PROCEDIMENTO PENALE N. R.G. 9077/10 - R.G.N.R. 2/11
A CARICO DI: MISSERI MICHELE ANTONIO + ALTRI
UDIENZA DEL 07/02/2012
Esito: Rinvio al 14/02/2012
INDICE ANALITICO PROGRESSIVO
COSTITUZIONE DELLE PARTI GIURIDICHE ................................................................ 3
DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SCAZZI CLAUDIO.................................................... 5 PUBBLICO MINISTERO ........................................................................................ 5 Esame della Difesa, Avv. Marseglia Nicola ........................................................... 46 Parte Civile, Avv. Cozza ........................................................................................ 60 Esame della Difesa, Avv. De Jaco ......................................................................... 65 Esame della Difesa, Avv. Rella .............................................................................. 66 Esame della Difesa, Avv. Bullo ............................................................................. 70 Esame della Difesa, Avv. Pierotti .......................................................................... 71 Esame della Difesa, Avv. Missere ......................................................................... 72 DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SERRANO SPAGNOLO CONCETTA.................... 78 Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero .............................................. 78 Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 140 Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero............................................. 154 Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 156 Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia......................................................... 157 Esame della Difesa, Avvocato L. Bullo................................................................. 170 Esame della Difesa, Avvocato F. De Jaco............................................................. 173 Esame della Difesa, Avvocato L. Rella................................................................. 178 Esame della Parte Civile, Avvocato W. Biscotti................................................... 181 Controesame della Difesa, Avvocato R. Missere.................................................. 183 Esame della Difesa, Avvocato G. Pierotti............................................................. 184 Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 188 Esame del Presidente C. Trunfio........................................................................... 191 Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia......................................................... 194 DEPOSIZIONE DELLA TESTE - PANTIR MARIA ECATERINA................................ 197 Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero............................................. 198 Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino................................................ 215 Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia......................................................... 216 Esame della Difesa, Avvocato N. Gentile............................................................. 221 Esame della Parte Civile, Avvocato L. Palmieri................................................... 222 Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero............................................. 224 Esame della Difesa, Avvocato Giaffreda............................................................... 224
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2 Tribunale Ordinario di Taranto - CORTE D'ASSISE
Procedimento penale n. R.G. 9077/10 - R.G.N.R. MISSERI MICHELE ANTONIO +
ALTRI Udienza del 07/02/2012
DOTT.SSA C.TRUNFIO Presidente
DOTT.BUCCOLIERO/ARGENTINO Pubblico Ministero
PIRRONI ANNA PIA Cancelliere
BATTISTA ROSA Ausiliario tecnico
PROCEDIMENTO A CARICO DI – MISSERI MICHELE ANTONIO +
ALTRI -
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Chiamiamo il processo a carico di
dall'Avvocato Armando Amendolito, presente; - L'imputata Serrano Cosima, detenuta per questa causa, presente, difesa dagli Avvocati Francesco De Jaco e Luigi Rella, presenti; - L'imputata Sabrina Misseri, detenuta per questa causa, presente, difesa dall'Avvocato Franco Coppi, assente, sostituito con delega dall'Avvocato Bullo e dall'Avvocato Nicola Marseglia, presente; - L'imputato Misseri Carmine, già contumace, difeso dall'Avvocato Bullo, presente; - L'imputato Cosma Cosimo, presente, difeso dall'Avvocato Raffaele Missere, presente e dall'Avvocato Serena Lucia
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3 Missere, assente, sostituita con delega dall'Avvocato Gianfreda; - L'imputato Russo Vito Junior, già contumace, difeso dall'Avvocato Gianluca Pierotti, presente; - L'imputato Colazzo Antonio, già contumace, difeso dall'Avvocato Giovanni Scarciglia, assente, sostituito con delega dall'Avvocato Soloperto; - L'imputato Nigro Giuseppe, già contumace, difeso dall'Avvocato Pasquale De Laurentis, presente; - L'imputata Prudenzano Cosima, già contumace, difesa dall'Avvocato Giovanni Scarciglia, assente, sostituito con delega dall'Avvocato Soloperto. Le Parti Civili: - Scazzi Claudio, presente, rappresentato dall'Avvocato Antonio Cozza del Foro di Perugia, presente; - Scazzi Giacomo, presente, rappresentato dall'Avvocato Walter Biscotti, presente; - Serrano Spagnolo Concetta, presente, rappresentata dall'Avvocato Nicodemo Gentile, presente; - Pantir Maria Ecaterina, presente, rappresentata dall'Avvocato Luigi Palmieri, presente; - Comune di Avetrana, in persona del Sindaco pro tempore Avv. Mario De Marco, assente, rappresentato dall'Avvocato Pasquale Corleto, assente, sostituito con delega dall'Avvocato Diomiaiuto.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Era previsto per oggi l'esame di
alcuni testimoni, quindi Pubblico Ministero, da chi iniziamo? P.M. M. BUCCOLIERO - Da Claudio Scazzi, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego gli addetti alle riprese di non riprendere fino a che non interpello il teste circa il suo assenso alla ripresa audiovisiva. Senta, lei presta il consenso alle riprese audiovisive della sua deposizione?
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4 DICH. C. SCAZZI - Sì, va bene. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi non ci sono problemi. DICH. Claudio SCAZZI - No. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene. Allora, lei è qui in veste di testimone, quindi lei ha l'obbligo di dire la verità e ci sono delle conseguenze penali per chi rende dichiarazioni false o reticenti.
DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SCAZZI CLAUDIO
IL TESTE, AMMONITO AI SENSI DELL'ARTICOLO 497 CODICE DI
PROCEDURA PENALE, LEGGE LA FORMULA DI IMPEGNO: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza". GENERALITÀ: Scazzi Claudio, nato il 6 giugno 1985 a San Pietro Vernotico, residente a San Vittore Olona, provincia di Milano, in Via Massimo d’Azeglio 1 B. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego risponda alle domande del Pubblico Ministero. PUBBLICO MINISTERO P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha detto che risiede in provincia di Milano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, vuole spiegare alla Corte quali sono i suoi rapporti invece con il paese di Avetrana? Come è organizzata la famiglia? Spieghi bene alla Corte. DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io ad Avetrana ci vengo e ci venivo, almeno fino a quando è successo il fatto, esclusivamente per ferie, quindi nei periodi festivi, Natale, Pasqua e finché il lavoro mi consentiva e gli studi. Negli ultimi anni diciamo che venivo più di rado, tendevo a venire più esclusivamente ad agosto, perché
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5 nei periodi natalizi e pasquali erano impossibilitato dal lavoro e dagli studi, quindi diciamo non ho mai frequentato scuola ad Avetrana, non ho vissuto in maniera diciamo prolungata ad Avetrana. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, dove è nato lei? DICH. Claudio SCAZZI - San Pietro Vernotico. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, come è che si trova poi in provincia di Milano? DICH. Claudio SCAZZI - Io mi sono trasferito all'età di 16 anni in maniera diciamo permanente a Milano, perché i miei genitori avevano deciso di trasferirsi per motivi di lavoro a Milano e quindi io essendo minorenne ho seguito loro e dopo mi sono stabilito a Milano, ho fatto un paio di anni all'estero, sono andato via un po' da Milano, poi sono rientrato e tuttora risiedo a Milano, perché lavoro e studio a Milano. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, per questi primi 16 anni dove ha vissuto? DICH. Claudio SCAZZI - Io ho vissuto a San Pancrazio. P.M. M. BUCCOLIERO - A San Pancrazio Salentino. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Con la famiglia? DICH. Claudio SCAZZI - Con mia mamma e con mio padre, anche se poi mio padre andò via per lavoro abbastanza presto, nel 1994 credo, io rimasi qualche periodo solo con mia mamma, qualche periodo con i nonni e poi man mano diciamo si è ricongiunta la famiglia, quando è stato possibile. P.M. M. BUCCOLIERO - E quando la mamma si è trasferita ad Avetrana? DICH. Claudio SCAZZI - Mia mamma si è trasferita ad Avetrana all'incirca un otto - dieci anni fa, perché all'inizio è stata, diciamo si è trasferita per curare i genitori, stette male anche il padre di mio padre, quindi diciamo per ragioni familiari, per curare i genitori si trasferì
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6 ad Avetrana e rimanemmo io e mio padre, all'incirca otto - dieci anni fa. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, lei stava dicendo che rientra ad Avetrana di solito durante il periodo estivo. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ricorda nell'agosto 2010 quando è arrivato ad Avetrana? DICH. Claudio SCAZZI - Io arrivai il primo agosto, con mio padre, prendemmo l'aereo, perché la ditta chiudeva gli ultimi giorni di luglio e io diciamo dal giorno successivo alla chiusura della ditta avevo le ferie fino al 21 e trascorsi tutto il periodo di ferie ad Avetrana.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è rimasto fino al 21 agosto ad
Avetrana? DICH. Claudio SCAZZI - Al 21 agosto, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, il 21 agosto poi è ripartito? DICH. Claudio SCAZZI - Poi sono ripartito, ho preso il pullman. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda a che ora è ripartito per Milano? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, verso le 18.00, verso le sei, le sei di pomeriggio. P.M. M. BUCCOLIERO - Verso le sei di pomeriggio. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, presi il pullman, arrivai a Milano la mattina, perché io lavoravo di notte, arrivavo in una ditta per fare diciamo la consegna dei giornali e avevo appunto il turno di notte domenica, quindi dovevo stare per forza domenica a Milano. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, chi è che l'ha accompagnata al pullman? DICH. Claudio SCAZZI - Mi accompagnarono mia mamma e mia sorella. P.M. M. BUCCOLIERO - Sua sorella Sara.
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7 DICH. Claudio SCAZZI - Sì, venne con noi ad accompagnarmi alla fermata del pullman all'Agip di Avetrana, mi accompagnarono, ci salutammo, siccome mia sorella era stata promessa quell'anno e io le promisi mesi prima che se lei fosse stata promessa le avrei fatto un regalo, gli proposi vari modelli di scarpe, lei non gli andavano bene i modelli che le volevo prendere a Milano e le promisi comunque che gli avrei fatto un regalo, quando scendi ad Avetrana di comprare prima un telefonino, un cellulare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - E dopo siccome volevo ancora comprargli un altro regalo lasciai 50 euro a mia mamma per fare questo regalo qua delle scarpe, dissi a Sara: "poi te le scegli tu, quando vedi il modello che ti piace te le fai comprare". P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, durante il tragitto che vi stava accompagnando al pullman avete parlato? Lei ha parlato con Sara di quello che doveva fare quella sera? DICH. Claudio SCAZZI - No, Sara mi ribadì solamente che avrebbe preferito che non partissi, io purtroppo le dissi che comunque avendo appunto il primo giorno di lavoro la domenica consecutiva, cioè la domenica che veniva non potevo diciamo assentarmi da lavoro, perché comunque era un lavoro in cui non mi potevo assentare, non potevo essere sostituito e Sara appunto mi ribadì il discorso di non partire, ma purtroppo questo non era possibile. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando lei era... DICH. Claudio SCAZZI - Però c'era la notte bianca, mi ricordo che quella sera lì c'era la notte bianca e Sara mi disse che comunque dovevano uscire a questa notte bianca, che poi si tratta diciamo di una manifestazione in cui tutta la notte ci sono concerti, eventi ad Avetrana e Sara mi
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8 disse che avrebbe partecipato a questa notte bianca con Sabrina, con altre persone. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quando lei era in provincia di Milano, San Vittore Olona ha detto? DICH. Claudio SCAZZI - San Vittore Olona, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, con che cadenza si sentiva telefonicamente con Sara e con sua mamma? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io mi sentivo settimanalmente, chiamavo prima mia mamma, poi mi facevo passare Sara, ci dicevamo come erano andate le cose o gli chiedevo soprattutto della scuola, mi interessavo molto della scuola, per vedere i risultati che aveva, perché comunque sapevo che aveva delle lacune su alcune materie, sapevo che poi mia mamma gli faceva prendere delle ripetizioni per queste lacune, quindi mi assicuravo che lei a scuola andasse bene. A volte facevo diciamo da intermediario, perché mia mamma non... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cortesemente deve avvicinarsi al microfono e cercare di alzare la voce. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, praticamente a volte facevo da intermediario tra Sara e mia mamma, perché magari Sara faceva delle richieste, però magari mia mamma essendo una persona un po' rigida non sempre acconsentiva a queste richieste, quindi quando Sara diciamo mi diceva che c'erano dei problemi e dei contrasti cercavo di fare da paciere, comunque da assecondare mia sorella, anche non so, su richieste quale poteva essere un computer, potevano essere altre cose, cercavo il modo per diciamo fare contenta sia mia sorella che mia mamma. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quindi il rendimento scolastico di Sara era quindi buono più o meno? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, era buono diciamo, non era eccezionale, però non era neanche scarso, era una buona rendita, diciamo che io da quello che so era sulla media del 6, perché comunque era riuscita a colmare delle
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9 lacune che aveva a livello tipo di matematica mi sembra, c'erano alcune materie in cui non riusciva molto bene, mia mamma si preoccupò di farle prendere delle ripetizioni per queste materie e quindi aveva colmato quelle lacune che aveva e aveva dei voti soddisfacenti, diciamo. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, il suo rapporto con Sara come era? DICH. Claudio SCAZZI - Molto buono. P.M. M. BUCCOLIERO - Era un rapporto buono, cioè vi..? DICH. Claudio SCAZZI - Era molto buono, era confidenziale, diciamo mi diceva quello di cui aveva bisogno, mi raccontava di quello che andava, che non andava, era un buon rapporto. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi le raccontava anche cose che magari non raccontava ai genitori? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, qualche volta, diciamo che tendeva a raccontarmi magari più che altro delle richieste o magari cose fatte a scuola, tipo, non so, lei a volte mi raccontava di alcune giornate in cui non era andata a scuola, però mi disse siccome erano gli ultimi giorni diciamo mi confidò che lei gli ultimi giorni non era andata a scuola, sapendo che tanto con la chiusura dell'anno non c'era bisogno di giustificare, quindi mi disse: "tanto non dire niente a mamma e papà, che tanto non devo giustificare e non c'è bisogno che porto niente", confidenze di questo tipo. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, visto che era, insomma avevate un buon rapporto lei con Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha mai rappresentato dei problemi che poteva avere con lo zio Michele Misseri? DICH. Claudio SCAZZI - No, assolutamente no, mai parlato di nessun problema.
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10 P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha mai detto se aveva ricevuto delle molestie da parte dello zio? DICH. Claudio SCAZZI - No, mai, non mi ha mai fatto cenno di queste molestie, non mi ha mai parlato e anche in mia presenza Michele si è sempre comportato benissimo, anche tipo nelle varie ricorrenze tipo Pasqua e Natale, addirittura io vedevo un certo imbarazzo di Michele nei confronti diciamo del sesso femminile, cioè quando lui magari, non so, altre persone dicevano: "hai la fidanzata"? Quando ero più piccolo mi ricordo che delle persone facevano domande inerenti diciamo a ragazze, donne, lui era anche un po' imbarazzato, quindi si discostava già a priori da questo tipo di discorsi. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quindi nell'ultimo periodo, pochi giorni prima della sua partenza Sara non ha mai manifestato nessun problema particolare che ha detto a lei, insomma? DICH. Claudio SCAZZI - No, a me non mi ha... P.M. M. BUCCOLIERO - In riferimento ai rapporti con lo zio Michele Misseri. DICH. Claudio SCAZZI - No, no, non mi ha mai manifestato niente di che, io non ho mai notato, io ho frequentato assiduamente casa Misseri, tutti i giorni ci andavo, o la mattina, o la sera o il pomeriggio e non ho mai notato atteggiamenti strani né parole strane né discorsi strani, niente di strano che poteva riguardare Michele nei confronti di ragazze, donne, anzi, ripeto, io notavo, cioè l'ho sempre notato fin da piccolo questo suo imbarazzo nei confronti di comunque donne o ragazze nel parlare, magari, non so, nelle ricorrenze delle feste capitava che persone adulte parlavano magari di, sai, donne, ragazze e lui lo vedevo anche in imbarazzo ad affrontare certi argomenti, però se tipo tu a Michele gli parlavi di lavoro, di... infatti io avevo un buon dialogo con lui, perché comunque, una volta diciamo
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11 avevo un buon rapporto con lui, avevo piacere a parlare con lui, però tipo quando io parlavo con lui ho sempre parlato esclusivamente di lavoro, non so, ultimamente tipo mi spiegava come aveva rinnovato la facciata, perché aveva fatto certi tipi di lavoro, parlavo diciamo spesso di quello. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi lei è stato ad Avetrana dal primo agosto al 21 agosto 2010. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, in questo periodo che tipo di frequentazione c'era con Sara? Cioè la sera, il giorno, vi vedevate sempre? DICH. Claudio SCAZZI - Sempre, noi stavamo insieme dalla mattina alla sera, tenga presente che addirittura io dormivo nella stessa stanza di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Quindi dormivamo insieme, uscivamo insieme, lei era sempre attaccatissima a me e io avevo piacere ad uscire con lei, anche perché comunque ci passavamo dieci anni, che non sono pochi, ma non sono neanche tanti, però diciamo lei adesso era in una fase in cui era adolescente, quindi non era più bambina, diciamo perché magari se tu hai diciotto anni con una bambina di otto anni puoi avere un certo tipo di rapporto, perché è molto piccola, tu magari, sai, a diciotto anni, non so, faccio un esempio, tu fumi e non vuoi che i tuoi genitori lo sanno, quindi eviti di portare tua sorella, tu fai determinate cose e magari non vuoi farle sapere, quindi eviti. Invece io adesso mi trovavo diciamo in una fase dell'età in cui avevo piacere a portarmi dietro mia sorella, perché comunque io ero diciamo un ragazzo abbastanza adulto, lei comunque era adolescente, quindi io avevo piacere a portarla con me, lei aveva piacere ad uscire con me, anche perché comunque lei purtroppo siccome mia mamma
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12 era severa da questo punto di vista, perché aveva paura di quello che poteva succedere, ha cercato di prevenire insomma fino all'ultimo quello che poi è successo, perché lei non gli permetteva di uscire con ragazzi della sua età, in quanto riteneva che fosse stato pericoloso, perché comunque potevano indurla a fare magari cose sbagliate, quindi diceva: "io siccome le ragazze della sua età non me le fido tanto preferisco magari accompagnarla a casa con queste ragazze qua, comunque tenerla sempre sotto controllo quando ci sono le amiche", addirittura le faceva venire a casa, per avere un totale controllo su quello che faceva mia sorella e le amiche di mia sorella, quindi ha sempre cercato di controllare tutto, proprio per evitare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Quindi in questi giorni praticamente siete stati sempre insieme. DICH. Claudio SCAZZI - Sempre insieme, noi stavamo insieme dalla mattina alla sera, dormivamo nella stessa stanza, siamo sempre usciti insieme. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. DICH. Claudio SCAZZI - Siamo stati sempre assieme in maniera assidua. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quali erano le altre compagnie che frequentavate a questo punto insieme? DICH. Claudio SCAZZI - Noi frequentavamo... P.M. M. BUCCOLIERO - Ci faccia capire un po' le serate come erano organizzate. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, sì, diciamo che Avetrana era abbastanza monotona, nel senso che noi all'inizio, io specialmente siccome appunto ad Avetrana non avevo amicizie legate all'infanzia, all'adolescenza uscivo con Sabrina, perché mia sorella appunto usciva con Sabrina e a me faceva piacere uscire con loro e Sabrina aveva una sua compagnia, composta da diversi ragazzi e ragazze. Uscimmo in questa compagnia per un po' di giorni, a un
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13 certo punto io dopo un po' mi stufai sinceramente di andare sempre nello stesso posto, dissi a Sara: "senti, Sara, perché qualche sera non usciamo anche con un'altra coppia di nostri amici"? E Sara fu contenta di questo, disse: "sì, sì, se possiamo uscire anche con altra gente va bene" e uscimmo con un'altra coppia di amici, qualche volta, non molto, magari non facevamo molto tardi, perché questo ragazzo qua lavorava presso un locale e apriva alle tre di notte, quindi il più delle volte magari facevamo le dieci - le undici di sera, uscivamo magari tipo alle otto, alle otto e mezzo, facevamo un dieci, undici, mezzanotte e poi tornavamo al pub dove sapevo comunque che c'erano sempre Sabrina, Ivano, Alessio e tutti gli altri, stavamo lì o fino alla chiusura del pub oppure andavamo poi dopo via in altre località marine, tipo Campomarino, Torre Colimena, Porto Cesareo, però diciamo che erano abbastanza monotone queste serate, infatti anche mia sorella dopo un po' si stufava cioè, perché tu comunque magari uscivi di casa, arrivavi a questo pub, rimanevi dentro questo pub tre, quattro, cinque ore e poi il più delle volte magari chiudevi la serata e tornavi a casa, qualche volta ti spostavi, andavi in qualche altra località lì vicina. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, senta, ma quando stavate ad Avetrana con questi amici chi erano questi amici? DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io ricordo onestamente Ivano Russo, Alessio Pisello, c'era Mariangela Spagnoletti e poi altre persone che frequentavano questa compagnia, tipo non so, mi ricordo un ragazzo che si chiama Mimmo e persone facenti parte di questa compagnia, comunque. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quindi il gruppo era questo, da Ivano Russo a Mariangela Spagnoletti. DICH. Claudio SCAZZI - Esatto. P.M. M. BUCCOLIERO - Alessio Pisello. DICH. Claudio SCAZZI - Alessio Pisello.
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14 P.M. M. BUCCOLIERO - Sabrina Misseri. DICH. Claudio SCAZZI - Sabrina Misseri. P.M. M. BUCCOLIERO - E voi. DICH. Claudio SCAZZI - Io, mia sorella, questo ragazzo qua Mimmo, c'erano Angela Cimino, c'erano... P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, e ha detto in alcune circostanze invece che lei insieme a sua sorella è uscito con altre persone rispetto a questo punto. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, una coppia di miei amici, sono dei ragazzi giovani, siccome io appunto risentivo di questa monotonia dopo pochi giorni, dopo cinque - sei giorni, mò non mi ricordo, dissi a Sara: "Sara, ti va se andiamo anche con altre persone? Facciamo un giro"? E Sara fu contenta di questo, disse: "sì, tanto anche io mi stufo al pub" e andavamo con queste persone, tipo non so, una sera siamo andati a fare una cena a Manduria, un'altra sera siamo andati in un locale caratteristico di quelli tipo col soffitto a volta, era tipo una specie di festa di paese, cioè abbiamo girato diciamo per altre zone, per altri locali e poi ritornavamo il più delle volte appunto a questo pub, sapendo che loro erano sempre presenti là, quindi chiudevo la serata diciamo al pub. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, ma queste persone, Ivano Russo, Alessio Pisello e Sabrina. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si conoscevano da molto tempo o era un'amicizia nata in quel periodo? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, che io sappia, allora, Alessio Pisello e Sabrina si conoscevano da un bel periodo, perché Alessio credo che fosse prima amico di Valentina, poi tramite Valentina ha conosciuto Sabrina e hanno diciamo poi mantenuto l'amicizia, con Ivano, da quello che mi fu riferito, si conoscevano da dicembre, poi fu presentato Ivano a Sabrina, credo proprio da Alessio da
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15 quello che sapevo, poi questa amicizia continuò, loro si continuavano a sentire, messaggi, cose. P.M. M. BUCCOLIERO - Loro chi? DICH. Claudio SCAZZI - Ivano e Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, sentivano tramite messaggi, chiamate, lui stava militare, poi aveva finito. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, lei sa se all'interno di queste amicizie erano nate delle simpatie particolari tra qualcuno del gruppo? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, io fin dai primi giorni notai diciamo una complicità particolare tra Sabrina e Ivano. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Diciamo che io i primi giorni mi feci l'idea di un rapporto clandestino, perché sembrava, diciamo c'erano degli atteggiamenti molto particolari tra uno e l'altro, però io poi quando chiedevo: "ma voi che siete"? Loro mi dicevano: "no, siamo amici", cioè Sabrina mi diceva che era amica di Ivano e Ivano mi diceva che era amico di Sabrina, però diciamo tra quello che vedevo e quello che mi veniva detto non c'era diciamo una coerenza, cioè non vedevo che effettivamente quello che mi veniva detto era quello che vedevo io. Quindi diciamo non mi tornavano i conti su questa relazione diciamo che c'era tra di loro, però ripeto, io la vedevo come un.., cioè era palese che era un rapporto sentimentale, diciamo come fosse una coppia di fidanzati, cioè c'erano comunque molti atteggiamenti ambigui, sia da parte di Ivano che poi da parte di Sabrina, però appunto quello che mi veniva detto non lo riscontravo in quello che vedevo. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ma lei poi ha appreso che effettivamente c'era un rapporto profondo tra i due, Ivano e Sabrina, un rapporto sentimentale? DICH. Claudio SCAZZI - Io, ripeto, l'ho dedotto da quello che vedevo.
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16 P.M. M. BUCCOLIERO - Da quello che vedeva. DICH. Claudio SCAZZI - Loro poi non l'hanno mai ammesso, poi a un certo punto parlai francamente con Sabrina, perché vedevo che comunque Ivano la stuzzicava molto, la provocava, la abbracciava, la coccolava, carezze, bacetti, cose, però diciamo Ivano non definiva questa relazione, cioè lui si comportava come se quasi fosse fidanzato, però diceva che era solo amico. A me non mi tornava e dissi a Sabrina, un giorno presi proprio il discorso diciamo in maniera quasi diretta e dissi: "ma come è che a te ti sta bene tutto questo stuzzicamento"? E Sabrina mi disse: "va', niente così che niente proprio", cioè diciamo in relazione a questo rapporto che avevano loro, quindi Sabrina mi fece capire che preferiva magari essere anche stuzzicata, diciamo anche presa in giro in un certo senso, da Ivano, piuttosto che perderlo del tutto. Quindi per me lì fu chiaro il tipo di rapporto e diciamo... P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei riesce... DICH. Claudio SCAZZI - A me non mi andava tanto il comportamento che aveva Ivano verso Sabrina, comunque era sempre mia cugina. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Claudio SCAZZI - Però dato che lei comunque mi fece questa ammissione, quindi mi disse quasi candidamente: "va bene, anche se sono sottomessa, basta che non lo perdo", a un certo punto poi mi rimase sempre questo sospetto, lei diciamo me lo confermò in parte mentre un giorno, era tipo verso mezzogiorno, così, parlando. P.M. M. BUCCOLIERO - Un giorno? DICH. Claudio SCAZZI - Un giorno, di agosto, non ricordo, poteva andare tipo dal 10 al 20, non ricordo, parlando in casa, siccome si parlava spesso di questa diciamo relazione che c'era, perché comunque era palese, cioè solo un cieco non poteva vedere che c'era qualcosa di
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17 ambiguo, si parlava come al solito di Sabrina, Ivano, stavamo parlando io, mia sorella, era presente anche mia mamma, c'era forse anche Maria, forse era anche presente mio padre, a un certo punto si parlava sempre di Sabrina e Ivano e Sara mi disse: "no, che Ivano l'ha fatta spogliare, le ha fatto togliere la maglietta", poi non mi ricordo se mi disse se rimase in reggiseno, senza reggiseno, "e l'ha fatta rivestire". Quindi in quel momento mia sorella mi diede la conferma che poi quello che pensavo io era veritiero, cioè che tra loro comunque c'era una relazione anche sessuale, oltre che sentimentale, strana, però c'era, mi diede proprio la conferma in quel momento lì quando parlammo. Siccome continuavamo ancora a parlare lei comunque me lo fece presente, cioè quindi lei diciamo mi fece capire che da una parte Ivano aveva sbagliato a stuzzicare Sabrina, comunque era sempre lui che, da quello che poi vedevo io o comunque mi veniva raccontato, era sempre lui che provocava Sabrina in maniera continua, però Sabrina dal canto suo non riusciva a troncare questa cosa qua, cioè gli andava bene lo stesso, non riusciva diciamo a mandarlo a quel paese, no? Quindi quella diciamo fu la conferma di quello che avevo sempre pensato io fin dai primi giorni. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, cerchiamo un attimo di precisare bene questo momento che sta raccontando. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Esattamente che cosa disse Sara in quella circostanza? DICH. Claudio SCAZZI - Mi disse che Ivano e Sabrina si erano appartati. P.M. M. BUCCOLIERO - Appartati dove? DICH. Claudio SCAZZI - In macchina. P.M. M. BUCCOLIERO - In macchina.
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18 DICH. Claudio SCAZZI - In macchina, non mi disse la località, mi disse: "si sono appartati in macchina". P.M. M. BUCCOLIERO - In macchina. DICH. Claudio SCAZZI - "Ivano ha fatto togliere la maglietta a Sabrina", non mi ricordo se disse che Sabrina rimase in reggiseno o senza reggiseno, "e poi l'ha fatta rimettere", cioè quindi mi fece capire che Ivano ancora una volta aveva diciamo umiliato Sabrina e poi non aveva diciamo concluso niente e d'altro canto Sabrina non si era ancora ribellata a questo tipo di comportamenti da parte di Ivano. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, sul punto questo fatto che Sara riferì a lei Sara come l'ha saputo, chi glielo ha detto? DICH. Claudio SCAZZI - Questo non me lo disse lei come l'aveva saputo, credo che glielo riferì direttamente Sabrina, so che comunque loro avevano molta confidenza, quindi sicuramente in una diciamo delle sue sedute, penso in mattinata, nel pomeriggio. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Credo che le abbia riferito questa cosa, perché comunque giustamente credo che Sabrina ne abbia anche risentito di questo fatto, cioè credo che fosse un'ulteriore umiliazione a quello che vedevamo tutti, perché ripeto, io con Sabrina il discorso di Ivano l'avevo pure affrontato in maniera diretta, lei mi rispose in quel modo, quindi c'era qualcosa che non andava ed era sotto gli occhi di tutti, cioè era evidente che c'era un rapporto anomalo tra i due, non quadrava. P.M. M. BUCCOLIERO - È chiaro. Senta, sul punto lei ha già reso dichiarazioni il 20 ottobre 2010. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E lei alle stesse domande del Pubblico Ministero, la faccio sotto forma di contestazione, lei dice: "qualche giorno prima del 15 agosto mia sorella
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19 Sara nel discutere con me circa i rapporti intercorrenti tra Sabrina e Ivano Russo mi raccontò di avere appreso dalla stessa Sabrina che una sera questa ultima si era appartata in macchina con Ivano, mia sorella mi disse che Sabrina si era spogliata, ma che non avevano consumato il rapporto sessuale, in quanto Ivano a un certo punto non aveva ritenuto compiere quell'atto, perché non intendeva andare oltre il rapporto di amicizia. Sara mi disse che Sabrina ci era rimasta male, tant'è che si era confidata con mia sorella". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Questo è il resoconto che lei dice. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto. P.M. M. BUCCOLIERO - È così? DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi conferma queste dichiarazioni, è così. DICH. Claudio SCAZZI - È quello. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi Sabrina in effetti di questo atteggiamento di Ivano Russo ci era rimasta male? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, da quello che mi disse Sara sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Da quello che disse Sara, certo. DICH. Claudio SCAZZI - Comunque era sempre un'umiliazione, cioè se tu fai spogliare una ragazza e poi la fai rivestire non penso che la ragazza ci rimane bene, voglio dire. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Claudio SCAZZI - Non credo che sia neanche un atteggiamento normale. INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO Senta, di questa circostanza lei ebbe a parlare poi con Ivano Russo? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io parlai di questa circostanza con Ivano Russo, non tanto per quello che riguardava Sabrina, perché comunque Sabrina era grande, in più mi aveva spiegato il tipo di rapporto che aveva con Ivano
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20 quando mi disse: "meglio così che niente", quindi non c'era diciamo un grosso problema, perché se la sapeva vedere anche da sola, alla fine era mia cugina, mi dava fastidio l'atteggiamento di Ivano, però erano affari suoi, il problema mi sorse nel momento in cui vedevo che mia sorella aveva degli atteggiamenti molto affettuosi con Ivano, cioè vedevo comunque abbracci, cose che non aveva con nessun altro ragazzo, cioè io era la prima volta che vedevo mia sorella in atteggiamenti affettuosi con un ragazzo. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Quindi a me facendo diciamo due più due tra l'atteggiamento di Ivano che non mi andava bene, tra queste cose che ero venuto a sapere, mi cominciai a preoccupare, perché dissi: "io comunque sto qua ad agosto, poi ad agosto parto, quindi settembre, tutti gli altri mesi non ci sono", io diciamo vedendo appunto queste cose qua mi cominciai un attimo a preoccupare, perché dissi: "a me chi me lo dice che un domani Ivano fa le stesse cose con mia sorella"? Dato che ero sicuro degli atteggiamenti che aveva avuto lui e dato che mi aveva anche mentito su quello. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè in che senso? Spieghi bene, come è che le aveva mentito, di che cosa? DICH. Claudio SCAZZI - Perché appunto io quando appresi questo episodio il giorno dopo o dopo due giorni, ora non ricordo, ci fu un'occasione in cui non era presente Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo a Torre Colimena. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Ivano, c'era Angela Cimino, c'erano altre persone, a un certo punto io prendo da parte Ivano sotto un chioschetto e non gli dico direttamente di essere a conoscenza dell'episodio, non
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21 gli dico: "io so che tu ti sei appartato", comincio a prenderla diciamo molto alla larga, cioè gli faccio delle domande del tipo: "ma è possibile che Sabrina pensa tutte queste cose e tu non fai niente per motivarla? Ma è possibile che tu non fai niente per farle pensare che c'è di più di un'amicizia"? E in quel momento Ivano mi mentì spudoratamente, perché mi disse: "no, siamo solo amici, non ho mai fatto niente per far pensare a Sabrina che ci può essere più di un'amicizia, è Sabrina che si butta addosso a me, è Sabrina che fa quello, fa quell'altro", cioè quindi mi fece capire quasi come se Sabrina era una pazza che si era fissata con lui e lui non faceva niente per contraccambiare queste sue attenzioni. Io sapendo dell'episodio capì che lui mi stava mentendo spudoratamente, quando vedevo che lui comunque continuava a tenere quella linea lasciai un po' da parte la cosa, perché dissi: "va beh, Sabrina è grande, tu pure", non è che devo stare lì a impazzire, no? A un certo punto però dato che il suo comportamento non andava bene glielo feci capire. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei fece capire ad Ivano che era a conoscenza comunque di quel tipo di episodio? DICH. Claudio SCAZZI - No, io non gli ho mai detto in maniera diretta ad Ivano che sapevo di quell'episodio. P.M. M. BUCCOLIERO - No, diretto no, perché lei sempre in quel verbale del 20 ottobre sul punto lei dice: "io seppur velatamente feci intendere ad Ivano di conoscere l'episodio che ho narrato", quello che abbiamo detto prima. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi... DICH. Claudio SCAZZI - Io feci intendere ad Ivano di sapere qualcosa, quindi feci intendere veramente a Ivano di sapere qualcosa, non di preciso che cosa, per vedere come lui mi rispondeva, cioè io mi aspettavo che lui,
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22 comunque non era un giorno che ci conoscevamo, era già un bel po', quindi lui sapeva come ero fatto io, mi venisse a dire: "guarda, forse magari anche io ho sbagliato, forse magari anche io ho esagerato con Sabrina, perché l'ho stuzzicata troppo, perché magari voglio tenere due piedi in una scarpa, voglio fare".., perché comunque lui in compagnia sapeva bene il ruolo che aveva, cioè io vedevo che lui comunque era diciamo ben visto non solo da Sabrina, pure tipo da Angela Spagnoletti, pure altre ragazze lo vedevano di buon occhio Ivano, quindi sapeva lui il ruolo che aveva, addirittura ci fu una volta in cui si doveva decidere per uscire, io forse ero a casa di Sabrina, Sabrina mi disse: "no, se non c'è Ivano che esco a fare"? E Ivano era cosciente di quanto gli stesse dietro Sabrina, era pienamente cosciente, solo che dal mio punto di vista faceva il finto tonto, a me siccome non andava bene il suo comportamento glielo feci presente lì a Torre Colimena, anche lì in maniera velata, non diretta, cioè gli feci capire che come si comportava lui a me non andava. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Non tanto per Sabrina, quanto perché a me un domani nessuno mi garantiva che lui non facesse le stesse cose con Sara, dato che Sara usciva con loro, io non potevo essere presente e vedevo che già le cose non andavano bene. Quindi anche perché anni prima avevo notato questa usanza, cioè ho visto persone più grandi di dieci, undici, dodici anni che avevano diciamo amicizie con ragazzine molto più piccole, quindici, sedici, quattordici anni, quando io chiesi spiegazioni anni fa questi ragazzi mi dissero: "no, me la sto crescendo", cioè mi fecero capire che loro intrattenevano amicizia al puro scopo di aspettare che queste ragazze qua diventavano grandi, quindi
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23 maggiorenni e poi provare comunque a fidanzarsi o a fare qualcosa. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - Siccome io mi ricordavo questi episodi di questi ragazzi avvenuti anni prima, sai, una cosa e l'altra e l'altra, uno qualche preoccupazione ce l'aveva, no? Era sempre mia sorella comunque sia, non è che.., era minorenne, era piccola. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, questo episodio che ha riferito quando ha parlato con Ivano, no? DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda quando è avvenuto? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, questo avvenimento è avvenuto in giorni recenti, perché io quando imbastì questo discorso con mia sorella io parlavo su fatti recenti, cioè su cose che avevo visto io ad agosto, quindi lei mi riferì un episodio recente. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei lo dice, il 20 ottobre quando è stato sentito dice: "una sera, credo il 20 agosto, mentre ci trovavamo a Torre Colimena" e racconta l'episodio. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi conferma che questa circostanza, questo fatto è avvenuto il 20 agosto? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, la data precisa, io le posso dire con sicurezza che non sono stati i primi giorni, perché i primi giorni io sono arrivato e diciamo ho valutato la situazione. Non può essere stato neanche l'ultimo giorno, perché stavo partendo. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Claudio SCAZZI - Non le do con sicurezza il 20, diciamo che può essere tra il 10 e il 20. P.M. M. BUCCOLIERO - Tra il 10 e il 20, però lei all'epoca dichiarò il 20 agosto. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, però ripeto, dal 10 al 20, adesso con sicurezza è passato molto tempo.
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24 P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene, è chiaro. DICH. Claudio SCAZZI - Però diciamo il range di periodo è quello, comunque. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda in questa circostanza chi erano le persone presenti? DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Ivano, Angela, c'era mi sembra il cugino di Angela Cimino, c'era Giovanni Copertino, altri loro amici di compagnia. P.M. M. BUCCOLIERO - Angela chi, ci spieghi. DICH. Claudio SCAZZI - Angela Cimino. P.M. M. BUCCOLIERO - Cimino Angela. DICH. Claudio SCAZZI - Erano tutti presenti, infatti... P.M. M. BUCCOLIERO - Oltre a Sara, ovviamente. DICH. Claudio SCAZZI - Oltre a Sara, sì, mancava solo Sabrina quella sera. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma quando lei contestò questi fatti ad Ivano si allontanò con Ivano o in presenza di tutti ha fatto questo discorso? DICH. Claudio SCAZZI - No, io mi appartai con Ivano, cioè lì tipo c'era una specie di capannella dove c'era un tabacchino, c'era una specie di copertura e giustamente non mi sembrava il caso comunque di farlo davanti a tutto, perché non ne vedevo il motivo, presi da parte Ivano, ci sedemmo su un tavolino e cominciammo a parlare di questo fatto, quindi ci appartammo, parlammo solo io e lui di questo fatto qua. Ripeto, la presi molto alla larga, perché comunque erano affari loro, però quello che mi destava preoccupazione, quello che mi importava era quello di far capire ad Ivano che i suoi comportamenti con Sabrina già non mi piacevano, infatti Ivano recepì il messaggio, perché qualche sera dopo noi eravamo seduti, mia sorella appena arrivati o poco dopo andò ad abbracciare Ivano, io guardai Ivano, Ivano capì che lo stavo guardando e disse a mia sorella: "no, Sara, non mi abbracciare, se no Claudio è geloso", quando lui
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25 fece questa battuta io intesi come se lui avesse capito il mio discorso di Torre Colimena, quindi dissi: "ok, allora l'ha capito che deve stare comunque attento, perché è una ragazzina, non si può comportare come fa con Sabrina, né oggi né domani", quindi io presi per buono il fatto che lui aveva recepito pienamente il mio messaggio. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, si ricorda se c'è stata qualche ragione di litigio tra Ivano e Sabrina che lei ha notato? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, di questo me ne parlò Ivano, di alcuni screzi. P.M. M. BUCCOLIERO - In che senso? DICH. Claudio SCAZZI - Tra Sabrina e Sara, però io in quel momento non gli diedi molto peso, riguardavano la sua persona, la persona di Ivano, però in quel momento siccome era ottobre, appena arrivato, io qualche giorno dopo chiamai tutti quelli che frequentavano casa Misseri, perché a me non mi tornava il fatto che loro avevano frequentato casa... P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, che cosa disse Ivano di eventuali screzi tra Sabrina e Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Ripeto, non approfondì, perché mi disse che riguardavano la sua persona, poi io però non ci feci caso, perché io ero interessato a Michele, perché io feci loro la domanda tipo: "se voi siete stati 40 giorni là è possibile che non vi siete mai accorti di qualcosa di strano"? Tant'è che dissi sia a Ivano e sia, perché io li chiamai, sia Ivano, sia Alessio, li chiamai e mi sembra che ci trovammo alla Rosa dei venti, una cosa del genere, parlammo di questo discorso. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per la comprensione del racconto, ma ora quello che sta riferendo si riferisce a dopo la scomparsa di Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, ottobre dopo, sì.
