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L’Informatica oggi: una Panoramica

L’“Informatica” è l’“Insieme di Processi e Tecnologie” che permettono di creare, elaborare e


trasmettere “Informazioni”.
Gli “Strumenti Informatici” svolgono “3 Funzioni Principali”:
1) elaborano “Dati” (come “Numeri”) per ottenere “Informazioni” (come “Tabelle”);
2) memorizzano le “Informazioni elaborate” e le rielaborano insieme ad “altre
Informazioni”;
3) gestiscono le “Informazioni” per renderle più comprensibili.

Infatti dobbiamo distinguere tra:


a) “Dato”, cioè un “Elemento” che ha immediatamente “Significato” e non ha bisogno di
“Spiegazioni” (come “Nome o Numero”).
In “Informatica”, i “Dati” sono “Elementi” che:
1) sono formati da “Simboli”;
2) vengono elaborati;
b) “Informazione”, cioè un “Dato” che assume “Significato” grazie ad una “Spiegazione” ed
in base al “Contesto” (come un “Numero” in una “Rubrica Telefonica”).
In “Informatica”, le “Informazioni” sono rappresentate attraverso i “Dati”.

Algoritmo
Per svolgere un “Compito”, il “Computer” deve rispettare l’“Algoritmo”, cioè l’“Insieme dei
Passi” che devono essere svolti per realizzare un “determinato Compito”.
Un “Processo” può essere definito “Algoritmo” quando:
a) descrive chiaramente cosa deve essere realizzato;
b) ha un “Input preciso” e produce un “Output preciso”;
c) produce un “Risultato” (cioè non è “Infinito”);
d) il “Risultato” è sempre giusto;
e) se l’“Algoritmo” prevede un “Requisito in Ingresso”, il “Requisito” stesso deve essere
sempre rispettato (altrimenti è inutile utilizzare l’“Algoritmo”).

Il “Computer”:
a) è un “Elaboratore Elettronico Digitale”:
1) “Elaboratore” perché elabora i “Dati” rispettando “determinate Istruzioni”;
2) “Elettronico” perché è formato da “Componenti Elettronici”;
3) “Digitale” perché elabora e memorizza “Informazioni” utilizzando il “Sistema
Binario”, che è formato da “due Simboli (o Cifre o Digit)” (cioè “0 e 1”);
a) è formato da:
1) “Hardware”, cioè le “Componenti Fisiche” che permettono di elaborare e trasmettere
le “Informazioni” (come “Scheda Madre, CPU e Monitor”);
2) “Software”, cioè l’“Insieme delle Istruzioni” che permettono all’“Hardware” di
svolgere i “propri Compiti”.

Il “Ciclo di Elaborazione dell’Informazione” è formato da “5 Fasi”:


1) “Ingresso dei Dati (o Input)”, nella quale i “Dati” sono inseriti nel “Computer”
attraverso dei “Dispositivi di Input” (come “Tastiera o Mouse”);
2) “Elaborazione”, nella quale i “Dati” sono elaborati;
3) “Uscita dei Dati (o Output)”, nella quale i “Dati” sono visti o ascoltati grazie ai
“Dispostivi di Output” (come “Schermo, Stampanti o Altoparlanti”);
4) “Memorizzazione”, nella quale “Dati non utilizzati” vengono memorizzati su “Nastri o
Dischi” (potendo essere recuperati in ogni momento);
5) “Distribuzione e Comunicazione”, nella quale i “Dati” vengono stampati o trasmetti da
un “Computer” all’altro (come attraverso “Posta Elettronica o Siti Web”).

L’Architettura del Computer e la CPU


I “Computer Multiutente” possono essere:
a) “Supercomputer”, che svolgono “molte Attività Tecniche e Scientifiche” (come
realizzare “Previsioni del Tempo” e progettare “Automobili”);
b) “Mainframe”, che sono utilizzati come “Server dalle “Aziende” per svolgere “Funzioni
Centralizzate”;
c) “Server”, che è un “Computer” che collega e fornisce “Servizi” a “diversi Computer”
(i c.d. “Client”) attraverso una “Rete”;
d) “Minicomputer”, che sono “Computer” meno potenti dei “Mainframe”;
e) “Terminali”, che:
1) possono solo comunicare con il “Server”;
2) ma non possono elaborare “Dati” (i c.d. “Terminali Stupidi”);
f) “Personal Computer (o PC)” (come “Workstation o Notebook”), che possono:
1) lavorare autonomamente;
2) elaborare i “Dati” ricevuti da “altri Computer”;
3) essere collegati ad “altri Computer”.

Le Basi dell’Informatica Moderna: il Sistema Binario


Dobbiamo distinguere tra:
a) i “Segnali Analogici”, che:
1) sono simili ad un’“Onda” e trasmettono “molte Informazioni”;
2) sono influenzati dalle “Interferenze” (cioè “Informazioni estranee al Messaggio”);
3) sono “Rappresentazioni Continue” di “determinati Valori”;
b) i “Segnali Digitali”, che:
1) hanno solo “due Stati”, cioè “Acceso e Spento” (cioè “1 e 0”);
2) non sono influenzati dalle “Interferenze”;
3) sono “Rappresentazioni Discrete” di “determinati Valori”.

