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ORAZIO

Appartiene alla generazione dei poeti augustei: E' il periodo apice della poesia,classico.
Siamo nel momento in cui dalla repubblica si passa al pricipato, questi poeti si avvicinano ad
Ottaviano prima che sconfigga M Antonio e vivono tutto il periodo di rivolgimenti e incertezze
nonostante fossero repubblicani dopo aver conosciuto Mecenate decidono di collaborare con
l'imperatore perchè vedono in lui prima di Azio colui che difende la romanità e dopo Azio colui che
riporta la pace dopo trent'anni di guerre civili. Si dedica ad un progetto di riforma che avrebbe
dovuto ricostituire la piccola proprietà terriera e riportare la moralità a Roma. Questi intellettuali
condividono tale programma perchè vedono in questa attenzione alla campagna e al mos maiorum
qualcosa che loro condividono. Nelle loro opere c'è la celebrazione della vita della campagna.
Mecenate ed Augusto ebbero la rande intelligenza di tenere intorno a loro questi intellettuali ma di
non fare delle pressioni insopportabili. Augusto voleva per mezzo degli intellettuali diffondere la
sua politica. Nelle opere di Orazio e Virgilio troviamo queste cose ma con accenti di sincerità
perchè non vengono obbligati. Questi intellettuali sono grati ad Augusto per avere posto fine alla
guerra civile.
Orazio è un poeta pugliese del 65. Le sue origini sono umili perchè il padre possedeva un piccolo
podere ma era un liberto. Ma voleva per il figlio un futuro migliore e fece enormi sacrifici per
consentirgli di seguire gli studi di retorica e filosofia a Roma. Quando Orazio si trasfe5risce a Roma
il padre vende il piccolo podere, va con lui e si adatta ad un lavoro molto modesto per dare
un'istruzione al figlio in modo che potesse migliorare le sue condizioni di provenienza.
Orbiglio è il su maestro, un uomo manesco. Orazio completa la sua istruzione ad Atene, questo
avviene all'epoca della battaglia di Filippi(42 ac). Orazio si arruola nell'esercito dei cesaricidi
perchè si illudeva che rappresentassero l'ideale della libertà. Durante la battaglia di Filippi Orazio
studia e ad un certo punto abbandona lo scudo e fugge. Questo episodio però non sappiamo se sia
vero perchè il gettare via l scudo è un topos letterario. Bruto e Cassio (i cesaricidi) sono sconfitti e i
loro sostenitori devono affrontare un periodo difficile. Orazio torna a Roma e deve cercarsi un
lavoro e stare molto riservato in modo da far dimenticare la sua adesione al partito dei cesaricidi.
Intanto comincia a pubblicare delle opere: le prime opere vengono lette da Virgilio il quale nel 39
ac
presenta Orazio a Mecenate,tutto apparentemente finisci lì perchè il ministro di augusto(Mecenate)
non apriva la sua casa a tutti, voleva conoscerli bene anche dal punto di vista umano. Passa un po'
di tempo e poi Mecenate lo accoglie non solo in casa ma anche nella sua amicizia. Fra i due nasce
una forte amicizia, Entrato nel circolo d Mecenate la vita di Orazio diventa dal punto di vista
economico molto tranquilla. Orazio(insieme a Virgilio) è considerato il poeta per eccellenza
classico. I suoi modelli sono greci.: per la poesia lirica Alceo e Saffo per la poesia satirica Archiloco
e Ipponate. Orazio si dedica principalmente a due filoni: la poesia satirica e la lirica. Muore nell'otto
A.C. pochi mesi dopo Mecenate.
Mecenate rimase ministro fino al 21 a.c. Anno in cui ci fu un intrigo in cui fu coinvolto il cognato
di Mecenate, in seguito il ruolo di Mecenate fu travolto e dopo il 21 si ritirò a vita privata ma
mantenne l'amicizia di Virgilio e Orazio. Augusto si prese cura di Orazio e propose d Orazio di
diventare suo segretario priva ma Orazio voleva rifiutare perchè non voleva coinvolgimenti politici
di nessun tipo.
