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Tribunale Ordinario di Taranto

CORTE D'ASSISE

DOTT.SSA C.TRUNFIO Presidente

VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE

PAGINE VERBALE: n. 229

PROCEDIMENTO PENALE N. R.G. 9077/10 - R.G.N.R. 2/11

A CARICO DI: MISSERI MICHELE ANTONIO + ALTRI

UDIENZA DEL 07/02/2012

Esito: Rinvio al 14/02/2012


INDICE ANALITICO PROGRESSIVO

COSTITUZIONE DELLE PARTI GIURIDICHE ................................................................ 3


DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SCAZZI CLAUDIO.................................................... 5
PUBBLICO MINISTERO ........................................................................................ 5
Esame della Difesa, Avv. Marseglia Nicola ........................................................... 46
Parte Civile, Avv. Cozza ........................................................................................ 60
Esame della Difesa, Avv. De Jaco ......................................................................... 65
Esame della Difesa, Avv. Rella .............................................................................. 66
Esame della Difesa, Avv. Bullo ............................................................................. 70
Esame della Difesa, Avv. Pierotti .......................................................................... 71
Esame della Difesa, Avv. Missere ......................................................................... 72
DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SERRANO SPAGNOLO CONCETTA.................... 78
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero .............................................. 78
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 140
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero............................................. 154
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 156
Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia......................................................... 157
Esame della Difesa, Avvocato L. Bullo................................................................. 170
Esame della Difesa, Avvocato F. De Jaco............................................................. 173
Esame della Difesa, Avvocato L. Rella................................................................. 178
Esame della Parte Civile, Avvocato W. Biscotti................................................... 181
Controesame della Difesa, Avvocato R. Missere.................................................. 183
Esame della Difesa, Avvocato G. Pierotti............................................................. 184
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 188
Esame del Presidente C. Trunfio........................................................................... 191
Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia......................................................... 194
DEPOSIZIONE DELLA TESTE - PANTIR MARIA ECATERINA................................ 197
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero............................................. 198
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 215
Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia......................................................... 216
Esame della Difesa, Avvocato N. Gentile............................................................. 221
Esame della Parte Civile, Avvocato L. Palmieri................................................... 222
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero............................................. 224
Esame della Difesa, Avvocato Giaffreda............................................................... 224

R.G. 9077/10 - R.G.N.R. 2/11 - 07/02/2012 c/MISSERI MICHELE ANTONIO + ALTRI


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Tribunale Ordinario di Taranto - CORTE D'ASSISE

Procedimento penale n. R.G. 9077/10 - R.G.N.R. MISSERI MICHELE ANTONIO +


ALTRI Udienza del 07/02/2012

DOTT.SSA C.TRUNFIO Presidente

DOTT.BUCCOLIERO/ARGENTINO Pubblico Ministero

PIRRONI ANNA PIA Cancelliere


BATTISTA ROSA Ausiliario tecnico

PROCEDIMENTO A CARICO DI – MISSERI MICHELE ANTONIO +


ALTRI -

PRESIDENTE C. TRUNFIO - Chiamiamo il processo a carico di


Misseri Michele Antonio più otto.

COSTITUZIONE DELLE PARTI GIURIDICHE

- L'imputato Misseri Michele Antonio, presente, difeso


dall'Avvocato Armando Amendolito, presente;
- L'imputata Serrano Cosima, detenuta per questa causa,
presente, difesa dagli Avvocati Francesco De Jaco e
Luigi Rella, presenti;
- L'imputata Sabrina Misseri, detenuta per questa causa,
presente, difesa dall'Avvocato Franco Coppi, assente,
sostituito con delega dall'Avvocato Bullo e
dall'Avvocato Nicola Marseglia, presente;
- L'imputato Misseri Carmine, già contumace, difeso
dall'Avvocato Bullo, presente;
- L'imputato Cosma Cosimo, presente, difeso dall'Avvocato
Raffaele Missere, presente e dall'Avvocato Serena Lucia

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Missere, assente, sostituita con delega dall'Avvocato
Gianfreda;
- L'imputato Russo Vito Junior, già contumace, difeso
dall'Avvocato Gianluca Pierotti, presente;
- L'imputato Colazzo Antonio, già contumace, difeso
dall'Avvocato Giovanni Scarciglia, assente, sostituito
con delega dall'Avvocato Soloperto;
- L'imputato Nigro Giuseppe, già contumace, difeso
dall'Avvocato Pasquale De Laurentis, presente;
- L'imputata Prudenzano Cosima, già contumace, difesa
dall'Avvocato Giovanni Scarciglia, assente, sostituito
con delega dall'Avvocato Soloperto.
Le Parti Civili:
- Scazzi Claudio, presente, rappresentato dall'Avvocato
Antonio Cozza del Foro di Perugia, presente;
- Scazzi Giacomo, presente, rappresentato dall'Avvocato
Walter Biscotti, presente;
- Serrano Spagnolo Concetta, presente, rappresentata
dall'Avvocato Nicodemo Gentile, presente;
- Pantir Maria Ecaterina, presente, rappresentata
dall'Avvocato Luigi Palmieri, presente;
- Comune di Avetrana, in persona del Sindaco pro tempore Avv.
Mario De Marco, assente, rappresentato dall'Avvocato
Pasquale Corleto, assente, sostituito con delega
dall'Avvocato Diomiaiuto.

PRESIDENTE C. TRUNFIO - Era previsto per oggi l'esame di


alcuni testimoni, quindi Pubblico Ministero, da chi
iniziamo?
P.M. M. BUCCOLIERO - Da Claudio Scazzi, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego gli addetti alle riprese di
non riprendere fino a che non interpello il teste circa
il suo assenso alla ripresa audiovisiva.
Senta, lei presta il consenso alle riprese audiovisive della
sua deposizione?

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DICH. C. SCAZZI - Sì, va bene.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi non ci sono problemi.
DICH. Claudio SCAZZI - No.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene. Allora, lei è qui in veste di
testimone, quindi lei ha l'obbligo di dire la verità e
ci sono delle conseguenze penali per chi rende
dichiarazioni false o reticenti.

DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SCAZZI CLAUDIO

IL TESTE, AMMONITO AI SENSI DELL'ARTICOLO 497 CODICE DI


PROCEDURA PENALE, LEGGE LA FORMULA DI IMPEGNO:
"Consapevole della responsabilità morale e giuridica che
assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta
la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia
conoscenza".
GENERALITÀ: Scazzi Claudio, nato il 6 giugno 1985 a San Pietro
Vernotico, residente a San Vittore Olona, provincia di
Milano, in Via Massimo d’Azeglio 1 B.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego risponda alle domande del
Pubblico Ministero.
PUBBLICO MINISTERO
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha detto che risiede in
provincia di Milano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, vuole spiegare alla Corte quali
sono i suoi rapporti invece con il paese di Avetrana?
Come è organizzata la famiglia? Spieghi bene alla Corte.
DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io ad Avetrana ci vengo e ci
venivo, almeno fino a quando è successo il fatto,
esclusivamente per ferie, quindi nei periodi festivi,
Natale, Pasqua e finché il lavoro mi consentiva e gli
studi. Negli ultimi anni diciamo che venivo più di rado,
tendevo a venire più esclusivamente ad agosto, perché

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nei periodi natalizi e pasquali erano impossibilitato
dal lavoro e dagli studi, quindi diciamo non ho mai
frequentato scuola ad Avetrana, non ho vissuto in
maniera diciamo prolungata ad Avetrana.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, dove è nato lei?
DICH. Claudio SCAZZI - San Pietro Vernotico.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, come è che si trova poi in
provincia di Milano?
DICH. Claudio SCAZZI - Io mi sono trasferito all'età di 16
anni in maniera diciamo permanente a Milano, perché i
miei genitori avevano deciso di trasferirsi per motivi
di lavoro a Milano e quindi io essendo minorenne ho
seguito loro e dopo mi sono stabilito a Milano, ho fatto
un paio di anni all'estero, sono andato via un po' da
Milano, poi sono rientrato e tuttora risiedo a Milano,
perché lavoro e studio a Milano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, per questi primi 16 anni dove ha
vissuto?
DICH. Claudio SCAZZI - Io ho vissuto a San Pancrazio.
P.M. M. BUCCOLIERO - A San Pancrazio Salentino.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Con la famiglia?
DICH. Claudio SCAZZI - Con mia mamma e con mio padre, anche se
poi mio padre andò via per lavoro abbastanza presto, nel
1994 credo, io rimasi qualche periodo solo con mia
mamma, qualche periodo con i nonni e poi man mano
diciamo si è ricongiunta la famiglia, quando è stato
possibile.
P.M. M. BUCCOLIERO - E quando la mamma si è trasferita ad
Avetrana?
DICH. Claudio SCAZZI - Mia mamma si è trasferita ad Avetrana
all'incirca un otto - dieci anni fa, perché all'inizio è
stata, diciamo si è trasferita per curare i genitori,
stette male anche il padre di mio padre, quindi diciamo
per ragioni familiari, per curare i genitori si trasferì

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ad Avetrana e rimanemmo io e mio padre, all'incirca otto
- dieci anni fa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, lei stava dicendo che rientra
ad Avetrana di solito durante il periodo estivo.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ricorda nell'agosto 2010 quando è
arrivato ad Avetrana?
DICH. Claudio SCAZZI - Io arrivai il primo agosto, con mio
padre, prendemmo l'aereo, perché la ditta chiudeva gli
ultimi giorni di luglio e io diciamo dal giorno
successivo alla chiusura della ditta avevo le ferie fino
al 21 e trascorsi tutto il periodo di ferie ad Avetrana.

P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è rimasto fino al 21 agosto ad


Avetrana?
DICH. Claudio SCAZZI - Al 21 agosto, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, il 21 agosto poi è ripartito?
DICH. Claudio SCAZZI - Poi sono ripartito, ho preso il
pullman.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda a che ora è ripartito per
Milano?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, verso le 18.00, verso le sei, le
sei di pomeriggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Verso le sei di pomeriggio.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, presi il pullman, arrivai a Milano
la mattina, perché io lavoravo di notte, arrivavo in una
ditta per fare diciamo la consegna dei giornali e avevo
appunto il turno di notte domenica, quindi dovevo stare
per forza domenica a Milano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, chi è che l'ha accompagnata al
pullman?
DICH. Claudio SCAZZI - Mi accompagnarono mia mamma e mia
sorella.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sua sorella Sara.

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DICH. Claudio SCAZZI - Sì, venne con noi ad accompagnarmi alla
fermata del pullman all'Agip di Avetrana, mi
accompagnarono, ci salutammo, siccome mia sorella era
stata promessa quell'anno e io le promisi mesi prima che
se lei fosse stata promessa le avrei fatto un regalo,
gli proposi vari modelli di scarpe, lei non gli andavano
bene i modelli che le volevo prendere a Milano e le
promisi comunque che gli avrei fatto un regalo, quando
scendi ad Avetrana di comprare prima un telefonino, un
cellulare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - E dopo siccome volevo ancora comprargli
un altro regalo lasciai 50 euro a mia mamma per fare
questo regalo qua delle scarpe, dissi a Sara: "poi te le
scegli tu, quando vedi il modello che ti piace te le fai
comprare".
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, durante il tragitto che vi stava
accompagnando al pullman avete parlato? Lei ha parlato
con Sara di quello che doveva fare quella sera?
DICH. Claudio SCAZZI - No, Sara mi ribadì solamente che
avrebbe preferito che non partissi, io purtroppo le
dissi che comunque avendo appunto il primo giorno di
lavoro la domenica consecutiva, cioè la domenica che
veniva non potevo diciamo assentarmi da lavoro, perché
comunque era un lavoro in cui non mi potevo assentare,
non potevo essere sostituito e Sara appunto mi ribadì il
discorso di non partire, ma purtroppo questo non era
possibile.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando lei era...
DICH. Claudio SCAZZI - Però c'era la notte bianca, mi ricordo
che quella sera lì c'era la notte bianca e Sara mi disse
che comunque dovevano uscire a questa notte bianca, che
poi si tratta diciamo di una manifestazione in cui tutta
la notte ci sono concerti, eventi ad Avetrana e Sara mi

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disse che avrebbe partecipato a questa notte bianca con
Sabrina, con altre persone.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quando lei era in
provincia di Milano, San Vittore Olona ha detto?
DICH. Claudio SCAZZI - San Vittore Olona, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, con che cadenza si sentiva
telefonicamente con Sara e con sua mamma?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io mi sentivo settimanalmente,
chiamavo prima mia mamma, poi mi facevo passare Sara, ci
dicevamo come erano andate le cose o gli chiedevo
soprattutto della scuola, mi interessavo molto della
scuola, per vedere i risultati che aveva, perché
comunque sapevo che aveva delle lacune su alcune
materie, sapevo che poi mia mamma gli faceva prendere
delle ripetizioni per queste lacune, quindi mi
assicuravo che lei a scuola andasse bene. A volte facevo
diciamo da intermediario, perché mia mamma non...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cortesemente deve avvicinarsi al
microfono e cercare di alzare la voce.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, praticamente a volte facevo da
intermediario tra Sara e mia mamma, perché magari Sara
faceva delle richieste, però magari mia mamma essendo
una persona un po' rigida non sempre acconsentiva a
queste richieste, quindi quando Sara diciamo mi diceva
che c'erano dei problemi e dei contrasti cercavo di fare
da paciere, comunque da assecondare mia sorella, anche
non so, su richieste quale poteva essere un computer,
potevano essere altre cose, cercavo il modo per diciamo
fare contenta sia mia sorella che mia mamma.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quindi il rendimento
scolastico di Sara era quindi buono più o meno?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, era buono diciamo, non era
eccezionale, però non era neanche scarso, era una buona
rendita, diciamo che io da quello che so era sulla media
del 6, perché comunque era riuscita a colmare delle

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lacune che aveva a livello tipo di matematica mi sembra,
c'erano alcune materie in cui non riusciva molto bene,
mia mamma si preoccupò di farle prendere delle
ripetizioni per queste materie e quindi aveva colmato
quelle lacune che aveva e aveva dei voti soddisfacenti,
diciamo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, il suo rapporto con
Sara come era?
DICH. Claudio SCAZZI - Molto buono.
P.M. M. BUCCOLIERO - Era un rapporto buono, cioè vi..?
DICH. Claudio SCAZZI - Era molto buono, era confidenziale,
diciamo mi diceva quello di cui aveva bisogno, mi
raccontava di quello che andava, che non andava, era un
buon rapporto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi le raccontava anche cose che
magari non raccontava ai genitori?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, qualche volta, diciamo che tendeva
a raccontarmi magari più che altro delle richieste o
magari cose fatte a scuola, tipo, non so, lei a volte mi
raccontava di alcune giornate in cui non era andata a
scuola, però mi disse siccome erano gli ultimi giorni
diciamo mi confidò che lei gli ultimi giorni non era
andata a scuola, sapendo che tanto con la chiusura
dell'anno non c'era bisogno di giustificare, quindi mi
disse: "tanto non dire niente a mamma e papà, che tanto
non devo giustificare e non c'è bisogno che porto
niente", confidenze di questo tipo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, visto che era, insomma avevate un
buon rapporto lei con Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha mai rappresentato dei problemi che
poteva avere con lo zio Michele Misseri?
DICH. Claudio SCAZZI - No, assolutamente no, mai parlato di
nessun problema.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha mai detto se aveva ricevuto delle
molestie da parte dello zio?
DICH. Claudio SCAZZI - No, mai, non mi ha mai fatto cenno di
queste molestie, non mi ha mai parlato e anche in mia
presenza Michele si è sempre comportato benissimo, anche
tipo nelle varie ricorrenze tipo Pasqua e Natale,
addirittura io vedevo un certo imbarazzo di Michele nei
confronti diciamo del sesso femminile, cioè quando lui
magari, non so, altre persone dicevano: "hai la
fidanzata"? Quando ero più piccolo mi ricordo che delle
persone facevano domande inerenti diciamo a ragazze,
donne, lui era anche un po' imbarazzato, quindi si
discostava già a priori da questo tipo di discorsi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quindi nell'ultimo
periodo, pochi giorni prima della sua partenza Sara non
ha mai manifestato nessun problema particolare che ha
detto a lei, insomma?
DICH. Claudio SCAZZI - No, a me non mi ha...
P.M. M. BUCCOLIERO - In riferimento ai rapporti con lo zio
Michele Misseri.
DICH. Claudio SCAZZI - No, no, non mi ha mai manifestato
niente di che, io non ho mai notato, io ho frequentato
assiduamente casa Misseri, tutti i giorni ci andavo, o
la mattina, o la sera o il pomeriggio e non ho mai
notato atteggiamenti strani né parole strane né discorsi
strani, niente di strano che poteva riguardare Michele
nei confronti di ragazze, donne, anzi, ripeto, io
notavo, cioè l'ho sempre notato fin da piccolo questo
suo imbarazzo nei confronti di comunque donne o ragazze
nel parlare, magari, non so, nelle ricorrenze delle
feste capitava che persone adulte parlavano magari di,
sai, donne, ragazze e lui lo vedevo anche in imbarazzo
ad affrontare certi argomenti, però se tipo tu a Michele
gli parlavi di lavoro, di... infatti io avevo un buon
dialogo con lui, perché comunque, una volta diciamo

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avevo un buon rapporto con lui, avevo piacere a parlare
con lui, però tipo quando io parlavo con lui ho sempre
parlato esclusivamente di lavoro, non so, ultimamente
tipo mi spiegava come aveva rinnovato la facciata,
perché aveva fatto certi tipi di lavoro, parlavo diciamo
spesso di quello.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi lei è stato ad Avetrana dal
primo agosto al 21 agosto 2010.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, in questo periodo che tipo di
frequentazione c'era con Sara? Cioè la sera, il giorno,
vi vedevate sempre?
DICH. Claudio SCAZZI - Sempre, noi stavamo insieme dalla
mattina alla sera, tenga presente che addirittura io
dormivo nella stessa stanza di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Quindi dormivamo insieme, uscivamo
insieme, lei era sempre attaccatissima a me e io avevo
piacere ad uscire con lei, anche perché comunque ci
passavamo dieci anni, che non sono pochi, ma non sono
neanche tanti, però diciamo lei adesso era in una fase
in cui era adolescente, quindi non era più bambina,
diciamo perché magari se tu hai diciotto anni con una
bambina di otto anni puoi avere un certo tipo di
rapporto, perché è molto piccola, tu magari, sai, a
diciotto anni, non so, faccio un esempio, tu fumi e non
vuoi che i tuoi genitori lo sanno, quindi eviti di
portare tua sorella, tu fai determinate cose e magari
non vuoi farle sapere, quindi eviti. Invece io adesso mi
trovavo diciamo in una fase dell'età in cui avevo
piacere a portarmi dietro mia sorella, perché comunque
io ero diciamo un ragazzo abbastanza adulto, lei
comunque era adolescente, quindi io avevo piacere a
portarla con me, lei aveva piacere ad uscire con me,
anche perché comunque lei purtroppo siccome mia mamma

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era severa da questo punto di vista, perché aveva paura
di quello che poteva succedere, ha cercato di prevenire
insomma fino all'ultimo quello che poi è successo,
perché lei non gli permetteva di uscire con ragazzi
della sua età, in quanto riteneva che fosse stato
pericoloso, perché comunque potevano indurla a fare
magari cose sbagliate, quindi diceva: "io siccome le
ragazze della sua età non me le fido tanto preferisco
magari accompagnarla a casa con queste ragazze qua,
comunque tenerla sempre sotto controllo quando ci sono
le amiche", addirittura le faceva venire a casa, per
avere un totale controllo su quello che faceva mia
sorella e le amiche di mia sorella, quindi ha sempre
cercato di controllare tutto, proprio per evitare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Quindi in questi giorni praticamente
siete stati sempre insieme.
DICH. Claudio SCAZZI - Sempre insieme, noi stavamo insieme
dalla mattina alla sera, dormivamo nella stessa stanza,
siamo sempre usciti insieme.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito.
DICH. Claudio SCAZZI - Siamo stati sempre assieme in maniera
assidua.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quali erano le altre
compagnie che frequentavate a questo punto insieme?
DICH. Claudio SCAZZI - Noi frequentavamo...
P.M. M. BUCCOLIERO - Ci faccia capire un po' le serate come
erano organizzate.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, sì, diciamo che Avetrana era
abbastanza monotona, nel senso che noi all'inizio, io
specialmente siccome appunto ad Avetrana non avevo
amicizie legate all'infanzia, all'adolescenza uscivo con
Sabrina, perché mia sorella appunto usciva con Sabrina e
a me faceva piacere uscire con loro e Sabrina aveva una
sua compagnia, composta da diversi ragazzi e ragazze.
Uscimmo in questa compagnia per un po' di giorni, a un

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certo punto io dopo un po' mi stufai sinceramente di
andare sempre nello stesso posto, dissi a Sara: "senti,
Sara, perché qualche sera non usciamo anche con un'altra
coppia di nostri amici"? E Sara fu contenta di questo,
disse: "sì, sì, se possiamo uscire anche con altra gente
va bene" e uscimmo con un'altra coppia di amici, qualche
volta, non molto, magari non facevamo molto tardi,
perché questo ragazzo qua lavorava presso un locale e
apriva alle tre di notte, quindi il più delle volte
magari facevamo le dieci - le undici di sera, uscivamo
magari tipo alle otto, alle otto e mezzo, facevamo un
dieci, undici, mezzanotte e poi tornavamo al pub dove
sapevo comunque che c'erano sempre Sabrina, Ivano,
Alessio e tutti gli altri, stavamo lì o fino alla
chiusura del pub oppure andavamo poi dopo via in altre
località marine, tipo Campomarino, Torre Colimena, Porto
Cesareo, però diciamo che erano abbastanza monotone
queste serate, infatti anche mia sorella dopo un po' si
stufava cioè, perché tu comunque magari uscivi di casa,
arrivavi a questo pub, rimanevi dentro questo pub tre,
quattro, cinque ore e poi il più delle volte magari
chiudevi la serata e tornavi a casa, qualche volta ti
spostavi, andavi in qualche altra località lì vicina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, senta, ma quando stavate ad Avetrana
con questi amici chi erano questi amici?
DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io ricordo onestamente Ivano
Russo, Alessio Pisello, c'era Mariangela Spagnoletti e
poi altre persone che frequentavano questa compagnia,
tipo non so, mi ricordo un ragazzo che si chiama Mimmo e
persone facenti parte di questa compagnia, comunque.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quindi il gruppo era questo, da Ivano
Russo a Mariangela Spagnoletti.
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Alessio Pisello.
DICH. Claudio SCAZZI - Alessio Pisello.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Sabrina Misseri.
DICH. Claudio SCAZZI - Sabrina Misseri.
P.M. M. BUCCOLIERO - E voi.
DICH. Claudio SCAZZI - Io, mia sorella, questo ragazzo qua
Mimmo, c'erano Angela Cimino, c'erano...
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, e ha detto in alcune circostanze
invece che lei insieme a sua sorella è uscito con altre
persone rispetto a questo punto.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, una coppia di miei amici, sono dei
ragazzi giovani, siccome io appunto risentivo di questa
monotonia dopo pochi giorni, dopo cinque - sei giorni,
mò non mi ricordo, dissi a Sara: "Sara, ti va se andiamo
anche con altre persone? Facciamo un giro"? E Sara fu
contenta di questo, disse: "sì, tanto anche io mi stufo
al pub" e andavamo con queste persone, tipo non so, una
sera siamo andati a fare una cena a Manduria, un'altra
sera siamo andati in un locale caratteristico di quelli
tipo col soffitto a volta, era tipo una specie di festa
di paese, cioè abbiamo girato diciamo per altre zone,
per altri locali e poi ritornavamo il più delle volte
appunto a questo pub, sapendo che loro erano sempre
presenti là, quindi chiudevo la serata diciamo al pub.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, ma queste persone, Ivano
Russo, Alessio Pisello e Sabrina.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si conoscevano da molto tempo o era
un'amicizia nata in quel periodo?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, che io sappia, allora, Alessio
Pisello e Sabrina si conoscevano da un bel periodo,
perché Alessio credo che fosse prima amico di Valentina,
poi tramite Valentina ha conosciuto Sabrina e hanno
diciamo poi mantenuto l'amicizia, con Ivano, da quello
che mi fu riferito, si conoscevano da dicembre, poi fu
presentato Ivano a Sabrina, credo proprio da Alessio da

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quello che sapevo, poi questa amicizia continuò, loro si
continuavano a sentire, messaggi, cose.
P.M. M. BUCCOLIERO - Loro chi?
DICH. Claudio SCAZZI - Ivano e Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, sentivano tramite messaggi, chiamate,
lui stava militare, poi aveva finito.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, lei sa se all'interno
di queste amicizie erano nate delle simpatie particolari
tra qualcuno del gruppo?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, io fin dai primi giorni notai
diciamo una complicità particolare tra Sabrina e Ivano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Diciamo che io i primi giorni mi feci
l'idea di un rapporto clandestino, perché sembrava,
diciamo c'erano degli atteggiamenti molto particolari
tra uno e l'altro, però io poi quando chiedevo: "ma voi
che siete"? Loro mi dicevano: "no, siamo amici", cioè
Sabrina mi diceva che era amica di Ivano e Ivano mi
diceva che era amico di Sabrina, però diciamo tra quello
che vedevo e quello che mi veniva detto non c'era
diciamo una coerenza, cioè non vedevo che effettivamente
quello che mi veniva detto era quello che vedevo io.
Quindi diciamo non mi tornavano i conti su questa
relazione diciamo che c'era tra di loro, però ripeto, io
la vedevo come un.., cioè era palese che era un rapporto
sentimentale, diciamo come fosse una coppia di
fidanzati, cioè c'erano comunque molti atteggiamenti
ambigui, sia da parte di Ivano che poi da parte di
Sabrina, però appunto quello che mi veniva detto non lo
riscontravo in quello che vedevo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ma lei poi ha appreso
che effettivamente c'era un rapporto profondo tra i due,
Ivano e Sabrina, un rapporto sentimentale?
DICH. Claudio SCAZZI - Io, ripeto, l'ho dedotto da quello che
vedevo.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Da quello che vedeva.
DICH. Claudio SCAZZI - Loro poi non l'hanno mai ammesso, poi a
un certo punto parlai francamente con Sabrina, perché
vedevo che comunque Ivano la stuzzicava molto, la
provocava, la abbracciava, la coccolava, carezze,
bacetti, cose, però diciamo Ivano non definiva questa
relazione, cioè lui si comportava come se quasi fosse
fidanzato, però diceva che era solo amico. A me non mi
tornava e dissi a Sabrina, un giorno presi proprio il
discorso diciamo in maniera quasi diretta e dissi: "ma
come è che a te ti sta bene tutto questo stuzzicamento"?
E Sabrina mi disse: "va', niente così che niente
proprio", cioè diciamo in relazione a questo rapporto
che avevano loro, quindi Sabrina mi fece capire che
preferiva magari essere anche stuzzicata, diciamo anche
presa in giro in un certo senso, da Ivano, piuttosto che
perderlo del tutto. Quindi per me lì fu chiaro il tipo
di rapporto e diciamo...
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei riesce...
DICH. Claudio SCAZZI - A me non mi andava tanto il
comportamento che aveva Ivano verso Sabrina, comunque
era sempre mia cugina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Claudio SCAZZI - Però dato che lei comunque mi fece
questa ammissione, quindi mi disse quasi candidamente:
"va bene, anche se sono sottomessa, basta che non lo
perdo", a un certo punto poi mi rimase sempre questo
sospetto, lei diciamo me lo confermò in parte mentre un
giorno, era tipo verso mezzogiorno, così, parlando.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un giorno?
DICH. Claudio SCAZZI - Un giorno, di agosto, non ricordo,
poteva andare tipo dal 10 al 20, non ricordo, parlando
in casa, siccome si parlava spesso di questa diciamo
relazione che c'era, perché comunque era palese, cioè
solo un cieco non poteva vedere che c'era qualcosa di

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ambiguo, si parlava come al solito di Sabrina, Ivano,
stavamo parlando io, mia sorella, era presente anche mia
mamma, c'era forse anche Maria, forse era anche presente
mio padre, a un certo punto si parlava sempre di Sabrina
e Ivano e Sara mi disse: "no, che Ivano l'ha fatta
spogliare, le ha fatto togliere la maglietta", poi non
mi ricordo se mi disse se rimase in reggiseno, senza
reggiseno, "e l'ha fatta rivestire". Quindi in quel
momento mia sorella mi diede la conferma che poi quello
che pensavo io era veritiero, cioè che tra loro comunque
c'era una relazione anche sessuale, oltre che
sentimentale, strana, però c'era, mi diede proprio la
conferma in quel momento lì quando parlammo. Siccome
continuavamo ancora a parlare lei comunque me lo fece
presente, cioè quindi lei diciamo mi fece capire che da
una parte Ivano aveva sbagliato a stuzzicare Sabrina,
comunque era sempre lui che, da quello che poi vedevo io
o comunque mi veniva raccontato, era sempre lui che
provocava Sabrina in maniera continua, però Sabrina dal
canto suo non riusciva a troncare questa cosa qua, cioè
gli andava bene lo stesso, non riusciva diciamo a
mandarlo a quel paese, no? Quindi quella diciamo fu la
conferma di quello che avevo sempre pensato io fin dai
primi giorni.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, cerchiamo un attimo di precisare
bene questo momento che sta raccontando.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Esattamente che cosa disse Sara in quella
circostanza?
DICH. Claudio SCAZZI - Mi disse che Ivano e Sabrina si erano
appartati.
P.M. M. BUCCOLIERO - Appartati dove?
DICH. Claudio SCAZZI - In macchina.
P.M. M. BUCCOLIERO - In macchina.

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DICH. Claudio SCAZZI - In macchina, non mi disse la località,
mi disse: "si sono appartati in macchina".
P.M. M. BUCCOLIERO - In macchina.
DICH. Claudio SCAZZI - "Ivano ha fatto togliere la maglietta a
Sabrina", non mi ricordo se disse che Sabrina rimase in
reggiseno o senza reggiseno, "e poi l'ha fatta
rimettere", cioè quindi mi fece capire che Ivano ancora
una volta aveva diciamo umiliato Sabrina e poi non aveva
diciamo concluso niente e d'altro canto Sabrina non si
era ancora ribellata a questo tipo di comportamenti da
parte di Ivano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, sul punto questo fatto che Sara
riferì a lei Sara come l'ha saputo, chi glielo ha detto?
DICH. Claudio SCAZZI - Questo non me lo disse lei come l'aveva
saputo, credo che glielo riferì direttamente Sabrina, so
che comunque loro avevano molta confidenza, quindi
sicuramente in una diciamo delle sue sedute, penso in
mattinata, nel pomeriggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Credo che le abbia riferito questa
cosa, perché comunque giustamente credo che Sabrina ne
abbia anche risentito di questo fatto, cioè credo che
fosse un'ulteriore umiliazione a quello che vedevamo
tutti, perché ripeto, io con Sabrina il discorso di
Ivano l'avevo pure affrontato in maniera diretta, lei mi
rispose in quel modo, quindi c'era qualcosa che non
andava ed era sotto gli occhi di tutti, cioè era
evidente che c'era un rapporto anomalo tra i due, non
quadrava.
P.M. M. BUCCOLIERO - È chiaro. Senta, sul punto lei ha già
reso dichiarazioni il 20 ottobre 2010.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E lei alle stesse domande del Pubblico
Ministero, la faccio sotto forma di contestazione, lei
dice: "qualche giorno prima del 15 agosto mia sorella

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Sara nel discutere con me circa i rapporti intercorrenti
tra Sabrina e Ivano Russo mi raccontò di avere appreso
dalla stessa Sabrina che una sera questa ultima si era
appartata in macchina con Ivano, mia sorella mi disse
che Sabrina si era spogliata, ma che non avevano
consumato il rapporto sessuale, in quanto Ivano a un
certo punto non aveva ritenuto compiere quell'atto,
perché non intendeva andare oltre il rapporto di
amicizia. Sara mi disse che Sabrina ci era rimasta male,
tant'è che si era confidata con mia sorella".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Questo è il resoconto che lei dice.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - È così?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi conferma queste dichiarazioni, è
così.
DICH. Claudio SCAZZI - È quello.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi Sabrina in effetti di questo
atteggiamento di Ivano Russo ci era rimasta male?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, da quello che mi disse Sara sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Da quello che disse Sara, certo.
DICH. Claudio SCAZZI - Comunque era sempre un'umiliazione,
cioè se tu fai spogliare una ragazza e poi la fai
rivestire non penso che la ragazza ci rimane bene,
voglio dire.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Claudio SCAZZI - Non credo che sia neanche un
atteggiamento normale.
INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO Senta, di questa circostanza
lei ebbe a parlare poi con Ivano Russo?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io parlai di questa circostanza con
Ivano Russo, non tanto per quello che riguardava
Sabrina, perché comunque Sabrina era grande, in più mi
aveva spiegato il tipo di rapporto che aveva con Ivano

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quando mi disse: "meglio così che niente", quindi non
c'era diciamo un grosso problema, perché se la sapeva
vedere anche da sola, alla fine era mia cugina, mi dava
fastidio l'atteggiamento di Ivano, però erano affari
suoi, il problema mi sorse nel momento in cui vedevo che
mia sorella aveva degli atteggiamenti molto affettuosi
con Ivano, cioè vedevo comunque abbracci, cose che non
aveva con nessun altro ragazzo, cioè io era la prima
volta che vedevo mia sorella in atteggiamenti affettuosi
con un ragazzo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Quindi a me facendo diciamo due più due
tra l'atteggiamento di Ivano che non mi andava bene, tra
queste cose che ero venuto a sapere, mi cominciai a
preoccupare, perché dissi: "io comunque sto qua ad
agosto, poi ad agosto parto, quindi settembre, tutti gli
altri mesi non ci sono", io diciamo vedendo appunto
queste cose qua mi cominciai un attimo a preoccupare,
perché dissi: "a me chi me lo dice che un domani Ivano
fa le stesse cose con mia sorella"? Dato che ero sicuro
degli atteggiamenti che aveva avuto lui e dato che mi
aveva anche mentito su quello.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè in che senso? Spieghi bene, come è
che le aveva mentito, di che cosa?
DICH. Claudio SCAZZI - Perché appunto io quando appresi questo
episodio il giorno dopo o dopo due giorni, ora non
ricordo, ci fu un'occasione in cui non era presente
Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo a Torre Colimena.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo.
DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Ivano, c'era Angela Cimino,
c'erano altre persone, a un certo punto io prendo da
parte Ivano sotto un chioschetto e non gli dico
direttamente di essere a conoscenza dell'episodio, non

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gli dico: "io so che tu ti sei appartato", comincio a
prenderla diciamo molto alla larga, cioè gli faccio
delle domande del tipo: "ma è possibile che Sabrina
pensa tutte queste cose e tu non fai niente per
motivarla? Ma è possibile che tu non fai niente per
farle pensare che c'è di più di un'amicizia"? E in quel
momento Ivano mi mentì spudoratamente, perché mi disse:
"no, siamo solo amici, non ho mai fatto niente per far
pensare a Sabrina che ci può essere più di un'amicizia,
è Sabrina che si butta addosso a me, è Sabrina che fa
quello, fa quell'altro", cioè quindi mi fece capire
quasi come se Sabrina era una pazza che si era fissata
con lui e lui non faceva niente per contraccambiare
queste sue attenzioni. Io sapendo dell'episodio capì che
lui mi stava mentendo spudoratamente, quando vedevo che
lui comunque continuava a tenere quella linea lasciai un
po' da parte la cosa, perché dissi: "va beh, Sabrina è
grande, tu pure", non è che devo stare lì a impazzire,
no? A un certo punto però dato che il suo comportamento
non andava bene glielo feci capire.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei fece capire ad Ivano che era a
conoscenza comunque di quel tipo di episodio?
DICH. Claudio SCAZZI - No, io non gli ho mai detto in maniera
diretta ad Ivano che sapevo di quell'episodio.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, diretto no, perché lei sempre in quel
verbale del 20 ottobre sul punto lei dice: "io seppur
velatamente feci intendere ad Ivano di conoscere
l'episodio che ho narrato", quello che abbiamo detto
prima.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi...
DICH. Claudio SCAZZI - Io feci intendere ad Ivano di sapere
qualcosa, quindi feci intendere veramente a Ivano di
sapere qualcosa, non di preciso che cosa, per vedere
come lui mi rispondeva, cioè io mi aspettavo che lui,

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comunque non era un giorno che ci conoscevamo, era già
un bel po', quindi lui sapeva come ero fatto io, mi
venisse a dire: "guarda, forse magari anche io ho
sbagliato, forse magari anche io ho esagerato con
Sabrina, perché l'ho stuzzicata troppo, perché magari
voglio tenere due piedi in una scarpa, voglio fare"..,
perché comunque lui in compagnia sapeva bene il ruolo
che aveva, cioè io vedevo che lui comunque era diciamo
ben visto non solo da Sabrina, pure tipo da Angela
Spagnoletti, pure altre ragazze lo vedevano di buon
occhio Ivano, quindi sapeva lui il ruolo che aveva,
addirittura ci fu una volta in cui si doveva decidere
per uscire, io forse ero a casa di Sabrina, Sabrina mi
disse: "no, se non c'è Ivano che esco a fare"? E Ivano
era cosciente di quanto gli stesse dietro Sabrina, era
pienamente cosciente, solo che dal mio punto di vista
faceva il finto tonto, a me siccome non andava bene il
suo comportamento glielo feci presente lì a Torre
Colimena, anche lì in maniera velata, non diretta, cioè
gli feci capire che come si comportava lui a me non
andava.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Non tanto per Sabrina, quanto perché a
me un domani nessuno mi garantiva che lui non facesse le
stesse cose con Sara, dato che Sara usciva con loro, io
non potevo essere presente e vedevo che già le cose non
andavano bene. Quindi anche perché anni prima avevo
notato questa usanza, cioè ho visto persone più grandi
di dieci, undici, dodici anni che avevano diciamo
amicizie con ragazzine molto più piccole, quindici,
sedici, quattordici anni, quando io chiesi spiegazioni
anni fa questi ragazzi mi dissero: "no, me la sto
crescendo", cioè mi fecero capire che loro
intrattenevano amicizia al puro scopo di aspettare che
queste ragazze qua diventavano grandi, quindi

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maggiorenni e poi provare comunque a fidanzarsi o a fare
qualcosa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Siccome io mi ricordavo questi episodi
di questi ragazzi avvenuti anni prima, sai, una cosa e
l'altra e l'altra, uno qualche preoccupazione ce
l'aveva, no? Era sempre mia sorella comunque sia, non è
che.., era minorenne, era piccola.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, questo episodio che ha riferito
quando ha parlato con Ivano, no?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda quando è avvenuto?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, questo avvenimento è avvenuto in
giorni recenti, perché io quando imbastì questo discorso
con mia sorella io parlavo su fatti recenti, cioè su
cose che avevo visto io ad agosto, quindi lei mi riferì
un episodio recente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei lo dice, il 20 ottobre quando è stato
sentito dice: "una sera, credo il 20 agosto, mentre ci
trovavamo a Torre Colimena" e racconta l'episodio.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi conferma che questa circostanza,
questo fatto è avvenuto il 20 agosto?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, la data precisa, io le posso
dire con sicurezza che non sono stati i primi giorni,
perché i primi giorni io sono arrivato e diciamo ho
valutato la situazione. Non può essere stato neanche
l'ultimo giorno, perché stavo partendo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Claudio SCAZZI - Non le do con sicurezza il 20, diciamo
che può essere tra il 10 e il 20.
P.M. M. BUCCOLIERO - Tra il 10 e il 20, però lei all'epoca
dichiarò il 20 agosto.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, però ripeto, dal 10 al 20, adesso
con sicurezza è passato molto tempo.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene, è chiaro.
DICH. Claudio SCAZZI - Però diciamo il range di periodo è
quello, comunque.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda in questa circostanza chi
erano le persone presenti?
DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Ivano, Angela, c'era mi
sembra il cugino di Angela Cimino, c'era Giovanni
Copertino, altri loro amici di compagnia.
P.M. M. BUCCOLIERO - Angela chi, ci spieghi.
DICH. Claudio SCAZZI - Angela Cimino.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cimino Angela.
DICH. Claudio SCAZZI - Erano tutti presenti, infatti...
P.M. M. BUCCOLIERO - Oltre a Sara, ovviamente.
DICH. Claudio SCAZZI - Oltre a Sara, sì, mancava solo Sabrina
quella sera.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma quando lei contestò questi
fatti ad Ivano si allontanò con Ivano o in presenza di
tutti ha fatto questo discorso?
DICH. Claudio SCAZZI - No, io mi appartai con Ivano, cioè lì
tipo c'era una specie di capannella dove c'era un
tabacchino, c'era una specie di copertura e giustamente
non mi sembrava il caso comunque di farlo davanti a
tutto, perché non ne vedevo il motivo, presi da parte
Ivano, ci sedemmo su un tavolino e cominciammo a parlare
di questo fatto, quindi ci appartammo, parlammo solo io
e lui di questo fatto qua. Ripeto, la presi molto alla
larga, perché comunque erano affari loro, però quello
che mi destava preoccupazione, quello che mi importava
era quello di far capire ad Ivano che i suoi
comportamenti con Sabrina già non mi piacevano, infatti
Ivano recepì il messaggio, perché qualche sera dopo noi
eravamo seduti, mia sorella appena arrivati o poco dopo
andò ad abbracciare Ivano, io guardai Ivano, Ivano capì
che lo stavo guardando e disse a mia sorella: "no, Sara,
non mi abbracciare, se no Claudio è geloso", quando lui

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fece questa battuta io intesi come se lui avesse capito
il mio discorso di Torre Colimena, quindi dissi: "ok,
allora l'ha capito che deve stare comunque attento,
perché è una ragazzina, non si può comportare come fa
con Sabrina, né oggi né domani", quindi io presi per
buono il fatto che lui aveva recepito pienamente il mio
messaggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, si ricorda se c'è stata qualche
ragione di litigio tra Ivano e Sabrina che lei ha
notato?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, di questo me ne parlò Ivano, di
alcuni screzi.
P.M. M. BUCCOLIERO - In che senso?
DICH. Claudio SCAZZI - Tra Sabrina e Sara, però io in quel
momento non gli diedi molto peso, riguardavano la sua
persona, la persona di Ivano, però in quel momento
siccome era ottobre, appena arrivato, io qualche giorno
dopo chiamai tutti quelli che frequentavano casa
Misseri, perché a me non mi tornava il fatto che loro
avevano frequentato casa...
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, che cosa disse Ivano di eventuali
screzi tra Sabrina e Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Ripeto, non approfondì, perché mi disse
che riguardavano la sua persona, poi io però non ci feci
caso, perché io ero interessato a Michele, perché io
feci loro la domanda tipo: "se voi siete stati 40 giorni
là è possibile che non vi siete mai accorti di qualcosa
di strano"? Tant'è che dissi sia a Ivano e sia, perché
io li chiamai, sia Ivano, sia Alessio, li chiamai e mi
sembra che ci trovammo alla Rosa dei venti, una cosa del
genere, parlammo di questo discorso.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per la comprensione del racconto, ma
ora quello che sta riferendo si riferisce a dopo la
scomparsa di Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, ottobre dopo, sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, sì.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, appunto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, su questo punto la domanda del
Pubblico Ministero che le chiedeva: "Ivano ti ha mai
parlato di discussioni che vi erano tra Sabrina e Sara"?
Lei è stato preciso.
DICH. Claudio SCAZZI - Di screzi, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Perché ha risposto: "mi ha parlato
proprio ieri".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi questo è dell'11 ottobre.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - "Mi ha parlato proprio ieri sera, quando
mi riferiva che effettivamente Sabrina aveva
rimproverato Sara perché la stessa era troppo attaccata
alla sua persona".
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, però tenete presente che a
ottobre si parlava esclusivamente di Michele, Sabrina
ancora non era tirata in ballo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito, ma questo fatto è vero?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, allora, io gli feci quella domanda
perché ero venuto a conoscenza tramite giornali o
televisioni di litigi tra Sara e Sabrina relativi a
queste presunte molestie di Michele e feci quella
domanda, però non mi interessava, quindi non approfondì
mai questi screzi tra Sabrina e Sara, lui mi disse che
riguardavano la sua persona, io surclassai la cosa,
quindi andai avanti, cioè a me interessava il fatto di
sapere perché questi qua per 40 giorni non si erano mai
accorti che in casa Misseri qualcosa che non andava.
P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, e questo...
DICH. Claudio SCAZZI - Chiesi: "ma Michele come è"? E lui mi
disse: "no, ma Michele partiva alle quattro di mattina e
ritornava alle otto di sera e quando c'era parlava poco
e niente". Io giustamente cioè mi era morta mia sorella,

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cercai di chiamare tutti quelli che comunque andavano a
casa Misseri che frequentavano il gruppo di Sabrina per
sapere cose in più, perché comunque in quel momento
avevo necessità di sapere delle cose per capire come era
potuta succedere una cosa del genere, cioè non me la
spiegavo assolutamente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma in quel momento le disse che il
rimprovero fatto a Sara era perché Sara era troppo
attaccata alla persona di Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E questo stiamo dicendo, quindi conferma
questa circostanza.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ricorda se Sabrina ha mai litigato
con Ivano perché in alcune circostanze non le aveva
rivolto le solite attenzioni? Si ricorda qualche
episodio in particolare?
DICH. Claudio SCAZZI - Mi ricordo un episodio in particolare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè?
DICH. Claudio SCAZZI - Forse uno degli ultimi giorni, in cui,
solitamente Ivano quando arrivava, siccome arrivava
dopo, la prima che salutava era Sabrina, sempre questi
atteggiamenti di bacini, bacetti, carezze, cose varie,
quella volta non mi ricordo se Ivano entrò direttamente
in birreria e prese da bere oppure si sedette e non
salutò per prima Sabrina, cioè salutò tutti in generale,
ma non salutò per prima Sabrina, forse perché avevano
avuto dei litigi, non mi interessava più di tanto, poi
dopo forse loro chiarirono questa cosa, perché comunque
Sabrina ci rimase male per l'ennesima volta, perché lei
era abituata ad essere salutata per prima da Ivano, lo
interpretò credo come un gesto di, non lo so, di
distaccamento da parte di Ivano, di qualcosa e in quel
momento vidi questa scena qua.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, questo fatto che lei parlò con
Ivano di quello che le aveva detto Sara, di quel fatto
che si erano appartati, tutto quel discorso là.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le fu contestato in qualche modo da
Sabrina Misseri?
DICH. Claudio SCAZZI - No, mai.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non le ebbe mai a dire niente Sabrina
Misseri?
DICH. Claudio SCAZZI - No, no, non mi disse niente, non mi
disse mai che lei aveva saputo da Ivano che ero a
conoscenza di... cioè non ho mai contestato questo tipo
di episodio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non parlò mai con lei di questo fatto?
DICH. Claudio SCAZZI - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta.
DICH. Claudio SCAZZI - Anche perché se lì c'è scritto che è
successo il 20...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando lei è andato a San Vittore Olona.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ha telefonato a casa? Lei è partito il
21, quindi un sabato.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io sono partito il 21, sono
arrivato il 22 a Milano, chiamai un paio di volte, una
volta mi disse mia mamma che non era...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando ha chiamato?
DICH. Claudio SCAZZI - Un paio di volte, ora non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, mi interessa quando rispetto alla
morte di Sara, 26 agosto.
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, di numero le dico due, due
volte mi ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Due volte.
DICH. Claudio SCAZZI - Due volte, mi ricordo che una volta mia
sorella non era...
P.M. M. BUCCOLIERO - La domenica dopo?