I “Computer” utilizzano i “Segnali Digitali” e quindi traducono “Numeri, Documenti e Musica”


utilizzando il “Sistema Binario” (formato da “due Cifre Binarie”, “0 e 1”).
Infatti il “Computer” :
1) inizialmente traduce le “Informazioni” che riceve nel “Linguaggio Binario”;
2) successivamente ritraduce le “Informazioni Elaborate” nel “Linguaggio Umano”.
Per fare ciò, i “Computer” hanno bisogno di:
1) un “Dispositivo” che invia e riceve “Segnali” (il c.d. “Transistor”);
2) un “Codice” che dà “Significato” ai “Segnali”.

Il “Linguaggio Binario” si basa su:


a) “Bit (b)”, che:
1) è l’“Unità Minima del Linguaggio Digitale”;
2) può avere solo “due Stati”, “Acceso (1)” o “Spento (0)”;
b) “Byte (B)”:
1) è l’“Unità Fondamentale del Linguaggio dei Computer”;
2) è formato da “8 Bit”.
Visto che “ogni Bit” può avere “due Stati”, un “Byte” può avere fino a “256 possibili
Combinazioni” (cioè “28=256”).
Inoltre visto che un “Byte” può rappresentare solo un “solo Carattere o Comando”, vengono
utilizzati i “suoi Multipli”, come:
1) il “Kilobyte (kB)” (pari a “1024 Byte”);
2) il “Megabyte (MB)” (pari a circa “un Milione di Byte”);
3) il “Gigabyte (GB)” (pari a circa “un Miliardo di Byte”);
4) il “Terabyte (TB)” (pari circa “mille Miliardi di Byte”).

Le Origini dell’Informatica da Turing a Von Neumann


La “Macchina di Turing”:
a) realizzare “qualsiasi Calcolo” e risolvere “qualsiasi Problema”, utilizzando “Algoritmi”
(per questo è detta “Macchina Universale”).
b) è formata da:
1) “Nastro” (diviso in “Celle”) che può scorrere avanti e indietro (la “Memoria Esterna”);
2) “Unità di Lettura e Scrittura”, che può leggere, scrivere e cancellare “Simboli” nelle
“Celle del Nastro”;
3) “Memoria Interna”.
Inoltre Turing dimostrò che è possibile progettare una “Macchina Universale”, che può imitare
“ogni altra Macchina di Turing”.

Von Neumann, rifacendosi alla “Macchina di Turing”, ha creato la “Macchina a Registri a


Programma Memorizzato”, che:
a) può realizzare “qualsiasi Calcolo” e risolvere “qualsiasi Problema”, utilizzando “Algoritmi”
(per questo è detta “Macchina Universale”);
b) utilizza le “due Cifre del Sistema Binario” (il c.d. “Linguaggio Macchina”);
c) è formata da:
1) “Unità di Elaborazione Centrale (CPU)”, che elabora e realizza le “Istruzione ricevute”;
2) “Memoria”, divisa in “Celle”;
3) “due Nastri”, divisi in “Celle”:
-) un “Nastro di Ingresso” (cioè di “Input”);
-) un “Nastro di Uscita” (cioè di “Output”).

Anatomia del Computer


Il “Computer” è formato da “diversi Componenti”, come “Scheda Madre, Microprocessore,
Memoria e Bus”.

La “Scheda Madre”, che contiene “quasi tutti i Circuiti” a cui sono collegati “Microprocessore
(CPU), Memoria, Alimentatore ed altri Dispositivi”.

L’“Unità Centrale di Elaborazione (CPU)”, che:


a) è un “Microprocessore” che esegue i “Programmi”;
b) è formata da:
1) “Unità di Controllo (CU)”, che:
-) esegue le “Istruzioni”;
-) organizza le “Attività del Microprocessore”;
-) gestisce lo “Scambio di Informazioni” con la “Memoria”;
2) “Unità Logico-Aritmetica (ALU)”, che realizza “Operazioni Aritmetiche e Logiche”;
3) “Unità di Memoria”;
c) collabora con la “RAM” durante il “Ciclo della Macchina”, che è formato da “4 Fasi”:
1) “Caricamento”, in cui l’“Unità di Controllo” preleva l’“Istruzione” dalla “Memoria”;
2) “Decodifica”, in cui l’“Unità di Controllo” interpreta l’“Istruzione” e trasferisce i “Dati”
all’“Unità Logico-Aritmetica”;
-) “Esecuzione”, in cui l’“Unità Logico-Aritmetica” esegue l’“Operazione Aritmetica o
Logica richiesta”;
-) “Memorizzazione”, in cui i “Risultati dell’Operazione” sono memorizzati nella “RAM”.
Nel “Ciclo della Macchina”, il “Tempo” necessario per completare:
1) le “prime due Fasi” è detto “Tempo di Istruzione”;
2) le “ultime due Fasi” è detto “Tempo di Esecuzione”.
Inoltre:
a) “Microprocessori” possono essere:
1) “CISC”, quando possono ricevere “molte Istruzioni” (e quindi svolgere “molti Compiti”);
2) “RISC”, quando possono ricevere “poche Istruzioni” (e quindi svolgere “pochi Compiti”).
Infatti la “Velocità dei Computer” si misura in “Milioni di Istruzioni per Secondo (MIPS)”;
b) per velocizzare le “Prestazioni del Computer” possono essere aggiunti “altri
Microprocessori” che svolgono “determinati Compiti” (i c.d. “Coprocessori”).

