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Superbonus

110%
ISTRUZIONI PER L’USO
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SOMMARIO

CAPITOLO 1
L’AGEVOLAZIONE ....................................................................................................................... 3
Cos’è il Superbonus ..................................................................................................................................................... 3
A chi spetta: Residenziale, Terzo Settore, Sport dilettantistico ........................................ 3
Le modalità di utilizzo ............................................................................................................................................... 4
I massimali di spesa ................................................................................................................................................. 5

CAPITOLO 2
GLI INTERVENTI AGEVOLABILI E LE SCADENZE .................................................................7
Interventi trainanti .........................................................................................................................................................7
Interventi trainati ............................................................................................................................................................8
Le scadenze ........................................................................................................................................................................9

CAPITOLO 3
COME PRESENTARE LA DOMANDA: I DOCUMENTI NECESSARI ....................................10
Come richiedere il Superbonus al 110% .................................................................................................. 11
Documenti necessari ................................................................................................................................................ 11

CAPITOLO 4
GLI ALTRI BONUS EDILIZI .........................................................................................................13
Il bonus ristrutturazioni ..........................................................................................................................................13
Il bonus facciate ..........................................................................................................................................................14
Il bonus mobili ed elettrodomestici ..........................................................................................................15
L’ecobonus ........................................................................................................................................................................ 16
Il bonus verde ................................................................................................................................................................ 16
Bonus barriere architettoniche .....................................................................................................................17
Il bonus idrico ..................................................................................................................................................................17

CAPITOLO 5
IL DECRETO ANTIFRODI ...........................................................................................................18
Visto di conformità e asseverazione per tutti i bonus edilizi (o quasi) ................ 19
Visto di conformità per il Superbonus 110% anche in dichiarazione dei redditi ........ 19
Asseverazione e prezzari: i chiarimenti con la Legge di Bilancio ................................ 19
I profili di rischio ............................................................................................................................................................20

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1 L’AGEVOLAZIONE

Cos’è il Superbonus

Il “Superbonus 110%” è una agevolazione fiscale che consiste in una detrazione Irpef o Ires delle
spese sostenute per lavori edili. La particolarità della misura è data dal fatto che il bonus fiscale
supera la spesa sostenuta e che, oltre che in via diretta, il credito di imposta può essere trasferito
a terzi o mediante cessione o mediante sconto in fattura.
A livello generale, gli interventi che fanno scattare la possibilità di ottenere il Superbonus sono
l’efficientamento energetico degli edifici o il loro adeguamento antisismico. Sono questi gli
interventi detti “trainanti”, cioè necessari per potere accedere all’agevolazione. Accanto a
questi sono possibili ulteriori interventi, detti “trainati”, che godono dell’agevolazione se eseguiti
congiuntamente a uno o più di quelli trainanti.
L’agevolazione è stata introdotta con il “Decreto Rilancio” (Dl 34 del 19 maggio 2020 convertito con
legge 77 del 17 luglio 2020), in particolare agli articoli 119 e 121, e ha subìto declinazioni e proroghe
con la Legge di Bilancio 2021 (articoli 1 comma 66-68 della Legge 178 del 2020). Gli altri riferimenti
normativi sono costituiti dai due decreti attuativi del 6 agosto 2020 relativi ai requisiti tecnici e
alle asseverazioni, mentre la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una progressiva riduzione della
agevolazione, in termini percentuali, per le spese successive al 2023.

In questa pagina tutti i riferimenti normativi in merito al Superbonus


(https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/superbonus-110%25)

A chi spetta: Residenziale, Terzo Settore, Sport dilettantistico

Il Superbonus spetta fondamentalmente agli immobili a uso residenziale. Accanto a questa


categoria hanno diritto ad accedere all’agevolazione anche soggetti del Terzo settore (Onlus,
organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale purché iscritti negli appositi
registri) e società sportive dilettantistiche per gli immobili adibiti a spogliatoio.
Per quanto riguarda gli immobili residenziali, l’agevolazione spetta:
Ai condomini e alle persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti,
professioni) per interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari anche se di un unico
proprietario o in comproprietà tra più persone fisiche
Alle persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti, professioni) per interventi

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su singole unità immobiliari
Ai condomini orizzontali e alle villette a schiera, che sono però equiparati agli edifici unifamiliari
Agli Istituti Autonomi Case Popolari (o per enti con medesima finalità sociale degli Iacp
purché costituiti in forma di società secondo la legislazione europea sull’in house providing)
per immobili adibiti a edilizia residenziale pubblica di loro proprietà o gestiti per conto di un
Comune
Alle Cooperativa di abitazione a proprietà indivisa per immobili posseduti e assegnati in
godimento ai soci