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DICH. Claudio SCAZZI - Credo di sì, credo o la stessa domenica
e poi la domenica dopo o qualche giorno...
P.M. M. BUCCOLIERO - Due giorni di seguito ebbe a parlare?
DICH. Claudio SCAZZI - No, non credo due giorni di seguito,
credo che fossero qualche giorno distaccato, mi ricordo
precisamente quello che chiesi a mia mamma, nel senso
che io le chiesi, la prima volta parlai a mia mamma di
cose di famiglia, poi chiesi: "Sara c'è"? E mi disse:
"no, non c'è", la seconda mi disse: "no, Sara Sta a San
Pancrazio".
P.M. M. BUCCOLIERO - E la prima volta che cosa le disse?
DICH. Claudio SCAZZI - Mi disse che Sara non era presente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che non era presente.
DICH. Claudio SCAZZI - Non era presente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Però non le disse dove stava.
DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo se me lo disse o meno.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha detto che ha regalato un
cellulare a Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quel cellulare che lei ha regalato a Sara
è stato mai utilizzato da lei per fare dei messaggi ad
Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - In che circostanza, si ricorda?
DICH. Claudio SCAZZI - Qualcuno, io generalmente non uso mai
messaggi, in quel caso diciamo che mia sorella aveva
delle promozioni riguardo appunto i messaggi e ne mandai
qualcuno ad Ivano del tipo: "stasera vieni? Sì o no"?
Quindi messaggi molto brevi in cui chiedevo conferma
tipo se lui venisse o no in birreria o se lui uscisse,
quindi mi rispondeva sì o no, "vengo alle", più di
quello non ho fatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, dai tabulati del
cellulare di Sara risulta che sono partiti dei messaggi
e ricevuti, tra Sara e Ivano, in questi giorni, il 15

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agosto ce ne stanno due di Sara e uno di Ivano, il 15
agosto è proprio il giorno di Ferragosto.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il 16 agosto tre di Sara e due di Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il 17 agosto sei di Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E tre di Ivano. Il 19 agosto uno di Sara,
poi il 22 agosto lei già non c'era più.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'è un sms e due chiamate senza risposta
di Sara, quindi...
DICH. Claudio SCAZZI - Quindi che ha ricevuto Sara o che ha
fatto?
P.M. M. BUCCOLIERO - Saranno una quindicina.
DICH. Claudio SCAZZI - Ok.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, che ha fatto.
DICH. Claudio SCAZZI - Ha fatto Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che ha fatto Sara su Ivano. Questi 15 lei
li può ricondurre a una sua attività o no?
DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io non ho riconosciuto diciamo
un traffico di messaggi fitti, perché io non ho
l'abitudine di mandare i messaggi, nel senso che io ti
mando un messaggio per sapere tipo dove sei, a che ora
vieni, se vedo che la cosa si prolunga ti chiamo, perché
non ho l'abitudine di avere diciamo un traffico fitto di
messaggi, come invece lo avevano invece altre persone,
che avevo notato.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè lei ha potuto fare un messaggio ad
Ivano col cellulare di Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo avere ricevuto la risposta non ne ha
fatti più.
DICH. Claudio SCAZZI - Basta, io ho fatto uno, massimo due
messaggi dal cellulare di Sara, non di più, perché non

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era mio uso diciamo avere un traffico telefonico fitto
di messaggi, se mi serviva qualcosa in più che sapevo
che la cosa si dilungava chiamavo direttamente, non era
mia abitudine mandare frequenti messaggi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma Ivano per parlare con lei ha
mai mandato direttamente un messaggio sul cellulare di
Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Che mi ricordi no, può essere che mi ha
risposto ai messaggi che gli mandavo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Risposto e questo l'abbiamo acclarato.
DICH. Claudio SCAZZI - Però io sinceramente...
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè se voleva parlare con lei chiamava
sul suo cellulare?
DICH. Claudio SCAZZI - Chiamava me, sì, sì, sì, senza nessun
problema, aveva il mio numero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, il 22 agosto quindi lei era già a
San Vittore Olona.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E lei sa chi ha fatto questo sms e queste
due chiamate con il cellulare di Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non lo sa. Senta, tutti questi messaggi
di cui abbiamo discusso le hanno fatto pensare ancora di
più che c'era qualche rapporto particolare tra Ivano e
Sara?
AVV. N. MARSEGLIA - C'è opposizione, Presidente, "le hanno
fatto pensare" proprio...
P.M. M. BUCCOLIERO - È un pensiero, di un fratello.
AVV. N. MARSEGLIA - Sì, c'è solo la mia opposizione, poi è
ammessa la domanda, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, la domanda è ammessa. Prego.
P.M. M. BUCCOLIERO - Allora, quando io vi dico questo scambio
fitto di messaggi mi vengono in mente diverse cose, nel
senso che io comunque valutai tutta la situazione,
pensai anche che magari Sabrina e Ivano potevano diciamo

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avere dei contatti, potrebbero avere avuto dei contatti
tipo a giugno, a luglio, quello che è e poi magari Ivano
avesse detto: "no, dato che arriva Claudio tronchiamo
qui diciamo questo scambio di messaggi, queste chiamate,
queste cose, perché magari Claudio potrebbe prenderla a
male". Quindi io lì per lì pensai qualcosa, però
sinceramente non gli diedi molto peso, quando poi mi
fecero vedere i tabulati e tutto io l'unica cosa che
dissi: "non conosco i messaggi come miei", siccome
mancano i testi non ti posso dire di chi sono, di che si
tratta, chi li ha mandati, però sicuramente non sono
miei e mi vennero in mente diciamo varie ipotesi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha collegato poi questo
scambio fitto di messaggi con i comportamenti affettuosi
di cui parlava prima tra Sara e Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - È una ipotesi che ho fatto, nel senso
che io vedendo per l'appunto questi contatti che aveva
mia sorella con Ivano, e ripeto, io quello è stato il
primo anno che ho visto mia sorella avere delle modalità
di comportamento con un ragazzo in quel modo, è stata la
prima volta, non ho mai visto mia sorella avere quei
comportamenti con un ragazzo, per me è stata la prima
volta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, la domanda è questa allora, sulla
base del dato obiettivo che lei ha accertato di questi
comportamenti tra Sara e Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Questi comportamenti Sara li aveva solo
con Ivano o li aveva anche con gli altri ragazzi della
compagnia?
DICH. Claudio SCAZZI - No, ripeto, la prima volta in cui ho
visto mia sorella avere dei comportamenti così
affettuosi con un ragazzo, con gli altri ragazzi della
compagnia non ha mai accennato ad avere comportamenti

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simili, li aveva solo con Ivano, esclusivamente con lui.

P.M. M. BUCCOLIERO - Solo con Ivano.


DICH. Claudio SCAZZI - Esclusivamente con lui.
P.M. M. BUCCOLIERO - Tant'è che lei non parla con Alessio di
questa cosa.
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, esatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Parla solo con Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, tornando un attimo, e
concludo, alla persona di Michele Misseri.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ha detto che più o meno l'ha
conosciuto bene, lo conosce bene.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, io cioè ho fatto tutti gli
anni, molte ricorrenze in casa loro, comunque eravamo
una famiglia unita, cioè tutte le ricorrenze le abbiamo
sempre fatte quando è stato possibile insieme, i Natali,
le Pasque, a me, ripeto, faceva anche piacere parlare
con Michele, comunque era una persona molto pacata,
molto gentile, aveva dei modi molto affabili anche
diciamo nello spiegarti le cose, non era presuntuoso,
non era... cioè io avevo piacere comunque a parlare con
lui.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se ha mai parlato al plurale
indicando dei comportamenti di una singola persona?
DICH. Claudio SCAZZI - No, assolutamente no. No, con me quando
parlava di lui parlava esclusivamente al singolare, non
si è mai sbagliato né sui termini, né sui plurali, né
sui singolari, parlava in maniera perfetta con me,
quindi non ha mai avuto problemi di questo tipo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene. Presidente, io ho finito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Dottor Argentino, ha delle domande?

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P.M. P. ARGENTINO - Sì, penso di sì. Senta, chi potrebbe
confermare la circostanza che Michele Misseri non usava
mai il plurale?
DICH. Claudio SCAZZI - Tutti quelli che stavano là, tutti
quelli che hanno partecipato a queste feste natalizie,
pasquali.
P.M. P. ARGENTINO - Chi, in particolare?
DICH. Claudio SCAZZI - I miei genitori, tutti i nostri
parenti.
P.M. P. ARGENTINO - Lei nel verbale di dichiarazioni del 20
dicembre 2010 fa un altro nominativo.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - E dice: "mi risulta che mio zio Michele
Misseri non si esprimeva mai al plurale quando doveva
fare qualcosa, tale circostanza può essere confermata da
mio zio Serrano Giuseppe".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, loro comunque lavoravano insieme,
quindi...
P.M. P. ARGENTINO - Senta, rispondendo prima a domanda del
Collega Buccoliero lei ha detto di aver parlare
dell'episodio avvenuto in macchina in casa con sua
sorella Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Quando affrontava questo discorso con
Sara era presente qualcun altro?
DICH. Claudio SCAZZI - Era presente mia mamma e c'erano
presenti anche credo mio padre, forse in un'altra
stanza, ora non ricordo, e Maria, eravamo questi qua
insomma, io, mia sorella, mia mamma, Maria e mio padre,
anche se non ricordo se poi mio padre stesse in cucina o
anche in Maria stessero in cucina o da un'altra parte,
comunque abbiamo affrontato questo discorso, comunque
era abbastanza ricorrente, cioè non era la prima volta
che si affrontava questo tipo di discorso, era capitato
spesso, perché comunque ripeto, era un rapporto anomalo

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che nessuno si capacitava di come, cioè di cosa ci fosse
in realtà, capito? Nel senso tu vedevi una cosa, ma te
ne veniva riferita un'altra, quindi non ti tornava,
cioè.
P.M. P. ARGENTINO - Senta, signor Scazzi, io a questo punto
devo farle una contestazione, perché se non gliela
faccio io sicuramente gliela faranno i Difensori,
rispondendo a domanda del collega Buccoliero lei ha
detto di avere appreso questa circostanza da Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Però nel verbale dell'11 ottobre 2010 lei
dice, pagina 2 per i Difensori, "posso dire che
effettivamente ho appreso che Sabrina aveva un forte
interesse di tipo sentimentale per Ivano, questo lo
desumevo dai comportamenti che Sabrina aveva con Ivano,
ma in particolare da un episodio riferitomi o da mia
madre o da Sara, in cui Sabrina si era appartata con
Ivano e dove la stessa si era tolta la maglietta,
rimanendo o solo con il reggiseno o senza reggiseno".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Ecco, la domanda che le pongo io è questa,
questi sono verbali di dichiarazioni dell'11 ottobre.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Poi lei è stato sentito il 20 ottobre e ha
detto: "me l'ha detto Sara".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Il 20 ottobre ha ricordato meglio
l'episodio? Come spiega questa lieve divergenza?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, perché comunque io sono sicuro che
eravamo quelli nella stanza, sono sicuro anche che mia
mamma comunque era presente, credo abbia anche
partecipato a questo dialogo, perché ripeto, non era la
prima volta che si affrontava questo tipo di discorso e
quindi poi ho ricordato meglio, quindi con precisione
quando mi è stata fatta la domanda con precisione: "chi

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è che te l'ha detto direttamente"? Ho detto: "è stata
Sara, mia sorella", perché comunque c'era questo
dialogo, ma credo che anche mia mamma abbia fatto parte
di questo dialogo, quindi se ne parlava tutti insieme,
cioè ognuno diceva la sua, quindi evidentemente anche
mia mamma ha partecipato a questo dialogo e io dopo ho
detto mia mamma, ma perché ha partecipato a questo
dialogo, quindi sono andato in confusione su quello.
P.M. P. ARGENTINO - Benissimo. È mai capitato che lei sia
uscito da solo con Sabrina e Sara e senza Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Qualche volta, sì.
P.M. P. ARGENTINO - Qualche volta. Ricorda se in una di queste
occasioni Sabrina le ha detto qualcosa con riferimento a
queste uscite?
DICH. Claudio SCAZZI - Mi ricordo che una volta uscimmo.
P.M. P. ARGENTINO - Rapportato alla persona di Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Mi ricordo che una volta uscimmo, credo
che Sabrina disse a Ivano che quella sera non usciva,
non mi ricordo poi per quale motivo siamo usciti e io
sbadatamente, siccome Ivano forse mi chiese: "che hai
fatto stasera"? Dissi: "ah, siamo usciti con Sabrina",
siccome Sabrina mi aveva raccomandato di non dire niente
a Ivano, anche se poi era qualcosa di innocente, però
diciamo per appunto non provocare cose strane avvisai
subito Sabrina, dissi: "guarda, nel parlare mi è
scappato che siamo usciti" e Sabrina tipo non mi ricordo
se mi disse: "va beh, ormai l'hai detto", cioè comunque
finì lì, comunque io chiarì subito, al momento il fatto
che anche se lei mi disse: "non dirlo" purtroppo nel
parlare mi scappò, perché evidentemente non sono
riuscito a coprire questa cosa qua e mi scappò, però io
avvisai subito lei per poi non avere il problema che
magari un domani poteva nascere qualche malpensamento,
nel senso qualcosa tra di loro, cioè io dissi subito:
"guarda, ho fatto questo, sappilo", punto.

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P.M. P. ARGENTINO - E Sabrina quale fu la sua reazione?
DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo se mi disse: "va beh,
ormai è successo", cioè si prese una piccola
arrabbiatura lì per lì, anche perché poi lei io non lo
dissi di persona, mi sembra che le mandai tipo un
messaggio per dirglielo, perché comunque era molto
tardi, non la volevo chiamare perché non sapevo se già
dormiva, siccome lei comunque faceva orari abbastanza
duri sapevo che magari delle volte tipo si svegliava
presto, per non disturbarla non la chiamai, le mandai un
messaggio, così ho detto, pensai: "se non lo legge
adesso lo leggerà domani mattina, comunque la avviso in
tempo di quello che è successo". Lei mi sembra che in
quel momento si svegliò o comunque non stava dormendo,
mi rispose subito, si arrabbiò un attimino, però poi
forse, non so, era stanca, non aveva neanche voglia
magari di stare lì a discutere, finì lì la faccenda,
cioè una volta che la avvisai basta.
P.M. P. ARGENTINO - Senta, lei rispondendo sempre a domanda
del collega ha detto che una volta ritornato da Milano
in Avetrana ha cominciato a frequentare quelle persone
di cui ha parlato prima.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Quando uscivate fuori di Avetrana con
quali mezzi andavate?
DICH. Claudio SCAZZI - Allora, uscivamo in special modo o con
la macchina di Ivano, spessissimo, oppure con quella di
Alessio, oppure... credo solo con quelle, non mi ricordo
altri mezzi, perché comunque Sabrina era sprovvista di
automobile, la Cimino anche, io credo che la mia non la
usassi più di tanto, perché comunque c'erano quelle
degli altri, quindi credo che i mezzi utilizzati più
spesso fossero la macchina di Ivano e la macchina di
Alessio.

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P.M. P. ARGENTINO - Quando uscivate con Ivano e poi
ritornavate ad Avetrana chi praticamente accompagnava
per primo a casa Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Allora, accompagnava per primo Sabrina,
poi noi e poi Angela Cimino e alla fine tornava a casa
lui.
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda di qualche episodio particolare
che è avvenuto in una di queste occasioni? Tipo un
messaggio mandato da Sabrina?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, ricordo questo fatto, diciamo
arrivò un messaggio proprio mentre noi stavamo scendendo
dalla macchina, non mi ricordo se arrivò a Sara, arrivò
questo messaggio con...
P.M. P. ARGENTINO - No, un momento, quando arrivò, dopo che
era stata lasciata Sabrina?
DICH. Claudio SCAZZI - Dopo che era stata già lasciata, cioè
fu lasciata Sabrina a casa, poi accompagnò noi, nel
momento che stavo, nel mentre che stavo scendendo arrivò
questo messaggio con scritto tipo...
P.M. P. ARGENTINO - Innanzitutto chi eravate in macchina
quella sera?
DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Angela Cimino, Sara e
Ivano.
P.M. P. ARGENTINO - Ivano e?
DICH. Claudio SCAZZI - Io, Angela Cimino, Sara e Ivano,
quattro.
P.M. P. ARGENTINO - E Ivano. E quindi però Sabrina c'era già
in macchina?
DICH. Claudio SCAZZI - No, era stata lasciata.
P.M. P. ARGENTINO - Era stata lasciata.
DICH. Claudio SCAZZI - Era stata già accompagnata a casa, cioè
lei non era...
P.M. P. ARGENTINO - È bene chiarirlo bene questo fatto.
DICH. Claudio SCAZZI - Ok, ok.
P.M. P. ARGENTINO - Quindi arriva questo messaggio?

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DICH. Claudio SCAZZI - Con scritto tipo: "dimmi chi ha
accompagnato per ultima", una roba del genere.
P.M. P. ARGENTINO - Sul cellulare di Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, credo di sì, arrivò questo
messaggio, lo commentammo a voce alta tipo, cioè ognuno
disse la sua, no? Dissi: "possibile che c'è tutta questa
fissazione"?
P.M. P. ARGENTINO - No, riferisca alla Corte come avete
commentato.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, allora, ognuno commentò a modo suo,
nel senso che io rimasi un attimo basito, no, da questo
messaggio, perché comunque faceva una richiesta
abbastanza strana, cioè: "dimmi chi ha accompagnato per
ultima", era una richiesta abbastanza strana, ognuno
fece un commento, io forse dissi: "mah, è strano che è
così fissata", cioè feci un commento molto labile,
perché non mi interessava più di tanto poi alla fine
cosa scrivesse e poi credo che Ivano e Angela abbiano
commentato a loro volta questo messaggio tra di loro
dicendosi qualcosa che adesso non ricordo, ma anche lì
diciamo il succo era come era possibile che una persona
se fissasse così tanto con un'altra a tal punto da
dirgli chi lasci per ultima, cioè nel senso credo che
Sabrina facesse diciamo una scala di importanza, cioè
secondo lei l'ultima persona lasciata da Ivano era
quella più importante per lui, credo che facesse questa
specie di scala, mò non so perché, però diciamo poi
l'episodio andò così e...
P.M. P. ARGENTINO - Quando avvenne questo episodio lo ricorda?
DICH. Claudio SCAZZI - Sempre ad agosto, sinceramente non
ricordo in che periodo, anche lì diciamo sicuramente non
nei primi giorni e sicuramente non l'ultimo, periodo che
potrebbe andare anche lì dall'8 al 19, non ricordo
adesso i periodi.

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P.M. P. ARGENTINO - Un attimo di pazienza, Presidente, un
attimo solo. Senta, è a conoscenza di qualche
particolare relativo alle frequentazioni di sua sorella
con Sabrina quando dovevano andare a mare?
DICH. Claudio SCAZZI - No, sapevo che comunque si accordavano,
siamo andati al mare qualche volta.
P.M. P. ARGENTINO - No, non quando c'era lei, dico quando sua
sorella Sara doveva andare al mare con chi andava quando
non c'era lei?
DICH. Claudio SCAZZI - Con Sabrina.
P.M. P. ARGENTINO - Con Sabrina. Ricorda se Sara preannunciava
quando dovevano andare al mare la sua visita presso casa
Misseri con qualcosa?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, credo che comunque la avvisasse.
P.M. P. ARGENTINO - In che modo la avvisava?
DICH. Claudio SCAZZI - Lì siccome di pomeriggio Cosima andando
in campagna dormiva, quindi diciamo io avevo appreso che
c'era l'abitudine di fare uno squillo per comunicare:
"sono arrivata", per non disturbare appunto Cosima
comunque e Michele che dormivano, si usava questa cosa
qua, infatti tipo una volta io stavo per suonare e Sara
mi disse: "no, non suonare, che se no poi la zia si
sveglia", dissi: "beh, allora come facciamo"? "No, le
faccio uno squillo, Sabrina capisce che siamo arrivati
ed esce, oppure mi apre e entriamo", quindi diciamo
c'era questa prassi nel pomeriggio presto, per non
svegliare loro che giustamente tornavano dal lavoro, si
usava questa prassi qua.
P.M. P. ARGENTINO - Ah, quindi in questo modo gli risulta che
c'era questo tipo di...
DICH. Claudio SCAZZI - Io quando sono andato nell'orario
diciamo che va tipo non so, dalle due, alle tre, alle
quattro di pomeriggio per non svegliare appunto Cosima e
Michele, ripeto, una volta mia sorella mi disse: "non
suonare, se no si sveglia", poi se andavo magari di

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sera, di mattina potevo anche suonare, perché magari non
c'era nessuno che dormiva.
P.M. P. ARGENTINO - In presenza sua solo una volta è successo
questo fatto o più volte?
DICH. Claudio SCAZZI - No, pochissime volte, sarà successo una
volta o due.
P.M. P. ARGENTINO - Pochissime volte quante?
DICH. Claudio SCAZZI - Una volta - due.
P.M. P. ARGENTINO - Una volta o due?
DICH. Claudio SCAZZI - Un paio di volte, non le so dire di
preciso, quella volta lì mi ricordo perché me lo disse
proprio mia sorella di fianco, poi magari altre volte
tipo è capitato che magari mia sorella sapeva già che
dovevo andare, io tante volte magari la chiamavo per
dire: "stai lì a casa"? "Sì", quindi non c'era neanche
bisogno di suonare, perché mi apriva direttamente,
comunque questo episodio qua è successo un paio di
volte.
P.M. P. ARGENTINO - Senta, alla data dell'11 ottobre 2010 lei
dove era?
DICH. Claudio SCAZZI - 11 ottobre 2010, credo che fossi già
qua ad Avetrana.
P.M. P. ARGENTINO - Ad Avetrana.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - L'11 ottobre veniva sentito da noi.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se la sera precedente aveva
incontrato qualcuno?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io la sera precedente credo che
avessi chiamato Ivano, Alessio appunto per questo motivo
qua, perché io appena arrivato, io sono arrivato credo
il 7 e ripeto, non mi tornava questo fatto qua che tutti
avevano frequentato dalla mattina alla sera casa Misseri
e nessuno si era accorto di niente, quindi chiamai a
raccolta tutte queste persone che avevano frequentato o

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che facevano parte della compagnia di Sabrina, comunque
avevano frequentato casa Misseri e mi ricordo tipo li
chiamai, andammo forse alla Rosa dei venti, un bar lì
vicino, ci incontrammo, cominciammo a parlare e...
P.M. P. ARGENTINO - Chi, con chi avete iniziato a parlare?
DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Ivano, Alessio, i soliti
insomma, cominciammo a parlare di questi discorsi qua.
P.M. P. ARGENTINO - Con Alessio ricorda che tipo di argomento
ha affrontato?
DICH. Claudio SCAZZI - No, credo argomenti simili, cioè il
fatto di...
P.M. P. ARGENTINO - Argomenti?
DICH. Claudio SCAZZI - Argomenti simili, cioè anche lui mi
diceva che comunque erano stati vicino a Sabrina perché
loro di sera tenevano compagnia a Sabrina guardando un
sacco di dvd per tirarla su di morale, cose così e...
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda... Prego, prego, stava
continuando.
DICH. Claudio SCAZZI - No, no, dica, dica, ho finito.
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se avete parlato di un certo
Mimino con Alessio?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, Alessio mi fece presente che aveva
notato, frequentando appunto casa, dopo che io gli
chiesi insomma tutto questo discorso qua: "come mai non
ti sei accorto di qualcosa"? Disse: "no, c'è questo
Mimino, comunque ha frequentato casa di Michele finché
non hanno trovato il telefono in maniera giornaliera,
cioè tutti i giorni me lo trovavo là, a un certo punto
quando è stato trovato il telefono è sparito, non l'ho
più visto".
P.M. P. ARGENTINO - Quando? Parli un poco poco più piano, se
no...
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E alzi la voce, cortesemente, non me
lo faccia ripetere.

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P.M. P. ARGENTINO - Quando è stato trovato che cosa?
DICH. Claudio SCAZZI - Il telefonino, il telefonino di mia
sorella.
P.M. P. ARGENTINO - Ah, il telefonino di sua sorella.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Quindi una volta che è stato trovato?
DICH. Claudio SCAZZI - Alessio mi fece presente che finché non
era stato trovato il telefono Mimino era assiduamente
presente in quella casa, mi disse: "ogni giorno stava
là".
P.M. P. ARGENTINO - Quale casa?
DICH. Claudio SCAZZI - Quella di Misseri, dal momento in cui
fu trovato il telefono Mimino sparì, cioè non si vedeva
più e io dissi: "guarda, buono a saperlo, io riferisco,
poi sarà la Procura a valutare se c'è qualcosa in più,
se magari è una cosa che comunque non ha rilevanza", io
dissi: "guarda, io riferisco".
P.M. P. ARGENTINO - Senta, e lei quel Mimino lo conosceva?
DICH. Claudio SCAZZI - Di vista, sapevo che era un parente di
Michele, vedevo che erano molto affiatati, forse Sabrina
anche mi parlò di lui, qualche volta, mi disse che
comunque lavorava con Michele e tutto, cioè.
P.M. P. ARGENTINO - Che tipo di parentela c'era?
DICH. Claudio SCAZZI - Non lo so, credo che fossero nipoti.
P.M. P. ARGENTINO - Un nipote. Grazie, Presidente, io ho
terminato.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, Presidente, una sola.
P.M. P. ARGENTINO - Chiedo scusa, se no poi me ne scordo, lei
è a conoscenza di una conversazione, di conversazioni
intercorse tra Mariangela Spagnoletti e Sabrina Misseri
aventi ad oggetto Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, mi ricordo di una conversazione,
non mi ricordo se l'ho sentita io in prima persona o mi
è stata riferita, era una conversazione anche abbastanza
banale, cioè tra ragazzi, in cui una contestava

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all'altra il fatto che Sara attirasse molto l'attenzione
di Ivano e se si fosse portata, cioè se fosse andata con
loro diciamo loro non sarebbero state più viste in
maniera diciamo giusta da Ivano, cioè dicevano: "Sara
distoglie l'attenzione nei nostri confronti da parte di
Ivano", era questo diciamo il succo del discorso, quindi
una specie di cosa così.
P.M. P. ARGENTINO - E questo lei da chi l'ha saputo?
DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo se ero presente nel
discorso oppure mi è stato riferito da qualcuno.
P.M. P. ARGENTINO - Da chi?
DICH. Claudio SCAZZI - Onestamente non ricordo, presumo mia
sorella, comunque avendo un dialogo molto buono con lei
presumo che me l'abbia detto lei.
P.M. P. ARGENTINO - E può essere stata anche sua madre o no?
DICH. Claudio SCAZZI - Difficilmente.
P.M. P. ARGENTINO - Difficilmente. Grazie.
DICH. Claudio SCAZZI - Prego.
P.M. M. BUCCOLIERO - Una sola. Senta, lei ha parlato del
messaggio che Sabrina fece sul cellulare di Sara per
dire: "fammi sapere chi lascia per ultima".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ha spiegato più o meno.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E avete fatto dei commenti, ha detto.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ma questi vostri commenti voi avete
attribuito questo messaggio a un fatto di gelosia di
Sabrina?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, allora, abbiamo attribuito questo
messaggio a un fatto di voler controllare Ivano per
gelosia, cioè di voler verificare chi lasciava per
ultimo Ivano per una questione comunque sempre di
gelosia legata a questo rapporto diciamo molto strambo,
cioè nel senso... poi è ovvio che comunque essendo Ivano

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presente in macchina ho notato anche che si tendeva
molto a incolpare diciamo Sabrina, cioè si tendeva quasi
a far pensare come se Sabrina fosse una pazza che era
invaghita di questo ragazzo, però che questo ragazzo non
facesse niente per motivare questa sua diciamo gelosia,
questo suo amore, questo suo stravedere, anche perché
comunque io ricordo che quasi tutti i giorni il discorso
ricadeva sempre su Ivano, cioè io mi ricordo non c'era
un giorno in cui non si passava sul discorso di Ivano e
veniva decantato in maniera eccezionale da Sabrina,
cioè: "quanto è bello, quanto è bravo, quanto è
simpatico, e qua, e là", cioè era una cosa veramente
ripetuta, una cosa assidua.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un'ossessione, insomma, era.
DICH. Claudio SCAZZI - Una cosa così, cioè una cosa mai vista,
era proprio un ripetersi, infatti tanto è vero che io
addirittura siccome avevo diciamo un buon rapporto con
l'ex ragazzo di Sabrina addirittura una volta dissi a
Sabrina: "ma perché non ti rimetti insieme a Andrea"?
Perché diciamo lo vedevo meglio, cioè lo vedevo un
ragazzo più posato, più serio, che comunque non la
prendeva in giro, facemmo pure questo tipo di discorso,
lei disse: "no, però Andrea non è simpatico come Ivano,
Ivano è meglio, Ivano qua" e poi io lasciai perdere il
discorso, insomma, non gli diedi peso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Grazie, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, precisiamo che anche per
Claudio Scazzi, così come abbiamo detto l'altra volta,
la Parte Civile ha chiesto l'esame come Parte Civile,
non come teste, quindi prego la Difesa, esame diretto
della Difesa dell'imputata Sabrina Misseri. Prego,
Avvocato Marseglia.
Esame della Difesa, Avv. Marseglia Nicola
AVV. N. MARSEGLIA - Grazie, Presidente. Senta, signor Scazzi,
lei quante volte è stato interrogato, a sua memoria, dal

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Pubblico Ministero e dai Carabinieri nell'ambito di
questa inchiesta nella fase delle indagini preliminari?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, ricordo un tre - quattro volte.
AVV. N. MARSEGLIA - Le leggo io, lo traggo dai processi
verbali.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - 10 settembre 2010, 11 ottobre, 20 ottobre,
20 dicembre.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Successivamente al 20 dicembre lei è stato
più interrogato?
DICH. Claudio SCAZZI - Non credo, non ricordo.
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, nel corso di questi interrogatori
le sono state fatte più o meno le domande che le sono
state rivolte anche stamani.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - E lei ha dato delle risposte abbastanza
difformi.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Io sono costretto a fare delle
contestazioni immediate, in particolare per quello che
si riferisce all'atteggiamento degli amici della
comitiva frequentava da sua sorella nei confronti di
Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Lei ha detto, rispondendo al Pubblico
Ministero, ai Pubblici Ministeri che a un certo punto
non solo l'ha colpita, ma l'ha anche infastidita
l'atteggiamento di Ivano nei confronti di sua sorella.
DICH. Claudio SCAZZI - No, mi infastidiva il comportamento di
Ivana verso Sabrina.
AVV. W. BISCOTTI - Però, Presidente, chiedo scusa, dovrebbe
fare a mio giudizio prima la domanda ed eventualmente
successivamente la contestazione.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - O comunque procede alla contestazione
se già c'è stata la...
AVV. N. MARSEGLIA - Sì, posso procedere direttamente alla
contestazione: "faccio presente che gli amici di mia
cugina"...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quale verbale è questo, Avvocato?
AVV. N. MARSEGLIA - Questo è il verbale del...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Indicando gli estremi del verbale.
AVV. N. MARSEGLIA - Del 10 settembre 2010, seconda pagina,
seconda risposta, voi avete saltato solo questa, poi
avete fatto domande su tutto, partirei proprio da questo
dato che è stato saltato. "Quando sono arrivato ad
Avetrana io ho iniziato a frequentare le amicizie di mia
cugina Sabrina, che poi sono le stesse di mia sorella
Sara".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - "Non essendo nato e cresciuto ad Avetrana
mi"...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, Avvocato Marseglia, vada alla
contestazione rispetto alla difformità, non lo
rileggiamo tutto.
AVV. N. MARSEGLIA - La contestazione è questa, tre righe,
Presidente: "faccio presente che gli amici di mia cugina
Sabrina sono più grandi di mia sorella, ma ho
riscontrato che tutti sono molto protettivi nei
confronti di Sara, in particolare due ragazzi, Ivan e
Carlo Alessio, che la trattavano con riguardo, durante
le uscite non ho mai assistito a comportamenti o fatti
preoccupanti da parte di altre persone nei confronti di
mia sorella, la quale era sempre protetta e controllata
dai nostri amici".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, infatti io la mia preoccupazione
non era riferita al presente.
AVV. N. MARSEGLIA - No, lei conferma queste dichiarazioni?

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DICH. Claudio SCAZZI - Confermo, confermo anche che la mia
preoccupazione non era riferita al presente, perché al
presente c'ero io, quindi potevo valutare i
comportamenti, ma la mia preoccupazione era per il
futuro.
AVV. N. MARSEGLIA - No, guardi, la contestazione è doppia,
perché...
DICH. Claudio SCAZZI - Per un dopo.
AVV. N. MARSEGLIA - Perché questa dichiarazione contrasta con
quello che lei ha detto.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'è opposizione, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia la contestazione, poi la
valuterà la Corte se contrasta o no.
AVV. N. MARSEGLIA - L'ho fatta la contestazione, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Chieda il chiarimento.
AVV. N. MARSEGLIA - Ha confermato che le dichiarazioni rese
sono queste e il senso di quelle dichiarazioni viene
ribadito.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Va bene.
DICH. Claudio SCAZZI - Ma infatti la mia preoccupazione non
era per il presente, era per il futuro, infatti io ho
detto...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E diamogli la possibilità però di
chiarire, non interrompiamo la frase.
AVV. N. MARSEGLIA - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha sentito la contestazione.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa voleva dire?
DICH. Claudio SCAZZI - Io intendo dire che in quel momento non
mi preoccupava il presente, perché nel presente c'ero
io, infatti io ho detto: "a me chi me lo dice un
domani"? Io penso di essere stato preciso, io ho detto:
"a me chi me lo dice un domani che Ivano non faccia la
stessa cosa con Sara"? Dato che vedevo il comportamento

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che aveva Sabrina, quindi io contestavo non il presente,
perché ripeto, nel presente Ivano mi aveva dato atto di
avere capito il messaggio che avevo mandato.
AVV. N. MARSEGLIA - No, no, guardi...
DICH. Claudio SCAZZI - Quando lui mi ha detto: "Sara, non mi
abbracciare, se no tuo fratello è geloso" io lì ho
capito che lui aveva capito il messaggio mandato da me,
quindi io quello era a posto.
AVV. N. MARSEGLIA - Va bene, la contestazione rimane. Poi le
faccio una domanda perché nel corso di quattro
interrogatori lei non ha mai parlato della presunta
gelosia o dell'interessamento di Ivano nei confronti di
sua sorella.
DICH. Claudio SCAZZI - Perché io ritenevo che Ivano...
P.M. M. BUCCOLIERO - In che senso non ha parlato? Cioè ci
faccia capire, come non ha parlato, in che senso? Cioè
non capisco. La domanda quale è?
AVV. N. MARSEGLIA - Lei ha mai riscontrato atteggiamenti di
gelosia da parte di sua sorella a causa di Ivano nei
confronti di chiunque?
DICH. Claudio SCAZZI - Io ho riscontrato atteggiamenti di
affetto che non ho mai visto con nessun altro ragazzo da
parte di Sara verso Ivano, solo quello ho riscontrato.
AVV. N. MARSEGLIA - Va bene. Nulla altro.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, chiedo scusa, gelosia di
chi?
AVV. N. MARSEGLIA - Nei confronti di chiunque, sua sorella ha
mai manifestato atteggiamenti di gelosia nei confronti
di chiunque a cagione di Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - No, mia sorella ha solo manifestato un
particolare modo di fare nei confronti di Ivano che non
aveva con nessun altro ragazzo.
AVV. N. MARSEGLIA - Benissimo. Senta, lei ha detto che
restava, è rimasto in Avetrana per circa 20 giorni, che

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poi è il periodo delle ferie, dal primo agosto al 21
agosto.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto.
AVV. N. MARSEGLIA - Quando è ripartito, che aveva avuto un
rapporto oggettivamente e soggettivamente
particolarmente intenso con sua sorella, addirittura
dormiva nella stessa stanza.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Quindi avevate modo di confrontarvi.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Ecco, in tutto questo periodo, in questi
venti giorni sua sorella le ha mai manifestato
preoccupazioni, timori di qualunque genere?
DICH. Claudio SCAZZI - No, io guardi, appunto vedendo questi
comportamenti di affetto particolare che aveva Sara nei
confronti di Ivano una volta una mattina gli feci
proprio una domanda diretta, dissi: "Sara, ma a te ti
piace Ivano"? In quel momento mia sorella con una
piccola risata, una piccola cosa mi disse: "no", però mi
disse un no che pareva un sì e poi cambiò subito
discorso, l'unica volta io le chiesi qualche chiarimento
nei confronti di quello che.., in che modo lei vedeva
Ivano, mi disse un no che però appariva un sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Quindi le ha mai detto che aveva interesse
per Ivano?
AVV. W. BISCOTTI - Ha risposto però, scusi, Presidente, ha
appena risposto alla domanda.
AVV. N. MARSEGLIA - La domanda viene rifatta in questi
termini: le ha mai detto che aveva un qualunque
interesse per Ivano?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, ha detto che disse no e lui
dalla risata intuì che la risposta era sì, l'ha appena
finito di dire.
AVV. N. MARSEGLIA - Faccio una contestazione sulla base di
quanto dichiarato l'11 ottobre 2010, a domanda: "Sara le

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ha mai detto che aveva interesse per Ivano"? Risposta:
"assolutamente no, anzi, quando glielo ho chiesto ha
negato la circostanza, dicendomi che Sabrina era
chiaramente attratta da Ivano, mentre Ivano la voleva
solo come amica".
P.M. M. BUCCOLIERO - Esatto, e qual è la contestazione?
AVV. N. MARSEGLIA - La contestazione: "Sara le ha mai detto
che aveva interesse per Ivano"? "Assolutamente no".
P.M. M. BUCCOLIERO - E ha ribadito.
DICH. Claudio SCAZZI - Perché verbalmente lei mi ha detto no,
per me un no vuol dire no, però se poi mi fa vedere con
una smorfia, con una risata che intendeva sì, quindi...
AVV. N. MARSEGLIA - La domanda era questa.
DICH. Claudio SCAZZI - Fai una risata, io conoscendo mia
sorella e alla luce poi dei fatti, insomma...
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, quello che ha detto stamani è stato
anche oggetto di preoccupazioni esternate in famiglia?
Cioè lei quando è partito, visto che stamattina ha detto
che era rimasto con questo dubbio, lo ha esternato a suo
padre, a sua madre?
DICH. Claudio SCAZZI - Non ho capito la domanda.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quale dubbio, Presidente? Non sto capendo
la domanda.
AVV. N. MARSEGLIA - "Non vorrei che quando io mi allontano da
Avetrana possa succedere qualche cosa, ho queste
preoccupazioni" etc. etc.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, se ha parlato stamattina con...
AVV. N. MARSEGLIA - Non stamattina, se ha parlato all'epoca,
se ha esternato ai suoi genitori queste preoccupazioni
in prospettiva.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Circa Sara.
AVV. N. MARSEGLIA - Circa Sara.