La “Memoria del Computer” memorizza “Programmi e Dati” e si distingue in:


a) “ROM (o Memoria Non Volatile)”, che non può essere modificata dall’“Utente”.
Infatti i “Dati presenti nella ROM”:
1) sono “Programmi ed Istruzioni” che sono necessari ad avviare il “Computer”;
2) non vengono persi quando il “Computer” viene spento;
3) vengono avviati automaticamente quando il “Computer” viene acceso;
b) “RAM (o Memoria Volatile)”, che memorizza “Programmi” che si stanno utilizzando e
“Dati” che si stanno elaborando.
Però “Dati e Programmi” vengono cancellati quando il “Computer” viene spento.

Inoltre ci possono essere “altri Tipi di Memoria”:


a) “Memoria Virtuale”, cioè una “Memoria” che non esiste fisicamente in quanto non è formata
da “Chip”.
Quando i “Sistemi Operativi” utilizzano la “Memoria Virtuale” memorizzano:
1) nella “RAM” “Dati e Programmi” che sono utilizzati in quel momento;
2) nell’“Hard Disk” “Dati e Programmi” che non sono utilizzati in quel momento.
In questo caso, quando il “Computer” ha bisogno di “Dati memorizzati nell’Hard Disk”:
1) sposta i “Dati di cui ha bisogno” dall’“Hard Disk” alla “RAM”;
2) sposta “altri Dati” dalla “RAM” all’“Hard Disk” (per avere “più Memoria”);
b) “Cache”, cioè un’“Area di Memoria ad Alta Velocità” che permette di velocizzate il
“Trasferimento di Dati” tra “CPU, Hard Disk e Memoria”.
In questo caso, quando il “CPU” ha bisogno di “determinati Dati” controlla se sono presenti
nella “Cache”:
1) se non sono presenti nella “Cache”, li carica dalla “RAM”;
2) se sono presenti nella “Cache”, li utilizza direttamente (risparmiando “Tempo”);
c) “Buffer”, cioè una “parte della RAM” che permette di trasferire “Informazioni” tra:
1) “Applicazioni” che sono contemporaneamente aperte;
2) “diverse Parti della stessa Applicazione” (come il “Copia e Incolla”);
d) “Dispositivi di Memorizzazione” (come “Hard Disk, Floppy Disc e Nastri Magnetici”), che
permettono di memorizzare “Programmi e Dati”.

I “Bus”:
a) sono “Collegamenti” che permettono lo “Scambio di Dati” tra i “vari Componenti del
Computer”;
b) si distinguono in:
1) “Bus di Sistema”, che:
-) collegano la “CPU” agli “altri Componenti del Computer”;
-) permettono di trasportare i “Dati” da un “Componente” all’altro;
2) “Bus Locali”, che:
-) collegano “CPU, Memoria e Periferiche”;
-) permettono di non collegare più le “Periferiche” al “Bus di Sistema”.

Gli “Slot di Espansione”:


1) sono presenti nella “Scheda Madre” e sono collegati al “Bus di Sistema”;
2) permettono di inserire le “Schede degli Adattatori”, che hanno lo scopo di migliorare le
“Prestazioni del Computer”.

Le “Periferiche (o Dispositivi)” (come “Schermo, Tastiera e Modem”):


1) permettono di inserire o ricevere “Dati”;
2) sono collegate al “Computer” grazie alle “Porte” (cioè le “Prese” che sono dietro al
“Computer”).
Le “Porte” possono essere:
a) “Seriali”, che trasmettono solo “un Bit” alla volta (e quindi più lente);
b) “Parallele”, che trasmettono “8 Bit” alla volta” (e quindi più veloci);
c) “USB e Firewire”, che:
1) trasmettono i “Dati” più velocemente di “Porte Seriali e Parallele”
2) permettono di connettere i “Dispositivi” “in Serie” (cioè un “Dispositivo” dopo l’altro);
3) utilizzano la “Tecnologia Plug and Play”.

Le Periferiche di Input/Output
Le “Periferiche” possono essere:
a) di “Input”, quando permettono l’“Ingresso dei Dati” nel “Computer”;
b) di “Output”, quando permettono l’“Uscita dei Dati” dal “Computer” (come lo “Schermo”
che permette di visualizzare i “Dati”).
Anche un “Computer” può essere una “Periferica di Input” per un “altro Computer” (quando gli
trasmette i “Dati”).

