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PROGRAMMA DEL CORSO

1. Evoluzione e ruolo dell’energia


2. Conservazione dell’energia
3. Problema ambientale
4. Energia ed economia
5. Politica e pianificazione energetica
6. Diagnosi energetica e soggetti coinvolti
7. Strategie per il risparmio e l’efficienza energetica
8. Le fonti energetice rinnovabili
9. Smart energy communities
Diagnosi ed efficienza energetica
prof. Filippo de Rossi1.EVOLUZIONE E RUOLO DELL’ENERGIA
1.Fabbisogno energetico alimentare pro-capite
 dell’uomo primitivo era 13 MJ/giorno (MJ misura l’ energia solare)mentre
 l’Uomo moderno

U.S.A 800 MJ/giorno il consumo Complessivo


Europa 500 MJ/giorno mondiale è 10’000 volte
Paesi poveri 8 – 15 MJ/giorno inferiore.
DiEVOLUZIONE E RUOLO DELL’ENERGIA
L’ENERGIA è la capacità di un sistema di compiere un lavoro, ossia di “fare qualcosa”
Tutte le attività svolte da un soggetto vivente o meno necessitano di un consumo di
energia
Definiamo FONTI ENERGETICHE tutti quei sistemi che sono in grado di fornire
energia
Ad Un’utenza energetica che lo utilizza per compiere un lavoro
Es. il carburante è una fonte energetica, mentre l’automobile è un’utenza
energetica

Fonti energetiche primarie: sono fonti energetiche disponibili in natura che si


distinguono a loro volta in
1.FONTI RINNOVABILI come ENERGIA
 SOLARE
 EOLICA
 IDRAULICA
 GEOTERMICA E
 DELLE BIOMASSE
2.FONTI NON RINNOVABILI O ESAURIBILI derivanti da
A)FONTI FOSSILI come il
 CARBON FOSSILE
 GAS NATURALE
 PETROLIO GREZZO
B)o NUCLEARI
 COMBUSTIBILI NUCLEARI

Le FONTI ENERGETICHE FOSSILI sono


1.quelle destinate ad esaurirsi in un tempo finito, a differenza delle FONTI
RINNOVABILI
che sono considerate INESAURIBILI, e in più sono
2. le più adoperate e si considerano convenzionali(combustibili fossili commerciali CIP N. 6/92)

I loro depositi sono il risultato delle profonde trasformazioni subite da organismi


vegetali
ed animali, che si sono accumulati per milioni di anni sottoterra, sottratti al contatto
dell’aria , quindi in mancanza di ossigeno e sottoposti ad elevate pressioni e
temperature
ed all’azione di funghi e batteri.
Si classificano in base allo stato di aggregazione in
 SOLIDI come il CARBONE proveniente dalla fossilizzazione di tronchi degli alberi,
 LIQUIDI come IL PETROLIO in quanto i fossili in assenza di aria si trasformano in
un liquido melmoso mentre la sua forma
 GASSOSI non è altro che il GAS NATURALE
Il loro consumo massiccio esaurisce i depositi
naturali e la loro trasformazione
da’ luogo ad emissioni, di CO2, che si accumula nell’
atmosfera.

2.La formazione dei COMBUSTIBILI NUCLEARI


(l’Uranio e il Plutonio) sono una fonte non
organica cioè non hanno a che fare con il ciclo della
vita. Riguardano l’energia atomica, su scala
nanoscopica della materia che comunque contiene
una grande quantità di energia
Per usare questo tipo di energia servono, risorse
scientifiche avanzate e le risorse fisiche (es uranio),
sono nate con la creazione del sistema solare quindi
sono disponibili in maniera concentrata e ridotta
oltre ad essere NON RINNOVABILI .
Le FONTI
1.FOSSILI hanno come
vantaggi: una Tecnologia diffusa e ben conosciuta;
Possono essere trasportati, immagazzinati e
utilizzati all’occorrenza e sono economici
Svantaggi/problematiche Sono presenti solo in
alcuni Paesi che ne determinano disponibilità e
prezzo, sono Esauribili, Inquinano;e hanno
l’Aleatorietà (rischiosità)dei giacimenti.
NUCLEARI come l’ URANIO ha come
vantaggi: La Disponibilità; le Centrali di grande
potenza che producono energia a basso costo
Svantaggi/problematiche, lo Smaltimento di
scorie; le.Conseguenze di incidenti;e la Bonifica nel
caso di dismissione (che è difficile e costosa)
ALTRE RINNOVABILI hanno come
vantaggi:che Non sono inquinanti; Non sono
esauribili;comportano Tecnologie a basso impatto
nel caso di smaltimento.
Svantaggi/problematiche, la Bassa densità
energetica, la Discontinuità (giorno/notte, stagioni,
condizioni metereologiche),Non sono accumulabili;la
Disponibilità locale; e i Costi delle tecnologie

FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI


Si definiscono FER- fonti energetiche rinnovabili quelle fonti che a differenza dei
combustibili fossili e nucleari destinati ad esaurirsi in un tempo finito possono essere
considerate virtualmente inesauribili
Sono considerati Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili quelli che per produrre
energia
elettrica utilizzano
 il sole, il vento, l’acqua, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso,
la biomassa, i biogas, i gas di discarica e residuati.
Le PROBLEMATICHE CONNESSE ALLO SFRUTTAMENTO DELLE FER
 Bassa densità energetica
 Discontinuità (giorno/notte, stagioni, condizioni metereologiche)
 Bassa efficienza energetica ed economica (in alcuni casi)

ENERGIA SOLARE
È l’energia da cui derivano tutte le forme di energia sulla Terra ad eccezione
dell’energia:
nucleare, geotermica e delle maree.
È immediatamente disponibile, in quanto proviene dal SOLE, che è una stella che
vive
di vita propria ed ha quindi vita perenne
L’energia solare è l’unica sorgente di energia «continua» sul nostro pianeta.
L’attuale fabbisogno energetico mondiale è pari a circa 1/12.000 dell’energia solare
che raggiunge la Terra.
Dell’energia totale Meno del 30% raggiunge la superficie della Terra sotto forma di
radiazione diretta o diffusa
L’ENERGIA SOLARE
 arriva sulla terra mediante le RADIAZIONI attraverso le quali irragia vari tipi
di
energia e

L’ENERGIA SOLARE può essere


a. DIRETTA è quella che percepiamo quando siamo in presenza del sole ed è
l’energia
RINNOVABILE che associata:
• al calore, cioè l’ ENERGIA TERMICA che è in grado di generare un sistemi per
la produzione di calore a bassa temperatura per il riscaldamento dell’acqua e
degli ambienti con l’uso di pannelli solari;
• alla luce, il cui effetto è l’illuminazione diurna e notturna è in grado di generare un
sistema di produzione diretta di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici.

La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente l'energia solare in


energia elettrica attraverso l’effetto fotovoltaico, ossia la proprietà di alcuni
materiali
semiconduttori di generare elettricità se colpiti da radiazione luminosa.
Il silicio è il materiale base per la cella fotovoltaica, dispositivo elementare in
grado
di produrre circa 1,5 Watt in corrente continua.
Più celle sono collegate elettricamente e incapsulate in una struttura a formare
il modulo
I costi di un sistema fotovoltaico completo variano molto
dipendendo da una serie di fattori che includono la dimensione in termini di
 potenza installata (kWp ),
 il luogo di installazione,
 le specifiche tecniche e
 la tipologia d’utenza servita.
Il costo dell’energia elettrica prodotta risulta competitivo con quello da fonti
tradizionali
e da altre fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico in particolare) solo se si riesce a
beneficiare di opportune forme di incentivi.

SOLARE TERMICO PANNELLI SOLARI


Il processo di trasformazione dell’energia solare in calore si basa sull’utilizzo
 dei collettori solari che sono costituiti da una superficie che assorbe l’energia
radiativa proveniente dal sole e, riscaldandosi, cede calore ad un fluido
termovettore.
Questo sistema ha caratteristiche diverse a seconda della disponibilità della risorsa
e
soprattutto della temperatura richiesta dall’utilizzatore
Il costo di impianto per m2 di superficie captante varia
 a seconda del tipo di utenza
 in funzione delle economie di scala che si verificano quando ci si orienta
verso
 impianti solari termici più grandi che sono destinati a servire complessi
residenziali,
condomini, ecc.
b. INDIRETTA
Sono forme di energia solare indiretta RINNOVABILI
1.L’ENERGIA EOLICA O DEL VENTO che nasce dalle differenze di pressione
atmosferica
causate dal riscaldamento non uniforme delle masse d’aria nell’atmosfera terrestre.
Circa il 2% dell’energia solare che raggiunge la terra si trasforma in energia
eolica.
Ai fini dello sfruttamento, le caratteristiche più importanti sono:
 Le variazioni diurne e notturne della velocità ;
 La variazione della velocità del vento con l’altezza dal suolo;
 L’entità delle raffiche e i valori massimi delle velocità del vento
Il funzionamento dell’energia eolica avviene grazie al moto delle pale trascina un
generatore elettrico che produce energia elettrica.