Opere:
Epodi: 8poesie che portano tale titolo in base alla scelta metrica: un distico in cui il primo verso è +
lungo del secondo) sono poesie composte in vari periodi, ma prima del suo ingresso nel circolo di
Mecenate. Testimonianze della vita di Orazio dopo Filippi.
Sermones: libri delle satire:i discorsi, i discorsi quotidiani. Anche queste poesie sono in esametri.
Carmina: odi: 3 libri di odi pubblicati nel 23 a
.C. Su insistenza di Ottaviano che voleva opere d carattere nazionale. Nel 13 venne pubblicato il
quarto libro. Nel 17 compone il Carmen Seculare su richiesta di Ottaviano, poesia secolare in
occasione della celebrazione dei Ludi.
Epistole: lettere in poesia, una diretta ad Augusto sulla poesia drammatica, una ai Pisoni sulla
poetica, cioè sui principi dell'arte poetica.
Orazio ha l'ambizione di essere il primo romano considerato poeta lirico. Vuole essere allo stesso
livello di Alceo e Saffo, cioè gli antichi autori greci. La poesia lirica per i greci è quella
accompagnata dalla cetra. Con lirica si intende l'espressione dei sentimenti del poeta. Si rifà anche
all'esperienza dei Neoteroi (Catullo) dal puntodi vista formale. Rifiuta però la predominanza
dell'amore.
Si dice che Orazio sia un poeta classico: primo perchè imita i modelli greci, secondo perchè è un
modello per i poeti seguenti, terzo perchè cerca l'armonia ed esprime dei valori universali validi in
tutti i tempi.
Le idee di Orazio si ricollegano all'idea del giusto mezzo ce si ricollega ai principi dell'oracolo di
Delfi, MEDEN AGREAM. Siamo proprio nel concetto di simmetria e di ordine del classicismo. Dal
punto di vista filosofico Orazio aderisce soprattutto alla scuola epicurea che a Roma ottenne un
notevole successo. Probabilmente la sua conoscenza con Virgilio può risalire alla scuola del filosofo
Sirone(epicureo) che teneva lezioni a Napoli. Epicuro è uno dei filosofi greci più importanti.
Insegno soprattutto ad Atene e la sua filosofia si diffuse soprattutto ad Atene. Epicuro si propone di
insegnare agli uomini ad essere felice. Per essere felici bisogna eliminare certe paure assurde come
quella della morte e quella delle malattie e quella per gli dei. L'epicureismo predicava l'Autarcheia
cioè l'autosufficienza del saggio. Epicuro sosteneva che il saggio dovesse raggiungere l'Atarassia e
l'aponia ed arrivare al piacere stabile cioè soddisfando i bisogni necessari senza farsene dominare.
Questo fine si riesce a raggiungere difficilmente. Gli dei sono formati da particelle di materia più
leggeri e più fini delle altre. Abitano nell' intermundia e non si occupano degli uomini. L'unica cosa
che approva Epicuro è quella di seguire le cerimonie religiose. Orazio si inserisce soprattutto in
questa parte dell'epicureismo e quindi la sua ricerca di pace è un'esigenza interiore.
Nella sua opera si trova la diatriba stoico-cinica. Questo è un fenomeno molto particolare di filosofi
che andavano per le strade e discutevano di filosofia con i passanti. Bione di Boristene fa diventare
queste discussioni un genere letterario. Le diatribe hanno anche un interlocutore fittizio. Soprattutto
nelle satire si nota uno schema a dialogo che deriva dalla diatriba stoico-cinica (in Orazio).
Orazio stesso dice di essere un seguace anche di Bione.
Gli argomenti delle opere di Orazio dipendono dalle varie opere Il pensiero filosofico si trova in
tutte le opere mente gli argomenti cambiano a seconda dell'opera.
Gli Epodi( pg 79)
Sono dedicati a Mecenate ma diversi epodi furono prodotti dopo la battaglia di Filippi quindi il tono
e anche qualche visione esistenziale cambiano dal periodo degli epodi al periodo delle satire e delle
odi. Gli epodi testimoniano un momento di crisi dello scrittore che vede che le sue conceszioni
politiche sono in rovina, la sua vita è incerta e Orazio usa il tono dell' invettiva( rivolta contro i
romani o contro personaggi che riscuotono il disprezzo dello scrittore). Orazio normalmente viene
visto come esempio di gusto mezzo.