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26 P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, sì. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, appunto. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, su questo punto la domanda del Pubblico Ministero che le chiedeva: "Ivano ti ha mai parlato di discussioni che vi erano tra Sabrina e Sara"? Lei è stato preciso. DICH. Claudio SCAZZI - Di screzi, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Perché ha risposto: "mi ha parlato proprio ieri". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi questo è dell'11 ottobre. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - "Mi ha parlato proprio ieri sera, quando mi riferiva che effettivamente Sabrina aveva rimproverato Sara perché la stessa era troppo attaccata alla sua persona". DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, però tenete presente che a ottobre si parlava esclusivamente di Michele, Sabrina ancora non era tirata in ballo. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito, ma questo fatto è vero? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, allora, io gli feci quella domanda perché ero venuto a conoscenza tramite giornali o televisioni di litigi tra Sara e Sabrina relativi a queste presunte molestie di Michele e feci quella domanda, però non mi interessava, quindi non approfondì mai questi screzi tra Sabrina e Sara, lui mi disse che riguardavano la sua persona, io surclassai la cosa, quindi andai avanti, cioè a me interessava il fatto di sapere perché questi qua per 40 giorni non si erano mai accorti che in casa Misseri qualcosa che non andava. P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, e questo... DICH. Claudio SCAZZI - Chiesi: "ma Michele come è"? E lui mi disse: "no, ma Michele partiva alle quattro di mattina e ritornava alle otto di sera e quando c'era parlava poco e niente". Io giustamente cioè mi era morta mia sorella,
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27 cercai di chiamare tutti quelli che comunque andavano a casa Misseri che frequentavano il gruppo di Sabrina per sapere cose in più, perché comunque in quel momento avevo necessità di sapere delle cose per capire come era potuta succedere una cosa del genere, cioè non me la spiegavo assolutamente. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma in quel momento le disse che il rimprovero fatto a Sara era perché Sara era troppo attaccata alla persona di Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E questo stiamo dicendo, quindi conferma questa circostanza. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ricorda se Sabrina ha mai litigato con Ivano perché in alcune circostanze non le aveva rivolto le solite attenzioni? Si ricorda qualche episodio in particolare? DICH. Claudio SCAZZI - Mi ricordo un episodio in particolare. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè? DICH. Claudio SCAZZI - Forse uno degli ultimi giorni, in cui, solitamente Ivano quando arrivava, siccome arrivava dopo, la prima che salutava era Sabrina, sempre questi atteggiamenti di bacini, bacetti, carezze, cose varie, quella volta non mi ricordo se Ivano entrò direttamente in birreria e prese da bere oppure si sedette e non salutò per prima Sabrina, cioè salutò tutti in generale, ma non salutò per prima Sabrina, forse perché avevano avuto dei litigi, non mi interessava più di tanto, poi dopo forse loro chiarirono questa cosa, perché comunque Sabrina ci rimase male per l'ennesima volta, perché lei era abituata ad essere salutata per prima da Ivano, lo interpretò credo come un gesto di, non lo so, di distaccamento da parte di Ivano, di qualcosa e in quel momento vidi questa scena qua.
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28 P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, questo fatto che lei parlò con Ivano di quello che le aveva detto Sara, di quel fatto che si erano appartati, tutto quel discorso là. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Le fu contestato in qualche modo da Sabrina Misseri? DICH. Claudio SCAZZI - No, mai. P.M. M. BUCCOLIERO - Non le ebbe mai a dire niente Sabrina Misseri? DICH. Claudio SCAZZI - No, no, non mi disse niente, non mi disse mai che lei aveva saputo da Ivano che ero a conoscenza di... cioè non ho mai contestato questo tipo di episodio. P.M. M. BUCCOLIERO - Non parlò mai con lei di questo fatto? DICH. Claudio SCAZZI - No. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta. DICH. Claudio SCAZZI - Anche perché se lì c'è scritto che è successo il 20... P.M. M. BUCCOLIERO - Quando lei è andato a San Vittore Olona. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ha telefonato a casa? Lei è partito il 21, quindi un sabato. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io sono partito il 21, sono arrivato il 22 a Milano, chiamai un paio di volte, una volta mi disse mia mamma che non era... P.M. M. BUCCOLIERO - Quando ha chiamato? DICH. Claudio SCAZZI - Un paio di volte, ora non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - No, mi interessa quando rispetto alla morte di Sara, 26 agosto. DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, di numero le dico due, due volte mi ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Due volte. DICH. Claudio SCAZZI - Due volte, mi ricordo che una volta mia sorella non era... P.M. M. BUCCOLIERO - La domenica dopo?
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29 DICH. Claudio SCAZZI - Credo di sì, credo o la stessa domenica e poi la domenica dopo o qualche giorno... P.M. M. BUCCOLIERO - Due giorni di seguito ebbe a parlare? DICH. Claudio SCAZZI - No, non credo due giorni di seguito, credo che fossero qualche giorno distaccato, mi ricordo precisamente quello che chiesi a mia mamma, nel senso che io le chiesi, la prima volta parlai a mia mamma di cose di famiglia, poi chiesi: "Sara c'è"? E mi disse: "no, non c'è", la seconda mi disse: "no, Sara Sta a San Pancrazio". P.M. M. BUCCOLIERO - E la prima volta che cosa le disse? DICH. Claudio SCAZZI - Mi disse che Sara non era presente. P.M. M. BUCCOLIERO - Che non era presente. DICH. Claudio SCAZZI - Non era presente. P.M. M. BUCCOLIERO - Però non le disse dove stava. DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo se me lo disse o meno. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha detto che ha regalato un cellulare a Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quel cellulare che lei ha regalato a Sara è stato mai utilizzato da lei per fare dei messaggi ad Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - In che circostanza, si ricorda? DICH. Claudio SCAZZI - Qualcuno, io generalmente non uso mai messaggi, in quel caso diciamo che mia sorella aveva delle promozioni riguardo appunto i messaggi e ne mandai qualcuno ad Ivano del tipo: "stasera vieni? Sì o no"? Quindi messaggi molto brevi in cui chiedevo conferma tipo se lui venisse o no in birreria o se lui uscisse, quindi mi rispondeva sì o no, "vengo alle", più di quello non ho fatto. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, dai tabulati del cellulare di Sara risulta che sono partiti dei messaggi e ricevuti, tra Sara e Ivano, in questi giorni, il 15
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30 agosto ce ne stanno due di Sara e uno di Ivano, il 15 agosto è proprio il giorno di Ferragosto. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Il 16 agosto tre di Sara e due di Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Il 17 agosto sei di Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E tre di Ivano. Il 19 agosto uno di Sara, poi il 22 agosto lei già non c'era più. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - C'è un sms e due chiamate senza risposta di Sara, quindi... DICH. Claudio SCAZZI - Quindi che ha ricevuto Sara o che ha fatto? P.M. M. BUCCOLIERO - Saranno una quindicina. DICH. Claudio SCAZZI - Ok. P.M. M. BUCCOLIERO - No, che ha fatto. DICH. Claudio SCAZZI - Ha fatto Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Che ha fatto Sara su Ivano. Questi 15 lei li può ricondurre a una sua attività o no? DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io non ho riconosciuto diciamo un traffico di messaggi fitti, perché io non ho l'abitudine di mandare i messaggi, nel senso che io ti mando un messaggio per sapere tipo dove sei, a che ora vieni, se vedo che la cosa si prolunga ti chiamo, perché non ho l'abitudine di avere diciamo un traffico fitto di messaggi, come invece lo avevano invece altre persone, che avevo notato. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè lei ha potuto fare un messaggio ad Ivano col cellulare di Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Esatto. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo avere ricevuto la risposta non ne ha fatti più. DICH. Claudio SCAZZI - Basta, io ho fatto uno, massimo due messaggi dal cellulare di Sara, non di più, perché non
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31 era mio uso diciamo avere un traffico telefonico fitto di messaggi, se mi serviva qualcosa in più che sapevo che la cosa si dilungava chiamavo direttamente, non era mia abitudine mandare frequenti messaggi. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma Ivano per parlare con lei ha mai mandato direttamente un messaggio sul cellulare di Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Che mi ricordi no, può essere che mi ha risposto ai messaggi che gli mandavo. P.M. M. BUCCOLIERO - Risposto e questo l'abbiamo acclarato. DICH. Claudio SCAZZI - Però io sinceramente... P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè se voleva parlare con lei chiamava sul suo cellulare? DICH. Claudio SCAZZI - Chiamava me, sì, sì, sì, senza nessun problema, aveva il mio numero. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, il 22 agosto quindi lei era già a San Vittore Olona. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E lei sa chi ha fatto questo sms e queste due chiamate con il cellulare di Sara? DICH. Claudio SCAZZI - No. P.M. M. BUCCOLIERO - Non lo sa. Senta, tutti questi messaggi di cui abbiamo discusso le hanno fatto pensare ancora di più che c'era qualche rapporto particolare tra Ivano e Sara? AVV. N. MARSEGLIA - C'è opposizione, Presidente, "le hanno fatto pensare" proprio... P.M. M. BUCCOLIERO - È un pensiero, di un fratello. AVV. N. MARSEGLIA - Sì, c'è solo la mia opposizione, poi è ammessa la domanda, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, la domanda è ammessa. Prego. P.M. M. BUCCOLIERO - Allora, quando io vi dico questo scambio fitto di messaggi mi vengono in mente diverse cose, nel senso che io comunque valutai tutta la situazione, pensai anche che magari Sabrina e Ivano potevano diciamo
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32 avere dei contatti, potrebbero avere avuto dei contatti tipo a giugno, a luglio, quello che è e poi magari Ivano avesse detto: "no, dato che arriva Claudio tronchiamo qui diciamo questo scambio di messaggi, queste chiamate, queste cose, perché magari Claudio potrebbe prenderla a male". Quindi io lì per lì pensai qualcosa, però sinceramente non gli diedi molto peso, quando poi mi fecero vedere i tabulati e tutto io l'unica cosa che dissi: "non conosco i messaggi come miei", siccome mancano i testi non ti posso dire di chi sono, di che si tratta, chi li ha mandati, però sicuramente non sono miei e mi vennero in mente diciamo varie ipotesi. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha collegato poi questo scambio fitto di messaggi con i comportamenti affettuosi di cui parlava prima tra Sara e Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - È una ipotesi che ho fatto, nel senso che io vedendo per l'appunto questi contatti che aveva mia sorella con Ivano, e ripeto, io quello è stato il primo anno che ho visto mia sorella avere delle modalità di comportamento con un ragazzo in quel modo, è stata la prima volta, non ho mai visto mia sorella avere quei comportamenti con un ragazzo, per me è stata la prima volta. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, la domanda è questa allora, sulla base del dato obiettivo che lei ha accertato di questi comportamenti tra Sara e Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Questi comportamenti Sara li aveva solo con Ivano o li aveva anche con gli altri ragazzi della compagnia? DICH. Claudio SCAZZI - No, ripeto, la prima volta in cui ho visto mia sorella avere dei comportamenti così affettuosi con un ragazzo, con gli altri ragazzi della compagnia non ha mai accennato ad avere comportamenti
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33 simili, li aveva solo con Ivano, esclusivamente con lui.
P.M. M. BUCCOLIERO - Solo con Ivano.
DICH. Claudio SCAZZI - Esclusivamente con lui. P.M. M. BUCCOLIERO - Tant'è che lei non parla con Alessio di questa cosa. DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, esatto. P.M. M. BUCCOLIERO - Parla solo con Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Esatto. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, tornando un attimo, e concludo, alla persona di Michele Misseri. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ha detto che più o meno l'ha conosciuto bene, lo conosce bene. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, io cioè ho fatto tutti gli anni, molte ricorrenze in casa loro, comunque eravamo una famiglia unita, cioè tutte le ricorrenze le abbiamo sempre fatte quando è stato possibile insieme, i Natali, le Pasque, a me, ripeto, faceva anche piacere parlare con Michele, comunque era una persona molto pacata, molto gentile, aveva dei modi molto affabili anche diciamo nello spiegarti le cose, non era presuntuoso, non era... cioè io avevo piacere comunque a parlare con lui. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se ha mai parlato al plurale indicando dei comportamenti di una singola persona? DICH. Claudio SCAZZI - No, assolutamente no. No, con me quando parlava di lui parlava esclusivamente al singolare, non si è mai sbagliato né sui termini, né sui plurali, né sui singolari, parlava in maniera perfetta con me, quindi non ha mai avuto problemi di questo tipo. P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene. Presidente, io ho finito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Dottor Argentino, ha delle domande?
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34 P.M. P. ARGENTINO - Sì, penso di sì. Senta, chi potrebbe confermare la circostanza che Michele Misseri non usava mai il plurale? DICH. Claudio SCAZZI - Tutti quelli che stavano là, tutti quelli che hanno partecipato a queste feste natalizie, pasquali. P.M. P. ARGENTINO - Chi, in particolare? DICH. Claudio SCAZZI - I miei genitori, tutti i nostri parenti. P.M. P. ARGENTINO - Lei nel verbale di dichiarazioni del 20 dicembre 2010 fa un altro nominativo. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - E dice: "mi risulta che mio zio Michele Misseri non si esprimeva mai al plurale quando doveva fare qualcosa, tale circostanza può essere confermata da mio zio Serrano Giuseppe". DICH. Claudio SCAZZI - Sì, loro comunque lavoravano insieme, quindi... P.M. P. ARGENTINO - Senta, rispondendo prima a domanda del Collega Buccoliero lei ha detto di aver parlare dell'episodio avvenuto in macchina in casa con sua sorella Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Quando affrontava questo discorso con Sara era presente qualcun altro? DICH. Claudio SCAZZI - Era presente mia mamma e c'erano presenti anche credo mio padre, forse in un'altra stanza, ora non ricordo, e Maria, eravamo questi qua insomma, io, mia sorella, mia mamma, Maria e mio padre, anche se non ricordo se poi mio padre stesse in cucina o anche in Maria stessero in cucina o da un'altra parte, comunque abbiamo affrontato questo discorso, comunque era abbastanza ricorrente, cioè non era la prima volta che si affrontava questo tipo di discorso, era capitato spesso, perché comunque ripeto, era un rapporto anomalo
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35 che nessuno si capacitava di come, cioè di cosa ci fosse in realtà, capito? Nel senso tu vedevi una cosa, ma te ne veniva riferita un'altra, quindi non ti tornava, cioè. P.M. P. ARGENTINO - Senta, signor Scazzi, io a questo punto devo farle una contestazione, perché se non gliela faccio io sicuramente gliela faranno i Difensori, rispondendo a domanda del collega Buccoliero lei ha detto di avere appreso questa circostanza da Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Però nel verbale dell'11 ottobre 2010 lei dice, pagina 2 per i Difensori, "posso dire che effettivamente ho appreso che Sabrina aveva un forte interesse di tipo sentimentale per Ivano, questo lo desumevo dai comportamenti che Sabrina aveva con Ivano, ma in particolare da un episodio riferitomi o da mia madre o da Sara, in cui Sabrina si era appartata con Ivano e dove la stessa si era tolta la maglietta, rimanendo o solo con il reggiseno o senza reggiseno". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Ecco, la domanda che le pongo io è questa, questi sono verbali di dichiarazioni dell'11 ottobre. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Poi lei è stato sentito il 20 ottobre e ha detto: "me l'ha detto Sara". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Il 20 ottobre ha ricordato meglio l'episodio? Come spiega questa lieve divergenza? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, perché comunque io sono sicuro che eravamo quelli nella stanza, sono sicuro anche che mia mamma comunque era presente, credo abbia anche partecipato a questo dialogo, perché ripeto, non era la prima volta che si affrontava questo tipo di discorso e quindi poi ho ricordato meglio, quindi con precisione quando mi è stata fatta la domanda con precisione: "chi
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36 è che te l'ha detto direttamente"? Ho detto: "è stata Sara, mia sorella", perché comunque c'era questo dialogo, ma credo che anche mia mamma abbia fatto parte di questo dialogo, quindi se ne parlava tutti insieme, cioè ognuno diceva la sua, quindi evidentemente anche mia mamma ha partecipato a questo dialogo e io dopo ho detto mia mamma, ma perché ha partecipato a questo dialogo, quindi sono andato in confusione su quello. P.M. P. ARGENTINO - Benissimo. È mai capitato che lei sia uscito da solo con Sabrina e Sara e senza Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Qualche volta, sì. P.M. P. ARGENTINO - Qualche volta. Ricorda se in una di queste occasioni Sabrina le ha detto qualcosa con riferimento a queste uscite? DICH. Claudio SCAZZI - Mi ricordo che una volta uscimmo. P.M. P. ARGENTINO - Rapportato alla persona di Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Mi ricordo che una volta uscimmo, credo che Sabrina disse a Ivano che quella sera non usciva, non mi ricordo poi per quale motivo siamo usciti e io sbadatamente, siccome Ivano forse mi chiese: "che hai fatto stasera"? Dissi: "ah, siamo usciti con Sabrina", siccome Sabrina mi aveva raccomandato di non dire niente a Ivano, anche se poi era qualcosa di innocente, però diciamo per appunto non provocare cose strane avvisai subito Sabrina, dissi: "guarda, nel parlare mi è scappato che siamo usciti" e Sabrina tipo non mi ricordo se mi disse: "va beh, ormai l'hai detto", cioè comunque finì lì, comunque io chiarì subito, al momento il fatto che anche se lei mi disse: "non dirlo" purtroppo nel parlare mi scappò, perché evidentemente non sono riuscito a coprire questa cosa qua e mi scappò, però io avvisai subito lei per poi non avere il problema che magari un domani poteva nascere qualche malpensamento, nel senso qualcosa tra di loro, cioè io dissi subito: "guarda, ho fatto questo, sappilo", punto.
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37 P.M. P. ARGENTINO - E Sabrina quale fu la sua reazione? DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo se mi disse: "va beh, ormai è successo", cioè si prese una piccola arrabbiatura lì per lì, anche perché poi lei io non lo dissi di persona, mi sembra che le mandai tipo un messaggio per dirglielo, perché comunque era molto tardi, non la volevo chiamare perché non sapevo se già dormiva, siccome lei comunque faceva orari abbastanza duri sapevo che magari delle volte tipo si svegliava presto, per non disturbarla non la chiamai, le mandai un messaggio, così ho detto, pensai: "se non lo legge adesso lo leggerà domani mattina, comunque la avviso in tempo di quello che è successo". Lei mi sembra che in quel momento si svegliò o comunque non stava dormendo, mi rispose subito, si arrabbiò un attimino, però poi forse, non so, era stanca, non aveva neanche voglia magari di stare lì a discutere, finì lì la faccenda, cioè una volta che la avvisai basta. P.M. P. ARGENTINO - Senta, lei rispondendo sempre a domanda del collega ha detto che una volta ritornato da Milano in Avetrana ha cominciato a frequentare quelle persone di cui ha parlato prima. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Quando uscivate fuori di Avetrana con quali mezzi andavate? DICH. Claudio SCAZZI - Allora, uscivamo in special modo o con la macchina di Ivano, spessissimo, oppure con quella di Alessio, oppure... credo solo con quelle, non mi ricordo altri mezzi, perché comunque Sabrina era sprovvista di automobile, la Cimino anche, io credo che la mia non la usassi più di tanto, perché comunque c'erano quelle degli altri, quindi credo che i mezzi utilizzati più spesso fossero la macchina di Ivano e la macchina di Alessio.
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38 P.M. P. ARGENTINO - Quando uscivate con Ivano e poi ritornavate ad Avetrana chi praticamente accompagnava per primo a casa Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Allora, accompagnava per primo Sabrina, poi noi e poi Angela Cimino e alla fine tornava a casa lui. P.M. P. ARGENTINO - Ricorda di qualche episodio particolare che è avvenuto in una di queste occasioni? Tipo un messaggio mandato da Sabrina? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, ricordo questo fatto, diciamo arrivò un messaggio proprio mentre noi stavamo scendendo dalla macchina, non mi ricordo se arrivò a Sara, arrivò questo messaggio con... P.M. P. ARGENTINO - No, un momento, quando arrivò, dopo che era stata lasciata Sabrina? DICH. Claudio SCAZZI - Dopo che era stata già lasciata, cioè fu lasciata Sabrina a casa, poi accompagnò noi, nel momento che stavo, nel mentre che stavo scendendo arrivò questo messaggio con scritto tipo... P.M. P. ARGENTINO - Innanzitutto chi eravate in macchina quella sera? DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Angela Cimino, Sara e Ivano. P.M. P. ARGENTINO - Ivano e? DICH. Claudio SCAZZI - Io, Angela Cimino, Sara e Ivano, quattro. P.M. P. ARGENTINO - E Ivano. E quindi però Sabrina c'era già in macchina? DICH. Claudio SCAZZI - No, era stata lasciata. P.M. P. ARGENTINO - Era stata lasciata. DICH. Claudio SCAZZI - Era stata già accompagnata a casa, cioè lei non era... P.M. P. ARGENTINO - È bene chiarirlo bene questo fatto. DICH. Claudio SCAZZI - Ok, ok. P.M. P. ARGENTINO - Quindi arriva questo messaggio?
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39 DICH. Claudio SCAZZI - Con scritto tipo: "dimmi chi ha accompagnato per ultima", una roba del genere. P.M. P. ARGENTINO - Sul cellulare di Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, credo di sì, arrivò questo messaggio, lo commentammo a voce alta tipo, cioè ognuno disse la sua, no? Dissi: "possibile che c'è tutta questa fissazione"? P.M. P. ARGENTINO - No, riferisca alla Corte come avete commentato. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, allora, ognuno commentò a modo suo, nel senso che io rimasi un attimo basito, no, da questo messaggio, perché comunque faceva una richiesta abbastanza strana, cioè: "dimmi chi ha accompagnato per ultima", era una richiesta abbastanza strana, ognuno fece un commento, io forse dissi: "mah, è strano che è così fissata", cioè feci un commento molto labile, perché non mi interessava più di tanto poi alla fine cosa scrivesse e poi credo che Ivano e Angela abbiano commentato a loro volta questo messaggio tra di loro dicendosi qualcosa che adesso non ricordo, ma anche lì diciamo il succo era come era possibile che una persona se fissasse così tanto con un'altra a tal punto da dirgli chi lasci per ultima, cioè nel senso credo che Sabrina facesse diciamo una scala di importanza, cioè secondo lei l'ultima persona lasciata da Ivano era quella più importante per lui, credo che facesse questa specie di scala, mò non so perché, però diciamo poi l'episodio andò così e... P.M. P. ARGENTINO - Quando avvenne questo episodio lo ricorda? DICH. Claudio SCAZZI - Sempre ad agosto, sinceramente non ricordo in che periodo, anche lì diciamo sicuramente non nei primi giorni e sicuramente non l'ultimo, periodo che potrebbe andare anche lì dall'8 al 19, non ricordo adesso i periodi.
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40 P.M. P. ARGENTINO - Un attimo di pazienza, Presidente, un attimo solo. Senta, è a conoscenza di qualche particolare relativo alle frequentazioni di sua sorella con Sabrina quando dovevano andare a mare? DICH. Claudio SCAZZI - No, sapevo che comunque si accordavano, siamo andati al mare qualche volta. P.M. P. ARGENTINO - No, non quando c'era lei, dico quando sua sorella Sara doveva andare al mare con chi andava quando non c'era lei? DICH. Claudio SCAZZI - Con Sabrina. P.M. P. ARGENTINO - Con Sabrina. Ricorda se Sara preannunciava quando dovevano andare al mare la sua visita presso casa Misseri con qualcosa? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, credo che comunque la avvisasse. P.M. P. ARGENTINO - In che modo la avvisava? DICH. Claudio SCAZZI - Lì siccome di pomeriggio Cosima andando in campagna dormiva, quindi diciamo io avevo appreso che c'era l'abitudine di fare uno squillo per comunicare: "sono arrivata", per non disturbare appunto Cosima comunque e Michele che dormivano, si usava questa cosa qua, infatti tipo una volta io stavo per suonare e Sara mi disse: "no, non suonare, che se no poi la zia si sveglia", dissi: "beh, allora come facciamo"? "No, le faccio uno squillo, Sabrina capisce che siamo arrivati ed esce, oppure mi apre e entriamo", quindi diciamo c'era questa prassi nel pomeriggio presto, per non svegliare loro che giustamente tornavano dal lavoro, si usava questa prassi qua. P.M. P. ARGENTINO - Ah, quindi in questo modo gli risulta che c'era questo tipo di... DICH. Claudio SCAZZI - Io quando sono andato nell'orario diciamo che va tipo non so, dalle due, alle tre, alle quattro di pomeriggio per non svegliare appunto Cosima e Michele, ripeto, una volta mia sorella mi disse: "non suonare, se no si sveglia", poi se andavo magari di
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41 sera, di mattina potevo anche suonare, perché magari non c'era nessuno che dormiva. P.M. P. ARGENTINO - In presenza sua solo una volta è successo questo fatto o più volte? DICH. Claudio SCAZZI - No, pochissime volte, sarà successo una volta o due. P.M. P. ARGENTINO - Pochissime volte quante? DICH. Claudio SCAZZI - Una volta - due. P.M. P. ARGENTINO - Una volta o due? DICH. Claudio SCAZZI - Un paio di volte, non le so dire di preciso, quella volta lì mi ricordo perché me lo disse proprio mia sorella di fianco, poi magari altre volte tipo è capitato che magari mia sorella sapeva già che dovevo andare, io tante volte magari la chiamavo per dire: "stai lì a casa"? "Sì", quindi non c'era neanche bisogno di suonare, perché mi apriva direttamente, comunque questo episodio qua è successo un paio di volte. P.M. P. ARGENTINO - Senta, alla data dell'11 ottobre 2010 lei dove era? DICH. Claudio SCAZZI - 11 ottobre 2010, credo che fossi già qua ad Avetrana. P.M. P. ARGENTINO - Ad Avetrana. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - L'11 ottobre veniva sentito da noi. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se la sera precedente aveva incontrato qualcuno? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, io la sera precedente credo che avessi chiamato Ivano, Alessio appunto per questo motivo qua, perché io appena arrivato, io sono arrivato credo il 7 e ripeto, non mi tornava questo fatto qua che tutti avevano frequentato dalla mattina alla sera casa Misseri e nessuno si era accorto di niente, quindi chiamai a raccolta tutte queste persone che avevano frequentato o
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42 che facevano parte della compagnia di Sabrina, comunque avevano frequentato casa Misseri e mi ricordo tipo li chiamai, andammo forse alla Rosa dei venti, un bar lì vicino, ci incontrammo, cominciammo a parlare e... P.M. P. ARGENTINO - Chi, con chi avete iniziato a parlare? DICH. Claudio SCAZZI - Eravamo io, Ivano, Alessio, i soliti insomma, cominciammo a parlare di questi discorsi qua. P.M. P. ARGENTINO - Con Alessio ricorda che tipo di argomento ha affrontato? DICH. Claudio SCAZZI - No, credo argomenti simili, cioè il fatto di... P.M. P. ARGENTINO - Argomenti? DICH. Claudio SCAZZI - Argomenti simili, cioè anche lui mi diceva che comunque erano stati vicino a Sabrina perché loro di sera tenevano compagnia a Sabrina guardando un sacco di dvd per tirarla su di morale, cose così e... P.M. P. ARGENTINO - Ricorda... Prego, prego, stava continuando. DICH. Claudio SCAZZI - No, no, dica, dica, ho finito. P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se avete parlato di un certo Mimino con Alessio? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, Alessio mi fece presente che aveva notato, frequentando appunto casa, dopo che io gli chiesi insomma tutto questo discorso qua: "come mai non ti sei accorto di qualcosa"? Disse: "no, c'è questo Mimino, comunque ha frequentato casa di Michele finché non hanno trovato il telefono in maniera giornaliera, cioè tutti i giorni me lo trovavo là, a un certo punto quando è stato trovato il telefono è sparito, non l'ho più visto". P.M. P. ARGENTINO - Quando? Parli un poco poco più piano, se no... DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - E alzi la voce, cortesemente, non me lo faccia ripetere.
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43 P.M. P. ARGENTINO - Quando è stato trovato che cosa? DICH. Claudio SCAZZI - Il telefonino, il telefonino di mia sorella. P.M. P. ARGENTINO - Ah, il telefonino di sua sorella. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Quindi una volta che è stato trovato? DICH. Claudio SCAZZI - Alessio mi fece presente che finché non era stato trovato il telefono Mimino era assiduamente presente in quella casa, mi disse: "ogni giorno stava là". P.M. P. ARGENTINO - Quale casa? DICH. Claudio SCAZZI - Quella di Misseri, dal momento in cui fu trovato il telefono Mimino sparì, cioè non si vedeva più e io dissi: "guarda, buono a saperlo, io riferisco, poi sarà la Procura a valutare se c'è qualcosa in più, se magari è una cosa che comunque non ha rilevanza", io dissi: "guarda, io riferisco". P.M. P. ARGENTINO - Senta, e lei quel Mimino lo conosceva? DICH. Claudio SCAZZI - Di vista, sapevo che era un parente di Michele, vedevo che erano molto affiatati, forse Sabrina anche mi parlò di lui, qualche volta, mi disse che comunque lavorava con Michele e tutto, cioè. P.M. P. ARGENTINO - Che tipo di parentela c'era? DICH. Claudio SCAZZI - Non lo so, credo che fossero nipoti. P.M. P. ARGENTINO - Un nipote. Grazie, Presidente, io ho terminato. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, Presidente, una sola. P.M. P. ARGENTINO - Chiedo scusa, se no poi me ne scordo, lei è a conoscenza di una conversazione, di conversazioni intercorse tra Mariangela Spagnoletti e Sabrina Misseri aventi ad oggetto Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, mi ricordo di una conversazione, non mi ricordo se l'ho sentita io in prima persona o mi è stata riferita, era una conversazione anche abbastanza banale, cioè tra ragazzi, in cui una contestava
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44 all'altra il fatto che Sara attirasse molto l'attenzione di Ivano e se si fosse portata, cioè se fosse andata con loro diciamo loro non sarebbero state più viste in maniera diciamo giusta da Ivano, cioè dicevano: "Sara distoglie l'attenzione nei nostri confronti da parte di Ivano", era questo diciamo il succo del discorso, quindi una specie di cosa così. P.M. P. ARGENTINO - E questo lei da chi l'ha saputo? DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo se ero presente nel discorso oppure mi è stato riferito da qualcuno. P.M. P. ARGENTINO - Da chi? DICH. Claudio SCAZZI - Onestamente non ricordo, presumo mia sorella, comunque avendo un dialogo molto buono con lei presumo che me l'abbia detto lei. P.M. P. ARGENTINO - E può essere stata anche sua madre o no? DICH. Claudio SCAZZI - Difficilmente. P.M. P. ARGENTINO - Difficilmente. Grazie. DICH. Claudio SCAZZI - Prego. P.M. M. BUCCOLIERO - Una sola. Senta, lei ha parlato del messaggio che Sabrina fece sul cellulare di Sara per dire: "fammi sapere chi lascia per ultima". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ha spiegato più o meno. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E avete fatto dei commenti, ha detto. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ma questi vostri commenti voi avete attribuito questo messaggio a un fatto di gelosia di Sabrina? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, allora, abbiamo attribuito questo messaggio a un fatto di voler controllare Ivano per gelosia, cioè di voler verificare chi lasciava per ultimo Ivano per una questione comunque sempre di gelosia legata a questo rapporto diciamo molto strambo, cioè nel senso... poi è ovvio che comunque essendo Ivano
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45 presente in macchina ho notato anche che si tendeva molto a incolpare diciamo Sabrina, cioè si tendeva quasi a far pensare come se Sabrina fosse una pazza che era invaghita di questo ragazzo, però che questo ragazzo non facesse niente per motivare questa sua diciamo gelosia, questo suo amore, questo suo stravedere, anche perché comunque io ricordo che quasi tutti i giorni il discorso ricadeva sempre su Ivano, cioè io mi ricordo non c'era un giorno in cui non si passava sul discorso di Ivano e veniva decantato in maniera eccezionale da Sabrina, cioè: "quanto è bello, quanto è bravo, quanto è simpatico, e qua, e là", cioè era una cosa veramente ripetuta, una cosa assidua. P.M. M. BUCCOLIERO - Un'ossessione, insomma, era. DICH. Claudio SCAZZI - Una cosa così, cioè una cosa mai vista, era proprio un ripetersi, infatti tanto è vero che io addirittura siccome avevo diciamo un buon rapporto con l'ex ragazzo di Sabrina addirittura una volta dissi a Sabrina: "ma perché non ti rimetti insieme a Andrea"? Perché diciamo lo vedevo meglio, cioè lo vedevo un ragazzo più posato, più serio, che comunque non la prendeva in giro, facemmo pure questo tipo di discorso, lei disse: "no, però Andrea non è simpatico come Ivano, Ivano è meglio, Ivano qua" e poi io lasciai perdere il discorso, insomma, non gli diedi peso. P.M. M. BUCCOLIERO - Grazie, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, precisiamo che anche per Claudio Scazzi, così come abbiamo detto l'altra volta, la Parte Civile ha chiesto l'esame come Parte Civile, non come teste, quindi prego la Difesa, esame diretto della Difesa dell'imputata Sabrina Misseri. Prego, Avvocato Marseglia. Esame della Difesa, Avv. Marseglia Nicola AVV. N. MARSEGLIA - Grazie, Presidente. Senta, signor Scazzi, lei quante volte è stato interrogato, a sua memoria, dal
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46 Pubblico Ministero e dai Carabinieri nell'ambito di questa inchiesta nella fase delle indagini preliminari? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, ricordo un tre - quattro volte. AVV. N. MARSEGLIA - Le leggo io, lo traggo dai processi verbali. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - 10 settembre 2010, 11 ottobre, 20 ottobre, 20 dicembre. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - Successivamente al 20 dicembre lei è stato più interrogato? DICH. Claudio SCAZZI - Non credo, non ricordo. AVV. N. MARSEGLIA - Senta, nel corso di questi interrogatori le sono state fatte più o meno le domande che le sono state rivolte anche stamani. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - E lei ha dato delle risposte abbastanza difformi. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - Io sono costretto a fare delle contestazioni immediate, in particolare per quello che si riferisce all'atteggiamento degli amici della comitiva frequentava da sua sorella nei confronti di Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - Lei ha detto, rispondendo al Pubblico Ministero, ai Pubblici Ministeri che a un certo punto non solo l'ha colpita, ma l'ha anche infastidita l'atteggiamento di Ivano nei confronti di sua sorella. DICH. Claudio SCAZZI - No, mi infastidiva il comportamento di Ivana verso Sabrina. AVV. W. BISCOTTI - Però, Presidente, chiedo scusa, dovrebbe fare a mio giudizio prima la domanda ed eventualmente successivamente la contestazione.
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47 PRESIDENTE C. TRUNFIO - O comunque procede alla contestazione se già c'è stata la... AVV. N. MARSEGLIA - Sì, posso procedere direttamente alla contestazione: "faccio presente che gli amici di mia cugina"... P.M. M. BUCCOLIERO - Quale verbale è questo, Avvocato? AVV. N. MARSEGLIA - Questo è il verbale del... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Indicando gli estremi del verbale. AVV. N. MARSEGLIA - Del 10 settembre 2010, seconda pagina, seconda risposta, voi avete saltato solo questa, poi avete fatto domande su tutto, partirei proprio da questo dato che è stato saltato. "Quando sono arrivato ad Avetrana io ho iniziato a frequentare le amicizie di mia cugina Sabrina, che poi sono le stesse di mia sorella Sara". DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. AVV. N. MARSEGLIA - "Non essendo nato e cresciuto ad Avetrana mi"... PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, Avvocato Marseglia, vada alla contestazione rispetto alla difformità, non lo rileggiamo tutto. AVV. N. MARSEGLIA - La contestazione è questa, tre righe, Presidente: "faccio presente che gli amici di mia cugina Sabrina sono più grandi di mia sorella, ma ho riscontrato che tutti sono molto protettivi nei confronti di Sara, in particolare due ragazzi, Ivan e Carlo Alessio, che la trattavano con riguardo, durante le uscite non ho mai assistito a comportamenti o fatti preoccupanti da parte di altre persone nei confronti di mia sorella, la quale era sempre protetta e controllata dai nostri amici". DICH. Claudio SCAZZI - Sì, infatti io la mia preoccupazione non era riferita al presente. AVV. N. MARSEGLIA - No, lei conferma queste dichiarazioni?
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48 DICH. Claudio SCAZZI - Confermo, confermo anche che la mia preoccupazione non era riferita al presente, perché al presente c'ero io, quindi potevo valutare i comportamenti, ma la mia preoccupazione era per il futuro. AVV. N. MARSEGLIA - No, guardi, la contestazione è doppia, perché... DICH. Claudio SCAZZI - Per un dopo. AVV. N. MARSEGLIA - Perché questa dichiarazione contrasta con quello che lei ha detto. P.M. M. BUCCOLIERO - C'è opposizione, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia la contestazione, poi la valuterà la Corte se contrasta o no. AVV. N. MARSEGLIA - L'ho fatta la contestazione, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Chieda il chiarimento. AVV. N. MARSEGLIA - Ha confermato che le dichiarazioni rese sono queste e il senso di quelle dichiarazioni viene ribadito. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. AVV. N. MARSEGLIA - Va bene. DICH. Claudio SCAZZI - Ma infatti la mia preoccupazione non era per il presente, era per il futuro, infatti io ho detto... PRESIDENTE C. TRUNFIO - E diamogli la possibilità però di chiarire, non interrompiamo la frase. AVV. N. MARSEGLIA - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha sentito la contestazione. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa voleva dire? DICH. Claudio SCAZZI - Io intendo dire che in quel momento non mi preoccupava il presente, perché nel presente c'ero io, infatti io ho detto: "a me chi me lo dice un domani"? Io penso di essere stato preciso, io ho detto: "a me chi me lo dice un domani che Ivano non faccia la stessa cosa con Sara"? Dato che vedevo il comportamento
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49 che aveva Sabrina, quindi io contestavo non il presente, perché ripeto, nel presente Ivano mi aveva dato atto di avere capito il messaggio che avevo mandato. AVV. N. MARSEGLIA - No, no, guardi... DICH. Claudio SCAZZI - Quando lui mi ha detto: "Sara, non mi abbracciare, se no tuo fratello è geloso" io lì ho capito che lui aveva capito il messaggio mandato da me, quindi io quello era a posto. AVV. N. MARSEGLIA - Va bene, la contestazione rimane. Poi le faccio una domanda perché nel corso di quattro interrogatori lei non ha mai parlato della presunta gelosia o dell'interessamento di Ivano nei confronti di sua sorella. DICH. Claudio SCAZZI - Perché io ritenevo che Ivano... P.M. M. BUCCOLIERO - In che senso non ha parlato? Cioè ci faccia capire, come non ha parlato, in che senso? Cioè non capisco. La domanda quale è? AVV. N. MARSEGLIA - Lei ha mai riscontrato atteggiamenti di gelosia da parte di sua sorella a causa di Ivano nei confronti di chiunque? DICH. Claudio SCAZZI - Io ho riscontrato atteggiamenti di affetto che non ho mai visto con nessun altro ragazzo da parte di Sara verso Ivano, solo quello ho riscontrato. AVV. N. MARSEGLIA - Va bene. Nulla altro. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, chiedo scusa, gelosia di chi? AVV. N. MARSEGLIA - Nei confronti di chiunque, sua sorella ha mai manifestato atteggiamenti di gelosia nei confronti di chiunque a cagione di Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - No, mia sorella ha solo manifestato un particolare modo di fare nei confronti di Ivano che non aveva con nessun altro ragazzo. AVV. N. MARSEGLIA - Benissimo. Senta, lei ha detto che restava, è rimasto in Avetrana per circa 20 giorni, che
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50 poi è il periodo delle ferie, dal primo agosto al 21 agosto. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto. AVV. N. MARSEGLIA - Quando è ripartito, che aveva avuto un rapporto oggettivamente e soggettivamente particolarmente intenso con sua sorella, addirittura dormiva nella stessa stanza. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. AVV. N. MARSEGLIA - Quindi avevate modo di confrontarvi. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. AVV. N. MARSEGLIA - Ecco, in tutto questo periodo, in questi venti giorni sua sorella le ha mai manifestato preoccupazioni, timori di qualunque genere? DICH. Claudio SCAZZI - No, io guardi, appunto vedendo questi comportamenti di affetto particolare che aveva Sara nei confronti di Ivano una volta una mattina gli feci proprio una domanda diretta, dissi: "Sara, ma a te ti piace Ivano"? In quel momento mia sorella con una piccola risata, una piccola cosa mi disse: "no", però mi disse un no che pareva un sì e poi cambiò subito discorso, l'unica volta io le chiesi qualche chiarimento nei confronti di quello che.., in che modo lei vedeva Ivano, mi disse un no che però appariva un sì. AVV. N. MARSEGLIA - Quindi le ha mai detto che aveva interesse per Ivano? AVV. W. BISCOTTI - Ha risposto però, scusi, Presidente, ha appena risposto alla domanda. AVV. N. MARSEGLIA - La domanda viene rifatta in questi termini: le ha mai detto che aveva un qualunque interesse per Ivano? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, ha detto che disse no e lui dalla risata intuì che la risposta era sì, l'ha appena finito di dire. AVV. N. MARSEGLIA - Faccio una contestazione sulla base di quanto dichiarato l'11 ottobre 2010, a domanda: "Sara le
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51 ha mai detto che aveva interesse per Ivano"? Risposta: "assolutamente no, anzi, quando glielo ho chiesto ha negato la circostanza, dicendomi che Sabrina era chiaramente attratta da Ivano, mentre Ivano la voleva solo come amica". P.M. M. BUCCOLIERO - Esatto, e qual è la contestazione? AVV. N. MARSEGLIA - La contestazione: "Sara le ha mai detto che aveva interesse per Ivano"? "Assolutamente no". P.M. M. BUCCOLIERO - E ha ribadito. DICH. Claudio SCAZZI - Perché verbalmente lei mi ha detto no, per me un no vuol dire no, però se poi mi fa vedere con una smorfia, con una risata che intendeva sì, quindi... AVV. N. MARSEGLIA - La domanda era questa. DICH. Claudio SCAZZI - Fai una risata, io conoscendo mia sorella e alla luce poi dei fatti, insomma... AVV. N. MARSEGLIA - Senta, quello che ha detto stamani è stato anche oggetto di preoccupazioni esternate in famiglia? Cioè lei quando è partito, visto che stamattina ha detto che era rimasto con questo dubbio, lo ha esternato a suo padre, a sua madre? DICH. Claudio SCAZZI - Non ho capito la domanda. P.M. M. BUCCOLIERO - Quale dubbio, Presidente? Non sto capendo la domanda. AVV. N. MARSEGLIA - "Non vorrei che quando io mi allontano da Avetrana possa succedere qualche cosa, ho queste preoccupazioni" etc. etc. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, se ha parlato stamattina con... AVV. N. MARSEGLIA - Non stamattina, se ha parlato all'epoca, se ha esternato ai suoi genitori queste preoccupazioni in prospettiva. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Circa Sara. AVV. N. MARSEGLIA - Circa Sara.