Un “nuova Periferica” può essere aggiunta al “Computer”:


a) spegnendo il “Computer” ed installando i “Driver della nuova Periferica” (cioè
“Programmi” che traducono le “Istruzioni inviate da Sistema Operativo o Programma” in
“Istruzioni per la Periferica”);
b) utilizzando la “Tecnologia Plug and Play”, che permette di installare automaticamente i
“Driver del nuovo Dispositivo” (senza spegnere il “Computer”).

I Dispositivi di Input
I “Dispositivi di Input” si distinguono in “Dispositivi di Input di Testo, Dispositivi di Input di
Grafica, Dispositivi di Input Audio e Strumenti di Puntamento”.

I “Dispositivi di Input di Testo” si distinguono in:


a) “Tastiere”, che permettono di inserire “Dati Testuali o Numerici” nel “Computer”.
Le “Tastiere” possono essere:
1) “Standard”, che sono formate da “molti Tasti” come ad esempio:
-) “Tasto Esc”, che permette di annullare un “Comando”;
-) “Tasto Invio”, che permette di completare un’“Operazione”;
2) “Ergonomiche” che hanno “Forma e Disposizione dei Tasti” che permettono di evitare
“Problemi di Salute”;
3) “Touch Screen”, che permettono di inserire i “Dati” premendo i “Tasti sullo Schermo”.
b) “Dispositivi di Input Diretti”, come:
a) “Riconoscimento Ottico dei Caratteri” (OCR), che trasforma un “Testo Stampato” in
un “Documento Digitale” (che successivamente può essere modificato con un
“Programma di Videoscrittura”);
b) “Riconoscimento della Calligrafia”, che riconosce la “Calligrafia dell’Utente” e la
trasforma in “Caratteri Tipografici”.
c) “Lettore di Codici a Barre”, che traduce la Sequenza di Barre” in “Lettere e Numeri”.
d) “Riconoscimento Vocale”, che traduce “Voce” in “Caratteri Tipografici o Comandi”.

I “Dispositivi di Input di Grafica” (come lo “Scanner”) trasformano una “Pagina Stampata” in


un “File Digitale”.
Comunque se nella “Pagina Stampata” ci sono “Parti di Testo”, queste diventano parte
dell’“Immagine” e non possono essere modificate con un “Programma di Videoscrittura” (a
differenza di quanto avviene nel “Riconoscimento Ottico dei Caratteri”).
Quando un “Elemento Grafico” viene trasformato in “File Digitale” sono importanti:
a) “Risoluzione”, che è la “Qualità di un’Immagine Visualizzata o Stampata”;
b) “Profondità del Colore”, che indica il “Numero di Colori” che lo “Scanner” può
riconoscere e ricreare digitalmente.
c) “Dimensioni”, che indica il “Numero di Byte dell’Immagine”.

Gli “Strumenti di Puntamento” che:


1) facendo spostare un “Cursore” sullo “Schermo”;
2) permettono di puntare “Elementi” e dare “Comandi” (ad esempio per aprirli o spostarli).
Gli “Strumenti di Puntamento” possono essere ad esempio:
a) “Mouse”, che è formato da:
1) “Pallina”, che permette di spostare il “Cursore”;
2) “Pulsanti”, che permettono di dare “Comandi”.
b) “Trackball”, che permette di spostare il “Cursore” facendo girare direttamente la
“Pallina” (è simile ad un “Mouse rovesciato”);
c) “Dita”, che permettono di spostare il “Cursore” e dare “Comandi” (quando si ha
“Schermo Touch Screen” o si utilizza il “Touch Pad”).

Gli “Strumenti di Input Audio”, che permettono di memorizzare “Suoni, Musica, Voce” come
“File Audio”.

I Dispositivi di Output
I “Dispositivi di Output” sono ad esempio:
a) “Schermo (o Monitor)”, che permette di visualizzare i “Dati” che sono stati elaborati dal
“Computer” (come “Documenti ed Immagini”);
b) “Stampanti”, che permettono di stampare i “Dati” che sono stati elaborati al “Computer”;
c) “Sintetizzatori o Diffusori Audio”, che permettono di emettere “Dati Audio”.

Gli “Schermi” possono essere:


a) “Schermo con Tubo a Raggi Catodici (CRT)”, che:
1) è potente, ma molto ingombrante (ed ormai in disuso);
2) non ha una “Risoluzione Fissa”, ma può operare alla “propria Risoluzione Massima” e a
“tutte le Risoluzioni” inferiori ad essa.
Negli “Schermi CRT” la “Qualità” è influenzata dalla “Velocità di Refresh” (che indica
quante volte al “Secondo” viene aggiornato lo “Schermo”);
b) “Schermo a Schermo Piatto”, come lo “Schermo a Cristalli Liquidi (LCD)” che:
1) è potente, meno ingombrante e non molto costoso;
2) ha una “Risoluzione Fissa”.
Negli “Schermi LCD” la “Qualità” è meno influenzata dalla “Velocità di Refresh”.