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DICH. Claudio SCAZZI - No, non ne ho parlato, perché ritenevo
il discorso chiuso, nel senso quando a me Ivano mi ha
risposto in quel modo penso...
AVV. N. MARSEGLIA - Quindi non ne ha parlato.
DICH. Claudio SCAZZI - Con i miei genitori no, perché ritenevo
che il discorso fosse chiuso e avessi chiarito tutto,
sia con Sabrina, sia con Ivano, sia tutti, quindi...
AVV. N. MARSEGLIA - Va bene così. Senta, nelle immediatezze
del fatto, la scomparsa di Sara, lei ha espresso dei
giudizi in ordine a questo fatto? Ha manifestato quelle
che potevano essere le ragioni, che cosa potesse essere
successo?
DICH. Claudio SCAZZI - No, io, allora, a me mi chiamò mia
mamma alle otto di sera.
AVV. N. MARSEGLIA - Prego?
DICH. Claudio SCAZZI - Mi chiamò mia mamma alle otto di sera
del giorno 26, mi disse: "Sara non si trova", una cosa
del genere, io lì per lì quando mia mamma mi disse che
aveva fatto anche la denuncia la presi come diciamo una
cosa superiore a quella che era la realtà, nel senso che
io comunque sapendo che mia sorella andava a Maruggio a
scuola, quindi usava già i pullman, ho pensato che
magari avesse incontrato qualche amica più grande, di
scuola o comunque sua conoscente, fossero andati in
qualche paese lì vicino, tipo l'Auchan di Manduria, di
Taranto, non avesse trovato il modo per ritornare,
avendo fatto diciamo questa cappellata a mia mamma
avesse spento il cellulare per non sentire i rimproveri
di mia mamma. Quindi quando mia mamma mi chiama alle
otto io dissi: "va beh, mò provo a chiamarla pure io",
siccome lavoravo di notte...
AVV. N. MARSEGLIA - La telefonò alle otto di sera?
DICH. Claudio SCAZZI - Otto di sera, sì, alle 20.00, continuai
a chiamarla tutta notte, dato che io lavoravo di notte e
ogni volta che chiamavo dentro di me dicevo: "va beh,

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tanto mò mi risponde, mò mi risponde", quella notte lì,
la mattina poi andai a dormire e quando mi svegliai
cominciai ancora a chiamare, chiamai mia mamma, chiamai
anche, cominciai a chiamare in Caserma per vedere come
stavano le cose, andai io in diversi posti di
Carabinieri, Polizia lì, cioè principalmente per sapere
come funzionava se una persona non si trovava. Passarono
i giorni, cominciai a preoccuparmi sempre di più, però
sapendo che mio padre era rimasto giù dentro di me
dicevo: "va bene, mio padre è rimasto giù, quindi mia
mamma non sta da sola, c'è una figura maschile che sta a
casa comunque e che può controllare la situazione, io
sto qua", siccome si era paventata in giro l'idea che
mia sorella potesse avere preso il treno perché voleva
raggiungermi, anche dal fatto che comunque mia sorella
prima che io partissi mi diceva: "non partire, stai
qua", dissi: "va beh, io sto qua, che magari se mia
sorella torna io sto qua a casa, la prendo subito, no?
Magari mi chiama, mi dice: "sto in stazione centrale a
Milano, vado subito, la prendo e risolviamo". Passando i
giorni le cose andavano sempre peggio, perché non si
risolveva niente e io diciamo mi fissai sui satellitari,
cioè dissi: "io con tanti satelliti che ci sono è
possibile che non c'è un satellite che ha una foto che
punta su quella strada? Possibile che non c'è una foto
con un'immagine, l'ombra di mia sorella", per sapere se
è passata o no da qualche parte, quindi puntai molto sui
satelliti e sulle celle telefoniche.
AVV. N. MARSEGLIA - Va bene. Poi quando è tornato ad Avetrana?
DICH. Claudio SCAZZI - Sono tornato credo il 7.
AVV. N. MARSEGLIA - Il 7 di settembre.
DICH. Claudio SCAZZI - No, 7 di ottobre credo.
AVV. N. MARSEGLIA - Di ottobre.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.

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AVV. N. MARSEGLIA - 7 di ottobre. Senta, lei rispondendo prima
a domande del Pubblico Ministero diceva che il suo
rapporto con la famiglia di Sabrina era buono,
fondamentale.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, molto buono, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Tra le due famiglie c'era anche uno
scambio di frequentazioni durante le feste comandate?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, si andava insieme a fare
Natale, spesso Cosima preparava diciamo il Natale,
queste ricorrenze.
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, pure il Ferragosto avete trascorso
insieme?
DICH. Claudio SCAZZI - Non ricordo, Ferragosto di quale anno?
AVV. N. MARSEGLIA - Di quell'anno.
DICH. Claudio SCAZZI - Ferragosto mi sembra che facemmo una
specie di pranzo veloce, perché mio nonno non stava
bene, in quel periodo là mio nonno aveva avuto un forte
ictus ed era stato ricoverato, quindi era abbastanza
impossibilitato a muoversi, mi ricordo che io tipo
siccome arrivai ad agosto e non sapevo bene di questa
situazione di mio nonno per spostarlo lo mettevo su una
sedia e lo spostavo direttamente con la sedia fino alla
macchina, poi lo caricavo sulla macchina e gli facevo
fare dei giri, perché a lui comunque piaceva andare a
mare, gli piaceva diciamo mantenere le vecchie
abitudini, anche se era cosciente che non le poteva
mantenere perché...
P.M. M. BUCCOLIERO - Nonno acquisito? Chiedo scusa, nonno
acquisito.
DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, sì, sì, nonno acquisito, sì,
nonno Cosimo, Spagnolo. Quindi diciamo siccome era messo
in quello stato a me dispiaceva, quindi cercavo diciamo
di fargli mantenere le stesse abitudini, anche se non
era possibile più.

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AVV. N. MARSEGLIA - Di quella mattina di Ferragosto dove siete
stati, se lo ricorda?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, da quello che ricordo
probabilmente abbiamo fatto un pranzo veloce.
AVV. N. MARSEGLIA - Dove?
DICH. Claudio SCAZZI - A casa al mare.
AVV. N. MARSEGLIA - A casa al mare?
DICH. Claudio SCAZZI - A Torre Colimena, mio nonno aveva una
proprietà, dopo adesso è passata a mia mamma, aveva una
casa al mare che lui usava più che altro poi come
rimessa per gli attrezzi, perché poi comunque era tutta
malandata e facemmo...
AVV. N. MARSEGLIA - Quindi c'eravate lei, Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Mio nonno, mio padre, mia mamma, Maria
credo anche.
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, poi sa che quella casa è stata
oggetto di una perquisizione?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, l'ho appreso, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Sa che cosa è stato rinvenuto all'interno
di quella casa?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, so che avevano rinvenuto delle
sostanze stupefacenti.
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, lei ha detto che andava
abitualmente al mare con l'autovettura di Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Oppure?
DICH. Claudio SCAZZI - Pure con quella di Alessio.
AVV. N. MARSEGLIA - E questo è durato dal primo al 21 agosto?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, in maniera quasi perenne, sì.
AVV. N. MARSEGLIA - E la sera se vi spostavate nelle località
sulla litoranea, Campomarino, San Pietro, quali
autovetture venivano utilizzate?
DICH. Claudio SCAZZI - Usavamo o quella di Ivano o quella di
Alessio.

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AVV. N. MARSEGLIA - Quindi fondamentalmente lei aveva un buon
rapporto con Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Diciamo che io l'ho conosciuto il primo
di agosto, perché io fino al primo di agosto non ho mai
conosciuto Ivano, diciamo che avevo un rapporto di
conoscenza, perché notavo che lui avendo un carattere
così particolare, così diciamo estroso tendeva a essere
il protagonista del gruppo, forse col mio arrivo, col
discorso poi di Sara era stato magari un po', non so,
forse si era risentito, non ho mai avuto diciamo un
rapporto particolareggiato con Ivano, cioè non ho mai
avuto quell'intesa particolare con Ivano.
AVV. N. MARSEGLIA - Però queste riserve delle quali sta
parlando in questo momento non le hanno impedito di
coltivare questa frequentazione pressoché quotidiana.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto, perché comunque, ripeto,
non c'era un astio tra me e Ivano, c'era diciamo, cioè è
come se lei, per dire, vede una persona e non si trova
subito.., non ha feeling con quella persona
nell'immediatezza e questo non feeling rimane perenne.
AVV. N. MARSEGLIA - Sì, diciamo...
DICH. Claudio SCAZZI - Quindi diciamo è un'amicizia, cioè lei
comunque la considera sempre una persona.., io comunque
consideravo Ivano una persona che lavorava e anche
abbastanza seria da quel punto di vista, avevo notato
che non faceva uso di nessuna cosa particolare, quindi
non avevo diciamo i primi giorni particolari cose da
preoccuparmi, diciamo, né Alessio, né Ivano, insomma non
avevo notato niente di particolare per cui mi dovevo...
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, in quel periodo a parte questo
rapporto che lei ha definito ambiguo con Sabrina.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - Ivano era fidanzato, sapeva se..?
DICH. Claudio SCAZZI - No.
AVV. N. MARSEGLIA - Lei sapeva...

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DICH. Claudio SCAZZI - Che io sappia non era fidanzato con
nessuno e questo credo che fosse anche un suo punto di
forza, perché credo che poi nel suo giocare facesse...
AVV. N. MARSEGLIA - E Sabrina a parte questo interessamento
per Ivano le risulta che avesse qualche altro..?
DICH. Claudio SCAZZI - No, da quello che sapevo io era single.
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, lei ha mai saputo che qualche altra
amica di Sabrina era interessata ad Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Da quello che ho saputo e anche da
quello che vedevo la Spagnoletti credo fosse interessata
ad Ivano.
AVV. N. MARSEGLIA - Questo fatto glielo ha mai confidato Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Non in maniera diretta, nel senso era
più...
AVV. N. MARSEGLIA - Sua madre?
DICH. Claudio SCAZZI - No, neanche, neanche.
AVV. N. MARSEGLIA - Lo ha capito lei?
DICH. Claudio SCAZZI - L'ho capito un po' dai discorsi che si
facevano, un po' da quello che vedevo durante le serate,
cioè da varie cose, vedevo che comunque erano
interessate tutte e due, soprattutto quando poi venni a
sapere questa cosa qua di non portare Sara "se no Ivano
non ci caga", quindi diciamo era al plurale, quindi
intendeva tutte e due, lì fu un'altra conferma di quello
che pensavo, insomma.
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, lei ha detto prima che si sentiva
con gli amici della comitiva.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - In particolare con Ivano Russo con che
frequenza in quel periodo di sua permanenza in Avetrana
si sentiva?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, diciamo che mi sentivo non in
maniera assidua, lo vedevo spesso, perché comunque lì
c'era questo punto di ritrovo che era il pub, quindi
tante volte diciamo ci si ritrovava per cosa saputa,

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cioè non è che ci si metteva d'accordo che alle nove ci
si trovava, tutti sapevano che il punto d'incontro era
quello, quindi tu già presupponevi che se andavi lì..
AVV. N. MARSEGLIA - Le faccio una piccola contestazione.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. N. MARSEGLIA - A domanda: "con che frequenza"...
P.M. P. ARGENTINO - Presidente, per piacere, chiedo scusa, se
per piacere può farlo finire di rispondere, perché
l'Avvocato Marseglia mentre sta dando la risposta lo
interrompe e la sua voce si sovrappone su quella del
teste.
AVV. N. MARSEGLIA - Aveva finito.
P.M. P. ARGENTINO - Se per piacere lo può far finire di
rispondere.
AVV. N. MARSEGLIA - Allora la contestazione è questa: "con che
frequenza si sentiva telefonicamente con Ivano"? "Credo
che io in quel periodo abbia chiamato Ivano ogni giorno
con il mio telefono e ciò per sapere se dovesse uscire,
in quale posto eventualmente incontrarci", verbale del
20 ottobre 2010.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, perché lui comunque lavorava.
AVV. N. MARSEGLIA - Quindi si sentiva ogni giorno.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, giornalmente, adesso non ricordo,
però credo che lo sentissi spesso, appunto perché lui
lavorava, poi tante volte magari mi veniva anche chiesto
di contattarlo, quindi...
AVV. N. MARSEGLIA - Senta, e a Ivano Russo direttamente la
domanda circa la natura, la portata dei suoi rapporti
con sua sorella glielo ha mai chiesto in maniera
diretta?
DICH. Claudio SCAZZI - Con Ivano Russo ebbi un colloquio molto
esplicito a ottobre e mi ricordo lo presi da parte in
macchina, facemmo la strada da Avetrana a Manduria, in
cui io gli spiegai che diciamo ci poteva stare da parte
sua un interessamento a mia sorella non nell'immediato,

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però nel futuro, ci dissi: "guarda, se tu magari qualche
volta hai pensato che magari facendo passare qualche
anno", comunque era evidente che mia sorella stava
diventando una bella ragazza, questo lo vedevano tutti e
Ivano comunque da maschio ragionava da maschio, quindi
dissi: "non c'è niente di male che tu mi dici che hai
pensato che magari un domani ti potevi pure mettere con
mia sorella, se l'hai pensata questa cosa qua", dato che
sapevo che era un'abitudine in uso, "dimmela, non c'è
niente di male, a pensarlo non c'è niente di male" e lui
ha negato, ha anche detto: "no, assolutamente, la vedevo
come una sorella" e tutte queste cose qua.
AVV. N. MARSEGLIA - Va bene, non ho altre domande, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, la Parte Civile ha domande?

Parte Civile, Avv. Cozza


AVV. A. COZZA - Alcune precisazioni. Allora, per quanto
riguarda, ritorniamo al discorso, all'episodio
dell'incontro diciamo intimo Sabrina - Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. A. COZZA - Allora, Sara le ha mai riferito, visto che
ormai è risultato, è emerso che comunque era stata Sara
a parlare di questo rapporto, le ha mai riferito quando
si è verificato questo incontro?
DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ha detto la data precisa, perché
io non l'ho chiesta, però siccome si parlava di fatti
recenti è automatico che doveva essere successo non
molto tempo prima, perché si parlava di fatti recenti,
cioè si parlava, io ho comunicato cose che ho visto in
quel periodo là di agosto, non si parlava di fatti..,
erano cose recenti.
AVV. A. COZZA - Più o meno il periodo?
DICH. Claudio SCAZZI - L'ho collocato tra gli ultimi giorni di
luglio e i primi giorni di agosto.
AVV. A. COZZA - Quindi lei esclude giugno?

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DICH. Claudio SCAZZI - Sì, lo escludo assolutamente.
AVV. A. COZZA - Ok. Allora, altre precisazioni, lei ha detto
che frequentava molto spesso quando veniva in vacanza
casa Misseri.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. A. COZZA - Mi sa dire i rapporti tra Sabrina e i genitori
quali erano?
DICH. Claudio SCAZZI - Sabrina aveva dei rapporti diciamo..,
con Michele era molto protettiva, nel senso che comunque
la vedevo che difendeva sempre suo padre in tutte le
occasioni, con sua mamma aveva diciamo un rapporto più
conflittuale, credo dovuto al fatto che avevano due
caratteri molto uguali, erano molto comunque, come dire,
padrone della situazione, comunque erano molto
imperiose, cioè avevano comunque questo carattere duro,
da, come si può dire? Molto diciamo.., non mi viene il
termine, comunque da persona che vuole avere sempre
l'ultima parola, da persona che comunque forte
caratterialmente, cioè non è disposto diciamo a farsi
sottomettere da una persona, cioè anche magari quando...
Io per dire ho notato molte volte quando avevo delle
discussioni con Sabrina Sabrina a un certo punto quando
vedeva che la discussione versava a mio favore metteva
in campo elementi nuovi che io non potevo verificare
subito, anche su discussioni stupide metteva in campo
queste cose nuove, quindi io in quel caso o le dovevo
dare della bugiarda a Sabrina o dovevo troncare lì la
discussione, quindi mandarla a quel paese, però facendo
un danno a mia sorella, oppure le dovevo dare ragione ed
era quello che diciamo facevo un po' più spesso, quindi
a un certo punto quando vedevo che lei si puntava su una
cosa, non voleva retrocedere su quello lasciavo stare,
per appunto evitare tutta questa serie di cose.
AVV. A. COZZA - Mentre invece per quel riguardano i rapporti
tra Sara e Sabrina?

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DICH. Claudio SCAZZI - Era un rapporto, da quello che ho visto
io di amore possessivo, nel senso che comunque credo che
Sabrina giudicasse Sara quasi una cosa sua esclusiva,
nel senso io mi ricordo anche di ricatti fatti da
Sabrina verso Sara, nel senso che poi Sabrina le
rinfacciava il fatto che se magari la mattina Sara non
andava a dargli una mano allo studio la sera non sarebbe
uscita o se magari, questo le è stato fatto presente
anche davanti a me, che io comunque sarei stato lì solo
un mese, non di più, quando io sarei partito...
AVV. A. COZZA - Può specificare meglio questo, questo aspetto?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, davanti a me fu fatta diciamo
questa osservazione da parte di Sabrina nei confronti di
Sara, disse: "ah, ma tanto Claudio sta qua un mese, poi
ad agosto se ne va", quindi gli disse in maniera
implicita: "tu tanto sempre con me devi uscire", perché
sapeva che mia mamma la faceva uscire solo con lei,
quindi Sara era legata a doppio filo con Sabrina ed era
completamente dipendente da Sabrina, perché se non
usciva con Sabrina non usciva con nessun altro, Sabrina
cosciente di questo esercitava questi piccoli ricatti,
questi ricatti nei confronti di mia sorella.
AVV. A. COZZA - Ritorniamo un attimo al rapporto tra invece
Ivano e Sabrina, lei ha parlato con Sabrina di questo
rapporto, mi può precisare meglio che cosa è successo in
quel dialogo che c'è stato? L'ha detto prima al Pubblico
Ministero.
DICH. Claudio SCAZZI - L'episodio della macchina?
AVV. A. COZZA - No, del fatto, allora, lei ha parlato che ha
affrontato il discorso di Ivano con Sabrina, di questo
interesse che Sabrina aveva con Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
AVV. A. COZZA - Mi può spiegare meglio come si è verificato e
cosa vi siete detti?

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DICH. Claudio SCAZZI - Io una sera appunto a Torre Colimena
presi da parte Ivano, lo feci sedere sotto questa specie
di pergolato, in maniera molto ampia cominciai ad
affrontare questo discorso, cioè dissi: "no, non mi puoi
far credere che Sabrina è fissata con te e tu non gli
dai nessun modo per avere questa fissazione, cioè tu non
puoi dire che lei è quasi una pazza", perché cioè lui mi
faceva capire che Sabrina andava in senso unico, cioè:
"lei pensa così non perché io glielo faccio pensare, ma
perché è lei che si fissa", no? Quando io capì che lui
mi stava mentendo spudoratamente, perché continuava a
ripetere e ribadire che lui con Sabrina era solo amico,
che lui con Sabrina non aveva mai fatto niente, che non
le aveva mai dato modo di pensare che potesse andare
oltre l'amicizia, me lo ripetè più volte, quando io capì
che lui mi stava mentendo in maniera spudorata
surclassai l'argomento, cioè lo lasciai perdere, gli
feci capire che a me comunque il suo comportamento non
andava bene, perché stuzzicava, perché...
AVV. A. COZZA - Va bene così.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Comunque ha già risposto.
AVV. A. COZZA - Va bene così.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi o chiede qualche
specificazione, altrimenti...
AVV. A. COZZA - Allora, lei quindi nel mese di agosto
frequentava la compagnia Ivano, Alessio.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. A. COZZA - Allora, ha riferito di avere visto Sara che
abbracciava Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. A. COZZA - Per quel che riguarda invece ha visto mai
abbracciare Alessio Pisello?
DICH. Claudio SCAZZI - No, non ho mai notato questa evenienza.
AVV. A. COZZA - Altre due domande. Allora, per quel che
riguarda, lei visto che stava ogni giorno con Sara ha

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mai notato che Sara tipo crescesse le unghie, cioè aveva
le unghie lunghe?
DICH. Claudio SCAZZI - No, credo che non portasse neanche
smalti, cose varie.
AVV. A. COZZA - Aveva, in gergo si mangiava le unghie, Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, aveva il vizio di mangiarsi, come
anche io, credo sia una cosa proprio di famiglia.
AVV. A. COZZA - L'ultima precisazione per quel che riguarda
invece la casa di Torre Colimena.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. A. COZZA - Allora, mi descrive lo stato?
DICH. Claudio SCAZZI - Ok.
AVV. A. COZZA - Deve essere relativo però nel mese di...
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì.
AVV. A. COZZA - Diciamo del 2010, agosto.
DICH. Claudio SCAZZI - No, ma è ancora in quello stato là,
cioè la casa di Torre Colimena praticamente è un rudere,
perché non ha infissi, non ha né porte né finestre, in
più mi fu fatto presente da mio padre che in quella casa
avevano rubato delle masserizie, tipo avevano rubato una
bombola del gas, altre stupidate, in più fuori da quella
casa ci sono delle scritte con lo spray, segno evidente
che la gente entra ed esce da lì, non sappiamo chi,
comunque credo siano ragazzini, non penso siano..,
comunque è evidente che in quella casa può entrare e
uscire chiunque, perché non ha infissi, ha solo un muro
alto neanche due metri credo e basta, quindi era un
appunto un rudere in cui ognuno poteva entrare e uscire
come gli piaceva, perché comunque finché c'era mio nonno
l'ha curata mio nonno quella casa lì, mio nonno andava
lì giornalmente, fino a quando non è stato male diciamo
mia mamma lo accompagnava la mattina e lo prendeva la
sera, quindi quella casa diciamo era sottoposta a
controllo di mio nonno, nel momento in cui mio nonno si
è ammalato e non è potuto più andare quella casa è stata

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diciamo abbandonata, è stata lasciata lì così e quindi a
tuttora è un rudere, cioè non...
AVV. A. COZZA - Ho terminato io, grazie.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ci sono domande?
AVVOCATO N. GENTILE - Nessuna domanda, signor Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Parte Civile Comune di Avetrana? No.
Prego, ci sono domande da parte dei Difensori?
Esame della Difesa, Avv. De Jaco
AVV. F. DE JACO - Avvocato Franco De Jaco, per la signora
Serrano. Sì, una precisazione, quando sua mamma era a
Milano i rapporti tra sua mamma e il padre adottivo,
quindi con suo nonno acquisito quali erano?
DICH. Claudio SCAZZI - Normali, nel senso non c'erano
particolari asti, non c'erano.., andavamo a trovarli
nelle feste, quindi natali, Pasque, quello che era, si
faceva la visita ai nonni, si stava lì nel periodo
natalizio e poi si ripartiva.
AVV. F. DE JACO - Si sentivano spesso per telefono?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, credo che non avessero neanche
il telefono, credo che mio nonno non avesse neanche il
telefono in casa, quindi...
AVV. F. DE JACO - Quindi non avevano quei colloqui telefonici
tradizionali. Mi sa dire per quale motivo si è
trasferita sua mamma ad Avetrana da Milano? Quale è
stato il motivo per cui si è trasferita da Milano ad
Avetrana.
DICH. Claudio SCAZZI - Perché i miei nonni erano malati, cioè
si ammalò prima mia nonna e poi mio nonno e giustamente
siccome mia mamma era figlia unica, perché è stata
adottata da loro, essendo figlia unica si preoccupò
della salute dei genitori.
AVV. F. DE JACO - Ricorda per caso chi sollecitò sua mamma
appunto e chi la avvertì della necessità del suo
ritorno?

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DICH. Claudio SCAZZI - No, credo qualcuno di famiglia,
sinceramente di preciso non lo so.
AVV. F. DE JACO - Non si ricorda chi.
DICH. Claudio SCAZZI - No.
AVV. F. DE JACO - Non fu la signora Serrano?
DICH. Claudio SCAZZI - No, perché ero anche piccolo, ero anche
piccolo, cioè onestamente...
AVV. F. DE JACO - Va bene, grazie, nessuna domanda.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, Avvocato Pierotti. Prego,
Avvocato Rella, concluda.
Esame della Difesa, Avv. Rella
AVVOCATO L. RELLA - Concludo io, concludo brevemente. A lei
per quello che constava prima della sparizione poi di
Sara quali erano i rapporti di Sara con la famiglia di
Sabrina?
DICH. Claudio SCAZZI - Erano buoni, cioè mia sorella da quello
che vedevo, da quello che mi raccontava sia mia mamma
sia mia sorella erano molto buoni, nel senso lei essendo
comunque da sola, perché io stando diciamo a Milano, in
altri posti, lei era da sola, cioè era come se fosse in
quel momento figlia unica, quindi probabilmente sentiva
anche la necessità di avere una persona diciamo più o
meno della sua età, infatti mia sorella andava molto
d'accordo anche con Valentina, poi quando Valentina è
partita è rimasta con Sabrina, anche se però Valentina
aveva un carattere molto più docile, molto più affabile
rispetto a Sabrina, comunque mia sorella...
AVV. L. RELLA - Sì, ma a parte il carattere di ciascuno del
quale ci ha detto, Sara era abituata a passare parte
della giornata o giornate intere, per quello che lei
sapeva all'epoca?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, lei diciamo quando era impegnata
negli studi scolastici, quindi durante l'anno scolastico
passava molto tempo a casa con mia mamma, perché
comunque studiava, a volte mia mamma prendeva delle sue

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amiche e le portava a casa per farle studiare, credo che
si frequentassero nei fine settimana, quando poi la
scuola chiudeva, quindi nei periodi natalizi...
AVV. L. RELLA - Crede perché?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia finire però, Avvocato,
cortesemente.
AVV. L. RELLA - Sì, siccome ha detto "credo". Prego, completi.
DICH. Claudio SCAZZI - Credo che mia sorella frequentasse
diciamo di più la famiglia Misseri nei periodi natalizi,
pasquali, quindi nei periodi in cui la scuola era
chiusa, essendo appunto da sola a casa e avendo bisogno
credo di una figura comunque amichevole, cioè comunque
voleva anche, no, un'amica per confidarsi e credo che
comunque nella famiglia Misseri avesse individuato
Sabrina in un secondo momento, Valentina in un primo
momento, come persone comunque poi dello stesso sesso,
quindi tra donne ci si intende di più e quindi tutto
qua, era comunque un buon rapporto.
AVV. L. RELLA - Le risulta che durante il periodo scolastico,
dell'anno scolastico alcuni giorni rimaneva a casa dei
Misseri anche la notte?
DICH. Claudio SCAZZI - Ne sono venuto a conoscenza
ultimamente, sinceramente.
AVV. L. RELLA - Ultimamente.
DICH. Claudio SCAZZI - Perché comunque mio nonno stava male,
mio nonno credo che si sia ammalato a maggio, quando si
ammalò mio nonno mia mamma chiese la cortesia a loro,
visto che comunque avevano un buon rapporto con mia
sorella, se la potevano tenere, perché in quel momento
mia mamma ancora non aveva preso la badante, mio nonno
era in ospedale, mia mamma faceva la notte, per non
lasciarla a casa da sola di notte chiese a loro se per
favore potevano tenerla a casa loro, loro acconsentirono
e quindi mia sorella stette lì a casa loro.
AVV. L. RELLA - Ma questo lo ha saputo successivamente.

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DICH. Claudio SCAZZI - Questo sì, l'ho saputo successivamente,
in quel periodo non.., magari mi è stato anche detto,
però non...
AVV. L. RELLA - Lei ha mai saputo di discussioni tra Sabrina e
Sara aventi ad oggetto Ivano?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, l'ho saputo, ripeto, da Ivano, però
in quel momento non ci feci particolare...
AVV. L. RELLA - Da Ivano quando?
DICH. Claudio SCAZZI - A ottobre, nel periodo di ottobre.
AVV. L. RELLA - Prima, prima Sara le aveva mai detto niente?
DICH. Claudio SCAZZI - Sapevo che comunque a volte.., allora,
da Sara seppi che a volte non era contenta di come
veniva trattata da Sabrina, cioè a volte mi diceva che
non le andava questo comportamento di Sabrina, perché
ripeto, tendeva comunque a ricattarla, tendeva comunque
a fare questo tipo di cose che a lei a un certo punto
non le andavano bene, perché giustamente diceva: "ma se
io non ci voglio andare perché mi devi ricattare
dicendomi: <<allora stasera non usciamo>>? Perché mi
devi dire: <<vieni, se no succede questo, vieni perché
se no quando parte tuo fratello rimani da sola>>".
AVV. L. RELLA - Questo chi glielo ha detto?
DICH. Claudio SCAZZI - Mia sorella sempre, mi fece anche
presente...
AVV. L. RELLA - Le faccio una contestazione, perché lei
nell'esame dell'11 ottobre aveva detto a domanda, mi
pare che c'era il Pubblico Ministero, sì, tutti e due i
Pubblici Ministeri che ci sono oggi più alcuni
funzionari di Polizia: "è a conoscenza" - le chiesero -
"di discussioni tra Sabrina e Sara aventi per oggetto
Ivano"?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. L. RELLA - Lei rispose: "di questo tipo di discussioni ho
saputo solo recentemente quando i giornali e televisioni

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hanno riferito dei rapporti tra Sabrina e Sara". Rispose
così all'epoca?
DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo di avere risposto così.
AVV. L. RELLA - Questo verbale ricorda di averlo firmato lei
davanti al Pubblico Ministero? Scrissero nel verbale
quello che..?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, se mi può ridire, per favore, la
parte in cui...
AVV. L. RELLA - Allora, la domanda è questa, non so chi gliela
fa perché non c'è scritto.
DICH. Claudio SCAZZI - Va bene, va bene.
AVV. L. RELLA - "È a conoscenza di discussioni tra Sabrina e
Sara aventi per oggetto Ivano"?
DICH. Claudio SCAZZI - Ok.
AVV. L. RELLA - La risposta è questa: "di questo tipo di
discussioni ho saputo solo recentemente quando i
giornali e le televisioni hanno riferito dei rapporti
tra Sabrina e Sara".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, probabilmente può anche...
AVV. L. RELLA - Cioè lei allora escluse, se la risposta è
questa, che avesse avuto mai notizie da Sara di tensioni
che ci potessero essere.
DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io direttamente da Sara credo
che non abbia mai riferito di tensioni tra Sabrina e
Ivano, io da Sara ho solo sentito di cose che non gli
andavano da parte di Sabrina nei suoi confronti, non da
parte di Ivano e Sabrina.
AVV. L. RELLA - Ah, tra Sabrina e Sara, per altre vicende.
DICH. Claudio SCAZZI - Tra Sabrina e Sara.
AVV. L. RELLA - Io le ho chiesto a proposito di Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Di Ivano seppi solo quell'episodio lì.
AVV. L. RELLA - Quell'episodio. Lei rispose così comunque l'11
ottobre, come le ho detto, me lo conferma?
DICH. Claudio SCAZZI - Credo di sì.
AVV. L. RELLA - Va bene. Grazie, non ho altro.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego.
Esame della Difesa, Avv. Bullo
AVVOCATO L. BULLO - Avvocato Bullo, solo in riferimento
proprio alla domanda fatta dall'Avvocato Rella e alla
risposta. Quindi lei ha detto che Sara le ha confidato
queste circostanze tra lei e Sabrina su queste lamentele
da parte di Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Sara nel mese di agosto si lamentò
qualche volta del comportamento che aveva Sabrina nei
suoi confronti, cioè mi disse: "a me non mi va, se io
non ci voglio andare nello studio perché mi deve dire
che se non vado stasera non mi fa uscire"? Mi fece
queste piccole considerazioni che a me al momento
sembravano stupidate, cioè nel senso alla fine ci può
pure stare che magari a una persona non gli va un certo
tipo di atteggiamento, ma...
AVVOCATO L. BULLO - Senta, allora procedo a una
contestazione, lei è stato sentito l'11 ottobre 2010 e
alla domanda del Pubblico Ministero, domanda: "nello
stesso periodo Sara le ha mai confidato qualcosa in
ordine ai suoi rapporti con la cugina Sabrina"? Lei ha
risposto: "Sara non mi ha mai confidato nulla, neanche
per telefono, in ordine ai suoi rapporti con Sabrina".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, perché ripeto, io le ritenevo
stupidate all'inizio, quindi erano diciamo screzi tra di
loro che non...
AVVOCATO L. BULLO - La contestazione rimane, conferma questa
risposta data?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, confermo quello che.., se l'ho
data io sì.
AVVOCATO L. BULLO - Non ho altre domande, grazie.
P.M. P. ARGENTINO - Facciamolo spiegare, sta dando una
risposta.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, lo ha detto precedentemente e lo
ha detto anche adesso, è inutile che stiamo a ripetere
le stesse cose.
Esame della Difesa, Avv. Pierotti
AVV. G. PIEROTTI - Avvocato Gianluca Pierotti per Vito Russo.
Signor Scazzi, rispondendo a una domanda del collega
Marseglia lei ha riferito di essersi accorto di un certo
interesse che la signora Spagnoletti aveva nei confronti
di Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. G. PIEROTTI - E successivamente ha detto: "queste mie
impressioni sono state poi confermate dall'episodio",
l'ho segnato, "di non portare Sara".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVV. G. PIEROTTI - Può spiegare meglio alla Corte in che cosa
consiste questo episodio?
DICH. Claudio SCAZZI - Quell'episodio consisteva in un dialogo
avente per oggetto Sara tra Sabrina e la Mariangela, in
cui una diceva all'altra: "non portiamo Sara, perché se
no l'attenzione di Ivano"...
AVV. G. PIEROTTI - Chi diceva a chi?
DICH. Claudio SCAZZI - Credo che fosse Mariangela riferito
a...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non c'è bisogno che guardi il
Difensore, può anche parlare rivolto verso il microfono,
perché il microfono è quello che interessa che lei
segua, guardi il microfono.
DICH. Claudio SCAZZI - Va bene. Quindi diciamo era fatta in
questa modalità la discussione, nel senso era credo da
parte di Mariangela verso Sabrina il fatto di dire: "non
portare Sara, perché se no distoglie l'attenzione da
parte di Ivano nei nostri confronti", il tenore diciamo
della discussione era quello.
AVV. G. PIEROTTI - Lei ha riferito questo episodio a sua
madre?

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DICH. Claudio SCAZZI - Credo di no.
AVV. G. PIEROTTI - Non lo ricorda.
DICH. Claudio SCAZZI - Non lo ricordo, sinceramente.
AVV. G. PIEROTTI - Va bene, grazie.
Esame della Difesa, Avv. Missere
AVVOCATO R. MISSERE - Avvocato Missere per Cosma Cosimo.
Senta, rispondendo alle domande del Pubblico Ministero
ha detto di avere appreso da un tale Alessio alcune
circostanze riferibili alle frequentazioni di Cosma
Cosimo in casa Misseri.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVVOCATO R. MISSERE - Mi può dire quando ha ricevuto quelle
confidenze da parte di questo Alessio?
DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, onestamente sicuramente è stato
nel periodo di ottobre quando sono sceso, non ricordo se
nel periodo di ottobre o dopo, perché comunque sono
sceso credo 20 giorni a ottobre, poi sono sceso
successivamente a novembre, poi a dicembre, quindi sono
sceso e salito parecchie volte in quel periodo, non
glielo so dire di preciso quando.
AVVOCATO R. MISSERE - Quindi successivamente al ritrovamento
del cadavere di sua sorella, sostanzialmente.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto, sì.
AVVOCATO R. MISSERE - Ho capito. Senta, lei ha detto pure di
avere frequentato la casa dei suoi zii.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVVOCATO R. MISSERE - Mattina, sera, pomeriggio.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVVOCATO R. MISSERE - Ha usato questi termini, "quasi sempre,
ci andavo spesso".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVVOCATO R. MISSERE - Ha mai visto durante queste sue
frequentazioni il Cosma?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, mi è capitato di vederlo qualche
volta.

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AVVOCATO R. MISSERE - Sapeva che era il nipote?
DICH. Claudio SCAZZI - Non ero proprio a conoscenza di questo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Senta, le ho detto segua il microfono.
DICH. Claudio SCAZZI - E no, perché se uno mi parla è
difficile. Va bene, allora sto così, va bene.
AVVOCATO R. MISSERE - Senta, sua sorella frequentava San
Pancrazio?
DICH. Claudio SCAZZI - Come?
AVVOCATO R. MISSERE - Sua sorella frequentava San Pancrazio?
DICH. Claudio SCAZZI - Credo che andasse saltuariamente dalla
cugina.
AVVOCATO R. MISSERE - E con la compagnia di Avetrana
frequentavano San Pancrazio?
DICH. Claudio SCAZZI - Non ne ho idea.
AVVOCATO R. MISSERE - Eh?
DICH. Claudio SCAZZI - Non ne ho idea, non lo so.
AVVOCATO R. MISSERE - Non lo sa o lo esclude?
DICH. Claudio SCAZZI - Non lo so.
AVVOCATO R. MISSERE - Non lo sa.
DICH. Claudio SCAZZI - Non lo so.
AVVOCATO R. MISSERE - Quindi non ha avuto nessuna confidenza
da parte di sua sorella circa frequentazioni di qualche
club, di qualche locale di San Pancrazio Salentino?
DICH. Claudio SCAZZI - No.
AVVOCATO R. MISSERE - L'ultima domanda e ho finito, questo
Alessio ha cognome Pisello?
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
AVVOCATO R. MISSERE - Doveva fare parte pure lui
dell'associazione per la realizzazione del canale con il
nome di sua sorella?
DICH. Claudio SCAZZI - In teoria doveva fare parte tutta
Avetrana dell'associazione di...
AVVOCATO R. MISSERE - No, io parlo di questo.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.

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AVVOCATO R. MISSERE - E se avete parlato delle funzioni che
lui doveva svolgere dopo il ritrovamento del cadavere di
sua sorella.
DICH. Claudio SCAZZI - No, no, assolutamente, io gli ho
riferito che avrei...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, non abbiamo sentito la domanda,
prego, la può riformulare?
AVVOCATO R. MISSERE - Se avete parlato con questo Alessio
della funzione che lui avrebbe avuto all'interno
quell'associazione.
DICH. Claudio SCAZZI - No, non ho mai riferito di alcuna
funzione, anche perché non erano neanche programmate le
funzioni, nel senso che io ho comunicato a tutti che
avrei avuto piacere se un domani si fosse realizzata una
struttura, in questo caso un canile, che ricordasse mia
sorella, quindi ho detto: "io un domani vorrei che si
realizzasse questa struttura qua ad Avetrana col
contributo di tutti", quindi io lo dissi a tutti.
AVVOCATO R. MISSERE - Tutti, quando dice a tutti a chi?
DICH. Claudio SCAZZI - Tutti quelli che vedevo, io in quel
periodo ho...
AVVOCATO R. MISSERE - Tutti quelli che vedeva, cioè lei
incontrava una persona per strada e gli diceva...
DICH. Claudio SCAZZI - Tutti quelli, esatto, tutti quelli con
cui avevo...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, io ho consentito finora,
però non attiene al...
AVVOCATO R. MISSERE - Sulla credibilità del teste sì però, me
lo devo consentire di fare un'ultima domanda e ho
finito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il teste risponde soltanto di
quello...
AVVOCATO R. MISSERE - Ho finito. Se ha mai promesso emolumenti
a chi avesse fatto parte di quell'associazione.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non è ammessa la domanda, Avvocato.

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AVVOCATO R. MISSERE - Va bene, io l'ho fatta, poi...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ho già detto che questo tema è chiuso.

AVVOCATO R. MISSERE - D'accordo, grazie.


PRESIDENTE C. TRUNFIO - Nessun'altra domanda da parte di
nessuno?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, una sola, mi riallaccio a quelle
della Difesa, lei ha parlato di questo episodio in cui
tra Sabrina e Mariangela avrebbero detto: "meglio non
portare Sara, se no Ivano non ci dà insomma ascolto".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei da chi ha saputo questo episodio?
DICH. Claudio SCAZZI - Io non ricordo, allora, presumibilmente
l'ho saputo da Sara, non lo dico con certezza perché
comunque è passato molto tempo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Claudio SCAZZI - E poi ripeto, sono tutti episodi a cui
io non davo peso al periodo in cui sono stati detti,
cioè era una cosa che io sentivo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito.
DICH. Claudio SCAZZI - E poi lasciavo lì dove le trovavo, cioè
non è che me le segnavo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo.
DICH. Claudio SCAZZI - Erano cose, pensieri che mi venivano
detti o comunque sentivo io in prima persona.
P.M. M. BUCCOLIERO - E Sara, chiedo scusa, da chi l'ha saputo
Sara?
DICH. Claudio SCAZZI - Non ne ho idea, non so se glielo abbia
riferito Sabrina, credo, è una mia deduzione, credo che
Sabrina abbia riferito a Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - A Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Perché è Mariangela che ha contestato a
Sabrina il discorso di non portare Sara, quindi Sabrina
ha contestato a Sara questo, ha detto: "guarda, sai che
Mariangela ha detto così, così e così"? Anche perché...

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P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo.
DICH. Claudio SCAZZI - Anche lì, sinceramente...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è Sabrina che l'ha detto a Sara.
DICH. Claudio SCAZZI - Anche lì sinceramente...
P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene, Presidente, ho finito.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Non ha risposto: "è Sabrina che l'ha
detto a Sara", ha detto: "credo che sia stata Sabrina".
P.M. M. BUCCOLIERO - Facciamo rispondere, allora.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì, suppongo che il giro, cioè diciamo
la sequenza logica è quella.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. Ho finito, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Può andare.
P.M. P. ARGENTINO - No, c'è una contestazione, Presidente,
chiedo scusa, c'è una contestazione, perché rispondendo
a domanda dell'Avvocato Missere non ha saputo ben
specificare il momento del colloquio, il tempo del
colloquio con Alessio Pisello. Io le faccio presente che
lei veniva sentito a sommarie informazioni l'11 ottobre
2010 alle ore 10.45.
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Nel corpo di questo verbale io leggo:
"ieri sera", cioè il 10 ottobre, "incontrandomi con
Alessio Pisello ho appreso dallo stesso un particolare
che intendo raccontarvi".
DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - E racconta il fatto di Mimino, è giusto
quello che diceva all'epoca?
DICH. Claudio SCAZZI - È giusto, confermo quello che ho detto,
sì.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Comunque l'aveva già detto in sede di
esame del dottor Buccoliero.
Va bene, allora se non ci sono altre domande o contestazioni
prego, può andare.
DICH. Claudio SCAZZI - Vi ringrazio.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Chiedo scusa, Pubblico Ministero, chi
intende esaminare ora?
P.M. M. BUCCOLIERO - La signora Concetta Serrano.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, cinque minuti di sospensione.