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52 DICH. Claudio SCAZZI - No, non ne ho parlato, perché ritenevo il discorso chiuso, nel senso quando a me Ivano mi ha risposto in quel modo penso... AVV. N. MARSEGLIA - Quindi non ne ha parlato. DICH. Claudio SCAZZI - Con i miei genitori no, perché ritenevo che il discorso fosse chiuso e avessi chiarito tutto, sia con Sabrina, sia con Ivano, sia tutti, quindi... AVV. N. MARSEGLIA - Va bene così. Senta, nelle immediatezze del fatto, la scomparsa di Sara, lei ha espresso dei giudizi in ordine a questo fatto? Ha manifestato quelle che potevano essere le ragioni, che cosa potesse essere successo? DICH. Claudio SCAZZI - No, io, allora, a me mi chiamò mia mamma alle otto di sera. AVV. N. MARSEGLIA - Prego? DICH. Claudio SCAZZI - Mi chiamò mia mamma alle otto di sera del giorno 26, mi disse: "Sara non si trova", una cosa del genere, io lì per lì quando mia mamma mi disse che aveva fatto anche la denuncia la presi come diciamo una cosa superiore a quella che era la realtà, nel senso che io comunque sapendo che mia sorella andava a Maruggio a scuola, quindi usava già i pullman, ho pensato che magari avesse incontrato qualche amica più grande, di scuola o comunque sua conoscente, fossero andati in qualche paese lì vicino, tipo l'Auchan di Manduria, di Taranto, non avesse trovato il modo per ritornare, avendo fatto diciamo questa cappellata a mia mamma avesse spento il cellulare per non sentire i rimproveri di mia mamma. Quindi quando mia mamma mi chiama alle otto io dissi: "va beh, mò provo a chiamarla pure io", siccome lavoravo di notte... AVV. N. MARSEGLIA - La telefonò alle otto di sera? DICH. Claudio SCAZZI - Otto di sera, sì, alle 20.00, continuai a chiamarla tutta notte, dato che io lavoravo di notte e ogni volta che chiamavo dentro di me dicevo: "va beh,
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53 tanto mò mi risponde, mò mi risponde", quella notte lì, la mattina poi andai a dormire e quando mi svegliai cominciai ancora a chiamare, chiamai mia mamma, chiamai anche, cominciai a chiamare in Caserma per vedere come stavano le cose, andai io in diversi posti di Carabinieri, Polizia lì, cioè principalmente per sapere come funzionava se una persona non si trovava. Passarono i giorni, cominciai a preoccuparmi sempre di più, però sapendo che mio padre era rimasto giù dentro di me dicevo: "va bene, mio padre è rimasto giù, quindi mia mamma non sta da sola, c'è una figura maschile che sta a casa comunque e che può controllare la situazione, io sto qua", siccome si era paventata in giro l'idea che mia sorella potesse avere preso il treno perché voleva raggiungermi, anche dal fatto che comunque mia sorella prima che io partissi mi diceva: "non partire, stai qua", dissi: "va beh, io sto qua, che magari se mia sorella torna io sto qua a casa, la prendo subito, no? Magari mi chiama, mi dice: "sto in stazione centrale a Milano, vado subito, la prendo e risolviamo". Passando i giorni le cose andavano sempre peggio, perché non si risolveva niente e io diciamo mi fissai sui satellitari, cioè dissi: "io con tanti satelliti che ci sono è possibile che non c'è un satellite che ha una foto che punta su quella strada? Possibile che non c'è una foto con un'immagine, l'ombra di mia sorella", per sapere se è passata o no da qualche parte, quindi puntai molto sui satelliti e sulle celle telefoniche. AVV. N. MARSEGLIA - Va bene. Poi quando è tornato ad Avetrana? DICH. Claudio SCAZZI - Sono tornato credo il 7. AVV. N. MARSEGLIA - Il 7 di settembre. DICH. Claudio SCAZZI - No, 7 di ottobre credo. AVV. N. MARSEGLIA - Di ottobre. DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
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54 AVV. N. MARSEGLIA - 7 di ottobre. Senta, lei rispondendo prima a domande del Pubblico Ministero diceva che il suo rapporto con la famiglia di Sabrina era buono, fondamentale. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, molto buono, sì. AVV. N. MARSEGLIA - Tra le due famiglie c'era anche uno scambio di frequentazioni durante le feste comandate? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, si andava insieme a fare Natale, spesso Cosima preparava diciamo il Natale, queste ricorrenze. AVV. N. MARSEGLIA - Senta, pure il Ferragosto avete trascorso insieme? DICH. Claudio SCAZZI - Non ricordo, Ferragosto di quale anno? AVV. N. MARSEGLIA - Di quell'anno. DICH. Claudio SCAZZI - Ferragosto mi sembra che facemmo una specie di pranzo veloce, perché mio nonno non stava bene, in quel periodo là mio nonno aveva avuto un forte ictus ed era stato ricoverato, quindi era abbastanza impossibilitato a muoversi, mi ricordo che io tipo siccome arrivai ad agosto e non sapevo bene di questa situazione di mio nonno per spostarlo lo mettevo su una sedia e lo spostavo direttamente con la sedia fino alla macchina, poi lo caricavo sulla macchina e gli facevo fare dei giri, perché a lui comunque piaceva andare a mare, gli piaceva diciamo mantenere le vecchie abitudini, anche se era cosciente che non le poteva mantenere perché... P.M. M. BUCCOLIERO - Nonno acquisito? Chiedo scusa, nonno acquisito. DICH. Claudio SCAZZI - Esatto, sì, sì, nonno acquisito, sì, nonno Cosimo, Spagnolo. Quindi diciamo siccome era messo in quello stato a me dispiaceva, quindi cercavo diciamo di fargli mantenere le stesse abitudini, anche se non era possibile più.
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55 AVV. N. MARSEGLIA - Di quella mattina di Ferragosto dove siete stati, se lo ricorda? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, da quello che ricordo probabilmente abbiamo fatto un pranzo veloce. AVV. N. MARSEGLIA - Dove? DICH. Claudio SCAZZI - A casa al mare. AVV. N. MARSEGLIA - A casa al mare? DICH. Claudio SCAZZI - A Torre Colimena, mio nonno aveva una proprietà, dopo adesso è passata a mia mamma, aveva una casa al mare che lui usava più che altro poi come rimessa per gli attrezzi, perché poi comunque era tutta malandata e facemmo... AVV. N. MARSEGLIA - Quindi c'eravate lei, Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Mio nonno, mio padre, mia mamma, Maria credo anche. AVV. N. MARSEGLIA - Senta, poi sa che quella casa è stata oggetto di una perquisizione? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, l'ho appreso, sì. AVV. N. MARSEGLIA - Sa che cosa è stato rinvenuto all'interno di quella casa? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, so che avevano rinvenuto delle sostanze stupefacenti. AVV. N. MARSEGLIA - Senta, lei ha detto che andava abitualmente al mare con l'autovettura di Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - Oppure? DICH. Claudio SCAZZI - Pure con quella di Alessio. AVV. N. MARSEGLIA - E questo è durato dal primo al 21 agosto? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, in maniera quasi perenne, sì. AVV. N. MARSEGLIA - E la sera se vi spostavate nelle località sulla litoranea, Campomarino, San Pietro, quali autovetture venivano utilizzate? DICH. Claudio SCAZZI - Usavamo o quella di Ivano o quella di Alessio.
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56 AVV. N. MARSEGLIA - Quindi fondamentalmente lei aveva un buon rapporto con Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Diciamo che io l'ho conosciuto il primo di agosto, perché io fino al primo di agosto non ho mai conosciuto Ivano, diciamo che avevo un rapporto di conoscenza, perché notavo che lui avendo un carattere così particolare, così diciamo estroso tendeva a essere il protagonista del gruppo, forse col mio arrivo, col discorso poi di Sara era stato magari un po', non so, forse si era risentito, non ho mai avuto diciamo un rapporto particolareggiato con Ivano, cioè non ho mai avuto quell'intesa particolare con Ivano. AVV. N. MARSEGLIA - Però queste riserve delle quali sta parlando in questo momento non le hanno impedito di coltivare questa frequentazione pressoché quotidiana. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto, perché comunque, ripeto, non c'era un astio tra me e Ivano, c'era diciamo, cioè è come se lei, per dire, vede una persona e non si trova subito.., non ha feeling con quella persona nell'immediatezza e questo non feeling rimane perenne. AVV. N. MARSEGLIA - Sì, diciamo... DICH. Claudio SCAZZI - Quindi diciamo è un'amicizia, cioè lei comunque la considera sempre una persona.., io comunque consideravo Ivano una persona che lavorava e anche abbastanza seria da quel punto di vista, avevo notato che non faceva uso di nessuna cosa particolare, quindi non avevo diciamo i primi giorni particolari cose da preoccuparmi, diciamo, né Alessio, né Ivano, insomma non avevo notato niente di particolare per cui mi dovevo... AVV. N. MARSEGLIA - Senta, in quel periodo a parte questo rapporto che lei ha definito ambiguo con Sabrina. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - Ivano era fidanzato, sapeva se..? DICH. Claudio SCAZZI - No. AVV. N. MARSEGLIA - Lei sapeva...
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57 DICH. Claudio SCAZZI - Che io sappia non era fidanzato con nessuno e questo credo che fosse anche un suo punto di forza, perché credo che poi nel suo giocare facesse... AVV. N. MARSEGLIA - E Sabrina a parte questo interessamento per Ivano le risulta che avesse qualche altro..? DICH. Claudio SCAZZI - No, da quello che sapevo io era single. AVV. N. MARSEGLIA - Senta, lei ha mai saputo che qualche altra amica di Sabrina era interessata ad Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Da quello che ho saputo e anche da quello che vedevo la Spagnoletti credo fosse interessata ad Ivano. AVV. N. MARSEGLIA - Questo fatto glielo ha mai confidato Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Non in maniera diretta, nel senso era più... AVV. N. MARSEGLIA - Sua madre? DICH. Claudio SCAZZI - No, neanche, neanche. AVV. N. MARSEGLIA - Lo ha capito lei? DICH. Claudio SCAZZI - L'ho capito un po' dai discorsi che si facevano, un po' da quello che vedevo durante le serate, cioè da varie cose, vedevo che comunque erano interessate tutte e due, soprattutto quando poi venni a sapere questa cosa qua di non portare Sara "se no Ivano non ci caga", quindi diciamo era al plurale, quindi intendeva tutte e due, lì fu un'altra conferma di quello che pensavo, insomma. AVV. N. MARSEGLIA - Senta, lei ha detto prima che si sentiva con gli amici della comitiva. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - In particolare con Ivano Russo con che frequenza in quel periodo di sua permanenza in Avetrana si sentiva? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, diciamo che mi sentivo non in maniera assidua, lo vedevo spesso, perché comunque lì c'era questo punto di ritrovo che era il pub, quindi tante volte diciamo ci si ritrovava per cosa saputa,
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58 cioè non è che ci si metteva d'accordo che alle nove ci si trovava, tutti sapevano che il punto d'incontro era quello, quindi tu già presupponevi che se andavi lì.. AVV. N. MARSEGLIA - Le faccio una piccola contestazione. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. N. MARSEGLIA - A domanda: "con che frequenza"... P.M. P. ARGENTINO - Presidente, per piacere, chiedo scusa, se per piacere può farlo finire di rispondere, perché l'Avvocato Marseglia mentre sta dando la risposta lo interrompe e la sua voce si sovrappone su quella del teste. AVV. N. MARSEGLIA - Aveva finito. P.M. P. ARGENTINO - Se per piacere lo può far finire di rispondere. AVV. N. MARSEGLIA - Allora la contestazione è questa: "con che frequenza si sentiva telefonicamente con Ivano"? "Credo che io in quel periodo abbia chiamato Ivano ogni giorno con il mio telefono e ciò per sapere se dovesse uscire, in quale posto eventualmente incontrarci", verbale del 20 ottobre 2010. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, perché lui comunque lavorava. AVV. N. MARSEGLIA - Quindi si sentiva ogni giorno. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, giornalmente, adesso non ricordo, però credo che lo sentissi spesso, appunto perché lui lavorava, poi tante volte magari mi veniva anche chiesto di contattarlo, quindi... AVV. N. MARSEGLIA - Senta, e a Ivano Russo direttamente la domanda circa la natura, la portata dei suoi rapporti con sua sorella glielo ha mai chiesto in maniera diretta? DICH. Claudio SCAZZI - Con Ivano Russo ebbi un colloquio molto esplicito a ottobre e mi ricordo lo presi da parte in macchina, facemmo la strada da Avetrana a Manduria, in cui io gli spiegai che diciamo ci poteva stare da parte sua un interessamento a mia sorella non nell'immediato,
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59 però nel futuro, ci dissi: "guarda, se tu magari qualche volta hai pensato che magari facendo passare qualche anno", comunque era evidente che mia sorella stava diventando una bella ragazza, questo lo vedevano tutti e Ivano comunque da maschio ragionava da maschio, quindi dissi: "non c'è niente di male che tu mi dici che hai pensato che magari un domani ti potevi pure mettere con mia sorella, se l'hai pensata questa cosa qua", dato che sapevo che era un'abitudine in uso, "dimmela, non c'è niente di male, a pensarlo non c'è niente di male" e lui ha negato, ha anche detto: "no, assolutamente, la vedevo come una sorella" e tutte queste cose qua. AVV. N. MARSEGLIA - Va bene, non ho altre domande, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, la Parte Civile ha domande?
Parte Civile, Avv. Cozza
AVV. A. COZZA - Alcune precisazioni. Allora, per quanto riguarda, ritorniamo al discorso, all'episodio dell'incontro diciamo intimo Sabrina - Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. A. COZZA - Allora, Sara le ha mai riferito, visto che ormai è risultato, è emerso che comunque era stata Sara a parlare di questo rapporto, le ha mai riferito quando si è verificato questo incontro? DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ha detto la data precisa, perché io non l'ho chiesta, però siccome si parlava di fatti recenti è automatico che doveva essere successo non molto tempo prima, perché si parlava di fatti recenti, cioè si parlava, io ho comunicato cose che ho visto in quel periodo là di agosto, non si parlava di fatti.., erano cose recenti. AVV. A. COZZA - Più o meno il periodo? DICH. Claudio SCAZZI - L'ho collocato tra gli ultimi giorni di luglio e i primi giorni di agosto. AVV. A. COZZA - Quindi lei esclude giugno?
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60 DICH. Claudio SCAZZI - Sì, lo escludo assolutamente. AVV. A. COZZA - Ok. Allora, altre precisazioni, lei ha detto che frequentava molto spesso quando veniva in vacanza casa Misseri. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. A. COZZA - Mi sa dire i rapporti tra Sabrina e i genitori quali erano? DICH. Claudio SCAZZI - Sabrina aveva dei rapporti diciamo.., con Michele era molto protettiva, nel senso che comunque la vedevo che difendeva sempre suo padre in tutte le occasioni, con sua mamma aveva diciamo un rapporto più conflittuale, credo dovuto al fatto che avevano due caratteri molto uguali, erano molto comunque, come dire, padrone della situazione, comunque erano molto imperiose, cioè avevano comunque questo carattere duro, da, come si può dire? Molto diciamo.., non mi viene il termine, comunque da persona che vuole avere sempre l'ultima parola, da persona che comunque forte caratterialmente, cioè non è disposto diciamo a farsi sottomettere da una persona, cioè anche magari quando... Io per dire ho notato molte volte quando avevo delle discussioni con Sabrina Sabrina a un certo punto quando vedeva che la discussione versava a mio favore metteva in campo elementi nuovi che io non potevo verificare subito, anche su discussioni stupide metteva in campo queste cose nuove, quindi io in quel caso o le dovevo dare della bugiarda a Sabrina o dovevo troncare lì la discussione, quindi mandarla a quel paese, però facendo un danno a mia sorella, oppure le dovevo dare ragione ed era quello che diciamo facevo un po' più spesso, quindi a un certo punto quando vedevo che lei si puntava su una cosa, non voleva retrocedere su quello lasciavo stare, per appunto evitare tutta questa serie di cose. AVV. A. COZZA - Mentre invece per quel riguardano i rapporti tra Sara e Sabrina?
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61 DICH. Claudio SCAZZI - Era un rapporto, da quello che ho visto io di amore possessivo, nel senso che comunque credo che Sabrina giudicasse Sara quasi una cosa sua esclusiva, nel senso io mi ricordo anche di ricatti fatti da Sabrina verso Sara, nel senso che poi Sabrina le rinfacciava il fatto che se magari la mattina Sara non andava a dargli una mano allo studio la sera non sarebbe uscita o se magari, questo le è stato fatto presente anche davanti a me, che io comunque sarei stato lì solo un mese, non di più, quando io sarei partito... AVV. A. COZZA - Può specificare meglio questo, questo aspetto? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, davanti a me fu fatta diciamo questa osservazione da parte di Sabrina nei confronti di Sara, disse: "ah, ma tanto Claudio sta qua un mese, poi ad agosto se ne va", quindi gli disse in maniera implicita: "tu tanto sempre con me devi uscire", perché sapeva che mia mamma la faceva uscire solo con lei, quindi Sara era legata a doppio filo con Sabrina ed era completamente dipendente da Sabrina, perché se non usciva con Sabrina non usciva con nessun altro, Sabrina cosciente di questo esercitava questi piccoli ricatti, questi ricatti nei confronti di mia sorella. AVV. A. COZZA - Ritorniamo un attimo al rapporto tra invece Ivano e Sabrina, lei ha parlato con Sabrina di questo rapporto, mi può precisare meglio che cosa è successo in quel dialogo che c'è stato? L'ha detto prima al Pubblico Ministero. DICH. Claudio SCAZZI - L'episodio della macchina? AVV. A. COZZA - No, del fatto, allora, lei ha parlato che ha affrontato il discorso di Ivano con Sabrina, di questo interesse che Sabrina aveva con Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. AVV. A. COZZA - Mi può spiegare meglio come si è verificato e cosa vi siete detti?
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62 DICH. Claudio SCAZZI - Io una sera appunto a Torre Colimena presi da parte Ivano, lo feci sedere sotto questa specie di pergolato, in maniera molto ampia cominciai ad affrontare questo discorso, cioè dissi: "no, non mi puoi far credere che Sabrina è fissata con te e tu non gli dai nessun modo per avere questa fissazione, cioè tu non puoi dire che lei è quasi una pazza", perché cioè lui mi faceva capire che Sabrina andava in senso unico, cioè: "lei pensa così non perché io glielo faccio pensare, ma perché è lei che si fissa", no? Quando io capì che lui mi stava mentendo spudoratamente, perché continuava a ripetere e ribadire che lui con Sabrina era solo amico, che lui con Sabrina non aveva mai fatto niente, che non le aveva mai dato modo di pensare che potesse andare oltre l'amicizia, me lo ripetè più volte, quando io capì che lui mi stava mentendo in maniera spudorata surclassai l'argomento, cioè lo lasciai perdere, gli feci capire che a me comunque il suo comportamento non andava bene, perché stuzzicava, perché... AVV. A. COZZA - Va bene così. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Comunque ha già risposto. AVV. A. COZZA - Va bene così. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi o chiede qualche specificazione, altrimenti... AVV. A. COZZA - Allora, lei quindi nel mese di agosto frequentava la compagnia Ivano, Alessio. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. A. COZZA - Allora, ha riferito di avere visto Sara che abbracciava Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. A. COZZA - Per quel che riguarda invece ha visto mai abbracciare Alessio Pisello? DICH. Claudio SCAZZI - No, non ho mai notato questa evenienza. AVV. A. COZZA - Altre due domande. Allora, per quel che riguarda, lei visto che stava ogni giorno con Sara ha
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63 mai notato che Sara tipo crescesse le unghie, cioè aveva le unghie lunghe? DICH. Claudio SCAZZI - No, credo che non portasse neanche smalti, cose varie. AVV. A. COZZA - Aveva, in gergo si mangiava le unghie, Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, aveva il vizio di mangiarsi, come anche io, credo sia una cosa proprio di famiglia. AVV. A. COZZA - L'ultima precisazione per quel che riguarda invece la casa di Torre Colimena. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. A. COZZA - Allora, mi descrive lo stato? DICH. Claudio SCAZZI - Ok. AVV. A. COZZA - Deve essere relativo però nel mese di... DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì. AVV. A. COZZA - Diciamo del 2010, agosto. DICH. Claudio SCAZZI - No, ma è ancora in quello stato là, cioè la casa di Torre Colimena praticamente è un rudere, perché non ha infissi, non ha né porte né finestre, in più mi fu fatto presente da mio padre che in quella casa avevano rubato delle masserizie, tipo avevano rubato una bombola del gas, altre stupidate, in più fuori da quella casa ci sono delle scritte con lo spray, segno evidente che la gente entra ed esce da lì, non sappiamo chi, comunque credo siano ragazzini, non penso siano.., comunque è evidente che in quella casa può entrare e uscire chiunque, perché non ha infissi, ha solo un muro alto neanche due metri credo e basta, quindi era un appunto un rudere in cui ognuno poteva entrare e uscire come gli piaceva, perché comunque finché c'era mio nonno l'ha curata mio nonno quella casa lì, mio nonno andava lì giornalmente, fino a quando non è stato male diciamo mia mamma lo accompagnava la mattina e lo prendeva la sera, quindi quella casa diciamo era sottoposta a controllo di mio nonno, nel momento in cui mio nonno si è ammalato e non è potuto più andare quella casa è stata
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64 diciamo abbandonata, è stata lasciata lì così e quindi a tuttora è un rudere, cioè non... AVV. A. COZZA - Ho terminato io, grazie. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ci sono domande? AVVOCATO N. GENTILE - Nessuna domanda, signor Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Parte Civile Comune di Avetrana? No. Prego, ci sono domande da parte dei Difensori? Esame della Difesa, Avv. De Jaco AVV. F. DE JACO - Avvocato Franco De Jaco, per la signora Serrano. Sì, una precisazione, quando sua mamma era a Milano i rapporti tra sua mamma e il padre adottivo, quindi con suo nonno acquisito quali erano? DICH. Claudio SCAZZI - Normali, nel senso non c'erano particolari asti, non c'erano.., andavamo a trovarli nelle feste, quindi natali, Pasque, quello che era, si faceva la visita ai nonni, si stava lì nel periodo natalizio e poi si ripartiva. AVV. F. DE JACO - Si sentivano spesso per telefono? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, credo che non avessero neanche il telefono, credo che mio nonno non avesse neanche il telefono in casa, quindi... AVV. F. DE JACO - Quindi non avevano quei colloqui telefonici tradizionali. Mi sa dire per quale motivo si è trasferita sua mamma ad Avetrana da Milano? Quale è stato il motivo per cui si è trasferita da Milano ad Avetrana. DICH. Claudio SCAZZI - Perché i miei nonni erano malati, cioè si ammalò prima mia nonna e poi mio nonno e giustamente siccome mia mamma era figlia unica, perché è stata adottata da loro, essendo figlia unica si preoccupò della salute dei genitori. AVV. F. DE JACO - Ricorda per caso chi sollecitò sua mamma appunto e chi la avvertì della necessità del suo ritorno?
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65 DICH. Claudio SCAZZI - No, credo qualcuno di famiglia, sinceramente di preciso non lo so. AVV. F. DE JACO - Non si ricorda chi. DICH. Claudio SCAZZI - No. AVV. F. DE JACO - Non fu la signora Serrano? DICH. Claudio SCAZZI - No, perché ero anche piccolo, ero anche piccolo, cioè onestamente... AVV. F. DE JACO - Va bene, grazie, nessuna domanda. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, Avvocato Pierotti. Prego, Avvocato Rella, concluda. Esame della Difesa, Avv. Rella AVVOCATO L. RELLA - Concludo io, concludo brevemente. A lei per quello che constava prima della sparizione poi di Sara quali erano i rapporti di Sara con la famiglia di Sabrina? DICH. Claudio SCAZZI - Erano buoni, cioè mia sorella da quello che vedevo, da quello che mi raccontava sia mia mamma sia mia sorella erano molto buoni, nel senso lei essendo comunque da sola, perché io stando diciamo a Milano, in altri posti, lei era da sola, cioè era come se fosse in quel momento figlia unica, quindi probabilmente sentiva anche la necessità di avere una persona diciamo più o meno della sua età, infatti mia sorella andava molto d'accordo anche con Valentina, poi quando Valentina è partita è rimasta con Sabrina, anche se però Valentina aveva un carattere molto più docile, molto più affabile rispetto a Sabrina, comunque mia sorella... AVV. L. RELLA - Sì, ma a parte il carattere di ciascuno del quale ci ha detto, Sara era abituata a passare parte della giornata o giornate intere, per quello che lei sapeva all'epoca? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, lei diciamo quando era impegnata negli studi scolastici, quindi durante l'anno scolastico passava molto tempo a casa con mia mamma, perché comunque studiava, a volte mia mamma prendeva delle sue
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66 amiche e le portava a casa per farle studiare, credo che si frequentassero nei fine settimana, quando poi la scuola chiudeva, quindi nei periodi natalizi... AVV. L. RELLA - Crede perché? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia finire però, Avvocato, cortesemente. AVV. L. RELLA - Sì, siccome ha detto "credo". Prego, completi. DICH. Claudio SCAZZI - Credo che mia sorella frequentasse diciamo di più la famiglia Misseri nei periodi natalizi, pasquali, quindi nei periodi in cui la scuola era chiusa, essendo appunto da sola a casa e avendo bisogno credo di una figura comunque amichevole, cioè comunque voleva anche, no, un'amica per confidarsi e credo che comunque nella famiglia Misseri avesse individuato Sabrina in un secondo momento, Valentina in un primo momento, come persone comunque poi dello stesso sesso, quindi tra donne ci si intende di più e quindi tutto qua, era comunque un buon rapporto. AVV. L. RELLA - Le risulta che durante il periodo scolastico, dell'anno scolastico alcuni giorni rimaneva a casa dei Misseri anche la notte? DICH. Claudio SCAZZI - Ne sono venuto a conoscenza ultimamente, sinceramente. AVV. L. RELLA - Ultimamente. DICH. Claudio SCAZZI - Perché comunque mio nonno stava male, mio nonno credo che si sia ammalato a maggio, quando si ammalò mio nonno mia mamma chiese la cortesia a loro, visto che comunque avevano un buon rapporto con mia sorella, se la potevano tenere, perché in quel momento mia mamma ancora non aveva preso la badante, mio nonno era in ospedale, mia mamma faceva la notte, per non lasciarla a casa da sola di notte chiese a loro se per favore potevano tenerla a casa loro, loro acconsentirono e quindi mia sorella stette lì a casa loro. AVV. L. RELLA - Ma questo lo ha saputo successivamente.
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67 DICH. Claudio SCAZZI - Questo sì, l'ho saputo successivamente, in quel periodo non.., magari mi è stato anche detto, però non... AVV. L. RELLA - Lei ha mai saputo di discussioni tra Sabrina e Sara aventi ad oggetto Ivano? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, l'ho saputo, ripeto, da Ivano, però in quel momento non ci feci particolare... AVV. L. RELLA - Da Ivano quando? DICH. Claudio SCAZZI - A ottobre, nel periodo di ottobre. AVV. L. RELLA - Prima, prima Sara le aveva mai detto niente? DICH. Claudio SCAZZI - Sapevo che comunque a volte.., allora, da Sara seppi che a volte non era contenta di come veniva trattata da Sabrina, cioè a volte mi diceva che non le andava questo comportamento di Sabrina, perché ripeto, tendeva comunque a ricattarla, tendeva comunque a fare questo tipo di cose che a lei a un certo punto non le andavano bene, perché giustamente diceva: "ma se io non ci voglio andare perché mi devi ricattare dicendomi: <<allora stasera non usciamo>>? Perché mi devi dire: <<vieni, se no succede questo, vieni perché se no quando parte tuo fratello rimani da sola>>". AVV. L. RELLA - Questo chi glielo ha detto? DICH. Claudio SCAZZI - Mia sorella sempre, mi fece anche presente... AVV. L. RELLA - Le faccio una contestazione, perché lei nell'esame dell'11 ottobre aveva detto a domanda, mi pare che c'era il Pubblico Ministero, sì, tutti e due i Pubblici Ministeri che ci sono oggi più alcuni funzionari di Polizia: "è a conoscenza" - le chiesero - "di discussioni tra Sabrina e Sara aventi per oggetto Ivano"? DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. L. RELLA - Lei rispose: "di questo tipo di discussioni ho saputo solo recentemente quando i giornali e televisioni
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68 hanno riferito dei rapporti tra Sabrina e Sara". Rispose così all'epoca? DICH. Claudio SCAZZI - Non mi ricordo di avere risposto così. AVV. L. RELLA - Questo verbale ricorda di averlo firmato lei davanti al Pubblico Ministero? Scrissero nel verbale quello che..? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, se mi può ridire, per favore, la parte in cui... AVV. L. RELLA - Allora, la domanda è questa, non so chi gliela fa perché non c'è scritto. DICH. Claudio SCAZZI - Va bene, va bene. AVV. L. RELLA - "È a conoscenza di discussioni tra Sabrina e Sara aventi per oggetto Ivano"? DICH. Claudio SCAZZI - Ok. AVV. L. RELLA - La risposta è questa: "di questo tipo di discussioni ho saputo solo recentemente quando i giornali e le televisioni hanno riferito dei rapporti tra Sabrina e Sara". DICH. Claudio SCAZZI - Sì, probabilmente può anche... AVV. L. RELLA - Cioè lei allora escluse, se la risposta è questa, che avesse avuto mai notizie da Sara di tensioni che ci potessero essere. DICH. Claudio SCAZZI - Allora, io direttamente da Sara credo che non abbia mai riferito di tensioni tra Sabrina e Ivano, io da Sara ho solo sentito di cose che non gli andavano da parte di Sabrina nei suoi confronti, non da parte di Ivano e Sabrina. AVV. L. RELLA - Ah, tra Sabrina e Sara, per altre vicende. DICH. Claudio SCAZZI - Tra Sabrina e Sara. AVV. L. RELLA - Io le ho chiesto a proposito di Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Di Ivano seppi solo quell'episodio lì. AVV. L. RELLA - Quell'episodio. Lei rispose così comunque l'11 ottobre, come le ho detto, me lo conferma? DICH. Claudio SCAZZI - Credo di sì. AVV. L. RELLA - Va bene. Grazie, non ho altro.
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69 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego. Esame della Difesa, Avv. Bullo AVVOCATO L. BULLO - Avvocato Bullo, solo in riferimento proprio alla domanda fatta dall'Avvocato Rella e alla risposta. Quindi lei ha detto che Sara le ha confidato queste circostanze tra lei e Sabrina su queste lamentele da parte di Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Sara nel mese di agosto si lamentò qualche volta del comportamento che aveva Sabrina nei suoi confronti, cioè mi disse: "a me non mi va, se io non ci voglio andare nello studio perché mi deve dire che se non vado stasera non mi fa uscire"? Mi fece queste piccole considerazioni che a me al momento sembravano stupidate, cioè nel senso alla fine ci può pure stare che magari a una persona non gli va un certo tipo di atteggiamento, ma... AVVOCATO L. BULLO - Senta, allora procedo a una contestazione, lei è stato sentito l'11 ottobre 2010 e alla domanda del Pubblico Ministero, domanda: "nello stesso periodo Sara le ha mai confidato qualcosa in ordine ai suoi rapporti con la cugina Sabrina"? Lei ha risposto: "Sara non mi ha mai confidato nulla, neanche per telefono, in ordine ai suoi rapporti con Sabrina". DICH. Claudio SCAZZI - Sì, perché ripeto, io le ritenevo stupidate all'inizio, quindi erano diciamo screzi tra di loro che non... AVVOCATO L. BULLO - La contestazione rimane, conferma questa risposta data? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, sì, confermo quello che.., se l'ho data io sì. AVVOCATO L. BULLO - Non ho altre domande, grazie. P.M. P. ARGENTINO - Facciamolo spiegare, sta dando una risposta.
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70 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, lo ha detto precedentemente e lo ha detto anche adesso, è inutile che stiamo a ripetere le stesse cose. Esame della Difesa, Avv. Pierotti AVV. G. PIEROTTI - Avvocato Gianluca Pierotti per Vito Russo. Signor Scazzi, rispondendo a una domanda del collega Marseglia lei ha riferito di essersi accorto di un certo interesse che la signora Spagnoletti aveva nei confronti di Ivano. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. G. PIEROTTI - E successivamente ha detto: "queste mie impressioni sono state poi confermate dall'episodio", l'ho segnato, "di non portare Sara". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVV. G. PIEROTTI - Può spiegare meglio alla Corte in che cosa consiste questo episodio? DICH. Claudio SCAZZI - Quell'episodio consisteva in un dialogo avente per oggetto Sara tra Sabrina e la Mariangela, in cui una diceva all'altra: "non portiamo Sara, perché se no l'attenzione di Ivano"... AVV. G. PIEROTTI - Chi diceva a chi? DICH. Claudio SCAZZI - Credo che fosse Mariangela riferito a... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non c'è bisogno che guardi il Difensore, può anche parlare rivolto verso il microfono, perché il microfono è quello che interessa che lei segua, guardi il microfono. DICH. Claudio SCAZZI - Va bene. Quindi diciamo era fatta in questa modalità la discussione, nel senso era credo da parte di Mariangela verso Sabrina il fatto di dire: "non portare Sara, perché se no distoglie l'attenzione da parte di Ivano nei nostri confronti", il tenore diciamo della discussione era quello. AVV. G. PIEROTTI - Lei ha riferito questo episodio a sua madre?
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71 DICH. Claudio SCAZZI - Credo di no. AVV. G. PIEROTTI - Non lo ricorda. DICH. Claudio SCAZZI - Non lo ricordo, sinceramente. AVV. G. PIEROTTI - Va bene, grazie. Esame della Difesa, Avv. Missere AVVOCATO R. MISSERE - Avvocato Missere per Cosma Cosimo. Senta, rispondendo alle domande del Pubblico Ministero ha detto di avere appreso da un tale Alessio alcune circostanze riferibili alle frequentazioni di Cosma Cosimo in casa Misseri. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVVOCATO R. MISSERE - Mi può dire quando ha ricevuto quelle confidenze da parte di questo Alessio? DICH. Claudio SCAZZI - Guardi, onestamente sicuramente è stato nel periodo di ottobre quando sono sceso, non ricordo se nel periodo di ottobre o dopo, perché comunque sono sceso credo 20 giorni a ottobre, poi sono sceso successivamente a novembre, poi a dicembre, quindi sono sceso e salito parecchie volte in quel periodo, non glielo so dire di preciso quando. AVVOCATO R. MISSERE - Quindi successivamente al ritrovamento del cadavere di sua sorella, sostanzialmente. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, esatto, sì. AVVOCATO R. MISSERE - Ho capito. Senta, lei ha detto pure di avere frequentato la casa dei suoi zii. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVVOCATO R. MISSERE - Mattina, sera, pomeriggio. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVVOCATO R. MISSERE - Ha usato questi termini, "quasi sempre, ci andavo spesso". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVVOCATO R. MISSERE - Ha mai visto durante queste sue frequentazioni il Cosma? DICH. Claudio SCAZZI - Sì, mi è capitato di vederlo qualche volta.
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72 AVVOCATO R. MISSERE - Sapeva che era il nipote? DICH. Claudio SCAZZI - Non ero proprio a conoscenza di questo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Senta, le ho detto segua il microfono. DICH. Claudio SCAZZI - E no, perché se uno mi parla è difficile. Va bene, allora sto così, va bene. AVVOCATO R. MISSERE - Senta, sua sorella frequentava San Pancrazio? DICH. Claudio SCAZZI - Come? AVVOCATO R. MISSERE - Sua sorella frequentava San Pancrazio? DICH. Claudio SCAZZI - Credo che andasse saltuariamente dalla cugina. AVVOCATO R. MISSERE - E con la compagnia di Avetrana frequentavano San Pancrazio? DICH. Claudio SCAZZI - Non ne ho idea. AVVOCATO R. MISSERE - Eh? DICH. Claudio SCAZZI - Non ne ho idea, non lo so. AVVOCATO R. MISSERE - Non lo sa o lo esclude? DICH. Claudio SCAZZI - Non lo so. AVVOCATO R. MISSERE - Non lo sa. DICH. Claudio SCAZZI - Non lo so. AVVOCATO R. MISSERE - Quindi non ha avuto nessuna confidenza da parte di sua sorella circa frequentazioni di qualche club, di qualche locale di San Pancrazio Salentino? DICH. Claudio SCAZZI - No. AVVOCATO R. MISSERE - L'ultima domanda e ho finito, questo Alessio ha cognome Pisello? DICH. Claudio SCAZZI - Sì. AVVOCATO R. MISSERE - Doveva fare parte pure lui dell'associazione per la realizzazione del canale con il nome di sua sorella? DICH. Claudio SCAZZI - In teoria doveva fare parte tutta Avetrana dell'associazione di... AVVOCATO R. MISSERE - No, io parlo di questo. DICH. Claudio SCAZZI - Sì.
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73 AVVOCATO R. MISSERE - E se avete parlato delle funzioni che lui doveva svolgere dopo il ritrovamento del cadavere di sua sorella. DICH. Claudio SCAZZI - No, no, assolutamente, io gli ho riferito che avrei... PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, non abbiamo sentito la domanda, prego, la può riformulare? AVVOCATO R. MISSERE - Se avete parlato con questo Alessio della funzione che lui avrebbe avuto all'interno quell'associazione. DICH. Claudio SCAZZI - No, non ho mai riferito di alcuna funzione, anche perché non erano neanche programmate le funzioni, nel senso che io ho comunicato a tutti che avrei avuto piacere se un domani si fosse realizzata una struttura, in questo caso un canile, che ricordasse mia sorella, quindi ho detto: "io un domani vorrei che si realizzasse questa struttura qua ad Avetrana col contributo di tutti", quindi io lo dissi a tutti. AVVOCATO R. MISSERE - Tutti, quando dice a tutti a chi? DICH. Claudio SCAZZI - Tutti quelli che vedevo, io in quel periodo ho... AVVOCATO R. MISSERE - Tutti quelli che vedeva, cioè lei incontrava una persona per strada e gli diceva... DICH. Claudio SCAZZI - Tutti quelli, esatto, tutti quelli con cui avevo... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, io ho consentito finora, però non attiene al... AVVOCATO R. MISSERE - Sulla credibilità del teste sì però, me lo devo consentire di fare un'ultima domanda e ho finito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il teste risponde soltanto di quello... AVVOCATO R. MISSERE - Ho finito. Se ha mai promesso emolumenti a chi avesse fatto parte di quell'associazione. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non è ammessa la domanda, Avvocato.
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74 AVVOCATO R. MISSERE - Va bene, io l'ho fatta, poi... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ho già detto che questo tema è chiuso.
AVVOCATO R. MISSERE - D'accordo, grazie.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Nessun'altra domanda da parte di nessuno? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, una sola, mi riallaccio a quelle della Difesa, lei ha parlato di questo episodio in cui tra Sabrina e Mariangela avrebbero detto: "meglio non portare Sara, se no Ivano non ci dà insomma ascolto". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei da chi ha saputo questo episodio? DICH. Claudio SCAZZI - Io non ricordo, allora, presumibilmente l'ho saputo da Sara, non lo dico con certezza perché comunque è passato molto tempo. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Claudio SCAZZI - E poi ripeto, sono tutti episodi a cui io non davo peso al periodo in cui sono stati detti, cioè era una cosa che io sentivo. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. DICH. Claudio SCAZZI - E poi lasciavo lì dove le trovavo, cioè non è che me le segnavo. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. DICH. Claudio SCAZZI - Erano cose, pensieri che mi venivano detti o comunque sentivo io in prima persona. P.M. M. BUCCOLIERO - E Sara, chiedo scusa, da chi l'ha saputo Sara? DICH. Claudio SCAZZI - Non ne ho idea, non so se glielo abbia riferito Sabrina, credo, è una mia deduzione, credo che Sabrina abbia riferito a Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - A Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Perché è Mariangela che ha contestato a Sabrina il discorso di non portare Sara, quindi Sabrina ha contestato a Sara questo, ha detto: "guarda, sai che Mariangela ha detto così, così e così"? Anche perché...
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75 P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. DICH. Claudio SCAZZI - Anche lì, sinceramente... P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è Sabrina che l'ha detto a Sara. DICH. Claudio SCAZZI - Anche lì sinceramente... P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene, Presidente, ho finito. AVVOCATO G. PIEROTTI - Non ha risposto: "è Sabrina che l'ha detto a Sara", ha detto: "credo che sia stata Sabrina". P.M. M. BUCCOLIERO - Facciamo rispondere, allora. DICH. Claudio SCAZZI - Sì, suppongo che il giro, cioè diciamo la sequenza logica è quella. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. Ho finito, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Può andare. P.M. P. ARGENTINO - No, c'è una contestazione, Presidente, chiedo scusa, c'è una contestazione, perché rispondendo a domanda dell'Avvocato Missere non ha saputo ben specificare il momento del colloquio, il tempo del colloquio con Alessio Pisello. Io le faccio presente che lei veniva sentito a sommarie informazioni l'11 ottobre 2010 alle ore 10.45. DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Nel corpo di questo verbale io leggo: "ieri sera", cioè il 10 ottobre, "incontrandomi con Alessio Pisello ho appreso dallo stesso un particolare che intendo raccontarvi". DICH. Claudio SCAZZI - Sì. P.M. P. ARGENTINO - E racconta il fatto di Mimino, è giusto quello che diceva all'epoca? DICH. Claudio SCAZZI - È giusto, confermo quello che ho detto, sì. P.M. P. ARGENTINO - Va bene. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Comunque l'aveva già detto in sede di esame del dottor Buccoliero. Va bene, allora se non ci sono altre domande o contestazioni prego, può andare. DICH. Claudio SCAZZI - Vi ringrazio.
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76 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Chiedo scusa, Pubblico Ministero, chi intende esaminare ora? P.M. M. BUCCOLIERO - La signora Concetta Serrano. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, cinque minuti di sospensione.
Si sospende alle ore 12.30.
Si riprende alle ore 12.55.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prima di iniziare le riprese dobbiamo
chiedere il consenso alla teste. AVV. N. MARSEGLIA - Presidente, io sono costretto a fare una precisazione preventiva, siccome anche durante l'esame del teste Scazzi Claudio vi è stata la maieutica dalla seconda fila con vari suggerimenti che avevano già fatto indignare alla scorsa udienza, almeno la Serrano Spagnolo Concetta se può essere esaminata senza queste sollecitazioni continue dalla seconda fila, mi assumo la responsabilità di quello che dico. AVVOCATO N. GENTILE - (intervento svolto lontano dal microfono). Faccia nome e cognome, faccia nome e cognome. AVV. N. MARSEGLIA - Avvocato, non mi costringa a salire al terzo piano. AVVOCATO N. GENTILE - No, no, no, salga dove vuole, faccia nome e cognome con questa maieutica. Non accettiamo questo tipo di veleni, faccia nome e cognome e vada al terzo piano. Vada! Faccia nome e cognome. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per favore, per favore. AVVOCATO N. GENTILE - (Intervento svolto lontano dal microfono). AVV. N. MARSEGLIA - Mi assumerò le mie responsabilità, stia tranquillo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per favore. AVVOCATO N. GENTILE - Non butti il sasso e si nasconde la mano.
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77 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per favore, introduciamo la teste. Signora, lei presta il consenso alle riprese adesso visive? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, tranquilla. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, lei è qui nella veste di testimone oggi, quindi lei ha l'obbligo di dire la verità e quindi io ho il dovere di ammonirla sulle responsabilità penali nelle quali incorre se rende dichiarazioni false o mendaci.
DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE SERRANO SPAGNOLO CONCETTA
IL TESTE, AMMONITO AI SENSI DELL'ARTICOLO 497 CODICE DI
PROCEDURA PENALE, LEGGE LA FORMULA DI IMPEGNO: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza". GENERALITÀ: Serrano Spagnolo Concetta, nata ad Avetrana il 19 aprile 1961, residente ad Avetrana in via II Vico Verdi numero 8. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Risponda alle domande del Pubblico Ministero. Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, lei dove risiede? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ad Avetrana. P.M. M. BUCCOLIERO - Dove è nata Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dove è nata? P.M. M. BUCCOLIERO - Sara dove è nata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A Busto Arsizio il 4 aprile 1995 nella provincia di Varese. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, senta, spieghi alla Corte come è che siete poi ritornati ad Avetrana, il nucleo familiare come era costituito?
