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RILIEVO DIRETTO E RILIEVO INDIRETTO

Il rilievo rappresenta il processo critico che porta alla conoscenza geometrico-dimensionale profonda di un
oggetto, sia esso architettonico, archeologico, infrastrutturale e naturale. Il rilievo si basa sull’acquisizione di
misure da rappresentare opportunamente mediante le regole grafiche della geometria descrittiva e
dell’informatica grafica.

Il rilievo diretto consente la misura di entità per mezzo del confronto diretto con uno strumento di misurazione.
Gli strumenti tradizionali sono rappresentati dal doppio metro, il filo a piombo, la rollina , la livella…

Il rilievo indiretto, invece, determina la misura di oggetti tramite l’utilizzo di strumenti ottici, meccanici o
informatici anche di grande precisione mediante calcoli di coordinate all’interno di un sistema di riferimento
spaziale relativo o assoluto. Strumenti per il rilievo indiretto sono, ad esempio, i teodoloti, le stazioni totali, i
ricevitori GNSS, i laser scanner, i lidar, i satelliti …
GLI STRUMENTI DEL RILIEVO INDIRETTO

Rilievo di singoli punti:

- stazioni totali
- ricevitori GNSS (Global Navigation Satellite System)

Rilievo di superfici per punti:

- fotocamere digitali (fotogrammetria)


- scanner laser (laser scanning, LIDAR)
GLI STRUMENTI DEL RILIEVO INDIRETTO

Rilievo di singoli punti:

- stazioni totali
- ricevitori GNSS (Global Navigation Satellite System)
GLI STRUMENTI DEL RILIEVO INDIRETTO

Rilievo di superfici per punti:

- fotocamere digitali (fotogrammetria)


- scanner laser (laser scanning, LIDAR)
LA STAZIONE TOTALE: PRINCIPI OPERATIVI
LA STAZIONE TOTALE: PRINCIPI OPERATIVI

CENTRAMENTO: posizionamento del treppiedi sul punto di stazione

LIVELLAMENTO: messa in bolla della testa del treppiedi e successivamente dell’alidada


LA STAZIONE TOTALE: PRINCIPI OPERATIVI

LIVELLAMENTO: messa in bolla della testa del treppiedi e successivamente dell’alidada


LA STAZIONE TOTALE: PRINCIPI OPERATIVI
I LASER SCANNER

Il laser scanner è uno strumento di tipo elettro-ottico


meccanico che, mediante una serie di scansioni
successive e opportunamente realizzate, permette di
rilevare semi-automaticamente un oggetto nelle sue
tre dimensioni.

Lo scanner laser utilizza un fascio di luce strutturata


per acquisire le coordinate spaziali di un notevole
numero di punti sulla superficie dell’oggetto in breve
tempo.
I LASER SCANNER

Il prodotto di una scansione è una nuvola di punti che descrive dettagliatamente la superficie dell’oggetto
rilevato e dalla quale è possibile ricavare informazioni dimensionali e colorimetriche.

Tra le tipologie di laser scanner si citano:

scanner a triangolazione, per il rilievo di oggetti di piccole dimensioni a brevi distanze

scanner a modulazione/differenza di fase, per il rilievo di superfici di medie dimensioni a distanze contenute

scanner a tempo di volo per il rilievo di superfici di grandi dimensioni a notevoli distanze
I LASER SCANNER A TRIANGOLAZIONE

Laser scanner a triangolazione

Impiegato per oggetti di dimensioni contenute

Raggio d’azione max 2 metri

Precisione sub millimetrica


I LASER SCANNER A TRIANGOLAZIONE

Il calcolo della distanza di un punto dal centro del sistema di riferimento relativo allo strumento viene effettuato
mediante il metodo di triangolazione trigonometrica, a partire dalla distanza nota della base b tra la sorgente
emittente e il sensore ricevente, e dagli angoli α e β che il raggio laser forma con l’orizzonte.
I LASER SCANNER A DIFFERENZA DI FASE