L’IMPATTO AMBIENTALE (inquinamento da fonte rinnovabile)riguarda

1.OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO


L’energia eolica, come gran parte delle altre fonti rinnovabili è considerata una risorsa
energetica a bassa densità per unità di superficie, rispetto alle dimensioni degli
impianti
tradizionali.
Esiste la necessità di evitare interferenze tra gli aereogeneratori generalmente deve
esistere una distanza
 di almeno 4 volte il diametro del rotore tra macchine di una stessa fila e
 di 6- 10 volte il diametro tra file diverse (spazi di rispetto).
Ma poichè l’occupazione effettiva del terreno in questi impianti è solo dell’1-2%
pertanto
l’impianto eolico non preclude altre destinazioni d’uso del restante 98%, come
l’agricoltura o l’allevamento, escludono quelle zone sottoposte a vincoli ambientali,
storici
paesaggistici.
2. L’IMPATTO AMBIENTALE :VARIAZIONI AL PAESAGGIO
Le dimensioni considerevoli delle turbine rendono difficile una integrazione con il
paesaggio naturale che caratterizza gran parte dei siti di interesse anemologico(si
occupa
dello studio dei venti).
Numerosi studi sono in corso per ridurre questo impatto, tanto di carattere
architettonico
che paesaggistico.
Ad esempio
 l’aumento delle dimensioni delle turbine può
 ridurne il numero in maniera significativa, e quindi
 anche l’impatto visivo complessivo.
3.IMPATTO AMBIENTALE ACUSTICO
Il problema dell’impatto sonoro (acustico) pare non essere rilevante, essendo
trascurabile, rispetto al rumore del vento già a poche centinaia di metri.

4. L’IMPATTO AMBIENTALE CON LA FAUNA


Su questo punto sono in corso accesi dibattiti con le associazioni ambientaliste, in
primo
luogo quelle per la tutela degli uccelli.
In realtà la tecnologia eolica non provoca nessun danno alla flora e pochissimi alla
fauna;
solo le collisioni di alcuni tipi di uccelli con le pale delle turbine sono un pericolo reale
anche se le esperienze dimostrano che il numero di queste collisioni è modesto.
Le specie coinvolte in questi incidenti sono quasi sempre i rapaci (specie rare o
protette).
Non costituisce problema l’installazione di impianti sulle rotte delle specie migratorie,
poiché si è osservato che queste specie non risentono della presenza delle macchine
eoliche.

È buona norma, comunque,


 tenersi a distanza dai corridoi migratori,
 mettere meno generatori più grandi,
 evitare le torri a traliccio perché usate per la nidificazione ed
 interrare le linee elettriche.

5. L’IMPATTO AMBIENTALE :PROIEZIONE DI OMBRE SUL TERRENO


La presenza di strutture in rotazione può creare un’ombra rotante sul territorio
circostante
e arrecare disturbo.
Ad esempio se l’ombra passa sulla finestra di una casa, all’interno si percepirà un
fastidioso
ombreggiamento intermittente.
Questo fenomeno si verifica in particolare nei paesi in cui il sole durante la giornata è
basso sull’orizzonte, come nell’Europa del Nord, mentre in Italia è scarsamente
considerato.
Le misure correttive consistono nell’effettuare lo studio delle zone e delle case che
potrebbero subire questo effetto.

COSTO DI INVESTIMENTO IMPIANTI EOLICI

Il GSE(gestore servizi energetici), effettua il monitoraggio dei costi di generazione


degli impianti da fonte rinnovabile.
In italia A fine 2016 gli impianti incentivati costituiscono il 92% della potenza
eolica
totale in esercizio

RISPARMI DI GAS SERRA ASSOCIATI ALLA PRODUZIONE EOLICA


Sulla base dei dati di mercato GME (gestore mercati energetici) è possibile ricostruire
il
mix di tecnologie fossili sostituite dalle fonti rinnovabili.
• Ogni MWh (megavattora)di energia elettrica prodotta da fonte eolica consente di
risparmiare 536 kg di CO2 nella sola fase di esercizio degli impianti.
• Tra le rinnovabili elettriche l'eolico è tra le fonti che presentano mediamente i
maggiori risparmi di gas serra per unità energetica prodotta.

L’aria umida causata dall’energia solare, tramite l’EVAPORAZIONE dell’acqua, si


incontra con i venti freddi, e genera CONDENSAZIONE ossia PIOGGIA.
Se la pioggia ricade in mare si chiude il ciclo dell’acqua, se invece cade in
montagna, per
la forza di gravita’ tende ad andare verso il basso e lo fa mediante i fiumi,
introducendo
delle eliche (es. i mulini) si rende disponibile : L'ENERGIA IDRAULICA
POTENZIALE

L'impianto idroelettrico converte questa energia potenziale in energia


meccanica che è ulteriormente convertita in energia elettrica.
Il cuore dell'impianto idroelettrico è la turbina idraulica; quest'ultima converte
energia meccanica potenziale, in energia meccanica di rotazione della turbina

IMPATTO AMBIENTALE dell’ L'ENERGIA IDRAULICA POTENZIALE


La costruzione di impianti idroelettrici spesso ha un significativo impatto sociale ed
ambientale.
I siti nei quali vengono costruite le dighe possono essere
 in zone poco densamente popolate o
 invece richiedere una diversa sistemazione della popolazione locale.
L’ alterazione del normale flusso del fiume può essere significativa e
Gli esperimenti fatti qualche tempo dopo la costruzione hanno evidenziato
l’effettivo impatto dell'impianto sull’ecosistema locale, in termini di:

riduzione della profondità della corrente


riduzione di materiale in sospensione che può rendere il deflusso
maggiormente erosivo, con rischio di approfondimento del letto,
 minore inerzia termica, che causa innalzamenti estivi e abbassamenti
invernali
di temperatura delle acque, con conseguenti disturbi alla flora ed alla faun a.
IMPATTI AMBIENTALI DIRETTI
 Costruzione di opere civili
 Deviazione della massa d'acqua
 Trivellazioni
 Inondazioni
 Spostamento degli abitanti del luogo
 Cambi nel microclima
 Estinzione di specie
IMPATTI AMBIENTALI INDIRETTI
 Costruzione di abitazioni per gli operai e le loro famiglie
 Problemi inerenti la loro salute pubblica
 Massiccia deforestazione
 Introduzione di una nuova, seppure temporanea, rete di trasporti.