Si sospende alle ore 12.30.


Si riprende alle ore 12.55.

PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prima di iniziare le riprese dobbiamo


chiedere il consenso alla teste.
AVV. N. MARSEGLIA - Presidente, io sono costretto a fare una
precisazione preventiva, siccome anche durante l'esame
del teste Scazzi Claudio vi è stata la maieutica dalla
seconda fila con vari suggerimenti che avevano già fatto
indignare alla scorsa udienza, almeno la Serrano
Spagnolo Concetta se può essere esaminata senza queste
sollecitazioni continue dalla seconda fila, mi assumo la
responsabilità di quello che dico.
AVVOCATO N. GENTILE - (intervento svolto lontano dal
microfono). Faccia nome e cognome, faccia nome e
cognome.
AVV. N. MARSEGLIA - Avvocato, non mi costringa a salire al
terzo piano.
AVVOCATO N. GENTILE - No, no, no, salga dove vuole, faccia
nome e cognome con questa maieutica. Non accettiamo
questo tipo di veleni, faccia nome e cognome e vada al
terzo piano. Vada! Faccia nome e cognome.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per favore, per favore.
AVVOCATO N. GENTILE - (Intervento svolto lontano dal
microfono).
AVV. N. MARSEGLIA - Mi assumerò le mie responsabilità, stia
tranquillo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per favore.
AVVOCATO N. GENTILE - Non butti il sasso e si nasconde la
mano.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per favore, introduciamo la teste.
Signora, lei presta il consenso alle riprese adesso
visive?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, tranquilla.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, lei è qui nella veste di
testimone oggi, quindi lei ha l'obbligo di dire la
verità e quindi io ho il dovere di ammonirla sulle
responsabilità penali nelle quali incorre se rende
dichiarazioni false o mendaci.

DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SERRANO SPAGNOLO CONCETTA

IL TESTE, AMMONITO AI SENSI DELL'ARTICOLO 497 CODICE DI


PROCEDURA PENALE, LEGGE LA FORMULA DI IMPEGNO:
"Consapevole della responsabilità morale e giuridica che
assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta
la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia
conoscenza".
GENERALITÀ: Serrano Spagnolo Concetta, nata ad Avetrana il 19
aprile 1961, residente ad Avetrana in via II Vico Verdi
numero 8.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Risponda alle domande del Pubblico
Ministero.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, lei dove risiede?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ad Avetrana.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dove è nata Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dove è nata?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sara dove è nata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A Busto Arsizio il 4 aprile
1995 nella provincia di Varese.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, senta, spieghi alla Corte come è che
siete poi ritornati ad Avetrana, il nucleo familiare
come era costituito?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Praticamente io sono figlia
adottiva di due zii, per cui nell'anno 2002 era morta
mia madre, per cui mio padre era rimasto da solo e io,
Sara...
P.M. M. BUCCOLIERO - Papà adottivo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Papà adottivo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Come si chiama o si chiamava?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spagnolo Cosimo, che è
deceduto nell'anno in cui è sparita Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Spagnolo Cosimo era sposato con chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con Serrano Filomena, che
sarebbe la sorella di mio padre...
P.M. M. BUCCOLIERO - Naturale.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Naturale.
P.M. M. BUCCOLIERO - Del papà naturale.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi che cosa è accaduto nel 2002?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che è morta mia madre e mio
padre essendo rimasto da solo io e Sara siamo venute ad
Avetrana per assistere mio padre, perché era rimasto da
solo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, è morta la mamma adottiva.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Adottiva, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi siete tornati ad Avetrana.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ad Avetrana.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dal 2002.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dal 2002.
P.M. M. BUCCOLIERO - Siete tornate solo lei e Sara o anche il
papà?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io e Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Solo lei e Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quali erano i rapporti con la
famiglia Misseri quando siete ritornati ad Avetrana?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Normalissimi, anzi, mia
sorella quando è morta mia madre ha tenuto Sara in casa
sua per qualche mese, la accompagnavano a scuola, dico
abbastanza normali.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando siete tornati ad Avetrana che età
aveva Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come?
P.M. M. BUCCOLIERO - Quanti anni aveva Sara quando siete
tornati ad Avetrana?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poteva avere intorno ai sette
anni, frequentava mi pare la seconda elementare
quell'anno.
P.M. M. BUCCOLIERO - La seconda elementare.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo se era la prima
o la seconda, comunque non più della seconda elementare.

P.M. M. BUCCOLIERO - E Sara già da quell'età ha frequentato


assiduamente la casa dei Misseri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, la frequentava spesso.

P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi ha creato un buon rapporto poi con


le cugine, con Sabrina e con Valentina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, infatti vedevo che da
parte di Valentina, Sabrina c'era questo bene nei
confronti di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Apparentemente sembrava così.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, veniamo all'ultimo
periodo prima della morte, quindi parliamo dell'estate
2010.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Primavera 2010.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Come erano le frequentazioni tra Sara e
Sabrina?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, quando andava a scuola
si frequentavano qualche sabato, qualche domenica,
mentre invece poi quando ha terminato la scuola quasi
tutti i giorni, assiduamente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quasi tutti i giorni. Senta, ma che
cosa facevano insieme, Sara andava a casa di Sabrina,
uscivano? Ci spieghi un po'.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Sara essendo, cioè a
casa era come se fosse figlia unica, soffriva un po' di
solitudine, a casa di Sabrina sì, andava, la aiutava,
uscivano insieme, c'era diciamo un ottimo rapporto tra
lei e Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quasi ogni giorno andava da Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, dopo terminata la
scuola sì, spesso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, ma anche la sera
uscivano insieme?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, solo con Sabrina usciva la
sera.
P.M. M. BUCCOLIERO - E dove si recavano, che tipo di uscite
faceva?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei mi diceva che andavano al
pub, che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quale pub?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che si chiama 101,
qualcosa del genere.
P.M. M. BUCCOLIERO - In Avetrana?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In Avetrana.
P.M. M. BUCCOLIERO - E andava sempre con Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre con Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, queste uscite serali nell'estate
del 2010 erano frequenti, quotidiane, una volta ogni
tanto? Come erano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, no, uscivano spesso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Uscivano spesso.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è arrivato poi il fratello,
Claudio, sono continuate queste uscite quasi quotidiane?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quando è arrivato Claudio
usciva sia con Claudio e Claudio si era conformato con
la compagnia di Sara, usciva anche con Sabrina, con
Ivano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda, signora,
chi erano le persone che uscivano insieme a Sara,
Sabrina e Claudio? Il gruppo di ragazzi o le ragazze?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io i nomi che sentivo da Sara
erano Ivano, Alessio, Mariangela, quelli sono i nomi che
sentivo più frequentemente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Da parte di Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da parte di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Perché Sara raccontava insomma quello che
faceva la sera.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì: "siamo uscite con
Mariangela, c'era Ivano, c'era Alessio".
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, all'interno di
queste amicizie, questo gruppo di ragazzi, lei sa se si
erano create delle simpatie particolari, dei rapporti un
po' più confidenziali tra qualcuno di questi ragazzi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, Sara mi parlava
dell'amicizia di Sabrina con Ivano, però mi diceva che
Sabrina voleva da Ivano più di un'amicizia, che Ivano le
faceva capire: "tu come amica mi piaci, mi piace come
parli, come sei", però come compagna non la voleva e
dice che glielo diceva in tutti i modi possibili,
infatti molto spesso io sentivo Sara che criticava
l'atteggiamento di Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi Sara le disse che la cugina
Sabrina era attratta da questo Ivano, che voleva avere
un rapporto di natura sentimentale con Ivano?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, Sara diceva che
Sabrina le parlava sempre di Ivano, che le piaceva
Ivano, tutte queste cose, cioè il nome di Ivano era un
continuo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un continuo. Invece Ivano? Che cosa le
diceva Sara in merito a quello che Ivano voleva da
Sabrina, se voleva qualche cosa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Sara di Ivano diceva
semplicemente che era un amico della loro compagnia, che
usciva insieme a loro, non mi diceva niente altro di
Ivano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè Ivano era interessato a Sabrina,
diceva Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come amica sì, come amica sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Come amica e come altro?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, come compagna lo diceva
chiaramente che non la voleva.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, questo perché lei l'ha saputo da
Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, lei ha mai ascoltato
delle telefonate tra Sara e Sabrina che riguardavano
Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, una volta, una volta
siccome lei parlava ad alta voce, stava dialogando con
Sabrina e diceva: "ma se io mi trovassi al posto tuo gli
tirerei un calcio, ma perché gli stai dietro, ma perché
ti fai trattare in questo modo"? Cioè quando io ascoltai
quella telefonata rimasi un po' imbarazzata, dico: "ma
come, tu gli devi dire a lei più grande di te quello che
deve fare con lui"? Dice: "ma se quella è disperata,
piange sempre, la devo confortare".
P.M. M. BUCCOLIERO - Diceva Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di Sabrina.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di Sabrina, cioè rimasi
scioccata sentendo quelle parole, perché da una
ragazzina, cioè io pensavo che dovesse essere il
contrario, no? Magari Sabrina se Sara avesse avuto
qualche cotta cioè confortarla, dire: "ma sai, così",
cioè qui succedeva il contrario.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi Sara le diceva che Sabrina
si confidava con lei, con Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come, come?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sara le ha detto se Sabrina si confidava
appunto con Sara allora suo rapporto con Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma le sentivo proprio
parlare di queste cose, addirittura loro due criticavano
noi mamme, con il cellulare, no? Sara diceva: "eh", poi
io non è che sentivo quello che diceva Sabrina, sentivo
quello che diceva Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Diceva: "eh, almeno la tua
vuole uscire, la mia nemmeno vuole uscire", cioè Sabrina
criticava sua madre, Sara criticava me.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, rispetto alla scomparsa
poi di Sara il 26 agosto questa telefonata di cui ha
parlato tra Sara e Sabrina riesce a collocarla
temporalmente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sarà stato dieci - quindici
giorni prima che sparisse.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Dieci - quindici giorni prima
della scomparsa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, più o meno.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nell'ultimo periodo di agosto Sara
le ha mai parlato di problemi avuti con lo zio Michele?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, assolutamente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Assolutamente no. Le ha mai riferito di
molestie subite ad opera dello zio Michele?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ma... cioè a parte che io
Michele l'ho visto sempre una persona corretta,
rispettosa, per cui cioè...
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha mai sentito in giro delle
voci che parlavano di Michele Misseri come un
molestatore?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mai.
P.M. M. BUCCOLIERO - Mai. Quindi Sara si è sempre dimostrata
serena quando parlava dello zio Michele?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Voglio dire, lo zio in casa
non c'era mai, usciva la mattina, tornava la sera,
quando doveva...
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ci spieghi, come si svolgeva questa
attività?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Si alzava presto, andava in
campagna, lavorava, a volte tornava a mezzogiorno per
mangiare, poi tornava di nuovo in campagna, alla sera
all'imbrunire faceva ritorno a casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, ricorda se
Sara le ha mai parlato di un incontro particolare avuto
tra Sabrina e Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, che abbia avuto un
incontro no, io mi ricordo che un giorno stavo
sciacquando dei bicchieri, avevamo finito di pranzare,
mio marito mi sembra che era andato anche a riposare,
però stavamo tutti in casa, c'era anche la badante,
Claudio e dicevano: "ma una che si toglie la maglietta e
che quello ti dice <<rimettitela>>, ma che persona sei,
ma quello come te lo deve fare capire che non ti vuole
come compagna"? Cioè criticava fortemente Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi riferì di questo episodio
specifico. Si ricorda se disse dove era avvenuto questo
episodio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Se per strada, macchina, non se lo
ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, cioè sono queste poche
parole, che io sentendo: "Sabrina si è tolta la
maglietta" non ci ho dato...
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito, quindi lei intenta a fare
altro insomma e ha percepito solo queste parole.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, solo queste parole, cioè
sentivo sempre Sara che criticava pesantemente Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. Senta, il 21 di agosto poi
Claudio è ritornato a Milano, in provincia di Milano,
San Vittore Olona.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, l'avete accompagnato voi al
pullman, non so, alla stazione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, al pullman e se ne è
andato.
P.M. M. BUCCOLIERO - Insieme a chi, lei e chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che c'era Sara, se
ricordo bene c'era Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'era anche Sara. Senta, quando Claudio è
andato via, è un sabato, il 21 agosto è un sabato, prima
della scomparsa di Sara lei ha ricevuto delle telefonate
da Claudio? Se lo ricorda questo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo, questo non lo
ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda, va bene. Senta, il 22
invece è domenica, il 22 agosto, si ricorda se Sara è
stata in casa, è uscita con qualcuno, è andata da
qualche parte?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo, so che usciva
spesso, però non è che mò mi ricordo il 21, il 22.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. No, collegandolo al
fatto della partenza di Claudio, il giorno dopo si
ricorda Sara che cosa ha fatto?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, io penso che, cioè
ipotizzo che essendo domenica sarà uscita, però non
posso...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi va bene, non si ricorda questo
qua, ho capito. Senta, il 23, il 23 agosto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Il 23 di sera se ne andò a
casa della zia Dora.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dove?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A San Pancrazio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, senta, ma quando andò da zia Dora
fu una decisione presa improvvisamente o c'era un
accordo? Come è che è nato questo fatto che Sara è
andata da zia Dora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io e mio marito quella
sera stavamo a Manduria per sbrigare alcune...
P.M. M. BUCCOLIERO - Il 23, stiamo parlando del 23 agosto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di lunedì sera mi sembra che
era, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché Sara è stata
lunedì, poi martedì, sì, lunedì sera era, noi stavamo a
Manduria, io e mio marito e Sara mi chiama sul cellulare
dicendomi: "mamma, voglio andare a casa della zia Dora,
da Antonella", ho detto: "ma perché, vuoi andare sempre
in giro, ma perché non te ne stai a casa tua"? "Ma dai,
mamma, dai, un giorno insieme a".., insomma ha insistito
talmente tanto che alla fine ho detto: "ma vai" ed è
stata lunedì sera, tutto il martedì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, mò ci arriviamo.
Quando ha fatto questa telefonata Sara quale era
l'orario, era giorno, era sera, che cosa era?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era intorno alle 20.00 poteva
essere.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi le otto di sera.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Avete ricevuto questa telefonata da Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - In cui lei chiedeva di andare da zia Dora
a San Pancrazio credo, no?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con la cugina Antonella.
P.M. M. BUCCOLIERO - Con la cugina Antonella. Lei in un primo
momento aveva detto di stare a casa, invece lei ha
voluto...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, però lei insisteva che
voleva andare a tutti i costi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Da zia Dora. Ecco, quindi poi che cosa è
successo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Siete ritornati voi ad Avetrana?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, poi siamo tornati ad
Avetrana normalmente, quindi lei se ne era andata con la
zia.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, era venuta la zia Dora? Quando ha
fatto la telefonata zia Dora stava..?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da quel che ho capito la zia
Dora stava a casa di Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, Sara le ha mai riferito
di avere avuto dei dissapori, delle liti con Sabrina a
causa di Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, a causa di Ivano no,
soltanto che Sara si lamentava ultimamente
dell'atteggiamento di Sabrina e diceva, perché Sabrina
quando aveva bisogno le mandava dei messaggi dicendo:
"vieni, che mi dai una mano così" e si lamentava,
diceva: "eh, quando ha bisogno mi chiama, dice <<vieni,
mi devi dare una mano>>, poi ieri sera è uscita e non mi
ha portato con lei e io le dicevo: "no, ma se tu vedi
che ti tratta male perché non te ne stai a casa tua"? E
lì per lì lei acconsentiva, poi stranamente arrivavano
dei messaggi di Sabrina che le diceva: "Sara, vestiti,

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che dobbiamo uscire" e lei come se non fosse successo
niente subito si cambiava e andava con Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Una sera accadde, cioè che la
mattina era successa la stessa cosa, che Sabrina le
mandava questo messaggio dicendole: "vieni, che mi devi
dare una mano" e lei: "eh, mi chiama soltanto quando ha
bisogno, poi quando esce non mi porta mai con lei, so
che è uscita con Mariangela, so che è stata insieme"...
non so con chi, "a me non mi ha portato e adesso mi
manda il messaggio che vuole essere aiutata", dico: "ma
se te l'ho detto, te lo ridico, se vedi che ti tratta
male ma perché non te ne resti a casa tua"? Quella sera
poi venne Sabrina che dovevano uscire e lì mi arrabbiai
un po'.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quale sera, signora? La può collocare
temporalmente rispetto alla scomparsa di Sara, rispetto
al 26.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre là siamo, dieci -
quindici giorni prima.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, prego, quella sera? Stava dicendo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Viene Sabrina che dovevano
uscire e lei quella sera io mi arrabbiai un po', dico:
"caspita, stamattina ti lamentavi perché così, colà, mò
come hai visto Sabrina sei cambiata proprio di
atteggiamento, ti sei vestita", ho detto: "ma non hai un
briciolo di dignità, ti vendi per niente, è bastata che
questa è venuta, tu subito parti".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. Senta, nel periodo in cui
Sara stava a San Pancrazio vi siete sentiti
telefonicamente? Si ricorda questo fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, e se anche ha chiamato
avrà detto tipo: "siamo andate al mercato", però non mi
ricordo se ha fatto qualche breve chiamata.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quando è tornata poi Sara da
San Pancrazio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mercoledì sera intorno alle
20.00, tutta contenta, felice, aveva una collanina con
un teschio, dice: "mamma, guarda cosa ci siamo comprati,
ce lo siamo comprati io e Antonella", tutte e due.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "che bei gusti",
cioè sapeva che a me quei gusti non erano...
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quindi è tornata intorno alle
20.00.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Intorno alle 20.00.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa ha fatto quando è tornata,
signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi si è cambiata ed è andata
a casa di Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è andata a piedi a casa di
Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, a piedi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, dopodiché lei quella sera l'ha
rivista Sara oppure no?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra di averla sentita,
perché quando lei arrivava in quel periodo c'era mio
padre a letto e spesso la notte mi alzavo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il padre adottivo, specifichiamo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, spesso la notte mi alzavo
perché lui chiamava o per vedere anche se avesse bisogno
di qualcosa, quindi mi sembra di aver... non ricordo
preciso, anche perché rientrava in casa tardi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma quella sera lei ricorda se quando è
rientrata Sara l'ha vista o lei era già andata a letto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sicuramente, perché lei
rientrava...
P.M. M. BUCCOLIERO - Sicuramente cosa, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che ero a letto.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Era a letto, lei.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, quindi verso che ora è rientrata? O
meglio, a che ora è andata a letto lei?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io andavo a letto presto,
perché quando c'era mio padre adottivo malato la notte
non si dormiva, quindi dovevo dormire nei momenti più
opportuni.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, può collocare più o meno l'orario
in cui Sara è rientrata a casa quella sera del 25,
quella notte?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Anche se l'ho sentita non
riesco a collocare l'orario, perché come faccio a
sentire nella notte se...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi comunque era notte.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora ma i suoi rapporti con la
famiglia Misseri, quindi con Cosima, erano rapporti di
abituale frequentazione oppure vi vedevate una volta
ogni tanto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Diciamo quando.., cioè
normali, nel senso che se avevamo bisogno sia mia
sorella mi veniva in aiuto, sia se avesse avuto bisogno
lei io ero disponibile.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, come frequentazione dicevo io.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, non è che andavo spesso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, signora, questa domanda poi lei al
Pubblico Ministero ha risposto, verbale del 28 ottobre
2010, lei dice: "i miei rapporti con la famiglia Misseri
erano piuttosto distaccati, anche perché erano poche le
occasioni di incontro, in quanto gli stessi lavoravano
per molte ore al giorno". È così, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, non è che
stavano mai in casa, per via del lavoro, però se c'era
bisogno...

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P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque vi venivate incontro, insomma.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ci venivamo incontro, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un aiuto normale. Senta, veniamo al 26
agosto, il giorno della scomparsa di Sara, ecco, la
mattina lei ricorda che cosa stavate facendo in casa,
quando si è alzata Sara? Che cosa si ricorda, signora?
Vediamo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Sara si è alzata
intorno alle otto, poi si è preparata e se ne è andata,
mentre noi invece abbiamo cominciato a togliere i mobili
dalla cucina, perché si doveva imbiancare la cucina
quella mattina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, Sara si è alzata
intorno alle otto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ha fatto colazione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ricorda che non ha fatto colazione.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, ricordo che si è
vestita in maniera molto veloce e se ne è andata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma ha detto dove stava andando?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, andava da Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ma era usuale che alle otto di
mattina Sara andasse da Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, non c'era un orario
fisso, poteva andare alle nove, alle dieci, alle otto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Appunto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dipende da quello.., a volte
andavano a Taranto, poteva andare anche prima.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma lei non ha chiesto a Sara: "perché
non fai colazione, perché tutta questa fretta"? Se c'era
fretta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché noi eravamo
indaffarati ad imbiancare questa cucina, ci dovevamo

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sbrigare perché c'era mio padre a letto, cioè era una
giornata molto piena.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. Senta, poi che cosa è
accaduto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi verso le dieci è venuta
Sara a casa dicendomi che doveva andare al supermercato
a comprare un prodotto per Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E mi ha chiesto dei soldi, ho
detto: "perché, Sabrina non aveva i soldi"? "No, al
momento no, poi me li dà" ha detto, "e va bene" ed è
andata al negozio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, su questo punto dei soldi lei
dice, sempre il 28 ottobre, che doveva comprare una
crema per Sabrina "perciò la notavo prendere dei soldi
dal suo borsellino".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda questo passaggio, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, evidentemente doveva
comprare qualcosa per sé, non lo so perché prendeva
anche questi soldi dal borsellino suo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ma i soldi li ha dati lei o li ha
presi dal suo borsellino?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra, se ricordo bene mi
sembra di averle dato monete di carta, se ricordo bene,
cioè questo particolare non riesco a ricordarlo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non si ricorda tanto bene. Comunque è
entrata nella sua stanza per prendere i soldi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e ha preso questo
borsellino.
P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi è uscita.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - È uscita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Poi che cosa è accaduto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi è rientrata verso le
12.30, ho detto a mio marito: "sbrigati a fare la spesa,

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altrimenti mò chiudono i negozi e non fai in tempo" e
lui si è sbrigato, Sara ha detto: "voglio venire pure
io" ed è andato insieme a Sara e sono andati a fare la
spesa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, quando è
rientrata intorno alle 12.00 - 12.30 le ha detto da dove
stava venendo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Da Sabrina. Si ricorda quando è entrata
in casa in questa circostanza come era vestita?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Aveva dei pantaloncini neri e
una maglietta nera.
P.M. M. BUCCOLIERO - Pantaloncini e maglietta nera. Ecco, in
questa circostanza le ha detto che cosa doveva fare poi
nel pomeriggio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, come è entrata mi ha
detto: "mamma, forse questo pomeriggio dobbiamo andare
al mare, però non sono sicura, ha detto Sabrina che se
dobbiamo andare poi mi manda un messaggio".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Quindi poi ha detto che ha chiesto a
suo marito di fare un pochettino di spesa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa doveva comprare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "compra un po' di
fettine, così cuciniamo la pasta, facciamo le fettine",
poi doveva prendere un'insalata, quindi è andato anche
dal fruttivendolo, hanno preso queste cose e sono
tornati a casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - E sono tornati a casa. Si ricorda che
cosa hanno comprato quindi? Ha detto la carne?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, mi ricordo che ha
preso delle fettine, poi mi ricordo l'insalata, lui dice
che ha comprato anche le banane, però quelle non me le
ricordo, l'insalata me la ricordo.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Un attimo solo. Quando è
ritornata Sara con il papà dalla spesa lei ha chiesto
qualche cosa a Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, poi io ho cominciato a
preparare, ho messo l'acqua a bollire.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, prima ancora stiamo parlando, quando
tornano dalla spesa, con la busta della spesa, va bene?
Lei si ricorda Sara che cosa fa in quel momento?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Entra nella sua cameretta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, quindi entra immediatamente
nella cameretta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Nella sua cameretta, poi dopo
un po' esce.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando entra nella cameretta lei
si ricorda dopo quanto tempo è uscita?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Saranno stati un dieci minuti,
non più di tanto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un dieci minuti.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi si avvicina e mi dice:
"mamma, Sabrina mi ha mandato il messaggio che dobbiamo
andare al mare, io non mangio con voi" e si fa
velocemente un cordon blue.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quando Sara dice questo lei
ricorda se poco prima di questa frase di Sara lei ha
sentito un messaggio arrivare sul cellulare di Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'avete sentito. Ma nemmeno glielo ha
fatto vedere il messaggio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ha detto solo che era arrivato il
messaggio di Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, che era arrivato il
messaggio.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi esce dalla stanza, ecco, ci
dica bene che cosa fa in questo momento Sara dopo avere
detto del messaggio.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora.
P.M. M. BUCCOLIERO - E intanto quando esce dalla stanza lei
ricorda come era vestita? Cioè sempre in nero o si era
già cambiata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché io ero intenta a
cucinare, quindi stavo con le spalle rivolte a Sara, per
cui io l'ho sentita parlare dicendo che è arrivato il
messaggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito, quindi quando esce lei non si
ricorda come è vestita.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando invece arrivano a casa, un passo
indietro, con il papà con la spesa ed entra nella stanza
come era vestita?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con i pantaloncini neri e la
maglietta nera.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, quindi dice di questo
messaggio, poi che cosa fa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Si fa velocemente questo
cordon blue e se lo mangia, poi mi chiede dove sono gli
asciugamani.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, un attimo solo, non sia così
precipitosa, signora, dobbiamo precisare bene quello che
fa Sara. Intanto il cordon blue dove sta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Nel frigo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quindi lei esce dalla stanza,
quando è uscita dalla stanza il cellulare ce l'aveva in
mano oppure lei non l'ha visto il cellulare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non l'ho visto il cellulare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non ha visto il cellulare. Va quindi al
frigo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Prende il cordon blue?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Prende la padella e se lo
prepara.
P.M. M. BUCCOLIERO - E lo cucina nella padella.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando sta cucinando questo cordon blue
Sara sta vicino alla cucina? Cioè sta guardando quello
che sta facendo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, però io intanto stavo
cucinando, stavo pulendo, stavo facendo una marea di
cose.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se Sara questo cordon blue
nella padella l'ha girato più volte o l'ha lasciato
sempre nella stessa posizione originaria?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, l'ho vista che mangiava in
maniera frettolosa, però non è che ho visto più di
tanto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, alla stessa domanda del Pubblico
Ministero, c'è la contestazione, lei dice: "ha preso un
cordon blue cucinandolo", 28 ottobre, "ha preso un
cordon blue cucinandolo, mentre il cordon blue era in
fase di cottura Sara rimaneva vicino alla cucina e
quindi alla padella, per girare il suddetto cordon
blue".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, presumo che l'abbia
girato, no? Cioè non è che lo puoi lasciare.., lo devi
per forza girare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei l'ha vista solo che è rimasta
vicino alla padella.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, era intenta a cuocerlo e
l'ha mangiato in maniera molto veloce.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quando è finita la fase di
cottura come ha mangiato questo cordon blue, che cosa ha
fatto Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In piedi, in piedi.

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P.M. M. BUCCOLIERO - In piedi benissimo, ma se l'è mangiato
nella padella, ha preso il piatto, che cosa ha fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra di avere preso il
piatto, se ricordo bene.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ha preso un piatto. Ha utilizzato
forchetta e coltello per tagliare il cordon blue?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ripeto, io ero molto
affaccendata quella giornata, non è che stavo a fissare
Sara se tagliava, se mangiava, sapevo che stava facendo
questo cordon blue e se lo stava mangiando.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che se lo stava mangiando. Lei sempre in
quel verbale dice, dopo la fase di cottura, dice...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - È una contestazione?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. "Quindi poggiava il piatto sul tavolo
della cucina e rimanendo in piedi mangiava il cordon
blue, utilizzando forchetta e coltello, ricordo che con
il coltello tagliava la suddetta pietanza". Si ricorda,
ha qualche flash adesso se..?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, anche se non
lo ricordo, però deve usare qualcosa per mangiarsi
questo cordon blue, è normale.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma all'epoca quando ha fatto queste
dichiarazioni, che è circa un anno fa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, ma sono passati tanti
mesi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. Comunque le conferma queste
dichiarazioni?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io adesso a distanza di tanti
mesi ricordo che Sara era intenta a cuocere questo
cordon blue, era in piedi.
P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, questo l'abbiamo chiarito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che se lo stava mangiando, mò
coltello, forchetta, non è che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Il piatto quando ha finito di mangiare si
ricorda che fine ha fatto?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - L'ha messo nel lavello.
P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha messo nel lavello.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché l'ho trovato là
dentro, per questo so che l'ha messo là, perché l'ho
trovato lì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Questa padella con cui aveva cucinato il
cordon blue l'ha messa pure nel lavello Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se quando ha messo il piatto
nel lavello nel piatto c'erano pure le posate? Perché
lei dice...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Credo di sì, se ha mangiato
con la forchetta per forza.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dice: "dopo avere finito di mangiare
il cordon blue prendeva il piatto e le posate e le
depositava nel lavello".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, evidentemente ha messo
tutto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché poi si devono lavare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Signora, mi ascolti, quando
finisce di fare questa operazione, mangia cordon blue,
mette piatto e posate nel lavello, che cosa fa Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mi chiede dove stanno
gli asciugamani, io intanto li avevo riposti giù nello
scantinato, lei sempre in maniera veloce scende, prende
questo asciugamano, risale, mi si avvicina e dice:
"mamma, io sto andando" e se ne è andata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando lei ha reso le
dichiarazioni il 28 ottobre, e qui c'è la contestazione,
su questo punto preciso lei dice, dopo avere finito il
cordon blue: "quindi entrava nuovamente nella sua
stanza" e dice: "ricordo che quando è entrata nella sua
stanza aveva il pantaloncino nero e la maglietta nera".

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Deve essere fedele la lettura, cioè
anche se sono virgole se deve fare una contestazione,
Pubblico Ministero, deve riportare dalla A alla Z tutta
la frase come trascritta nel processo verbale.
P.M. M. BUCCOLIERO - "Quindi entrava nuovamente".., cioè in
che senso?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Si contesta che sia quello il tenore
del verbale? Perché altrimenti lo esibite, perché
verifica la Corte, per la correttezza della
contestazione.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Siccome si procede, sì, magari dopo li
acquisiamo tutti, per carità.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, è solo ai fini della
contestazione.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Siccome si procede a domande
analitiche, virgole, la forchetta, il piatto, la cosa,
allora a questo punto la lettura deve essere
altrettanto...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, la contestazione su quale
divergenza è?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A domanda lei dice: "ricordo
che quando è entrata nella sua stanza, Sara aveva il
pantaloncino nero e la maglietta nera". Quando ha finito
di mangiare il cordon blue, va bene? Sara è entrata
nella sua stanza nuovamente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dopo che ha finito di
mangiare, mi faccia ricordare, perché sono poi tanti
piccoli passaggi che è impossibile ricordarli tutti.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, glielo sto ricordando io, questo
ha dichiarato il 28 ottobre 2010.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo il passaggio quando
lei è risalita con l'asciugamano.
P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, quello mò ci arriviamo lì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, un attimo, ora che il Pubblico
Ministero le ha fatto questa contestazione, lei avrebbe

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detto che è entrata in camera dopo avere mangiato, lei
ricorda questa circostanza? Perché non abbiamo sentito
la risposta in esito alla contestazione, ora che le ha
letto quello che lei dichiarò.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io come memoria faccio pena,
per cui poi a distanza di tanti mesi io...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non ricorda.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io posso ricordare le cose
diciamo in maniera grossolana, però non è che posso
ricordare i punti, le virgole, cioè è possibile.
P.M. M. BUCCOLIERO - E va bene. Signora, quando lei ha fatto
queste dichiarazioni su questo punto ha detto il vero o
ha detto il falso?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Evidentemente 17 mesi fa
ricordavo meglio, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - E quello stiamo dicendo. Quindi lei dice
che quando entra di nuovo nella stanza aveva questa
magliettina nera ancora, poi quando Sara esce dalla
stanza e poi fa il discorso che ha detto, che arriviamo,
del telo da mare e poi se ne va, si ricorda come era
vestita?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, quando è uscita non l'ho
vista, perché io stavo cucinando, mi si è avvicinata,
però mi parlava, non l'ho vista, perché ero intenta a
cucinare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quindi lei non si ricorda, ecco.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - So solo che ha detto: "sto
andando da Sabrina" e se ne è andata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene. Si ricorda se lei ha chiesto a
qualcuno che c'era all'interno dell'abitazione come era
vestita Sara quando è uscita?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, quel pomeriggio no, perché
non c'è stato proprio il tempo materiale per chiedere.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non quel pomeriggio, nei giorni
successivi.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, nei giorni successivi sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - A chi l'ha chiesto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Alla badante.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa ha detto la badante?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei diceva che aveva una
maglietta rosa, un pantaloncino rosa, lei l'ha descritta
addirittura dicendo che su questa maglietta aveva un
coniglietto, poi aveva le infradito.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi la descrisse abbastanza
precisamente.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha parlato anche dello zainetto che
aveva?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, ricordava che era con
la scritta "Il mondo di Betty" mi pare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il colore glielo ha detto dello zainetto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, il colore lo conoscevo
pure io, era nero, uno zainetto di stoffa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, non ho sentito, anche le scarpe le ha
descritto la badante?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ha detto che aveva le
infradito.
P.M. M. BUCCOLIERO - L'aveva detto, sì. Ha parlato anche del
cellulare, se aveva il cellulare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ultimamente aveva comprato un
cellulare nuovo che non si staccava mai, ce l'aveva
sempre in mano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Era un cellulare quello che le
ha regalato Claudio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quello.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quello che le ha regalato Claudio.
Senta, quindi stava dicendo che poi è uscita dalla
stanzetta, quale è il discorso che stava facendo alla
Corte del telo da mare, che cosa è accaduto?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che è scesa giù, perché io gli
asciugamani li avevo già portati giù nello scantinato,
gli asciugamani da mare, ha preso questo telo, è salita.

P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha chiesto del telo da mare?


DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E lei che cosa ha detto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha detto: "dove stanno"? Ho
detto: "giù nello scantinato".
P.M. M. BUCCOLIERO - Dove nello scantinato, lei glielo ha
detto dove, in che posto, come erano custoditi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sapeva dove stavano, dove
intendevo dire, aveva capito, lei.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, come erano custoditi? Ce lo dica.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stavano messi in un sacchetto
tutti quanti e messi in una specie di scaffale.
P.M. M. BUCCOLIERO - E messi in uno scaffale.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quindi è scesa giù.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lo ha preso ed è risalita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, più o meno lei ci può
dire quanto tempo è rimasta giù per trovare questo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, roba di tre - quattro
minuti, non più di tanto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. È risalita e che cosa ha detto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che poi è andata in
camera e poi è tornata da me per dirmi: "mamma, sto
andando".
P.M. M. BUCCOLIERO - Ed è uscita.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ed è uscita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando Sara esce chi è che sta in
casa in quel momento?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ci siamo io, la badante e mio
marito.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Esattamente che cosa fate, ci dovete
spiegare bene quello che voi fate.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, allora, io cucino la
pasta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora. Allora, intanto
quando Sara esce lei che cosa sta facendo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sta bollendo l'acqua e sto
cucinando la pasta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma io voglio sapere questo, quando
Sara esce lei prende la padella?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, c'era già l'acqua.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'era già l'acqua.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stava per bollire e versare la
pasta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi che cosa ha fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Verso la pasta, la sto
cuocendo, poi l'abbiamo mangiata, poi...
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, un attimo solo.
Quando Sara è uscita lei ha detto che l'acqua stava
bollendo, ha messo la pasta dentro.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Avete poi apparecchiato o era già
apparecchiato?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, intanto apparecchiavo
la tavola, perché la badante stava sul terrazzino a
parlare col cellulare, allora ho apparecchiato la
tavola, cucinavo la pasta, poi quando si è cotta
l'abbiamo mangiata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Avete mangiato la pasta. Ovviamente avete
mangiato come, al tavolo, seduti?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Al tavolo, sì, seduti
normalmente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, che pasta era, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spaghetti.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Che condimento avete fatto, se ne avete
fatto qualcuno.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, abbiamo fatto il sugo,
cioè il sugo l'avevo già preparato.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi dopo abbiamo fatto una
fettina in padella, abbiamo preparato...
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, quando avete finito di
mangiare la pasta avete cucinato la carne?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dopo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dopo, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - La carne che aveva acquistato...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Giacomo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Giacomo. Oltre alla carne avete mangiato
qualche altra cosa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, abbiamo fatto l'insalata,
che l'abbiamo mangiata insieme alla fettina e poi dopo
non mi ricordo se abbiamo mangiato la frutta, mi sembra
che Giacomo l'ha mangiata, però non mi ricordo se io
l'ho mangiata, poi abbiamo lavato i piatti.
P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque della frutta a tavola l'avete
messa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Avete preso anche il caffè?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare di no, perché di
solito lo prendevamo dopo che ci alzavamo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei nel verbale del 10 dicembre
lei dice, dopo l'uscita di Sara, dice: "preciso ancora
che dal momento in cui Sara si è allontanata da casa ho
fatto bollire l'acqua e dopo avere cotto la pasta,
apparecchiato, mangiato primo, secondo e frutta", quindi
l'acqua è stata fatta bollire dopo l'uscita di Sara o
no? Cioè questo passaggio è bene che chiarisca alla
Corte d'Assise.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mentre Sara è uscita
l'acqua stava bollendo, in quel frangente ho versato la
pasta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quindi era già sul fuoco
l'acqua, in sostanza.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi poi dopo avere pranzato,
come ha descritto, che cosa avete fatto dopo il pranzo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, abbiamo sparecchiato,
abbiamo lavato i piatti, abbiamo fatto qualcosa in
cucina e siamo andati a riposare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa avete fatto in cucina, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Abbiamo tolto qualche macchia
della pittura, però poi ero stanca, me ne sono andata in
camera.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, allora, un attimo, signora, quando
quindi avete tolto la tovaglia, i piatti, avete lavato
tutto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando avete pulito poi in cucina queste
macchie che diceva?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma qualcosa, perché poi
eravamo stanchi e ce ne siamo andati a riposare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, certo, ma avete lavato a terra,
pulito con la scopa, che cosa avete fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io ricordo che qualche
macchia stavo togliendo, poi dico: "ma sì, adesso
andiamo a riposare, che poi quando ci alziamo
continuiamo".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. E quindi poi che cosa
avete fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, la badante se ne è
andata in camera sua, io nella mia, mentre ho preso il
cellulare che stava sul comodino ho visto che...

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P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei è entrata in camera sua da
letto, la camera da letto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ho visto delle chiamate di
Sabrina, ricordo che stavo per chiamare Sabrina, forse è
partita anche una chiamata ed è arrivata Sabrina e dice:
"zio, Sara si è preparata? Perché dobbiamo andare al
mare", io attraverso mio marito...
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "che se è venuta a
casa tua", ha detto Giacomo: "è venuta a casa tua", poi
mi sono affacciata, però l'ho vista così di sfuggita
Sabrina, ha detto: "no, non è venuta a casa mia",
"comunque" ho sentito dire a Mariangela "torniamo,
casomai noi abbiamo fatto una strada e lei ne ha fatta
un'altra".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, precisiamo un attimo queste
circostanze, quindi lei entra nella sua stanza da letto,
prende il cellulare e si rende conto che ci sono delle
chiamate di Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda quante chiamate ha visto di
Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che erano tre,
quattro.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un tre - quattro chiamate. Senta, quindi
in questo momento lei cerca di chiamare Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E suo marito avvisa che è arrivata a
casa? Come sono andate le cose?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, sentiamo suonare, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ma lei stava cercando di chiamare
Sabrina, l'aveva già chiamata? Oppure?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, vedo le chiamate sul
mio cellulare, faccio per chiamare Sabrina, però non mi

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ricordo se ho fatto in tempo a chiamarla, perché proprio
in quel momento arriva Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito, ma arriva e parla con chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra Giacomo, perché io
ho sentito Giacomo che, Sabrina che diceva: "zio, Sara
si è preparata? Perché dobbiamo andare al mare" e io
attraverso mio marito ho detto: "che se è andata a casa
sua", poi mi sono affacciata, ho detto: "se è venuta a
casa tua", "no, a casa mia non è venuta", "comunque" -
ha detto alla sua amica - "torniamo, casomai lei ha
fatto una strada e noi ne abbiamo fatta un'altra".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma in tutte queste cose lei ha visto
la sua amica? Lei chi ha visto? Questo ci deve dire,
signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina sì, l'ho sentita, l'ho
vista.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sabrina l'ha vista e va bene.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - L'amica l'ha vista?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però roba di pochi secondi,
perché se ne è andata subito.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quando ha visto Sabrina si
ricorda il suo stato d'animo come era?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ripeto, la prima volta che
è venuta l'ho vista così, di sfuggita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei a questa domanda del Pubblico
Ministero risponde, 28 ottobre: "Sabrina quando ha
chiesto di Sara non era agitata, rimanendo un po'
perplessa quando noi abbiamo riferito che Sara era
andata presso la sua abitazione".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, però roba di
attimi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Come l'ha vista?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Roba di attimi, non riesci
a...