Per i condomini occorre fare una ulteriore distinzione a seconda che abbiano unità immobiliari
residenziali con superficie complessiva superiore al 50% della superficie totale o inferiore:
Nel primo caso, il condominio è ritenuto prevalentemente residenziale e pertanto
l’agevolazione 110% spetta a tutti i contribuenti per i lavori nelle parti comuni e alle persone
fisiche che realizzano gli interventi “trainati” nei propri. Sono esclusi dal bonus per i lavori
“trainati” gli immobili di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, questi ultimi se non aperti al
pubblico. Non rientrano invece gli interventi sui negozi, sui magazzini e sugli uffici, non avendo
destinazione residenziale.
Nel secondo caso, il condominio è ritenuto prevalentemente non residenziale e pertanto
l’agevolazione spetta ai possessori di unità abitative per quanto riguarda le parti comuni e
spetta alle persone fisiche per i lavori trainati negli appartamenti. Sono esclusi dal bonus per
i lavori “trainati” gli immobili di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, questi ultimi se non aperti al
pubblico. Sono esclusi dal bonus sia per lavori sulle parti comuni sia per le singole unità invece i
contribuenti che detengono immobili non residenziali nel condominio

NOTA BENE
La detrazione spetta ai soggetti che al momento dei lavori o di sostenere le spese hanno
sull’immobile il titolo di proprietario, nudo proprietario, titolare di un diritto di godimento
dell’immobile, titolare di un contratto di locazione o di comodato con consenso da parte del
proprietario
I soggetti con attività di impresa o professione beneficiano dell’agevolazione solo per la parte
relativa ai lavori trainanti sugli spazi comuni.

Le modalità di utilizzo

Sono tre le modalità di utilizzo del Superbonus 110%.

Detrazione in Dichiarazione dei redditi


La forma diretta avviene mediante detrazione della spesa sostenuta nella
Dichiarazione dei redditi (in quella 2021 era da indicare nel Quadro E così come il
Bonus Facciate) a scomputo delle imposte suddividendo il credito di imposta da
ripartire in cinque anni, nel caso di spese entro la fine del 2021, e in quattro anni nel
caso di spese effettuate dal 2022.
Per gli Istituti Autonomi Case Popolari o equipollenti la detrazione è ripartita in 4 anni
per le spese sostenute dall’1 luglio 2022.

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Sconto in fattura
Sia per gli interventi “trainanti” sia per i “trainati” che hanno accesso al Superbonus
è possibile optare per uno sconto in fattura di ammontare massimo non superiore
a quanto dovuto. Chi fornisce i beni (ad esempio il materiale utilizzato per gli
interventi) o i servizi (l’azienda edile) recupererà a sua volta quanto anticipato sotto
forma di credito di imposta.
È bene ricordare che:
Lo sconto non corrisponde allo sconto commerciale fatto dal fornitore di beni e servizi
Lo sconto relativo al Superbonus è da applicare all’intero ammontare
comprensivo di IVA e quindi non va a modificare la base imponibile
Lo sconto va indicato esplicitamente in fattura

Cessione del credito di imposta


Il credito di imposta equivalente alla detrazione spettante per i lavori ammessi
al Superbonus può anche essere ceduto a terzi: fornitori di beni e servizi, istituti di
credito e finanziarie, altri soggetti.
È bene sapere che:
A differenza dello sconto in fattura, il soggetto che opta per la cessione del credito
dovrà in primo luogo sostenere la spesa dei lavori comprensiva di IVA e in secondo
luogo potrà cedere a terzi il credito nella misura pari alla detrazione di imposta (110%
dell’ammontare).

In base alla normativa, l’opzione scelta deve essere comunicata all’Agenzia dell’Entrate per via
telematica, attraverso il sito o altri canali telematici, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello
in cui sono state effettuate le spese ammesse al bonus.
Con la Legge di Bilancio 2022 è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 la facoltà di optare per
lo sconto in fattura o per la cessione del credito sulle spese sostenute per gli interventi coperti
da Superbonus. Per gli altri bonus (Eco, Sisma, Facciate, Ristrutturazioni e Nuova detrazione per
barriere architettoniche) la facoltà resterà in vigore per gli anni 2022, 2023, 2024.

I massimali di spesa

Per gli interventi ammessi all’agevolazione del Superbonus 110% sono stati fissati dei tetti di spesa
che sono riassunti nelle tabelle seguenti

TIPI DI INTERVENTO

TRAINANTE SPESA MASSIMA


“Cappotto termico”: intervento *50.000 euro per edifici unifamiliari o per le unità immobiliari
di isolamento termico funzionalmente indipendenti poste in edifici plurifamiliari;
dell’involucro degli edifici
*40.000 euro per ogni unità immobiliare di un edificio
composto da 2 a 8 unità;

*30.000 euro per ogni unità immobiliare di un edificio con più


di otto unità immobiliari

Esempio: Il cappotto termico per un condominio di 12 appartamenti avrà un massimale

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di spesa di 440mila euro. Infatti per i primi 8 appartamenti la spesa massima sarà di
320mila euro (40mila per 8) e per i restanti appartamenti di 120mila (30mila per 4).
TIPI DI INTERVENTO

TRAINANTE SPESA MASSIMA


Impianti di riscaldamento: *30.000 euro per edifici unifamiliari o
sostituzione degli impianti con impianti centralizzati per le unità immobiliari funzionalmente
di climatizzazione invernale indipendenti poste in edifici plurifamiliari;
e rinfrescamento.
Esempio: Sostituire l’impianto di riscaldamento per *20.000 euro per ogni unità immobiliare di
un condominio di 12 appartamenti comporterà un edificio composto fino a 8 unità;
una spesa massima in funzione del Superbonus di
220mila euro: 160mila per le prime 8 unità (20mila *15.000 euro per ogni unità immobiliare di un
per 8) e 60mila per le restanti 4(15mila per 4). La edificio con più di otto unità immobiliari
detrazione riguarda anche per le spese per lo
smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.