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78 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Praticamente io sono figlia adottiva di due zii, per cui nell'anno 2002 era morta mia madre, per cui mio padre era rimasto da solo e io, Sara... P.M. M. BUCCOLIERO - Papà adottivo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Papà adottivo. P.M. M. BUCCOLIERO - Come si chiama o si chiamava? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spagnolo Cosimo, che è deceduto nell'anno in cui è sparita Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Spagnolo Cosimo era sposato con chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con Serrano Filomena, che sarebbe la sorella di mio padre... P.M. M. BUCCOLIERO - Naturale. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Naturale. P.M. M. BUCCOLIERO - Del papà naturale. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi che cosa è accaduto nel 2002? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che è morta mia madre e mio padre essendo rimasto da solo io e Sara siamo venute ad Avetrana per assistere mio padre, perché era rimasto da solo. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, è morta la mamma adottiva. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Adottiva, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi siete tornati ad Avetrana. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ad Avetrana. P.M. M. BUCCOLIERO - Dal 2002. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dal 2002. P.M. M. BUCCOLIERO - Siete tornate solo lei e Sara o anche il papà? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io e Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Solo lei e Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quali erano i rapporti con la famiglia Misseri quando siete ritornati ad Avetrana?
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79 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Normalissimi, anzi, mia sorella quando è morta mia madre ha tenuto Sara in casa sua per qualche mese, la accompagnavano a scuola, dico abbastanza normali. P.M. M. BUCCOLIERO - Quando siete tornati ad Avetrana che età aveva Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come? P.M. M. BUCCOLIERO - Quanti anni aveva Sara quando siete tornati ad Avetrana? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poteva avere intorno ai sette anni, frequentava mi pare la seconda elementare quell'anno. P.M. M. BUCCOLIERO - La seconda elementare. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo se era la prima o la seconda, comunque non più della seconda elementare.
P.M. M. BUCCOLIERO - E Sara già da quell'età ha frequentato
assiduamente la casa dei Misseri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, la frequentava spesso.
P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi ha creato un buon rapporto poi con
le cugine, con Sabrina e con Valentina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, infatti vedevo che da parte di Valentina, Sabrina c'era questo bene nei confronti di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Apparentemente sembrava così. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, veniamo all'ultimo periodo prima della morte, quindi parliamo dell'estate 2010. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Primavera 2010. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Come erano le frequentazioni tra Sara e Sabrina?
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80 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, quando andava a scuola si frequentavano qualche sabato, qualche domenica, mentre invece poi quando ha terminato la scuola quasi tutti i giorni, assiduamente. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quasi tutti i giorni. Senta, ma che cosa facevano insieme, Sara andava a casa di Sabrina, uscivano? Ci spieghi un po'. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Sara essendo, cioè a casa era come se fosse figlia unica, soffriva un po' di solitudine, a casa di Sabrina sì, andava, la aiutava, uscivano insieme, c'era diciamo un ottimo rapporto tra lei e Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Quasi ogni giorno andava da Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, dopo terminata la scuola sì, spesso. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, ma anche la sera uscivano insieme? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, solo con Sabrina usciva la sera. P.M. M. BUCCOLIERO - E dove si recavano, che tipo di uscite faceva? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei mi diceva che andavano al pub, che... P.M. M. BUCCOLIERO - Quale pub? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che si chiama 101, qualcosa del genere. P.M. M. BUCCOLIERO - In Avetrana? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In Avetrana. P.M. M. BUCCOLIERO - E andava sempre con Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre con Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, queste uscite serali nell'estate del 2010 erano frequenti, quotidiane, una volta ogni tanto? Come erano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, no, uscivano spesso. P.M. M. BUCCOLIERO - Uscivano spesso.
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81 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è arrivato poi il fratello, Claudio, sono continuate queste uscite quasi quotidiane? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quando è arrivato Claudio usciva sia con Claudio e Claudio si era conformato con la compagnia di Sara, usciva anche con Sabrina, con Ivano. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda, signora, chi erano le persone che uscivano insieme a Sara, Sabrina e Claudio? Il gruppo di ragazzi o le ragazze? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io i nomi che sentivo da Sara erano Ivano, Alessio, Mariangela, quelli sono i nomi che sentivo più frequentemente. P.M. M. BUCCOLIERO - Da parte di Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da parte di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Perché Sara raccontava insomma quello che faceva la sera. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì: "siamo uscite con Mariangela, c'era Ivano, c'era Alessio". P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, all'interno di queste amicizie, questo gruppo di ragazzi, lei sa se si erano create delle simpatie particolari, dei rapporti un po' più confidenziali tra qualcuno di questi ragazzi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, Sara mi parlava dell'amicizia di Sabrina con Ivano, però mi diceva che Sabrina voleva da Ivano più di un'amicizia, che Ivano le faceva capire: "tu come amica mi piaci, mi piace come parli, come sei", però come compagna non la voleva e dice che glielo diceva in tutti i modi possibili, infatti molto spesso io sentivo Sara che criticava l'atteggiamento di Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi Sara le disse che la cugina Sabrina era attratta da questo Ivano, che voleva avere un rapporto di natura sentimentale con Ivano?
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82 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, Sara diceva che Sabrina le parlava sempre di Ivano, che le piaceva Ivano, tutte queste cose, cioè il nome di Ivano era un continuo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un continuo. Invece Ivano? Che cosa le diceva Sara in merito a quello che Ivano voleva da Sabrina, se voleva qualche cosa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Sara di Ivano diceva semplicemente che era un amico della loro compagnia, che usciva insieme a loro, non mi diceva niente altro di Ivano. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè Ivano era interessato a Sabrina, diceva Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come amica sì, come amica sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Come amica e come altro? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, come compagna lo diceva chiaramente che non la voleva. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, questo perché lei l'ha saputo da Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, lei ha mai ascoltato delle telefonate tra Sara e Sabrina che riguardavano Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, una volta, una volta siccome lei parlava ad alta voce, stava dialogando con Sabrina e diceva: "ma se io mi trovassi al posto tuo gli tirerei un calcio, ma perché gli stai dietro, ma perché ti fai trattare in questo modo"? Cioè quando io ascoltai quella telefonata rimasi un po' imbarazzata, dico: "ma come, tu gli devi dire a lei più grande di te quello che deve fare con lui"? Dice: "ma se quella è disperata, piange sempre, la devo confortare". P.M. M. BUCCOLIERO - Diceva Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Di Sabrina.
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83 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di Sabrina, cioè rimasi scioccata sentendo quelle parole, perché da una ragazzina, cioè io pensavo che dovesse essere il contrario, no? Magari Sabrina se Sara avesse avuto qualche cotta cioè confortarla, dire: "ma sai, così", cioè qui succedeva il contrario. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi Sara le diceva che Sabrina si confidava con lei, con Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come, come? P.M. M. BUCCOLIERO - Sara le ha detto se Sabrina si confidava appunto con Sara allora suo rapporto con Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma le sentivo proprio parlare di queste cose, addirittura loro due criticavano noi mamme, con il cellulare, no? Sara diceva: "eh", poi io non è che sentivo quello che diceva Sabrina, sentivo quello che diceva Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Diceva: "eh, almeno la tua vuole uscire, la mia nemmeno vuole uscire", cioè Sabrina criticava sua madre, Sara criticava me. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, rispetto alla scomparsa poi di Sara il 26 agosto questa telefonata di cui ha parlato tra Sara e Sabrina riesce a collocarla temporalmente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sarà stato dieci - quindici giorni prima che sparisse. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Dieci - quindici giorni prima della scomparsa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, più o meno. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nell'ultimo periodo di agosto Sara le ha mai parlato di problemi avuti con lo zio Michele? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, assolutamente. P.M. M. BUCCOLIERO - Assolutamente no. Le ha mai riferito di molestie subite ad opera dello zio Michele?
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84 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ma... cioè a parte che io Michele l'ho visto sempre una persona corretta, rispettosa, per cui cioè... P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha mai sentito in giro delle voci che parlavano di Michele Misseri come un molestatore? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mai. P.M. M. BUCCOLIERO - Mai. Quindi Sara si è sempre dimostrata serena quando parlava dello zio Michele? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Voglio dire, lo zio in casa non c'era mai, usciva la mattina, tornava la sera, quando doveva... P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ci spieghi, come si svolgeva questa attività? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Si alzava presto, andava in campagna, lavorava, a volte tornava a mezzogiorno per mangiare, poi tornava di nuovo in campagna, alla sera all'imbrunire faceva ritorno a casa. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, ricorda se Sara le ha mai parlato di un incontro particolare avuto tra Sabrina e Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, che abbia avuto un incontro no, io mi ricordo che un giorno stavo sciacquando dei bicchieri, avevamo finito di pranzare, mio marito mi sembra che era andato anche a riposare, però stavamo tutti in casa, c'era anche la badante, Claudio e dicevano: "ma una che si toglie la maglietta e che quello ti dice <<rimettitela>>, ma che persona sei, ma quello come te lo deve fare capire che non ti vuole come compagna"? Cioè criticava fortemente Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi riferì di questo episodio specifico. Si ricorda se disse dove era avvenuto questo episodio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no.
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85 P.M. M. BUCCOLIERO - Se per strada, macchina, non se lo ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, cioè sono queste poche parole, che io sentendo: "Sabrina si è tolta la maglietta" non ci ho dato... P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito, quindi lei intenta a fare altro insomma e ha percepito solo queste parole. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, solo queste parole, cioè sentivo sempre Sara che criticava pesantemente Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. Senta, il 21 di agosto poi Claudio è ritornato a Milano, in provincia di Milano, San Vittore Olona. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, l'avete accompagnato voi al pullman, non so, alla stazione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, al pullman e se ne è andato. P.M. M. BUCCOLIERO - Insieme a chi, lei e chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che c'era Sara, se ricordo bene c'era Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - C'era anche Sara. Senta, quando Claudio è andato via, è un sabato, il 21 agosto è un sabato, prima della scomparsa di Sara lei ha ricevuto delle telefonate da Claudio? Se lo ricorda questo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo, questo non lo ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda, va bene. Senta, il 22 invece è domenica, il 22 agosto, si ricorda se Sara è stata in casa, è uscita con qualcuno, è andata da qualche parte? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo, so che usciva spesso, però non è che mò mi ricordo il 21, il 22. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. No, collegandolo al fatto della partenza di Claudio, il giorno dopo si ricorda Sara che cosa ha fatto?
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86 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, io penso che, cioè ipotizzo che essendo domenica sarà uscita, però non posso... P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi va bene, non si ricorda questo qua, ho capito. Senta, il 23, il 23 agosto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Il 23 di sera se ne andò a casa della zia Dora. P.M. M. BUCCOLIERO - Dove? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A San Pancrazio. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, senta, ma quando andò da zia Dora fu una decisione presa improvvisamente o c'era un accordo? Come è che è nato questo fatto che Sara è andata da zia Dora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io e mio marito quella sera stavamo a Manduria per sbrigare alcune... P.M. M. BUCCOLIERO - Il 23, stiamo parlando del 23 agosto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di lunedì sera mi sembra che era, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché Sara è stata lunedì, poi martedì, sì, lunedì sera era, noi stavamo a Manduria, io e mio marito e Sara mi chiama sul cellulare dicendomi: "mamma, voglio andare a casa della zia Dora, da Antonella", ho detto: "ma perché, vuoi andare sempre in giro, ma perché non te ne stai a casa tua"? "Ma dai, mamma, dai, un giorno insieme a".., insomma ha insistito talmente tanto che alla fine ho detto: "ma vai" ed è stata lunedì sera, tutto il martedì. P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, mò ci arriviamo. Quando ha fatto questa telefonata Sara quale era l'orario, era giorno, era sera, che cosa era? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era intorno alle 20.00 poteva essere. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi le otto di sera. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
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87 P.M. M. BUCCOLIERO - Avete ricevuto questa telefonata da Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - In cui lei chiedeva di andare da zia Dora a San Pancrazio credo, no? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con la cugina Antonella. P.M. M. BUCCOLIERO - Con la cugina Antonella. Lei in un primo momento aveva detto di stare a casa, invece lei ha voluto... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, però lei insisteva che voleva andare a tutti i costi. P.M. M. BUCCOLIERO - Da zia Dora. Ecco, quindi poi che cosa è successo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che... P.M. M. BUCCOLIERO - Siete ritornati voi ad Avetrana? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, poi siamo tornati ad Avetrana normalmente, quindi lei se ne era andata con la zia. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, era venuta la zia Dora? Quando ha fatto la telefonata zia Dora stava..? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da quel che ho capito la zia Dora stava a casa di Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, Sara le ha mai riferito di avere avuto dei dissapori, delle liti con Sabrina a causa di Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, a causa di Ivano no, soltanto che Sara si lamentava ultimamente dell'atteggiamento di Sabrina e diceva, perché Sabrina quando aveva bisogno le mandava dei messaggi dicendo: "vieni, che mi dai una mano così" e si lamentava, diceva: "eh, quando ha bisogno mi chiama, dice <<vieni, mi devi dare una mano>>, poi ieri sera è uscita e non mi ha portato con lei e io le dicevo: "no, ma se tu vedi che ti tratta male perché non te ne stai a casa tua"? E lì per lì lei acconsentiva, poi stranamente arrivavano dei messaggi di Sabrina che le diceva: "Sara, vestiti,
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88 che dobbiamo uscire" e lei come se non fosse successo niente subito si cambiava e andava con Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Una sera accadde, cioè che la mattina era successa la stessa cosa, che Sabrina le mandava questo messaggio dicendole: "vieni, che mi devi dare una mano" e lei: "eh, mi chiama soltanto quando ha bisogno, poi quando esce non mi porta mai con lei, so che è uscita con Mariangela, so che è stata insieme"... non so con chi, "a me non mi ha portato e adesso mi manda il messaggio che vuole essere aiutata", dico: "ma se te l'ho detto, te lo ridico, se vedi che ti tratta male ma perché non te ne resti a casa tua"? Quella sera poi venne Sabrina che dovevano uscire e lì mi arrabbiai un po'. P.M. M. BUCCOLIERO - Quale sera, signora? La può collocare temporalmente rispetto alla scomparsa di Sara, rispetto al 26. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre là siamo, dieci - quindici giorni prima. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, prego, quella sera? Stava dicendo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Viene Sabrina che dovevano uscire e lei quella sera io mi arrabbiai un po', dico: "caspita, stamattina ti lamentavi perché così, colà, mò come hai visto Sabrina sei cambiata proprio di atteggiamento, ti sei vestita", ho detto: "ma non hai un briciolo di dignità, ti vendi per niente, è bastata che questa è venuta, tu subito parti". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. Senta, nel periodo in cui Sara stava a San Pancrazio vi siete sentiti telefonicamente? Si ricorda questo fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, e se anche ha chiamato avrà detto tipo: "siamo andate al mercato", però non mi ricordo se ha fatto qualche breve chiamata.
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89 P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quando è tornata poi Sara da San Pancrazio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mercoledì sera intorno alle 20.00, tutta contenta, felice, aveva una collanina con un teschio, dice: "mamma, guarda cosa ci siamo comprati, ce lo siamo comprati io e Antonella", tutte e due. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "che bei gusti", cioè sapeva che a me quei gusti non erano... P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quindi è tornata intorno alle 20.00. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Intorno alle 20.00. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa ha fatto quando è tornata, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi si è cambiata ed è andata a casa di Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è andata a piedi a casa di Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, a piedi. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, dopodiché lei quella sera l'ha rivista Sara oppure no? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra di averla sentita, perché quando lei arrivava in quel periodo c'era mio padre a letto e spesso la notte mi alzavo. P.M. M. BUCCOLIERO - Il padre adottivo, specifichiamo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, spesso la notte mi alzavo perché lui chiamava o per vedere anche se avesse bisogno di qualcosa, quindi mi sembra di aver... non ricordo preciso, anche perché rientrava in casa tardi. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma quella sera lei ricorda se quando è rientrata Sara l'ha vista o lei era già andata a letto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sicuramente, perché lei rientrava... P.M. M. BUCCOLIERO - Sicuramente cosa, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che ero a letto.
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90 P.M. M. BUCCOLIERO - Era a letto, lei. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, quindi verso che ora è rientrata? O meglio, a che ora è andata a letto lei? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io andavo a letto presto, perché quando c'era mio padre adottivo malato la notte non si dormiva, quindi dovevo dormire nei momenti più opportuni. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, può collocare più o meno l'orario in cui Sara è rientrata a casa quella sera del 25, quella notte? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Anche se l'ho sentita non riesco a collocare l'orario, perché come faccio a sentire nella notte se... P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi comunque era notte. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora ma i suoi rapporti con la famiglia Misseri, quindi con Cosima, erano rapporti di abituale frequentazione oppure vi vedevate una volta ogni tanto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Diciamo quando.., cioè normali, nel senso che se avevamo bisogno sia mia sorella mi veniva in aiuto, sia se avesse avuto bisogno lei io ero disponibile. P.M. M. BUCCOLIERO - No, come frequentazione dicevo io. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, non è che andavo spesso. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, signora, questa domanda poi lei al Pubblico Ministero ha risposto, verbale del 28 ottobre 2010, lei dice: "i miei rapporti con la famiglia Misseri erano piuttosto distaccati, anche perché erano poche le occasioni di incontro, in quanto gli stessi lavoravano per molte ore al giorno". È così, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, non è che stavano mai in casa, per via del lavoro, però se c'era bisogno...
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91 P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque vi venivate incontro, insomma. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ci venivamo incontro, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Un aiuto normale. Senta, veniamo al 26 agosto, il giorno della scomparsa di Sara, ecco, la mattina lei ricorda che cosa stavate facendo in casa, quando si è alzata Sara? Che cosa si ricorda, signora? Vediamo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Sara si è alzata intorno alle otto, poi si è preparata e se ne è andata, mentre noi invece abbiamo cominciato a togliere i mobili dalla cucina, perché si doveva imbiancare la cucina quella mattina. P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, Sara si è alzata intorno alle otto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ha fatto colazione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ricorda che non ha fatto colazione. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, ricordo che si è vestita in maniera molto veloce e se ne è andata. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma ha detto dove stava andando? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, andava da Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ma era usuale che alle otto di mattina Sara andasse da Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, non c'era un orario fisso, poteva andare alle nove, alle dieci, alle otto. P.M. M. BUCCOLIERO - Appunto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dipende da quello.., a volte andavano a Taranto, poteva andare anche prima. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma lei non ha chiesto a Sara: "perché non fai colazione, perché tutta questa fretta"? Se c'era fretta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché noi eravamo indaffarati ad imbiancare questa cucina, ci dovevamo
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92 sbrigare perché c'era mio padre a letto, cioè era una giornata molto piena. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. Senta, poi che cosa è accaduto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi verso le dieci è venuta Sara a casa dicendomi che doveva andare al supermercato a comprare un prodotto per Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E mi ha chiesto dei soldi, ho detto: "perché, Sabrina non aveva i soldi"? "No, al momento no, poi me li dà" ha detto, "e va bene" ed è andata al negozio. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, su questo punto dei soldi lei dice, sempre il 28 ottobre, che doveva comprare una crema per Sabrina "perciò la notavo prendere dei soldi dal suo borsellino". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda questo passaggio, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, evidentemente doveva comprare qualcosa per sé, non lo so perché prendeva anche questi soldi dal borsellino suo. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ma i soldi li ha dati lei o li ha presi dal suo borsellino? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra, se ricordo bene mi sembra di averle dato monete di carta, se ricordo bene, cioè questo particolare non riesco a ricordarlo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non si ricorda tanto bene. Comunque è entrata nella sua stanza per prendere i soldi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e ha preso questo borsellino. P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi è uscita. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - È uscita. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Poi che cosa è accaduto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi è rientrata verso le 12.30, ho detto a mio marito: "sbrigati a fare la spesa,
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93 altrimenti mò chiudono i negozi e non fai in tempo" e lui si è sbrigato, Sara ha detto: "voglio venire pure io" ed è andato insieme a Sara e sono andati a fare la spesa. P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, quando è rientrata intorno alle 12.00 - 12.30 le ha detto da dove stava venendo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Da Sabrina. Si ricorda quando è entrata in casa in questa circostanza come era vestita? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Aveva dei pantaloncini neri e una maglietta nera. P.M. M. BUCCOLIERO - Pantaloncini e maglietta nera. Ecco, in questa circostanza le ha detto che cosa doveva fare poi nel pomeriggio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, come è entrata mi ha detto: "mamma, forse questo pomeriggio dobbiamo andare al mare, però non sono sicura, ha detto Sabrina che se dobbiamo andare poi mi manda un messaggio". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Quindi poi ha detto che ha chiesto a suo marito di fare un pochettino di spesa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa doveva comprare? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "compra un po' di fettine, così cuciniamo la pasta, facciamo le fettine", poi doveva prendere un'insalata, quindi è andato anche dal fruttivendolo, hanno preso queste cose e sono tornati a casa. P.M. M. BUCCOLIERO - E sono tornati a casa. Si ricorda che cosa hanno comprato quindi? Ha detto la carne? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, mi ricordo che ha preso delle fettine, poi mi ricordo l'insalata, lui dice che ha comprato anche le banane, però quelle non me le ricordo, l'insalata me la ricordo.
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94 P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Un attimo solo. Quando è ritornata Sara con il papà dalla spesa lei ha chiesto qualche cosa a Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, poi io ho cominciato a preparare, ho messo l'acqua a bollire. P.M. M. BUCCOLIERO - No, prima ancora stiamo parlando, quando tornano dalla spesa, con la busta della spesa, va bene? Lei si ricorda Sara che cosa fa in quel momento? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Entra nella sua cameretta. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, quindi entra immediatamente nella cameretta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Nella sua cameretta, poi dopo un po' esce. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando entra nella cameretta lei si ricorda dopo quanto tempo è uscita? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Saranno stati un dieci minuti, non più di tanto. P.M. M. BUCCOLIERO - Un dieci minuti. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi si avvicina e mi dice: "mamma, Sabrina mi ha mandato il messaggio che dobbiamo andare al mare, io non mangio con voi" e si fa velocemente un cordon blue. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quando Sara dice questo lei ricorda se poco prima di questa frase di Sara lei ha sentito un messaggio arrivare sul cellulare di Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'avete sentito. Ma nemmeno glielo ha fatto vedere il messaggio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Ha detto solo che era arrivato il messaggio di Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, che era arrivato il messaggio.
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95 P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi esce dalla stanza, ecco, ci dica bene che cosa fa in questo momento Sara dopo avere detto del messaggio. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora. P.M. M. BUCCOLIERO - E intanto quando esce dalla stanza lei ricorda come era vestita? Cioè sempre in nero o si era già cambiata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché io ero intenta a cucinare, quindi stavo con le spalle rivolte a Sara, per cui io l'ho sentita parlare dicendo che è arrivato il messaggio. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito, quindi quando esce lei non si ricorda come è vestita. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. P.M. M. BUCCOLIERO - Quando invece arrivano a casa, un passo indietro, con il papà con la spesa ed entra nella stanza come era vestita? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con i pantaloncini neri e la maglietta nera. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, quindi dice di questo messaggio, poi che cosa fa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Si fa velocemente questo cordon blue e se lo mangia, poi mi chiede dove sono gli asciugamani. P.M. M. BUCCOLIERO - No, un attimo solo, non sia così precipitosa, signora, dobbiamo precisare bene quello che fa Sara. Intanto il cordon blue dove sta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Nel frigo. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quindi lei esce dalla stanza, quando è uscita dalla stanza il cellulare ce l'aveva in mano oppure lei non l'ha visto il cellulare? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non l'ho visto il cellulare. P.M. M. BUCCOLIERO - Non ha visto il cellulare. Va quindi al frigo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
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96 P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Prende il cordon blue? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Prende la padella e se lo prepara. P.M. M. BUCCOLIERO - E lo cucina nella padella. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quando sta cucinando questo cordon blue Sara sta vicino alla cucina? Cioè sta guardando quello che sta facendo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, però io intanto stavo cucinando, stavo pulendo, stavo facendo una marea di cose. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se Sara questo cordon blue nella padella l'ha girato più volte o l'ha lasciato sempre nella stessa posizione originaria? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, l'ho vista che mangiava in maniera frettolosa, però non è che ho visto più di tanto. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, alla stessa domanda del Pubblico Ministero, c'è la contestazione, lei dice: "ha preso un cordon blue cucinandolo", 28 ottobre, "ha preso un cordon blue cucinandolo, mentre il cordon blue era in fase di cottura Sara rimaneva vicino alla cucina e quindi alla padella, per girare il suddetto cordon blue". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, presumo che l'abbia girato, no? Cioè non è che lo puoi lasciare.., lo devi per forza girare. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei l'ha vista solo che è rimasta vicino alla padella. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, era intenta a cuocerlo e l'ha mangiato in maniera molto veloce. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quando è finita la fase di cottura come ha mangiato questo cordon blue, che cosa ha fatto Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In piedi, in piedi.
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97 P.M. M. BUCCOLIERO - In piedi benissimo, ma se l'è mangiato nella padella, ha preso il piatto, che cosa ha fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra di avere preso il piatto, se ricordo bene. P.M. M. BUCCOLIERO - Ha preso un piatto. Ha utilizzato forchetta e coltello per tagliare il cordon blue? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ripeto, io ero molto affaccendata quella giornata, non è che stavo a fissare Sara se tagliava, se mangiava, sapevo che stava facendo questo cordon blue e se lo stava mangiando. P.M. M. BUCCOLIERO - Che se lo stava mangiando. Lei sempre in quel verbale dice, dopo la fase di cottura, dice... AVVOCATO N. MARSEGLIA - È una contestazione? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. "Quindi poggiava il piatto sul tavolo della cucina e rimanendo in piedi mangiava il cordon blue, utilizzando forchetta e coltello, ricordo che con il coltello tagliava la suddetta pietanza". Si ricorda, ha qualche flash adesso se..? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, anche se non lo ricordo, però deve usare qualcosa per mangiarsi questo cordon blue, è normale. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma all'epoca quando ha fatto queste dichiarazioni, che è circa un anno fa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, ma sono passati tanti mesi. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. Comunque le conferma queste dichiarazioni? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io adesso a distanza di tanti mesi ricordo che Sara era intenta a cuocere questo cordon blue, era in piedi. P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, questo l'abbiamo chiarito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che se lo stava mangiando, mò coltello, forchetta, non è che... P.M. M. BUCCOLIERO - Il piatto quando ha finito di mangiare si ricorda che fine ha fatto?
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98 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - L'ha messo nel lavello. P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha messo nel lavello. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché l'ho trovato là dentro, per questo so che l'ha messo là, perché l'ho trovato lì. P.M. M. BUCCOLIERO - Questa padella con cui aveva cucinato il cordon blue l'ha messa pure nel lavello Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se quando ha messo il piatto nel lavello nel piatto c'erano pure le posate? Perché lei dice... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Credo di sì, se ha mangiato con la forchetta per forza. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dice: "dopo avere finito di mangiare il cordon blue prendeva il piatto e le posate e le depositava nel lavello". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, evidentemente ha messo tutto. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché poi si devono lavare. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Signora, mi ascolti, quando finisce di fare questa operazione, mangia cordon blue, mette piatto e posate nel lavello, che cosa fa Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mi chiede dove stanno gli asciugamani, io intanto li avevo riposti giù nello scantinato, lei sempre in maniera veloce scende, prende questo asciugamano, risale, mi si avvicina e dice: "mamma, io sto andando" e se ne è andata. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando lei ha reso le dichiarazioni il 28 ottobre, e qui c'è la contestazione, su questo punto preciso lei dice, dopo avere finito il cordon blue: "quindi entrava nuovamente nella sua stanza" e dice: "ricordo che quando è entrata nella sua stanza aveva il pantaloncino nero e la maglietta nera".
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99 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Deve essere fedele la lettura, cioè anche se sono virgole se deve fare una contestazione, Pubblico Ministero, deve riportare dalla A alla Z tutta la frase come trascritta nel processo verbale. P.M. M. BUCCOLIERO - "Quindi entrava nuovamente".., cioè in che senso? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Si contesta che sia quello il tenore del verbale? Perché altrimenti lo esibite, perché verifica la Corte, per la correttezza della contestazione. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Siccome si procede, sì, magari dopo li acquisiamo tutti, per carità. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, è solo ai fini della contestazione. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Siccome si procede a domande analitiche, virgole, la forchetta, il piatto, la cosa, allora a questo punto la lettura deve essere altrettanto... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, la contestazione su quale divergenza è? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A domanda lei dice: "ricordo che quando è entrata nella sua stanza, Sara aveva il pantaloncino nero e la maglietta nera". Quando ha finito di mangiare il cordon blue, va bene? Sara è entrata nella sua stanza nuovamente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dopo che ha finito di mangiare, mi faccia ricordare, perché sono poi tanti piccoli passaggi che è impossibile ricordarli tutti. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, glielo sto ricordando io, questo ha dichiarato il 28 ottobre 2010. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo il passaggio quando lei è risalita con l'asciugamano. P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, quello mò ci arriviamo lì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, un attimo, ora che il Pubblico Ministero le ha fatto questa contestazione, lei avrebbe
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100 detto che è entrata in camera dopo avere mangiato, lei ricorda questa circostanza? Perché non abbiamo sentito la risposta in esito alla contestazione, ora che le ha letto quello che lei dichiarò. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io come memoria faccio pena, per cui poi a distanza di tanti mesi io... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non ricorda. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io posso ricordare le cose diciamo in maniera grossolana, però non è che posso ricordare i punti, le virgole, cioè è possibile. P.M. M. BUCCOLIERO - E va bene. Signora, quando lei ha fatto queste dichiarazioni su questo punto ha detto il vero o ha detto il falso? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Evidentemente 17 mesi fa ricordavo meglio, no? P.M. M. BUCCOLIERO - E quello stiamo dicendo. Quindi lei dice che quando entra di nuovo nella stanza aveva questa magliettina nera ancora, poi quando Sara esce dalla stanza e poi fa il discorso che ha detto, che arriviamo, del telo da mare e poi se ne va, si ricorda come era vestita? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, quando è uscita non l'ho vista, perché io stavo cucinando, mi si è avvicinata, però mi parlava, non l'ho vista, perché ero intenta a cucinare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quindi lei non si ricorda, ecco. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - So solo che ha detto: "sto andando da Sabrina" e se ne è andata. P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene. Si ricorda se lei ha chiesto a qualcuno che c'era all'interno dell'abitazione come era vestita Sara quando è uscita? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, quel pomeriggio no, perché non c'è stato proprio il tempo materiale per chiedere. P.M. M. BUCCOLIERO - Non quel pomeriggio, nei giorni successivi.
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101 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, nei giorni successivi sì. P.M. M. BUCCOLIERO - A chi l'ha chiesto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Alla badante. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa ha detto la badante? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei diceva che aveva una maglietta rosa, un pantaloncino rosa, lei l'ha descritta addirittura dicendo che su questa maglietta aveva un coniglietto, poi aveva le infradito. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi la descrisse abbastanza precisamente. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha parlato anche dello zainetto che aveva? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, ricordava che era con la scritta "Il mondo di Betty" mi pare. P.M. M. BUCCOLIERO - Il colore glielo ha detto dello zainetto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, il colore lo conoscevo pure io, era nero, uno zainetto di stoffa. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, non ho sentito, anche le scarpe le ha descritto la badante? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ha detto che aveva le infradito. P.M. M. BUCCOLIERO - L'aveva detto, sì. Ha parlato anche del cellulare, se aveva il cellulare? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ultimamente aveva comprato un cellulare nuovo che non si staccava mai, ce l'aveva sempre in mano. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Era un cellulare quello che le ha regalato Claudio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quello. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quello che le ha regalato Claudio. Senta, quindi stava dicendo che poi è uscita dalla stanzetta, quale è il discorso che stava facendo alla Corte del telo da mare, che cosa è accaduto?
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102 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che è scesa giù, perché io gli asciugamani li avevo già portati giù nello scantinato, gli asciugamani da mare, ha preso questo telo, è salita.
P.M. M. BUCCOLIERO - Le ha chiesto del telo da mare?
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E lei che cosa ha detto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha detto: "dove stanno"? Ho detto: "giù nello scantinato". P.M. M. BUCCOLIERO - Dove nello scantinato, lei glielo ha detto dove, in che posto, come erano custoditi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sapeva dove stavano, dove intendevo dire, aveva capito, lei. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, come erano custoditi? Ce lo dica. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stavano messi in un sacchetto tutti quanti e messi in una specie di scaffale. P.M. M. BUCCOLIERO - E messi in uno scaffale. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quindi è scesa giù. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lo ha preso ed è risalita. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, più o meno lei ci può dire quanto tempo è rimasta giù per trovare questo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, roba di tre - quattro minuti, non più di tanto. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. È risalita e che cosa ha detto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che poi è andata in camera e poi è tornata da me per dirmi: "mamma, sto andando". P.M. M. BUCCOLIERO - Ed è uscita. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ed è uscita. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando Sara esce chi è che sta in casa in quel momento? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ci siamo io, la badante e mio marito.
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103 P.M. M. BUCCOLIERO - Esattamente che cosa fate, ci dovete spiegare bene quello che voi fate. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, allora, io cucino la pasta. P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora. Allora, intanto quando Sara esce lei che cosa sta facendo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sta bollendo l'acqua e sto cucinando la pasta. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma io voglio sapere questo, quando Sara esce lei prende la padella? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, c'era già l'acqua. P.M. M. BUCCOLIERO - C'era già l'acqua. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stava per bollire e versare la pasta. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi che cosa ha fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Verso la pasta, la sto cuocendo, poi l'abbiamo mangiata, poi... P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, signora, un attimo solo. Quando Sara è uscita lei ha detto che l'acqua stava bollendo, ha messo la pasta dentro. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Avete poi apparecchiato o era già apparecchiato? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, intanto apparecchiavo la tavola, perché la badante stava sul terrazzino a parlare col cellulare, allora ho apparecchiato la tavola, cucinavo la pasta, poi quando si è cotta l'abbiamo mangiata. P.M. M. BUCCOLIERO - Avete mangiato la pasta. Ovviamente avete mangiato come, al tavolo, seduti? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Al tavolo, sì, seduti normalmente. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, che pasta era, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spaghetti.
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104 P.M. M. BUCCOLIERO - Che condimento avete fatto, se ne avete fatto qualcuno. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, abbiamo fatto il sugo, cioè il sugo l'avevo già preparato. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi dopo abbiamo fatto una fettina in padella, abbiamo preparato... P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo solo, quando avete finito di mangiare la pasta avete cucinato la carne? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dopo. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dopo, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - La carne che aveva acquistato... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Giacomo. P.M. M. BUCCOLIERO - Giacomo. Oltre alla carne avete mangiato qualche altra cosa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, abbiamo fatto l'insalata, che l'abbiamo mangiata insieme alla fettina e poi dopo non mi ricordo se abbiamo mangiato la frutta, mi sembra che Giacomo l'ha mangiata, però non mi ricordo se io l'ho mangiata, poi abbiamo lavato i piatti. P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque della frutta a tavola l'avete messa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Avete preso anche il caffè? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare di no, perché di solito lo prendevamo dopo che ci alzavamo. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei nel verbale del 10 dicembre lei dice, dopo l'uscita di Sara, dice: "preciso ancora che dal momento in cui Sara si è allontanata da casa ho fatto bollire l'acqua e dopo avere cotto la pasta, apparecchiato, mangiato primo, secondo e frutta", quindi l'acqua è stata fatta bollire dopo l'uscita di Sara o no? Cioè questo passaggio è bene che chiarisca alla Corte d'Assise.
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105 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mentre Sara è uscita l'acqua stava bollendo, in quel frangente ho versato la pasta. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quindi era già sul fuoco l'acqua, in sostanza. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quindi poi dopo avere pranzato, come ha descritto, che cosa avete fatto dopo il pranzo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, abbiamo sparecchiato, abbiamo lavato i piatti, abbiamo fatto qualcosa in cucina e siamo andati a riposare. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa avete fatto in cucina, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Abbiamo tolto qualche macchia della pittura, però poi ero stanca, me ne sono andata in camera. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, allora, un attimo, signora, quando quindi avete tolto la tovaglia, i piatti, avete lavato tutto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quando avete pulito poi in cucina queste macchie che diceva? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma qualcosa, perché poi eravamo stanchi e ce ne siamo andati a riposare. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, certo, ma avete lavato a terra, pulito con la scopa, che cosa avete fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io ricordo che qualche macchia stavo togliendo, poi dico: "ma sì, adesso andiamo a riposare, che poi quando ci alziamo continuiamo". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho capito. E quindi poi che cosa avete fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, la badante se ne è andata in camera sua, io nella mia, mentre ho preso il cellulare che stava sul comodino ho visto che...
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106 P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei è entrata in camera sua da letto, la camera da letto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ho visto delle chiamate di Sabrina, ricordo che stavo per chiamare Sabrina, forse è partita anche una chiamata ed è arrivata Sabrina e dice: "zio, Sara si è preparata? Perché dobbiamo andare al mare", io attraverso mio marito... P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "che se è venuta a casa tua", ha detto Giacomo: "è venuta a casa tua", poi mi sono affacciata, però l'ho vista così di sfuggita Sabrina, ha detto: "no, non è venuta a casa mia", "comunque" ho sentito dire a Mariangela "torniamo, casomai noi abbiamo fatto una strada e lei ne ha fatta un'altra". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, precisiamo un attimo queste circostanze, quindi lei entra nella sua stanza da letto, prende il cellulare e si rende conto che ci sono delle chiamate di Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda quante chiamate ha visto di Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che erano tre, quattro. P.M. M. BUCCOLIERO - Un tre - quattro chiamate. Senta, quindi in questo momento lei cerca di chiamare Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E suo marito avvisa che è arrivata a casa? Come sono andate le cose? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, sentiamo suonare, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ma lei stava cercando di chiamare Sabrina, l'aveva già chiamata? Oppure? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, vedo le chiamate sul mio cellulare, faccio per chiamare Sabrina, però non mi
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107 ricordo se ho fatto in tempo a chiamarla, perché proprio in quel momento arriva Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito, ma arriva e parla con chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra Giacomo, perché io ho sentito Giacomo che, Sabrina che diceva: "zio, Sara si è preparata? Perché dobbiamo andare al mare" e io attraverso mio marito ho detto: "che se è andata a casa sua", poi mi sono affacciata, ho detto: "se è venuta a casa tua", "no, a casa mia non è venuta", "comunque" - ha detto alla sua amica - "torniamo, casomai lei ha fatto una strada e noi ne abbiamo fatta un'altra". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma in tutte queste cose lei ha visto la sua amica? Lei chi ha visto? Questo ci deve dire, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina sì, l'ho sentita, l'ho vista. P.M. M. BUCCOLIERO - Sabrina l'ha vista e va bene. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - L'amica l'ha vista? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però roba di pochi secondi, perché se ne è andata subito. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quando ha visto Sabrina si ricorda il suo stato d'animo come era? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ripeto, la prima volta che è venuta l'ho vista così, di sfuggita. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei a questa domanda del Pubblico Ministero risponde, 28 ottobre: "Sabrina quando ha chiesto di Sara non era agitata, rimanendo un po' perplessa quando noi abbiamo riferito che Sara era andata presso la sua abitazione". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, però roba di attimi. P.M. M. BUCCOLIERO - Come l'ha vista? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Roba di attimi, non riesci a...
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108 P.M. M. BUCCOLIERO - Non ha collocato bene la situazione di Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ecco, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nelle dichiarazioni del 10 dicembre su questo punto quando arriva Sabrina lei dice: "in più dal volto di Sabrina ho intravisto una preoccupazione che di fatto mi ha insospettita". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma diciamo che mi sono preoccupata più la seconda volta, cioè la prima volta non... P.M. M. BUCCOLIERO - No, stiamo parlando adesso della prima volta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah. AVV. N. MARSEGLIA - Faccia rispondere, Pubblico Ministero. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè la prima volta potevano essere tante le interpretazioni. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sembrava preoccupata, sembrava normale, cioè è stata una cosa così, una svista. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Che significa "una svista"? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che l'ho vista per pochi attimi. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Ma in quel momento lei si è preoccupata per sua figlia? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, sì, perché sapendo che Sara mi aveva detto che era andata a casa sua, poi vedendola come si era preparata, con il telo, con il costume, tutto quanto, cioè dove poteva essere andata? A quell'ora poi i negozi erano chiusi, non è che potevo immaginare... P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che dice: "passando per il negozio sia entrata nel negozio", erano chiusi, andare a
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109 casa di qualche amica il pomeriggio intorno all'una e mezza - le due si dorme, per cui dove poteva andare? P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, su questo punto lei pure ha dato la risposta, sempre sotto forma di contestazione, Presidente, il 10 dicembre 2010, sul discorso della preoccupazione, la giustificazione per cui si era preoccupata, lei dice: "preciso ancora che dal momento in cui Sara si è allontanata da casa ho fatto bollire l'acqua e dopo avere cotto la pasta, apparecchiato, mangiato, primo, secondo e frutta". AVV. N. MARSEGLIA - Ma che c'entra questa contestazione? È già fatta questa contestazione. P.M. M. BUCCOLIERO - Posso? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, andiamo al punto che riguarda questa domanda. P.M. M. BUCCOLIERO - "Secondo e frutta, avevo pulito con la badante tutta la cucina, quindi era trascorso tempo dalla partenza di Sara", il discorso del perché era preoccupata. AVV. N. MARSEGLIA - Presidente, non si parla di nessuna preoccupazione nel verbale, quindi credo che la contestazione sia strumentale per fare entrare dalla finestra... P.M. M. BUCCOLIERO - No, no, Avvocato, per carità, il punto è stato chiarito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - (Intervento svolto lontano dal microfono). P.M. M. BUCCOLIERO - Lei, signora, quando Sabrina va via che cosa fa, prende la macchina, non prende la macchina, che fa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, dico a mio marito... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non può chiedere "prende la macchina"? Che cosa fa? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, che cosa fa, va bene. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa fa?
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110 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dico a mio marito: "prendiamo la macchina, andiamo a vedere che è successo". P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Per quale motivo dice a suo marito: "prendi la macchina"? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché sentendo Sabrina che non è arrivata, dico: "dove è potuta andare"? Lui dice: "facciamo un giro, vediamo casomai sta in giro" e abbiamo... P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei si è preoccupata di Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, certo. P.M. M. BUCCOLIERO - Per questo dice a Giacomo di prendere la macchina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Certo. P.M. M. BUCCOLIERO - La domanda allora è questa, perché si è preoccupata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, per il fatto che era trascorso del tempo. P.M. M. BUCCOLIERO - E questo stiamo dicendo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina che mi diceva che non è arrivata a casa sua, io dicevo: "i negozi sono chiusi, a questa ora le persone riposano, cioè sarà successo qualcosa". P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, quindi era trascorso del tempo dall'uscita di Sara. Quindi voi prendete la macchina, che cosa accade? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mentre sto uscendo la macchina faccio per entrare, arriva Sabrina con la sua amica, l'amica si ferma con la macchina all'angolo tra Via Verdi e II Vico Verdi e viene lei incontro a me dicendomi: "no, zia, Sara non è arrivata a casa", ho detto: "va bene, allora gli dici a tua madre casomai arriva Sara a casa di trattenerla", dice: "no, la mamma non è in casa", "allora glielo dici a tuo padre", "eh, no, papà"... rimane così, con la risposta in sospeso,
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111 senza dire né che c'è, né che non c'è, cioè dice: "no, papà... va beh"... non risponde. P.M. M. BUCCOLIERO - Non dà risposta su questo. Quindi disse che la mamma non era in casa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non era in casa. P.M. M. BUCCOLIERO - Poi voi che cosa avete fatto con suo marito, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Noi abbiamo preso la macchina, abbiamo fatto il giro di un isolato, però oramai mi sentivo agitata, ho detto: "senti, è inutile che perdiamo tempo a girare, ma secondo te la bambina dove poteva andare a quest'ora? Andiamo subito in Caserma, facciamo la denuncia, perché qui qualcosa è successo". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, benissimo. Prima di andare in Caserma siete passati da qualche altro posto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che siamo.., sì, abbiamo girato dalla via di mia sorella Emma e c'era ferma Sabrina con la sua amica Mariangela e chiedevano: "ma zia, è passata di qua Sara, è venuta"? E mia sorella diceva: "no, qui non è venuta". P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Voi dopo zia Emma che cosa avete fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Siamo andati in Caserma. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa avete fatto in Caserma? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - C'era il piantone e ho spiegato quello che è accaduto, che Sara è uscita, che non è arrivata a casa della cugina e si dovevano dare da fare, perché sicuramente qualcosa era successo, io avvertivo un'agitazione, dico: "qui qualcosa è successo, è impossibile che questa è sparita, dove è andata"? P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ma quando siete andati in Caserma in questa prima circostanza con Giacomo lei ricorda se quella è la circostanza in cui ha firmato la denuncia oppure poi ci è andata altre volte in Caserma?
