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1.

FONDAMENTI

ü Introduzione. Stati della materia. Sostanze. Leggi


fondamentali della chimica. Simboli degli atomi e
formule chimiche.
ü Peso atomico e peso molecolare. Mole e Peso molare.
Composizione percentuale.
INTRODUZIONE

Scienza razionale che studia tutte le


CHIMICA
sostanze dell’universo (composizione,
struttura e proprietà) e le trasformazioni
e le interazioni a cui sono sottoposte
METODO SPERIMENTALE (metodo induttivo)

osservazioni

Legge

Teoria o
modello
Teoria
modificata in
base alle
verifiche
Teoria
controllata
con altri
esperimenti

Per esempio in chimica: il modello del legame chimico, il


modello atomico, il modello dei gas , …
Settori della chimica
Chimica Chimica
ORGANICA INORGANICA
Chimica FISICA Chimica
ANALITICA

Chimica TEORICA Chimica COMPUTAZIONALE

BIOCHIMICA Chimica VERDE


INGEGNERIA CHIMICA
BIOLOGIA MOLECOLARE

SCIENZA DEI MATERIALI


NANOTECNOLOGIE
Struttura della materia

Materia È tutto ciò che si trova nell’universo ed


è dotato di volume e massa
Materia

Metodi
Miscele fisici Miscele omogenee
eterogenee (soluzioni)
Metodi fisici

Sostanze
pure

Metodi
Composti chimici Elementi
(molecole,…) (molecole, atomi,…)
Fenomeno modifica le proprietà fisiche del corpo
fisico Es. di proprietà fisiche: massa, volume, colore,
stato di aggregazione, conducibilità elettrica,
densità,…

Fenomeno
chimico modifica le proprietà chimiche del corpo ossia
porta ad un cambiamento della composizione
chimica di un corpo (reazione chimica)

Processo fenomeno che coinvolge la riorganizzazione


chimico degli atomi di una o più sostanze.

Sistema Un corpo o un insieme limitato di corpi oggetto di


indagini chimico-fisiche

Fase Porzione di un sistema con composizione chimica


determinata, proprietà fisiche costanti in ogni suo
punto e separata da altre parti del sistema da
superfici limite fisicamente definite
La caratteristica principale delle miscele è la
sua composizione variabile ossia la presenza di
due o più sostanze
Miscela omogenea Sistema monofasico
Sistema costituito da più fasi
Miscela eterogenea
fisicamente distinte tra loro da
superfici limite (interfaccia)
Materia

Metodi
Miscele fisici Miscele omogenee
eterogenee (soluzioni)
Metodi fisici

Sostanze
pure

Metodi
Composti chimici Elementi
(molecole,…) (molecole, atomi,…)
Gli stati fisici della materia
e passaggi di stato
Dipendenza dalla Sublimazione
temperatura e dalla
pressione

Evaporazione
Fusione o ebollizione
Solido Liquido Gassoso
Solidificazione Condensazione
o congelamento o liquefazione
Plasma
stato gassoso ad
brinamento altissima temperatura
costituito da ioni ed
elettroni
Alcune tecniche di separazione

•Distillazione •Filtrazione •Centrifugazione

•Cromatografia •Estrazione con solvente


LE SOSTANZE PURE si distinguono in
elementi e composti e sono caratterizzate da
una composizione chimica costante
ELEMENTI: sostanze pure formate da atomi dello stesso tipo
üsingoli atomi isolati es. elio (He), neon (Ne)
üUn numero ben definito di atomi( molecola) es. idrogeno (H2),
ossigeno (O2)
üUn insieme continuo di atomi (legame metallico) es. oro (Au)
üUn insieme continuo di atomi (legame covalente) es. diamante (C)
COMPOSTI: sostanze pure formate da almeno due
atomi diversi in rapporti ben definiti
üUn numero ben definito di atomi (molecola) es. acqua (H2O)
üUn insieme continuo di atomi es. silice (SiO2)
üUn insieme continuo di ioni es. cloruro di sodio (NaCl)
Leggi fondamentali della
chimica

LEGGI L. della conservazione della massa


PONDERALI (Lavoisier, fine’700)
L. delle proporzioni definite (Proust, 1799)
L. delle proporzioni multiple (Dalton, 1803)

LEGGI legge di Gay-Lussac


VOLUMETRICHE
Ipotesi di Avogadro
La struttura atomica
Atomi

nucleo elettroni

neutroni protoni
L'atomo è la più piccola parte di
un elemento che entra come
quark quark
parte intera e indivisibile nella
costituzione della materia.

