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PARMENIDE

Elea data nascita probabilmente 515 a.C.

Forse di formazione pitagorica ( maestro Aminia )

Rovesciamento della visione pitagorica della Discontinuità con la Continuità

POEMA in esametri : Peri Physeos ( sulla Natura )

 Proemio
 1° parte Frammenti 154 versi
 2°parte

Ercolano Villa dei Pisoni 50 a. C. ( Lucio Pisone e la Biblioteca) 1700 Papiri carbonizzati

Ricercatori attuali pensano di poter trovare ancora la 2° parte

Binomio Verità Opinione Alétheia - Doxa

Due sentieri :

Luce ( Ragione) Tenebre ( Opinione)

La via della Verità La via della Doxa fallace

La via della Doxa plausibile


Il sentiero della Verità :

“ L’Essere è e non può non essere, il Non Essere non è e non può essere”

Realtà metafisica

Cosa è L’Essere Parmenideo ? Realtà Fisica

Costruzione logico grammaticale

Attributi dell’Essere

 Unico e omogeneo
 Eterno
 Ingenerato e imperituro
 Immobile e immutabile
 Finito ( sfera)

Pensiero e Essere
Il Poema

Tipo di Verso : esametro

Metafora del viaggio hodos Via mèthodos

Sesto Empirico - scettici III sec. d. C. ne riporta i versi :

Il suo ( di Senofane) discepolo Parmenide condannò il discorso di opinione,


cioè quello costituito di rappresentazioni non salde, e pose come criterio il
discorso scientifico, cioè quello che non può essere rovesciato, rifiutando
anche ogni credibilità alle sensazioni. Difatti al principio del libro Sulla
natura dice in questo modo:

Proemio

“ le cavalle che mi trascinano…….” Pag 62 I nodi del pensiero

1°Parte

“Orbene io ti dirò…….” Pag 64 I nodi del pensiero

Bisogna che il dire e il pensare sia l’essere: è dato infatti essere, mentre nulla
non è, che è quanto ti ho costretto ad ammettere .
Da questa via di ricerca infatti ti allontano,
eppoi inoltre da quella per la quale mortali che nulla sanno
vanno errano, gente dalla doppia testa. Perché è l’incapacità che nel loro
petto dirige l’errante mente; ed essi vengono trascinati
insieme sordi e ciechi, istupiditi, gente che non sa decidersi,
da cui l’essere e il non essere sono ritenuti identici e non identici,
per cui di tutte le cose reversibile è il cammino.
“Non scinderai ciò che è dalla sua connessione con ciò che è
né separandolo completamente dalla sua connessione sistematica con tutti gli
altri enti né costituendolo in sé stesso
poiché giammai si potrà imporre con la forza questa: che esistono le cose che
non esistono”

“Ma tu da questa via di ricerca allontana il pensiero


né l’abitudine nata dalle molteplici esperienze ti costringa lungo questa via,
a usar l’occhio che non vede e l’udito che rimbomba di suoni illusori
e la lingua, ma giudica col raziocinio la pugnace disamina
che io ti espongo. Non resta ormai che pronunciarsi sulla via
che dice che è”

“Lungo questa sono indizi….” Pag 64

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“ infatti non si può dire né pensare ciò che non è……” pag 65

E quand’anche, quale necessità può aver spinto lui,

che comincia dal nulla, a nascere dopo o prima?

Giammai poi la forza della convinzione verace concederà che dall’essere

alcunché altro da lui nasca. Perciò né nascere

né perire gli ha permesso la giustizia disciogliendo i legami,

ma lo tiene fermo. La cosa va giudicata in questi termini

è o non è .
L’essere come potrebbe esistere nel futuro? In che modo mai sarebbe venuto

all’esistenza?

Se fosse venuto all’esistenza non è e neppure se è per essere nel futuro.

Neppure è divisibile, perché è tutto quanto uguale.

Né vi è in alcuna parte un di più di essere che possa impedirne la contiguità,

né un di meno, ma è tutto pieno di essere.

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E rimanendo identico nell’identico stato, sta in se stesso

e così rimane lì immobile; infatti la dominatrice Necessità

lo tiene nelle strettoie del limite che tutto intorno lo cinge;

perché bisogna che l’essere non sia incompiuto

è infatti non manchevole: se lo fosse mancherebbe di tutto.

La stessa cosa è pensare e pensare che qualcosa è….. pag 65

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Ma poiché vi è un limite estremo, è compiuto

Da ogni lato, simile alla massa di ben rotonda sfera

Di ugual forza dal centro in tutte le direzioni……

2° Parte

“Con ciò interrompo il mio discorso degno di fede e i miei pensieri

intorno alla verità; da questo punto le opinioni dei mortali impara

a conoscere, ascoltando l’ingannevole andamento delle mie parole.


Perché i mortali furono del parere di nominare due forme,

una delle quali non dovevano, e in questo sono andati errati

ne contrapposero gli aspetti…….notte senza luce…denso e pesante….

Quest’ordinamento cosmico, apparente come esso è, io te lo espongo

compiutamente, cosicché non mai assolutamente qualche opinione dei

mortali potrà superarti. “

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