Accabadora

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La trama del libro si svolge a Soreni, un piccolo paese della Sardegna, negli anni Cinquanta.

María, quarta di quattro sorelle, figlie di una vedova, diventa il fillus de anima di una vecchia
del paese. Zia Bonaria, che lavora come sarta, si occuperà di educarla come se fosse sua
madre, ma senza che la bambina perda il legame con la sua famiglia di sangue. E sebbene il
rapporto tra la ragazza e la signora sia buono, María scopre qualcosa di strano nel
comportamento di Bonaria: alla vigilia della morte di alcune persone del paese, la donna esce
di casa ad ore inopportune. Dopo la morte di Nicolò, Bonaria non avrà altra scelta che
confessare la sua oscura seconda professione, consistente nel dare "l'ultima spinta" a coloro
che sono combattuti tra la vita e la morte. Ma sì, completamente condizionata e limitata da un
ferreo e antico codice di condotta. Per questo, María fugge per alcuni anni dal paese, aiutata
dalla sua maestra.

A Torino, la sua situazione sociale è completamente diversa. La famiglia è di alta


borghesia.Maria si lega particolarmente a Piergiorgio, ma sa che un giorno dovrà andarsene.
Succede quando Maria riceve una lettera che dice che Bonaria ha avuto un ictus.

Piergiorgio e Maria vengono scoperti dalla famiglia e allora Maria se ne va


definitivamente.Maria torna ed è lei ad accudire Bonaria. Bonaria chiede a Maria di
ucciderla.Maria allora va da Andria e gli chiede di uccidere Bonaria. Andria però non ha più
rabbia e non ha più vendetta,comprende il comportamento di Bonaria e rispetta la scelta di
Nicola. Maria vuole uccidere Bonaria, ma prima di soffocarla si accorge che lei è già morta.

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