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112 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io so che al piantone gli ho raccontato i fatti. P.M. M. BUCCOLIERO - E va bene, al piantone ha raccontato i fatti. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi se è stato firmato, se non è stato firmato questo non lo ricordo, però ricordo che sono andata dopo avere fatto un isolato e siamo andati in Caserma. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo, sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi siamo usciti e ci siamo avviati verso la litoranea, ha detto mio marito: "vediamo magari i posti dove frequentavano loro, casomai qualcuno l'ha vista", dico: "sì, ma io mica questi posti li conosco? Che ne so io dove andavano loro"? Ma siamo andati così al mare, ma giusto perché non sapevi cosa fare, alla fine ho detto: "ma che ci stiamo a fare qua? Mica possiamo chiedere a tutte le persone: "che avete visto Sara? Avete visto Sara? Che conoscono Sara le persone"? Poi lui, mio marito ha detto: "chiama la sua amica Francesca, vedi se casomai sta a casa sua", ho detto: "ma che ci doveva fare a quest'ora a casa di Francesca"? In tutti i modi lui ha insistito e ho chiamato Francesca, la sua amica. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, si ricorda con quale cellulare ha chiamato Francesca? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con quello di Sara, perché lì c'erano memorizzati i numeri dei suoi compagni, dei suoi amici. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei quando è uscita poi dalla sua abitazione ha preso il cellulare di Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - E ha lasciato il suo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, a casa. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi chiama Francesca e che cosa..?
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113 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E dice che a casa sua non è andata. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma quale cellulare di Sara, quello che aveva..? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, quello rosa. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi non quello che aveva regalato Claudio. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei prima sì, ne aveva un altro, che stava a casa. P.M. M. BUCCOLIERO - Ne aveva un altro. Quindi ha chiamato Francesca? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e lei mi ha detto che non era andata a casa sua. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda se nella circostanza lei ha chiamato anche Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra di averla chiamata più di qualche volta, ma giusto per capire quello che si stava facendo, perché anche lei girava per trovare Sara, ci tenevamo così in contatto: "io sto chiedendo a quello, io sto chiedendo a quell'altro", questo tipo, cioè questo genere di... P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque ha chiamato Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Se le ricorda lei queste chiamate. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Poi che cosa fate dopo questi giri, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Torniamo a casa. P.M. M. BUCCOLIERO - Tornate a casa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E la badante mi dice che i Carabinieri avevano chiamato. P.M. M. BUCCOLIERO - Dove avevano chiamato? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sul mio cellulare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sul suo cellulare. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che stava a casa.
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114 P.M. M. BUCCOLIERO - Il numero se lo ricorda, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque quello in uso a lei o intestato a lei? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è soltanto quello il numero che ho. P.M. M. BUCCOLIERO - Soltanto quello. Bene, quindi che cosa fate? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Siamo tornati in Caserma, Giacomo non è venuto, mi sembra che sia arrivata Sabrina, Cosima, perché ricordo di trovarmi lì in Caserma con Cosima e Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, spieghi bene, quindi voi andate in Caserma perché i Carabinieri vi chiamano. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, volevano una foto di Sara.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, in Caserma lei va da sola o con suo
marito? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dovevamo andare io e lui, però poi mi ritrovo lì in Caserma con Sabrina e Cosima. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, come si ritrova in Caserma con Sabrina e Cosima, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché anche loro si stavano preoccupando. P.M. M. BUCCOLIERO - No, come, nel senso quando lei arriva in Caserma dove le trova Sabrina e Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non la ricordo bene questa circostanza, ricordo che sono stata chiamata per delle foto di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che poi Cosima mi ha detto che... P.M. M. BUCCOLIERO - Un attimo, signora, un attimo, quello che ha detto Cosima ora arriviamo.
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115 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Facciamo finire però, Pubblico Ministero, "Cosima mi ha detto"? Prosegua, poi fa l'altra domanda. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Siccome c'era bisogno di una foto più recente, Sara non ne aveva più recenti e lei ha detto: "noi abbiamo l'album di Valentina, di quando si è sposata e ci sono delle immagini più recenti", che poi abbiamo trovato tante altre foto, tra cui quelle che si scattava Sara, quelle... insomma le abbiamo trovate altre foto più recenti. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, le ricordo la circostanza dell'incontro con Cosima e Sabrina, lei dice, quindi dopo essere andata in Caserma perché i Carabinieri vi chiamano. AVVOCATO N. MARSEGLIA - È una contestazione? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì: "siamo quindi uscite dalla Caserma dopo circa cinque - dieci minuti, proprio quando giungevano mia sorella Cosima con la figlia Sabrina". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, a quei tempi la memoria era più lucida. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, si ricorda? Cioè voi stavate in Caserma e poi sono arrivate Cosima e Sabrina, quando stavate uscendo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Evidentemente se ho detto così... P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Si ricorda con che macchina andavano Cosima e Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cosima ha l'Opel. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però mi sembra che o Cosima è venuta due volte, perché io mi ricordo che poi siamo ritornati con la mia macchina. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, il discorso delle foto che stavate facendo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
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116 P.M. M. BUCCOLIERO - Faccia mente locale, signora, vediamo queste fotografie, che cosa accade, i Carabinieri vi chiedono delle foto di Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Voi che cosa fate? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cosima prende questo album delle foto di Valentina. P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha già detto questo, ma quando uscite dai Carabinieri dove andate? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io riporto Cosima e Sabrina a casa loro e me ne vado. P.M. M. BUCCOLIERO - Allora, sul punto c'è sempre la contestazione, lei dice: "quindi insieme utilizzando ognuno la propria autovettura siamo andati prima presso la mia abitazione per cercare una foto di Sara, qui ho preso una foto di Sara più recente e poi ci siamo recati a casa di Cosima, sempre con due autovetture". È così? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ripeto, dopo 17 mesi, io già ho una memoria che... P.M. M. BUCCOLIERO - E lo so, signora, perciò, certo, le faccio la contestazione. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - So che Cosima c'era in Caserma, però mò tutti questi passaggi mi riescono difficili. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ricorda poi di avere sfogliato un album di foto da Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma l'abbiamo guardato insieme l'album. P.M. M. BUCCOLIERO - E questo dove, a casa di Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A casa sua. P.M. M. BUCCOLIERO - A casa sua. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché l'album ce l'ha a casa sua. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quindi che cosa avete fatto poi?
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117 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Abbiamo preso questi album e siamo andati in Caserma. P.M. M. BUCCOLIERO - Per lasciare le foto di Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco. Quando siete andati in Caserma chi c'era in Caserma, lei con chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io sola, Cosima stava con Sabrina, cioè quando sono ritornata in Caserma c'ero io, Cosima e Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ho capito. E avete lasciato queste foto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra... P.M. M. BUCCOLIERO - Poi che cosa è successo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi dopo avere lasciato queste foto ce ne siamo tornate. P.M. M. BUCCOLIERO - Dove, signora, ci spieghi, come vi siete lasciati poi con Cosima e Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che siamo usciti dalla Caserma e ho accompagnato Cosima e Sabrina a casa loro. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, e lei è tornata a casa sua. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Poi si ricorda quando ha rivisto Sabrina e Cosima quel giorno? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - La sera stessa intorno alle 20.00, è venuta con sua madre. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lì parlando del più e del meno è uscito il discorso dei diari. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè ci spieghi bene, spieghi alla Corte. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho preso un paio di diari di Sara, perché lei ne aveva diversi e ho chiesto a Sabrina: "leggiamo questi diari, per vedere se c'è qualcosa di utile per capire la sparizione di Sara", no? Sabrina guardandoli ha detto: "eh, ma qui c'è tanto da
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118 leggere, zia", "va beh" - dico - "vuol dire che te li prendi e te li leggi". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma come è uscito fuori il discorso dei diari? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo, cioè in quel contesto cercavamo qualcosa per capire questa sparizione anomala. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, appunto, certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se nei diari trovavamo qualche frase che ci potesse aiutare perché Sara era sparita. P.M. M. BUCCOLIERO - Giusto. Allora, io le contesto che sul punto il 20 ottobre lei dice: "intorno alle ore 20.00 sono venute a casa Sabrina e mia sorella Cosima, abbiamo parlato sempre della scomparsa di Sara e poi Sabrina mi ha chiesto di vedere i diari di Sara per verificare se si potevano rinvenire notizie utili per il ritrovamento della stessa". È così, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, in maniera... P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei ha preso... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè praticamente stavamo collaborando, diciamo. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. Quindi lei ha preso poi questi diari, che cosa ha fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha letto una pagina, due, però dice Sabrina: "qui c'è tanto da leggere, non è che fai in tempo a leggerli tutti", non bastava una serata. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "va bene, allora te li porti a casa, così vedi se c'è qualcosa di utile", poi c'era un altro diario piccolino con il lucchetto, che Sara lo aveva comprato per l'anno che doveva frequentare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E Sabrina ha detto: "zia, a questo punto bisogna vedere se casomai ha scritto
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119 qualcosa dentro" e abbiamo rotto il lucchetto per vedere quello che c'era scritto e c'era una frase un po' così, diceva: "sono", mò le parole precise non le ricordo, diceva: "sono innamorata di un ragazzo di 27 anni, sono confusa", lì per lì sono rimasta basita di questo messaggio, da questo scritto di Sara, no? Ho detto a Sabrina: "ma guarda un po', lei che criticava te, ma guarda un po' che cosa scrive lei". Sabrina con un sorriso sarcastico dice: "eh, zia, ma lo dice, poverina, che è confusa". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, signora, in merito a questo diario disse qualche cosa altro Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, disse: "comunque, zia, questo diario non lo dare ai Carabinieri, altrimenti poi Ivano avrà dei grattacapi, cioè vedranno questa frase", cioè sarebbe stato un problema per Ivano, lì per lì ho acconsentito, però poi quando sono venuti i Carabinieri a richiedere i diari glielo ho dato. P.M. M. BUCCOLIERO - Glielo ha dato poi invece. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma in quella circostanza Sabrina portò via i diari che lei le aveva detto di controllarsi a casa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, un paio, perché dissi: "vedi, casomai c'è".., io mi fidavo di Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - E certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - "Vedi se c'è qualcosa di utile". P.M. M. BUCCOLIERO - E poi questi diari che ha portato via Sabrina sono stati restituiti a lei da Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che dopo due - tre giorni sono venuti i Carabinieri a chiedermi i diari più recenti di Sara, perché ne aveva diversi e ne hanno presi due o tre, poi dopo due - tre giorni hanno detto:
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120 "ce li deve dare tutti i diari" e ho dato quelli che sono rimasti. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quelli di Sabrina io me li ero proprio dimenticati. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma Sabrina a lei, per quello che è il suo ricordo, li ha restituiti a lei? Sa che fine hanno fatto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo, perché erano tanti i diari. P.M. M. BUCCOLIERO - Non si ricorda questo fatto. Senta, successivamente con riferimento a questo diario chiuso con un lucchetto che lei ha consegnato ai Carabinieri lei ha detto a Sabrina di averlo consegnato ai Carabinieri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa ha detto Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha detto: "mannaggia, mò mettono nei guai Ivano". P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, su questo punto proprio quando Sabrina apprende da lei che lei ha consegnato quel diario ai Carabinieri io le contesto che la risposta data da Sabrina fu: "mannaggia, che succede". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, qualcosa del genere, ricordo che... P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi conferma questa circostanza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Verbale del 29 settembre, questo. Senta, quindi questo avviene intorno alle 20, ha detto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quando tornano, poi che cosa succede, se ne vanno via Cosima e Sabrina? Rimangono, che fanno? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, se ne vanno, dopo un po' se ne vanno, poi i giorni seguenti venivano per
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121 sostenermi, per fare interviste, cioè stavano sempre vicino a me, andavamo in Caserma insieme. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma quando poi voi parlavate tra di voi con Cosima, con Sabrina della scomparsa di Sara Sabrina le diceva quali erano le sue idee, che cosa poteva essere accaduto? Che cosa diceva? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Sabrina con me non parlava mai, ero io che magari uscivo qualche discorso, dicevo: "ma Sabrina, conoscendo Sara che era un tipo che non si teneva niente, che diceva tutto, magari ha sentito qualcosa, ha detto qualcosa e qualcuno"... cioè io pensavo su quell'atteggiamento di... P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, quello che diceva Sabrina, sì, quello che diceva Sabrina ci interessa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E lei Sabrina diceva: "è questo, zia", cioè che Sara era una che non si teneva niente dentro. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. No, ma a questa domanda del Pubblico Ministero lei risponde. PRESIDENTE C. TRUNFIO - È una contestazione? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, Presidente, verbale del 28 ottobre: "ricordo che Sabrina cercava di accreditare la tesi del rapimento di Sara ad opera di rumeni oppure ad opera di amici di mio marito". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei dopo un tre - quattro giorni mi disse... P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, sì, cioè nelle giornate successive. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi disse: "zia, in paese tutti dicono che con la sparizione di Sara c'entra o lo zio o la badante, eh, così dicono in giro, eh". P.M. M. BUCCOLIERO - Fece riferimento, in ordine a questa circostanza, al soggiorno di Sara a San Pancrazio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, anche, dice che... P.M. M. BUCCOLIERO - Che diceva?
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122 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che a San Pancrazio tutti l'avevano notata. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, ma quando lei aveva gli incontri poi con i Carabinieri lei andava in compagnia, da sola, con chi andava? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, andavo sempre con Cosima, con mia sorella Emma, mai da sola, in compagnia.
P.M. M. BUCCOLIERO - In compagnia. Ma era lei che chiamava
Cosima per dire... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, stavano a casa mia. P.M. M. BUCCOLIERO - Stavano sempre a casa sua. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e andavamo insieme. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, ricorda poi il giorno, o meglio, la sera del ritrovamento del corpo di Sara, dove si trovava lei, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ero a casa di Cosima. P.M. M. BUCCOLIERO - Perché? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché Cosima e Michele stavano qui in Procura, poi Ivano doveva fare la diretta quella sera e Sabrina mi disse: "zia, Ivano a casa tua non ti conosce, si sente in imbarazzo, perché non la facciamo a casa mia"? Ho detto io: "per me o casa mia o casa tua non mi cambia niente, la facciamo a casa tua", perché quella sera c'era Ivano e Alessio anche. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, presso i Misseri insomma, da Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda dei comportamenti particolari quella sera di Sabrina, Alessio e Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, c'era un clima festoso, cioè Sabrina che scherzava con Alessio, mentre invece Ivano lo sentivo molto più nervoso, più irritato, mentre con Alessio c'era uno scambio di battute, di risate, poi gli operatori di "Chi l'ha visto" lo possono commentare molto meglio, perché questo...
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123 P.M. M. BUCCOLIERO - Va beh, quello che sa lei, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Questi operatori erano rimasti sbalorditi, perché quella sera mancavano soltanto i palloncini, non sembrava la diretta di una sparizione di una bambina, ma si vedevano questi che scherzavano, che ridevano come... non lo so che cosa. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era un clima soprannaturale, quasi. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma a questa trasmissione doveva partecipare anche Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma lei non voleva, Sabrina le abbiamo chiesto più volte, però lei non ha voluto partecipare. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda poi durante la trasmissione alla notizia poi della confessione di Michele Misseri che reazioni ci sono state all'interno di quell'abitazione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In quel momento Sabrina si è messa a urlare dicendo: "lo hanno incastrato, lo hanno incastrato", poi noi ce ne siamo andati. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, "l'hanno incastrato, l'hanno incastrato". E che ha fatto, è rimasta in casa, è uscita fuori, che cosa ha fatto in quella circostanza? Se se lo ricorda. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io me ne sono andata, non so più poi che cosa abbia fatto lei, perché li abbiamo lasciati lì noi. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi è andata via subito poi lei, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, subito. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nei giorni successivi poi al ritrovamento del cadavere lei ha avuto un contatto con sua sorella Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
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124 P.M. M. BUCCOLIERO - Spieghi alla Corte. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché venne mio fratello con Emma dicendo che Cosima si sentiva male, che forse la dovevano ricoverare, cioè io dicevo: "ma se è stato Michele perché devono pagare le conseguenze loro", no? Cioè mi dispiaceva quello che stava accadendo, quindi sono andata per rassicurarle, per dire: "se è stato Michele cioè che c'entrate voi"? P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei si recò da Cosima. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa le disse? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, le dissi: "voglio dire, che c'entrate voi? Se è stato lui". P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi rincuorò Cosima, insomma. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma con Emma ebbe anche dei colloqui in merito? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Emma da quando è stata arrestata Sabrina non si è più fatta vedere. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, le ha mai parlato Emma di una corda, di un pezzo di corda ritrovato? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ma questo nei primi giorni. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa le disse? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Diceva che lei andando a casa di Cosima aveva visto questo cane che poi era il cane che seguiva sempre Sara, avere in bocca una corda e dice che gli sembrava strano questo cane, come se le volesse indicare qualcosa e lei mi faceva continuamente pressione di parlare di questa corda con i giornalisti, in Caserma, io questo fatto l'ho anche fatto presente, però nessuno ha dato importanza a questo evento. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, lei ricorda se Sara aveva le unghie lunghe, corte, se le mangiucchiava, non le mangiucchiava?
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125 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Le aveva sempre corte, anche perché aveva il vizio di mangiarsele pure. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito. Signora, si ricorda il giorno in cui è stato ritrovato poi il cellulare di Sara da Michele Misseri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, allora, quella mattina mi arriva una chiamata, metto il cellulare all'orecchio e sento la voce di Sabrina, poi mi è stato detto che era Valentina, però a me è sembrata Sabrina, perché io poi quando sono andata a casa loro, perché io quella mattina dovevo venire in Pretura, ho detto: "Sabrina, allora, il cellulare"? "No, no" - dice - "è stato già verificato, non è quello di Sara", però io pensavo che fosse Sabrina, mi è sembrata la voce di Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè che parlava al telefono? Non ho capito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, io convinta che era Sabrina che mi parlava. P.M. M. BUCCOLIERO - Invece chi era? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho saputo che era Valentina, anche se ho saputo che era Valentina a me era sembrava la voce di Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Tant'è che quando sono andata a casa sua mi sono rivolta a Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, dopo questa chiamata lei ha avuto un contatto con Sabrina, avete parlato di questo cellulare? Sempre quella mattina quando stavate venendo in Procura. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, lei quando mi ha chiamato mi ha detto: "zia, ricordi se il cellulare di Sara aveva dei contorni argento"? Qualcosa del genere, ho detto: "senti, Sara da quando l'ha comprato ce l'aveva sempre in mano, io non l'ho mai visto questo cellulare e se me
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126 lo facessero vedere non sarei nemmeno in grado di riconoscerlo". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma Sabrina che cosa le disse in merito all'appartenenza di questo cellulare, se ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare che disse: "papà ne ha trovato uno, sembra che è quello di Sara", qualcosa del genere, poi quando sono andata a casa ho detto: "beh, allora, il cellulare"? "No, è stato verificato, non è quello di Sara". P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, che ore potevano essere quando ha detto: "non è quello di Sara" Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ricordo che siamo andati alle otto la mattina, perché insieme alla giornalista di "Chi l'ha visto" siamo venuti qui in Pretura io, Lucia e Valentina quella mattina, siamo venuti qui. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, quindi intorno alle otto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, intorno alle otto sono andata. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, Sara ricorda se le ha mai confidato di rimproveri e sgridate avute da Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, Cosima non la menzionava nemmeno, anzi, io qualche volta le chiedevo: "ma la zia è in casa"? "Ma la zia è al lavoro"? Non mi parlava mai di Cosima. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora Concetta, nei giorni successivi alla scomparsa di Sara lei ha mai parlato con Sabrina dei suoi rapporti con Ivano Russo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, dieci - quindici giorni prima quella sera che venne Sabrina a prendere Sara perché dovevano uscire io sentivo sempre parlare: "Ivano, Ivano, Ivano", ho detto cioè qualcosa tipo: "ma che è tanto bello, che è così bello questo Ivano"? Lei ha detto: "lo vuoi vedere, zia? Che ce l'ho sul cellulare" e mi fa vedere una foto di Ivano, che sinceramente lì sulla foto non rendeva tanto, sembrava
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127 una persona molto più grande, ho detto: "però è grande, ma quanto ha questo, 40 anni"? "No", ha fatto lei, ha fatto un sorriso sarcastico, no? "No, qui è venuto male, zia, ha 27 anni", "mah" - dico - "sinceramente a me piaceva più Andrea", "no, zia, Andrea era uno che non parlava mai v'dovevi parlare sempre tu, mentre invece Ivano è socievole, è di compagnia, sa scherzare". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ma io la domanda che le ho fatto è questa, i discorsi con Ivano, del rapporto Sabrina - Ivano sono stati fatti anche dopo la scomparsa di Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, dopo no. P.M. M. BUCCOLIERO - Quello stiamo dicendo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, dopo no. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo no. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei ha cercato di prendere il discorso di Ivano con Sabrina dopo la scomparsa di Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non credo, cioè l'argomento Ivano proprio non... anche perché quando era sparita Sara io non riuscivo a capire quello che le fosse accaduto, quindi Ivano... P.M. M. BUCCOLIERO - Lei, c'è la contestazione, su questo punto dice: "preciso che se prendo il discorso su Ivano mia nipote Sabrina si infastidisce, pertanto evito". Si ricorda qualcosa in merito, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che insomma cercava di tenere Ivano alla larga da tutta questa situazione. P.M. M. BUCCOLIERO - No, ma ricorda se Sabrina si infastidiva quando parlava di Ivano? Dopo la scomparsa parliamo, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Al momento non lo ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda, va bene. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè ricordo che cercava in tutti i modi di tenerlo lontano da questa storia.
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128 P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, signora, ci può descrivere, ovviamente per quello che.., anche sommariamente, quale era il carattere di sua figlia? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era una ragazzina allegra, solare, non si sapeva tenere niente dentro, cioè tutto quello che vedeva e che sentiva raccontava. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma era un carattere remissivo oppure abbastanza deciso? Come la descrive su questo punto, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ultimamente l'avevo vista molto cambiata, cioè molto più sicura, molto più energica, molto... cioè completamente cambiata, sembrava quasi che avesse una certa autorità. P.M. M. BUCCOLIERO - Una certa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Autorità, cioè si imponeva. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, signora, ci può dire quali sono le proprietà della famiglia Spagnolo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - La casa dove abito, poi una casa al mare non abitabile e alcuni conti in banca. P.M. M. BUCCOLIERO - C'erano dei buoni fruttiferi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Di che importo, se li ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non riesco a quantificarli. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dice nelle informazioni del 28 ottobre: "importo originario di circa 60 milioni", delle vecchie lire, ovviamente, "poi ci stanno degli investimenti tra Posta e banca", si ricorda questi investimenti che importo hanno? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dovessi fare una valutazione così non riesco. P.M. M. BUCCOLIERO - Non riesce. All'epoca dichiarò di circa 200.000 euro. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, saranno di più. P.M. M. BUCCOLIERO - Di più. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
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129 P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, questo è in sostanza l'asse patrimoniale e finanziario di Spagnolo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Che era, abbiamo detto, sposato a chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Praticamente la moglie che... P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, spieghi bene alla Corte questo passaggio, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, la moglie di mio zio era sorella a mio padre naturale. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma moglie di suo zio? Cioè la moglie di? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di Spagnolo Cosimo. P.M. M. BUCCOLIERO - Di Spagnolo Cosimo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era sorella a mio padre naturale. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Lei, signora, è stata adottata da Spagnolo Serrano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Che tipo di adozione è stato fatto? Un'adozione speciale, che adozione, se lo ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che tipo sia non lo so. P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque c'è una adozione formale, insomma. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Dichiarata dalla Corte. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, davanti alla Corte a Lecce, tutto quanto, regolare. P.M. M. BUCCOLIERO - Abbiamo prodotto, mi pare, la documentazione. Senta, la famiglia sua originaria, quindi i genitori come si chiamavano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, mio padre Serrano Antonio, mia madre Saracino Oronza. P.M. M. BUCCOLIERO - Oronza. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E i fratelli?
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130 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - I fratelli Serrano Giuseppe, Serrano Emma, Serrano Cosima e Serrano Salvatore. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. In relazione ai genitori naturali le questioni ereditarie sono state tutte quante già risolte? All'epoca erano risolte nel 2010? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - C'era stata già la divisione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Come ha funzionato? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, c'era già stata la divisione. P.M. M. BUCCOLIERO - C'era già stata la divisione. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei quindi è subentrata come gli altri fratelli nell'eredità dei genitori naturali, è così? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Sia con riferimento alle spettanze del papà, sia con riferimento alle spettanze della mamma Oronza? È tutto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Come abbiano diviso non lo so, so che hanno diviso. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè in parti uguali tra i figli, insomma. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, su questa divisione dei genitori naturali lei sa se ci sono stati dei malumori in famiglia? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, sì, come sempre. P.M. M. BUCCOLIERO - In che senso, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che loro magari... P.M. M. BUCCOLIERO - Loro chi, specifichi. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - I fratelli, i fratelli dicevano: "lei deve"... P.M. M. BUCCOLIERO - E chi sono i fratelli, ci dica, nome e cognome.
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131 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Emma, Cosima, Giuseppe. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi le sorelle e i fratelli. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa dicevano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - "Che lei essendo adottata gli spetta l'eredità da parte dei genitori adottivi". P.M. M. BUCCOLIERO - Da parte dei genitori adottivi. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi non vedevano di buon occhio il fatto che lei subentrava anche nell'eredità dei genitori naturali, visto che aveva quella dei genitori adottivi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non è che era... P.M. M. BUCCOLIERO - Non erano contenti, ecco, diciamo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, si ricorda se Cosima si è mai lamentata di questa spartizione dei beni, soprattutto con riferimento al papà naturale con lei? Le ha mai detto qualche cosa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, direttamente no. P.M. M. BUCCOLIERO - No, non nei suoi confronti. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ma Cosima era invidiosa anche di Dora, perché gli avevano dato una parte in più rispetto a loro. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, in questo senso. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché lei ha lavorato di più, cioè c'erano questi discorsi. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, sua mamma Oronza ricorda quando è deceduta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che è deceduta qualche giorno prima, perché lei è nata il 20 di ottobre, qualche giorno prima del 20 di ottobre. P.M. M. BUCCOLIERO - Che anno, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - 1909. P.M. M. BUCCOLIERO - 2009. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, 2009, sì.
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132 P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, prima di morire la mamma Oronza ha avuto bisogno di assistenza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché stava a letto. P.M. M. BUCCOLIERO - Chi ha prestato l'assistenza alla mamma? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Principalmente Emma, perché era in casa con lei. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei ha prestato assistenza alla mamma Oronza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, in base a quello che potevo sì, perché io avevo anche mio padre a casa. P.M. M. BUCCOLIERO - Spagnolo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spagnolo Cosimo. P.M. M. BUCCOLIERO - Il papà adottivo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Quindi per quello che è stato possibile. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però, voglio dire. P.M. M. BUCCOLIERO - Dica. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stesso discorso è anche per Dora che stava a San Pancrazio, non è che lei andava tutti i giorni ad assistere la madre. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Stesso discorso anche per mio fratello, che essendo maschio, cioè il maschio non fa l'assistenza alla madre. P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quindi cioè chi subiva tutto il lavoro era Emma. P.M. M. BUCCOLIERO - Era Emma, la sorella Emma. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era Emma. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, in relazione a questa sua assistenza insomma saltuaria di Oronza lei ha saputo se Cosima si è lamentata del suo comportamento? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
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133 P.M. M. BUCCOLIERO - Perché lei dice, a domanda del Pubblico Ministero: "anche per la mia mancata assistenza ho appreso in giro che mia sorella Cosima si è lamentata".
DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Può darsi che ci siano state
delle voci, però io direttamente da lei non... P.M. M. BUCCOLIERO - No, no, no, direttamente no, è chiaro, non le ha mai detto niente. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Informo che tra un quarto d'ora dobbiamo interrompere per via della registrazione, quindi approfitteremo per fare la pausa di mezz'ora. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, ma lei ha potuto percepire dei comportamenti di invidia di Cosima nei suoi confronti? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Cosima non è invidiosa nei miei confronti, Cosima è invidiosa proprio di carattere, di chi sta meglio di lei, di chi riceve di più, di chi... direttamente nei miei confronti no, è una persona invidiosa, è diverso. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Sul punto lei ha risposto al Pubblico Ministero dicendo: "preciso che l'invidia di Cosima nei miei confronti era sempre palpabile". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, voglio dire, però non solo con me, diciamo in generale. P.M. M. BUCCOLIERO - No, no, e questo, certo, anche con lei, diciamo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, ma Sabrina sapeva che Sara aveva, quel giorno era uscita con uno zainetto nero? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina? Lo dovete chiedere a Sabrina, che ne so io. P.M. M. BUCCOLIERO - No, se lo sa lei. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo so, io non lo so.
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134 P.M. M. BUCCOLIERO - Non lo sa. Signora, l'asse ereditario dei genitori adottivi a chi è andato? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A me. P.M. M. BUCCOLIERO - Tutto a lei? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, ci può dire un attimo quale era il rendimento scolastico di sua figlia, se andava bene, andava male, era contenta, non era contenta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara quando andava a scuola la vedevo molto svogliata, tanto è che i compiti se li faceva nel pullman, cioè poteva rendere di più, anche se i voti che prendeva erano discreti. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Andava bene. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi i voti insomma erano buoni. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ricorda se c'è stato un periodo in cui Sara, nell'ultimo periodo parlo, è rimasta a dormire presso Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra che è stato il periodo in cui io ho ricoverato mio padre, che poi lì in ospedale mi hanno chiesto che c'era bisogno di assistenza, finché non ho trovato una badante ho fatto le notti da mio padre e quindi Sara è rimasta a dormire mi sembra qualche settimana a casa loro, settimana - dieci giorni. P.M. M. BUCCOLIERO - Qualche settimana? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Settimana, dieci giorni, non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Il periodo quale è, se lo ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, l'ho ricoverato intorno al 24 - 25 di aprile, fino sarà stato fino all'8 - 9 di maggio. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi nel mese di maggio.
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135 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, anche. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, signora, quando Sara ha pernottato da Sabrina quando lei ha avuto modo di parlare con Sara le ha raccontato del fatto se Ivano Russo andava da Sabrina a trovarla? A trovare Sabrina e chiaramente anche Sara che stava lì, le ha mai riferito circostanze in merito? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, non ricordo che mi avesse detto niente. P.M. M. BUCCOLIERO - Non ha mai parlato di visite di Ivano Russo lì da Sabrina Misseri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io Sara ho cominciato a sentirla parlare di Ivano intorno al mese luglio, agosto così in maniera incessante. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Le ha mai detto se ha scattato delle foto ad Ivano e Sabrina lì all'interno dell'abitazione di Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Non le ha mai detto niente di questo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ha mai detto niente. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando stavate in Caserma quando ha fatto la denuncia che ha firmato, risulta l'orario alle 17.20, quale era l'atteggiamento di Cosima? Ha notato qualcosa di particolare in Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi ha impressionato una sua sfuriata, così diciamola, le scappavano delle lacrime e poi ha detto in maniera molto arrabbiata: "questa volta l'ha fatta veramente grossa, questa sera se viene gli devi tirare uno schiaffone", cioè io sono rimasta un po' spaventata, dico: "ma che cosa avrà fatto Sara, che cosa avrà detto"? P.M. M. BUCCOLIERO - Lei l'ha vista piangere Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Gli scappava qualche lacrima, però cercava di trattenersi.
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136 P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. E lei non ha chiesto: "perché stai piangendo"? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché Cosima è un tipo che se non te lo vuole dire non te lo dice, quindi era inutile anche farle la domanda, se voleva me lo diceva già. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, il giorno del ritrovamento del cellulare ricorda dove si trovava Cosima, dove stavate tutti? Se c'era una trasmissione televisiva proprio quel giorno, "Chi l'ha visto"? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che con Cosima abbiamo fatto una diretta a Porta a Porta. P.M. M. BUCCOLIERO - Diretta Porta a Porta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, c'era anche l'Avvocato Gentile, nella cameretta di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa si ricorda, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che Vespa gli diceva se lei si poteva fidare di suo marito, diceva: "ma non le sembra strano che proprio suo marito abbia trovato il cellulare"? E lei disse: "è come uno che non gioca mai all'Enalotto, gioca una volta e vince", cioè è una possibilità su miliardi di possibilità. P.M. M. BUCCOLIERO - Sul punto, signora, lei dice questo: "il giorno in cui abbiamo registrato presso la mia abitazione la trasmissione "Chi l'ha visto", credo si tratti del giorno del ritrovamento del cellulare di Sara, c'eravamo io, Valentina Misseri e mia sorella Cosima. Appena è iniziata la registrazione Cosima si è allontanata dalla cucina ove stavamo registrando". AVVOCATO N. MARSEGLIA - Forse era Porta a Porta la registrazione alla quale ha fatto riferimento. P.M. M. BUCCOLIERO - Perciò sto facendo la contestazione. AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, non è questa la... credo bisogna far precedere questo tipo di contestazione da altre domande e poi inserire.
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137 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quale trasmissione era, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Una me la ricordo di certo, era Porta a Porta, che ha partecipato anche lei. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, sì, non capiamo l'episodio. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Appunto, non lo capiamo. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè oltre, facciamo così, ecco, oltre alle lacrime di Cosima in Caserma di cui ha raccontato ricorda qualche altra circostanza nella sua abitazione in cui Cosima si è messa a piangere? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che l'Avvocato Gentile entrò nella cameretta insieme a Cosima perché si parlava di Sara e dice che mentre scorrevano le immagini di Sara dice che Cosima piangeva a dirotto. P.M. M. BUCCOLIERO - Su questo punto, ecco, adesso la faccio, Presidente, la contestazione, la ricostruzione è diversa, perché lei dice, signora: "il giorno in cui abbiamo registrato presso la mia abitazione la trasmissione Chi l'ha visto, credo si tratti proprio del giorno del ritrovamento del cellulare di Sara, c'eravamo io, Valentina Misseri e mia sorella Cosima, appena è iniziata la registrazione Cosima si è allontanata dalla cucina ove stavamo registrando e si è spostata nella camera di Sara, ebbene non ricordo se fu l'Avvocato Biscotti o Gentile che si recò nella stanza e la vide piangere a dirotto". AVV. N. MARSEGLIA - E lo chieda all'Avvocato Gentile o... P.M. M. BUCCOLIERO - È così? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quello che ho detto, quello che ho detto. P.M. M. BUCCOLIERO - No, quello che lei ha saputo dall'Avvocato Gentile o dall'Avvocato Biscotti, è così, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, l'ha già detto prima. P.M. P. ARGENTINO - Deve rispondere al microfono, signora.
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138 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Al microfono, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il Pubblico Ministero le sta ricordando quelle dichiarazioni, è così? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Forse, Pubblico Ministero, prima di iniziare un altro filone di domande credo che stia per finire la registrazione, bisogna masterizzare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, ho quasi finito, Presidente, ho quasi finito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Perché non so quanti minuti... cinque minuti. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, nel periodo estivo ricorda quali erano gli orari di uscita di Sara dall'abitazione quando non doveva andare da nessuna parte? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se non doveva andare da nessuna parte non usciva proprio, perché usciva soltanto con Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quando uscivano uscivano... P.M. M. BUCCOLIERO - No, cioè quando non c'era nessuna gita al mare, ecco, spiego meglio, quando non doveva andare al mare. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non usciva proprio. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi o andava al mare o rimaneva a casa tutta la giornata? Non sto capendo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, rimaneva a casa, che poi... P.M. M. BUCCOLIERO - E poi usciva la sera? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ecco, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Presidente, io volevo mostrare alla testimone le foto che sono state acquisite la volta scorsa, se possiamo, e poi ho finito.
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139 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego. Diamo atto che vengono mostrate alla teste le foto acquisite alla scorsa udienza in data 31 gennaio 2012. P.M. M. BUCCOLIERO - Signora. PRESIDENTE C. TRUNFIO - La domanda quale è? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, secondo Ivano Russo quelle foto sono state scattate molte da Sara, gliene ha mai parlato Sara di questo tipo di atteggiamenti, di circostanze? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mai. P.M. M. BUCCOLIERO - Non le ha mai detto niente in merito? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Niente. P.M. M. BUCCOLIERO - Quando rimaneva lì a dormire, niente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, non sapevo nemmeno che Ivano rimaneva a dormire. P.M. M. BUCCOLIERO - No, Ivano non sappiamo che cosa faceva Ivano, quando Sara rimaneva lì a dormire, le ha raccontato qualcosa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non sapevo niente di questo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non sapeva niente di questo, va bene. Presidente, ho finito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Facciamo una sospensione e poi continuiamo, tra mezz'ora. Si sospende alle ore 14.45. Si riprende alle ore 15.30. L'udienza viene ripresa alle ore 15.30. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il Pubblico Ministero deve concludere l'esame? P.M. P. ARGENTINO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego. Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino P.M. P. ARGENTINO - Presidente, premetto che sono stato chiamato prima per ragioni di ufficio, con una questione urgente da parte di un collega, e per cui non ho seguito tutto. Se dovessi rifare magari le stesse domande... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene.
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140 P.M. P. ARGENTINO - ...Lei me lo farà notare. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ci saranno le parti, credo, che... P.M. P. ARGENTINO - Grazie. Una prima domanda, signora: lei può dire alla Corte l'orario preciso in cui Sara quel giorno è uscita da casa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io ho già precisato che con gli orari non mi trovo; comunque, quando è arrivata Sabrina, la sentivo dire, no? "Zia, Sara mi ha fatto lo squillo alle due e mezzo", e io ho preso per buono quell'orario. P.M. P. ARGENTINO - Ecco, per questo volevo dirle, Signor Presidente, ci sono due atti che io contesto: la prima è la denuncia resa da Serrano Spagnolo Concetta il 26 agosto 2010 alle ore 17.20 al Comando Stazione Carabinieri di Taranto. In questa denuncia dice: "Verso le ore 14.30 odierne mia figlia, Scazzi Sara, è uscita di casa per recarsi presso l'abitazione di sua cugina Misseri Sabrina". Secondo atto, è un verbale di sommarie informazioni rese il 14 settembre 2010, in cui la signora Serrano Spagnolo dice: "In ordine all'allontanamento di mia figlia Sara, avvenuto in data 26 agosto 2010, ed in particolare a quanto accaduto poco prima dalla sua uscita da casa, vi preciso che verso l'ora di pranzo, precisamente alle ore 14.30 circa, mentre ci trovavamo in cucina unitamente a mio marito e ci accingevamo a preparare il pranzo, Sara si avvicina dicendoci testualmente: <<Mamma, Sabrina mi ha mandato un messaggio per prepararmi per andare al mare>>, quindi è uscita dalla cucine e andava in stanza a prepararsi". Questi orari che lei ha fornito ai Carabinieri come li ha desunti allora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè li ho dedotti dal fatto che Sabrina mi diceva che le aveva mandato il messaggio, alle 14.30 riceveva lo squillo. Allora io ho fatto quel calcolo. Però come riscontro in casa non avevo né
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141 orologio, né televisione, perché stavamo imbiancando, quindi quello che mi diceva Sabrina per me andava bene. P.M. P. ARGENTINO - Quando parla di Sabrina, lei fa riferimento al primo contatto che lei ha avuto dopo che è uscita Sara? Dopo che è uscita Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Benissimo. E allora, per piacere, dica alla Corte che cosa, facendo uno sforzo di memoria, che cosa le ha detto Sabrina con riferimento a questo fatto che... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè si parlava che Sara... P.M. P. ARGENTINO - E soprattutto con riferimento alla telefonata. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Più o meno ricordo, eh? Che diceva che molto probabilmente Sara era stata presa proprio vicino casa, perché le celle prendevano il cellulare lì vicino: "Perché io ho fatto uno squillo, cioè gli ho mandato il messaggio, non ho ricevuto risposta. Poi, alle 14.30, mi manda uno squillo". Da lì ho dedotto che Sara fosse uscita a quell'ora. P.M. P. ARGENTINO - E allora, io le richiedo adesso un ulteriore chiarimento. In questo verbale di denuncia che lei presenta il giorno 26 agosto 2010 alle ore 17.20, dopo che ha parlato dell'orario, ha continuato dicendo: "Tant'è che ha preso i suoi asciugamani e portandosi seco uno zainetto colore nero, è uscita da casa, vestita con maglietta e pantaloncini di colore rosa, interpellata mia nipote". Che significa questo: "Interpellata mia nipote"? Che io adesso le sto contestando. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Beh, quello che giorno era? AVVOCATO - Leggiamogliela tutta. P.M. P. ARGENTINO - Del 26 agosto 2010. La leggo tutta? Sì, va bene: "Interpellata mia nipote, predetta mi ha riferito che mia figlia non l'ha per niente vista, ma che verso
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142 le ore 14.30 ha ricevuto uno squillo sul suo telefono cellulare, avente numero 340-4096064". Quello che io le sto chiedendo è una spiegazione sul termine "interpellata". E' stata lei che ha assunto l'iniziativa di chiedere a Sabrina se avesse avuto qualche contatto telefonico con Sara, o è stata Sabrina che di sua iniziativa gliel'ha riferito? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, me l'ha detto lei, perché... P.M. P. ARGENTINO - Di sua iniziativa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. P.M. P. ARGENTINO - Quindi questo "interpellata" è sbagliato qui? P.M. M. BUCCOLIERO - E va beh, Presidente, a tutto c'è un limite. Addirittura la verbalizzazione sarebbe sbagliata perché in questo momento interviene il chiarimento. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Questo è un commento del Pubblico Ministero che rimane tale. La contestazione è legittima abbiamo sentito la risposta. AVVOCATO - E' trascritto in... P.M. P. ARGENTINO - No? Allora è stata Sabrina che le ha riferito... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché... P.M. P. ARGENTINO - ...di sua iniziativa questa cosa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...mi spiegava di questi messaggi, di questo squillo che le aveva mandato Sara. P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Allora, vediamo un po'. Se non ricordo male, rispondendo al collega Buccoliero, lei ha detto di avere ascoltato la telefonata intercorsa tra Sara e Sabrina avente ad oggetto Ivano. Ma oltre a questa telefonata, lei ha avuto possibilità di trattare questo argomento con Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Argomento Ivano? P.M. P. ARGENTINO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io dicevo: "Ma chi è..."