L’ENERGIA SOLARE da luogo alle specie vegetali mediante un processo di


FOTOSINTESI
ossia un processo che
mediante l’energia radiattiva del sole (TERMICA;
LUMINOSA;ELETTROMAGNETICA) e
una serie di sostanze nutritive ,fa nascere e crescere le specie vegetali.
Si assorbono e si creano nuove sostanze che saranno combinazioni di
 CARBONIO proveniente dall’anidride carbonica (CO2)E
 IDROGENO proveniente dall’acqua (H2O)
 resta fuori l’OSSIGENO O, necessario alle specie animali, per i quali però la
fornitura
di energia non avviene tramite fotosintesi.
Per vivere ed agire gli animali hanno bisogno di energia che arriva mediante il
cibo,
così facendo si appropriano dei legami C e H all’interno di questo ed ottengono
energia.
Le specie vegetali e animali (BIOMASSE=masse organiche) sono il veicolo
energetico
dell’energia solare indirettaENERGIA DA BIOMASSA animali e vegetali

Tra le biomasse vegetali ci sono:


 residui di coltivazioni per l’alimentazione umana e animale;
 residui agro-forestali;
 scarti di lavorazioni industriali;
 frazione organica dei rifiuti urbani ed industriali;
 oli e grassi vegetali;
Tra le biomasse animali abbiamo:
 fanghi prodotti dai depuratori;
 grassi animali solidi e liquidi;
 farine animali
Biocombustibili
Combustibili solidi, liquidi o gassosi derivati direttamente dalle biomasse.
Tra i principali: Pellets ,Cippato,
Combustibili ottenuti a seguito di un processo di trasformazione strutturale del
materiale
organico. Tra i principali: Biodiesel, Bioetanolo, Biogas

I VANTAGGI DELL’USO DI BIOMASSE sono:


1.potendo essere accumulate facilmente, non soffrono dei problemi di discontinuità
che
Invece penalizzano altri impianti alimentati con fonti rinnovabili;
2.valorizzazione dei residui agro-industriali;
3.possibilità di sviluppo di nuove iniziative industriali con conseguente indotto
occupazionale;
4.autonomia energetica locale;
5.sensibile contributo alla riduzione di CO2 .

IMPATTO AMBIENTALE delle BIOMASSE


L’uso energetico delle BIOMASSE VEGETALI è considerato
 uno dei sistemi più efficienti per ridurre le emissioni di gas serra in quanto
la CO2 emessa durante la produzione di energia dalle biomasse è pari a
quella
assorbita durante la crescita delle piante (combustione neutra, sequestratori
di
CO2 ).
Mentre il processo di rinnovamento dei combustibili fossili, che pure assorbe
anidride
carbonica atmosferica, è enormemente più lento rispetto al loro consumo

È necessario considerare i seguenti fattori di rischio, in termini di


 impatto ambientale e sociale, legati ad uno sfruttamento massiccio delle
biomasse ad uso energetico:
1.perdita della biodiversità;
2.rischio di frane, alluvioni, incendi ed altri eventi, che impegnano lo
Stato
a ingenti stanziamenti per riparare i danni;
3.enorme pericolo per i paesi in via di sviluppo che lo sfruttamento dei
suoli per la coltivazione delle biomasse diventi competitivo ed
alternativo a
quello alimentare (Feed or Food).

Le energie che non hanno a che fare direttamente con L’ENERGIA SOLARE sono
A) L’ENERGIA GEOTERMICA
 è l’energia posseduto dalla Terra e classificabile come rinnovabile.
La temperatura della Terra aumenta di circa un grado ogni 30 metri di profondità.
Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche,
 il gradiente è ancora maggiore.
L'energia termica accumulata in queste zone viene resa disponibile
 a profondità accessibili
 da vettori termici presenti nella crosta terrestre e
 denominati fluidi geotermici.
I fluidi geotermici sono composti da acqua meteorica che penetra nel sottosuolo e
si riscalda a contatto con le rocce calde.
Si formano così degli acquiferi (strati o raggruppamenti di materiale permeabile
saturo
di acqua,) anche a temperature molto elevate (oltre 300°C).
Generalmente tali acquiferi, oltre all'acqua in fase liquida, possono contenere acqua
sotto
forma di vapore ad elevato contenuto energetico.

