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15/01/22, 23:35 Istituto Luce - Wikipedia

Istituto Luce
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L'Istituto LUCE (L'Unione Cinematografica Educativa)


è stata una società per azioni italiana, creata nel 1924 Istituto LUCE
durante il ventennio fascista[1].

Famoso per esser divenuto un potente strumento di


propaganda del regime fascista, è la più antica istituzione
pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo
didattico e informativo del mondo[2].

Indice
Storia
Stato  Italia
Sede
Forma Società per Azioni
Eredità societaria
Riconoscimenti Fondazione 1924[1] a Roma
Note Fondata da Benito Mussolini
Bibliografia Chiusura 2011 (confluita in
Voci correlate Istituto Luce
Cinecittà)[1]
Altri progetti
Sede Roma
Collegamenti esterni
principale
Settore cinematografia
Storia Sito web www.cinecitta.com (htt
p://www.cinecitta.com)
All'origine della fondazione dell'Istituto LUCE vi è una
piccola impresa cinematografica privata promossa dal
giornalista Luciano De Feo nell'intento di sviluppare l'educazione della popolazione italiana
analfabeta attraverso le immagini (da qui l'acronimo LUCE, che significa L'Unione
Cinematografica Educativa).

Il LUCE venne istituito da Benito Mussolini con qualità di ente morale di diritto pubblico con il
regio decreto-legge n. 1985 del 5 novembre 1925, a sostituire la precedente Società Anonima
L.U.C.E.

Nel luglio 1925 la Presidenza del Consiglio dei ministri dirama una circolare ai ministri
dell'Interno, della Pubblica Istruzione, dell'Economia e delle Colonie, invitandoli a servirsi
esclusivamente dell'organizzazione tecnica del LUCE a scopi educativi e propagandistici.

Nello statuto di fondazione del LUCE, la finalità dell'Istituto era volta alla «diffusione della cultura
popolare e della istruzione generale per mezzo delle visioni cinematografiche, messe in commercio
alle minime condizioni di vendita possibile, e distribuite a scopo di beneficenza e propaganda
nazionale e patriottica».
https://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_Luce 1/4
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Nel 1927 viene creato il cinegiornale Giornale LUCE, destinato


a venire proiettato obbligatoriamente in tutti i cinema d'Italia
prima della proiezione dei film. In Italia i Cinegiornali LUCE
possono considerarsi antesignani del telegiornale.

Nel 1935 l'Istituto LUCE dà vita all'Ente nazionale industrie


cinematografiche (ENIC), entrando direttamente nella
produzione cinematografica: uno dei primi film prodotti è il
colossal Scipione l'Africano di Carmine Gallone. Nel 1936 il
LUCE cessa di dipendere direttamente dal Capo del Governo
per passare al Ministero della cultura popolare; nello stesso
anno si dà il via alla costruzione della nuova sede dell'Istituto
Mussolini colloca la prima pietra accanto alle strutture di Cinecittà e del nascente Centro
dell'edificio, 1937 sperimentale di cinematografia.

A partire dal dopoguerra l'Istituto LUCE si occupa della


produzione di numerosi documentari e di film, diretti, tra gli altri, da Pupi Avati, Marco Bellocchio,
Claude Chabrol, Liliana Cavani, Mario Monicelli, Ermanno Olmi ed Ettore Scola.

Sede
Nel 1937 viene inaugurata, nella zona del Quadraro -
nell'attuale piazza Cinecittà - la sede dell'Istituto Nazionale
LUCE. Il progetto iniziale, ideato dagli architetti Clemente e
Andrea Busiri Vici e da Rodolfo Rustichelli, venne selezionato
da una commissione composta dai presidenti dell'Istituto,
dell'Opera Nazionale Combattenti, dell'Istituto Nazionale delle
Assicurazioni, dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, e
altri. Si tratta di un edificio a forma semicilindrica, attorniato
La sede dell'istituto
da altri palazzi. Gli avancorpi contenevano le sale di
sincronizzazione e i reparti fotografici; l'edificio centrale i
laboratori tecnici e gli uffici della direzione generale, la presidenza, i magazzini deposito pellicole.
Era presente poi un'autorimessa con 50 posti auto e la palazzina del dopolavoro[3]. Il tutto, secondo
un concetto moderno di campus poi ripreso, nell'immediato dopoguerra, da centri di produzione
video e audio quali quello de La Settimana Incom e della RCA Italiana.

Pesantemente colpito da bombardamenti alla fine del conflitto, nonostante il suo profondo legame
con la fase più alta del regime, si optò per la sua conservazione secondo un'ottica storica prima che
politica, apportandovi modifiche con parziali abbattimenti di parti non centrali e aggiunte in linea
con le nuove esigenze[4]. È oggi sede del Municipio VII di Roma.

Eredità
L'Istituto, avente sede a Roma, partecipava inoltre alla produzione e diffusione di film e
documentari destinati alle sale cinematografiche. Nel 2009 la società viene fusa con Cinecittà
Holding S.p.A., costituendo una società per azioni, Cinecittà Luce S.p.A.[1], che nel 2011 diventa
Istituto Luce Cinecittà.