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P.M. M. BUCCOLIERO - Non ha collocato bene la situazione di
Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ecco, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nelle dichiarazioni del 10
dicembre su questo punto quando arriva Sabrina lei dice:
"in più dal volto di Sabrina ho intravisto una
preoccupazione che di fatto mi ha insospettita".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma diciamo che mi sono
preoccupata più la seconda volta, cioè la prima volta
non...
P.M. M. BUCCOLIERO - No, stiamo parlando adesso della prima
volta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah.
AVV. N. MARSEGLIA - Faccia rispondere, Pubblico Ministero.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè la prima volta potevano
essere tante le interpretazioni.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sembrava preoccupata, sembrava
normale, cioè è stata una cosa così, una svista.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Che significa "una svista"?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che l'ho vista per pochi
attimi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Ma in quel momento lei si è
preoccupata per sua figlia?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, sì, perché sapendo che
Sara mi aveva detto che era andata a casa sua, poi
vedendola come si era preparata, con il telo, con il
costume, tutto quanto, cioè dove poteva essere andata? A
quell'ora poi i negozi erano chiusi, non è che potevo
immaginare...
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che dice: "passando per il
negozio sia entrata nel negozio", erano chiusi, andare a

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casa di qualche amica il pomeriggio intorno all'una e
mezza - le due si dorme, per cui dove poteva andare?
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, su questo punto lei pure ha dato
la risposta, sempre sotto forma di contestazione,
Presidente, il 10 dicembre 2010, sul discorso della
preoccupazione, la giustificazione per cui si era
preoccupata, lei dice: "preciso ancora che dal momento
in cui Sara si è allontanata da casa ho fatto bollire
l'acqua e dopo avere cotto la pasta, apparecchiato,
mangiato, primo, secondo e frutta".
AVV. N. MARSEGLIA - Ma che c'entra questa contestazione? È già
fatta questa contestazione.
P.M. M. BUCCOLIERO - Posso?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, andiamo al punto che riguarda
questa domanda.
P.M. M. BUCCOLIERO - "Secondo e frutta, avevo pulito con la
badante tutta la cucina, quindi era trascorso tempo
dalla partenza di Sara", il discorso del perché era
preoccupata.
AVV. N. MARSEGLIA - Presidente, non si parla di nessuna
preoccupazione nel verbale, quindi credo che la
contestazione sia strumentale per fare entrare dalla
finestra...
P.M. M. BUCCOLIERO - No, no, Avvocato, per carità, il punto è
stato chiarito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - (Intervento svolto lontano dal
microfono).
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei, signora, quando Sabrina va via che
cosa fa, prende la macchina, non prende la macchina, che
fa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, dico a mio marito...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non può chiedere "prende la macchina"?
Che cosa fa?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, che cosa fa, va bene.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa fa?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dico a mio marito: "prendiamo
la macchina, andiamo a vedere che è successo".
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Per quale motivo dice a suo
marito: "prendi la macchina"?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché sentendo Sabrina che
non è arrivata, dico: "dove è potuta andare"? Lui dice:
"facciamo un giro, vediamo casomai sta in giro" e
abbiamo...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei si è preoccupata di Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, certo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Per questo dice a Giacomo di prendere la
macchina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Certo.
P.M. M. BUCCOLIERO - La domanda allora è questa, perché si è
preoccupata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, per il fatto che era
trascorso del tempo.
P.M. M. BUCCOLIERO - E questo stiamo dicendo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina che mi diceva che non
è arrivata a casa sua, io dicevo: "i negozi sono chiusi,
a questa ora le persone riposano, cioè sarà successo
qualcosa".
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, quindi era trascorso del tempo
dall'uscita di Sara. Quindi voi prendete la macchina,
che cosa accade?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mentre sto uscendo la
macchina faccio per entrare, arriva Sabrina con la sua
amica, l'amica si ferma con la macchina all'angolo tra
Via Verdi e II Vico Verdi e viene lei incontro a me
dicendomi: "no, zia, Sara non è arrivata a casa", ho
detto: "va bene, allora gli dici a tua madre casomai
arriva Sara a casa di trattenerla", dice: "no, la mamma
non è in casa", "allora glielo dici a tuo padre", "eh,
no, papà"... rimane così, con la risposta in sospeso,

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senza dire né che c'è, né che non c'è, cioè dice: "no,
papà... va beh"... non risponde.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non dà risposta su questo. Quindi disse
che la mamma non era in casa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non era in casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Poi voi che cosa avete fatto con suo
marito, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Noi abbiamo preso la macchina,
abbiamo fatto il giro di un isolato, però oramai mi
sentivo agitata, ho detto: "senti, è inutile che
perdiamo tempo a girare, ma secondo te la bambina dove
poteva andare a quest'ora? Andiamo subito in Caserma,
facciamo la denuncia, perché qui qualcosa è successo".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, benissimo. Prima di andare in Caserma
siete passati da qualche altro posto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che siamo.., sì,
abbiamo girato dalla via di mia sorella Emma e c'era
ferma Sabrina con la sua amica Mariangela e chiedevano:
"ma zia, è passata di qua Sara, è venuta"? E mia sorella
diceva: "no, qui non è venuta".
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Voi dopo zia Emma che cosa
avete fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Siamo andati in Caserma.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa avete fatto in Caserma?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - C'era il piantone e ho
spiegato quello che è accaduto, che Sara è uscita, che
non è arrivata a casa della cugina e si dovevano dare da
fare, perché sicuramente qualcosa era successo, io
avvertivo un'agitazione, dico: "qui qualcosa è successo,
è impossibile che questa è sparita, dove è andata"?
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ma quando siete andati
in Caserma in questa prima circostanza con Giacomo lei
ricorda se quella è la circostanza in cui ha firmato la
denuncia oppure poi ci è andata altre volte in Caserma?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io so che al piantone gli ho
raccontato i fatti.
P.M. M. BUCCOLIERO - E va bene, al piantone ha raccontato i
fatti.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi se è stato firmato, se non
è stato firmato questo non lo ricordo, però ricordo che
sono andata dopo avere fatto un isolato e siamo andati
in Caserma.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi siamo usciti e ci siamo
avviati verso la litoranea, ha detto mio marito:
"vediamo magari i posti dove frequentavano loro, casomai
qualcuno l'ha vista", dico: "sì, ma io mica questi posti
li conosco? Che ne so io dove andavano loro"? Ma siamo
andati così al mare, ma giusto perché non sapevi cosa
fare, alla fine ho detto: "ma che ci stiamo a fare qua?
Mica possiamo chiedere a tutte le persone: "che avete
visto Sara? Avete visto Sara? Che conoscono Sara le
persone"? Poi lui, mio marito ha detto: "chiama la sua
amica Francesca, vedi se casomai sta a casa sua", ho
detto: "ma che ci doveva fare a quest'ora a casa di
Francesca"? In tutti i modi lui ha insistito e ho
chiamato Francesca, la sua amica.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, si ricorda con quale cellulare ha
chiamato Francesca?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con quello di Sara, perché lì
c'erano memorizzati i numeri dei suoi compagni, dei suoi
amici.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei quando è uscita poi dalla sua
abitazione ha preso il cellulare di Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - E ha lasciato il suo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, a casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi chiama Francesca e che cosa..?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E dice che a casa sua non è
andata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma quale cellulare di Sara, quello che
aveva..?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, quello rosa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi non quello che aveva regalato
Claudio.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei prima sì, ne aveva un
altro, che stava a casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ne aveva un altro. Quindi ha chiamato
Francesca?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e lei mi ha detto che non
era andata a casa sua.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda se nella
circostanza lei ha chiamato anche Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra di averla
chiamata più di qualche volta, ma giusto per capire
quello che si stava facendo, perché anche lei girava per
trovare Sara, ci tenevamo così in contatto: "io sto
chiedendo a quello, io sto chiedendo a quell'altro",
questo tipo, cioè questo genere di...
P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque ha chiamato Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Se le ricorda lei queste chiamate.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Poi che cosa fate dopo questi giri,
signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Torniamo a casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Tornate a casa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E la badante mi dice che i
Carabinieri avevano chiamato.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dove avevano chiamato?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sul mio cellulare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sul suo cellulare.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che stava a casa.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Il numero se lo ricorda, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque quello in uso a lei o intestato
a lei?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è soltanto quello il
numero che ho.
P.M. M. BUCCOLIERO - Soltanto quello. Bene, quindi che cosa
fate?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Siamo tornati in Caserma,
Giacomo non è venuto, mi sembra che sia arrivata
Sabrina, Cosima, perché ricordo di trovarmi lì in
Caserma con Cosima e Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, spieghi bene, quindi voi andate in
Caserma perché i Carabinieri vi chiamano.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, volevano una foto di Sara.

P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, in Caserma lei va da sola o con suo


marito?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dovevamo andare io e lui, però
poi mi ritrovo lì in Caserma con Sabrina e Cosima.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, come si ritrova in Caserma con
Sabrina e Cosima, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché anche loro si stavano
preoccupando.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, come, nel senso quando lei arriva in
Caserma dove le trova Sabrina e Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non la ricordo bene questa
circostanza, ricordo che sono stata chiamata per delle
foto di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che poi Cosima mi ha detto
che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo, signora, un attimo, quello che
ha detto Cosima ora arriviamo.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Facciamo finire però, Pubblico
Ministero, "Cosima mi ha detto"? Prosegua, poi fa
l'altra domanda.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Siccome c'era bisogno di una
foto più recente, Sara non ne aveva più recenti e lei ha
detto: "noi abbiamo l'album di Valentina, di quando si è
sposata e ci sono delle immagini più recenti", che poi
abbiamo trovato tante altre foto, tra cui quelle che si
scattava Sara, quelle... insomma le abbiamo trovate
altre foto più recenti.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, le ricordo la circostanza
dell'incontro con Cosima e Sabrina, lei dice, quindi
dopo essere andata in Caserma perché i Carabinieri vi
chiamano.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - È una contestazione?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì: "siamo quindi uscite dalla Caserma
dopo circa cinque - dieci minuti, proprio quando
giungevano mia sorella Cosima con la figlia Sabrina".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, a quei tempi la memoria
era più lucida.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, si ricorda? Cioè voi stavate in
Caserma e poi sono arrivate Cosima e Sabrina, quando
stavate uscendo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Evidentemente se ho detto
così...
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Si ricorda con che macchina
andavano Cosima e Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cosima ha l'Opel.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però mi sembra che o Cosima è
venuta due volte, perché io mi ricordo che poi siamo
ritornati con la mia macchina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, il discorso delle foto che stavate
facendo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Faccia mente locale, signora, vediamo
queste fotografie, che cosa accade, i Carabinieri vi
chiedono delle foto di Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Voi che cosa fate?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cosima prende questo album
delle foto di Valentina.
P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha già detto questo, ma quando uscite
dai Carabinieri dove andate?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io riporto Cosima e Sabrina a
casa loro e me ne vado.
P.M. M. BUCCOLIERO - Allora, sul punto c'è sempre la
contestazione, lei dice: "quindi insieme utilizzando
ognuno la propria autovettura siamo andati prima presso
la mia abitazione per cercare una foto di Sara, qui ho
preso una foto di Sara più recente e poi ci siamo recati
a casa di Cosima, sempre con due autovetture". È così?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ripeto, dopo 17 mesi, io già
ho una memoria che...
P.M. M. BUCCOLIERO - E lo so, signora, perciò, certo, le
faccio la contestazione.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - So che Cosima c'era in
Caserma, però mò tutti questi passaggi mi riescono
difficili.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ricorda poi di avere sfogliato un
album di foto da Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma l'abbiamo guardato
insieme l'album.
P.M. M. BUCCOLIERO - E questo dove, a casa di Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A casa sua.
P.M. M. BUCCOLIERO - A casa sua.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché l'album ce l'ha a casa
sua.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quindi che cosa avete fatto
poi?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Abbiamo preso questi album e
siamo andati in Caserma.
P.M. M. BUCCOLIERO - Per lasciare le foto di Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco. Quando siete andati in Caserma chi
c'era in Caserma, lei con chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io sola, Cosima stava con
Sabrina, cioè quando sono ritornata in Caserma c'ero io,
Cosima e Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ho capito. E avete lasciato queste
foto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra...
P.M. M. BUCCOLIERO - Poi che cosa è successo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi dopo avere lasciato queste
foto ce ne siamo tornate.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dove, signora, ci spieghi, come vi siete
lasciati poi con Cosima e Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che siamo usciti
dalla Caserma e ho accompagnato Cosima e Sabrina a casa
loro.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, e lei è tornata a casa sua.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Poi si ricorda quando ha rivisto Sabrina
e Cosima quel giorno?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - La sera stessa intorno alle
20.00, è venuta con sua madre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lì parlando del più e del meno
è uscito il discorso dei diari.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè ci spieghi bene, spieghi alla Corte.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho preso un paio di diari di
Sara, perché lei ne aveva diversi e ho chiesto a
Sabrina: "leggiamo questi diari, per vedere se c'è
qualcosa di utile per capire la sparizione di Sara", no?
Sabrina guardandoli ha detto: "eh, ma qui c'è tanto da

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leggere, zia", "va beh" - dico - "vuol dire che te li
prendi e te li leggi".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma come è uscito fuori il discorso
dei diari?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo, cioè in quel
contesto cercavamo qualcosa per capire questa sparizione
anomala.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, appunto, certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se nei diari trovavamo qualche
frase che ci potesse aiutare perché Sara era sparita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Giusto. Allora, io le contesto che sul
punto il 20 ottobre lei dice: "intorno alle ore 20.00
sono venute a casa Sabrina e mia sorella Cosima, abbiamo
parlato sempre della scomparsa di Sara e poi Sabrina mi
ha chiesto di vedere i diari di Sara per verificare se
si potevano rinvenire notizie utili per il ritrovamento
della stessa". È così, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, in maniera...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei ha preso...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè praticamente stavamo
collaborando, diciamo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. Quindi lei ha preso poi questi
diari, che cosa ha fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha letto una pagina, due, però
dice Sabrina: "qui c'è tanto da leggere, non è che fai
in tempo a leggerli tutti", non bastava una serata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "va bene, allora te
li porti a casa, così vedi se c'è qualcosa di utile",
poi c'era un altro diario piccolino con il lucchetto,
che Sara lo aveva comprato per l'anno che doveva
frequentare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E Sabrina ha detto: "zia, a
questo punto bisogna vedere se casomai ha scritto

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qualcosa dentro" e abbiamo rotto il lucchetto per vedere
quello che c'era scritto e c'era una frase un po' così,
diceva: "sono", mò le parole precise non le ricordo,
diceva: "sono innamorata di un ragazzo di 27 anni, sono
confusa", lì per lì sono rimasta basita di questo
messaggio, da questo scritto di Sara, no? Ho detto a
Sabrina: "ma guarda un po', lei che criticava te, ma
guarda un po' che cosa scrive lei". Sabrina con un
sorriso sarcastico dice: "eh, zia, ma lo dice, poverina,
che è confusa".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, signora, in merito a questo
diario disse qualche cosa altro Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, disse: "comunque, zia,
questo diario non lo dare ai Carabinieri, altrimenti poi
Ivano avrà dei grattacapi, cioè vedranno questa frase",
cioè sarebbe stato un problema per Ivano, lì per lì ho
acconsentito, però poi quando sono venuti i Carabinieri
a richiedere i diari glielo ho dato.
P.M. M. BUCCOLIERO - Glielo ha dato poi invece.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma in quella circostanza Sabrina
portò via i diari che lei le aveva detto di controllarsi
a casa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, un paio, perché dissi:
"vedi, casomai c'è".., io mi fidavo di Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - E certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - "Vedi se c'è qualcosa di
utile".
P.M. M. BUCCOLIERO - E poi questi diari che ha portato via
Sabrina sono stati restituiti a lei da Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che dopo due - tre
giorni sono venuti i Carabinieri a chiedermi i diari più
recenti di Sara, perché ne aveva diversi e ne hanno
presi due o tre, poi dopo due - tre giorni hanno detto:

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"ce li deve dare tutti i diari" e ho dato quelli che
sono rimasti.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quelli di Sabrina io me li ero
proprio dimenticati.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma Sabrina a lei, per quello che è il suo
ricordo, li ha restituiti a lei? Sa che fine hanno
fatto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo, perché erano
tanti i diari.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non si ricorda questo fatto. Senta,
successivamente con riferimento a questo diario chiuso
con un lucchetto che lei ha consegnato ai Carabinieri
lei ha detto a Sabrina di averlo consegnato ai
Carabinieri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa ha detto Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha detto: "mannaggia, mò
mettono nei guai Ivano".
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, su questo punto proprio
quando Sabrina apprende da lei che lei ha consegnato
quel diario ai Carabinieri io le contesto che la
risposta data da Sabrina fu: "mannaggia, che succede".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, qualcosa del genere,
ricordo che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi conferma questa circostanza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Verbale del 29 settembre, questo. Senta,
quindi questo avviene intorno alle 20, ha detto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando tornano, poi che cosa succede, se
ne vanno via Cosima e Sabrina? Rimangono, che fanno?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, se ne vanno, dopo un po'
se ne vanno, poi i giorni seguenti venivano per

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sostenermi, per fare interviste, cioè stavano sempre
vicino a me, andavamo in Caserma insieme.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma quando poi voi parlavate tra di
voi con Cosima, con Sabrina della scomparsa di Sara
Sabrina le diceva quali erano le sue idee, che cosa
poteva essere accaduto? Che cosa diceva?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Sabrina con me non parlava
mai, ero io che magari uscivo qualche discorso, dicevo:
"ma Sabrina, conoscendo Sara che era un tipo che non si
teneva niente, che diceva tutto, magari ha sentito
qualcosa, ha detto qualcosa e qualcuno"... cioè io
pensavo su quell'atteggiamento di...
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, quello che diceva Sabrina, sì, quello
che diceva Sabrina ci interessa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E lei Sabrina diceva: "è
questo, zia", cioè che Sara era una che non si teneva
niente dentro.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. No, ma a questa domanda del
Pubblico Ministero lei risponde.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - È una contestazione?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, Presidente, verbale del 28 ottobre:
"ricordo che Sabrina cercava di accreditare la tesi del
rapimento di Sara ad opera di rumeni oppure ad opera di
amici di mio marito".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei dopo un tre - quattro
giorni mi disse...
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, sì, cioè nelle giornate successive.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi disse: "zia, in paese
tutti dicono che con la sparizione di Sara c'entra o lo
zio o la badante, eh, così dicono in giro, eh".
P.M. M. BUCCOLIERO - Fece riferimento, in ordine a questa
circostanza, al soggiorno di Sara a San Pancrazio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, anche, dice che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Che diceva?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che a San Pancrazio tutti
l'avevano notata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, ma quando lei aveva gli
incontri poi con i Carabinieri lei andava in compagnia,
da sola, con chi andava?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, andavo sempre con
Cosima, con mia sorella Emma, mai da sola, in compagnia.

P.M. M. BUCCOLIERO - In compagnia. Ma era lei che chiamava


Cosima per dire...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, stavano a casa mia.
P.M. M. BUCCOLIERO - Stavano sempre a casa sua.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e andavamo insieme.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, ricorda poi il
giorno, o meglio, la sera del ritrovamento del corpo di
Sara, dove si trovava lei, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ero a casa di Cosima.
P.M. M. BUCCOLIERO - Perché?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché Cosima e Michele
stavano qui in Procura, poi Ivano doveva fare la diretta
quella sera e Sabrina mi disse: "zia, Ivano a casa tua
non ti conosce, si sente in imbarazzo, perché non la
facciamo a casa mia"? Ho detto io: "per me o casa mia o
casa tua non mi cambia niente, la facciamo a casa tua",
perché quella sera c'era Ivano e Alessio anche.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, presso i Misseri insomma, da Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda dei comportamenti particolari
quella sera di Sabrina, Alessio e Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, c'era un clima festoso,
cioè Sabrina che scherzava con Alessio, mentre invece
Ivano lo sentivo molto più nervoso, più irritato, mentre
con Alessio c'era uno scambio di battute, di risate, poi
gli operatori di "Chi l'ha visto" lo possono commentare
molto meglio, perché questo...

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P.M. M. BUCCOLIERO - Va beh, quello che sa lei, signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Questi operatori erano rimasti
sbalorditi, perché quella sera mancavano soltanto i
palloncini, non sembrava la diretta di una sparizione di
una bambina, ma si vedevano questi che scherzavano, che
ridevano come... non lo so che cosa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era un clima soprannaturale,
quasi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma a questa trasmissione doveva
partecipare anche Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma lei non voleva, Sabrina le
abbiamo chiesto più volte, però lei non ha voluto
partecipare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda poi durante
la trasmissione alla notizia poi della confessione di
Michele Misseri che reazioni ci sono state all'interno
di quell'abitazione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In quel momento Sabrina si è
messa a urlare dicendo: "lo hanno incastrato, lo hanno
incastrato", poi noi ce ne siamo andati.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, "l'hanno incastrato, l'hanno
incastrato". E che ha fatto, è rimasta in casa, è uscita
fuori, che cosa ha fatto in quella circostanza? Se se lo
ricorda.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io me ne sono andata, non so
più poi che cosa abbia fatto lei, perché li abbiamo
lasciati lì noi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è andata via subito poi lei,
signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, subito.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nei giorni successivi poi al
ritrovamento del cadavere lei ha avuto un contatto con
sua sorella Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Spieghi alla Corte.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché venne mio fratello
con Emma dicendo che Cosima si sentiva male, che forse
la dovevano ricoverare, cioè io dicevo: "ma se è stato
Michele perché devono pagare le conseguenze loro", no?
Cioè mi dispiaceva quello che stava accadendo, quindi
sono andata per rassicurarle, per dire: "se è stato
Michele cioè che c'entrate voi"?
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei si recò da Cosima.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa le disse?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, le dissi: "voglio dire,
che c'entrate voi? Se è stato lui".
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi rincuorò Cosima, insomma.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma con Emma ebbe anche dei
colloqui in merito?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Emma da quando è stata
arrestata Sabrina non si è più fatta vedere.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, le ha mai parlato Emma di una
corda, di un pezzo di corda ritrovato?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma questo nei primi
giorni.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa le disse?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Diceva che lei andando a casa
di Cosima aveva visto questo cane che poi era il cane
che seguiva sempre Sara, avere in bocca una corda e dice
che gli sembrava strano questo cane, come se le volesse
indicare qualcosa e lei mi faceva continuamente
pressione di parlare di questa corda con i giornalisti,
in Caserma, io questo fatto l'ho anche fatto presente,
però nessuno ha dato importanza a questo evento.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, lei ricorda se
Sara aveva le unghie lunghe, corte, se le mangiucchiava,
non le mangiucchiava?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Le aveva sempre corte, anche
perché aveva il vizio di mangiarsele pure.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito. Signora, si ricorda il
giorno in cui è stato ritrovato poi il cellulare di Sara
da Michele Misseri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, allora, quella mattina mi
arriva una chiamata, metto il cellulare all'orecchio e
sento la voce di Sabrina, poi mi è stato detto che era
Valentina, però a me è sembrata Sabrina, perché io poi
quando sono andata a casa loro, perché io quella mattina
dovevo venire in Pretura, ho detto: "Sabrina, allora, il
cellulare"? "No, no" - dice - "è stato già verificato,
non è quello di Sara", però io pensavo che fosse
Sabrina, mi è sembrata la voce di Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè che parlava al telefono? Non ho
capito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, io convinta che era
Sabrina che mi parlava.
P.M. M. BUCCOLIERO - Invece chi era?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho saputo che era Valentina,
anche se ho saputo che era Valentina a me era sembrava
la voce di Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Tant'è che quando sono andata
a casa sua mi sono rivolta a Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, dopo questa chiamata lei ha
avuto un contatto con Sabrina, avete parlato di questo
cellulare? Sempre quella mattina quando stavate venendo
in Procura.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, lei quando mi ha chiamato
mi ha detto: "zia, ricordi se il cellulare di Sara aveva
dei contorni argento"? Qualcosa del genere, ho detto:
"senti, Sara da quando l'ha comprato ce l'aveva sempre
in mano, io non l'ho mai visto questo cellulare e se me

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lo facessero vedere non sarei nemmeno in grado di
riconoscerlo".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma Sabrina che cosa le disse in
merito all'appartenenza di questo cellulare, se ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare che disse: "papà ne ha
trovato uno, sembra che è quello di Sara", qualcosa del
genere, poi quando sono andata a casa ho detto: "beh,
allora, il cellulare"? "No, è stato verificato, non è
quello di Sara".
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, che ore potevano essere quando ha
detto: "non è quello di Sara" Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ricordo che siamo andati
alle otto la mattina, perché insieme alla giornalista di
"Chi l'ha visto" siamo venuti qui in Pretura io, Lucia e
Valentina quella mattina, siamo venuti qui.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quindi intorno alle otto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, intorno alle otto sono
andata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, Sara ricorda se le ha mai
confidato di rimproveri e sgridate avute da Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, Cosima non la
menzionava nemmeno, anzi, io qualche volta le chiedevo:
"ma la zia è in casa"? "Ma la zia è al lavoro"? Non mi
parlava mai di Cosima.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora Concetta, nei giorni
successivi alla scomparsa di Sara lei ha mai parlato con
Sabrina dei suoi rapporti con Ivano Russo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, dieci - quindici
giorni prima quella sera che venne Sabrina a prendere
Sara perché dovevano uscire io sentivo sempre parlare:
"Ivano, Ivano, Ivano", ho detto cioè qualcosa tipo: "ma
che è tanto bello, che è così bello questo Ivano"? Lei
ha detto: "lo vuoi vedere, zia? Che ce l'ho sul
cellulare" e mi fa vedere una foto di Ivano, che
sinceramente lì sulla foto non rendeva tanto, sembrava

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una persona molto più grande, ho detto: "però è grande,
ma quanto ha questo, 40 anni"? "No", ha fatto lei, ha
fatto un sorriso sarcastico, no? "No, qui è venuto male,
zia, ha 27 anni", "mah" - dico - "sinceramente a me
piaceva più Andrea", "no, zia, Andrea era uno che non
parlava mai v'dovevi parlare sempre tu, mentre invece
Ivano è socievole, è di compagnia, sa scherzare".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma io la domanda che le ho fatto è
questa, i discorsi con Ivano, del rapporto Sabrina -
Ivano sono stati fatti anche dopo la scomparsa di Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, dopo no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quello stiamo dicendo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, dopo no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo no.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei ha cercato di prendere il discorso
di Ivano con Sabrina dopo la scomparsa di Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non credo, cioè l'argomento
Ivano proprio non... anche perché quando era sparita
Sara io non riuscivo a capire quello che le fosse
accaduto, quindi Ivano...
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei, c'è la contestazione, su questo
punto dice: "preciso che se prendo il discorso su Ivano
mia nipote Sabrina si infastidisce, pertanto evito". Si
ricorda qualcosa in merito, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che insomma cercava di
tenere Ivano alla larga da tutta questa situazione.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, ma ricorda se Sabrina si infastidiva
quando parlava di Ivano? Dopo la scomparsa parliamo,
signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Al momento non lo ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda, va bene.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè ricordo che cercava in
tutti i modi di tenerlo lontano da questa storia.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, signora, ci può descrivere,
ovviamente per quello che.., anche sommariamente, quale
era il carattere di sua figlia?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era una ragazzina allegra,
solare, non si sapeva tenere niente dentro, cioè tutto
quello che vedeva e che sentiva raccontava.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma era un carattere remissivo oppure
abbastanza deciso? Come la descrive su questo punto,
signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ultimamente l'avevo
vista molto cambiata, cioè molto più sicura, molto più
energica, molto... cioè completamente cambiata, sembrava
quasi che avesse una certa autorità.
P.M. M. BUCCOLIERO - Una certa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Autorità, cioè si imponeva.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, ci può dire
quali sono le proprietà della famiglia Spagnolo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - La casa dove abito, poi una
casa al mare non abitabile e alcuni conti in banca.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'erano dei buoni fruttiferi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di che importo, se li ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non riesco a quantificarli.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dice nelle informazioni del 28
ottobre: "importo originario di circa 60 milioni", delle
vecchie lire, ovviamente, "poi ci stanno degli
investimenti tra Posta e banca", si ricorda questi
investimenti che importo hanno?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dovessi fare una valutazione
così non riesco.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non riesce. All'epoca dichiarò di circa
200.000 euro.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, saranno di più.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di più.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, questo è in sostanza
l'asse patrimoniale e finanziario di Spagnolo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che era, abbiamo detto, sposato a chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Praticamente la moglie che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, spieghi bene alla Corte questo
passaggio, signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, la moglie di mio zio era
sorella a mio padre naturale.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma moglie di suo zio? Cioè la moglie di?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di Spagnolo Cosimo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di Spagnolo Cosimo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era sorella a mio padre
naturale.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Lei, signora, è stata adottata
da Spagnolo Serrano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che tipo di adozione è stato fatto?
Un'adozione speciale, che adozione, se lo ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che tipo sia non lo so.
P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque c'è una adozione formale,
insomma.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dichiarata dalla Corte.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, davanti alla Corte a
Lecce, tutto quanto, regolare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Abbiamo prodotto, mi pare, la
documentazione. Senta, la famiglia sua originaria,
quindi i genitori come si chiamavano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mio padre Serrano
Antonio, mia madre Saracino Oronza.
P.M. M. BUCCOLIERO - Oronza.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E i fratelli?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - I fratelli Serrano Giuseppe,
Serrano Emma, Serrano Cosima e Serrano Salvatore.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. In relazione ai genitori
naturali le questioni ereditarie sono state tutte quante
già risolte? All'epoca erano risolte nel 2010?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'era stata già la divisione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Come ha funzionato?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, c'era già stata la
divisione.
P.M. M. BUCCOLIERO - C'era già stata la divisione.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei quindi è subentrata come gli altri
fratelli nell'eredità dei genitori naturali, è così?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sia con riferimento alle spettanze del
papà, sia con riferimento alle spettanze della mamma
Oronza? È tutto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come abbiano diviso non lo so,
so che hanno diviso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè in parti uguali tra i figli,
insomma.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, su questa divisione dei
genitori naturali lei sa se ci sono stati dei malumori
in famiglia?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, sì, come sempre.
P.M. M. BUCCOLIERO - In che senso, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che loro magari...
P.M. M. BUCCOLIERO - Loro chi, specifichi.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - I fratelli, i fratelli
dicevano: "lei deve"...
P.M. M. BUCCOLIERO - E chi sono i fratelli, ci dica, nome e
cognome.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Emma, Cosima, Giuseppe.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi le sorelle e i fratelli.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa dicevano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - "Che lei essendo adottata gli
spetta l'eredità da parte dei genitori adottivi".
P.M. M. BUCCOLIERO - Da parte dei genitori adottivi.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi non vedevano di buon occhio il
fatto che lei subentrava anche nell'eredità dei genitori
naturali, visto che aveva quella dei genitori adottivi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non è che era...
P.M. M. BUCCOLIERO - Non erano contenti, ecco, diciamo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, si ricorda se Cosima si è mai
lamentata di questa spartizione dei beni, soprattutto
con riferimento al papà naturale con lei? Le ha mai
detto qualche cosa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, direttamente no.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, non nei suoi confronti.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ma Cosima era invidiosa
anche di Dora, perché gli avevano dato una parte in più
rispetto a loro.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, in questo senso.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché lei ha lavorato di più,
cioè c'erano questi discorsi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, sua mamma Oronza ricorda quando è
deceduta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che è deceduta qualche
giorno prima, perché lei è nata il 20 di ottobre,
qualche giorno prima del 20 di ottobre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che anno, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - 1909.
P.M. M. BUCCOLIERO - 2009.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, 2009, sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, prima di morire la mamma
Oronza ha avuto bisogno di assistenza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché stava a letto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Chi ha prestato l'assistenza alla mamma?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Principalmente Emma, perché
era in casa con lei.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ha prestato assistenza alla mamma
Oronza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, in base a quello che
potevo sì, perché io avevo anche mio padre a casa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Spagnolo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spagnolo Cosimo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il papà adottivo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quindi per quello che è stato
possibile.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però, voglio dire.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dica.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stesso discorso è anche per
Dora che stava a San Pancrazio, non è che lei andava
tutti i giorni ad assistere la madre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stesso discorso anche per mio
fratello, che essendo maschio, cioè il maschio non fa
l'assistenza alla madre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quindi cioè chi subiva tutto
il lavoro era Emma.
P.M. M. BUCCOLIERO - Era Emma, la sorella Emma.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era Emma.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, in relazione a questa sua
assistenza insomma saltuaria di Oronza lei ha saputo se
Cosima si è lamentata del suo comportamento?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Perché lei dice, a domanda del Pubblico
Ministero: "anche per la mia mancata assistenza ho
appreso in giro che mia sorella Cosima si è lamentata".

DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Può darsi che ci siano state


delle voci, però io direttamente da lei non...
P.M. M. BUCCOLIERO - No, no, no, direttamente no, è chiaro,
non le ha mai detto niente.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Informo che tra un quarto d'ora
dobbiamo interrompere per via della registrazione,
quindi approfitteremo per fare la pausa di mezz'ora.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, ma lei ha potuto percepire dei
comportamenti di invidia di Cosima nei suoi confronti?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Cosima non è invidiosa
nei miei confronti, Cosima è invidiosa proprio di
carattere, di chi sta meglio di lei, di chi riceve di
più, di chi... direttamente nei miei confronti no, è una
persona invidiosa, è diverso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Sul punto lei ha risposto al
Pubblico Ministero dicendo: "preciso che l'invidia di
Cosima nei miei confronti era sempre palpabile".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, però non solo
con me, diciamo in generale.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, no, e questo, certo, anche con lei,
diciamo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, ma Sabrina sapeva che
Sara aveva, quel giorno era uscita con uno zainetto
nero?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina? Lo dovete chiedere a
Sabrina, che ne so io.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, se lo sa lei.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo so, io non lo so.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Non lo sa. Signora, l'asse ereditario dei
genitori adottivi a chi è andato?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A me.
P.M. M. BUCCOLIERO - Tutto a lei?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, ci può dire un attimo
quale era il rendimento scolastico di sua figlia, se
andava bene, andava male, era contenta, non era
contenta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara quando andava a scuola la
vedevo molto svogliata, tanto è che i compiti se li
faceva nel pullman, cioè poteva rendere di più, anche se
i voti che prendeva erano discreti.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Andava bene.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi i voti insomma erano buoni.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ricorda se c'è stato un
periodo in cui Sara, nell'ultimo periodo parlo, è
rimasta a dormire presso Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra che è stato il
periodo in cui io ho ricoverato mio padre, che poi lì in
ospedale mi hanno chiesto che c'era bisogno di
assistenza, finché non ho trovato una badante ho fatto
le notti da mio padre e quindi Sara è rimasta a dormire
mi sembra qualche settimana a casa loro, settimana -
dieci giorni.
P.M. M. BUCCOLIERO - Qualche settimana?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Settimana, dieci giorni, non
ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il periodo quale è, se lo ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, l'ho ricoverato
intorno al 24 - 25 di aprile, fino sarà stato fino all'8
- 9 di maggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi nel mese di maggio.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, anche.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, quando Sara ha pernottato
da Sabrina quando lei ha avuto modo di parlare con Sara
le ha raccontato del fatto se Ivano Russo andava da
Sabrina a trovarla? A trovare Sabrina e chiaramente
anche Sara che stava lì, le ha mai riferito circostanze
in merito?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, non ricordo che mi avesse
detto niente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non ha mai parlato di visite di Ivano
Russo lì da Sabrina Misseri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io Sara ho cominciato a
sentirla parlare di Ivano intorno al mese luglio, agosto
così in maniera incessante.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Le ha mai detto se ha scattato delle
foto ad Ivano e Sabrina lì all'interno dell'abitazione
di Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non le ha mai detto niente di questo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ha mai detto niente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando stavate in Caserma quando
ha fatto la denuncia che ha firmato, risulta l'orario
alle 17.20, quale era l'atteggiamento di Cosima? Ha
notato qualcosa di particolare in Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi ha impressionato una
sua sfuriata, così diciamola, le scappavano delle
lacrime e poi ha detto in maniera molto arrabbiata:
"questa volta l'ha fatta veramente grossa, questa sera
se viene gli devi tirare uno schiaffone", cioè io sono
rimasta un po' spaventata, dico: "ma che cosa avrà fatto
Sara, che cosa avrà detto"?
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei l'ha vista piangere Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Gli scappava qualche lacrima,
però cercava di trattenersi.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. E lei non ha chiesto: "perché
stai piangendo"?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché Cosima è un tipo
che se non te lo vuole dire non te lo dice, quindi era
inutile anche farle la domanda, se voleva me lo diceva
già.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, il giorno del ritrovamento del
cellulare ricorda dove si trovava Cosima, dove stavate
tutti? Se c'era una trasmissione televisiva proprio quel
giorno, "Chi l'ha visto"?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che con Cosima abbiamo
fatto una diretta a Porta a Porta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Diretta Porta a Porta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, c'era anche l'Avvocato
Gentile, nella cameretta di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa si ricorda, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che Vespa gli diceva
se lei si poteva fidare di suo marito, diceva: "ma non
le sembra strano che proprio suo marito abbia trovato il
cellulare"? E lei disse: "è come uno che non gioca mai
all'Enalotto, gioca una volta e vince", cioè è una
possibilità su miliardi di possibilità.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sul punto, signora, lei dice questo: "il
giorno in cui abbiamo registrato presso la mia
abitazione la trasmissione "Chi l'ha visto", credo si
tratti del giorno del ritrovamento del cellulare di
Sara, c'eravamo io, Valentina Misseri e mia sorella
Cosima. Appena è iniziata la registrazione Cosima si è
allontanata dalla cucina ove stavamo registrando".
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Forse era Porta a Porta la
registrazione alla quale ha fatto riferimento.
P.M. M. BUCCOLIERO - Perciò sto facendo la contestazione.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, non è questa la... credo bisogna
far precedere questo tipo di contestazione da altre
domande e poi inserire.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quale trasmissione era, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Una me la ricordo di certo,
era Porta a Porta, che ha partecipato anche lei.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, sì, non capiamo l'episodio.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Appunto, non lo capiamo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè oltre, facciamo così, ecco, oltre
alle lacrime di Cosima in Caserma di cui ha raccontato
ricorda qualche altra circostanza nella sua abitazione
in cui Cosima si è messa a piangere?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che l'Avvocato
Gentile entrò nella cameretta insieme a Cosima perché si
parlava di Sara e dice che mentre scorrevano le immagini
di Sara dice che Cosima piangeva a dirotto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Su questo punto, ecco, adesso la faccio,
Presidente, la contestazione, la ricostruzione è
diversa, perché lei dice, signora: "il giorno in cui
abbiamo registrato presso la mia abitazione la
trasmissione Chi l'ha visto, credo si tratti proprio del
giorno del ritrovamento del cellulare di Sara, c'eravamo
io, Valentina Misseri e mia sorella Cosima, appena è
iniziata la registrazione Cosima si è allontanata dalla
cucina ove stavamo registrando e si è spostata nella
camera di Sara, ebbene non ricordo se fu l'Avvocato
Biscotti o Gentile che si recò nella stanza e la vide
piangere a dirotto".
AVV. N. MARSEGLIA - E lo chieda all'Avvocato Gentile o...
P.M. M. BUCCOLIERO - È così?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quello che ho detto, quello
che ho detto.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, quello che lei ha saputo
dall'Avvocato Gentile o dall'Avvocato Biscotti, è così,
signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, l'ha già detto prima.
P.M. P. ARGENTINO - Deve rispondere al microfono, signora.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Al microfono, signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il Pubblico Ministero le sta
ricordando quelle dichiarazioni, è così?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Forse, Pubblico Ministero, prima di
iniziare un altro filone di domande credo che stia per
finire la registrazione, bisogna masterizzare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho quasi finito, Presidente, ho quasi
finito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Perché non so quanti minuti... cinque
minuti.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nel periodo estivo ricorda quali
erano gli orari di uscita di Sara dall'abitazione quando
non doveva andare da nessuna parte?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se non doveva andare da
nessuna parte non usciva proprio, perché usciva soltanto
con Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quando uscivano uscivano...
P.M. M. BUCCOLIERO - No, cioè quando non c'era nessuna gita al
mare, ecco, spiego meglio, quando non doveva andare al
mare.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non usciva proprio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi o andava al mare o rimaneva a casa
tutta la giornata? Non sto capendo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, rimaneva a casa, che
poi...
P.M. M. BUCCOLIERO - E poi usciva la sera?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ecco, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Presidente, io volevo mostrare
alla testimone le foto che sono state acquisite la volta
scorsa, se possiamo, e poi ho finito.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego. Diamo atto che vengono mostrate
alla teste le foto acquisite alla scorsa udienza in data
31 gennaio 2012.
P.M. M. BUCCOLIERO - Signora.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La domanda quale è?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, secondo Ivano Russo quelle foto sono
state scattate molte da Sara, gliene ha mai parlato Sara
di questo tipo di atteggiamenti, di circostanze?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mai.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non le ha mai detto niente in merito?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Niente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quando rimaneva lì a dormire, niente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, non sapevo nemmeno che
Ivano rimaneva a dormire.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, Ivano non sappiamo che cosa faceva
Ivano, quando Sara rimaneva lì a dormire, le ha
raccontato qualcosa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non sapevo niente di questo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non sapeva niente di questo, va bene.
Presidente, ho finito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Facciamo una sospensione e poi
continuiamo, tra mezz'ora.
Si sospende alle ore 14.45.
Si riprende alle ore 15.30.
L'udienza viene ripresa alle ore 15.30.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il Pubblico Ministero deve concludere
l'esame?
P.M. P. ARGENTINO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino
P.M. P. ARGENTINO - Presidente, premetto che sono stato
chiamato prima per ragioni di ufficio, con una questione
urgente da parte di un collega, e per cui non ho seguito
tutto. Se dovessi rifare magari le stesse domande...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene.

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P.M. P. ARGENTINO - ...Lei me lo farà notare.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ci saranno le parti, credo, che...
P.M. P. ARGENTINO - Grazie. Una prima domanda, signora: lei
può dire alla Corte l'orario preciso in cui Sara quel
giorno è uscita da casa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io ho già precisato
che con gli orari non mi trovo; comunque, quando è
arrivata Sabrina, la sentivo dire, no? "Zia, Sara mi ha
fatto lo squillo alle due e mezzo", e io ho preso per
buono quell'orario.
P.M. P. ARGENTINO - Ecco, per questo volevo dirle, Signor
Presidente, ci sono due atti che io contesto: la prima è
la denuncia resa da Serrano Spagnolo Concetta il 26
agosto 2010 alle ore 17.20 al Comando Stazione
Carabinieri di Taranto. In questa denuncia dice: "Verso
le ore 14.30 odierne mia figlia, Scazzi Sara, è uscita
di casa per recarsi presso l'abitazione di sua cugina
Misseri Sabrina". Secondo atto, è un verbale di sommarie
informazioni rese il 14 settembre 2010, in cui la
signora Serrano Spagnolo dice: "In ordine
all'allontanamento di mia figlia Sara, avvenuto in data
26 agosto 2010, ed in particolare a quanto accaduto poco
prima dalla sua uscita da casa, vi preciso che verso
l'ora di pranzo, precisamente alle ore 14.30 circa,
mentre ci trovavamo in cucina unitamente a mio marito e
ci accingevamo a preparare il pranzo, Sara si avvicina
dicendoci testualmente: <<Mamma, Sabrina mi ha mandato
un messaggio per prepararmi per andare al mare>>, quindi
è uscita dalla cucine e andava in stanza a prepararsi".
Questi orari che lei ha fornito ai Carabinieri come li
ha desunti allora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè li ho dedotti dal fatto
che Sabrina mi diceva che le aveva mandato il messaggio,
alle 14.30 riceveva lo squillo. Allora io ho fatto quel
calcolo. Però come riscontro in casa non avevo né

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orologio, né televisione, perché stavamo imbiancando,
quindi quello che mi diceva Sabrina per me andava bene.
P.M. P. ARGENTINO - Quando parla di Sabrina, lei fa
riferimento al primo contatto che lei ha avuto dopo che
è uscita Sara? Dopo che è uscita Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Benissimo. E allora, per piacere, dica
alla Corte che cosa, facendo uno sforzo di memoria, che
cosa le ha detto Sabrina con riferimento a questo fatto
che...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè si parlava che Sara...
P.M. P. ARGENTINO - E soprattutto con riferimento alla
telefonata.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Più o meno ricordo, eh?
Che diceva che molto probabilmente Sara era stata presa
proprio vicino casa, perché le celle prendevano il
cellulare lì vicino: "Perché io ho fatto uno squillo,
cioè gli ho mandato il messaggio, non ho ricevuto
risposta. Poi, alle 14.30, mi manda uno squillo". Da lì
ho dedotto che Sara fosse uscita a quell'ora.
P.M. P. ARGENTINO - E allora, io le richiedo adesso un
ulteriore chiarimento. In questo verbale di denuncia che
lei presenta il giorno 26 agosto 2010 alle ore 17.20,
dopo che ha parlato dell'orario, ha continuato dicendo:
"Tant'è che ha preso i suoi asciugamani e portandosi
seco uno zainetto colore nero, è uscita da casa, vestita
con maglietta e pantaloncini di colore rosa,
interpellata mia nipote". Che significa questo:
"Interpellata mia nipote"? Che io adesso le sto
contestando.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, quello che giorno era?
AVVOCATO - Leggiamogliela tutta.
P.M. P. ARGENTINO - Del 26 agosto 2010. La leggo tutta? Sì, va
bene: "Interpellata mia nipote, predetta mi ha riferito
che mia figlia non l'ha per niente vista, ma che verso

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le ore 14.30 ha ricevuto uno squillo sul suo telefono
cellulare, avente numero 340-4096064". Quello che io le
sto chiedendo è una spiegazione sul termine
"interpellata". E' stata lei che ha assunto l'iniziativa
di chiedere a Sabrina se avesse avuto qualche contatto
telefonico con Sara, o è stata Sabrina che di sua
iniziativa gliel'ha riferito?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, me l'ha detto lei,
perché...
P.M. P. ARGENTINO - Di sua iniziativa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
P.M. P. ARGENTINO - Quindi questo "interpellata" è sbagliato
qui?
P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, Presidente, a tutto c'è un
limite. Addirittura la verbalizzazione sarebbe sbagliata
perché in questo momento interviene il chiarimento.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Questo è un commento del Pubblico
Ministero che rimane tale. La contestazione è legittima
abbiamo sentito la risposta.
AVVOCATO - E' trascritto in...
P.M. P. ARGENTINO - No? Allora è stata Sabrina che le ha
riferito...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché...
P.M. P. ARGENTINO - ...di sua iniziativa questa cosa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...mi spiegava di questi
messaggi, di questo squillo che le aveva mandato Sara.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Allora, vediamo un po'. Se non
ricordo male, rispondendo al collega Buccoliero, lei ha
detto di avere ascoltato la telefonata intercorsa tra
Sara e Sabrina avente ad oggetto Ivano. Ma oltre a
questa telefonata, lei ha avuto possibilità di trattare
questo argomento con Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Argomento Ivano?
P.M. P. ARGENTINO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io dicevo: "Ma chi è..."