L’ENERGIA GEOTERMICA si presenta sotto forma di energia termica a diversi livelli


termici: alta, media e bassa temperatura.

In base al livello di temperatura si distinguono:


A) impianti geotermici per la produzione di energia elettrica (alta temperatura)
B) impianti geotermici ad uso diretto per il riscaldamento (media temperatura)
C) impianti geotermici a bassa temperatura o pompe di calore geotermiche.

I settori che utilizzano maggiormente la fonte geotermica per la produzione di


calore
sono
1. il commercio e i servizi (per la notevole diffusione degli stabilimenti termali),
2. acquacoltura/itticoltura e dall’agricoltura;
3. modesti gli utilizzi nell’industria e nel settore residenziale (sono escluse le
pompe di
calore).
I consumi diretti di energia termica si concentrano solo in un numero limitato di
regioni.
B) L’ENERGIA DELLE MAREE ossia la variazione di altezza del livello del mare
derivante
dall’interazione elettromagnetica fra terra e luna

IL RITORNO ENERGETICO SULL'INVESTIMENTO ENERGETICO, noto con la sigla


EROEI (o EROI), sta ad indicare
 l’energia ricavata su energia consumata, è un coefficiente che, riferito a una
data
fonte di energia, ne indica la sua convenienza in termini di resa energetica.

.
CRONISTORIA DELL’ENERGIA

Le grandi trasformazioni della società sono state spesso accompagnate da nuovi modi
di produrre e consumare energia:
dal fuoco alla forza animale, al vento, alla forza idraulica,alla combustione del
carbone,
all’energia nucleare.
PREISTORIA
E' il periodo che denota la presenza dell’uomo sapiens sulla terra
La storia dell’energia inizia con la scoperta del fuoco circa un milione di anni fa.
Il fuoco è la prima fonte energetica della storia, inizialmente veniva raccolto
dagli incendi provocati dai fulmini e conservato nella fiamma del villaggio,
successivamente acceso con la pietra focaia.
Nell’ambito del corpo umano le funzioni proprie richiedono energia ed in
particolare
leFunzioni che ne richiedono di più sono:
 il SISTEMA CEREBRALE
 IL SISTEMA DIGESTIVO
Dopo la scoperta dei fuoco, i cibi che prima venivano consumati crudi, vengono
cotti
garantendo così una maggiore digeribilità.
Per questo motivo nell’arco dei secoli l’intestino si è accorciato in base
all’evoluzione
darwiniana.
Ciò significa che la parte di energia residua destinata alla digestione si è spostata
verso il cervello.
Il controllo del fuoco fu un punto di svolta nell'evoluzione culturale poiché
permise agli uomini, di proliferare favorendo l’assorbendo le proteine e i carboidrati
cotti, di espandere l'attività umana nelle ore notturne e di proteggersi dai predatori .
Nel PALEOLITICO (da 2 a 10 milioni di anni fa), grazie al benessere prodotto dal
fuoco, si ebbe un incremento della popolazione che determinò la prima crisi
energetica:la selvaggina comincia a scarseggiare e le risorse non si rinnovano.

Nel 7000 a.c. l'uomo scopre prima l'agricoltura poi l'allevamento del bestiame
addomesticato,2 modi ingegnosi per accumulare energia sia alimentare che
meccanica. Con questa rivoluzione NEOLITICA l'uomo vince la sfida della
sopravvivenza, in quanto grazie alla scoperta dell’agricoltura, impara a controllare
una importante fonte di cibo, in più si ha un passaggio dal nomadismo allo
stanzionalismo di cacciatori-raccoglitori a contadini e allevatori e così nascono
i primi villaggi.
GRANDI CIVILTÀ
Le grandi civiltà (Assiro-Babilonese, Egiziana, Greca e Romana) raggiunsero
elevati livelli di sviluppo grazie ad una fonte energetica insostituibile cioè
l'energia muscolare degli schiavi e degli animali, e
l’energia chimica dalle loro carni che furono usate per costruire edifici monumentali
e per muovere le macine dei mulini e gli argani,le navi a remi per la rotazione delle
macine dei mulini e dei frantoi , x lo scolo dell'acqua nelle miniere ed il
traino delle imbarcazioni a remi per risalire i corsi d'acqua.
Gli egizi già conoscevano anche un'altra fonte di energia meccanica, l'acqua e
I primi mulini ad acqua si basavano su una ruota orizzontale e furono utilizzati
dai romani solo per la macina del grano
L'impiego del bue e dell'asino in
agricoltura risale a circa il 4.000 a.C.
il cavallo è successivo.

Iniziò poi a diffondersi la


consapevolezza dell’importanza
dell’energia e quindi delle sue fonti:
nella SAGA DI GILGAMESH(XXVIII
SEC. A.C.) si racconta che il Re
GILGAMESH x la costruzione del
suo palazzo, distrusse una foresta di
cedri e fu punito dal Dio protettore
della foresta che gli fece perdere l’
immortalità. Ma al di là del mito, ci
troviamo di fronte alla violazione di
un divieto di abuso della risorsa
energetica LEGNO.

