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11) La nascita della Bauhaus (il primo periodo 1919-25)

Dalle premesse espressioniste alla formazione razionalista

1919 STAATLICHES BAUHAUS in Weimar (storica città d’arte tedesca dove è stata
costituita la cosiddetta “Repubblica di Weimar”, nome
appunto dato alla nuova repubblica tedesca sino al
1933)
la scuola rimarrà in questa sede sino al 1924

nasce dalla fusione


di due preesistenti istituti
d’insegnamento del Granducato
di Sassonia – Weimar – Eisenach:

SCUOLA SUPERIORE DI BELLE ARTI SCUOLA DI ARTE APPLICATA


Fondata da H. van de Velde nel 1906 e a
sua volta emanazione diretta del
Seminario di Arte Applicata creato nel
1903 sempre per iniziativa di
van de Velde

Su proposta di van de Velde verrà affidata a Walter Gropius (1883-1969) la carica


di direttore del Bauhaus che terrà fino al 1928.

( ESPRESSIONISMO: Tensione esistenziale acutizzata, massima


esaltazione della temperie psicologica, avventura
( 1910 –1924 )
dell’anima solitaria, sconquasso di una tradizione
accademica ormai sterile, fiducia nell’energia
vitale più che negli schemi ideologici: quindi arte
come catarsi o tramite per una presa di coscienza
della realtà che si identifichi nel dolore con le cose
(Schreyer, 1919), come necessità di ordine quasi
biologico poiché “colui che non crea nel modo
stesso in cui respira, non è un creatore” (Kayser,
1920), “arte come faccenda del sangue, che
s’innalza a superiore vigore appunto per produrre
arte” (Kaiser 1925).
PRIMI ANNI DELLA BAUHAUS l’attenzione era concentrata nel conciliare
L’arte con le sue applicazioni

Il VORKURS costituiva la base strutturale dell’insegnamento


Era il corso preliminare, obbligatorio per tutti gli studenti
L’insegnamento teorico era sostenuto da quello pratico, con laboratori per la
sperimentazione di forme. A questo facevano seguito corsi pratici in un certo numero
di discipline artistiche e applicative e, dal 1924, di architettura.
Tenuto in principio da Johannes Itten : Itten pose l’accento in particolare
sull’aspetto metafisico della
sperimentazione come mezzo di
autoconoscenza.

Quando nel 1923 Itten lasciò l’insegnamento gli subentrarono Lazlo Moholy-Nagy e
Josef Albers, i quali sostenevano invece una linea di oggettività ed economia
tecnica, del massimo risultato con il minimo sforzo, che si risolveva in forme astratte
e geometriche sorrette dalla dottrina dell’ideale platonico.

1923 Tale cambiamento rifletteva un’evoluzione delle idee di Gropius, che


egli riassunse nel suo testo: “Arte e tecnica: una nuova unità”
Un pensiero che viene ben sintetizzato nel 1926 nel documento
intitolato Principi della produzione della Bauhaus:

“Nei laboratori del Bauhaus vengono sviluppati con cura e


migliorati continuamente prototipi di oggetti adatti alla produzione in
serie e tipici del nostro tempo. In questi laboratori il Bauhaus intende
addestrare un nuovo tipo di collaboratore per l’industria e le
professioni artigianali, che sappia servirsi in egual modo di tecnica e
forma. Il raggiungimento dello scopo di creare una serie di prototipi
standard che possano soddisfare ogni esigenza economica,
tecnologica e formale, richiede la preparazione di elementi
estremamente versatili capaci e istruiti, che abbiano altresì una solida
base pratica di esperienza di laboratorio, e che abbiano una
conoscenza perfetta degli elementi del progetto artistico e meccanico,
e delle leggi che vi presiedono.”
Il Bauhaus fu il luogo d’incontro di molte idee e personaggi protagonisti delle
Avanguardie storiche europee.

Le Corbusier aveva rapporti continui con Gropius, col quale aveva


anche lavorato insieme da giovane presso lo studio di Behrens

El Lissitzkij visitò la Bauhaus nel 1921

Vassilj Kandinskij titolare del corso di pittura del Vchutemas a Mosca,


lasciò la Russia per insegnare al Bauhaus

Theo van Doesburg nel 1921-1922 tenne dei corsi a Weimar fuori dalla
Bauhasus

1925 la Bauhaus si trasferisce da Weimar a Dessau


1928 Gropius lascia la direzione della scuola a H. Meyer (1889-1954)

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