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' stato già chiesto, Presidente.
Visto che il Pubblico Ministero voleva essere aiutato se
ripeteva domande già fatte dall'ufficio.
AVVOCATO - La domanda è identica a quella che aveva fatto il
dottore Buccoliero.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lo agevoliamo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Io ricordo che sia stato già chiesto.
P.M. P. ARGENTINO - E' stato già chiesto?
AVVOCATO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ci sono contestazioni da formulare,
ulteriori specificazioni?
P.M. P. ARGENTINO - No, se è stato... l'ha chiesto e ha
risposto non ci sono problemi. Ecco, adesso con
riferimento a questo argomento, ricorda se comunque
questo argomento è stato affrontato anche in presenza di
Claudio durante il periodo di ferie?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo un giorno che stavo
lavando i piatti, eravamo tutti a casa, avevamo finito
di pranzare, stavano lì seduti Claudio, la badante,
Sara, mio marito forse era andato a riposare, che Sara
diceva in modo molto animato, no? "Lei che si toglie la
maglietta, Ivano che gli dice: <<Rimettiti la maglietta,
te lo dice in tanti modi che io ti voglio solo come
amica, non ti voglio come compagna, cioè ma che persona
sei?>>" Cioè criticava fortemente Sabrina.
P.M. P. ARGENTINO - Quindi era presente Claudio in occasione
di questo discorso?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Sì. Senta, e di Mariangela sua figlia le
ha mai parlato con riferimento ad Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - C'è stato l'episodio in cui
dice che Sabrina aveva chiesto a Mariangela, mo' non
ricordo dove dovevano andare quella sera: "Portiamo con
noi anche Sara?" E dice che Mariangela ha detto a

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Sabrina: "No, non la portiamo, altrimenti Ivano non ci
considera".
P.M. P. ARGENTINO - Quando è avvenuto questo discorso lo
ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre quel periodo, dieci -
quindici giorni prima che sparisse Sara.
P.M. P. ARGENTINO - E Claudio era presente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non ricordo, non ricordo
nemmeno come è uscito questo... questo fatto, in che
contesto è uscito. Comunque lo ricordo, so che questo
contes... cioè questo fatto è uscito, però non ricordo
in quale contesto.
P.M. P. ARGENTINO - Ho capito. Ma Sara le disse come aveva
saputo questo fatto? In che modo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo.
P.M. P. ARGENTINO - Non lo ricorda. E per quel che le risulta,
Mariangela era interessata anche a Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da quello che ne so io no, da
quello che ne so io, poi...
P.M. P. ARGENTINO - Perché io da questo verbale del 29
settembre 2010, un verbale di sommarie informazioni, io
leggo: "Ricordo, ancora, che qualche settimana prima del
fatto Sara mi disse che anche Mariangela, pur
dimostrandosi amica con Sabrina, in realtà era
interessata ad Ivano. Mi disse questo perché la stessa
Sara era convinta di questo atteggiamento ambiguo, del
quale non se n'era accorta nemmeno Sabrina".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E' probabile che l'abbia
detto, però non me lo ricordo.
P.M. P. ARGENTINO - Non se lo ricorda. Adesso andiamo al
momento in cui Sara le comunica di aver ricevuto il
messaggio di Sabrina perché doveva recarsi al mare.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Facciamo domande senza preamboli,
Pubblico Ministero.
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se lei...

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Marseglia, comunque...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E Presidente, però ogni volta...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora lei faccia l'opposizione, ma
cortesemente, ecco, lasci a me la...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - C'è opposizione. La domanda viene
introdotta ogni volta con un preambolo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se è una premessa in fato sì, se è un
commento non è consentito, nei limiti strettamente
necessari all'introduzione dell'argomento.
P.M. P. ARGENTINO - Grazie, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego.
P.M. P. ARGENTINO - Grazie. Ricorda se lei ha avuto qualche
reazione a questa notizia, a questa comunicazione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, solitamente mi lamentavo
con Sara dicendo: "Qui quando c'è da fare, quando
bisogna lavorare, tu te la svigni sempre". Ma così,
diciamo, in maniera leggera.
P.M. P. ARGENTINO - E in quella occasione ricorda se avvenne
ciò?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E' probabile anche che le
abbia detto qualcosa, però eravamo talmente indaffarati
che non è che abbia detto chi... più di tanto.
P.M. P. ARGENTINO - Senta, signora, quando ritornarono a casa
suo marito e Sara, lei ha detto Sara entrò nella
stanzetta sua, stette dieci minuti e poi... Suo marito
che cosa faceva? Che cosa fece?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che lui era sceso giù
a lavare dei pennelli, un secchio, perché stavamo anche
pulendo, aveva finito di imbiancare e poi stavamo
pulendo.
P.M. P. ARGENTINO - E quanto durò questa operazione della
pulitura dei pennelli e del secchio? Più o meno, eh?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dieci, quindici minuti.
P.M. P. ARGENTINO - Dieci, quindici minuti. Rispondendo ad una
domanda del collega Buccoliero, lei ha detto: "Dopo aver

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finito di pranzare, io me ne sono andata nella mia
stanza, la badante se n'è andata nella stanza sua". Come
fa a dire che la badante se n'è andata nella sua stanza?
L'ha vista lei che se ne andava nella stanza sua?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "Maria, andiamocene
a riposare". Poi lei, con il fatto che c'è mio padre...
c'era mio padre ammalato, e ogni tanto si alzava per
vedere se aveva bisogno di qualcosa, se... cioè andava a
riposarsi, però in maniera relativa, diciamo.
P.M. P. ARGENTINO - Sì, ma dopo aver detto questo...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - ...lei ha visto se effettivamente la
badante ha raggiunto la sua stanza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ho detto così e me ne sono
andata in camera.
P.M. P. ARGENTINO - Se n'è andata. Però...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "Andiamocene a
riposare", e me ne sono andata.
P.M. P. ARGENTINO - Lei non ha visto...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
P.M. P. ARGENTINO - Lei non ha visto dov'è andata
effettivamente la badante.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, perché me ne sono
andata.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Senta, signora, questa è una
circostanza su cui io ricollego una certa importanza.
Quando lei è andata a casa di Sabrina, perché poi doveva
venire a Taranto con Valentina, ha parlato come orario
quello delle otto, la mattina. E' certa di questo
orario?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè mi ricordo che insieme
a... alla giornalista di "Chi l'ha visto?", perché
doveva venire anche Valentina, erano più o meno le otto.
P.M. P. ARGENTINO - Ecco, a me interessa la precisione.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, non è che posso...

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P.M. P. ARGENTINO - Io le contesto questo verbale di sommarie
informazioni del 29 settembre 2010, lei ha detto:
"Giunta a casa di mia sorella, chiedevo a Sabrina del
cellulare e la stessa mi ha risposto: <<E' stato
verificato, non è quello di Sara>>. Potevano essere tra
le 07.50 e le 08.00".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Più o meno quella era l'ora,
anche perché non è che sto ogni minuto a guardare
l'orologio.
P.M. P. ARGENTINO - No, no, ecco, a me interessa la
circostanza che potevano anche essere le 07.50, per
questo le ho fatto la contestazione.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che era intorno alle
otto.
P.M. P. ARGENTINO - Perché poi sul punto dovranno essere
sentiti altri testimoni.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché ricordo che era più
o meno intorno alle otto l'orario.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Senta, rispondendo a domanda del
collega Buccoliero con riferimento al programma di "Chi
l'ha visto?", lei ha detto che l'Avvocato Gentile
avrebbe visto Cosima che scoppiava a piangere. Io le
chiedo: è stato l'Avvocato Gentile o l'Avvocato
Biscotti? Perché...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era uno dei due, però non
ricordo di preciso.
P.M. P. ARGENTINO - Non ricorda di preciso.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era uno...
P.M. P. ARGENTINO - Però poteva essere anche l'altro.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - L'altro chi?
P.M. P. ARGENTINO - O Gentile o Biscotti.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare...
P.M. P. ARGENTINO - Perché lei ha dato questa risposta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare che fosse Gentile, mi
pare. Mi pare che fosse Gentile.

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P.M. P. ARGENTINO - Gentile. No, perché lei, assunta a
sommarie informazioni, ha parlato di Gentile o di
Biscotti.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, uno di loro due,
comunque...
P.M. P. ARGENTINO - Uno di loro due.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...mi pare che fosse Gentile.
P.M. P. ARGENTINO - Un'altra domanda: quel giorno lei ha detto
che Sara uscì anche con lo zainetto nero. Questa
circostanza lei l'ha constatata de visu o gli è stato
riferito da qualcuno? No, serve per le ulteriori
domande.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ultimamente aveva
l'abitudine di portarsi sempre questo zainetto nero di
stoffa, però mi sembra che poi mi sono accertata...
P.M. P. ARGENTINO - Eh.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...dalla badante se portava lo
zainetto.
P.M. P. ARGENTINO - Ma Sara aveva solo quello zainetto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, aveva altre borse, però
non lo so perché si era affezionata a quello di
zainetto.
P.M. P. ARGENTINO - Però aveva anche altre borse.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - E usciva anche con queste altre borse?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ultimamente sempre con questo
zainetto, ultimamente.
P.M. P. ARGENTINO - Con riferimento a questo zainetto, ricorda
se lei ha avuto modo di parlare di questo oggetto con
Alessio Pisello?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io con Alessio Pisello non ho
mai parlato nei primi giorni, cioè non... non ho parlato
proprio con lui.
P.M. P. ARGENTINO - E dopo ne avete mai parlato di questo
zainetto?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo di aver parlato
con lui.
P.M. P. ARGENTINO - Non si ricorda.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ma mi pare di non aver
parlato con lui.
P.M. P. ARGENTINO - E allora, io le faccio presente che,
verbale di sommarie informazioni del primo maggio 2011
in Avetrana: "E comunque..." Ecco, allora, rifaccio la
domanda, con Alessio Pisello non ha parlato. E di questo
zainetto ha parlato con qualche giornalista?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché mi... mi chiedevano
che cosa indossava, che cosa portava, e dicevo che Sara
portava questo zainetto nero.
P.M. P. ARGENTINO - E ricorda se qualche giornalista ha fatto
qualche riferimento ad Alessio Pisello relativamente
sempre a questo zainetto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi ricordo qualcosa, però di
preciso, cioè... che anche Alessio era insieme a Sabrina
per le ricerche. Una cosa confusa ricordo, non ricordo
di preciso.
P.M. P. ARGENTINO - E allora, io adesso le posso fare la
contestazione in base a questo verbale di sommarie
informazioni del primo maggio 2011. "Ne approfitto per
riferire in particolare che mi è stato detto da una
giornalista, questa mi ha detto che Alessio Pisello le
ha riferito che il giorno 26 agosto 2010, mentre
cercavano in un bidone dell'immondizia vicino la scuola
Briganti qualche indumento riferibile a Sara, aveva
saputo da Sabrina che Sara portava uno zaino di colore
nero".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quindi era qualcosa che mi era
stato riferito.
P.M. P. ARGENTINO - Da questa giornalista.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ricordavo qualcosa del
genere, però non in maniera chiara. Ricordavo che c'era
un episodio del genere.
P.M. P. ARGENTINO - Quindi conferma questa circostanza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, la giornalista me l'ha
detto, ora...
P.M. P. ARGENTINO - E adesso io le chiedo di fare il nome di
questa giornalista. Questo perché altrimenti questa
dichiarazione diventa inutilizzabile, perché uno deve
riferire la fonte.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho capito. Eh, se la
giornalista è in aula e si ricorda.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ora la domanda del Pubblico Ministero,
se lei ricorda il nome della giornalista...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E se io non mi rico...
perché... Sì, a casa mia venivano tanti giornalisti, mo'
vai a capire chi... chi l'ha detto.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non lo ricorda lei il nome di questa
giornalista? Non lo ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma in tanti venivano.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè mo' ricordare il nome
della giornalista... erano tantissimi che venivano, mi
chiedevano, mi dicevano.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Signora, lei stava dicendo se è in
aula è in grado di riconoscerla?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, voglio dire, se la
giornalista si...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa voleva dire? Siccome aveva
iniziato a dire: "Se è in aula"...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè, praticamente, io voglio
dire se la giornalista che me l'ha detto si ricorda e si
trova in aula, lo può anche dire.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ah, no.
P.M. P. ARGENTINO - No, signora, se lei non mi riferisce...

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sembrava che lei fosse in grado di
riconoscerla.
P.M. P. ARGENTINO - Se lei non mi riferisce la fonte...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho capito.
P.M. P. ARGENTINO - ...non...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè ha compreso la signora. Dico,
capisco che l'aspettativa...
P.M. P. ARGENTINO - Comunque, a futura memoria, a futura
memoria. Quando è venuta Sabrina la prima volta o la
seconda volta presso la sua abitazione quel giorno, il
26 agosto, le ha chiesto particolari su come fosse
vestita Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sinceramente quel giorno ero
talmente sbalordita, stranita per un evento del genere,
che non mi ricordo se l'ho chiesto.
P.M. P. ARGENTINO - Comunque le ha chiesto se avesse con sé lo
zainetto di colore nero?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A Sabrina?
P.M. P. ARGENTINO - Sabrina se ha chiesto a lei.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, Sabrina non me l'ha
chiesto.
P.M. P. ARGENTINO - Non gliel'ha chiesto. Con riferimento ai
particolari su come fosse vestita, lei ha detto: "Quando
Sabrina è venuta a casa quel pomeriggio del 26 agosto
2010 per chiedere notizie di Sara, non mi ha chiesto
particolari di come mia figlia fosse vestita". E' giusto
quello che diceva all'epoca?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra che non mi abbia
chiesto niente.
P.M. P. ARGENTINO - Con quali giornaliste lei dialogava
all'epoca? Se può indicarle.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Allora, con Ilenia, con
Filomena...
P.M. P. ARGENTINO - Con...? Piano piano.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se è possibile ricorda il cognome.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, alcuni ricordo i nomi,
altri non so nemmeno come si chiamano.
P.M. P. ARGENTINO - E cioè?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, con Ilenia
Pietracalvino, con Filomena Rorro, con la Santoro, con
l'altra... come si chiama? La Sgobba, poi c'era la
Francesca Pozzi, Francesca Cenci, tanti. Altri non
ricordo nemmeno come si chiamano.
P.M. P. ARGENTINO - Comunque con chi di questi aveva
possibilità di dialogare più frequentemente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Più frequentemente Ilenia,
Filomena, la Santoro, l'altra... come si chiama? Con
quattro - cinque.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Senta, un'altra domanda: lei
ricorda se Sara le ha riferito di qualche particolare
episodio avuto con lo zio Michele Misseri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei un pomeriggio mi disse:
"Mamma, lo zio mi ha dato 5 euro. Perché me li ha dati?"
Cioè era sorpresa. Ho detto: "Mah, che ne so". "Mi ha
detto di non dirlo alla zia". "Mah", dico, però non c'ho
fatto caso, conoscendo anche Michele, la persona che è,
non è che... cioè conoscendolo come persona corretta,
tutto quanto, dico: "Ha voluto dargli questi soldi, li
ha dati".
P.M. P. ARGENTINO - Cosa ha detto prima con riferimento alla
zia? Non ho sentito bene.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha detto: "Mamma, lo zio mi ha
dato 5 euro". Già per lei di per sé era una cosa strana,
perché lo zio non gli aveva mai dato soldi, no? Dice:
"Perché me li ha dati?" "Mah - dico - non lo so". "Mi ha
detto di non dirlo alla zia".
P.M. P. ARGENTINO - Ho capito. Una precisazione: ricorda se
quando Sara le disse che doveva andare a comprare la
crema per Sabrina, le riferì anche in quale esercizio
commerciale doveva andare a comprarla?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, All'Eurocasa, vicino casa
nostra.
P.M. P. ARGENTINO - Eurocasa, va bene. Ricorda se, signora,
nel periodo in cui Sabrina Misseri era con lei quando vi
siete recate alla Caserma dei Carabinieri, ricorda se
pervenivano messaggi sul suo cellulare o se lei faceva
messaggi a qualcuno?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo il giorno della
sparizione di Sara, quel pomeriggio lei mandava una
marea di messaggi a Ivano e mi diceva: "Zia, dico a
Ivano che Sara è sparita e non ci crede. Zia, ma dice
che..." Insomma, su questo tono. Io, che ero presa dal
problema, cioè quasi mi infastidiva la cosa, dicevo: "Ma
che me importa a me di Ivano". Però ripeteva sempre,
anche in macchina, mentre l'accompagnavo: "No, ma questo
non ci crede, ma..." Sempre su questo tono.
P.M. P. ARGENTINO - Senta, lei ha avuto modo di conoscere
oppure ha avuto modo di sentire parlare di tale Mimino?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mimino è il nipote di Michele,
che frequentava la loro casa non dico giornalmente, ma
quasi.
P.M. P. ARGENTINO - Come le risulta questa circostanza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, a volte accompagnavo Sara
a casa loro e lo vedevo.
P.M. P. ARGENTINO - Che stava lì?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E stava lì.
P.M. P. ARGENTINO - Lei l'ha mai conosciuto personalmente? Ha
avuto mai la possibilità di parlare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, va beh, parlare
direttamente con lui no, però vedevo che parlava spesso
con Michele.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene, per adesso non ho altre domande,
Presidente, grazie.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero

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P.M. M. BUCCOLIERO - Presidente, solo una precisazione a
seguito delle domande del dottor Argentino. Senta,
torniamo a quel 26 agosto, il pomeriggio quando Sara e
il papà tornano a casa dopo aver fatto la spesa, la
carne, l'insalata, quello che ha detto. Quando tornano a
casa, lei chiede qualche cosa a Sara, le fa qualche
richiesta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché appena rientrano in
casa, Sara se ne va subito in cameretta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Se ne va in cameretta. Su questo punto
lei il 30 novembre dice questo, c'è la contestazione:
"Con riferimento al giorno 26 agosto 2010 preciso che al
ritorno di mio marito e di Sara dalla spesa, ho chiesto
a Sara di aiutarmi a pulire casa, in quanto stavamo
effettuando i lavori di pitturazione".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, voglio dire, quelle
cose le dicevo giornalmente, questo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, a noi questo interessa. Ha fatto
questa richiesta a Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Probabile, perché io lo dicevo
quasi tutti i giorni.
P.M. M. BUCCOLIERO - "La stessa - continuo nella contestazione
- mi disse che non poteva aiutarmi, in quanto
probabilmente sarebbe andata al mare con la cugina
Sabrina".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e...
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda questo passaggio, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara mi disse di preciso
che...
P.M. M. BUCCOLIERO - Probabilmente disse.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, che non era sicuro che
andava.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che non era sicuro, sì. Conferma questa
circostanza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Presidente, ho finito.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino
P.M. P. ARGENTINO - Chiedo scusa, mi perdoni, Presidente,
l'ultima domanda. Ricorda se lei, nel corso delle
indagini, dopo che fu trovato il corpo di Sara, ricorda
se le fu mostrato un mazzo di chiavi dai Carabinieri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, erano rotte.
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se quelle chiavi sono state da lei
riconosciute?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E non si poteva verificare
perché una era rotta.
P.M. P. ARGENTINO - E l'altra?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo, perché una era
rotta e l'altra mi sembra che era una chiave che non si
usava più, perché avevamo cambiato la serratura della
porta.
P.M. P. ARGENTINO - Io le contesto, invece, che lei in data 6
novembre 2010 ai Carabinieri del Nucleo Investigativo
che le mostravano il mazzo di chiavi, lei ha detto che
"la chiave spezzata non si presta ad alcun
riconoscimento, mentre l'altra rilevo assieme a voi
essere sagomata in maniera perfettamente identica alla
chiave da me detenuta, che vi esibisco, che utilizzo per
l'apertura del portone principale della mia abitazione,
perciò ritengo non vi siano dubbi sull'individuazione
della stessa".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh... Cioè, voglio dire, sulla
mia memoria mi sorprendo pure io, perché quando racconti
la cosa lì per lì ti ricordi, poi, a distanza di tanto
tempo, non ricordi nemmeno quello che hai detto.
P.M. P. ARGENTINO - Comunque all'epoca così andarono le cose?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Può darsi che abbiamo preso le
altre chiavi e identificata quella di Sara.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene, non ho altre domande, Presidente.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, è teste anche di lista della
Difesa sia dell'imputata Serrano che di Misseri. Chi
inizia con le domande?
Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Marseglia.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Senta, signora, lei nel pomeriggio
del 26 agosto del 2010, lei personalmente, quante volte
è andata presso la Stazione dei Carabinieri di Avetrana?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Due volte di sicuro; se sono
state più di due volte non lo ricordo, però due volte
ricordo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Volendo precisare con un minimo di
approssimazione gli orari, la prima e la seconda volta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, la prima volta intorno
le 03.10 dieci, così, e la seconda volta intorno alle
17.00 - 17.30.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Alle 03.10. Chi è che l'accompagnò la
prima volta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mio marito.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - La seconda volta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - La seconda volta mi ricordo di
essermi trovata in Caserma con Cosima e Sabrina.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, lei ha sottoscritto una
denuncia di smarrimento, di scomparsa più che di
smarrimento, di sua figlia?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, sono andata la prima
volta denunciando il fatto ai Carabinieri di...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - L'ha sottoscritta la prima o la
seconda volta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io la prima volta ho
denunciato il fatto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Oralmente.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - A chi? Al maresciallo, al...

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, ho detto... non lo so, non
me ne intendo di gradi.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Queste domande sono state già fatte la
prima volta, etc.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Eh, se è... diciamo, vale per tutti.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' lecito per noi, che abbiamo chiesto
l'esame diretto, di ricominciare da...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, e va beh, ma non è che possiamo
ricominciare.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Perché non vuol dire che vengono
prosciugate tutte dal Pubblico Ministero e non possano
essere...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Però, dico, fate delle precisazioni...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E infatti.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...perché mi sembra che abbia risposto
su questo. Non è che possiamo ricominciare tutta la
cronistoria.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi, lei ha sottoscritto questa
denuncia, ricorda di aver messo una firma?
P.M. M. BUCCOLIERO - Quale denuncia? Chiedo scusa, Avvocato.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché io sono andata
prima...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - La denuncia di scomparsa della
figliola.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...intorno alle 03.10 di
pomeriggio, sono andata. Poi alle 17.00 - 17.30 la
badante mi ha detto che i Carabinieri avevano telefonato
e sono ritornata.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Signora, le mostro la denuncia, veda
la sottoscrizione in calce e mi dica se l'ha firmata
lei.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Qual è quella, Avvocato?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ce n'è una sola.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Perché non è, ovviamente, contenuto
nel fascicolo del dibattimento.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, l'acquisiamo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Lo sta producendo, Avvocato?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa dicono le Parti su questa
acquisizione?
P.M. P. ARGENTINO - Ci associamo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ci associamo, ci associamo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora: nulla osservando le altre
Parti, la Corte acquisisce verbale di ricezione di
denuncia orale, così definita, sporta da Serrano
Spagnolo Concetta.
P.M. P. ARGENTINO - E in particolare chiediamo...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Giorno 26.08.2010 alle ore 17.20.
P.M. P. ARGENTINO - E in particolare chiediamo, Signor
Presidente e Signori della Corte, che quella denuncia
venga utilizzata come documento con riferimento alla
data e all'ora in cui veniva sottoscritta.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E al contenuto.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va beh, è acquisita. Prego.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei ricorda di aver
riferito ai Carabinieri di Avetrana in sede di denuncia
orale che sua figlia, Scazzi, si era allontanata in un
orario preciso da casa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ho dedotto quell'orario da
quello che mi aveva detto Sabrina.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi lei ha indicato le ore 14.30...
P.M. M. BUCCOLIERO - C'è opposizione alla domanda, Presidente,
è stata già fatta e ha spiegato tutto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè spiego a me stesso, a questo
punto, se tutte le domande...
P.M. M. BUCCOLIERO - Non c'è bisogno di spiegarmi il resto.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...che riguardano passaggi cruciali
del processo sono state fatte prima dal Pubblico
Ministero, non possono essere riproposte dalla difesa?
P.M. M. BUCCOLIERO - No, no.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Se questo è il concetto, vuol dire che
non posso chiedere nulla, Presidente.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, no.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, Avvocato, su questo aspetto
dell'orario c'è stata, ricordo, una contestazione da
parte del Pubblico Ministero di queste indicazioni
orarie con richiesta di chiarimenti, che la teste ha
fornito. Quindi in relazione a quello, lei può
certamente ritornare nel suo interesse, ma non
riproponendo...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...la stessa domanda, perché
altrimenti è una duplicazione integrale.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei è stata poi
nuovamente ascoltata dai Carabinieri più volte; il 14
settembre del 2010, per esempio, è stata riascoltata dai
Carabinieri. Ricorda se le fu richiesto qual era stato
l'orario dei allontanamento di Sara dall'abitazione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che sono andata
tante volte, più di qualche volta mi è stato chiesto
l'orario.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E ricorda che cosa riferì ai
Carabinieri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - L'ora...
P.M. M. BUCCOLIERO - Presidente, c'è opposizione, è la stessa
domanda sugli orari.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, io sto chiedendo se...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Comunque è ammessa la domanda,
Avvocato, prosegua.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, grazie.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io in se... Posso
rispondere? Allora, io in seguito, poi, ho appreso dalla
badante e da altre fonti che Sara non era uscita alle
due e mezzo, perché la badante si ricordava che era
uscita intorno alle due.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, io le leggo quello che
lei ha dichiarato ai Carabinieri il 14 settembre del
2010: "In ordine all'allontanamento di mia figlia
Sara..."
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma c'è la contestazione? Non ho capito.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' una contestazione.
P.M. M. BUCCOLIERO - E' stata già fatta dal Pubblico
Ministero, leggendo proprio lo stesso verbale.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - "In ordine all'allontanamento di mia
figlia Sara, avvenuto in data..."
P.M. M. BUCCOLIERO - Opposizione c'è, Presidente.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - "...26 agosto 2010, in particolare a
quanto accaduto poco prima della sua uscita da casa, vi
preciso che verso l'ora di pranzo, precisamente alle ore
14.30 circa, mentre ci trovavamo in cucina unitamente a
mio marito e ci accingevamo a preparare il pranzo, Sara
si avvicinava dicendoci testualmente: <<Mamma, Sabrina
mi ha mandato un messaggio>>", etc., etc. Ricorda di
aver riferito questa circostanza e questi orari ai
Carabinieri il 14 settembre?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se l'ho detto, evidentemente
è... anche se non lo ricordo, l'ho detto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei ricorda di aver
visto Sara uscire da casa quel pomeriggio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara, quando è uscita, mi si è
avvicinata e ha detto: "Mamma, io sto andando da
Sabrina", però non l'ho vista.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei non l'ha vista.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè da quando è uscita dalla
cameretta, non so dove stava, se dovesse...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, lei si è avvicinata
proprio a me mentre stavo cucinando, però siccome ero
intenta a cucinare, mi ha detto: "Mamma, sto andando da
Sabrina". "Va bene", ho detto, però non l'ho vista.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Nel senso che non l'ha guardata.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Altrimenti sembra...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quando è rientrata dalla spesa che
aveva fatto con il papà, com'era vestita Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Aveva un pantaloncino nero,
una maglietta nera.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ecco, poi l'ha rivista vestita in
maniera diversa in un qualunque momento successivo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, quando Sara è uscita a fare la
spesa, sapeva di dover andare al mare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Sara come è rientrata
a casa, prima di andare a fare la spesa con suo padre,
mi ha detto che forse andava al mare, che Sabrina
l'avrebbe avvisata. Poi, quando è rientrata, è stata un
po' nella sua cameretta e poi si è avvicinata dicendomi:
"Mi è arrivato il messaggio di Sabrina, dicendomi che
dobbiamo andare al mare".
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi prima le aveva preannunciato,
poi, dopo, ha confermato...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...la circostanza che aveva ricevuto
una telefonata. Senta, dopo quanto tempo dall'uscita di
Sara, lei è andata nella sua camera da letto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, calcolando... io ho fatto
più o meno un calcolo tra cucinare la pasta, mangiare,

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lavare i piatti, tre quarti d'ora, un'ora, non più di
tanto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le faccio una contestazione, signora.
Lei ha riferito il 29 settembre del 2010: "Io, mio
marito e la badante abbiamo pranzato e dopo circa
quindici - venti minuti dall'uscita di Sara, mi sono
recata nella mia camera da letto e ho visto sul mio
cellulare, che in quel momento era posto sul comodino,
più chiamate da parte di mia nipote Sabrina. Non ho
controllato l'ora".
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma chiedo scusa, ma è una contestazione?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì, è una contestazione, ho
detto pure il verbale.
P.M. M. BUCCOLIERO - E la domanda?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - La domanda ho detto: dopo quanto tempo
lei è andata in camera da letto rispetto all'uscita di
Sara? La signora...
P.M. M. BUCCOLIERO - E ha risposto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...ha riferito tre quarti d'ora,
un'ora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, dopo abbiamo fatto meglio
i calcoli, no? Lì per lì non è che stai a calcolare i
minuti della pasta, i minuti della... li fai in maniera
più precisa.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le faccio solo notare che queste
dichiarazioni lei le ha rese il 29 settembre, signora,
solo questo. Quindi...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, però io dico anche che con
gli orari non sono precisa.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia la contestazione, Avvocato,
basta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma che la badante è molto più
precisa.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Resta la contestazione.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia la contestazione.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Gliel'ho fatta, Presidente, ha
dichiarato...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa risponde alla contestazione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io ho detto in un verbale,
mi pare, che io come orari non sono precisa, ma c'è la
badante che è molto precisa e affidabile, perché ne ho
avuto prova nei mesi passati della sua affidabilità, in
quanto ha memoria, orari e tutto quanto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei solo in quel
momento si è accorta che sua nipote Sabrina l'aveva
chiamata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E sì, quando sono andata in
camera.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Aveva sentito gli squilli prima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no, perché la cucina
dalla camera, a parte che mi sembra che il cellulare
avesse la vibrazione, per cui nemmeno sentivo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Io non lo so, lo deve dire lei.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, non l'ho sentito il
telefono.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi nessuno aveva sentito questi
squilli. Senta, signora, lei ha detto che subito dopo
aver preso atto che erano pervenuti questi messaggi,
queste telefonate da parte di Sabrina e mentre era quasi
lì per lì per interpellarla, per chiamarla, è
sopraggiunta Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Quando è sopraggiunta Sabrina, ha
bussato alla porta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha suonato.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ha suonato. Chi le ha aperto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ho sentito la voce di mio
marito che diceva... cioè Sabrina che diceva: "Zio, Sara
si è preparata? Perché dobbiamo andare al mare". E io,
attraverso mio marito, dicevo che si è... "E' venuta a

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casa tua". Poi veniva mio marito e ha detto: "Sara se si
sbriga". "Come, se è andata a casa sua". Poi mi sono
affacciata alla porta, ho detto: "Se è venuta a casa
tua".
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi lei questa comunicazione l'ha
fatta stando dentro casa o uscendo fuori e
comunicando...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Inizialmente attraverso mio
marito, poi mi sono affacciata, l'ho vista pochi secondi
Sabrina.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè pochi secondi.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Pochi istanti, sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - C'era anche Mariangela?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo, perché c'era
Sabrina avanti, per cui non ho avuto modo di vedere
dietro.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene, quindi ha parlato pochi
secondi. Poi che cosa è successo? Sabrina si è
allontanata, è rimasta fuori?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è tornata con Mariangela
dicendo: "No, casomai Sara ha fatto una strada e noi ne
abbiamo fatta un'altra", ed è...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè è tornata a casa vostra?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mentre io uscivo la
macchina, lei è venuta incontro, Mariangela si è
parcheggiata all'angolo tra il Vico Secondo Verdi e Via
Verdi, ed è scesa Sabrina ed è venuta incontro a me
dicendomi: "No, zia, Sara non è venuta a casa". Ho detto
io: "Allora glielo dici a tua madre che se viene Sara,
di farla aspettare a casa". "No, la mamma non c'è", ha
detto. "Allora glielo dici a tuo padre". "No, papà -
dice - non..." E' rimasta sul vago, non ha detto né che
c'era, né che non c'era.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E quanto è durato questo colloquio?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Il tempo di dirci queste cose.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - E basta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E basta.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ricorda che vi siete detti altro?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, poi io e mio marito siamo
saliti in macchina, abbiamo fatto il giro dell'isolato e
siamo andati in Caserma. Perché anche se stavamo
girando, mi era presa l'ansia, dico: "E' inutile che
stiamo a girare, giriamo dove? A quest'ora. Qui è
successo qualcosa, andiamo in Caserma".
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho capito. Lei ha fatto riferimento ad
alcuni diari che sono stati rinvenuti nella stanza,
nella camera di Sara, mi pare, no?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Uno di questi diari aveva un
lucchetto.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Chi è che aprì il diario?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io con Sabrina, di comune
accordo, mo' non ricordo se l'ha aperto Sabrina,
Giacomo, comunque eravamo di comune accordo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quel diario venne aperto quando gli
altri diari erano ancora a casa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, la sera stessa.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Furono prelevati da Sabrina quei
diari?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Un paio, perché Sabrina disse:
"Zia, ma qui c'è tanto da leggere, non si riesce a
leggerli tutti". Ho detto: "Te li porti a casa e vedi se
c'è qualcosa che ci possa interessare".
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sabrina prese anche il diario con il
lucchetto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, quello no.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quello fu prelevato da chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dai Carabinieri.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Li aveva avvertiti lei che...?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, i Carabinieri sono
venuti una volta e mi hanno chiesto i diari più recenti;
poi sono venuti dopo due - tre giorni, mi hanno chiesto
il resto dei diari, e tra cui anche questo piccolo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Senta, signora, lei ha fatto
riferimento ad alcune ipotesi che formulava Sabrina in
ordine alla scomparsa di Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - In particolare le disse...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei, dopo tre - quattro
giorni, dice: "Zia, in paese tutti dicono che con la
sparizione di Sara c'entra o lo zio o la badante. E
purtroppo - dice - qui tutti così dicono, eh?" Perché in
Avetrana non è mai successa una cosa del genere.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho capito. Senta, lei ricorda di aver
controllato gli indumenti della badante subito dopo la
scomparsa di Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ricordo che una volta
stavo facendo la lavatrice e trovo - perché si girano le
tasche degli indumenti - un biglietto dove c'era la
somma di 50 euro, mi sembra, e un numero telefonico, che
io portai ai Carabinieri.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Perché lo portò ai Carabinieri,
signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, e perché anch'io in quel
periodo, sotto pressione di quello che mi dicevano,
incominciavo a pensare male anche della badante.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho capito. Lei ha mai rivolto queste
perplessità direttamente alla signora Pantir?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, alla... alla signora
Maria gli contestavo soltanto una telefonata, in quanto
quel giorno, mentre stavo cucinando, lei era sul
pianerottolo e stava con il cellulare a parlare in
continuazione, e io ero anche arrabbiata, no? Perché
dicevo: "Questa sempre con questo cellulare. Si deve

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apparecchiare la tavola, abbiamo fretta e sta sempre a
parlare con il cellulare". Poi dissi ai Carabinieri di
questa telefonata, perché Sara era salita proprio mentre
lei parlava con il cellulare, però di questa telefonata
non se ne sa niente.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, il 26 agosto, rispetto
alla prassi familiare, lei ricorda che avete pranzato
alla stessa ora dei giorni precedenti o più tardi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, più o meno era quella
l'ora, mezzogiorno, l'una, dipende. Poi dipende anche da
come stava mio padre.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, proprio perché eravate più
indaffarati, da quello che ho capito c'erano lavori in
corso a casa, tinteggiature, pulizie, quel giorno si
pranzò all'orario canonico o si pranzò più tardi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Noi a casa non abbiamo un
orario fisso, perché c'era mio padre malato, quindi a
volte sorgeva l'esigenza che dovevi stare vicino a lui;
poi faceva anche la dialisi, per cui un giorno sì, un
giorno no lo prelevavano da casa e lo portavano al
centro dialisi.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le hanno chiesto i Pubblici Ministeri
di riferire in ordine alla confidenza che le aveva fatto
sua figlia circa l'elargizione di una somma di denaro da
parte dello zio Michele. Questa elargizione è avvenuta
una sola volta o più volte?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara mi ha detto che due volte
gli ha dato 5 euro.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E tutte e due volte aveva accompagnato
lo zio questa dazione con la raccomandazione di non
dirlo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara me ne ha parlato una sola
volta che gli ha dato due volte 5 euro, che comunque era
perplessa, non capiva perché lo zio gli avesse dato
questi soldi.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei poi ha avuto modo di parlare di
questo episodio con sua sorella Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Con suo marito? Non ha dato peso a...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. Sì, infatti, per me era
una cosa da niente.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei ha detto che sua
figlia conosceva... cioè era pressoché attaccata alla
cugina, a Sabrina. Possiamo dire in questo modo? Il tipo
di rapporto, ecco, ce lo definisca lei, senza...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, ultimamente Sara si
lamentava molto del comportamento di Sabrina.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Se non usciva con Sabrina, con chi
usciva Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con nessuno.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Con nessuno. Quindi usciva solo con
Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E con gli amici di Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Prima che avvenisse questa tragedia,
lei conosceva questi ragazzi, qualcuno di questi...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Alessio l'ho visto qualche
volta, però Ivano io non l'ho mai visto. Mariangela l'ho
vista qualche volta. Ivano non ho mai visto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi non conosceva nessuno di questi
ragazzi, tranne Alessio, visto due volte.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, venivano, la prendevano,
cioè ogni tanto li vedevo in macchina.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quando rientrava la sera Sara, più o
meno, per quello che può ricordare lei, più o meno qual
era l'orario di rientro d'estate?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, facevano molto tardi,
l'una, le due, le tre; a volte ero pure addormentata,

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per cui la sentivo arrivare, però non potevo sapere che
ora era.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei ha mai rimproverato Sara per il
fatto che tornasse tardi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E no, stando insieme a Sabrina
mi sentivo tranquilla io.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, Sara le ha mai riferito di
problemi che aveva all'interno di quel gruppo di
persone, motivi di disagio? Le ha mai confidato...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, anche perché a lei piaceva
stare in quella compagnia, ci usciva volentieri, si
sentiva... cioè...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E lei non ha avuto modo di
percepire...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...attraverso le confidenze di sua
figlia...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, era contenta, era
contenta.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Era contenta. Senta, lei ha detto che
Ivano era un argomento di...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Giornaliero.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...giornaliero di chiacchiere
familiari. Sara le ha mai confidato di provare un
interesse per Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Al contrario, anzi criticava
fortemente Sabrina che le stava dietro, che lui la
trattava male.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene. Non ho altre domande.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, la Difesa. Ah, c'era l'Avvocato
Bullo.
Esame della Difesa, Avvocato L. Bullo
AVVOCATO L. BULLO - Sì, solo alcune... Senta, ricorda se dopo
la scomparsa di Sara, Sabrina abbia comunicato a Ivano
che la cugina era scomparsa?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo quel pomeriggio che
Sabrina gli mandava tanti messaggi a Ivano.
AVVOCATO L. BULLO - E ricorda i commenti di Sabrina alle
risposte di Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E diceva... bene o male
diceva: "Zia, Ivano non crede che Sara è sparita". Poi
gli mandava l'altro messaggio: "Mamma..." Cioè sempre su
questo tono, che Ivano gli diceva: "Ma lo sia tua cugina
com'è", non ci credeva Ivano.
AVVOCATO L. BULLO - Senta, solo alcune precisazioni, ha
risposto prima alle domande dell'Avvocato Marseglia,
sulla prima venuta di Sabrina a casa. Lei è sicura che
non ci fosse Mariangela?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto...
AVVOCATO L. BULLO - O che Mariangela fosse presente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, allora, ho detto che c'era
Sabrina davanti...
AVVOCATO L. BULLO - Sì.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...per cui non ho avuto modo
di vedere se c'era Mariangela.
AVVOCATO L. BULLO - Allora, io le contesto che sempre nel
verbale del 29 di settembre, lei dice: "Mentre stavo per
chiamare Sabrina, la stessa è giunta in casa mia e mi
diceva: <<Sara si è sbrigata? Perché dobbiamo andare al
mare>>. A tale domanda gli risposi se è venuta a casa
mia, Sabrina mi disse: <<A casa mia non è venuta, non è
venuta>>. Sabrina è venuta in casa mia insieme all'amica
Mariangela. A seguito della mia osservazione, Sabrina,
rivolgendosi a Mariangela, diceva: <<Torniamo a casa,
casomai ha fatto una strada diversa dalla nostra>>".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quindi Sabrina ha parlato a
Mariangela, quindi ho detto...
AVVOCATO L. BULLO - Ricorda questa circostanza che Sabrina
abbia riferito questa frase a Mariangela?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina che abbia detto:
"Torniamo a casa, casomai noi abbiamo fatto..."
AVVOCATO L. BULLO - Signora, la contestazione, a domanda
risponde, lei ha detto: "A seguito della mia
osservazione", della sua...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, allora...
AVVOCATO L. BULLO - "...Sabrina, rivelgendosi a Mariangela..."
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina stava davanti. Allora,
se ha detto a Mariangela: "Torniamo, casomai..."
AVVOCATO L. BULLO - Quindi ha sentito questa frase?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO L. BULLO - Perfetto, era questa la contestazione, era
solo su questo. Senta, sull'orario della denuncia, nel
momento in cui è andata a sporgere la denuncia che è
stata mostrata...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
AVVOCATO L. BULLO - ...ed è stata acquisita, delle 17.20, lei
ha detto era presente chi in Caserma insieme a lei?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina e Cosima.
AVVOCATO L. BULLO - E Cosima. Senta, quando ha dato la
descrizione dei vestiti di Sara, ha detto che li ha
appresi dalla badante, ha chiamato qualcuno per sapere
com'era vestita Sara? Per dare quelle circostanze
precise riferite nella querela: zainetto nero,
calzoncini rosa, maglietta rosa, infradito. Da chi ha
saputo queste notizie se non aveva visto Sara com'era
vestita, per riferirle poi ai Carabinieri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo.
AVVOCATO L. BULLO - Non lo ricorda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché io con la badante ho
parlato poi, in seguito, ma quel pomeriggio non c'è
stato proprio il tempo di parlare.
AVVOCATO L. BULLO - Però le contesto che lei ai Carabinieri ha
riferito e dato una descrizione precisa
dell'abbigliamento di Sara, facendo anche riferimento

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allo zainetto nero e all'infradito. Lei ha detto
poc'anzi, rispondendo sia al Pubblico Ministero che ai
vari Avvocati...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lo zainetto, ad esempio,
sapevo che per abitudine portava sempre quello zainetto.
Però cioè che i vestiti... io non l'ho vista com'era
vestita.
AVVOCATO L. BULLO - Sì, la mia domanda...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Signora, senta un po' me. Scusi, eh?
Solo per la precisazione...
AVVOCATO L. BULLO - Sì, sì, prego, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...della contestazione. L'Avvocato le
sta facendo rilevare che in sede di denunzia lei ha reso
una descrizione dell'abbigliamento di sua figlia, però
lei poc'anzi, anzi l'ha detto più volte, ha riferito che
non ha guardato sua figlia quando è uscita da casa. Ora,
da chi lei ha appreso come era vestita Sara, visto che
ha reso una descrizione dei suoi abiti in sede di
denuncia, quindi alle 17.20? Questa è la domanda. Quella
descrizione dei vestiti che lei ha dato da chi l'ha
appresa per poterla riferire alle 17.20 in sede di
denuncia?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo. Io so che in
seguito, poi, ne ho parlato con la badante.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, no in seguito, prima, quel
pomeriggio.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo.
AVVOCATO L. BULLO - Va bene. Mi conferma però che era presente
Sabrina nel momento in cui ha depositato quella denuncia
alle 17.20 in Caserma con lei?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - C'era Cosima, Sabrina.
AVVOCATO L. BULLO - Va bene, grazie, non ho altre domande,
Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego.
Esame della Difesa, Avvocato F. De Jaco

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AVVOCATO F. DE JACO - Avvocato De Jaco per Serrano Cosima.
Signora, mi aiuti un po' a ricostruire il suo
rapporto... Preferisco stare in piedi, devo crescere,
Presidente. Poi di fronte c'è il collega che è due
metri, io cerco di equilibrare. Signora, lei quando è
stata avvertita del fatto che suo padre adottivo aveva
necessità di assistenza e da chi?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quando l'ho ricoverato, lì in
ospedale hanno detto che aveva bisogno di assistenza
24...
AVVOCATO F. DE JACO - Sì, ma chi la avvertì? Chi ebbe il
contatto con lei? Visto che lei prima, precisando su
domanda del Pubblico Ministero, faceva presente...
chiedo scusa, anzi sto sbagliando, le sto facendo una
domanda sbagliata. Suo padre adottivo e sua madre
adottiva avevano il telefono?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
AVVOCATO F. DE JACO - Oh. E quindi come lei ha appreso e da
chi che suo padre adottivo aveva necessità della sua
assistenza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lì, in ospedale me lo hanno
detto gli infermieri.
AVVOCATO F. DE JACO - Quando era... allora, sto parlando del
momento in cui lei era a Milano, signora.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah!
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi lei...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dice... parla della morte di
mia madre?
AVVOCATO F. DE JACO - Sì, all'epoca in cui sua madre,
chiaramente adottiva, era deceduta e c'era solamente suo
padre, che aveva avuto poi il malanno che lei...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, praticamente mia madre
aveva avuto un ictus, per cui aveva pochi giorni di
vita.