K H N Fe
Idrogeno Azoto Ferro
Potassio
La molecola è la più piccola parte di un elemento o
di un composto che può esistere in natura. Le
molecole sono costituite da un numero discreto di
atomi ovvero da due o più atomi uguali (sostanze
elementari), o da atomi diversi in rapporti ben definiti
(composti).
Simbologia chimica
•Simbolo (es. K)
•Numero Atomico (Z) numero dei protoni dell’atomo (es. 19)
•Numero di massa (A) numero totale dei protoni e dei neutroni
dell’atomo (es 39=19+20) 39.10

K
potassio
39
19 K
Isotopo 39 del potassio
1 0,8

•Massa atomica (uma) (es. 39.10) come riferimento è stata


presa la massa atomica dell’isotopo 12 del carbonio (12C) a cui è
stata attribuita massa 12. La massa atomica relativa rappresenta
un numero adimensionale che indica quante volte il peso
dell’atomo di un elemento è maggiore rispetto ad 1/12 del peso
del 12C. Il peso atomico dei vari elementi è un peso medio poiché
si riferisce alla miscela naturale degli isotopi di quel elemento.
•Stati di ossidazione (1)
•Elettronegatività (0,8)
Lo ione è un atomo o un gruppo di atomi che porta
cariche positive o negative La perdita o l’acquisto di un
elettrone da parte di un atomo porta alla formazione di
uno ione.
Gli ioni positivi vengono chiamati
cationi (hanno un numero totale di
elettroni minore del numero totale di
protoni, perdita di elettroni)

Gli ioni negativi vengono chiamati anioni (hanno un numero


totale di elettroni maggiore del numero totale di protoni,
acquisto di elettroni).

Gli isotopi sono atomi con


uguale numero di protoni ma
diverso numero di neutroni
(hanno eguale numero atomico
Z e diverso numero di massa A)
FORMULE CHIMICHE
Rappresentazione dei composti con i simboli (che
indicano il tipo di atomo contenuto nel composto) e degli
indici (che indicano il numero di particelle di ciascun
atomo)
Le formule chimiche possono essere:
minime o empiriche - molecolari - di struttura
Nomenclatura razionale: le regole da seguire per
assegnare i nomi ai composti secondo i
suggerimenti IUPAC.
Nomenclatura tradizionale
Es. NaCl - cloruro di sodio - sale da cucina
(nomencl. Razionale) - (nome comune)
Es. CO2 - biossido di carbonio - anidride carbonica
(nomencl. Razionale) - (nomencl. Tradiz.)
Peso molecolare
Il peso molecolare è il peso di una molecola e si calcola come
somma delle masse atomiche degli atomi che costituiscono la
formula molecolare della sostanza
esempio: il peso molecolare dell’acido solforico ( H2SO4 ) è
2(1,01)+32,07+4(16,00)=98,09u oppure 98,09Da

Il peso formula è il peso dell’unità formula e si calcola come


somma delle masse atomiche degli atomi che costituiscono la
formula della sostanza
esempio: il peso formula del cloruro di sodio (NaCl) è
22,99+35,45=58,44 u oppure 58,44 Da
La mole è la quantità di sostanza che contiene tante
entità elementari quanti sono gli atomi in 12g esatti di
Carbonio 12 (12C). Quando si usa la mole, deve essere
specificata la natura delle entità elementari, che
possono essere atomi, molecole, ioni, elettroni, altre
particelle o gruppi specificati di tali particelle.
(14a CGPM, 1971), (17a CGPM, 1983)
Numero di Avogadro (o costante di Avogadro):
NA= 6,022x1023
(numero di entità elementari contenute in una mole di
sostanza)
Peso Molare (PM)
m(g) = n(mol) x PM(g mol-1)
n(mol) = m(g) / PM(g mol-1)
Quanto pesa in grammi una mole
1 mole corrisponde:
• Per un elemento, al valore numerico del peso atomico,
espresso in grammi
Esempio: 1 mole di atomi di magnesio (Mg) pesa 24,31g (peso
atomico di Mg è 24,31u)