Le “Stampanti” possono essere:


a) “Stampanti Laser”, che:
1) permettono di stampare “Testo ed Immagini” di “ottima Qualità”, visto che sono formati
da “piccoli Punti” molto vicini tra loro;
2) utilizzano il “Linguaggio di Controllo PCL”, che:
-) indica “Dimensioni, Forma e Colore di Testo ed Immagini”;
-) fa sì che ad “ogni Pixel del Documento” corrisponda un “Pixel sulla Pagina Stampata”;
3) possono essere anche “Stampanti Duplex”, che permettono di stampare
contemporaneamente su “entrambi i Lati”;
b) “Stampanti Non Laser”, che possono essere:
1) “Stampante a Matrice di Punti”, che utilizza una “Testina di Stampa” formata da
“Aghi”, che sono sparati sulla “Carta” per disegnare “Testi ed Immagini”;
2) “Plotter”, che sono utilizzati soprattutto per realizzare “Stampe” lunghe “diversi Metri”;
3) “Stampanti di Etichette”, che permettono di stampare “Lettere ed Etichette”;
4) “Stampanti Fotografiche”, che permettono di stampare “Foto” di “ottima Qualità”;
c) “Stampanti a Colori”, che:
1) utilizzano “Ciano, Magenta, Giallo” (i c.d. “Colori Primari Sottrattivi”) ed il “Nero”;
2) creano gli “altri Colori” combinando i “Colori Primari Sottrattivi”;
Le “Stampanti a Colori” possono essere:
1) “Stampanti a Getto d’Inchiostro”, che utilizzano “Cartucce” che spruzzano “4 Getti
d’Inchiostro” (“3 per Colori Primari” ed “uno per Nero”);
2) “Stampanti a Inchiostro Solido”, in cui:
-) “Stick di Inchiostro” vengono sciolti e spruzzati in “Gocce”;
-) “due Rulli” fanno asciugare immediatamente l’“Inchiostro”;
d) “Stampanti 3D”, che realizzano un “Oggetto Tridimensionale” utilizzando un “Filamento di
Materiale Plastico” (a posto dell’“Inchiostro”).

Pixel, Risoluzione, Colori e Font


“Schermo e Stampanti” creano “Caratteri ed Immagini” attraverso “Punti o Pixel”.
Infatti per creare un’“Immagine”:
a) lo “Schermo” è diviso in “Pixel”.
Infatti il “Pixel” è il “più piccolo Elemento” in cui è suddiviso lo “Schermo”.
Con il “Sistema Bit Mapping”, ad “ogni Pixel”:
1) viene assegnato un “Indirizzo in Memoria”;
2) per permette al “Computer” di individuarlo e modificare “suo Colore o Luminosità”;
b) la “Pagina Stampata” è divisa in “Punti”.
Un “Insieme di Punti vicini” formano la “Cella” (che è l’“Unità minima” in cui è
suddivisa la “Pagina Stampata”).
Nella “Pagina Stampata”, il “Colore della Cella” dipende dalla “Tonalità” che prevale
in essa. Ad esempio se “tutti i Punti” sono:
1) “Pieni” la “Cella è Nera”;
2) “Vuoti” la “Cella è Bianca”.

Il “Pixel” può avere da “2 a 16 milioni di Colori”, ma in “ogni Immagine” può avere un solo
“Colore” che dipende dal “Numero di Bit (o Numero di Tavolozza Palette”) che gli viene
assegnato.
Infatti ad “ogni Numero di Bit” corrisponde un “Colore”.
Il “Numero di Colori disponibili” (la c.d. “Profondità di Colore”) dipende da quanti “Numeri (o
Bit)” vengono utilizzati.
Ad esempio se un “Pixel”:
1) ha “1 Bit” esso può essere solo “Bianco o Nero” (cioè “Spento o Acceso”);
2) ha “24 Bit” esso può avere “16 milioni di Colori”.

La “Risoluzione” indica la “Qualità di un’Immagine visualizzata o stampata”. La Risoluzione:


1) degli “Schermi” dipende dal “Numero di Pixel” che sono presenti nello “Schermo” (ad
esempio se lo “Schermo” ha “Risoluzione di 640x480” significa che la “Base” ha “640 Pixel”
e l’“Altezza” ha “480 Pixel”);
2) delle “Stampanti” dipende dal “Numero di Punti” che sono stampati in un “Pollice” (e si
misura in “Punti per Pollice (dpi)”).
Quando aumenta la “Risoluzione di Schermo o Stampante” non necessariamente aumenta anche
la “Grandezza dell’Immagine”. Infatti:
a) visto che “Testo e Immagini” sono formati da un “Numero Fisso di Punti” (la Matrice”);
b) quando aumenta la “Risoluzione”:
1) i “Punti” non aumentano, ma rimpiccoliscono;
2) quindi diminuisce la “Grandezza dell’Immagine”.

Il “Font” è un “Tipo di Carattere” che un “proprio Nome e Forma”.


