Tesina di Anatomia
LE PIODERMITI
Allieva NICOLETTA FACCI
La pelle
La pelle è l'organo più esteso e rappresenta la parte del corpo più ampia a
contatto con l'ambiente esterno.
La superficie cutanea non è solo un semplice involucro, ma svolge una serie di
funzioni fondamentali per l'organismo: protegge dalle aggressioni esterne,
partecipa alla regolazione della temperatura del corpo attraverso la
sudorazione, favorisce l'assorbimento di importanti sostanze ecc.
La pelle è composta da tre strati principali, ciascuno dei quali svolge funzioni
diverse e, a loro volta, sono suddivisi in ulteriori zone:
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Epidermide (strato più superficiale): è l'impalcatura esterna della pelle e vi si
trovano le cellule germinative, addette alla produzione di tutte le componenti
cutanee. Nell'epidermide, lo strato corneo costituisce circa i tre quarti
dell'epidermide; è formato da 20 a 30 lamelle cellulari, che assomigliano a
"tegole" sovrapposte ("squame cornee") che determinano
la cheratinizzazione della cute e la sua protezione. Le cellule che formano queste
lamine sono prive di nucleo e presentano una consistenza dura; ognuno di questi
elementi è destinato a staccarsi e cadere tramite desquamazione, per essere
sostituito da cellule nuove.
Derma (parte intermedia): è formato da tessuto connettivo, molle ed elastico.
Il derma è percorso da capillari, vasi linfatici e recettori nervosi (strato papillare).
Inoltre, questa porzione permette alla pelle di mantenersi elastica e tesa,
consentendo un'adeguata protezione di tutto il corpo (strato reticolare);
Ipoderma o tessuto adiposo: collega il derma e l'epidermide ai tessuti interni,
permettendo l'ancoraggio su muscoli ed ossa ed assecondando l'aderenza della
pelle durante i movimento del corpo. È costituito da grosse fibre di collagene e
da vasi emolinfatici di grosso calibro ed è formato da cellule riempite quasi
esclusivamente da grasso.
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La proliferazione e la penetrazione dei batteri responsabili di piodermite può
essere favorita dall'assenza di un'adeguata funzione di barriera cutanea.
Questa situazione può dipendere, ad esempio, da uno strato corneo più
sottile della norma, dalla perdita dell'integrità della pelle e dalle alterazioni
del film idrolipidico. Una maggiore vulnerabilità a sviluppare una piodermite
può dipendere anche da deficit immunitari generali.
La piodermite può essere il risultato di altre patologie di vario genere. Nella
maggior parte dei casi, la predisposizione all'infezione si riscontra
nelle malattie dermatologiche di natura infiammatoria, specie in quelle
allergiche o che comportano manifestazioni pruriginose (nota: il prurito ed il
grattamento che ne consegue può compromettere l'integrità della superficie
cutanea).
Altri fattori di rischio, che incidono notevolmente sulla comparsa della
piodermite, sono la scarsa igiene e la promiscuità (intesa come condivisione
di ambienti affollati). Anche un pH cutaneo elevato (>7) sembra favorire la
proliferazione e la penetrazione dei batteri responsabili della patologia.
La trasmissione di questi agenti infettivi avviene per contatto diretto, da una
persona all'altra, o indiretto, attraverso l'uso promiscuo di biancheria,
asciugamani ed altri oggetti personali. Anche i luoghi umidi molto frequentati
(es. piscine, palestre ecc.) possono predisporre all'esposizione ai batteri
responsabili della piodermite.
Come si manifesta?
In linea generale si manifesta con un processo infiammatorio che causa aumento
della temperatura cutanea ed arrossamento; questo processo causa la formazione
di vescicole al cui interno si forma un “essudato”, e si trasformano in pustole che
rompendosi formano delle croste.
Nelle forme profonde, possono presentarsi anche bolle, noduli, ulcere, aree
necrotiche, ragadi e fistole, accompagnate talvolta da ingrossamento dei linfonodi.
Un sintomo tipico della piodermite è anche il prurito: oltre a determinare
un'alterazione dell'integrità cutanea, cedere allo stimolo di grattarsi può predisporre
alla diffusione secondaria dell'infezione.