Laser scanner a differenza di fase

Impiegato per oggetti di medio-grandi dimensioni (ponti,


viadotti, gallerie, edifici, aree archeologiche, fronti di scavo
e pareti rocciose di estensione limitata)

Raggio d’azione 1-300 metri

Precisione millimetrica
I LASER SCANNER A DIFFERENZA DI FASE

Le coordinate dei punti colpiti dal raggio laser sono determinate dalla misura della differenza di fase tra l’onda
armonica emessa e quella ricevuta, opportunamente modulate a partire dal raggio stesso.
I LASER SCANNER A TEMPO DI VOLO

Laser scanner a tempo di volo

Impiegato per oggetti di grandi dimensioni (dighe, versanti, scavi)

Raggio d’azione fino a 3000 metri

Precisione millimetrica
I LASER SCANNER A TEMPO DI VOLO

Le coordinate dei punti colpiti dal raggio laser sono determinate dalla misura del tempo intercorso fra l’emissione
e la ricezione del raggio riflesso, dall’angolo di inclinazione del raggio emesso rispetto all’asse verticale dello
strumento e dall’angolo azimutale del raggio emesso rispetto ad un asse orizzontale preso come riferimento.
IL PROGETTO DI RILIEVO LASER SCANNING

Definizione obiettivi del rilievo


Scelta della scala della rappresentazione grafica (risoluzione
della nuvola)
Sopralluoghi (condizioni ambientali, dimensioni, forme, ecc.)
Definizione delle stazioni
Acquisizione
Elaborazione dati
IL RILEVAMENTO LASER

Una delle caratteristiche fondamentali di un laser scanner, che determina la qualità del rilievo, è la risoluzione della
scansione che indica lo spazio intercorrente tra un punto misurato (‘battuto’) e quelli adiacenti

La risoluzione esprime quindi la densità della nuvola di punti. Tale parametro è selezionabile dall’operatore ed è
funzione di un valore angolare oppure di una distanza lineare riferita ad una superficie sferica concentrica allo
strumento.

Il settaggio varia a seconda della meccanica dello strumento.


IL RILEVAMENTO LASER

Densità di una singola nuvola al variare della distanza dello strumento dall’oggetto
500 pts/sqm < d (10 mt) < 200.000 pts/sqm

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IL RILEVAMENTO LASER

Coni d’ombra Stazioni laser

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DEFINIZIONI DI FOTOGRAMMETRIA

La fotogrammetria è una tecnica di rilievo indiretto che consente di ottenere informazioni metriche (forma,
dimensione e posizione) di oggetti mediante l’elaborazione di immagini fotografiche.

Con il termine fotogrammetria si intende l’insieme di tutti i procedimenti analitici, grafici, ottico-meccanici e
digitali attraverso i quali, dato un sufficiente numero di fotografie di un oggetto prese da punti diversi, è
possibile ricostruire il modello infografico in vera forma e in scala.

La fotogrammetria è la scienza che consente di ottenere informazioni affidabili di oggetti fisici e dell’ambiente
circostante mediante processi di registrazione, misura e interpretazione delle immagini fotografiche e digitali
formate dall’energia elettromagnetica radiante e da altri fenomeni fisici.
CLASSIFICAZIONI
FONDAMENTI TEORICI
spazio oggetto e spazio immagine

È possibile considerare una fotografia


come una prospettiva centrale
di cui sono noti con precisione
i relativi elementi geometrici:

O = centro di presa
p = distanza principale/distanza focale
A-B = punti dell’oggetto reale nello spazio
Cannarozzo et al, 2012 oggetto
A’-B’ = punti omologhi nello spazio
immagine
FONDAMENTI TEORICI
prese stereoscopiche

Cannarozzo et al, 2012

Una sola fotografia (a) non è sufficiente per definire la posizione dei punti sul terreno. Con due fotografie da
centri di presa differenti che contengono lo stesso oggetto (b), è possibile definire univocamente la posizione
dei punti reali mediante intersezione dei raggi omologhi r1 e r2.
FASI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

