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ELEMENTI ACCIDENTALI

Gli elementi accidentali sono quegli elementi NON necessari, perché non
influiscono sulla validità del negotium. Tra gli elementi accidentali
abbiamo: la Condizione, il termine, il Modus.

La Condizione è un elemento futuro e incerto al quale rimetto la


produzione di effetti giuridici, cioè questo contratto produrrà effetti solo se
si verificherà quell’evento incerto o futuro. Al giorno d’oggi distinguiamo
la condizione Sospensiva e Risolutiva, (anche se nel diritto romano verrà
riconosciuto solamente la condizione sospensiva); la condizione
Sospensiva si verifica quando gli effetti sono sospesi fino a quando
l’evento, il negotium, non produce effetti. La condizione Risolutiva, si
verifica quando il negotium produce effetti, ma se si dovesse verificare un
determinato evento, gli effetti potrebbero risolversi, annullando così il
contratto. Nella condizione sospensiva la causa potrebbe dipendere dal
caso, dunque la condizione è detta CASUALE, mentre in altre circostanze
dipende dalla volontà, dunque si parla di POTESTATIVE, perché non
dipende dal caso, ma dalla volontà di una delle due parti. Le condizioni
possono essere anche positive o negative, cioè possono subordinare gli
effetti di un negotium al verificarsi di un evento o subordinare gli effetti a
un non-evento. Solo nelle condizioni negative avrò certezza che quella
condizione si sia verificata solo con la morte. La soluzione fu data da un
giurista: Quinto Mucio il quale elaborò, la Cautio Mucianna, (è una sorta
di garanzia.) Quando sia ha una condizione negativa, dove la certezza del
verificarsi della condizione è condizionata dalla morte di una parte, allora
la parte riceverà il bene quando è in vita, e si impegna tramite una garanzia
(la cautio) a restituirlo nel caso in cui dovesse verificarsi il non evento. A
volte le condizioni sono previste per legge, le cosiddette “condizioni di
diritto” (condicio Iuris) in cui significa che quella condizione non sono
state stabilite dalle parti, ma è prevista dalla legge. Ci sono negozi che non
tollerano la posizione di una condizione chiamati, che prendono il nome di
atti legittimi (iure cessio, cretio, coetio); se il negozio è sottoposto a una
condizione sospensiva, dove l’evento è impossibile, il negozio è nullo fin
dall’inizio; se invece è risolutiva, allora si dà per non apposta. Un negozio
sottoposto a condizione si trova in tre stadi differenti: Condicio Pendet,
Condicio Extat, Condicio Deficit. 
 Condicio Pendet -> abbiamo stipulato il negotium, ma l’evento non
si è ancora verificato;

 Condicio Extat -> la condizione si è verificata;

 Condicio Deficit -> l’evento o non si verificherà mai, o sarà privo di


effetti. 

Il secondo termine accidentale è il TERMINE (dies) che è molto simile


alla condizione, perché indica sempre un evento futuro, ma certo. Il
termine può essere iniziale o finale; Si parla di termine incerto, quando
l’evento si verificherà, ma non sappiamo il momento esatto di quando
accadrà.

La differenza tra condizione e termine è:

 nel negozio sottoposto a condizione, il diritto non esiste fino a


quando non si verificherà l’evento di cui non ho certezza. Nel
negozio sottoposto a termine, il diritto esiste già, solo che non posso
esercitarlo fino a quando non si verificherà l’evento. 

Un altro elemento accidentale è rappresentato dal MODUS è una clausola,


e prevede la parte che hai il vantaggio di tenere un certo comportamento.
Tra le cause di invalidità di un negozio giuridico facciamo riferimento a
una situazione che non va, e questo lo rende improduttivo di effetti; noi
oggi distinguiamo la nullità e l’annullabilità: un negozio è nullo, quando
non produce effetti; si dice annullabilità, quando produce effetti fino a
quando qualcuno non far valere la causa di annullabilità, però nel giudizio
tipico romano non c’è differenza tra nullità e annullabilità. Per il diritto
civile un negozio o esiste o non esiste, poiché è un sistema basato su un
formalismo più rigido. Le cause che possono determinare l’invalidità di un
negozio sono: mancanza di elementi essenziali, può mancare la forma, può
riguardare la volontà. Quelli che chiamiamo “vizi del consenso“ è quando
la volontà non si forma correttamente. Il pretore interviene in queste
circostanze prendendo in considerazione l’ipotesi del dolo e della violenza;
il Dolo viene definito da Labeone qualunque elemento che serve per
raggiungere qualcuno, definito anche Dolus Malus, diverso da
quest’ultimo sarà il Dolus Bonus, che è la normale esaltazione delle merci
che viene effettuata per scopi commerciali. Il pretore nel suo editto
introduce due strumenti: 

 Actio doni: Concessa a colui che è stato ingannato, non ha ancora


adempiuto all’obbligazione contrattuale, agisce nei confronti di chi
ha usato l’inganno. Si prevede come sanzione: l’infamia, che è una
specie di emarginazione sociale, infatti Cicerone definirà
l’emarginazione sociale come: la morte dal vivo su una persona.

 Exceptio doli specialis: È uno strumento di difesa. Serve per


sanzionare dei comportamenti scorretti.

L’ultimo elemento è la violenza (Metus). Facciamo riferimento alla


violenza psicologica. Una parte viene indotta a stipulare un negozio che
non avrebbe stipulato, perché viene stipulata una grave minaccia. Il pretore
interverrà prevedendo tre strumenti:

 Actio Metus-> è un’azione penale alla quale si chiede la condanna.

 Exceptio Metus-> Serviva alla vittima della violenza se non aveva


ancora adempiuto.

 Restitutio in integrum-> serve per reintegrare la vittima della


violenza, nello spazio in cui si trovava prima che si verificasse
l’evento.

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