Questo concetto poi viene ripreso


dal CODICE DI HAMMURABI in
cui c’era il Divieto di abbattimenti
non autorizzato di alberi

Nella CIVILTÀ ASSIRA si


evidenziava il Trasporto in grande
quantità di legno dall’Anatolia.

Mentre nella CIVILTÀ GRECA (V SEC. A. C.) si hanno le testimonianze di autori


come Platone, Eratostene circa
 le Deforestazioni e
 gli approvvigionamenti forzati da Magna Grecia e Balcani.

In seguito durante l’IMPERO ROMANO (II-V SEC. D. C.) vennero emanate molte
Norme per la preservazione degli alberi, ci fu
1.il Divieto di abbattimento degli alberi in Macedonia.
2. le Leggi emanate da Adriano per la preservazione delle foreste nelle aree orientali
dell’Impero.e infine ci furono anche delle
Norme per vietare la costruzione di mattoni di scarsa qualità
(dovuta alla scarsezza
di combustibile impiegato nella fabbricazione).
A titolo di esempio, si tenga conto che all’epoca,
 la fusione di 1 kg di rame richiedeva circa 4 tonnellate di
legno e
 che per la cottura di un buon mattone era necessario
almeno 1 kg di legname.
MEDIOEVO
In Europa nel Medioevo si ha
 un continuo aumento del prezzo del legno e
 un progressivo disboscamento dell’Europa meridionale.
Ad es Ad inizio XV sec., Brunelleschi per la cupola di S.Maria
del Fiore avrebbe
dovuto usare quantitativi di legno, per le strutture
provvisionali, dal costo insostenibile
persino per la ricca Firenze, dunque per risparmiare questo
spreco di legno, ideò la
innovativa struttura a doppia cupola capace di autosostenersi
durante la costruzione.

Nel MEDIOEVO (476–1492 d.C.), il grande sistema energetico


muscolare va in crisi:
il prezzo degli schiavi è proibitivo e una forte crisi demografica
provoca una carenza
di manodopera.
Grazie al potere e alle ricchezze della Chiesa, i monasteri
diventano i centri
all'avanguardia nella cultura e nelle attività agricole e
artigianali: qui vengono
realizzate delle macchine per produrre e utilizzare energia a
partire dalle tre fonti di
energia disponibili:
1. acqua (mulini, argani),
2. vento (mulini, velieri),
3. trazione animale (collare a spalla rigido, ferratura ai
cavalli).

Il grande volano economico del MEDIEVO è la RIVOLUZIONE


DEI MULINI costruiti da
nobiltà e clero che percepivano tasse per la macinazione e per
l’uso dei fiumi.
Il vento fu utilizzato prevalentemente per la navigazione.
Per anni, vennero usati schiavi e prigionieri per spingere le
navi con i remi e la vela
era solo un ausilio; poi l'energia muscolare venne sostituita
da quella eolica,
Venne introdotta dagli arabi la VELA TRIANGOLARE che
permette di navigare
parzialmente contro vento, a differenza della quadrata
Un’altra novità fu l’introduzione della BUSSOLA e poi la
costruzione di mulini a
vento usati per macinare, per far funzionare pompe per
prosciugare terreni;
RINASCIMENTO
Le migliorate condizioni di vita e l'aumentata produzione di
beni resero necessari
meccanismi più sofisticati, es le invenzioni di Leonardo.
Nel Rinascimento (1492 – 1527 circa) sorgono le prime piccole
industrie, in primis le
botteghe artigiane.
Servì più energia,
 sia meccanica attraverso le ruote idrauliche, che
 termica legno e carbone,(già considerato una risorsa in
Cina nel 1200)
I RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Tra il 1700 e il 1800 in Inghilterra si assistette alla Rivoluzione
Industriale,
che riguardò principalmente il settore tessile e metallurgico;
La produzione divenne più veloce e semplice grazie alle nuove
scoperte scientifiche
Che realizzarono nuovi macchinari come:
 la SPOLETTA VOLANTE di John Kay nel 1733
 le MACCHINE PER FILARE IL COTONE.
 IL FILATOIO IDRAULICO in fabbriche costruite ai bordi di
fiumi per
sfruttare l'energia motrice dell'acqua.
 LA MACCHINA A VAPORE di Watt che mise in pratica,
ancor
prima della sua concettualizzazione UNO DEI PRINCIPI
FONDAMENTALI
DELLA FISICA, cioè: la trasformazione
dell'energia termica(fornita dalla combustione di legna
o carbone)
in energia meccanica.
Le applicazioni della macchina hanno coinvolto più attività e
settori.
 fusione del ferro utilizzando il carbone coke, più
economico del carbone di legna
 filatura e tessitura permettendo la diffusione di
fabbriche tessili in luoghi
abbondanti di carbon fossile.
La MACCHINA A VAPORE aprì la strada alla diffusione di nuove
macchine operatrici e da
trazione, come LA LOCOMOTIVA e IL PIROSCAFO, che
provocarono uno straordinario
sviluppo delle strade ferrate e della marina mercantile.
A partire dal 1843 iniziò la diffusione su scala internazionale
delle ferrovie (la 1a ferrovia
d'Italia fu aperta il 3 ottobre 1839 tra Napoli e Portici).
II RIVOLUZIONE INDUSTRIALE1856-1878
La II rivoluzione fu caratterizzata dall’impiego dell’ELETTRICITÀ
e dall’introduzione
di nuovi composti chimici, alcuni di questi derivati dal petrolio,
nella lavorazione
dei prodotti all’interno delle fabbriche.
L’ELETTRICITÀ era conosciuta sin dall'antichità, ma furono solo
le scoperte di
a. Alessandro Volta (1745-1827), 1o generatore in grado di
erogare corrente elettrica
b. Oersted (1777-1851) e
c. Faraday (1796-1867)
che permisero di realizzare prototipi degli attuali generatori
elettrici.In seguito,
a. Edison (1847-1931), inventò LA LAMPADA ELETTRICA
che aprì la strada alla
produzione e distribuzione di energia elettrica per usi
civili.