Interventi antisismici prevista dall’articolo 16, commi *96.000 euro per unità immobiliare.
da 1-bis a 1-septies, del decreto legge n. 63/2013 La detrazione, con medesimo tetto mas-
(Sismabonus). simo, si applica anche all’acquisto di una
Gli immobili interessati possono essere a uso unità immobiliare antisismica
abitativo e a uso attività produttiva e rientrare nei
Comuni con rischio sismico 1-2-3.
Da segnalare: rientrano nelle spese anche i sistemi
di monitoraggio continuo ai fini antisismici

TRAINATO SPESA MASSIMA


Installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi *2.400 euro per ogni kW di potenza nominale
di accumulo congiunta all’esecuzione di uno degli dell’impianto fotovoltaico con tetto di
interventi Trainanti. 48.000 euro per unità immobiliare per gli
impianti fotovoltaici (scende a 1.600 per kW
se eseguito nell’ambito di ristrutturazione
edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione
urbanistica);

*1.000 euro per kWh di capacità di accumulo


con tetto di 48.000 euro per i sistemi di
accumulo integrati;

Interventi di efficientamento energetico a *Sono previsti limiti di spesa specifici


condizione che assicurino il miglioramento di per ogni tipo di intervento ammesso
almeno due classi energetiche o, se non possibile,
il conseguimento della classe energetica più alta
(congiunta all’esecuzione di uno degli interventi
Trainanti)

Installazione di infrastrutture per la ricarica di *2.000 euro per edifici unifamiliari o per
veicoli elettrici negli edifici (congiunta all’esecuzione le unità immobiliari funzionalmente
di uno degli interventi Trainanti) indipendenti e con accessi autonomi
dall’esterno poste in edifici plurifamiliari;

*1.500 euro per edifici plurifamiliari o


condomini con un massimo di 8 colonnine
installate

*1.200 euro per edifici plurifamiliari o


condomini con più di 8 colonnine installate

Eliminazione delle barriere architettoniche *96.000 euro.


con interventi a favore della mobilità interna
per persone portatrici di handicap (congiunta
all’esecuzione di uno degli interventi Trainanti)

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2 GLI INTERVENTI
AGEVOLABILI
E LE SCADENZE
L’agevolazione del Superbonus 110% spetta innanzi tutto su tre tipologie di interventi chiamati
“trainanti”. Altri interventi beneficiano della medesima agevolazione ma solo se eseguiti
congiuntamente a quelli “trainanti”. Ecco quali sono.

Interventi trainanti

I. Isolamento termico
Interventi di isolamento termico, con materiali isolanti che rispettino i criteri
ambientali minimi richiesti, delle superfici verticali (pareti), orizzontali (pavimenti,
solai, coperture) e inclinate (falde di copertura del sottotetto. Il “cappotto termico”
deve riguardare l’involucro dell’edificio con una incidenza superiore al 25% della
superficie disperdente lorda. Tale incidenza, relativa all’intero fabbricato cielo-
terra, deve essere rispettata anche nel caso di lavori effettuati dai privati su singole
unità immobiliari che fanno parte del condominio. L’intervento deve comportare
un miglioramento di due classi energetiche per l’intero edificio o il raggiungimento
della classe energetica più alta.

II. Impianti di climatizzazione


Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti con impianti
centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda
sanitaria dotati di: generatori di calore a condensazione con efficienza almeno
pari alla classe A; generatori a pompe di calore anche con sonde geotermiche;
sistemi di microgenerazione; colletti solari. L’intervento agevolato riguarda le parti
comuni degli edifici. Rientrano inoltre in questa misura gli interventi di smaltimento e
bonifica dell’impianto sostituito e l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente
(quest’ultima solo nei Comuni montani non interessati dalle procedure di infrazione
del 2014 e del 2015 per inottemperanza dell’Italia sulla direttiva 2008/50/CE).