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143 AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' stato già chiesto, Presidente. Visto che il Pubblico Ministero voleva essere aiutato se ripeteva domande già fatte dall'ufficio. AVVOCATO - La domanda è identica a quella che aveva fatto il dottore Buccoliero. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lo agevoliamo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Io ricordo che sia stato già chiesto. P.M. P. ARGENTINO - E' stato già chiesto? AVVOCATO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ci sono contestazioni da formulare, ulteriori specificazioni? P.M. P. ARGENTINO - No, se è stato... l'ha chiesto e ha risposto non ci sono problemi. Ecco, adesso con riferimento a questo argomento, ricorda se comunque questo argomento è stato affrontato anche in presenza di Claudio durante il periodo di ferie? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo un giorno che stavo lavando i piatti, eravamo tutti a casa, avevamo finito di pranzare, stavano lì seduti Claudio, la badante, Sara, mio marito forse era andato a riposare, che Sara diceva in modo molto animato, no? "Lei che si toglie la maglietta, Ivano che gli dice: <<Rimettiti la maglietta, te lo dice in tanti modi che io ti voglio solo come amica, non ti voglio come compagna, cioè ma che persona sei?>>" Cioè criticava fortemente Sabrina. P.M. P. ARGENTINO - Quindi era presente Claudio in occasione di questo discorso? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Sì. Senta, e di Mariangela sua figlia le ha mai parlato con riferimento ad Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - C'è stato l'episodio in cui dice che Sabrina aveva chiesto a Mariangela, mo' non ricordo dove dovevano andare quella sera: "Portiamo con noi anche Sara?" E dice che Mariangela ha detto a
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144 Sabrina: "No, non la portiamo, altrimenti Ivano non ci considera". P.M. P. ARGENTINO - Quando è avvenuto questo discorso lo ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre quel periodo, dieci - quindici giorni prima che sparisse Sara. P.M. P. ARGENTINO - E Claudio era presente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non ricordo, non ricordo nemmeno come è uscito questo... questo fatto, in che contesto è uscito. Comunque lo ricordo, so che questo contes... cioè questo fatto è uscito, però non ricordo in quale contesto. P.M. P. ARGENTINO - Ho capito. Ma Sara le disse come aveva saputo questo fatto? In che modo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo. P.M. P. ARGENTINO - Non lo ricorda. E per quel che le risulta, Mariangela era interessata anche a Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Da quello che ne so io no, da quello che ne so io, poi... P.M. P. ARGENTINO - Perché io da questo verbale del 29 settembre 2010, un verbale di sommarie informazioni, io leggo: "Ricordo, ancora, che qualche settimana prima del fatto Sara mi disse che anche Mariangela, pur dimostrandosi amica con Sabrina, in realtà era interessata ad Ivano. Mi disse questo perché la stessa Sara era convinta di questo atteggiamento ambiguo, del quale non se n'era accorta nemmeno Sabrina". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E' probabile che l'abbia detto, però non me lo ricordo. P.M. P. ARGENTINO - Non se lo ricorda. Adesso andiamo al momento in cui Sara le comunica di aver ricevuto il messaggio di Sabrina perché doveva recarsi al mare. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Facciamo domande senza preamboli, Pubblico Ministero. P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se lei...
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145 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Marseglia, comunque... AVVOCATO N. MARSEGLIA - E Presidente, però ogni volta... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora lei faccia l'opposizione, ma cortesemente, ecco, lasci a me la... AVVOCATO N. MARSEGLIA - C'è opposizione. La domanda viene introdotta ogni volta con un preambolo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se è una premessa in fato sì, se è un commento non è consentito, nei limiti strettamente necessari all'introduzione dell'argomento. P.M. P. ARGENTINO - Grazie, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego. P.M. P. ARGENTINO - Grazie. Ricorda se lei ha avuto qualche reazione a questa notizia, a questa comunicazione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, solitamente mi lamentavo con Sara dicendo: "Qui quando c'è da fare, quando bisogna lavorare, tu te la svigni sempre". Ma così, diciamo, in maniera leggera. P.M. P. ARGENTINO - E in quella occasione ricorda se avvenne ciò? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E' probabile anche che le abbia detto qualcosa, però eravamo talmente indaffarati che non è che abbia detto chi... più di tanto. P.M. P. ARGENTINO - Senta, signora, quando ritornarono a casa suo marito e Sara, lei ha detto Sara entrò nella stanzetta sua, stette dieci minuti e poi... Suo marito che cosa faceva? Che cosa fece? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che lui era sceso giù a lavare dei pennelli, un secchio, perché stavamo anche pulendo, aveva finito di imbiancare e poi stavamo pulendo. P.M. P. ARGENTINO - E quanto durò questa operazione della pulitura dei pennelli e del secchio? Più o meno, eh? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dieci, quindici minuti. P.M. P. ARGENTINO - Dieci, quindici minuti. Rispondendo ad una domanda del collega Buccoliero, lei ha detto: "Dopo aver
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146 finito di pranzare, io me ne sono andata nella mia stanza, la badante se n'è andata nella stanza sua". Come fa a dire che la badante se n'è andata nella sua stanza? L'ha vista lei che se ne andava nella stanza sua? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "Maria, andiamocene a riposare". Poi lei, con il fatto che c'è mio padre... c'era mio padre ammalato, e ogni tanto si alzava per vedere se aveva bisogno di qualcosa, se... cioè andava a riposarsi, però in maniera relativa, diciamo. P.M. P. ARGENTINO - Sì, ma dopo aver detto questo... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - ...lei ha visto se effettivamente la badante ha raggiunto la sua stanza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ho detto così e me ne sono andata in camera. P.M. P. ARGENTINO - Se n'è andata. Però... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto: "Andiamocene a riposare", e me ne sono andata. P.M. P. ARGENTINO - Lei non ha visto... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. P.M. P. ARGENTINO - Lei non ha visto dov'è andata effettivamente la badante. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, perché me ne sono andata. P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Senta, signora, questa è una circostanza su cui io ricollego una certa importanza. Quando lei è andata a casa di Sabrina, perché poi doveva venire a Taranto con Valentina, ha parlato come orario quello delle otto, la mattina. E' certa di questo orario? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè mi ricordo che insieme a... alla giornalista di "Chi l'ha visto?", perché doveva venire anche Valentina, erano più o meno le otto. P.M. P. ARGENTINO - Ecco, a me interessa la precisione. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, non è che posso...
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147 P.M. P. ARGENTINO - Io le contesto questo verbale di sommarie informazioni del 29 settembre 2010, lei ha detto: "Giunta a casa di mia sorella, chiedevo a Sabrina del cellulare e la stessa mi ha risposto: <<E' stato verificato, non è quello di Sara>>. Potevano essere tra le 07.50 e le 08.00". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Più o meno quella era l'ora, anche perché non è che sto ogni minuto a guardare l'orologio. P.M. P. ARGENTINO - No, no, ecco, a me interessa la circostanza che potevano anche essere le 07.50, per questo le ho fatto la contestazione. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ricordo che era intorno alle otto. P.M. P. ARGENTINO - Perché poi sul punto dovranno essere sentiti altri testimoni. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché ricordo che era più o meno intorno alle otto l'orario. P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Senta, rispondendo a domanda del collega Buccoliero con riferimento al programma di "Chi l'ha visto?", lei ha detto che l'Avvocato Gentile avrebbe visto Cosima che scoppiava a piangere. Io le chiedo: è stato l'Avvocato Gentile o l'Avvocato Biscotti? Perché... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era uno dei due, però non ricordo di preciso. P.M. P. ARGENTINO - Non ricorda di preciso. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era uno... P.M. P. ARGENTINO - Però poteva essere anche l'altro. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - L'altro chi? P.M. P. ARGENTINO - O Gentile o Biscotti. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare... P.M. P. ARGENTINO - Perché lei ha dato questa risposta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi pare che fosse Gentile, mi pare. Mi pare che fosse Gentile.
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148 P.M. P. ARGENTINO - Gentile. No, perché lei, assunta a sommarie informazioni, ha parlato di Gentile o di Biscotti. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, uno di loro due, comunque... P.M. P. ARGENTINO - Uno di loro due. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...mi pare che fosse Gentile. P.M. P. ARGENTINO - Un'altra domanda: quel giorno lei ha detto che Sara uscì anche con lo zainetto nero. Questa circostanza lei l'ha constatata de visu o gli è stato riferito da qualcuno? No, serve per le ulteriori domande. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ultimamente aveva l'abitudine di portarsi sempre questo zainetto nero di stoffa, però mi sembra che poi mi sono accertata... P.M. P. ARGENTINO - Eh. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...dalla badante se portava lo zainetto. P.M. P. ARGENTINO - Ma Sara aveva solo quello zainetto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, aveva altre borse, però non lo so perché si era affezionata a quello di zainetto. P.M. P. ARGENTINO - Però aveva anche altre borse. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - E usciva anche con queste altre borse? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ultimamente sempre con questo zainetto, ultimamente. P.M. P. ARGENTINO - Con riferimento a questo zainetto, ricorda se lei ha avuto modo di parlare di questo oggetto con Alessio Pisello? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io con Alessio Pisello non ho mai parlato nei primi giorni, cioè non... non ho parlato proprio con lui. P.M. P. ARGENTINO - E dopo ne avete mai parlato di questo zainetto?
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149 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo di aver parlato con lui. P.M. P. ARGENTINO - Non si ricorda. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ma mi pare di non aver parlato con lui. P.M. P. ARGENTINO - E allora, io le faccio presente che, verbale di sommarie informazioni del primo maggio 2011 in Avetrana: "E comunque..." Ecco, allora, rifaccio la domanda, con Alessio Pisello non ha parlato. E di questo zainetto ha parlato con qualche giornalista? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché mi... mi chiedevano che cosa indossava, che cosa portava, e dicevo che Sara portava questo zainetto nero. P.M. P. ARGENTINO - E ricorda se qualche giornalista ha fatto qualche riferimento ad Alessio Pisello relativamente sempre a questo zainetto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi ricordo qualcosa, però di preciso, cioè... che anche Alessio era insieme a Sabrina per le ricerche. Una cosa confusa ricordo, non ricordo di preciso. P.M. P. ARGENTINO - E allora, io adesso le posso fare la contestazione in base a questo verbale di sommarie informazioni del primo maggio 2011. "Ne approfitto per riferire in particolare che mi è stato detto da una giornalista, questa mi ha detto che Alessio Pisello le ha riferito che il giorno 26 agosto 2010, mentre cercavano in un bidone dell'immondizia vicino la scuola Briganti qualche indumento riferibile a Sara, aveva saputo da Sabrina che Sara portava uno zaino di colore nero". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quindi era qualcosa che mi era stato riferito. P.M. P. ARGENTINO - Da questa giornalista.
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150 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, ricordavo qualcosa del genere, però non in maniera chiara. Ricordavo che c'era un episodio del genere. P.M. P. ARGENTINO - Quindi conferma questa circostanza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, la giornalista me l'ha detto, ora... P.M. P. ARGENTINO - E adesso io le chiedo di fare il nome di questa giornalista. Questo perché altrimenti questa dichiarazione diventa inutilizzabile, perché uno deve riferire la fonte. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho capito. Eh, se la giornalista è in aula e si ricorda. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ora la domanda del Pubblico Ministero, se lei ricorda il nome della giornalista... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E se io non mi rico... perché... Sì, a casa mia venivano tanti giornalisti, mo' vai a capire chi... chi l'ha detto. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non lo ricorda lei il nome di questa giornalista? Non lo ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma in tanti venivano. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè mo' ricordare il nome della giornalista... erano tantissimi che venivano, mi chiedevano, mi dicevano. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Signora, lei stava dicendo se è in aula è in grado di riconoscerla? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, voglio dire, se la giornalista si... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa voleva dire? Siccome aveva iniziato a dire: "Se è in aula"... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè, praticamente, io voglio dire se la giornalista che me l'ha detto si ricorda e si trova in aula, lo può anche dire. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ah, no. P.M. P. ARGENTINO - No, signora, se lei non mi riferisce...
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151 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sembrava che lei fosse in grado di riconoscerla. P.M. P. ARGENTINO - Se lei non mi riferisce la fonte... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho capito. P.M. P. ARGENTINO - ...non... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè ha compreso la signora. Dico, capisco che l'aspettativa... P.M. P. ARGENTINO - Comunque, a futura memoria, a futura memoria. Quando è venuta Sabrina la prima volta o la seconda volta presso la sua abitazione quel giorno, il 26 agosto, le ha chiesto particolari su come fosse vestita Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sinceramente quel giorno ero talmente sbalordita, stranita per un evento del genere, che non mi ricordo se l'ho chiesto. P.M. P. ARGENTINO - Comunque le ha chiesto se avesse con sé lo zainetto di colore nero? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A Sabrina? P.M. P. ARGENTINO - Sabrina se ha chiesto a lei. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, Sabrina non me l'ha chiesto. P.M. P. ARGENTINO - Non gliel'ha chiesto. Con riferimento ai particolari su come fosse vestita, lei ha detto: "Quando Sabrina è venuta a casa quel pomeriggio del 26 agosto 2010 per chiedere notizie di Sara, non mi ha chiesto particolari di come mia figlia fosse vestita". E' giusto quello che diceva all'epoca? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mi sembra che non mi abbia chiesto niente. P.M. P. ARGENTINO - Con quali giornaliste lei dialogava all'epoca? Se può indicarle. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Allora, con Ilenia, con Filomena... P.M. P. ARGENTINO - Con...? Piano piano. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se è possibile ricorda il cognome.
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152 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, alcuni ricordo i nomi, altri non so nemmeno come si chiamano. P.M. P. ARGENTINO - E cioè? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, con Ilenia Pietracalvino, con Filomena Rorro, con la Santoro, con l'altra... come si chiama? La Sgobba, poi c'era la Francesca Pozzi, Francesca Cenci, tanti. Altri non ricordo nemmeno come si chiamano. P.M. P. ARGENTINO - Comunque con chi di questi aveva possibilità di dialogare più frequentemente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Più frequentemente Ilenia, Filomena, la Santoro, l'altra... come si chiama? Con quattro - cinque. P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Senta, un'altra domanda: lei ricorda se Sara le ha riferito di qualche particolare episodio avuto con lo zio Michele Misseri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei un pomeriggio mi disse: "Mamma, lo zio mi ha dato 5 euro. Perché me li ha dati?" Cioè era sorpresa. Ho detto: "Mah, che ne so". "Mi ha detto di non dirlo alla zia". "Mah", dico, però non c'ho fatto caso, conoscendo anche Michele, la persona che è, non è che... cioè conoscendolo come persona corretta, tutto quanto, dico: "Ha voluto dargli questi soldi, li ha dati". P.M. P. ARGENTINO - Cosa ha detto prima con riferimento alla zia? Non ho sentito bene. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha detto: "Mamma, lo zio mi ha dato 5 euro". Già per lei di per sé era una cosa strana, perché lo zio non gli aveva mai dato soldi, no? Dice: "Perché me li ha dati?" "Mah - dico - non lo so". "Mi ha detto di non dirlo alla zia". P.M. P. ARGENTINO - Ho capito. Una precisazione: ricorda se quando Sara le disse che doveva andare a comprare la crema per Sabrina, le riferì anche in quale esercizio commerciale doveva andare a comprarla?
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153 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, All'Eurocasa, vicino casa nostra. P.M. P. ARGENTINO - Eurocasa, va bene. Ricorda se, signora, nel periodo in cui Sabrina Misseri era con lei quando vi siete recate alla Caserma dei Carabinieri, ricorda se pervenivano messaggi sul suo cellulare o se lei faceva messaggi a qualcuno? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo il giorno della sparizione di Sara, quel pomeriggio lei mandava una marea di messaggi a Ivano e mi diceva: "Zia, dico a Ivano che Sara è sparita e non ci crede. Zia, ma dice che..." Insomma, su questo tono. Io, che ero presa dal problema, cioè quasi mi infastidiva la cosa, dicevo: "Ma che me importa a me di Ivano". Però ripeteva sempre, anche in macchina, mentre l'accompagnavo: "No, ma questo non ci crede, ma..." Sempre su questo tono. P.M. P. ARGENTINO - Senta, lei ha avuto modo di conoscere oppure ha avuto modo di sentire parlare di tale Mimino? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mimino è il nipote di Michele, che frequentava la loro casa non dico giornalmente, ma quasi. P.M. P. ARGENTINO - Come le risulta questa circostanza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, a volte accompagnavo Sara a casa loro e lo vedevo. P.M. P. ARGENTINO - Che stava lì? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E stava lì. P.M. P. ARGENTINO - Lei l'ha mai conosciuto personalmente? Ha avuto mai la possibilità di parlare? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, va beh, parlare direttamente con lui no, però vedevo che parlava spesso con Michele. P.M. P. ARGENTINO - Va bene, per adesso non ho altre domande, Presidente, grazie. Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero
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154 P.M. M. BUCCOLIERO - Presidente, solo una precisazione a seguito delle domande del dottor Argentino. Senta, torniamo a quel 26 agosto, il pomeriggio quando Sara e il papà tornano a casa dopo aver fatto la spesa, la carne, l'insalata, quello che ha detto. Quando tornano a casa, lei chiede qualche cosa a Sara, le fa qualche richiesta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, perché appena rientrano in casa, Sara se ne va subito in cameretta. P.M. M. BUCCOLIERO - Se ne va in cameretta. Su questo punto lei il 30 novembre dice questo, c'è la contestazione: "Con riferimento al giorno 26 agosto 2010 preciso che al ritorno di mio marito e di Sara dalla spesa, ho chiesto a Sara di aiutarmi a pulire casa, in quanto stavamo effettuando i lavori di pitturazione". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, voglio dire, quelle cose le dicevo giornalmente, questo. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, a noi questo interessa. Ha fatto questa richiesta a Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Probabile, perché io lo dicevo quasi tutti i giorni. P.M. M. BUCCOLIERO - "La stessa - continuo nella contestazione - mi disse che non poteva aiutarmi, in quanto probabilmente sarebbe andata al mare con la cugina Sabrina". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, e... P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda questo passaggio, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara mi disse di preciso che... P.M. M. BUCCOLIERO - Probabilmente disse. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, che non era sicuro che andava. P.M. M. BUCCOLIERO - Che non era sicuro, sì. Conferma questa circostanza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì.
R.G. 9077/10 - R.G.N.R. 2/11 - 07/02/2012 c/MISSERI MICHELE ANTONIO + ALTRI
155 P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Presidente, ho finito. Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino P.M. P. ARGENTINO - Chiedo scusa, mi perdoni, Presidente, l'ultima domanda. Ricorda se lei, nel corso delle indagini, dopo che fu trovato il corpo di Sara, ricorda se le fu mostrato un mazzo di chiavi dai Carabinieri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, erano rotte. P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se quelle chiavi sono state da lei riconosciute? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E non si poteva verificare perché una era rotta. P.M. P. ARGENTINO - E l'altra? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo, perché una era rotta e l'altra mi sembra che era una chiave che non si usava più, perché avevamo cambiato la serratura della porta. P.M. P. ARGENTINO - Io le contesto, invece, che lei in data 6 novembre 2010 ai Carabinieri del Nucleo Investigativo che le mostravano il mazzo di chiavi, lei ha detto che "la chiave spezzata non si presta ad alcun riconoscimento, mentre l'altra rilevo assieme a voi essere sagomata in maniera perfettamente identica alla chiave da me detenuta, che vi esibisco, che utilizzo per l'apertura del portone principale della mia abitazione, perciò ritengo non vi siano dubbi sull'individuazione della stessa". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh... Cioè, voglio dire, sulla mia memoria mi sorprendo pure io, perché quando racconti la cosa lì per lì ti ricordi, poi, a distanza di tanto tempo, non ricordi nemmeno quello che hai detto. P.M. P. ARGENTINO - Comunque all'epoca così andarono le cose? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Può darsi che abbiamo preso le altre chiavi e identificata quella di Sara. P.M. P. ARGENTINO - Va bene, non ho altre domande, Presidente.
R.G. 9077/10 - R.G.N.R. 2/11 - 07/02/2012 c/MISSERI MICHELE ANTONIO + ALTRI
156 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, è teste anche di lista della Difesa sia dell'imputata Serrano che di Misseri. Chi inizia con le domande? Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Marseglia. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Senta, signora, lei nel pomeriggio del 26 agosto del 2010, lei personalmente, quante volte è andata presso la Stazione dei Carabinieri di Avetrana? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Due volte di sicuro; se sono state più di due volte non lo ricordo, però due volte ricordo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Volendo precisare con un minimo di approssimazione gli orari, la prima e la seconda volta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, la prima volta intorno le 03.10 dieci, così, e la seconda volta intorno alle 17.00 - 17.30. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Alle 03.10. Chi è che l'accompagnò la prima volta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mio marito. AVVOCATO N. MARSEGLIA - La seconda volta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - La seconda volta mi ricordo di essermi trovata in Caserma con Cosima e Sabrina. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, lei ha sottoscritto una denuncia di smarrimento, di scomparsa più che di smarrimento, di sua figlia? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, sono andata la prima volta denunciando il fatto ai Carabinieri di... AVVOCATO N. MARSEGLIA - L'ha sottoscritta la prima o la seconda volta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io la prima volta ho denunciato il fatto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Oralmente. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - A chi? Al maresciallo, al...
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157 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, ho detto... non lo so, non me ne intendo di gradi. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Queste domande sono state già fatte la prima volta, etc. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Eh, se è... diciamo, vale per tutti. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' lecito per noi, che abbiamo chiesto l'esame diretto, di ricominciare da... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, e va beh, ma non è che possiamo ricominciare. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Perché non vuol dire che vengono prosciugate tutte dal Pubblico Ministero e non possano essere... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Però, dico, fate delle precisazioni... AVVOCATO N. MARSEGLIA - E infatti. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...perché mi sembra che abbia risposto su questo. Non è che possiamo ricominciare tutta la cronistoria. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi, lei ha sottoscritto questa denuncia, ricorda di aver messo una firma? P.M. M. BUCCOLIERO - Quale denuncia? Chiedo scusa, Avvocato. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, perché io sono andata prima... AVVOCATO N. MARSEGLIA - La denuncia di scomparsa della figliola. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...intorno alle 03.10 di pomeriggio, sono andata. Poi alle 17.00 - 17.30 la badante mi ha detto che i Carabinieri avevano telefonato e sono ritornata. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Signora, le mostro la denuncia, veda la sottoscrizione in calce e mi dica se l'ha firmata lei. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Qual è quella, Avvocato? AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ce n'è una sola.
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158 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Perché non è, ovviamente, contenuto nel fascicolo del dibattimento. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, l'acquisiamo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Lo sta producendo, Avvocato? AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa dicono le Parti su questa acquisizione? P.M. P. ARGENTINO - Ci associamo. P.M. M. BUCCOLIERO - Ci associamo, ci associamo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora: nulla osservando le altre Parti, la Corte acquisisce verbale di ricezione di denuncia orale, così definita, sporta da Serrano Spagnolo Concetta. P.M. P. ARGENTINO - E in particolare chiediamo... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Giorno 26.08.2010 alle ore 17.20. P.M. P. ARGENTINO - E in particolare chiediamo, Signor Presidente e Signori della Corte, che quella denuncia venga utilizzata come documento con riferimento alla data e all'ora in cui veniva sottoscritta. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E al contenuto. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va beh, è acquisita. Prego. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei ricorda di aver riferito ai Carabinieri di Avetrana in sede di denuncia orale che sua figlia, Scazzi, si era allontanata in un orario preciso da casa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ho dedotto quell'orario da quello che mi aveva detto Sabrina. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi lei ha indicato le ore 14.30... P.M. M. BUCCOLIERO - C'è opposizione alla domanda, Presidente, è stata già fatta e ha spiegato tutto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè spiego a me stesso, a questo punto, se tutte le domande... P.M. M. BUCCOLIERO - Non c'è bisogno di spiegarmi il resto.
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159 AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...che riguardano passaggi cruciali del processo sono state fatte prima dal Pubblico Ministero, non possono essere riproposte dalla difesa? P.M. M. BUCCOLIERO - No, no. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Se questo è il concetto, vuol dire che non posso chiedere nulla, Presidente. P.M. M. BUCCOLIERO - No, no. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, Avvocato, su questo aspetto dell'orario c'è stata, ricordo, una contestazione da parte del Pubblico Ministero di queste indicazioni orarie con richiesta di chiarimenti, che la teste ha fornito. Quindi in relazione a quello, lei può certamente ritornare nel suo interesse, ma non riproponendo... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...la stessa domanda, perché altrimenti è una duplicazione integrale. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei è stata poi nuovamente ascoltata dai Carabinieri più volte; il 14 settembre del 2010, per esempio, è stata riascoltata dai Carabinieri. Ricorda se le fu richiesto qual era stato l'orario dei allontanamento di Sara dall'abitazione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo che sono andata tante volte, più di qualche volta mi è stato chiesto l'orario. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E ricorda che cosa riferì ai Carabinieri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - L'ora... P.M. M. BUCCOLIERO - Presidente, c'è opposizione, è la stessa domanda sugli orari. AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, io sto chiedendo se... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Comunque è ammessa la domanda, Avvocato, prosegua. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, grazie.
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160 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io in se... Posso rispondere? Allora, io in seguito, poi, ho appreso dalla badante e da altre fonti che Sara non era uscita alle due e mezzo, perché la badante si ricordava che era uscita intorno alle due. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, io le leggo quello che lei ha dichiarato ai Carabinieri il 14 settembre del 2010: "In ordine all'allontanamento di mia figlia Sara..." P.M. M. BUCCOLIERO - Ma c'è la contestazione? Non ho capito. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' una contestazione. P.M. M. BUCCOLIERO - E' stata già fatta dal Pubblico Ministero, leggendo proprio lo stesso verbale. AVVOCATO N. MARSEGLIA - "In ordine all'allontanamento di mia figlia Sara, avvenuto in data..." P.M. M. BUCCOLIERO - Opposizione c'è, Presidente. AVVOCATO N. MARSEGLIA - "...26 agosto 2010, in particolare a quanto accaduto poco prima della sua uscita da casa, vi preciso che verso l'ora di pranzo, precisamente alle ore 14.30 circa, mentre ci trovavamo in cucina unitamente a mio marito e ci accingevamo a preparare il pranzo, Sara si avvicinava dicendoci testualmente: <<Mamma, Sabrina mi ha mandato un messaggio>>", etc., etc. Ricorda di aver riferito questa circostanza e questi orari ai Carabinieri il 14 settembre? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se l'ho detto, evidentemente è... anche se non lo ricordo, l'ho detto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei ricorda di aver visto Sara uscire da casa quel pomeriggio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara, quando è uscita, mi si è avvicinata e ha detto: "Mamma, io sto andando da Sabrina", però non l'ho vista. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei non l'ha vista. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No.
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161 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè da quando è uscita dalla cameretta, non so dove stava, se dovesse... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, lei si è avvicinata proprio a me mentre stavo cucinando, però siccome ero intenta a cucinare, mi ha detto: "Mamma, sto andando da Sabrina". "Va bene", ho detto, però non l'ho vista. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Nel senso che non l'ha guardata. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Altrimenti sembra... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quando è rientrata dalla spesa che aveva fatto con il papà, com'era vestita Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Aveva un pantaloncino nero, una maglietta nera. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ecco, poi l'ha rivista vestita in maniera diversa in un qualunque momento successivo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, quando Sara è uscita a fare la spesa, sapeva di dover andare al mare? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, Sara come è rientrata a casa, prima di andare a fare la spesa con suo padre, mi ha detto che forse andava al mare, che Sabrina l'avrebbe avvisata. Poi, quando è rientrata, è stata un po' nella sua cameretta e poi si è avvicinata dicendomi: "Mi è arrivato il messaggio di Sabrina, dicendomi che dobbiamo andare al mare". AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi prima le aveva preannunciato, poi, dopo, ha confermato... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...la circostanza che aveva ricevuto una telefonata. Senta, dopo quanto tempo dall'uscita di Sara, lei è andata nella sua camera da letto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, calcolando... io ho fatto più o meno un calcolo tra cucinare la pasta, mangiare,
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162 lavare i piatti, tre quarti d'ora, un'ora, non più di tanto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le faccio una contestazione, signora. Lei ha riferito il 29 settembre del 2010: "Io, mio marito e la badante abbiamo pranzato e dopo circa quindici - venti minuti dall'uscita di Sara, mi sono recata nella mia camera da letto e ho visto sul mio cellulare, che in quel momento era posto sul comodino, più chiamate da parte di mia nipote Sabrina. Non ho controllato l'ora". P.M. M. BUCCOLIERO - Ma chiedo scusa, ma è una contestazione? AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì, è una contestazione, ho detto pure il verbale. P.M. M. BUCCOLIERO - E la domanda? AVVOCATO N. MARSEGLIA - La domanda ho detto: dopo quanto tempo lei è andata in camera da letto rispetto all'uscita di Sara? La signora... P.M. M. BUCCOLIERO - E ha risposto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...ha riferito tre quarti d'ora, un'ora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, dopo abbiamo fatto meglio i calcoli, no? Lì per lì non è che stai a calcolare i minuti della pasta, i minuti della... li fai in maniera più precisa. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le faccio solo notare che queste dichiarazioni lei le ha rese il 29 settembre, signora, solo questo. Quindi... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, però io dico anche che con gli orari non sono precisa. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia la contestazione, Avvocato, basta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma che la badante è molto più precisa. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Resta la contestazione. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Faccia la contestazione.
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163 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Gliel'ho fatta, Presidente, ha dichiarato... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa risponde alla contestazione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io ho detto in un verbale, mi pare, che io come orari non sono precisa, ma c'è la badante che è molto precisa e affidabile, perché ne ho avuto prova nei mesi passati della sua affidabilità, in quanto ha memoria, orari e tutto quanto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei solo in quel momento si è accorta che sua nipote Sabrina l'aveva chiamata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E sì, quando sono andata in camera. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Aveva sentito gli squilli prima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no, perché la cucina dalla camera, a parte che mi sembra che il cellulare avesse la vibrazione, per cui nemmeno sentivo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Io non lo so, lo deve dire lei. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, non l'ho sentito il telefono. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi nessuno aveva sentito questi squilli. Senta, signora, lei ha detto che subito dopo aver preso atto che erano pervenuti questi messaggi, queste telefonate da parte di Sabrina e mentre era quasi lì per lì per interpellarla, per chiamarla, è sopraggiunta Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Quando è sopraggiunta Sabrina, ha bussato alla porta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ha suonato. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ha suonato. Chi le ha aperto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ho sentito la voce di mio marito che diceva... cioè Sabrina che diceva: "Zio, Sara si è preparata? Perché dobbiamo andare al mare". E io, attraverso mio marito, dicevo che si è... "E' venuta a
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164 casa tua". Poi veniva mio marito e ha detto: "Sara se si sbriga". "Come, se è andata a casa sua". Poi mi sono affacciata alla porta, ho detto: "Se è venuta a casa tua". AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi lei questa comunicazione l'ha fatta stando dentro casa o uscendo fuori e comunicando...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Inizialmente attraverso mio marito, poi mi sono affacciata, l'ho vista pochi secondi Sabrina. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè pochi secondi. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Pochi istanti, sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - C'era anche Mariangela? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo, perché c'era Sabrina avanti, per cui non ho avuto modo di vedere dietro. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene, quindi ha parlato pochi secondi. Poi che cosa è successo? Sabrina si è allontanata, è rimasta fuori? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è tornata con Mariangela dicendo: "No, casomai Sara ha fatto una strada e noi ne abbiamo fatta un'altra", ed è... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè è tornata a casa vostra? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, mentre io uscivo la macchina, lei è venuta incontro, Mariangela si è parcheggiata all'angolo tra il Vico Secondo Verdi e Via Verdi, ed è scesa Sabrina ed è venuta incontro a me dicendomi: "No, zia, Sara non è venuta a casa". Ho detto io: "Allora glielo dici a tua madre che se viene Sara, di farla aspettare a casa". "No, la mamma non c'è", ha detto. "Allora glielo dici a tuo padre". "No, papà - dice - non..." E' rimasta sul vago, non ha detto né che c'era, né che non c'era. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E quanto è durato questo colloquio? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Il tempo di dirci queste cose.
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165 AVVOCATO N. MARSEGLIA - E basta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E basta. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ricorda che vi siete detti altro? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, poi io e mio marito siamo saliti in macchina, abbiamo fatto il giro dell'isolato e siamo andati in Caserma. Perché anche se stavamo girando, mi era presa l'ansia, dico: "E' inutile che stiamo a girare, giriamo dove? A quest'ora. Qui è successo qualcosa, andiamo in Caserma". AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho capito. Lei ha fatto riferimento ad alcuni diari che sono stati rinvenuti nella stanza, nella camera di Sara, mi pare, no? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Uno di questi diari aveva un lucchetto. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Chi è che aprì il diario? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, io con Sabrina, di comune accordo, mo' non ricordo se l'ha aperto Sabrina, Giacomo, comunque eravamo di comune accordo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quel diario venne aperto quando gli altri diari erano ancora a casa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, la sera stessa. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Furono prelevati da Sabrina quei diari? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Un paio, perché Sabrina disse: "Zia, ma qui c'è tanto da leggere, non si riesce a leggerli tutti". Ho detto: "Te li porti a casa e vedi se c'è qualcosa che ci possa interessare". AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sabrina prese anche il diario con il lucchetto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, quello no. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quello fu prelevato da chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dai Carabinieri. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Li aveva avvertiti lei che...?
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166 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, i Carabinieri sono venuti una volta e mi hanno chiesto i diari più recenti; poi sono venuti dopo due - tre giorni, mi hanno chiesto il resto dei diari, e tra cui anche questo piccolo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Senta, signora, lei ha fatto riferimento ad alcune ipotesi che formulava Sabrina in ordine alla scomparsa di Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - In particolare le disse... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lei, dopo tre - quattro giorni, dice: "Zia, in paese tutti dicono che con la sparizione di Sara c'entra o lo zio o la badante. E purtroppo - dice - qui tutti così dicono, eh?" Perché in Avetrana non è mai successa una cosa del genere. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho capito. Senta, lei ricorda di aver controllato gli indumenti della badante subito dopo la scomparsa di Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ricordo che una volta stavo facendo la lavatrice e trovo - perché si girano le tasche degli indumenti - un biglietto dove c'era la somma di 50 euro, mi sembra, e un numero telefonico, che io portai ai Carabinieri. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Perché lo portò ai Carabinieri, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, e perché anch'io in quel periodo, sotto pressione di quello che mi dicevano, incominciavo a pensare male anche della badante. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho capito. Lei ha mai rivolto queste perplessità direttamente alla signora Pantir? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, alla... alla signora Maria gli contestavo soltanto una telefonata, in quanto quel giorno, mentre stavo cucinando, lei era sul pianerottolo e stava con il cellulare a parlare in continuazione, e io ero anche arrabbiata, no? Perché dicevo: "Questa sempre con questo cellulare. Si deve
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167 apparecchiare la tavola, abbiamo fretta e sta sempre a parlare con il cellulare". Poi dissi ai Carabinieri di questa telefonata, perché Sara era salita proprio mentre lei parlava con il cellulare, però di questa telefonata non se ne sa niente. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, il 26 agosto, rispetto alla prassi familiare, lei ricorda che avete pranzato alla stessa ora dei giorni precedenti o più tardi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, più o meno era quella l'ora, mezzogiorno, l'una, dipende. Poi dipende anche da come stava mio padre. AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, proprio perché eravate più indaffarati, da quello che ho capito c'erano lavori in corso a casa, tinteggiature, pulizie, quel giorno si pranzò all'orario canonico o si pranzò più tardi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Noi a casa non abbiamo un orario fisso, perché c'era mio padre malato, quindi a volte sorgeva l'esigenza che dovevi stare vicino a lui; poi faceva anche la dialisi, per cui un giorno sì, un giorno no lo prelevavano da casa e lo portavano al centro dialisi. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le hanno chiesto i Pubblici Ministeri di riferire in ordine alla confidenza che le aveva fatto sua figlia circa l'elargizione di una somma di denaro da parte dello zio Michele. Questa elargizione è avvenuta una sola volta o più volte? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara mi ha detto che due volte gli ha dato 5 euro. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E tutte e due volte aveva accompagnato lo zio questa dazione con la raccomandazione di non dirlo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sara me ne ha parlato una sola volta che gli ha dato due volte 5 euro, che comunque era perplessa, non capiva perché lo zio gli avesse dato questi soldi.
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168 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei poi ha avuto modo di parlare di questo episodio con sua sorella Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Con suo marito? Non ha dato peso a...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. Sì, infatti, per me era una cosa da niente. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, signora, lei ha detto che sua figlia conosceva... cioè era pressoché attaccata alla cugina, a Sabrina. Possiamo dire in questo modo? Il tipo di rapporto, ecco, ce lo definisca lei, senza... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, ultimamente Sara si lamentava molto del comportamento di Sabrina. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Se non usciva con Sabrina, con chi usciva Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Con nessuno. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Con nessuno. Quindi usciva solo con Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E con gli amici di Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Prima che avvenisse questa tragedia, lei conosceva questi ragazzi, qualcuno di questi...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, Alessio l'ho visto qualche volta, però Ivano io non l'ho mai visto. Mariangela l'ho vista qualche volta. Ivano non ho mai visto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quindi non conosceva nessuno di questi ragazzi, tranne Alessio, visto due volte. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, venivano, la prendevano, cioè ogni tanto li vedevo in macchina. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quando rientrava la sera Sara, più o meno, per quello che può ricordare lei, più o meno qual era l'orario di rientro d'estate? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, facevano molto tardi, l'una, le due, le tre; a volte ero pure addormentata,
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169 per cui la sentivo arrivare, però non potevo sapere che ora era. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei ha mai rimproverato Sara per il fatto che tornasse tardi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E no, stando insieme a Sabrina mi sentivo tranquilla io. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, Sara le ha mai riferito di problemi che aveva all'interno di quel gruppo di persone, motivi di disagio? Le ha mai confidato...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, anche perché a lei piaceva stare in quella compagnia, ci usciva volentieri, si sentiva... cioè... AVVOCATO N. MARSEGLIA - E lei non ha avuto modo di percepire... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...attraverso le confidenze di sua figlia...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, era contenta, era contenta. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Era contenta. Senta, lei ha detto che Ivano era un argomento di... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Giornaliero. AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...giornaliero di chiacchiere familiari. Sara le ha mai confidato di provare un interesse per Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Al contrario, anzi criticava fortemente Sabrina che le stava dietro, che lui la trattava male. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene. Non ho altre domande. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, la Difesa. Ah, c'era l'Avvocato Bullo. Esame della Difesa, Avvocato L. Bullo AVVOCATO L. BULLO - Sì, solo alcune... Senta, ricorda se dopo la scomparsa di Sara, Sabrina abbia comunicato a Ivano che la cugina era scomparsa?
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170 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Io ricordo quel pomeriggio che Sabrina gli mandava tanti messaggi a Ivano. AVVOCATO L. BULLO - E ricorda i commenti di Sabrina alle risposte di Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E diceva... bene o male diceva: "Zia, Ivano non crede che Sara è sparita". Poi gli mandava l'altro messaggio: "Mamma..." Cioè sempre su questo tono, che Ivano gli diceva: "Ma lo sia tua cugina com'è", non ci credeva Ivano. AVVOCATO L. BULLO - Senta, solo alcune precisazioni, ha risposto prima alle domande dell'Avvocato Marseglia, sulla prima venuta di Sabrina a casa. Lei è sicura che non ci fosse Mariangela? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ho detto... AVVOCATO L. BULLO - O che Mariangela fosse presente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, allora, ho detto che c'era Sabrina davanti... AVVOCATO L. BULLO - Sì. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...per cui non ho avuto modo di vedere se c'era Mariangela. AVVOCATO L. BULLO - Allora, io le contesto che sempre nel verbale del 29 di settembre, lei dice: "Mentre stavo per chiamare Sabrina, la stessa è giunta in casa mia e mi diceva: <<Sara si è sbrigata? Perché dobbiamo andare al mare>>. A tale domanda gli risposi se è venuta a casa mia, Sabrina mi disse: <<A casa mia non è venuta, non è venuta>>. Sabrina è venuta in casa mia insieme all'amica Mariangela. A seguito della mia osservazione, Sabrina, rivolgendosi a Mariangela, diceva: <<Torniamo a casa, casomai ha fatto una strada diversa dalla nostra>>". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quindi Sabrina ha parlato a Mariangela, quindi ho detto... AVVOCATO L. BULLO - Ricorda questa circostanza che Sabrina abbia riferito questa frase a Mariangela?