Nell'800 il progresso tecnologico venne accelerato


o
dall'invenzione del 1 MOTORE
ELETTRICO e delle prime turbine.
La 1a centrale elettrica pubblica dell’Europa fu creata in
Inghilterra dai fratelli Siemens
nel 1881, consentendo così
• Sia la distribuzione di energia su un territorio molto
ampio rispetto ai combustibili
fossili ed al gas.
• Sia di slegare la produzione di energia dal luogo di
consumo finale.

Nel 1879 Siemens presentò la 1a ferrovia elettrica


all’Esposizione industriale di Berlino.
Nell'800 si sono sviluppate anche le prime centrali
idroelettriche ai piedi delle cascate,
(la prima è realizzata alle cascate del Niagara nel 1895).

Nella 2a metà dell’ 800 gli italiani Barsanti e Matteucci nel


1853 introdussero
i primi MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA alimentati da nuovi
combustibili derivati
dal petrolio (benzina e nafta).
Si affermò così l’industria petrolifera, impegnata sia
nell’estrazione del petrolio che
Nell’ elaborazione di un numero crescente di prodotti
(carburanti, lubrificanti, bitumi).

LA CRISI DELLE FONTI CONVENZIONALI

La crisi di Suez (1956) e la guerra arabo-israeliana


del 1967 portarono a
 Gravi difficoltà nell’approvvigionamento
petrolifero dei paesi occidentali e
 a repentini aumenti di prezzo, ma l'impatto era
stato riassorbito rapidamente

Ci furono 2 crisi energetiche (delle fonti


convenzionali) del 1973 e del 1979.
La prima crisi provocata dal conflitto tra Israele ed
Egitto, che ha portato all'embargo dei paesi Arabi
produttori ed esportatori di greggio nei confronti dei
paesi alleati di Israele.
La seconda è provocata dalla rivoluzione iraniana,
cui fa seguito la lunga guerra tra Iran ed Iraq,
conclusasi nell'agosto 1988.

La domanda mondiale di energia, che tra il 1970 ed il


1973 subisce una battuta di arresto per effetto della
forte recessione economica (1973) e dall'avvio dei
processi di modifica dei legami tra energia e sviluppo.

Dopo un breve periodo di recupero, i consumi


mondiali di energia subiscono un nuovo
ridimensionamento, dovuto alla fase recessiva
provocata dal rialzo dei prezzi del greggio, dovuto
alla guerra tra Iran e Iraq.
Dopo il 1982 inizio di una nuova fase di espansione
PREZZI DEL GREGGIO
Fino all'inizio degli anni '70 il costo del petrolio non è variato; mentre
Dal '73 al 2015 ha avuto una
serie di alti e bassi

Le due crisi petrolifere mettono in discussione l'intero sistema energetico mondiale,


 sia dal punto di vista dell'offerta
 sia da quello della domanda.
OFFERTA
I paesi industrializzati, singolarmente e su base collettiva, fissano traguardi
 di riduzione del grado di dipendenza dal petrolio di importazione e
 di diversificazione del bilancio in fonti primarie.

Gli Strumenti usati per questa politica sono stati


 lo sviluppo di nuove risorse di idrocarburi al di fuori dell'area OPEC (Mare del Nord,
Messico),
 la rivalutazione del carbone,
 un forte impulso all'energia nucleare negli USA, in Europa ed in Giappone.
DOMANDA
Il Presupposto di questo approccio è una crescente attenzione al problema dell'
efficienza e della razionalizzazione dei consumi cioè al miglioramento del
rapporto tra
 energia utile (quella utilizzata effettivamente dall'utente) ed
 energia primaria (quella che l'industria energetica deve approvvigionare).
L’ulteriore strategia è l’incremento dell’utilizzo di fonti energetiche RINNOVABILI.