III. Impianti di climatizzazione - Villette


Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti per edifici
unifamiliari o unità immobiliari di edifici plurifamiliare. In questo secondo caso le
unità immobiliari devono essere funzionalmente indipendenti e disporre di uno o più
accessi dall’esterno. E’ in pratica una misura identica alla II ma non riguarda le parti
comuni dei condomini. Agli altri tipo di intervento si aggiunge in questo caso, per le
aree non metanizzate, l’installazione di caldaie a biomassa con prestazioni in termini

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di emissione pari alla classe 5 stelle di qualità.
IV. Interventi antisismici
Gli interventi antisismici previsti dal Sismabonus, indicati nell’articolo 16, del Dl
63/2013, e l’installazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini
antisismici. Gli interventi prevista dal Sismabonus accedono quindi all’agevolazione
del 110% senza che sia necessario accompagnarli con uno degli interventi indicati
nei punti I, II, III e assumono carattere “trainante” per gli interventi di installazione di
impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Interventi trainati

I. Efficientamento energetico
Interventi di efficientamento energetico previsti dall’articolo 14 del Dl 63/2013 eseguiti
congiuntamente a interventi di isolamento termico (trainante I) o a interventi di
sostituzione degli impianti di climatizzazione (trainante II). Nel loro complesso questi
interventi, anche considerando eventuali impianti fotovoltaici, devono comportare il
miglioramento di due classi energetiche o il raggiungimento della classe energetica
più alta. Nel caso in cui l’edificio sia soggetto a vincoli culturali o paesaggistici o in
cui l’isolamento termico (trainante I) è vietato da regolamenti edilizi, urbanistici o
ambientali, gli interventi di efficientamento energetico rientranti nell’ecobonus (Dl
63/2013) godono comunque del beneficio del 110%.

II. Barriere architettoniche


Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche che riguardano pertanto
ascensori e montacarichi o altri strumenti adatti a favorire una migliore mobilità
per le persone portatrici di handicap grave. Questi lavori per essere agevolabili
nell’ambito del Superbonus 110% devono eseguiti congiuntamente a interventi
di isolamento termico (trainante I) o a interventi di sostituzione degli impianti di
climatizzazione (trainante II).

III. Impianti fotovoltaici


Installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici e sulle
pertinenze degli edifici. Due le condizioni per godere dell’agevolazione: l’esecuzione
dell’intervento congiuntamente a uno degli interventi trainanti principali (isolamento
termico e impianti di climatizzazione) o agli interventi antisismici; la cessione al GSE
dell’energia non consumata in sito o non convidisa per autoconsumo.

IV. Ricarica di veicoli elettrici


Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a patto che sia eseguita
congiuntamente a uno degli interventi trainanti che consentono l’accesso al
beneficio del Superbonus.

V. Demolizione e ricostruzione
Gli interventi di demolizione e ricostruzione dell’edificio con modifica della sagoma
e aumento della volumetria previsti dall’articolo 3 del Dpr n. 380/2001 a patto che si
benefici del Superbonus per uno degli interventi “trainati”

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Le scadenze

Per i condomini e per gli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari l’agevolazione


2023 al 110% sui lavori sarà valida per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 mentre
2025 scendere progressivamente negli anni successivi fino a terminare definitivamente al
31 dicembre 2025: in particolare il bonus scende al 70% per le spese sostenute nel 2024
e al 65% per le spese sostenute nel 2025. Questo calendario sarà valido sia per i lavori
“trainanti” sia per il lavori “trainati”: la Legge di Bilancio 2022 ha infatti uniformato le
scadenze per le tue tipologie di interventi.

Per le unità unifamiliari (o unità funzionalmente autonome) l’agevolazione sarà valida


2022 per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 a condizione che al 30 giugno 2022
siano già stati effettuati lavori pari al 30% dell’intervento complessivo. Questa nuova
scadenza con la condizione del 30% è stata fissata dalla Legge di Bilancio 2022. Non
sono quindi previste condizionalità legate ai tempi di presentazione della CILA o al
reddito familiare ISEE come in precedenza ipotizzato.

Per gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) e le cooperative il Superbonus al 110%
2023 è valido per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 a condizione che alla data
del 30 giugno 2023 sia stato effettuato almeno il 60% dell’intervento complessivo. La
scadenza vale anche per i lavori trainati effettuati dalle persone fisiche sulle singole
unità immobiliari.

Per le associazioni e le società sportive dilettantistiche la scadenza di accesso al


06 Superbonus è il 30 giugno 2022 ed è stata confermata anche con la Legge di Bilancio
2022 2022.

Per i Comuni colpiti da eventi sismici dall’1 aprile 2019 (per i quali è stata dichiarato lo
2025
stato di emergenza) L’agevolazione del Superbonus 110% potrà essere utilizzata fino al 31
dicembre 2025

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3 COME PRESENTARE
LA DOMANDA:
I DOCUMENTI NECESSARI

Uno dei motivi per cui il Superbonus ha fatto fatica a decollare è stata la complessità della
documentazione necessaria per accedervi. Un passo avanti è stato fatto con il Decreto
Semplificazioni Bis che ha facilitato i passaggi più complessi. La principale novità riguarda la
nascita della CILA Superbonus (o CILAS), che si applica esclusivamente alle detrazioni al 110%.
La CILA è la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata ovvero quella pratica amministrativa che
va redatta prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione del proprio appartamento, ufficio, negozio,
ecc. La CILA superbonus o semplicemente CILAS è il nuovo titolo pensato per semplificare le
pratiche burocratiche relative ai lavori oggetto di Superbonus 100%, per cui è necessaria la CILA.
Si tratta di una vera e propria procedura amministrativa, obbligatoria a partire dal 5 agosto, che
richiede l’intervento di un architetto, un ingegnere, un geometra o comunque un tecnico abilitato
e depositata presso il Comune di appartenenza.

