morte riesce a permanere nella
memoria e nella storia mentre il mondo animale no.
Per H ciò è inadeguato: L’uomo vive in una società in cui ci sono regole a cui misurarsi ed è necessario
secondo H che si siano leggi morali a cui sottoporsi e non solo indicazioni sulla forma.
C. ETICITà
Il terzo momento,quello della sintesi, è l’eticità che Hegel tratta per affermare che è bene e dovere ciò che è
bene e dovere nella storia di un determinato popolo.
Chi vive l’eticità è chi condivide i valori di un popolo e si sente obbligato a rispettarli agendo conformemente alle
leggi(chi si inserisce spontaneamente nella vita della comunità).
Il suo pensiero differisce dal secondo postulato di Kant per cui la legge morale comanda la santità dell’azione→
in questo mondo è impossibile infatti essere perfetti in quanto l’uomo è traviato dall’utile e dal piacevole.
(per questo motivo anima è immortale)
Per H ciò non è necessario:l’uomo non riuscirà mai ad uniformarsi alla legge morale ma può riuscire a conciliare
la sua libertà con quella altrui. L’uomo esiste infatti nella sua collettività.
La legge non è però sufficiente a tenere insieme un popolo.Il suo bene è avere un ruolo nella storia attraverso la
creazione di istituzioni sempre più libere e razionali.
FAMIGLIA: Essa è la prima totalità nella quale un individuo si trova inserito. é la prima forma di vita in comunità
che il matrimonio trasforma in una istituzione regolata dalle leggi dello stato.
Esse sono destinate a dissolversi in favore della
SOCIETà CIVILE: formata da una pluralità di famiglie e individui che hanno bisogni di ordine sociale ed
economico→ la pluralità di interessi che sono presenti vanno armonizzati all’interno della totalità dello stato.
STATO: è il momento supremo dell’eticità che coincide con la realizzazione dello spirito nella storia. Hegel ha
una concezione di stato come etico in cui l’individuo esiste e agisce moralmente rispettando il codice di leggi.
La libertà si concretizza con la costituzione dello stato,l’individuo è libero di seguire spontaneamente le leggi del
proprio stato entrando nella collettività.
La monarchia costituzionale per H è la migliore forma di Stato nella quale i distinti poteri sono raccolti a unità
nella figura del sovrano che garantisce la libertà dei singoli e l’unità dello stato.
CONCEZIONE DI STORIA: corrisponde alla storia dei popoli che si costituiscono in stati→ rappresenta
l’evoluzione e la realizzazione dello spirito nel tempo.
La storia degli stati si articola in 3 momenti:
DIRITTO STATALE INTERNO: in cui gli stati si danno una propria organizzazione e costituiscono la propria
identità
DIRITTO STATALE ESTERNO: gli stati entrano in relazione con gli altri stati con volontà di affermarsi. Ciò porta
al sorgere di conflitti che trovano unità nel terzo momento
STORIA DEL MONDO: Il conflitto tra stati è fondamentale per la realizzazione della storia del mondo e del
progresso storico.
La storia è la realizzazione dello spirito→ tutto è necessario e giustificato
Per Hegel la storia è percorsa da razionalità che ne guida lo sviluppo,servendosi astutamente dei popoli e degli
individui.
i regni che hanno segnato il progressivo sviluppo della libertà sono stati:
ORIENTALI: era presente libertà di un solo(dispotismo)
GRECO: libertà ai pochi(aristocrazie elleniche)
ROMANO
GERMANICO:caratterizzato da libertà di tutti
4. SPIRITO ASSOLUTO
Dialettica dello spirito si conclude con la filosofia dello spirito assoluto che presenta come lo spirito si manifesta
nelle più alte forme di espressione: l’arte,la religione e la filosofia.
Le tre supreme espressioni dello spirito non si distinguono tra di loro per contenuto del loro sapere(che è per
tutte l’assoluto) ma si distinguono per la forma con cui esse conoscono l’assoluto.
ARTE conosce l’assoluto nelle forme dell’intuizione sensibile. L’opera d’arte è prodotta dallo spirito e ha natura
spirituale.
arte simbolica:presenta uno squilibrio tra il contenuto e la forma→ la forma sensibile supera quello spirituale.
è caratteristica delle antiche civiltà e presenta opere d’arte gigantesche ma povere di significato.
arte classica: presenta un equilibrio perfetto tra il contenuto spirituale e la forma. è caratteristico della civiltà
greca
arte romantica: Il contenuto spirituale eccede rispetto alla forma sensibile.
Il contenuto spirituale è estremamente ricco; è l’infinito che non può trovare adeguata espressione nella forma.
Prima di H l’arte veniva considerata come suprema via di accesso all’assoluto,dopo invece si ha un
superamento dell’arte per un maggiore sviluppo della religione e della filosofia.
RELIGIONE conosce l’assoluto nella forma della rappresentazione.
Nella trattazione H critica il deismo come riduzione della religione a sentimento: sottolinea il fatto che la
religione esprima a suo modo il vero.
Egli presenta la storia delle religioni come storia dello sviluppo dell’idea di Dio nella coscienza umana:
RELIGIONI ANTICHE: tendono ad avere una visione di dio identificata nella natura(panteismo)
EBRAISMO\REL.GRECA: tendono a concepire Dio come una persona nettamente distinta dalla natura
CRISTIANESIMO: è posto come esito del movimento di maturazione della nozione di Dio. Rappresenta una
mediazione tra il divino e il mondo naturale→ Dio trascendente si incarna,entra nell’umanità al fine di salvare il
mondo costituendo una nuova realtà in cui tutto sia riscattabile.
FILOSOFIA è la scienza della totalità del reale che riesce a comprendere la realtà da un punto di vista più
elevato.
Essa esprime la verità nella forma del Concetto cioè non è una semplice astrazione della mente ma è
espressione della struttura razionale del reale.