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171 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina che abbia detto: "Torniamo a casa, casomai noi abbiamo fatto..." AVVOCATO L. BULLO - Signora, la contestazione, a domanda risponde, lei ha detto: "A seguito della mia osservazione", della sua... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, allora... AVVOCATO L. BULLO - "...Sabrina, rivelgendosi a Mariangela..." DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina stava davanti. Allora, se ha detto a Mariangela: "Torniamo, casomai..." AVVOCATO L. BULLO - Quindi ha sentito questa frase? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO L. BULLO - Perfetto, era questa la contestazione, era solo su questo. Senta, sull'orario della denuncia, nel momento in cui è andata a sporgere la denuncia che è stata mostrata... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. AVVOCATO L. BULLO - ...ed è stata acquisita, delle 17.20, lei ha detto era presente chi in Caserma insieme a lei? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sabrina e Cosima. AVVOCATO L. BULLO - E Cosima. Senta, quando ha dato la descrizione dei vestiti di Sara, ha detto che li ha appresi dalla badante, ha chiamato qualcuno per sapere com'era vestita Sara? Per dare quelle circostanze precise riferite nella querela: zainetto nero, calzoncini rosa, maglietta rosa, infradito. Da chi ha saputo queste notizie se non aveva visto Sara com'era vestita, per riferirle poi ai Carabinieri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo. AVVOCATO L. BULLO - Non lo ricorda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché io con la badante ho parlato poi, in seguito, ma quel pomeriggio non c'è stato proprio il tempo di parlare. AVVOCATO L. BULLO - Però le contesto che lei ai Carabinieri ha riferito e dato una descrizione precisa dell'abbigliamento di Sara, facendo anche riferimento
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172 allo zainetto nero e all'infradito. Lei ha detto poc'anzi, rispondendo sia al Pubblico Ministero che ai vari Avvocati... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lo zainetto, ad esempio, sapevo che per abitudine portava sempre quello zainetto. Però cioè che i vestiti... io non l'ho vista com'era vestita. AVVOCATO L. BULLO - Sì, la mia domanda... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Signora, senta un po' me. Scusi, eh? Solo per la precisazione... AVVOCATO L. BULLO - Sì, sì, prego, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...della contestazione. L'Avvocato le sta facendo rilevare che in sede di denunzia lei ha reso una descrizione dell'abbigliamento di sua figlia, però lei poc'anzi, anzi l'ha detto più volte, ha riferito che non ha guardato sua figlia quando è uscita da casa. Ora, da chi lei ha appreso come era vestita Sara, visto che ha reso una descrizione dei suoi abiti in sede di denuncia, quindi alle 17.20? Questa è la domanda. Quella descrizione dei vestiti che lei ha dato da chi l'ha appresa per poterla riferire alle 17.20 in sede di denuncia? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non mi ricordo. Io so che in seguito, poi, ne ho parlato con la badante. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, no in seguito, prima, quel pomeriggio. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Non lo ricordo. AVVOCATO L. BULLO - Va bene. Mi conferma però che era presente Sabrina nel momento in cui ha depositato quella denuncia alle 17.20 in Caserma con lei? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - C'era Cosima, Sabrina. AVVOCATO L. BULLO - Va bene, grazie, non ho altre domande, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego. Esame della Difesa, Avvocato F. De Jaco
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173 AVVOCATO F. DE JACO - Avvocato De Jaco per Serrano Cosima. Signora, mi aiuti un po' a ricostruire il suo rapporto... Preferisco stare in piedi, devo crescere, Presidente. Poi di fronte c'è il collega che è due metri, io cerco di equilibrare. Signora, lei quando è stata avvertita del fatto che suo padre adottivo aveva necessità di assistenza e da chi? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quando l'ho ricoverato, lì in ospedale hanno detto che aveva bisogno di assistenza 24... AVVOCATO F. DE JACO - Sì, ma chi la avvertì? Chi ebbe il contatto con lei? Visto che lei prima, precisando su domanda del Pubblico Ministero, faceva presente... chiedo scusa, anzi sto sbagliando, le sto facendo una domanda sbagliata. Suo padre adottivo e sua madre adottiva avevano il telefono? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. AVVOCATO F. DE JACO - Oh. E quindi come lei ha appreso e da chi che suo padre adottivo aveva necessità della sua assistenza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lì, in ospedale me lo hanno detto gli infermieri. AVVOCATO F. DE JACO - Quando era... allora, sto parlando del momento in cui lei era a Milano, signora. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah! AVVOCATO F. DE JACO - Quindi lei... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Dice... parla della morte di mia madre? AVVOCATO F. DE JACO - Sì, all'epoca in cui sua madre, chiaramente adottiva, era deceduta e c'era solamente suo padre, che aveva avuto poi il malanno che lei... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, praticamente mia madre aveva avuto un ictus, per cui aveva pochi giorni di vita.
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174 AVVOCATO F. DE JACO - Quindi non fu avvertita da nessuno o fu avvertita da qualcuno? Volevo sapere da chi fosse stata avvertita, chi si curò di questo rapporto, se si ricorda. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mi sembra che mia sorella Emma, mi sembra. AVVOCATO F. DE JACO - Sua sorella Emma. Senta, signora, nel periodo in cui lei assisteva suo padre, che in quel momento era particolarmente abbisognevole di cure... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO F. DE JACO - ...la signora Cosima che cosa faceva per lei, per venirle incontro? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, ricordo che quel mese prese Sara, la portò a casa sua, la tennero... la portavano a scuola, si prendevano cura di Sara. AVVOCATO F. DE JACO - Quindi anche se andava a lavorare, poi si dedicava anche a sostenere il suo impegno verso suo padre? Cioè l'aiutavano in questo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. AVVOCATO F. DE JACO - In quel periodo i rapporti con la signora Cosima erano, quindi, assolutamente sereni? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quel periodo sì. AVVOCATO F. DE JACO - Quando fra lei e la signora Cosima, se c'è stato mai un momento, c'è stata una condizione di frizione, di nervosismo? Se c'è stata. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, inizialmente mio padre aveva l'esigenza di uscire tutte le sere e voleva andare sempre a casa di Cosima. AVVOCATO F. DE JACO - Suo padre, quindi, voleva andare sempre a casa di Cosima. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Però Cosima mi faceva capire che loro si alzavano presto la mattina, che non potevano stare la sera... insomma, lasciava intendere che loro non avevano questo tempo da dedicarci.
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175 AVVOCATO F. DE JACO - Perché era troppo tardi, cose di questo... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, però poi dirlo a mio padre mi sembrava male, non sapevo come risolvere questa situazione. In quel periodo, poi, mio padre si è avvicinato a sua mo... a sua sorella naturale e ha incominciato a frequentare sua sorella, quindi abbiamo frequentato più sua sorella e ci siamo allontanati da Cosima. A me stava bene così, perché sua sorella era vedova, stava da sola, lui da solo, stavano insieme. AVVOCATO F. DE JACO - Quindi... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Anziché andare a scocciare loro, che magari si alzano presto, eh: "Ti porto dalla zia", dicevo. AVVOCATO F. DE JACO - Quindi, diciamo, non un contrasto, era... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Però aveva questa esigenza che tutte le sere voleva uscire. AVVOCATO F. DE JACO - Ma non un contrasto, quindi, non è che aveste... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, ci siamo... AVVOCATO F. DE JACO - Non avete litigato. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...allontanati per questo motivo. AVVOCATO F. DE JACO - Solo per questo motivo, perfetto. Dopo il periodo dell'assistenza, quindi prima degli eventi tragici che l'hanno colpita, il suo rapporto con Cosima è sempre stato assolutamente tranquillo e sereno? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, diciamo regolare. AVVOCATO F. DE JACO - Vi frequentavate normalmente, diciamo, lei...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Mah, non più come una volta. AVVOCATO F. DE JACO - Certo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Di rado, molto di meno.
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176 AVVOCATO F. DE JACO - Lei, signora, fino a quando ha vissuto a casa del padre adottivo? Sino a che età? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, io ho vissuto fino a 17 anni. AVVOCATO F. DE JACO - Cosa è successo dopo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che ci sono stati dei contrasti tra i miei genitori naturali e quelli adottivi; mia madre adottiva era molto assillante, voleva sapere quello che mi dicevano quando andavo a casa mia, mi... praticamente mi attaccava continuamente dicendo: "Eh, ma chissà che cosa ti dicono, ma..." Cioè era gelosa di questo rapporto. Insomma, c'era un periodo... AVVOCATO F. DE JACO - Di contrasto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma non solo con me, mia madre adottiva, perché mia madre adottiva aveva litigato anche con loro, tant'è che non frequentava più la loro casa. AVVOCATO F. DE JACO - Sì, signora. Lei, a un certo punto, però, se mi è stato detto correttamente, è andata a vivere, praticamente, nella casa paterna. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO F. DE JACO - Sino a che età, signora? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Fino all'età di 22 anni. AVVOCATO F. DE JACO - Cioè quando si è sposata, praticamente. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO F. DE JACO - E poi è andata, naturalmente, a vivere con suo marito. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO F. DE JACO - Quindi diciamo che da 17 anni in poi lei non ha più vissuto con i suoi... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no. AVVOCATO F. DE JACO - ...genitori adottivi, ma ha vissuto... Durante il periodo in cui, ovviamente, era a casa paterna, con la signora Cosima, con i genitori, ha avuto sempre un rapporto tranquillo, sereno?
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177 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Normale. AVVOCATO F. DE JACO - Familiare. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Anche se, diciamo, non è che mi sentivo integrata bene, perché io avevo altre abitudini, altre... per cui non è che mi piacesse tanto, però, diciamo, ero tranquilla. AVVOCATO F. DE JACO - Però non ha vissuto di contrasti, non ha mai avuto contrasti. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, diciamo di no. AVVOCATO F. DE JACO - Un'ultima domanda: le feste di Natale le passava insieme alla famiglia di Cosima e Michele? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E diciamo con riluttanza sì. AVVOCATO F. DE JACO - Però, da quello che è stato riferito ed è emerso, tutte le feste, diciamo, Pasqua, Natale... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E sì, mi forzavano, quasi mi forzavano, se dicevo no: "E dai, ci sono tutti, e perché tu no? E perché così? E perché...?" AVVOCATO F. DE JACO - Quindi la invitavano... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Poi mio marito era uno che ci teneva alle feste, quindi o litigavo con mio marito o litigavo con loro, e quindi... AVVOCATO F. DE JACO - Quindi la sollecitavano perché desideravano che lei partecipasse a queste feste. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. AVVOCATO F. DE JACO - Quindi lei ha sentito sempre l'affetto della famiglia paterna? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - In maniera, diciamo... AVVOCATO F. DE JACO - Normale. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Normale. AVVOCATO F. DE JACO - Nessun'altra domanda, Grazie. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Rella. Esame della Difesa, Avvocato L. Rella AVVOCATO L. RELLA - Sì, solo qualche puntualizzazione. Il Pubblico Ministero le aveva chiesto se lei avesse detto qualcosa a Sara da fare in casa una volta tornata dopo
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178 la spesa con il padre. Era successo altre volte che lei avesse chiesto in quei giorni a Sara di aiutarla in casa e si era sottratta puntualmente' DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Spesso, spesso, non si riordinava la cameretta, se dicevi magari: "Spazza", trovava delle scuse: "Devo andare da Sabrina; devo fare questo", cioè si defilava. AVVOCATO L. RELLA - Si defilava. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO L. RELLA - E che faceva, si rifiutava o usciva poi da casa con...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, se ne andava nella sua cameretta, ascoltava la musica, leggeva, si guardava la televisione. AVVOCATO L. RELLA - Quindi non era una novità che non volesse collaborare quel giorno. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Infatti. AVVOCATO L. RELLA - Era da qualche giorno che eravate un po' sottosopra a casa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no... AVVOCATO L. RELLA - Per quei lavori. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era quasi tutti i giorni che io lamentavo, dicevo: "Ma quando mi devi dare una mano, sempre te ne vai? Ma quando..." AVVOCATO L. RELLA - Oh. No, dico, ma quei lavori che stavano creando maggiori problemi, questi lavori di pitturazione della casa, erano già da qualche giorno in atto, suo marito stava dipingendo un po' i muri, pitturando? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, dalla sera avevamo deciso che l'indomani dovevamo pitturare la... la cucina. Dalla sera avevamo deciso che l'indomani dovevamo pitturare la cucina. AVVOCATO L. RELLA - Oh, questo il 26. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Il 25, la sera... AVVOCATO L. RELLA - Il 25 l'aveva deciso.
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179 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...avevamo deciso per il 26. AVVOCATO L. RELLA - Il 26 stavate pitturando. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO L. RELLA - Quindi, in sostanza, Sara altre volte aveva detto, aveva trovato... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, quasi sempre. AVVOCATO L. RELLA - Lei aveva detto... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sempre trovava scuse, sempre. AVVOCATO L. RELLA - Trovava scuse. Lei conosceva Mariangela Spagnoletti di persona? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Così, di vista, come persona no. AVVOCATO L. RELLA - Ricorda quanto tempo prima dell'allontanamento poi di Sara, di quel 26 agosto, Sara aveva fatto riferimento a un possibile interesse di Mariangela per Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma è tutto accaduto in quel periodo, dieci - quindici giorni prima, tutto in quel periodo è accaduto. AVVOCATO L. RELLA - Ma questa era una supposizione di Sara o le disse che aveva avuto motivo di sospettare di questo interesse? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè questo diceva, poi se lei lo ha avvertito, se lei... come ha dedotto questo, io non... non posso saperlo. AVVOCATO L. RELLA - E le disse se Sabrina aveva colto questo interesse di Mariangela per Ivano? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, non mi parlava di Sabrina. AVVOCATO L. RELLA - Se n'era accorta solo lei? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, no, solo lei. AVVOCATO L. RELLA - A parte quel discorso di non volerla portare quel giorno con sé, di cui ci ha detto, Sara le ha mai riferito di avere avuto litigi con Sabrina... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. AVVOCATO L. RELLA - ...a proposito di Ivano?
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180 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, assolutamente, niente. AVVOCATO L. RELLA - Non era mai stata occasione? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, infatti i litigi io li ho saputi dopo, tramite le trasmissioni. AVVOCATO L. RELLA - Sara non le aveva detto mai niente. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Niente, non sapevo di queste cose. AVVOCATO L. RELLA - Va bene, grazie, nessun'altra domanda. PRESIDENTE C. TRUNFIO - La Parte Civile? Esame della Parte Civile, Avvocato W. Biscotti AVVOCATO W. BISCOTTI - Presidente, soltanto due precisazioni, due piccole domande. Lei, dopo la scomparsa di Sara, durante i giorni in cui tutti cercavate Sara, ha incontrato per caso qualche volta Michele? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Michele a casa mia è venuto... AVVOCATO W. BISCOTTI - O a casa sua o per strada... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO W. BISCOTTI - ...davanti casa sua. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Michele è venuto quando è morto mio padre e in un'altra occasione portò un po' di frutta dalla campagna. AVVOCATO W. BISCOTTI - Chi è Saetta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era il cane che seguiva Sara. AVVOCATO W. BISCOTTI - Durante i giorni della scomparsa ha avuto occasione di vedere Saetta da qualche parte? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Era vicino la villetta di Cosima. AVVOCATO W. BISCOTTI - E' accaduto che lei, durante questi giorni in cui era scomparsa Sara, si fosse recata a casa di sua sorella Cosima? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma stava quasi sempre lì il cane. AVVOCATO W. BISCOTTI - Sì. No, anche lei, Concetta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah, sì, io ricordo un episodio in cui andai e c'era Saetta vicino casa loro, e c'era
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181 Michele e Sabrina là fuori e dissi: "Ma se il cane potesse parlare, sicuramente il cane ha visto tutto". Ha detto Michele: "Eh, se potesse parlare, quello sì che ha visto tutto". AVVOCATO W. BISCOTTI - Ho capito. Senta, con il permesso della Corte, vorrei mostrare alla signora Concetta una fotografia di Sara. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è una delle più recenti. AVVOCATO W. BISCOTTI - Voglio dire, lei è in grado di riferire alla Corte dove è stata scattata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quella... PRESIDENTE C. TRUNFIO - La mostri. AVVOCATO W. BISCOTTI - Aspetti, allora prima facciamo vedere... PRESIDENTE C. TRUNFIO - La mostriamo alle altre parti. AVVOCATO W. BISCOTTI - Certo. Se l'Avvocato Marseglia la vuole vedere. PRESIDENTE C. TRUNFIO - L'hanno vista i difensori? AVVOCATO W. BISCOTTI - Ovviamente mi sono alzato per suggerire meglio. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, Avvocato, evitiamo. AVVOCATO W. BISCOTTI - E' in grado di riferire dove è stata scattata questa fotografia? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, la porta è una porta interna di casa mia, quindi è a casa nostra. AVVOCATO W. BISCOTTI - Dalle fattezze che lei vede di sua figlia in fotografia, è in grado di riferire alla Corte, grossomodo ovviamente, perché non possiamo certamente prendere il giorno... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ripeto, è una delle più recenti, in quanto dai tratti somatici si vede proprio che... che Sara... praticamente Sara si era sviluppata proprio gli ultimi due - tre mesi in maniera evidente ed è una di queste trasformazioni.
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182 AVVOCATO W. BISCOTTI - Lei prima, a domanda del Pubblico Ministero credo, ha detto che Sara usava mangiucchiarsi le unghie. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO W. BISCOTTI - Visionando questa fotografia, lei vede che porta le unghie lunghe Sara? Visionando quella fotografia. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma lei li ha... No, ma lei li portava sempre corte. AVVOCATO W. BISCOTTI - Benissimo. Con l'autorizzazione della Corte, chiedo che la fotografia venga acquisita agli atti. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cosa dicono le parti? Nulla osservano? La Corte acquisisce. Altre domande, Avvocato Biscotti? Nessuno? AVVOCATO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, un attimo, ci sono... Allora, le Parti Civili hanno concluso? Allora, prego, il controesame. Controesame della Difesa, Avvocato R. Missere AVVOCATO R. MISSERE - Una sola domanda, signora, l'Avvocato Raffaele Missere in difesa di Cosma Cosimo. Signora, quanto tempo, naturalmente non voglio una precisione in minuti, passò tra il rientro in casa di Sara con suo marito dopo aver fatto la spesa e la fine dell'ingestione del pasto da parte di Sara? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, con i tempi mo'... cioè ricordo di aver detto a Giacomo di andare presto, perché stavano per chiudere i negozi. AVVOCATO R. MISSERE - No, no, io non le chiedo quando andò al negozio, perché ci sono gli scontrini fiscali, che credo che siano più obiettivi di tutti. Io le ho chiesto... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Quanto tempo...
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183 AVVOCATO R. MISSERE - Le ho chiesto: quanto tempo passò dal rientro in casa alla fine dell'ingestione del cordon blue da parte di sua figlia. P.M. P. ARGENTINO - Presidente, c'è opposizione alla domanda. AVVOCATO R. MISSERE - Perché? P.M. P. ARGENTINO - Cioè sulla base di quali... si chiede un orario così. Quanto tempo? PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' ammessa, la domanda è ammessa. Se ricorda quanto tempo passò tra l'arrivo di Sara e il padre a casa dopo aver fatto la spesa e il momento in cui Sara terminò di consumare il suo pasto. E' questa la domanda? AVVOCATO R. MISSERE - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se lo ricorda, se è in grado di quantificarlo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Cioè grossomodo sarà passato venti - trenta minuti. AVVOCATO R. MISSERE - Quindi, diciamo una mezz'oretta. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - All'incirca. AVVOCATO R. MISSERE - L'altra domanda è questa, se lo ricorda: quanto tempo passò dal momento in cui sua figlia finì di mangiare e il momento in cui la stessa, riferendosi a lei, non vista da lei, le disse: "Sto andando da Sabrina"? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E allora, è passato il tempo... giusto il tempo di mangiare il cordon blue, di prendere l'asciugamano, di andare nella cameretta e di cambiarsi, di dirmi: "Sto andando da Sabrina", saranno passati quindici minuti. AVVOCATO R. MISSERE - Grazie, non ho altre domande. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato Pierotti. Esame della Difesa, Avvocato G. Pierotti AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì, Presidente, io avrei qualche precisazione da chiedere, però se le altre Parti sono d'accordo, io Le chiedo di produrre il verbale del 29
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184 settembre, dove la signora Serrano viene ascoltata dai Carabinieri. Se c'è questo accordo mi acquieto, non faccio più domande. P.M. M. BUCCOLIERO - Di che cosa? Di acquisire? Non ho capito. AVVOCATO L. RELLA - Il verbale del 29 settembre. P.M. M. BUCCOLIERO - No, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, non c'è... AVVOCATO G. PIEROTTI - Non c'è il consenso. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Proceda con le domande o con le contestazioni. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Forse ai fini delle contestazioni possono essere... P.M. M. BUCCOLIERO - No, non possono essere acquisiti questi verbali. PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' sentita come testimone in questo momento, non è l'esame della Parte Civile, Avvocato, quindi sa benissimo che non è così. Procediamo alle contestazioni e rimane solo per la... AVVOCATO G. PIEROTTI - Signora, le è stato chiesto due volte, una volta dal Pubblico Ministero... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO G. PIEROTTI - ...e un'altra dall'Avvocato Rella, mi pare, se lei sia a conoscenza o meno di interessi che Mariangela poteva nutrire nei confronti di Ivano. Può dirci se sa rispondere a questa domanda? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Oltre quello che ho già detto, non so niente altro. AVVOCATO G. PIEROTTI - Ecco, io però devo contestarle che nel verbale del 29 settembre lei... Facciamo così: che nel verbale del 29 settembre, sentita dai Carabinieri, lei dichiara una cosa diversa e dice testualmente: "Ricordo, ancora, che qualche settimana prima del fatto, Sara mi disse che anche Mariangela, pur dimostrandosi amica con Sabrina, in realtà era interessata ad Ivano". Procede poi dicendo: "Mi disse questo perché la stessa Sara era
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185 convinta di questo atteggiamento ambiguo, del quale non si era accorta nemmeno Sabrina". Ricorda questa circostanza? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO G. PIEROTTI - Oh. A parte questa cosa che ha confermato, rispondendo alle domande del Pubblico Ministero riferisce di un determinato episodio. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì. AVVOCATO G. PIEROTTI - E cioè dell'episodio in cui la Spagnoletti avrebbe chiesto a Sabrina di non portare... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO G. PIEROTTI - Bene. Lei ricorda questo quando lo dichiara agli inquirenti? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, ogni cosa che io ho riferito, sono fatti che sono accaduti dieci, quindici... AVVOCATO G. PIEROTTI - No, no, mi scusi, non voglio sapere quando sono accaduti, voglio sapere quando lo dichiara ai Carabinieri che la interrogano. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E mo' non mi ricordo. AVVOCATO G. PIEROTTI - Allora le faccio una contestazione per aiutare la memoria. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. AVVOCATO G. PIEROTTI - Ricorda di averlo fatto in data 29 settembre? Perché questa sua dichiarazione è riportata nel verbale del 29 settembre. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma io dai Carabinieri sono andata tante volte. AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì, sì. Le dico che nel verbale del 29 settembre lei riferisce questa circostanza e in particolare dice: "Mio figlio Claudio mi riferiva di avere appreso personalmente o comunque di essere a conoscenza che in una occasione, durante la sua permanenza in Avetrana, aveva sentito - o era presente, ora non ricordo con precisione - che Mariangela,
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186 rispondendo a Sabrina, le chiedeva se quella sera dovevano portare con loro anche Sara, aveva detto che non era il caso - Mariangela - altrimenti Ivano non le avrebbe considerate". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E infatti io avevo detto che avevo sentito questa frase, però non ricordo in quale contesto e chi lo avesse detto. Adesso... AVVOCATO G. PIEROTTI - Bene, adesso glielo ricordo io. Le ho letto il verbale del 29 settembre. Ora la ricorda questa data, ora che gliel'ho letta? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, perché me lo dice, non perché mi ricordo la data. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, lei parla... forse c'è un corto circuito. Lei parla della data del verbale. AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - La signora, invece... AVVOCATO G. PIEROTTI - Sì, ho capito, ma a me interessa che dica... PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...fa riferimento alla data in cui apprese la circostanza, che poi è quello che rileva. AVVOCATO G. PIEROTTI - No. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Se lei ha un interesse a fare emergere quando sono state rese... AVVOCATO G. PIEROTTI - No, io ho un interesse preciso in questo, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...le dichiarazioni, ma ciò risulta dalla contestazione di un determinato verbale. AVVOCATO G. PIEROTTI - Mi scusi, Presidente, sì, io ho un interesse preciso che siano datate queste dichiarazioni. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Eh, ma lei quando ha fatto la contestazione... AVVOCATO G. PIEROTTI - Perfetto. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...ha detto da quale verbale è tratta, quindi...
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187 AVVOCATO G. PIEROTTI - Va bene, io non ho altre domande, grazie. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...è quella, non possiamo fare la domanda al teste su questo. Va bene. Ci sono domande delle parti? Nessuno. Senta, signora, una domanda. Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino P.M. P. ARGENTINO - Senta, signora, a domande dell'Avvocato Marseglia, lei ha risposto dicendo, con riferimento ai rapporti tra Sara e Sabrina: "Ultimamente si lamentava molto del comportamento di Sabrina". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Vuole spiegare alla Corte perché? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Perché diceva che Sabrina la chiamava tutte le volte che ne aveva bisogno, cioè dice, allora: "Se ha biso..." AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ha già risposto, Presidente, lo faccio presente... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha già risposto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - ...per non essere petulante, eh? P.M. P. ARGENTINO - E ma lui ha fatto, io casomai doveva aggiungere qualcos'altro. AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, non c'è niente da... P.M. P. ARGENTINO - Lui ha fatto questa domanda e ha dato quella risposta. Voglio dire... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, se deve chiedergli una precisazione sì, altrimenti è una riproposizione della stessa domanda. P.M. P. ARGENTINO - Cioè, voglio dire, Presidente, il momento in cui pone questa domanda... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il tema introdotto dalla difesa, però la domanda non deve essere una sovrapposizione. Se è in relazione a quel tema, deve chiedergli ulteriori precisazioni. P.M. P. ARGENTINO - Perché si lamentava? Di che cosa si lamentava?
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188 PRESIDENTE C. TRUNFIO - E l'ha già... ha già risposto, ha dato delle spiegazioni. P.M. P. ARGENTINO - E ma lo sapete Voi, ha già dato la risposta, ma può darne un'altra. Può darsi pure che... PRESIDENTE C. TRUNFIO - E va beh, l'ha data, no, no, no. P.M. P. ARGENTINO - Voglio dire... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non è ammessa in questi termini, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - E' molto importante. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, andiamo avanti. P.M. P. ARGENTINO - Non è ammessa? PRESIDENTE C. TRUNFIO - No. P.M. P. ARGENTINO - No. Senta, signora, lei ha detto che quando la bambina tornò da San Pancrazio, verso le ore 20.00, si lavò, si preparò e poi, subito dopo, uscì. Le chiedo: ricorda con precisione l'orario quando Sara uscì? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Potevano essere circa le 21.00. P.M. P. ARGENTINO - Anche oltre? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, è un orario, diciamo, approssimativo. P.M. P. ARGENTINO - Ecco, io allora le contesto, sempre in questo verbale del 29 settembre 2010, lei ha detto: "Rientrata in casa, Sara si è preparata per uscire e intorno alle ore 21.00 - 21.30 è uscita". Ha parlato 21.00 - 21.30. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Infatti, in maniera molto... P.M. P. ARGENTINO - Approssimativa. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...approssimativa. P.M. P. ARGENTINO - Va bene. Ultima domanda e poi non ne faccio più: ritorniamo alla mattina, quando lei le viene comunicato il discorso del rinvenimento del cellulare. Lei ha detto di aver ricevuto una telefonata da Sabrina.
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189 Ma dice questo perché sul suo cellulare è comparso qualcosa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, ha squillato il telefono, l'ho portato subito all'orecchio, ho sentito la voce... cioè a me è sembrata la voce di Sabrina, tant'è che quando sono andata a casa sua, mi sono rivolta a lei. Poi, in seguito, ho saputo che era invece Valentina, però io convinta che era Sabrina. P.M. P. ARGENTINO - E a che ora c'è stata questa telefonata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - A me sembrava la voce di Sabrina. P.M. P. ARGENTINO - No, a che ora c'è stata questa telefonata? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ah. Mah, la telefonata sarà stata intorno alle 07.30 circa, le 07.30. P.M. P. ARGENTINO - Allora, io le contesto, sempre con riferimento a quel famoso verbale del 29 settembre: "Voglio precisare che questa mattina, intorno alle ore 07.20 circa, ricevevo una telefonata su un mio cellulare - stia attenta - ove compariva il nome di Sabrina. La stessa, ritengo..." DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Forse il mio cellulare così. P.M. P. ARGENTINO - "Compariva il nome di Sabrina", come se lei l'avesse memorizzato quel numero con il nome di Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Può darsi che abbia letto Sabrina, non lo so. Io ricordo di averlo messo subito all'orecchio e sentire la voce di Sabrina. P.M. P. ARGENTINO - E questo che diceva prima: "Ove compariva il nome di Sabrina", può essere? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma forse avrò dedotto dalla voce di Sabrina che era il numero di... cioè il nome di Sabrina. P.M. P. ARGENTINO - Di Sabrina, va bene. Quando poi lei ha detto: "Sono andata a casa, ho chiesto notizie di quel
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190 cellulare", e Sabrina le avrebbe detto: "E' stato verificato, non è quello di Sara". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Ricorda se Sabrina nell'occasione aggiunse altro? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Chi si ricorda mo'? Io di preciso mi ricordo quello, poi se ha detto altro non mi ricordo. P.M. P. ARGENTINO - Lei ha detto, contestazione sempre su quel verbale: "Sabrina, inoltre, mi riferiva che suo padre, appena visto il cellulare, si era messo a piangere, senza aggiungere altro". DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Va beh, all'epoca mi ricordavo. P.M. P. ARGENTINO - Quindi conferma questa cosa? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Se l'ho detto, evidentemente lo ha detto anche lei. P.M. P. ARGENTINO - Va bene, non ho altre domande. Esame del Presidente C. Trunfio PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, signora, senta, lei ha parlato prima, se non ricordo male ha collocato queste circostanze che ha riferito alla sera della scomparsa di sua figlia, cioè quello della ricerca dei diari di sua figlia. Ora, lei ha detto che due di questi diari vennero prelevati da Sabrina e portati con sé a casa sua per comodità, diciamo, di consultazione. Questi due diari di Sara, Sabrina li ha restituiti a lei oppure sa se comunque furono consegnati ai Carabinieri successivamente, o comunque che sorte ebbero? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Questi due diari che quella sera, diciamo, trattenne Sabrina e portò con sé. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, quando Sabrina ha preso questi diari, che poi i Carabinieri sono venuti...
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191 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Lei ha detto un paio, se non ricordo male. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Mi confermerà. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Che poi i Carabinieri sono venuti a prendere gli altri, quelli di Sabrina li ho dimenticati proprio io di averli anche dati. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì. Quindi lei non sa questi due diari che Sabrina prese e portò a casa se... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, quella sera ricordo... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - ...di aver detto a Sabrina: "Portali a casa". PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ma ricorda se furono restituiti poi a lei, anche successivamente, o sa comunque se Sabrina poi li consegnò ai Carabinieri, alle Forze dell'Ordine? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, in seguito non... PRESIDENTE C. TRUNFIO - E non gliel'ha mai chiesto? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non ha mai avuto notizia della sorte... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...di questi due diari? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non li ha mai più visti lei personalmente? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Ma Sara ne aveva talmente tanti che adesso... PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, parliamo di questi che prese Sabrina. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. Ripeto che avevo anche dimenticato di aver dato questi diari a Sabrina. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, e quindi non sa poi che sorte ebbero. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì.
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192 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene. Senta, poi lei ha detto, sempre con riferimento poi ai giorni successivi alla scomparsa di sua figlia, quindi ovviamente presumo prima che avvenisse il ritrovamento del corpo, che aveva modo di vedere più volte sua sorella Cosima, sua nipote Sabrina che venivano spesso a casa sua. Veniva anche Michele Misseri con loro? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, venivano soltanto loro due. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non è mai venuto Michele Misseri? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Lui è venuto, ricordo, solo due occasioni: quando è morto mio padre e una sera portò un po' di frutta dalla campagna. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, mi riferisco sempre a eventi, a visite a casa sua... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...successive alla scomparsa di sua figlia. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, no, Michele no. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non a frequentazioni anteriori. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Michele non frequentava casa mia. P.M. P. ARGENTINO - No, Presidente, un momento. Quando è morto il padre, Sara era già scomparsa. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ah, ecco, io non lo so, questa datazione non è emersa al processo. P.M. P. ARGENTINO - Se può dire quando è morto suo padre. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, allora precisiamo. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, è morto il 16 di... di settembre mio padre. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, quindi l'unica occasione in cui è venuto Michele è stata in occasione della... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...della circostanza della morte di suo padre.
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193 DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. P.M. P. ARGENTINO - Anche in un'altra occasione, ha detto. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha portato la frutta. P.M. P. ARGENTINO - Quando ha portato la frutta. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ah, quindi sono circostanze successive. Ma è venuto da solo? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, quando ha portato la frutta sì, da solo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ho capito, va bene. Senta, quando Sabrina venne a casa sua quel pomeriggio del 26 agosto, quindi la prima volta e le comunicò che Sara non era arrivata a casa sua, lei provò a cercare sua figlia chiamandola sul cellulare? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì, sì, ho tentato più volte di chiamare, però risultava spento. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Subito dopo la prima...? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Dopo l'arrivo di Sabrina? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Provò a chiamare e risultava spento. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E risultava spento. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Si può accomodare. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Grazie. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente, volevo fare alcune... solo un chiarimento. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sì, relativamente a ciò che ho chiesto io? Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, sì. Intanto visto che la circostanza del prelievo dei due diari da parte di Sabrina, lei non l'ha mai riferita nel corso di tutte le sommarie informazioni testimoniali che abbiamo in atti. Lei è certa... DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E talmente che me n'ero pure dimenticata.
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194 AVVOCATO N. MARSEGLIA - E dico, se n'è ricordata stamattina. Non avendo mai dichiarato... P.M. M. BUCCOLIERO - Opposizione, Presidente, c'è opposizione. La domanda qual è? PRESIDENTE C. TRUNFIO - L'opposizione è... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì, dico, come mai non ha mai riferito questa circostanza che ha riferito invece oggi al dibattimento? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Eh, e perché poi la memoria va e viene. AVVOCATO N. MARSEGLIA - La memoria va e viene. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - E certo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le chiedo: è in grado di descriverli questi diari? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - No, assolutamente no. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non è in grado di descriverli. E un'ultima cosa: sempre nelle immediatezze della scomparsa di Sara, lei ha detto che ha fatto un primo giro con suo marito immediatamente. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Un isolato, sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Un isolato. Ricorda di avere incontrato qualcuno? DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Allora, quando... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Avvocato, questo però non si riconnette a domande del Presidente. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va beh. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha terminato? Volevo una precisazione dalle Parti: con riferimento al verbale di denuncia, ecco, c'è consenso all'utilizzazione anche del suo contenuto? Perché mi è sembrato di capire... P.M. M. BUCCOLIERO - No, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...che fosse una produzione documentale e quindi riferibile solo all'orario. P.M. M. BUCCOLIERO - No, solo all'orario e alla data della denuncia.
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195 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi non c'è il consenso all'utilizzabilità per il suo contenuto. P.M. M. BUCCOLIERO - All'orario di presentazione della denuncia. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, era solo in questi termini. Quindi come prova documentale ex art. 234, limitatamente alla data e all'orario in cui è stata presentata la denuncia. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Tra l'altro dovrebbe stare già in atti come notizia di reato. AVVOCATO G. PIEROTTI - Presidente, chiedo scusa, può dare atto a verbale della presenza dell'Avvocato Russo in aula, per favore? C'è una dichiarazione di contumacia. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora dobbiamo revocare la contumacia. Quindi: diamo atto che è presente in aula Russo Vito Jr, quindi la Corte revoca la dichiarazione di contumacia. AVVOCATO R. MISSERE - Presidente, mi scusi, solo per dire che mi sto allontanando dall'aula e per il prosieguo dell'udienza mi sostituisce la collega. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene. AVVOCATO R. MISSERE - Grazie. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, si può accomodare. DICH. Cosima SERRANO SPAGNOLO - Grazie. Esaurite le domande, la teste viene congedata. PRESIDENTE C. TRUNFIO - A questo punto l'esame di chi...? P.M. M. BUCCOLIERO - Pantir, Pantir Maria. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi, dato l'orario presumo che non sarà possibile ascoltare gli altri testi e quindi li possiamo chiamare, così li congediamo. Allora, per favore, fate entrare i testi, se sono presenti, Minò Salvatora, Giangrande, Giangrande Fedele, Nardelli Giuseppina. Lei è? INTERVENTO - Giangrande.
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196 PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, i testi devono entrare tutti, perché li dobbiamo congedare e diffidare per la settimana prossima, non potremo sentirli oggi. Giangrande, Fedele, Minò e Nardelli. Lei è? INTERVENTO - Giangrande. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Giangrande, Minò e Nardelli. Allora, voi dovrete ritornare martedì prossimo, 14 febbraio, per essere ascoltati, va bene? Adesso è tardi, quindi dovremo sentire un altro teste. Quindi non avrete altro avviso, potete andare. P.M. P. ARGENTINO - Sempre alle nove, no, Presidente? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Alle nove, certo. Possiamo introdurre la teste Pantir. Allora, innanzitutto le riprese... Lei dà il consenso ad essere ripresa con le riprese audiovisive? DICH. Maria PANTIR - Per me possono fare tutto. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, allora presta il consenso. Lei ha l'obbligo di dire la verità, altrimenti incorre nel reato di falsa testimonianza se rende dichiarazioni false o mendaci. Legga la formula di impegno che è lì davanti a lei, quel foglio. Lo legga al microfono, avvicinandosi al microfono, e dia le sue generalità.
DEPOSIZIONE DELLA TESTE - PANTIR MARIA ECATERINA
LA TESTE, AMMONITA AI SENSI DELL'ART. 497 CODICE DI PROCEDURA PENALE, LEGGE LA FORMULA DI IMPEGNO: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza". GENERALITA': Pantir Maria Ecaterina, nata in Romania il 31.08.1981, residente ad Avetrana in via Cairoli n. 13. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Visto l'Articolo 130 Codice di Procedura Penale, sentite le Parti, la Corte provvede alla correzione dell'errore materiale incorso nel
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197 decreto dispositivo del giudizio relativamente al nome della Parte Civile indicata come Pamtir Maria Eucaterina, nel senso che laddove è scritto Pamtir Maria Eucaterina, deve intendersi scritto e leggersi Pantir Maria Ecaterina. Va bene. Prego. Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero P.M. M. BUCCOLIERO - Signor Pantir, rispetto ala scomparsa di Sara, che è il 26 agosto 2010, quando è arrivata ad Avetrana lei? DICH. Maria PANTIR - Io quando sono arrivata in Avetrana? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - 15 maggio. P.M. M. BUCCOLIERO - 15 maggio 2010. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, quando è arrivata ad Avetrana si è impiegata subito presso la famiglia Scazzi? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E che cosa faceva lì nella...? DICH. Maria PANTIR - Nella famiglia Scazzi? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - Stavo con il padre di Concetta. P.M. M. BUCCOLIERO - Con il...? DICH. Maria PANTIR - Padre di Concetta. P.M. M. BUCCOLIERO - Con il papà di Concetta. Il padre adottivo? DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Come si chiamava questo signore? DICH. Maria PANTIR - Spagnolo Cosimo. P.M. M. BUCCOLIERO - Spagnolo Cosimo. Senta, che tipo di rapporti lei ha instaurato con Concetta? DICH. Maria PANTIR - Tra di noi era un rapporto buono. P.M. M. BUCCOLIERO - Un buon rapporto. E con la figlia Sara? DICH. Maria PANTIR - Uguale. P.M. M. BUCCOLIERO - Uguale in che senso? DICH. Maria PANTIR - Come la madre è la figlia, no?
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198 P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - Era un rapporto buono. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è arrivato poi Claudio e anche il padre, Giacomo Scazzi, che rapporto aveva con loro due? DICH. Maria PANTIR - Allora, che rapporto aveva Sara con suo padre? P.M. M. BUCCOLIERO - No, lei, lei, lei. DICH. Maria PANTIR - Io? A me mi ha detto la Sara, prima che arrivasse suo padre: "Maria, non ti permettere da metterti insieme con mio padre, che sennò guai a te". P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. Senta, e tra i due coniugi, Concetta e Giacomo, il rapporto com'era? Lei li ha mai sentiti litigare? DICH. Maria PANTIR - No, no, no, mai, mai, mai. P.M. M. BUCCOLIERO - Mai. DICH. Maria PANTIR - Mai. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ricorda qualche volta se Concetta rimproverava Sara per qualche cosa di particolare? Ha nella sua mente dei ricordi di qualche rimprovero? DICH. Maria PANTIR - Questo non mi ricordo, questo non ricordo, non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, lei ha reso dichiarazioni il primo settembre 2010 ai Carabinieri, c'è una contestazione. Su questa domanda lei dice: "In effetti ho notato talvolta che Sara veniva rimproverata dalla madre, perché aveva la sua stanza sempre in disordine e poiché non aiutava mai la madre a svolgere le faccende di casa". DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, ma a me questa non... non mi è venuta in mente, no? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Cerchi di avvicinarsi al microfono e di alzare la voce, perché viene difficile.
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199 DICH. Maria PANTIR - E questa cosa per il momento non mi è venuta in mente, no? Perché quasi un anno e mezza... P.M. M. BUCCOLIERO - Certo. DICH. Maria PANTIR - ...so' passati e non mi posso ricordare tutto. P.M. M. BUCCOLIERO - Però all'epoca lo dichiarò, quindi... DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - ...adesso se lo sta ricordando? DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Senta, si ricorda poi in quell'agosto 2010 quando Sara si è recata a San Pancrazio Salentino? DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda il periodo rispetto alla scomparsa? DICH. Maria PANTIR - Allora mi ricordo che era di mercoledì, ma non mi ricordo la data, che data era, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Non se la ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è arrivato il fratello, Claudio, nelle sue uscite serali Sara andava sempre con il fratello o usciva anche da sola? DICH. Maria PANTIR - Mai non l'ho vista uscire da sola. P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'ha mai vista uscire da sola. DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, veniamo al giorno, il 26 agosto, che è il giorno della scomparsa di Sara. Ecco, che cosa si ricorda sin dalla mattina? In particolare gli spostamenti di Sara. Che cosa stavate facendo, intanto, quella mattina del 26 agosto? DICH. Maria PANTIR - Allora siamo alzati, mi ricordo che Giacomo ha pitturato la stanza del vecchio, del nonno, la Sara dormiva; la Sara sempre si alzava un po' più tardi, no? Verso le dieci, così. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
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200 DICH. Maria PANTIR - E poi abbiamo finito la stanza del nonno, abbiamo cucinato in cucina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, si ricorda Sara quando si è alzata, a che ora si è alzata più o meno? DICH. Maria PANTIR - Non mi ricordo l'orario. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda se ha visto Sara quando si è alzata? Quella mattina lei l'ha vista? DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'ha vista proprio quella mattina? DICH. Maria PANTIR - Quella mattina l'ho visto, ma non l'ho visto quando si era alzata, no? P.M. M. BUCCOLIERO - No, ho capito. In cucina poi l'ha vista che girava? Che cosa si ricorda? E' rimasta in casa tutta la mattina, è uscita? Che cosa si ricorda? DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che è uscita, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Dove è andata? DICH. Maria PANTIR - Dalla sua cugina, Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Oh, perché questo l'ha detto Sara? Lei ricorda che Sara ha detto: "Sto andando da Sabrina"? DICH. Maria PANTIR - Ma sapevo che lei ogni mattina e ogni giorno andava da sua cugina Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, si ricorda poi a che ora è ritornata Sara per il pranzo? DICH. Maria PANTIR - L'orario non me lo ricordo, ma mi ricordo che è uscita con suo padre a prendere la carne, no? Prima di mezzogiorno, non mi ricordo l'orario, dodici e mezza, l'una meno qualcosa, non mi ricordo orario. Poi si è ritornata, abbiamo cominciato a... io ho cominciato a fare il mio lavoro, no? A togliere le gocciole di pittura che erano caduti per terra. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando... lei ha detto che Sara è uscita con il papà per fare la spesa. Quando sono tornati dalla spesa, ricorda se Concetta gli ha chiesto qualche cosa a Sara?