In questa pagina è scaricabile il modulo CILA superbonus


http://www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/Modulo_CILA_Superbonus.pdf

Tra le principali differenze con la CILA, la CILAS prevede:


L’indicazione degli interventi agevolati dal Superbonus 110%
L’indicazione degli interventi di riqualificazione energetica o miglioramento sismico
Una descrizione sintetica degli interventi da realizzare

Da notare che la CILAS non può essere utilizzata per interventi di demolizione e ricostruzione.

Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono i documenti da presentare per la richiesta, tenendo
presente che l’opzione migliore è quella di rivolgersi a un professionista per gestire tutta la pratica.

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Come richiedere il Superbonus al 110%

La richiesta va presentata sul sito dell’Enea https://detrazionifiscali.enea.it/, l’ente preposto alla


gestione delle domande per ottenere l’incentivo. Il primo passo è quindi la registrazione al portale
come beneficiario, come intermediario o come asseveratore, poi va compilata e inoltrata la
domanda, con tutti i documenti allegati.

Documenti necessari

Titolo di possesso dell’immobile e visura catastale


Asseverazione del tecnico abilitato, che attesta che il soggetto beneficiario è idoneo
all’ottenimento del Superbonus in termini di requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni
fiscali e di congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati (vedi sotto)
APE Convenzionale Pre e Post Intervento o asseverazione sismica
Copia della polizza assicurativa minima di 500mila euro, che il professionista deve
obbligatoriamente stipulare per poter asseverare le pratiche Superbonus
Copia delle fatture relative alle spese sostenute
Computo metrico estimativo del totale delle spese da portare in detrazione, distinguendo le
voci relative a ogni intervento realizzato
Dichiarazione dell’amministratore di condominio oppure copia della delibera dell’assemblea in
caso di lavori condominiali, con la tabella millesimale di ripartizione delle spese

NOTA BENE
Vanno conservate tutte le fatture e ricevute fiscali delle spese sostenute, la ricevuta del bonifico
con cui è stato effettuato il pagamento, copia dell’asseverazione trasmessa all’Enea o depositata
allo sportello unico.

Oltre agli adempimenti previsti normalmente per ottenere le detrazioni, il contribuente deve
acquisire anche:
il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati
alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti
commerciali e consulenti del lavoro) e dai CAF. Il soggetto che rilascia il visto di conformità
verifica la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti incaricati.
Le asseverazioni:
»» per gli interventi di efficientamento energetico, da parte di un tecnico abilitato, che
consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti e la
corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
»» per gli interventi antisismici, da parte dei professionisti incaricati della progettazione
strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, secondo le rispettive
competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza,
dell’efficacia degli interventi. I professionisti incaricati devono attestare anche la
corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

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L’asseverazione è rilasciata al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori e
attesta i requisiti tecnici sulla base del progetto e della effettiva realizzazione. Per gli interventi
di miglioramento energetico ammessi al Superbonus, ai fini dell’asseverazione della congruità
delle spese si fa riferimento ai prezzari ufficiali individuati dal Governo. La non veridicità delle
attestazioni o asseverazioni comporta la decadenza dal beneficio. Sono detraibili anche le spese
sostenute per il rilascio del visto di conformità, nonché delle attestazioni e delle asseverazioni.

ATTENZIONE
In caso di attestazioni e asseverazioni infedeli si applica la sanzione amministrativa
pecuniaria da 2mila a 15mila euro per ciascuna attestazione o asseverazione infedele. Resta
ferma l’applicazione delle sanzioni penali, nel caso in cui il fatto costituisca reato.

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4 GLI ALTRI BONUS EDILIZI
Non solo superbonus: la platea delle agevolazioni edilizie è ampia, tanto che orientarsi a volte
risulta complesso anche per gli addetti ai lavori. Sono 43 i codici e i righi specifici nell’ultima
dichiarazione dei redditi per indicare i bonus casa, per alcune tipologie di agevolazioni vanno
considerati i cambiamenti in base ai lavori eseguiti e molte sono state le revisioni negli anni,
con variazioni di modalità di intervento o di percentuale applicata. Guardando ai numeri dei
beneficiari, vediamo che la maggior parte si concentra sul bonus ristrutturazioni, che è stato
confermato per altri tre anni con la Legge di Bilancio. Anche nelle dichiarazioni 2021 relative al
2020, secondo i calcoli del Sole 24 Ore, più di 10mila contribuenti ogni 100mila hanno detratto la
prima rata di questa agevolazione – comprese le quote per lavori condominiali – nonostante la
pandemia abbia spinto il loro numero (11.236) al livello più basso dal 2015 e la spesa media (4.090
euro) ai minimi dal 2012.