• Per un composto, al valore numerico del peso molecolare (o


del peso formula), espresso in grammi
Esempio: 1 mole di molecole di H2SO4 pesa 98,09g (peso
molecolare di H2SO4 è 98,09u)
COMPOSIZIONE PERCENTUALE

Si considera la massa di ciascun elemento in 100 g di composto

Percentuali in massa di A, B e C nel composto


AaBbCc
𝒂 𝒙 𝑷𝑴 (𝑨)
% 𝑨 = 𝒙𝟏𝟎𝟎
𝑷𝑴 (𝑨𝒂𝑩𝒃𝑪𝒄)

𝒃 𝒙 𝑷𝑴 (𝑩)
% 𝑩 = 𝒙𝟏𝟎𝟎 %(A) + %(B) + %(C) = 100
𝑷𝑴 (𝑨𝒂𝑩𝒃𝑪𝒄)

𝒄 𝒙 𝑷𝑴 (𝑪)
% 𝑪 = 𝒙𝟏𝟎𝟎
𝑷𝑴 (𝑨𝒂𝑩𝒃𝑪𝒄)
DETERMINAZIONE DELLA FORMULA CHIMICA

Si misurano sperimentalmente (con l’analizzatore elementare) i

grammi di ogni elemento presenti in una quantità nota di composto

Si determina la composizione percentuale

Si calcola il numero di moli di ogni elemento

Si calcolano i rapporti in moli

Si determina la formula empirica

Se si conosce la massa molare, si determina la formula molecolare


Appendice

RICHIAMI DI MATEMATICA

Potenze
Numeri primi
mcm e MCD
Frazioni
Notazione scientifica
Logaritmi
Equazioni
Appendice
POTENZE

Un numero y si può scrivere come POTENZA di un altro numero x:

y=xn (x = base e n = esponente)

Valgono le seguenti relazioni:


x0 = 1 x -a = 1 / x a x1/ a = a x xb/a = a xb

xa * xb = x a+b

xa / xb = x a-b
Appendice
NUMERI PRIMI, mcm e MCD

I NUMERI PRIMI sono quei numeri interi che non sono multipli
di altri numeri interi diversi da uno
( 1, 2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19…).

Il minimo comune multiplo (mcm) di più numeri è dato dal


prodotto di tutti i numeri primi (in cui si possono scomporre i
numeri) comuni e non comuni presi con le massime potenze
(il mcm di 20 (22 x 5) e 48 ( 24 x 3) è dato da 240=24 x 3 x 5)

Il massimo comun divisore (MCD) di più numeri è dato dal


prodotto di tutti i numeri primi (in cui si possono scomporre i
numeri) comuni presi con le minime potenze (es. il mcm di 20 e
48 è dato da 4=22 ).
Appendice
FRAZIONI ORDINARIE
a / b con a e b interi
-la somma di frazioni ordinarie aventi lo stesso denominatore

3 1 5 3 +1- 5 1
+ - = =-
4 4 4 4 4
-la somma di frazioni ordinarie aventi denominatori diversi
3 1 2 3 1 2 45 + 12 - 8 49
+ - = 2+ - = =
4 5 15 2 5 3 × 5 60 60
-il prodotto di più frazioni ordinarie

3 1 2 3 ×1 × 2 6 1
× × = = =
4 5 15 4 × 5 ×15 300 50
Appendice

-Divisione di una frazione ordinaria per un’altra.

3 2 3 15 45
÷ = × =
4 15 4 2 8

- il valore di una frazione ordinaria non cambia se si moltiplicano o


si dividono il numeratore e il denominatore per uno stesso numero
Appendice
NOTAZIONE SCIENTIFICA
La NOTAZIONE SCIENTIFICA è un modo conciso di esprimere i
numeri reali come prodotto di un numero minore di dieci e di una
potenza intera di dieci:
13540000 = 1,354x107
(forma estesa) (notazione scientifica)

101 = 10
102 = 100
103 = 1000
106 = 1000000 …

Oltre alle potenze positive, si possono usare le potenze negative


10-n =1/10n, o in modo equivalente a 0,(n-1 zeri)1:
10-1 = 1/10 = 0,1
10-3 = 1/1000 = 0,001
10-9 = 1/1000000000 = 0,000000001
Appendice

L’esponente (n o –n) della base dieci indica di quanti posti si deve


spostare la virgola del numero che precede la potenza:
verso destra, se l’esponente è positivo
verso sinistra, se l’esponente è negativo.