“Tutti i Font” possono avere:
1) “diversi Stili” (come “Tondo, Corsivo e Grassetto”);
2) “diverse Dimensioni” (come “14, 22, 36”).
I “Computer”:
1) inizialmente utilizzavano “Font Bitmap”, che erano memorizzati come “Mappe di Bit”;
2) attualmente utilizzano “Font Scalabili”, che sono memorizzati come “Formule Matematiche”
che ne descrivono la “Struttura” (e quindi occupano “meno Memoria”).
Quando un “Font Scalabile” deve essere visualizzato o stampato, un “Programma chiamato
Rasterizzatore” lo converte dalla “Formula” in una “Mappa di Bit”.

Si ha “WYSIWYG” (cioè “ciò che vedi è ciò che ottieni”) quando il “Documento” viene
visualizzato sullo “Schermo” come sarà stampato.

Le Memorie Secondarie
La “RAM”:
1) è una “Memoria Volatile”, perché “Dati e Programmi” vengono cancellati quando il
“Computer” viene spento;
2) ha uno “Spazio Limitato”, quindi non può memorizzare “tutti i Dati e Programmi”.
Per questo, vengono utilizzate le “Memorie Secondarie (o di Massa)” che permettono di:
1) memorizzare permanentemente “Dati e Programmi non utilizzati”;
2) caricare in qualsiasi momento “Dati e Programmi” nella “RAM”.

Le “Memorie Secondarie”:
a) sono formate da:
1) “Supporto di Memorizzazione”, che è il “Dispositivo” in cui vengono memorizzati i “Dati;
2) “Dispositivo di Memorizzazione”, che permette di leggere e scrivere i “Dati” sul
“Supporto di Memorizzazione” (utilizzando la “Testina di Lettura/Scrittura”):
-) “Scrittura” consiste nel copiare i “Dati” da “RAM” al “Supporto di Memorizzazione”;
-) “Lettura” consiste nel copiare i “Dati” dal “Supporto di Memorizzazione” alla “RAM”;
b) si distinguono in:
1) “Memoria Magnetica” (come gli “Hard Disk”), in cui:
-) durante la “Scrittura”, la “Testina di Lettura/Scrittura” emette “Impulsi Elettrici” che
modificano la “Polarità delle Particelle del Disco”, creando una “Successione di 0 e 1”;
-) durante la “Lettura”, le “Particelle” emettono “Impulsi Elettrici” alla “Testina”, che li
trasmette al “Computer” come una “Successione di 0 e 1”;
2) “Memoria Ottica” (come “CD-ROM e DVD”), in cui:
-) durante la “Scrittura”, “Raggio Laser” crea le “Scanalature sulla Superficie del Disco”;
-) durante la “Lettura”, “Raggio Laser” legge le “Scanalature” come Successione di 0 e 1;
3) “Memoria Magneto-Ottica” (come i “Floppy Disk”), in cui durante la “Scrittura”, un
“Raggio Laser”:
-) riscalda la “Superficie del Disco”;
-) permettendo alla “Testina” di modificare la “Polarità delle Particelle”;
4) “Memoria allo Stato Solido” (come la “Memoria Flash”) che:
-) è formata da “Chip” simili a quelli della “Chip della RAM”, ma permette di registrare
permanentemente i “Dati”;
-) sono contenute in “Macchine Fotografie, Telefoni e Chiavette USB”.

Nelle “Memorie Secondarie”:


a) il “Tempo” necessario per ritrovare i “Dati” dipende da:
1) “Velocità di Rotazione”, cioè “Numero di Giri” che il “Disco” compie in un “Minuto;
2) “Tempo di Posizionamento”, cioè il “Tempo” che necessario per trovare i “Dati”;
b) la “Velocità di Trasferimento dei Dati” è la “Velocità” con cui il “Computer” trasferisce
i “Dati” alla “RAM” (dopo averli trovati nella “Memoria Secondaria”);
c) la “Capacità di Memorizzazione” è la “Quantità di Dati” che un “Supporto di
Memorizzazione” può contenere;
d) si distingue tra:
1) “Accesso Diretto (o Random)”, quando i “Dati” non devono essere letti
necessariamente nell’“Ordine in cui sono stati memorizzati”, ma possono essere lette a
scelta (come in “CD, DVD e Hard Disk”);
2) “Accesso Sequenziale”, quando i “Dati” devono essere letti necessariamente
nell’“Ordine in cui sono stati memorizzati” (come nel “Nastro”).