A partire da luglio 2012, una vasta collezione di filmati (circa 30 000) è stata messa a disposizione
del pubblico, grazie a un accordo con Google, attraverso un canale YouTube[5].

L'archivio dell'Istituto, in forma di mediateca, è stato spostato in via Tuscolana 1055.

https://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_Luce 2/4
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Riconoscimenti
Nel 1993 l'Istituto Luce è stato insignito del Premio Brancati-Zafferana per la diffusione della
cultura italiana nel mondo.[6]

Note
1. Chi siamo, su cinecitta.com. URL consultato il 15 novembre 2015.
2. ^ Giuliano Montaldo, Le stagioni dell'aquila. Storia dell'Istituto Luce, titoli di coda del DVD,
Istituto Luce, 2001.
3. ^ Istituto Luce, Giornale Luce B1191 del 27/10/1937, in video.
4. ^ Cesar Eur (PDF), su cesar-eur.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
5. ^ 50 anni di Istituto Luce disponibili su YouTube, su daily.wired.it. URL consultato l'8 gennaio 2018.
6. ^ Albo d'oro premio Brancati, su comune.zafferana-etnea.ct.it. URL consultato il 14 ottobre 2019.

Bibliografia
Mino Argentieri, L'occhio del regime. Informazione e propaganda nel cinema del fascismo,
Firenze, Vallecchi, 1979.
Amedeo Benedetti, "Istituto Luce", ne Il Cinema documentato. Cineteche, Musei del Cinema e
Biblioteche cinematografiche in Italia, Genova, Cineteca D.W. Griffith, 2002, pp. 130–135.
Amedeo Benedetti, L'Istituto Luce di Roma, "Insegnare", Roma, n. 5, maggio 2005, pp. 47–48.
Federico Caprotti, Information management and fascist identity: newsreels in fascist Italy,
Media History 11(3): 177-191, 2005
E.A. Cicchino, Il Duce attraverso il Luce Mursia, Milano. ISBN 9788842540427
Ernesto G. Laura, Le stagioni dell'Aquila. Storia dell'Istituto Luce, Roma, Ente dello Spettacolo,
2000.
Stefano Mannucci, Luce sulla guerra. La fotografia di guerra tra propaganda e realtà. Italia
1940-45, Roma, Nuova Arnica Editrice, 2007.
Alessandro Sardi, Cinque anni di vita dell'Istituto Nazionale L.U.C.E., Roma, Istituto Nazionale
Luce, 1929.
Felix Monguilot Benzal, L'Istituto Luce nella guerra civile spagnola, “Cinemasessanta”, n.301,
Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria, luglio – settembre 2009, pp. 58 – 69.
Simone Sperduto, Comunicazione in L.U.C.E. La tv dell'Italia fascista, oltre la propaganda, tesi
di laurea Università "La Sapienza", Roma, 2010
Simone Sperduto, Roberto Omegna e l'Istituto Luce. Il cinema scientifico ed educativo
dell'Italia fascista, Herald Editore, Roma, 2016
Domenico Guzzo, Cinematografia, in "Fascismo e società italiana. Temi e parole chiave",
Bologna, Bradypus, 2016, pp. 121-140.

Voci correlate
Cinecittà
Istituto Luce Cinecittà
Maceo Casadei
Storia dell'Italia fascista

Altri progetti
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Collegamenti esterni
LUCE - CINECITTÀ, su Istituto Luce - Cinecittà.
Archivio storico, su Archivio Luce (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).
ISTITUTO NAZIONALE L.U.C.E, su Treccani - Enciclopedia del Cinema (2003).
Luce Store, su lucestore.it. URL consultato il 22 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio
2007).
Photolibrary Educational Alinari 24 Ore, su edu.alinari.it. URL consultato il 22 novembre 2007
(archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).
Energia in Luce (http://eni.archivioluce.com/) Documentari storici e cinegiornali degli archivi
storici Eni e Luce
Mediateca Roma (http://mediatecaroma.archivioluce.com/) Roma nei filmati storici Luce e nei
video di Biblioteche di Roma
Il portale Luce Camera (http://camera.archivioluce.com/camera-storico/home.html) La storia
politica e parlamentare nelle fotografie e nei filmati dell'Archivio Luce
Il portale Senato in Luce (http://senato.archivioluce.it/senato-luce/home.html) La storia del
Senato raccontata con le fotografie e i filmati dell'archivio Luce
Provincia di Roma in Luce (http://provinciadiroma.archivioluce.com/provincia-roma/home.html)
La provincia di Roma nelle immagini dell'Archivio Luce
Il portale Luce sull'Italia agricola (http://www.archivioluce.com/arsial-luce/home.html) La riforma
agraria nelle immagini di Arsial e Luce
Istituto Luce su YouTube con una raccolta di 30000 video sulla storia d'Italia, su youtube.com.
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