ES.: la massa di un protone è circa 1,67 x 10-24 g, la massa di un


elettrone è circa 9,1 x 10-28 g.

Con la notazione scientifica è possibile scrivere solo le cifre


significative senza sprecare spazio.
Appendice
LOGARITMI
Un numero positivo y può essere scritto sotto forma di potenza:

y=xn

una volta stabilita la base x, si può indicare il valore y dal suo


esponente n, chiamando n come il logaritmo in base x di y:
n=logxy

Ossia y= xn = antilogaritmo di logxy =base logaritmo

Log(logaritmo in base 10)


Ln (logaritmo in base e (2,71828)):

ln y= 2,303 log y
Appendice

log (a.b)= log a + log b; log (a/b) = log a -log b


log (1/a) = -log a; log 1= 0 log 10=1
log an = n log a; log a1/n= (1/n) (log a);
log am/n= (m/n) log a y Log y
1 0.000 Per definizione Log 1=Log 100=0
2 0.301
3 0,477
4 0,602
Log 4=Log 22=2 Log 2
5 0,699
6 0,778
7 0,845
8 0,903 Log 8=Log 23=3 Log 2
9 0,954 Log 9=Log 32=2 Log 3
10 1,000 Per definizione log 10=Log 101=1
Appendice
EQUAZIONI

Equazione di primo grado ax + b = 0


-b
Esiste sempre una sola x=
a
soluzione reale

Equazione di secondo grado ax 2 + bx + c = 0

Possono esserci due, una o - b ± b 2 - 4ac


x1 =
nessuna soluzione reale 2 2a

D = b 2 - 4ac
Se D>0 ci sono due soluzioni reali
Se D=0 c’è una sola soluzione reale
Se D<0 non ci sono soluzioni reali
Appendice

GRANDEZZE FISICHE E SISTEMA


INTERNAZIONALE (SI)

MISURA: osservazione quantitativa di un fenomeno.


(numero e un termine di riferimento o unità)

Nessuna misura può essere esente da errori


Appendice

• Precisione e accuratezza:
– Precisione indica quanto i valori di misure ripetute sono vicini tra di loro

– Accuratezza indica quanto i risultati di una misura sono in accordo con il


valore reale

• Errore sistematico ed errore casuale


– L’errore sistematico influenza la misura sempre nello stesso senso, in eccesso
o in difetto . E’ eliminabile (errori personali, strumentali o di metodo).
– L’errore casuale influenza la misura a volte per eccesso e a volte per difetto.
Non è eliminabile
Appendice

Le CIFRE SIGNIFICATIVE
di un numero sono date da tutti le cifre certe più la prima cifra
incerta, quindi se una misura è rappresentata con il corretto numero
di cifre significative, essa indica automaticamente l’incertezza di
una misura.
L’incertezza su una misura è assunta uguale a ±1 sull’ultima cifra
espressa a meno che non sia indicato diversamente ( es. 1,86 Kg:
1,86 Kg ± 0,01 kg).
Appendice

Regole per il conteggio delle cifre significative:


1. Gli interi non nulli sono sempre da conteggiare come cifre significative.

2. Gli zeri:
-se precedono tutte le cifre non nulle non sono da conteggiare
come cifre significative (es. 0,0025 ha solo due cifre significative)
-se sono preceduti e seguiti da cifre non nulle (zeri interni) sono
sempre da conteggiare come cifre significative(es. 1,025 ha 4 cifre
significative)
-gli zeri finali sono cifre significative solo se il numero è decimale
(es: 100 ha una cifra significativa mentre 1,00x102 ha 3 cifre
significative).

3. I numeri esatti, sono adimensionali e hanno un numero infinito di cifre


significative.
Appendice
Cifre significative nei calcoli
1.Addizioni e sottrazioni
Il risultato deve avere un numero di cifre decimali corrispondente a quante sono le
cifre decimali del termine che ne ha di meno.