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AVVOCATO F. DE JACO - Quindi non fu avvertita da nessuno o fu
avvertita da qualcuno? Volevo sapere da chi fosse stata
avvertita, chi si curò di questo rapporto, se si
ricorda.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che mia sorella
Emma, mi sembra.
AVVOCATO F. DE JACO - Sua sorella Emma. Senta, signora, nel
periodo in cui lei assisteva suo padre, che in quel
momento era particolarmente abbisognevole di cure...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO F. DE JACO - ...la signora Cosima che cosa faceva per
lei, per venirle incontro?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, ricordo che quel mese
prese Sara, la portò a casa sua, la tennero... la
portavano a scuola, si prendevano cura di Sara.
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi anche se andava a lavorare, poi
si dedicava anche a sostenere il suo impegno verso suo
padre? Cioè l'aiutavano in questo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
AVVOCATO F. DE JACO - In quel periodo i rapporti con la
signora Cosima erano, quindi, assolutamente sereni?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quel periodo sì.
AVVOCATO F. DE JACO - Quando fra lei e la signora Cosima, se
c'è stato mai un momento, c'è stata una condizione di
frizione, di nervosismo? Se c'è stata.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, inizialmente mio padre
aveva l'esigenza di uscire tutte le sere e voleva andare
sempre a casa di Cosima.
AVVOCATO F. DE JACO - Suo padre, quindi, voleva andare sempre
a casa di Cosima.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Però Cosima mi faceva
capire che loro si alzavano presto la mattina, che non
potevano stare la sera... insomma, lasciava intendere
che loro non avevano questo tempo da dedicarci.

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AVVOCATO F. DE JACO - Perché era troppo tardi, cose di
questo...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, però poi dirlo a mio padre
mi sembrava male, non sapevo come risolvere questa
situazione. In quel periodo, poi, mio padre si è
avvicinato a sua mo... a sua sorella naturale e ha
incominciato a frequentare sua sorella, quindi abbiamo
frequentato più sua sorella e ci siamo allontanati da
Cosima. A me stava bene così, perché sua sorella era
vedova, stava da sola, lui da solo, stavano insieme.
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Anziché andare a scocciare
loro, che magari si alzano presto, eh: "Ti porto dalla
zia", dicevo.
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi, diciamo, non un contrasto,
era...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però aveva questa esigenza che
tutte le sere voleva uscire.
AVVOCATO F. DE JACO - Ma non un contrasto, quindi, non è che
aveste...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, ci siamo...
AVVOCATO F. DE JACO - Non avete litigato.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...allontanati per questo
motivo.
AVVOCATO F. DE JACO - Solo per questo motivo, perfetto. Dopo
il periodo dell'assistenza, quindi prima degli eventi
tragici che l'hanno colpita, il suo rapporto con Cosima
è sempre stato assolutamente tranquillo e sereno?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, diciamo regolare.
AVVOCATO F. DE JACO - Vi frequentavate normalmente, diciamo,
lei...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, non più come una volta.
AVVOCATO F. DE JACO - Certo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di rado, molto di meno.

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AVVOCATO F. DE JACO - Lei, signora, fino a quando ha vissuto a
casa del padre adottivo? Sino a che età?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io ho vissuto fino a
17 anni.
AVVOCATO F. DE JACO - Cosa è successo dopo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che ci sono stati dei
contrasti tra i miei genitori naturali e quelli
adottivi; mia madre adottiva era molto assillante,
voleva sapere quello che mi dicevano quando andavo a
casa mia, mi... praticamente mi attaccava continuamente
dicendo: "Eh, ma chissà che cosa ti dicono, ma..." Cioè
era gelosa di questo rapporto. Insomma, c'era un
periodo...
AVVOCATO F. DE JACO - Di contrasto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma non solo con me, mia madre
adottiva, perché mia madre adottiva aveva litigato anche
con loro, tant'è che non frequentava più la loro casa.
AVVOCATO F. DE JACO - Sì, signora. Lei, a un certo punto,
però, se mi è stato detto correttamente, è andata a
vivere, praticamente, nella casa paterna.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO F. DE JACO - Sino a che età, signora?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Fino all'età di 22 anni.
AVVOCATO F. DE JACO - Cioè quando si è sposata, praticamente.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO F. DE JACO - E poi è andata, naturalmente, a vivere
con suo marito.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi diciamo che da 17 anni in poi lei
non ha più vissuto con i suoi...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
AVVOCATO F. DE JACO - ...genitori adottivi, ma ha vissuto...
Durante il periodo in cui, ovviamente, era a casa
paterna, con la signora Cosima, con i genitori, ha avuto
sempre un rapporto tranquillo, sereno?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Normale.
AVVOCATO F. DE JACO - Familiare.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Anche se, diciamo, non è che
mi sentivo integrata bene, perché io avevo altre
abitudini, altre... per cui non è che mi piacesse tanto,
però, diciamo, ero tranquilla.
AVVOCATO F. DE JACO - Però non ha vissuto di contrasti, non ha
mai avuto contrasti.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, diciamo di no.
AVVOCATO F. DE JACO - Un'ultima domanda: le feste di Natale le
passava insieme alla famiglia di Cosima e Michele?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E diciamo con riluttanza sì.
AVVOCATO F. DE JACO - Però, da quello che è stato riferito ed
è emerso, tutte le feste, diciamo, Pasqua, Natale...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E sì, mi forzavano, quasi mi
forzavano, se dicevo no: "E dai, ci sono tutti, e perché
tu no? E perché così? E perché...?"
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi la invitavano...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi mio marito era uno che ci
teneva alle feste, quindi o litigavo con mio marito o
litigavo con loro, e quindi...
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi la sollecitavano perché
desideravano che lei partecipasse a queste feste.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
AVVOCATO F. DE JACO - Quindi lei ha sentito sempre l'affetto
della famiglia paterna?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In maniera, diciamo...
AVVOCATO F. DE JACO - Normale.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Normale.
AVVOCATO F. DE JACO - Nessun'altra domanda, Grazie.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Rella.
Esame della Difesa, Avvocato L. Rella
AVVOCATO L. RELLA - Sì, solo qualche puntualizzazione. Il
Pubblico Ministero le aveva chiesto se lei avesse detto
qualcosa a Sara da fare in casa una volta tornata dopo

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la spesa con il padre. Era successo altre volte che lei
avesse chiesto in quei giorni a Sara di aiutarla in casa
e si era sottratta puntualmente'
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spesso, spesso, non si
riordinava la cameretta, se dicevi magari: "Spazza",
trovava delle scuse: "Devo andare da Sabrina; devo fare
questo", cioè si defilava.
AVVOCATO L. RELLA - Si defilava.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO L. RELLA - E che faceva, si rifiutava o usciva poi da
casa con...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, se ne andava nella sua
cameretta, ascoltava la musica, leggeva, si guardava la
televisione.
AVVOCATO L. RELLA - Quindi non era una novità che non volesse
collaborare quel giorno.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Infatti.
AVVOCATO L. RELLA - Era da qualche giorno che eravate un po'
sottosopra a casa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no...
AVVOCATO L. RELLA - Per quei lavori.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era quasi tutti i giorni che
io lamentavo, dicevo: "Ma quando mi devi dare una mano,
sempre te ne vai? Ma quando..."
AVVOCATO L. RELLA - Oh. No, dico, ma quei lavori che stavano
creando maggiori problemi, questi lavori di pitturazione
della casa, erano già da qualche giorno in atto, suo
marito stava dipingendo un po' i muri, pitturando?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, dalla sera avevamo deciso
che l'indomani dovevamo pitturare la... la cucina. Dalla
sera avevamo deciso che l'indomani dovevamo pitturare la
cucina.
AVVOCATO L. RELLA - Oh, questo il 26.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Il 25, la sera...
AVVOCATO L. RELLA - Il 25 l'aveva deciso.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...avevamo deciso per il 26.
AVVOCATO L. RELLA - Il 26 stavate pitturando.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO L. RELLA - Quindi, in sostanza, Sara altre volte
aveva detto, aveva trovato...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, quasi sempre.
AVVOCATO L. RELLA - Lei aveva detto...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre trovava scuse, sempre.
AVVOCATO L. RELLA - Trovava scuse. Lei conosceva Mariangela
Spagnoletti di persona?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Così, di vista, come persona
no.
AVVOCATO L. RELLA - Ricorda quanto tempo prima
dell'allontanamento poi di Sara, di quel 26 agosto, Sara
aveva fatto riferimento a un possibile interesse di
Mariangela per Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma è tutto accaduto in quel
periodo, dieci - quindici giorni prima, tutto in quel
periodo è accaduto.
AVVOCATO L. RELLA - Ma questa era una supposizione di Sara o
le disse che aveva avuto motivo di sospettare di questo
interesse?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè questo diceva, poi se lei
lo ha avvertito, se lei... come ha dedotto questo, io
non... non posso saperlo.
AVVOCATO L. RELLA - E le disse se Sabrina aveva colto questo
interesse di Mariangela per Ivano?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, non mi parlava di Sabrina.
AVVOCATO L. RELLA - Se n'era accorta solo lei?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no, solo lei.
AVVOCATO L. RELLA - A parte quel discorso di non volerla
portare quel giorno con sé, di cui ci ha detto, Sara le
ha mai riferito di avere avuto litigi con Sabrina...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
AVVOCATO L. RELLA - ...a proposito di Ivano?

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, assolutamente, niente.
AVVOCATO L. RELLA - Non era mai stata occasione?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, infatti i litigi io li ho
saputi dopo, tramite le trasmissioni.
AVVOCATO L. RELLA - Sara non le aveva detto mai niente.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Niente, non sapevo di queste
cose.
AVVOCATO L. RELLA - Va bene, grazie, nessun'altra domanda.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La Parte Civile?
Esame della Parte Civile, Avvocato W. Biscotti
AVVOCATO W. BISCOTTI - Presidente, soltanto due precisazioni,
due piccole domande. Lei, dopo la scomparsa di Sara,
durante i giorni in cui tutti cercavate Sara, ha
incontrato per caso qualche volta Michele?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Michele a casa mia è venuto...
AVVOCATO W. BISCOTTI - O a casa sua o per strada...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO W. BISCOTTI - ...davanti casa sua.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Michele è venuto quando è
morto mio padre e in un'altra occasione portò un po' di
frutta dalla campagna.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Chi è Saetta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era il cane che seguiva Sara.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Durante i giorni della scomparsa ha
avuto occasione di vedere Saetta da qualche parte?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era vicino la villetta di
Cosima.
AVVOCATO W. BISCOTTI - E' accaduto che lei, durante questi
giorni in cui era scomparsa Sara, si fosse recata a casa
di sua sorella Cosima?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma stava quasi sempre lì il
cane.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Sì. No, anche lei, Concetta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, sì, io ricordo un episodio
in cui andai e c'era Saetta vicino casa loro, e c'era

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Michele e Sabrina là fuori e dissi: "Ma se il cane
potesse parlare, sicuramente il cane ha visto tutto". Ha
detto Michele: "Eh, se potesse parlare, quello sì che ha
visto tutto".
AVVOCATO W. BISCOTTI - Ho capito. Senta, con il permesso della
Corte, vorrei mostrare alla signora Concetta una
fotografia di Sara.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è una delle più recenti.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Voglio dire, lei è in grado di riferire
alla Corte dove è stata scattata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quella...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La mostri.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Aspetti, allora prima facciamo
vedere...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La mostriamo alle altre parti.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Certo. Se l'Avvocato Marseglia la vuole
vedere.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - L'hanno vista i difensori?
AVVOCATO W. BISCOTTI - Ovviamente mi sono alzato per suggerire
meglio.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, Avvocato, evitiamo.
AVVOCATO W. BISCOTTI - E' in grado di riferire dove è stata
scattata questa fotografia?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, la porta è una porta
interna di casa mia, quindi è a casa nostra.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Dalle fattezze che lei vede di sua
figlia in fotografia, è in grado di riferire alla Corte,
grossomodo ovviamente, perché non possiamo certamente
prendere il giorno...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ripeto, è una delle più
recenti, in quanto dai tratti somatici si vede proprio
che... che Sara... praticamente Sara si era sviluppata
proprio gli ultimi due - tre mesi in maniera evidente ed
è una di queste trasformazioni.

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AVVOCATO W. BISCOTTI - Lei prima, a domanda del Pubblico
Ministero credo, ha detto che Sara usava mangiucchiarsi
le unghie.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Visionando questa fotografia, lei vede
che porta le unghie lunghe Sara? Visionando quella
fotografia.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma lei li ha... No, ma lei li
portava sempre corte.
AVVOCATO W. BISCOTTI - Benissimo. Con l'autorizzazione della
Corte, chiedo che la fotografia venga acquisita agli
atti.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa dicono le parti? Nulla osservano?
La Corte acquisisce. Altre domande, Avvocato Biscotti?
Nessuno?
AVVOCATO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, un attimo, ci sono... Allora, le
Parti Civili hanno concluso? Allora, prego, il
controesame.
Controesame della Difesa, Avvocato R. Missere
AVVOCATO R. MISSERE - Una sola domanda, signora, l'Avvocato
Raffaele Missere in difesa di Cosma Cosimo. Signora,
quanto tempo, naturalmente non voglio una precisione in
minuti, passò tra il rientro in casa di Sara con suo
marito dopo aver fatto la spesa e la fine
dell'ingestione del pasto da parte di Sara?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, con i tempi mo'... cioè
ricordo di aver detto a Giacomo di andare presto, perché
stavano per chiudere i negozi.
AVVOCATO R. MISSERE - No, no, io non le chiedo quando andò al
negozio, perché ci sono gli scontrini fiscali, che credo
che siano più obiettivi di tutti. Io le ho chiesto...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quanto tempo...

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AVVOCATO R. MISSERE - Le ho chiesto: quanto tempo passò dal
rientro in casa alla fine dell'ingestione del cordon
blue da parte di sua figlia.
P.M. P. ARGENTINO - Presidente, c'è opposizione alla domanda.
AVVOCATO R. MISSERE - Perché?
P.M. P. ARGENTINO - Cioè sulla base di quali... si chiede un
orario così. Quanto tempo?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' ammessa, la domanda è ammessa. Se
ricorda quanto tempo passò tra l'arrivo di Sara e il
padre a casa dopo aver fatto la spesa e il momento in
cui Sara terminò di consumare il suo pasto. E' questa la
domanda?
AVVOCATO R. MISSERE - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se lo ricorda, se è in grado di
quantificarlo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè grossomodo sarà passato
venti - trenta minuti.
AVVOCATO R. MISSERE - Quindi, diciamo una mezz'oretta.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - All'incirca.
AVVOCATO R. MISSERE - L'altra domanda è questa, se lo ricorda:
quanto tempo passò dal momento in cui sua figlia finì di
mangiare e il momento in cui la stessa, riferendosi a
lei, non vista da lei, le disse: "Sto andando da
Sabrina"?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E allora, è passato il
tempo... giusto il tempo di mangiare il cordon blue, di
prendere l'asciugamano, di andare nella cameretta e di
cambiarsi, di dirmi: "Sto andando da Sabrina", saranno
passati quindici minuti.
AVVOCATO R. MISSERE - Grazie, non ho altre domande.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Pierotti.
Esame della Difesa, Avvocato G. Pierotti
AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì, Presidente, io avrei qualche
precisazione da chiedere, però se le altre Parti sono
d'accordo, io Le chiedo di produrre il verbale del 29

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settembre, dove la signora Serrano viene ascoltata dai
Carabinieri. Se c'è questo accordo mi acquieto, non
faccio più domande.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di che cosa? Di acquisire? Non ho capito.
AVVOCATO L. RELLA - Il verbale del 29 settembre.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, non c'è...
AVVOCATO G. PIEROTTI - Non c'è il consenso.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Proceda con le domande o con le
contestazioni.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Forse ai fini delle contestazioni
possono essere...
P.M. M. BUCCOLIERO - No, non possono essere acquisiti questi
verbali.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' sentita come testimone in questo
momento, non è l'esame della Parte Civile, Avvocato,
quindi sa benissimo che non è così. Procediamo alle
contestazioni e rimane solo per la...
AVVOCATO G. PIEROTTI - Signora, le è stato chiesto due volte,
una volta dal Pubblico Ministero...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO G. PIEROTTI - ...e un'altra dall'Avvocato Rella, mi
pare, se lei sia a conoscenza o meno di interessi che
Mariangela poteva nutrire nei confronti di Ivano. Può
dirci se sa rispondere a questa domanda?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Oltre quello che ho già detto,
non so niente altro.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Ecco, io però devo contestarle che nel
verbale del 29 settembre lei... Facciamo così: che nel
verbale del 29 settembre, sentita dai Carabinieri, lei
dichiara una cosa diversa e dice testualmente: "Ricordo,
ancora, che qualche settimana prima del fatto, Sara mi
disse che anche Mariangela, pur dimostrandosi amica con
Sabrina, in realtà era interessata ad Ivano". Procede
poi dicendo: "Mi disse questo perché la stessa Sara era

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convinta di questo atteggiamento ambiguo, del quale non
si era accorta nemmeno Sabrina". Ricorda questa
circostanza?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Oh. A parte questa cosa che ha
confermato, rispondendo alle domande del Pubblico
Ministero riferisce di un determinato episodio.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
AVVOCATO G. PIEROTTI - E cioè dell'episodio in cui la
Spagnoletti avrebbe chiesto a Sabrina di non portare...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Bene. Lei ricorda questo quando lo
dichiara agli inquirenti?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ogni cosa che io ho
riferito, sono fatti che sono accaduti dieci,
quindici...
AVVOCATO G. PIEROTTI - No, no, mi scusi, non voglio sapere
quando sono accaduti, voglio sapere quando lo dichiara
ai Carabinieri che la interrogano.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E mo' non mi ricordo.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Allora le faccio una contestazione per
aiutare la memoria.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Ricorda di averlo fatto in data 29
settembre? Perché questa sua dichiarazione è riportata
nel verbale del 29 settembre.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma io dai Carabinieri sono
andata tante volte.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì, sì. Le dico che nel verbale del 29
settembre lei riferisce questa circostanza e in
particolare dice: "Mio figlio Claudio mi riferiva di
avere appreso personalmente o comunque di essere a
conoscenza che in una occasione, durante la sua
permanenza in Avetrana, aveva sentito - o era presente,
ora non ricordo con precisione - che Mariangela,

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rispondendo a Sabrina, le chiedeva se quella sera
dovevano portare con loro anche Sara, aveva detto che
non era il caso - Mariangela - altrimenti Ivano non le
avrebbe considerate".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E infatti io avevo detto che
avevo sentito questa frase, però non ricordo in quale
contesto e chi lo avesse detto. Adesso...
AVVOCATO G. PIEROTTI - Bene, adesso glielo ricordo io. Le ho
letto il verbale del 29 settembre. Ora la ricorda questa
data, ora che gliel'ho letta?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, perché me lo dice, non
perché mi ricordo la data.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, lei parla... forse c'è un
corto circuito. Lei parla della data del verbale.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La signora, invece...
AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì, ho capito, ma a me interessa che
dica...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...fa riferimento alla data in cui
apprese la circostanza, che poi è quello che rileva.
AVVOCATO G. PIEROTTI - No.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se lei ha un interesse a fare emergere
quando sono state rese...
AVVOCATO G. PIEROTTI - No, io ho un interesse preciso in
questo, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...le dichiarazioni, ma ciò risulta
dalla contestazione di un determinato verbale.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Mi scusi, Presidente, sì, io ho un
interesse preciso che siano datate queste dichiarazioni.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Eh, ma lei quando ha fatto la
contestazione...
AVVOCATO G. PIEROTTI - Perfetto.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...ha detto da quale verbale è tratta,
quindi...

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AVVOCATO G. PIEROTTI - Va bene, io non ho altre domande,
grazie.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...è quella, non possiamo fare la
domanda al teste su questo. Va bene. Ci sono domande
delle parti? Nessuno. Senta, signora, una domanda.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino
P.M. P. ARGENTINO - Senta, signora, a domande dell'Avvocato
Marseglia, lei ha risposto dicendo, con riferimento ai
rapporti tra Sara e Sabrina: "Ultimamente si lamentava
molto del comportamento di Sabrina".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Vuole spiegare alla Corte perché?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché diceva che Sabrina la
chiamava tutte le volte che ne aveva bisogno, cioè dice,
allora: "Se ha biso..."
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ha già risposto, Presidente, lo faccio
presente...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha già risposto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...per non essere petulante, eh?
P.M. P. ARGENTINO - E ma lui ha fatto, io casomai doveva
aggiungere qualcos'altro.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, non c'è niente da...
P.M. P. ARGENTINO - Lui ha fatto questa domanda e ha dato
quella risposta. Voglio dire...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, se deve chiedergli una
precisazione sì, altrimenti è una riproposizione della
stessa domanda.
P.M. P. ARGENTINO - Cioè, voglio dire, Presidente, il momento
in cui pone questa domanda...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il tema introdotto dalla difesa, però
la domanda non deve essere una sovrapposizione. Se è in
relazione a quel tema, deve chiedergli ulteriori
precisazioni.
P.M. P. ARGENTINO - Perché si lamentava? Di che cosa si
lamentava?

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - E l'ha già... ha già risposto, ha dato
delle spiegazioni.
P.M. P. ARGENTINO - E ma lo sapete Voi, ha già dato la
risposta, ma può darne un'altra. Può darsi pure che...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E va beh, l'ha data, no, no, no.
P.M. P. ARGENTINO - Voglio dire...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non è ammessa in questi termini, no,
no.
P.M. M. BUCCOLIERO - E' molto importante.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, andiamo avanti.
P.M. P. ARGENTINO - Non è ammessa?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No.
P.M. P. ARGENTINO - No. Senta, signora, lei ha detto che
quando la bambina tornò da San Pancrazio, verso le ore
20.00, si lavò, si preparò e poi, subito dopo, uscì. Le
chiedo: ricorda con precisione l'orario quando Sara
uscì?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Potevano essere circa le
21.00.
P.M. P. ARGENTINO - Anche oltre?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, è un orario, diciamo,
approssimativo.
P.M. P. ARGENTINO - Ecco, io allora le contesto, sempre in
questo verbale del 29 settembre 2010, lei ha detto:
"Rientrata in casa, Sara si è preparata per uscire e
intorno alle ore 21.00 - 21.30 è uscita". Ha parlato
21.00 - 21.30.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Infatti, in maniera molto...
P.M. P. ARGENTINO - Approssimativa.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...approssimativa.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Ultima domanda e poi non ne
faccio più: ritorniamo alla mattina, quando lei le viene
comunicato il discorso del rinvenimento del cellulare.
Lei ha detto di aver ricevuto una telefonata da Sabrina.

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Ma dice questo perché sul suo cellulare è comparso
qualcosa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ha squillato il telefono,
l'ho portato subito all'orecchio, ho sentito la voce...
cioè a me è sembrata la voce di Sabrina, tant'è che
quando sono andata a casa sua, mi sono rivolta a lei.
Poi, in seguito, ho saputo che era invece Valentina,
però io convinta che era Sabrina.
P.M. P. ARGENTINO - E a che ora c'è stata questa telefonata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A me sembrava la voce di
Sabrina.
P.M. P. ARGENTINO - No, a che ora c'è stata questa telefonata?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah. Mah, la telefonata sarà
stata intorno alle 07.30 circa, le 07.30.
P.M. P. ARGENTINO - Allora, io le contesto, sempre con
riferimento a quel famoso verbale del 29 settembre:
"Voglio precisare che questa mattina, intorno alle ore
07.20 circa, ricevevo una telefonata su un mio cellulare
- stia attenta - ove compariva il nome di Sabrina. La
stessa, ritengo..."
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Forse il mio cellulare così.
P.M. P. ARGENTINO - "Compariva il nome di Sabrina", come se
lei l'avesse memorizzato quel numero con il nome di
Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Può darsi che abbia letto
Sabrina, non lo so. Io ricordo di averlo messo subito
all'orecchio e sentire la voce di Sabrina.
P.M. P. ARGENTINO - E questo che diceva prima: "Ove compariva
il nome di Sabrina", può essere?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma forse avrò dedotto dalla
voce di Sabrina che era il numero di... cioè il nome di
Sabrina.
P.M. P. ARGENTINO - Di Sabrina, va bene. Quando poi lei ha
detto: "Sono andata a casa, ho chiesto notizie di quel

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cellulare", e Sabrina le avrebbe detto: "E' stato
verificato, non è quello di Sara".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se Sabrina nell'occasione aggiunse
altro?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Chi si ricorda mo'? Io di
preciso mi ricordo quello, poi se ha detto altro non mi
ricordo.
P.M. P. ARGENTINO - Lei ha detto, contestazione sempre su quel
verbale: "Sabrina, inoltre, mi riferiva che suo padre,
appena visto il cellulare, si era messo a piangere,
senza aggiungere altro".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, all'epoca mi
ricordavo.
P.M. P. ARGENTINO - Quindi conferma questa cosa?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se l'ho detto, evidentemente
lo ha detto anche lei.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene, non ho altre domande.
Esame del Presidente C. Trunfio
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, signora, senta, lei ha parlato
prima, se non ricordo male ha collocato queste
circostanze che ha riferito alla sera della scomparsa di
sua figlia, cioè quello della ricerca dei diari di sua
figlia. Ora, lei ha detto che due di questi diari
vennero prelevati da Sabrina e portati con sé a casa sua
per comodità, diciamo, di consultazione. Questi due
diari di Sara, Sabrina li ha restituiti a lei oppure sa
se comunque furono consegnati ai Carabinieri
successivamente, o comunque che sorte ebbero?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Questi due diari che quella sera,
diciamo, trattenne Sabrina e portò con sé.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, quando Sabrina ha
preso questi diari, che poi i Carabinieri sono venuti...

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Lei ha detto un paio, se non ricordo
male.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Mi confermerà.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che poi i Carabinieri sono
venuti a prendere gli altri, quelli di Sabrina li ho
dimenticati proprio io di averli anche dati.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì. Quindi lei non sa questi due diari
che Sabrina prese e portò a casa se...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, quella sera ricordo...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...di aver detto a Sabrina:
"Portali a casa".
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ma ricorda se furono restituiti poi a
lei, anche successivamente, o sa comunque se Sabrina poi
li consegnò ai Carabinieri, alle Forze dell'Ordine?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, in seguito non...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E non gliel'ha mai chiesto?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non ha mai avuto notizia della
sorte...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...di questi due diari?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non li ha mai più visti lei
personalmente?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma Sara ne aveva talmente
tanti che adesso...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, parliamo di questi che prese
Sabrina.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Ripeto che avevo anche
dimenticato di aver dato questi diari a Sabrina.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, e quindi non sa poi che sorte
ebbero.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene. Senta, poi lei ha detto,
sempre con riferimento poi ai giorni successivi alla
scomparsa di sua figlia, quindi ovviamente presumo prima
che avvenisse il ritrovamento del corpo, che aveva modo
di vedere più volte sua sorella Cosima, sua nipote
Sabrina che venivano spesso a casa sua. Veniva anche
Michele Misseri con loro?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, venivano soltanto loro
due.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non è mai venuto Michele Misseri?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lui è venuto, ricordo, solo
due occasioni: quando è morto mio padre e una sera portò
un po' di frutta dalla campagna.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, mi riferisco sempre a eventi, a
visite a casa sua...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...successive alla scomparsa di sua
figlia.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, Michele no.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non a frequentazioni anteriori.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Michele non frequentava casa
mia.
P.M. P. ARGENTINO - No, Presidente, un momento. Quando è morto
il padre, Sara era già scomparsa.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ah, ecco, io non lo so, questa
datazione non è emersa al processo.
P.M. P. ARGENTINO - Se può dire quando è morto suo padre.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, allora precisiamo.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è morto il 16 di... di
settembre mio padre.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, quindi l'unica occasione in cui
è venuto Michele è stata in occasione della...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...della circostanza della morte di
suo padre.

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DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - Anche in un'altra occasione, ha detto.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha portato la frutta.
P.M. P. ARGENTINO - Quando ha portato la frutta.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ah, quindi sono circostanze
successive. Ma è venuto da solo?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quando ha portato la
frutta sì, da solo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ho capito, va bene. Senta, quando
Sabrina venne a casa sua quel pomeriggio del 26 agosto,
quindi la prima volta e le comunicò che Sara non era
arrivata a casa sua, lei provò a cercare sua figlia
chiamandola sul cellulare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, ho tentato più volte
di chiamare, però risultava spento.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Subito dopo la prima...?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Dopo l'arrivo di Sabrina?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Provò a chiamare e risultava spento.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E risultava spento.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Si può accomodare.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Grazie.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente, volevo fare alcune... solo
un chiarimento.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, relativamente a ciò che ho chiesto
io?
Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì. Intanto visto che la
circostanza del prelievo dei due diari da parte di
Sabrina, lei non l'ha mai riferita nel corso di tutte le
sommarie informazioni testimoniali che abbiamo in atti.
Lei è certa...
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E talmente che me n'ero pure
dimenticata.

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194
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E dico, se n'è ricordata stamattina.
Non avendo mai dichiarato...
P.M. M. BUCCOLIERO - Opposizione, Presidente, c'è opposizione.
La domanda qual è?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - L'opposizione è...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, dico, come mai non ha mai
riferito questa circostanza che ha riferito invece oggi
al dibattimento?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, e perché poi la memoria va
e viene.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - La memoria va e viene.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E certo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le chiedo: è in grado di descriverli
questi diari?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, assolutamente no.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non è in grado di descriverli. E
un'ultima cosa: sempre nelle immediatezze della
scomparsa di Sara, lei ha detto che ha fatto un primo
giro con suo marito immediatamente.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Un isolato, sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Un isolato. Ricorda di avere
incontrato qualcuno?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, quando...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, questo però non si
riconnette a domande del Presidente.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va beh.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha terminato? Volevo una precisazione
dalle Parti: con riferimento al verbale di denuncia,
ecco, c'è consenso all'utilizzazione anche del suo
contenuto? Perché mi è sembrato di capire...
P.M. M. BUCCOLIERO - No, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...che fosse una produzione
documentale e quindi riferibile solo all'orario.
P.M. M. BUCCOLIERO - No, solo all'orario e alla data della
denuncia.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi non c'è il consenso
all'utilizzabilità per il suo contenuto.
P.M. M. BUCCOLIERO - All'orario di presentazione della
denuncia.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, era solo in questi termini.
Quindi come prova documentale ex art. 234, limitatamente
alla data e all'orario in cui è stata presentata la
denuncia.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Tra l'altro dovrebbe stare già in atti
come notizia di reato.
AVVOCATO G. PIEROTTI - Presidente, chiedo scusa, può dare atto
a verbale della presenza dell'Avvocato Russo in aula,
per favore? C'è una dichiarazione di contumacia.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora dobbiamo revocare la
contumacia. Quindi: diamo atto che è presente in aula
Russo Vito Jr, quindi la Corte revoca la dichiarazione
di contumacia.
AVVOCATO R. MISSERE - Presidente, mi scusi, solo per dire che
mi sto allontanando dall'aula e per il prosieguo
dell'udienza mi sostituisce la collega.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene.
AVVOCATO R. MISSERE - Grazie.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, si può accomodare.
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Grazie.
Esaurite le domande, la teste viene congedata.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - A questo punto l'esame di chi...?
P.M. M. BUCCOLIERO - Pantir, Pantir Maria.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi, dato l'orario presumo che non
sarà possibile ascoltare gli altri testi e quindi li
possiamo chiamare, così li congediamo. Allora, per
favore, fate entrare i testi, se sono presenti, Minò
Salvatora, Giangrande, Giangrande Fedele, Nardelli
Giuseppina. Lei è?
INTERVENTO - Giangrande.

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, i testi devono entrare tutti,
perché li dobbiamo congedare e diffidare per la
settimana prossima, non potremo sentirli oggi.
Giangrande, Fedele, Minò e Nardelli. Lei è?
INTERVENTO - Giangrande.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Giangrande, Minò e Nardelli. Allora,
voi dovrete ritornare martedì prossimo, 14 febbraio, per
essere ascoltati, va bene? Adesso è tardi, quindi
dovremo sentire un altro teste. Quindi non avrete altro
avviso, potete andare.
P.M. P. ARGENTINO - Sempre alle nove, no, Presidente?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Alle nove, certo. Possiamo introdurre
la teste Pantir. Allora, innanzitutto le riprese... Lei
dà il consenso ad essere ripresa con le riprese
audiovisive?
DICH. Maria PANTIR - Per me possono fare tutto.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, allora presta il consenso.
Lei ha l'obbligo di dire la verità, altrimenti incorre
nel reato di falsa testimonianza se rende dichiarazioni
false o mendaci. Legga la formula di impegno che è lì
davanti a lei, quel foglio. Lo legga al microfono,
avvicinandosi al microfono, e dia le sue generalità.

DEPOSIZIONE DELLA TESTE - PANTIR MARIA ECATERINA


LA TESTE, AMMONITA AI SENSI DELL'ART. 497 CODICE DI PROCEDURA
PENALE, LEGGE LA FORMULA DI IMPEGNO:
"Consapevole della responsabilità morale e giuridica che
assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta
la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia
conoscenza".
GENERALITA': Pantir Maria Ecaterina, nata in Romania il
31.08.1981, residente ad Avetrana in via Cairoli n. 13.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Visto l'Articolo 130 Codice di
Procedura Penale, sentite le Parti, la Corte provvede
alla correzione dell'errore materiale incorso nel

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decreto dispositivo del giudizio relativamente al nome
della Parte Civile indicata come Pamtir Maria
Eucaterina, nel senso che laddove è scritto Pamtir Maria
Eucaterina, deve intendersi scritto e leggersi Pantir
Maria Ecaterina. Va bene. Prego.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero
P.M. M. BUCCOLIERO - Signor Pantir, rispetto ala scomparsa di
Sara, che è il 26 agosto 2010, quando è arrivata ad
Avetrana lei?
DICH. Maria PANTIR - Io quando sono arrivata in Avetrana?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - 15 maggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - 15 maggio 2010.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, quando è arrivata ad Avetrana si è
impiegata subito presso la famiglia Scazzi?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa faceva lì nella...?
DICH. Maria PANTIR - Nella famiglia Scazzi?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - Stavo con il padre di Concetta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Con il...?
DICH. Maria PANTIR - Padre di Concetta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Con il papà di Concetta. Il padre
adottivo?
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Come si chiamava questo signore?
DICH. Maria PANTIR - Spagnolo Cosimo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Spagnolo Cosimo. Senta, che tipo di
rapporti lei ha instaurato con Concetta?
DICH. Maria PANTIR - Tra di noi era un rapporto buono.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un buon rapporto. E con la figlia Sara?
DICH. Maria PANTIR - Uguale.
P.M. M. BUCCOLIERO - Uguale in che senso?
DICH. Maria PANTIR - Come la madre è la figlia, no?

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P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - Era un rapporto buono.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è arrivato poi Claudio e
anche il padre, Giacomo Scazzi, che rapporto aveva con
loro due?
DICH. Maria PANTIR - Allora, che rapporto aveva Sara con suo
padre?
P.M. M. BUCCOLIERO - No, lei, lei, lei.
DICH. Maria PANTIR - Io? A me mi ha detto la Sara, prima che
arrivasse suo padre: "Maria, non ti permettere da
metterti insieme con mio padre, che sennò guai a te".
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, e tra i due coniugi, Concetta
e Giacomo, il rapporto com'era? Lei li ha mai sentiti
litigare?
DICH. Maria PANTIR - No, no, no, mai, mai, mai.
P.M. M. BUCCOLIERO - Mai.
DICH. Maria PANTIR - Mai.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ricorda qualche volta se Concetta
rimproverava Sara per qualche cosa di particolare? Ha
nella sua mente dei ricordi di qualche rimprovero?
DICH. Maria PANTIR - Questo non mi ricordo, questo non
ricordo, non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha reso dichiarazioni il primo
settembre 2010 ai Carabinieri, c'è una contestazione. Su
questa domanda lei dice: "In effetti ho notato talvolta
che Sara veniva rimproverata dalla madre, perché aveva
la sua stanza sempre in disordine e poiché non aiutava
mai la madre a svolgere le faccende di casa".
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, ma a me questa non... non mi è
venuta in mente, no?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cerchi di avvicinarsi al microfono e
di alzare la voce, perché viene difficile.

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DICH. Maria PANTIR - E questa cosa per il momento non mi è
venuta in mente, no? Perché quasi un anno e mezza...
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo.
DICH. Maria PANTIR - ...so' passati e non mi posso ricordare
tutto.
P.M. M. BUCCOLIERO - Però all'epoca lo dichiarò, quindi...
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - ...adesso se lo sta ricordando?
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, si ricorda poi in
quell'agosto 2010 quando Sara si è recata a San
Pancrazio Salentino?
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda il periodo rispetto alla
scomparsa?
DICH. Maria PANTIR - Allora mi ricordo che era di mercoledì,
ma non mi ricordo la data, che data era, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se la ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è arrivato il fratello,
Claudio, nelle sue uscite serali Sara andava sempre con
il fratello o usciva anche da sola?
DICH. Maria PANTIR - Mai non l'ho vista uscire da sola.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'ha mai vista uscire da sola.
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, veniamo al giorno, il 26 agosto,
che è il giorno della scomparsa di Sara. Ecco, che cosa
si ricorda sin dalla mattina? In particolare gli
spostamenti di Sara. Che cosa stavate facendo, intanto,
quella mattina del 26 agosto?
DICH. Maria PANTIR - Allora siamo alzati, mi ricordo che
Giacomo ha pitturato la stanza del vecchio, del nonno,
la Sara dormiva; la Sara sempre si alzava un po' più
tardi, no? Verso le dieci, così.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.