1. ACQUISIZIONE, che comprende le modalità da adottare per la presa delle immagini fotografiche

2. ORIENTAMENTO, che definisce i parametri geometrici legati alla prospettiva propria dei fotogrammi
(orientamento interno), alla posizione relativa tra i vari fotogrammi (orientamento esterno relativo) e alle
trasformazioni di rototraslazione e di attribuzione del fattore di scala (orientamento esterno assoluto) per la
corretta ricostruzione della forma e delle dimensioni dell’oggetto rilevato

3. RESTITUZIONE, che rappresenta l’insieme delle operazioni necessarie per la misurazione del modello e per
la rappresentazione grafica vettoriale e raster
acquisizione terrestre

Cannarozzo et al, 2012

De Luca, 2011
Ad assi paralleli e normali al piano ‘medio’ dell’oggetto
Superficie di sovrapposizione tra due prese consecutive (ricoprimento longitudinale) > 60%
Superficie di sovrapposizione per il concatenamento di più prese consecutive > 10%
acquisizione terrestre

De Luca, 2011

Ad assi convergenti
acquisizione terrestre

Ad assi divergenti (foto cilindriche) Ad assi divergenti (foto sferiche) De Luca, 2011
acquisizione aerea

Cannarozzo et al, 2012


Guerra, 2015

Ad assi paralleli e normali al piano ‘medio’ dell’oggetto


Superficie di sovrapposizione tra due prese consecutive (ricoprimento longitudinale - overlap) > 60%
Superficie di sovrapposizione per il concatenamento di più prese consecutive > 10%
Superficie di sovrapposizione tra prese trasversali (overside) > 20%
restituzione

ORTOMOSAICATURA (caso limite z=0)


IL PROGETTO DI RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

Definizione obiettivi del rilievo


Scelta della scala della rappresentazione grafica
Sopralluoghi (condizioni ambientali, dimensioni, forme, ecc.)
Individuazione della tipologia di presa
Scelta della strumentazione (foto/videocamera, obiettivi, APR, treppiedi, ecc.)
Calcolo della Ground Sample Distance (GSD)
Settaggio della fotocamera (risoluzione, focale, bilanciamento, ecc.)
Definizione dei punti di controllo (Ground Control Points - GCPs)
Acquisizione foto
Elaborazione dati (fotomodellazione)
calcolo GSD

Si definisce Ground Sample Distance la dimensione reale rappresentata tra i centri di due pixel consecutivi della
foto, ovvero è la dimensione di un oggetto reale contenuta in un “campione” di immagine.
Tale unità di misura è espressa in cm/pixel.

dim. pixel : Dim. Oggetto (GSD) = focale : distanza di presa

ossia d : GSD = f : H
calcolo GSD

Bryan et al, 2012


English Heritage

Scala 1:50 dim. pixel : Dim. oggetto (GSD) = focale : distanza di presa
Distanza focale (GoPro) = 2,77mm,
Distanza media di presa = 3,00 m., GSD = 0,0015975 (mm/pix) x 3000 (mm) / 2,77 (mm) =
Dimensioni sensore = 4000 x 3000 pixel; 6,39 x 4,79 mm 1,73 mm/pix = 0,17 cm/pix
Dimensione pixel 0.0015975 mm
GSD = 0,17 cm/pix circa
definizione dei punti di controllo (Ground Control Points - GCPs)

I GCPs rappresentano punti di coordinate note, ottenute mediante altre tecniche di rilievo che sfruttano, ad
esempio, ricevitori GPS o stazioni totali. Tali GCPs consentono:
- la georeferenziazione del modello fotogrammetrico
- il controllo formale durante le fasi di allineamento e fotomodellazione
- l’esatto scalamento del modello
definizione dei punti di controllo (Ground Control Points - GCPs)
elaborazione dati (fotomodellazione)

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Modello a Modello Texturizzazione
Allineamento nuvola di mesh
punti

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