1.Moltiplicazioni , elevamento a potenza e divisioni


il risultato deve avere un numero di cifre significative uguale a quelle del termine
che ne ha di meno

Arrotondamento
1. Per semplicità nei calcoli intermedi si mantengono tutte le cifre e si arrotondano
solo i valori finali al numero corretto di cifre significative

2. Se la prima cifra da eliminare (cifra di controllo) è minore di 5, le cifre


conservate restano invariate (arrotondamento per difetto)

3. Se la cifra di controllo è maggiore o uguale a 5, l’ultima cifra conservata viene


aumentata di 1 (arrotondamento per eccesso)
Appendice

IL SISTEMA INTERNAZIONALE (SI)

Grandezze Fisiche
di misura

Grandezze Grandezze
Fondamentali Derivate
UNITÀ DI MISURA FONDAMENTALI DEL SISTEMA Appendice
INTERNAZIONALE
Grandezza fisica Nome dell'unità di misura SI Simbolo per l'unità di misura SI

lunghezza metro m

massa chilogrammo kg

tempo secondo s

corrente elettrica ampere A

temperatura kelvin K
termodinamica

quantità di sostanza mole mol

intensità luminosa candela cd


fattore di moltiplicazione prefisso simbolo valore
10 24 YOTTA Y 1 000 000 000 000 000 000 000 000

MULTIPLI E 10 21 ZETTA Z 1 000 000 000 000 000 000 000

SOTTOMULTIPLI NEL 10 18 EXA E 1 000 000 000 000 000 000

10 15 PETA P 1 000 000 000 000 000


SISTEMA 10 12 TERA T 1 000 000 000 000

INTERNAZIONALE 10 9 GIGA G 1 000 000 000


10 6 MEGA M 1 000 000
10 3 CHILO k 1 000
10 2 ETTO h 100
10 1 DECA da 10
10 -1 DIECI d 0.1
10 -2 CENTI c 0.01
10 -3 MILLI m 0.001
10 -6 MICRO µ 0.000 001
10 -9 NANO n 0.000 000 001
10 -12 PICO p 0.000 000 000 001
10 -15 FEMTO f 0.000 000 000 000 001

10 -18 ATTO a 0.000 000 000 000 000 001

10 -21 ZEPTO z 0.000 000 000 000 000 000 001

10 -24 YOCTO y 0.000 000 000 000 000 000 000 001
Appendice
Alcune importanti regole di scrittura dei nomi e
dei simboli delle grandezze fisiche
I nomi delle unità di misura vanno sempre scritti in carattere minuscolo, privi di accenti o altri segni grafici.
Es: ampere, non Ampère.
I nomi delle unità non hanno plurale.
Es: 3 ampere, non 3 amperes.
I simboli delle unità di misura vanno scritti con l'iniziale minuscola, tranne quelli derivanti da nomi propri.
Es: mol per la mole, K per il kelvin.

I simboli non devono essere seguiti dal punto (salvo che si trovino a fine periodo).
I simboli devono sempre seguire i valori numerici .
Es: 1 kg, non kg 1.
Il prodotto di due o più unità va indicato con un punto a metà altezza o con un piccolo spazio tra i simboli
Es: N·m oppure N m.
Il quoziente tra due unità va indicato con una barra obliqua o con esponenti negativi.
(es.: J/s opp. J s-1).
Appendice

REGOLE DA SEGUIRE NEI CALCOLI

Nei calcoli numerici sulle misure si devono seguire le seguenti regole:


1. Tutte le grandezze devono essere espresse in unità basate sullo stesso
sistema di misura e tutte le misure della stessa grandezza fisica devono essere
espresse con la stessa unità di misura.
2. Si possono addizionare o sottrarre solo le grandezze della stessa specie
espresse nelle stesse unità di misura.
3. Moltiplicazioni, divisioni ed elevamento a potenza delle misure di
grandezze di specie diverse devono essere effettuate sia sui numeri che sulle
unità di misura.
4. L’uguaglianza tra due membri di un’equazione deve essere soddisfatta sia
per i valori numerici, sia per le unità si misura.
Appendice

CONVERSIONI

La conversione del valore numerico di una grandezza fisica espresso in una


certa unità di misura nel corrispondente valore numerico espresso in un’altra
unità di misura, avviene moltiplicando il valore numerico per l’appropriato
fattore di conversione
1. usare la relazione di equivalenza tra le due unità;
2. derivare l’appropriato fattore di conversione;
3. moltiplicate le quantità per il fattore di conversione.

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