I “Supporti di Memorizzazione” sono ad esempio:


a) “Dischetto (o Floppy Disk)”, che:
1) ha una “Fessura di Lettura/Scrittura” che permette alla “Testina di
Lettura/Scrittura” di scrivere o leggere i “Dati” sulla “Superficie del Disco”;
2) ha un’“Interruttore” che permette o meno di scrive sul “Disco”;
b) “Chiave USB (o Universal Serial Bus)”, che:
1) è un “Dispositivo di Memoria a Stato Solido”;
2) ha “Interfaccia USB” che gli permette di connettersi a “qualsiasi Computer”;
c) “Hard Disk (o Disco Fisso)” che:
1) è formato da una “Scatola Sigillata” che contiene “uno o più Piatti”;
2) hanno “grande Capacità di Memorizzazione” (fino a “1 Terabyte”);
3) utilizza “due Testine” per scrivere i “Dati” sulla “Superficie del Piatto”.
Le “Testine di Lettura/Scrittura” non toccano mai la “Superficie del Piatto” per
evitare “Crash” (cioè per non danneggiare l’“Hard Disk”);
d) “Dischi Ottici”, come:
1) “CD-ROM”, che possono essere solo letti;
2) “CD Registrabili”, che possono essere scritti una volta sola (utilizzando un
“Masterizzatore”);
3) “CD Riscrivibili”, che possono essere riscritti e cancellati più volte.
4) “DVD”, che:
-) hanno una “Capacità di Memorizzazione” fino a “4,7 Gigabyte”;
-) possono essere sia “Riscrivibili”, che non.

Quando termina la “Memoria” è possibile:


a) installare un “Hard Disk” più grande;
b) realizzare la “Compressione”, che riduce le “Dimensioni dei File”.
Ci sono “due Tipi di Compressione”:
a) “Compressione del Disco”, che comprime l’“intero Hard Disk”.
In questo caso, dopo aver eseguito il “Programma” “tutti i nuovi File”:
1) vengono memorizzati già compressi;
2) vengono decompressi quando vengono aperti;
b) “Compressione dei File”, che comprime solo “determinati File”. In questo caso:
1) dopo aver eseguito il “Programma” viene creato un “Archivio” in cui “determinati
File” vengono memorizzati già compressi;
2) per aprire un “File” è sufficiente toglierlo dall’“Archivio” (che viene decompresso).

Inoltre per non perdere i “Dati” è possibile effettuare:


a) “Backup dei Dati”, con il quale i “Dati presenti nella RAM” vengono copiati su “Memorie
Secondarie” (è utile in caso di “Rottura dell’Hard Disk o Furti”):
I “Supporti di Backup” possono essere:
1) “ad Accesso Casuale”, in cui è facile ritrovare i “Dati” presenti nella “Memoria
Secondaria”;
2) “ad Accesso Sequenziale”, in cui è meno facile ritrovare i “Dati”;
b) “Archiviazione Off Site”, con la quale:
1) una “Copia di Sicurezza” viene posta in un “Luogo” lontano dal “Luogo in cui si trova
l’Originale”;
2) si impedisce che entrambe vengano danneggiate dallo “stesso Incidente” (come “Incendio).

Il Sistema Operativo
Il “Software (o Programma o Applicazione)” è una “Sequenza di Istruzioni” che permette al
“Computer” di svolgere i “propri Compiti” (anche senza l’“Intervento dell’Utente”).

Il “Computer” può funzionare solo se ha “alcuni Programmi”:


a) “Sistema Fondamentale di Input/Output (o BIOS)”, che:
1) è memorizzato permanentemente nella “ROM”;
2) viene caricato quando si accende il “Computer”;
3) verifica i “Dispositivi” e che non ci siano “gravi Guasti”;
4) collega “Software e Dispositivi Hardware”.
Ad esempio quando si dà il “Comando di Stampare”, il “Comando” viene inviato prima al
“BIOS” e poi alla “Stampante”;
b) “Sistema Operativo” (come “Microsoft o Linux”), cioè il “Programma” che:
1) è caricato dopo che è stato caricato il “BIOS”
2) è memorizzato su un “Supporto Permanente” (come l’“Hard Disk”);
2) gestisce “tutte le Risorse del Computer”;
a) “Programmi Applicativi”, cioè i “Programmi” che:
1) sono memorizzati su “Dischetto, Disco Fisso o CD-ROM”;
2) permettono di svolgere “determinati Compiti”, come:
-) “Programmi di Videoscrittura”, che permettono di scrivere “Testi e Libri”;
-) “Programmi di Grafica”, che permettono ad ed esempio di modificare le “Fotografie”;
-) “Programmi di Utilità”, che permettono di soddisfare “alcuni Bisogni dell’Utente”.

Il Sistema Operativo
Inoltre il “Sistema Operativo” è un “Programma”, che:
a) viene caricato automaticamente quando il “Computer” viene acceso;
b) interpreta i “Comandi dell’Utente” che poi sono eseguiti dai “Componenti Hardware”;
c) gestisce le “Comunicazioni tra i vari Componenti del Computer”;
d) permette di installare ed eseguire i “Programmi Applicativi”;
e) sceglie dove memorizzare “Programmi e Dati”;
f) gestisce i “File” che sono memorizzati nell’“Hard Disk”.
I “File” possono essere ritrovati grazie a:
1) “Nome del File”, che è formato da:
-) “Nome”, che identifica il “File”;
-) “Estensione”, che indica “Formato del File o Applicazione con cui è stato creato”;
2) “Cartella” in cui è salvato il “File”, che semplifica la “Ricerca”;
3) “Unità di Memoria” in cui si trova il “File”. Le “Unità di Memoria” si distinguono in:
-) “Unità per Dischetti” chiamate “A e B”;
-) “Hard Disk” chiamato “C”;
-) “Unità per CD/DVD” chiamata “D”;
-) “Chiavetta USB” chiamata “E”.