Molte delle altre detrazioni riguardano platee ristrette, per esempio l’ecobonus al 70% o 75%
(anche questo prorogato per altri tre anni) non ha mai superato i 50 beneficiari ogni 100mila
dichiarazioni. In generale, per i prossimi anni sono stati confermati i principali bonus edilizi, con
qualche riduzione degli importi o dei tetti di spesa e con le modifiche apportate dal decreto
Antifrodi, con nuovi adempimenti previsti per la cessione del credito e per lo sconto in fattura.
Vediamo quali sono i principali bonus edilizi e come cambiano con le nuove regole.

Il bonus ristrutturazioni

L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del
Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 50% con limite massimo di spesa di 96.000
euro e detrazione di 48mila euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari
importo. Il bonus ristrutturazioni è stato prorogato a regole invariate fino al 2024: dal 1° gennaio
2022 sarà ancora possibile detrarre con l’aliquota fissata al 50% le spese sostenute per i lavori di
manutenzione ordinaria (per i condomini) e straordinaria e di riqualificazione edilizia, con il tetto
massimo a 96.000 euro di spesa. La proroga permette quindi di avviare gli interventi nel corso
del prossimo anno senza doverli necessariamente concludere entro il 2022. Dal 1° gennaio 2025
la detrazione scende al 36%, con limite di spesa di 48.000 euro e detrazione di 17.280 euro, da
ripartire in 10 quote annuali costanti

13
Resta anche la possibilità di usufruire delle agevolazioni con la cessione del credito e lo sconto in
fattura ma con altri adempimenti, cioè con l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione di
congruità dei prezzi.

In questa pagina tutte le informazioni in merito all’agevolazione fiscale


sugli interventi di ristrutturazione edilizia
(https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/agevolazioni/detrristredil36/schinfodetrristredil36)

LE NUOVE SCADENZE

SUPERBONUS BONUS FACCIATE BONUS


RISTRUTTURAZIONI
CON DETRAZIONE AL 110% 31/12/2022
31/12/2023 CON DETRAZIONE AL 50%
CON DETRAZIONE AL 70% 31/12/2024
2024 CON DETRAZIONE AL 36%
CON DETRAZIONE AL 65% 2025
2025

BONUS MOBILI ED ECOBONUS


ELETTRODOMESTICI
31/12/2024
31/12/2024

AdobeStock/IcoMaker
BONUS BARRIERE
ARCHITETTONICHE

31/12/2022

Il bonus facciate

Una delle misure di cui si è discusso maggiormente in vista della Legge di Bilancio è il bonus
facciate: la misura fino ad oggi ha consentito di recuperare il 90% di quanto pagato per la
ristrutturazione e la sistemazione della facciata dell’edificio visibile dalla strada pubblica. Il bonus,
infatti, non spetta per interventi che riguardino le facciate interne dell’edificio, come per esempio
quelle che danno su un cortile interno e che non sono quindi visibili dalla strada. In un primo
momento, la misura sembrava dover scomparire del tutto ma, alla fine, è stata mantenuta per il
2022, seppur con un taglio notevole della detrazione che passa dal 90% al 60%.

ATTENZIONE: se i lavori sono iniziati e sono stati pagati entro il 2021 si può ancora usufruire della
percentuale massima di detrazione (90%). Il bonus, che si applica anche ai soli interventi sui balconi,
viene poi ripartito in dieci quote annuali di stesso importo. Da notare che, in questo caso, non
esistono limiti di spesa e di detrazione. Anche per il bonus facciate sono richiesti l’asseverazione di
congruità delle spese e il visto di conformità in caso di cessione o sconto in fattura.

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Il bonus mobili ed elettrodomestici

Il bonus mobili prevede una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici di «classe non
inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i
congelatori», in caso di lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria del proprio appartamento
o sulle parti comuni dei condomini (in quel caso gli arredi devono essere condominiali e destinati
alle parti comuni). Il tetto di spesa, per il 2021, era stato elevato a 16mila euro ma con l’ultima Legge di
Bilancio è stato ridotto a 10mila euro per il 2022 e a 5mila euro nel 2023 e nel 2024. Nei 10mila euro di
spesa vanno inclusi i costi di trasporto e montaggio, e l’agevolazione deve essere ripartita in dieci quote
annuali di pari importo. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito.