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201 DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che ha chiesto dare una mano, no? alla... pulizia in cucina. P.M. M. BUCCOLIERO - Per le pulizie. E che cosa disse Sara? Se se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - La Sara mi ricordo che ha detto che: "Non posso", perché lei si deve preparare che lei doveva andare a mare con la sua cugina Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, questa circostanza quando sono rientrati a casa, Sara che cosa ha fatto? DICH. Maria PANTIR - Quando è entrata a casa? P.M. M. BUCCOLIERO - Con il papà, dopo la spesa rientrano a casa. Che cosa fa Sara? DICH. Maria PANTIR - Questa veramente non la ricordo bene. P.M. M. BUCCOLIERO - Le ricordo io quello che ebbe a dichiarare il 14 dicembre del 2010. Lei dice: "Sì, credo che Giacomo e Sara siano rientrati a casa poco prima delle ore 13.00. Ricordo che appena arrivati, Sara si è ritirata nella sua stanzetta". DICH. Maria PANTIR - E' vero. P.M. M. BUCCOLIERO - E' vero questo fatto? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, Sara si è ritirata nella stanzetta. E il papà di Sara, invece, che cosa ha fatto? DICH. Maria PANTIR - Il papà di Sara mi ricordo che puliziava le cose che teneva sopra la... camino, no? Puliziava i pennelli, la... P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. E invece Concetta che cosa stava facendo? DICH. Maria PANTIR - Concetta toglieva la polvere dalla cucina. P.M. M. BUCCOLIERO - Dalla cucina? DICH. Maria PANTIR - Sopra la cucina, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - Toglieva la polvere.
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202 P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, in questo momento, dopo che Sara è entrata nella stanza, dopo quanto tempo ne è uscita? DICH. Maria PANTIR - Veramente non ricordo, dopo dieci - venti minuti, non ricordo preciso. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dichiarò sempre in quel verbale: "Sara è uscita dalla sua stanza dopo circa dieci minuti", e precisa anche il perché ha... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non deve fare il segno con la testa, perché la registrazione... DICH. Maria PANTIR - E sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Deve dire sì o no. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei precisa anche perché parla di dieci minuti. Che cosa stava facendo lei? Si ricorda? DICH. Maria PANTIR - Io che cosa stavo facendo? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - Stavo puliziando in cucina le piastrelle, di gocciole di pittura. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, lei ricorda di avere ricollegato questa sua attività di pulitura con il tempo in cui Sara era rimasta nella stanzetta per dire dieci minuti? PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non ha nemmeno capito. Faccia una domanda che possa essere compresa, perché non credo nemmeno che il lessico sia intelligibile. P.M. M. BUCCOLIERO - No. Come fa a dire dieci minuti? Ecco. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ha compreso la domanda? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, l'ho... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Il Pubblico Ministero le sta chiedendo: come fa lei a quantificare il tempo in dieci minuti? DICH. Maria PANTIR - Un attimo solo. P.M. M. BUCCOLIERO - Se non se lo ricorda, dica: "Non lo ricordo".
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203 DICH. Maria PANTIR - Non lo ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non lo ricorda, glielo ricordo io. Le dice: "Ricordo..." Perché la domanda è: "Come fa a calcolare che l'uscita dalla stanza è avvenuta dopo dieci minuti?" Lei dice: "Ricordo che nel frattempo in cui Sara si è trattenuta nella sua stanza, io ho terminato di pulire il rivestimento di mattonelle del lato della cucina ove è posto il televisore, ovvero quello che insiste a sinistra. Facendo mente locale sul lavoro effettuato in quel momento, non credo di avere impiegato più di dieci minuti". Si ricorda questo passaggio, signora? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, mi ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lo conferma questo...? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Quando Sara è uscita dalla stanza, dopo questi dieci minuti, ha detto qualche cosa? Si ricorda qualcosa di particolare che ha detto Sara? DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che lei ha detto che aspettava un messaggio dalla sua cugina, da Sabrina, che doveva andare a mare. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? Che aspetta, che ha ricevuto? Che cosa ha detto? Ha parlato di un messaggio della cugina? DICH. Maria PANTIR - Sì, ha detto: "Mamma, io sto aspettando un messaggio", qualcosa di... sì. "Sto aspettando un messaggio", che doveva andare al mare con la Sabrina e con la... P.M. M. BUCCOLIERO - Con Sabrina. DICH. Maria PANTIR - Eh. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, a questa domanda del Pubblico Ministero, lei ha risposto in questi termini: "Quando Sara è uscita, ha detto alla madre di aver ricevuto un messaggio da Sabrina e che, quindi, sarebbe dovuta andare al mare". DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero.
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204 P.M. M. BUCCOLIERO - E' vera questa circostanza? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi sta precisando adesso 'sta cosa. DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma voi, presenti in casa, avete udito il messaggio che arrivava? DICH. Maria PANTIR - No, no, no, non ho sentito proprio niente, perché... P.M. M. BUCCOLIERO - Non avete sentito. DICH. Maria PANTIR - ...aveva auricolari nell'orecchio. P.M. M. BUCCOLIERO - Non ho capito. DICH. Maria PANTIR - Le cuffiette le teneva nell'orecchio la Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, quindi anche l'arrivo del messaggio era veicolato nelle cuffiette? DICH. Maria PANTIR - Può darsi. P.M. M. BUCCOLIERO - Comunque lei non ha sentito nessun messaggio. DICH. Maria PANTIR - Non ho sentito niente. P.M. M. BUCCOLIERO - Vi ha mostrato il cellulare Sara per farvi vedere il messaggio? DICH. Maria PANTIR - No. P.M. M. BUCCOLIERO - No. Senta, dopo aver detto questa frase, che cosa ha fatto Sara? Se lo ricorda? DICH. Maria PANTIR - Mi puoi dire un'altra volta la domanda? Che non l'ho capita bene. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo aver detto di aver ricevuto il messaggio da Sara, che cosa fa Sara? DICH. Maria PANTIR - Se ne esce, no? E' andata a mare. Ha chiesto da sua madre: "Dove è asciugamano?" La madre ha detto: "Sotto la cantina". E' scesa lì, ha preso l'asciugamano, lo zainetto e poi se n'è andata. Ha salutato a tutti quanti, è uscita. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, ma ricorda se prima di uscire ha mangiato qualcosa?
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205 DICH. Maria PANTIR - Sì, ha mangiato un cordon bleu. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, ma lo deve dire alla Corte questo. Quindi ha mangiato un cordon bleu. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Questo cordon bleu da dove l'ha preso? DICH. Maria PANTIR - Ma non lo so di dove l'ha preso, di frigo l'ha preso, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Lei non l'ha vista, l'ha vista? DICH. Maria PANTIR - Eh, io non l'ho... P.M. M. BUCCOLIERO - Come fa a dire che ha mangiato il cordon bleu? DICH. Maria PANTIR - Perché io l'ho visto quando lo cucinava. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, benissimo. Senta, questo cordon bleu poi ricorda se l'ha messo in un piatto? Come se l'è mangiato 'sto cordon bleu? DICH. Maria PANTIR - L'ha messo in piatto e l'ha mangiato. P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha mangiato. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - L'ha tagliato con coltello e forchetta? DICH. Maria PANTIR - Non ho visto questo qua. P.M. M. BUCCOLIERO - Non l'ha visto questo qua. Ricorda se l'ha mangiato seduta o stando in piedi? DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda questo qua. DICH. Maria PANTIR - No, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando ha finito di mangiare, poi che cosa ha fatto? Il piatto, la padella con cui ha mangiato, che ha fatto? DICH. Maria PANTIR - L'ha messo nel lavandino. P.M. M. BUCCOLIERO - Nel lavandino. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma li ha lavati o li ha lasciati così? DICH. Maria PANTIR - L'ha lasciato così. P.M. M. BUCCOLIERO - Li ha lasciati così. Poi che cosa fa?
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206 DICH. Maria PANTIR - Poi che cosa fa? Si prepara per andare a mare. P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi che fa? Si prepara, si mette il costume? Che cosa fa? Si prepara. DICH. Maria PANTIR - Si è messa il costume del bagno e poi si è messa un paio di pantaloncini corti e una canottiera. P.M. M. BUCCOLIERO - Ma è entrata di nuovo in stanza per mettersi il costume? DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo, ma lei quando è uscita da sua stanza già era cambiata di... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Silenzio in aula, per favore! P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. Quindi, dopo aver messo questo costume da bagno, pantaloncino e canottina, di che colore erano, intanto, pantaloncino e canottina? DICH. Maria PANTIR - Canotta e pantaloncino erano di colore rosa. P.M. M. BUCCOLIERO - Rosa? DICH. Maria PANTIR - Sì, rosa, e costume di bagno nero. P.M. M. BUCCOLIERO - E il costume da bagno nero. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando è uscita con il papà e poi è rientrata sempre con il papà, che vestito aveva? DICH. Maria PANTIR - Allora portava un vestito che l'ho regalato io. P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè? DICH. Maria PANTIR - Un paio di pantaloncini corti e una canottiera di colore nero. P.M. M. BUCCOLIERO - Di colore nero. Senta, poi stava dicendo che ha chiesto del telo da mare. A chi ha chiesto del telo da mare? DICH. Maria PANTIR - A sua madre. P.M. M. BUCCOLIERO - Alla mamma, Concetta? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - E la madre che cosa ha detto?
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207 DICH. Maria PANTIR - La madre ha detto per scendere giù in can... sotto, scantinato, no? Per prendere l'asciugamano. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. E lei è andata? DICH. Maria PANTIR - Sì, la Sara è andata, è scesa giù. P.M. M. BUCCOLIERO - Sara è andata. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quanto tempo è rimasta per prendere questo asciugamano, se lo ricorda? DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Su questo punto lei dice... Un attimo solo, Presidente. Su questo punto lei dice, nel verbale del 17 settembre, dice: "Ricordo che Sara chiese alla mamma dove fosse l'asciugamano. Concetta le rispose che stava nell'armadio. Non trovandolo, l'ho vista scendere nello scantinato, rimanendoci per circa cinque minuti". Conferma questa circostanza? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi, dopodiché è risalita. E che cosa fa? DICH. Maria PANTIR - L'ho vista con zainetto nelle spalle, con l'asciugamano e poi ha detto... ha salutato a tutti quanti, che lei se ne va al mare. P.M. M. BUCCOLIERO - Di che colore era lo zainetto? DICH. Maria PANTIR - Nero, "Il mondo di Patty". P.M. M. BUCCOLIERO - "Il mondo di Patty"? DICH. Maria PANTIR - "Il mondo di..." P.M. M. BUCCOLIERO - Sì, l'ha detto. DICH. Maria PANTIR - Patty, non ricordo... non ricordo bene. P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene. Senta, quando è salita dalla cantina con il telo da mare, ricorda se è entrata nuovamente nella sua stanza? DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no, no.
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208 P.M. M. BUCCOLIERO - Lei lo dice il 14 dicembre, dice: "Quando è risalita, è entrata di nuovo nella sua stanza, ha infilato l'asciugamano nello zaino, che poi ha messo sulle spalle, ha salutato tutti ed è andata via". DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda questo passaggio? DICH. Maria PANTIR - E' vero, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, tenendo presente tutti questi passaggi, lei può collocare l'orario di uscita di Sara dall'abitazione, quando ha salutato e se n'è andata? DICH. Maria PANTIR - Io mi ricordo che era le due meno qualcosa. P.M. M. BUCCOLIERO - Le due meno qualcosa. DICH. Maria PANTIR - Eh. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, quando dice "meno qualcosa", può essere più precisa? Cioè mancava un secondo, minuti, cinque, sei, sette, dieci minuti? DICH. Maria PANTIR - Per dire... P.M. M. BUCCOLIERO - Se se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - ...meno un quarto, meno dieci. P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Senta, quando Sara è uscita, in casa che cosa avete fatto? DICH. Maria PANTIR - Come? P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo che è uscita Sara. DICH. Maria PANTIR - Abbiamo finito da puliziare, poi la Concetta si è messa a cucinare. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - E io e Giacomo abbiamo finito da togliere le gocciole di pittura per terra. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Che cosa ha cucinato Concetta? DICH. Maria PANTIR - Mi ricordo che ha cucinato la pasta e poi per secondo carne e la frutta. P.M. M. BUCCOLIERO - Benissimo. Allora, ci deve descrivere bene la sequenza. Quindi, dopo che Sara è uscita, ha detto, ha cucinato la pasta. Avete mangiato questa
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209 pietanza, la pasta tutti e tre l'avete mangiata, cioè Concetta, lei e Giacomo? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, questa pasta aveva un condimento? DICH. Maria PANTIR - Un condimento? P.M. M. BUCCOLIERO - Il sugo, c'era del sugo? DICH. Maria PANTIR - E sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Con il sugo. Dopo aver finito la pasta, che cosa ha fatto Concetta? Dopo aver mangiato la pasta. DICH. Maria PANTIR - E si è messa a cucinare la carne. P.M. M. BUCCOLIERO - Ha cucinato la carne. Poi avete mangiato la carne? DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Tutti quanti, tutti e tre? DICH. Maria PANTIR - Tutti e tre. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopodiché avete mangiato frutta o no? DICH. Maria PANTIR - Sì, abbiamo mangiato banane, se non mi sbaglio. P.M. M. BUCCOLIERO - Tutti e tre avete mangiato la frutta? DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. Comunque la frutta l'avete mangiata. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo che avete finito di mangiare la frutta, che cosa avete fatto? Avete mangiato altro oppure no? DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - E quindi cosa avete fatto? DICH. Maria PANTIR - Mi sono messa a lavare i piatti, poi la Concetta mi ricordo che si è ritirata nella sua stanza per riposare un po', no? P.M. M. BUCCOLIERO - No, ci descriva bene dopo il pranzo che cosa avete fatto nella cucina. Ha detto ha lavato i piatti, poi? Avete pulito la cucina? Che cosa avete fatto?
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210 DICH. Maria PANTIR - Sì, abbiamo finito la cucina, no? Da mettere a posto le cose. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi avete riassettato, come al solito, insomma, questa cucina. DICH. Maria PANTIR - Eh, sì, sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo questa attività che cosa avete fatto? DICH. Maria PANTIR - Dopo che abbiamo finito la cucina, abbiamo messo tutto a posto, Concetta si è ritirata nella sua stanza a riposarsi un po'. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - E anche Giacomo. Poi io sono rimasta là dentro, no? Sono uscita fuori. P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, lei che cosa fa? DICH. Maria PANTIR - Io sono uscita fuori per fumare una sigaretta. P.M. M. BUCCOLIERO - E' uscita fuori. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? Quindi era fuori lei a fumare una sigaretta. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa è accaduto? Si ricorda qualche cosa? DICH. Maria PANTIR - Allora mi ricordo che ho sentito suonare fuori la porta, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Suonare la porta ha sentito. DICH. Maria PANTIR - Ho sentito... non mi ricordo come si chiama. Campanello. P.M. M. BUCCOLIERO - Il citofono. DICH. Maria PANTIR - Il citofono, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi? DICH. Maria PANTIR - Sono andata ad aprire, era Sabrina, e ha domandata se sta la Concetta e ho detto di sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì.
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211 DICH. Maria PANTIR - Poi è venuta Concetta con Giacomo e hanno detto di Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa ha detto Sabrina? DICH. Maria PANTIR - Se sta Sara a casa, se non sbaglio. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, e che cosa dissero Concetta e Giacomo? DICH. Maria PANTIR - Concetta ha detto che: "E' andata da casa tua, è venuta a casa tua, che ha detto che dovete andare a mare". P.M. M. BUCCOLIERO - Aggiunse altro Concetta? DICH. Maria PANTIR - Non mi ricordo questo. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh, glielo ricordo io. Lei disse nella circostanza, le contesto: "Concetta e Giacomo dissero, invece, che Sara si era già diretta presso la sua abitazione da un po' di tempo". Si ricorda questo ulteriore passaggio? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, mi ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ci può descrivere, può descrivere alla Corte d'Assise qual era lo stato d'animo di Sabrina? Se l'ha potuto percepire in quel momento. DICH. Maria PANTIR - Lo stato d'animo? Non capisco questa parola, lo stato d'animo non... P.M. M. BUCCOLIERO - Cioè se era tranquilla, agitata. DICH. Maria PANTIR - Io l'ho vista agitata. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei l'ha vista agitata. DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, dopo questo, quando Sabrina dice queste cose, se ne va, era da sola, era in compagnia? Lei come l'ha vista Sabrina, insieme a un'altra o da sola? DICH. Maria PANTIR - Questa veramente non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo che Sabrina va via, che cosa fanno Concetta e Giacomo? Concetta e Giacomo, sì.
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212 DICH. Maria PANTIR - Sono andati con la sua macchina per... P.M. M. BUCCOLIERO - Prendono la macchina? DICH. Maria PANTIR - Sì, prendono la macchina... P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - ...e sono andati per vedere se trova Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ma ricorda se Sabrina è ritornata una seconda volta a casa di Concetta? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo questa cosa. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, abbiamo già parlato all'inizio quando Concetta fa la richiesta a Sara di aiutarla a pulire. Ma in quel momento le ricorda se Concetta di arrabbiò un po' con Sara oppure no? DICH. Maria PANTIR - Questa veramente io non ricordo. P.M. M. BUCCOLIERO - Non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no, no. P.M. M. BUCCOLIERO - Le ricordo quello che ebbe a dichiarare all'epoca, lei dice... AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' contestazione? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. "Appena Sara e Giacomo hanno fatto rientro in casa dalla spesa, Concetta chiese alla figlia se l'aiutasse a fare le pulizie. Sara opponeva alla madre un rifiuto, dicendole che sarebbe dovuta andare al mare con Sabrina. Ricordo che sia Concetta che Giacomo si arrabbiarono non poco con la figlia, dicendole che: <<Trovi sempre le scuse per non far niente>>". Si ricorda di questa... DICH. Maria PANTIR - Sì, questo è vero, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - ...di questa discussione? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO - Se lo ricorda. Va bene, Presidente. Senta, un'ultima domanda e ho finito: anche se ha avuto a che fare per poco tempo con Sara, lei ha potuto
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213 comprendere il carattere della bambina, di Sara, che tipo di carattere aveva? DICH. Maria PANTIR - Per me era una ragazza dolce, una ragazza tranquilla. Poi non lo so come la vedevano altri, no? Per me in casa era... P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - ...una ragazza tranquilla, una ragazza... P.M. M. BUCCOLIERO - Tranquilla. Ma dal punto di vista del temperamento era forte, debole? Come la descrive? DICH. Maria PANTIR - Non lo so che devo dire. Per me sembrava una ragazza timida, no? Era timida, per me sembrava timida, poi non lo so. Ripeto, per me. P.M. M. BUCCOLIERO - A questa domanda del Pubblico Ministero, lei ha risposto in questi termini, lei dice: "Carattere forte, deciso ed in grado di saper rispondere per le rime". DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO - Però se è timida, c'è un po' di contra... DICH. Maria PANTIR - Ma come la... me la ricordo io, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - Perché non mi posso ricordare tutto quello che ho detto nel passato, no? P.M. M. BUCCOLIERO - Certo, certo. Ma lei ha avuto dei contrasti con Sara? Ricorda qualche cosa di particolare? DICH. Maria PANTIR - No. Non ricordo niente di particolare con la Sara. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei dice, primo settembre, dice: "Per quello che mi riguarda, Sara non aveva un buon rapporto con me, in quanto mi rimproverava per il sol fatto di essere rumena e che le rumene erano solite rovinare le famiglie". DICH. Maria PANTIR - E' vero. P.M. M. BUCCOLIERO - E' vero questo fatto? DICH. Maria PANTIR - E' vero, sì, sì, è vero.
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214 P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi aveva anche il piglio di dire certe cose a lei? DICH. Maria PANTIR - Può darsi che lei teneva paura che io mi metto con suo padre. P.M. M. BUCCOLIERO - Eh. Ho capito. Va bene, Presidente, ho finito. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Dottor Argentino? Esame del Pubblico Ministero, Dott. P. Argentino P.M. P. ARGENTINO - Sì, solo qualcuna, finisco subito. Senta, signora, lei conosceva già Sabrina? DICH. Maria PANTIR - No. P.M. P. ARGENTINO - E Sabrina conosceva lei? DICH. Maria PANTIR - A me? No. P.M. P. ARGENTINO - Sabrina sapeva che lei espletava le mansioni di badante presso casa Serrano? DICH. Maria PANTIR - Sì, sapeva che stavo lì. P.M. P. ARGENTINO - E come lo sapeva? DICH. Maria PANTIR - E come lo sapeva? Perché ogni tanto veniva a casa di Concetta. P.M. P. ARGENTINO - E quindi la vedeva lì, vero? DICH. Maria PANTIR - E sì, vedevo, sì, ma non ci sono... come si chiama, noi non... tra di noi non era un rapporto di amicizia, solo: "Ciao, ciao", e basta. P.M. M. BUCCOLIERO - Sì. DICH. Maria PANTIR - Non siamo parlati. P.M. M. BUCCOLIERO - Un'ultima domanda: quando Sabrina è arrivata a casa, lei ha detto, ha chiesto e le ha fatto scendere Concetta e... e sono scesi Concetta e Giacomo. Ricorda se nell'occasione ha parlato di qualche telefonata intercorsa tra lei e la bambina? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo questo. P.M. P. ARGENTINO - Io questo glielo chiedo perché quando è stata sentita il primo settembre del 2010, ha detto, ha parlato, va beh, dei vari orari: "In seguito, verso le ore 14.30, Sabrina è giunta presso la nostra abitazione
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215 per chiedere come mai Sara non era ancora arrivata, atteso che sul cellulare non rispondeva". DICH. Maria PANTIR - E' vero. P.M. P. ARGENTINO - E' vero. Ecco, io vorrei che adesso lei spiegasse come è avvenuto questo discorso del cellulare. DICH. Maria PANTIR - Allora, io ho sentito parlare con... P.M. P. ARGENTINO - Cioè... Prego. DICH. Maria PANTIR - Ho sentito parlare da Sabrina che diceva a Concetta, no? "Sono le due e mezza e la Sara non è arrivata. Come mai?" E poi la Concetta ha detto: "Sara è venuta a casa vostra, perché doveva andare con te a mare". P.M. P. ARGENTINO - E chi ha detto che sul cellulare non rispondeva? DICH. Maria PANTIR - Allora, ha detto Sabrina, la Concetta che ha provato a chiamare, no? Dici: "Telefono squilla, ma la Sara non risponde, sono le due e mezza". P.M. P. ARGENTINO - Quindi ha detto: "Il telefono squilla e la Sara non risponde". DICH. Maria PANTIR - Sì. P.M. P. ARGENTINO - E poi ha detto altro? Solo questo? Faccia uno sforzo di memoria. DICH. Maria PANTIR - No, veramente non ricordo questo. P.M. P. ARGENTINO - Va bene, a me basta questo. Nient'altro, grazie, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego, chi esamina? La Difesa di Misseri o Serrano? Esame della Difesa, Avvocato N. Marseglia AVVOCATO N. MARSEGLIA - Avvocato Marseglia. Senta, signora, lei ha descritto quello che a sua memoria è avvenuto la mattina del 26 agosto: Sara esce da casa, va a casa di Sabrina, torna a casa. Lei ricorda a che ora torna a casa dopo essere stata da Sabrina? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo l'orario.
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216 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Allora, lei dice: "Faceva ritorno verso le ore 12.00". DICH. Maria PANTIR - Questo mi ricordo che forse la Sabrina ha mandato a prendere una crema da un negozio, ma l'orario non me lo ricordo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei sa collocare, facendo uno sforzo di memoria, il momento in cui la signora Concetta diceva a Sara di darle una mano per aiutarla nelle faccende di casa? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo, non... non riesco a dare... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Cioè glielo ha detto dopo che ha mangiato, quando è tornata da Sabrina? Cioè se riesce a collocare il rimprovero in un momento particolare della giornata. DICH. Maria PANTIR - Non riesco a collegare. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Allora io le leggo sempre quello che ha dichiarato il primo settembre del 2010: "Andava a trovare sua cugina Sabrina. Faceva ritorno verso le ore 12.00 e ricordo che sua madre le chiedeva di darle una mano per fare le pulizie di casa". Può essere che è quando è tornata da casa di Sabrina? Conferma questa circostanza? DICH. Maria PANTIR - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, poi è uscita con il padre per fare la spesa. Ricorda a che ora è tornata? DICH. Maria PANTIR - Verso l'una meno un quarto, l'una meno venti. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Prego? DICH. Maria PANTIR - Verso l'una meno un quarto, l'una meno venti. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Verso l'una meno un quarto, l'una meno venti. Poi dice, se lei se lo ricorda, che Sabrina si cucinò una spinacina... Sara si cucinò una spinacina, un... DICH. Maria PANTIR - Sì, è vero.
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217 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Questa circostanza se la ricorda. DICH. Maria PANTIR - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Riesce a collocarla rispetto al rientro dalla spesa nel tempo, dopo quanto tempo? DICH. Maria PANTIR - No, no, non riesco a ricordarmi. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei, sempre in quel verbale che io ho sottocchio, dice: "Verso le ore 13.30 - 13.45 Sara ha deciso di cucinarsi da sola una spinacina di pollo e dopo averlo mangiato in fretta", etc., etc. Conferma questa circostanza? DICH. Maria PANTIR - Confermo che è vero, sì, è vero. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, rispetto a quando ha cucinato, ha mangiato questa spinacina di pollo, lei riesce a collocare sempre temporalmente il momento in cui Sara ha riferito a lei, o a chi era presente in casa, quando le era pervenuto il messaggio di Sabrina? DICH. Maria PANTIR - Non mi ha detto niente, poi non ho sentito niente di questo messaggio, neanche squillava il telefono, non si sentiva niente perché teneva le cuffiette. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Verso che ora è uscita da casa, ha detto lei? DICH. Maria PANTIR - Verso le due meno un quarto, due meno dieci, così. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Due meno un quarto, meno dieci. Lei dice in questo verbale: "Sara, preso atto dell'SMS, usciva da casa all'incirca verso le ore 14.00 e si dirigeva a piedi verso casa della cugina". PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' una contestazione? AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. Indica le ore 14.00 all'incirca come orario di uscita da casa. P.M. P. ARGENTINO - Circa. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Io non faccio... P.M. P. ARGENTINO - Se è' una contestazione... AVVOCATO L. RELLA - Verso le 14.00.
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218 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ho letto "circa", Pubblico Ministero. PRESIDENTE C. TRUNFIO - La lettura deve essere fedele, noi non ce l'abbiamo. AVVOCATO L. RELLA - Così ha detto. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, rispetto all'uscita di Sara da casa, poi Sabrina a che ora è arrivata a casa, ha bussato a casa? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo l'orario, a che ora è arrivata. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Allora glielo ricordo io. "In seguito, verso le ore 14.30, Sabrina è giunta presso la nostra abitazione per chiedere come mai Sara non era ancora arrivata". DICH. Maria PANTIR - E' vero. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene, questo per quanto riguarda il verbale del primo settembre del 2010. Lei ricorda quante volte è stata interrogata nella fase delle indagini, prima che cominciasse il processo? Una volta, due volte, tre volte. DICH. Maria PANTIR - Non ricordo, ma... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non se lo ricorda. Più di una volta, comunque. DICH. Maria PANTIR - Più di una volta. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Più di una volta. Senta, il 26 agosto, il giorno della scomparsa di Sara, lei ha riferito che vi erano lavori di tinteggiatura in corso a casa, tanto che Giacomo pitturava. DICH. Maria PANTIR - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Lei e la signora Concetta davate una mano per fare le pulizie, per togliere le gocce di vernice della pitturazione. Bene, visto che c'erano questi lavori in corso in casa, voi quel giorno pranzaste più tardi rispetto agli altri giorni o era un giorno come gli altri?
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219 DICH. Maria PANTIR - No, quel giorno mi ricordo che abbiamo pranzato più tardi. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Quel giorno avete pranzato più tardi del previsto, proprio per questo fatto dei lavori. DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene. Senta, lei, quando è stata interrogata il 14.12.2010, ricorda che le furono mostrati gli scontrini della spesa che erano stati fatti da Sara e il papà? Lei ha detto che a un certo punto è uscita Sara in compagnia del papà per fare la spesa, è andata dal macellaio, dal fruttivendolo. DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ecco, lei ricorda che le furono presentati, mostrati questi scontrini dai Carabinieri quando fu interrogata? DICH. Maria PANTIR - Questo non ricordo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Se prima del suo esame... DICH. Maria PANTIR - No, no, non ricordo questa cosa. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E allora, io le leggo il verbale di assunzione di informazioni; all'inizio del verbale: "L'ufficio fa presente alla signora Pantir che da accertamenti svolti è risultato che Sara Scazzi e il padre Giacomo il giorno 26.08 hanno effettuato le compere presso la macelleria e il fruttivendolo di Avetrana rispettivamente alle ore 12.41 e 12.44. E' risultato altresì che padre e figlia abbiano fatto subito rientro in casa a bordo della loro autovettura. Alla luce di tali elementi oggettivi è in grado di stabilire l'ora di rientro dei due?" Lei ricorda che prima di rispondere le furono mostrati questi due scontrini con l'indicazione dell'orario e poi la sollecitarono a ricordare? DICH. Maria PANTIR - Io non ricordo niente di questi scontrini.
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220 AVVOCATO N. MARSEGLIA - Non ricorda niente di tutto questo, però gliel'ho ricordato io leggendo pedissequamente le prime righe del verbale. Senta, Sabrina, nel pomeriggio del 26 agosto, lei ha detto che è venuta una prima volta alle ore 14.30. DICH. Maria PANTIR - Sì. AVVOCATO N. MARSEGLIA - E' venuta anche una seconda volta? DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Questo non se lo ricorda. DICH. Maria PANTIR - No, no. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Ha notato se in compagnia di Sabrina c'era qualcun altro? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo questa cosa. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Senta, Sabrina è venuta a piedi o in macchina da casa? DICH. Maria PANTIR - Secondo me è venuta con una macchina, no? Se non mi sbaglio è venuta con la Mariangela. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Questo alle 14.30 o...? DICH. Maria PANTIR - L'orario non lo so dire. AVVOCATO N. MARSEGLIA - L'orario non lo sa dire. DICH. Maria PANTIR - Non... non mi ricordo l'orario, non lo so. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Né è in grado di dire se ci fosse Mariangela o meno. DICH. Maria PANTIR - No. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Va bene, non ho altre domande. PRESIDENTE C. TRUNFIO - La Difesa di Serrano? AVVOCATO L. RELLA - No, grazie. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Nessuna domanda. Le Parti Civili? Esame della Difesa, Avvocato N. Gentile AVVOCATO N. GENTILE - Io ho una domanda. L'Avvocato Gentile per la famiglia Scazzi. Lei si ricorda quando è uscita la signora Concetta, mi riferisco al 26 di agosto, insieme al marito, lei è rimasta in casa? DICH. Maria PANTIR - Sì.
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221 AVVOCATO N. GENTILE - Prima che rientrasse la signora Concetta ha risposto a qualche telefonata lei? DICH. Maria PANTIR - Io sì, ho parlato a telefono. AVVOCATO N. GENTILE - Con chi? DICH. Maria PANTIR - Non ricordo con chi ho parlato, ma telefono mio, no? AVVOCATO N. GENTILE - No, telefono di casa o il cellulare della signora Concetta. Non le ho fatto io... DICH. Maria PANTIR - Ho risposto al cellulare di Concetta. AVVOCATO N. GENTILE - Ecco, chi era? Si ricorda? DICH. Maria PANTIR - Carabinieri. AVVOCATO N. GENTILE - Si ricorda il contenuto della conversazione? Cosa gli dicevano, cosa riferivano i Carabinieri? DICH. Maria PANTIR - Questa cosa non ricordo. AVVOCATO N. GENTILE - Ma ricorda di quale Caserma erano? DICH. Maria PANTIR - Caserma di Avetrana. AVVOCATO N. GENTILE - Va bene. Un'altra domanda: lei, prima della, ovviamente, scomparsa di Sara, aveva mai assistito o visto Sara e la mamma, qualche battibecco sulle pulizie di casa, sulle faccende? Ha mai assistito a qualcosa del genere? Se sì, come e quando? DICH. Maria PANTIR - Solo che al giorno ho sentito quando... prima di andare Sara a mare, no? Io ho chiesto Concetta dare una mano alla pulizia, poi non ho sentito niente più. AVVOCATO N. GENTILE - Va bene, grazie, non ho altre domande, Presidente, grazie. AVVOCATO - Posso? Una sola. AVVOCATO L. PALMIERI - No, Presidente, chiedo scusa. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un momento, la Parte Civile. AVVOCATO - Ah, chiedo scusa. Esame della Parte Civile, Avvocato L. Palmieri AVVOCATO L. PALMIERI - Sì, signor Pantir, lei ha detto prima che è stata sentita diverse volte dai Carabinieri.
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222 L'Avvocato Marseglia le ha detto che è stata sentita il 14 dicembre. Lei prima di quella data è stata sentita altre volte? DICH. Maria PANTIR - E non... ma io mi ricordo che non sono stata sentita il 14 dicembre. AVVOCATO L. PALMIERI - Diciamo dopo la scomparsa di Sara. DICH. Maria PANTIR - Dopo la... AVVOCATO L. PALMIERI - Dopo il 26 agosto, lei più o meno quando è stata sentita? DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì, mi hanno ascoltato... prima di andare a casa e poi non mi ricordo più quando mi hanno ascoltato. AVVOCATO L. PALMIERI - Prima di andare a casa cosa intende? DICH. Maria PANTIR - Allora, 18... no, 17 settembre. AVVOCATO L. PALMIERI - E' andata a casa dove, in Italia, in Romania? DICH. Maria PANTIR - Sono andata a casa in Romania, perché era morto padre di Concetta e so' rimasta senza lavoro, quindi volevo dire questa cosa, che la sorella di Concetta, Mimina, mi ha chiesto per andare con lei in campagna. AVVOCATO L. PALMIERI - Chi la sorella di Concetta? DICH. Maria PANTIR - La Mimina. P.M. M. BUCCOLIERO - Cosima. AVVOCATO L. PALMIERI - Cosima. DICH. Maria PANTIR - Ah, Cosima, scusa, Mimina. Sì, mi ha chiesto di andare con lei in campagna. AVVOCATO L. PALMIERI - E questo quando è successo? DICH. Maria PANTIR - No, infatti perché lei non lo so che ha pensato, mi ha chiesto di andare con lei in campagna, a lavorare con lei, che la Concetta mi ospita a casa sua e lei mi dà lavoro in campagna per lavorare con lei. AVVOCATO L. PALMIERI - Senta, invece c'è stato un momento in cui al di là della... lei ha detto: "E' morto il padre di Concetta", in cui ha pensato di tornare in Romania?
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223 DICH. Maria PANTIR - Ma io ho pensato subito che so' rimasta senza lavoro e poi io, siccome tengo paura dei morti, non riuscivo a stare in casa, no? AVVOCATO L. PALMIERI - Presidente, non ho altre domande. Esame del Pubblico Ministero, Dott. M. Buccoliero P.M. M. BUCCOLIERO - Una sola, Presidente, a precisazione. Senta, lei ha detto che quando tornano dalla spesa con il papà, Sara entra in stanza, poi, dopo dieci minuti, ne esce dicendo del messaggio di Sabrina, che aveva ricevuto il messaggio. Il cordon bleu lo cucina immediatamente dopo o dopo molto tempo? Quando lo cucina 'sto cordon bleu rispetto a quando dice del messaggio di Sabrina? DICH. Maria PANTIR - Allora, quando esce della sua stanza e ha detto di questo messaggio, che era in arrivo, l'aspettava questo messaggio. P.M. M. BUCCOLIERO - Quello che abbiamo detto prima. DICH. Maria PANTIR - Sì. Ha messo a cucinare questo cordon bleu. P.M. M. BUCCOLIERO - Lei, Sara, ha messo a cucinare il...? DICH. Maria PANTIR - Sara, Sara lo ha messo a cucinare. P.M. M. BUCCOLIERO - Ah, ho capito. Quindi immediatamente dopo. DICH. Maria PANTIR - Sì, sì. P.M. M. BUCCOLIERO - Va bene, presidente. Esame della Difesa, Avvocato Giaffreda AVVOCATO GIAFFREDA - Presidente, posso una domanda? Avvocato Giaffreda per Cosma Cosimo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - E no, abbiamo chiesto, diciamo, l'ordine, abbiamo fatto fare le domande al Pubblico Ministero perché era teste diretto a conclusione; abbiamo chiesto prima se c'erano domande. AVVOCATO GIAFFREDA - Sì, solo che è intervenuto il Pubblico Ministero. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Prego?
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224 AVVOCATO GIAFFREDA - E' intervenuto il Pubblico Ministero e mi sono fermata apposta. Comunque... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Non lo so, se... ci sono opposizioni dalle Parti? P.M. P. ARGENTINO - No, presidente. AVVOCATO - No, no. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, prego, faccia la domanda. AVVOCATO - Assolutamente. AVVOCATO GIAFFREDA - Sì. Signora, lei conosceva bene Sara, giusto? DICH. Maria PANTIR - Io sì. AVVOCATO GIAFFREDA - Allora, in riferimento al giorno della scomparsa di Sara, lei ha riferito poc'anzi che Sara aveva mangiato a pranzo un cordon bleu. Che lei sappia, dopo il pasto Sara aveva ingerito dei digestivi, per caso? DICH. Maria PANTIR - Non ho capito la domanda. AVVOCATO GIAFFREDA - Dopo il pasto, dopo aver mangiato il cordon bleu, Sara per caso aveva anche ingerito dei digestivi? Qualcosa, un medicinale, qualcosa per digerire? DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo, no. AVVOCATO GIAFFREDA - Non se lo ricorda? DICH. Maria PANTIR - No, non lo so. AVVOCATO GIAFFREDA - Non lo sa. Va bene, grazie, non ho altre domande. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene, allora può andare. Esaurite le domande, la teste viene congedata. PRESIDENTE C. TRUNFIO - A questo punto ci aggiorniamo all'udienza del 14 febbraio, quindi abbiamo da sentire i testi che non sono stati ascoltati oggi, quindi Minò, Giangrande, Fedele e Nardelli, che sono quattro. E poi? P.M. P. ARGENTINO - Petarra. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi e sentiamo anche Petarra. P.M. M. BUCCOLIERO - Possiamo sentire qualchedun altro pure?
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225 PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, cioè, ecco, prevedibilmente voi conoscete la consistenza, sono uno, due, tre, quattro, Petarra cinque. P.M. P. ARGENTINO - Possiamo sentire la moglie di Petarra sulla stessa posizione. Di Bari Giuseppina. PRESIDENTE C. TRUNFIO - La moglie di Petarra come si chiama? P.M. P. ARGENTINO - Trono Pamela. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un attimo, perché altrimenti... Allora, Minò Salvatora, Giangrande, Fedele, Nardelli Giuseppina, Petarra... P.M. P. ARGENTINO - Trono Pamela... PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...Trono Pamela... P.M. P. ARGENTINO - ...Di Bari Giuseppina e... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Di Bari Giuseppina è un'altra? Sette? P.M. P. ARGENTINO - E Maresca Vincenzo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Di Bari Giuseppina e Maresca Vincenzo. P.M. P. ARGENTINO - Maresca Vincenzo. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ma non sono...? P.M. P. ARGENTINO - Non sono molto lunghi, Presidente. Se sono d'accordo le Difese, potremmo di qualcuno di questi acquisire anche i verbali. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora... P.M. P. ARGENTINO - Presidente, dobbiamo... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Sette. AVVOCATO L. RELLA - Conoscendo i tempi del Pubblico Ministero... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Per cortesia, vuole ripetere i nomi, Pubblico Ministero? P.M. P. ARGENTINO - Allora, oltre a quelli di oggi, Petarra Antonio. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Erano Minò, Giangrande, Fedele e Nardelli. P.M. P. ARGENTINO - Giuseppina. PRESIDENTE C. TRUNFIO - E Nardelli Giuseppina, tre, Petarra quattro.
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226 P.M. P. ARGENTINO - Petarra Antonio, Maresca Vincenzo, Trono Pamela, Di Bari Giuseppina. PRESIDENTE C. TRUNFIO - E però mi sembra di capire che non c'è l'accordo, eh? Quindi sono: uno, due, tre, quattro, cinque, sei e sette. P.M. P. ARGENTINO - Potremmo mettere pure Giangrande Cosimo. E' brevissimo proprio, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - E' inutile farli venire, farli aspettare fino alle sei per poi congedarli. Sette. E beh, sono sette però. Va bene, allora questi sette testi, il Pubblico Ministero è autorizzato a citare, ovviamente, i testi diversi da quelli che abbiamo diffidato per la prossima udienza. Ritraduzione delle imputate, se ancora ristrette. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente, se per cortesia può riautorizzare l'imputata alla consegna delle lettere alla... Perché ancora non riusciamo ad avere 'ste lettere. AVVOCATO - Entrambe le imputate. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quali lettere? AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sono pervenute due lettere, sono pervenu... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Un attimo. Le precedenti autorizzazioni richieste sono evase, sono state evase. Ce ne sono altre? AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Ecco, però anticipo a questo punto, lo faccio nel contraddittorio, siccome difetta qualsiasi specificazione circa queste lettere, scritte da chi, provenienti da chi. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Le deposito un'istanza in cancelleria. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Allora, pensavo che fosse un fatto così, occasionale e sono state autorizzate, però siccome si ripete in maniera... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Presidente...
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227 PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...alluvionale, chiariamo qual è il contenuto di queste lettere e provenienti da chi. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Stesso mittente e stesso destinatario, Michele Misseri invia una lettera alla figlia, che la riceve e c'è sempre la difficoltà a... Siccome è venuto meno, credo... PRESIDENTE C. TRUNFIO - Quindi sono tutte lettere... AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì. PRESIDENTE C. TRUNFIO - ...che Michele Misseri invia alla figlia e alla moglie? AVVOCATO L. RELLA - E alla moglie, sì, Presidente. PRESIDENTE C. TRUNFIO - Va bene. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Un visto "si autorizza", sennò devo fare un'istanza. PRESIDENTE C. TRUNFIO - No, le richieste che sono state presentate già alla direzione della casa circondariale sono arrivate e quindi saranno esaminate. Però ho approfittato del contraddittorio per una interlocuzione, in quanto non è mai specificato, nella nota che arriva dalla direzione della casa circondariale, chi è il mittente, chi è il destinatario di queste lettere, quindi per comprendere. Siccome non è un fatto... è un fatto continuo e costante. AVVOCATO N. MARSEGLIA - Sì, siccome la prassi è quella di fare la domandina, il detenuto fa la cosiddetta domandina, la direzione la inoltra alla... Va beh, la depositiamo in Cancelleria.
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228 Il presente verbale è composto da totale caratteri (incluso gli spazi): 372554
Il presente verbale è stato redatto a cura di:
Cres s.r.l
L'ausiliario tecnico: BATTISTA ROSA
Il redattore: AUSA ANGELA
AUSA ANGELA ____________________
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MAFIA CARINI ALTADONNA PIPITONE PIRAINETO CONTRADA SERRACARDILLO SENTENZA No 279612012 Sent 20 GIUGNO 2012 ADDIOPIZZO PARTE CIVILE No 279612012 SENTENZA 20 Giugno 2012 Addiopizzo Parte Civile
2009 19 DICEMBRE SENTENZA 957 2009 TP PELLEGRINO BARTOLOMEO ASS ARTA 500 EURO PER APPARTAMENTO COPPOLA TOMMASSO VERDE AGRICOLO VILLA ROSINA TP BARBARA LEONARDA PACE