I “Sistemi Operativi” possono essere:


a) “Monotasking o Multitasking”, cioè sono:
1) “Monotasking” quando permettono di eseguire un “Programma” alla volta;
2) “Multitasking” quando permettono di eseguire “più Programmi” alla volta;
b) “Monothreading o Multitreading”, cioè sono:
1) “Monothreading” quando permettono ai “Programmi Applicativi” di svolgere un
“Comando” alla volta;
2) “Multithreading” quando permettono ai “Programmi Applicativi” di svolgere “più
Comandi” contemporaneamente;
c) “Portabili o Non Portabili”, cioè sono:
1) “Portabili” se possono funzionare con “diversi Microprocessori”;
2) “Non Portabili” se possono funzionare con un solo “Microprocessore”;
d) “Proprietari o Aperti”, cioè sono:
1) “Proprietari” se funzionano solo su un “Tipo di Computer” e sono gestiti solo
dall’“Autore”;
2) “Aperti” se possono funzionare su “Computer diversi” e possono essere modificati
da “ogni Programmatore”.
Ad esempio i “Sistemi Operativi” possono essere:
a) per “Desktop” (come “Windows e Linux”), che sono poco potenti, ma molto diffusi;
b) per “Server” (come “Windows Server e Linux”), che sono “Multitasking,
Multithreading e Portabili”;
c) per “Mainframe”, che sono potenti, molto costosi e “Proprietari”.
Inoltre i “Sistemi Operativi” hanno un’“Interfaccia Utente” che:
a) è ciò che appare sullo “Schermo” e permette l’“Interazione tra Uomo e Computer”;
b) può essere:
1) “Interfaccia Grafica Utente”, in cui:
-) le “Finestre” vengono visualizzate sullo “Schermo del Computer”;
-) l’“Interazione tra Uomo e Computer” avviene con il “Mouse”, che permette di
eseguire “Comandi”;
-) viene utilizza la “Tecnologia WYSIWYG”;
2) “Interfaccia a Stilo”, in cui:
-) si ha “Schermo Sensibile al Contatto”;
-) l’“Interazione tra Utente e Computer” avviene con uno “Stilo” che permette di
eseguire “Comandi”;
3) “Interfaccia Touch Screen”, in cui l’“Interazione tra Utente e Computer” avviene
con le “Dita”, che permettono di eseguire “Comandi”;
4) “Interfacce Conversazionali”, in cui l’“Interazione tra Utente e Computer” avviene
con la “Voce”, che permette di eseguire “Comandi”.

Le Utility
Nel “Sistema Operativo” possono essere presenti anche “Programmi di Utilità”, come:
a) “Programma di Formattazione dei Dischi”, che:
1) suddividendo la “Superficie del Disco” in “Tracce, Settori o Cluster;
2) permette al “Disco” di memorizzare e ritrovare i “Dati”;
b) “Programma di Deframmentazione”, che:
1) spostando i “Frammenti dello stesso File” in “Cluster vicini”;
2) impedisce la “Frammentazione del File”;
c) “Programmi Antivirus”, che proteggono il “Computer” dai “Virus”;
d) “Programmi di Disinstallazione”, che permettono di disinstallare “Applicazioni e File”.

Ci possono essere “alcuni Problemi” che riguardano “Sistemi Operativi e Programmi”, come
“Problemi di Compatibilità”, provocato dall’“Aggiornamento di Sistemi Operativi e
Programmi”. Infatti quando il “Sistema Operativo”:
1) viene cambiato, è necessario cambiare “tutto il Software”;
2) viene aggiornato, non possono essere più utilizzati “alcuni Programmi o Componenti
Hardware”.

Software Applicativi e Documenti


Per installare ed utilizzare un “nuovo Programma Applicativo” si utilizza un “Programma di
Installazione”, che copia i “File del Programma” sull’“Hard Disk”.
Invece per disinstallare un “Programma Applicativo” si utilizza un “Programma di
Disinstallazione”, che elimina i “File del Programma” dall’“Hard Disk”.

I “Programmi” si distinguono in:


a) “Programmi per un Mercato Orizzontale”, cioè i “Programmi” che sono utilizzati per
svolgere “Compiti Generali” (come i “Programmi di Videoscrittura”);
b) “Programmi per un Mercato Verticale”, cioè i “Programmi” che sono utilizzati per
svolgere “Compiti Specifici” (come i “Programmi” che gestiscono le “Prenotazioni”);
c) “Programmi Personalizzati”, cioè i “Programmi” che sono utilizzati per svolgere
“Compiti particolari” (come quelli dei “Professionisti”).

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