ATTENZIONE
Il limite dei 10mila euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze,
o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue
lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

AdobeStock/IcoMaker
In questa pagina tutte le informazioni in merito al bonus mobili
(https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/bonus-mobili/infogen-bonus-mobili-cittadini)

15
L’ecobonus

L’ecobonus è una delle agevolazioni più note e di più lunga vita, essendo stato introdotto nel 2007 per
favorire l’efficientamento energetico degli edifici. Si tratta di una detrazione da Irpef o da Ires con una
aliquota variabile, che va dal 50% all’85% a seconda della tipologia dei beneficiari, della tipologia di
immobile oggetto degli interventi e dell’entità degli interventi stessi. Le spese ammesse in detrazione
comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento, sia quelli per le prestazioni professionali
necessarie per realizzare l’intervento stesso e acquisire la certificazione energetica richiesta. Di fatto,
con l’introduzione del Superbonus, l’ecobonus resta come misura alternativa in quei casi in cui non
sussistono le condizioni per usufruire del 110%. Anche l’ecobonus è stato confermato con l’ultima legge di
Bilancio fino al 2024.
La maggior parte degli interventi, comunque, ricade nel 65% di detrazione, per altri spetta nella misura
del 50% per esempio
la sostituzione degli infissi
la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a
condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto (se oltre a essere in classe
A sono anche dotati di sistemi di termoregolazione evoluti è riconosciuta la detrazione più
elevata del 65%)
l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di
calore alimentati da biomasse combustibili.
Per gli interventi agevolabili al 50% e al 65%, i massimali di spesa variano da un minimo di 30mila euro a
un massimo di 100mila euro a seconda di quale intervento si esegue. Solo per quanto riguarda gli edifici
condominiali, le aliquote possono essere maggiorate fino ad arrivare al 70%-75%, oppure all’80%-85%.

In questa pagina tutte le informazioni in merito al bonus mobili


https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/detrazione-
riqualificazione-energetica-55-2016/cosa-riqualificazione-55-2016

Il bonus verde

Il bonus verde, o bonus giardini, consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per:
Sistemare a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o
recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
Realizzare coperture a verde e di giardini pensili

Nell’agevolazione sono incluse le spese di progettazione e manutenzione, se collegate agli interventi.


Anche in questo caso la detrazione va ripartita in 10 quote annuali e va calcolata su un importo
massimo di 5mila euro. La detrazione massima, quindi, è di 1.800 euro per immobile. Anche questa
misura è stata prorogata fino al 2024.

16
Bonus barriere architettoniche

Tra i bonus edilizi, la Legge di Bilancio ha introdotto una novità: un bonus del 75% per abbattere le
barriere architettoniche. Si tratta di una detrazione in 5 anni per le spese sostenute nel 2022, con tetto
a 50mila euro per le villette (abitazioni unifamiliari), 40mila ad appartamento per i piccoli condomini
(quelli che hanno fino a 8 unità abitative) e 30mila per le abitazioni nei palazzi oltre le 8 unità. Il
bonus serve per installare ad esempio ascensori o montacarichi, e sarà esteso anche a “interventi di
automazione degli impianti degli edifici”, comprese le spese di smaltimento dei vecchi impianti.

Il Bonus idrico

Anche se non si tratta di un bonus edilizio vero e proprio, vale la pena segnalare la proroga fino al 2023
dell’agevolazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua. Il credito d’imposta
è del 50% fino a 1.000 euro, con lo scopo di razionalizzare l’uso dell’acqua, di favorire l’uso dell’acqua
potabile e ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Tra gli interventi ammessi ci sono la sostituzione di
rubinetti e miscelatori per bagno e cucina con potata d’acqua uguale o inferiore a 6 litri al minuto e la
fornitura e posa in opera di soffioni doccia e colonne doccia, con valori di portata di acqua che non
superino i 9 litri al minuto.

17
5 IL DECRETO ANTIFRODI
Una svolta al nuovo superbonus è arrivata già ben prima della Legge di Bilancio, con il cosiddetto
Decreto antifrodi. Pubblicato in Gazzetta ufficiale l’11 novembre del 2021, il dl 157/2021 contiene
le misure urgenti approvate dal Governo Draghi per il contrasto alle frodi nel settore delle
agevolazioni fiscali ed economiche. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di stringere le maglie e
mettere dei paletti, dopo che sono state accertate frodi per oltre 950 milioni di euro sui crediti
fiscali maturati proprio sui bonus edilizi. Il decreto inoltre potenzia l’attività di accertamento e di
recupero da parte dell’amministrazione finanziaria. A chiarire poi alcuni dubbi emersi subito dopo
la pubblicazione del decreto è stata una circolare dell’Agenzia delle Entrate (16/E del 29 novembre
2021) e la pubblicazione delle Faq sullo stesso sito dell’Agenzia. Il decreto è stato poi di fatto
recepito nella Legge di Bilancio, il che ne ha resa superflua la conversione.

A chiarire poi alcuni dubbi emersi subito dopo la pubblicazione del decreto è stata una circolare
dell’Agenzia delle Entrate (16/E del 29 novembre 2021) e la pubblicazione delle Faq sullo stesso sito
dell’Agenzia.