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Piodermite: principali tipologie
Intertrigine Foruncoli
Impetigine Ostiofollicolite
Cheilite angolare Perionissi piogenica
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Intertrigine:
è una piodermite superficiale che si sviluppa tra aree cutanee strettamente
vicine, sottoposte ad un contatto permanente o intermittente. Il continuo attrito
e sfregamento tra le due superfici determina un aumento della temperatura ed
un eccesso d'umidità. Ristagnando, il sudore e le secrezioni favoriscono la
macerazione cutanea e la colonizzazione da parte di batteri (per lo
più Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes, Proteus spp e Pseudomonas
aeruginosa). L'intertrigine si evidenzia spesso nelle persone in sovrappeso.
Impetigine:
è una piodermite superficiale che può manifestarsi in forma bollosa (se causata
streptococcica) e non bollosa (se provocata da stafilococchi). Le sedi più colpite
sono il volto e gli arti. Il prurito è un sintomo frequente: il grattamento facilita la
diffusione dell'infezione alla cute adiacente e non.
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o L'impetigine bollosa esordisce con chiazze rosse, ben definite, sulle quali si
formano poi vescicole e bolle contenenti siero e pus. Se una persona entra in
contatto con il materiale contenuto in tali lesioni, contrae, a sua volta, la
piodermite. Quando la bolla si rompe, si ha la formazione di croste sottili.
o L'impetigine non bollosa è caratterizzata dalla comparsa di gruppi di vescicole
o pustole che si rompono e danno origine a croste spesse, circondate da pelle
arrossata ed infiammata.
Durante il decorso della patologia è opportuno osservare una scrupolosa igiene,
tale indicazione vale sia per il soggetto affetto da impetigine sia per i suoi
famigliari. La terapia, generalmente antibiotica, deve esser prescritta da un
medico.
Cheilite angolare:
è una forma di piodermite superficiale che interessa gli angoli della bocca e che
si manifesta con la presenza di piccoli tagli (ragadi). La lesione è favorita
dall'accumulo di saliva, specialmente in soggetti portatori di protesi dentale, i
bambini o soggetti molto debilitati e/o immunocompromessi.
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Il trattamento della stomatite angolare si basa sulla somministrazione di farmaci
antifungini (nel caso la patologia sia sostenuta da Candida) o antibiotici (nel caso di
infezione batterica da Streptococco o Stafilococco).
Di una certa efficacia si sono dimostrati trattamenti con farmaci a base di acido
salicilico e ioduro. Può risultare utile la somministrazione di supplementi vitaminici.
Foruncoli:
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Solitamente l’origine di un foruncolo è legata all’ostruzione dell’ostio follicolare
che si ostruisce a causa di sebo in eccesso e che può ostruire i pori interagendo
con i batteri normalmente presenti sulla pelle; il risultato è una risposta
infiammatoria la cui conseguenza è la formazione di foruncoli o pustole. Non è
detto che l’ostruzione dei pori porti sempre alla formazione di foruncoli; in
alcuni casi per esempio si formano i cosiddetti comedoni.
Per quanto riguarda la terapia, la maggior parte dei foruncoli possono essere
trattati a domicilio mantenendo pulita la zona infetta ricorrendo a un sapone
antibatterico e applicando un impacco caldo che favorirà la maturazione del
foruncolo. Gli antibiotici da banco per uso topico possono risultare utili a
prevenire la diffusione dell’infezione
Ostiofollicolite:
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sono piodermiti superficiali a carico del follicolo del pelo con pustole presso i
follicoli, che colpiscono la porzione superficiale dell’ostio follicolare. La patologia
può interessare una qualsiasi regione cutanea che ospita peli, e più
comunemente sul volto, nelle zone soggette a rasatura; nelle donne, invece, le
zone più a rischio sono le braccia, le gambe e i glutei.
Perionissi piogenica
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è un’infezione della zona d’impianto dell’unghia dovuta allo stafilococco. Viene
chiamata comunemente giradito. Si manifesta con arrossamento, gonfiore, dolore e
fuoriuscita di pus nella zona interessata; il decorso è abbastanza lungo.
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