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200
DICH. Maria PANTIR - E poi abbiamo finito la stanza del nonno,
abbiamo cucinato in cucina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, si ricorda Sara quando si è alzata,
a che ora si è alzata più o meno?
DICH. Maria PANTIR - Non mi ricordo l'orario.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se ha visto Sara quando si è
alzata? Quella mattina lei l'ha vista?
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'ha vista proprio quella mattina?
DICH. Maria PANTIR - Quella mattina l'ho visto, ma non l'ho
visto quando si era alzata, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - No, ho capito. In cucina poi l'ha vista
che girava? Che cosa si ricorda? E' rimasta in casa
tutta la mattina, è uscita? Che cosa si ricorda?
DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che è uscita, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Dove è andata?
DICH. Maria PANTIR - Dalla sua cugina, Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Oh, perché questo l'ha detto Sara? Lei
ricorda che Sara ha detto: "Sto andando da Sabrina"?
DICH. Maria PANTIR - Ma sapevo che lei ogni mattina e ogni
giorno andava da sua cugina Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda poi a che
ora è ritornata Sara per il pranzo?
DICH. Maria PANTIR - L'orario non me lo ricordo, ma mi ricordo
che è uscita con suo padre a prendere la carne, no?
Prima di mezzogiorno, non mi ricordo l'orario, dodici e
mezza, l'una meno qualcosa, non mi ricordo orario. Poi
si è ritornata, abbiamo cominciato a... io ho cominciato
a fare il mio lavoro, no? A togliere le gocciole di
pittura che erano caduti per terra.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando... lei ha detto che Sara è
uscita con il papà per fare la spesa. Quando sono
tornati dalla spesa, ricorda se Concetta gli ha chiesto
qualche cosa a Sara?

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201
DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che ha chiesto dare una mano,
no? alla... pulizia in cucina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Per le pulizie. E che cosa disse Sara? Se
se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - La Sara mi ricordo che ha detto che: "Non
posso", perché lei si deve preparare che lei doveva
andare a mare con la sua cugina Sabrina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, questa circostanza
quando sono rientrati a casa, Sara che cosa ha fatto?
DICH. Maria PANTIR - Quando è entrata a casa?
P.M. M. BUCCOLIERO - Con il papà, dopo la spesa rientrano a
casa. Che cosa fa Sara?
DICH. Maria PANTIR - Questa veramente non la ricordo bene.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le ricordo io quello che ebbe a
dichiarare il 14 dicembre del 2010. Lei dice: "Sì, credo
che Giacomo e Sara siano rientrati a casa poco prima
delle ore 13.00. Ricordo che appena arrivati, Sara si è
ritirata nella sua stanzetta".
DICH. Maria PANTIR - E' vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - E' vero questo fatto?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, è vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, Sara si è ritirata nella stanzetta.
E il papà di Sara, invece, che cosa ha fatto?
DICH. Maria PANTIR - Il papà di Sara mi ricordo che puliziava
le cose che teneva sopra la... camino, no? Puliziava i
pennelli, la...
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. E invece Concetta che cosa stava
facendo?
DICH. Maria PANTIR - Concetta toglieva la polvere dalla
cucina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dalla cucina?
DICH. Maria PANTIR - Sopra la cucina, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - Toglieva la polvere.

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202
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, in questo momento, dopo che Sara è
entrata nella stanza, dopo quanto tempo ne è uscita?
DICH. Maria PANTIR - Veramente non ricordo, dopo dieci - venti
minuti, non ricordo preciso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dichiarò sempre in quel verbale:
"Sara è uscita dalla sua stanza dopo circa dieci
minuti", e precisa anche il perché ha...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non deve fare il segno con la testa,
perché la registrazione...
DICH. Maria PANTIR - E sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Deve dire sì o no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei precisa anche perché parla di dieci
minuti. Che cosa stava facendo lei? Si ricorda?
DICH. Maria PANTIR - Io che cosa stavo facendo?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - Stavo puliziando in cucina le piastrelle,
di gocciole di pittura.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, lei ricorda di avere ricollegato
questa sua attività di pulitura con il tempo in cui Sara
era rimasta nella stanzetta per dire dieci minuti?
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non ha nemmeno capito. Faccia una
domanda che possa essere compresa, perché non credo
nemmeno che il lessico sia intelligibile.
P.M. M. BUCCOLIERO - No. Come fa a dire dieci minuti? Ecco.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha compreso la domanda?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, l'ho...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il Pubblico Ministero le sta
chiedendo: come fa lei a quantificare il tempo in dieci
minuti?
DICH. Maria PANTIR - Un attimo solo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Se non se lo ricorda, dica: "Non lo
ricordo".

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203
DICH. Maria PANTIR - Non lo ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non lo ricorda, glielo ricordo io. Le
dice: "Ricordo..." Perché la domanda è: "Come fa a
calcolare che l'uscita dalla stanza è avvenuta dopo
dieci minuti?" Lei dice: "Ricordo che nel frattempo in
cui Sara si è trattenuta nella sua stanza, io ho
terminato di pulire il rivestimento di mattonelle del
lato della cucina ove è posto il televisore, ovvero
quello che insiste a sinistra. Facendo mente locale sul
lavoro effettuato in quel momento, non credo di avere
impiegato più di dieci minuti". Si ricorda questo
passaggio, signora?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, mi ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lo conferma questo...?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quando Sara è uscita dalla
stanza, dopo questi dieci minuti, ha detto qualche cosa?
Si ricorda qualcosa di particolare che ha detto Sara?
DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che lei ha detto che aspettava
un messaggio dalla sua cugina, da Sabrina, che doveva
andare a mare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? Che aspetta, che ha ricevuto? Che
cosa ha detto? Ha parlato di un messaggio della cugina?
DICH. Maria PANTIR - Sì, ha detto: "Mamma, io sto aspettando
un messaggio", qualcosa di... sì. "Sto aspettando un
messaggio", che doveva andare al mare con la Sabrina e
con la...
P.M. M. BUCCOLIERO - Con Sabrina.
DICH. Maria PANTIR - Eh.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, a questa domanda del Pubblico
Ministero, lei ha risposto in questi termini: "Quando
Sara è uscita, ha detto alla madre di aver ricevuto un
messaggio da Sabrina e che, quindi, sarebbe dovuta
andare al mare".
DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero.

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204
P.M. M. BUCCOLIERO - E' vera questa circostanza?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi sta precisando adesso 'sta cosa.
DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma voi, presenti in casa, avete
udito il messaggio che arrivava?
DICH. Maria PANTIR - No, no, no, non ho sentito proprio
niente, perché...
P.M. M. BUCCOLIERO - Non avete sentito.
DICH. Maria PANTIR - ...aveva auricolari nell'orecchio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non ho capito.
DICH. Maria PANTIR - Le cuffiette le teneva nell'orecchio la
Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, quindi anche l'arrivo del messaggio
era veicolato nelle cuffiette?
DICH. Maria PANTIR - Può darsi.
P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque lei non ha sentito nessun
messaggio.
DICH. Maria PANTIR - Non ho sentito niente.
P.M. M. BUCCOLIERO - Vi ha mostrato il cellulare Sara per
farvi vedere il messaggio?
DICH. Maria PANTIR - No.
P.M. M. BUCCOLIERO - No. Senta, dopo aver detto questa frase,
che cosa ha fatto Sara? Se lo ricorda?
DICH. Maria PANTIR - Mi puoi dire un'altra volta la domanda?
Che non l'ho capita bene.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo aver detto di aver ricevuto il
messaggio da Sara, che cosa fa Sara?
DICH. Maria PANTIR - Se ne esce, no? E' andata a mare. Ha
chiesto da sua madre: "Dove è asciugamano?" La madre ha
detto: "Sotto la cantina". E' scesa lì, ha preso
l'asciugamano, lo zainetto e poi se n'è andata. Ha
salutato a tutti quanti, è uscita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ma ricorda se prima di
uscire ha mangiato qualcosa?

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205
DICH. Maria PANTIR - Sì, ha mangiato un cordon bleu.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ma lo deve dire alla Corte questo.
Quindi ha mangiato un cordon bleu.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Questo cordon bleu da dove l'ha preso?
DICH. Maria PANTIR - Ma non lo so di dove l'ha preso, di frigo
l'ha preso, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Lei non l'ha vista, l'ha
vista?
DICH. Maria PANTIR - Eh, io non l'ho...
P.M. M. BUCCOLIERO - Come fa a dire che ha mangiato il cordon
bleu?
DICH. Maria PANTIR - Perché io l'ho visto quando lo cucinava.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, benissimo. Senta, questo cordon bleu
poi ricorda se l'ha messo in un piatto? Come se l'è
mangiato 'sto cordon bleu?
DICH. Maria PANTIR - L'ha messo in piatto e l'ha mangiato.
P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha mangiato.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha tagliato con coltello e forchetta?
DICH. Maria PANTIR - Non ho visto questo qua.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'ha visto questo qua. Ricorda se
l'ha mangiato seduta o stando in piedi?
DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda questo qua.
DICH. Maria PANTIR - No, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando ha finito di mangiare, poi
che cosa ha fatto? Il piatto, la padella con cui ha
mangiato, che ha fatto?
DICH. Maria PANTIR - L'ha messo nel lavandino.
P.M. M. BUCCOLIERO - Nel lavandino.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma li ha lavati o li ha lasciati così?
DICH. Maria PANTIR - L'ha lasciato così.
P.M. M. BUCCOLIERO - Li ha lasciati così. Poi che cosa fa?

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DICH. Maria PANTIR - Poi che cosa fa? Si prepara per andare a
mare.
P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi che fa? Si prepara, si mette il
costume? Che cosa fa? Si prepara.
DICH. Maria PANTIR - Si è messa il costume del bagno e poi si
è messa un paio di pantaloncini corti e una canottiera.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ma è entrata di nuovo in stanza per
mettersi il costume?
DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo, ma lei quando è
uscita da sua stanza già era cambiata di...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Silenzio in aula, per favore!
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. Quindi, dopo aver
messo questo costume da bagno, pantaloncino e canottina,
di che colore erano, intanto, pantaloncino e canottina?
DICH. Maria PANTIR - Canotta e pantaloncino erano di colore
rosa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Rosa?
DICH. Maria PANTIR - Sì, rosa, e costume di bagno nero.
P.M. M. BUCCOLIERO - E il costume da bagno nero.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è uscita con il papà e poi
è rientrata sempre con il papà, che vestito aveva?
DICH. Maria PANTIR - Allora portava un vestito che l'ho
regalato io.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè?
DICH. Maria PANTIR - Un paio di pantaloncini corti e una
canottiera di colore nero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di colore nero. Senta, poi stava dicendo
che ha chiesto del telo da mare. A chi ha chiesto del
telo da mare?
DICH. Maria PANTIR - A sua madre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Alla mamma, Concetta?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - E la madre che cosa ha detto?

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DICH. Maria PANTIR - La madre ha detto per scendere giù in
can... sotto, scantinato, no? Per prendere
l'asciugamano.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. E lei è andata?
DICH. Maria PANTIR - Sì, la Sara è andata, è scesa giù.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sara è andata.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quanto tempo è rimasta per prendere
questo asciugamano, se lo ricorda?
DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Su questo punto lei dice... Un attimo
solo, Presidente. Su questo punto lei dice, nel verbale
del 17 settembre, dice: "Ricordo che Sara chiese alla
mamma dove fosse l'asciugamano. Concetta le rispose che
stava nell'armadio. Non trovandolo, l'ho vista scendere
nello scantinato, rimanendoci per circa cinque minuti".
Conferma questa circostanza?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi, dopodiché è risalita. E che cosa
fa?
DICH. Maria PANTIR - L'ho vista con zainetto nelle spalle, con
l'asciugamano e poi ha detto... ha salutato a tutti
quanti, che lei se ne va al mare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Di che colore era lo zainetto?
DICH. Maria PANTIR - Nero, "Il mondo di Patty".
P.M. M. BUCCOLIERO - "Il mondo di Patty"?
DICH. Maria PANTIR - "Il mondo di..."
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, l'ha detto.
DICH. Maria PANTIR - Patty, non ricordo... non ricordo bene.
P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene. Senta, quando è salita dalla
cantina con il telo da mare, ricorda se è entrata
nuovamente nella sua stanza?
DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Lei lo dice il 14 dicembre, dice: "Quando
è risalita, è entrata di nuovo nella sua stanza, ha
infilato l'asciugamano nello zaino, che poi ha messo
sulle spalle, ha salutato tutti ed è andata via".
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda questo passaggio?
DICH. Maria PANTIR - E' vero, è vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, tenendo presente tutti questi
passaggi, lei può collocare l'orario di uscita di Sara
dall'abitazione, quando ha salutato e se n'è andata?
DICH. Maria PANTIR - Io mi ricordo che era le due meno
qualcosa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le due meno qualcosa.
DICH. Maria PANTIR - Eh.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando dice "meno qualcosa", può
essere più precisa? Cioè mancava un secondo, minuti,
cinque, sei, sette, dieci minuti?
DICH. Maria PANTIR - Per dire...
P.M. M. BUCCOLIERO - Se se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - ...meno un quarto, meno dieci.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quando Sara è uscita,
in casa che cosa avete fatto?
DICH. Maria PANTIR - Come?
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo che è uscita Sara.
DICH. Maria PANTIR - Abbiamo finito da puliziare, poi la
Concetta si è messa a cucinare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - E io e Giacomo abbiamo finito da togliere
le gocciole di pittura per terra.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Che cosa ha cucinato Concetta?
DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che ha cucinato la pasta e poi
per secondo carne e la frutta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Allora, ci deve descrivere
bene la sequenza. Quindi, dopo che Sara è uscita, ha
detto, ha cucinato la pasta. Avete mangiato questa

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pietanza, la pasta tutti e tre l'avete mangiata, cioè
Concetta, lei e Giacomo?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, questa pasta aveva un condimento?
DICH. Maria PANTIR - Un condimento?
P.M. M. BUCCOLIERO - Il sugo, c'era del sugo?
DICH. Maria PANTIR - E sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Con il sugo. Dopo aver finito la pasta,
che cosa ha fatto Concetta? Dopo aver mangiato la pasta.
DICH. Maria PANTIR - E si è messa a cucinare la carne.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ha cucinato la carne. Poi avete mangiato
la carne?
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Tutti quanti, tutti e tre?
DICH. Maria PANTIR - Tutti e tre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopodiché avete mangiato frutta o no?
DICH. Maria PANTIR - Sì, abbiamo mangiato banane, se non mi
sbaglio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Tutti e tre avete mangiato la frutta?
DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. Comunque la frutta
l'avete mangiata.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo che avete finito di mangiare la
frutta, che cosa avete fatto? Avete mangiato altro
oppure no?
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi cosa avete fatto?
DICH. Maria PANTIR - Mi sono messa a lavare i piatti, poi la
Concetta mi ricordo che si è ritirata nella sua stanza
per riposare un po', no?
P.M. M. BUCCOLIERO - No, ci descriva bene dopo il pranzo che
cosa avete fatto nella cucina. Ha detto ha lavato i
piatti, poi? Avete pulito la cucina? Che cosa avete
fatto?

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DICH. Maria PANTIR - Sì, abbiamo finito la cucina, no? Da
mettere a posto le cose.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi avete riassettato, come al solito,
insomma, questa cucina.
DICH. Maria PANTIR - Eh, sì, sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo questa attività che cosa avete
fatto?
DICH. Maria PANTIR - Dopo che abbiamo finito la cucina,
abbiamo messo tutto a posto, Concetta si è ritirata
nella sua stanza a riposarsi un po'.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - E anche Giacomo. Poi io sono rimasta là
dentro, no? Sono uscita fuori.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, lei che cosa fa?
DICH. Maria PANTIR - Io sono uscita fuori per fumare una
sigaretta.
P.M. M. BUCCOLIERO - E' uscita fuori.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? Quindi era fuori lei a fumare una
sigaretta.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa è accaduto? Si ricorda qualche
cosa?
DICH. Maria PANTIR - Allora mi ricordo che ho sentito suonare
fuori la porta, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Suonare la porta ha sentito.
DICH. Maria PANTIR - Ho sentito... non mi ricordo come si
chiama. Campanello.
P.M. M. BUCCOLIERO - Il citofono.
DICH. Maria PANTIR - Il citofono, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi?
DICH. Maria PANTIR - Sono andata ad aprire, era Sabrina, e ha
domandata se sta la Concetta e ho detto di sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.

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DICH. Maria PANTIR - Poi è venuta Concetta con Giacomo e hanno
detto di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa ha detto Sabrina?
DICH. Maria PANTIR - Se sta Sara a casa, se non sbaglio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, e che cosa dissero Concetta e
Giacomo?
DICH. Maria PANTIR - Concetta ha detto che: "E' andata da casa
tua, è venuta a casa tua, che ha detto che dovete andare
a mare".
P.M. M. BUCCOLIERO - Aggiunse altro Concetta?
DICH. Maria PANTIR - Non mi ricordo questo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, glielo ricordo io. Lei disse nella
circostanza, le contesto: "Concetta e Giacomo dissero,
invece, che Sara si era già diretta presso la sua
abitazione da un po' di tempo". Si ricorda questo
ulteriore passaggio?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, mi ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ci può descrivere, può descrivere
alla Corte d'Assise qual era lo stato d'animo di
Sabrina? Se l'ha potuto percepire in quel momento.
DICH. Maria PANTIR - Lo stato d'animo? Non capisco questa
parola, lo stato d'animo non...
P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè se era tranquilla, agitata.
DICH. Maria PANTIR - Io l'ho vista agitata.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei l'ha vista agitata.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, dopo questo, quando Sabrina dice
queste cose, se ne va, era da sola, era in compagnia?
Lei come l'ha vista Sabrina, insieme a un'altra o da
sola?
DICH. Maria PANTIR - Questa veramente non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo che Sabrina va via, che cosa fanno
Concetta e Giacomo? Concetta e Giacomo, sì.

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DICH. Maria PANTIR - Sono andati con la sua macchina per...
P.M. M. BUCCOLIERO - Prendono la macchina?
DICH. Maria PANTIR - Sì, prendono la macchina...
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - ...e sono andati per vedere se trova
Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma ricorda se Sabrina è ritornata
una seconda volta a casa di Concetta?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo questa cosa.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, abbiamo già parlato all'inizio
quando Concetta fa la richiesta a Sara di aiutarla a
pulire. Ma in quel momento le ricorda se Concetta di
arrabbiò un po' con Sara oppure no?
DICH. Maria PANTIR - Questa veramente io non ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le ricordo quello che ebbe a dichiarare
all'epoca, lei dice...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' contestazione?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. "Appena Sara e Giacomo hanno fatto
rientro in casa dalla spesa, Concetta chiese alla figlia
se l'aiutasse a fare le pulizie. Sara opponeva alla
madre un rifiuto, dicendole che sarebbe dovuta andare al
mare con Sabrina. Ricordo che sia Concetta che Giacomo
si arrabbiarono non poco con la figlia, dicendole che:
<<Trovi sempre le scuse per non far niente>>". Si
ricorda di questa...
DICH. Maria PANTIR - Sì, questo è vero, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - ...di questa discussione?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, è vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Se lo ricorda. Va bene, Presidente.
Senta, un'ultima domanda e ho finito: anche se ha avuto
a che fare per poco tempo con Sara, lei ha potuto

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comprendere il carattere della bambina, di Sara, che
tipo di carattere aveva?
DICH. Maria PANTIR - Per me era una ragazza dolce, una ragazza
tranquilla. Poi non lo so come la vedevano altri, no?
Per me in casa era...
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - ...una ragazza tranquilla, una ragazza...
P.M. M. BUCCOLIERO - Tranquilla. Ma dal punto di vista del
temperamento era forte, debole? Come la descrive?
DICH. Maria PANTIR - Non lo so che devo dire. Per me sembrava
una ragazza timida, no? Era timida, per me sembrava
timida, poi non lo so. Ripeto, per me.
P.M. M. BUCCOLIERO - A questa domanda del Pubblico Ministero,
lei ha risposto in questi termini, lei dice: "Carattere
forte, deciso ed in grado di saper rispondere per le
rime".
DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - Però se è timida, c'è un po' di contra...
DICH. Maria PANTIR - Ma come la... me la ricordo io, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - Perché non mi posso ricordare tutto
quello che ho detto nel passato, no?
P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, certo. Ma lei ha avuto dei
contrasti con Sara? Ricorda qualche cosa di particolare?
DICH. Maria PANTIR - No. Non ricordo niente di particolare con
la Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dice, primo settembre, dice: "Per
quello che mi riguarda, Sara non aveva un buon rapporto
con me, in quanto mi rimproverava per il sol fatto di
essere rumena e che le rumene erano solite rovinare le
famiglie".
DICH. Maria PANTIR - E' vero.
P.M. M. BUCCOLIERO - E' vero questo fatto?
DICH. Maria PANTIR - E' vero, sì, sì, è vero.

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P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi aveva anche il piglio di dire
certe cose a lei?
DICH. Maria PANTIR - Può darsi che lei teneva paura che io mi
metto con suo padre.
P.M. M. BUCCOLIERO - Eh. Ho capito. Va bene, Presidente, ho
finito.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Dottor Argentino?
Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino
P.M. P. ARGENTINO - Sì, solo qualcuna, finisco subito. Senta,
signora, lei conosceva già Sabrina?
DICH. Maria PANTIR - No.
P.M. P. ARGENTINO - E Sabrina conosceva lei?
DICH. Maria PANTIR - A me? No.
P.M. P. ARGENTINO - Sabrina sapeva che lei espletava le
mansioni di badante presso casa Serrano?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sapeva che stavo lì.
P.M. P. ARGENTINO - E come lo sapeva?
DICH. Maria PANTIR - E come lo sapeva? Perché ogni tanto
veniva a casa di Concetta.
P.M. P. ARGENTINO - E quindi la vedeva lì, vero?
DICH. Maria PANTIR - E sì, vedevo, sì, ma non ci sono... come
si chiama, noi non... tra di noi non era un rapporto di
amicizia, solo: "Ciao, ciao", e basta.
P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
DICH. Maria PANTIR - Non siamo parlati.
P.M. M. BUCCOLIERO - Un'ultima domanda: quando Sabrina è
arrivata a casa, lei ha detto, ha chiesto e le ha fatto
scendere Concetta e... e sono scesi Concetta e Giacomo.
Ricorda se nell'occasione ha parlato di qualche
telefonata intercorsa tra lei e la bambina?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo questo.
P.M. P. ARGENTINO - Io questo glielo chiedo perché quando è
stata sentita il primo settembre del 2010, ha detto, ha
parlato, va beh, dei vari orari: "In seguito, verso le
ore 14.30, Sabrina è giunta presso la nostra abitazione

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per chiedere come mai Sara non era ancora arrivata,
atteso che sul cellulare non rispondeva".
DICH. Maria PANTIR - E' vero.
P.M. P. ARGENTINO - E' vero. Ecco, io vorrei che adesso lei
spiegasse come è avvenuto questo discorso del cellulare.
DICH. Maria PANTIR - Allora, io ho sentito parlare con...
P.M. P. ARGENTINO - Cioè... Prego.
DICH. Maria PANTIR - Ho sentito parlare da Sabrina che diceva
a Concetta, no? "Sono le due e mezza e la Sara non è
arrivata. Come mai?" E poi la Concetta ha detto: "Sara è
venuta a casa vostra, perché doveva andare con te a
mare".
P.M. P. ARGENTINO - E chi ha detto che sul cellulare non
rispondeva?
DICH. Maria PANTIR - Allora, ha detto Sabrina, la Concetta che
ha provato a chiamare, no? Dici: "Telefono squilla, ma
la Sara non risponde, sono le due e mezza".
P.M. P. ARGENTINO - Quindi ha detto: "Il telefono squilla e la
Sara non risponde".
DICH. Maria PANTIR - Sì.
P.M. P. ARGENTINO - E poi ha detto altro? Solo questo? Faccia
uno sforzo di memoria.
DICH. Maria PANTIR - No, veramente non ricordo questo.
P.M. P. ARGENTINO - Va bene, a me basta questo. Nient'altro,
grazie, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, chi esamina? La Difesa di
Misseri o Serrano?
Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Avvocato Marseglia. Senta, signora,
lei ha descritto quello che a sua memoria è avvenuto la
mattina del 26 agosto: Sara esce da casa, va a casa di
Sabrina, torna a casa. Lei ricorda a che ora torna a
casa dopo essere stata da Sabrina?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo l'orario.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Allora, lei dice: "Faceva ritorno
verso le ore 12.00".
DICH. Maria PANTIR - Questo mi ricordo che forse la Sabrina ha
mandato a prendere una crema da un negozio, ma l'orario
non me lo ricordo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei sa collocare, facendo uno sforzo
di memoria, il momento in cui la signora Concetta diceva
a Sara di darle una mano per aiutarla nelle faccende di
casa?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo, non... non riesco a dare...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè glielo ha detto dopo che ha
mangiato, quando è tornata da Sabrina? Cioè se riesce a
collocare il rimprovero in un momento particolare della
giornata.
DICH. Maria PANTIR - Non riesco a collegare.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Allora io le leggo sempre quello che
ha dichiarato il primo settembre del 2010: "Andava a
trovare sua cugina Sabrina. Faceva ritorno verso le ore
12.00 e ricordo che sua madre le chiedeva di darle una
mano per fare le pulizie di casa". Può essere che è
quando è tornata da casa di Sabrina? Conferma questa
circostanza?
DICH. Maria PANTIR - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, poi è uscita con il padre per
fare la spesa. Ricorda a che ora è tornata?
DICH. Maria PANTIR - Verso l'una meno un quarto, l'una meno
venti.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Prego?
DICH. Maria PANTIR - Verso l'una meno un quarto, l'una meno
venti.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Verso l'una meno un quarto, l'una meno
venti. Poi dice, se lei se lo ricorda, che Sabrina si
cucinò una spinacina... Sara si cucinò una spinacina,
un...
DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Questa circostanza se la ricorda.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Riesce a collocarla rispetto al
rientro dalla spesa nel tempo, dopo quanto tempo?
DICH. Maria PANTIR - No, no, non riesco a ricordarmi.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei, sempre in quel verbale che io ho
sottocchio, dice: "Verso le ore 13.30 - 13.45 Sara ha
deciso di cucinarsi da sola una spinacina di pollo e
dopo averlo mangiato in fretta", etc., etc. Conferma
questa circostanza?
DICH. Maria PANTIR - Confermo che è vero, sì, è vero.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, rispetto a quando ha cucinato,
ha mangiato questa spinacina di pollo, lei riesce a
collocare sempre temporalmente il momento in cui Sara ha
riferito a lei, o a chi era presente in casa, quando le
era pervenuto il messaggio di Sabrina?
DICH. Maria PANTIR - Non mi ha detto niente, poi non ho
sentito niente di questo messaggio, neanche squillava il
telefono, non si sentiva niente perché teneva le
cuffiette.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Verso che ora è uscita da casa, ha
detto lei?
DICH. Maria PANTIR - Verso le due meno un quarto, due meno
dieci, così.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Due meno un quarto, meno dieci. Lei
dice in questo verbale: "Sara, preso atto dell'SMS,
usciva da casa all'incirca verso le ore 14.00 e si
dirigeva a piedi verso casa della cugina".
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' una contestazione?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Indica le ore 14.00 all'incirca
come orario di uscita da casa.
P.M. P. ARGENTINO - Circa.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Io non faccio...
P.M. P. ARGENTINO - Se è' una contestazione...
AVVOCATO L. RELLA - Verso le 14.00.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho letto "circa", Pubblico Ministero.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La lettura deve essere fedele, noi non
ce l'abbiamo.
AVVOCATO L. RELLA - Così ha detto.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, rispetto all'uscita di Sara da
casa, poi Sabrina a che ora è arrivata a casa, ha
bussato a casa?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo l'orario, a che ora è
arrivata.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Allora glielo ricordo io. "In seguito,
verso le ore 14.30, Sabrina è giunta presso la nostra
abitazione per chiedere come mai Sara non era ancora
arrivata".
DICH. Maria PANTIR - E' vero.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene, questo per quanto riguarda il
verbale del primo settembre del 2010. Lei ricorda quante
volte è stata interrogata nella fase delle indagini,
prima che cominciasse il processo? Una volta, due volte,
tre volte.
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo, ma...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non se lo ricorda. Più di una volta,
comunque.
DICH. Maria PANTIR - Più di una volta.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Più di una volta. Senta, il 26 agosto,
il giorno della scomparsa di Sara, lei ha riferito che
vi erano lavori di tinteggiatura in corso a casa, tanto
che Giacomo pitturava.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei e la signora Concetta davate una
mano per fare le pulizie, per togliere le gocce di
vernice della pitturazione. Bene, visto che c'erano
questi lavori in corso in casa, voi quel giorno
pranzaste più tardi rispetto agli altri giorni o era un
giorno come gli altri?

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DICH. Maria PANTIR - No, quel giorno mi ricordo che abbiamo
pranzato più tardi.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quel giorno avete pranzato più tardi
del previsto, proprio per questo fatto dei lavori.
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene. Senta, lei, quando è stata
interrogata il 14.12.2010, ricorda che le furono
mostrati gli scontrini della spesa che erano stati fatti
da Sara e il papà? Lei ha detto che a un certo punto è
uscita Sara in compagnia del papà per fare la spesa, è
andata dal macellaio, dal fruttivendolo.
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ecco, lei ricorda che le furono
presentati, mostrati questi scontrini dai Carabinieri
quando fu interrogata?
DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Se prima del suo esame...
DICH. Maria PANTIR - No, no, non ricordo questa cosa.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E allora, io le leggo il verbale di
assunzione di informazioni; all'inizio del verbale:
"L'ufficio fa presente alla signora Pantir che da
accertamenti svolti è risultato che Sara Scazzi e il
padre Giacomo il giorno 26.08 hanno effettuato le
compere presso la macelleria e il fruttivendolo di
Avetrana rispettivamente alle ore 12.41 e 12.44. E'
risultato altresì che padre e figlia abbiano fatto
subito rientro in casa a bordo della loro autovettura.
Alla luce di tali elementi oggettivi è in grado di
stabilire l'ora di rientro dei due?" Lei ricorda che
prima di rispondere le furono mostrati questi due
scontrini con l'indicazione dell'orario e poi la
sollecitarono a ricordare?
DICH. Maria PANTIR - Io non ricordo niente di questi
scontrini.

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AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non ricorda niente di tutto questo,
però gliel'ho ricordato io leggendo pedissequamente le
prime righe del verbale. Senta, Sabrina, nel pomeriggio
del 26 agosto, lei ha detto che è venuta una prima volta
alle ore 14.30.
DICH. Maria PANTIR - Sì.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' venuta anche una seconda volta?
DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Questo non se lo ricorda.
DICH. Maria PANTIR - No, no.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ha notato se in compagnia di Sabrina
c'era qualcun altro?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo questa cosa.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, Sabrina è venuta a piedi o in
macchina da casa?
DICH. Maria PANTIR - Secondo me è venuta con una macchina, no?
Se non mi sbaglio è venuta con la Mariangela.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Questo alle 14.30 o...?
DICH. Maria PANTIR - L'orario non lo so dire.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - L'orario non lo sa dire.
DICH. Maria PANTIR - Non... non mi ricordo l'orario, non lo
so.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Né è in grado di dire se ci fosse
Mariangela o meno.
DICH. Maria PANTIR - No.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene, non ho altre domande.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La Difesa di Serrano?
AVVOCATO L. RELLA - No, grazie.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Nessuna domanda. Le Parti Civili?
Esame della Difesa, Avvocato N. Gentile
AVVOCATO N. GENTILE - Io ho una domanda. L'Avvocato Gentile
per la famiglia Scazzi. Lei si ricorda quando è uscita
la signora Concetta, mi riferisco al 26 di agosto,
insieme al marito, lei è rimasta in casa?
DICH. Maria PANTIR - Sì.

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AVVOCATO N. GENTILE - Prima che rientrasse la signora Concetta
ha risposto a qualche telefonata lei?
DICH. Maria PANTIR - Io sì, ho parlato a telefono.
AVVOCATO N. GENTILE - Con chi?
DICH. Maria PANTIR - Non ricordo con chi ho parlato, ma
telefono mio, no?
AVVOCATO N. GENTILE - No, telefono di casa o il cellulare
della signora Concetta. Non le ho fatto io...
DICH. Maria PANTIR - Ho risposto al cellulare di Concetta.
AVVOCATO N. GENTILE - Ecco, chi era? Si ricorda?
DICH. Maria PANTIR - Carabinieri.
AVVOCATO N. GENTILE - Si ricorda il contenuto della
conversazione? Cosa gli dicevano, cosa riferivano i
Carabinieri?
DICH. Maria PANTIR - Questa cosa non ricordo.
AVVOCATO N. GENTILE - Ma ricorda di quale Caserma erano?
DICH. Maria PANTIR - Caserma di Avetrana.
AVVOCATO N. GENTILE - Va bene. Un'altra domanda: lei, prima
della, ovviamente, scomparsa di Sara, aveva mai
assistito o visto Sara e la mamma, qualche battibecco
sulle pulizie di casa, sulle faccende? Ha mai assistito
a qualcosa del genere? Se sì, come e quando?
DICH. Maria PANTIR - Solo che al giorno ho sentito quando...
prima di andare Sara a mare, no? Io ho chiesto Concetta
dare una mano alla pulizia, poi non ho sentito niente
più.
AVVOCATO N. GENTILE - Va bene, grazie, non ho altre domande,
Presidente, grazie.
AVVOCATO - Posso? Una sola.
AVVOCATO L. PALMIERI - No, Presidente, chiedo scusa.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un momento, la Parte Civile.
AVVOCATO - Ah, chiedo scusa.
Esame della Parte Civile, Avvocato L. Palmieri
AVVOCATO L. PALMIERI - Sì, signor Pantir, lei ha detto prima
che è stata sentita diverse volte dai Carabinieri.

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L'Avvocato Marseglia le ha detto che è stata sentita il
14 dicembre. Lei prima di quella data è stata sentita
altre volte?
DICH. Maria PANTIR - E non... ma io mi ricordo che non sono
stata sentita il 14 dicembre.
AVVOCATO L. PALMIERI - Diciamo dopo la scomparsa di Sara.
DICH. Maria PANTIR - Dopo la...
AVVOCATO L. PALMIERI - Dopo il 26 agosto, lei più o meno
quando è stata sentita?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, mi hanno ascoltato... prima
di andare a casa e poi non mi ricordo più quando mi
hanno ascoltato.
AVVOCATO L. PALMIERI - Prima di andare a casa cosa intende?
DICH. Maria PANTIR - Allora, 18... no, 17 settembre.
AVVOCATO L. PALMIERI - E' andata a casa dove, in Italia, in
Romania?
DICH. Maria PANTIR - Sono andata a casa in Romania, perché era
morto padre di Concetta e so' rimasta senza lavoro,
quindi volevo dire questa cosa, che la sorella di
Concetta, Mimina, mi ha chiesto per andare con lei in
campagna.
AVVOCATO L. PALMIERI - Chi la sorella di Concetta?
DICH. Maria PANTIR - La Mimina.
P.M. M. BUCCOLIERO - Cosima.
AVVOCATO L. PALMIERI - Cosima.
DICH. Maria PANTIR - Ah, Cosima, scusa, Mimina. Sì, mi ha
chiesto di andare con lei in campagna.
AVVOCATO L. PALMIERI - E questo quando è successo?
DICH. Maria PANTIR - No, infatti perché lei non lo so che ha
pensato, mi ha chiesto di andare con lei in campagna, a
lavorare con lei, che la Concetta mi ospita a casa sua e
lei mi dà lavoro in campagna per lavorare con lei.
AVVOCATO L. PALMIERI - Senta, invece c'è stato un momento in
cui al di là della... lei ha detto: "E' morto il padre
di Concetta", in cui ha pensato di tornare in Romania?

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DICH. Maria PANTIR - Ma io ho pensato subito che so' rimasta
senza lavoro e poi io, siccome tengo paura dei morti,
non riuscivo a stare in casa, no?
AVVOCATO L. PALMIERI - Presidente, non ho altre domande.
Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero
P.M. M. BUCCOLIERO - Una sola, Presidente, a precisazione.
Senta, lei ha detto che quando tornano dalla spesa con
il papà, Sara entra in stanza, poi, dopo dieci minuti,
ne esce dicendo del messaggio di Sabrina, che aveva
ricevuto il messaggio. Il cordon bleu lo cucina
immediatamente dopo o dopo molto tempo? Quando lo cucina
'sto cordon bleu rispetto a quando dice del messaggio di
Sabrina?
DICH. Maria PANTIR - Allora, quando esce della sua stanza e ha
detto di questo messaggio, che era in arrivo,
l'aspettava questo messaggio.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quello che abbiamo detto prima.
DICH. Maria PANTIR - Sì. Ha messo a cucinare questo cordon
bleu.
P.M. M. BUCCOLIERO - Lei, Sara, ha messo a cucinare il...?
DICH. Maria PANTIR - Sara, Sara lo ha messo a cucinare.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito. Quindi immediatamente
dopo.
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene, presidente.
Esame della Difesa, Avvocato Giaffreda
AVVOCATO GIAFFREDA - Presidente, posso una domanda? Avvocato
Giaffreda per Cosma Cosimo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E no, abbiamo chiesto, diciamo,
l'ordine, abbiamo fatto fare le domande al Pubblico
Ministero perché era teste diretto a conclusione;
abbiamo chiesto prima se c'erano domande.
AVVOCATO GIAFFREDA - Sì, solo che è intervenuto il Pubblico
Ministero.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego?

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AVVOCATO GIAFFREDA - E' intervenuto il Pubblico Ministero e mi
sono fermata apposta. Comunque...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non lo so, se... ci sono opposizioni
dalle Parti?
P.M. P. ARGENTINO - No, presidente.
AVVOCATO - No, no.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, prego, faccia la domanda.
AVVOCATO - Assolutamente.
AVVOCATO GIAFFREDA - Sì. Signora, lei conosceva bene Sara,
giusto?
DICH. Maria PANTIR - Io sì.
AVVOCATO GIAFFREDA - Allora, in riferimento al giorno della
scomparsa di Sara, lei ha riferito poc'anzi che Sara
aveva mangiato a pranzo un cordon bleu. Che lei sappia,
dopo il pasto Sara aveva ingerito dei digestivi, per
caso?
DICH. Maria PANTIR - Non ho capito la domanda.
AVVOCATO GIAFFREDA - Dopo il pasto, dopo aver mangiato il
cordon bleu, Sara per caso aveva anche ingerito dei
digestivi? Qualcosa, un medicinale, qualcosa per
digerire?
DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo, no.
AVVOCATO GIAFFREDA - Non se lo ricorda?
DICH. Maria PANTIR - No, non lo so.
AVVOCATO GIAFFREDA - Non lo sa. Va bene, grazie, non ho altre
domande.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, allora può andare.
Esaurite le domande, la teste viene congedata.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - A questo punto ci aggiorniamo
all'udienza del 14 febbraio, quindi abbiamo da sentire i
testi che non sono stati ascoltati oggi, quindi Minò,
Giangrande, Fedele e Nardelli, che sono quattro. E poi?
P.M. P. ARGENTINO - Petarra.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi e sentiamo anche Petarra.
P.M. M. BUCCOLIERO - Possiamo sentire qualchedun altro pure?

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, cioè, ecco, prevedibilmente voi
conoscete la consistenza, sono uno, due, tre, quattro,
Petarra cinque.
P.M. P. ARGENTINO - Possiamo sentire la moglie di Petarra
sulla stessa posizione. Di Bari Giuseppina.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - La moglie di Petarra come si chiama?
P.M. P. ARGENTINO - Trono Pamela.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un attimo, perché altrimenti...
Allora, Minò Salvatora, Giangrande, Fedele, Nardelli
Giuseppina, Petarra...
P.M. P. ARGENTINO - Trono Pamela...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...Trono Pamela...
P.M. P. ARGENTINO - ...Di Bari Giuseppina e...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Di Bari Giuseppina è un'altra? Sette?
P.M. P. ARGENTINO - E Maresca Vincenzo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Di Bari Giuseppina e Maresca Vincenzo.
P.M. P. ARGENTINO - Maresca Vincenzo.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ma non sono...?
P.M. P. ARGENTINO - Non sono molto lunghi, Presidente. Se sono
d'accordo le Difese, potremmo di qualcuno di questi
acquisire anche i verbali.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora...
P.M. P. ARGENTINO - Presidente, dobbiamo...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sette.
AVVOCATO L. RELLA - Conoscendo i tempi del Pubblico
Ministero...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per cortesia, vuole ripetere i nomi,
Pubblico Ministero?
P.M. P. ARGENTINO - Allora, oltre a quelli di oggi, Petarra
Antonio.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Erano Minò, Giangrande, Fedele e
Nardelli.
P.M. P. ARGENTINO - Giuseppina.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E Nardelli Giuseppina, tre, Petarra
quattro.

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P.M. P. ARGENTINO - Petarra Antonio, Maresca Vincenzo, Trono
Pamela, Di Bari Giuseppina.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E però mi sembra di capire che non c'è
l'accordo, eh? Quindi sono: uno, due, tre, quattro,
cinque, sei e sette.
P.M. P. ARGENTINO - Potremmo mettere pure Giangrande Cosimo.
E' brevissimo proprio, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' inutile farli venire, farli
aspettare fino alle sei per poi congedarli. Sette. E
beh, sono sette però. Va bene, allora questi sette
testi, il Pubblico Ministero è autorizzato a citare,
ovviamente, i testi diversi da quelli che abbiamo
diffidato per la prossima udienza. Ritraduzione delle
imputate, se ancora ristrette.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente, se per cortesia può
riautorizzare l'imputata alla consegna delle lettere
alla... Perché ancora non riusciamo ad avere 'ste
lettere.
AVVOCATO - Entrambe le imputate.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quali lettere?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sono pervenute due lettere, sono
pervenu...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un attimo. Le precedenti
autorizzazioni richieste sono evase, sono state evase.
Ce ne sono altre?
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, però anticipo a questo punto, lo
faccio nel contraddittorio, siccome difetta qualsiasi
specificazione circa queste lettere, scritte da chi,
provenienti da chi.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le deposito un'istanza in cancelleria.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, pensavo che fosse un fatto
così, occasionale e sono state autorizzate, però siccome
si ripete in maniera...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente...

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PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...alluvionale, chiariamo qual è il
contenuto di queste lettere e provenienti da chi.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Stesso mittente e stesso destinatario,
Michele Misseri invia una lettera alla figlia, che la
riceve e c'è sempre la difficoltà a... Siccome è venuto
meno, credo...
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi sono tutte lettere...
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...che Michele Misseri invia alla
figlia e alla moglie?
AVVOCATO L. RELLA - E alla moglie, sì, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Un visto "si autorizza", sennò devo
fare un'istanza.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, le richieste che sono state
presentate già alla direzione della casa circondariale
sono arrivate e quindi saranno esaminate. Però ho
approfittato del contraddittorio per una interlocuzione,
in quanto non è mai specificato, nella nota che arriva
dalla direzione della casa circondariale, chi è il
mittente, chi è il destinatario di queste lettere,
quindi per comprendere. Siccome non è un fatto... è un
fatto continuo e costante.
AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, siccome la prassi è quella di fare
la domandina, il detenuto fa la cosiddetta domandina, la
direzione la inoltra alla... Va beh, la depositiamo in
Cancelleria.

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Il presente verbale è composto da totale caratteri (incluso
gli spazi): 372554

Il presente verbale è stato redatto a cura di:


Cres s.r.l

L'ausiliario tecnico: BATTISTA ROSA

Il redattore: AUSA ANGELA

AUSA ANGELA
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