NORME E LINK UTILI

Dl 157/2021 o Decreto antifrodi


(https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/11/11/21G00173/sg)

Circolare 16/E dell’Agenzia delle Entrate


https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/novembre-2021-circolari

Faq sul sito dell’Agenzia delle Entrate


https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/faq1

Legge di Bilancio
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.
dataPubblicazioneGazzetta=2021-12-31&atto.codiceRedazionale=21G00256&elenco30giorni=false

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Visto di conformità e asseverazione per tutti i bonus edilizi (o quasi)

Il decreto antifrodi ha esteso anche ai bonus edilizi diversi dal Superbonus l’obbligatorietà del visto di
conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese (non i requisiti tecnici), nell’ipotesi in cui il
beneficiario intenda avvalersi dello sconto in fattura o della cessione del credito (non nel caso della
detrazione in dichiarazione dei redditi).
Un parziale alleggerimento della norma contenuta del decreto antifrodi è arrivato con la Legge di
Bilancio che ha stabilito che l’obbligo di acquisire visto e asseverazione non sussiste per le opere di
edilizia libera (per esempio per la sostituzione della caldaia o degli infissi) e per gli interventi di importo
complessivo non superiore a 10.000 euro. Fanno eccezione i lavori relativi al bonus facciate.
Inoltre, è stato chiarito che tra le spese detraibili rientrano anche quelle sostenute per il rilascio del visto
di conformità e delle asseverazioni, sulla base dell’aliquota di detrazione fiscale pervista per ciascuna
tipologia di intervento.

Visto di conformità per il Superbonus 110%


anche in dichiarazione dei redditi

Un’altra novità contenuta nel decreto antifrodi è la necessità dell’apposizione del visto di conformità dei
dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti per ottenere il Superbonus
110% anche al caso in cui la detrazione venga portata in dichiarazione dei redditi. Prima del decreto il
visto era richiesto solo per le ipotesi di sconto in fattura o cessione del credito. L’unica eccezione prevista
è nel caso in cui la dichiarazione dei redditi sia presentata direttamente all’Agenzia delle Entrate dal
contribuente con la precompilata o tramite il sostituto d’imposta.
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che l’obbligo si applica alle dichiarazioni dei redditi 2022, periodo
d’imposta 2021, per le spese sostenute dal 12 novembre 2021 in avanti.

Asseverazione e prezzari: i chiarimenti con la Legge di Bilancio

Un tema che ha creato molte incertezze è stato quello dei prezzari a cui fare riferimento per
l’asseverazione tecnica di congruità dei prezzi. Il decreto antifrodi prevede l’asseverazione secondo
i prezzari già in uso o secondo i valori massimi che verranno stabiliti dal ministero della Transizione
ecologica. Nel frattempo, il riferimento è al decreto ministeriale del 6 agosto 2020 “Requisiti tecnici per
l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici - cd. Ecobonus”. Con la
Legge di Bilancio, si è chiarito che i prezzari individuati ai fini degli interventi di riqualificazione energetica
restano applicabili anche per tutti gli altri bonus edilizi (sismabonus, anche al 110%, bonus ristrutturazioni,
bonus facciate)
Per quanto riguarda i tecnici, i professionisti abilitati alla verifica della congruità delle spese per gli
interventi ammessi al Superbonus 110% possono rilasciare anche la nuova attestazione di congruità delle
spese sostenute prevista dall’articolo 1 del Dl n. 157/2021, per lo stesso tipo di intervento.

19
I profili di rischio

Oltre a fissare paletti più stringenti per la fruizione dei bonus edilizi, il decreto antifrodi ha dato maggiori
poteri di controllo all’Agenzia delle Entrate. Oltre al decreto, i riferimenti utili sono quelli del Provvedimento
1° dicembre 2021 n.340450 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia può infatti sospendere, fino a 30 giorni, l’efficacia delle misure nel caso in cui emergano «profili
di rischio», ai fini del controllo preventivo della correttezza delle operazioni. I profili di rischio - si legge nel
decreto - sono individuati utilizzando criteri relativi alla diversa tipologia dei crediti ceduti e riferiti:
alla coerenza e alla regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni
ai dati afferenti ai crediti oggetto di cessione e ai soggetti che intervengono nelle operazioni
cui detti crediti sono correlati, sulla base delle informazioni presenti nell’Anagrafe tributaria o
comunque in possesso dell’Amministrazione finanziaria
ad analoghe cessioni effettuate in precedenza dai soggetti indicati nelle comunicazioni

Entro cinque giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione di opzione, l’Agenzia delle Entrate rende
noto se la stessa è sospesa, con ricevuta telematica al soggetto che l’ha trasmessa. La sospensione è
stabilita per un periodo non superiore a trenta giorni e riguarda l’intero contenuto della comunicazione.

Se all’esito del controllo non risultano confermati i rischi, ovvero decorsi trenta giorni dalla presentazione
della comunicazione, la comunicazione stessa produce gli effetti previsti dalle disposizioni di riferimento
e quindi si può a quel punto procedere alla cessione del credito.

Se terminate le verifiche vengono invece confermati i profili di rischio, l’Agenzia delle Entrate comunica,
con motivazione, l’annullamento dell’opzione.

LINK UTILI
Circolari e provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate
(https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/superbonus-110%25)

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IN COLLABORAZIONE CON

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

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