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D. Lgs. 9 aprile 2008, n.

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Il nuovo Testo Unico sulla
sicurezza del lavoro
Linee generali
Prof. Alberto Tampieri
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Soggetti obbligati a garantire la
sicurezza sui luoghi di lavoro:

- Datore di lavoro
- Dirigente
- Preposto
- Lavoratore
Datore di lavoro
(art. 2, lett. b T.U.):

Soggetto titolare del rapporto di


lavoro con il lavoratore, o
comunque il soggetto che ha i
poteri decisionali e di spesa
(nella Scuola il datore di lavoro è il
Dirigente scolastico)
Dirigente (DSGA)
(art. 2, lett. d):

Persona che, in ragione delle


competenze e dei poteri
esercitati, attua le direttive del
datore di lavoro, organizzando
l’attività lavorativa e vigilando
su di essa
Preposto
(art. 2, lett. e):

Persona che sovrintende


all’attività di altri lavoratori,
attua le direttive ricevute, ne
controlla l’esecuzione ed ha
potere di iniziativa
Lavoratore
(art. 2, lett. a):
Persona che svolge attività lavorativa in
ambito pubblico o privato, con rapporto di
lavoro subordinato o autonomo

(art. 3, comma 4)
con o senza retribuzione, anche al solo
scopo di apprendere una professione
Soggetti equiparati ai lavoratori
(art. 2, lett. a):

• soci di cooperative di lavoro;


• beneficiari di tirocini formativi;
• allievi di istituti ed università nei
quali si faccia uso di agenti nocivi,
laboratori, attrezzature e
videoterminali
Servizio di prevenzione e
protezione
(Responsabile e Addetti)
(art. 2, lett. f), g), l):

insieme di persone, sistemi e mezzi


esterni o interni alla struttura,
finalizzati alla prevenzione dei
rischi per i lavoratori
Medico competente
(art. 2, lett. h):

medico in possesso di
determinati titoli, che collabora
con il datore di lavoro ai fini della
valutazione dei rischi e della
sorveglianza sanitaria
Rappresentanti per la sicurezza
(RLS)
(art. 2, lett. i):

persone elette o designate per


rappresentare i lavoratori per quanto
concerne la salute e la sicurezza sul
lavoro
Pericolo
(art. 2, lett. r):

proprietà o qualità intrinseca di


un determinato fattore avente il
potenziale di causare danni
Rischio
(art. 2, lett. s):

probabilità di raggiungimento del


livello potenziale di danno nelle
condizioni di impiego o di
esposizione a un determinato
fattore o agente, oppure alla loro
combinazione
Campo di applicazione
(art. 3):

• tutti i settori di attività,


• privati e pubblici
• è prevista una speciale disciplina
per le attività lavorative con
particolari esigenze o peculiarità
organizzative
Principali obblighi del datore di
lavoro e del dirigente
(art. 18):
• nominare il medico competente
• fornire ai lavoratori i dispositivi di
protezione individuale (DPI)
• adempiere agli obblighi di
formazione, informazione e
addestramento dei lavoratori
Principali obblighi del datore di
lavoro e del dirigente
(segue):
• aggiornare le misure di prevenzione in
relazione ai mutamenti organizzativi e
produttivi o al grado di evoluzione della
tecnica (principio “MSTF: Massima
Sicurezza Tecnicamente Fattibile”)
Principali obblighi del preposto
(art. 19):

• sovrintendere all’osservanza, da
parte dei lavoratori, degli obblighi
di legge e delle disposizioni
interne, sull’utilizzo dei DPI
• segnalare i deficit di sicurezza e
le situazioni di pericolo
Obblighi dei lavoratori
(art. 20):
• prendersi cura della propria
sicurezza e di quella delle altre
persone sul luogo di lavoro
• osservare le disposizioni impartite
del datore di lavoro
• utilizzare correttamente le
attrezzature di lavoro e i DPI
Obblighi dei lavoratori
(segue):

• non rimuovere i dispositivi di


sicurezza senza autorizzazione
• sottoporsi a sorveglianza
sanitaria
• partecipare ai programmi di
formazione o addestramento
Obblighi del datore di lavoro
(art. 17):

• valutazione dei rischi ed


elaborazione del documento
• designazione del RSPP
Valutazione di (in)idoneità
alla mansione specifica
(art. 41):

può consistere in un giudizio di


idoneità; idoneità parziale,
temporanea o permanente con
prescrizioni o limitazioni; inidoneità
temporanea; inidoneità permanente
Valutazione di (in)idoneità
alla mansione specifica
(art. 41):

• viene effettuata dal medico


competente in occasione delle
visite mediche preventive o
periodiche
• avverso il giudizio medico è
possibile fare ricorso all’ASL
Sanzioni

Il T.U. prevede una responsabilità


prevalentemente di tipo penale a
carico dei soggetti responsabili

(v. ad es. art. 55 ss.)


Sanzioni

La responsabilità penale per


violazione delle norme del T.U. può
concorrere con quella per omicidio
colposo o lesioni colpose

(art. 589-590 c.p.)


Sanzioni

Il T.U. prevede anche una


sanzione pecuniaria a carico degli
enti, in caso di omicidio colposo o
lesioni colpose derivanti da
violazione delle norme di sicurezza
Sanzioni

Vale comunque il principio di


effettività: si deve cioè aver
riguardo a chi esercita, di fatto, i
poteri spettanti ai soggetti di cui
all’art. 2 T.U., pur in assenza di
formale investitura

(art. 299 T.U.)


Sanzioni

Il datore di lavoro non è esonerato


da responsabilità in caso di
negligenza del lavoratore, tranne il
caso di comportamento anomalo o
imprevedibile
Sanzioni

Il datore di lavoro deve esercitare


un controllo “continuo e pressante”
per imporre che i lavoratori
rispettino la normativa e sfuggano
alla “tentazione” di sottrarvisi

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