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Il totalitarismo è il peggior killer del Novecento.

Più che le epidemie, la carestia e le guerre, la


maggior parte delle persone del secolo breve è stata assassinata dai regimi totalitari,
scientemente e a freddo, in base al loro programma politico

nel Novecento vanno sotto il nome di Totalitarismo, è possibile tuttavia riconoscere dei tratti


comuni che vedono proprio nella repressione e nel terrore la cifra più raccapricciante e
caratterizzante questi stessi fenomeni.

Il Totalitarismo è una forma contemporanea di dittatura. Solo il XX secolo ha


conosciuto regimi totalitari, perché solo la tecnica moderna ha offerto gli strumenti atti ad un
controllo “totale” della società. Si ha infatti regime totalitario quando l’aspetto politico invade la
società, soffocandone ogni autonomia. Il potere totalitario non tollera l’esistenza di istituzioni
e associazioni (chiese, partiti, ecc) che possano, interrompendo la comunicazione diretta con i
cittadini, limitare in qualche modo le sue capacità di controllo. Ogni aspetto della vita di
relazione deve essere orientato; non sono ammesse deviazioni. Il Totalitarismo è perciò la
negazione, l’opposto del pluralismo democratico

Secondo alcuni studiosi il Totalitarismo è tipico della storia contemporanea e ciò almeno per
due ragioni fondamentali. La prima è la società di massa. I processi combinati di
industrializzazione, urbanizzazione e alfabetizzazione tendono a disintegrare le tradizionali reti
di relazione e di solidarietà (famiglia, parentela, vicinato, ecc), entro le quali ognuno si sente
protetto. L’individuo così “massificato” è reso più vulnerabile, più disponibile alla manipolazione
abilmente orchestrata da minoranze organizzate. La seconda ragione risiede nelle moderne
tecnologie.

 La penetrazione del politico nel sociale è resa possibile grazie all’invenzione e alla
diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, con i quali si riesce a raggiungere
chiunque per condizionarlo con un insistente messaggio; grazie ai mezzi di trasporto,
che annullano le distanze e consentono controlli e spostamenti veloci; grazie allo
sviluppo della psicologia scientifica, che fornisce le tecniche di condizionamento di
massa. 

L’individuo viene educato attraverso una studiata propaganda, che lo accompagna e lo


condiziona permanentemente. Il regime totalitario monopolizza i mezzi di
comunicazione di massa ai fini di un capillare indottrinamento.

Nel regime totalitario nessuno si sente al riparo da azioni persecutorie, perché il potere è


imprevedibile e la minaccia costante. Il regime è sempre in lotta con qualcuno

Ma quali sono gli stati totalitari? I pareri sono tanti, ma l’unanimità è raggiunta se non altro
sulla Germania hitleriana e sulla Russia staliniana; ma c’è chi aggiunge la Cina, la Romania,
l’Iran Khomeinista, ecc. Molti dubbi esistono sull’Italia fascista, soprattutto perché il regime non
riuscì o non volle eliminare i centri tradizionali del potere (la Monarchia, la Chiesa, la
Confindustria, l’esercito)Resta il fatto che l’affinità nella gestione del potere è esistita, così come
è stata comune la credenza in uno stadio “finale” della storia, sia esso la società senza classi o il
dominio di una razza.

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