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I ragazzi della Rosa Bianca: un gruppo di amici universitari a

Monaco, tra i 21 e i 25 anni, uniti da un amore immenso per la vita


in tutte le sue forme, pur essendo ognuno diverso dall’altro.

Amavano l’arte, la natura, ma, soprattutto, la letteratura, tanto che


spesso si ritrovavano per leggere insieme.

Il gruppo riunisce amici che hanno le stesse idee a Monaco, Ulm,


Stoccarda, Friburgo, Saarbrucken, Amburgo. Non era possibile
costituire un’organizzazione in questo momento, dunque loro non
avevano rapporti l’uno con l’altro, ma solo con il gruppo a Monaco.

Hans Scholl, 24 anni, studente di medicina all’università di Monaco.


Il più carismatico del gruppo: fu lui ad unire questi ragazzi e ad
avere l’idea di scrivere dei volantini contro il regime.

Sophie Scholl, 21 anni, sorella di Hans, studentessa presso la facoltà


di biologia. Appassionata al disegno e, soprattutto, alla natura, della
quale la commuoveva ogni minimo particolare.

Alexander Schmorell, 25 anni, studente di medicina. Russo d’


origine, era un grande appassionato di scultura: per lui la vita era
l’arte e solo creando le sue sculture trovava un po’ di pace a tutta
l’irrequietudine che aveva nel cuore.

Christoph Probst, 23 anni, era l’unico del gruppo ad essere sposato e


ad avere figli, ai quali teneva immensamente. Nonostante ciò, non si
tirò indietro dallo scrivere i volantini: sentiva questo compito come
una propria responsabilità nei confronti del suo popolo e delle
persone che amava.
Willi Graf, anch’egli studente di medicina a Monaco, cattolico. Prese
la ferma decisione di entrare a far parte della Rosa Bianca quando
lesse le parole di un versetto del Vangelo: “Siate discepoli nelle
opere, non solo nell’ascolto della Parola.”

Kurt Huber, 40 anni, professore di filosofia di Hans e Alexander a


Monaco. Appassionato della vita, amava specialmente la musica e la
filosofia. Quando seppe che due studenti dei suoi erano gli autori
dei volantini, firmati “Rosa Bianca” divenne loro amico, scrivendo
poi lui stesso il sesto e ultimo: come loro, avvertiva un peso enorme
sulla propria coscienza di tedesco e di uomo.

Dal giugno del 1942 al febbraio del 1943 Hans, Sophie, Alexander,
Christoph, Willi e Kurt pubblicarono sei volantini, nei quali si
opponevano fermamente al nazionalsocialismo.

Esso era sentito da loro come un’ ideologia totalmente contro la


vera natura dell’uomo.

Con questi volantini i ragazzi volevano aprire gli occhi al popolo


tedesco, spingerlo a rendersi conto che la situazione, sia in
Germania che nel mondo, stava degenerando, e che era arrivato il
momento di opporsi.

Tutti e sei i ragazzi della “rosa bianca” vennero processati e, poi,


ghigliottinati. I primi ad essere giustiziati furono Hans, Sophie e
Christoph, i quali vennero arrestati il 18 febbraio 1943. Dopo soli
quattro giorni ci fu il processo e, tre ore e mezza dopo la sentenza, i
tre ragazzi vennero ghigliottinati, presso il carcere di Monaco-
Stadelheim
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA (approvata ed
entrata in vigore il 1 gennaio 1948)

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

ART. 13

La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di


detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra
restrizione della libertà personale, se non per atto motivato
dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In
casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente
dalla legge; l'autorità di pubblica sicurezza può adottare
provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro
quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida
nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano
privi di ogni effetto. E`punita ogni violenza fisica e morale sulle
persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge
stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

ART. 17

I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le


riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto
preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato
preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati
motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

ART. 18

I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza


autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge
penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che
perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante
organizzazioni di carattere militare.

ART. 19

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede


religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne
propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché
non si tratti di riti contrari al buon costume

ART. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero


con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa
non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può
procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità
giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa
espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che
la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali
casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo
intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa
periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che
devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare
denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle
ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo
d'ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano


resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre


manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

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