SATIRE:
Usa l'esametro come metro. L'esametro è un verso piuttosto lungo che vorrebbe riprodurre la
cadenza del parlato. I contenuti sono vari(satura deriva probab. Da un piatto che conteneva più
vivande) e i sermones di Orazio si chiamano sature perchè si vuole sottolineare l'ispirazione
satirica. Orazio rappresenta la vita romana del suo tempo. Sono 18 sature quella del primo libro è
dedicata a Mecenate. L'inventore del genere è Lucillio,non c'è in Grecia un genere letterario come
la satira latina e Lucillio è considerato l'inventore del genere perchè introduce nelle sature
l'esametro. Secondo Orazio Lucillio era abituato al Fluere Lutulentus(scorrere fangoso) ovvero
secondo Orazio non si dedicava al LABOR LIMAE cioè non curava la forma. Orazio nelle sue
satire non affronta l'argomento politico anche perchè dopo gli epodi aveva raggiunto il suo
equilibrio e la sua ironia è sempre misurata.
Questi componimento si basano sulla filosofia epicurea.(vedi sopra).
Urbanitas e Rusticitas:
La prima ha la stessa radice di Urbs= città, la seconda è il contrario della prima cioè la rudezza( ha
la stessa radice di rus,ruris= campagna). Quello che avveniva in città era colto mentre quello che
avveniva in campagna era rozzo. L'urbanitas consiste nell'eleganza nella pazienza e un intellettuale
come Orazio mostra la sua superiorità facendo risaltare tutta la distanza che lo separa da un uomo
che è rozzo.
IL TEMPO:
E' molto importante per Orazio perchè fugge molto in fretta e noi rimpiangiamo il passato e il
tempo che non abbiamo più a disposizione, inoltre non sappiamo che cosa ci porterà il futuro perciò
l'essere umano può avere a disposizione il presente. All'uomo non resta che vivere il presente. E' un
concetto che si trova spesso in poeti e scrittori che non hanno una visione dell'aldilà. Il” carpe
diem” di Orazio è un invito anche a considerare che gli anni scivolano via e quindi in questo c'è
molta tristezza. La poesia riguardo al tempo ha un ruolo speciale perchè rende eterni9 quellic che
sono scritti in essa e anche gli autori.
IL FINE DEL CIRCOLO DI MECENATE:
Mecenate fu un amante dell'arte che riunì intorno a sé dei poeti che erano quasi tutti repubblicani e
senza grandi pressioni riuscì ad unire questi poeti attorno all'imperatore Augusto. Augusto ebbe
tutto il suo programma politico di rinnovamento: per quanto riguarda la morale voleva restaurare il
mos maiorum e la proprietà privata e voleva anche la pace. I poeti della prima generazione augustea
(Virgilio, Orazio e Tibullo) subirono gli effetti della guerra civile perchè fu confiscato il patrimonio
o perchè persero degli amici(etc) e Mecenate riesce a coagulare intorno ad Augusto il pensiero di
questi poeti. Questo serviva a diffondere queste idee tra i nobili. Tutti erano grati ad augusto per
avere posto fine alle guerre.
L'altro scopo di Mecenate(pg7) è quello di creare una letteratura nazionale romana che fosse
almeno alla pari, se non superiore,di quella greca perchè Roma è la capitale dell'impero e poiché la
Grecia godeva di questa grande tradizione letteraria Augusto vuole che Roma sia almeno alla pari.
Augusto fu fortunato e si trovò ad essere contemporaneo di grandi poeti,ebbe l'intelligenza di
coltivarli. Per avere una letteratura nazionale bisogna innanzitutto condividere dei principi ma
anche passare attraverso una romanizzazione dei modelli greci. Su Orazio c'è anche l'influsso degli
Alessandrini, da loro prende il labor limae cioè la ricerca della forma bella e più opportuna.

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