Oggi: Energia rinnovabile


Nel Novecento sono fondate le basi delle moderne fonti energetiche RINNOVABILI.
Nel 1904 entra in funzione la centrale geotermica di Larderello in Toscana.
Nel 1930 sono prodotti negli Stati Uniti i primi aerogeneratori eolici in grado di
trasformare la forza del vento in energia elettrica
Nel 1954 sono prodotte le prime celle fotovoltaiche in grado di convertire l'energia
solare direttamente in energia elettrica
Nel 1968 entra in funzione la centrale di Rance (Francia) basata sullo sfruttamento
del
moto delle maree.
Negli anni '70 fanno la comparsa i primi pannelli solari per produrre acqua calda
e/o
per il riscaldamento.
Negli ultimi 20 anni si è studiata sempre più la tecnologia del solare
termodinamico.

L’ITALIA ha già raggiunto gli obiettivi del pacchetto clima-energia 20-20-20, con
una
penetrazione
 delle fonti rinnovabili del 17.5% sui consumi energetici complessivi al 2015
rispetto
 al target del 17% da raggiungere nel 2020
OGGI: NUCLEARE
La metà del 900 è caratterizzata dalla scoperta e dalle prime applicazioni dell'
energia nucleare.
Nel 1896 Henri Becquerel scopre la radioattività.

Nel 1938 Hahn e Strassman scoprono la fissione dell'atomo.

Nel 1942 il fisico italiano Enrico Fermi realizza la 1a pila atomica con reazione a
catena.
Nel 1954 entra in funzione la 1a centrale nucleare per uso anche civile in Russia

In data 1 gennaio 2018,


 448 centrali nucleari sono in funzione in 31 paesi con una potenza netta
elettrica
installata di circa 392 GW.
 59 centrali nucleari, con una capacità installata di 60 GW, sono in fase di
costruzione in 16 differenti paesi.

L’Europa si conferma come il primo continente


 sia per il numero di reattori nucleari in funzione (182)
 sia per la potenza nucleare installata (162 GW).
.

Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Oggi: Energia rinnovabile - ITALIA


L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi del pacchetto clima-energia 20-20-20, con
una penetrazione delle fonti rinnovabili del 17.5% sui consumi energetici
complessivi al 2015 rispetto al target del 17% da raggiungere nel 2020.

Il settore fotovoltaico e del solare termico


guida la crescita delle fonti rinnovabili con
410 MW di potenza installata nel 2017.
Gli impianti domestici di piccola taglia,
sotto i 20 kW, rappresentano il 51% di tutta
la produzione italiana, con investimenti
superiori ai 400 milioni di euro.
La Lombardia detiene il primato in termini di
numerosità degli impianti. In termini di
potenza degli impianti è invece la Puglia.
Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Oggi: Energia rinnovabile - ITALIA


L’eolico contribuisce al 18% di tutta la
produzione da fonti rinnovabili.
• Negli ultimi cinque anni la potenza installata
è cresciuta meno del 10% anno su anno.
• Il mini eolico ha avuto un boom (31% sul
totale), anche grazie agli incentivi per gli
impianti sotto i 60 kW.

• L’ Italia non si è
ancora aperta
all’installazione di
impianti off-shore.
Regno Unito e Danimarca possiedono la
maggior capacità installata.
Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Oggi: Energia rinnovabile - ITALIA


La situazione italiana è caratterizzata dai
grandi impianti costruiti fino agli inizi
degli anni 2000.
Una prevalente concentrazione nelle
regioni più alte e piovose d’Italia, Alpi e
in misura minore Appennino, le cui valli a
partire dagli anni 50’ sono state
trasformate in bacini artificiali per la
produzione di energia elettrica.

Ancora nel 2018, alvei e dighe


contribuiscono a circa il 40% della
produzione di energia elettrica pulita in
Italia.
Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Oggi: Energia rinnovabile - ITALIA


La produzione di energia elettrica da rinnovabili è il frutto di situazioni
molto diverse nei paesi europei.
Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Oggi: Nucleare
La metà del Novecento è caratterizzata dalla scoperta e dalle prime
applicazioni dell'energia nucleare.
• Nel 1896 Henri Becquerel scopre la radioattività.
• Nel 1938 Hahn e Strassman scoprono la fissione dell'atomo.
• Nel 1942 il fisico italiano Enrico Fermi realizza la prima pila atomica
con reazione a catena controllata presso l'università di Chicago.
• Nel 1954 entra in funzione la prima centrale nucleare per uso anche civile a
Obninsk ( Russia), essa è stata disattivata nel 2002.
Diagnosi ed efficienza energetica prof. Filippo de Rossi

Oggi: Nucleare
In data 1 gennaio 2018, 448 centrali nucleari sono in funzione in 31 paesi con una
potenza netta elettrica installata di circa 392 GW.
59 centrali nucleari, con una capacità installata di 60 GW, sono in fase di costruzione
in 16 differenti paesi.

L’Europa si conferma come il primo continente sia per il numero di reattori


nucleari in funzione (182) sia per la potenza nucleare installata (162 GW).

Italia

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